Satanismo e Alpi italiane: differenze tra le pagine

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[[File:Alpi italiane satellite.jpg|thumb|Le Alpi italiane viste dallo [[spazio (astronomia)|spazio]]]]
[[File:Martin van Maele - La Sorcière 06.jpg|thumb|Illustrazione di [[Martin van Maële]] sul [[Sabba]], nell'edizione del [[1911]] di ''La Sorcière'', di [[Jules Michelet]].]]
Le '''Alpi italiane ''' sono la parte della [[catena montuosa]] [[alpi]]na che si estende nel territorio [[italia]]no. La loro [[lunghezza]] è di circa 1200&nbsp;km e la loro [[superficie]] è di circa 51.941&nbsp;km², pari al 27,3 % della superficie totale delle Alpi<ref>La superficie totale delle Alpi è di 190.959&nbsp;km² secondo la [[Convenzione delle Alpi]]. Vedi {{collegamento interrotto|1=[http://www.alpconv.org/home/book01_it.htm www.alpconv.org] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} - L'area compresa entro il perimetro della Convenzione delle Alpi si estende per 190.959 km², con una lunghezza di circa 1.200 km e una larghezza massima di 300 km. Le Alpi si sviluppano anche in verticale: dal livello del mare raggiungono, con la vetta del Monte Bianco, l'altitudine di 4.807 metri. Un unico territorio condiviso da otto Stati: Austria (28,7% della superficie totale), Italia (27,2%), Francia (21,4%), Svizzera (13,2%), Germania (5,8%), Slovenia (3,6%), Liechtenstein (0,08%) e Principato di Monaco (0,001%)</ref>.
 
Formano un grande arco con concavità a sud, che racchiude la [[Pianura Padana]] e segna per lunghi tratti il confine tra Italia e [[Francia]], [[Svizzera]], [[Austria]] e [[Slovenia]]; costituisce da sempre, in tal modo, il tramite tra le culture mediterranee e quelle dell'Europa centrale, fungendo nei secoli a volte da barriera, altre volte da punto di contatto.
'''Satanismo''' (dal nome [[Satana]], in ebraico שָׂטָן, "nemico, avversario, accusatore")<ref>{{Cita web|url=http://etimo.it/?term=satana autore=Vocabolario Etimiologico Pianigiani}}</ref>) è {{cn|un termine generale che ricopre un'ampia gamma di significati: [[Storia|storici]], [[Letteratura|letterari]], [[Arte|artistici]], [[Poesia|poetici]], [[Religione|religiosi]], [[Filosofia|filosofici]] e [[Spiritualità|spirituali]] che hanno come punto di riferimento la figura di [[Satana]], che può essere di conseguenza inteso e rappresentato in numerosi modi, non necessariamente [[Bibbia|biblici]]; talvolta come un [[simbolo]] o un [[archetipo]], altre volte come un [[personaggio immaginario]], e ancora come un [[Entità|essere realmente esistente]]}}.
 
Le Alpi caratterizzano il territorio di sette regioni dell'Italia settentrionale: [[Liguria]], [[Piemonte]], [[Valle d'Aosta]], [[Lombardia]], [[Trentino - Alto Adige]], [[Veneto]], [[Friuli - Venezia Giulia]], incidendo profondamente sul modo di vivere, sulle tradizioni, sull'economia. La Valle d'Aosta e il Trentino Alto Adige, in particolare, hanno il loro territorio completamente compreso nell'area alpina.
Originariamente indicava un genere immaginativo [[Poesia|poetico]]-[[Letteratura|letterario]], con [[Iconografia|iconografie]] caratteristiche, attestato per la prima volta come fenomeno letterario nell'ambito della [[letteratura inglese]] del [[romanticismo]] nel [[XIX secolo]]; diffusosi poi in [[Europa]]<ref>{{Cita web|autore = Danilo Campanella|url = https://www.bambinidisatana.com/2013/09/508/|titolo = Il Satanismo e l'occidente|accesso = |editore = BdS|data = 12/09/2013}}</ref>, si ritrova anche in alcuni autori del [[decadentismo]] come [[Percy Bysshe Shelley|P. B. Shelley]], [[Lord Byron]], [[Oscar Wilde]], [[Charles Baudelaire]]<ref>A cura di [[Mario Praz]], ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/satanismo_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Satanismo in "Enciclopedia Italiana" (1936)]''. ''[[Treccani]]''.</ref>.
 
Comprendono circa una ventina di sezioni, raggruppate tradizionalmente in tre grandi settori: [[Alpi occidentali]] , [[Alpi centrali|centrali]] ed [[Alpi Orientali|orientali]].
==Storia==
{{vedi anche|Satana}}
=== Età antica ===
{{citazione|L'ascendenza di Satana è il risultato di un elaborato incrocio di tradizioni che è durato millenni.|Chris Mathews, ''Modern Satanism: Anatomy of a Radical Subculture'', p.1.|Satan's ancestry is the result of an elaborate cross-breeding of traditions that has spanned millennia.|lingua=en}}
 
== Descrizione ==
La figura occidentale di Satana o del demonio risale a numerosi secoli antecedenti rispetto alla nascita della cultura [[Ebraismo|giudaico]]-[[Cristianesimo|cristiana]]: si possono ritrovare le sue origini nella zona del [[Medio Oriente]], in particolare nelle [[Mitologia|mitologie]] e [[religioni del Vicino Oriente antico]], [[Mesopotamia|mesopotamiche]], [[Religione egizia|egizia]], [[Zoroastrismo|zoroastriana]], [[Religioni della Mesopotamia|caldea]] e [[Canaan|cananea]], caratterizzate da un [[Politeismo|pantheon]] o dalla credenza in divinità o spiriti malvagi e crudeli, ma anche neutrali o associati a catastrofi naturali (cfr. [[Seth|Set]])<ref>Chris Mathews, ''[https://books.google.it/books?id=mQrbsOWaOyUC&printsec=frontcover&dq=satanism&hl=it&sa=X&ei=e9ffVOzUHqezygOXg4GQCQ&ved=0CFEQ6AEwBw#v=onepage&q=satanism&f=false Modern Satanism: Anatomy of a Radical Subculture]''. 2009, Greenwood Publishing Group, Inc. ISBN 978-0-313-36639-0.</ref><ref>Miguel A. De La Torre; Albert Hernandez. ''The Quest for the Historical Satan'', pp.50-51. 2011, Fortress Press. ISBN 978-0-800-66324-7.</ref>.
[[File:Mont_Blanc,_Mont_Maudit,_Mont_Blanc_du_Tacul.jpg|thumb|right|[[Monte Bianco]]]]
{{Mito della mezzaluna fertile}}
[[File:Monte_Rosa_Valsesia_alba.JPG|thumb|right|[[Monte Rosa]]]]
La [[Bocchetta di Altare|Bocchetta di Altare o Colle di Cadibona]], situata a monte di [[Savona]], segna convenzionalmente il punto di unione tra la [[Alpi|catena alpina]] e la [[Appennini|catena appenninica]], mentre il [[Passo di Vrata]] (879&nbsp;m), in territorio croato, è il punto in cui la tradizione indica la congiunzione con le [[Alpi Dinariche]]<ref>Enciclopedia Treccani dei Ragazzi, voce ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/alpi_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ Alpi]''</ref>. In questo modo la città di [[Imperia]] segna l'inizio delle Alpi italiane, mentre la città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] ne segna la fine.
 
La vetta più alta, confinante con la Francia, è il [[Monte Bianco]] (4807&nbsp;m); è nel settore delle [[Alpi Graie]], nelle Alpi occidentali.
Fu principalmente a causa dell'influenza zoroastriana sull'[[Élite (sociologia)|élite]] [[Storia degli ebrei|ebraica]] di [[Gerusalemme]], avvenuta durante l'[[esilio babilonese]], che l'[[Periodo del Secondo Tempio|ebraismo del Secondo Tempio]] iniziò a sviluppare una complessa teologia morale sul dualismo dell'eterna lotta tra bene e male, le cui tracce si possono abbondantemente ritrovare nell'[[apocalittica giudaica]]<ref>Paolo Sacchi, ''Apocrifi dell'Antico Testamento'' (1981), volume 1. Unione tipografico-editrice torinese. ISBN 88-02-03581-4.</ref> e nel [[giudaismo enochico]]<ref>Paolo Sacchi, ''op. cit.''</ref> (corrente di pensiero ebraica a cui vanno attribuiti numerosi [[apocrifi dell'Antico Testamento]])<ref>Paolo Sacchi, ''op. cit.''</ref>.
 
Lo spartiacque costituisce quasi in ogni tratto dell'arco alpino il preciso confine di stato, come risulta dall'elenco seguente.
L'influenza zoroastriana e caldea tuttavia fu molto importante anche per il passaggio dal concetto di [[Sheol]] a quello dell'[[Inferno]] (insieme alla [[Religione greca|visione greca]] del [[Ade (regno)|Regno dei Morti]]), del giudizio divino, della punizione per i malvagi, dell'identificazione del male con il [[serpente]]<ref>Chris Mathews, ''op. cit.''</ref>, e, infine, con la nascita della [[demonologia]] nel [[giudaismo rabbinico]]<ref>{{en}}[http://jewishencyclopedia.com/articles/5085-demonology Demonologia] su ''[[Jewish Encyclopedia]]''.</ref>.
* Il confine tra l'[[Italia]] e la [[Francia]] coincide grossomodo con lo spartiacque tra il bacino del [[Po]] e quello del [[Rodano]].
* Il confine tra l'[[Italia]] e la [[Svizzera]] coincide grossomodo con lo spartiacque tra il bacino del [[Po]] e quello del [[Rodano]] a ovest, tra quello del [[Po]] e quello del [[Reno]] a est. Lo spartiacque si trova in parte su territorio svizzero: il [[Ticino (fiume)|Ticino]], il [[Mera (fiume)|Mera]], il [[Poschiavino]] e il [[Rio Ram]], che hanno le loro sorgenti in Svizzera, corrono verso sud e appartengono al bacino del Po. Due tratti dello spartiacque sono invece completamente italianiː il [[Reno di Lei]], con sorgenti in Italia, appartiene al bacino del [[Reno]], e il fiume [[Spöl]], che forma la valle di [[Livigno]], fa parte del bacino del [[Danubio]].
* Confine tra l'[[Italia]] e l'[[Austria]], che coincide grossomodo con lo spartiacque tra il bacino del [[Po]] e quello del [[Danubio]].
Nel settore delle Alpi orientali, invece, lo spartiacque è invece interamente compreso nel territorio della [[Slovenia]]; esso divide i fiumi tributari del [[mare Adriatico]] da quelli tributari della [[Sava (fiume)|Sava]], a sua volta affluente del [[Danubio]].
 
