Martelli e Giovanni van Houbraken: differenze tra le pagine

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{{Bio
[[Image:Donatello - Stemma Martelli.JPG|thumb|180px|Lo stemma Martelli scolpito da [[Donatello]]: [[grifone (araldica)|grifone]] d'oro in [[campo (araldica)|campo]] rosso. anticamente la famifglia aveva uno stemma ''parlante'', cioé che richiamava il nome familiare, con due martelli incrociati, visibile sui [[fiorini]] coniati quando essi furono Signori sopra la Zecca]]
|Nome = Giovanni
I '''Martelli''' sono un'antica famiglia del patriziato di [[Firenze]].
|Cognome = van Houbraken
|PostCognome =
|Immagine =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Fiandre
|LuogoNascitaLink = Contea delle Fiandre
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1612
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 23 maggio
|AnnoMorte = 1676
|Epoca = 1700
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
}}
 
==Storia familiareBiografia ==
'''Jan Van Houbraken''' o '''Giovanni van Houbraken''' pittore italiano di origini fiamminghe, fu padre di [[Ettore van Houbraken]] e nonno di [[Nicola van Houbraken]].
===Origini===
Originari della [[Val di Sieve]]<ref>La famiglia non è invece imparentata con i Martelli di [[Pisa]].</ref>, si stabilirono a Firenze in via degli Spadai, nel popolo di [[basilica di San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]] a pochi passi dalla [[Cattedrale di Firenze|Cattedrale]]. Un primo rappresentante del quale si hanno notizie certe è Martello, che sposò Jacopa dei Martelli Ghetti nella prima metà del XIV secolo, e con la quale ebbe cinque figli tutti maschi. La famiglia, numerosa fin da allora, cercò di allargare i propri possedimenti acquistando altri fabbricati nella stessa via, che non a caso oggi si chiama via de' Martelli.
 
Discepolo di [[Pieter Paul Rubens|Pietro Paolo Rubens]] e di [[Matthias Stomer]].<ref name="Reference01">{{Cita|Grano - Hackert|pp. 180}}.</ref> Nel [[1635]] è già documentato attivo in Sicilia e nel [[1640]] residente stabile a Messina.<ref name="Reference01"/>
Ugolino (m. [[1391]]), figlio di Martello e Jacopa e immatricolato nell'[[Arte di Calimala]], divenne già un politico di rilievo: membro dei XII Buonomini nel [[1381]], [[Gonfaloniere di compagnia]] nel [[1390]] e [[priore delle Arti]] nel [[1387]]. Egli aveva avuto successo anche come mercante, che gli permise di ottenere una buona base finanziaria. La compagnia di mercanti dei Martelli poteva dirsi di stampo familiare di dimensioni medie, appoggiata a quella dei potenti [[Albizi]].
 
In seguito alla [[rivolta antispagnola di Messina]] del [[1674]] ripara con tutta la famiglia a Livorno.<ref name="Reference02">{{Cita|Grano - Hackert|pp. 181}}.</ref>
===Alleati dei Medici nel Quattrocento===
Con l'acuirsi degli scontri tra Albizi e [[Medici]] i Martelli ebbero la fortunata intuizione di schierarsi con i futuri vincitori, i Medici, ribaltando la loro allenza precedente.
 
