Ariel Sharon e Alberto Agostini (pallanuotista): differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{Avvisounicode}}
|Nome = Alberto Agostini
{{Carica pubblica
|Immagine =
| prefisso onorifico =
|Didascalia =
| nome =Ariel Sharon <br />אריאל שרון
|Sesso = M
| suffisso onorifico =
|CodiceNazione = {{ITA}}
| immagine =Ariel Sharon Headshot.jpg
|Disciplina = Pallanuoto
| legenda =Ariel Sharon
|Specialità =
| numerocarica = 11°
|Categoria =
| carica = Primo Ministro di Israele
|Ruolo = Difensore
| mandatoinizio = [[7 marzo]] [[2001]]
|Record =
| mandatofine = [[14 aprile]] [[2006]]<br /><small>([[Ehud Olmert]] in carica come primo ministro facente funzioni dal 4 gennaio 2006)</small>
|Ranking =
| predecessore = [[Ehud Barak]]
|Squadra = {{Pallanuoto Pescara NPN}}
| successore = [[Ehud Olmert]]
|TermineCarriera =
| partito = [[Kadima]] (precedentemente [[Likud]] e [[Shlomtzion]])
|SquadreGiovanili=
| alma_mater =
{{Carriera sportivo
| religione = [[ebraica]]
| |{{Pallanuoto Nantes Arenzano|G}} |
| firma = Ariel Sharon signature en.svg
| |{{Pallanuoto Nantes Imperia|G}} |
|}}
}}
{{Infobox militare
|Squadre =
|Nome = Ariel Sharon
{{Carriera sportivo
|Immagine = Sharon22.jpg
|2013-2016|{{Pallanuoto Nantes Savona|G}}|? (14)
|Didascalia = Il giovane Sharon
|2016-2017|{{Pallanuoto Lavagna|G}}|? (?)
|Soprannome = Arik
|2017-2018|{{Pallanuoto Nantes Salerno|G}}|
|Data_di_nascita = [[27 febbraio]] [[1928]]
|2018-|{{Pallanuoto Pescara NPN|G}}|
|Nato_a = Kfar Mala
}}
|Data_di_morte =
|Morto_aAllenatore =
|Incontri =
|Cause_della_morte =
|Vittorie =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = [[Ebreo]]
|Religione = [[Ebraismo]]
|Nazione_servita = {{ISR}}
|Forza_armata = [[Haganah]]
, [[Tzahal]]
|Arma =
|Corpo =
|Specialità = [[antiterrorismo]]
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1942]] - [[1973]]
|Grado = [[Generale]]
|Ferite = ferita alla testa
|Comandanti = [[Moshe Dayan]]
|Guerre = [[Conflitti arabo-israeliani]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di = Esercito di terra israeliano
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = politico
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = ArielAlberto
|Cognome = SharonAgostini
|PreData = in [[lingua ebraica|ebraico]] '''אריאל שרון''' {{Link audio|He-Ariel Sharon.ogg|<small>ascolta</small>}}
|PostCognomeVirgola = nato '''Ariel Scheinermann''', noto anche con il soprannome di '''Arik'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Kfar MalaGenova
|GiornoMeseNascita = 2731 febbraiomaggio
|AnnoNascita = 19281995
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politicopallanuotista
|Nazionalità = italiano
|Attività2 = generale
|PostNazionalità = , difensore del [[Pescara Nuoto e Pallanuoto|Pescara Nuoto]]
|Nazionalità = israeliano
|PostNazionalità =
}}
Proviene dai ranghi dell'esercito, dove ha raggiunto il grado di generale, è stato l'undicesimo [[Elenco di primi ministri israeliani|primo ministro]] di [[Israele]]: ha ricoperto tale incarico dal [[marzo]] [[2001]] all'[[aprile]] [[2006]], quando è stato ufficialmente destituito a causa del persistente stato di [[coma]], e successivamente [[stato vegetativo]], in cui è entrato nel gennaio dello stesso anno a seguito di una grave [[emorragia cerebrale]].
 
