Andrés Gazzotti e Classe Oslo: differenze tra le pagine
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{{Infobox nave
|Nome=Classe Oslo
|Immagine=KNM Narvik (F 304) in Trondheim.jpg
|Dimensioni_immagine=
|Didascalia
|Bandiera=Flag of Norway.svg
|Tipo=[[Fregata (nave)|Fregata lanciamissili]]
|Classe=
|Numero_unità=5
|Cantiere=
|Identificazione=F 300
|Ordine=[[1960]]
|Impostazione=
|Varo=
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=[[1966]]
|Proprietario=
|Radiazione=[[2007]]
|Destino_finale=
|Dislocamento= 1 450 [[tonnellata|t]]
|Stazza_lorda=1 850 (2 134 t dopo lavori di ammodernamento)
|Lunghezza=96,6
|Larghezza=11,2
|Altezza=
|Pescaggio=4,4
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=no
|Propulsione=[[turbina a vapore|turbine a vapore]] da 20.000 hp
|Velocità= 25
|Autonomia=
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=150
|Passeggeri=
|Sensori=
* 1 [[radar]] bidimensionale di scoperta aeronavale Siemens-Plessey ASW-9
* 2 radar di navigazione/scoperta di superficie Racal Decca TM 1226
* 1 sistema di tiro NobelTech 9LV 21 per cannoni da 76 mm
* 1 radar di tiro Raytheon Mk.95 in banda I, per missili superfici-aria
* 1 sistema di tiro Kongsberg MSI-90(U) per missili superficie-superficie
|Sistemi_difensivi=
* 1 sistema [[sonar]] combinato a media frequenza [[Thomson-CSF]] Sintra/Simrad TSM 2633
* 1 sonar attivo ad [[alta frequenza]] Simrad Terne III
* 1 sistema ESM Argo AR 700
* 1 sistema di guerra elettronica NFT MSI-3100
* 1 sistema di guerra elettronica Siemens ODIN
* 4 lanciarazzi a sei canne per chaff/flares [[Mark 36 SRBOC]]
* sistemi di telecomunicazione [[Satcom (telecomunicazioni)|SATCOM]], [[Link 11]] e [[Link 14]]
|Armamento=[[Artiglieria navale|artiglierie]]:
*2 complessi binati per cannoni a d.s. Mk 33 cal. 76/33 mm
armamento antisommergibile:
* 1 lanciarazzi a 6 canne Kongsberg Terne III
* 2 tubi [[lanciasiluri]] antisommergibili tripli [[Mk 32]] da 324 [[millimetro|mm]]
missili:
* 1 lanciatore a 8 celle per missili superficie-aria [[RIM-7 Sea Sparrow]]
* 6 contenitori lanciatori singoli per missili superficie-superficie [[Kongsberg Penguin]] Mk.2
|Corazzatura=
|Motto=
|Soprannome=
|Note=
|Ref = dati tratti da ''War Machine. Tecnica e impiego delle armi moderne''<ref name=D2p5>{{Cita|Drago, Boroli 1992-94|p.5}}.</ref>
}}
Le [[Fregata (nave)|fregate]] [[Norvegia|norvegesi]] '''classe Oslo''' sono in realtà dei [[cacciatorpediniere di scorta]] (DE), derivati dalla [[classe Dealey]] statunitense, inizialmente destinate alla scorta convogli e lotta antisommergibile, e poi trasformate in fregate polivalenti.
==Storia==
[[File:Oslo.jpg|thumb|left|La fregata ''Oslo'' in navigazione nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico del nord]], ottobre 1971.]]
