Basilica di Saint-Denis e Danish Air Transport: differenze tra le pagine

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{{Azienda
{{Edificio religioso
|nome = Danish Air Transport
|DedicatoA = [[San Dionigi di Parigi]]
|logo =
|NomeEdificio = Basilica Cattedrale di San Dionigi<br /><small>''Basilique Cathédrale Saint-Denis''</small>
|immagine = OY-LHD (16311248151).jpg
|Immagine = Basilique Saint-Denis, XII-XIII secolo (13).jpg
|forma societaria =
|Larghezza =
|data fondazione = 1989
|Didascalia = Facciata
|forza cat anno =
|SiglaStato = FRA
|luogo fondazione =
|Regione = {{simbolo|Île-de-France flag.svg}} [[Île-de-France]]
|fondatori =
|Città = {{simbolo|Blason de Saint-Denis.svg}} [[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|Saint-Denis]]
|data chiusura =
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|causa chiusura =
|AnnoConsacr = 1281
|nazione = DNK
|Architetto = [[Sugerio]], Maestro di Saint-Denis e [[Pierre de Montreuil]]
|sede = [[Vamdrup]]
|InizioCostr = 1136 su editi precedenti
|settore = trasporti
|StileArchitett = [[architettura gotica|Gotico]]
|prodotti = compagnia aerea
|FineCostr = 1270
|Website filiali =
|Note gruppo =
|persone chiave =
}}
|dipendenti =
[[File:Logo monument historique - rouge ombré, encadré.svg|100px|left]]
|anno dipendenti =
{{UNESCO
|slogan = The Flexible Choice
|tipoBene = patrimonio
|fatturato =
|nome = Cattedrale di Saint-Denis
|anno fatturato =
|nomeInglese = Cathedral of Saint-Denis
|utile netto =
|immagine = Saint Denis PM 086213 F.jpg
|anno utile netto = 1996
|tipo compagnia =
|tipologia = Culturali
|ICAO = DTR
|criterio = (i)(ii)(vi)
|pericoloIATA = DX
|linkcallsign = 230DANISH
|COA =
|inizio operazioni = 1989
|fine operazioni =
|hub =
|frequent =
|alleanza =
|flotta = 21
|anno flotta = 2019
|destinazioni = 9
|anno destinazioni =
}}
La '''Danish Air Transport A/S''', abbreviata in '''DAT''', è una [[compagnia aerea]] con sede in [[Vamdrup]], nel comune di [[Kolding]] ([[Danimarca]]), che opera [[Volo di linea|voli di linea]] e [[Volo charter|voli charter]] sia passeggeri che cargo.
 
== Origini ==
La '''basilica di Saint-Denis''' (in [[lingua francese|francese]]: ''basilique Saint-Denis'') è un famoso edificio [[Architettura gotica|gotico]], situato nell'[[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|omonimo comune]] della cintura di [[Parigi]], in [[Francia]].
La Danish Air Transport venne fondata ed iniziò le operazioni nel 1989, inizialmente come [[compagnia aerea cargo]]. Presto vennero offerti anche servizi speciali come il trasporto di cavalli vivi o i rifornimenti per lo svolgimento del famoso [[Rally]] africano[[Parigi-Dakar]]. Nel 1994 iniziarono anche i [[Volo charter|voli charter]] per passeggeri, con il successivo inizio dei [[Volo di linea|voli di linea]] il 18 novembre 1996. La DAT effettua sia servizi regolari dalla [[Danimarca]] verso la [[Norvegia]], sia voli interni in [[Danimarca]] ed in [[Norvegia]]<ref>{{Cita web|url=https://dat.dk/|sito=dat.dk|accesso=2019-06-30}}</ref>.
 
Dal 1 luglio 2018 al 30 giugno 2021 è affidataria, in regime di oneri di servizio pubblico, dei collegamenti aerei di linea [[Pantelleria]] – [[Trapani]] e viceversa, Pantelleria – [[Palermo]] e viceversa, Pantelleria – [[Catania]] e viceversa, Lampedusa – Palermo e viceversa, Lampedusa – Catania e viceversa<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://magazine.lampedusa.today/blog/tratta-sociale-2018-voli-lampedusa-palermo-catania/|titolo=Sui voli tra Palermo/Catania e Lampedusa nel 2018 ‹ Lampedusa Today™ Magazine|pubblicazione=Lampedusa Today™ Magazine|data=2018-03-01|accesso=2018-04-12}}</ref>.
Dal [[1966]] è diventata [[cattedrale]] della [[diocesi di Saint-Denis]]. Anche se è universalmente conosciuta come la basilica di Saint-Denis, in realtà il tempio non ha il titolo di [[basilica minore]] concesso dal [[Vaticano]]<ref>[http://www.gcatholic.org/churches/data/basFR.htm Basilicas of France].</ref>.
 
A partire dal 28 giugno 2019 - e per tutta la stagione estiva fino all'8 settembre 2019 - ha attivato un collegamento diretto bisettimanale Catania - [[Olbia]] operato con un [[ATR 72-200]]<ref>{{Cita web|url=https://www.blogsicilia.it/catania/fontanarossa-inaugurato-il-nuovo-volo-dat-catania-olbia/489457/|titolo=Fontanarossa, inaugurato il nuovo volo Dat Catania-Olbia|sito=BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume|data=2019-06-29|lingua=it-IT|accesso=2019-06-30}}</ref>.
Rappresenta la prima opera assoluta dell'[[Architettura gotica]], dove il suo creatore, l'abate [[Sugerio]], impiegò per la prima volta l'[[arco acuto]] e gli [[archi rampanti]]. Modello che poi si irradiò in tutta l'Europa medievale e che da ''Arte franciliana'' venne più conosciuta come Arte gotica.
 
