Discussione:Marco Travaglio e Oratorio di Santa Caterina (Palermo): differenze tra le pagine
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{{Edificio religioso
|NomeEdificio = Oratorio di Santa Caterina
|Immagine =
|Didascalia =
|Larghezza =
|Città = {{simbolo|Palermo-Stemma uff.png}} [[Palermo]]
|Regione = {{IT-SIC}}
|SiglaStato = ITA
|Religione = [[Cattolicesimo|cattolica]]
|DedicatoA = [[Caterina d'Alessandria]]
|AnnoConsacr =
|StileArchitett = Barocco
|InizioCostr = [[1638]]
|FineCostr =
|Website =
|Note =
}}
L''''oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella''' è un edificio di culto [[barocco]] situato nel [[centro storico di Palermo]]. È ubicato in via Monteleone nel quartiere [[Olivella (rione storico di Palermo)|Olivella]] dal quale prende nome, strada che da [[Olivella (rione storico di Palermo)|Piazza Olivella]] conduce in via Roma.<ref name=Palermo212>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 212}}.</ref>
== Culto ==
* Santa [[Caterina d'Alessandria]] per il suo "sapere", è Patrona di artisti e sapienti.
* Imperatrice [[Flavia Giulia Costanza|Costanza]]
== Storia ==
* [[1402]], È documentata la [[#Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria|Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria]].
* [[1589]], La confraternita ottiene il permesso di costruire un oratorio in via Monteleone nel quartiere Olivella col consenso del Senato di Palermo.
Secondo la tradizione popolare, qui sorgeva la casa d'infanzia di Santa Rosalia e della famiglia [[Sinibaldi]].<ref name=Palermo212/> Per la costruzione della [[chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella]] e l'equa ripartizione dei terreni la [[congregazione di San Filippo Neri]] e i [[Padri Filippini]] per compensare i confratelli di Santa Caterina, s'impegnarono a costruire nella nuova chiesa di [[Ignazio di Loyola|Sant'Ignazio]] una cappella dedicata a [[Santa Rosalia]] e a ricostruire l'oratorio in altro sito. Infatti ancora oggi nel cortile dell'oratorio è visibile il pozzo della dimora della Santuzza.
* [[XVIII secolo]], Nella prima metà del secolo i lavori per l'oratorio assumono connotazioni [[barocco|barocche]].
* [[1860]], Le [[leggi eversive]] decretano la chiusura del luogo e lo scioglimento delle associazioni.
* [[1867]], Abbandono definitivo con l'abolizione delle Confraternite.
* [[1946]], Insediamento dell'[[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani del Santo Sepolcro]] promotori dell'opera di restauro, oggi sede della Segreteria e luogo per l'ascolto della musica da camera.
Dopo un periodo di declino, il primitivo luogo di culto per la straordinaria bellezza è utilizzato come sede dell'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro.
== Facciata ==
Essenziale e lineare il [[prospetto]] principale del [[1740]]c., delimitato ai lati da [[lesene]] con un [[portale]] centrale in pietra con [[volute]] e [[architrave]] aggettante. Una finestra decorata dalla conchiglia e dalle doppie volute laterali illumina la [[cantoria]]. Un cornicione e due «pire di pietra» chiudono la facciata sulla parte superiore.
Un portone ligneo finemente lavorato costituisce l'ingresso principale con accesso ad un piccolo [[vestibolo (architettura)|vestibolo]]. Nella [[controfacciata]] è ricavato il coro con [[loggia]] all'interno del quale è custodito un settecentesco organo ligneo dipinto.
== Stucchi del Serpotta ==
La magnifica decorazione interna a stucco realizzata dal 1719 al 1725, è opera di [[Procopio Serpotta]] figlio naturale di [[Giacomo Serpotta|Giacomo]], membro della confraternita assieme al figlio [[Giovan Maria Serpotta|Giovan Maria]], e di [[Domenico Castelli]]. Ogni finestra dell'oratorio ha il timpano arricchito da putti che sostengono targhe e medaglioni con la semplice funzione decorativa.
