Campo di concentramento di Dachau e Germain Boffrand: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Coord|48|16|13|N|11|28|05|E|region:DE-BY_type:landmark|display=title}}
|Nome = Germain
[[File:Concentration camp dachau aerial view.jpg|thumb|320px|Ripresa aerea del campo di Dachau (la parte bassa dell'immagine corrisponde al [[nord]] geografico). Nel campo furono messi in atto esperimenti sui detenuti per trovare cure mediche o sistemi di rianimazione, come per esempio nel caso un corpo si congelasse in acqua. Si usarono come cavie i rinchiusi, dopo un certo periodo si decise di spostare gli esperimenti nel campo di Auschwitz perché nelle procedure come nel congelamento della cavia, essa urlava, e per disperdere le urla si considerava che questo secondo campo sarebbe stato più adatto, ma non iniziarono mai gli esperimenti qui. Sulla sinistra è visibile il campo di concentramento vero e proprio, con le baracche per i prigionieri e, separati dal cortile per l'appello, i locali di servizio, con i depositi di materiale per gli internati, gli uffici interni e il bunker. A destra, nell'immagine, il comando, le zone delle caserme delle SS, i depositi automezzi. In centro, nell'area alberata tra le baracche delle SS, le strutture dei crematori dei quali è visibile il fumo e delle camere a gas.]]
|Cognome = Boffrand
[[File:2469 - KZ Dachau.JPG|thumb|320px|Plastico del campo, come è oggi visibile nel museo. A destra è riconoscibile il rettangolo fortificato, con le torri di guardia, contenente le baracche per i prigionieri.]]
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nantes
|GiornoMeseNascita = 16 maggio
|AnnoNascita = 1667
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 19 marzo
|AnnoMorte = 1754
|Epoca = 1600
|Epoca2 = 1700
|Attività = architetto
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , grande esponente del [[Rococò]]
|Immagine = GermainBoffrandPortrait.jpg
|Didascalia = ritratto eseguito da [[Lambert-Sigisbert Adam]]
|DimImmagine = 250
}}
 
==Biografia==
Il '''campo di concentramento di Dachau''' fu il primo [[campo di concentramento]] [[Germania nazista|nazista]], aperto il 22 marzo 1933, su iniziativa di Himmler stesso, appena un mese dopo la presa del potere di Hitler. Era situato nei pressi della cittadina di [[Dachau]], a circa 16 km a nord-ovest di [[Monaco di Baviera]], nel sud della [[Germania]]. Al tempo della sua erezione il terreno non faceva parte della città di Dachau, ma del comune di Prittlbach. Il [[lager]] fu installato sfruttando una precedente costruzione di una ex fabbrica di munizioni in disuso, la vecchia “Königlichen Pulver- und Munitionsfabrik Dachau” – la “Fabbrica reale di polveri e di munizioni di Dachau”, costruita durante la prima guerra mondiale. Dal 1936 al 1938, demolita la fabbrica, grandi lavori, eseguiti dai prigionieri, ampliarono il campo di Dachau portandolo alla forma attuale; il lager formava un rettangolo di circa 300 m di larghezza e 600 m di lunghezza. Il terreno era paludoso, non godeva di un buon clima: era umido, nebbioso, desolato; non certo adatto alla salute dei prigionieri. Dachau fece da modello a tutti i lager nazisti eretti successivamente; fu la scuola dell'omicidio delle SS che esportarono negli altri lager "''Lo spirito di Dachau''", il terrore senza pietà. Nel campo transitarono circa 200 000 persone e secondo i dati del Museo di Dachau, 41 500 vi persero la vita. I deportati in arrivo al lager percorrevano una larga strada curata, la "''Lagerstrasse''" al termine della quale era situato il cosiddetto "''Jourhaus''", la "porta dell'inferno", il simmetrico edificio del comando di campo con un posticcio torrino di guardia sul tetto; lo Jourhaus è attraversato nel mezzo dall'arco d'ingresso al campo; l'arco è completamente chiuso, a sua volta, da una estesa grata in ferro battuto con un piccolo cancello al centro, che reca la scritta: "[[Arbeit macht frei]] (Il lavoro rende liberi). Con gli anni quella scritta divenne la macabra ironia tristemente famosa di Dachau e delle migliaia di lager dove si praticava, invece, lo sterminio tramite il lavoro. Di un infinito numero di prigionieri che varcarono quel cancello non è rimasto nulla.
Nipote di Mathurin Boffrand, pittore e scultore a [[Machecoul]], e figlio di Jean Boffrand, mastro scultore e architetto a [[Nantes]], Germain Boffrand è il secondo di dodici figli. Durante la sua infanzia lavorerà col padre, già rinomato nella regione nantese.
 
Da Adolescente intraprende gli studi superiori all'Università di Nantes divenendo ''Maître des Arts'', "Maestro d'Arte", come suo fratello maggiore Guillaume.
Dachau, insieme con il [[campo di sterminio]] di [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], è, nell'[[immaginario collettivo]], il simbolo dei campi di concentramento nazisti.
Nel 1682 si reca a [[Parigi]] con sua madre, sorella del poeta [[Philippe Quinault]]. La prima testimonianza di Boffrand a Parigi, risale al 19 settembre 1685 quando partecipa con sua madre al matrimonio della figlia maggiore di Quinault con Charles Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del [[Charles Le Brun|grande pittore]]. Quinault lo introdurrà negli ambienti della ''Corte'' e della città di [[Parigi]], tanto che l'anno seguente appare citato nelle liste dei costruttori reali, quando si occupa di disegnare [[Place Vendôme]] al seguito del grande architetto [[Jules Hardouin-Mansart]]. Collaboratore del grande maestro, Boffrand, dal 1690 sarà associato alle grandi commissioni reali dove partecipa anche al cantiere dell'[[Orangerie di Versailles]].
 
Boffrand fu uno dei maggiori architetti del nuovo stile ''Reggenza'', che contribuirà a creare. Fu anche un grande creatore e promotore del [[Rococò]] integrato all'architettura classica mansartiana della fine del regno del [[Re Sole]]. Infatti scrupoloso di conservare la monumentalità classica dell'[[Architettura barocca]] francese, cercherà di affermare l'ornamentazione ''rocaille'' nelle decorazioni d'interni con grande maestria.
== Cronologia ==
[[File:Particolare dell'ingresso.JPG|thumb|"[[Arbeit macht frei]]", "Il lavoro rende liberi", la menzogna nazista tristemente famosa. Fu posta all'ingresso del lager di Dachau, di Auschwitz e di molti altri campi, costruiti o riconvertiti invece, per praticare lo sterminio con il lavoro]]
* '''1933''' · Mercoledì 22 marzo, viene aperto il primo campo di concentramento nazista di tutta la Germania nella vecchia fabbrica di munizioni di Dachau, con l'immediata disponibilità di 5&nbsp;000 posti per condannati all'internamento. All'inizio è progettato per la custodia preventiva e la eventuale rieducazione di prigionieri politici, in particolare [[Comunismo|comunisti]], [[Sindacato|sindacalisti]], e, in genere, oppositori del nazismo. L'11 aprile, la polizia bavarese viene sostituita, nella gestione del campo, dalle SS. Fu l'inizio del terrore; le SS cominciarono ad assassinare brutalmente i detenuti già nei primissimi giorni del loro insediamento. Il 1º maggio vi erano 1 200 internati, destinati ad arrivare a 4 821 verso la fine dell'anno. A Natale, fatto più unico che raro, vengono graziati 600 detenuti.<ref>Il campo di concentramento di Dachau dal 1933 al 1945 · Testi e foto dell'esposizione, Pag. 64</ref>.
 
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise (23).JPG|thumb|upright=1.6|left|lo splendido ''Salone Ovale'' dell'[[Hôtel de Soubise]] di [[Parigi]].]]
* '''1934''' · Vengono uccisi 22 funzionari della [[NSDAP/AO|NSDAP]] e vari oppositori politici arrestati nel corso del ''Putsch di Röhm''<ref>[[Ernst Röhm#La caduta]]</ref>.
La sua professionalità gli permetterà nel 1699 di lasciare le grandi ''Opere Reali'' per dedicarsi a una clientela privata, essenzialmente parigina, raffinata e ambiziosa, disposta ad accettare con audacia delle innovazioni, impensabili fino ad allora, per degli edifici ufficiali.
Fu così che nel 1703 progettò la costruzione del Castello dei [[Duchi di Lorena]] a [[Lunéville]]<ref>"Francia", Guida TCI, 1997.</ref>, che gli valse la nomina di ''Primo Architetto'' dal duca [[Leopoldo di Lorena]]. Lavora, poi, all'ampliamento del prestigioso [[Palais Bourbon]], nel 1710; e si trova quindi, dal 1732, a decorare gli sfavillanti interni dell'[[Hôtel de Soubise]], forse il suo capolavoro; e ancora a concepire la ricostruzione del [[Castello d'Aulnois]], per la famiglia degli Armoises, nel [[Ducato di Lorena]].
 
Tuttavia esegue anche numerose opere pubbliche al servizio della Città di Parigi, in seguito dell'entrata a far parte dell'[[Académie royale d'architecture]] nel 1709. Nel 1732 sarà nominato ''Ispettore generale dei Ponti e delle Strade'' creando dei progetti di ristrutturazione e risanamento del [[Halles|quartiere delle Halles]]. Partecipa al concorso per la costruzione della ''Place Louis XV'', l'odierna [[Place de la Concorde]]; nominato capo dell'''Hôpital général'' nel 1724, costruisce nel 1727, nell'[[Île de la Cité]], il superbo ''Hôpital des Enfants Trouvés'' (andato distrutto); lavora alla [[Salpêtrière]], a [[Bicêtre]] e all'[[Hôtel-Dieu (Parigi)|Hôtel-Dieu]].
* '''1935''' · Con le leggi di Norimberga Dachau acquisisce il quadro giuridico speciale che legittima la sua esistenza. Nel campo vengono internati nuovi gruppi di detenuti tedeschi, i cosiddetti fannulloni soggetti all’assistenza pubblica, mendicanti, senzatetto. Tra questi ci sono anche, zingari, [[testimoni di Geova]], [[omosessuali]] ed [[Migrazione#Migrazioni umane|emigranti]].
 
La sua maestria, ormai riconosciuta a livello internazionale, lo porta anche a operare per il [[Principe elettore]] [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]] che gli commissiona una fontana e un padiglione da caccia per i giardini del suo ''Castello di Bouchefort'', nei dintorni di [[Bruxelles]], oggi distrutto. In [[Germania]], collabora con [[Balthasar Neumann]], nel 1724, alla [[Residenza di Würzburg]].
* '''1936''' · Nel campo il regime di terrore si inasprisce; si espone l'uso della paura per intimorire anche l'opinione pubblica esterna. Iniziano i lavori per il rifacimento del campo.
 
Il 10 gennaio del 1745 Boffrand diviene membro della prestigiosa [[Royal Society]] e lo stesso anno è autore di un trattato d'architettura, ''Le livre d'architecture'' nel quale sono stampati i suoi capolavori. Questo libro contribuirà enormemente alla diffusione dello stile Rococò e del gusto francese in tutta [[Europa]].
* '''1937''' · Demolizione della vecchia fabbrica di munizioni e si inizia la costruzione di un nuovo campo per 6&nbsp;000 detenuti.
 
Fr i suoi allievi si ricordano François Dominique Barreau de Chefdeville, Charles-Louis Clérisseau, e soprattutto, Emmanuel Héré, l'architetto della scenografica [[Place Stanislas]] a [[Nancy]].
* '''1938''' · A metà agosto viene inaugurato il nuovo campo di Dachau, che rimase immutato fino al 1945. Internamento a Dachau di oppositori politici arrestati nei territori annessi come l'Austria e, il 10 e 11 novembre, di 10&nbsp;911 ebrei tedeschi ed austriaci, internati subito dopo la [[Notte dei cristalli]]. Due deportati, Zipper e Soyfer, compongono clandestinamente la drammatica "''Canzone di Dachau''".
 
Muore a [[Parigi]] all'età di 87 anni.
* '''1939''' · Internamento di centinaia di [[zingari]] [[Sinti]] e [[Rom (popolo)|Rom]].
 
