Giuseppe Sanmartino e Luka Jović: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
|Nome = Luka Jović
|Immagine = FWC 2018 - Group E - SRB v BRA - Photo 113 (cropped).jpg
|Didascalia = Jović con la maglia della [[Nazionale di calcio della Serbia|nazionale serba]] nel [[2018]].
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{SRB}}
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Attaccante (calcio)|Attaccante]]
|Squadra = {{Calcio Real Madrid}}
|TermineCarriera =
|SquadreGiovanili = {{Carriera sportivo
|2005-2014|{{Calcio Stella Rossa|G}}|
}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
|2014-2016|{{Calcio Stella Rossa|G}}|42 (12)
|2016-2017|{{Calcio Benfica B|G}}|18 (4)
|2016-2017|{{Calcio Benfica|G}}|2 (0)
|2017-2019|{{Calcio Eintracht Francoforte|G}}|54 (25)
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}}
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|2012-2013|{{NazU|CA|SRB||16}}|12 (10)
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|2018-|{{Naz|CA|SRB}}|6 (2)
}}
|Vittorie = {{MedaglieCompetizione|Europei di calcio Under-19}}
{{MedaglieBronzo|[[Campionato europeo di calcio Under-19 2014|Ungheria 2014]]}}
|Aggiornato = 20 giugno 2019
}}
{{Bio
|Nome = GiuseppeLuka
|Cognome = SanmartinoJović
|PreData = {{serbo|Лука Јовић}}
|PostCognomeVirgola = o '''Sammartino'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = NapoliBijeljina
|GiornoMeseNascita = 23 dicembre
|AnnoNascita = 17201997
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =
|GiornoMeseMorte = 12 dicembre<ref>Libro XIII dei defunti (1784-1799), fol. 181 v., Parrocchia Santa Maria dell'Avvocata</ref>
|AnnoMorte = 1793
|Attività = calciatore
|Epoca = 1700
|Nazionalità = serbo
|Attività = scultore
|PostNazionalità = , [[Attaccante (calcio)|attaccante]] del {{Calcio Real Madrid|N}}, della [[Nazionale di calcio della Serbia|nazionale serba]] e della [[Nazionale Under-21 di calcio della Serbia|nazionale Under-21 serba]]
|Nazionalità = italiano
}}
Attivo a Napoli, il Sanmartino fu uno scultore dal grande virtuosismo tecnico, ricordato principalmente per essere l'autore del ''[[Cristo velato]]''.
 
== Biografia ==
Nasce nel piccolo villaggio di Batar, vicino a a [[Bijeljina]], città della [[Bosnia ed Erzegovina]] (precisamente [[Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina]]), da Milan e Svetlana Jović.
Scarsissime notizie biografiche ci restano di Giuseppe Sanmartino che, nato a Napoli nel 1720 da Nunziante, si formò nella bottega di [[Matteo Bottiglieri]]<ref>Elio Catello (2004), ''Giuseppe Sanmartino 1720-1793'', Electa, Napoli, p.11, ISBN88-510-0225-8</ref>, fratello, o forse padre, di Felice, «ingegnere camerale» e modellatore di pastori di presepe<ref>{{Cita libro|autore = Arnaldo Venditti|titolo = BOTTIGLIERI, Felice|anno = 1971|editore = Istituto dell'Enciclopedia Italiana|città = Roma|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/felice-bottiglieri_(Dizionario-Biografico)/|accesso = 30 settembre 2016|volume = 13|SBN = IT\ICCU\RAV\0018879|collana = Dizionario Biografico degli Italiani}}</ref><ref group="N">Esiste diatriba se il maestro del Sanmartino sia stato Matteo (secondo F. Granata (1766), ''Breve nota di quel che si vede in Casa del Principe di Sansevero D. Raimondo di Sangro in Napoli'') o Felice (secondo P. Signorelli (1811), ''Vicende della Coltura delle Due Sicilie - vol. VII''). Viene tuttavia fatto notare che Felice è molto più verosimilmente il figlio e non il fratello di Matteo Bottigliero, presso la cui bottega a sua volta avrebbe fatto il suo apprendistato insieme al Sanmartino. Felice risulta ''patentato'' nel 1756 e, coetaneo del Sanmartino, è ancora attivo nel 1778 quando firma, con [[Ferdinando Fuga]], una relazione sulla ricostruzione della cupola della [[Chiesa del Gesù Nuovo]] di Naopli. Viene infatti fatto notare che mentre il secondo è architetto e ingegnere, il primo, Matteo, è scultore e, pertanto, più logico sarebbe assegnare il Sanmartino come allievo di costui.</ref>.
 
Nel 2014 è stato inserito nella lista dei migliori quaranta calciatori nati nel 1997 stilata da [[The Guardian]]<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/football/blog/ng-interactive/2014/oct/14/next-generation-2014-40-of-the-best-young-talents-in-world-football|titolo=Next Generation 2014: 40 of the best young talents in world football|data=14 ottobre 2014|accesso=29 marzo 2017|lingua=EN}}</ref> e nel 2015 in quella dei migliori giovani nati dopo il 1994 stilata da ''[[Don Balón]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.101greatgoals.com/blog/the-top-101-youngsters-in-world-football-don-balon-list-2015/|titolo=The top 101 youngsters in world football (Don Balon list 2015)|accesso=29 marzo 2017|data=19 novembre 2015|lingua=EN}}</ref>
===Gli anni '40 del '700===
Scarse sono pure le notizie sull'opera scultorea del Sanmartino negli anni '40 del '700 e le sculture a lui attribuite, benché non poche, non sono garantite come effettivamente di sua mano giacché non risultano dati cronologici attendibili, nè caratteri stilistici evidenti<ref>Elio Catello (2004), p. 22.</ref>. Nel 1746, mentre lavorava presso la bottega di Antonio di Lucca, realizzò due ''"bottini"'' (ovvero "puttini")<ref>Elio Catello (2004), p. 22.</ref> forse destinati ad un altare<ref>Archivio Storico del Banco di napoli, Banco del Salvatore, giornale m 1160 del 5 novembre 1746.</ref><ref group="N">Tale attribuzione si deve al fatto che la bottega del Di Lucca era specializzata in tali ornamenti d'altare normalmente realizzati dal Sanmartino a meno che il committente non richiedesse altrimenti.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 22.</ref>.
 