== Flotta ==
È [[monumento storico (Francia)|monumento storico di Francia]] dal [[1862]] e il 20 settembre 1996 l'[[UNESCO]] l'ha dichiarata [[Patrimonio dell'umanità|Patrimonio culturale dell'Umanità]].
[[File:Danish Air Transport ATR-42-300.jpg|miniatura|290x290px|ATR-42-300 della DAT]]
La flotta della Danish Air Transport, a giugno del 2019, comprende i seguenti aeromobili:
 
{| class="toccolours" border="1" cellpadding="3" style="border-collapse:collapse; margin-left:auto; margin-right:auto;"
== Storia e architettura ==
|+ '''Flotta della Danish Air Transport'''
[[File:Saint-Denis, la ville et l'abbaye (le cloître roman).jpg|thumb|Veduta del complesso dell'Abbazia nel XVII secolo.]]
|- bgcolor=red
===Origini===
!Aerei
====Leggenda====
!In servizio
Secondo la tradizione, anche riportata da [[Jacopo da Varazze]] nella sua [[agiografia]] della [[Legenda Aurea]], [[Dionigi di Parigi|san Dionigi]] (in [[lingua francese|francese]] ''Denis''), primo [[arcidiocesi di Parigi|vescovo]] di [[Lutezia]], venne martirizzato con il taglio della testa nel 258, durante le persecuzioni di [[Valeriano]]. Il luogo del martirio, sotto il ''Mons Martyrum'', l'odierna [[Montmartre]]<ref>{{fr}}[https://www.tourisme93.com/basilique/saint-denis-martyrise.html San Dionigi martirizzato, Sito del Turismo di Saint-Denis]</ref>, sembra essere quello ove oggi si trova la chiesa di ''Saint-Denys de la Chapelle'', in rue de la Chapelle.
!Posti
A questo punto vi sono due versioni. Una, scritta dall'abate [[Ilduino di Saint Denis|Ilduino]] nell'835<ref>{{fr}} [https://www.tourisme93.com/basilique/le-martyre-de-saint-denis.html Il martirio di san Dionigi, Sito del Turismo di Saint-Denis] </ref> nella quale, dopo il martirio, san Dionigi si rialzò, prese la sua testa fra le mani e si diresse verso nord. Circa sei chilometri dopo consegnò la sua testa a una donna pia di origine della nobiltà romana, ''Catulla'', e poi crollò. In un'altra versione, i corpi martirizzati di san Dionigi e dei due compagni Eleuterio e Rustico vennero recuperati da Catulla perché non siano gettati nella Senna, e poi trasportati dalla nobildonna nel suo possedimento a nord<ref>{{fr}} Philippe Plagnieux: ''La basilique de Saint-Denis : Seine-Saint-Denis'', Ed. du Patrimoine, 1998, p. 2.</ref>.
!Note
 
|-
La donna seppellì il corpo, secondo le usanze cristiane, in un campo di sua proprietà, poi denominato ''vicus Catulliacus'', antico nome dell'odierna città di [[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|Saint-Denis]]<ref>{{fr}} Philippe Plagnieux: ''La basilique de Saint-Denis : Seine-Saint-Denis'', Ed. du Patrimoine, 1998, p. 2.</ref>.
|[[Airbus A320-200]]
 
! align="center" |4
====Fondazione====
! align="center" |180
Delle campagne archeologiche<ref>{{fr}} Philippe Plagnieux: ''La basilique de Saint-Denis : Seine-Saint-Denis'', Ed. du Patrimoine, 1998, p. 2.</ref> hanno attestato che già dal [[Tardo impero romano]] in questo luogo vi era una necropoli gallo-romana. Probabilmente sviluppatasi attorno alla sepoltura dei martiri dopo l'[[Editto di Milano]] del 313, quando vi fu eretto un mausoleo. Infatti numerosi sarcofagi trovati, in pietra o gesso, appartenevano a aristocratici [[Franchi]].
! align="center" |-
 
|-
Dall'agiografia di [[Genoveffa di Parigi|santa Genoveffa]], scritta verso il 520, la santa patrona di [[Parigi]] visitò il luogo di sepoltura dei santi martiri e convinse la diocesi parigina di acquistare le terre del ''virus Catulliacus'' e di erigervi un nuovo edificio. La prima basilica gallo-romana venne eretta fra il 460 e il 480<ref>{{fr}}[http://www.saint-denis.culture.fr/fr/1_2a_ville.htm Sito della città di Saint-Denis]</ref>
|[[Airbus A320 family|Airbus A321-200]]
 
!1
====Merovingi e Necropoli reale====
!198
Un primo ampliamento della cappella del cimitero gallo-romano di Catolacus vede una prolunga verso ovest di 11 metri realizzata, secondo l'archeologo Michel Fleury, fra il 540 e il 550.
!'''-'''
 
|-
Infatti Fleury nel 1959 esegue degli scavi archeologici e trova una testimonianza assai importante: il sarcofago della regina [[Aregonda]], moglie (bigama) di [[Clotario I]] e nuora di [[Clodoveo I]], morta nel 570/580<ref>{{fr}}[http://www.saint-denis.culture.fr/fr/2_2_aregonde.htm Sito ufficiale della città di Saint-Denis: Aregonda]</ref>. La scoperta permise di trovare la prima persona reale sepolta in questo luogo.
|[[ATR 42-300]]
 
! align="center" |5
La sepoltura ''ad sanctos'' ('vicino ai santi') venne quindi rapidamente imitata dall'aristocrazia, che svilupperà una vasta necropoli di almeno 8000 metri quadrati a nord del santuario<ref>{{fr}}Philippe Contamine, Olivier Guyotjeannin, Régine Le Jan:''Le Moyen Âge'', Ed.Seuil, 2006, p. 345.</ref>.
! align="center" |46
 
