Famiglia di lanciatori Lunga Marcia e Oratorio di Santa Caterina (Palermo): differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{S|astronautica}}
|NomeEdificio = Oratorio di Santa Caterina
[[File:长征五号遥二火箭转场.jpg|miniatura|destra|Il razzo [[Lunga Marcia 5]] in attesa di essere trasportato al [[centro spaziale di Wenchang]].]]
|Immagine =
La '''famiglia di lanciatori Lunga Marcia''' (in [[lingua cinese|cinese]]: {{Cinese|s=长征|p=Chángzhēng}}) è il prodotto di decenni di sviluppo dell'industria spaziale cinese. Il programma nacque nel 1969, con i lanci di prova del razzo [[Lunga Marcia 1]] che nel 1970 spedì il primo satellite cinese in orbita. È chiamata così dalla [[lunga marcia]], un importante passaggio della [[guerra civile cinese]] che portò alla fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
|Didascalia =
|Larghezza =
|Città = {{simbolo|Palermo-Stemma uff.png}} [[Palermo]]
|Regione = {{IT-SIC}}
|SiglaStato = ITA
|Religione = [[Cattolicesimo|cattolica]]
|DedicatoA = [[Caterina d'Alessandria]]
|AnnoConsacr =
|StileArchitett = Barocco
|InizioCostr = [[1638]]
|FineCostr =
|Website =
|Note =
}}
 
L''''oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella''' è un edificio di culto [[barocco]] situato nel [[centro storico di Palermo]]. È ubicato in via Monteleone nel quartiere [[Olivella (rione storico di Palermo)|Olivella]] dal quale prende nome, strada che da [[Olivella (rione storico di Palermo)|Piazza Olivella]] conduce in via Roma.<ref name=Palermo212>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 212}}.</ref>
==Storia==
Grazie a questa famiglia di lanciatori, la Cina dal 1970 acquisì la possibilità di raggiungere lo spazio, e di trarne benefici per uso militare e commerciale. Inizialmente vennero lanciati solamente satelliti cinesi, ma dal 1986, anno del disastro dello Space Shuttle, si aprirono nuove opportunità commerciali e il mercato cinese si espanse: [[AsiaSat]], un'azienda per le telecomunicazioni con base ad [[Hong Kong]] e in [[Canada]], fu il primo cliente commerciale internazionale per l'[[agenzia spaziale cinese]], che usò il lanciatore [[Lunga Marcia 3]] per portare il carico in orbita geostazionaria.
 
==Varianti Culto ==
* Santa [[Caterina d'Alessandria]] per il suo "sapere", è Patrona di artisti e sapienti.
[[File:Long March Timeline.png|thumb|Linea temporale dei lanciatori della famiglia Lunga Marcia.<br>''CZ'' è l'abbreviazione di ''Chángzhēng''.]]
* Imperatrice [[Flavia Giulia Costanza|Costanza]]
Nel corso degli anni sono stati sviluppati vari modelli per venire incontro a esigenze di carico e di trasferimento diverse.
 
*[[Lunga Marcia 1]]
== Storia ==
*[[Lunga Marcia 2]]
* [[1402]], È documentata la [[#Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria|Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria]].
*[[Lunga Marcia 3]]
* [[1589]], La confraternita ottiene il permesso di costruire un oratorio in via Monteleone nel quartiere Olivella col consenso del Senato di Palermo.
*[[Lunga Marcia 4]]
 
*[[Lunga Marcia 5]]
Secondo la tradizione popolare, qui sorgeva la casa d'infanzia di Santa Rosalia e della famiglia [[Sinibaldi]].<ref name=Palermo212/> Per la costruzione della [[chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella]] e l'equa ripartizione dei terreni la [[congregazione di San Filippo Neri]] e i [[Padri Filippini]] per compensare i confratelli di Santa Caterina, s'impegnarono a costruire nella nuova chiesa di [[Ignazio di Loyola|Sant'Ignazio]] una cappella dedicata a [[Santa Rosalia]] e a ricostruire l'oratorio in altro sito. Infatti ancora oggi nel cortile dell'oratorio è visibile il pozzo della dimora della Santuzza.
*[[Lunga Marcia 6]]
*[[Lunga Marcia 7]]
* [[XVIII secolo]], Nella prima metà del secolo i lavori per l'oratorio assumono connotazioni [[barocco|barocche]].
*[[Lunga Marcia 8]]
* [[1860]], Le [[leggi eversive]] decretano la chiusura del luogo e lo scioglimento delle associazioni.
*[[Lunga Marcia 9]]
* [[1867]], Abbandono definitivo con l'abolizione delle Confraternite.
*[[Lunga Marcia 11]]
* [[1946]], Insediamento dell'[[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani del Santo Sepolcro]] promotori dell'opera di restauro, oggi sede della Segreteria e luogo per l'ascolto della musica da camera.
 
