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{{F|Unione Sovietica|settembre 2016|commento=Le note all'interno della voce sono pressoché inesistenti; la bibliografia è immensa ed è irreale pensare che la voce sia stata scritta utilizzando tutti i testi. Di fatto, a meno di essere già degli esperti del tema, è impossibile verificare le informazioni presenti nella pagina.}}[[File:Stalin Image.jpg|thumb|[[Iosif Stalin]]]]
{{Nota disambigua|il nome di battesimo|[[Totò (nome)]]}}
Il termine '''stalinismo''', in senso stretto, indica la [[politica]] di [[Stalin]] nel periodo in cui fu a capo dell'[[Unione Sovietica|URSS]], dal [[1924]] al [[1953]], ma di fatto ebbe profonde peculiarità che lo distinguono dalla linea politica di altri ''teorici'' comunisti (ad esempio [[Lev Trockij]] e [[Rosa Luxemburg]]), sia dal [[leninismo]] concepito da [[Lenin]].
 
Prendendo in considerazione l'analisi della storia proposta da molti teorici del [[marxismo-leninismo]], il termine "stalinismo" risulta storicamente inesatto, ritenuto un sinonimo semplicistico di derivazione anti-[[comunismo|comunista]] del più corretto [[marxismo]]-[[leninismo]] teorizzato da Lenin. Questo perché Stalin, a differenza di Lenin, non ha mai fatto riferimento, nei suoi saggi, ad una presunta nuova via personale al marxismo, non ha mai utilizzato il termine "stalinismo", ma ha sempre fatto riferimento, al marxismo di matrice leninista, del quale si riteneva il legittimo successore.
{{Citazione|Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però per venire riconosciuti in qualcosa, bisogna morire.|[[Franca Faldini]], citando le parole di Totò}}
 
''Stalinisti'' furono anche definiti alcuni regimi di [[paesi socialisti]] che si opposero alla [[destalinizzazione]], quali la [[Cina]] di [[Mao Tse-tung]], la [[Corea del Nord]], l'[[Albania]], che modificarono (raffreddandoli) i loro rapporti con l'URSS a seguito della [[destalinizzazione]].
{{Bio
|Nome = Totò
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di '''Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio''', più semplicemente '''Antonio De Curtis'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 15 febbraio
|AnnoNascita = 1898
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 15 aprile
|AnnoMorte = 1967
|Epoca = 1900
|Attività = artista
|Nazionalità = italiano
|Immagine = AntonioDeCurtisFoto.jpg
|DimImmagine = 300
|Didascalia =
|Categorie=
}}
 
== Descrizione ==
Attore simbolo dello spettacolo in Italia, soprannominato «il principe della risata», è considerato uno dei maggiori interpreti del cinema e del teatro, campi dove si è affermato particolarmente per la duplice capacità di affrontare ruoli comici e drammatici, ma si è distinto anche al di fuori della recitazione, lasciando contributi come drammaturgo, poeta, musicista, paroliere e cantante.
=== Peculiarità ===
[[File:Lenin and stalin crop.jpg|thumb|[[Fotomontaggio]] di [[Lenin]] e Stalin<ref>{{Cita libro|autore= Felix, Gilbert |titolo= The End of the European Era: 1890 to the Present |edizione= 6th |anno= 2008 |p= 213 |editore= W. W. Norton & Company |isbn= 978-0-393-93040-5 |lingua= inglese}}</ref>]]
 
Sotto il profilo economico, la dottrina staliniana vide nell'industrializzazione forzata della Russia il passaggio decisivo per imboccare la via matura che avrebbe portato al socialismo. Sotto Stalin l'impulso massiccio allo sviluppo industriale e il ricorso ai piani straordinari ([[Piani quinquennali|quinquennali]]) di conversione capitalista, sotto la [[Economia pianificata|supervisione dello stato]], dell'economia russa, prevalentemente agricola o fondata su un embrione industriale arretrato, divennero uno dei caratteri fondamentali e peculiari dei successivi regimi sovietici.
Maschera nel solco della tradizione della commedia dell'arte, accostato a comici come [[Buster Keaton]] e [[Charlie Chaplin]], ma anche ai [[fratelli Marx]] e a [[Ettore Petrolini]], in quasi cinquant'anni di carriera ha spaziato dal teatro (con oltre cinquanta titoli) al cinema (con novantasette pellicole) e alla televisione (con nove telefilm, partecipazioni a spettacoli di varietà e sketch pubblicitari), lavorando con molti tra i più noti protagonisti dello spettacolo italiano e arrivando a sbaragliare con numerosi suoi film i record d'incasso e di ascolti.
 