!-
Le ''[[Canzone di gesta|Gesta]] Dagoberti'', scritte verso l'835 probabilmente dal giovane [[Incmaro di Reims|Incmaro]], allora monaco e allievo dell'abate [[Ilduino di Saint-Denis|Ilduino]], racconta la scoperta miracolosa della tomba dei tre martiri (san Dionigi e i suoi compagni Eleuterio e Rustico) dal re [[Dagoberto I]] e che i re Franchi fecero trasferire le loro spoglie verso la basilica<ref>{{fr}}[http://www.saint-denis.culture.fr/fr/1_2a1_ville.htm Sito ufficiale della città di Saint-Denis: Tomba di san Dionigi]</ref>.
|-
 
| rowspan="2" |[[ATR 72-200]]
Inoltre, [[Dagoberto I]], fra il [[628]] e il [[637]], fondò l'[[abbazia di Saint-Denis]], come [[monastero]] [[benedettino]].
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{{vedi anche|Abbazia di Saint-Denis}}
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===La chiesa carolingia===
|-
[[File:Caveau Bourbons Basilique St Denis.JPG|thumb|La cripta della chiesa, superstite della costruzione carolingia.]]
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Dopo una breve fioritura, l'abbazia conobbe un lungo periodo di decadenza a causa dell'incuria degli abati e delle guerre. Nel [[750]], con la nomina ad abate di [[Fulrado di Saint Denis|Fulrado]], l'abbazia si avviò ad un periodo di grande ricchezza e splendore grazie all'attività instancabile di questo abate, consigliere e diplomatico prediletto da [[Pipino il Breve]], da [[Carlomanno I]] e dallo stesso [[Carlo Magno]], nonché dai papi [[papa Zaccaria|Zaccaria]], [[papa Stefano II|Stefano II]], [[papa Paolo I|Paolo I]] e [[papa Adriano I|Adriano I]]. Tutti costoro concessero all'abbazia guidata da Fulrado privilegi e beni.
|-
 
|[[McDonnell Douglas MD-83]]
Sembrerebbe che in occasione della sua seconda incoronazione a Saint-Denis, Pipino il Breve, fece voto di voler ricostruire l'antica basilica. Cosi Fulrado, come rappresentante del re, fa più viaggi a [[Roma]] per prendere l'ispirazione di ricostruire Saint-Denis. I lavori cominciano solo dopo la sua morte, verso il 768-769 e il nuovo edificio sarà consacrato, in presenza di [[Carlomagno]], il 24 febbraio 775.
! align="center" |2
Era un edificio [[Architettura carolingia|carolingio]], dedicato a san Pietro, con [[Pianta (architettura)|pianta]] [[Basilica|basilicale]] a tre navate con transetto e abside semicircolare, lungo 80 metri. Sotto l'abside vi era una cripta anulare, costruita sui modelli romani, che permetteva ai fedeli di deambulate intorno alle reliquie dei santi martiri. Ancora oggi le vestigia di questo corridoio circolare si possono vedere nella cripta attuale<ref>{{fr}}André Chastel: ''Le Grand atlas de l'architecture mondiale'', Ed. Albin Michel, 1981, p. 192.</ref>.
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!-
Il IX secolo è caratterizzato dalle diverse incursioni dei [[Vichinghi]] che rimontarono la [[Senna]] fino a [[Parigi]] e i suoi dintorni. Nell'856 Parigi fu messa sotto assedio e nell'857 l'abbazia venne saccheggiata più volte e diversi dei suoi monaci rapiti per chiedere forti riscatti. Fra i quali vi fu l'abate Louis e suo fratellastro Gauzlin (834-886), vescovo di Parigi<ref>{{fr}}[https://structurae.info/ouvrages/basilique-de-saint-denis Sito Structurae.ifo]</ref>
|-
 
!Totale
Nell'867 l'influenza degli abati nella politica è tale che il re [[Carlo il Calvo]] s'appropria del titolo di Abate di Saint-Denis. Nell'869 fortifica l'abbazia contro le minacce vichinghe.
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===La nascita del Gotico===
!
LEZZO MUZUNNA
 
====La chiesa di Sugerio====
=====La Facciata Armonica=====
Nella prima metà del XII secolo, [[Sugerio di Saint-Denis|Sugerio]], consigliere dei re [[Luigi VI di Francia|Luigi VI]] e [[Luigi VII di Francia|Luigi VII]] e abate di Saint-Denis dal 1122 al 1151, volle rinnovare la vecchia chiesa carolingia. Spinto da esigenze estetiche, come chiarisce nelle proprie opere ''De administratione'' e ''De consacratione'', ma anche da necessità teologiche e politiche ben precise, Sugerio inizia i lavori nel 1136 apportando in un primo momento significative e profonde modifiche alla facciata dell'edificio.
La struttura romanica originaria viene abbattuta per essere sostituita da una monumentale ''Facciata armonica'' con [[nartece]]. Reinterpretazione [[Normandia|normanna]] del [[Westwerk]] romanico, dove la massa architettonica appare tripartita verticalmente, aperta in basso da tre portali dalle ricche decorazioni scultoree e serrata da due torri; come nella celebre [[Chiesa di Santo Stefano (Caen)|Chiesa di Santo Stefano]] a [[Caen]].
Per la prima volta Sugerio dotò la facciata di un [[rosone]], al posto dei classici finestroni, e questo tipo di struttura diverrà un motivo ricorrente nelle cattedrali francesi. L'opera venne inaugurata il 9 giugno 1140<ref>{{fr}} Philippe Plagnieux: ''La basilique de Saint-Denis : Seine-Saint-Denis'', Ed. du Patrimoine, 1998, p. 7.</ref>.
 
=====Il Coro di Sugerio=====
[[File:Saint-Denis (93), basilique Saint-Denis, déambulatoire 1.jpg|thumb|Il [[Deambulatorio]] di [[Sugerio]].]]
[[File:Basilique Saint-Denis chapelle de la Vierge.jpg|thumb|left|La cappella assiale della Vergine]]
Già nel 1135 era stata iniziata la ricostruzione della [[Cattedrale di Sens]], dove già si intravedeva un'elevazione importante delle strutture architettoniche aperte da grandi finestre che lasciavano penetrare molta luce all'interno. Su questo impulso, il 14 luglio 1140 Sugerio posa la prima pietra del nuovo coro<ref>{{fr}}[https://structurae.info/ouvrages/basilique-de-saint-denis Sito Structurae.ifo]</ref>, introducendo soluzioni architettoniche ancora più radicali che inaugureranno il gotico d'Oltralpe. Si ritiene, dal momento che nei documenti ufficiali non si accenna al nome di un architetto, che lo stesso Sugerio abbia rivestito un ruolo determinante nell'ideazione del nuovo coro, sintetizzando l'unione tra dottrina religiosa, pensiero politico e forma artistica sancita dalla presenza in scultura e in vetrata di immagini di principi e sovrani, di vescovi locali e patroni<ref>Storia dell'Arte, dalle origini al Trecento, G. Dorfles, M. Ragazzi, C. Maggioni, M. G. Recanati, ATLAS</ref>.
 
