Palazzo Contarini delle Figure e Saussurea pygmaea: differenze tra le pagine

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'''Palazzo Contarini delle Figure''' è un edificio veneziano sito nel [[sestiere di San Marco]] e affacciato sul [[Canal Grande]] fra i [[Palazzi Mocenigo|Palazzo Mocenigo Ca' Vecchia]] e [[Palazzo Erizzo Nani Mocenigo]], di fronte a [[Palazzo Civran Grimani]].
|colore=lightgreen
|nome= Saussurea monocefala
|statocons=
|immagine=Saussurea pygmaea (Zwerg-Alpenscharte) IMG 27963.JPG
|didascalia=''Saussurea pygmaea''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio= [[Eukaryota]]
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|divisione=[[Magnoliophyta]]
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<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=si
|regnoFIL=[[Plantae]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Angiosperme]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Eudicotiledoni]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Tricolpate basali]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Asteridi]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clade]])|nome=[[Euasteridi II]]}}
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sottofamiglia]]|nome=[[Carduoideae]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Tribù (tassonomia)|Tribù]]|nome=[[Cardueae]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sottotribù]]|nome=[[Carduinae]]}}
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=([[Nikolaus Joseph von Jacquin|Jacq.]]) [[Kurt Sprengel|Sprengel]]
|binome= Saussurea pygmaea
|bidata=[[1826]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
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<!-- ALTRO -->
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|nomicomuni=Saussurea pigmea
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|suddivisione_testo=
}}
 
La '''Saussurea monocefala''' ('''''Saussurea pygmaea''''' <small>([[Nikolaus Joseph von Jacquin|Jacq.]]) [[Kurt Sprengel|Sprengel]], 1826</small>) è una [[Plantae|pianta]] [[erba]]cea delle zone alpine, appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]].
== Nomenclatura ==
Il palazzo aggiunge nella sua denominazione la dicitura ''delle Figure'' in quanto sotto al balcone principale sono presenti due [[cariatide|cariatidi]] raffiguranti mostri.<ref name=Brusegan69>{{cita|Brusegan|p. 69}}.</ref> Le credenze popolari individuano nelle due figure un uomo disperato per aver perso tutto al gioco e la moglie furibonda: tale ipotesi non è accreditata da fonti scientifiche.<ref name=Brusegan69/>
 
== Attribuzione Etimologia==
Il nome generico (''Saussurrea'') deriva da quello dello scienziato ginevrino [[Horace-Bénédict De Saussure]] (1740 – 1799), naturalista e alpinista, professore presso l'[[Accademia di Ginevra]], che fu il promotore della prima salita al [[Monte Bianco]] nel [[1786]], e da quello del figlio [[Théodore de Saussure]].<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageSA-SH.html|titolo=Botanical names|accesso=11 dicembre 2011}}</ref><ref name=Motta>{{cita|Motta 1960|Vol. 3 - pag. 645}}.</ref> Il nome specifico (''pygmaea'') è relativo al minuto portamento di questa specie. Mentre il nome comune (''monocefala'') fa riferimento alla sua [[infiorescenza]] formata a una solo [[Fiore delle Asteraceae|capolino]].
Tale edificio è stato soggetto a problemi di attribuzione. La maggior parte degli studiosi ne attribuiscono la paternità a [[Antonio Abbondi]].<ref name=Brusegan69/> Altri, evidenziano le somiglianze che questo edificio presenta con [[Palazzo Vendramin Calergi]], lo attribuiscono a quel gruppo di artisti che presero spunto dall'operato di [[Mauro Codussi]].<ref name=Brusegan69/> Le principali somiglianze riguardano i cartigli policromi e le colonne con capitelli in ordine classico.<ref name=Brusegan70>{{cita|Brusegan|p. 70}}.</ref> E' da evidenziare come anche Palazzo Vendramin Calergi sia opera di dubbia attribuzione.<ref>{{cita|Brusegan|p. 355}}.</ref> Si è pensato pure ad interventi di Andrea Palladio, che si sarebbe però limitato solo a completare la facciata già abbozzata.<ref name=Brusegan70/> L'elemento che maggiormente induce a pensare ad un intervento palladiano è il timpano triangolare che sormonta la [[quadrifora]] centrale.<ref name=Brusegan70/>
<br />
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] attualmente accettato è stato definito inizialmente dal medico, chimico e botanico tedesco [[Nikolaus Joseph von Jacquin]] (Leida, 16 febbraio 1727 – Vienna, 26 ottobre 1817) e successivamente perfezionato dal botanico tedesco [[Kurt Polykarp Joachim Sprengel]] (Boldekow, 3 agosto 1776 – Halle, 15 marzo 1833) nella pubblicazione ''”Systema vegetabilium. Editio decima sexta. Gottingae”'' del 1826.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=242583-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=19 dicembre 2011}}</ref>
 