Dopo un periodo di declino, il primitivo luogo di culto per la straordinaria bellezza è utilizzato come sede dell'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro.
 
== Facciata ==
Essenziale e lineare il [[prospetto]] principale del [[1740]]c., delimitato ai lati da [[lesene]] con un [[portale]] centrale in pietra con [[volute]] e [[architrave]] aggettante. Una finestra decorata dalla conchiglia e dalle doppie volute laterali illumina la [[cantoria]]. Un cornicione e due «pire di pietra» chiudono la facciata sulla parte superiore.
 
Un portone ligneo finemente lavorato costituisce l'ingresso principale con accesso ad un piccolo [[vestibolo (architettura)|vestibolo]]. Nella [[controfacciata]] è ricavato il coro con [[loggia]] all'interno del quale è custodito un settecentesco organo ligneo dipinto.
 
== Stucchi del Serpotta ==
La magnifica decorazione interna a stucco realizzata dal 1719 al 1725, è opera di [[Procopio Serpotta]] figlio naturale di [[Giacomo Serpotta|Giacomo]], membro della confraternita assieme al figlio [[Giovan Maria Serpotta|Giovan Maria]], e di [[Domenico Castelli]]. Ogni finestra dell'oratorio ha il timpano arricchito da putti che sostengono targhe e medaglioni con la semplice funzione decorativa.
 
* La ''[[sapienza (filosofia)|sapienza]]'' (identificata proprio con santa [[Caterina d'Alessandria]], nota per il suo "sapere", è patrona di artisti e sapienti) e la ''[[Scienza]]'' statue assise su mensole della [[controfacciata]].
* Le [[virtù cardinali]] ''[[carità]]'', ''[[fede]]'', ''[[speranza]]'' e ''[[Fortezza (virtù)|fortezza]]'' raffigurate sui bassorilievi dei medaglioni sulla posti sulla volta.
* ''[[Astrologia]]'' e ''[[dialettica]]'', ''[[etica]]'' e ''[[fisica]]'', ''[[geografia]]'' e ''[[geometria]]'', ''[[retorica]]'' e ''[[teologia]]'' i simulacri allegorici posti nelle nicchie ricavate alle pareti.
* Altri stucchi raffiguranti ''[[Oliva di Palermo|santa Oliva]]'' e ''[[Ninfa (martire)|santa Ninfa]]'' poste ai lati dell'arco trionfale delimitante il [[presbiterio]]. Le statue di ''[[santa Rosalia]]'' e ''[[sant'Agata]]'' fiancheggiano l'altare maggiore. Sul [[paliotto]] è realizzato, a rilievo dorato ''Il sacrificio di Isacco''.
 
Episodi della vita della Santa titolare sono illustrati nei teatrini posti sotto le arcate ribassate della [[loggia]] tripartita che ospita il [[coro (mobilio)|coro]] e lungo le pareti.
 
== Cicli pittorici ==
L'affresco della [[volta (architettura)|volta]] raffigura ''Santa Caterina in Gloria'' di [[Antonio Grano]], ultima opera condotta dall'artista, completata con interventi successivi di [[Paolo Grano]], nei [[pennacchio (architettura)|pennacchi]] altri angeli recano oggetti simbolo della Martire.
 
Nel [[vestibolo (architettura)|vestibolo]] è collocato ''Lo Sposalizio mistico di Santa Caterina d'Alessandria'' quadro attribuito a [[Gaspare Vazzano]] detto lo [[Zoppo di Ganci]]. Da non confondere con [[Giuseppe Salerno (pittore)|Giuseppe Salerno]] parimenti chiamato lo [[Zoppo di Gangi]] autore del ''Martirio di Caterina'' del [[1609]], quadro che costituisce la pala dell'altare maggiore.<ref name=Palermo212/>
 
Al centro della [[controfacciata]], sotto le logge del coro, è collocato il dipinto su tavola cinquecentesco raffigurante la ''Vergine con Bambino'' del raffaellesco [[Vincenzo degli Azani]] da Pavia.<ref name=Palermo212/>
 
Scene della vita della martire nei due quadroni ai lati del presbiterio: a sinistra una tela con ''Santa Caterina e la disputa con i sapienti'', a destra ''Santa Caterina in carcere riceve la visita dell'Imperatrice Costanza'', entrambi del [[XVII secolo]].
 
Numerose altre scene nei riquadri ovoidali disposti ad intervalli lungo le spalliere dei sedili destinati ai confrati.
 