Si tratta di un corpo a tre [[campata|campate]] a terminazione semicircolare circondato da un doppio [[deambulatorio]], ovvero due corridoi concentrici impostati a raggiera, retrostante l'[[altare]] principale, che consentiva l'afflusso dei fedeli. L'innovazione fu anche nell'innesto di sette [[cappelle radiali]], fino ad allora isolate, separandole solo da un pilastro. Ognuna delle cappelle è dotata di una coppia di finestroni ogivali gemelli vetrati. Per la copertura si adotta la tecnica delle [[volte a crociera]] [[Arco a sesto acuto|ogivali]] che permette di ripartire meglio le forze verso le colonne.
 
A suddividere gli ambienti interni si articolano due serie, anch'esse concentriche, di colonne e non di pilastri, di reminiscenza romana e pertanto dotate di forte valenza politica: non a caso infatti il nuovo ambiente che viene a crearsi trasmette una ben precisa concezione del potere, inseparabile dalla monarchia cristiana, che in Francia è incarnata nella dinastia capetingia. La diffusione geografica del modello gotico di Saint-Denis coincide con l'estensione territoriale della corona francese, che nel [[XII secolo]] si poneva l'obiettivo di raggiungere un'effettiva unità politica, ostacolata dalla frammentazione del potere in una miriade di contee e marchesati: adottare tale paradigma architettonico equivale anche ad allinearsi con quello che è il primo embrione di Stato nazionale francese e riconoscere il potere di Parigi come capitale<ref>La Storia dell'Arte, 5. Il Gotico, Electa editore</ref>.
 
Il coro viene consacrato l'11 giugno 1144<ref>{{fr}}[https://structurae.info/ouvrages/basilique-de-saint-denis Sito Structurae.ifo]</ref>, cioè qualche decennio prima della [[cattedrale di Chartres]], facendo della [[basilica]] una pietra miliare della ''Francigenum opus'', più tardi detta [[architettura gotica]]; il primo edificio di grandi proporzioni dove appare per la prima volta tutti gli elementi del gotico: l'introduzione dell'arco a sesto acuto e degli [[archi rampanti]] l'importante luminosità data dalle grandi pareti vetrate.
 
Le vetrate per i finestroni vennero realizzati fra il 1144 e il 1151<ref>{{fr}}[https://structurae.info/ouvrages/basilique-de-saint-denis Sito Structurae.ifo]</ref> commissionandole a diversi artisti di differenti nazionalità. Oggi ne rimane qualche frammento in sei finestre.
 
Con la morte di Sugerio nel 1151, i lavori si arrestano, ma l'abbazia benedettina da allora divenne un luogo prestigioso e ricco, tanto che a partire dal regno di Luigi VI i re di Francia si rendono alla basilica per prendere l'[[Orifiamma]] prima di partire in guerra o per le crociate.
 
====La chiesa nel XIII secolo====
[[File:Jahrbuch MZK Band 03 - Gewölbesystem - Fig 59 Langhaus der Abteikirche St. Denis bei Paris.jpg|thumb|left|Spaccato dell'alzato del piedicroce.]]
[[File:ST DENIS 056.jpg|thumb|Il piedicroce e transetto duecenteschi.]]
[[File:ST DENIS 057.jpg|thumb|Il raccordo con il coro.]]
Nel XIII secolo il bisogno di spazio per la necropoli reale impone la ripresa dei lavori di ricostruzione da dove Sugerio li aveva arrestati. Fino a questo momento la chiesa presentava ancora il [[transetto]] e il [[Piedicroce (architettura)|piedicroce]] carolingi, assai vetusti, e incastrati fra il due grandi corpi della facciata e del coro di Sugerio.
Quindi, per volere del giovane re [[Luigi IX di Francia]], di sua madre [[Bianca di Castiglia]], sua reggente, e dell'abate Eudes Clément (1228-1245), dal 1231 al 1281 si intraprende la ricostruzione del piedicroce, con volte alte 28 metri<ref>{{fr}}[https://www.tourisme93.com/basilique/architecture-gothique-rayonnante.html Sito del Turismo di Saint-Denis]</ref>, e del vasto transetto. Anche il coro di Sugerio venne ritoccato, rifacendone la parte superiore; e la facciata, ricostruendo tra il 1190 e il 1230 la torre nord, culminante a 86 metri d'altezza<ref>{{fr}}[http://www.leparisien.fr/saint-denis-93200/la-reconstruction-de-la-fleche-enfin-lancee-a-saint-denis-01-07-2016-5931499.php Le Parisien]</ref>, oggi smontata.
 
L'architetto, il cosiddetto ''Maestro di Saint-Denis'', decise di conservare il doppio deambulatorio di Sugerio e le relative cappelle radiali; ma fa distruggere la parte superiore del coro. L'abate Eudes Clément vuole, infatti, che l'edificio sia raccordato all'altezza della facciata di Sugerio, quindi con coro e transetto più elevati, tuttavia mantenendo la caratteristica di una grande luminosità interna.
Il nuovo impianto s'imposta su tre livelli, arcate, [[triforio]] e [[cleristorio]]. Il piano delle arcate è aperto sulle navate laterali, a sua volta chiuse da una schermata di grandi vetrate. Il triforio appare come una galleria di bifore binate totalmente aperte da vetrate verso l'esterno; le pareti del cleristorio spariscono quasi completamente, ridotte alla sola struttura dei pilastri, per lasciar spazio a enormi finestroni.
 