In un senso più largo il termine ''stalinismo'' indica spesso una visione, o se si vuole, una trasformazione delle idee del [[marxismo]] e del movimento operaio in modo da creare una rigida, e piuttosto elementare, dottrina del mondo e della storia, una visione filosoficamente platonica ("oggettiva") del realismo, e la sussunzione sistematica di ogni accidente o compromesso, anche di natura più temporanea, sotto categorie teoretiche, allo scopo di fornirne una giustificazione in termini dottrinari .
== Teatrografia ==
In questa accezione il termine ''stalinismo'' acquista una connotazione più culturale che politica. Questo è ad esempio il significato con il quale il termine viene applicato talvolta anche a partiti, idee, personalità, che in senso stretto, politico, tali non possono definirsi. E sempre in questo senso, l'atteggiamento e l'azione del destalinizzatore Khruščёv di fronte alla [[rivoluzione ungherese del 1956]] sono stati anche definiti come ''stalinisti''. In questa accezione ''stalinista'' è spesso usato come un epiteto negativo, con un senso politico e culturale più che storico.
{{citazione|Totò non è [[Charlie Chaplin|Chaplin]] o [[Buster Keaton]], fenomeni tipicamente cinematografici. Totò è il teatro.|[[Mario Castellani]]}}
 
=== Opposizione allo stalinismo ===
Dal [[1928]] al [[1957]] (anno in cui deve giocoforza abbandonare le scene a causa della malattia agli occhi) Totò prende parte a circa 40 spettacoli tra [[commedia|commedie]] e rappresentazioni di [[avanspettacolo]], oltre a dodici "[[teatro di rivista|grandi riviste]]" andate in scena negli [[Anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]].<ref>{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/teatro.htm|titolo=Il teatro di Totò. Totò in teatro dal 1916 al 1956, dall'avanspettacolo alle grandi riviste|editore=antoniodecurtis.com|accesso=16 ottobre 2013}}</ref> A partire dal [[1931]] Totò figura spesso anche come autore.
[[File:Stalin.gif|thumb|left|Discorso di Stalin]]
All'ascesa di Stalin nel controllo totale del PCUS l'unico che si oppose con continuità, sia pure inefficacemente, fu il suo principale rivale alla successione di Lenin, cioè [[Lev Trockij]]. A differenza di Trockij, che riteneva che la rivoluzione socialista avesse senso solo in una prospettiva planetaria e globale (la teoria della "[[rivoluzione permanente]]"), Stalin riteneva che si dovesse accettare l'idea di un "[[socialismo in un solo paese]]", anche se capitalisticamente arretrato come la [[Zarismo|Russia]].
 
Trockij costituisce quella che verrà poi definita "opposizione di sinistra" a Stalin. Trockij in seguito prenderà la via dell'esilio per finire assassinato per mano di un sicario di Stalin in Messico nel 1940, dopo aver fondato la [[Quarta Internazionale]], alternativa alla Terza, di matrice stalinista.
[[File:Totò d'Artagnan.jpg|thumb|220px|Totò interpreta [[Charles de Batz de Castelmore d'Artagnan|d'Artagnan]] nello spettacolo teatrale ''I tre moschettieri'', brandendo una stampella come spada<ref>{{cita|Caldiron, 2001|p. 13}}.</ref>]]
{{Doppia immagine verticale|right|TotòTeatroPasserella.jpg|TotòTeatropasserella2.jpg|220|Durante le "passerelle", che solitamente concludevano gli spettacoli di rivista}}
{{Doppia immagine verticale|right|Bada che ti mangio, Totò e Rogliani.jpg|Totò Bada che ti mangio.jpg|220|Totò in camerino mentre viene aiutato da [[Diana Bandini Lucchesini Rogliani|Diana Rogliani]] a indossare il [[Costumi teatrali|costume]] da robot, prima di entrare in scena per la rivista ''Bada che ti mangio!''|Qui durante lo spettacolo}}
 