==Opere==
* '''1940''' · Deportazione a Dachau di oltre 13&nbsp;000 prigionieri polacchi. Diventa operativo un primo forno crematorio a doppia muffola installato in una baracca. Il potere centrale fa iniziare lo studio del progetto dello sterminio totale di milioni di oppositori; lo strumento principale di morte è trovato nel lavoro schiavo per il Reich associato alla denutrizione. Chi non può lavorare deve essere eliminato subito con installazioni di sterminio appositamente collocate nei campi prescelti e in altri centri. Essere inviati nei lager nazisti significa essere condannati a morte inappellabile e non comunicata.
===Architecture civile===
==== A Parigi ====
[[File:Hôtel Boffrand.jpg|thumb|l'Hôtel de Boffrand nella [[Place Vendôme]].]]
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise.JPG|thumb|la facciata dell'[[Hôtel de Soubise]].]]
* [[Place Vendôme]], 1685-99, disegnatore sotto la direzione di [[Jules Hardouin-Mansart]].
* ''Hôtel Le Brun'', 49 rue du Cardinal-Lemoine, 1700, costruito per Charles II Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del grande pittore [[Charles Le Brun]] e parente di Boffrand.
* [[Hôtel de Soubise]], 60 rue des Francs-Bourgeois, 1704-1707 e 1735–1740.
* Facciata del ''Convento dei Padri de la Merci'', 45 rue des Archives, commissionata dal principe di Soubise per migliorare l'edificio dirimpettaio, distrutto sotto la [[Rivoluzione francese]].
* ''Hôtel d'Argenson'' (detto anche Hôtel de la chancellerie d'Orléans), 19 rue des Bons-Enfants, 1707, distrutto nel 1923.
* ''Palazzo del Petit Luxembourg'', 1709-1716: ristrutturato per [[Anna del Palatinato]], vedova del principe [[Enrico III Giulio di Borbone-Condé]].
* ristrutturazione dell'''Hôtel de Mayenne'', 21 rue Saint-Antoine, 1709, per [[Carlo Enrico di Lorena]], conte di [[Vaudémont]].
* ''Hôtel Amelot de Gournay'', 1 rue Saint-Dominique, 1712.
* ''Hôtel de Torcy'' (oggi Hôtel Beauharnais, Ambasciata di Germania), 78 rue de Lille, 1713.
* ''Hôtel de Seignelay'', 80 rue de Lille, 1713.
* ''Bibliothèque de l'Arsenal'', 1715–25, per il duca del [[Maine (provincia)|Maine]].
* ristrutturazione del [[Palazzo di Giustizia (Parigi)|Palazzo di Giustizia]], 1722.
* Portale dell'''Hôtel de Villars'' (oggi Municipio del [[VII arrondissement di Parigi]]), 116 rue de Grenelle.
 
Regione Parigina:
* '''1941''' · Viene deciso che i lager gestiti dalle SS, piccoli o grandi che siano, diventano praticamente tutti campi di sterminio, dove lo sterminio dei prigionieri viene praticato con il lavoro; a seconda delle esigenze del momento, vi avvengono anche uccisioni di massa (a differenza dei [[campi di sterminio]] in senso stretto, appositamente organizzati per questo, dove l'eliminazione dei prigionieri inabili al lavoro avverrà immediatamente, in modo sistematico e programmato, al fine di portare a compimento la cosiddetta "soluzione finale", ovvero l'eliminazione di tutti gli ebrei ed altri "indesiderabili"). Lo studio della soppressione dei deportati assume caratteristiche sempre più "scientifiche". Nel mirino, principalmente gli ebrei e poi altre razze considerate inferiori da loro chiamate Untermenschen («sub-umane»), come polacchi, russi, zingari, slavi ecc. e anche chi è ritenuto asociale, oppositore politico o religioso, omosessuale, inabile al lavoro o di "vita indegna". Ciò è voluto perentoriamente da Hitler, euforico per i successi miltari, che sogna un futuro "''millenario''" per la Germania nazista, da "''ripulire''", una volta per tutte, dagli "''indesiderabili''". A Dachau tra le prime uccisioni di massa vi è quella di oltre 4&nbsp;000 prigionieri di guerra sovietici. Sono internati anche combattenti greci e monaci del Monte Athos.
 
* ''Castello di [[Roissy-en-France]]'', 1704–15 (distrutto).
* '''1942''' · Più di 2 500 detenuti inabili vengono soppressi con il gas nel Castello di [[Hartheim]], centro di sterminio<ref>[http://bellquel.bo.cnr.it/attivita/campi/campi/austria/castello.html Campo di Hartheim]</ref>, nelle vicinanze di [[Linz]] (Austria). A gennaio, nella [[Conferenza di Wannsee]], viene pianificato il genocidio ebraico<ref>Erroneamente si crede che nella Conferenza di Wansee fu deciso lo sterminio degli Ebrei. In realtà questo genocidio era stato deciso assai prima, pare nella seconda metà del 1940 insieme a quello delle popolazioni slave riguardante il destino di 50 milioni di individui da attuarsi in 50 anni. Vedesi [[Generalplan Ost]]</ref>. Il totale, solo degli ebrei da eliminare, supera gli undici milioni.
* [[Ospedale di Bicêtre]], [[Le Kremlin-Bicêtre]], 1731 (logge distrutte).
 
====In Lorena====
* '''1943''' · Si inizia la costruzione sul territorio di oltre 150 campi di lavoro satelliti esterni. Qui i deportati vengono costretti al lavoro schiavo per l'industria bellica del Reich. Inaugurazione del grande crematorio in muratura di Dachau, con quattro forni e ampia camera a gas annessa.
[[File:Chateau de Lunéville - 2012-05-16.jpg|thumb|il Castello di [[Lunéville]].]]
[[File:Meurthe-et-Moselle Chateau Haroue 1.JPG|thumb|''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]]]]
[[File:Nancy Cathedral BW 2015-07-18 16-31-28.jpg|thumb|la [[Cattedrale di Nancy]].]]
* [[Castello di Lunéville]], opera emblematica di Boffrand, 1703-09, residenza dei [[Duchi di Lorena]] [[Leopoldo di Lorena]] e [[Stanislao Leszczyński]].
* ''Castello d'Aulnois'' a [[Aulnois-sur-Seille]], 1703.
* ''Castello della Favorita'' a [[Lunéville]], 1730-34, per [[Carlo Alessandro di Lorena]].
* ''Castello della Malgrange'' (a [[Jarville-la-Malgrange]] presso [[Nancy]]; parzialmente distrutto), per [[Leopoldo di Lorena]].
* Progetti incompiuti per il [[Palazzo Ducale (Nancy)|Palazzo Ducale]] di [[Nancy]].
* ''Castello di Commercy'' per [[Carlo Enrico di Lorena]], Principe di [[Vaudémont]] e di [[Commercy]],
* ''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]], 1720–32.
* ''Castello di Thuillières'', 1725.
 
a Nancy:
* '''1944''' · Nei campi esterni vengono uccisi, ''con il lavoro'', oltre 10&nbsp;000 ebrei. Verso la fine dell'anno sono detenuti a Dachau e nei campi esterni oltre 63&nbsp;000 persone. Le [[Igiene|condizioni igieniche]] assolutamente insufficienti e l'affollamento provocano un'[[epidemia]] di [[tifo]].
 
* ''Hôtel des Loups'', primo [[hôtel particulier]] costruito da Boffrand a [[Nancy]].
* '''1945''' · Muoiono, o per il tifo o per la [[denutrizione]], migliaia di persone durante le marce di evacuazione, in seguito chiamate marce della morte. Viene costituito un comitato internazionale dei detenuti (CID). Il campo di Dachau viene liberato dall'Esercito degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] il 29 aprile 1945. Soldati americani per rappresaglia fucilano diverse SS del campo ([[Massacro_di_Dachau|Massacro di Dachau]]). A luglio 25-30.000 funzionari e appartenenti alle SS in attesa di giudizio vengono imprigionati nel campo. Dal 15 novembre al 13 dicembre si svolse nell'ex lager il "''Processo di Dachau''" contro le SS, che portò alla condanna a morte di 36 su 40 imputati.
* ''Hôtel de Ludre''
* ''Hôtel de Beauvau-Craon'', 2 place de la Carrière, per Marc de Beauvau, principe di Craon.
* ''Hôtel Ferraris'', 29 rue du haut-Bourgeois, 1717–20.
* ''Hôtel de la Monnaie'', rue de la Monnaie, 1721.
 
in Europa:
* '''1946-65''' · Eseguite 28 delle 36 condanne a morte. I processi proseguono fino al 1948. Molti detenuti SS vengono rimessi in libertà. Il 16 ottobre 1946 nei forni di Dachau vengono cremati i corpi dei gerarchi nazisti impiccati a Norimberga per crimini contro l'Umanità. Nel 1948, dopo 3 anni e mezzo dalla fine della guerra, l'esercito americano consegna Dachau alle autorità bavaresi che lo utilizzano ancora come campo profughi dei tedeschi espulsi dalla Cecoslovacchia. Rimase base americana fino al 1960 anno in cui fu chiusa. Su insistenza di ex-deportati nel 1955 furono iniziati i lavori per il Memorial di Dachau, inaugurato nel maggio 1965. Dachau diventa un Museo internazionale (KZ-Gedenkstätte Dachau).
 
* ''Padiglione di Caccia'' del ''Castello di Bouchefort'' a [[Bruxelles]], per [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]], 1705 (distrutto).
== Storia ==
* disegno della facciata della [[Residenza di Würzburg]], 1724.
{{quote|Il campo di concentramento di Dachau fu l'unico ad esistere per tutti i 12 anni del regime nazista. Nei primi anni della dittatura fu il più grande ed il più noto dei campi di concentramento, ed il suo nome divenne ben presto sinonimo di paura e di terrore in tutta la Germania.<ref>Il campo di concentramento di Dachau dal 1933 al 1945 - Testi e foto dell'esposizione, pag. 59</ref>}}
 
===Architetture religiose===
=== I primi anni: 1933 e 1934. L'inizio del terrore ===
* ''Abside orientale''della [[Cattedrale di San Giovanni (Besançon)|Cattedrale di San Giovanni]] a [[Besançon]], 1739-56.
[[File:Bundesarchiv Bild 152-01-26, Dachau, Konzentrationslager.jpg|thumb|300x300px|left|Campo di Concentramento di Dachau, 24 maggio 1933. I primi internati spingono di corsa un pesante rullo schiacciasassi per il rifacimento delle strade del lager, sorvegliati dalle guardie. Sono visibili le vecchie strutture della fabbrica di polvere da sparo.]]
* ''Cappella della Comunione'' nella [[Chiesa di Saint-Merri]], 78 rue Saint-Martin, [[Parigi]], 1743.
* ''Altar maggiore'' della [[Cattedrale di Nantes]].
* alcuni restauri alla [[Cattedrale di Notre-Dame]] di [[Parigi]], 1728-48.
* [[Cattedrale di Nancy]], iniziata da Giovanni Betto, continuata da Mansart e terminata da Boffrand nel 1742.
 
===Genio Civile===
Il 21 marzo 1933, [[Heinrich Himmler]], a Monaco di Baviera, in una conferenza stampa, annunciò la creazione di un campo di concentramento a Dachau.
* ''Ponte Vecchio'' di[[Pont-sur-Yonne]].
Dachau fu, in assoluto, il primo [[campo di concentramento]] di quello che sarebbe diventato "''l'universo concentrazionario nazista''" che nel 1945 arrivò a contare circa 20.000 lager, costruiti prima in Germania e poi in tutti i territori d'Europa caduti sotto l'occupazione tedesca; Dachau divenne pertanto il prototipo e il modello di ispirazione per i campi successivi. Fu la scuola dell'assassinio per le SS, un vero e proprio banco di prova per ogni tipo di violenza.
* ''Ponte'' di [[Joigny]], 1725–28.
* ''Ponte'' di [[Villeneuve-sur-Yonne]], 1735.
 
==Bibliografia==
Originariamente venne destinato agli oppositori politici di Hitler, a chi non si adeguò subito all'ideologia nazista. Gli internati vennero rieducati tramite il lavoro duro, l'indottrinamento. Nei primi mesi di funzionamento il lager, a parte qualche episodio di violenza e la rigida disciplina, aveva ancora un volto un po' umano che nulla lasciava presagire la mostruosità degli sviluppi futuri. I prigionieri erano prevalentemente sottoposti a lavori pesanti al fine di "punire" in loro il sentimento antinazista. Altro sistema era "rieducarli" al nazismo facendoli accedere a materiali vari di propaganda, presentare a riunioni, veri e propri corsi dibattiti e ascoltare dalla radio gli eventuali discorsi di Hitler, che i prigionieri udivano anche arrampicati sulle vecchie strutture del lager. Estenuanti marce erano effettuate inoltre, tra gli edifici e baracche del campo su cui erano state dipinte, a monito, enormi scritte della nascente dottrina nazionalsocialista.
* {{fr}} Michel Gallet, Jörg Garms: ''Germain Boffrand 1667–1754. L'aventure d'un architecte indépendant''. Ed. Herscher, Parigi, 1986.
* {{fr}} Le Franc Erwann, Les Boffrand: ''Une dynastie d'artistes nantais au xviie siècle''., da: ''Bulletin de la Société d'histoire et d'archéologie de Nantes et de Loire-Atlantique'', vol. 143, 2008.
* {{fr}} François-Pierre-H Tarbé de Saint-Hardouin: ''Notices biographiques sur les ingénieurs des ponts et chaussées depuis la création du corps, en 1716, jusqu'à nos jours - Germain Boffrand'', Parigi, Librairie Polytechnique, 1884.
 
