Antares e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 giugno 27: differenze tra le pagine

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||didascalia = Antares illumina i gas circostanti
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Calbalacrab, [[Nomenclatura di Bayer|α Scorpii]], [[Nomenclatura di Flamsteed|21 Sco]], [[Catalogo HD|HD]] 148478, [[Catalogo Hipparcos|HIP]] 80763, [[Catalogo SAO|SAO]] 184415, WDS 16294-2626
|categoria = [[supergigante rossa]]
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|ar = 16h 29m 24,460s<ref name="simbad">{{cite web
| title=SIMBAD Astronomical Database
| work=Results for CCDM J16294-2626A/B
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}}</ref>
|declinaz = -26° 25' 55,209" <ref name="simbad" />
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'''Antares''' ([[Nomenclatura di Bayer|α Sco / α Scorpii / Alfa Scorpii]], detta anche '''Calbalacrab''') è la [[stella]] più luminosa della [[costellazione]] dello [[Scorpione (astronomia)|Scorpione]]. Con una [[magnitudine apparente]] 1,07 essa è inoltre la sedicesima stella [[Lista delle stelle più brillanti del cielo|più brillante dell'intera volta celeste]].
 
Antares è una [[supergigante rossa]] situata a circa 600 [[anno luce|anni luce]] dal [[sistema solare]]; avendo un [[raggio (astronomia)|raggio]] che è circa 800 volte quello del [[Sole]], essa è una delle stelle [[Lista delle stelle più grandi conosciute|più grandi conosciute]].
 
== Osservazione ==
[[File:Scorpius constellation map.png|250px|thumb|left|Carta della costellazione dello [[Scorpione (costellazione)|Scorpione]].]]
Antares è facilmente individuabile al centro della costellazione dello Scorpione. In particolare il suo colore rosso-arancio spicca fra le stelle luminose che la circondano, che sono quasi tutte di colore azzurro. Con tre di queste, ossia {{STL|Beta|Sco}}, {{STL|Delta|Sco}} e {{STL|Pi|Sco}}, Antares forma l'[[asterismo]] noto come il [[Grande Uncino]].
 
Essendo posta 26º sotto l'[[equatore celeste]], Antares è una stella dell'[[emisfero australe]]. Le sue possibilità di osservazione nell'[[emisfero boreale]] sono tuttavia abbastanza ampie. Essa è infatti osservabile fino al 64º [[Parallelo (geografia)|parallelo]] N, cioè quasi fino al [[circolo polare artico]]. Restano escluse solo buona parte della [[Groenlandia]], le regioni più settentrionali del [[Canada]] e della [[Russia]], oltre che l'[[Islanda]] e parte della [[Svezia]] e della [[Norvegia]]. Tuttavia, nelle regioni del nord Europa, del Canada meridionale e della Russia centrale, essa apparirà molto bassa all'orizzonte sud e visibile solo per poche ore. Le possibilità di osservazione migliorano mano a mano che ci si sposta verso le regione temperate e [[tropico|tropicali]] dell'emisfero boreale.
D'altra parte questa stessa [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] comporta che Antares sia [[astro circumpolare|circumpolare]] solo più a sud del 64º parallelo S, cioè solo nelle regioni del continente [[Antartide|antartico]].
 
Antares è una delle quattro stelle di prima magnitudine che sono poste a una distanza pari o inferiore a 5º dall'[[eclittica]], essendo le altre tre [[Aldebaran]], [[Regolo (stella)|Regolo]] e [[Spica]]. Per questa ragione viene di tanto in tanto [[Occultazione|occultata]] dalla [[Luna]] e, più raramente, dai [[pianeta|pianeti]]. Ogni anno il [[2 dicembre]] il Sole transita 5º a nord di Antares. Di conseguenza i mesi migliori per l'osservazione di questa stella sono quelli in cui il Sole si trova nella parte [[Opposizione (astronomia)|opposta]] dell'eclitta, cioè quelli che corrispondono all'estate boreale. In particolare nelle settimane intorno alla fine di maggio e all'inizio di giugno Antares è visibile per l'intera notte. Al contrario nelle settimane intorno alla fine di novembre e all'inizio di dicembre Antares non è visibile affatto a causa della luce solare molto vicina; questo periodo di invisibilità dura maggiormente nell'emisfero boreale rispetto a quello australe, a motivo della [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] meridionale della stella.
 