Durante la sua lunga carriera, Sharon è stato una figura controversa secondo molte opinioni, all'interno e all'esterno di Israele. Secondo la [[Commissione Kahan]], stabilita dal governo israeliano per investigare la sua responsabilità nel [[massacro di Sabra e Shatila]], Sharon porta alcune responsabilità<ref>{{Cita libro |cognome = Schiff |nome = Ze'ev |last2 = Ya'ari |first2 = Ehud | coautori = Ze'ev Schiff and Ehud Ya'ari | titolo = Israel's Lebanon War | editore = Simon and Schuster | città = New York | data = 1984 | pagine = 283–4 | id=ISBN 0-671-47991-1}}</ref> per l'entrata delle milizie falangiste libanesi nei campi palestinesi. Sharon si dimise da Ministro della Difesa, ma rimase nel governo come ministro senza portafoglio.
 
Durante la sua carriera di Primo Ministro, le politiche di Sharon causarono una frattura con il partito [[Likud]], portando Sharon a lasciare il Likud per formare il nuovo partito [[Kadima]]. Sharon divenne così il 1° Primo Ministro di Israele a non appartenere né al [[Partito Laburista (Israele)|partito Laburista]] né al Likud, i due partiti tradizionalmente dominanti la scena politica israeliana. Il nuovo partito creato da Sharon, sotto la guida di [[Ehud Olmert]] a seguito della malattia di Sharon durante la campagna elettorale, vinse la maggioranza dei seggi della [[Knesset]] nelle elezioni del 2006, ed è tuttora il partito di maggioranza relativa nel parlamento di Israele.
 
== Biografia ==
 
Sharon è nato il [[27 febbraio]] [[1928]] nella cooperativa agricola di Kfar Mala, nel [[Mandato britannico della Palestina]] (oggi [[Israele]]), da una famiglia di [[ebrei lituani]] immigrati: Shmuel Sheinerman, di Brest-Litovsk (oggi [[Brěst]], in [[Bielorussia]]) e Dvora (già Vera), di [[Mogilëv]], sempre in [[Bielorussia]].
Al momento del loro matrimonio, il padre era uno studente di [[agronomia]] all'[[Università di Tblisi]], in [[Georgia]], mentre la madre era al quarto anno di medicina. La coppia emigrò nel [[Mandato britannico della Palestina]] per sfuggire le conseguenze della [[rivoluzione russa]].
La famiglia Scheinerman arrivò durante la [[Seconda Aliyah]] e si stabilì in una comunità [[socialismo|socialista]] [[secolarismo|secolare]] dove, nonostante fossero sostenitori del [[Mapai]], vennero conosciuti per le loro posizioni contrarie al prevalente consenso della comunità:
 
<blockquote>L'ostracismo finale degli Scheinerman... fece seguito al delitto [[Haim Arlozoroff|Arlozorov]], quando Dvora e Schmuel rifiutarono di approvare le calunnie anti-revisioniste del [[Parito Laburista (Israele)|movimento laburista]] e parteciparono ai raduni pubblici d'insulto in stile [[bolscevismo|bolscevico]] allora all'ordine del giorno. La ricompensa venne in fretta. Vennero espulsi dalla clinica locale e dalla [[sinagoga]] del villaggio. Il camion della cooperativa non avrebbe fatto consegne alla loro fattoria né raccolto i loro prodotti...<ref>{{Cita web|url=http://www.netanyahu.org/antacyonsche.html|editore=The Jerusalem Post|titolo=Another tack: Yoni & the Scheinermans|nome=Sarah|cognome=Honig|data=February, 15 2001}}</ref></blockquote>
 
Quattro anni dopo il loro arrivo a Kfar Mala, gli Scheinerman ebbero una figlia, Yehudit (Dita), e due anni dopo un figlio, Ariel. Gli Scheinerman mutarono il proprio cognome in Sharon, parola ebraica dal significato letterale di "foresta", già denominazione della pianura costiera dove si trova Kfar Mala. Il padre di Sharon parlava [[yiddish]] e la madre [[Lingua russa|russo]]; Ariel imparò a parlare russo a partire dalla giovane età.
 
All'età di 10 anni, Sharon entrò nel movimento giovanile [[sionismo|sionista]] Hassadeh (“il Campo”).
 
