Marx (nome) e Germain Boffrand: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Prenome|Marx|italiano|M}}<ref name=galgani>{{cita|Galgani|p. 363.|Galgani}}</ref><ref name=lastella>{{cita|La Stella T.|p. 240.|LaStella}}</ref>.
|Nome = Germain
|Cognome = Boffrand
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nantes
|GiornoMeseNascita = 16 maggio
|AnnoNascita = 1667
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 19 marzo
|AnnoMorte = 1754
|Epoca = 1600
|Epoca2 = 1700
|Attività = architetto
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , grande esponente del [[Rococò]]
|Immagine = GermainBoffrandPortrait.jpg
|Didascalia = ritratto eseguito da [[Lambert-Sigisbert Adam]]
|DimImmagine = 250
}}
 
==VariantiBiografia==
Nipote di Mathurin Boffrand, pittore e scultore a [[Machecoul]], e figlio di Jean Boffrand, mastro scultore e architetto a [[Nantes]], Germain Boffrand è il secondo di dodici figli. Durante la sua infanzia lavorerà col padre, già rinomato nella regione nantese.
*Maschili: Marse<ref name=galgani362>{{cita|Galgani|p. 363.|Galgani}}</ref>
**[[Alterazione (linguistica)|Alterati]]: Marxino<ref name=lastella/>
*Femminili
**Alterati: Marxina<ref name=lastella/>
 
Da Adolescente intraprende gli studi superiori all'Università di Nantes divenendo ''Maître des Arts'', "Maestro d'Arte", come suo fratello maggiore Guillaume.
==Origine e diffusione==
Nel 1682 si reca a [[Parigi]] con sua madre, sorella del poeta [[Philippe Quinault]]. La prima testimonianza di Boffrand a Parigi, risale al 19 settembre 1685 quando partecipa con sua madre al matrimonio della figlia maggiore di Quinault con Charles Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del [[Charles Le Brun|grande pittore]]. Quinault lo introdurrà negli ambienti della ''Corte'' e della città di [[Parigi]], tanto che l'anno seguente appare citato nelle liste dei costruttori reali, quando si occupa di disegnare [[Place Vendôme]] al seguito del grande architetto [[Jules Hardouin-Mansart]]. Collaboratore del grande maestro, Boffrand, dal 1690 sarà associato alle grandi commissioni reali dove partecipa anche al cantiere dell'[[Orangerie di Versailles]].
[[File:Marx old.jpg|thumb|upright=1|[[Karl Marx]]]]
È un nome dalle radici ideologiche [[socialismo|socialiste]] o [[comunismo|comuniste]], ripreso dal [[cognome]] di [[Karl Marx]], il filosofo tedesco considerato il fondatore del socialismo<ref name=galgani/><ref name=lastella/><ref name=burgio>{{cita|Burgio|p. 254.|Burgio}}</ref>. Tale cognome, tipico delle [[comunità ebraiche]], deriva dal nome proprio ''Marx'', una contrazione di altri nomi quali [[Marco (nome)|Markus]] e [[Mordechai]]<ref name=galgani/><ref name=lastella/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.behindthename.com/name/marx/submitted|titolo=Marx|sito=Behind the Name|accesso=30 dicembre 2015}}</ref>
 
Boffrand fu uno dei maggiori architetti del nuovo stile ''Reggenza'', che contribuirà a creare. Fu anche un grande creatore e promotore del [[Rococò]] integrato all'architettura classica mansartiana della fine del regno del [[Re Sole]]. Infatti scrupoloso di conservare la monumentalità classica dell'[[Architettura barocca]] francese, cercherà di affermare l'ornamentazione ''rocaille'' nelle decorazioni d'interni con grande maestria.
È sparsamente diffuso in [[Italia centrale]] e [[Italia settentrionale|settentrionale]]<ref name=galgani/>, specie in [[Romagna]]<ref name=burgio/>. È attestato anche nella forma "Marse", un adattamento morfologico improprio causato da errori anagrafici o dall'ignoranza della grafia corretta<ref name=galgani362/>.
 
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise (23).JPG|thumb|upright=1.6|left|lo splendido ''Salone Ovale'' dell'[[Hôtel de Soubise]] di [[Parigi]].]]
==Onomastico==
La sua professionalità gli permetterà nel 1699 di lasciare le grandi ''Opere Reali'' per dedicarsi a una clientela privata, essenzialmente parigina, raffinata e ambiziosa, disposta ad accettare con audacia delle innovazioni, impensabili fino ad allora, per degli edifici ufficiali.
Nessun santo porta questo nome, che quindi è [[adespota]]; l'[[onomastico]] ricorre il [[1º novembre]], giorno di [[Ognissanti]].
Fu così che nel 1703 progettò la costruzione del Castello dei [[Duchi di Lorena]] a [[Lunéville]]<ref>"Francia", Guida TCI, 1997.</ref>, che gli valse la nomina di ''Primo Architetto'' dal duca [[Leopoldo di Lorena]]. Lavora, poi, all'ampliamento del prestigioso [[Palais Bourbon]], nel 1710; e si trova quindi, dal 1732, a decorare gli sfavillanti interni dell'[[Hôtel de Soubise]], forse il suo capolavoro; e ancora a concepire la ricostruzione del [[Castello d'Aulnois]], per la famiglia degli Armoises, nel [[Ducato di Lorena]].
 