== Opere ==
Niccolò (m. [[1425]]), figlio di Ugolino, consolidò la sua posizione sia come mercante che come uomo politico; fu Priore delle Libertà nel [[1401]], [[1407]], [[1411]] e [[1415]]. Egli ebbe ben tredici figli, dai quali si originarono almeno 4 rami principali della famiglia.
* [[XVII secolo]], ''Martirio di San Placido'', dipinto su tela, opera documentata nella [[Collegio dei gesuiti (Messina)|chiesa di San Giovanni Battista del Collegio dei Gesuiti]] di [[Messina]].<ref name="Reference01"/><ref name="ReferenceGF01">{{Cita|Giuseppe Fiumara|pp. 28}}.</ref>
* [[XVII secolo]], ''Transito della Vergine'', dipinto su tela, opera documentata nella [[Chiesa della Santissima Annunziata (Messina)|chiesa della Santissima Annunziata]] di [[Messina]].<ref name="Reference01"/><ref name="ReferenceGF02">{{Cita|Giuseppe Fiumara|pp. 90}}.</ref><ref name="ReferenceDG01">{{Cita|Caio Domenico Gallo|pp. 171}}.</ref>
* [[XVII secolo]], ''Assunta'', dipinto su tela, opera documentata nella [[Chiesa della Santissima Annunziata (Messina)|chiesa della Santissima Annunziata]] di Messina.<ref name="Reference01"/>
* [[XVII secolo]], ''Madonna'' raffigurata nell'atto di porgere il Bambino a [[San Francesco d'Assisi]], dipinto su tela, opera documentata nell'[[Chiesa di San Francesco dei Mercanti#Oratorio di San Francesco alle Stimmate|Oratorio dei Mercanti]] di Messina.<ref name="Reference01"/><ref>Capitolo IV, pagina 285, paragrafo 6, "''MESSINA E DINTORNI - GUIDA A CURA DEL MUNICIPIO''", Stampato da Premiato Stabilimento Giuseppe Crupi, Messina, 1902.</ref>
* [[XVII secolo]], ''Apparizione della Vergine'' e ''Apparizione dell'Angelo a San Francesco'', dipinti su tela, opere documentate nella [[chiesa di San Francesco dei Mercanti]] di [[Messina]].<ref>Pagina 20, Giovanna Power, "''Guida per la Sicilia opera di Giovanna Power''" [https://books.google.it/books?id=cSl7c2I4M6sC], Napoli, Stabilimento Poligrafico di Filippo Cirelli, 1842.</ref>
* [[XVII secolo]], ''Santi Martiri Crocifissi'', ciclo di quattro dipinti su tela, opere documentate nella [[chiesa di San Nicolò dei Gentiluomini]] di Messina.<ref name="Reference01"/><ref name="ReferenceDG02">{{Cita|Caio Domenico Gallo|pp. 225}}.</ref>
* [[XVII secolo]], ''San Giuseppe'', dipinto su tela, opera documentata nella [[chiesa di Sant'Alberto Confessore]] fuori «Porta Zaera» a [[Messina]].<ref name="Reference01"/>
* [[XVII secolo]], ''Santi Martiri Giapponesi'', dipinto su tela, opera documentata nella chiesa di San Francesco Saverio di Messina.<ref name="Reference02"/>
* [[1635]], ''Seppellimento dei corpi di San Placido e dei suoi compagni martiri'', olio su tela, opera documentata nell'Oratorio della Compagnia dei Mercanti sotto il titolo di «San Francesco alle Stimmate», oggi custodita al [[Museo regionale (Messina)|Museo regionale]] di [[Messina]].
* [[1656]], ''Compianto del Cristo sulla Croce'', dipinto su tela, opera custodita nella [[Basilica minore di Santa Maria Assunta (Randazzo)|basilica di Santa Maria Assunta]] di [[Randazzo]].
* [[1635]], Tele di scuola fiamminga che rappresentano allegoricamente i cinque sensi, attribuzione, opere provenienti da una raccolta privata e custodite nel [[Duomo di San Giorgio Martire (Caccamo)|duomo di San Giorgio Martire]] di [[Caccamo]]:<ref>Pagina 461, "''Guida d'Italia''" - "Sicilia" [https://books.google.it/books?id=VPrcsf4BsAIC], Touring Club Italiano.</ref>
#) La ''Vista'' è raffigurata da una giovane donna che s'imbelletta di fronte ad uno specchio, mentre un giovane nella penombra le porge dei profumi;
#) L'''Udito'' è simboleggiato da una giovane suonatrice di spinetta accompagnata da un flautista;
#) Il ''Gusto'' è rappresentato da un oste che mesce il vino ad un giovane cavaliere:
#) L'''Olfatto'' è simboleggiato da un giovane che annusa un mellone mentre il venditore, con un coltello in mano, attende il giudizio sulla merce;
#) Il ''Tatto'' è realizzato con una scena popolare: un cieco nell'incertezza dei passi stringe nervoso un ragazzo vestito di cenci, che atterrito cerca di sfuggirgli.
 