In base a un piano quinquennale di potenziamento della marina, approvato dal governo norvegese all'inizio degli [[Anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo]], le cinque unità classe Oslo vennero costruite presso i [[Karljohansvern|cantieri navali militari]] di [[Horten]], tra il 1964 e il 1966 con l'assistenza americana in base al programma [[Mutual Defense Assistance Program|Mutual Defense Assistance Program (MDAP)]]. Il progetto di tali navi, designate inizialmente [[cacciatorpediniere di scorta]] (DE), e solo successivamente fregate, derivavano dalla [[classe Dealey]] statunitense, ma avevano a prora un bordo libero più alto al fine di migliorare le prestazioni nautiche con il mare grosso tipico delle acque al largo della [[Norvegia]].<ref name=C4p112>{{Cita|Chant 2004|p.112}}.</ref> Le cinque unità entrarono tutte in servizio entro il [[1966]], e durante gli [[Anni 1970|anni settanta]] vennero sottoposte ad un programma di ammodernamento, con l'installazione di moderni sistemi d'arma.
== Tecnica ==
Le unità tipo classe Oslo erano delle fregate leggere a prevalente vocazione antisommergibile, dotate di ponte continuo, con poppa a specchio. L'apparato motore era costituito da 2 caldaie a vapore Babcock & Wilcox azionanti una [[turbina a vapore]] De Laval Ljungstrøm PN20 dotata di singolo asse. La [[Potenza (fisica)|potenza]] motrice è pari a 20 000 [[Cavallo vapore britannico|CV]] (14 194 [[Kilowatt|kW]]), e le unità raggiungevano una velocità massima pari a 25 [[nodo (unità di misura)|nodi]].<ref name=C4p112/>
[[File:Fort George viser muskler.jpg|thumb|left|Una fregata classe Oslo si rifornisce dal rifornitore di squadra britannico A 388 ''Fort George'' contemporaneamente alla portaerei R 05 ''[[HMS Invincible (R05)|Invincible]]''.]]
L'armamento iniziale si basava su due impianti binati per [[cannone]] a d.s Mk.33 cal.76/33 mm, uno a prua e uno a poppa, e 1 lanciarazzi a sei canne Kongsberg Terne III<ref name=D2p5/> che poteva lanciare una razzo da 120 kg, con carica ad alto esplosivo (HE) di 48 kg, a 370–825 m di distanza.<ref name=D2p5/> Il raggio d’azione efficace era di 6,1 m, e la spoletta combinata a pressione e di prossimità a [[effetto Doppler]] consentiva di operare efficacemente contro bersagli che si trovavano tra i -15 e i -275 m di profondità. La dotazione elettronica comprendeva un radar di scoperta aeronavale [[Thomson-CSF]] DRBV 22, 1 radar di controllo del tiro Signaal WM-22, 1 ecogoniometro attivo ad alta frequenza Terne 3, e un sonar di scafo AN/SQS-36.
Più volte modificato nel corso degli anni, l’armamento finale si componeva di un impianto binato per [[cannone|cannoni]] a d.s Mk.33 cal.76/33 mm, un cannone antiaereo [[Bofors 40 mm|Bofors]] cal.40/70 mm, 2 cannoni aa Rheinmetall cal.20/70 mm, 2 [[Mitragliatrice|mitragliatrici]] da 12,7 mm, 6 contenitori lanciatori per [[Missile superficie-superficie|missili superficie-superficie]] [[AGM-119 Penguin|Kongsberg Penguin Mk.2]],<ref name=D2p5/> 1 lanciatore a 8 celle Mk.29 per [[Missile superficie-aria|missili superficie-aria a guida radar]] [[RIM-7 Sea Sparrow|Raytheon RIM-7F Sea Sparrow]]<ref name=D2p5/> con 24 missili di scorta, 1 lanciarazzi a sei canne Kongsberg Terne III, 2 tubi lanciasiluri tripli [[Mk 32]] per [[Siluro|siluri]] antisommergibili Marconi [[Stingray (siluro)|Stingray]],<ref name=D2p5/> e 4 4 lanciarazzi a sei canne per chaff/flares [[Mark 36 SRBOC]].