== Ambiente galattico ==
[[File:Antaresmoving.jpg|250px|thumb|left|Il gruppo [[Associazione di Antares|Scorpione superiore]]. Antares spicca per il suo colore arancio-rosso.]]
Antares fa probabilmente parte, come molte stelle brillanti della costellazione dello Scorpione, dell'[[associazione stellare]] [[Associazione Scorpius-Centaurus|Scorpius-Centaurus]], l'[[associazione OB]] più vicina alla [[Terra]]. Questa associazione è molto estesa, essendo formata da forse 1.200 stelle con masse pari o superiori alle 15 [[massa solare|M<sub>☉</sub>]]. Esse si sono formate in un tempo compreso fra i 5 e i 17-22 milioni di anni. Le stelle più massicce dell'associazione sono probabilmente già esplose in [[supernova]]e, che hanno dato origine ad ulteriori fenomeni di formazione stellare.
 
L'associazione Scorpius-Centaurus è divisa in tre sottogruppi di stelle, chiamati ''Scorpione superiore'', ''Centauro superiore-Lupo'' e ''Centauro inferiore-Croce''. Antares fa parte del primo di questi sottogruppi, noto proprio come [[Associazione di Antares]]. L'attribuzione di Antares a questo sottogruppo che è stata a lungo incerta a causa del difficile calcolo della distanza di stelle così lontane. Le osservazioni compiute tramite il satellite [[Hipparcos]] paiono confermare l'appartenenza di Antares a questa sottoassociazione<ref name=Zeeuw>{{cita pubblicazione|titolo=A Hipparcos Census of Nearby OB Associations|autore=P. T. de Zeeuw, R. Hoogerwerf, J.H.J. de Bruijne, A.G.A. Brown, A. Blaauw |anno=1999|rivista=Astronomical Journal|volume=117|pagine=354–399|url=http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1999AJ....117..354D&amp;db_key=AST&amp;data_type=HTML&amp;format=&amp;high=451740036526807|doi=10.1086/300682 |accesso=21-05-2010}}</ref><ref name=Preibisch>{{cite journal| title=Exploring the Full Stellar Population of the Upper Scorpius OB Association| author=Preibisch, T., et al.|journal=Astronomical Journal|volume=124|pages=404–416|url=http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=2002AJ....124..404P&amp;db_key=AST&amp;data_type=HTML&amp;format=&amp;high=451740036524099| doi=10.1086/341174| year=2002}}</ref>. Se Antares fa veramente parte del sottogruppo dello Scorpione superiore, allora essa è attualmente una delle stelle più [[massa (fisica)|massicce]] ed [[evoluzione stellare|evolute]] del sottogruppo, se non quella più massiccia in assoluto<ref name=Preibisch/>.
 
La distanza di Antares viene attualmente calcolata in circa 600 [[anno luce|anni luce]]<ref name=Reimers>{{cita pubblicazione|titolo=The Antares emission nebula and mass loss of α Scorpii A|autore=D. Reimers, H.-J. Hagen, R. Baade, K. Braun|anno=2008|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=491|pagine=229-238|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2008A%26A...491..229R|doi=10.1051/0004-6361:200809983 |accesso=24-06-2010}}</ref>, mentre la distanza media del sottogruppo dello Scorpione superiore circa 520 anni luce<ref name=Zeeuw/>. Antares sarebbe quindi uno dei membri di questo gruppo più lontani da noi.
[[File:RhoOph.jpg|250px|thumb|right|La [[nube di Rho Ophiuchi]]. Nella parte bassa della foto si nota la rossa Antares.]]
Antares si trova in una regione galattica ricca di nubi di [[gas]]. In particolare Antares illumina la porzione più a sud della [[nube di Rho Ophiuchi]], una [[nube molecolare gigante]] che si stende fra le costellazioni dello Scorpione e dell'[[Ofiuco (costellazione)|Ofiuco]]. Questa porzione si frappone fra noi e la stella e viene illuminata da Antares, assumendo lo stesso colore rossastro che caratterizza questo astro. Altre regioni della nube invece vengono illuminate dalle stelle azzurre che circondano Antares e assumono questo colore, creando un contrasto molto particolare.
 