==Note==
Si prometteva la liberazione per coloro che si fossero riabilitati e in effetti a Natale del 1933, fatto più unico che raro, vennero graziati 600 prigionieri che felici poterono tornare a casa.
Solo in seguito divenne un campo di concentramento destinato, oltre che agli oppositori politici, anche ad [[ebrei]] e a minoranze "sgradite", come [[testimoni di Geova]], [[omosessuali]], [[Migrazione#Migrazioni umane|emigranti]], [[zingari]], e prigionieri polacchi, russi e così via. [[File:Bundesarchiv Bild 152-01-22, Dachau, Konzentrationslager.jpg|thumb|300x300px|right|Campo di Concentramento di Dachau, 24 maggio 1933. Alcune tra le prime guardie del campo.]]
L'organizzazione, la disposizione delle varie baracche e dei servizi, così come il programma di sviluppo e di ampliamento, venne elaborato da uno dei primi comandanti del campo, [[Theodor Eicke]], e tale modello poi venne sistematicamente utilizzato anche negli altri campi.
 
Eicke destinò il centro di comando e gli altri servizi per la gestione, come i quartieri per le guardie, l'amministrazione e l'armeria, in un'area ben protetta del campo. La sua gestione e l'esperienza accumulata a Dachau, gli valsero la nomina a "Ispettore dei campi di concentramento" (''Inspekteur des Konzentrationslagerwesens'').
 
Già il 22 marzo vi furono internati circa 150 detenuti. Nei primi giorni sotto la sorveglianza della polizia bavarese e, dall'11 aprile, anche dalle SS. Il 23 marzo si registrarono i primi omicidi, e le prime vittime furono i prigionieri Benario Rudolf, Ernst Goldmann e Arthur Kahn.
Nel mese di maggio, Hans Beimler, che sino al momento del suo arresto era stato membro del Reichstag, riuscì ad evadere e fuggire all'estero, dove rese pubbliche le informazioni riguardanti quello che lui definì il campo di omicidio a Dachau.
Ai primi di giugno, le SS assunsero il controllo completo, ed alla fine dello stesso mese venne nominato comandante del campo [[Theodor Eicke]]. Eicke isolò completamente la struttura dagli estranei, e neppure ai vigili del fuoco fu permesso entrare nei locali per verificare il rispetto delle norme di sicurezza antincendio.
Il Campo di concentramento di Dachau divenne da questo momento una zona al di fuori della legge.<ref>[http://www.km.bayern.de/blz/web/300017/chronik.asp Chronik des Konzentrationslagers Dachau (in tedesco)]</ref> [[File:Bundesarchiv Bild 152-11-12, Dachau, Konzentrationslager, Besuch Himmlers.jpg|thumb|300x300px|left|[[Heinrich Himmler]] in visita al campo di Dachau (1936) si sofferma a rimirare le "fattezze ariane" di un prigioniero tedesco]]
Il regime divenne sempre più forte, grazie alla polizia politica ed alla magistratura. I sindacati invece sempre più deboli, i partiti politici sciolti e la democrazia di fatto abolita. Radio e cinema furono messi sotto controllo. Ogni opposizione veniva ridotta al silenzio. Si diffusero sul territorio molte piccole strutture per raccogliere ed imprigionare i dissidenti, del tutto soggetti alla volontà dei politici nazisti locali.
Il 16 luglio 1933 venne pubblicata sul ''Münchner Illustrierte'' un articolo di propaganda sul campo, dove si diceva ad esempio che all'appello del mattino i prigionieri apparivano puliti e in ordine. Oppure che i pasti comprendevano surrogato di caffè, pane, stufato. La domenica, per esempio, c'era minestra e un pezzo di carne di maiale con insalata di patate.[[File:Bundesarchiv Bild 152-08-05, Dachau, Konzentrationslager, Besuch Himmlers.jpg|thumb|300x300px|rigth| Lavori di ampliamento del campo in occasione di una visita di [[Himmler]], 8 maggio 1936.]]
Venne aperta una biblioteca interna, contenente, ad esempio [[Mein Kampf]] di [[Adolf Hitler]] per agevolare il programma di rieducazione. All'inizio di ottobre però, venne emanato il regolamento definitivo del campo, che sostituì quello provvisorio preparato dal primo comandante Hilmar Wäckerle; questo nuovo programma, molto più rigido e spietato, fu l'inizio del terrore. Alla fine del 1933, dopo il rilascio per la grazia di Natale delle circa 600 persone, il campo conteneva quasi 5000 prigionieri .
 
Durante il 1934 Himmler aumentò sempre più il suo potere, e contemporaneamente i giochi politici estromisero le formazioni delle [[Sturmabteilungen|SA]]. Il loro capo [[Ernst Röhm]] cadde in disgrazia, e numerosi appartenenti a quella formazione finirono nel campo di Dachau.
Sempre nel corso del 1934 vennero chiusi vari campi non organizzati in modo adeguato, e, di conseguenza, quello di Dachau, aumentò la sua importanza per tutta l'area della [[Baviera]].
 
=== Gli anni dal 1935 al 1939, la città concentrazionaria ===
[[File:Bundesarchiv Bild 152-08-35, Dachau, Konzentrationslager, Besuch Himmlers.jpg|thumb|300x300px|rigth|Visita di [[Himmler]] al campo. Qui con [[Rudolf Heß]] davanti ad un plastico in scala delle erigende nuove strutture di Dachau, 8 maggio 1936.]]
Con l'anno 1935 aumentò il numero degli internati. Arrivarono al campo non solo gli oppositori politici ma anche criminali comuni, [[zingari]], [[ebrei]], [[testimoni di Geova]] e [[omosessuali]].
Nel 1936 la polizia bavarese cominciò ad arrestare e a deportare i "parassiti dello Stato" (mendicanti, vagabondi, zingari, nullafacenti, sfruttatori di prostitute, bevitori abituali, autori gravi di infrazioni stradali e persone dal temperamento sociale psicopatico), classificati nel lager sotto il termine di "''Asociali''", oltre ai malati mentali. Un giro di vite si ebbe in occasione delle [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino]], dello stesso anno.
 
Nel 1936 si iniziarono lavori per la costruzione di nuovi edifici che porteranno il lager di Dachau a diventare uno smisurato complesso tra i più grandi dell'universo concentrazionario nazista.
 
Gli anni successivi furono un periodo di transizione, col terrore ormai instaurato nel campo. Fu usata la tortura per punire anche le più lievi mancanze disciplinari; una tortura molto usata era quella di appendere i prigionieri per le mani legate dietro la schiena senza che i piedi toccassero terra: le braccia si slogavano tra atroci dolori.
 
Dagli Archivi della Wilhelmstrasse, Documento 215, si parla di due famigerati "''Kommandos''" di Dachau, Il "''Moor-express''" e le "''Piantagioni''".
 
Un'altra tortura psico-fisica ideata dalle SS a Dachau era il "''Moor Express''" (Espresso della palude), pesantissimi carri a cui venivano aggiogati come animali da soma i prigionieri, obbligati a trascinarli di corsa per trasportare anche minimi carichi da una parte all'altra del lager, per otto-dieci ore al giorno.
 
Le "''Piantagioni''" erano dei veri e propri bagni penali. Vi erano destinati specialmente ecclesiastici ed ebrei che vi lavorano a mani nude con ogni tempo. La terra fu strappata alla palude al costo di centinaia di vite umane e vi si coltivavano soprattutto piante medicinali.
 
Vi è anche il Commando della Cava, che come in tutti i campi è sconsigliabile; solo nell'inverno del 1942 vi muoiono di sfinimento trecento religiosi.
 
Si introdusse un nuovo sistema di identificazione dei gruppi di prigionieri, e, nel 1937, si ampliò notevolmente l'aera del campo, con lavori che proseguirono per tutto il 1938. Vennero costruite baracche di legno, un bunker, una fattoria con cucina e altri edifici.
 
Il primo aprile 1938 arrivarono al campo i primi prigionieri provenienti dall'Austria da poco annessa, senza alcun combattimento, con l'[[Anschluss]]. [[File:Bundesarchiv Bild 152-27-04A, KZ Dachau, Häftlinge bei Zwangsarbeit.jpg|thumb|300x300px|left| Lavoratori forzati a Dachau, 28 giugno 1938.]] Nell'agosto dello stesso anno venne scritta, clandestinamente, la "''Canzone di Dachau''"<ref>„Doch wir haben die Losung von Dachau gelernt,
Und wir wurden stahlhart dabei.
Bleib ein Mensch, Kamerad,
Sei ein Mann, Kamerad,
Mach ganze Arbeit, pack an, Kamerad:
Denn Arbeit, denn Arbeit macht frei,
Denn Arbeit, denn Arbeit macht frei!“</ref>, una marcia con testo di [[Jura Soyfer]] con un ritornello che ripeteva più volte: "''Arbeit macht frei''" (il lavoro rende liberi). Jura Soyfer era un ebreo di origine ucraina trasferitosi a Vienna, arrestato e portato a Dachau, dove scrisse la canzone, in collaborazione con il compositore [[Herbert Zipper]]
 
Nel frattempo le ispezioni internazionali che si fecero al campo lasciarono soddisfatti gli ispettori. Il 19 agosto Guillaume Favre, membro del [[Comitato Internazionale della Croce Rossa]], scrisse un commento molto favorevole, ignorando ciò che realmente avveniva dentro le recinzioni.
Nel mese di ottobre arrivarono i primi prigionieri dai [[Sudeti]], in maggioranza ebrei. Poi diversi di questi vennero rilasciati, ma invitati ad espatriare, lasciando i loro beni, nei luoghi di origine, che vennero comprati a poco prezzo dai tedeschi.
Nel corso del 1939, prima dello scoppiò della [[seconda guerra mondiale]], le persecuzioni contro gli ebrei divennero ancora più forti, e vennero emanate leggi per espropriarli delle loro proprietà.
Poi, in occasione dell'anniversario dell'[[anschluss]] vennero rilasciati molti austriaci. La guerra ormai era alle porte.
 
=== Dal 1939 al 1941, con la guerra inizia lo sterminio con il lavoro ===
{{Disclaimer|contenuti}}
[[File:Bundesarchiv Bild 152-23-07A, Dachau, Konzentrationslager.jpg|thumb|rigth|300x300px|Internati al lavoro sorvegliati da SS ed altro personale del campo.]]
Il primo settembre 1939, con l'invasione della [[Polonia]] da parte delle truppe tedesche, scoppiò la [[seconda guerra mondiale]]. Cominciarono così ad arrivare al campo, in un numero sempre maggiore, prigionieri provenienti dai paesi occupati. Questi vennero impiegati sia nell'industria bellica, per la produzione di armi, sia nelle altre attività industriali, e anche nelle cave o ovunque servisse manodopera a basso costo.
Le nuove normative in tema di [[Eutanasia#Il programma eugenetico nel nazismo|eutanasia]] emanate da Hitler ridussero il numero di prigionieri in cattivo stato di salute, poiché vennero semplicemente uccisi.
Tra il 27 settembre 1939 e 18 febbraio 1940 molti prigionieri vennero trasferiti in altri campi, come [[Buchenwald]], [[Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen|Mauthausen]] e [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]].
Con l'inizio del 1940 il controllo del campo passò alla sezione delle SS che curava gli armamenti, e si aprirono fucine, falegnamerie e sellerie. Da ricordare che è l'anno dell'uscita del film di [[Charlie Chaplin]], [[Il Grande Dittatore]], dove si parla dei campi di concentramento.
[[File:Bundesarchiv Bild 183-H26995, KZ Dachau, Leiche vor Verbrennungsofen.jpg|thumb|left|300x300px|Dimostrazione della tecnica usata per introdurre i cadaveri nei forni crematori ai liberatori (1945)]]
 
Sempre nel 1940, di fronte all'innalzamento del numero dei morti, si rese necessaria la costruzione di un crematorio in un'area alberata adiacente all'estremità del campo. In un capannone di legno, dipinto come una casa stile villaggio rurale, fu installato un forno crematorio Topf a doppia muffola di modello identico a quello che la stessa ditta installò a Gusen di Mauthausen.
 