Nel 1942, a 14 anni, Sharon si unì al [[Gadna]], un [[battaglione]] giovanile [[paramilitare]], e in seguito all'[[Haganah]], la forza paramilitare ebraica sotterranea, precursore delle [[Forze di Difesa Israeliane]].
 
== Carriera militare ==
Membro dell'esercito clandestino ebraico [[Haganah]] a 15 anni, ha combattuto come capo plotone nella [[Guerra arabo-israeliana del 1948|guerra del 1948-49]], dove è stato gravemente ferito. È diventato capitano a 21 anni e ufficiale dei servizi segreti a 23. Dopo una breve esperienza all'Università, torna nell'esercito. Maggiore, è comandante negli anni cinquanta dell'[[Unità 101]], una forza speciale dell'esercito creata apposta per reagire con rappresaglie agli attacchi terroristici sul suolo israeliano. Il [[14 ottobre]] [[1953]], nell'occasione nota come la [[strage di Qibya]], fece saltare 45 abitazioni uccidendo 69 arabi costretti al loro interno. L'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] in data [[24 novembre]] [[1953]] adotterà espressamente in risposta la [[Risoluzione ONU 101|Risoluzione 101]] dove viene espressa la ''"più forte condanna"'' delle violenze commesse.<ref>Paolo Barnard. ''Il terrore intoccabile'' in ''Perché ci odiano''. 2ª ed. BUR-RCS, Milano, 2006. pp. 285-286. ISBN 88-17-01064-2</ref> L'unità venne poi sciolta e Sharon ha fatto da capro espiatorio e, in effetti, in pochi mesi la 101 è ricostruita come Brigata Paracadutisti 202.
 
Generale all'età di 28 anni, combatte alla testa dell'esercito la Guerra del 1956, ma in un'azione durante la battaglia di Mitla muoiono 40 suoi soldati. Questa volta la responsabilità è sua e Sharon è costretto a stare fuori dall'esercito per 6 anni. Ne approfitta per tornare all'Università e laurearsi in legge.
 
[[File:Ariel Sharon.jpg|left|thumb|Ariel Sharon]]
Di nuovo nei ranghi militari, nel 1962 viene nominato Comandante della Scuola di Fanteria e Responsabile dell'Addestramento. Durante la [[Guerra dei Sei Giorni]] (1967) è comandante di una divisione corazzata. Nel 1969 viene nominato Comandante del Comando Sud. La sua carriera è destinata ad arrivare ai vertici delle Forze armate, ma nel 1972 il ministro della Difesa [[Moshe Dayan]], che lo ha in antipatia, blocca la sua nomina a Capo di Stato Maggiore. Lascia di nuovo l'esercito, questa volta sbattendo la porta, e decide di entrare in politica. Sceglie il Likud, in opposizione al laburista Dayan.
 
Ma nel 1973 scoppia di nuovo la guerra ([[Guerra del Kippur]]) e Sharon è richiamato in servizio al comando di una divisione corazzata della riserva. Il generale Elazar, che Dayan gli ha preferito come Capo di Stato Maggiore, si è fatto cogliere di sorpresa dagli eserciti di Egitto e Siria, ma Sharon gli toglie le castagne dal fuoco. Aggira la terza armata egiziana sbarcata sul suolo israeliano con un ardito controsbarco sulla costa africana e inizia addirittura una marcia sul Cairo, fermata solo dalla tregua.
Furibondo, lascia la divisa definitivamente, protestando contro il governo che ha preferito il negoziato alla vittoria sul campo.
 
== Carriera politica ==
Sharon nel 1973 è già deputato del Likud, ma dopo un anno dà le dimissioni e, fra il 1975 e il 1977 è consigliere per la sicurezza del premier, il laburista (ma amico) [[Yitzhak Rabin]]. Quando il Likud ha vinto per la prima volta le elezioni, Sharon è diventato Ministro dell'Agricoltura, svolgendo un ruolo di primo piano nel programma di costruzione di insediamenti ebraici a [[Gaza]] e in [[Cisgiordania]].
 