== Caratteristiche ==
=== Classificazione e temperatura superficiale ===
Antares è [[classificazione stellare|classificata]] come una stella di tipo M1,5 Iab<ref name="simbad" />. Tuttavia questa è solo la classificazione più diffusa: Antares è stata classificata anche come appartenente alla classe M0,5 Iab<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Close visual binaries. I - MK classifications|autore=C. J. Corbally |anno=1984|rivista=Astrophysical Journal Supplement Series|volume=55|pagine=657-677|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1984ApJS...55..657C|doi=10.1086/190973 |accesso=27-06-2010}}</ref> o a quella M1,5 Ib<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Studies of luminous stars in nearby galaxies. I. Supergiants and O stars in the Milky Way|autore=R. M. Humphreys |anno=1978|rivista=Astrophysical Journal Supplement Series|volume=38|pagine=309-350|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1978ApJS...38..309H|doi=10.1086/190559 |accesso=27-06-2010}}</ref>. La [[classificazione stellare#Classi spettrali|classe spettrale]] M raduna le stelle di colore rosso, di bassa [[Temperatura effettiva|temperatura superficiale]]. In effetti Antares ha una temperatura superficiale di 3.600 ± 150 [[Kelvin|K]]<ref name=Koter>{{cita pubblicazione|titolo=The dynamical state of the atmosphere of the supergiant alpha Scorpii (M 1.5 Iab)|autore=A. de Koter, C. de Jager, H. Nieuwenhuijzen|anno=1988|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=200|pagine=146-152|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1988A%26A...200..146D |accesso=25-06-2010}}</ref>. Si può paragonare questo valore rispetto a quello del Sole, che è invece circa 5.800 K. Antares ha quindi una temperatura superficiale di ben 2.200 K inferiore a quella del Sole.
 
La [[classificazione stellare#Classificazione spettrale di Yerkes|classe MMK]] I raccoglie invece le [[stella supergigante|stelle supergiganti]]. Si tratta di stelle molto massicce e molto [[luminosità|luminose]], aventi un avanzato stato evolutivo, che hanno aumentato il loro volume fino ad assumere dimensioni enormi. Tale classe è stata divisa in due sottoclassi contrassegnate come ''a'' e ''b'': la prima raccoglie le supergiganti più luminose, la seconda quelle meno luminose. Antares si trova a metà strada fra le due sottoclassi e le è stata assegnata la sigla ''ab''.
 
=== Raggio ===
[[File:Antares, Arturo e Sole.png|left|300px|thumb|Raffronto tra le dimensioni di Antares, [[Arturo (astronomia)|Arturo]], il [[Sole]] e l'orbita di [[Marte (astronomia)|Marte]]]]
Una delle caratteristiche più significative di Antares è rappresentata dalle sue enormi dimensioni, tanto da essere una delle stelle [[Lista delle stelle più grandi conosciute|più grandi conosciute]]. Da misure di occultazione lunare è risultato che il diametro angolare di Antares ha una ampiezza di 41,3 ± 0,1 [[milliarcosecondo|mas]]<ref name="Astronomy and Astrophysics">{{cite journal|author=A. Richichi|date=April 1990|title=A new accurate determination of the angular diameter of Antares|journal=Astronomy and Astrophysics|volume=230|issue=2|pages=355–362|url= http://adsabs.harvard.edu/abs/1990A&A...230..355R}}</ref>. Altre misure, eseguite con tecniche [[Interferometria|interferometriche]] sulla lunghezza d'onda di 11 [[Micrometro (unità di misura)|micron]], hanno sostanzialmente confermato questo dato, visto che il diametro angolare ottenuto con questa tecnica è risultato essere 44,4 ± 2 mas<ref>{{cita pubblicazione|autore=M. Bester, W. C. Danchi, D. Hale, C. H. Townes, C. G. Degiacomi, D. Mekarnia, T. R. Geballe|data=05/1996|titolo=Measurement at 11 Micron Wavelengths of the Diameters of alpha Orionis and alpha Scorpii: Changes in Effective Temperature of alpha Orionis and Very Recent Dust Emission|rivista=Astrophysical Journal|volume=463|pagine=336-343|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1996ApJ...463..336B|doi=10.1086/177246|accesso=25-06-2010}}</ref>. Alla distanza presunta di circa 600 anni luce, tale angolo corrisponde a un raggio pari a 822 [[raggio solare|R<sub>⊙</sub>]] per la prima misura e 883 R<sub>⊙</sub> per la seconda. Facendo una media fra le due misurazioni si ottiene un diametro di circa 1,185 miliardi di km, cioè quasi 8 [[Unità astronomica|UA]]. Se Antares fosse al posto del Sole, i suoi strati esterni arriverebbero al 75% dell'orbita di [[Giove (astronomia)|Giove]], il che significa che il nostro pianeta si troverebbe abbondantemente ''all'interno'' della stella.
 