== Interno ==
Anche gli scanni lignei neoclassici, allineati ai lati ove i confratelli si sedevano per assistere alle cerimonie contribuiscono all'apparato iconografico dell'oratorio, le quattordici tavole ellittiche dipinte nelle spalliere raccontano le storie della santa martire e sul dossale dell'elegante altare ligneo.
 
Particolarmente prezioso è lo scanno ligneo di mogano riservato ai Superiori della Compagnia addossato alla [[controfacciata]], in legno dorato intarsiato con avorio e madreperla.
 
Lo splendido pavimento in marmi policromi con disegni di figure geometriche con al centro una stella ad otto punte, similare a quelli di [[Oratorio del Rosario di Santa Cita|Santa Cita]] e [[Oratorio di San Lorenzo (Palermo)|San Lorenzo]], realizzato dai maestri [[Gioacchino Vitagliano]] e [[Nicolò Vitagliano]] nel [[1730]].
 
== Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria ==
* [[1402]], confraternita di Santa Caterina d'Alessandria.
 
== Compagnia di Santa Caterina all'Olivella ==
* [[1593]], costituzione dell'associazione.<ref name=Palermo211>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 211}}.</ref>
* [[1860]] - [[1867]], scioglimento di tutte le associazioni per l'entrata in vigore delle leggi eversive.
 
Pregevole quadro dell'''Annunciazione'' attribuita alla scuola del [[Pietro Novelli]].
 
== Chiesa di Santa Rosalia ==
* [[1620]], è documentata una chiesa e il pozzo di Santa Rosalia nel luogo ove, secondo tradizione popolare, sorgeva casa Sinibaldi.<ref name=Palermo212/>
 
Secondo l'alcamese Pietro Antonio Tornamira dell'[[Ordine benedettino]] e il canonico Antonino Ignazio Mancuso, storici e biografi, il Senato palermitano immediatamente dopo la morte di Rosalia, in virtù dei miracoli compiuti, in ricordo della sua nascita e della sua casa, fece erigere una chiesa in suo onore databile intorno al 1160. La chiesa risulta documentata in atti testamentari del 18 aprile 1257.<ref>G. Cascini, "''Di Santa Rosalia Vergine Palermitana''", libro 1, capitolo 2, foglio 10, Palermo, 1651.</ref>
 
== OESSH ==
 
Luoghi sacri di Sicilia custoditi dall'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme:<ref>Chiese affidate all'Ordine in Sicilia [http://www.santosepolcrosicilia.it/luogotenenza-italia-sicilia/chiese-affidate-allordine-in-sicilia/].</ref>
 
* [[Chiesa di Sant'Andrea (Piazza Armerina)|Chiesa di Sant'Andrea]] a [[Piazza Armerina]]
* [[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|Chiesa capitolare di San Cataldo]] di [[Palermo]]
* [[Chiesa di San Giuliano (Catania)|Chiesa capitolare di San Giuliano]] di [[Catania]].
* [[Chiesa dell'Immacolata Concezione (Trapani)|Chiesa dell'Immacolata Concezione]] o dell'Immacolatella di [[Trapani]]
 
Chiese a vario titolo correlate all<nowiki>'</nowiki>''Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani'' (OESSH):
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[Chiesa di Santa Croce (Messina)|Chiesa di Santa Croce]] di [[Messina]]
* [[Chiesa di San Nicolò Regale]] di [[Mazara del Vallo]]
* [[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò]] di [[Casalvecchio Siculo]]
* [[Duomo di Monreale|Cattedrale di Santa Maria Nuova]] di [[Monreale]]
| width=50% valign=top |
* [[Chiesa di Santa Maria in Jerusalem]] di [[Palermo]]
* [[Chiesa di Santa Cristina la Vetere]] di [[Palermo]]
* [[Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi]] di [[Palermo]]
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere]] detta ''La Magione'' di [[Palermo]]
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Adriana Chirco, ''Palermo la città ritrovata'', Flaccovio, Palermo, 2002.
* Pierfrancesco Palazzotto, ''Palermo. Guida agli oratori. Confraternite, compagnie e congregazioni dal XVI al XIX secolo'', Kalós, Palermo, 2004, pp.&nbsp;214–225
* {{Cita libro
|titolo = ''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''
|autore = Gaspare Palermo
|url = https://books.google.it/books?id=rVsUAAAAQAAJ
|editore = Reale Stamperia
|città = Palermo
|anno = 1816
|volume = Volume primo
|cid = Gaspare Palermo Volume primo
}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Oratorio di Santa Caterina (Palermo)|preposizione=sulla}}
{{interprogetto}}
 
{{Portale|architettura|cattolicesimo|Palermo}}
 
[[Categoria:LanciatoriOratori cinesidi Palermo|LungaCaterina Marciad'Alessandria]]