Nel gennaio 1941, su ordine di Himmler, nel Blocco 26, il "Blocco dei preti", venne costruita una cappella provvisoria. Ciò per accordi avuti con il Vaticano, accordi che prevedevano un trattamento migliore per i sacerdoti reclusi e anche di evitare la cremazione per quelli che vi fossero deceduti. Un sacerdote venne autorizzato a celebrare la Messa ogni giorno, sotto la supervisione di una SS. A partire dal mese di aprile a tutto il clero cattolico vennero concesse, grazie a finanziamenti del [[Vaticano]], razioni di cibo migliore. Il privilegio tuttavia portò ad una reazione degli altri detenuti e, nel mese di settembre, tale privilegio venne annullato. Sempre nel 1941 venne creata in infermeria una stazione sperimentale, che iniziò le attività con un trattamento omeopatico su 114 pazienti affetti da tubercolosi. [[Kapo]] in infermeria, per tutti i 6 anni della guerra, fu il detenuto [[Josef Heiden]].
Dal 1º giugno venne istituito il ''Registro dei Decessi'' all'interno del Campo. Fino ad allora, il numero totale dei decessi in base al registro del comune di Dachau era di 3486 persone. Da ottobre 1941 arrivarono migliaia di prigionieri di guerra sovietici. Durante la Guerra di Russia vennero reclusi a Dachau ragazzi tra i 12 e i 15 anni e perfino di 7 anni; cosa sia avvenuto di loro non si seppe mai.
[[File:Bundesarchiv Bild 183-H26996, KZ Dachau, Verbrennungsofen.jpg|thumb|right|300x300px|Foto finale della dimostrazione sull'uso dei forni crematori da parte del Sonderkommando (1945)]]
 
Nel '''1941''' la Germania è vincitrice su tutti i fronti; l'esaltazione paranoide di Hitler è al massimo. Egli vede concretizzarsi il suo ideale di un nuovo potere mondiale nazista. Promette persino "''Mille anni di felicità al popolo tedesco.''" La vittoria sembra vicina e nel nuovo ordine nazista non c'è posto per gli "''indesiderabili''", siano essi Ebrei, Polacchi, Russi ecc. che si possono ribellare al padrone tedesco, zingari, oppositori, asociali o di "vita indegna". Hitler ordina che i nemici del Reich siano eliminati senza pietà, "''in un sol colpo''" e una volta per sempre. Himmler le chiama "''Grandiose azioni previste''" ed esegue. Di conseguenza a ciò i campi in mano alle SS diventarono praticamente tutti campi di sterminio, da attuarsi soprattutto con il lavoro, mentre le [[Einsatzgruppen]] furono utilizzate come unità mobili di sterminio.<ref>I lager nazisti non furono l'atroce follia del capriccio hitleriano fine a se stessa, un genocidio attuato solo per vano odio razziale ma la mercificazione dello sterminio, un calcolo infinitamente giovevole e capillare per i grandi interessi della Germania medesima, che riuscì a trarre da questi infami campi, probabilmente, il principale finanziamento per la guerra stessa , tanto da quadruplicare persino la produzione bellica durante il conflitto.
Dall'espropriazione coatta dei beni di milioni e milioni di Ebrei, slavi, zingari e deportati di ogni nazionalità, si ricavarono migliaia di tonnellate d'oro, platino, argento, di altri metalli, oggetti e pietre preziose, valute nazionali e straniere, Titoli del Tesoro e Azioni per miliardi di Marchi, beni mobili e immobili, opere d'arte, oceani di suppellettili, come masserizie, oggetti personali, calzature, pellicce pregiate ecc., il lavoro a costo zero di milioni di lavoratori schiavi e la pulizia etnica di immensi territori destinati all'annessione tedesca. Più si deportava, più si uccideva e più guadagnava. Ancora oggi si stenta a calcolare l'immenso tesoro sottratto</ref>.
 
A Dachau le SS iniziarono, prima nel cortile del bunker, poi a Hebertshausen, ad esercitarsi al tiro sparando sui prigionieri di guerra sovietici. Le vittime divennero subito migliaia. Il campo si trasformò quindi da campo di lavoro a vero e proprio campo di sterminio. Circa 30.000 persone vennero uccise, in gran parte da quel momento in avanti. Altre migliaia morirono di fame e di stenti a causa delle condizioni infernali di vita nel campo.
 
=== Gli anni dal 1942 al 1944, la macchina della morte ===
In conseguenza del numero crescente di morti e di uccisioni, l'unico [[forno crematorio]] a doppia muffola, installato in un capannone di legno nel 1940 dalla [[J.A. Topf und Söhne]], non fu più in grado di incenerire tale massa di vittime.
 
Nel '''1942''' si rese quindi necessario iniziare la costruzione di un nuovo grande crematorio in muratura, denominato sinistramente "'''Baracke X'''", che venne edificato accanto al primo. Esso fu dotato di un'ampia camera a gas e di una vasta sala d'incenerimento con quattro forni "Reform" (modello TII), installati dalla ditta Heinrich KORI GmbH di Berlino e
realizzati con doppie porte per ridurre l'esplosione di calore quando venivano aperti.
 
Si deve notare che i forni di Dachau, come quelli di altri lager nazisti, non furono "forni crematori" nel senso più stretto del termine; un forno crematorio è progettato per cremare un corpo alla volta, seguendo un preciso ciclo di riscaldamento, di incenerimento, di raffreddamento e di recupero delle ceneri.
Un forno che crema, invece, corpi in modo continuo è più esattamente chiamato "inceneritore". In questo caso le cremazioni sono effettuate senza periodo di raffreddamento e di recupero delle ceneri, dove nuovi corpi sono gettati nel forno senza aspettare la fine della cremazione precedente. Questo consentiva un risparmio sul combustibile e sul ricambio dei mattoni refrattari e ciò portava il costo di gestione di un "inceneritore" notevolmente inferiore a quello di un "crematorio", con un'efficienza di cremazione assai più elevata. La stessa ditta costruttrice, nelle sue istruzioni per l'uso ottimale dei forni crematori, conferma: "''Nel forno crematorio a doppia muffola, riscaldato a coke, possono essere cremati dai 50 ai 100 cadaveri al giorno. Inoltre, ove l'Azienda lo richieda, le cremazioni possono essere effettuate incessantemente giorno e notte, senza che ciò ne risulti di sovraccarico per il forno. I mattoni refrattari durano di più se nel forno è mantenuta costante una temperatura uniforme.''" Si stima che a pieno regime ci volessero circa 10-15 minuti per cremare un corpo. Neanche questa drammatica capacità distruttiva dei crematori era sufficiente a smaltire i corpi delle vittime, tanto che si doveva ricorrere anche allo scavo di fosse comuni.
 
Inizialmente si effettuava anche il recupero delle ceneri, vendute poi dentro a urne alle famiglie delle vittime che ne facevano richiesta. Le ceneri erano mischiate e non corrispondevano mai al nominativo segnato. Poi con il tempo questo bieco commercio non poté più essere effettuato e cessò e le ceneri vennero gettate in profonde buche nel terreno adiacente, come ancora una lapide ricorda.
 
Nel nuovo crematorio furono installate anche quattro piccole e basse camerette parallele, indiscutibilmente destinate alla fumigazione e la sterilizzazione con gas di coperte e biancheria da letto per la disinfestazione da pidocchi e altri insetti, ma soprattutto per poter riciclare gli abiti tolti ai morti prima di essere cremati o quelli delle eventuali vittime della annessa camera a gas.
 
Per scopi di sterminio venne invece costruita infatti, la grande [[camera a gas]] camuffata da sala doccia, in tedesco "''Brausebad''", come fino ad oggi ancora si legge. Due sportelli esterni in ferro con maniglia per l'immissione dei cristalli del gas Zyklon B nella camera, confermano le sue finalità omicide. Secondo i produttori del gas, assai notevole è la differenza di quantità di gas usata per lo sterminio degli insetti e quello di esseri umani: 0,3 grammi per metro cubo per uccidere esseri umani e ben 10 grammi per metro cubo per gli insetti; queste basse concentrazioni di acido cianidrico rendevano relativamente facile e poco costosa l'eliminazione di grandi numeri di vittime.
Questa camera a gas è una delle poche, assieme a quelle di [[Sachsenhausen]] e [[Majdanek]], che non è stata distrutta all'arrivo delle truppe di liberazione, come è successo invece ad [[Auschwitz]]-[[Birkenau]] ed in altri campi di sterminio, in particolare in quelli liberati dall'esercito sovietico.
 
Dati precisi sull'effettivo utilizzo della camera a gas, malgrado l'evidenza della sua presenza, non sono tuttavia disponibili. Secondo alcuni autori fu poco utilizzata, anche se gli ordini in arrivo pare che abbiano suggerito un impiego massiccio di questa camera a gas. Fotografie scattate però dagli americani all'esterno del crematorio, subito dopo la liberazione del campo (1945), mostrano un'alta recinzione di tavolato di legno che chiude alla vista esattamente la parte del muro esterno dove vi sono i cassetti in ferro per l'introduzione dell'acido cianidrico volatile [[Zyklon B]] nella camera a gas; ciò poteva servire per nascondere alle vittime i contenitori del gas e le operazioni di gasamento. A rendere più verosimile che sia stata utilizzata c'è anche il fatto che i prigionieri da eliminare non potevano essere più inviati a centri di sterminio in quanto già a gennaio del '45 erano stati tutti smantellati; da questa data e fino ad aprile '45, alla liberazione del campo, si può supporre che almeno in questi ultimi tempi questa camera a gas abbia funzionato.<ref>Francesco Maria Feltri. Il nazionalsocialismo e lo sterminio degli ebrei: lezioni, documenti. 1995, Casa Edititrice Giuntina. ISBN 88-8057-016-1 Pag. 96</ref>
 
E' di recente però una testimonianza di un sopravvissuto italiano di Dachau, Enrico Vanzini, tuttora vivente, sulla camera a gas di Dachau. Nel documentario "Dachau-baracca 8, numero 123343", che Rai Storia ha mandato in onda il 24 gennaio 2013, vi si racconta come il Vanzini venne costretto a far parte, per 15 giorni, del Sonderkommando, le squadre di detenuti utilizzate per portare i cadaveri nei forni crematori e per rimuovere i corpi degli ebrei uccisi nella camera a gas. «A Dachau c'erano due crematori e una camera a gas - ha riferito - Quante persone venivano bruciate ogni giorno! Poveri, poveri ragazzi. Quando entravamo nella camera a gas vedevamo i corpi di questi uomini abbracciati gli uni agli altri...e non avevamo il coraggio di andarli a prendere! ...sono arrivato nell'ottobre del 1944, all'età di 23 anni e ci sono rimasto fino a che non sono arrivati gli americani». - Da quanto ha narrato questo sopravvissuto conferma che la camera a gas funzionò eccome.
 
[[File:Bus Hartheim Foto Niedernhart Prozess.jpg|thumb|rigth|300x300px|Il famigerato autobus blu destinato al trasferimento di disabili e inabili al lavoro provenienti dai lager, per essere uccisi nella camera a gas del Castello di Hartheim. Dotato di un forno crematorio, in questo castello venivano anche praticati atroci esperimenti medici nazisti su cavie umane. Non si hanno testimonianze di cosa vi avvenne in realtà, poiché delle circa 30.000 persone che vi furono inviate, nessuna sopravvisse a descriverne l'orrore]]
Il 2 gennaio 1942 aveva avuto luogo il primo trasporto di prigionieri di Dachau, disabili e improduttivi, verso il [[Castello di Hartheim]] (pronuncia "Hartàim"), centro dell'eutanasia nazista denominata [[Aktion T4]], presso Linz in Austria, per essere eliminati con il gas. Più esattamente i deportati selezionati per essere soppressi seguivano l''''Aktion 14F13''', l'azione più segreta e proprio specifica per l'uccisione dei prigionieri dei campi di concentramento, siano essi malati, invalidi, fisicamente esauriti e comunque inabili al lavoro. I nazisti, colossali imprenditori di manodopera schiava, li consideravano bocche inutili da sfamare, letteralmente "zavorra umana" (''ballastexistenzen'') da far sparire. Nella logica criminale nazista, qualunque prigioniero considerato un "peso morto", cioè inutile e costoso all'economia del Reich, doveva essere condannato a morte immediata; prima lo si eliminava e più si risparmiava.
 
Il centro di sterminio di Hartheim, avviato il 1º Settembre 1939, era chiamato in modo sarcastico il "''Sanatorio di Dachau''" per coprirne la reale finalità omicida. Nel primo anno ci furono 32 spedizioni, per un totale di circa 3.000 deportati uccisi. In questo castello giunsero trasporti da vari lager, tra cui Dachau e Mauthausen/Gusen per un totale di circa 8066 vittime riconosciute. Si stima che in questo Castello vi furono assassinate circa 30.000 persone. In particolare le vittime di Dachau ad Hartheim furono 3166, nel periodo 1942-44.
 
Il 22 febbraio iniziarono sperimentazioni su vasta scala, ed i medici vennero incaricati di testare gli effetti sull'organismo umano della permanenza ad alta quota e della caduta improvvisa da una grande altezza. Tali studi servirono per i piloti della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], e venne appositamente costruita una camera a vuoto tra il Blocco 5 e le baracche adiacenti. La serie di prove nella seconda metà di maggio 1942 costò la vita a circa 200 detenuti. Tra i medici coinvolti in tali esperimenti occorre ricordare [[Processo ai dottori|Wilhelm Beiglböck]], che fu giudicato e condannato nel [[processo di Norimberga]], al termine del conflitto mondiale.
 