Tuttavia esegue anche numerose opere pubbliche al servizio della Città di Parigi, in seguito dell'entrata a far parte dell'[[Académie royale d'architecture]] nel 1709. Nel 1732 sarà nominato ''Ispettore generale dei Ponti e delle Strade'' creando dei progetti di ristrutturazione e risanamento del [[Halles|quartiere delle Halles]]. Partecipa al concorso per la costruzione della ''Place Louis XV'', l'odierna [[Place de la Concorde]]; nominato capo dell'''Hôpital général'' nel 1724, costruisce nel 1727, nell'[[Île de la Cité]], il superbo ''Hôpital des Enfants Trouvés'' (andato distrutto); lavora alla [[Salpêtrière]], a [[Bicêtre]] e all'[[Hôtel-Dieu (Parigi)|Hôtel-Dieu]].
==Persone==
{{persone di nome|Marx}}
*[[Marx Dormoy]], politico francese
*[[Marx Emiliani]], partigiano italiano
*[[Marx Reichlich]], pittore austriaco
 
La sua maestria, ormai riconosciuta a livello internazionale, lo porta anche a operare per il [[Principe elettore]] [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]] che gli commissiona una fontana e un padiglione da caccia per i giardini del suo ''Castello di Bouchefort'', nei dintorni di [[Bruxelles]], oggi distrutto. In [[Germania]], collabora con [[Balthasar Neumann]], nel 1724, alla [[Residenza di Würzburg]].
==Note==
 
<references/>
Il 10 gennaio del 1745 Boffrand diviene membro della prestigiosa [[Royal Society]] e lo stesso anno è autore di un trattato d'architettura, ''Le livre d'architecture'' nel quale sono stampati i suoi capolavori. Questo libro contribuirà enormemente alla diffusione dello stile Rococò e del gusto francese in tutta [[Europa]].
 
Fr i suoi allievi si ricordano François Dominique Barreau de Chefdeville, Charles-Louis Clérisseau, e soprattutto, Emmanuel Héré, l'architetto della scenografica [[Place Stanislas]] a [[Nancy]].
 
Muore a [[Parigi]] all'età di 87 anni.
 
==Opere==
===Architecture civile===
==== A Parigi ====
[[File:Hôtel Boffrand.jpg|thumb|l'Hôtel de Boffrand nella [[Place Vendôme]].]]
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise.JPG|thumb|la facciata dell'[[Hôtel de Soubise]].]]
* [[Place Vendôme]], 1685-99, disegnatore sotto la direzione di [[Jules Hardouin-Mansart]].
* ''Hôtel Le Brun'', 49 rue du Cardinal-Lemoine, 1700, costruito per Charles II Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del grande pittore [[Charles Le Brun]] e parente di Boffrand.
* [[Hôtel de Soubise]], 60 rue des Francs-Bourgeois, 1704-1707 e 1735–1740.
* Facciata del ''Convento dei Padri de la Merci'', 45 rue des Archives, commissionata dal principe di Soubise per migliorare l'edificio dirimpettaio, distrutto sotto la [[Rivoluzione francese]].
* ''Hôtel d'Argenson'' (detto anche Hôtel de la chancellerie d'Orléans), 19 rue des Bons-Enfants, 1707, distrutto nel 1923.
* ''Palazzo del Petit Luxembourg'', 1709-1716: ristrutturato per [[Anna del Palatinato]], vedova del principe [[Enrico III Giulio di Borbone-Condé]].
* ristrutturazione dell'''Hôtel de Mayenne'', 21 rue Saint-Antoine, 1709, per [[Carlo Enrico di Lorena]], conte di [[Vaudémont]].
* ''Hôtel Amelot de Gournay'', 1 rue Saint-Dominique, 1712.
* ''Hôtel de Torcy'' (oggi Hôtel Beauharnais, Ambasciata di Germania), 78 rue de Lille, 1713.
* ''Hôtel de Seignelay'', 80 rue de Lille, 1713.
* ''Bibliothèque de l'Arsenal'', 1715–25, per il duca del [[Maine (provincia)|Maine]].
* ristrutturazione del [[Palazzo di Giustizia (Parigi)|Palazzo di Giustizia]], 1722.
* Portale dell'''Hôtel de Villars'' (oggi Municipio del [[VII arrondissement di Parigi]]), 116 rue de Grenelle.
 
