Solex 6000: differenze tra le versioni

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|erede=
|famiglia=
|concorrenti=[[Motobécane Mobylette]] <br/>[[Peugeot 101]]<br/>[[Peugeot 102]]<br/>[[Peugeot 103]]<br/>[[Peugeot 104 (ciclomotore)|Peugeot 104]]<br/>[[Piaggio Ciao]]<br/>
|note=
}}
==Storia==
Il Solex 6000 nacque come evoluzione del [[Flash Solex]], che aveva avuto una vita travagliata e ricca di problemi, rivista specialmente nella carrozzeria. Essa infatti era stata modificata specialmente al livello della carenatura della ruota posteriore e del parafango anteriore, dando al ciclomotore un aspetto più classico<ref name="m100">{{Cita|Franck Méneret|p. 100}}.</ref>.
 
Il Solex 6000 fu presentato al [[Salone dell'automobile di Parigi]] e a [[salone dell'automobile di Torino|quello di Torino]] del 1971<ref name="m100" />.
Come il [[Flash Solex]], esso sarebbe dovuto inserirsi nella porzione di mercato dei ciclomotori tradizionali di fascia medio-alta, tradizionalmente tralasciata dalla ''Societé Industrielle Nouvelle de Fabrication pour l'Automobile et le Cycle'' (S.I.N.F.A.C.), sua produttrice, che aveva sempre puntato sullo spartano ed economico [[VéloSoleX]].
 
Con il passaggio della S.I.N.F.A.C. sotto il controllo della [[MBK Europe|Motobécane]], la vendita del Solex 6000 continuò fino al 1977<ref name="m100" />, quando, probabilmente terminate le scorte di pezzi<ref>{{Cita|Franck Méneret|p. 112}}.</ref>, se ne decise il termine della produzione. Questa decisione si può anche far risalire alla volontà della nuova proprietaria di eliminare la concorrenza interna, visto che il 6000 e la ''Mobylette'' si contendevano la stessa fascia di mercato.
 
==Tecnica==
La serie cominciò con il № {{formatnum: 6055000}}<ref name="m101">{{Cita|Franck Méneret|p. 101}}.</ref>, in continuità quindi con il Flash Solex.
 
==Note==