== Storia Descrizione==
[[File:Saussurea pygmaea DESC Hartinger.PNG|upright=2.3|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
Il palazzo fu edificato per commissione di Jacopo Contarini, appartenente alla celebre ed influente famiglia [[Contarini]], procuratore di San Marco. Al posto dell'attuale edificio si trovava un altro palazzo, edificato in stile gotico, un tempo appartenuto alla famiglia Contarini e poi da questa venduto e riacquistato. La vendita del palazzo avvenne attorno all'anno [[1448]], mentre la nuova acquisizione, poco successiva, si verificò durante i primi anni del [[XVI secolo]]. Il cantiere della ricostruzione rimase aperto dal [[1504]] al [[1546]]: Andrea Palladio venne ospitato nella dimora prima che il proprietario vi si stabilisse con la famiglia ([[1577]]).<ref name=Brusegan69/> Jacopo Contarini lo elesse a sede della propria collezione d'arte.<ref name=Brusegan71>{{cita|Brusegan|p. 71}}.</ref> Nel [[1713]] Bertucci Contarini, ultimo erede della dinastia, donò la raccolta d'arte alla collezione di [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]]. Nel [[XIX secolo]] la magione divenne proprietà del marchese Alessandro Guiccioli, la cui moglie Teresa è ricordata per essere stata l'ultimo degli amori veneziani di [[Lord Byron]].<ref name=Brusegan71/> Palazzo Contarini attualmente è ancora di proprietà privata, ma è stato frazionato e ospita più appartamenti.
L'aspetto di queste piante è [[erba]]ceo lievemente cespuglioso con piccole dimensioni (da 2 a 15&nbsp;cm – massimo 20&nbsp;cm). La forma biologica della [[specie]] è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita rosulata]] ('''H ros'''); ossia sono piante perenni, con [[Gemma (botanica)|gemme]] svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve e con le foglie disposte a formare una rosetta [[Glossario botanico#B|basale]]. L'indumento è irsuto.
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono secondarie da [[rizoma]].
===Fusto===
*Parte ipogea: la parte sotterranea è un rizoma a portamento orizzontale.
*Parte epigea: la parte aerea del [[fusto]] è eretta, rossastra e striata; [[Glossario botanico#P|pubescente]] alla base e [[Glossario botanico#G|glabrescente]] alla fine.
===Foglie===
Le [[foglie]] sono lineari o strettamente [[Glossario botanico#L|lanceolate]] con punte acuminate; sono inoltre progressivamente ristrette alla base; la pagina inferiore è grigiastra, quella superiore verde; i bordi sono lievemente dentati. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 8&nbsp;mm; 30 – 70&nbsp;mm.
===Infiorescenza===
La [[infiorescenza]] è formata da un unico [[Fiore delle Asteraceae|capolino]] relativamente grande ma a volte superato dalle foglie basali. La struttura del capolino è quella tipica delle [[Asteraceae]]: un breve [[Peduncolo (botanica)|peduncolo]] (in alcuni casi il capolino è sub-[[Sessilità|sessile]]) sorregge un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] piriforme-cilindrico composto da diverse [[Brattea|brattee]] (o [[Glossario botanico#S|squame]]) intere e inermi (senza appendice apicale spinosa), disposte su più serie in modo [[Glossario botanico#E|embricato]] che fanno da protezione al [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] più o meno piano, provvisto di pagliette, sul quale s'inseriscono i fiori [[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]]. Dimensione del capolino: larghezza 2 – 3&nbsp;cm; 3 – 4&nbsp;cm.
===Fiore===
I fiori sono tutti del tipo [[Fiore delle Asteraceae|tubuloso]]<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 4}}.</ref> (il tipo [[Fiore delle Asteraceae|ligulato]], i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del raggio]], presente nella maggioranza delle [[Asteraceae]], qui è assente), sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], [[Glossario botanico#A|attinoformi]], tetra-ciclici (con quattro [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).
 