Le [[roccia|rocce]] di cui sono costituite le Alpi Italiane sono per lo più di due qualità: [[granito|granitiche]]-[[cristallo|cristalline]] (ad esempio il [[Monte Bianco]] ed il [[Monte Rosa]]) e [[calcare]]e (ad esempio le [[Dolomiti]] e le [[Prealpi italiane|Prealpi]]).
=== Nel ''Tanakh'' e nell'ebraismo del Secondo Tempio ===
Il ''[[Tanakh]]'' o "[[Bibbia ebraica]]" ha solo quattro riferimenti a Satana<ref>Silvano Petrosino, ''L'intenzionalità di Satana e l'autocondanna dello sguardo'', p.84, in ''Il peccato originale e il male'', [[Communio (rivista)|Communio]], num. 118. Jaca Book, [[Milano]], 1991. ISBN 978-88-1670-118-2.</ref>, relegato ad un ruolo minore<ref>Chris Mathews, ''op. cit.''</ref>. La maggior parte dei demoni che vengono citati sono in realtà delle divinità presenti nei pantheon cananei ed egizi, che sono stati "demonizzati" in seguito alla divisione degli [[Storia di Israele|antichi israeliti]] dal popolo di Canaan e dalle altre popolazioni che all'epoca risiedevano in [[Palestina]] e nel [[Levante (geografia)|Levante]], per ragioni di carattere [[Nazionalismo|nazionalistico]] e [[Indipendentismo|indipendentista]]<ref>McNutt, Paula (1999). ''[http://books.google.it/books?id=hd28MdGNyTYC&pg=PA33&lpg=PA33&dq=Reconstructing+the+Society+of+Ancient+Israel++By+Paula+M.+McNutt&hl=it#v=onepage&q&f=false Reconstructing the Society of Ancient Israel]'', p.35. Westminster John Knox Press. ISBN 9780664222659.</ref><ref>[[Israel Finkelstein|Finkelstein]] e Silberman in ''The Bible Unearthed'' (2001). Free Press, New York, p. 107. ISBN 0-684-86912-8.</ref><ref>Avraham Faust, ''How Did Israel Become a People? The Genesis of Israelite Identity''. [http://www.biblicalarchaeology.org/biblehistorydaily/ Biblical Archaeology] Review 201: p. 62-69, 92-94.</ref><ref>{{en}}{{quote|So what we are dealing with is a movement of peoples but not an invasion of an armed corps from the outside. A social and economic revolution, if you will, rather than a military revolution. [...] A slow process in which the Israelites distinguish themselves from their Canaanite ancestors, particularly in religion—with a new deity, new religious laws and customs, new ethnic markers, as we would call them today.|[[William G. Dever]] in ''[http://www.pbs.org/wgbh/nova/ancient/archeology-hebrew-bible.html Archeology of the Hebrew Bible]''. ''NOVA''.}}</ref>.
 
==Criteri di suddivisione==
Citato nel ''[[libro di Zaccaria]]'', Satana ha un ruolo primario nel ''[[libro di Giobbe]]'', uno dei testi prodotti dalla corrente del [[giudaismo sapienziale]], la quale, così come gli apocalittici, cercava di spiegare l'origine del male e la sofferenza umana<ref>Paolo Sacchi, ''op. cit.''</ref>.
Esistono vari criteri di suddivisione delle Alpi italiane, adottati a seconda del contesto e dello scopo.
 
===Partizione delle Alpi del 1926===
[[File:VAT1231fol240v.JPG|thumb|right|230px|Illustrazione del ''[[libro di Giobbe]]'' da un [[manoscritto miniato]] ([[1200]]).<br> Nell'immagine sono presenti [[Giobbe]] piagato e due diavoli che gli si avvicinano.]]
[[File:Französisch-Italienische Alpengliederung 1924.svg|thumb|upright=1.6|Le sezioni delle Alpi secondo la Partizione del Comitato Geografico Nazionale]]
{{cn|Satana nel ''Tanakh'' svolge sempre il ruolo di angelo subordinato a [[Dio (ebraismo)|Dio]] ed esegue gli ordini di quest'ultimo, senza mai ribellarsi.}} L'interpretazione teologica che vede Satana nel serpente di ''[[Genesi]]'' è di origine cristiana. {{chiarire|Sta di fatto però che nella [[cultura ebraica]] il serpente non ha nessun significato particolare|erroneo - il serpente o drago è primario nella simbologia ebraica}}<ref>Chris Mathews, ''op. cit.''</ref>.
Nel 1924 il Comitato Geografico Nazionale, in occasione del IX [[Congresso Geografico Italiano]], ha pubblicato il documento "''Nomi e limiti delle grandi parti del Sistema Alpino''"; il documento è conosciuto con il nome di [[Partizione delle Alpi]], ed è stato ufficializzato nel [[1926]]. È tuttora utilizzata in numerosissimi testi didattici<ref name=testididattici>Essendo numerosissimi i testi didattici basati sulla Partizione delle Alpi, se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
*Carlo Griguolo, Chiara Forgieri, Daniela Romagnoli, ''Il nuovo giramondo'', edizioni Paravia 2014ː (pagina 16) ISBN 9788839507532A;
*''Grande Atlante Geografico e Storico'', edizioni UTET, 1991, tavole 42/43, 92, 101, 184, 202, 236, 246. ISBN 8802044465;
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59)
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
*Lamberto Laureti, ''Conoscere le Alpi'' Istituto Geografico de Agostini di Novara, 1994 vedi [https://www.homoalpinus.com/alpes/subdivisions/laureti/ Division des Alpes selon Lamberto Laureti];
*G. Pittella (a cura di), ''Itinerari attraverso l'Italia'', edizioni Giunti Marzocco 1990ː (pagina 94);
*Guide rosse del TCI, volume ''Trentino - Alto Adige'', Touring editore (pagina 12);
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'');
*Giuseppe Morandini, ''Trentino-Alto Adige. 2ª edizione riveduta e aggiornata'', edizioni UTET, 1971 (pagina 49);
*M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, ''Spazi e civiltà'', edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143).
</ref> e studi<ref name=enciclopedie>
*Enrico Camanni (a cura di), ''Il Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi'', in collaborazione con Club Alpino Italiano, edizioni Priuli & Verlucca, 2007. ISBN 9788880683926.
*Sylvain Jouty , Pascal Kober , Dominique Vulliamy, ''Dictionnaire encyclopédique des Alpes,'' volume 1, edizioni Glénat, 2006. ISBN 9782723435277.</ref>, a volte con alcuni aggiornamenti. Nel documento si prende in considerazione tutta la catena alpina, e non solo la parte ricadente in Italia.
 
Per quanto riguarda le Alpi italiane, la partizione del 1926 ne considera limiti estremi il [[Colle di Cadibona]] a ovest e il [[Passo di Vrata]] ad est; suddivide inoltre la catena nelle seguenti "grandi parti", "sezioni" e "gruppi"<ref>La numerazione delle sezioni e dei gruppi è tratta dal documento originale: Comitato Geografico Nazionale Italiano, ''Nomi e limiti delle grandi parti del Sistema Alpino'' - estratto dal periodico "L'Universo" anno 7 n. 9, Istituto Geografico Militare, Firenze, [https://www.homoalpinus.com/data/docs/comitato.jpg pagina 146].</ref>:
Dopo la scomparsa della corrente apocalittica giudaica e la fine del [[periodo del Secondo Tempio]], gli ebrei rabbinici tornarono a considerare l'esistenza di un esclusivo Dio benevolente, usando come basi gli insegnamenti dei [[Rabbino|rabbini]] del ''[[Talmud]]'', e {{chiarire|l'impossibilità di ribellione da parte degli [[Angelo|angeli]], in quanto creati senza [[peccato]]|contraddizione - Isaia 14 e preghiera Yom Kippur}}<ref>Jeffrey Burton Russell, ''[https://books.google.it/books?id=gxwR74_cpx4C&printsec=frontcover&dq=satanism&hl=it&sa=X&ei=feHfVL-PI6foywP8h4L4AQ&ved=0CFAQ6AEwBzh4#v=onepage&q=satanism&f=false Satan: The Early Christian Tradition]'', 1987. Cornell University Press. ISBN 978-0801494130.</ref>. Nonostante ciò le tradizioni ebraiche su [[Samael]], che comprendono i racconti riportati nell'''[[Aggadah]]'' di origine anche cristiana, e le spiegazioni sull'esistenza del male presenti nella [[Qabbalah]], continuarono in momenti diversi a far riemergere la figura di un angelo ribelle<ref>Jeffrey Burton Russell, ''op. cit.''</ref>. Ma nell'[[ebraismo]] il diavolo (costruito soprattutto su religioni e tradizioni straniere) rimane un'[[allegoria]] delle inclinazioni o comportamenti negativi che fanno parte della natura umana<ref>Jeffrey Burton Russell, ''op. cit.''</ref>.
{{Colonne}}
*[[Alpi Occidentali]]
**[[Alpi Marittime]] (sezione 1)
***[[Alpi Liguri]] (gruppo 1a)
**[[Alpi Cozie]] (sezione 2)
**[[Alpi Graie]] (sezione 3)
*[[Alpi Centrali]]
**[[Alpi Pennine]] (sezione 9)
**[[Alpi Lepontine]] (sezione 10)
**[[Alpi Retiche]] (sezione 11)
*[[Alpi Orientali]]
**[[Alpi Noriche]] (sezione 17)
**[[Dolomiti]] (sezione 18)
**[[Alpi Carniche]] (sezione 19)
**[[Alpi Giulie]] (sezione 20)
{{Colonne spezza}}
*[[Prealpi Lombarde]] (sezione 16)
**[[Prealpi Luganesi]] (gruppo 16a)
**[[Alpi Orobie]] (gruppo 16b)
**[[Prealpi Bergamasche]] (gruppo 16c)
**[[Prealpi Bresciane]] (gruppo 16d)
**[[Prealpi Giudicarie]] (gruppo 16e)
**[[Monte Baldo|Gruppo del Monte Baldo]] (gruppo 16f)
*[[Prealpi Trivenete]] (sezione 21)
**[[Monti Lessini]] (gruppo 21a)
**[[Altopiano di Asiago]] (gruppo 21b)
**[[Monte Grappa]] (gruppo 21c)
**[[Prealpi Bellunesi]] (gruppo 21d)
**[[Prealpi Carniche]] (gruppo 21e)
**[[Prealpi Giulie]] (gruppo 21f)
*[[Carso]] (sezione 22)
{{Colonne fine}}
 
===Suddivisione didattica tradizionale===
===Nel Nuovo Testamento===
[[Immagine:Suddivisione didattica tradizionale delle Alpi.JPG|thumb|upright=1.6|Le sezioni delle Alpi italiane secondo la tradizione didattica]]
[[File:North French Hebrew Miscellany 518b Leviathan.jpg|thumb|right|180px|Raffigurazione del Leviatano dalla [[Miscellanea ebraica del Nord della Francia]]. [[1278]] circa.]]
In ambito didattico è molto diffusa una suddivisione delle Alpi italiane che ha molte corrispondenze in quella della [[Partizione delle Alpi]]<ref name=testididattici/>, ma anche qualche differenza non sostanziale, motivata da esigenze didattiche.
Il [[Nuovo Testamento]] presenta Satana molto più di frequente rispetto al ''Tanakh'', in una maniera negativa<ref>Chris Mathews, ''op. cit.''</ref>. Egli acquisisce un ruolo molto importante nelle narrazioni su [[Gesù]] come tentatore o accusatore rispetto a quest'ultimo. Viene inoltre associato a numerosi demoni-divinità straniere del ''Tanakh'', come [[Baal]] o [[Beelzebub]]<ref>Kersey Graves, ''Biography of Satan'', ristampa 1999. Book Tree. ISBN 978-1885395115.</ref>, e a figure mostruose della [[mitologia ebraica]], come il [[Leviatano]], soprattutto nell'''[[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]]'' di [[Giovanni evangelista|Giovanni]].
 