=== Vento stellare ===
Come tutte le stelle supergiganti, Antares produce un intensissimo [[vento stellare]], responsabile di una notevole perdita di massa da parte dell'astro. I gas emessi da Antares hanno creato un enorme involucro, che si estende 10 [[Secondo (geometria)|secondi d'arco]] intorno alla stella, corrispondenti a circa 1870 UA (circa 280 miliardi di km)<ref>{{cita pubblicazione|autore=J. P. Swings, G. W. Preston|data=1978|titolo=The spectrum of the Antares nebula|rivista=Astrophysical Journal|volume=220|pagine=883-886|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1978ApJ...220..883S|doi=10.1086/155977|accesso=27-06-2010}}</ref>. Il vento stellare di Antares è stato intensamente studiato e quindi esistono numerose misure della sua velocità e della perdita di massa che esso produce. Sebbene i risultati di queste misurazioni non siano completamente concidenti, tuttavia esse osclillano all'interno di un range relativamente limitato. Il vento stellare di Antares è responsabile di una perdita di massa che viene calcolata essere fra i 7,1 milionesimi<ref>{{cita pubblicazione|autore=K A. van der Hucht, A. P. Bernat, Y. Kondo|data=1980|titolo=Circumstellar absorption lines in the ultraviolet spectrum of Alpha Scorpii /M1.5 IAB + B2.5V/|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=82|pagine=14-29|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1980A%26A....82...14V|doi=|accesso=01-07-2010}}</ref> e un decimilionesimo<ref>{{cita pubblicazione|autore=F. Sanner|data=09/1976|titolo=Mass loss in red giants and supergiants|rivista=Astrophysical Journal Supplement Series|volume=32|pagine=115-145|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1976ApJS...32..115S|doi=10.1086/190394|accesso=01-07-2010}}</ref> della massa del Sole ogni anno. Questi sono tuttavia i valori estremi misurati: la maggior parte delle misure dà valori compresi in un range più ristretto, che va da 2 10<sup>−6</sup> M<sub>⊙</sub> per anno<ref>Ad esempio {{cita pubblicazione|autore=R. M. Hjellming, R. T. Newell|data=12/1983|titolo=Radio emission from Antares and an ionized cavity in its wind|rivista=Astrophysical Journal|volume=275|pagine=704-708|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1983ApJ...275..704H|doi=10.1086/161567|accesso=01-07-2010}}</ref> a 7 10<sup>−7</sup> M<sub>⊙</sub> per anno<ref>Ad esempio {{cita pubblicazione|autore=R. P. Kudritzki, D. Reimers|data=1978|titolo=On the absolute scale of mass-loss in red giants. II. Circumstellar absorption lines in the spectrum of alpha Sco B and mass-loss of alpha Sco A.|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=70|pagine=227-239|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1978A%26A....70..227K|doi=|accesso=01-07-2010}}</ref>. Si tratta di valori non eccezionali per una supergigante, che può arrivare a perdere anche 10<sup>−3</sup> M<sub>⊙</sub> per anno<ref>{{cita pubblicazione|autore=J. Th. van Loon, M. A. T. Groenewegen, A. de Koter, N. R. Trams, L. B. F. M. Waters, A. A. Zijlstra, P. A. Whitelock, C. Loup|data=1999|titolo=Mass-loss rates and luminosity functions of dust-enshrouded AGB stars and red supergiants in the LMC|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=351|pagine=559-572|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1999A%26A...351..559V|doi=|accesso=01-07-2010}}</ref>, ma elevatissimi se raffrontati a quelli del Sole: il ritmo a cui Antares perde massa è infatti circa 10 milioni di volte superiore a quello del Sole.
 