*[[Formula fiorale]] :
== Architettura ==
:::'''* K 0, C (5), A (5), G 2 (infero)'''<ref>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|titolo=Tavole di Botanica sistematica|accesso=22 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514052149/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|dataarchivio=14 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
La dimora è stata edificata secondo uno stile che fa molti riferimenti all'operato di [[Andrea Palladio]]. La facciata, che affianca sapienti dettagli decorativi, rimarcati dagli efficaci cromatismi, ad una grande compattezza formale, espressa tramite un'espressività matura, appare una delle più pregevoli tra quelle dei palazzi affacciati sul Canal Grande, pur non ignorando la tradizionale tripartizione verticale ed orizzontale.<ref name=Brusegan70/> Tale effetto piacque alquanto ai critici contemporanei, che ne seppero apprezzare lo stile armoniosamente in bilico fra neoclassicismo e rinascimento veneziano.<ref name=Brusegan71/> Il piano terra presenta un ampio portale ad acqua, affiancato da otto monofore disposte su due livelli. L'elemento centrale della composizione è la quadrifora centrale, scandita da colonne corinzie scanalate e sottolineata dal timpano triangolare, il cui stile è un'anticipazione dell'[[architettura neoclassica]].<ref name=Brusegan70/> Essa è ripresa al piano superiore in forme più semplici e prive di timpano e appare circondata da una serie di monofore ad arco a tutto sesto.
 
*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: i [[sepali]] del [[Glossario botanico#C|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
== Note ==
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] ha una forma cilindrica regolare (tubolare) terminante con 5 profondi lobi; il colore è roseo.
{{references}}
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi e [[Glossario botanico#G|glabri]]; le [[antera|antere]] sono saldate fra di loro e formano un manicotto circondante lo [[Glossario botanico#S|stilo]]. Le appendici delle antere sono lanceolate (alla base sono presenti due sottili ciglia lanose).<ref name=Motta/>
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] e uniloculare formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]; lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è unico con uno [[Glossario botanico#S|stimma]] terminale lungamente bifido e [[Glossario botanico#G|glabro]] (è presente solamente un anello di peli sotto la ramificazione dello [[Glossario botanico#S|stilo]]). La superficie stigmatica è localizzata nella parte interna dello stilo.<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 523}}.</ref> Il colore dello stilo è violetto.
*Fioritura: da luglio a agosto (settembre a quote più basse).
===Frutti===
I frutti sono degli [[Achenio|acheni]] a forma sub-cilindrica, allungati e stretti; sono striati longitudinalmente. Il [[Pappo (botanica)|pappo]] si compone di un ciuffo di peli bi-seriati: i peli esterni sono persistenti e denticolati, quelli interni più grandi sono più piumosi, caduchi e connati alla base.<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 166}}.</ref>
 
== Bibliografia Riproduzione==
*Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]).
* {{cita libro|nome=Marcello|cognome=Brusegan|titolo=I Palazzi di Venezia|editore=Newton & Compton|città=Roma|anno=2007|pp=69-71|id=ISBN 978-88-541-0820-2|cid=Brusegan}}
*Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* {{cita libro|nome=Andrea|cognome=Fasolo|titolo=Palazzi di Venezia|editore=Arsenale editrice|anno=2003|pp=80-83|id=ISBN 978-88-7743-295-7|cid=Fasolo}}
*Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).
 