La dotazione elettronica fu modificata nel corso degli anni, arrivando a contare su un [[radar]] bidimensionale di scoperta aeronavale Siemens-Plessey ASW-9,<ref group=N>Versione semplificata del radar Type 996/1 installato sulle [[portaerei]] [[Classe Invincible (portaerei)|classe Invincible]] della [[Royal Navy]].</ref> due radar di navigazione/scoperta di superficie Racal Decca TM 1226, un sistema di tiro NobelTech 9LV 21 per cannoni da 76 mm, un radar di tiro Raytheon Mk.95 in banda I, per missili superfici-aria, un sistema di tiro Kongsberg MSI-90(U) per missili superficie-superficie, un sistema ESM Argo AR 700, un sistema di guerra elettronica NFT MSI-3100, un sistema di guerra elettronica Siemens ODIN, un sistema [[sonar]] combinato a media frequenza [[Thomson-CSF]] Sintra/Simrad TSM 2633, un sonar attivo ad [[alta frequenza]] Simrad Terne III, sistema di comunicazione satellitare [[Satcom (telecomunicazioni)|SATCOM]], sistemi di comunicazione [[Link 11]] e [[Link 14]].
==Impiego operativo==
[[File:2x75mm.JPG|thumb|left|La torre prodiera Mk.33 da 76/33 mm della fregata F-301 ''Bergen'' fotografata mentre apre il fuoco.]]
Verso la fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] la unità sulle unità della classe vennero installati numerosi tipi di nuovi sistemi d’arma, comprendenti i missili superficie-superficie Kongsberg Penguin, i missili superficie-aria RIM-7 Sea Sparrow e i tubi lanciasiluri antisommergibili Mk 32.<ref name=D2p5/> Un'ulteriore programma di modernizzazione venne effettuato nel corso degli [[Anni 1980|anni ottanta]].
La ''Oslo'' ebbe un guasto all’apparato motore e si incagliò presso il Faro di Marstein, a sud di [[Bergen]], il 24 gennaio [[1994]]. Disincagliata il giorno successivo, dopo aver navigato in condizioni meteorologiche avverse, alle 11:27 affondò in basso fondale nel Korsfjorden, fuori da Steinneset nel comune di [[Austevoll]]. Il 24 aprile fu sollevata e deposta su una chiatta, ritornando ad [[Haakonsvern]], ma in considerazione dei gravi danni riportati dallo scafo fu radiata e demolita durante lo stesso anno. Le rimanenti unità furono sottoposte a lavori di rinforzo dello scafo che ne aumentarono<ref name=C4p112/> il dislocamento di 200 tonnellate, toccando le 2.134 t a p.c. La F-303 ''Stavanger'' fu radiata nel [[1998]], e successivamente affondata come nave bersaglio dal sommergibile S-302 ''Utstein'' (Classe Ula) nel [[2001]], mediante uso di un siluro pesante DM2A3.
Con l’entrata in servizio delle prime unità della [[classe Fridtjof Nansen]] iniziò la radiazione delle rimanenti tre unità, che fu completata l’11 giugno [[2007]].
Ultima unità a lasciare il servizio attivo la F-304 ''Narvik'' è stata preservata ed assegnata al [[Royal Norwegian Navy Museum]] di [[Horten]].<ref name="Narvikmuseum">Forsvarsnett, [http://www.mil.no/sjo/start/article.jhtml?articleID=120406 Narvik to be museum ship] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930183559/http://www.mil.no/sjo/start/article.jhtml?articleID=120406 |data=30 settembre 2007 }}</ref>
===F-302 ''Trondheim''===
Alle 20:10 del 17 marzo 2006 la ''Trondheim'' si arenò al largo dell’isola di Lines, contea di [[Sør-Trøndelag]], senza che vi fossero danni tra i 121 membri dell’equipaggio. La nave riuscì a liberarsi alle 20:30 e si registrò l’allagamento di due compartimenti prodieri<ref group=N>Si trattava della sala pompe di prue e di un deposito vernici.</ref> che vennero successivamente sigillati. Con l’assistenza di tre navi la Trondheim<ref name="Trondheim">{{cita pubblicazione|pubblicazione=[[Adresseavisen]], |url=http://www.adressa.no/nyheter/sortrondelag/article634838.ece |titolo=KNM ''Trondheim'' tar inn vann |cognome=Johnsen |nome=Christer S. |coautore=Simenstad R.H. |lingua=no |data=17 marzo 2006 |accesso=5 gennaio 2015}}</ref> riuscì a ripartire, ed arrivò nel porto di Bergen scortata dal guardiacoste [[KV Tromsø|KV ''Tromsø'']].