== Caratteristiche tecniche ==
Dal 1747 il Sanmartino risulta lavorare, unitamente a Giovanni Cimafonte, presso la Cattedrale di Monopoli presso cui sono documentate<ref>Notaio Onofrio Arnese, scheda 291, prot. 9, foll. 2v-5, quale copia dell'atti di Notar Mario d'Alessio del 25 gennaio 1750.</ref> le sculture a grandezza naturale del ''San Giuseppe'' e di ''San Michele Arcangelo''<ref group="N">Per il San Michele Arcangelo, esiste diatriba di attribuzione per lo stile più aderente a quello di Matteo Bottigliero, maestro del Sanmartino. Il fatto, tuttavia, che avesse da poco lasciato quella scuola, fa propendere per una maturità artistica ancora non raggiunta, che ancora si rifà agli stili del maestro.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 22.</ref>.
[[Attaccante (calcio)#Prima punta|Punta centrale]] con un'ottima duttilità tattica, all'occorrenza può infatti giocare sia come ala destra che sinistra.
Destro naturale abile nello smarcarsi, specialista nel gioco di prima, molto veloce con la palla al piede e rapido nel cambio di direzione.<ref>{{cita web|url=http://www.lalaziosiamonoi.it/news/il-campione-che-non-ti-aspetti-luka-jovic-il-serbo-amico-di-milinkovic-che-respinge-la-corte-di-mezza-europa-59421|titolo=IL CAMPIONE CHE NON TI ASPETTI – Luka Jovic, il serbo amico di Milinkovic che respinge la corte di mezza Europa|editore=lalaziosiamonoi.it|data=6 novembre 2015|accesso=12 novembre 2015}}</ref>
Per il suo stile di gioco, viene paragonato al [[Repubblica di Macedonia|macedone]] [[Darko Pančev]] e al [[Colombia|colombiano]] [[Radamel Falcao]], che è anche il suo idolo.<ref>{{cita web|url=http://www.novosti.rs/vesti/sport.294.html:459005-Zvezdin-biser-Jovic-Hocu-kao-Pancev|titolo=Zvezdin biser Jović: Hoću kao Pančev|editore=novosti.rs|lingua=SR|data=16 ottobre 2013|accesso=13 novembre 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sportske.net/vest/domaci-fudbal/terzic-luka-jovic-novi-falkao-190342.html|titolo=Terzić: ''Luka Jović - Novi Falkao''|editore=sportske.net|lingua=SR|data=11 agosto 2014|accesso=13 novembre 2015}}</ref>
 
== Carriera ==
===Gli anni '50 del '700 e il Cristo Velato===
=== Club ===
[[File:Cristo Velato Volto.jpg|thumb|left|verticale=0.8|Il volto del ''Cristo velato'']]
==== Gli inizi ====
Il decollo artistico del Sanmartino, in ogni caso, si data nella seconda metà del Settecento (molto verosimilmente nel 1751 <ref>Elio Catello (2004), p. 17.</ref>, chiamato da [[Antonio Corradini]]), quando Napoli serbava tracce di un notevole fervore artistico che vi accentrò i nuovi orientamenti della scultura settecentesca italiana, rappresentati dal genovese [[Francesco Queirolo]] e dal veneziano [[Antonio Corradini]], riuniti attorno al cantiere della [[cappella Sansevero]], diretto da [[Raimondo di Sangro]], settimo principe di Sansevero<ref name=dbi>{{Cita libro|autore = [[Luisa Becherucci]]|titolo = SAMMARTINO, Giuseppe|anno = 1936|editore = Istituto dell'Enciclopedia Italiana|città = Roma|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-sammartino_(Enciclopedia-Italiana)/|accesso = 30 settembre 2016}}</ref>.
All'età di 5 anni comincia a giocare nella città di [[Loznica (Serbia)|Loznica]] e proprio nel corso di una partita nella quale mette a segno una tripletta, viene da Toma Milićević, talent scout della [[Fudbalski klub Crvena zvezda|Stella Rossa]] che gli offre l'opportunità di un provino a [[Belgrado]].<ref name=inizio>{{cita web|url=http://www.mozzartsport.com/vesti/cudesan-slucaj-luke-jovica-ili-kako-je-klinac-koji-je-spavao-u-gepeku-stigao-do-velike-pozornice/67871|titolo=Čudesan slučaj Luke Jovića, ili - Kako je klinac koji je spavao u gepeku stigao do velike pozornice|editore=mozzartsport.com|lingua=SR|data=27 dicembre 2013|accesso=12 novembre 2015}}</ref>
Nel 2005 gli viene offerta la possibilità di vestire la maglia del [[Fudbalski klub Partizan|Partizan]] ma il ragazzo insiste per trasferirsi definitivamente alla Stella Rossa.<ref name=inizio/>
 
==== Stella Rossa ====
Raimondo di Sangro, infatti, che intendeva rendere la cappella un mausoleo degno della grandezza del proprio casato, ingaggiò pittori e scultori rinomati in grado di arricchirla con sculture di grandissimo pregio. Già per le statue della ''Pudicizia'' e del ''Decoro'' si ritiene che il Corradini si sia avvalso della collaborazione del Sanmartino riconoscendone le capacità artistiche<ref>Elio Catello (2004), p. 17.</ref>; alla sua morte, nel 1752, il Sanmartino si offrì di scolpire il ''Cristo Velato'', opera già commissionata al Corradini, e nel 1753 Raimondo commissionò allo scultore<ref group="N">In una lettera all'abate e fisico Jean-Antoine Nollet il Sansevero decanta le capacità del Sanmartino:''un Jeune Homme Napolitain, qui promet de rendre son nome célebre dans l'art de la sculpture'' (trad: "un giovane uomo napoletano, che promette di rendere il suo nome celebre nell'arte della scultura")</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 18.</ref>, che all'epoca aveva circa trentatré anni<ref group="N">L'età dello scultore, trentatrè anni, deve essere considerata abbastanza avanzata se non anagraficamente, sotto il profilo dell'affermazione personale. Resta il fatto che solo dopo la realizzazione del Cristo Velato, e quindi dopo il 1753, si comincerà a parlare di lui, come dello ''"scultore di Sansevero"''. A riprova ulteriore del fatto che il Sanmartino era ancora pressoché sconosciuto, si consideri che alla morte del Corradini il suo posto, quale responsabile dei lavori presso la Cappella, sarà assegnato dal Principe di Sansevero a Francesco Queirolo.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 22.</ref> l'esecuzione di ''«una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua»''<ref>{{cita web|url=http://www.museosansevero.it/it/cristo-velato/la-statua|titolo=Cristo velato: la statua|editore=Museo della Cappella Sansevero|accesso=30 settembre 2016}}.</ref>.
Il 28 maggio 2014, andando a sostituire il compagno di squadra Ifeanyi Onyilo, disputa la sua 1ª partita con la maglia della prima squadra della Stella Rossa. In tale partita mette a segno anche il suo 1º gol in carriera che permette alla sua squadra di pareggiare, per 3-3, la partita contro il [[Fudbalski klub Vojvodina|Vojvodina]] e di guadagnare così il punto che mancava alla sua squadra di vincere il campionato.<ref name=esordio/> A 16 anni, 5 mesi e 5 giorni diviene così il più giovane calciatore ad aver siglato una rete superando il precedente record di [[Dejan Stanković]].<ref name=esordio>{{cita web|url=http://sport.blic.rs/Fudbal/Domaci-fudbal/253382/Zvezda-je-rodjena-Luka-Jovic-srusio-rekord-Dekija-Stankovica-VIDEO|titolo=Zvezda je rođena: Luka Jović srušio rekord Dekija Stankovića|editore=sport.blic.rs|lingua=SR|data=28 maggio 2014|accesso=12 novembre 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140722085218/http://sport.blic.rs/Fudbal/Domaci-fudbal/253382/Zvezda-je-rodjena-Luka-Jovic-srusio-rekord-Dekija-Stankovica-VIDEO|dataarchivio=22 luglio 2014}}</ref>
 