Per consentire una maggiore altezza all'edificio le colonne di Sugerio intorno al [[presbiterio]] vennero rimpiazzate con degli imponenti [[pilastri a fascio]]. Tuttavia la [[Crociera (architettura)|crociera]] risultò più larga del coro e le arcate più alte di quelle del deambulatorio di Sugerio. Così il nuovo architetto, per raccordare le due costruzioni, usa un sistema ingegnoso: intervenne sulle prime due [[campate]] all'imbocco del coro rendendole leggermente oblique; inoltre crea delle arcate gradualmente più basse per armonizzarle con quelle del coro di Sugerio e, al contrario, il [[triforio]] più alto man mano che si procede verso l'[[abside]]. Questi interventi sono talmente sottili che la transizione fra i due corpi di fabbrica resta quasi impercettibile, a ne aumenta il senso di grandiosità.
 
Nel 1247, succede al ''Maestro di Saint-Denis'' il celebre architetto [[Pierre de Montreuil]]<ref>{{fr}}[https://structurae.info/ouvrages/basilique-de-saint-denis Sito Structurae.ifo]</ref>, che sembra intervenire sul rosone del fronte meridionale del transetto.
 
Nel 1260 il transetto venne terminato, verso il 1270 la chiesa venne finita e nel 1281 venne infine consacrata<ref>{{fr}}[https://structurae.info/ouvrages/basilique-de-saint-denis Sito Structurae.ifo]</ref>.
 
===Storia moderna===
La chiesa era anche il sacrario dei [[re di Francia]], infatti tutti i sovrani defunti dal [[X secolo]] al [[1789]], ad eccezione di tre, vennero sepolti qui, e l'abbazia contiene anche alcuni notevoli esempi di monumenti sepolcrali.
 
====La Rotonda dei Valois====
[[File:Rotonde des Valois projet.jpg|thumb|Il progetto della ''Rotonda dei Valois''.]]
Verso il 1560 [[Caterina de' Medici]], regina di Francia, commissionò il progetto di costruzione di una cappella funeraria per la [[Valois|Casa di Valois]] a [[Primaticcio]]. L'idea di Caterina era inspirata al celebre [[Mausoleo di Alicarnasso]], una delle [[Sette meraviglie del mondo]] antico. Primaticcio invece s'ispirò ai templi italiani antichi, concependo un edificio esagonale di stile [[Architettura rinascimentale|rinascimentale]].
La costruzione, adiacente la facciata settentrionale del transetto della basilica, iniziò nel 1568, impiegando marmi bianchi, neri, grigi e rossi. Nel 1570 Primaticcio muore e nel 1572 re [[Carlo IX di Francia]] e sua madre Caterina approvano il definitivo progetto della cappella presentato da [[Jean Bullant]]. Manteneva l'impianto del Primaticcio ma vi aggiungeva un anello dodecagonale intorno che poneva le tombe di famiglia in sei cappelle laterali invece di addossarle alle pareti. Ora l'edificio presentava 30 metri di diametro e doveva essere coronato da cupola.
Tuttavia a causa dei problemi finanziari legati alle [[Guerre di religione francesi|Guerre di religione]] la costruzione avanza molto lentamente fino ad essere abbandonata nel 1586 quando si era arrivati al livello del secondo cornicione. Nel 1589 Caterina de' Medici muore e i successivi [[Borbone]] realizzarono solo un tetto provvisorio, conico, nel 1621.
 
Completamente abbandonata, la rotonda, venne smantellata nel 1719 e la tomba portata all'interno della basilica.
 
====La Cappella dei Borbone====
Nel 1665 il giovane [[Re Sole]] voleva erigere una cappella sepolcrale per la [[Borbone|Casa di Borbone]] e incarica il suo sovrintendente e consigliere [[Jean-Baptiste Colbert]] di studiarne un progetto. Colbert si indirizzò a [[François Mansart]] e [[Gian Lorenzo Bernini]], i quali presentarono ciascuno due progetti molto ambiziosi.
Colbert infine li rifiutò tutti col pretesto di considerarli troppo costosi e imponenti in confronto alla chiesa stessa che ne diventava un accessorio.
malgrado i due architetti rifecero dei progetti minori, niente venne mai realizzato.
 
===La Rivoluzione francese===
[[File:HubertRobertViolationDesCaveauxASaintDenis.JPG|thumb|La ''Violazione delle tombe a Saint-Denis'', dipinto di [[Hubert Robert]] (olio su tela, [[Musée Carnavalet]]).]]
Durante la [[Rivoluzione francese]] le [[Profanazione delle tombe della basilica di Saint-Denis|tombe vennero profanate]] e i resti dei re gettati in fosse comuni. La maggior parte dei monumenti funerari fu salvata dall'archeologo [[Alexandre Lenoir]], che li richiese come oggetti per il suo museo dei monumenti francesi.
 
===Restauri===
====Ripristino della Necropoli reale====
[[Napoleone Bonaparte]] fece riaprire la chiesa nel [[1806]] e con il suo primo esilio all'[[Isola d'Elba|Elba]] i [[Borbone]] ritornarono al potere.
 
[[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] ordina nel 1816 a Alexandre Lenoir di riabilitare la basilica e il 19 gennaio 1817, fece riaprire la fossa comune dove erano sepolti i re di Francia per riportarne i resti nella cripta della chiesa. I resti di [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] e [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] furono ritrovati già il 21 gennaio [[1815]]. Tuttavia, a causa dell'impiego della calce, fu impossibile identificare gli altri, che furono pertanto raccolti in un ossario sigillato da lastre di marmo nero con suscritti i nomi dei monarchi inumati.
 
[[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]], alla sua morte nel [[1824]], fu sepolto al centro della cripta, vicino alla tomba di Luigi XVI e Maria Antonietta. Vennero inoltre ricollocati i monumenti funerari trasportati al museo dei monumenti francesi sotto la direzione dell'architetto [[Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc|Eugène Viollet-le-Duc]], famoso restauratore di edifici gotici. Venne infine trasportato nella cripta anche il corpo del re [[Luigi VII di Francia|Luigi VII]] che era stato in precedenza sepolto nell'abbazia di Saint-Pont e la cui tomba non era stata distrutta dai rivoluzionari.
 
