In [[matematica]], la '''sommazione per parti''', anche chiamata '''trasformazione''' (o ''lemma'') '''di [[Niels Abel|Abel]]''', è un procedimento che permette di scrivere in un altro modo la somma (finita o infinita) del prodotto di due successioni, consentendo così di avere una stima sul comportamento della serie in termini di [[serie convergente|convergenza]].
[[File:S-21 Skull Map.jpg|thumb|300px|Mappa realizzata con i teschi delle vittime del regime, esposta presso [[S-21]]]]
Con '''genocidio cambogiano''' ({{km}} របបប្រល័យពូជសាសន៍) o '''autogenocidio cambogiano''' ci si riferisce al processo di epurazione del popolo [[cambogiano]] avvenuto tra il [[1975]] e il [[1979]], ovvero nell'arco dell'esistenza della [[Kampuchea Democratica]], sotto la guida di [[Pol Pot]]. La storiografia ha appurato che durante l'esistenza della [[Kampuchea Democratica]] sono state ccise da 1,5 a 3 milioni di [[Cambogia|cambogiani]]. Per le proporzioni del fenomeno e l'impatto sulla popolazione complessiva, il genocidio in questione può essere considerato come un caso unico e senza precedenti nella storia dell'umanità.
== Enunciato del lemma ==
Gli [[khmer rossi]] volevano trasformare il paese in una [[socialismo agrario|repubblica socialista agraria]], fondata sui principi del [[maoismo]].<ref>{{Cita libro |cognome=Jackson |nome=Karl D |titolo=Cambodia, 1975–1978: Rendezvous with Death |editore=Princeton University Press |isbn=0-691-02541-X |p=[https://books.google.com/books?id=h27D3EYGwzgC&pg=PA219 219]}}</ref><ref>Ervin Staub. ''The roots of evil: the origins of genocide and other group violence.'' [[Cambridge University Press]], 1989. [https://books.google.com/books?id=29u-vt_KgGEC&pg=PA202 p. 202]</ref><ref name="autogenerated1983">{{Cita libro|titolo=Revolution and its Aftermath|città=New Haven|anno=1983}}</ref> Nel 1976 gli khmer rossi cambiarono il nome del paese in [[Kampuchea Democratica]]. Per realizzare i loro obiettivi, gli [[khmer rossi]] svuotarono le città e costrinsero i cambogiani a trasferirsi nei campi di lavoro nelle campagne, dove avvenne una gran quantità di morti per esecuzioni di massa, [[lavori forzati]], abusi fisici, [[malnutrizione]] e malattie. Ciò provocò la morte di circa il 25% della popolazione totale della [[Cambogia]].<ref>{{Cita|etcheson-2005| pag. 119}}</ref><ref>{{Cita|heuveline-1998 | pag. 49-65}}</ref> All'incirca 20.000 persone passarono attraverso il [[ Museo del genocidio di Tuol Sleng |centro di tortura di Tuol Sleng]] (noto anche come [[S-21]]), una delle 196 prigioni gestite dagli khmer rossi,<ref>
Siano <math>\{a_n\}</math> e <math>\{b_n\}</math> due [[successione (matematica)|successioni]], e sia
{{cita pubblicazione|cognome=Locard | nome=Henri | url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/13507480500047811 |titolo=State Violence in Democratic Kampuchea (1975-1979) and Retribution (1979-2004) |pubblicazione=[[European Review of History]] | volume=12 | numero=1 | data=marzo 2005 | pagina=134 | citazione=Dal 1979, il regime di Pol Pot è stato equiparato a Hitler e ai nazisti. Questo è il motivo per cui la parola "genocidio" (associata al nazismo) è stata usata per la prima volta in un regime chiaramente comunista dagli invasori vietnamiti per prendere le distanze da un governo che avevano rovesciato. Questo "revisionismo" è stato espresso in diversi modi. È stato scritto che gli khmer rossi avessero ucciso 3,3 milioni, circa 1,3 milioni di persone in più di quante ne abbiano effettivamente uccise. Simbolo del genocidio è forse la terribile prigione [[S-21]], ora divenuta [[Museo del genocidio di Tuol Sleng]]. Ce n'erano più di 150 dello stesso tipo sparse su tutto il territorio cambogiano, almeno una per ogni distretto.}}</ref><ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20160326190928/http://www.d.dccam.org/Projects/Maps/MappingKillingField.htm|titolo=Mapping the Killing Fields|opera=Documentation Center of Cambodia|data=|accesso=6 giugno 2018|citazione=Attraverso interviste e ispezioni in loco, DC-Cam ha identificato 19.733 fosse comuni, 196 prigioni che hanno funzionato durante il periodo della Democrazia Kampuchea (DK) e 81 monumenti commemorativi costruiti dai sopravvissuti del regime.}}</ref> e solo 7 adulti sono sopravvissuti.<ref>{{Cita libro|wkautore=Ben Kiernan|cognome=Kiernan|nome=Ben|url=https://books.google.com/books?id=Mq8sAcvg-AgC&q=464#v=snippet&q=464&f=false|titolo=The Pol Pot Regime: Race, Power, and Genocide in Cambodia Under the Khmer Rouge, 1975–79|editore=[[Yale University Press]]|anno=2014|isbn=978-0-300-14299-0|p=464|citazione=Like all but seven of the twenty thousand Tuol Sleng prisoners, she was murdered anyway.}}</ref> Gli oppositori venivano portati nei [[Killing Fields]], dove venivano giustiziati (spesso con attrezzi contadini come picchetti o asce, per risparmiare proiettili) e sepolti in [[fosse comuni]]. Il rapimento e l'indottrinamento dei bambini era diffuso e molti bamnbini e ragazzi, nel pieno della loro incoscienza e immaturità, ignari di ciò che facevano, erano persuasi o costretti a commettere veri e propri atti di sadismo.<ref name=":10">{{cita web|url=http://www.rfa.org/english/features/blogs/cambodiablog/blog6_cambodia_southerland-20060720.html|titolo=Cambodia Diary 6: Child Soldiers — Driven by Fear and Hate|cognome=Southerland|nome=D.|data=20 luglio 2006|accesso=28 marzo 2018}}</ref> L'[[guerra cambogiana-vietnamita|invasione vietnamita della Cambogia]] pose fine al genocidio con la sconfitta degli khmer rossi nel 1979.<ref>{{Cita|mayersan-2013|pag. 182}}</ref>