Tra i punti ripresi dalla Partizione delle Alpi ci sonoː
Il Nuovo Testamento contiene una sorprendente agitazione di forze demoniache. Nel [[cristianesimo]], Satana assume definitivamente il ruolo di spirito maligno e portatore dell'oscurità, contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso [[Ahura Mazdā]]<ref>Chris Mathews, ''op. cit.''</ref><ref>Winn, Shan M.M. (1995). ''Heaven, heroes, and happiness: the Indo-European roots of Western ideology''. Lanham, Md.: University press of America. p. 203. ISBN 0819198609.</ref><ref>Antonino Pagliaro, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/ahriman_%28Enciclopedia_Italiana%29/ Ahriman in "Enciclopedia Italiana" (1929)]''. [[Enciclopedia Treccani]].</ref>.
*i limiti del sistema alpino ([[Colle di Cadibona]] e [[Passo di Vrata]]);
[[File:Text-pal-Ahlmn'-ahreman.png|thumb|left|190px|''[[Angra Mainyu|Ahreman]]'' scritto in [[medio persiano]], presente nel [[Scrittura Pahlavi|Libro Pahlavi]].]]
*la tripartizione in tre "grandi parti" ([[Alpi Occidentali]], [[Alpi Centrali]], [[Alpi Occidentali]]);
I [[Vangelo|vangeli]] atrribuiscono a Satana un'identità malvagia, massimo rappresentante del male<ref>Henry A. Kelly, ''op. cit.''</ref>.
*i nomi di quasi tutte le sezioni;
*la definizione di ogni sezione della [[Catena principale alpina|catena principale]] in base a due valichi che la separano dalle sezioni adiacenti; similmente avviene anche per le tre "grandi parti": questa semplicità di delimitazione favorisce infatti la memorizzazione rispettando la realtà orografica;
*i settori hanno denominazioni formate da una sola parola, senza aggettivi: la semplicità di denominazione è fondamentale nella didattica.
 
Tra le differenze c'è il fatto che il tratto della [[catena principale alpina|catena principale]] che fa da confine tra [[Alto Adige]] ed [[Austria]] è denominato "[[Alpi Atesine]]", denominazione non presente nella Partizione del 1926, che suddivide invece questo tratto tra [[Alpi Retiche]] (tra il [[Passo di Resia]] e il [[Passo del Brennero]]) ed [[Alpi Noriche]] (tra il Passo del Brennero e la [[Sella di Dobbiaco]])<ref name=atesine-noriche>I vari testi considerano diversamente il tratto alpino compreso tra il Passo di Resia e la Sella di Dobbiaco; alcuni parlano di Alpi Atesine, altri di Alpi Retiche e di Alpi Noriche, divise dal Passo del Brennero.</ref>.
=== Atti degli Apostoli e Lettere Apostoliche===
{{...}}
 
Altra differenza, derivante dalla precedente, è la corrispondenza perfetta tra le tre grandi parti delle Alpi e i confini nazionali italiani:
===Età apostolica e patristica===
*le [[Alpi Occidentali]] corrispondono al [[Confine tra la Francia e l'Italia|confine italo-francese]];
Il primo scrittore cristiano a identificare il serpente di ''Genesi'' con Satana sembra essere stato [[Giustino martire]], nei capitoli 45 e 79 del ''Dialogo con Trifone''<ref>Henry A. Kelly, ''op. cit.''</ref>. Altri [[padri della Chiesa]] a menzionare questa attribuzione furono [[Tertulliano]] e [[Teofilo di Antiochia|Teofilo]]<ref>Henry A. Kelly, ''op. cit.''</ref>.
*le [[Alpi Centrali]] corrispondono al [[Confine tra l'Italia e la Svizzera|confine italo-svizzero]];
*le [[Alpi Occidentali]] corrispondono al [[Confine tra l'Austria e l'Italia|confine italo-austriaco]] e a [[Confine tra l'Italia e la Slovenia|quello italo-sloveno]].
Questa semplicità di corrispondenze, assente in altri criteri di ripartizione, è utile a livello didattico<ref>Maria Luisa Gargiulo, Alba Arezzo, ''Come rendere comprensibile un testo'', editore FrancoAngeli (capitolo ''Come si suddividono le Alpi''). ISBN 9788891754172.</ref>.
 
Infine, la denominazione della Partizione delle Alpi "[[Prealpi Trivenete]]", che indica le Prealpi del [[Veneto]] e del [[Friuli - Venezia Giulia]], non è utilizzata. A volte è sostituita dall'espressione "[[Prealpi Venete]]", ma molto spesso è suddivisa in [[Prealpi Venete]] (ricadenti solo in [[Veneto]]), [[Prealpi Carniche]] e [[Prealpi Giulie]].
Ulteriori interpretazioni cristiane sul ''Tanakh'' riguardo alla presenza o riferimenti a Satana includono il passo biblico {{passo biblico|Is|14,12-15}} del ''[[libro di Isaia]]'', nel quale viene citata la "stella del mattino", cioè il [[Venere (astronomia)|pianeta Venere]], che in questo contesto rappresenta primariamente la sconfitta del sovrano babilonese [[Nabucodonosor II]], nemico degli israeliti<ref>Chris Mathews, ''op. cit.''</ref>.
[[File:William Blake - Nebuchadnezzar (Tate Britain).jpg|thumb|right|230px|<center>''Nabucodonosor''</center> <center>Dipinto di [[William Blake]], [[1795]]-[[1805]], [[Tate Britain]]</center>]]
La interpretazione cristiana va attribuita a [[san Girolamo]], che tradusse, verso il [[408]]<ref>Philippe Henne, ''Saint Jérôme'', Cerf, collana «Histoire», ottobre 2009, p.282.</ref>, la Bibbia dal [[Lingua greca|greco]] al [[Lingua latina|latino]], quindi dal termine {{unicode|Φωσφόρος}} (''[[Phosphoros]]'', cioè "portatore della luce") dedusse quello di ''Lucifer'' ("[[Lucifero]]"), il quale era già ricco di significati e proveniente da una tradizione letteraria e mitologica [[Mitologia greca|greco]]-[[Cultura romana|romana]] affermata, che lo metteva in relazione con il leggendario [[Prometeo]]<ref>Chris Mathews, ''op. cit.''</ref>. Nella [[Vulagata]] Girolamo considera la "stella del mattino" di ''Isaia'' un angelo ribelle che cade dal cielo e, seguendo la tradizione apostolica e biblica, la identifica con Satana anziché al sovrano Nabucodonosor II. Tuttavia nel Nuovo Testamento il termine fa riferimento anche alla figura del Cristo.
 
Si dà di seguito lo schema della più comune<ref name=testididattici/> suddivisione didattica, con i limiti geografici di ciascun settore<ref>In alcuni testi sono indicati valichi alternativi a quelli indicati qui come punti di separazione tra i settori della catena alpina principale. La separazione tra le Prealpi Venete, Carniche e Giulie (variamente delimitate secondo i vari testi) è quella di Bruno Nice, ''Questo Nostro MOndo - Come conoscere l'Italia", edizioni De Agostini, Novara (pagina 181).</ref>. È diffusa nelle scuole una [[mnemotecnica]] utile a memorizzare le varie sezioni della catena principale delle Alpi attraverso la frase "[[Ma con gran pena le reca giù|Ma con gran pena le reti Attilio cala giù]]", o altre simili.
Allo stesso modo anche altri passi del ''Tanakh''; ad esempio il {{passo biblico|Ez|28,14-15}} del ''[[libro di Ezechiele]]'' viene interpretato nel Cristianesimo come un riferimento a Satana, perché narra di un [[cherubino]] che, nonostante la sua perfezione, cade in disgrazia. Alcuni ritengono che il passo in questione, insieme all'intero capitolo, fosse primariamente un riferimento al re di [[Tiro (sito archeologico)|Tiro]]<ref>Carel Bakkes, ''[https://books.google.it/books?id=LZstyb0TRMQC&pg=PA45&dq=king+of+tyre&hl=it&sa=X&ei=JhvuVMGuIoi9ygO7qIHwBg&redir_esc=y#v=onepage&q=king%20of%20tyre&f=false Satan, Fact or Fiction?]'', 2004. Xulon Press, Inc. ISBN 978-1591604846.</ref>.
{{Colonne}}
;Settori compresi nella [[catena principale alpina]]
*[[Alpi Occidentali]] - dal [[Colle di Cadibona]] al [[Col Ferret]]
**[[Alpi Marittime]] - dal Colle di Cadibona al [[Colle della Maddalena]]
**[[Alpi Cozie]] - dal Colle della Maddalena al [[Colle del Moncenisio]]
**[[Alpi Graie]] - dal Colle del Moncenisio al [[Col Ferret]]
*[[Alpi Centrali]] - dal Col Ferret al [[Passo di Resia]]
**[[Alpi Pennine]] - dal Col Ferret al [[Passo del Sempione]]
**[[Alpi Lepontine]] - dal Passo del Sempione al [[Passo dello Spluga]]
**[[Alpi Retiche]] - dal Passo dello Spluga al [[Passo di Resia]]
*[[Alpi Orientali]] - dal Passo di Resia alla [[Passo di Vrata]]
**[[Alpi Atesine]] - dal Passo di Resia alla [[Sella di Dobbiaco]]
**[[Alpi Carniche]] - dalla sella di Dobbiaco alla [[Sella di Camporosso]]
**[[Alpi Giulie]] - dalla Sella di Camporosso al [[Passo di Vrata]]
{{Colonne spezza}}
;Settori non compresi nella [[catena principale alpina]]
*[[Alpi Centrali]]
**[[Prealpi Lombarde]] - tra il [[Lago Maggiore]] e il [[Lago di Garda]]. In molti testi si fanno rientrare in questo settore le [[Alpi Orobie]], che si trovano tra la [[Valsassina]] a ovest, la [[Valcamonica]] a est, la [[Valtellina]] a nord, le Prealpi Lombarde a sud
*[[Alpi Orientali]]
**[[Dolomiti]] - tra l'[[Adige]], il [[Piave]], il [[Rienza]] e il [[Brenta]]
**[[Prealpi Venete]] - tra il [[Lago di Garda]] e il [[Livenza]]
**[[Prealpi Carniche]] - tra il [[Livenza]] e il [[Tagliamento]], a volte comprese nelle Prealpi Venete
**[[Prealpi Giulie]] - tra il [[Tagliamento]] e l'[[Isonzo]], a volte comprese nelle Prealpi Venete
**[[Carso]] - tra l'[[Isonzo]] e il [[Golfo del Quarnaro]]
{{Colonne fine}}
 
===Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino===
La concezione dualistica tra bene e male del [[Giudeo-cristianesimo|paleocristianesimo]] venne influenzata anche dal contrasto tra materia e spirito dell'[[orfismo]] e [[platonismo]] [[Antica Grecia|greci]]<ref>Jeffrey Burton Russell, ''op. cit.'', p.33.</ref>. Già dal [[94]]-[[97]] i cristiani del [[Mediterraneo]] concepivano Satana come un antagonista il cui obbiettivo è di condurre la cristianità alla [[dannazione]]. [[Ignazio di Antiochia]] affermava nelle sue [[Lettere di Ignazio|lettere]] che Satana regna sul mondo da quando quest'ultimo è nato e che, grazie all'[[Incarnazione (cristianesimo)|incarnazione]] di [[Gesù]] e all'imminente [[Parusia#Teologia cristiana|parousia]], la fine del suo dominio sarebbe arrivata molto presto. Dal punto di vista [[Linguistica|linguistico]], egli utilizza per primo per riferirsi a Satana la parola ''{{unicode|ἄρχων}}'' ("arconte")<ref>Jeffrey Burton Russell, ''op. cit.'', p.33.</ref>, termine che avrebbe assunto un particolare significato nello [[gnosticismo]].
[[File:SOIUSA-sezioni.png|thumb|upright=1.6|Lle sezioni delle [[Alpi]] secondo la SOIUSA.]]
Nel 2005 è stata pubblicata la classificazione [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], nota anche con l'[[acronimo]] "SOIUSA", allo scopo di uniformare le denominazioni utilizzate negli stati dell'area alpina. Questa suddivisione prende in considerazione tutto l'insieme della catena alpina.
 
Per quanto riguarda le Alpi italiane, la suddivisione si compone di 13 sezioni e 60 raggruppamenti, a loro volta suddivisi in gruppi. A causa della propettiva internazionale adottata, esistono notevoli differenze tra il "SOIUSA" e gli altri criteri di suddivisione esposti nei capitoli precedenti ("Partizione delle Alpi" e suddivisione didattica tradizionale italiana): anzitutto la catena alpina non è suddivisa nelle tre parti delle Alpi Occidentali, Centrali ed Orientali, ma in due "grandi parti" (Alpi Orientali ed Alpi Occidentali), che a loro volta comprendono cinque "[[Grande settore alpino|grandi settori]]" ([[Alpi Sud-occidentali]], [[Alpi Nord-occidentali]], [[Alpi Centro-orientali]], [[Alpi Nord-orientali]] e [[Alpi Sud-orientali]]); inoltre, il limite orientale delle Alpi non è considerato il [[Passo di Vrata]], escludendo la Venezia Giulia ed in particolare il Carso dall'area alpina; infine alcune sezioni tradizionali non sono prese in considerazione, ma sono sostituite da altre con altri nomi. Le sezioni sono definite da confini di aree e non da valichi di separazione. Si riporta di seguito la suddivisione delle sole Alpi italiane, secondo il criterio della "SOIUSA".
L'insistenza di Ignazio per Satana era tale da considerare persino un'iniziativa ecclesiastica priva dell'autorizzazione di un [[vescovo]] come un atto effettuato da un adoratore del diavolo<ref>Jeffrey Burton Russell, ''op. cit.''</ref>. In seguito venne bollata come un'opera di Satana la comparsa di [[Scisma#Uso nel Cristianesimo|scismatici]] ed [[eretici]], contro i quali la Chiesa pronunciava [[Anatema|anatemi]] sull'impossibilità di raggiungere il [[regno di Dio]]<ref>R. M. Grant, ''Gnosticism and Early Christianity'', p.178. Seconda edizione, 1966, New York.</ref><ref>Roland Bainton, ''The Parable of the Tares as the Proof Text for Religious Liberty to the End of the Sixteenth Century'', in ''Church History'', volume 1 (1932). p.67-89. [[Yale University]].</ref><ref>Jeffrey Burton Russell, ''op. cit.'', p.36.</ref>. Dopo il [[I secolo]] diventò comune nella Chiesa accusare gli eretici di essere alla mercé del diavolo<ref>Chris Mathews, ''op. cit.'', p.7.</ref>.
{{Colonne}}
*[[Alpi Sud-occidentali]]
**[[Alpi Liguri]] (sezione 1)
**[[Alpi Marittime e Prealpi di Nizza]] (sezione 2)
**[[Alpi Cozie]] (sezione 4)
*[[Alpi Nord-occidentali]]
**[[Alpi Graie]] (sezione 7)
**[[Alpi Pennine]] (sezione 9)
**[[Alpi Lepontine]] (sezione 10)
**[[Prealpi Luganesi]] (sezione 11)
{{Colonne spezza}}
*[[Alpi Centro-orientali]]
**[[Alpi Retiche occidentali]] (sezione 15)
**[[Alpi Retiche orientali]] (sezione 16)
**[[Alpi dei Tauri occidentali]] (sezione 17)
*[[Alpi Nord-orientali]]
**Nessun settore delle Alpi Nord-orientali interessa territori italiani
{{Colonne spezza}}
*[[Alpi Sud-orientali]]
**[[Alpi Retiche meridionali]] (sezione 28)
**[[Alpi e Prealpi Bergamasche]] (sezione 29)
**[[Prealpi Bresciane e Gardesane]] (sezione 30)
**[[Dolomiti]] (sezione 31)
**[[Prealpi Venete]] (sezione 32)
**[[Alpi Carniche e della Gail]] (sezione 33)
**[[Alpi e Prealpi Giulie]] (sezione 34)
{{Colonne fine}}
 
[[File:Cervino_versante_sud.JPG|thumb|right|[[Monte Cervino|Cervino]]]]
=== Satana nel Cristianesimo Orientale ===
[[File:Sommet_du_Gran_Paradiso.JPG|thumb|right|[[Gran Paradiso]]]]
{{...}}
[[File:PizBernina3.jpg|thumb|right|[[Pizzo Bernina]]]]
[[File:L%27Ortler.jpg|thumb|right|[[Ortles-Cevedale]]]]
[[File:VisoColleGianna.jpg|thumb|right|[[Monviso]]]]
[[File:Disgrazia_dal_linzone.jpg|thumb|right|[[Monte Disgrazia]]]]
[[File:Uia_di_Ciamarella_002.JPG|thumb|[[Uia di Ciamarella]]]]
[[File:Monte_Leone.jpg|thumb|right|[[Monte Leone]]]]
[[File:Adamello_e_Corno_Bianco.JPG|thumb|right|[[Adamello]]-[[Presanella]]]]
[[File:Rocciamelone_inverno.JPG|thumb|right|[[Rocciamelone]]]]
[[File:Barmer_Spitze_und_Hochgall_vom_Fenneregg.jpg|thumb|right|[[Monte Collalto]]]]
[[File:Badile.jpg|thumb|right|[[Pizzo Badile]]]]
 
===Età modernaI evari contemporaneasettori alpini ===
=== Alpi Liguri ===
[[File:CompendiumMaleficarumEngraving1.jpg|thumb|Illustrazione dal ''Compendium maleficarum'' (1620 circa)]]
{{Vedi anche|Alpi Liguri}}
Le [[Alpi Liguri]] vanno dal [[Colle di Cadibona]] fino al [[Colle di Tenda]]. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], non costituiscono una sezione autonoma, ma un gruppo delle [[Alpi Marittime]]. Secondo la [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], invece, sono una sezione a sé stante.
 
La cima più elevata delle Alpi Liguri è la [[Punta Marguareis]] (2651&nbsp;m). Altre vette importanti sono il [[Monte Mongioie]] (2630&nbsp;m), la [[Cima delle Saline]] (2612&nbsp;m) il [[Pizzo d'Ormea]] (2476&nbsp;m), il [[Monte Bertrand]] (2481&nbsp;m) e il [[Monte Saccarello]] (2201&nbsp;m, che è anche la cima più alta della [[Liguria]]).
Le origini dei movimenti religiosi aventi come culto la figura di [[Satana]] non possono essere fatte risalire anteriormente al [[XIX secolo]].<ref>[[Massimo Introvigne]]. ''Op.cit.''</ref>: in particolare, secondo [[Dawn Perlmutter]], la nascita del satanismo, inteso come fenomeno religioso, potrebbe essere fatta risalire alla figura di [[Aleister Crowley]] e ai suoi scritti<ref>[http://www.bibliosofia.net/files/satanisti_2.htm Il satanismo religioso moderno].</ref>.
 