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Saussurea pygmaea - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta<br />(Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 159}}.</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 568}}.</ref>)]]
*Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Endemico / Est-Alpico / Carpatico''']]
*Distribuzione: è una specie rarissima e si trova solamente in [[Carnia]] e nelle [[Alpi Giulie]]. Oltre confine, sempre nelle [[Alpi]], si trova in [[Austria]] ([[Stati federati dell'Austria|Länder]] del [[Tirolo Settentrionale]], [[Salisburgo]], [[Carinzia]], [[Stiria]], [[Austria Superiore]], [[Austria Inferiore]]) e [[Slovenia]]. È presente anche nei monti [[Carpazi]].<ref name=FA/>
*Habitat: l'[[habitat]] tipico sono i ghiaioni consolidati e le rupi calcaree; ma anche le praterie rase subalpine e alpine. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o con [[pH]] basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
*Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 2000 fino a 2500 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|subalpino]] e [[Flora alpina|alpino]].
===Fitosociologia===
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=FA/>
::Formazione : Comunità delle praterie rase dei piani [[Flora alpina|subalpino]] e [[Flora alpina|alpino]] con dominanza di [[Sistema Raunkiær|emicriptofite]]
:::Classe : Elyno-Seslerietea variae;
::::Ordine : Seslerietalia variae;
:::::Alleanza : Seslerion variae;
 
==Sistematica==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza della ''Saussurea pygmaea'' ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 [[specie]] distribuite su 1535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref> (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref>). Il genere ''[[Saussurea]]'' <small>DC., 1810</small> ha una distribuzione molto ampia ([[Europa]], [[Asia]] e [[America]]) ma sempre in regioni montuose di tipo alpino. Comprende diverse centinaia di specie di cui 4 sono presenti anche nella flora spontanea italiana.
<br />
Il [[basionimo]] per questa specie è: ''Carduus pygmaeus'' <small>Jeacq., 1762</small>
 
===Sinonimi===
Questa entità ha avuto nel tempo diverse [[Nomenclatura binomiale|nomenclature]]. L'elenco seguente indica alcuni tra i [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimi]] più frequenti:
:*''Cirsium pygmaeum'' <small> Scop. </small>
:*''Cnicus pygmaeus'' <small> L. </small>
:*''Lagurostemon pygmaeus'' <small> (Jacq.) Cass. </small>
:*''Lagurostemon pygmaeus'' var. ''pygmaeus''
:*''Saussurea monocephala'' <small>Cass. </small>
 
===Specie simili===
:*''[[Saussurea discolor]]'' <small>(Willd.) DC.</small>: si distingue in quanto l'[[infiorescenza]] è [[corimbo]]sa (con 5 – 15 [[Fiore delle Asteraceae|capolini]]); le foglie [[Glossario botanico#B|basali]] hanno una lamina triangolare, mentre alla base possono essere troncate o cuoriformi; la pagina inferiore della foglia è candida.
:*''[[Saussurea alpina]]'' <small>(L.) DC.</small>: le foglie sono più strette e la faccia inferiore è grigia o biancastra.
:*''[[Saussurea depressa]]'' <small>Gren.</small>: la pianta ha un portamento nano (i capolini spesso sono superati dalle foglie) e la faccia inferiore è bianco-nivea.
 