Quasi contemporaneamente [[Claus Schilling]] iniziò i suoi primi esperimenti per lo studio di farmaci contro la [[malaria]] e le [[malattie]] tropicali. 1100 prigionieri vennero infettati e utilizzati come cavie. Nel mese di giugno venne istituita una stazione di ricerca biochimica, sotto la direzione di Heinrich Schütz.
 
Malgrado le uccisioni e le sperimentazioni, le condizioni di vita nel campo divennero più accettabili per quella parte dei prigionieri che erano utilizzati come forza lavoro.
Contemporaneamente le nuove disposizioni di Himmler fecero affluire ai vari campi un numero sempre maggiore di ebrei.
Alla fine del 1942 si ebbe un'epidemia di tifo, trasmessa dai pidocchi per le scarse condizioni igieniche. Il campo venne messo in quarantena, e a causa di questo problema le SS non entrarono per alcuni mesi nel campo, sino al 15 marzo 1943, con vantaggi per gli internati. Tuttavia subito dopo, per gli atti di sabotaggio, si registrarono le esecuzioni di un numero compreso tra 800 e 1000 prigionieri.
 
=== Dal 1944 alla liberazione ===
Nel 1944, i campi di concentramento ad est, per lo spostamento del fronte, vennero evacuati. In febbraio, nel cortile del crematorio, le SS fucilarono 31 ufficiali sovietici. Il giorno 11 maggio venne creato un [[bordello]] nel campo, con sei donne arrivate da Ravensbrück, con lo scopo di premiare il lavoro straordinario tra i detenuti e incrementarlo ulteriormente. Verso la fine dell'anno tuttavia venne chiuso. Il 6 luglio arrivarono detenuti dal campo di Compiègne. Di questi 2521 prigionieri, 984 erano già morti. Contemporaneamente negli uffici delle SS arrivò, attraverso la radio, la notizia dello sbarco alleato in Normandia. Continuarono anche gli esperimenti medici, ad esempio per l'utilizzo di acqua di mare da bere. Vennero coinvolti 44 detenuti sinti e rom.[[File:Transportliste KZ Mühldorf.JPG|thumb|left|300x300px| Documento originale, del comando di Dachau, riguardante un trasporto di prigionieri da [[Mühldorf]] ad [[Auschwitz]]. (25 ottobre 1944)]]
Nell'[[agosto]] del [[1944]] venne aperto un campo femminile all'interno di Dachau: il primo convoglio di donne proveniva da [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz-Birkenau]]. Solo diciannove donne guardie servirono a Dachau, molte delle quali fino alla liberazione del campo, e in totale solo sessantatré prestarono servizio nei vari sottocampi del complesso di Dachau. Conosciamo il nome di sedici di queste: [[Fanny Baur]], [[Leopoldine Bittermann]], [[Ernestine Brenner]], [[Anna Buck]], [[Rosa Dolaschko]], [[Maria Eder]], [[Rosa Grassmann]], [[Betty Hanneschaleger]], [[Ruth Elfriede Hildner]], [[Josefa Keller]], [[Berta Kimplinger]], [[Lieselotte Klaudat]], [[Thereia Kopp]] e le graduate [[Eleonore Bauer]], [[Rosalie Leimboeck]] e [[Thea Miesl]].
 
Nell'autunno del 1944, il campo era sovraffollato: le camerate previste per 52 persone ospitavano 300-500 persone. Vennero uccisi altri 92 ufficiali sovietici nel cortile del crematorio.
In novembre ancora una volta si ebbe un'epidemia di tifo. I tassi di mortalità aumentarono: 403 morti in ottobre, 997 in novembre e 1915 in dicembre. Il 17 dicembre il diacono [[Karl Leisner]] venne segretamente ordinato sacerdote dal vescovo francese [[Gabriel Piguet]] (Karl Leisner venne [[Beatificazione|beatificato]] da [[Papa Giovanni Paolo II]] nel 1996).
Oltre a tutto questo il campo fu teatro di numerosi esperimenti su detenuti; cavie umane nel gergo del lager chiamate " ''Versuchskaninchen''". Questi esperimenti, mortali il più delle volte, vennero eseguti allo scopo di trovare rimedi per i problemi dei soldati dell'esercito nazista impegnati su fronti diversi, come in caso di congelamento in acqua o alta pressione in volo, problemi di tubercolosi e altre malattie di cui si studiavano nuovi farmaci. A questo scopo migliaia di detenuti fecero da cavie anche per esperimenti inutili ed empirici, come quello di far bere acqua salata o di congelare un ebreo in acqua fredda per poi cercare di rianimarlo; fu tentata persino la rianimazione con il calore animale usando prostitute del campo; ciò poteva servire per un aviatore tedesco in seguito di un atterraggio col paracadute e svenimento per il freddo. Si sono trovate lettere di medici nazisti che ammettevano di aver annegate nell'acqua le cavie umane ancora svenute. Per sperimentare i nuovi farmaci fu inoculata la malaria, batteri del tetano, della cancrena, del tifo petecchiale, della tubercolosi e della peste, fortemente settici. Si tentarono esperimenti di sterilizzazione su ebrei con Raggi X e con sostanze acide inalate nelle donne ebree nelle parti intime. Furono amputati arti, teste, organi e ricavati scheletri per le università tedesche. Esperimenti criminali che lasciarono per sempre nei corpi delle poche cavie sopravvissute orribili mutilazioni.
 
Con l'inizio del '''1945''' arrivarono sempre più numerosi i prigionieri da altri campi, che erano stati evacuati per l'avvicinamento del fronte.
Il sovraffollamento biblico ed epidemie endemiche come la [[febbre tifoide]], fecero salire ancora il numero dei decessi: 2903 morti in gennaio, 3991 in febbraio e 3534 in marzo. Morirono pure molti medici ed infermieri contagiati.
Agli inizi di aprile, con gli Alleati ormai vicini, le SS cominciarono a bruciare i documenti, e l'avvicendamento al comando divenne più rapido.<br>
A metà di [[Aprile]] del [[1945]], i sottocampi di [[Kaufering]], [[Augsburg]] e [[Monaco di Baviera|Monaco]] vennero abbandonati, le guardie delle [[Schutzstaffel|SS]] vennero trasferite tutte a Dachau, e alcune di loro fornirono ai prigionieri diverse pistole poco prima della liberazione del campo, nella speranza di aver salva la vita nel dopoguerra.
 
Occorre ora fare un piccolo passo indietro, e tornare al settembre del 1944. I successi degli Alleati, che avanzavano sempre più profondamente nei territori precedentemente occupati dai nazisti, crearono nel campo un clima fervente di attesa per la liberazione e di angoscia nei loro aguzzini.<br>
Un gruppo di prigionieri impiegati in infermeria diede vita all'I.P.C.(Comitato Internazionale dei Prigionieri), che all'inizio comprendeva un internato di origine albanese, uno di origine polacca, uno belga ed uno canadese di lingua inglese. Questi quattro, Kuci, Malczewski, Haulot e O'Leary iniziarono a contattare anche altri rappresentanti di diverse nazionalità. L'I.P.C. divenne subito un punto di riferimento per tutti i detenuti, e cominciò ad organizzare una sorta di resistenza interna, per ridurre al massimo le conseguenze sui detenuti delle pessime condizioni nelle quali versava il campo a causa del sovraffollamento.<ref>[http://www.deportati.it/dachau_liberaz.html ANED | La liberazione di Dachau nelle parole degli americani - Testimonianza di Giovanni Melodia]</ref>
 
=== Ultimi giorni di Dachau ===
Gli ultimi giorni di attività del campo videro ancora l'arrivo di nuovi detenuti, ad esempio da Buchenwald, stremati e spesso morti durante i trasferimenti. Il 28 aprile il nuovo comandante Max Ulich, che voleva evitare inutili perdite contro le forze degli Stati Uniti, organizzò la resa. Nella città di Dachau si ebbe una rivolta, che coinvolse anche prigionieri. Dalla radio giungevano ancora ordini di resistere, ma ormai non era più possibile evitare la capitolazione.
 
Le [[Marce della morte]] furono una forma di sterminio tardiva ma volutamente pianificata. Gli ordini di Himmler erano di eliminare tutti quelli che non erano in grado di proseguire; il 14 aprile 1945 aveva emanato l'ordinanza per il massacro totale dei prigionieri; nessun deportato doveva cadere vivo nelle mani degli alleati.
I superstiti furono caricati a migliaia su diverse navi minate tedesche come il "Cap Arcona" e il "Deutschland" per essere affondati nel Mar Baltico e a migliaia vi muoiono, ironia della sorte, per i bombardamenti degli alleati, convinti di colare a picco navi naziste.
 
Un deportato proveniente da [[Hersbruck]] raccontò la sua lunga marcia della morte attraverso la Germania, per arrivare infine a Dachau. L'ultimo tratto venne percorso su un vagone ferroviario, assieme ad altri compagni ormai stremati, ed all'arrivo alla piccola stazione del campo tutti i compagni erano ormai morti, e solo lui poté scendere ''Di cento che eravamo stati fatti salire su quel carro, solo io riuscii a scendere, gli altri erano tutti morti durante la nottata.''<ref>Italo Geloni, ''Ho fatto solo il mio dovere'', pag. 35</ref>
[[File:Il progioniero personale.JPG|thumb|300x300px|right|[[Campo di concentramento di Sachsenhausen]]. Pannello a ricordo di [[Martin Niemöller]], il prigioniero personale di Hitler. Niemöller venne liberato a Dachau.]]
L'ultimo leader dei prigionieri del campo fu [[Oskar Müller]] (un [[anti-fascista]]), che divenne in seguito Ministro del Lavoro del ''[[Stati federati della Germania|land]]'' tedesco dell'[[Assia]]. Secondo i racconti di Padre [[Johannes Maria Lenz]], Müller inviò due prigionieri per informare l'esercito americano che il campo doveva essere liberato, dato che i nazisti si stavano preparando ad uccidere tutti i prigionieri ancora in vita.
 
Dachau venne utilizzato come campo centrale per i prigionieri di [[Cristianesimo|religione cristiana]]: secondo i resoconti della [[Chiesa Cattolica|Chiesa Romana]] poco meno di 3.000 [[Religione|religiosi]], [[Diacono|diaconi]], [[Presbitero|sacerdoti]] e [[Vescovo|vescovi]] vennero imprigionati. Tra gli internati cristiani, figure particolarmente importanti furono [[Karl Leisner]], già ricordato, e [[Martin Niemöller]] (teologo [[Protestanti|protestante]] e leader della resistenza anti-nazista).
 
In totale, più di 200.000 prigionieri provenienti da 30 diversi paesi vennero internati a Dachau.
 
=== La liberazione del campo ===
[[File:Survivors liberation dachau.jpg|thumb|left|300x300px|'''29 aprile 1945''': La gioia e l'esultanza dei prigionieri sopravvissuti dopo la liberazione del campo di Dachau, fotografati da una delle torri di guardia.]]
 
Il '''29 aprile 1945''' le Divisioni 42^ e 45^ della Fanteria USA entrarono nel campo di Dachau. I pochi uomini delle ''Allgemeine SS'' ancora rimasti, offrirono poca resistenza. Il campo di concentramento di Dachau fu il penultimo dei grandi campi ad essere liberato, sei giorni prima di Mauthausen, liberato il 5 maggio 1945. Al suo interno rimanevano ancora 32.335 prigionieri.
 
Ecco come il tenente colonnello Walter Fellenz della Settima Armata americana descrisse il saluto dei 32000 prigionieri superstiti all'arrivo degli americani a Dachau:
 
"A diverse centinaia di metri all’interno del cancello principale, abbiamo trovato il campo di concentramento. Davanti a noi, dietro un recinto elettrificato di filo spinato, c’era una massa di uomini, donne e bambini plaudenti, mezzi matti, che salutavano e gridavano di gioia – i loro liberatori erano arrivati! Il rumore assordante del saluto era di là della comprensione! Ogni individuo degli oltre 32.000 che poteva emettere un suono lo faceva, applaudiva e urlava parole di giubilo. I nostri cuori piangevano vedendo le lacrime di felicità cadere dalle loro guance."
 
Le truppe americane, dopo aver liberato Dachau, marciarono verso [[Monaco di Baviera]], a pochi chilometri di distanza, ed entrarono in città il giorno successivo. I sottocampi vennero liberati lo stesso giorno, compreso il campo di Kaufering/Landsberg, dove era rinchiuso [[Viktor Frankl]]. Anche i trasporti di prigionieri, che erano nelle vicinanze di Monaco di Baviera, vennero raggiunti e liberati come il capoluogo, il 30 aprile. Tra i prigionieri liberati in questa occasione è da ricordare [[Max Mannheimer]], che si trovava su un convoglio nei pressi di [[Seeshaupt]].[[File:Kz dachau liberation person.jpg|thumb|right|300x300px|Soldati delle SS e il generale [[Henning Linden]] durante il passaggio delle consegne, a seguito della liberazione del campo di concentramento. Il generale USA è al centro col casco con la rete.]]
 