====Restauro del complesso====
[[File:FelixBenoistStDenis.jpg|thumb|Veduta della chiesa con la torre nord in una stampa del 1861.]]
Delle grandi campagne di restauro sono intraprese a partire dal 1813, e diversi architetti ne partecipano anche reinterpretando o innovando certe parti dell'edificio. Fu il caso di François Debret, architetto per i ''monuments historiques'' (ACMH), allora responsabile dell'edificio, che utilizzò delle maniere più rinnovatrici che non restauratrici, come il rialzo della pavimentazione interna infossando i pilastri e la soppressione di sculture sulla facciata. Soprattutto Debret è conosciuto per un fatto assai importante: lo smantellamento della torre nord della facciata. Infatti, nel 1846 una tempesta detta "Trombe de Gonesse" s'abbatté su Saint-Denis e danneggiò la guglia del campanile nord, mentre dodici campanili della regione crollano. François Debret giudica la guglia pericolante e nel 1847 decreta di smontarla, pietra per pietra, numerandola, secondo l'uso del tempo<ref>{{fr}}[http://www.lemonde.fr/arts/article/2016/07/02/la-basilique-de-saint-denis-devrait-retrouver-sa-fleche_4962385_1655012.html Le Monde]</ref><ref>{{fr}}[https://www.tourisme93.com/basilique/l-affaire-de-la-tour-nord.html Sito del Turismo di Saint-Denis]</ref>. Ancora oggi tutte le pietre sono perfettamente conservate e si attende un'autorizzazione statale per poter rimontare la torre, secondo un progetto avviato già nel 1987 da Marcelin Berthelot e più volte rilanciato<ref>{{fr}}[http://www.lemonde.fr/arts/article/2016/07/02/la-basilique-de-saint-denis-devrait-retrouver-sa-fleche_4962385_1655012.html Le Monde]</ref>.
 
Dal 1846 al 1879 fu [[Eugène Viollet-le-Duc]] a essere incaricato di recuperare i danni gravosi fatti da Debret, salvando la basilica dalla rovina. Portò a termine i lavori di restauro e rimediò agli interventi "fatalistici" di Debret, riorganizzò le tombe all'interno e presentò un nuovo progetto per la ricostruzione delle due torri della facciata; mai realizzato.
 
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File:Saint Denis Félix Benoist 1844 1845.jpg|La facciata con le due torri
File:Saint-Denis (basilique) Viollet-le-Duc (projet).jpg|Il progetto di Viollet-le-Duc per la facciata
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==Descrizione==
===Esterno===
L'esterno è ritmato dalla cadenza dei contrafforti e archi rampanti che inquadrano e sostengono le masse architettoniche del [[Piedicroce (architettura)|piedicroce]] e del [[Coro (architettura)|coro]].
Domina la struttura il grande tetto rivestito da lastre di rame, che gli conferisce il caratteristico colore verdastro, sormontato da una caratteristica cresta traforata.
Intorno all'edificio si aprono tre facciate: la principale, verso ovest all'inizio del piedicroce, romanico-gotica e una per ogni testata del [[transetto]], aperta da grandi rosoni. In particolare la facciata del transetto meridionale presenta il rosone e il portale disegnati da [[Pierre de Montreuil]] nel 1259; inoltre il portale ingloba statue-colonna risalenti al 1170.
 
====Facciata====
[[File:Saint-Denis - Façade.jpg|thumb|La facciata]]
La facciata principale, verso ovest, venne realizzata fra il 1136 e il 1140 in uno stile di transizione dal [[Architettura romanica|romanico]] al [[Architettura gotica|gotico]]. Infatti se la sua verticalità e il rosone la invia verso lo stile gotico, i portali a tutto sesto la ritengono ancora ancorata al romanico.
Appare divisa verticalmente in tre parti da robusti pilastri; aperta in basso dai portali scolpiti e in seguito da gallerie cieche, finestroni e rosone. In alto è coronata da una merlatura da dove s'innalza la torre sud, l'unica rimasta dopo la demolizione di quella nord da parte di Debret nel 1847.
 
;Portale di sinistra
Detto anche ''Portale del martirio'' in quanto raffigura nel timpano il ''martirio dei santi Dionigi, Eleuterio e Rustico'', presenta nei [[piedritti]] i [[segni zodiacali]].
 
;Portale centrale
Conosciuto come ''Portale del Giudizio'', presenta le [[Parabola delle dieci vergini|Vergini sagge e le vergini folli]] sui piedritti; il [[Giudizio universale]] con Cristo in [[Mandorla (arte)|mandorla]] al centro appare nel timpano e prosegue nel primo [[archivolto]] interno con scene del paradiso, nella metà sinistra, e dell'inferno in quella destra. Gli altri archivolti raffigurano i ''24 Vecchi dell'[[Apocalisse]]''.
La porta, mutilata del pilastro centrale nel 1719, venne rifatta nel XIX secolo fedele a quello bronzee medievali, e rappresentano la ''Passione'' e la ''Resurrezione''.
 
;Portale di destra
Anche detto ''Portale della Comunione'', deve il nome al rilievo del timpano dell'''Ultima Comunione'', dove san Dionigi e i suoi compagni ricevono per l'ultima volta la [[eucaristia|Comunione]] direttamente dalle mani di Cristo, prima del loro martirio. Nei piedritti vi è rappresentato il ''Calendario'', dove i mesi dell'anno sono raffigurati dai lavori agricoli.
 
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File:Gate @ Basilique de Saint-Denis @ Saint-Denis (30624265711).jpg|Parte centrale della facciata
File:ST-Denis 547.jpg|Il ''Portale del martirio''
File:ST DENIS 077.jpg|Il ''Portale del Giudizio''
File:Saint-Denis portrail droite.jpg|Il ''Portale dell'ultima Comunione''
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===Interno===
[[File:Basilique Saint-Denis 01.jpg|thumb|L'interno.]]
[[File:Basilique Saint-Denis 05.jpg|thumb|Veduta dell'interno con le vetrate.]]
Il grandioso interno, preceduto da [[nartece]], è a [[Pianta (architettura)|pianta]] a [[croce latina]], con [[transetto]], coro a doppio [[deambulatorio]] sul quale s'innestano sette [[cappelle radiali]] e cripta sottostante.
Piedicroce e transetto appaiono divisi in tre navate da pilastri a fascio che inquadrano tre livelli: le arcate, il triforio e il cleristorio. Tutte le finestre accolgono grandi vetrate che inondano di luce l'ambiente.
 