==Altre notizie==
La '''Saussurea pigmea''' in altre lingue viene chiamata nei seguenti modi:
*{{de}} ''Zwerg-Alpenscharte''
*{{fr}} ''Saussurée naine''
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita pubblicazione|url=https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:rjbacq79ZG0J:botany.si.edu/BDG/pdf/Panero%26Funk2002.pdf+Toward+a+phylogenetic+subfamilial+classification+for+the+Compositae+(Asteraceae)&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESgQeSaOz7sSgn60YLE3wLlgSZpnbOvrCP-oQrCjf9gdF3dVRoDwuglQPpuTl5VCvp80lcFvd4n9YTHzP8dQcwcc01BHbQe3dhpxxZrRdo8D7jivudqjQ12L-1yYt2mTZGr1lo0&sig=AHIEtbQPlkU-UB43bnkvNj_48kFxANUmDw |autore=Jose L. Panero and Vicki A. Funk|titolo=Toward a phylogenetic subfamilial classification for the Compositae (Asteraceae)| rivista=Proceeding of the biological society of Washington. 115(a):760– 773. 2002}}
*{{cita libro|url_capitolo=http://www.compositae.org/pdf/CB_Classification.pdf |autore= Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H.| capitolo=Classification of Compositae|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae |editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) anno=2009 |città=Vienna}}
*{{cita pubblicazione |url=http://www.bgbm.org/willdenowia/w-pdf/w29Haeffner%2BHellwig.pdf |autore=Häffner E. & Hellwig F.H |titolo=Phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with emphasis on the subtribe Carduinae: an analysis based on ITS sequence data. |rivista=Willdenowia 1999; 29: 27 – 39 |urlmorto=sì }}
*{{cita libro|url=http://books.google.com/books?id=VhUZnM8S47IC&pg=PA125&lpg=PA125&dq=Cardopatiinae&source=bl&ots=EImcAJq4is&sig=z8TSefk8ELHYkawnTO8uGWl77yk&hl=it&ei=s4JzTfGQD9D2sga21_30Bg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=9&ved=0CHYQ6AEwCA#v=onepage&q=Cardopatiinae&f=false |autore=Joachim W. Kadereit, Charles Jeffrey |titolo=Flowering plants: Eudicots ; Asterales |anno=2007 |editore=Springer|città=New York |ISBN=3-540-31050-9|p=127}}
*{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta.| 1960| Federico Motta Editore. Volume 3 | Milano |p=645|cid=Motta 1960}}
*{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume 3 |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |p=166 |cid=Pignatti 1982}}
*{{cita libro|autore= D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. Volume 2|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |p=568|cid=Aeschimann et al. 2004}}
*{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Musmarra 1996}}
*{{cita libro|autore=Strasburger E|wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4 |cid=Strasburger 2007}}
*{{cita libro|autore=Judd S.W. et al|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007|editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova|ISBN=978-88-299-1824-9|cid=Judd 2007}}
*{{cita libro|autore=F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5|p=159|cid=Conti et al. 2005}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogettointerprogetto|commons=Category:Palazzo Grassi (Venice)|wikispecies}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{collegamento interrotto|1=[http://dbiodbs1.univ.trieste.it/checklist/index.php?procedure=taxon_page&id=5988 ''Saussurea pygmaea''] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} Checklist della flora vascolare d'Italia
*[http://rbg-web2.rbge.org.uk/cgi-bin/nph-readbtree.pl/feout?FAMILY_XREF=&GENUS_XREF=Saussurea ''Saussurea pygmaea''] Flora Europaea (Royal Botanic Garden Edinburgh) Database
*[http://compositae.landcareresearch.co.nz/default.aspx?Page=NameDetails&TabNum=0&NameId=75281793-b6d0-4b0c-8642-718754a1e857 ''Saussurea pygmaea''] Global Compositae Checklist Database
*[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=242583-1 ''Saussurea pygmaea''] IPNI Database
*[http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameId=129321&PTRefFk=7000000 ''Saussurea pygmaea''] EURO MED - PlantBase Checklist Database
*[http://www.tropicos.org/Name/50057169 ''Saussurea pygmaea''] Tropicos Database
 
{{portale|biologia|botanica}}
 
<!-- http://vs.aka-online.de/cgi-bin/globalwpsearch.pl? -->
<!-- interwiki da verificare -->
 
[[Categoria:Asteraceae]]
{{Portale|Venezia|Architettura}}
[[Categoria:Palazzi di Venezia]]