=== Lo stalinismo nell'Unione Sovietica ===
Nella compagnia di [[Isa Bluette]]:
[[File:Stalin 1945.jpg|thumb|Stalin nel 1945]]
* 1928: ''Madama Follia'', di Ripp (Luigi Miaglia) e Bel Ami (Anacleto Francini);
Il corso politico di Stalin può essere caratterizzato da vari elementi. Anzitutto una feroce repressione del dissenso politico, reale o anche solo potenziale, iniziata con le ''[[Grandi purghe]]'' del [[1935]]-[[1936]], l'eliminazione dei [[kulaki]] (contadini benestanti) come classe, operazione svolta con mezzi fondamentalmente militari, potenziamento dell'esercito e deportazioni dei gruppi sociali o nazionali "ostili" o potenzialmente tali nei campi di lavoro sovietici ([[Gulag]]), nei quali confluiranno poi anche molti prigionieri di guerra.
* 1928: ''Il Paradiso delle donne'', di Ripp e Bel Ami;
* 1928: ''Mille e una donna'', di Ripp e Bel Ami;
* 1928: ''Girotondo'', di Ripp e Bel Ami;
* 1928: ''Peccati... e poi Virtudi'', di Masera (Marchesotti, Segurini e Rapetti).
 
In seguito Stalin si produsse in una sistematica eliminazione di tutto ciò che potesse in qualche modo mettere in discussione il suo ruolo, o semplicemente - anche solo potenzialmente - fargli ombra. Inoltre, per assicurarsi sicuri appoggi, eliminò progressivamente ogni rappresentante di quella che di volta in volta poteva essere considerata una "vecchia guardia", sia politica sia professionale, allo scopo di sostituirla con elementi nuovi, da lui promossi, e pertanto a lui grati e fedeli. Per questo procedette ad una epurazione massiccia della stessa [[Armata Rossa]], promuovendo giovani quadri e ufficiali, sulla base di requisiti di fedeltà più che di capacità, a scapito degli elementi più esperti, ma per questo motivo più potenzialmente autonomi. A tal proposito è diffusa l'opinione (espressa nei suoi scritti su Stalin, ad esempio, da Roy Medvedeev) che agli esiti di questa operazione, oltre a specifici errori di Stalin, si debba la relativa facilità con la quale le [[Wehrmacht|armate tedesche]] penetrarono profondamente nel territorio sovietico nel corso dell'[[Operazione Barbarossa]] nonostante il preavviso a Stalin fornito da numerosi indizi e le segnalazioni fornite dalla spia sovietica presso i tedeschi [[Richard Sorge]].
Nella compagnia di [[Achille Maresca]]:
* 1928: ''Sì, sì, Susette'', di Ripp e Bel Ami;
* 1928: ''La stella del Charleston'', di Giovanni Manca e Refrain;
* 1929: ''Monna Eva'', di Paolo Reni;
* 1929: ''La giostra dell'amore'', di Cherubini, [[Armando Fragna]] e [[Cesare Andrea Bixio]].
 
Allo scopo di allestire i processi (''[[purghe]]'') venivano utilizzate false accuse (spionaggio verso paesi stranieri, trockijsmo, frazionismo, in arte "formalismo", deviazionismo, cosmopolitismo, ecc.) che spesso venivano confermate dagli stessi interessati, per un malinteso senso di fedeltà alla causa e al partito (la cui valenza andava oltre la contingenza dell'accusa), o nella speranza di essere giustiziati ponendo così rapidamente fine alle sofferenze date dalle torture.
Nella ''Compagnia Stabile Napoletana Molinari'' di [[Enzo Aulicino]]:
* 1929: ''Messalina'', di Kokasse (pseudonimo di [[Mario Mangini]]) e Mascaria (pseudonimo di [[Maria Scarpetta]], figlia di Eduardo Scarpetta);
* 1929: ''Lo balcone de Rusinella '', di [[Eduardo Scarpetta]];
* 1929: ''Santarellina'', di [[Henri Meilhac]] e [[Ludovic Halévy]]. Riduzione di Mario Mangini;
* 1929: ''[[Miseria e nobiltà (commedia)|Miseria e nobiltà]]'', di Eduardo Scarpetta;
* 1929: ''Amore e cinema'', di Carlo Mauro;
* 1929: ''Il processo di Mary De' Can'', di Carlo Mauro;
* 1929: ''Bacco, Tabacco e Venere'', di Mario Mangini e Carlo Mauro
* 1930: ''I tre moschettieri'', di Kokasse.
 
