Storia dell'Uruguay e Germain Boffrand: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Torna a|Uruguay}}
|Nome = Germain
{{S|Uruguay}}
|Cognome = Boffrand
La Storia dell'Uruguay riguarda le vicende storiche del paese sudamericano dalla Preistoria vino al Ventunesimo secolo.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nantes
|GiornoMeseNascita = 16 maggio
|AnnoNascita = 1667
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 19 marzo
|AnnoMorte = 1754
|Epoca = 1600
|Epoca2 = 1700
|Attività = architetto
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , grande esponente del [[Rococò]]
|Immagine = GermainBoffrandPortrait.jpg
|Didascalia = ritratto eseguito da [[Lambert-Sigisbert Adam]]
|DimImmagine = 250
}}
 
==Biografia==
==Epoca precolombiana==
Nipote di Mathurin Boffrand, pittore e scultore a [[Machecoul]], e figlio di Jean Boffrand, mastro scultore e architetto a [[Nantes]], Germain Boffrand è il secondo di dodici figli. Durante la sua infanzia lavorerà col padre, già rinomato nella regione nantese.
Testimonianze archeologiche dimostrano che l'attuale territorio dell'Uruguay era già popolato migliaia di anni prima dell'arrivo degli europei. La regione dell'Uruguay era abitata da amerindiani nomadi di varie tribù tra cui Guaranì, [[Charrúa]] e altri.
 
Da Adolescente intraprende gli studi superiori all'Università di Nantes divenendo ''Maître des Arts'', "Maestro d'Arte", come suo fratello maggiore Guillaume.
==Colonizzazione spagnola==
Nel 1682 si reca a [[Parigi]] con sua madre, sorella del poeta [[Philippe Quinault]]. La prima testimonianza di Boffrand a Parigi, risale al 19 settembre 1685 quando partecipa con sua madre al matrimonio della figlia maggiore di Quinault con Charles Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del [[Charles Le Brun|grande pittore]]. Quinault lo introdurrà negli ambienti della ''Corte'' e della città di [[Parigi]], tanto che l'anno seguente appare citato nelle liste dei costruttori reali, quando si occupa di disegnare [[Place Vendôme]] al seguito del grande architetto [[Jules Hardouin-Mansart]]. Collaboratore del grande maestro, Boffrand, dal 1690 sarà associato alle grandi commissioni reali dove partecipa anche al cantiere dell'[[Orangerie di Versailles]].
Gli spagnoli arrivarono in Uruguay giaà nel [[1516]]. Nel [[1527]] [[Sebastiano Caboto]], al servizio della monarchia spagnola, costruì il primo accampamento fortificato nella costa orientale del [[Rio de la Plata]]. Nel [[1574]] [[Juan Ortiz de Zárate]] fondò nelle vicinanze del forte di Caboto la prima città europea chiamata San Salvador, che si trova nell'attuale cittadina di Dolores. Qualche decennio dopo, nel [[1624]], i missionari gesuiti iniziarono a costruire la ''reducción'' di Santo Domingo Soriano ai margini del [[Rio Negro]], quasi alla confluenza con il [[Rio Uruguay]].
 
Boffrand fu uno dei maggiori architetti del nuovo stile ''Reggenza'', che contribuirà a creare. Fu anche un grande creatore e promotore del [[Rococò]] integrato all'architettura classica mansartiana della fine del regno del [[Re Sole]]. Infatti scrupoloso di conservare la monumentalità classica dell'[[Architettura barocca]] francese, cercherà di affermare l'ornamentazione ''rocaille'' nelle decorazioni d'interni con grande maestria.
Per la forte resistenza delle popolazioni indigene, oltre alla mancanza di metalli preziosi, il territorio dell'attuale Uruguay fu scarsamente popolato fino a tutto il [[secolo XVII|Seicento]].
 