Il vento stellare di Antares è abbastanza lento e quindi polveroso. Le misure della sua velocità si aggirano su valori di poco inferiori ai 20&nbsp;km/s: ad esempio una misura compiuta nel [[1977]] ha dato come risultato un valore di 17&nbsp;km/s<ref>{{cita pubblicazione|autore=A. P. Bernat|data=1977|titolo=The circumstellar shells and mass loss rates of four M supergiants|rivista=The Astrophysical Journal|volume=213|pagine=756-766|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1977ApJ...213..756B|doi=10.1086/155205|accesso=08-07-2010}}</ref>; in uno studio risalente a due anni dopo il valore stimato è stato invece 18 ± 6&nbsp;km/s<ref>{{cita pubblicazione|autore=K. A. van der Hucht, B. M. Haisch, R. E. Stencel, Y. Kondo|data=1979|titolo=A comparison of emission lines in the ultraviolet spectra of Alpha Boo /K2IIIp/, Alpha Tau /K5III/, Alpha ORI /M1-2Ia-b/ and Alpha SCO /M1.5Iab+B2.5V/|rivista=Astronomy and Astrophysics Supplement Series|volume=36|pagine=377-394|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1979A%26AS...36..377V|accesso=09-07-2010}}</ref>. La sua emissione non è regolare, sicché la perdita di massa conosce oscillazioni notevoli. Questo crea intorno alla stella delle shell di polvere e gas in allontamento, corrispondenti ai periodi in cui l'emissione è stata più cospicua. Tramite osservazioni molto precise, compiute nel medio [[infrarosso]] è stato possibile rilevare la presenza di due anelli di gas e polveri; il primo, quello più interno, è distante 0,3 secondi d'arco dalla stella, corrispondenti a circa 50 UA. I gas che lo compongono hanno una temperatura di circa 800 K e sono stati espulsi probabilmente 10-20 anni fa<ref name=Marsh>{{cita pubblicazione|autore=K. A. Marsh, E. E. Bloemhof, D. W. Koerner, M. E. Ressler|data=2001|titolo=Mid-Infrared Images of the Circumstellar Dust around α Scorpii|rivista=The Astrophysical Journal|volume=548|pagine=861-867|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2001ApJ...548..861M|doi=10.1086/319035|accesso=08-07-2010}}</ref>. L'anello più esterno è invece molto meno regolare e molto più frastagliato del primo, tanto da essere diviso in tre regioni di emissione principali. Esso si trova a 1,2 secondi d'arco da Antares, corrispondenti a circa 200 UA (circa 30 miliardi di km). I gas che lo compongono hanno una temperatura di 200-600 K a testimonianza di un progressivo raffreddamento del vento stellare mano a mano che si allontana dalla stella centrale. I gas e le polveri che formano questo anello sono stati espulsi probabilmente 60 anni fa<ref name=Marsh/>. Il periodo di 45 anni che intercorre fra le due espulsioni non corrisponde a nessun periodo rilevato nelle variazioni di luminosità di Antares. Ciò fa presumere che le variazioni del vento stellare, sebbene testimoni della instabilità della stella, non siano da collegarsi con le variazioni di luminosità a cui essa va soggetta<ref name=Marsh/>.
 
L'anello di gas più interno potrebbe in realtà avere una struttura complessa ed essere a sua volta composto da tre anelli, che si trovano a distanza ravvicinata l'uno dall'altro. Le distanze misurate dalla stella di queste tre strutture sono precisamente 0,2<nowiki>''</nowiki>, 0,3<nowiki>''</nowiki> e 0,4<nowiki>''</nowiki>. Se ciò fosse confermato, allora vorrebbe dire che negli ultimi due decenni Antares è andata incontro a rapide variazioni nella quantità di vento stellare emesso<ref>M. A. Smith, T. J. Teays, L. L. Taylor, R. Wasatonic, E. F. Guinan, S. Baliunas "Pulsation and Long-Periods in Three Nearby M Supergiants" in {{cita libro|cognome=Stobie|nome=R. S. |coautori=P. A. Whitelock |titolo=Astrophysical Applications of Stellar Pulsation, IAU Colloquium 155 |annooriginale=1995 |url=http://www.aspbooks.org/a/volumes/table_of_contents/?book_id=195|datadiaccesso=08-07-2010 |data= |anno= |mese= |editore=Astronomical Society of Pacific Conference Series |lingua=inglese |doi= |pagine=403-405 |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}</ref>.
 