:<math>A_n = \sum_{i=0}^n{a_i}</math>
Il 2 gennaio 2001, il governo cambogiano istituì il ''Tibunale contro gli khmer rossi'', con l'intento di processare i membri del regime responsabili del genocidio cambogiano. Le udienze cominciarono il 17 febbraio 2009. <ref>{{Cita|mendes-2011|pag. 13}}</ref> Il 7 agosto 2014 [[Nuon Chea]] e [[Khieu Samphan]] sono stati condannati all'ergastolo per [[crimini contro l'umanità]] durante il genocidio. A partire dal 2009, la ONG cambogiana [[Documentation Center of Cambodia]] ha mappato circa 23.745 fosse comuni contenenti circa 1,3 milioni di presunte vittime dell'esecuzione. Si stima che l'esecuzione diretta rappresenti circa il 60% del bilancio totale delle vittime durante il genocidio,<ref>{{Cita|seybolt-aronson-fischoff| pag. 238}}</ref> mentre le rimanenti vittime morirono di fame o malattia.
la somma parziale <math>n</math>-esima di <math>\{a_n\}</math>, e si ponga <math>A_{-1}=0</math>. Vale allora l'eguaglianza<ref name=Rudin70>{{cita|Rudin|pag. 70}}.</ref>:
==Descrizione==
Il conteggio delle vittime dei [[Khmer rossi]] ha prodotto risultati che variano da un minimo di 800.000 a un massimo di 3.300.000 morti. Questo conteggio riguarda le vittime delle esecuzioni, delle [[carestia|carestie]] e dell'assenza di cure mediche.
[[File:Skulls from the killing fields.jpg|upright|right|thumb|Teschi provenienti dai [[Killing Fields]] di [[Choeung Ek]]]]
* Il governo [[vietnam]]ita che ha abbattuto il regime parlò di 3.300.000 morti:
* [[Lon Nol]], [[dittatore]] deposto dai [[Khmer rossi]], di 2.500.000:
* Lo storico [[Rudolph Joseph Rummel]], studioso di genocidi, di 2 milioni.<ref>{{Cita web|url=http://www.hawaii.edu/powerkills/SOD.CHAP4.HTM |titolo=Rummel, RJ, "Statistics of Cambodian Democide: Estimates, Calculations, And Sources." |editore=Hawaii.edu |accesso=27 luglio 2010}}</ref>
* L'[[Università di Yale]] di 1.700.000;
* [[Amnesty International]] di 1.500.000;
* il dipartimento di Stato degli [[Stati Uniti d'America|USA]] di 1.200.000;
* [[Khieu Samphan]] di 1.000.000
* [[Pol Pot]] di 800.000.
:<math>\sum_{i=m}^{n}{a_i b_i} = A_n b_n - A_{m-1}b_m + \sum_{i=m}^{n-1}{A_i(b_i - b_{i+1})} </math>.
==Ideologia==
L'[[ideologia]] ha avuto un ruolo di primo piano nel genocidio. Pol Pot e gli [[khmer rossi]] miravano a riportare la Cambogia indietro al suo "passato mitico" del potente [[impero khmer]], e a frenare l'influenza negativa degli aiuti stranieri e della cultura occidentale, e ricondurre il paese a una [[società agraria]]. Gli sforzi compiuti per realizzare questi obiettivi furono i fattori chiave che portarono al genocidio.<ref>{{Cita|alvarez-2001|pag. 50}}</ref><ref>{{Cita|alvarez-2007|pag. 16}}</ref> In proposito, un capo degli [[khmer rossi]] affermò che le uccisioni erano necessarie per la "purificazione della popolazione."<ref>{{Cita|hannum-1989|pag. 88-89}}</ref>
Una formulazione equivalente può essere espressa con l'operatore [[differenza finita|differenza in avanti]] <math>\Delta{b_n} := b_{n+1}-b_n </math>:
Gli [[khmer rossi]] costrinsero quasi tutto il popolo cambogiano a lavorare in gruppi di lavoro mobili.<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=The World Transformed: 1945 to the Present|cognome=Hunt|nome=Michael H.|editore=Oxford University Press|anno=2014|isbn=978-0-19-937102-0|città=New York, NY|pp=377}}</ref> Michael Hunt affermò che si trattava di "un esperimento sociale di mobilizzazione unico nelle rivoluzioni del XX secolo."<ref name=":0" /> Gli [[khmer rossi]] costrinsero la popolazione a turni estenunanti e condizioni di lavoro disumane, a morte per fame, spostamenti coatti, collettivizzazione delle terre e [[terrore di stato]] al fine di tenere la popolazione sotto giogo.<ref name=":0" />
:<math>\sum_{i=m}^{n}{b_i\Delta{A_{i-1}}} = A_n b_n - A_{m-1}b_m - \sum_{i=m}^{n-1}{A_i\Delta{b_i}}</math>,
Lo storico [[Ben Kiernan]] ha messo a confronto il genocidio cambogiano con il [[genocidio armeno]], perpetrato dall'[[Impero ottomano]] e con l'[[Olocausto]], perpetrato dalla [[Germania nazista]]. Pur essendo sostanzialmente diverse, avevano alcuni tratti comuni. Il razzismo era una componente preponderante delle ideologie di tutti e tre i regimi. Tutti e tre presero di mira minoranze religiose e cercarono di usare la forza delle armi per espandersi in quello che credevano essere il loro territorio (rispettivamente l'[[Impero khmer]], il [[Turkestan]] e il {{de}} ''[[Lebensraum]]''), così come tutti e tre i regimi "idealizzarono la loro classe contadina come la vera classe 'nazionale'", il substrato etnico su cui il nuovo stato sarebbe cresciuto".<ref>{{Cita|kiernan-2003|pag. 29}}</ref>