Il 18 ottobre 2014, in occasione della 2ª stagione da professionista, all'età di 16 anni, 9 mesi e 25 giorni diviene anche il più giovane calciatore ad aver mai giocato il [[Derby eterno (Serbia)|Derby eterno]] contro i rivali del Partizan che comunque si impongono per 1-0.<ref>{{cita web|url=http://www.mozzartsport.com/vesti/luka-jovic-najmladji-akter-u-istoriji-vecitih-derbija/87162|titolo=Luka Jović – najmlađi akter u istoriji večitih derbija!|editore=mozzartsport.com|lingua=SR|data=18 ottobre 2014|accesso=13 novembre 2015}}</ref> Il 1º gol stagionale arriva il 7 marzo 2015 in occasione della vittoria casalinga, per 3-0, contro il Vojvodina mettendo a segno la rete che chiuse le marcature. Il 9 aprile successivo mette a segno la sua 1ª doppietta in carriera siglando le prime due reti nella vittoria interna, per 3-1, contro il [[Fudbalski klub Borac Čačak|Borac Čačak]]. A fine stagione totalizza 24 presenze e 6 reti concludendo anzitempo per via di un infortunio che gli costringe anche a saltare il [[Campionato mondiale di calcio Under-20 2015]]. Prima della conclusione della stagione, il 17 maggio 2015, firma un rinnovo contrattuale che lo lega al club serbo fino al 2018.
Sanmartino, tenendo poco conto dei precedenti bozzetti del Corradini<ref group="N">Per convincenti riferimenti stilistici, si ritiene che un bozzetto del Cristo Velato, oggi al Museo Nazionale di San Martino, sia da accreditarsi al Corradini; tuttavia tale assegnazione, per una passionalità generale che traspare dal bozzetto stesso e che viene ritenuta normalmente estranea allo scultore veneto, più attento a esigenze decorative e illusionistiche, non è accettata appieno dal mondo della critica che ugualmente lo vuole di mano del Sanmartino.</ref><ref>Elio Catello (2004), pp. 18 e 21.</ref> (primo destinatario della commissione, poi morto prematuramente), realizzò quindi il ''[[Cristo velato]]''<ref group="N">Opera per la quale ricevette un compenso di 500 ducati, cifra di certo irrisoria se si conwdeira che anni dopo, per la realizzazione di alcune statue delle Virtù di Carlo III, per l'abbellimento del Foro Carolino, otterrà circa 200 ducati per ognuna.</ref>, opera in cui la figura del Cristo morto è mirabilmente velata da un tessuto finissimo, talmente ben reso da non sembrare scolpito nel marmo ma reale. La magistrale trasparenza del velo, ''«fatto con tanta arte da lasciare stupiti i più abili osservatori»'' (come riferì lo stesso Raimondo di Sangro) ha nel corso dei secoli dato adito a una leggenda secondo cui lo stesso Principe, noto per le sue sensazionali invenzioni e per i suoi studi di alchimia, avrebbe insegnato allo scultore una procedura di calcificazione di cristalli di marmo nel tessuto. Come già accennato, tuttavia, il ''Cristo velato'' è ricavato da due blocchi di marmo<ref>Elio Catello (2004), p. 21</ref>, uno per il corpo del Cristo, con ciò intendendo anche il velo che lo ricopre e gli strumenti del supplizio, in marmo di Carrara, e l'altro in marmo colorato per la coltre su cui poggia il materasso che, di fatto, sostiene il corpo del Cristo<ref group="N">L'idea originaria di posizionare il Cristo Velato nella Cavea sotterranea della Cappella, già allora raggiungibile attraverso una angusta scala, potrebbe aver suggerito la lavorazione in due blocchi distinti.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 21.</ref> , e pertanto ascrivibile all'ispirato scalpello del Sanmartino, che nel realizzarlo non si è servito di alcuna escogitazione alchemica<ref name="CRISTOb">{{cita web|url=http://www.museosansevero.it/it/cristo-velato/la-leggenda-del-velo|titolo=Cristo velato: la leggenda del velo|editore=Museo della Cappella Sansevero|accesso=30 settembre 2016}}</ref>.
 
Il 2 luglio 2015 disputa la sua 1ª partita in campo internazionale in occasione del 1º turno di [[UEFA Europa League|Europa League]] contro i [[Kazakistan|kazaki]] del [[Qaýrat Fwtbol Klwbı|Kairat Almaty]] che si impongono per 0-2. Il 19 luglio successivo mette a segno la sua 1ª rete stagionale, nella terza stagione con la maglia della Stella Rossa, siglando il momentaneo 2-2 nella trasferta vinta, per 2-6, contro l'[[Omladinski fudbalski klub Beograd|OFK Belgrado]].
Altra opera attribuita al Sanmartino, nella Cappella Sansevero, sarebbe il rilievo del ''Cristo che dona la vista al cieco'', sul piedistallo del ''Disinganno'', opera di Francesco Queirolo. <ref group="N">In realtà, anche in questo caso l'attribuzione al Sanmartino quale autore della scultura è dubbia; in una sua lettera all'abate Nollet, il Principe di Sansevero riferisce che l'opera è stata assegnata ad ''"uno dei suoi scultori"''. Il bozzetto o il disegno tuttavia, che evidenzia una struttura presepiale specie nella figura del cieco, viene normalmente attribuito al Sanmartino.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 22.</ref>.
 
==== Benfica e Eintracht Francoforte ====
===Dopo la Cappella Sansevero===
A febbraio 2016, per una cifra vicina ai 2 milioni di euro, passa al club [[Portogallo|portoghese]] del [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] con il quale firma un contratto valido fino al 2021. Dopo aver disputato un paio di partite con la squadra B, il 20 marzo disputa la sua prima partita con la maglia della prima squadra in occasione della vittoria esterna, per 0-1, contro il [[Boavista Futebol Clube|Boavista]]. Il 13 aprile, in occasione della partita pareggiata, per 2-2, contro il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]], gioca la sua prima partita in [[UEFA Champions League|Champions League]] andando a sostituire il compagno di squadra [[Eliseu]] nei minuti finali di gioco. Il 15 maggio 2016 vince il suo primo campionato portoghese poiché il Benfica si piazza davanti a tutte le altre squadre con 88 punti. Cinque giorni più tardi, seppur non scendendo mai in campo in tale competizione, vince anche la sua prima [[Taça da Liga]] poiché la squadra si impone, per 2-6, sugli avversari del [[Club Sport Marítimo|Marítimo]].<ref>{{cita web|url=http://www.mondopallone.it/2016/05/20/taca-da-liga-maritimo-benfica-2-6-cronaca-tabellino-finale-2015-2016/|titolo=Taça da Liga – Il Benfica rifila sei reti al Marítimo e conquista il trofeo per la settima volta|editore=mondopallone.it|data=20 maggio 2016|accesso=21 maggio 2016}}</ref> Chiude la sua prima stagione in Portogallo ottenendo 7 presenze e 2 reti con la maglia del Benfica B mentre con la maglia della prima squadra con 2 presenze.
[[File:Altare Nunziatella - Napoli.JPG|thumb|Altare maggiore della Chiesa della Nunziatella]]
Dopo l'esperienza con Raimondo di Sangro, Sanmartino ebbe una lunga e feconda carriera. Risale al 1756-57 la realizzazione del modello del ''San Francesco Ferreri'' che doveva poi essere tradotto in argento per i frati domenicani di [[Pietro da Verona|San Pietro Martire]]<ref group="N">''Dichiarazione di fede di verità'' di [[Giuseppe Bonito]] del 11 gennaio 1759, con cui si asseriva che ''"anni addietro"'' lo scultore aveva realizzato il modello e dichiarazione dello stesso tipo del Sanmartino, in pari data, con cui riferisce che ''"un anno e mezzo addietro"'' aveva eseguito l'opera. Il modello si trova oggi al [[Metropolitan Museum of Art|Metropolitan Museum]] di New York ove è indicato come ''J'm (sic) no angel: a terracotta model of Saint Vincent Ferrer by Giuseppe Sanmartino''. Così indicato in ''Metropolitan Museum Journal", 2002, vol. 37.</ref>. Nel 1758 la sua fama è ormai consolidata se lo scultore bolognese Agostino Corsini<ref>Agostino Corsini (Bologna 1688-Napoli 1778), scultore.</ref> lo nomina suo perito per la valutazione di due statue marmoree della ''Fama''<ref group="N">Le cosiddette ''Fame alate'', così indicate nella lunga vicenda giudiziaria ad esse connessa.</ref> che, sulla porta della cappella della reggia di Portici, reggevano lo stemma reale<ref group="N">Le opere erano state fortemente criticate da [[Luigi Vanvitelli]] che definiva il Corsini (8 novembre 1753) ''"scultoraccio bolognese"'' e ''"l'infelice bolognese che ... fa cose da chiodi a Portici"''. Per tale motivo il pagamento veniva coninuamente ritardato e lo scultore aveva adito le vie legali nominando il Sanmartino proprio perito. Il pagamento delle opere, realizzate nel 1756 e dopo alterne vicende giudiziarie, avvenne nel 1758, ma al Corsini vennero sospesi altri lavori tra cui due puttini e due angeli per l'altare della Cappella regia. A onore del Vanvitelli, questi rivalutò, ed anzi elogiò, l'opera del Corsini nel 1768 per due statue della ''Previdenza'' e della ''Giustizia'' da posizionare sullo scalone della reggia di Portici.</ref>
 