Regione Parigina:
 
* ''Castello di [[Roissy-en-France]]'', 1704–15 (distrutto).
* [[Ospedale di Bicêtre]], [[Le Kremlin-Bicêtre]], 1731 (logge distrutte).
 
====In Lorena====
[[File:Chateau de Lunéville - 2012-05-16.jpg|thumb|il Castello di [[Lunéville]].]]
[[File:Meurthe-et-Moselle Chateau Haroue 1.JPG|thumb|''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]]]]
[[File:Nancy Cathedral BW 2015-07-18 16-31-28.jpg|thumb|la [[Cattedrale di Nancy]].]]
* [[Castello di Lunéville]], opera emblematica di Boffrand, 1703-09, residenza dei [[Duchi di Lorena]] [[Leopoldo di Lorena]] e [[Stanislao Leszczyński]].
* ''Castello d'Aulnois'' a [[Aulnois-sur-Seille]], 1703.
* ''Castello della Favorita'' a [[Lunéville]], 1730-34, per [[Carlo Alessandro di Lorena]].
* ''Castello della Malgrange'' (a [[Jarville-la-Malgrange]] presso [[Nancy]]; parzialmente distrutto), per [[Leopoldo di Lorena]].
* Progetti incompiuti per il [[Palazzo Ducale (Nancy)|Palazzo Ducale]] di [[Nancy]].
* ''Castello di Commercy'' per [[Carlo Enrico di Lorena]], Principe di [[Vaudémont]] e di [[Commercy]],
* ''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]], 1720–32.
* ''Castello di Thuillières'', 1725.
 
a Nancy:
 
* ''Hôtel des Loups'', primo [[hôtel particulier]] costruito da Boffrand a [[Nancy]].
* ''Hôtel de Ludre''
* ''Hôtel de Beauvau-Craon'', 2 place de la Carrière, per Marc de Beauvau, principe di Craon.
* ''Hôtel Ferraris'', 29 rue du haut-Bourgeois, 1717–20.
* ''Hôtel de la Monnaie'', rue de la Monnaie, 1721.
 
in Europa:
 
* ''Padiglione di Caccia'' del ''Castello di Bouchefort'' a [[Bruxelles]], per [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]], 1705 (distrutto).
* disegno della facciata della [[Residenza di Würzburg]], 1724.
 
===Architetture religiose===
* ''Abside orientale''della [[Cattedrale di San Giovanni (Besançon)|Cattedrale di San Giovanni]] a [[Besançon]], 1739-56.
* ''Cappella della Comunione'' nella [[Chiesa di Saint-Merri]], 78 rue Saint-Martin, [[Parigi]], 1743.
* ''Altar maggiore'' della [[Cattedrale di Nantes]].
* alcuni restauri alla [[Cattedrale di Notre-Dame]] di [[Parigi]], 1728-48.
* [[Cattedrale di Nancy]], iniziata da Giovanni Betto, continuata da Mansart e terminata da Boffrand nel 1742.
 
===Genio Civile===
* ''Ponte Vecchio'' di[[Pont-sur-Yonne]].
* ''Ponte'' di [[Joigny]], 1725–28.
* ''Ponte'' di [[Villeneuve-sur-Yonne]], 1735.
 
==Bibliografia==
* {{fr}} Michel Gallet, Jörg Garms: ''Germain Boffrand 1667–1754. L'aventure d'un architecte indépendant''. Ed. Herscher, Parigi, 1986.
*{{cita libro|cognome=Burgio|nome=Alfonso|url=https://books.google.it/books?id=jt3c6vZk03UC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=marx&f=false|titolo=Dizionario dei nomi propri di persona|editore=Hermes Edizioni|isbn=88-7938-013-3|città=Roma|anno=1992|cid=Burgio}}
* {{fr}} Le Franc Erwann, Les Boffrand: ''Une dynastie d'artistes nantais au xviie siècle''., da: ''Bulletin de la Société d'histoire et d'archéologie de Nantes et de Loire-Atlantique'', vol. 143, 2008.
*{{cita libro|cognome=Galgani|nome=Fabio|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=IDr4AgAAQBAJ&q=marx#v=snippet&q=marx&f=false|titolo=Onomastica Maremmana|editore=Centro Studi Storici "A. Gabrielli"|anno=2005|cid=Galgani}}
* {{fr}} François-Pierre-H Tarbé de Saint-Hardouin: ''Notices biographiques sur les ingénieurs des ponts et chaussées depuis la création du corps, en 1716, jusqu'à nos jours - Germain Boffrand'', Parigi, Librairie Polytechnique, 1884.
*{{cita libro|cognome=La Stella T.|nome=Enzo|titolo=Santi e fanti - Dizionario dei nomi di persona|editore=Zanichelli|isbn=978-88-08-06345-8|città=Roma|anno=2009|cid=LaStella}}
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Germain Boffrand}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Membri della Royal Society]]
{{portale|Antroponimi}}
[[Categoria:Prenomi derivati da cognomi]]