che evidenzia l'analogia tra questa formula e quella di [[integrazione per parti]]:
==Risposta internazionale==
Il libro {{fr}} ''Cambodge année zéro'' ("Cambogia anno zero"), scritto da [[François Ponchaud]], fu pubblicato nel 1977 e tradotto in inglese nel 1978.<ref>{{Cita|beachler-2011|pag. 45}}</ref> Ponchaud è stato uno dei primi autori a far conoscere al mondo il genocidio cambogiano.<ref>{{Cita|bartrop-2012|pag. 261}}</ref> Ponchaud scrisse che il genocidio "era soprattutto la trasposizione in azione la particolare visione di un uomo [''sic'']: una persona ridotta alla fame da un regime corrotto non può essere riformata, dev'essere eliminata fisicamente dalla fratellanza dei puri."<ref>{{Cita|tyner-2012|pag. 145}}</ref> Il più famoso libro dal titolo ''Murder of a Gentle Land: The Untold Story of a Communist Genocide in Cambodia'', scritto da [[John Barron (journalist)|John Barron]] e Anthony Paul fu anch'esso pubblicato nel 1977.<ref>{{Cita|barron-1977}}</ref> Il libro era basato sulle testimonianze dei rifugiati, e una sua versione ridotta, pubblicata all'interno del ''[[Reader's Digest]]'', ebbe ampia diffusione e ne divulgò le storie.<ref>{{Cita|mayersan-2013|pag. 183-184}}</ref>
:<math>\int_{a}^{b}{f(x)d(g(x))} = g(b)f(b) - g(a)f(a) - \int_{a}^{b}{g(x)d(f(x))}</math>.
Nel 1973, Kenneth M. Quinn, dell'ambasciata degli [[Stati Uniti]], esternò le sue preoccupazioni per le atrocità commesse dagli [[khmer rossi]] durante la [[guerra civile cambogiana]]. In una relazione, egli affermò che il regime degli [[khmer rossi]] aveva "molto in comune con i regimi totalitari della [[Germania nazista]] e dell'[[Unione sovietica]]".<ref>{{Cita|power-2002|pag. 96}}</ref> Quinn ha anche scritto, a proposito degli [[khmer rossi]], che "ciò che emerge come spiegazione del terrore e della violenza che ha sconvolto la Cambogia duranti gli anni '70, è che uno sparuto gruppo di intellettuali alienati, esasperati dalla loro percezione di una società corrotta e pervasi dal piano [[maoista]] di creare un puro ordine socialista nel più breve tempo possibile, recrutarono ufficiali giovanissimi, poveri e invidiosi, li educarono a metodi severi e brutali imparati da esperti stalinisti, e li usarono per annientare fisicamente le basi della civiltà khmer e per imporre una nuova società attraverso purghe, esecuzioni e violenza".<ref>{{Cita|hinton-2004|pag. 23}}</ref>
== Dimostrazione ==
All'epoca del genocidio, la Cina divenne il principale finanziatore degli [[khmer rossi]], per esempio fornendo "più di 15000 consulenti militari"{{citazione necessaria|data=febbraio 2018}} e buona parte degli aiuti esterni.<ref>{{Cita|kurlantzick-2008|p=[https://books.google.com/books?id=aWyP8-fXlsYC&pg=PA193 193]}}</ref> In seguito all'opposizione cinese e occidentale all'invasione vietnamita del 1978-1979, gli [[khmer rossi]] continuarono a mantenere i seggi presso le [[Nazioni Unite]] fino al 1982, dopodiché i seggi furono colmati da una coalizione comandata da [[khmer rossi]], nota come ''Governo di coalizione della Kampuchea Democratica''.<ref>{{Cita|pokempner-1995|p=[https://books.google.com/books?id=RSQ7VlnNw0AC&pg=PA106 106]}}</ref> A causa della sua opposizione al Vietnam, la Cina addestrò soldati [[Khmer rossi]] sul suo suolo dal 1979 fino al 1986, "accampò consulenti militari con le truppe degli khmer rossi fino al 1990,"<ref>{{Cita|pokempner-1995|p=[https://books.google.com/books?id=RSQ7VlnNw0AC&pg=PA106 106]}}</ref> e "fornì almeno un miliardo di dollari in aiuti militari" durante gli anni '80.<ref>{{Cita|brinkley-2011|pp=[https://books.google.com/books?id=C3bsidxFIuEC&pg=PA64 64]–[https://books.google.com/books?id=C3bsidxFIuEC&pg=PA65 65]}}</ref> Dopo gli [[accordi di pace di Parigi del 1991]], la [[Thailandia]] continuò a consentire agli [[khmer rossi]] di "commerciare e muoversi lungo il confine thailandese per sostenere le loro attività... sebbene la disapprovazione internazionale, particolarmente da parte degli [[Stati Uniti]] e dell'[[Australia]]... costringesse allora la Thailandia a disconoscere qualsiasi supporto militare diretto."<ref>{{Cita|pokempner-1995|pp=[https://books.google.com/books?id=RSQ7VlnNw0AC&pg=PA107 107]–[https://books.google.com/books?id=RSQ7VlnNw0AC&pg=PA108 108]}}</ref> Si ipotizza anche che gli [[Stati Uniti]] possano avere fornito aiuti, direttamente o indirettamente agli [[khmer rossi]] al fine di indebolire l'influenza del Vietnam nel [[Sud-est asiatico]].<ref>{{Cita|haas-1991|pp=17–18, 28–29}}</ref><ref>{{Cita|thayer-1991|pp=180, 187–189}}</ref><ref>{{Cita|brinkley-2011|pp=[https://books.google.com/books?id=C3bsidxFIuEC&pg=PA58 58], [https://books.google.com/books?id=C3bsidxFIuEC&pg=PA65 65]}}</ref>
La dimostrazione fa uso soltanto di operazioni algebriche, il che rende la formula valida in qualunque [[campo (matematica)|campo]]. Il lemma continua a valere anche quando una successione abbia elementi in uno [[spazio vettoriale]] sul campo <math>\mathcal{K}</math>, e l'altra in <math>\mathcal{K}</math>.