Il 7 agosto 2016, seppur non scendendo in campo, vince la sua prima [[Supertaça Cândido de Oliveira|Supercoppa di Portogallo]] poiché i suoi si impongono per 3-0 sul {{Calcio Braga|N}}.<ref>{{cita web|url=https://www.zerozero.pt/news.php?id=179046|titolo=Voltou a rotina da águia|data=7 agosto 2016|accesso=14 giugno 2017}}</ref> Il 14 maggio 2017 vince il suo secondo campionato lusitano con un turno d'anticipo piazzandosi al primo posto sopra i rivali del {{Calcio Porto|N}}.<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2468982.html|titolo=Quarto titolo consecutivo per il Benfica|data=13 maggio 2017|accesso=14 giugno 2017}}</ref> Il 28 maggio successivo vince anche la sua prima [[Taça de Portugal|Coppa di Portogallo]] poiché la sua squadra si impone per 2-1 sul {{Calcio Vitoria Guimaraes|N}}. Conclude la sua seconda stagione in Portogallo con un totale di 2 presenze e la conquista di tre titoli nazionali.
In questo periodo, Giuseppe Sanmartino abita "dirimpetto alla Porta piccola di San Giuseppe vestire li Nudi"<ref>Elio Catello (2004), p. 26.</ref>, ed ha bottega fuori della Porta di Costantinopoli, "sotto le mura di Sant'aniello", in un "basso e contrabbasso" di proprietà degli Eletti della Città<ref>Archivio Storico del Banco di Napoli, Banco del Salvatore, Giornale m. 1497, 26 gennaio 1763 per l'abitazione; stesso Archivio, Banco del Popolo, volume di bancali, 11 dicembre 1789, per la bottega. Citati da Catello (2004), p.29.</ref><ref group="N">In questo periodo lo scultore si approvvigiona di marmi di Carrara da Giacomo Chiappari, Antonio Baratta e dal Conte del Medico, commercianti di marmi con magazzini nella zona dell'attuale Via Pessina.</ref><ref>Archivio Storico del Banco di Napoli, Banco del Salvatore, Giornale m. 1505, 27 agosto e 12 settembre 1763; Banco del Popolo, Giornale m. 1997, del 22 agosto 1772.</ref>.
 
Il 27 giugno 2017 viene ceduto, in prestito biennale, al club [[Germania|tedesco]] dell'{{Calcio Eintracht Francoforte|N}}.<ref>{{cita web|url=http://www.eintracht.de/news/artikel/leihspieler-aus-lissabon-luka-jovic-wird-ein-adler-60539/|titolo=Leihspieler aus Lissabon: Luka Jovic wird ein Adler|data=27 giugno 2017|accesso=27 giugno 2017|lingua=DE}}</ref> L'esordio arriva il 12 agosto successivo in occasione del primo turno di [[DFB-Pokal|Coppa di Germania]] vinto, per 0-3, contro l'{{Calcio Erndtebruck|N}}. Il 16 settembre 2017 invece disputa la sua prima partita in [[Bundesliga]] in occasione della sconfitta casalinga, per 1-2, contro l'{{Calcio Augusta|N}} andando a siglare anche il suo primo gol in terra tedesca. Il 19 maggio 2018 vince la [[DFB-Pokal 2017-2018|Coppa di Germania]] poiché lui e i suoi compagni si impongono, per 3-1, sul {{Calcio Bayern Monaco|N}} chiudendo la stagione con un bottino di 27 presenze e 9 reti.
[[File:AngelireggifiaccolaSanmartino2.jpg|thumb|Angeli reggifiaccola della Chiesa dei Girolamini]]
Al 1760 risalgono i lavori relativi all'altare maggiore della [[Chiesa della Nunziatella]]<ref group="N">L'altare era stato realizzato nel 1732 da Giuseppe Bastelli su disegno di Carlo Schisano.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 92.</ref>, oggi annessa alla [[Scuola militare Nunziatella|Scuola Militare]] omonima. Si tratta, in realtà, di lavori già pensati nel 1742<ref>Federico Jappelli (1987), ''La Nunziatella'', in ''Societas'' nn. 1 e 2, p. 25.</ref> consistenti in un [[paliotto]] e due coppie di putti reggifiaccola come capialtare, e teste di cherubini per il ciborio<ref group="N">Il 13 agosto 1760 il Procuratore del Noviziato della Compagnia di Gesù, salda a Giuseppe Sanmartino la somma di trecentocinquanta ducati per ''quattro puttini in due gruppi ne' capialtare, altri due davanti al paliotto e di tutte le teste de' cherubini attorno alla custodia''</ref><ref>C. Celano (1792), ''Notizie del bello, dell'antico e del curioso della Città di Napoli'', Napoli, IV edizione, vol. III, p. 142.</ref><ref>Eduardo Nappi (2002), ''I Gesuiti a Napoli'', in ''Ricerche sul '600 napoletano'', p. 126, doc. 181.</ref><ref>Vincenzo Rizzo (1989), ''Un capolavoro del gusto rococò a Napoli. La chiesa della Nunziatella a Pizzofalcone'', Napoli, 9. 28, doc. 28.</ref>
 