Non è del tutto chiaro cosa provochi questi cambiamenti nel vento stellare di Antares, anche se essi paiano compatibili con la presenza di pulsazioni irregolari nella [[fotosfera]] della stella. Probabilmente quando la stella si espande rilascia maggiori quantità di gas<ref name=Marsh/>.
 
Il raffreddamento del vento stellare, quando esso si allontana dalla stella, favorisce la formazione di grani. Fra questi sembrano dominare i [[silicato|silicati]] piuttosto che i [[carbonato|carbonati]]. Inoltre essi sembrano avere dimensioni abbastanza ragguardevoli e superiori a quelle riscontrabili nei grani del [[mezzo interstellare]]. Ciò fa presumere che un qualche tipo di fenomeno, probabilmente il [[Bow shock|''bow shock'']], spezzi i grani del vento stellare in grani più piccoli<ref>{{cita pubblicazione|autore=T. P. Snow, R. H. Buss, D. P. Gilra, J. P. Swings|data=1987|titolo=Extinction and abundance properties of Alpha Scorpii circumstellar grains|rivista=The Astrophysical Journal|volume=321|pagine=921-936|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1987ApJ...321..921S|doi=10.1086/165685|accesso=13-07-2010}}</ref>.
 
=== Fotosfera ===
[[File:ESO-VLT-Laser-phot-33a-07.jpg|right|300px|thumb|I due corpi luminosi al centro sono [[Giove (astronomia)|Giove]] e Antares. La grande banda di gas e stelle che si stende orizzontalmente nella fotografia è la [[Via Lattea]].]]
Osservazioni [[Interferometro|interferometriche]] hanno permesso di stabilire la presenza di ''punti caldi'', cioè zone della fotosfera della stella più calde del resto della superficie di almeno 400 K<ref name=Tuthill>{{cita pubblicazione|autore=P. G. Tuthill, C. A. Haniff, J. E.Baldwin |data=1997|titolo=Hotspots on late-type supergiants|rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society|volume=285|pagine=529-539|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1997MNRAS.285..529T|doi=|accesso=17-07-2010}}</ref>. La presenza di tali punti sembra essere una caratteristica comune alle supergiganti di M visto che esse sono state osservate anche in stelle quali [[Betelgeuse]] e [[Ras Algethi]]. Essi contribuiscono da soli a una considerevole porzione del flusso totale proveniente da Antares (12-16% circa del flusso totale) e hanno dimensioni non superiori a un decimo di quella del disco stellare. La loro durata è nell'ordine di qualche mese. Sono state fatte molteplici ipotesi su tali punti caldi, ma quella che ha ricevuto il consenso maggiore li interpreta come effetto della [[supergranulazione]] che interesserebbe la fotosfera della stella. Secondo tale ipotesi sulla superficie di Antares e della altre supergiganti sarebbero presenti gigantesche [[convezione|celle convettive]] frutto della salita e ricaduta del gas negli strati sottostanti<ref name=Tuthill/>.
 
Tali supergranuli potrebbero anche dare un importante contributo alle irregolarità riscontrate nel vento stellare di Antares. Esse potrebbero infatti dare inizio a getti di [[materia]]le che si propagherebbe poi nello spazio circostante.
 