Nei pressi del Monte Saccarello ci sono le sorgenti del [[Tanarello]] e nei pressi del Mongioie e del Marguareis quelle del [[Negrone (torrente)|Negrone]] che, unendosi, danno origine al [[Tanaro]], il più importante affluente di destra del Po (1/5 delle acque del Po è contributo del Tanaro). Attorno al Marguareis e al Mongioie si trova una zona [[carsismo|carsica]] molto nota anche a livello europeo<ref>{{Cita libro | titolo = Encyclopedia of Caves and Karst Science | lingua = en | autore = John Gunn
A cominciare dal XV secolo si era tuttavia diffusa la credenza, in ambito [[cristianesimo|cristiano]], dell'esistenza di fenomeni organizzati di [[devozione]] di [[Satana]], che furono condannati in opere sulla [[stregoneria]] quali il ''[[Malleus Maleficarum]]'' (circa [[1486]]) e il ''[[Compendium maleficarum]]''<ref>{{q|Allegations of organized worship of Satan can be traced to Europe during the Middle Ages. Fears of Satan worship surfaced during the fifteenth-century witchhunts, and Christian manuals were produced for depicting and combating Satanism, most notably the Malleus maleficarum (c. 1486) and Compendium maleficarum (c. 1620).|[[David G. Bromley]]. ''Satanism'' in ''Encyclopedia of Religion'' vol.12. NY, Macmillan, 2005, pag.8126}}</ref>. I movimenti aventi come [[culto]] la figura di [[Satana]] hanno avuto sorti alterne di repressione e di revivescenza «a partire dai tempi di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], alla cui corte vengono celebrate le prime messe nere per ottenere favori e vantaggi materiali<ref>È opinione degli studiosi che siano state effettivamente celebrate delle "[[Messa nera|Messe nere]]" alla corte del re francese Luigi XIV aventi lo scopo di denigrare il culto cattolico (Historians suggest the existence of a satanic cult in the royal court of Louis XIV that conducted “Black Masses” to mock the Catholic Mass) D.G. Bromley, ''Op.cit.'' pag. 8126</ref> fino al satanismo contemporaneo, che nasce con [[Anton LaVey|Anton Szandor LaVey]] — pseudonimo di Howard Stanton Levey — e con il [[Cinema underground|cineasta underground]] di [[Hollywood]] [[Kenneth Anger]], fondatori del Magic Circle nel 1961 e della [[Chiesa di Satana]] nel 1966»<ref>[[Massimo Introvigne]] op.cit. Torino, 1997 pp.10-24</ref>.
| editore = Routledge| anno = 2004 | pp = 675 }}</ref> con [[grotta|grotte]], pozzi e cunicoli che superano i 100&nbsp;km di estensione e i 1000&nbsp;m di profondità.
 
=== Alpi Marittime ===
Nel 1966 il [[california]]no Anton LaVey (1930-1997) fondò a [[San Francisco]] la Chiesa di Satana, diffondendo questo culto prima negli Stati Uniti e, successivamente, in Europa, durante il periodo della cosiddetta [[controcultura]]<ref>David G. Bromley, ''Op. cit.'' pag. 8126.</ref>. In questo contesto venne proposto il "[[mito]]" dell'esistenza di un "satanismo antico" che andava recuperato al fine di generare un autentico "satanismo moderno". La stessa biografia "leggendaria" di Anton Lavey è oggi messa in discussione<ref>David G. Bromley, ''Op. cit.''</ref>.
{{Vedi anche|Alpi Marittime|Alpi Marittime e Prealpi di Nizza}}
Le [[Alpi Marittime]], secondo la [[Partizione delle Alpi]], formano una [[sezione alpina|sezione]] che comprende anche le [[Alpi Liguri]] e che va dal [[Colle di Cadibona]] al [[Colle della Maddalena]].
 
Secondo la [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], invece, questo tratto alpino non comprende le Alpi Liguri e non costituisce una sezione autonoma, ma una [[sottosezione alpina|sottosezione]] delle [[Alpi Marittime e Prealpi di Nizza]], che va dal [[Colle di Tenda]] al [[Colle della Maddalena]].
Nel 1975 [[Michael Aquino]], il quale aveva aderito nel 1969 alla [[Chiesa di Satana]] fondata da Lavey, se ne distaccò per fondare un movimento satanista alternativo, il [[Tempio di Set]]<ref>David G. Bromley, ''Op. cit.''</ref>. Il tramonto della controcultura ha progressivamente ridotto il [[proselitismo]] delle Chiese sataniche anche se non ha ridotto l'interesse per il satanismo. Durante gli anni ottanta negli Stati Uniti, in [[Canada]] e in Europa le autorità pubbliche, allarmate da una serie di episodi criminali, sospetti o presunti rinvenimenti di sacrifici umani o animali, nonché da numerose testimonianze di [[Psicoterapeuta|psicoterapeuti]] che riferivano di abusi satanici durante l'infanzia da parte di loro pazienti, nonché testimonianze di bambini maltrattati, hanno avviato una serie di indagini coinvolgendo le chiese sataniste e creando "allarme sociale" intorno ai loro culti. David G. Bromley<ref>David G. Bromley, ''Op. cit.''.</ref> evidenzia tuttavia che non vi è alcuna prova del coinvolgimento della Chiesa di Satana e del Tempio di Set in questi presunti accadimenti, i quali, peraltro, sono stati frequentemente via via spiegati diversamente. Questi accadimenti, occorsi negli anni ottanta, hanno ridotto drasticamente, sempre secondo David G. Bromley, la diffusione delle Chiese di Satana<ref>David G. Bromley, ''Op. cit.''.</ref>.
 
La cima più elevata è la cima sud del massiccio dell'[[Argentera]] (3297&nbsp;m). Dal punto di vista geologico, le Marittime sono caratterizzate da una forte variabilità: si alternano, infatti, rocce calcaree e dolomitiche (che caratterizzano, ad esempio, la [[Valle Stura di Demonte]]), a rocce granitiche (fra tutti, il massiccio cristallino dell'[[Monte Argentera|Argentera]] in [[Valle Gesso]]), tutte fortemente modellate dall'azione [[erosione|erosiva]] millenaria dei [[ghiacciaio|ghiacciai]].
== Caratteristiche ==
Secondo lo scrittore decadente [[Joris Karl Huysmans]] ([[1848]]-[[1907]]), il satanismo è un atteggiamento che «consiste in una pratica [[Sacrilegio|sacrilega]], in una ribellione morale, in un'orgia spirituale, in un'aberrazione per nulla ideale e [[Cristianesimo|cristiana]]; risiede anche in un godimento temperato dal timore... la gioia proibita di trasferire a [[Satana]] gli omaggi e le preghiere dovute a [[Dio (cristianesimo)|Dio]]; consiste nell'inosservanza dei precetti [[Chiesa cattolica|cattolici]] che vengon seguiti all'incontrario, commettendo, per oltraggiare più gravemente [[Cristo]], i [[Peccato|peccati]] che egli ha più espressamente maledetti: la contaminazione del culto e l'[[orgia]] carnale»<ref>Joris Karl Huysmans, ''[http://books.google.it/books?id=UT3QAQAAQBAJ&pg=PT136&dq=pratica+sacrilega,+in+una+ribellione+morale&hl=it&sa=X&ei=e-4vU-zFJeSW0QXaxYDgAg&ved=0CDkQ6AEwAQ#v=onepage&q=pratica%20sacrilega%2C%20in%20una%20ribellione%20morale&f=false Controcorrente]''. Oscar Mondadori, 2013.</ref>.
 
=== MovimentiAlpi sataniciCozie ===
{{Vedi anche|Alpi Cozie}}
Esistono differenti tipi di movimenti satanici. [[Massimo Introvigne]] e il [[CESNUR]] hanno classificato cinque diverse tipologie di satanismo.<ref>[[Massimo Introvigne]]. ''Op.cit.'', pag. 676</ref> Esistono comunque anche altre forme di satanismo, seppur non così diffuse come le prime cinque, come ad esempio il satanismo gnostico.
Le [[Alpi Cozie]] si estendono tra il [[Colle della Maddalena]] e quello del [[Moncenisio]], da cui discende la [[Val di Susa]], percorsa dal [[fiume]] [[Dora Riparia]]. Questa valle è percorsa da una delle principali vie di comunicazione tra l'Italia ([[Torino]]) e la [[Francia]] e fa capo ad un altro notevole valico chiamato [[Colle del Monginevro]]. Le Alpi Cozie sono dominate dal [[Monviso]] (3841&nbsp;m), da cui nasce il [[Po]].
 
Sono ulteriormente suddivise in tre raggruppamenti: Alpi Cozie Meridionali o [[Alpi del Monviso]]; Alpi Cozie Centrali o [[Alpi del Monginevro]]; Alpi Cozie Settentrionali o [[Alpi del Moncenisio]].
=== Satanismo razionalista ===
{{Vedi anche|Satanismo di LaVey|Chiesa di Satana}}
[[File:Baphosimb.gif|thumb|right|190px|Sigillo di [[Baphomet]], simbolo ufficiale della [[Chiesa di Satana]]]]
 
=== Alpi Graie ===
Il "satanismo razionalista" nasce nella seconda metà del XX secolo per opera del suo fondatore [[Anton LaVey|Anton S. LaVey]], che, attraverso ''La Bibbia Satanica'', tentò di dare un fondamento razionale e compiuto al satanismo. LaVey fondò la [[Chiesa di Satana]].
{{Vedi anche|Alpi Graie}}
Le [[Alpi Graie]] sono comprese tra il [[Moncenisio]] ed il [[Col Ferret]]. I gruppi montuosi più notevoli di questo tratto alpino sono il massiccio del [[Monte Bianco]], la vetta più alta delle Alpi (4808&nbsp;m), ed il Gruppo del [[Gran Paradiso]] (4061&nbsp;m). Tra questi due gruppi montuosi si apre il [[Colle del Piccolo San Bernardo]], attraverso il quale si passa dalla [[Valle d'Aosta]] in [[Francia]] ([[Val-d'Isère]]-[[Rodano]]).
 
Si suddividono in: Alpi Graie Meridionali (Rocciamelone), Alpi Graie Occidentali ([[Massiccio del Gran Paradiso|Gran Paradiso]], [[Gruppo della Rosa dei Banchi|Rosa dei Banchi]] e [[Catena Emilius-Tersiva|Emilius-Tersiva]]), Alpi Graie Centrali ([[Catena Grande Sassière-Tsanteleina|Grande Sassière-Tsanteleina]] e [[Catena Rutor-Léchaud|Rutor-Léchaud]]) e Alpi Graie Settentrionali ([[Alpi del Monte Bianco|Monte Bianco]]).
Il "satanismo razionalista" è concepito in chiave estremamente [[Materialismo|materialista]], [[Edonismo|edonista]], [[Cristianofobia|anticristiana]] e [[Umanesimo|umanista]]: i suoi aderenti, pur non credendo in alcuna [[divinità]], adottano il nome "Satana" - considerato il ribelle contro il Dio cristiano e, dunque, come una figura emblematica di ribellione contro il sistema di valori cristiani - in contrapposizione alla [[dottrina cristiana]], che ritengono [[oscurantismo|oscurantista]] in quanto mortificherebbe l'uomo, togliendogli ogni valore. Essi propongono una visione antropocentrica della realtà.<ref>David Monti, Moreno Fiori, Alessia Micoli, ''L'abisso del sé: satanismo e sette sataniche'', Giuffrè Editore, 2011 p.254</ref>
 
=== SatanismoAlpi tradizionalistaPennine ===
{{Vedi anche|Alpi Pennine}}
[[File:Peter's Cross.svg|thumb|140px|left|Croce capovolta o [[Croce di San Pietro|di San Pietro]], simbolo ricorrente nel satanismo]]
Le [[Alpi Pennine]] sono comprese tra il [[Col Ferret]] ed il [[Passo del Sempione]] e costituiscono un potente bastione ed un maestoso complesso glaciale. Spiccano in esso vette di poco inferiori in altitudine al [[Monte Bianco]], come il [[Cervino]] (4478&nbsp;m) ed il [[Monte Rosa]] (4638&nbsp;m). Presentano un solo valico importante, il [[Gran San Bernardo]], che collega la [[Valle d'Aosta]] alla valle del [[Rodano]].
 