Il 20 settembre 2018 mette a segno la sua prima rete in campo internazionale in occasione della vittoria esterna, per 1-2, contro i [[Francia|francesi]] dell'{{Calcio Olympique Marsiglia|N}} in [[UEFA Europa League|Europa League]]. Il 19 ottobre successivo mette a segno la sua prima [[Gol#Quaterna e cinquina|cinquina]] in carriera, in occasione della vittoria, per 7-1, contro il {{Calcio Fortuna Dusseldorf|N}},<ref>{{Cita web|url=http://www.transfermarkt.it/spielbericht/index/spielbericht/3058481|titolo=Eintracht Francoforte - Fortuna Düsseldorf, 19/ott/2018 - 1.Bundesliga - Cronaca della partita|sito=www.transfermarkt.it|accesso=26 dicembre 2018}}</ref> diventando il calciatore più giovane ad aver realizzato una cinquina nella storia del calcio.<ref>{{Cita web|url=https://www.alfredopedulla.com/jovic-da-record-e-il-piu-giovane-di-sempre-a-segnare-5-gol-in-una-gara-di-bundesliga/|titolo=Jovic da record: è il più giovane di sempre a segnare 5 gol in una gara di Bundesliga|sito=Alfredo Pedullà|data=19 ottobre 2018|accesso=26 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.itasportpress.it/calcio/eintracht-francoforte-jovic-nella-storia-cinque-gol-in-45-minuti-fortuna-dusseldorf-umiliato/|titolo=Eintracht Francoforte, Jovic nella storia: cinque gol in 45 minuti, Fortuna Düsseldorf umiliato|autore=Redazione ITASportPress|sito=ITA Sport Press|data=19 ottobre 2018|accesso=26 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.bbc.com/sport/football/45922808|titolo=Eintracht Frankfurt 7-1 Fortuna Dusseldorf: Luka Jovic scores five goals in Bundesliga rout|pubblicazione=BBC Sport|data=19 ottobre 2018|accesso=26 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.maltatoday.com.mt/sports/football/90269/frankfurts_jovic_is_the_youngest_player_to_score_five_goals_in_a_bundesliga_game|titolo=Frankfurt’s Jovic is the youngest player to score five goals in a Bundesliga game|sito=MaltaToday.com.mt|lingua=en|accesso=26 dicembre 2018}}</ref> Il 14 marzo 2019 segna il gol del definitivo 0-1 esterno contro l'{{Calcio Inter|N}}, durante gli ottavi di finale di Europa League, consentendo alla sua squadra di passare il turno.<ref>{{Cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/europa-league/2019/03/14/inter-eintracht-risultato-gol.html|titolo=Inter eliminata: decide Jovic, Eintracht ai quarti|autore=Sky Sport|sito=sport.sky.it|accesso=22 marzo 2019}}</ref> In Europa League segna in totale 10 reti in 14 partite (risultando essere il secondo miglior marcatore della competizione dopo [[Olivier Giroud]])<ref>{{Cita web|url=https://sport.sky.it/statistiche/calcio/europa_league/scheda_giocatore.shtml?jovic_luka_153360|titolo=Dati e carriera Luka Jovic in Europa League 2018/2019|autore=Sky Sport|sito=sport.sky.it|accesso=2019-05-17}}</ref> della squadra che è uscita in semifinale ai rigori con il Chelsea a seguito di un doppio 1-1 (in cui ha segnato sia all'andata<ref>{{Cita web|url=https://www.foxsports.it/2019/05/03/europa-league-eintracht-chelsea-video-gol-highlights/|titolo=Europa League, Eintracht-Chelsea 1-1: video gol highlights|sito=Fox Sports|data=2019-05-03|lingua=it|accesso=2019-05-17}}</ref> che al ritorno).<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=https://www.bbc.com/sport/football/48171995|titolo=Chelsea 1-1 Eintracht Frankfurt: Blues win 4-3 on penalties to set-up Arsenal final|data=2019-05-09|accesso=2019-05-17}}</ref>
[[File:Chiesa dei Girolamini - Tavole dei Comandamenti in ebraico.jpg|thumb|Le Tavole dei [[Comandamenti]] in [[ebraico]]]]
Nel 1757, ormai assurto a notorietà, viene chiamato da Giustino Nervini, rettore della Certosa di San Martino, per la decorazione delle due cappelle dell'Assunta e di San Martino<ref>Elio Catello (2004), p. 55.</ref> con la commissione di: ''quattro statue di tutto rilievo e panneggiate a tutta proprietà'' e sedici puttini raggruppatia due a due da collocare al di sopra delle porte ''reali o finte''<ref>Elio Catello (1988), ''Sanmartino'', Napoli, pag. 159, doc. III.</ref>. Quanto alle quattro statue, dapprima queste dovevano rappresentare l' ''Amor di Dio'' e il ''Premio'', per la Cappella dell'Assunta, e la ''Costanza'' e la ''Carità'', per quella di San Martino; successivamente l' ''Amor di Dio'' e la ''Costanza'' vennero sostituite, rispettivamente, con la ''Verginità'' e la ''Fortezza''.
 
Il 17 aprile 2019, l’Eintracht ha comunicato il riscatto dal Benfica.<ref>{{cita web|url=https://www.eintracht.de/en/news/article/eintracht-frankfurt-exercise-option-to-purchase-luka-jovic-72250/|titolo=Eintracht Frankfurt exercise option to purchase Luka Jović|lingua=en}}</ref>
Nello stesso 1757, unitamente ad altri 13 scultori, partecipò ad un concorso, indetto da [[Luigi Vanvitelli]] "regio architetto" di Corte, per la realizzazione della statua equestre di re Carlo, ma il suo lavoro, come quello di altri, venne stroncato dall'architetto, noto per il suo carattere molto forte e difficile da gestire<ref>Elio Catello (2004), p. 23.</ref><ref group="N">E' noto che il Vanvitelli esigesse dagli artisti che lavoravano per lui la rigorosa e attenta esecuzione dei suoi disegni, dei bozzetti e dei modelli. La scultura è, secondo l'architetto, solo il corollario ai pensieri architettonici cui deve assolutamente sottostare.</ref>. A proposito della gara per la statua equestre, il Vanvitelli, in una sua lettera al fratello Urbano, giudicò positivamente solo la figura del re modellata dal Queirolo e il cavallo del bozzetto presentato da [[Joseph Canart]], ritenendo "cattivi" i modelli di [[Agostino Cornacchini]] e dei "napoletani" tra cui [[Francesco Celebrano]]<ref group="N">Francesco Celebrano aveva largamente prodottto proprie opere per la [[Cappella Sansevero]]; a lui sono infatti ascrivibili il Monumento a Cecco de'Sangro; la Deposizione dell'Altare maggiore; il Dominio di se Stessi; il Monumento a Giovan Francesco de'Sangro, V Principe di Sansevero, e il pavimento originale, in tarsie marmoree, della Cappella.</ref> e, appunto, il Sanmartino. La scelta del Vanvitelli, tuttavia, non convinse il re e la statua non si fece<ref>F. Strazzullo (1976), ''Lettere di Luigi Vanvitelli della biblioteca palatina di Caserta'', Galatina, lettera 496, p. 115.</ref>. Dopo ulteriori alterne vicende, durante le quali la statua equestre non venne realizzata nonostante molteplici tentativi nel senso, nel 1760 l'incarico venne assegnato al Queirolo e, alla morte di costui nel 1762, a Tommaso Solari<ref>Tommaso Solari, omonimo dello scultore ottocentesco, nacque a Genova in data non nota, e morì a Caserta nel 1779.</ref>. A valutare il bozzetto del Solari venne chiamata una commissione, composta da [[Corrado Giaquinto]], [[Giuseppe Bonito]], [[Francesco De Mura]] e dallo stesso Sanmartino<ref>Elio Catello (2004), p. 23.</ref>, che propose alcuni emendamenti; anche in questo caso l'indecisione perdurante non fece realizzare la statua finché, nel 1766, su insistenza dell'allora Ministro delle Finanze, Giovan Battista Albertini, II principe di Sanseverino e Cimitile, venne incaricato Giuseppe Sanmartino. Anche in questo caso, tuttavia, la statua non venne eseguita per varie vicende politiche<ref group="N">La statua equestre verrà successivamente realizzata, da [[Antonio Canova]], in Largo di Palazzo, oggi [[Piazza del Plebiscito]].</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 23 e 29.</ref>.
 