Nel 1982, come Ministro della Difesa, è stato l'artefice dell'invasione del Libano. L'attacco si risolse anche nel massacro di centinaia di palestinesi nei campi profughi libanesi ad opera delle milizie cristiane. Nota a tutti è stata la strage di [[Sabra e Shatila]].
 
[[File:Gerusalemme - Casa Ariel Sharon.jpg|thumb|L'abitazione di Ariel Sharon, vicino alla [[Via Dolorosa]], nel quartiere musulmano di [[Gerusalemme]]]]
[[Maroun Robert Hatem]], guardia del corpo di [[Elie Hobeika]], ha dichiarato nel suo libro ''Da Israele a Damasco'' che Hobeika ordinò la strage di civili a dispetto delle istruzioni di Israele<ref>Robert Maroun Hatem, ''From Israel to Damascus'', Chapter 7: The Massacres at Sabra and Shatilla [http://www.free-lebanon.com/News/Documents_of_Note/DOC_chap8/doc_chap8.html online]</ref>.
 
L'inchiesta della [[Commissione Kahan]] ha riconosciuto le forze di difesa israeliane indirettamente responsabili del massacro e ha stabilito che nessun israeliano è stato direttamente responsabile per gli eventi che si sono verificati nei campi. La Commissione ha inoltre affermato che Israele ha la responsabilità indiretta per la strage in quanto l'esercito israeliano sorvegliava la zona.
 
Nelle loro raccomandazioni e osservazioni conclusive, la Commissione ha stabilito che il massacro di Sabra e Shatila è stato effettuato da un'unità di falangisti, che agì da sola anche se l'avanzata era nota ad Israele e approvata da Sharon. Il signor Begin era responsabile di non esercitare un maggiore coinvolgimento e la consapevolezza in materia di introdurre il falangisti nei campi. È stata accertata nei confronti del Ministro della difesa Ariel Sharon una responsabilità personale "per aver ignorato il pericolo di spargimento di sangue e di vendetta" e non "prendere misure appropriate per evitare spargimento di sangue". La negligenza di Sharon nel proteggere la popolazione civile di Beirut, che si trovava sotto il controllo israeliano, ammontava ad un mancato adempimento di un dovere con cui è stato addebitato il ministro della Difesa<ref>{{Cita libro
|cognome= Schiff
|nome= Ze'ev
|wkautore= Ze'ev Schiff
|coauthor= Ehud Ya'ari
|titolo= Israel's Lebanon War
|editore=[[Simon and Schuster]]
|anno = 1984
|pagine= 284
|id=ISBN 0-671-47991-1}}</ref>.
 
La [[Commissione Kahan|commissione di inchiesta israeliana]], presieduta dal magistrato della Corte Suprema [[Yitzhak Kahan]] ha ordinato, all'inizio del 1983, la rimozione di Sharon dalla carica di ministro della difesa e ha dichiarato:
 
{{quote|Abbiamo stabilito che il ministro della Difesa [Ariel Sharon] ha la responsabilità personale. A nostro parere, è giusto che il ministro della Difesa tragga le conseguenze personali derivanti dai difetti emersi, per quanto riguarda il modo in cui ha scaricato i doveri del suo ufficio, e, se necessario, che il Primo Ministro eserciti la sua autorià a rimuoverlo da ufficio.<ref>{{Cita web|editore=Israel Ministry of Foreign Affairs|data=8 febbraio 1983|accesso=15 aprile 2006|titolo=Report of the Commission of Inquiry into the events at the refugee camps in Beirut – 8 February 1983|url= http://www.mfa.gov.il/MFA/Foreign%20Relations/Israels%20Foreign%20Relations%20since%201947/1982-1984/104%20Report%20of%20the%20Commission%20of%20Inquiry%20into%20the%20e }}</ref>}}
 
Costretto alle dimissioni, ottiene un ministero senza portafoglio nel 1983-84, per poi andare al Commercio e Industria tra 1984 e 1990 e all'Edilizia tra 1990 e 1992. Di nuovo ministro delle Infrastrutture tra 1996 e 1998 e degli Esteri tra 1998 e 1999 con [[Benjamin Netanyahu]] premier, dopo la sua sconfitta è diventato il nuovo leader del Likud.
 