Si suddividono in: Alpi Pennine Occidentali (Gran Combin), Alpi Pennine Centrali (Cervino) e Alpi Pennine Orientali (Monte Rosa, [[Alpi Biellesi]] e Valsesiane, Andolla-Sempione).
In questo ambito "Satana" viene venerato come colui in grado di premiare chi si schiera con lui. I satanisti tradizionalisti tengono ben presente il racconto riportato dalla Bibbia, vedendo Satana come il "principe delle tenebre" o "l'angelo caduto" descritti dal testo biblico. Tra le varie Chiese di Satana presenti a [[Torino]] la tendenza è ad unificare le due visioni, tradizionalista e [[Occulto|occultista]], in una singola, venerando il Satana descritto nella Bibbia e compiendo rituali magici finalizzati ad ottenerne l'aiuto e la protezione.<ref>[https://books.google.it/books?id=GcgQAAAAQBAJ&pg=PT87&dq=Satanismo+tradizionalista&hl=it&sa=X&ei=vAHfVNHaB4rSaIa9gMAH&ved=0CCwQ6AEwAg#v=onepage&q=Satanismo%20tradizionalista&f=false Andrea Accorsi, Daniela Ferro, ''Milano giallo e nera'', Newton Compton Editori, 2013]</ref>
 
=== SatanismoAlpi occultistaLepontine ===
{{Vedi anche|Alpi Lepontine}}
[[File:Pentagram4.svg|thumb|upright=0.7|[[Pentacolo]] con la punta rivolta in basso, uno dei simboli esoterici adottati anche dal satanismo]]
Le [[Alpi Lepontine]] (o Leponzie) si estendono dal [[Passo del Sempione]] al [[Passo dello Spluga]], che permette di passare dal [[Lago di Como]] alla [[Reno|valle del Reno]]. La vetta più importante è quella del [[Monte Leone]] (3552&nbsp;m). Comprendono il più importante nodo idrografico dell'[[Europa occidentale]]: il [[Massiccio del San Gottardo]]. Da esso discendono, in tre diverse direzioni, tre fiumi: verso ovest il [[Rodano]], che sfocia nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]; verso est un ramo del [[Reno]], che sfocia nel [[Mare del Nord]]; verso sud il [[Ticino (fiume)|Ticino]], affluente del [[Po]]. Le Alpi Lepontine sono valicabili attraverso il [[Passo del San Bernardino]] ed il [[Passo del San Gottardo]].
 
Sono suddivise in: [[Gruppo del Sempione]]-Formazza-Vigezzo ([[Monte Leone]]) e [[Catena Mesolcina]] ([[Pizzo Tambò|Tambò]]-[[Piz della Forcola|Forcola]]).
È una corrente molto legata all'uso della [[magia nera]], che prende molti concetti dalle dottrine di [[Aleister Crowley]]. In questo ambito Satana è venerato come un'entità antica, non malvagia, in grado di dare conoscenze occulte e poteri terreni ai maghi più preparati. La ritualistica è molto complessa e prende spunto da varie fonti, come la ''[[Chiave di Salomone|Clavicula Salomonis]]'' o la [[Cabala]] ebraica. Ha molti elementi in comune con la corrente tradizionalista, soprattutto nella visione di Satana: infatti molti satanisti occultisti venerano Satana esattamente come i tradizionalisti. Secondo [[Massimo Introvigne]] i satanisti occultisti considerano come del tutto attendibile la "versione biblica" di Satana. A questa categoria appartengono, ad esempio, le Chiese di Satana presenti a Torino<ref>[[Massimo Introvigne]]. ''Op.cit.'', pag. 676</ref>.
 
=== SatanismoAlpi gnosticoRetiche ===
{{Vedi anche|Alpi Retiche}}
Il satanismo [[Gnosticismo|gnostico]]<ref>David Monti, Moreno Fiori, Alessia Micoli, ''Op. cit.'' p.124</ref> è una corrente che spesso viene confusa con il [[Luciferismo]]<ref>Marco Strano, ''Manuale di criminologia clinica'', SEE Editrice Firenze, 2003 p.465</ref>: in questo ambito Satana non è visto come un'entità malefica, né come quello descritto nella Bibbia, ma come una divinità che ha dato all'uomo la capacità di evolversi e tornare al suo stato divino originario. Prende molti concetti dalle dottrine dello [[Gnosticismo]], anche se rinnega la visione gnostica del mondo materiale inteso come una prigione da cui fuggire. Il fondatore di questa corrente, [[Dean Joseph Martin]], riordinò tutta una serie di idee riferendosi agli aspetti religiosi mistici del [[Pitagorismo]], dello Gnosticismo, dell'[[Ermetismo]] e della [[Cabala]].
Le [[Alpi Retiche]] si estendono dal [[Passo dello Spluga]] al [[Passo del Brennero]]. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], costituiscono ina sezione autonoma, mentre secondo la [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], non sono considerate una [[sezione alpina|sezione]] distinta, ma sono suddivise in tre sezioni: [[Alpi Retiche occidentali]], [[Alpi Retiche orientali]] ed [[Alpi Retiche meridionali]].
 
Comprendono importanti gruppi montuosi, il principale dei quali è il [[Massiccio del Bernina]], dominato dalla montagna più alta delle Alpi Retiche, il [[Pizzo Bernina]] (4049&nbsp;m). Gli altri raggruppamenti individuati dalla suddivisione TCI-Cai sono: Spluga ([[Pizzo Suretta|Suretta]]-[[Pizzo Stella|Stella]]), [[Monti della Val Bregaglia|Masino-Bregaglia]] ([[Monte Disgrazia]]), Piazzi-[[Piz Sesvenna|Sesvenna]], [[Alpi Venoste]] e [[Alpi Passirie|Passirie]] ([[Similaun]]), [[Alpi Breonie]] e [[Alpi Sarentine|Sarentine]] ([[Pan di Zucchero (Alpi dello Stubai)|Pan di Zucchero]]), [[Gruppo Ortles-Cevedale]] ([[Ortles|Monte Ortles]], 3902&nbsp;m), [[Cima Presanella|Presanella]] (3558&nbsp;m), [[Adamello (monte)|Adamello]] (3539&nbsp;m), [[Dolomiti di Brenta]] ([[Cima Tosa]], 3173&nbsp;m). I passi principali sono il [[Passo del Maloggia|Passo del Maloja]], che congiunge la [[Chiavenna|Val Chiavenna]] con l'alta [[Engadina]]; il [[Passo del Bernina]] permette di passare dalla [[Tirano]] a [[Sankt Moritz|St. Moritz]]; il [[Passo dello Stelvio]], che collega la [[Valtellina]] alla [[Val Venosta]]; il [[Passo dell'Aprica]], che mette in comunicazione la Valtellina con la [[Val Camonica]]; il [[Passo del Tonale]], che, oltre a segnare il confine fra il comune di [[Vermiglio (Italia)|Vermiglio]] e la prestigiosa [[Ponte di Legno]], mette in comunicazione la [[Val Camonica]] con la [[Val di Sole]].
Il tratto distintivo di questo lavoro di riordino e unione di idee in apparenza dissimili tra loro è anche la principale chiave di lettura della corrente gnostica: ovvero che sia spiegabile anche il cosiddetto "divino" o "[[soprannaturale]]" con lo studio e le leggi scientifiche, in quanto parte di una realtà superiore, ma non per questo priva di logica, anzi strettamente soggetta alle leggi scientifiche.
Si prefigge l'evoluzione dell'uomo fino al ritorno a uno stato di divinità, da cui proviene, utilizzando gli strumenti di cui è stato dotato, e che Satana ha contribuito a rendere utilizzabili concretamente.
L'[[ignoranza]], intesa come mancanza di [[conoscenza]], è vista come un vero e proprio [[peccato]], una condizione da cui l'uomo deve riscattarsi mediante lo studio e la conoscenza in senso lato, che si ottengono con il costante ragionamento sia sulle esperienze spirituali, sia su quelle fisiche. La vita stessa è intesa come una sorta di aula di studio, le cui esperienze sono una fonte inestimabile di conoscenza ed illuminazione. Vita che quindi, secondo il satanismo gnostico, va vissuta pienamente, senza condizionamenti esterni quali superstizioni o convenzioni sociali, ma nel rispetto di se stessi, degli altri e della legalità. Moltissimi principi del satanismo gnostico risultano, quindi, praticamente identici a quelli della corrente [[Satanismo di LaVey|Razionalista]], di LaVey, per il quale Martin ammise sempre di avere rispetto e ammirazione.
 
=== LuciferismoPrealpi Lombarde ===
{{Vedi anche|Prealpi Lombarde}}
In questo contesto si colloca la figura e il culto di [[Lucifero]], considerato nella [[Catarismo|dottrina catara]] l'[[Angelo caduto|angelo]] che era stato ingiustamente cacciato dal Cielo e di cui si attendeva il ritorno in Terra. Lucifero viene venerato come principio del "[[bene (etica)|bene]]" in opposizione al dio del male e creatore del mondo: il [[Demiurgo]]. Questo perché Dio ha voluto negare agli uomini la conoscenza, che invece ha offerto Lucifero sotto forma di serpente dell'[[Giardino dell'Eden|Eden]]. Lucifero, per inciso, non viene neanche identificato come Satana, bensì come l'[[Eone]] della Conoscenza, chiamato anche ''[[Sophia (religione)|Sophia]]''<ref>Cosimo Lorè, ''Tra scienza e società'', Giuffrè Editore, 2008 p.840</ref>
Le [[Prealpi lombarde]] costituiscono il settore dei rilievi montuosi compresi tra il [[Lago Maggiore]] a ovest, il fiume [[Adige]] a est, la [[Pianura Padana]] a sud e le [[Alpi Orobie]] e le [[Alpi Retiche]] a nord. Nella suddivisione didattica usata in Italia, il limite orientale è considerato il [[Lago di Garda]].
Gli aderenti al luciferismo, chiamati luciferiani<ref>Termine che li accomuna ai seguaci del vescovo San [[Lucifero di Cagliari]], vissuto tra il III e il IV secolo, che combatté con estremo rigore l'[[arianesimo|eresia ariana]]. Fu giudicato a sua volta [[scisma]]tico da [[Ambrogio|Sant'Ambrogio]]. (in Pio Paschini, ''Enciclopedia italiana Treccani'' alla voce "Luciferiani")</ref>, non si definiscono neppure satanisti, essi proclamano che la salvezza si raggiunge tramite la conoscenza che viene ostacolata dai dogmi e dalla cieca [[fede]].
Un esempio di "Luciferismo" è dato dalla [[Process Church of the Final Judgment]] fondata a metà degli anni sessanta dall'inglese [[Robert De Grimston]] e oggi scomparsa<ref>Massimo Introvigne, ''Op.cit.'', pag. 676</ref>.
 