<ref name="Trondheim2">Forsvarsnett, [http://www.mil.no/sjo/start/article.jhtml?articleID=119040 Godt redningsarbeid] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930181600/http://www.mil.no/sjo/start/article.jhtml?articleID=119040 |data=30 settembre 2007 }}</ref> A causa degli alti costi di riparazione la nave fu destinata a fungere da bersaglio, e il 5 giugno 2013 rimase seriamente danneggiata dal lancio di un missile superficie-superficie Kongsberg [[Naval Strike Missile]] al largo delle coste dell’isola di [[Andøya]].<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Caught on camera: The explosive moment Norwegian navy blew up its OWN ship to test new long-range missile |nome=Steve |cognome=Robson |url=https://www.dailymail.co.uk/news/article-2336822/Caught-camera-The-explosive-moment-Norwegian-navy-blows-OWN-ship-test-latest-long-range-missile.html |giornale=[[Daily Mail]] |data=6 giugno 2013 |accesso=5 gennaio 2015}}</ref>
==Navi della classe==
{| class="wikitable sortable"
!Nome!!Arsenale!!Varo!!Servizio!!class="unsortable"|Storia!!class="unsortable"|Fine
|-
|F-300 ''Oslo''||Karljohansvern||17 gennaio<!-- febbraio? --> [[1964]]||29 gennaio [[1966]]||radiata nel 1994||e demolita nel corso dello stesso anno.
|-
|F-301 ''Bergen''||Karljohansvern||23 agosto [[1965]]||22 giugno [[1967]]||radiata il 3 agosto 2005.
|-
|F-302 ''Trondheim''||Karljohansvern||4 settembre 1964||2 giugno 1966|| radiata giugno 2006.
|-
|F-303 ''Stavanger''||Karljohansvern||4 febbraio 1966||8 dicembre 1967||giugno 1998||Affondata come nave bersaglio nel 2001.
|-
|F-304 ''Narvik''||Karljohansvern||8 gennaio 1965||30 novembre 1966||radiata 1 agosto 2007||Conservata come nave museo a Horten.<ref name="Narvik">[http://www.mil.no/start/article.jhtml?articleID=141874 Article on the decommissioning of HNoMS ''Narvik''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930221003/http://www.mil.no/start/article.jhtml?articleID=141874 |data=30 settembre 2007 }}</ref>
|}
==Note==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Marco Drago|autore2=Pietro Boroli |titolo=War Machine. Tecnica e impiego delle armi moderne |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1992-1994|fascicolo=28|capitolo=Classe Oslo|ISSN=1121-4406 |cid=Drago, Boroli 1992-94}}
*{{cita libro|autore=Christopher Chant|titolo= Warships Today: Over 200 of the World's Deadliest Fighting Ships|editore= Barnes & Noble |città=New York |lingua=en|anno=2004|isbn=1-84509-007-1|cid=Chant 2004}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore= |url=https://www.globalsecurity.org/military/world/europe/oslo.htm|titolo=Oslo|lingua=en |editore=http://www.globalsecurity.org/index.html |opera=Global Security|data=15 gennaio 2018 |cid=mt}}
==
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=etqqrDUAAm0 |titolo=Norwegian Navy live fire exercise on Oslo class frigate with new Naval Strike Missile (NSM)}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=Z60542-r6wc |titolo=KNM Stavanger}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=-2htBaMfG4o|titolo=Fregatten "Narvik"}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=sXXhVrowgyQ |titolo=STANAVFORLANT 1999 MED KNM NARVIK}}
{{Classi di navi da guerra norvegesi post-1945}}
{{Portale|guerra|guerra fredda|marina}}
[[Categoria:
[[Categoria:Unità militari norvegesi]]
[[Categoria:Marina militare norvegese|Oslo]]
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