=== Sharon Primo ministro ===
Il primo appuntamento elettorale sono state le elezioni parlamentari all'inizio del 2001. Nel settembre 2000 Sharon si è recato sulla [[spianata delle moschee]] di Gerusalemme con una massiccia scorta militare. Il suo gesto ha provocato conseguenze nefaste presso la popolazione araba, che ha scatenato contro Israele quella che è stata chiamata “Seconda [[Intifada]]”; ma gli è valso anche per vincere le elezioni su una piattaforma di critica degli [[accordi di Oslo]]. Dopo le elezioni, sua è stata la decisione di confinare [[Yasser Arafat]] a Ramallah<ref>[http://www.repubblica.it/online/mondo/terriquarantasei/cronologia/cronologia.html Fonte: La Repubblica, 29.03.2002, "Ecco la cronologia dell'assedio a Ramallah]</ref>.
 
Nel 2002 Ariel Sharon ha rischiato di dover subire un processo all'Aja presso il Tribunale per i Crimini di Guerra, per i fatti del 1982, quando nei campi profughi di Sabra e Shatila, migliaia di civili palestinesi furono massacrati dalle truppe libanesi spalleggiate dall'esercito israeliano che all'epoca era sotto il controllo di Ariel Sharon, ministro della Difesa. Tuttavia tale processo per crimini di guerra fu presto affossato, a causa della morte del principale accusatore di Sharon, [[Elie Hobeika]], che, responsabile diretto di quei massacri, aveva annunciato di voler fare piena luce sui fatti.
Un'autobomba (di cui ancora oggi non si è consegnato l'autore alla giustizia), uccise Elie Hobeika pochi giorni prima del processo, e tutte le accuse contro Sharon caddero<ref>[http://dir.salon.com/story/news/feature/2002/01/26/lebanon/index.html Fonte: Salon.com, 20.01.2002, "Who killed Elie Hobeika?"]</ref>.
 
[[File:Red Sea Summit in Aqaba.jpg|thumb|300px|L'incontro tra [[George Walker Bush|Bush]], Sharon e [[Mahmoud Abbas]] tenutosi ad [[Aqaba]], in [[Giordania]], il [[4 giugno]] [[2003]]]]
Rieletto nel [[2003]] ha avviato la costruzione di una barriera difensiva al confine con la [[Cisgiordania]] per ridurre al minimo gli attentati suicidi. Nel febbraio [[2004]] ha annunciato la sua intenzione di lasciare la [[striscia di Gaza]]. Il piano prevedeva non solo il ritiro dei soldati, ma anche il rientro di 8&nbsp;000 coloni dai loro 25 villaggi, costruiti a partire dal [[1967]] a Gaza e in Cisgiordania. Il piano è stato attuato, non senza incontrare numerose resistenze da parte dei coloni, nell'agosto [[2005]]. Il [[Piano di disimpegno unilaterale israeliano|ritiro israeliano da Gaza]], che nelle intenzioni di Sharon avrebbe dovuto essere un consistente segno di buona volontà israeliana nel volere la pace, ha provocato dure reazioni dalla destra religiosa e tuttavia non è bastato ad arginare il [[terrorismo palestinese]] proveniente dalla Striscia.
 
=== Sharon fonda Kadima ===
Il [[20 novembre]] [[2005]] Sharon è uscito dal [[Likud]], il partito [[nazionalista]] [[liberale]] che aveva contribuito a far crescere, ed ha fondato un nuovo partito, il [[Kadima]] (che in ebraico significa “avanti!”), [[centrista]] e liberale, in cui è confluito anche il [[Premio Nobel per la Pace]] [[Shimon Peres]] (ex laburista).
 
===Malattia e ritiro===
Poche settimane dopo la fondazione del partito, Sharon ha avuto però un improvviso cedimento fisico che ne ha provocato l'uscita dalla vita politica attiva. Ricoverato in ospedale il [[18 dicembre]] [[2005]], per un leggero [[ictus]], Sharon è stato dimesso il 20. Ma il [[4 gennaio]] [[2006]], alle 22:50 ora di [[Israele]] (GMT +02.00) il premier veniva colpito da una grave [[emorragia cerebrale]] che ha comportato il suo ricovero d'urgenza all'ospedale di Hadassa a [[Gerusalemme]], dove è stato sottoposto, in due diversi momenti, a due lunghi interventi per bloccare due episodi assai imponenti di emorragia cerebrale.
 