==== Real Madrid ====
Nel 1763, intanto, dovendo dare attuazione alla realizzazione del [[Piazza Dante (Napoli)|Foro Carolino]] per la quale aveva ricevuto incarico nel 1758, Vanvitelli aveva previsto fossero realizzate ventisei statue delle Virtù di re [[Carlo III di Spagna|Carlo III]]<ref group="N">In origine il progetto prevedeva un edificio emiciclo su tre piani, ma per le proteste delle monache di San Sebastiano, che vedevano così compromessa la propria visuale, l'architetto per ordine del re si limitò a due.</ref>. Dodici di queste vennero commissionate, nel febbraio 1763, al Conte Antonio del Medico, già fornitore di marmi del Samartino e proprietario di cave a Carrara e di magazzini "ricchissimi di busti e statue" alle c.d. Fosse del Grano, ove oggi sorge la [[Galleria Principe di Napoli]]. Le restanti quattordici, nel giugno dello stesso anno, vennero commissionate, tra gli altri al Sanmartino che le realizzò in diciotto mesi<ref>Elio Catello (2004), p. 25.</ref>.
Il 4 giugno 2019 viene ufficializzato il suo passaggio al {{Calcio Real Madrid|N}}<ref>{{Cita web|url=https://www.realmadrid.com/noticias/2019/06/jović-nuevo-jugador-del-real-madrid|titolo=Jović, nuevo jugador del Real Madrid|data=4 giugno 2019|lingua=es}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.eintracht.de/news/artikel/luka-jovic-wechselt-zu-real-madrid-73375/|titolo=Luka Jovic wechselt zu Real Madrid|data=4 giugno 2019|lingua=de}}</ref> secondo le indiscrezioni di stampa, il costo del cartellino sarebbe pari a 60 milioni di euro più 5 di bonus (il 30% dell'incasso andrà al Benfica grazie ai precedenti accordi tra i due club).<ref>{{Cita web|url=https://www.transfermarkt.it/jovic-e-del-real-madrid-cessione-record-per-il-francoforte/view/news/337409|titolo=Jovic è del Real Madrid - cessione record per il Francoforte|data=4 giugno 2019}}</ref>
 
=== Nazionale ===
Nonostante il rapporto apparentemente conflittuale tra il Sanmartino ed il Vanvitelli, quest'ultimo mostrerà verso il primo una notevole considerazione, trapelata dalla mancanza di aperte e violente critiche nei suoi confronti, non risparmiate invece ad altri scultori nelle lettere scambiate con il fratello Urbano<ref group="N">Se si esclude la generica critica rivolta ai "napoletani" nel caso della statua equestre.</ref>, la sua nomina quale perito in varie occasioni, la sua proposta di nomina a membro dell'Accademia di Belle Arti<ref>Elio Catello (2004), p. 24.</ref>.
==== Giovanile ====
Nel luglio del 2014 viene convocato dal [[Commissario tecnico|CT]] [[Veljko Paunović]] per partecipare al [[Campionato europeo di calcio Under-19 2014]]. L'esordio nella competizione arriva il 19 luglio in occasione della 1ª partita della fase a gironi, pareggiata per 1-1, contro i pari età dell'[[Nazionale Under-19 di calcio dell'Ucraina|Ucraina]]. Tre giorni più tardi mette a segno anche la rete del momentaneo 1-2 in favore della sua squadra contro la [[Nazionale Under-19 di calcio della Germania|Germania]] che poi riuscirà a pareggiare per 2-2. Conclude la competizione totalizzando 3 presenze e 1 rete piazzandosi al 3º posto insieme all'[[Nazionale Under-19 di calcio dell'Austria|Austria]]. Il 13 novembre 2015, a 18 anni ancora da compiere, fa il suo esordio nella [[Nazionale di calcio della Serbia|nazionale Under-21 serba]], nell'amichevole disputata contro l'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Italia]] subentrando al minuto 75 al posto di [[Ognjen Ožegović]]. Il 1º settembre 2017, ha segnato la sua prima rete con l'Under-21 serba, nella sfida contro i pari età di Gibilterra.
 
==== Maggiore ====
Nello stesso 1763 il Sanmartino lasciò l'abitazione "dirimpetto alla Porta piccola di San Giuseppe" e si trasferì in una casa proprietà di Francesco Cereo<ref>Nicolò Toppi (1678), ''Biblioteca napoletana et apparato a gli Huomini Illustri in Lettere, di Napoli e del Regno'', Napoli, Antonio Bulifon all'insegna della Sirena, p. 89.</ref> in strada Costigliola de'Carafa<ref>Archivio Storico del Banco di Napoli, Giornale m. 1506, 14 novembre 1763, fol. 368 v.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 29.</ref> nei pressi di Largo di Mercatello e delle Fosse del Grano, ove si trovavano i suoi principali fornitori di marmo, e qui ampliò la propria bottega accogliendo allievi tra cui Giacomo Viva<ref>Archivio Storico del Banco di Napoli, Giornale m. 2135, 22 marzo 1777, fol. 238.</ref> e Giuseppe Gori<ref>Vincenzo Rizzo (2000), ''Documenti inediti su Sanmartino e i suoi allievi'', in Presepe Napoletano, p. 215 e ss.</ref>, quest'ultimo particolarmente attivo nella realizzazione di pastori presepiali.
Il 1º giugno 2018, pur non avendo mai disputato una partita con la maglia della [[Nazionale di calcio della Serbia|nazionale maggiore]], viene convocato dal [[Commissario tecnico]] [[Mladen Krstajić]] per partecipare al [[Campionato mondiale di calcio 2018]] in [[Russia]].<ref>{{Cita news|url=http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/mondiali-2018/2018/06/01-43677963/serbia_quattro_italiani_convocati_per_i_mondiali_di_russia/|titolo=Serbia, quattro 'italiani' convocati per i Mondiali di Russia|accesso=4 ottobre 2018}}</ref> L'esordio arriva di fatti tre giorni più tardi in occasione dell'amichevole persa per 1-0 contro il [[Nazionale di calcio del Cile|Cile]], rilevando all'84º [[Aleksandar Mitrović (calciatore)|Aleksandar Mitrović]].<ref>{{Cita web|url=http://www.espn.com/soccer/commentary?gameId=510741|titolo=Serbia vs. Chile - Football Match Commentary - June 4, 2018 - ESPN|sito=ESPN.com|lingua=en|accesso=22 febbraio 2019}}</ref> Al Mondiale gioca solo la terza partita della squadra, che ne sancisce l'eliminazione dal torneo, ai gironi contro il [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]], subentrando all'89º ad [[Aleksandar Mitrović (calciatore)|Aleksandar Mitrović]].<ref>{{Cita web|url=http://www.transfermarkt.it/spielbericht/index/spielbericht/2977711|titolo=Serbia - Brasile, 27/giu/2018 - Coppa del Mondo 2018 - Cronaca della partita|sito=www.transfermarkt.it|accesso=26 dicembre 2018}}</ref> Il 20 marzo 2019, alla quarta presenza complessiva,<ref name=":0">{{Cita web|url=https://eu-football.info/_match.php?id=16210|titolo=Germany v Serbia 1:1, football match 20 March 2019|sito=eu-football.info|lingua=en|accesso=22 marzo 2019}}</ref> segna la sua prima rete con la selezione serba firmando il provvisorio vantaggio della squadra nell'1-1 in amichevole in casa della [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/20-03-2019/amichevole-germania-serbia-risultato-gol-33071425700.shtml|titolo=Germania-Serbia 1-1: a Jovic risponde Goretzka|sito=La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita|accesso=22 marzo 2019}}</ref>
 
