Museo Boncompagni Ludovisi per le arti decorative e Germain Boffrand: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{S|musei di Roma}}
|Nome = Germain
{{Museo
|NomeCognome = Boffrand
|Sesso = M
|Tipologia= Arte
|LuogoNascita = Nantes
|Immagine= Sallustiano - v Boncompagni villino Boncompagni Ludovisi e Museo 1280048.JPG
|GiornoMeseNascita = 16 maggio
|Didascalia=
|LarghezzaAnnoNascita = 1667
|LuogoMorte = Parigi
|Data di apertura= 1995
|GiornoMeseMorte = 19 marzo
|Data di chiusura =
|AnnoMorte = 1754
|Gestione = [[Musei nazionali italiani#Polo museale della Campania|MIBACT - Polo museale del Lazio]]
|Epoca = 1600
|Fondatori=
|Epoca2 = 1700
|Località = [[Roma]]
|Attività = architetto
|Indirizzo = Via Boncompagni Ludovisi, 18
|Nazionalità = francese
|Latitudine =
|PostNazionalità = , grande esponente del [[Rococò]]
|Longitudine =
|Immagine = GermainBoffrandPortrait.jpg
|Direttore = Matilde Amaturo
|Didascalia = ritratto eseguito da [[Lambert-Sigisbert Adam]]
|Visitatori = 3874
|DimImmagine = 250
|Note visitatori = <ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1452786836128_2015MuseiPerSito.pdf|titolo=Dati visitatori 2015|sito=beniculturali.it|accesso=15 gennaio 2016}}</ref>
|Anno visitatori = 2015
|Sito= http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/246/museo-boncompagni-ludovisi-per-le-arti-decorative-il-costume-e-la-moda-dei-secoli-xix-e-xx
}}
 
==Biografia==
Il '''Museo Andrea e Blanceflor Boncompagni Ludovisi''' (anche, più semplicemente, '''Museo Boncompagni Ludovisi'''), è un museo dedicato alle le [[arti decorative]], al costume e alla moda italiane. Il Museo è allestito nel [[Villino Boncompagni Ludovisi]] il museo è sito in via Boncompagni 18 (traversa di [[Via Veneto (Roma)|via Vittorio Veneto]]) a [[Roma]]. Già affidato alla [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]], dal dicembre 2014 è entrato a far parte dei 43 musei del [[Musei nazionali italiani|Polo museale del Lazio]]. L'ingresso è gratuito.
Nipote di Mathurin Boffrand, pittore e scultore a [[Machecoul]], e figlio di Jean Boffrand, mastro scultore e architetto a [[Nantes]], Germain Boffrand è il secondo di dodici figli. Durante la sua infanzia lavorerà col padre, già rinomato nella regione nantese.
 
Da Adolescente intraprende gli studi superiori all'Università di Nantes divenendo ''Maître des Arts'', "Maestro d'Arte", come suo fratello maggiore Guillaume.
== Storia ==
Nel 1682 si reca a [[Parigi]] con sua madre, sorella del poeta [[Philippe Quinault]]. La prima testimonianza di Boffrand a Parigi, risale al 19 settembre 1685 quando partecipa con sua madre al matrimonio della figlia maggiore di Quinault con Charles Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del [[Charles Le Brun|grande pittore]]. Quinault lo introdurrà negli ambienti della ''Corte'' e della città di [[Parigi]], tanto che l'anno seguente appare citato nelle liste dei costruttori reali, quando si occupa di disegnare [[Place Vendôme]] al seguito del grande architetto [[Jules Hardouin-Mansart]]. Collaboratore del grande maestro, Boffrand, dal 1690 sarà associato alle grandi commissioni reali dove partecipa anche al cantiere dell'[[Orangerie di Versailles]].
Già residenza della famiglia [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni Ludovisi]], nel 1972, con disposizione testamentaria, l'edificio in stile [[Eclettismo (arte)|Eclettico]], che risale agli inizi del [[XX secolo]], fu donato dalla principessa Blanceflor de Bildt Boncompagni allo Stato italiano, perché lo mantenesse e lo usasse "esclusivamente per scopi artistico-culturali di pubblica utilità".
 