La liberazione di Dachau fu un duro colpo per l'opinione pubblica [[Regno Unito|britannica]] e [[USA|americana]], non solo perché era il secondo campo di concentramento ad essere liberato dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] occidentali, ma anche, e soprattutto, perché fu il primo sito ad Ovest, nel quale si venne pienamente a conoscenza della reale brutalità nazista. Gli americani trovarono oltre 32.000 prigionieri in condizioni pietose, e altri 1.600 ormai in fin di vita in 20 baracche del campo, che contenevano circa 250 persone ciascuna. I soldati americani scoprirono inoltre 39 vagoni ferroviari contenenti un altro centinaio di corpi di prigionieri morti ammassati.
 
Oltre a ciò i detenuti continuano a morire come mosche; vi sono corpi in avanzato stato di decomposizione e si rischiano gravi epidemie in più alle presenti. Gli americani fanno riaccendere i forni e in 4 giorni fanno cremare 741 corpi ma non basta. Con ruspe scavano grandi fosse comuni dove gettano cadaveri in numero impressionante.
 
Vi sono soldati americani avvezzi alle più crude atrocità della guerra ma che qui, a Dachau, piangono nel vedere quegli scheletri viventi in "pigiama" a strisce, sporchi, laceri, traballanti fantasmi ancora in piedi, dagli enormi occhi assenti, che vengono piano piano loro incontro e che provano a sorridere o a parlare; molti cadono a terra, un guizzo e spirano; musulmani (''muselmann'') li chiamano nel gergo dei lager, perché stremati, cadono spesso in ginocchio con le braccia in avanti a terra e il capo chino come nella tipica posa dei musulmani che pregano.
 
Muoiono anche detenuti che adesso con gli aiuti hanno potuto finalmente, mangiare a sazietà; il loro stomaco si è troppo ristretto e letteralmente scoppia per il tanto cibo. Nel campo prigionieri affamati si sono mangiati persino i topi e vi sono stati episodi di cannibalismo su cadaveri.
 
Bisogna disinfettare il campo dai pidocchi e altri parassiti e gli americani usano il [[DDT (insetticida)|DDT]] ancora sconosciuto in Europa. Nonostante le cure i morti si contano a migliaia nei giorni successivi alla liberazione e in quello spaventoso maggio del 1945.
 
Dal luglio 1945 il campo venne utilizzato come prigione per graduati e ufficiali SS, ed al suo interno si tennero pure le sedute del tribunale militare per il processo che riguardò i crimini commessi a Dachau, e questo fino al 1948. In seguito venne usato come ricovero per i profughi tedeschi.
 
Il '''16 ottobre 1946''' i forni crematori di Dachau vennero accesi per l'ultima volta: vennero cremati i cadaveri dei gerarchi nazisti impiccati per sentenza del [[Processo di Norimberga]]. Si ripeté la tecnica di inserimento dei corpi nei forni ma stavolta a finirci dentro furono gli stessi apostoli del Nazismo, imputati come Hermann Göring, von Ribbentrop, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl, Seyß-Inquart, passarono anche loro per il famigerato camino. A Dachau era cominciato il nazismo e a Dachau finì.
 
=== Il controllo americano ===
Dachau inizialmente, su ordine del comando americano, fu messo in quarantena, a causa della epidemia di tifo presente nel sito. Questa, unita alla malnutrizione che aveva indebolito i prigionieri decimò i sopravvissuti, provocando oltre 2000 decessi<ref>[http://www.km.bayern.de/blz/web/300017/chronik.asp Sito istituzionale bavarese di istruzione. (In tedesco)]</ref>. Il campo, durante questa emergenza, servì come rifugio per i detenuti e per le persone senza fissa dimora ed ex-malati.
Venne annunciata in quei giorni la costituzione di un Comitato internazionale degli internati.
Dal mese di luglio, le autorità militari statunitensi utilizzarono il campo di Dachau per i criminali di guerra, arrivando anche a 30.000 prigionieri.
 
Circa tre anni e mezzo dopo la liberazione, nel mese di settembre 1948, l'esercito americano consegnò il sito alle autorità bavaresi. Da quel momento venne utilizzato come campo profughi.
 
=== Il massacro di Dachau ===
{{Vedi anche|Massacro di Dachau}}
Nel corso della giornata della liberazione, il 29 aprile, per cause che furono in seguito oggetto di indagine militare, decine (se non centinaia) di guardie delle Waffen-SS, che si erano già arrese, vennero giustiziate in vari momenti dai soldati americani e dai prigionieri appena liberati. Questo tragico episodio, alla conclusione dei 12 anni di vita del campo, è noto come [[massacro di Dachau]].
Pare accertato che, dopo la resa del campo, diversi soldati americani, inorriditi per le condizioni dei prigionieri, iniziarono ad uccidere sommariamente una ad una, tutte le guardie del campo. Alcune fonti parlano di sole 35 guardie naziste fucilate e di altre 515 arrestate o fuggite.
 
=== Il processo di Dachau ===
[[File:Military Tribunal-Dora-Mittelbau.jpeg|thumb|300x300px|Processo di Dachau. Il tribunale militare in seduta. 25 settembre 1947.]]
La cittadina, alla fine della guerra, divenne sede di uno dei tribunali militari costituiti dagli Alleati col compito di giudicare crimini e criminali nazisti. Il tribunale fu insediato alla fine del 1945, nell'ex lager, e dal 15 novembre al 13 dicembre ebbero luogo le sedute principali del processo di Dachau, contro il comandante del campo e altri 39 membri del personale. Le prove portarono alla condanna a morte per impiccagione di 36 dei 40 imputati.
Nel maggio 1946 vennero eseguite 28 delle condanne a morte delle 36 comminate. Anche altrove si svolsero processi simili, e gli imputati erano per lo più i membri delle SS che avevano prestato servizio ad [[Auschwitz]] ed ai sottocampi di Dachau. [[File:Friedrich Hoffmann priest.jpg|thumb|left|300x300px|Processo di Dachau. Frederick Hoffman, un prete cattolico di origine ceca testimonia al processo. 22 novembre 1945.]]Tali processi si celebrarono sino all'anno 1948 presso il sito del campo. Oggetto dei processi i presunti crimini di guerra, come l'Olocausto. Furono oggetto di indagine anche gli esperimenti medici sui detenuti. Frederick Hoffman, un prete cattolico ceco, ex internato nel campo, tra i primi a testimoniare, raccontò, presentando documentazioni personali, che 324 preti cattolici, a seguito di sperimentazioni sulla malaria, morirono durante la loro detenzione. Tuttavia la [[guerra fredda]], che sarebbe iniziata di lì a poco, ridusse la portata di questi processi.
Nel 1949 la competenza passò alla neonata [[Repubblica Federale Tedesca|RFT]], molti delitti caddero in prescrizione, con la sola eccezione dell'omicidio premeditato.
 
Dopo la guerra il campo ospitò, come detenuti, un gran numero di funzionari e appartenenti alle SS, arrestati dagli Alleati (Si arrivò al numero di 25&nbsp;000). Tuttavia, a partire dal 1946, poiché tali prigionieri potevano contare su una alimentazione migliore della popolazione civile locale, molti di loro vennero rimessi in libertà.
 
== La vita nel campo ==
[[File:Prisoner's barracks dachau.jpg|thumb|left|300x300px|Scorcio del campo di Dachau nei primi giorni della liberazione (3 maggio 1945)]]
 
Quando i prigionieri arrivavano al campo erano picchiati con 25 bastonate di benvenuto ed alcuni di loro non sopravvivevano; le guardie poi dicevano esplicitamente loro che non avevano diritti, né onore né difesa.<br>
Poi insultati, rasati, e privati di tutti i loro averi entravano nel campo. Le SS potevano uccidere chiunque. Le punizioni includevano essere appesi per le mani dietro la schiena a ganci per ore, abbastanza in alto da non toccare terra con le punte dei piedi; essere frustati su cavalletti, battuti con fruste di cuoio bagnato, ed essere messi in isolamento per giorni in stanze troppo piccole per potersi sdraiare.
 
Alle delegazioni tedesche e straniere in visita al campo veniva mostrata solo parte del campo stesso, perché si voleva che se ne ricavasse l'impressione di un luogo ordinato, efficiente e moderno, e che gli internati apparissero come appartenenti ad una razza ''inferiore''.
Gli internati poi erano soggetti a lavori forzati, per la normale manutenzione prima e per il rifacimento del campo stesso a partire dal 1937.
 
Nel corso degli anni le condizioni di vita peggiorarono sensibilmente. Pur non essendo ufficialmente un campo di sterminio, ma semplicemente di lavoro, il numero di morti fu impressionante. Con l'introduzione delle disposizioni sull'[[Aktion T4|eutanasia]] alcune baracche del campo, la 29 e la 30, divennero le anticamere della morte, con detenuti in cattive condizioni di vita e destinati alla soppressione ed al forno crematorio.<ref>Italo Geloni, ''Ho fatto solo il mio dovere'', pag. 37</ref>
 
=== Il regolamento disciplinare ===
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1974-160-13A, Theodor Eicke.jpg|thumb|rigth|145px|L'SS-Obergruppenführer Theodor Eicke, Comandante del campo di Dachau dal 1933 al 1934. Violento e sanguinario, si distinse per la sua particolare efferratezza e sadica brutalità verso i prigionieri]]
 
Nell'ottobre 1933 venne emanato il regolamento del campo di concentramento di Dachau. Questo conteneva ordini di servizio per le SS addette alla sorveglianza e brutali sanzioni per i detenuti. Tale regolamento, messo a punto da [[Theodor Eicke]], doveva spezzare la personalità degli internati e impedire ogni tentativo di fuga, e prevedeva pene corporali ed esecuzioni.
 
A titolo di esempio vengono qui riportati solo alcuni punti di tale regolamento.
 
''Per il personale di sorveglianza'':
* Chi dovesse lasciar fuggire un detenuto verrà arrestato e consegnato alla polizia bavarese con l'accusa di liberazione per negligenza di un detenuto.
* Se un detenuto tenta la fuga si deve sparare senza preavviso. Se una guardia, nell'esecuzione dei suoi doveri, dovesse uccidere un detenuto che tenta di fuggire, non ne subirà conseguenze penali.
* Se dovesse ammutinarsi un reparto di detenuti, tutte le guardie presenti dovranno aprire il fuoco sui rivoltosi, senza colpi di avvertimento.
''Per i detenuti'':
* punto 6 - Chi assuma un atteggiamento ironico nei confronti delle SS, chi ometta intenzionalmente il saluto regolamentare o chi rifiuti di sottomettersi alla disciplina, verrà punito con 8 giorni di arresto e con 25 bastonate all'inizio ed alla fine di tale periodo.
* punto 12 - Chi aggredisce una guardia, chi rifiuta di lavorare, chi istighi alla rivolta, chi lascia una colonna o il posto di lavoro, chi durante queste attività scrive, sobilla o tiene discorsi viene passato per le armi sul posto o successivamente impiccato.
 
== La cittadina di Dachau e il campo di concentramento ==
Verso gli ultimi mesi del 1919, in conseguenza della fine della [[Prima Guerra Mondiale]], la fabbrica di polvere da sparo della cittadina di [[Dachau]] cadde in abbandono e venne chiusa. Questa fabbrica rappresentava la colonna portante dell'economia locale e in ripercussione di ciò, per anni, la popolazione locale subì la disoccupazione e la miseria.<ref>Il campo di concentramento di Dachau dal 1933 al 1945 - Testi e foto dell'esposizione, Pag.70</ref> L'apertura di un campo quindi, sul sito della vecchia fabbrica in disuso, riportò la speranza di una rinascita della zona, che tuttavia non si realizzò nelle forme sperate. Inizialmente la struttura si limitò al campo principale, situato in prossimità della ferrovia, e solo in seguito venne gradualmente ampliato.
 