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise (23).JPG|thumb|upright=1.6|left|lo splendido ''Salone Ovale'' dell'[[Hôtel de Soubise]] di [[Parigi]].]]
Alla fine del Seicento i portoghesi iniziarono a violare palesemente il [[Trattato di Tordesillas]], in particolare con la fondazione della [[Colonia do Sacramento]] proprio di fronte a [[Buenos Aires]]. Agli inizi del [[secolo XVIII|Settecento]] la presenza portoghese iniziò a farsi più invadente: nel [[1723]] [[Manuel de Freytas Fonseca]] fondò [[Montevideo]].
La sua professionalità gli permetterà nel 1699 di lasciare le grandi ''Opere Reali'' per dedicarsi a una clientela privata, essenzialmente parigina, raffinata e ambiziosa, disposta ad accettare con audacia delle innovazioni, impensabili fino ad allora, per degli edifici ufficiali.
Fu così che nel 1703 progettò la costruzione del Castello dei [[Duchi di Lorena]] a [[Lunéville]]<ref>"Francia", Guida TCI, 1997.</ref>, che gli valse la nomina di ''Primo Architetto'' dal duca [[Leopoldo di Lorena]]. Lavora, poi, all'ampliamento del prestigioso [[Palais Bourbon]], nel 1710; e si trova quindi, dal 1732, a decorare gli sfavillanti interni dell'[[Hôtel de Soubise]], forse il suo capolavoro; e ancora a concepire la ricostruzione del [[Castello d'Aulnois]], per la famiglia degli Armoises, nel [[Ducato di Lorena]].
 
Tuttavia esegue anche numerose opere pubbliche al servizio della Città di Parigi, in seguito dell'entrata a far parte dell'[[Académie royale d'architecture]] nel 1709. Nel 1732 sarà nominato ''Ispettore generale dei Ponti e delle Strade'' creando dei progetti di ristrutturazione e risanamento del [[Halles|quartiere delle Halles]]. Partecipa al concorso per la costruzione della ''Place Louis XV'', l'odierna [[Place de la Concorde]]; nominato capo dell'''Hôpital général'' nel 1724, costruisce nel 1727, nell'[[Île de la Cité]], il superbo ''Hôpital des Enfants Trouvés'' (andato distrutto); lavora alla [[Salpêtrière]], a [[Bicêtre]] e all'[[Hôtel-Dieu (Parigi)|Hôtel-Dieu]].
==Lotta per l'indipendenza==
 
La sua maestria, ormai riconosciuta a livello internazionale, lo porta anche a operare per il [[Principe elettore]] [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]] che gli commissiona una fontana e un padiglione da caccia per i giardini del suo ''Castello di Bouchefort'', nei dintorni di [[Bruxelles]], oggi distrutto. In [[Germania]], collabora con [[Balthasar Neumann]], nel 1724, alla [[Residenza di Würzburg]].
==La Provincia Cisplatina e la guerra del Brasile==
Nell'agosto del [[1816]] le truppe luso-brasiliane al comando di [[Carlos Federico Lecor]] invasero la ''Provincia Oriental'' del Rio de la Plata. Artigas continuò la lotta nelle campagne, ma venne sconfitto definitivamente nella [[battaglia di Tacuarembó]] nel gennaio del [[1820]]. Nel [[1821]] l'attuale territorio venne annesso al [[Regno Unito del Portogallo, Brasile e Algarve]]. L'Uruguay venne ribattezzato come ''[[Provincia Cisplatina]]'' (cioé "al di quà del Rio de la Plata"). Il Brasile intendeva annettersi anche le attuali province argentine di [[Corrientes]] e [[Entre Ríos]] e formare anche una ''Provincia Transplatina'' (cioé "al di là del Rio de la Plata").
 
Il 10 gennaio del 1745 Boffrand diviene membro della prestigiosa [[Royal Society]] e lo stesso anno è autore di un trattato d'architettura, ''Le livre d'architecture'' nel quale sono stampati i suoi capolavori. Questo libro contribuirà enormemente alla diffusione dello stile Rococò e del gusto francese in tutta [[Europa]].
Nel [[1825]] un gruppo di rioplatensi, con l'appoggio del governo di Buenos Aires, chiamati i ''Treinta y Tres Orientales'' con a capo [[Juan Antonio Lavalleja]], ritornò nella ''Banda Oriental'' per espellere i brasiliani. Intanto il generale [[Fructuoso Rivera]] propose di cedere ai brasiliani la parte nordiorentale della ''Banda Oriental'' in cambio della pace. Nell'agosto del [[1825]] il [[congresso di Florida]] deliberò di rendersi indipendente dal Brasile e di tornare a far parte dell'Argentina.
 