====Tombe reali====
Tutte le tombe reali sono disseminate nel transetto, nel deambulatorio e nella cripta romanica. Molte vennero profanate durante la Rivoluzione francese e costituiscono una superba collezione d'arte funeraria francese dal Medioevo al Rinascimento. Fra esse spiccano:
* ''Tomba di [[Dagoberto I]]'' (610-639), fu il primo re sepolto nella basilica. La sua tomba, monumentale, venne realizzata nel XIII secolo.
* ''Tomba di [[Francesco I di Francia|Francesco I]]'' e di sua moglie [[Claudia di Francia]], grandiosa opera disegnata da [[Philibert Delorme]] nel 1548 con statue di [[Pierre Bontemps]], François Marchant, Jacques Chanterel e Ambroise Perret.
* ''Tomba di [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]] e [[Anna di Bretagna]]'', opera eseguita a [[Tours]] nel 1516-22 dai fiorentini Giovanni e Giusto Betti
* ''Tomba di [[Enrico II di Francia|Enrico II]] e [[Caterina de' Medici]]'', opera del 1570 disegnata da [[Primaticcio]] con statue di [[Germain Pilon]]
 
====Opere d'arte====
Innumerevoli sono le opere d'arte ancora conservate nella basilica malgrado le distruzioni della [[Rivoluzione francese]]:
* ''Madonna col Bambino'', opera romanica in legno policromo del XII secolo.
* ''Stalli lignei''. Alla fine della navata centrale, prima della crociera, si trovano degli stalli rinascimentali di finissima fattura, eseguiti nel XVI da un artista italiano per il [[Castello di Gaillon]]<ref>"Parigi e Île-de-France", Guida TCI, 1996, pag. 165</ref>.
* ''Urna col cuore di Francesco I'', opera in marmo bianco del 1556 eseguita da [[Pierre Bontemps]]
* ''Colonna col Cuore di Francesco II'', opera in marmo bianco disegnata da [[Primaticcio]]
* ''Statue giacenti di [[Enrico II di Francia|Enrico II]] e [[Caterina de' Medici]]'', di [[Germain Pilon]]
 
====Organo====
Il grande organo in controfacciata venne realizzato da [[Aristide Cavaillé-Coll]] fra il 1834 e il 1840.
 
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File:Basilique Saint-Denis Dagobert 01.jpg|Tomba di Dagoberto I
File:Tomb of François 1er @ Basilique de Saint-Denis @ Saint-Denis (30624165551).jpg|Tomba di Francesco I e Claudia di Francia
File:Saint-Denis (93), basilique, monument funéraire de Louis XII et Anne de Bretagne, 1515 2.jpg|Tomba di Luigi XII e Anna di Bretagna
File:Tomba di Enrico II e Caterina de' Medici.jpg|Tomba di Enrico II e Caterina de' Medici
File:Basilique de Saint-Denis @ Saint-Denis (30624246251).jpg|Gli stalli rinascimentali.
File:Basilique Saint-Denis 07.jpg|Il ''Grand'Organo''
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==Dimensioni==
{|class="wikitable"
|-----
|Lunghezza a: 108 m<ref>[http://whc.unesco.org/fr/listesindicatives/230/ Sito ufficiale dell'Unesco]</ref><ref>"Parigi e Île-de-France", Guida TCI, 1996, pag. 165</ref>
|-----
|Larghezza del transetto: 39 m<ref>[http://whc.unesco.org/fr/listesindicatives/230/ Sito ufficiale dell'Unesco]</ref>
|-----
|Altezza delle volte: 29 m<ref>[http://whc.unesco.org/fr/listesindicatives/230/ Sito ufficiale dell'Unesco]</ref><ref>"Parigi e Île-de-France", Guida TCI, 1996, pag. 165</ref>
|-----
|Altezza della torre sud: 58 m<ref>{{fr}}Fanny Bourgeois e Wilfrid Poma: ''Les monuments de Paris et leurs petites histoires'', Ed. Jean-Paul Gisserot, 2006, p. 27.</ref>
|-----
|Altezza della torre nord (demolita): 86 m
|}
 
Inoltre, fino al novembre 2015, la Danish Air Transport operava un [[McDonnell Douglas MD-87]], oggi ritirato dal servizio.
== Sovrani sepolti ==
[[File:Emil Pierre Joseph de Cauwer Saint-Denis.jpg|thumb|La tomba di Luigi XII e della moglie Anna di Bretagna, in un dipinto del 1867 di [[Emil Pierre Joseph de Cauwer]]]]
[[Image:Louis XVI et Marie-Antoinette.jpg|thumb|Monumento funebre di Luigi XVI e di Maria Antonietta]]
{{Vedi anche|Necropoli reale della basilica di Saint-Denis}}
I sovrani sepolti sono:
* [[Filippo IV di Francia|Filippo il bello]]
* [[Giovanni II di Francia|Giovanni II il Buono]]
* [[Filippo V di Francia|Filippo V il Lungo]]
* [[Carlo V di Francia]]
* [[Carlo VI di Francia|Carlo VI il Folle]]
* [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]]
* [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]]
* [[Francesco I di Francia|Francesco I]]
* [[Enrico II di Francia|Enrico II]]
* [[Francesco II di Francia|Francesco II]]
* [[Carlo IX di Francia|Carlo IX]]
* [[Enrico III di Francia|Enrico III]]
* [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]]
* [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]]
* [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]
* [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]]
* [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]]
* [[Luigi XVII]] (solo il cuore imbalsamato)
* [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]]
* [[Isabella di Hainaut]], moglie di [[Filippo II di Francia|Filippo Augusto]]
* [[Isabella d'Aragona (1247-1271)|Isabella d'Aragona]], moglie di [[Filippo III di Francia|Filippo l'Ardito]]
* [[Giovanna di Borbone (1338-1378)|Giovanna di Borbone]], moglie di Carlo V
* [[Isabella di Baviera]], moglie di Carlo VI
* [[Anna di Bretagna]], moglie di Carlo VIII in prime nozze e di Luigi XII in seconde nozze
* [[Claudia di Francia]], duchessa di Bretagna, prima moglie di Francesco I
* [[Caterina de' Medici]], moglie di Enrico II
* [[Luisa di Lorena-Vaudémont]], moglie di Enrico III
* [[Margherita di Valois]], prima moglie di Enrico IV
* [[Maria de' Medici]], seconda moglie di Enrico IV
* [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna d'Austria]], moglie di Luigi XIII
* [[Maria Teresa d'Asburgo (1638-1683)|Maria Teresa di Spagna]], moglie di Luigi XIV
* [[Maria Leszczyńska]], moglie di Luigi XV
* [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta d'Austria]], moglie di Luigi XVI
 