== Note ==
Roberto Martelli ([[1408]]-post [[1469]]), in particolare, fu uno dei fedelissimi di [[Cosimo il Vecchio]], che mantenne il legame anche durante l'esilio del patriarca di casa Medici, tanto che al suo ritorno venne ricompensato, pare proprio grazie all'intercessione di Cosimo, con il totoli di [[conte palatino]], concesso dall'imperatore d'oriente [[Giovanni VII Paleologo]] ospite di [[Palazzo Medici]] durante il [[concilio di Ferrara-Firenze]] ([[1439]]).
 
Niccolò fu un importante mecenate nella Firenze rinascimentale, soprattutto di [[Donatello]] al quale fece scolpire un pregevole stemma di famiglia conservatosi fino ad oggi. Dalle case di famiglia, che ormai occupavano quasi tutto il lato ovest di via degli Spadai, fece costruire un grande palazzo, forse su progetto dello stesso Donatello, ed iniziò una pregevole raccolta di opere d'arte<ref>Le collezioni di casa Martelli sono state studiate da Alessandra Civai nel saggio ''Dipinti e sculture in casa Martelli'', edito Opus Libri.</ref>.
 
===Il Cinquecento===
[[Immagine:Camilla martelli, xvi secolo.jpg|thumb|left|180px|Camilla Martelli]]
[[Image:Angelo Bronzino 057.jpg|thumb|180px|right|Agnolo Bronzino, ''Ritratto di Ugolino Martelli'', 1534-1538]]
Fu un letterato [[Ludovico Martelli]] (1499-1527), autore di versi malinconici, liriche amorose e della tragedia teatrale ''Tullia''. Un altro poeta fu Niccolò di Giovanni, tra i fondatori dell'[[Accademia Fiorentina]] nel [[1540]] e console della medesima nel [[1544]]. Molti altri esponenti familiari ne furono membri di rilievo.
 
Fu nel [[1570]] il matrimonio epocale tra [[Camilla Martelli]] e l'ormai anziano [[Cosimo I de' Medici]]: ostacolato il più possibile dai figli avuti dal Granduca con [[Eleonora di Toledo]], venne regolarizzato quando ormai la storia tra i due amanti era divenuta scandalosa ed era arrivata alle orecchie del papa, anche se fu solo un [[matrimonio morganatico]]. dopo la morte di Cosimo la povera Camilla venne rinchiusa nel [[convento di Santa Monica]] e morì ancora quarentenne, affetta, pare, da pazzia. Il matrimonio con Camilla sanò anche degli attriti con alcuni esponenti della famiglia che vennero esiliati da Firenze per l'opposizione alla presa di potyere di Cosimo stesso, vari decenni prima. Tra questi c'erano un Pandolfo, padre di quell'[[Antonio Martelli]] [[cavaliere di Malta]] ritratto da [[Caravaggio]], e Camillo, decapitato il [[7 dicembre]] [[1576]] per aver probabilmente preso parte alla [[congiura dei Pucci]].
 
In quegli anni [[Ugolino Martelli (1519-1592)|Ugolino Martelli]] fu un umanista di fama, che si fece ritrarre da [[Agnolo Bronzino]].
 
===Il secolo d'oro della famiglia: il Seicento===
[[Immagine:Antonio Martelli, Cavaliere di Malta - Caravaggio.JPG|thumb|180px|''[[Ritratto di Antonio Martelli]], [[Michelangelo Merisi da Caravaggio]], 1608-1609]]
[[Marco di Francesco Martelli]] (1592-1678) fu cavaliere dell'[[Ordine di Santo Stefano papa e martire|Ordine di Santo Stefano]] e si prodigò nel ricucire la ricchezza familiare ricostruendo l'antico tessuto commerciale della compagnia dei Martelli, allenadosi con gli [[Acciaiuoli]], i [[Salviati]], gli [[Altoviti]] e i [[Corsini]] e rifondando una Compagnia con sede a [[Roma]] specializzata nel cambio. Nel [[1637]] [[Ferdinando II de' Medici]] lo premiò nominandolo senatore, una caraica puramente formale ma altamente onorifica. Fu lui che fece costruire il [[Palazzo Martelli]] in via della Forca (oggi via Zannetti), raro esempio di dimora fiorentina pervenuta con i suoi arredi originali ai giorni nostri e, oggi di proprietà della Soprintendenza, destinato ad essere aperto come [[Museo Martelli]].
 