Fr i suoi allievi si ricordano François Dominique Barreau de Chefdeville, Charles-Louis Clérisseau, e soprattutto, Emmanuel Héré, l'architetto della scenografica [[Place Stanislas]] a [[Nancy]].
Dopo una guerriglia di tre anni le truppe della ''Banda Oriental'', assieme a quelle dell'Argentina, sconfissero i brasiliani nella [[battaglia di Ituzaingó]]. Tuttavia nei preliminari di pace dell'agosto del 1828, con la supervisione dei britannici, venne stabilita la creazione di uno stato indipendente nella ''Banda Oriental'', che corrisponde all'attuale Uruguay. Nonostante la sconfitta il Brasile riuscì a mantenere gran parte del territorio un tempo ricadente sotto l'influenza dell'Impero coloniale spagnolo.
 
Muore a [[Parigi]] all'età di 87 anni.
==Bibliografia==
* AA.VV. [[Storia Universale Feltrinelli]] - Vol. 22 America centrale e meridionale I, la colonizzazione ispano-portoghese, di Richard Konetzke (1968, 385 pp.)
 
==Opere==
==Collegamenti esterni==
===Architecture civile===
* {{It}} [http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo5d_04/america_sud/storia_uruguay.htm Storia dell'Uruguay, pagina scritta dal Liceo Berchet]
==== A Parigi ====
* {{En}} [http://www.historyofnations.net/southamerica/uruguay.html Storia dell'Uruguay su historyofnation.net]
[[File:Hôtel Boffrand.jpg|thumb|l'Hôtel de Boffrand nella [[Place Vendôme]].]]
* {{En}} [http://countrystudies.us/uruguay/ Storia dell'Uruguay su countrystudies.us]
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise.JPG|thumb|la facciata dell'[[Hôtel de Soubise]].]]
* {{Es}} [http://www.americas-fr.com/es/historia/uruguay.html Storia dell'Uruguay su americas-fr.com]]
* [[Place Vendôme]], 1685-99, disegnatore sotto la direzione di [[Jules Hardouin-Mansart]].
* {{Es}} [http://www.rau.edu.uy/uruguay/ Storia dell'Uruguay su rau.edu.uy]
* ''Hôtel Le Brun'', 49 rue du Cardinal-Lemoine, 1700, costruito per Charles II Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del grande pittore [[Charles Le Brun]] e parente di Boffrand.
* [[Hôtel de Soubise]], 60 rue des Francs-Bourgeois, 1704-1707 e 1735–1740.
* Facciata del ''Convento dei Padri de la Merci'', 45 rue des Archives, commissionata dal principe di Soubise per migliorare l'edificio dirimpettaio, distrutto sotto la [[Rivoluzione francese]].
* ''Hôtel d'Argenson'' (detto anche Hôtel de la chancellerie d'Orléans), 19 rue des Bons-Enfants, 1707, distrutto nel 1923.
* ''Palazzo del Petit Luxembourg'', 1709-1716: ristrutturato per [[Anna del Palatinato]], vedova del principe [[Enrico III Giulio di Borbone-Condé]].
* ristrutturazione dell'''Hôtel de Mayenne'', 21 rue Saint-Antoine, 1709, per [[Carlo Enrico di Lorena]], conte di [[Vaudémont]].
* ''Hôtel Amelot de Gournay'', 1 rue Saint-Dominique, 1712.
* ''Hôtel de Torcy'' (oggi Hôtel Beauharnais, Ambasciata di Germania), 78 rue de Lille, 1713.
* ''Hôtel de Seignelay'', 80 rue de Lille, 1713.
* ''Bibliothèque de l'Arsenal'', 1715–25, per il duca del [[Maine (provincia)|Maine]].
* ristrutturazione del [[Palazzo di Giustizia (Parigi)|Palazzo di Giustizia]], 1722.
* Portale dell'''Hôtel de Villars'' (oggi Municipio del [[VII arrondissement di Parigi]]), 116 rue de Grenelle.
 