==Gunnar Bergström e l'SKFA==
Nell'agosto del 1978, lo svedese Gunnar Bergström, all'epoca presidente dell'SKFA ([[Sweden-Kampuchea Friendship Association]]) e ardente sostenitore degli [[Khmer rossi]],<ref name=former_khmer>https://www.phnompenhpost.com/national/former-khmer-rouge-supporter-gives-talk-students</ref> fu l'unico occidentale a cui fu consentito, insieme ad altri tre svedesi, di visitare la [[Kampuchea Democratica]]. In quell'occasione cenarono anche con [[Pol Pot]].<ref name=voacambodia>https://www.voacambodia.com/a/digesting-the-details-long-after-a-dinner-with-pol-pot/3535973.html</ref>
Per la definizione di <math>\{A_n\}</math>, si ha<ref name = Rudin70 />:
All'epoca Gunnar Bergström aveva solo 27 anni ed era un idealista di sinistra, che realmente credeva che le notizie di turni di lavoro estenuanti, carestie e omicidi di massa fossero solo "propaganda occidentale".<ref name=cambodiatokampuchea_gb>https://cambodiatokampuchea.wordpress.com/2015/08/17/gunnar-bergstrom/</ref> Durante il viaggio videro "contadini sorridenti", e una società sulla via per diventare "una società ideale,...senza oppressori". Qundo tornarono in Svezia, parteciparono a dibattiti e scrissero articoli a favore del regime della [[Kampuchea Democratica]].<ref name=cambodiatokampuchea_gb/>
:<math>\sum_{i=m}^{n}{a_i b_i} = \sum_{i=m}^{n}{(A_i - A_{i-1})b_i} = \sum_{i=m}^{n}{A_i b_i} - \sum_{i=m-1}^{n-1}{A_i b_{i+1}} =</math>
Le testimonianze che emersero dopo il crollo del regime scioccò Bergström, facendogli cambiare idea. Disse che era stato come "cadere da un albero", e che doveva "riidentificare tutto ciò in cui aveva creduto".<ref name=cambodiatokampuchea_gb/> In interviste successive, riconobbe di essersi sbagliato, che si era trattato di un "viaggio propagandistico" e che lo avevano portato a vedere ciò che volevano vedesse.<ref name=former_khmer/><ref name=cambodiatokampuchea_gb/>
:<math>= \left(A_n b_n + \sum_{i=m}^{n-1}{A_i b_i}\right) - \left(\sum_{i=m}^{n-1}{A_i b_{i+1}} + A_{m-1}b_m\right) = A_n b_n - A_{m-1}b_m + \sum_{i=m}^{n-1}{A_i(b_i - b_{i+1})} </math>,
cioè la tesi, [[Quod erat demonstrandum|Q.E.D.]]
Successivamente Gunnar Bergstrom tornò in Cambogia per un "grande viaggio di perdono"<ref name=former_khmer/>. In un incontro con studenti delle scuole superiori di [[Phnom Penh]] il 12 settembre 2016, consigliò a tutti di studiare la storia e affermò che una rivoluzione comunista pacifica è semplicemente irrealizzabile.<ref name=cambodiatokampuchea_gb/>
== ImpiegoTeoremi di ragazziderivati ==
=== Criterio di Dirichlet per le serie ===
Gli khmer rossi utilizzarono migliaia di giovani ragazzi incattiviti e costretti ad arruolarsi nel pieno della loro adolescenza per commettere omicidi di massa e altre atrocità durante e dopo il genocidio.<ref name=":10" /> L'organizzazione continuò sistematicamente a usare ragazzi almeno fino al 1998, spesso recrutandoli con la forza.<ref name=":4">{{Cite web|url=https://www.child-soldiers.org/Handlers/Download.ashx?IDMF=adc88bff-1916-4317-b184-d9079e7b0bb8|title=Global Report on Child Soldiers|last=Coalition to Stop the Use of Child Soldiers|first=|date=2001|website=child-soldiers.org|archive-url=|archive-date=|dead-url=|access-date=2018-05-16}}</ref> In questo periodo, i ragazzi furono impiegati in ruoli di supporto non pagati, ad esempio per portare munizioni o come combattenti.<ref name=":4" /> Molti ragazzi erano scappati dagli khmer rossi senza alcun mezzo di sussistenza, e credevano che unirsi alle forze governative avrebbe consentito loro di sopravvivere, sebbene i comandanti locali spesso negassero loro lo stipendio.<ref name=":4" />
{{vedi anche|Criterio di Dirichlet (matematica)}}
Il lemma di Abel viene usato per provare il [[criterio di Dirichlet (matematica)|criterio di Dirichlet]] per la convergenza di serie<ref>{{cita|Rudin|pag.71}}.</ref>.