[[Luigi IX di Francia|San Luigi]] rifiutò l'inumazione di [[Ingeburge di Danimarca]].
 
== Altri personaggi sepolti ==
[[File:Charles Martel Saint Denis.jpg|thumb|La tomba di [[Carlo Martello]]]]
* [[Carlo Martello]]
* [[Bertrand du Guesclin]]
* [[Carlo II d'Alençon]] (trasferito nel [[XIX secolo]])
* [[Leone VI d'Armenia]]
* [[Carlo di Valois]]
* [[Carlo I d'Angiò]]
* [[Enrichetta Maria di Borbone-Francia|Enrichetta Maria di Borbone]] ([[1609]] – [[1669]]), regina d'Inghilterra come moglie di [[Carlo I d'Inghilterra]] e figlia di [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]];
* Sophie (''Mademoiselle''), figlia di [[Carlo X di Francia|Carlo X]], ([[1776]] – [[1783]], ebbe il titolo di ''petite-fille de France'');
* Marie Thérèse (''Mademoiselle'' d'Angoulême), seconda figlia di Carlo X, nata e morta infante nel [[1783]], ebbe il titolo di ''petite-fille de France'';
* [[Luigi Giuseppe di Borbone-Francia|Luigi Giuseppe di Borbone]], figlio maggiore di Luigi XVI ([[1781]] – [[1789]]), ebbe il titolo di Delfino;
* [[Sofia Elena Beatrice di Borbone-Francia|Sofia Elena Beatrice di Borbone]] detta ''Madame Sophie'', seconda figlia di Luigi XVI ([[1786]] – [[1787]]), ebbe il titolo di ''fille de France'';
* Luisa Isabella d'Artois, figlia maggiore di [[Carlo di Borbone-Francia (1778-1820)|Carlo Ferdinando d'Artois]], nata e morta infante nel [[1817]], ebbe il titolo di ''petite-fille de France'' e di ''Mademoiselle'';
* Luigi d'Artois, primo figlio maschio di Carlo Ferdinando d'Artois, nato e morto infante nel [[1818]], ebbe il titolo di ''petit-fils de France'';
* [[Luigi-Giuseppe di Borbone-Condé]] ([[1736]] – [[1818]]), duca di Borbone di Enghien e di Guisa;
* Carlo Ferdinando d'Artois, secondo figlio di Carlo X ([[1778]] – [[1820]]), ''petit-fils de France'', duca di Berry;
* [[Luigi-Enrico-Giuseppe di Borbone-Condé]] ([[1756]] – [[1830]]), principe di Condé, duca di Borbone, duca di Enghien e duca di Guisa.
 
== Priorati delle case dipendenti da Saint-Denis ==
L'abbazia di Saint Denis controllava un certo numero di conventi retti da un [[priore]], ma dipendenti dall'abbazia stessa.
 
Gli archivi di Saint-Denis<ref>Archivi che si trovano negli Archives nationales de France''</ref> hanno conservato i nomi dei priori che hanno governato i conventi dipendenti dall'abbazia di Saint-Denis:
 
* Priorato di [[Saint-Hippolyte (Alto Reno)|Saint-Hippolyte]], presso [[Sélestat]] ([[Alto Reno]])
* [[Priorato di Lièpvre|Priorato de Saint-Alexandre]] a [[Lièpvre]] (Alto Reno)
* Priorato del Mont Saint-Michel, presso [[Verdun (Mosa)|Verdun]]
* Saint-Dieudonné ([[Saint-Dié-des-Vosges]])
* Saint-Véron o Asberting, [[diocesi di Metz]]
* [[Saint-Vital]], presso [[Metz]]
* Celle d'Adalonge o Saint-Georges, diocesi di Metz
 
== Elenco degli abati e dei gran priori di Saint Denis ==
{{vedi anche|Abbazia di Saint-Denis}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{fr}} M.me D'Ayzac, t. Ier, l'''Histoire de l'abbaye de Saint-Denys'', 1865, p.&nbsp;CXXIII e segg.
* {{fr}} Félicie d'Ayzac, ''Histoire de Saint-Denys'', Imprimerie nationale, Paris, 1861, tome I, p. cxxiii et suivantes (contient la liste complète des abbés de Saint-Denis)
* Dom Michel Félibien, ''Histoire de l'Abbaye royale de Saint-Denis'', Paris, 1706 (contient la liste complète des abbés de Saint-Denis)
 
== Voci correlate ==
* [[Cattedrali gotiche francesi]]
* [[Architettura gotica]]
* [[Gotico francese]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Basilique Saint-Denis|preposizione=sulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.linternaute.com/sortir/patrimoine/ile-de-france/seine-saint-denis/edifices-religieux/basilique-saint-denis/1.shtml|L'Internaute Magazine: Diaporama|lingua=Fr}}
* {{cita web|http://architecture.relig.free.fr/denis.htm|Saint Denis nell'architettura religiosa occidentale|lingua=Fr}}
 
{{Portale|aviazione|aziende|trasporti}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|arte|cattolicesimo|Francia}}
 
[[Categoria:BasilicaCompagnie di Saint-Denis|aeree danesi]]