Regione Parigina:
 
* ''Castello di [[Roissy-en-France]]'', 1704–15 (distrutto).
* [[Ospedale di Bicêtre]], [[Le Kremlin-Bicêtre]], 1731 (logge distrutte).
 
====In Lorena====
[[File:Chateau de Lunéville - 2012-05-16.jpg|thumb|il Castello di [[Lunéville]].]]
[[File:Meurthe-et-Moselle Chateau Haroue 1.JPG|thumb|''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]]]]
[[File:Nancy Cathedral BW 2015-07-18 16-31-28.jpg|thumb|la [[Cattedrale di Nancy]].]]
* [[Castello di Lunéville]], opera emblematica di Boffrand, 1703-09, residenza dei [[Duchi di Lorena]] [[Leopoldo di Lorena]] e [[Stanislao Leszczyński]].
* ''Castello d'Aulnois'' a [[Aulnois-sur-Seille]], 1703.
* ''Castello della Favorita'' a [[Lunéville]], 1730-34, per [[Carlo Alessandro di Lorena]].
* ''Castello della Malgrange'' (a [[Jarville-la-Malgrange]] presso [[Nancy]]; parzialmente distrutto), per [[Leopoldo di Lorena]].
* Progetti incompiuti per il [[Palazzo Ducale (Nancy)|Palazzo Ducale]] di [[Nancy]].
* ''Castello di Commercy'' per [[Carlo Enrico di Lorena]], Principe di [[Vaudémont]] e di [[Commercy]],
* ''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]], 1720–32.
* ''Castello di Thuillières'', 1725.
 
a Nancy:
 
* ''Hôtel des Loups'', primo [[hôtel particulier]] costruito da Boffrand a [[Nancy]].
* ''Hôtel de Ludre''
* ''Hôtel de Beauvau-Craon'', 2 place de la Carrière, per Marc de Beauvau, principe di Craon.
* ''Hôtel Ferraris'', 29 rue du haut-Bourgeois, 1717–20.
* ''Hôtel de la Monnaie'', rue de la Monnaie, 1721.
 
in Europa:
 
* ''Padiglione di Caccia'' del ''Castello di Bouchefort'' a [[Bruxelles]], per [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]], 1705 (distrutto).
* disegno della facciata della [[Residenza di Würzburg]], 1724.
 
===Architetture religiose===
* ''Abside orientale''della [[Cattedrale di San Giovanni (Besançon)|Cattedrale di San Giovanni]] a [[Besançon]], 1739-56.
* ''Cappella della Comunione'' nella [[Chiesa di Saint-Merri]], 78 rue Saint-Martin, [[Parigi]], 1743.
* ''Altar maggiore'' della [[Cattedrale di Nantes]].
* alcuni restauri alla [[Cattedrale di Notre-Dame]] di [[Parigi]], 1728-48.
* [[Cattedrale di Nancy]], iniziata da Giovanni Betto, continuata da Mansart e terminata da Boffrand nel 1742.
 
===Genio Civile===
* ''Ponte Vecchio'' di[[Pont-sur-Yonne]].
* ''Ponte'' di [[Joigny]], 1725–28.
* ''Ponte'' di [[Villeneuve-sur-Yonne]], 1735.
 
==Bibliografia==
* {{fr}} Michel Gallet, Jörg Garms: ''Germain Boffrand 1667–1754. L'aventure d'un architecte indépendant''. Ed. Herscher, Parigi, 1986.
* {{fr}} Le Franc Erwann, Les Boffrand: ''Une dynastie d'artistes nantais au xviie siècle''., da: ''Bulletin de la Société d'histoire et d'archéologie de Nantes et de Loire-Atlantique'', vol. 143, 2008.
* {{fr}} François-Pierre-H Tarbé de Saint-Hardouin: ''Notices biographiques sur les ingénieurs des ponts et chaussées depuis la création du corps, en 1716, jusqu'à nos jours - Germain Boffrand'', Parigi, Librairie Polytechnique, 1884.
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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