Boffrand fu uno dei maggiori architetti del nuovo stile ''Reggenza'', che contribuirà a creare. Fu anche un grande creatore e promotore del [[Rococò]] integrato all'architettura classica mansartiana della fine del regno del [[Re Sole]]. Infatti scrupoloso di conservare la monumentalità classica dell'[[Architettura barocca]] francese, cercherà di affermare l'ornamentazione ''rocaille'' nelle decorazioni d'interni con grande maestria.
Il museo è stato aperto al pubblico nel 1995. È oggi gestito dal Polo Museale del Lazio.
 
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise (23).JPG|thumb|upright=1.6|left|lo splendido ''Salone Ovale'' dell'[[Hôtel de Soubise]] di [[Parigi]].]]
== Percorso museale ==
La sua professionalità gli permetterà nel 1699 di lasciare le grandi ''Opere Reali'' per dedicarsi a una clientela privata, essenzialmente parigina, raffinata e ambiziosa, disposta ad accettare con audacia delle innovazioni, impensabili fino ad allora, per degli edifici ufficiali.
Dedicato alle arti decorative, al costume e alla moda italiane, nelle 5 sale espositive il Museo Boncompagni Ludovisi espone gli arredi originali del [[villino Boncompagni Ludovisi]], tra cui:
Fu così che nel 1703 progettò la costruzione del Castello dei [[Duchi di Lorena]] a [[Lunéville]]<ref>"Francia", Guida TCI, 1997.</ref>, che gli valse la nomina di ''Primo Architetto'' dal duca [[Leopoldo di Lorena]]. Lavora, poi, all'ampliamento del prestigioso [[Palais Bourbon]], nel 1710; e si trova quindi, dal 1732, a decorare gli sfavillanti interni dell'[[Hôtel de Soubise]], forse il suo capolavoro; e ancora a concepire la ricostruzione del [[Castello d'Aulnois]], per la famiglia degli Armoises, nel [[Ducato di Lorena]].
*[[Mobile (arredamento)|mobili]];
*[[arazzo|arazzi]];
*[[dipinti]];
*[[Ceramica|ceramiche]].
 
Tuttavia esegue anche numerose opere pubbliche al servizio della Città di Parigi, in seguito dell'entrata a far parte dell'[[Académie royale d'architecture]] nel 1709. Nel 1732 sarà nominato ''Ispettore generale dei Ponti e delle Strade'' creando dei progetti di ristrutturazione e risanamento del [[Halles|quartiere delle Halles]]. Partecipa al concorso per la costruzione della ''Place Louis XV'', l'odierna [[Place de la Concorde]]; nominato capo dell'''Hôpital général'' nel 1724, costruisce nel 1727, nell'[[Île de la Cité]], il superbo ''Hôpital des Enfants Trouvés'' (andato distrutto); lavora alla [[Salpêtrière]], a [[Bicêtre]] e all'[[Hôtel-Dieu (Parigi)|Hôtel-Dieu]].
È in fase di allestimento una sezione, con oggetti che spaziano in un periodo compreso tra il [[XVIII secolo]] ed il XX secolo, che riguarda:
*arti decorative;
*[[moda italiana]] [tra cui abiti di "gran sera" delle grandi firme dell'alta moda italiana del periodo che spazia dal 2° [[dopoguerra]] al periodo contemporaneo ([[1950]]-[[1990]])];
*costume;
*[[Disegno industriale|design]].
 