Secondo la Partizione delle Alpi e secondo la suddivisione didattica, le Prealpi Lombarde costituiscono una sezione autonoma. Nella SOIUSA, invece, non esiste una sezione con questo nome e il territorio corrispondente è suddiviso tra le [[Prealpi Luganesi]] le [[Prealpi Bergamasche]] e le [[Prealpi Bresciane e Gardesane]].
=== Satanismo acido ===
Il satanismo acido è un fenomeno proprio della [[sottocultura]] giovanile, ossia di quei gruppi di giovani dediti a episodi [[crimine|criminosi]], tra cui azioni violente, profanazione di cimiteri, l'[[tossicodipendenza|abuso]] e lo [[spaccio di droga]], che essi dichiarano di compiere in nome di Satana e contro il [[Cristianesimo|Dio cristiano]]<ref>[[Massimo Introvigne]]. ''Op.cit.'', pag. 676</ref>.
 
In entrambi i casi comprendono anche le Alpi Orobie. Interessano, oltre al territorio [[Lombardia|lombardo]], anche porzioni del territorio [[Svizzera|elvetico]] ([[Canton Ticino]]) e del [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]] ([[Giudicarie]]). Oltre al Verbano e al Benaco, gli altri grandi bacini lacustri ([[Lago di Como]], [[Lago di Lugano]] e [[Lago d'Iseo]]) dividono le Prealpi lombarde in tre aree: le [[Prealpi Comasche]] e le [[Prealpi Varesine]] a ovest del Ceresio; le [[Prealpi Bergamasche]] tra il Lago di Como ed il Lago di Iseo; le [[Prealpi Bresciane]] e le [[Prealpi Gardesane]] tra il Lago d'Iseo ed il Lago di Garda. La cima più alta delle Prealpi lombarde è la [[Concarena]] (2549&nbsp;m).
In Italia un culto di tale natura è stato portato avanti dalle [[Bestie di Satana]], setta criminale dedita a messe nere e [[Omicidio rituale|omicidi rituali]].
 
=== NoteAlpi Orobie ===
{{Vedi anche|Alpi Orobie}}
{{references|2}}
Le [[Alpi Orobie]] si trovano a sud del fiume [[Adda]], nel tratto compreso tra il [[Passo dell'Aprica]] ed il [[Lago di Como]], e ad ovest del fiume [[Oglio]]. La cima più alta è il [[Pizzo di Coca]] (3050&nbsp;m).
 
Secondo la Partizione delle Alpi, costituiscono un gruppo della sezione [[Prealpi Lombarde]]; secondo la SOIUSA, invece, sono una sottosezione della sezione [[Alpi e Prealpi Bergamasche]].
== Bibliografia ==
* Jean Bricaud, ''La Messa Nera Antica e Moderna. I riti La storia I segreti'', Rebis, 2009, {{NoISBN}};
* Gianluca Gatta, ''Il forcone spuntato. Origini culturali del moderno satanismo'', Forli, Foschi Editore, 2009, ISBN 978-88-89325-78-0
* [[Massimo Introvigne]], ''Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo'', Sugarco, 1996, ISBN 88-7198-021-2
* Danilo Campanella, ''Il satanismo: un'analisi filosofico-politica'', BdS, Bologna 2013;
* Massimo Introvigne, ''Il satanismo (Collana religioni e movimenti)'', Elle Di Ci, 1997, ISBN 88-01-00799-X
* Massimo Introvigne, ''I satanisti. Storia, riti e miti del satanismo'', Sugarco, 2010, ISBN 978-88-7198-587-9
* Bromley, David. ''Satanism: The New Cult Scare''. In The Satanism Scare, edited by James Richardson, Joel Best, and David Bromley, pp. 49–74. Hawthorne, N.Y., 1991;
* Hicks, Robert. ''In Pursuit of Satan: The Police and the Occult''. Buffalo, N.Y., 1991;
* Kahaner, Larry. ''Cults That Kill: Probing the Underworld of Occult Crime''. New York, 1988;
* La Fontaine, Jean. ''The Extent and Nature of Organized and Ritual Abuse: Research and Findings''. London, 1994;
* Lanning, Kenneth. ''Satanic, Occult, Ritualistic Crime: A Law Enforcement Perspective''. Police Chief 56 (1989): 62–83;
* Nathan, Debbie, and Michael Snedeker. ''Satan's Silence: Ritual Abuse and the Making of a Modern American Witch Hunt''. New York, 1995;
* Ofshe, Richard, and Ethan Watters. ''Making Monsters: False Memories, Psychotherapy, and Sexual Hysteria''. Berkeley, Calif., 1994;
* Pulling, Patricia. ''The Devil's Web: Who Is Stalking Your Children for Satan?'' Lafayette, La., 1989;
* Richardson, James, Joel Best, and David Bromley, eds. ''The Satanism Scare''. Hawthorne, N.Y., 1991;
* Smith, Michelle, and Lawrence Pazder. ''Michelle Remembers''. New York, 1980;
* Stratford, Lauren. ''Satan's Underground: The Extraordinary Story of One Woman's Escape. Eugene'' Ore., 1988.
* Chris Mathews, ''[https://books.google.it/books?id=mQrbsOWaOyUC&printsec=frontcover&dq=satanism&hl=it&sa=X&ei=e9ffVOzUHqezygOXg4GQCQ&ved=0CFEQ6AEwBw#v=onepage&q=satanism&f=false Modern Satanism: Anatomy of a Radical Subculture]'', 2009, Greenwood Publishing Group, Inc. ISBN 978-0-313-36639-0.
* Peter Faxneld; Jesper Aa. Petersen, ''[https://books.google.it/books?id=QQJlf729qUMC&printsec=frontcover&dq=satanism&hl=it&sa=X&ei=XdjfVPyyGauAzAPmuYCICA&ved=0CEIQ6AEwBTgK#v=onepage&q=satanism&f=false The Devil's Party: Satanism in Modernity]'', 2013. Oxford University Press, [[Madison Avenue]], [[New York]]. ISBN 978-0-19-977923-9.
* Jeffrey Burton Russell, ''[https://books.google.it/books?id=gxwR74_cpx4C&printsec=frontcover&dq=satanism&hl=it&sa=X&ei=feHfVL-PI6foywP8h4L4AQ&ved=0CFAQ6AEwBzh4#v=onepage&q=satanism&f=false Satan: The Early Christian Tradition]'', 1987. Cornell University Press. ISBN 978-0801494130.
* Paul Carus, ''The History of the Devil: With 350 Illustrations'', ristampa 2008. Dover Publications; Dover Ed edition. ISBN 978-0486466033.
* [[Elaine Pagels]], ''The Origin of Satan: How Christians Demonized Jews, Pagans, and Heretics'', 1996. Vintage (editore). ISBN 978-0679731184.
* Philip C. Almond, ''The Devil: A New Biography'', 2014. Cornell University Press. ISBN 978-0801453373.
 
=== VociAlpi correlateAtesine ===
{{Vedi anche|Alpi Atesine}}
* [[Diavolo]]
Il [[Passo di Resia]]<ref>
* [[Esoterismo]]
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
* [[Lucifero]]
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143);
* [[Messa nera]]
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
* [[Occultismo]]
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59);
* [[Religione]]
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'').</ref> o, secondo altre fonti, il [[Passo dello Stelvio]]<ref>
* [[Satana]]
*Guide rosse del TCI, volume ''Trentino - Alto Adige'', Touring editore (pagina 12ː Passo dello Stelvio; pagina 18ː Passo di Resia). ISBN 9788836500086. Si noti che in questa guida rossa si danno per le Alpi Atesine, in due distinti capitoli, due limiti occidentali diversi.</ref> rappresentano il punto di separazione tra le Alpi Atesine e le [[Alpi Retiche]], mentre il [[Passo di Monte Croce di Comelico]]<ref>
* [[Sabba]]
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
* [[Stregoneria]]
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143)</ref> o la [[Sella di Dobbiaco]]<ref>
* [[Via della mano sinistra e della mano destra]]
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'');
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59);
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
.</ref>, sempre a seconda delle fonti, segnano il confine con le [[Alpi Carniche]].
 
L'espressione "Alpi Atesine", pur essendo usato in numerosi testi italiani di Geografia<ref>Essendo numerosissimi i testi che usano questa espressione, se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
== Altri progetti ==
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
{{interprogetto
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59)
|commons_preposizione=sul
*G. Pittella (a cura di), ''Itinerari attraverso l'Italia'', edizioni Giunti Marzocco 1990ː (pagina 94);
|commons=Category:Satanism
*Guide rosse del TCI, volume ''Trentino - Alto Adige'', Touring editore (pagina 12);
|etichetta=satanismo
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'');
}}
*Giuseppe Morandini, ''Trentino-Alto Adige. 2ª edizione riveduta e aggiornata'', edizioni UTET, 1971 (pagina 49);
*M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, ''Spazi e civiltà'', edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143);
*Enciclopedia Treccani, voci ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/isarco/ Isarco]'', ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/tirolo/ Tirolo]'', [http://www.treccani.it/enciclopedia/inn_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Inn];
</ref>, specie di carattere didattico e divulgativo, non si trova né nella [[Partizione delle Alpi]], classificazione della catena alpina adottata nel 1924, né nella più recente [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]] (SOIUSA), del 2006. Ciò è dovuto alla parziale sovrapposizione di significato con le denominazioni "[[Alpi Retiche]]" ed "[[Alpi Noriche]]" e al fatto che il termine "Alpi Atesine" è usato soprattutto in Italia e le suddivisioni delle Alpi citate hanno invece un respiro internazionale<ref>Esistono comunque numerosi esempi di uso del termine in altre lingue:
*Michael Allaby, ''Earth Science: A Scientific History of the Solid Earth'', edizioni Infobase Publishing, 2009, pagina 127 (in Inglese), ISBN 9781438126944;
*''Encyclopedia of Quaternary Science'', edizioni Elsevier, 2006 (in Inglese), ISBN 9780444536426.
</ref>. Inoltre, a livello locale, al posto dell'espressione generica di "Alpi Atesine", sono usati soprattutto i nomi dei gruppi montuosi in esse compresi, di estensione più limitata, elencati nel seguente capoverso.
 