=== Variabilità e pulsazioni ===
Un ulteriore segno della instabilità di Antares, condiviso con le altre supergiganti, è rappresentato dalla sua [[stella variabile|variabilità]]. Antares è classificata come [[variabile irregolare lenta]] di tipo ''LC'', la cui magnitudine apparente varia da +0.88 a +1.16<ref name=var>{{cite web | title=Query= alf Sco | url=http://www.sai.msu.su/gcvs/cgi-bin/search.cgi?search=alf+Sco | publisher=[[Centre de Données astronomiques de Strasbourg]] | work=[[General Catalogue of Variable Stars]] | accessdate=2010-01-05}}</ref>. Antares conosce periodi di stabilità, alternati a periodi in cui si osservano variazioni di circa 0,3 magnitudini nell'arco di circa 100 giorni<ref name=Smith>{{cita pubblicazione|autore=M. A. Smith, B. M. Patten, L. Goldberg|data=1989|titolo=Radial-velocity variations in Alpha Ori, Alpha Sco, and Alpha Her|rivista=Astronomical Journal|volume=98|pagine=2233-2248|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1989AJ.....98.2233S|doi=10.1086/115293|accesso=18-07-2010}}</ref>.
 
Le variazioni di luminosità sono blandamente correlate con le variazioni di [[velocità radiale]] dello [[spettro]] di Antares. Alcune di queste variazioni su periodi relativamente brevi sono riconducibili alla attività delle supercelle che caratterizzano la superficie dell'astro. Tuttavia sottratte queste, è stato possibile mediante osservazioni compiute nel corso di diversi anni stabilire che Antares presenta almeno due periodi di variazione sovrapposti: il primo, più lungo, è caratterizzato da una lunghezza di 5-7 anni, mentre il secondo, più breve, è lungo 260 ± 20 giorni<ref name=Smith/>. Non si tratta di periodi perfettamente regolari, ma caratterizzati da picchi e irregolarità. Sebbene sia possibile dare diverse interpretazioni di queste variazioni nella velocità radiale, quella che sembra più accreditata le interpreta come dovute alla pulsazione della stella, che conosce periodi di espansione e periodi di contrazione. Questo fenomeno dovrebbe avere un ruolo nella spiegazione delle variazioni del vento stellare di Antares.
 
È stato ipotizzato<ref name=Smith/> che quanto più una stella è massiccia tanto più varia in modo irregolare durante le ultime fasi della sua esistenza. In questo senso le supergiganti rosse a noi più vicine, ossia Antares, Betelgeuse e Ras Algethi, si troverebbero a metà strada fra le stelle morenti di massa relativamente piccola, come le [[Variabile Mira|variabili di tipo Mira]], che mostrano periodi abbastanza regolari, e stelle morenti di massa molto grande, come [[Mu Cephei]], che non mostrano alcuna regolarità. In Antares, come in Betelgeuse e Ras Algethi, è dunque possibile rilevare una qualche regolarità nelle loro pulsazioni, sebbene si tratti di una regolarità relativa, caratterizzata da parecchie irregolarità.
 
=== Luminosità ===
La luminosità di una stella è direttamente proporzionale alla quarta potenza della sua temperatura superficiale e al quadrato del suo raggio. Antares ha una temperatura superficiale relativamente bassa, ma ha una raggio così grande da risultare una stella molto luminosa. Tuttavia l'esatta luminosità di Antares è difficile da calcolare a causa delle incertezze sulla sua distanza e sulla diminuzione della luminosità derivante dall'offuscamento di cui la nebulosità che circonda Antares e il mezzo interstellare sono responsabili. In ogni caso, si calcola che nel visibile Antares è circa 10.000 volte più luminosa del Sole
<ref name="kaler">{{cita web|cognome=Kaler|nome=James|titolo=Antares|url= http://www.astro.uiuc.edu/~kaler/sow/antares.html|accesso=24-07-2010}}</ref>. Combinata con la distanza presunta ciò dà una [[magnitudine assoluta]] pari a -5,28. Tuttavia, se si tiene in considerazione l'emissione alle altre [[lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]] dello [[spettro elettromagnetico]], in particolare nell'infrarosso, la stella raggiunge una luminosità molto superiore, dalle 60.000 alle 90.000 volte quella del Sole; ciò la rende una tra le [[lista delle stelle più luminose conosciute|stelle più luminose conosciute]]<ref name="kaler"/>. La ragione di questa grande emissione nell'infrarosso è dovuta alla bassa [[temperatura effettiva|temperatura superficiale]] che, in conformità con la [[legge di Wien]], fa sì che il picco dell'emissione luminosa si collochi nell'infrarosso.
 