Il campo fu suddiviso nel tempo in varie aree, tra le quali:
 
* Zona alloggi per i prigionieri, 34 grandi baracche divise in due file da un lungo viale alberato, incluse in un recinto rettangolare di 600 per 300 metri di lato
* Alloggiamenti SS
* Il "Bunker" con le prigioni
* Depositi e rimesse per veicoli
* Zone agricole con fattoria
* Campo di tiro
* Zona dei forni crematori, area alberata a forma di trapezio rettangolo adiacente per il lato obliquo all'estremità esterna destra del campo in cui si trovano, un capannone di legno dipinto come una casa tipica di villaggio di campagna bavarese, contenente un forno crematorio doppio e un grande edificio in muratura all'interno del quale vi sono quattro forni con annessa camera a gas e camerette per la fumigazione dei tessuti da disinfettare
* Cimitero
Il campo principale, completato il [[21 marzo]] [[1933]], venne visto nei primi anni come una risorsa economica importante.<br>
I prigionieri vennero impiegati, in seguito, per incarichi di lavoro anche fuori del campo, e questo coinvolse sia singoli individui che migliaia di prigionieri, a seconda delle esigenze. Talvolta gli interventi esterni, se i detenuti avevano anche un posto dove stare, fecero sorgere strutture secondare, i sottocampi. Al comando di questi, se le dimensioni lo permettevano, vennero chiamati anche prigionieri con incarico di funzionari.
[[File:Denkmal für Todesmärsche in Fürstenfeldbruck.jpg|thumb|300x300px|right|[[Fürstenfeldbruck]], nei pressi di Dachau, monumento alle vittime della marcia della morte.]]
Il sindaco di Dachau, Lambert Friedrich, in un suo memorandum del 1936, scriveva: ''Gli affari, l'artigianato e l'industria hanno fatto registrare un forte rilancio grazie alla intensa attività nel settore delle costruzioni, specialmente nei due campi delle SS (K.L.D e II SS "Deutschland")''.
 
In seguito, nel 1937, il comando del campo chiese un regolare collegamento con mezzi pubblici tra Dachau ed il campo di concentramento; ciò per permettere, principalmente, alle guardie del campo di potersi spostare in città. In una sua lettera, il nuovo sindaco, Hans Cramer, rispose positivamente, adducendo motivazioni economiche.
La nuova linea di autobus richiesta fu inaugurata il 22 novembre 1937.
La popolazione locale fu coinvolta solo parzialmente nella vita del campo, ad esempio quando si assisteva alle marce delle colonne dei prigionieri diretti ai luoghi di lavoro.
 
== Il Memoriale ==
{{quote|Ricordiamo che questo è stato|Epigrafe del Giorno della Memoria del 27 Gennaio}}
[[File:Kz dachau 20 7.9.jpg|thumb|left|Comitato Internazionale di Dachau: il Memorial.]]
Nel 1955 gli ex prigionieri sopravvissuti del Lager di Dachau, che avevano costituito il Comité International de Dachau, decisero di erigere un monumento a ricordo della immane tragedia che in quel luogo si era consumata. Il Memorial è stato realizzato in dieci anni di lavori, e, nel maggio 1965, 20 anni dopo la liberazione, fu aperto il primo grande Memorial di un Lager sul territorio della Repubblica federale tedesca.
Un paio di baracche sono state ricostruite, per mostrare al visitatore le condizioni di vita nel campo, ed una è visitabile anche con i suoi interni in legno ed i servizi. Le baracche originarie erano state in gran parte abbattute e le poche ancora in piedi, al momento della ricostruzione, erano in condizioni pietose. Delle altre 32 baracche che costituivano il campo sono rimaste le indicazioni delle fondamenta in cemento.
Il Memoriale, ricostruito nel [[2003]], è stato integrato con diversi documenti e reperti forniti da ex-internati.
Il Memoriale comprende inoltre quattro cappelle in rappresentanza delle varie religioni professate dai prigionieri.
* Memoriale ebraico
* Chiesa protestante
* Cappella cattolica (ospita gli affreschi di [[Nicola Neonato]])
* Cappella russo-ortodossa
<center>
<gallery>
File:KZ Dachau Jüdische Gedenkstätte.jpg|Memoriale ebraico
File:2500 - KZ Dachau - Protestant Monument.JPG|Chiesa protestante
File:KZ Dachau Todesangst-Christi-Kapelle.jpg|Cappella cattolica
File:KZ Dachau Russisch-Orthodoxe Kapelle.jpg|Cappella russo-ortodossa
</gallery>
</center>
 
== Responsabili del lager di Dachau ==
=== Ufficiali che si sono succeduti al comando ===
[[File:Martin weiss defendant december 1945.jpg|thumb|300x300px|right|Martin Weiß, ufficiale SS responsabile di gravi crimini nel Ghetto di Vilna, imputato al processo di Dachau nel dicembre del 1945.]]
[[File:Hoess7.jpg|thumb|300x300px|right|Impiccagione di Rudolf Höss, ex Comandante del Lager di Auschwitz. L'esecuzione della sua condanna per crimini contro l'Umanità avvenne nello stesso campo di Auschwitz il 16 aprile 1947. Höss era stato allievo di Theodor Eicke nei primi anni di Dachau.]]
* ''SS-Standartenführer'' [[Hilmar Wackerle]] (22 marzo 1933 - 26 giugno 1933)
* ''SS-Gruppenführer'' [[Theodor Eicke]] (26 giugno 1933 - 4 luglio 1934)
* ''SS-Oberführer'' [[Alexander Reiner]] (4 luglio 1934 - 22 ottobre 1934)
* ''SS-Brigadeführer'' [[Berthold Maack]] (22 ottobre 1934 - 12 gennaio 1935)
* ''SS-Oberführer'' [[Heinrich Deubel]] (12 gennaio 1935 - 31 marzo 1936)
* ''SS-Oberführer'' [[Hans Loritz]] (31 marzo 1936 - 7 gennaio 1939)
* ''SS-Hauptsturmführer'' [[Alex Piorkowski]] (7 gennaio 1939 - 2 gennaio 1942)
* ''SS-Obersturmbannführer'' [[Martin Weiß]] (3 gennaio 1942 - 30 settembre 1943)
* ''SS-Hauptsturmführer'' [[Wilhelm Weiter]] (30 settembre 1943 - 26 aprile 1945)
* ''SS-Obersturmbannführer'' [[Martin Weiss]] (26 aprile 1945 - 28 aprile 1945)
* ''SS-Untersturmführer'' [[Johannes Otto]] (28 aprile 1945)
* ''SS-Sturmscharführer'' [[Heinrich Wicker]] (28 aprile 1945 - 29 aprile 1945)
 
=== Altri ufficiali ===
 
* [[Adolf Eichmann]] (da gennaio a ottobre del 1934 1934). Eichmann ha sostenuto, durante il processo in Israele, che la sua unità non aveva nulla a che fare con il campo di concentramento.<ref>http://www.nizkor.org/ftp.cgi/people/e/eichmann.adolf/transcripts/ftp.py?people/e/eichmann.adolf/transcripts/Sessions/Session-013-04| Documentazione del processo in Israele del 1960, in lingua inglese</ref>
* [[Rudolf Höss]] (1934–1938)
* [[Max Kögel]] (1937–1938)<ref>Otto Max Kögel (nato il 16 ottobre 1895 a Füssen - morto il 27 giugno 1946 a Norimberga) è stato un ufficiale nazista che ha servito come comandante a Lichtenburg, Ravensbrück, Majdanek e nel campo di concentramento di Flossenbürg.</ref>
 
== Prigionieri internati a Dachau ==
=== Ebrei ===
* [[Bruno Bettelheim]], imprigionato nel [[1938]], liberato nel [[1939]]; abbandonò la [[Germania]]
* [[Viktor Frankl]], [[psicoterapia|psicoterapeuta]] [[Vienna|viennese]]
* [[David Ludwig Bloch]], pittore, arrestato nel [[novembre]] [[1938]] durante la ''[[Notte dei cristalli|Kristallnacht]]''
 
=== Combattenti della Resistenza anti-nazista ===
* [[Georg Elser]], morto il [[9 aprile]] [[1945]]
* [[Charles Delestraint]], ucciso il [[19 aprile]] [[1945]]
* [[Arthur Haulot]]
* [[Georges Charpak]], insignito nel [[1992]] del [[Premio Nobel per la fisica]]
* [http://www.associazionegiovannipalatucci.it/ Sito ufficiale dell'Associazione Giovanni Palatucci]
* [[Giovanni Palatucci]], [[Giusti tra le nazioni|giusto tra le nazioni]] a Dachau dal [[22 ottobre]] [[1944]] fino alla morte, il [[19 febbraio]] [[1945]]
* [[Joze Rapotec]]
* Noor-un-Nisa Inayat Khan - fucilata sett.1943 insignita della George Cross with Gold Star
*Tallone Paolo (18/6/15 - 06/10/75) aeronautica militare - partigiano pluridecorato. "quando gli Americani ci liberarono, quelli che non furono immediatamente ricoverati negli ospedali da campo morirono per il troppo cibo, dopo tanto digiuno, gli scoppiò letteralmente lo stomaco" "quando i pidocchi abbandonavano un corpo umano nelle baracche, ci allontanavamo perché significava che stava morendo"..."ho mangiato anche i topi..."..
 
=== Religiosi ===
[[File:Arbeitmachtfrei.JPG|thumb|300x300px|Di uno sterminato numero di persone che varcarono questo cancello non è rimasto nulla. Ricordiamo che questo è stato.]]
A Dachau esisteva uno speciale "Blocco dei sacerdoti", il "26". Dei circa 2.720 sacerdoti (2.579 dei quali, [[Religione cattolica|cattolici]]) imprigionati a Dachau, 1.034 morirono; la maggior parte di questi (1.780) era di etnia [[Polonia|polacca]], e 868 di loro morirono a Dachau.
 
* [[Jean Bernard]] ([[1907]] - [[1994]]), prete cattolico originario del [[Lussemburgo]], venne imprigionato dal [[maggio]] [[1941]] all'[[agosto]] del [[1942]]. Padre Bernard scrisse il libro "''Pfarrerblock 25487''" circa la propria esperienza a Dachau. Il film "''[[Il nono giorno]]''" di [[Volker Schloendorff]] si basa sui suoi diari.
* [[Anton Fränznick]], a Dachau dal [[1942]], morto il [[27 gennaio]] [[1944]]
* [[Beatificazione|Beato]] [[Stefan Wincenty Frelichowski]], prete cattolico, morto il [[23 febbraio]] [[1945]]
* Beato [[Stefan Grelewski]], prete cattolico, prigioniero num. 25281, morto di fame a Dachau il [[9 maggio]] [[1941]]
* Beato [[Alojs Andritzki]], prete cattolico, ucciso con un'iniezione letale il [[3 febbraio]] [[1943]]
* Beato [[Georg Häfner]], prete cattolico, morto di stenti il [[20 agosto]] [[1942]]
* Beato [[Gerhard Hirschfelder]], prete cattolico, morto di fame e malattia il [[1º agosto]] [[1942]]
* [[Adam Kozlowiecki]], [[cardinale]] polacco
* [[Karl Leisner]], a Dachau dal [[14 dicembre]] [[1941]], liberato il [[4 maggio]] [[1945]], morì il [[12 agosto]] a causa della [[tubercolosi]] contratta nel campo
* [[Martin Niemöller]], imprigionato nel [[1941]], liberato il [[4 maggio]] [[1945]]
* [[Hermann Scheipers]]
* [[Richard Schneider]], a Dachau dal [[22 novembre]] [[1940]], liberato il [[29 marzo]] [[1945]]
* [[Aloys Scholze]], morto il [[1º settembre]] [[1942]]
* [[Joseph Kentenich]], fondatore del [[Movimento Schoenstatt]], trascorse tre anni e mezzo a Dachau
 
=== Politici ===
[[File:Figl leopold 01.jpg|thumb|100px|right|Leopold Figl]]
* [[Fritz Michael Gerlich]], giornalista tedesco, fu fucilato il 30 giugno 1934
* [[Leopold Figl]], arrestato nel [[1938]], rilasciato l'[[8 maggio]] [[1943]]
* [[Alois Hundhammer]], arrestato il [[21 giugno]] [[1933]], rilasciato il [[6 luglio]] [[1933]]
* [[Kurt Schumacher]], a Dachau dal [[luglio]] [[1935]], trasferito a [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]] nel [[1939]], ritornato a Dachau nel [[1940]], rilasciato per una grave malattia il [[16 marzo]] [[1943]]
* [[Stefan Starzynski|Stefan Starzyński]], sindaco di [[Varsavia]], morto probabilmente nel [[1943]]
* [[Baral Edoardo Enrico]], n° 146983, arrestato il 31 marzo 1944, deportato in Germania, campi di Oberottmarschausen, prigione di Sangau, carcere di Monaco, campo di concentramento di Mosach, prigione di Monaco, Campo di Dachau, liberato il 28 aprile 1945.
 
=== Comunisti ===
* [[Alfred Andersch]], trattenuto per 6 mesi nel [[1933]]
* [[Emil Carlebach]] ([[ebreo]]), a Dachau dal [[1937]], trasferito a [[Buchenwald]] nel [[1938]]
* [[Nikolaos Zachariadis]] ([[Grecia|greco]]), a Dachau dal [[novembre]] [[1941]] al [[maggio]] [[1945]]
* [[Oskar Müller]], a Dachau dal [[1939]], liberato nel [[1945]]
Marcello Bait, arrestato a Ronchi dei Legionari assieme all'amico Mario Candotto (Gorizia - Italia) dai tedeschi e dai fascisti italiani il 24 maggio 1944, internato a Dachau i primi di giugno e rimasto in questo campo fino alla liberazione il 29 aprile del 1945.
 