Le Alpi Atesine comprendono le [[Alpi Venoste]] (tra il [[Passo di Resia]] e il [[Giogo di Vallelunga]]), le [[Alpi Passirie]] (tra il Giogo di Vallelunga e il [[Passo del Rombo]]), le [[Alpi Sarentine]] (area racchiusa dalla [[Valle dell'Adige]], dalla [[Valle Isarco]] e dal [[Passo di Monte Giovo]], le [[Alpi Breonie]] (tra il Passo del Rombo e il [[Passo del Brennero]]), le [[Alpi Aurine]] (tra il Passo del Brennero e la [[Forcella del Picco]]), le [[Alpi Pusteresi]], tra la Forcella del Picco e il [[Passo di Monte Croce di Comelico]] o alla [[Sella di Dobbiaco]]).
 
=== Alpi Noriche ===
{{Vedi anche|Alpi Noriche}}
Secondo la [[Partizione delle Alpi]], il tratto delle [[Alpi Noriche]] che ricade in Italia va dal [[Passo del Brennero]] fino alla [[Sella di Dobbiaco]] e comprende il punto più settentrionale del territorio italiano: la [[Testa Gemella Occidentale]] (2837&nbsp;m), situata presso la [[Vetta d'Italia]]. Sempre secondo la Partizione delle Alpi, questo settore alpino si estende notevolmente anche oltre i confini italiani.
 
La denominazione "Alpi Noriche" non è usata nella classificazione della [[SOIUSA]].
 
Le [[Alpi Noriche]] italiane comprendono le [[Alpi Aurine]], tra il Passo del Brennero e la [[Forcella del Picco]], e le [[Alpi Pusteresi]], dalla Forcella del Picco alla [[Sella di Dobbiaco]].
 
La cima più alta di questo tratto alpino è il [[Gran Pilastro]] (3510&nbsp;m). Altre cime importanti sono il Picco dei Tre Signori (3498&nbsp;m), il [[Monte Mesule]] (3479&nbsp;m), la Cima di Campo (3418&nbsp;m), il Sasso Nero (3370&nbsp;m), il [[Monte Lovello]] (3378&nbsp;m), la Croda Alta (3287&nbsp;m) e il Monte Fumo (3250&nbsp;m). Altre cime sono il Pizzo Rosso di Predoi (3495&nbsp;m), il [[Monte Collalto|Collalto]] (3435&nbsp;m) ed il [[Monte Nevoso (Alto Adige)|Monte Nevoso]] nel Gruppo delle [[Vedrette di Ries]], la [[Cima Dura]] (3130&nbsp;m), la [[Croda Rossa d'Ampezzo|Croda Rossa]] ed il [[Monte Ripa]] nel Gruppo dei Monti di Casies.
 
=== Dolomiti ===
{{Vedi anche|Dolomiti}}
Le [[Dolomiti]] costituiscono una catena montuosa celebre per le guglie turrite e per le pareti di roccia calcarea particolarmente adatte all'arrampicata. Esse hanno una direzione trasversale rispetto allo spartiacque alpino; infatti sono comprese tra la [[Val Rendena]] ad ovest e quella del fiume [[Piave]] ad est ([[Cadore]]). Raggiungono la loro massima altezza nella [[Marmolada]] (3342&nbsp;m). Le Dolomiti Occidentali comprendono i gruppi: Brenta, Catinaccio-Latemar, Sassolungo, Odle-Puez-Cir, [[Gruppo del Sella|Sella]], [[Marmolada]], [[Pale di San Martino]], [[Alpi Feltrine]]-[[Gruppo dei Feruc|Feruc]]. Le Dolomiti Orientali comprendono i gruppi: Schiara, Civetta-Moiazza, Pelmo-[[Dolomiti di Zoldo]], Croda Rossa di Ampezzo, [[Tre Cime di Lavaredo]].
 
=== Alpi Carniche ===
{{Vedi anche|Alpi Carniche|Alpi Carniche e della Gail}}
Le [[Alpi Carniche]] si elevano tra il [[Sella di Dobbiaco]] e la [[Sella di Camporosso]]. Si possono suddividere nella [[Catena Carnica Principale]], che segna in parte il confine che divide l'[[Italia]] dall'[[Austria]], e nelle [[Alpi di Tolmezzo]] o Carniche Meridionali. La cima più alta è il [[Monte Coglians]] (2780&nbsp;m), sulla catena principale. Altre vette importanti sono: la [[Creta delle Chianevate]] (2769&nbsp;m), il [[Monte Cavallino]] (2689&nbsp;m), il [[Monte Palombino]] (2600&nbsp;m), il Monte Vancomune (2581&nbsp;m), il [[Monte Peralba]] (2694&nbsp;m), il [[Monte Terza Grande]] (2586&nbsp;m) ed il [[Monte Fleons]] (2507&nbsp;m) nella catena principale; il [[Monte Pleros]] (2314&nbsp;m), il [[Col Gentile]] (2075&nbsp;m), il [[Monte Tersadia]] (1958&nbsp;m) e il [[Monte Sernio]] (2187&nbsp;m) nelle Alpi di Tolmezzo.
 
=== Alpi Giulie ===
{{Vedi anche|Alpi Giulie|Alpi e Prealpi Giulie}}
Secondo la [[Partizione delle Alpi]], le [[Alpi Giulie]] vanno dalla [[Sella di Camporosso]] al [[Passo di Vrata]], oltre il quale si estende il [[Alpi Dinariche|sistema montuoso dinarico]].
 
Secondo la classificazione della [[SOIUSA]], questo tratto alpino non costituisce una sezione autonoma, ma una sottosezione delle [[Alpi e Prealpi Giulie]]; secondo questa convenzione, inoltre, il limite orientale è la [[Sella di Godovici]]. Il tratto compreso tra la [[Sella di Godovici]] e il Passo di Vrata dunque, secondo la SOIUSA, non fa parte delle Alpi, ma appartiene al sistema montuoso dinarico.
 
Questo settore alpino costituisce, assieme alle [[Alpi Liguri]], il tratto meno elevato della catena.
 
La cima più elevata è il [[Monte Tricorno]] (2868&nbsp;m) in [[Slovenia]]. Lungo le Alpi Giulie lo spartiacque non è nettamente definito: infatti ai massicci settentrionali del Tricorno e del [[Monte Nero (Alpi Giulie)|Monte Nero]] (2245&nbsp;m) succede a sud una serie di altopiani calcarei, il principale dei quali è il [[Carso]]. Data la composizione calcarea del terreno, le acque lo corrodono facilmente e pertanto scorrono per lo più in caverne e cunicoli sotterranei. In territorio italiano le cime più elevate sono il [[Montasio]] (2753&nbsp;m), il [[Monte Canin]] (2587&nbsp;m) ed il [[Mangart]] (2677&nbsp;m).
 
=== Prealpi Venete ===
{{Vedi anche|Prealpi Venete|Prealpi Trivenete}}
Secondo la [[SOIUSA]], le [[Prealpi Venete]] si estendono dal [[fiume Adige]] all'[[Altopiano del Cansiglio]], fra le province di [[provincia di Verona|Verona]], di [[provincia di Vicenza|Vicenza]], [[provincia di Treviso|Treviso]] e [[provincia di Belluno|Belluno]]. Secondo la [[#Suddivisione didattica tradizionale|suddivisione didattica italiana]], invece, il limite occidentale è il [[Lago di Garda]]. La [[Partizione delle Alpi]] non usa questa denominazione, bensì quella di "[[Prealpi Trivenete]]", che comunque corrisponde allo stesso territorio.
 
Delle Prealpi Venete fanno parte i gruppi: [[Monte Cadria|Cadria]], Torta, [[Monte Bondone]], [[Monte Baldo]], [[Folgaria]], [[Lavarone]], [[Altopiano di Asiago]], [[Piccole Dolomiti]], [[Monte Pasubio]], [[Monti Lessini]], [[Monte Grappa]], [[Col Nudo]], Monte Cavallo e [[Col Visentin]]. La cima più alta è il [[Col Nudo]] (2471&nbsp;m).
 
=== Prealpi Carniche ===
{{Vedi anche|Prealpi Carniche}}
Le [[Prealpi Carniche]] si estendono fra l'alta valle del [[Tagliamento]] a nord e ad est, la valle del [[Livenza]] a ovest e la [[pianura padano-veneta]] a sud. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], le Prealpi Carniche sono un gruppo delle [[Prealpi Trivenete]], mentre secondo la [[SOIUSA]] esse sono una sottosezione delle [[Alpi Carniche e della Gail]]. La [[#Suddivisione didattica tradizionale|Suddivisione didattica tradizionale]], infine, considera le Prealpi Carniche una sezione a sé stante.
 
Fanno parte delle Prealpi Carniche i gruppi: [[Monte Cridola]], Cima Monfalcon, Monte Duranno, [[Monte Pramaggiore]] e Monte Cornaget, appartenenti alle [[Dolomiti Friulane]]; [[Monte Valcalda]] e [[Monte Vegnaris]]. La cima più elevata delle Prealpi Carniche è la [[Cima dei Preti]] (2703&nbsp;m), nelle Dolomiti Friulane. La Partizione delle Alpi le comprende nelle [[Prealpi Trivenete]].
 
=== Prealpi Giulie ===
{{Vedi anche|Prealpi Giulie|Alpi e Prealpi Giulie}}
Le [[Prealpi Giulie]] sono costituite dall'insieme delle alture poste nell'estrema parte orientale del [[Friuli-Venezia Giulia]] che fanno da contorno alle Alpi Giulie e si estendono dal [[Tagliamento]] fino all'[[Isonzo]], oltre il quale si estende il [[Carso]] goriziano. Il territorio che fa parte delle Prealpi Giulie è limitato a sud-ovest dalla pianura friuliana e a nord-est dalla valle di [[Resia]] e dalla sella del Monte Guarda. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], le Alpi Giulie costituiscono una sezione autonoma, mentre secondo la [[SOIUSA]] esse sono una sottosezione delle [[Alpi e Prealpi Giulie]].
 
Le Prealpi Giulie possono essere suddivise nei gruppi: [[Monte Plauris]], [[Monte Chiampon]], [[Gran Monte]], [[Monti Musi]] e [[Monte Matajur]]. La vetta più alta è il [[Monte Plauris]] (1958&nbsp;m). La Partizione delle Alpi le comprende nelle [[Prealpi Trivenete]].
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Argentera123Ae.jpg|[[Monte Argentera]]
File:Monte_Emilius_4.JPG|[[Monte Emilius]]
File:Gran_Vernel.jpg|[[Marmolada]]
File:Monte_Coglians_visto_dal_monte_Zoncolan.jpg|[[Monte Coglians]]
File:Montasch_Julier_20022007_01.jpg|[[Jôf di Montasio]]
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
{{portale|geografia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|filosofia|religioni}}
 
[[Categoria:Satanismo| Alpi]]
[[Categoria:Gruppi montuosi d'Italia]]