Figli di Niccolò furono il cardinale [[Francesco Martelli]] e Niccolò, cavaliere e imprenditore come il padre, che aumentò ancora più considerevolemente la ricchezza familiare (grazie anche al matrimonio con Teresa Cecilia, figlia del marchese e senatore Carlo [[Gerini]]), facendo del Seicento un secolo d'oro per la famiglia Martelli. Suo figlio [[Giuseppe Maria Martelli|Giuseppe Maria]] (1678-1741) fu [[arcivescovo di Firenze]]. In quel periodo alcuni esponenti familiari parteciparono all'[[Accademia della Crusca]].
 
===Sette, Ottocento ed estinzione===
Ancora nel Settecento la famiglia curò la propria ricchezza attraverso le numerose proprietà terriere, che in quell'epoca andavano per la maggiore a causa del ristagno dei commerci. Niccolò Martelli (1715-1782) aggiunse alle diffuse produzioni di olio e vino quella della [[seta]], rispolverando l'antica tradizione fiorentina.
 
L'Ottocento fu invece un secolo di crisi familiare e impoverimento, che costò la vendita di ampie parti delle collezioni artistiche e librarie della famiglia. Il Palazzo in via degli Spadai fu ceduto nel [[1836]] e andò ad ampliare gli spazi dell'attiguo colegio dei [[Padri Scolopi]].
 
Nel Novecento gli ultimi Martelli continuarono a vivere nel palazzo in via della Forca e la famiglia si estinse nel [[1986]]: a quell'epoca risale la cessione allo stato del palazzo, destinato a diventare un museo pubblico. Purtroppo problemi di agibilità e messa a norma riguardo alle uscite di sicurezza ne continuano a impedire l'apertura al pubblico, conentita solo occasionalmente a gruppi guidati.
 