== Statistiche ==
Alla morte di Luigi nel 1773 gli subentrò, quale architetto regio, il figlio [[Carlo Vanvitelli]] che superò l'ormai consolidato orientamento di scegliere artisti "stranieri" in luogo di quelli locali, a tal punto che il Sanmartino risultò conteso dalle principali famiglie napoletane<ref>[[Ruffo di Calabria]], [[Carafa]] della Roccella, Carducci Agustini, l'arcivescovo [[Giuseppe Capecelatro]], concordano nell'indicarlo come il maggiore scultore del Regno e ''il più celebre scultore di marmi che oggi sia''.</ref><ref>Elio Catello (2004), p. 25.</ref>; molte sono, inoltre, le commesse che gli pervennero dalla Corte borbonica<ref group="N">Dalla ''Gazzetta Universale'' del 25 febbraio 1775: ''Per la particolare devozione che la Maestà Sua porta a S. Francesco di Paola, ha ordinato che si faccia un bambino d'argento della grandezza del neonato Regio Principe...per rilevarne l'effige è stato chiamato il primo scultore di questa Capitale Don Giuseppe Sanmartino, il quale ha egregiamente adempita la sua commissione''.</ref> per la quale realizza anche molteplici lavori in stucco, oggi non ancora identificati, nell'appartamento della regina del [[Palazzo Reale (Napoli)|Palazzo reale di Napoli]]. Sempre a lui viene affidato inoltre, nel 1787, il restauro del ''Gigante'' di Palazzo<ref group="N">Si trattava di una statua colossale, forse un busto di Giove, originariamente priva di gambe e braccia, rinvenuta in scavi archeologici nell'area di Cuma. Nel 1688, in occasione dell'inaugurazione di una nuova daresena del porto di Napoli voluta dal vicerè Antonio d'Aragona, venne collocata alla sommità della strada che collegava il porto con Largo di Palazzo, l'attuale Piazza del Plebiscito, e perciò stessa denominata ''"Gigante di Palazzo"'' così come ''"salita del Gigante"'' divenne la strada sopra detta e ''"[[fontana del Gigante]]"'' oggi a poca distanza da [[Castel dell'Ovo]]. Restaurata già in epoca vicereale, venne dotata di gambe e braccia mentre nelle mani vennero posti gli stemmi del vicerè e della città di Napoli. La statua divenne ben presto "parlante" ospitando testi satirici specialmente contro il potere costituito; re Giuseppe Bonaparte la fece rimuovere ed ospitare nel [[Museo archeologico nazionale di Napoli]] nei cui giardini è ancora oggi visibile, privata delle superfetazioni di restauro, con l'indicazione ''Giove da Cuma''. L'ultimo testo satirico apparso sulla statua, proprio in occasione della sua rimozione, fu: ''lascio la testa al consiglio di stato, le braccia ai ministri, lo stomaco ai ciambellani, le gambe ai generali e tutto il resto a re Giuseppe''.</ref>.
=== Presenze e reti nei club ===
''Statistiche aggiornate al 18 maggio 2019.''
 
{| class="wikitable center" style="text-align:center; font-size:90%"
Tra le sue opere napoletane si ricordano inoltre le figure dei Santi Pietro e Paolo e di Mosè ed Aronne (1792) sulla facciata della [[chiesa dei Girolamini]], i due [[Angeli reggi fiaccola (Giuseppe Sanmartino)|Angeli reggifiaccola]] (1787) all'interno della stessa chiesa<ref group="N">I due angeli vennero trasferiti al [[Museo nazionale di Capodimonte]] nel 1979 per una mostra sul settecento napoletano e vennero ricollocati nella loro sede originaria solo nel 2013.</ref>, gli stucchi nell'androne del palazzo di Sangro, le figure allegoriche in stucco presso i pilastri della crociera dell'Annunziata (intorno al 1780-81)<ref name=dbi/> ed il gruppo di ''Tobia e l'angelo'' nella [[Reale cappella del Tesoro di san Gennaro|cappella del Tesoro di san Gennaro]].<ref>{{cita web|accesso=30 settembre 2016|url=http://cir.campania.beniculturali.it/sangennaro/itinerari-tematici/nel-museo/T_OA10|titolo=Settecento napoletano|editore=Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio e per il patrimonio artistico e etnoantropologico di Napoli e provincia}}</ref>.
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!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
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!Comp
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!Reti
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!Reti
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|| [[Fudbalski klub Crvena zvezda 2013-2014|2013-2014]] || rowspan=3|{{Bandiera|SRB}} {{Calcio Stella Rossa|N}} || [[Superliga serba 2013-2014|SL]] || 1 || 1 || [[Kup Srbije 2013-2014|CS]] || 0 || 0 || [[UEFA Europa League 2013-2014|UEL]] || 0 || 0 || - || - || - || 1 || 1
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|| [[Fudbalski klub Crvena zvezda 2014-2015|2014-2015]] || [[Superliga serba 2014-2015|SL]] || 22 || 6 || [[Kup Srbije 2014-2015|CS]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 24 || 6
|-
|| [[Fudbalski klub Crvena zvezda 2015-2016|2015-feb. 2016]] || [[Superliga serba 2015-2016|SL]] || 19 || 5 || [[Kup Srbije 2015-2016|CS]] || 2 || 1 || [[UEFA Europa League 2015-2016|UEL]] || 2<ref>Nel turno preliminare contro il [[Qaýrat Fwtbol Klwbı|Kairat Almaty]].</ref> || 0 || - || - || - || 23 || 6
|-
!colspan="3"|Totale Stella Rossa || 42 || 12 || || 4 || 1 || || 2 || 0 || || - || - || 48 || 13
|-
|| [[Sport Lisboa e Benfica B 2015-2016|feb.-giu. 2016]] || rowspan=2|{{Bandiera|PRT}} {{Calcio Benfica B|N}} || [[Segunda Liga 2015-2016|SL]] || 7 || 2 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 7 || 2
|-
|| [[Sport Lisboa e Benfica B 2016-2017|2016-2017]] || [[Segunda Liga 2016-2017|SL]] || 11 || 2 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 11 || 2
|-
!colspan="3"|Totale Benfica B || 18 || 4 || || - || - || || - || - || || - || - || 18 || 4
|-
|| [[Sport Lisboa e Benfica 2015-2016|feb.-giu. 2016]] || rowspan=2|{{Bandiera|PRT}} {{Calcio Benfica|N}} || [[Primeira Liga 2015-2016|PL]] || 1 || 0 || [[Taça de Portugal 2015-2016|CP]]+[[Taça da Liga 2015-2016|CdL]] || 0+0 || 0 || [[UEFA Champions League 2015-2016|UCL]] || 1 || 0 || [[Supertaça Cândido de Oliveira 2015|SP]] || 0 || 0 || 2 || 0
|-
|| [[Sport Lisboa e Benfica 2016-2017|2016-2017]] || [[Primeira Liga 2016-2017|PL]] || 1 || 0 || [[Taça de Portugal 2016-2017|CP]]+[[Taça da Liga 2016-2017|CdL]] || 0+1 || 0 || [[UEFA Champions League 2016-2017|UCL]] || 0 || 0 || [[Supertaça Cândido de Oliveira 2016|SP]] || 0 || 0 || 2 || 0
|-
!colspan="3"|Totale Benfica || 2 || 0 || || 1 || 0 || || 1 || 0 || || 0 || 0 || 4 || 0
|-
|| [[Eintracht Frankfurt 2017-2018|2017-2018]] || rowspan=2|{{Bandiera|DEU}} {{Calcio Eintracht Francoforte|N}} || [[Fußball-Bundesliga 2017-2018|BL]] || 22 || 8 || [[DFB-Pokal 2017-2018|CG]] || 5 || 1 || - || - || - || - || - || - || 27 || 9
|-
|| [[Eintracht Frankfurt 2018-2019|2018-2019]] || [[Fußball-Bundesliga 2018-2019|BL]] || 32 || 17 || [[DFB-Pokal 2018-2019|CG]] || 1 || 0 || [[UEFA Europa League 2018-2019|UEL]] || 14 || 10 || [[Supercoppa di Germania 2018|SG]] || 1 || 0 || 48 || 27
|-
!colspan="3"|Totale Eintracht Francoforte || 54 || 25 || || 6 || 1 || || 14 || 10 || || 1 || 0 || 75 || 36
|-
!colspan="3"|Totale carriera || 116 || 41 || || 11 || 2 || || 17 || 10 || || 1 || 0 || 145 || 53
|}
 