==I= processiCriterio di Leibniz per criminile diserie guerra===
{{vedi anche|Criterio di Leibniz}}
[[File:Eccc.jpg|thumb|200px|Il complesso principale del tribunale con l'aula della corte]]
Il [[criterio di Leibniz]] può essere dimostrato in modo elementare come corollario del criterio di Dirichlet.
Il 15 luglio 1979, in seguito alla caduta del regime degli khmer rossi, il nuovo governo cambogiano emanò il "Decreto legge n° 1". Questo consentì il processo a [[Pol Pot]] e a [[Ieng Sary]] per il crimine di genocidio. Fu loro concesso un avvocato americano come avvocato difensore, [[Hope Stevens]],<ref>{{Cita|etcheson-2005|p=14}}</ref> e furono processati in [[contumacia]] e giudicati colpevoli di genocidio.<ref>{{Cita|donlon-2012|p=103}}</ref> A gennaio del 2001, l'Assemblea nazionale cambogiana legiferò affinché si istituisse un tribunale per processare altri membri degli [[khmer rossi]].<ref>{{Cita|stanton-2013|p=41}}</ref>
== Note ==
Nel 1999 [[Kang Kek Iew]] (detto "Duch") fu intervistato da Nic Dunlop e [[Nate Thayer]] e ammise le sue colpe per i crimini commessi nella [[Museo del genocidio di Tuol Sleng|prigione di Tuol Sleng]], dove circa 17,000 prigionieri politici furono torturati e giustiziati. Duch espresse rimorso per le sue azioni, affermando che era disposto ad affrontare il processo e a testimoniare contro i suoi ex-colleghi. Durante il processo, a febbraio e marzo del 2009, Duch ammise di essere responsabile dei crimini avvenuti a Tuol Sleng. Il 26 luglio 2010 fu giudicato colpevole per i reati di [[crimini contro l'umanità]], tortura e omicidio e fu condannato nd murder and was given a sentence of 35 years in prison.<ref>{{Cita|bartrop-2012|p=166-167}}</ref> Il 3 febbraio 2012, la precedente sentenza fu commutata in ergastolo.<ref>{{Cita|ECCC-kaing}}</ref>
<references />
== Bibliografia ==
[[Nuon Chea]] (chiamato "fratello numero due") fu arrestato il 19 settembre 2007.<ref>{{Cita|corfield-2011|p=855}}</ref> Alla fine del suo processo, nel 2013, negò tutte le accuse, affermando che non aveva mai dato ordini di "maltrattare o uccidere persone, di privarle di cibo o di commettere un genocidio". Fu giudicato colpevole nel 2014 e condannato all'ergastolo. Ha mostrato rimorso e ha accettato la responsabilità morale dei suoi crimini, affermando: "mi scuso sinceramente con il pubblico, le vittime, i familiari e tutto il popolo cambogiano".<ref>{{Cita|notizia-5gen2014}}</ref>
* {{cita libro|autore= W. Rudin | titolo=Principles of Mathematical Analysis|editore =A. A. Arthur, S. L. Langman | anno = 1976 | pagine = 70 |lingua=en|cid=Rudin|isbn=0-07-054235-X}}
== Voci correlate ==
Dopo essersi trasferito in una facoltosa villa a [[Phnom Penh]], [[Ieng Sary]] fu arrestato il 12 novembre 2007 e accusato di crimini contro l'umanità assieme a sua moglie [[Ieng Thirith]], che era stata una sorta di consigliera del regime.<ref>{{Cita|mackinnon-2007}}</ref> Il 17 novembre 2011, in seguito al parere dei medici, Thirith fu giudicato non in grado di affrontare un processo a causa di una patologia mentale.<ref>{{Cita|reyes-2012|p=1}}</ref> Sary morì di attacco cardiaco nel 2013 mentre il suo processo era ancora in corso.<ref>{{cite web|title=Ieng Sary, Khmer Rouge Leader Tied to Genocide, Dies at 87|url=https://www.nytimes.com/2013/03/15/world/asia/ieng-sary-khmer-rouge-leader-tied-to-genocide-dies-at-87.html?_r=0|work=The New York Times|accessdate=14 March 2013}}</ref>
* [[Integrazione per parti]]
* [[Serie convergente]]
[[Categoria:Serie matematiche]]
Un altro leader, [[Khieu Samphan]], fu arrestato il 19 novembre 2007 e accusato di crimini contro l'umanità.<ref>{{Cita|munthit-2007}}</ref> Fu giudicato colpevole nel 2014 e condannato all'ergastolo. Durante un'udienza il 23 giugno 2017, Samphan espresse il desiderio di inchinarsi alla memoria delle sue vittime innocenti, ma aggiunse che soffriva per coloro che avevano combattuto per il loro ideale di avere un futuro migliore.<ref>{{cite web| url=https://www.nytimes.com/2017/06/23/world/asia/cambodia-khmer-rouge-vietnam.html|title=Khmer Rouge Trial, Perhaps the Last, Nears End in Cambodia|last=Mydans|first=Seith|date=2017|publisher=The New York Times}}</ref>
[[Categoria:Lemmi]]
==Negazionismo==