==Albero geneaologico essenziale==
Martello Martelli -∞- Jacopa dei Martelli Ghetti
├─Raimondo Martelli
├─Monaldo Martelli (m. post 1381)
├─Contruccio Martelli
└─Ugolino Martelli (m. 1391)
└─Niccolò Martelli (m. 1425) -∞- Ermellina del'Antella
├-∞-Fioretta Bartolini │
│ └─Ermellina sposata Gigli
├─Ugolino Martelli (1400-?)
│ │
│ ├─Niccolò Martelli (1436-1484)
│ │ │
│ │ ├─Lorenzo Martelli (m. post 1533)
│ │ │ │
│ │ │ └─[[Ludovico Martelli]] (1499-Salerno 1527), poeta e tragediografo
│ │ │
│ │ └─Gianfrancesco Martelli
│ │ │
│ │ └─Carlo Martelli (1510-1587)
│ │ │
│ │ └─Francesco Martelli (1543-1601)
│ │ │
│ │ └─[[Marco Martelli]] (1592-1678)
│ │ │
│ │ ├─[[Francesco Martelli]] (1633-1717) [[cardinale]]
│ │ │
│ │ └─Niccolò Martelli (1634-1711)
│ │ │
│ │ ├─Marco Martelli (1670-1724)
│ │ │ │
│ │ │ └─Niccolò Martelli (1715-1782), senatore dal 1761
│ │ │ │
│ │ │ └─> ramo estinto nella prima metà dell'Ottocento
│ │ │
│ │ └─[[Giuseppe Maria Martelli]] (1678-1741) [[arcivescovo di Firenze]]
│ │
│ └─Luigi Martelli (m. post 1513)
│ │
│ ├─[[Ugolino Martelli (vescovo)|Ugolino Martelli]], [[vescovo di Lecce]] dal 1511 e [[vescovo di Narni]] dal [[1517]].
│ │
│ └─Luigi Martelli (1494-1580)
│ │
│ ├─[[Ugolino Martelli (1519-1592)|Ugolino Martelli]] (1519-1592), vescovo di [[Glandéve]], ritratto da [[Agnolo Bronzino]]
│ │
│ └─Lodovico Martelli (m. 1607), Vescovo di [[Joppe]] dal 1584 e [[vescovo di Chiusi]] dal 1597
├─Antonio Martelli (1401-?)
│ │
│ ├─Niccolò Martelli
│ │ │
│ │ └─Giovanni Martelli
│ │ │
│ │ └─Niccolò Martelli, tra i fondatori dell'[[Accademia Fiorentina]] nel 1540
│ │
│ └─Girolamo Martelli
│ │
│ └─Domenico Martelli (m. assassinato 1531)
│ │
│ └─Antonio Martelli (1513-?)
│ │
│ └─[[Camilla Martelli]] (1547-1590), [[moglie morganatica]] del [[Granduca di Toscana]] [[Cosimo I de' Medici]]
├─Bartolomeo Martelli (1407-1474)
├─Roberto Martelli (1408-1469) conte palatino dal 1439
│ │
│ └─> ramo dei conti palatini estinto nel 1752
├─Nera Martelli
├─Giovanni Martelli (1410-1464)
├─Francesco Martelli (1413-?)
├─Domenico Martelli (1414-1476)
│ │
│ └─Braccio Martelli (1442-?)
│ │
│ └─Pietro Martelli (m. 1525)
│ │
│ ├─[[Braccio Martelli]] (1501-1561) [[vescovo di Fiesole]]
│ │
│ └─Pandolfo Martelli (1504-1568) esule per l'opposizione ai Medici
│ │
│ ├─[[Antonio Martelli]] (1534-1618), cavaliere di Malta ritratto da [[Caravaggio]]
│ │
│ └─Camillo Martelli, decapitato nel 1576 per aver congiurato contro Cosimo I
├─Filippo Martelli (1418-1433)
├─Alessandro Martelli
├─Martello Martelli (m. durante l'[[assedio di Rodi]], 1480)
└─Mariotto
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlateBibliografia ==
* {{Cita libro
*[[Palazzo Martelli]]
|titolo = "''Memorie de' pittori messinesi e degli esteri che in Messina fiorirono dal secolo XII sino al secolo XIX''"
*''[[Annunciazione Martelli]]'' di [[Filippo Lippi]]
|autore = [[Gaetano Grano]], [[Philipp Hackert]]
*''[[Ritratto di fra Antonio Martelli]]'' di [[Caravaggio]]
|url = https://books.google.it/books?id=_CQpAAAAYAAJ
 
|città = Messina
==Bibliografia==
|anno = 1821
*Marcello Vannucci, ''Le grandi famiglie di Firenze'', Newton Compton Editori, 2006
|cid = Grano - Hackert
 
}}
==Altri progetti==
* {{Cita libro
{{ip|commons=Category:House of Martelli}}
|titolo = "''Annali della città di Messina ... dal giorno di sua fondazione sino a tempi presenti''"
|autore = [[Caio Domenico Gallo]]
|url = https://books.google.it/books?id=vl5TAAAAcAAJ
|editore = Francesco Gaipa
|città = Messina
|anno = 1756
|volume = Tomo I
|cid = Caio Domenico Gallo
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Guida per la città di Messina''"
|autore = Giuseppe Fiumara
|url = https://books.google.it/books?id=_DZLAAAAYAAJ
|città = Messina
|anno = 1841
|cid = Giuseppe Fiumara
}}
 
== Altri progetti ==
{{portale|Firenze|Storia di famiglia}}
{{interprogetto|commons=Category:Giovanni van Houbraken}}
 
{{Portale|biografie|pittura}}
[[Categoria:Famiglie di Firenze]]