La sua maestria, ormai riconosciuta a livello internazionale, lo porta anche a operare per il [[Principe elettore]] [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]] che gli commissiona una fontana e un padiglione da caccia per i giardini del suo ''Castello di Bouchefort'', nei dintorni di [[Bruxelles]], oggi distrutto. In [[Germania]], collabora con [[Balthasar Neumann]], nel 1724, alla [[Residenza di Würzburg]].
In modo particolare il Museo Boncompagni Ludovisi propone la [[storia]] della [[moda italiana]] che va dai primi anni del [[XX secolo]], alle sfide alla moda francese degli [[Anni 1920|anni venti]], fino all'autonomia creativa della fine degli [[Anni 1940|anni quaranta]], per arrivare ai successi degli ultimi decenni. Nella collezione, abiti di [[Fausto Sarli]], [[Fernanda Gattinoni]], [[Valentino (stilista)|Valentino]], [[Roberto Capucci]], [[Raffaella Curiel]], [[Lorenzo Riva]], [[Renato Balestra]], [[Mila Schön]], Marella Ferrera, André Laug e Angelo Litrico. Nel [[1996]], a questo patrimonio si è aggiunto l'importante Fondo di abiti appartenuti a [[Palma Bucarelli]] ([[1910]]-[[1998]]), la direttrice della [[Galleria nazionale d'arte moderna|Galleria nazionale d'arte moderna di Roma]] dal [[1941]] al [[1975]], una tra le donne più eleganti d'Italia. Ci sono ancora abiti della Sartoria Paradisi di Roma e i depositi di collezionisti importanti, come quello della giornalista di moda Maria Vittoria Caruso Alfonsi.
 
Il 10 gennaio del 1745 Boffrand diviene membro della prestigiosa [[Royal Society]] e lo stesso anno è autore di un trattato d'architettura, ''Le livre d'architecture'' nel quale sono stampati i suoi capolavori. Questo libro contribuirà enormemente alla diffusione dello stile Rococò e del gusto francese in tutta [[Europa]].
Il Museo Boncompagni Ludovisi ospita [[Manifestazione|eventi]] e mostre d'[[arte contemporanea]].
 
Fr i suoi allievi si ricordano François Dominique Barreau de Chefdeville, Charles-Louis Clérisseau, e soprattutto, Emmanuel Héré, l'architetto della scenografica [[Place Stanislas]] a [[Nancy]].
È aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica con visite accompagnate secondo i seguenti orari: 9.30, 11.00, 12.30, 14.30, 16.00 e 17.30. L'ingresso è libero.
 
Muore a [[Parigi]] all'età di 87 anni.
== Mostre ==
*{{cita web|http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it/96/archivio-mostre/20/tristano-di-robilant|Tristano di Robilant. (2007)}}
*{{cita web|http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it/96|archivio-mostre/20/ottorino-mancioli moda-e-modi-nei-disegni-di Ottorino Mancioli. (2008)}}
*{{cita web|http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it/96/archivio-mostre/6/arabesque-la-danza-fotografata-da-luciano-usai|La danza fotografica da Luciano Usai. (2008)}}
*{{cita web|http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it/96/archivio-mostre/5/pino-procopio-ulisse-scene-da-un-viaggio|Pino Procopio, Ulisse, Scene da un viaggio. (2008)}}
*[https://web.archive.org/web/20141221120745/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F96%2Farchivio-mostre%2F10%2Farmonie-e-disarmonie-degli-stati-danimo-arnaldo-ginna-futurista Arnaldo Ginna Futurista. (2009)]
*[https://web.archive.org/web/20160303195425/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F96%2Farchivio-mostre%2F8%2Flo-zoo-di-pinocchio-galleria-di-ritratti-dei-personaggi-animali-disegni-di-filippo-sassoli Lo zoo di Pinocchio. Galleria di ritratti dei personaggi-animali. Disegni di Filippo Sassoli. (2009)]
*[https://web.archive.org/web/20160303192233/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F96%2Farchivio-mostre%2F9%2Frolando-monti-dal-tonalismo-allastrazione-lirica Rolando Monti - Dal tonalismo all'astrazione lirica. (2010)]
*[https://web.archive.org/web/20141221120002/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F21%2Fnews%2F7%2Ffernanda-gattinoni-moda-e-stelle-ai-tempi-della-hollywood-sul-tevere Fernanda Gattinoni. Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere. (2011)]
*[https://web.archive.org/web/20141221114852/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F21%2Fnews%2F8%2Ffalsi-ma-belli-il-gioiello-dimitazione-1900-1940-dalla-collezione-di-nicoletta-pietravalle Falsi ma Belli. (2011)]
*[https://web.archive.org/web/20141221115440/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F21%2Fnews%2F14%2Fla-palma-delleleganza-la-donazione-di-palma-bucarelli-al-museo-boncompagni-ludovisi Palma Bucarelli. La Palma della bellezza. (2012)]
*[https://web.archive.org/web/20141221120607/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F96%2Farchivio-mostre%2F25%2Fzecchin-cambellotti-e-le-mille-e-una-notte Zecchin - Cambellotti e Le Mille e una notte. (2013)]
*[https://web.archive.org/web/20141217055139/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F21%2Fnews%2F34%2Feva-futura-di-joseph-pace Joseph Pace, L'Eva Futura. (2014)]
*[https://web.archive.org/web/20141221120837/http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/index.php?it%2F21%2Fnews%2F29%2Funa-via-duscita-per-un-cuore-costretto Lydia Predominato, Una via d'uscita per un cuore costretto. (2014)]
 