Alcuni mesi prima della sue morte il 15 aprile 1998,<ref>{{Cita|chan-2004|pag. 256}}</ref> Pol Pot fu intervistato da Nate Thayer. Durante l'intervista, affermò che aveva la coscienza pulita e che negava di essere responsabile per il genocidio. Pol Pot affermò che lui era venuto "per portare avanti la lotta, non per uccidere la gente". Secondo Alex Alvarez, Pol Pot "si vedeva come una figura incompresa e ingiustamente umiliata".<ref>{{Cita|alvarez-2001|pag. 56}}</ref> Nel 2013, il primo ministro cambogiano [[Hun Sen]] emanò una legge che proibisce il negazionismo del genocidio cambogiano e altri crimini di guerra commessi dagli khmer rossi. La legge passò nonostante i commenti del leader dell'opposizione [[Kem Sokha]], presidente del ''Partito nazionale di salvataggio cambogiano''. Sokha affermò che gli oggetti del [[Museo del genocidio di Tuol Sleng]] erano stati creati ad arte dai [[vietnamiti]] dopo l'invasione del 1979. Sokharty ha poi affermato che le sue affermazioni erano state tolte dal loro contesto.<ref>{{Cita|buncombe-2013}}</ref>
== Nella letteratura e nel cinema ==
Il regista [[Rithy Panh]], un sopravvissuto al genocidio, è "considerato da molti la voce cinematografica della Cambogia". Panh ha realizzato molti documentari sul genocidio, incluso ''S-21: The Khmer Rouge Killing Machine'', che è stato acclamato dai critici perché "ci consente di osservare come la memoria e il tempo possono collassare e mostrarci il passato come se fosse presente e, così facendo, rivelarci il consueto volto del male."<ref>{{Cita|boyle-2009|pag. 95}}</ref> Il genocidio è mostrato nel film del 1984 ''[[Urla del silenzio]]'', vincitore del [[premio Oscar]].<ref>{{cite news| url=https://www.theguardian.com/film/2009/mar/11/the-killing-fields-reel-history | ___location=London | work=The Guardian | title=The Killing Fields: authentically good | date=12 March 2009}}</ref> e nel romanzo del 2012 di [[Patricia McCormick (scrittrice)|Patricia McCormick]] ''Never Fall Down''.<ref name="Debra Lau Whelan">{{cite web |url=http://www.slj.com/2012/10/awards/national-book-award-finalists-in-young-peoples-lit-unveiled/#_ |title=SLJ Speaks to National Book Award Finalists |work=[[School Library Journal]] |author=Debra Lau Whelan |date=October 10, 2012 |accessdate=November 15, 2012}}</ref>
Il genocidio è raccontato anche da [[Loung Ung]] nella sua memoria ''[[Il lungo nastro rosso]]'' (2000).<ref>{{Cite book|url=https://www.worldcat.org/oclc/41482326|title=First they killed my father : a daughter of Cambodia remembers|last=Loung.|first=Ung,|date=2000|publisher=HarperCollinsPublishers|isbn=0060193328|edition=1st|___location=New York|oclc=41482326}}</ref><ref name="Debra Lau Whelan"/> Da libro è stato tratto anche il film [[Per primo hanno ucciso mio padre]] (2017) diretto da [[Angelina Jolie]]. Ambientato nel 1975, il film racconta la storia di un bambino di 5 anni di nome Ung che è costretto ad addestrarsi come soldato bambino, mentre i suoi fratelli sono mandati in campi di lavoro dal regime degli [[khmer rossi]].<ref name="Variety:Telluride Film Review: 'First They Killed My Father: A Daughter of Cambodia Remembers'">{{cite web|last1=Debruge|first1=Peter|title=Telluride Film Review: 'First They Killed My Father: A Daughter of Cambodia Remembers'|url=https://variety.com/2017/film/reviews/first-they-killed-my-father-review-angelina-jolie-1202545717/|publisher=Variety|accessdate=20 September 2017|date=3 September 2017}}</ref>
== Galleria di immagini ==
<gallery>
File:Genocide museum.jpg|Museo del genocidio di Tuol Sleng
File:Genocide phnom.jpg|
File:Museum phnom pen genoc.jpg|
File:Museum fash gen.jpg|
File:Koluchaya prov.jpg|
File:Kazarma museum.jpg|
</gallery>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{Cita libro|cognome=Alvarez|nome=Alex|titolo=Governments, Citizens, and Genocide: A Comparative and Interdisciplinary Approach|anno=2001|editore=Indiana University Press|isbn=978-0-253-33849-5|cid=alvarez-2001}}
* {{Cita libro|cognome=Alvarez|nome=Alex|titolo=The Prevention and Intervention of Genocide|anno=2007|editore=Transaction|isbn=978-0-7658-0384-9|pagine=7–30|capitolo=The Prevention and Intervention of Genocide During the Cold War Years|cid=alvarez-2007}}
* {{Cita libro|cognome=Barron|nome=John|titolo=Murder of a gentle land: the untold story of a Communist genocide in Cambodia|anno=1977|editore=Reader's Digest Press|isbn=978-0-88349-129-4|autore2=Anthony Paul|cid=barron-1977}}
* {{Cita libro|cognome=Bartrop|nome=Paul R.|titolo=A Biographical Encyclopedia of Contemporary Genocide|anno=2012|editore=ABC-CLIO|isbn=978-0-313-38678-7|cid=bartrop-2012}}