Il dottor Shlomo Mor Yosef, direttore dell'ospedale Hadassa, dove il Premier è stato ricoverato, confermò inizialmente le notizie dei lievi miglioramenti del paziente, uscito il [[10 gennaio]] dal coma farmacologico. Nel marzo [[2006]], il suo partito ha vinto le elezioni parlamentari. L'[[11 aprile]] 2006, visto il permanere del [[coma]], è stato ufficialmente destituito dalla sua carica. La decisione ha avuto effetto dal [[14 aprile]], ponendo formalmente termine al suo incarico come Primo ministro, carica poi assunta "ad interim" da [[Ehud Olmert]].
 
Medici esperti hanno recentemente affermato che Sharon si trova in uno [[stato vegetativo]] persistente e la possibilità che possa riprendere conoscenza è ormai estremamente bassa, data anche la sua età avanzata. Dopo oltre tre anni di coma, nel febbraio [[2009]], i sanitari dell'Ospedale Sheba-Tel Hashomer, in cui Sharon è ricoverato presso il reparto di Rieducazione respiratoria, hanno chiesto alla famiglia di trovare un'altra sistemazione: in una stanza adeguatamente attrezzata a casa o nella fattoria dei [[Sicomori]] di proprietà della famiglia, o in altra struttura per lungodegenti. Contrari i figli, Gilad e Omri<ref>[http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/esteri/sharon-caso/sharon-caso/sharon-caso.html Fonte: La Repubblica, 27.02.2009, "Scoppia la polemica: Sharon lasci il posto in clinica ad altri"]</ref>. Nel [[2010]] Sharon ha lasciato l'ospedale ed è stato trasportato nella sua casa nella tenuta dei sicomori. Nel [[2011]] ha fatto scalpore una [[scultura]] realistica dell'[[artista]] israeliano [[Noam Braslavsky]] che raffigura Sharon malato nel suo letto<ref>[http://edition.cnn.com/2010/WORLD/meast/10/20/sharon.sculpture.israel/index.html?hpt=C1 Sculpture of Ariel Sharon in coma to go on show in Israel], CNN</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
* Ariel Sharon e Gilad Sharon, ''Sharon - La vita di un leader'' (''Sharon - The Life of a Leader'') Israele, [[2011]]
 
== Voci correlate ==
* [[Jenin]]
* [[Israele]]
* [[Intifada]]
* [[strage di Qibya]]
 
Cresce nelle giovanili di [[Rari Nantes Arenzano|Arenzano]], [[Rari Nantes Imperia|Imperia]] e [[Rari Nantes Savona|Savona]]. Con la calottina biancorossa conquista uno scudetto Under-20 nella stagione 2011-12. Esordisce poi in prima squadra il 5 ottobre [[2013]], alla prima giornata di Serie A1, nella trasferta persa a [[Napoli]] contro la [[Circolo Canottieri Napoli (pallanuoto)|Canottieri]] per 8-7.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Ariel Sharon}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Premier_israeliani|periodo=[[7 marzo]] [[2001]] - [[14 aprile]] [[2006]]|precedente=[[Ehud Barak]]|successivo=[[Ehud Olmert]]}}
*{{cita web | 1 = http://www.rarinantes.sv.it/home-a1/pesenti/730-agostini-alberto.html | 2 = Scheda del giocatore su rarinantes.sv.it | accesso = 15 ottobre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160420133221/http://rarinantes.sv.it/home-a1/pesenti/730-agostini-alberto.html | dataarchivio = 20 aprile 2016 | urlmorto = sì }}
{{Portale|biografie}}
{{Conflitto israelo-palestinese}}
[[Categoria:Membri dell'Haganah]]
 
{{portale|biografie|pallanuoto}}
[[an:Ariel Sharon]]
[[ang:Ariel Sharon]]
[[ar:أرئيل شارون]]
[[arz:اريل شارون]]
[[ast:Ariel Sharon]]
[[be:Арыэль Шарон]]
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