== Note Opere==
===Architecture civile===
==== A Parigi ====
[[File:Hôtel Boffrand.jpg|thumb|l'Hôtel de Boffrand nella [[Place Vendôme]].]]
[[File:Parigi, Hôtel de Soubise.JPG|thumb|la facciata dell'[[Hôtel de Soubise]].]]
* [[Place Vendôme]], 1685-99, disegnatore sotto la direzione di [[Jules Hardouin-Mansart]].
* ''Hôtel Le Brun'', 49 rue du Cardinal-Lemoine, 1700, costruito per Charles II Le Brun, nipote e [[figlioccio]] del grande pittore [[Charles Le Brun]] e parente di Boffrand.
* [[Hôtel de Soubise]], 60 rue des Francs-Bourgeois, 1704-1707 e 1735–1740.
* Facciata del ''Convento dei Padri de la Merci'', 45 rue des Archives, commissionata dal principe di Soubise per migliorare l'edificio dirimpettaio, distrutto sotto la [[Rivoluzione francese]].
* ''Hôtel d'Argenson'' (detto anche Hôtel de la chancellerie d'Orléans), 19 rue des Bons-Enfants, 1707, distrutto nel 1923.
* ''Palazzo del Petit Luxembourg'', 1709-1716: ristrutturato per [[Anna del Palatinato]], vedova del principe [[Enrico III Giulio di Borbone-Condé]].
* ristrutturazione dell'''Hôtel de Mayenne'', 21 rue Saint-Antoine, 1709, per [[Carlo Enrico di Lorena]], conte di [[Vaudémont]].
* ''Hôtel Amelot de Gournay'', 1 rue Saint-Dominique, 1712.
* ''Hôtel de Torcy'' (oggi Hôtel Beauharnais, Ambasciata di Germania), 78 rue de Lille, 1713.
* ''Hôtel de Seignelay'', 80 rue de Lille, 1713.
* ''Bibliothèque de l'Arsenal'', 1715–25, per il duca del [[Maine (provincia)|Maine]].
* ristrutturazione del [[Palazzo di Giustizia (Parigi)|Palazzo di Giustizia]], 1722.
* Portale dell'''Hôtel de Villars'' (oggi Municipio del [[VII arrondissement di Parigi]]), 116 rue de Grenelle.
 
Regione Parigina:
 
* ''Castello di [[Roissy-en-France]]'', 1704–15 (distrutto).
* [[Ospedale di Bicêtre]], [[Le Kremlin-Bicêtre]], 1731 (logge distrutte).
 