* {{Cita notizia|titolo=Khmer Rouge trial ends with defendants denying charges|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-asia-24756631|accesso=5 gennaio 2014|giornale=BBC|data=31 ottobre 2013|cid=notizia-5gen2014}}
* {{Cita libro|cognome=Beachler|nome=Donald W.|titolo=The Genocide Debate: Politicians, Academics, and Victims|anno=2011|editore=Palgrave Macmillan|isbn=978-0-230-11414-2|cid=beachler-2011}}
* {{cita pubblicazione|cognome1=Boyle|nome1=Deirdre|titolo=Shattering Silence: Traumatic Memory and Reenactment in Rithy Panh's S-21: The Khmer Rouge Killing Machine|pubblicazione=Framework: The Journal of Cinema and Media|data=2009|volume=50|numero=1/2|pp=95–106|editore=Wayne State University Press|cid=boyle-2009|doi=10.1353/frm.0.0049|jstor=41552541}}
*{{Cita libro|wkautore = Joel Brinkley
|cognome=Brinkley |nome= Joel |anno= 2011
| titolo=Cambodia's Curse: The Modern History of a Troubled Land
|città= |editore= [[PublicAffairs]]
| isbn = 978-1-61039-001-9 | cid=brinkley-2011}}
* {{Cita notizia|cognome=Buncombe|nome=Andrew|titolo=Cambodia passes law making denial of Khmer Rouge genocide illegal|url=https://www.independent.co.uk/news/world/asia/cambodia-passes-law-making-denial-of-khmer-rouge-genocide-illegal-8649701.html|accesso=2 gennaio 2014|giornale=The Independent|date=7 June 2013|cid=buncombe-2013}}
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* {{Cita libro|cognome=de los Reyes|nome=Faith Suzzette|titolo=KRT TRIAL MONITOR|anno=2012|editore=Asian International Justice Initiative|url=http://wcsc.berkeley.edu/wp-content/uploads/Special-Report-IT-FTST_final.pdf|nome2=Daniel |cognome2=Mattes |nome3=Samantha B. |cognome3=Lee |nomet4=Penelope |cognome4=Van Tuyl|cid=reyes-2012}}
* {{Cita libro|cognome=DeMello|nome=Margo|titolo=Body Studies: An Introduction|anno=2013|editore=Routledge|isbn=978-0-415-69930-3|cid=demello-2013}}
* {{Cita libro|cognome=Donlon|nome=Fidelma|titolo=Routledge Handbook of International Criminal Law|anno=2012|editore=Routledge|isbn=978-0-415-52450-6|pagine=85–106|editor=William A. Schabas, Nadia Bernaz|capitolo=Hybrid Tribunals|cid=donlon-2012}}
* {{Cita libro|cognome=Dutton|nome=Donald G.|titolo=The Psychology of Genocide, Massacres, and Extreme Violence: Why Normal People Come to Commit Atrocities|anno=2007|editore=Praeger|isbn=978-0-275-99000-8|cid=dutton-2007}}
* {{Cita libro|cognome=Etcheson|nome=Craig|titolo=After the Killing Fields: Lessons from the Cambodian Genocide|anno=2005|editore=Greenwood|isbn=978-0-275-98513-4|cid=etcheson-2005}}
* {{Cita libro|cognome=Frey|nome=Rebecca Joyce|titolo=Genocide and International Justice|anno=2009|editore=Facts On File|isbn=978-0-8160-7310-8|cid=frey-2009}}
*{{Cita libro
| cognome=Haas |nome= Michael | wkautore = Michael Haas (political scientist) | data = 1991
| titolo=Cambodia, Pol Pot, and the United States: The Faustian Pact
|città= | editore = [[ABC-CLIO]]
| cid=haas-1991 }}
* {{cita pubblicazione|cognome1=Hannum|nome1=Hurst|titolo=International Law and Cambodian Genocide: The Sounds of Silence|pubblicazione=Human Rights Quarterly|data=1989|volume=11|numero=1|pp=82–138|doi=10.2307/761936|editore=The Johns Hopkins University Press|cid=hannum-1989|jstor=761936}}
* {{cita pubblicazione|cognome=Heuveline|nome=Patrick|titolo='Between One and Three Million': Towards the Demographic Reconstruction of a Decade of Cambodian History (1970–79)|pubblicazione=Population Studies|anno=1998|volume=52|numero=1|editore=Taylor & Francis|cid=heuveline-1998|doi=10.1080/0032472031000150176|jstor=2584763|pp=49–65}}
* {{Cita libro|cognome=Hinton|nome=Alexander Laban|titolo=Why Did They Kill?: Cambodia in the Shadow of Genocide|anno=2004|editore=University of California Press|isbn=978-0-520-24179-4|nome2=Robert Jay |cognome2=Lifton|capitolo=In the Shadow of Genocide|cid=hinton-2004}}
* {{cita web|titolo=KAING Guek Eav|url=http://www.eccc.gov.kh/en/indicted-person/kaing-guek-eav|sito=Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia (ECCC)|accesso=19 agosto 2015|cid=ECCC-kaing}}
* {{Cita libro|wkautore=Ben Kiernan|cognome=Kiernan|nome=Ben|titolo=The Specter of Genocide: Mass Murder in Historical Perspective|anno=2003|editore=Cambridge University Press|isbn=978-0-521-52750-7|editor=Robert Gellately, Ben Kiernan|capitolo=Twentieth-Century Genocides Underlying Ideological Themes from Armenia to East Timor|cid=kiernan-2003}}
*{{Cita libro
| cognome=Kurlantzick | nome = Joshua | anno = 2008