=== Scrittori ===
* [[Tadeusz Borowski]], scrittore, sopravvissuto, ma suicida nel [[1951]].
* [[Stanislaw Grzesiuk|Stanisław Grzesiuk]], scrittore, poeta e cantante polacco, a Dachau dal [[4 aprile]] [[1940]], trasferito in seguito al campo di [[Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen|Mauthausen-Gusen]].
* [[Stefan Kieniewicz]], storico polacco.
* [[Gustaw Morcinek]], scrittore polacco.
* [[Boris Pahor]] scrittore sloveno.
* [[Jura Soyfer]], a Dachau per 6 mesi nel [[1938]], trasferito in seguito a [[Buchenwald]].
* [[Stevo Žigon]], attore, direttore di teatro e scrittore serbo, a Dachau dal [[dicembre]] [[1943]] al [[maggio]] [[1945]].
 
== I sottocampi ==
[[File:Erdhütten in KZ-Außenlager bei Kaufering.jpg|thumb|300x300px|right|Sottocampo di Kaufering, 29 aprile 1945.]]
Molte strutture minori (sottocampi) vennero approntate per far fronte alle esigenze di produzione o alle necessità di alcune aree, in modo da avere sempre personale nelle vicinanze dei luoghi di lavoro.
 
Ad esempio vennero costruiti sottocampi nelle vicinanze delle fabbriche [[Zeppelin]], [[Messerschmitt AG]], [[B&nbsp;MW]], [[Dornier-Werke|Dornier]], [[Agfa]], [[Präzifix]], [[Dynamit]], [[Magnesite]], [[Kimmel]] e così via.
{{MultiCol}}
* [[Allach]]
* [[Aufkirch]]
* [[Augsburg]]
* [[Bad Ischl]]
* [[Bad Tölz]]
* [[Bäumenheim-Asbach]]
* [[Baubrigade XIII]]
* [[Bayersoien]]
* [[Bayrisch Zell]]
* [[Birgsau]]
* [[Blaichach]]
* Bruck
* [[Burgau/Günzburg]]
* [[Dachau]]
* [[Eching]]
* [[Echterdingen]]
* [[Ellwangen]]
* [[Emmerting]]
* [[Eschelbach]]
* [[Feistenau]]
* [[Feldafing]]
* [[Fischbachau]]
* [[Fischen]]
* [[Fischhorn]]
* [[Friedolfing]]
* [[Friedrichshafen]]
* [[Füssen]]
* [[Gablingen]]
* [[Garmisch-Partenkirchen]]
* [[Germering]]
* [[Gmünd]]
* [[Halfing]]
{{ColBreak}}
* [[Hallein]]
* [[Hausham]]
* [[Heidenheim (Baviera)|Heidenheim]]
* [[Heppenheim]]
* [[Horgau]]
* [[Innsbruck]]
* [[Itter]]
* [[Karlsfeld]]
* [[Kaufbeuren]]
* [[Kaufering]]
* [[Kempten]]
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* [[Kottern]]
* [[Landsberg]]
* [[Landshut]]
* [[Lauingen]]
* [[Lind]]
* [[Lochau]]
* [[Markt Schwaben]]
* [[Moschendorf]]
* [[Mühldorf]]
* [[Mühlheim]]
* [[Monaco di Baviera]]
* [[Neustift]]
* [[Norimberga]]
* [[Oberdorf (Francia)|Oberdorf]]
* [[Oberföhring]]
* [[Ottobrunn]]
* [[Passavia]]
* [[Pfersee]]
{{ColBreak}}
* [[Plansee]]
* [[Pollnhof]]
* [[Radolfzell]]
* [[Rohrdorf]]
* [[Rorgsachwaige]]
* [[Rothschwaige]]
* [[Salisburgo]]
* [[Saulgau]]
* [[Schlachters-Sigmarszell]]
* [[Schleissheim]]
* [[Schloss Itter]]
* [[Seehausen]]
* [[Spitzingsee]]
* [[Steinhoering]]
* [[Stephanskirchen]]
* [[St. Gilgen]]
* [[St. Lambrecht]]
* [[St. Wolfgang]]
* [[Traunstein]]
* [[Trostberg]]
* [[Türkenfeld]]
* [[Türkheim]]
* [[Tutzing]]
* [[Überlingen]]
* [[Ulma]]
* [[Utting]]
* [[Valepp]]
* [[Vulpmes]]
* [[Weissensee]]
* [[Wolfratshausen]]
* [[Zangberg]]
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== Galleria fotografica ==
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File:Bundesarchiv Bild 152-01-14, Dachau, Konzentrationslager.jpg|Prigionieri ripresi mentre mangiano nel refettorio. 24 maggio 1933.
File:Bundesarchiv Bild 152-01-16, KZ Dachau, SS-Wachmannschaft.jpg|Le guardie SS prendono servizio al campo di Dachau. 27 maggio 1933.
File:Bundesarchiv Bild 183-H29241, Dachau, Konzentrationslager.jpg|Uscita dal vecchio cancello di Dachau di un gruppo dei 600 prigionieri graziati. 22 dicembre 1933.
File:Bundesarchiv Bild 183-R96361, Dachau, Konzentrationslager.jpg|Discorso del comandante del campo, Theodor Eicke, ad alcuni dei circa 600 detenuti liberati nell'ambito dell'azione di grazia del Natale 1933.
File:Bundesarchiv Bild 152-11-30, KZ Dachau, Besuch von BDM-Führerinnen.jpg|Visita al campo dei capi femminili (Führerinnen) della [[Gioventù hitleriana]]. 8 maggio 1936.
File:Kennzeichen für Schutzhäftlinge in den Konzentrationslagern.jpg|Sistema di identificazione dei gruppi di prigionieri introdotto nel 1936.
File:Dachau - Brief.JPG|Busta affrancata di una vecchia lettera del 1937, spedita dal campo di concentramento di Dachau.
File:Bundesarchiv Bild 152-16-21, KZ Dachau, Übungslager, Besuch Heinrich Himmler.jpg|Heinrich Himmler in visita a Dachau, passa in rassegna il corpo delle SS-Junkern del campo. Marzo 1938.
File:Bundesarchiv Bild 152-23-34A, Dachau, Konzentrationslager.jpg|Adunata nel piazzale dell'appello. 28 giugno 1938.
File:Bundesarchiv Bild 152-23-35A, Dachau, Konzentrationslager.jpg|Prigionieri in fila nel piazzale dell'appello (particolare). 28 giugno 1938.
File:Bundesarchiv Bild 152-23-25, Dachau, Konzentrationslager.jpg| Cucine del campo. 28 giugno 1938.
File:Bundesarchiv Bild 152-23-27A, Dachau, Konzentrationslager.jpg| Prigionieri portano fuori dalle cucine grosse marmitte con il rancio per gli internati. 28 giugno 1938.
File:Bundesarchiv Bild 152-27-19A, Dachau, Konzentationslager.jpg|Prigionieri che recuperano mattoni da edifici demoliti della vecchia fabbrica di munizioni. 20 luglio 1938.
File:KZDachau1945.jpg|L'aquila nazista ancora svetta imponente sulla porta di accesso principale al campo, dopo la liberazione. 29 aprile 1945.
File:Dead corpses in train dachau.jpg|Cadaveri nel treno della morte di Dachau. Il treno aveva una quarantina di vagoni contenenti i corpi di 2-3 mila prigionieri morti, inviati a Dachau dagli altri lager negli ultimi giorni della guerra. 1945.
File:Prisoners liberation dachau.jpg|Prigionieri che acclamano ai liberatori. Tra di loro molti bambini. 29 aprile 1945.
File:Dachau-002edit.jpg|Lapide commemorativa a ricordo della liberazione operata dall'Esercito statunitense.
File:KL Dachau Block X gas chamber.jpg|La vasta camera a gas del crematorio grande. Ancora oggi vi è visibile la scritta ''"Brausebad"'', "doccia", per ingannare le vittime.
File:Dachau edificio crematorio e camere a gas.jpg|Il crematorio grande di Dachau denominato "Baracke X" finito di costruire nel 1943, come appare oggi. Dotato di 4 forni, di camera a gas e camerette per la disinfezione a fumigazione dei vestiti delle vittime .
File:Dachau Forni crematori.jpg|Due dei quattro forni crematori installati dalla ditta Kori di Berlino nel crematorio grande.
File:Dachau Krematorium sign.jpg| Lapide, nei pressi del crematorio, posta a Memoria. Vi è incisa la scritta "Ricordate come noi siamo morti qui".
File:Dachau-015.jpg|Monumento e lapide posti sulla fossa comune, dentro il recinto del campo.
File:KZ Dachau Entrance.jpg|Lo "Jourhaus", l'ingresso principale al campo come appare oggi.
File:Dachau-WM.jpg|Gli edifici che ora ospitano il Museo del campo di Dachau. Foto del 27 maggio 2005.
File:DachauMemorialJM.jpg|Scultura nel Memoriale.
File:Dachau never again.jpg| "''Mai più''", scritto in 5 lingue.
 
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Comité Internationale de Dachau, ''Il campo di concentramento di Dachau dal 1933 al 1945. Testi e foto dell'esposizione'', 2005, ISBN 978-3-87490-753-8
* [[Italo Geloni]], ''Ho fatto solo il mio dovere'' (Diario di un partigiano toscano e della sua odissea per diversi Lager: Bolzano, Flossenbuerg, Hersbruck, Mauthausen, Dachau). Pontedera 2004(deportati.it)
* [[Francesco Maria Feltri]]. ''Il nazionalsocialismo e lo sterminio degli ebrei: lezioni, documenti''. 1995, Casa Edititrice Giuntina. ISBN 88-8057-016-1
 
== Voci correlate ==
* [[Massacro di Dachau]]
* [[Lista dei campi di concentramento nazisti]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=KonzentrationslagerCategory:Germain DachauBoffrand}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* Liberazione del campo di concentramento di DACHAU. Documentazione del massacro delle Waffen SS da parte delle truppe USA. 29 aprile 1945 (in inglese) [http://www.humanitas-international.org/archive/dachau-liberation/ Dachau Concentration Camp - Liberation April 29,1945 Timeline Dachau]
* La visita a Dachau del Capo della Polizia Antonio Manganelli (video) [http://www.associazionegiovannipalatucci.it/media.htm Giovanni PALATUCCI Associazione]
* Enciclopedia dell'Olocausto - Museo virtuale sull'olocausto (in italiano)[http://www.ushmm.org/museum/exhibit/focus/italian/ Enciclopedia dell'Olocausto]
* U.S. Holocaust Memorial Museum; Wikipedia - Dachau (in inglese) [http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Holocaust/dachau.html Dachau Concentration Camp]
* Campo di Concentramento di Dachau sul Portale www.lager.it [http://www.lager.it/dachau.html Dachau]
* Galleria fotografica del Campo di Concentramento di Dachau sul Portale www.lager.it [http://www.lager.it/0_dachau.html VideoGalleria di Dachau (Germania)]
* Approfondimento su scrapbookpages.com [http://www.scrapbookpages.com/Dachauscrapbook/Contents.html Table of Contents of the Dachau Scrapbook web site]
* Sito ANED con libri liberamente utilizzabili in rete [http://www.deportati.it/librionline/default.html ANED | Libri | Libri on line]
* Informazioni utili per una visita al campo [http://www.lageredeportazione.org/lager/pagina17.html Lager e Deportazione - I LAGER]
* Sito della chiesa dell'agonia di Cristo [http://www.scrapbookpages.com/Dachauscrapbook/MemorialSite/Catholic.html Church of the Mortal Agony of Christ at the Memorial Site in the former Dachau Concentration Camp]
* Sito ufficiale dell'[[Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti|ANED]][http://www.deportati.it/aned/default.html ANED | Chi siamo: ANED]
 
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[[Categoria:Campi di concentramento nazisti|Dachau]]
 
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[[pl:Dachau (KL)]]
[[pt:Campo de concentração de Dachau]]
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[[ru:Дахау (концентрационный лагерь)]]
[[sh:Logor Dahau]]
[[sk:Koncentračný tábor Dachau]]
[[sl:Koncentracijsko taborišče Dachau]]
[[sq:Kampi i përqëndrimit Dachau]]
[[sr:Логор Дахау]]
[[sv:Dachau (koncentrationsläger)]]
[[ta:டேச்சு அரசியல் கைதிகள் முகாம்]]
[[th:ค่ายกักกันดาเคา]]
[[tr:Dachau Toplama Kampı]]
[[uk:Дахау (концтабір)]]
[[vi:Trại tập trung Dachau]]
[[zh:达豪集中营]]