====In Lorena====
[[File:Chateau de Lunéville - 2012-05-16.jpg|thumb|il Castello di [[Lunéville]].]]
[[File:Meurthe-et-Moselle Chateau Haroue 1.JPG|thumb|''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]]]]
[[File:Nancy Cathedral BW 2015-07-18 16-31-28.jpg|thumb|la [[Cattedrale di Nancy]].]]
* [[Castello di Lunéville]], opera emblematica di Boffrand, 1703-09, residenza dei [[Duchi di Lorena]] [[Leopoldo di Lorena]] e [[Stanislao Leszczyński]].
* ''Castello d'Aulnois'' a [[Aulnois-sur-Seille]], 1703.
* ''Castello della Favorita'' a [[Lunéville]], 1730-34, per [[Carlo Alessandro di Lorena]].
* ''Castello della Malgrange'' (a [[Jarville-la-Malgrange]] presso [[Nancy]]; parzialmente distrutto), per [[Leopoldo di Lorena]].
* Progetti incompiuti per il [[Palazzo Ducale (Nancy)|Palazzo Ducale]] di [[Nancy]].
* ''Castello di Commercy'' per [[Carlo Enrico di Lorena]], Principe di [[Vaudémont]] e di [[Commercy]],
* ''Castello de Beauvau-Craon'' a [[Haroué]], 1720–32.
* ''Castello di Thuillières'', 1725.
 
a Nancy:
 
* ''Hôtel des Loups'', primo [[hôtel particulier]] costruito da Boffrand a [[Nancy]].
* ''Hôtel de Ludre''
* ''Hôtel de Beauvau-Craon'', 2 place de la Carrière, per Marc de Beauvau, principe di Craon.
* ''Hôtel Ferraris'', 29 rue du haut-Bourgeois, 1717–20.
* ''Hôtel de la Monnaie'', rue de la Monnaie, 1721.
 
in Europa:
 
* ''Padiglione di Caccia'' del ''Castello di Bouchefort'' a [[Bruxelles]], per [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]], 1705 (distrutto).
* disegno della facciata della [[Residenza di Würzburg]], 1724.
 
===Architetture religiose===
* ''Abside orientale''della [[Cattedrale di San Giovanni (Besançon)|Cattedrale di San Giovanni]] a [[Besançon]], 1739-56.
* ''Cappella della Comunione'' nella [[Chiesa di Saint-Merri]], 78 rue Saint-Martin, [[Parigi]], 1743.
* ''Altar maggiore'' della [[Cattedrale di Nantes]].
* alcuni restauri alla [[Cattedrale di Notre-Dame]] di [[Parigi]], 1728-48.
* [[Cattedrale di Nancy]], iniziata da Giovanni Betto, continuata da Mansart e terminata da Boffrand nel 1742.
 
===Genio Civile===
* ''Ponte Vecchio'' di[[Pont-sur-Yonne]].
* ''Ponte'' di [[Joigny]], 1725–28.
* ''Ponte'' di [[Villeneuve-sur-Yonne]], 1735.
 
==Bibliografia==
* {{fr}} Michel Gallet, Jörg Garms: ''Germain Boffrand 1667–1754. L'aventure d'un architecte indépendant''. Ed. Herscher, Parigi, 1986.
* {{fr}} Le Franc Erwann, Les Boffrand: ''Une dynastie d'artistes nantais au xviie siècle''., da: ''Bulletin de la Société d'histoire et d'archéologie de Nantes et de Loire-Atlantique'', vol. 143, 2008.
* {{fr}} François-Pierre-H Tarbé de Saint-Hardouin: ''Notices biographiques sur les ingénieurs des ponts et chaussées depuis la création du corps, en 1716, jusqu'à nos jours - Germain Boffrand'', Parigi, Librairie Polytechnique, 1884.
 
==Note==
<references/>
 
== VociAltri correlateprogetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Germain Boffrand}}
*[[Musei di Roma]]
*[[Musei del Lazio]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/246/museo-boncompagni-ludovisi-per-le-arti-decorative-il-costume-e-la-moda-dei-secoli-xix-e-xx|Museo Boncompagni Ludovisi - Polo museale del Lazio}}
*{{cita web|url=http://www.museionline.it/museums/show.php?idmuseum=796|titolo=Info sul sito di Museionline}}
 
{{Controllo di autorità}}
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{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:MuseoMembri Boncompagnidella LudovisiRoyal per le arti decorativeSociety]]
[[Categoria:Roma R. XVII Sallustiano]]