| titolo=China's Expansion Into the Western Hemisphere: Implications for Latin America and the United States
| capitolo = China's Growing Influence in Southeast Asia
| editore = [[Brookings Institution]] Press
| isbn = 978-0-8157-7554-6 | cid=kurlantzick-2008}}
* {{Cita notizia|cognome=MacKinnon|nome=Ian|titolo=Leading Khmer Rouge figures arrested|url=https://www.theguardian.com/world/2007/nov/12/ianmackinnon|accesso=7 gennaio 2014|giornale=The Guardian|data=12 novembre 2007|cid=notizia-12nov2007}}
* {{Cita libro|cognome=Mayersan|nome=Deborah|titolo=Genocide and Mass Atrocities in Asia: Legacies and Prevention|anno=2013|editore=Routledge|isbn=978-0-415-64511-9|capitolo='Never Again' or Again and Again|cid=mayersan-2013}}
* {{Cita libro|cognome=Mendes|nome=Errol|titolo=Peace and Justice at the International Criminal Court: A Court of Last Resort|anno=2011|editore=Edward Elgar|isbn=978-1-84980-382-3|cid=mendes-2011}}
* {{Cita notizia|cognome=Munthit|nome=Ker|titolo=Ex-Khmer Rouge Head of State Charged|url=http://www.highbeam.com/doc/1A1-D8T0S8OG0.html|accesso=7 gennaio 2014|giornale=Associated Press|data=19 onvembre 2007|cid=munthit-2007}}
* {{Cita libro|cognome=PoKempner|nome=Dinah|titolo=Cambodia at War|url=http://www.refworld.org/docid/3ae6a7dd8.html|anno=1995|editore=Human Rights Watch|isbn=978-1-56432-150-3|cid=pokempner-1995}}
* {{Cita libro|wkautore=Samantha Power|cognome=Power|nome=Samantha|titolo=A Problem from Hell: America and the Age of Genocide|anno=2002|editore=Basic Books|isbn=0-465-06150-8|cid=power-2002}}
* {{Cita libro|cognome=SarDesai|nome=D.R.|titolo=Vietnam, Past and Present|anno=1998|editore=Westview|isbn=978-0-8133-4308-2|cid=sardesai-1998}}
* {{Cita libro|cognome1=Seybolt|nome1=Taylor B.|cognome2=Aronson|nome2=Jay D.|cognome3=Fischoff|nome3=Baruch|titolo=Counting Civilian Casualties: An Introduction to Recording and Estimating Nonmilitary Deaths in Conflict|editore=Oxford University Press|anno=2013|isbn=978-0-19-997731-4|cid=seybolt-aronson-fischoff}}
* {{Cita notizia|titolo=Cambodia and the International Community|url=https://www.foreignaffairs.com/articles/asia/1990-03-01/cambodia-and-international-community|cognome=Solarz|nome=Stephen |data=1990|editore=Council on Foreign Relations}}
* {{Cita libro|cognome=Stanton|nome=Gregory H.|titolo=Pioneers of Genocide Studies|anno=2013|editore=Transaction|isbn=978-1-4128-4974-6|editor=Samuel Totten, Steven Leonard Jacobs|pagine=401–428|capitolo=The Call|cid=stanton-2013}}
* {{Cita notizia|titolo=Cambodia sentence two top Khmer Rouge leaders to life in prison|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/cambodia/11017876/Cambodia-sentence-two-top-Khmer-Rouge-leaders-to-life-in-prison.html|accesso=7 agosto 2014|editore=The Telegraph|data=7 agosto 2014|cid=notizia-7ago2014}}
* {{Cita libro|cognome=Terry|nome=Fiona|titolo=Condemned to Repeat?: The Paradox of Humanitarian Action|anno=2002|editore=Cornell University Press|isbn=978-0-8014-8796-5|cid=terry-2002}}
*{{Cita pubblicazione
| wkautore = Nate Thayer
| cognome=Thayer | nome = Nate | anno = 1991
| titolo=Cambodia: Misperceptions and Peace
| pubblicazione=[[The Washington Quarterly]] | volume = 14 | numero=2 | pp= 179–191 | doi = 10.1080/01636609109477687 | cid=thayer-1991}}
* {{Cita libro|cognome=Tyner|nome=James A.|titolo=Genocide and the Geographical Imagination: Life and Death in Germany, China, and Cambodia|anno=2012|editore=Rowman & Littlefield|isbn=978-1-4422-0898-8|cid=tyner-2012}}
* {{Cita libro|cognome=Verkoren|nome=Willemijn|titolo=The Owl and the Dove: Knowledge Strategies to Improve the Peacebuilding|anno=2008|editore=Amsterdam University Press|isbn=978-90-5629-506-6|cid=verkoren-2008}}
* Waller, James. "Communist Mass Killings: Cambodia (1975–1979)". Keene State College. Cohen Center, Keene, NH. 17 February 2015. Powerpoint Lecture.
==Collegamenti esterni==
*{{en}} [http://users.erols.com/mwhite28/warstat2.htm#Cambodia Twentieth Century Atlas - Death Tolls]. Un'analisi comparativa del numero di vittime riportate da diverse fonti che riporta una media stimata di circa 1.600.000 morti.
*{{en}} [http://www.mekong.net/cambodia/demcat.htm Kampuchea: A Demographic Catastrophe]. Un documento originale compilato dalla [[Central Intelligence Agency|CIA]] nel [[1980]] che esamina in maniera approfondita il crollo demografico cambogiano nel periodo 1975-1979.
{{portale|Cambogia|storia}}
[[Categoria:Genocidio cambogiano| ]]
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