=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
===La produzione presepiale===
{{Cronoini|SRB}}
Nel contesto napoletano che vedeva anche nel presepe la possibilità di estrinsecare la propria vena artistica, il Sanmartino appartiene alla vasta categoria di grandi scultori che non hanno disdegnato di produrre, a fronte dei soggetti più elevati costituiti da ritratti scultorei ''in grande'', generalmente su commissione, statuaria minuta di popolani e contadini che consentiva, peraltro, di svincolarsi da intenti celebrativi o di circostanza, potendo dare libero sfogo alla propria immaginazione<ref>Elio Catello (2004), p. 163 e sgg.</ref>. Si hanno così committenze pastorali della casa regnante di Borbone al Bottigliero, già maestro del Sanmartino, a [[Francesco Celebrano]] o allo stesso Sanmartino<ref>Archivio Storico Casa Reale Antica, inventari 491-492.</ref> e alla sua scuola; famosi sono i pastori anche di suoi allievi quali i fratelli Angelo e Giacomo Viva, nonchè di un loro probabile parente, giacché il cognome è lo stesso, Francesco che, cosa rara, era solito firmare i propri pezzi incidendo il proprio nome nella creta dietro la testa aggiungendo talvolta il titolo di architetto<ref group="N">Che anche il Sanmartino producesse pastori presepiali appare confermato da una fede di pagamento dell'Archivio del Banco di Napoli, risalente al 1776, con la quale vengono pagati venti ducati a tale Palumbo per una certa quantità di creta nonché per la ''cottura, portatura alla fornace e riportatura alla sua stanza'' di ventidue mezzi busti. Il basso prezzo, comprensivo peraltro anche della materia prima, ha fatto propendere per l'individuazione dei manufatti proprio per mezzi busti di piccolissime dimensioni.</ref>.
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Un posto di rilievo della produzione presepiale sanmartiniana occupa il gruppo della ''Natività'' a lui assegnata e oggi al [[Museo nazionale bavarese| Bayerisches Nationalmuseum]] di Monaco<ref>Elio Catello (2004), p. 168.</ref>.
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== Palmarès ==
Giuseppe Sanmartino morì a Napoli, nella casa di strada Costigliola de'Carafa, il 12 dicembre 1793<ref>Libro XIII dei defunti (1784-1799), fol. 181 v., Parrocchia Santa Maria dell'Avvocata</ref>, all'età di settantatré anni. Suo desiderio fu quello di essere sepolto nella vicina Chiesa della Concezione de'Cappuccini, o Sant'Efremo Nuovo, ubicata in strada della Salute<ref group="N">La chiesa venne distrutta da un incendio nel 1840; unica opera che se ne salvò fu il ''San Francesco d'Assisi'' scolpito dal Sanmartino per la sua tomba, oggi al [[Museo nazionale di San Martino]].</ref>.
=== Club ===
==== Competizioni nazionali ====
* {{Calciopalm|Campionato serbo|1}}
:Stella Rossa: [[Superliga serba 2013-2014|2013-2014]]
 
* {{Calciopalm|Coppa di Lega portoghese|1}}
== Note ==
:Benfica: [[Taça da Liga 2015-2016|2015-2016]]
=== Annotazioni ===
<References group="N"/>
 
* {{Calciopalm|Campionato portoghese|2}}
=== Fonti ===
:Benfica: [[Primeira Liga 2015-2016|2015-2016]], [[Primeira Liga 2016-2017|2016-2017]]
{{References}}
 
* {{Calciopalm|Supercoppa del Portogallo|1}}
:Benfica: [[Supertaça Cândido de Oliveira 2016|2016]]<ref>In rosa, ma non sceso in campo.</ref>
 
* {{Calciopalm|Coppa del Portogallo|1}}
:Benfica: [[Taça de Portugal 2016-2017|2016-2017]]
 
* {{Calciopalm|Coppa di Germania|1}}
:Eintracht Francoforte: [[DFB-Pokal 2017-2018|2017-2018]]
 
=== Individuale ===
* [[Squadra della stagione della UEFA Europa League]]: 1
:[[UEFA Europa League 2018-2019|2018-2019]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Giuseppe_Sanmartino}}
 
{{Controllo di autorità}}
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|biografie|Due Sicilie|scultura}}
* {{collegamenti esterni}}
[[Categoria:Scultori legati a Napoli]]
 
{{Calcio Real Madrid rosa}}
{{Nazionale serba mondiali 2018}}
{{Nazionale serba under-21 europei 2019}}
{{Portale|biografie|calcio}}
 
[[Categoria:Calciatori della Nazionale serba]]