* La ''[[sapienza (filosofia)|sapienza]]'' (identificata proprio con santa [[Caterina d'Alessandria]], nota per il suo "sapere", è patrona di artisti e sapienti) e la ''[[Scienza]]'' statue assise su mensole della [[controfacciata]].
* Le [[virtù cardinali]] ''[[carità]]'', ''[[fede]]'', ''[[speranza]]'' e ''[[Fortezza (virtù)|fortezza]]'' raffigurate sui bassorilievi dei medaglioni sulla posti sulla volta.
* ''[[Astrologia]]'' e ''[[dialettica]]'', ''[[etica]]'' e ''[[fisica]]'', ''[[geografia]]'' e ''[[geometria]]'', ''[[retorica]]'' e ''[[teologia]]'' i simulacri allegorici posti nelle nicchie ricavate alle pareti.
* Altri stucchi raffiguranti ''[[Oliva di Palermo|santa Oliva]]'' e ''[[Ninfa (martire)|santa Ninfa]]'' poste ai lati dell'arco trionfale delimitante il [[presbiterio]]. Le statue di ''[[santa Rosalia]]'' e ''[[sant'Agata]]'' fiancheggiano l'altare maggiore. Sul [[paliotto]] è realizzato, a rilievo dorato ''Il sacrificio di Isacco''.
Episodi della vita della Santa titolare sono illustrati nei teatrini posti sotto le arcate ribassate della [[loggia]] tripartita che ospita il [[coro (mobilio)|coro]] e lungo le pareti.
== Cicli pittorici ==
L'affresco della [[volta (architettura)|volta]] raffigura ''Santa Caterina in Gloria'' di [[Antonio Grano]], ultima opera condotta dall'artista, completata con interventi successivi di [[Paolo Grano]], nei [[pennacchio (architettura)|pennacchi]] altri angeli recano oggetti simbolo della Martire.
Nel [[vestibolo (architettura)|vestibolo]] è collocato ''Lo Sposalizio mistico di Santa Caterina d'Alessandria'' quadro attribuito a [[Gaspare Vazzano]] detto lo [[Zoppo di Ganci]]. Da non confondere con [[Giuseppe Salerno (pittore)|Giuseppe Salerno]] parimenti chiamato lo [[Zoppo di Gangi]] autore del ''Martirio di Caterina'' del [[1609]], quadro che costituisce la pala dell'altare maggiore.<ref name=Palermo212/>
Al centro della [[controfacciata]], sotto le logge del coro, è collocato il dipinto su tavola cinquecentesco raffigurante la ''Vergine con Bambino'' del raffaellesco [[Vincenzo degli Azani]] da Pavia.<ref name=Palermo212/>
Scene della vita della martire nei due quadroni ai lati del presbiterio: a sinistra una tela con ''Santa Caterina e la disputa con i sapienti'', a destra ''Santa Caterina in carcere riceve la visita dell'Imperatrice Costanza'', entrambi del [[XVII secolo]].
Numerose altre scene nei riquadri ovoidali disposti ad intervalli lungo le spalliere dei sedili destinati ai confrati.
== Interno ==
Anche gli scanni lignei neoclassici, allineati ai lati ove i confratelli si sedevano per assistere alle cerimonie contribuiscono all'apparato iconografico dell'oratorio, le quattordici tavole ellittiche dipinte nelle spalliere raccontano le storie della santa martire e sul dossale dell'elegante altare ligneo.
Particolarmente prezioso è lo scanno ligneo di mogano riservato ai Superiori della Compagnia addossato alla [[controfacciata]], in legno dorato intarsiato con avorio e madreperla.
Lo splendido pavimento in marmi policromi con disegni di figure geometriche con al centro una stella ad otto punte, similare a quelli di [[Oratorio del Rosario di Santa Cita|Santa Cita]] e [[Oratorio di San Lorenzo (Palermo)|San Lorenzo]], realizzato dai maestri [[Gioacchino Vitagliano]] e [[Nicolò Vitagliano]] nel [[1730]].
== Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria ==
* [[1402]], confraternita di Santa Caterina d'Alessandria.
== Compagnia di Santa Caterina all'Olivella ==
* [[1593]], costituzione dell'associazione.<ref name=Palermo211>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 211}}.</ref>
* [[1860]] - [[1867]], scioglimento di tutte le associazioni per l'entrata in vigore delle leggi eversive.
Pregevole quadro dell'''Annunciazione'' attribuita alla scuola del [[Pietro Novelli]].
== Chiesa di Santa Rosalia ==
* [[1620]], è documentata una chiesa e il pozzo di Santa Rosalia nel luogo ove, secondo tradizione popolare, sorgeva casa Sinibaldi.<ref name=Palermo212/>
Secondo l'alcamese Pietro Antonio Tornamira dell'[[Ordine benedettino]] e il canonico Antonino Ignazio Mancuso, storici e biografi, il Senato palermitano immediatamente dopo la morte di Rosalia, in virtù dei miracoli compiuti, in ricordo della sua nascita e della sua casa, fece erigere una chiesa in suo onore databile intorno al 1160. La chiesa risulta documentata in atti testamentari del 18 aprile 1257.<ref>G. Cascini, "''Di Santa Rosalia Vergine Palermitana''", libro 1, capitolo 2, foglio 10, Palermo, 1651.</ref>
==
Luoghi sacri di Sicilia custoditi dall'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme:<ref>Chiese affidate all'Ordine in Sicilia [http://www.santosepolcrosicilia.it/luogotenenza-italia-sicilia/chiese-affidate-allordine-in-sicilia/].</ref>
* [[Chiesa di Sant'Andrea (Piazza Armerina)|Chiesa di Sant'Andrea]] a [[Piazza Armerina]]
* [[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|Chiesa capitolare di San Cataldo]] di [[Palermo]]
* [[Chiesa di San Giuliano (Catania)|Chiesa capitolare di San Giuliano]] di [[Catania]].
* [[Chiesa dell'Immacolata Concezione (Trapani)|Chiesa dell'Immacolata Concezione]] o dell'Immacolatella di [[Trapani]]
Chiese a vario titolo correlate all<nowiki>'</nowiki>''Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani'' (OESSH):
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| width=50% valign=top |
* [[Chiesa di Santa Croce (Messina)|Chiesa di Santa Croce]] di [[Messina]]
* [[Chiesa di San Nicolò Regale]] di [[Mazara del Vallo]]
* [[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò]] di [[Casalvecchio Siculo]]
* [[Duomo di Monreale|Cattedrale di Santa Maria Nuova]] di [[Monreale]]
| width=50% valign=top |
* [[Chiesa di Santa Maria in Jerusalem]] di [[Palermo]]
* [[Chiesa di Santa Cristina la Vetere]] di [[Palermo]]
* [[Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi]] di [[Palermo]]
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere]] detta ''La Magione'' di [[Palermo]]
|}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Adriana Chirco, ''Palermo la città ritrovata'', Flaccovio, Palermo, 2002.
* Pierfrancesco Palazzotto, ''Palermo. Guida agli oratori. Confraternite, compagnie e congregazioni dal XVI al XIX secolo'', Kalós, Palermo, 2004, pp. 214–225
* {{Cita libro
|titolo = ''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''
|autore = Gaspare Palermo
|url = https://books.google.it/books?id=rVsUAAAAQAAJ
|editore = Reale Stamperia
|città = Palermo
|anno = 1816
|volume = Volume primo
|cid = Gaspare Palermo Volume primo
}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Oratorio di Santa Caterina (Palermo)|preposizione=sulla}}
{{Portale|architettura|cattolicesimo|Palermo}}
[[Categoria:Oratori di Palermo|Caterina d'Alessandria]]
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