=== Massa, stato evolutivo e destino finale ===
[[Image:Redgiants.svg|thumb|left|200px|Confronto fra la [[supergigante rossa]] Antares e il [[Sole]], rappresentato come un debole puntino nella parte superiore destra dell'immagine. Il cerchio nero è la grandezza dell'orbita di [[Marte (astronomia)|Marte]]. [[Arturo (astronomia)|Arturo]] è incluso nell'immagine per aiutare il confronto.]]
Antares ha una massa stimata di 15-18 [[massa solare|M<sub>☉</sub>]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=M. R. Sanad, M. Bobrowsky|data=2010|titolo=Spectral variability of the α Sco AB binary system observed with IUE|rivista=New Astronomy|volume=15|pagine=646–651|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2010NewA...15..646S|doi=10.1016/j.newast.2010.04.002|accesso=24-07-2010}}</ref>. Sebbene si tratti di una massa considerevole, essa è distribuita su di un [[volume]] enorme. Di conseguenza, la sua [[densità]] media è molto bassa, situazione abbastanza tipica per le stelle giganti e supergiganti, e i suoi strati esterni sono assimilabili ad un [[Vuoto (fisica)|vuoto spinto]].
Antares è una stella molto [[evoluzione stellare|evoluta]], che è entrata nelle fasi finali della sua esistenza. Avendo esaurito l'[[idrogeno]] presente nel suo nucleo, essa è uscita dalla [[sequenza principale]]. Vista la sua notevole massa, è destinata ad esplodere in una [[supernova di tipo II]] entro un milione di anni. Tuttavia l'esatto stadio evolutivo di Antares non è ancora conosciuto e quindi non è possibile stabilire quando l'esplosione avverrà. Sulla base della presenza delle righe spettrali del [[nichel|nichel-56]] e del [[cobalto|cobalto-56]], che vengono prodotti dalle stelle massicce poco prima di esplodere, è stato ipotizzato che Antares potrebbe concludere la propria esistenza entro pochi anni o addirittura averla già conclusa, sebbene la luce dell'esplosione non sia ancora giunta a noi<ref>{{cita web|cognome=Schwarz|nome=Karl|titolo=Betelgeuse & Antares are going Supernova|url=http://www.doomdaily.com/2009/betelgeuse-antares-are-going-supernova|accesso=24-07-2010}}</ref>. Tuttavia Antares potrebbe trovarsi ancora in una fase precedente a questa e potrebbero mancare ancora diverse migliaia di anni alla fine della sua esistenza.
 
== Compagna e regione H II ==
Antares è anche una [[stella binaria]], che ha come compagna una [[nana blu]] di classe B2.5V, con magnitudine 5,4 e separata da 550 [[Unità astronomica|UA]],<ref name="kaler" /> con un periodo di 878 anni.
 
== Etimologia e significato culturale ==
Il suo nome deriva dal [[lingua greca|greco]] Αντάρης (Antares) e significa ''rivale di [[Ares]]'' (anti-Ares) o ''simile ad Ares'', probabilmente a causa del colore rossastro simile all'aspetto del pianeta [[Marte (astronomia)|Marte]]. È anche nota con il nome arabo Ķalb al Άķrab (Calbalacrab) che significa ''cuore dello Scorpione'', data la sua posizione nella costellazione e il suo colore.<ref name="allen">Richard Hinckley Allen, ''Star-names and their meanings'' (1936)</ref>
 
Il suo colore distintivo ne ha fatto un oggetto di grande interesse per molti popoli nella storia. Molti dei templi egizi erano orientati con Antares, la stella era una delle quattro "[[stelle regali]]" dei [[Persiani]] (insieme a [[Aldebaran]] della costellazione del Toro, [[Regolo (stella)|Regolo]] del Leone e [[Fomalhaut]] del Pesce Australe), alcuni scrittori affermano che c'è un riferimento ad Antares anche nella [[Bibbia]], nel [[Giobbe|libro di Giobbe]].
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
* [[Lista delle stelle più grandi conosciute]]
* [[Lista delle stelle più brillanti del cielo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Antares}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://www.co-intelligence.org/newsletter/comparisons.html Confronto tra Antares ed altre stelle o pianeti]
* {{cita web|http://apod.nasa.gov/apod/ap090708.html|Foto di Antares e del suo ambiente galattico|editore=APOD|25-06-2010}}
 
<div style="clear:both"></div>
 
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