Altro elemento che caratterizza il corso politico di Stalin è il recupero del nazionalismo panrusso, l'ostilità verso il "[[cosmopolitismo]]" e, in genere, contro ogni tendenza che subordinasse l'interesse nazionale, inteso nel senso più tradizionale, ad interessi più generali, anche se rivoluzionari o internazionalisti.
Nella compagnia di [[Achille Maresca]]:
* 1931: ''La vile seduttrice'', di Ripp e Bel Ami;
* 1931: ''La vergine di Budda'', primo avanspettacolo scritto da Antonio De Curtis, Totò.
 
Sotto il governo di Stalin la [[Čeka]], poi trasformata in [[NKVD]] (Commissariato del popolo per gli affari interni), la temuta [[polizia segreta]] sovietica, raggiunse l'apice del suo potere. Tuttavia neanche essa era dotata di un potere indipendente, e lo stesso suo capo [[Nikolaj Ivanovič Ežov]], così importante da dare per il periodo del suo apogeo il nome alle purghe (chiamate allora in URSS ''ezovcine''), finì vittima a sua volta di una purga. Vi sono testimonianze<ref>Žores Medvedeev, Roy Medvedeev ''Stalin sconosciuto'', Feltrinelli</ref> che Stalin si fosse dotato di una rete di informatori del tutto autonoma, personale, che egli utilizzava, alla bisogna, contro i dirigenti da lui stesso favoriti e nominati.
Nella ''Compagnia di Riviste e Fantasie Comiche Totò'':
* 1932: ''Colori nuovi'', scritto da Antonio De Curtis e [[Guglielmo Inglese]];
* 1932: ''[[Ridi che ti passa]]'', scritto da Antonio De Curtis e Guglielmo Inglese;
* 1932: ''Era lui, sì... sì...! Era lei, no... no...!'', di Antonio De Curtis e Guglielmo Inglese;
* 1932: ''La vergine indiana'', scritto da Antonio De Curtis;
* 1932: ''Totò, Charlot per amore'', scritto da Antonio De Curtis;
*[1933: ''Al Pappagallo'' (Compagnie di riviste di Totò);
* 1933: ''[[Se quell'evaso fossi io]]'', di Bel Ami;
* 1933: ''Questo non è sonoro'', di Tramonti (pseudonimo di Paolo Rampezzotti);
* 1933: ''Il mondo è tuo'', scritto da Antonio De Curtis e Cliquette (pseudonimo di Diana Rogliani, moglie di Totò);
* 1933: ''La banda delle gialle'', di Tramonti;
* 1933: ''Dalla calza al dollaro'', di Tramonti;
* 1933: ''Il grand'Otello'', di Bel Ami;
*[1934: ''La mummia vivente'', di Bel Ami e Tramonti;
* 1934: ''I tre moschettieri'', di Mario Mangini e Tramonti;
* 1935: ''Belle o brutte mi piaccion tutte'', di Guglielmo Inglese e Tramonti;
* 1936: ''50 milioni... c'è da impazzire!'', scritto da Antonio De Curtis e Guglielmo Inglese;
* 1936: ''Una terribile notte'', di Mario Mangini;
* 1937: ''Dei due chi sarà'', scritto da Antonio De Curtis;
* 1937: ''Uomini a nolo'', scritto da Antonio De Curtis e Bel Ami;
* 1937: ''Novanta fa la paura'', scritto da Antonio De Curtis;
* 1938: ''Se fossi un Don Giovanni'', scritto da Antonio De Curtis;
* 1938: ''[[L'ultimo Tarzan]]'', scritto da Antonio De Curtis;
* 1938: ''Accade una notte che...'', scritto da Antonio De Curtis;
* 1939: ''Fra moglie e marito, la suocera e il dito'', ultimo avanspettacolo scritto da Antonio De Curtis.
 
Per questi motivi, una volta conosciuta la realtà del suo regime, lo stalinismo è diventato sinonimo di terrore e oppressione. Fu appunto [[Nikita Khruščёv]], salito al potere dopo la morte del dittatore dopo essere riuscito a sbarazzarsi dell'erede putativo di Stalin, [[Lavrentij Berija]], arrestandolo con un trabocchetto, a denunciare per primo i crimini di Stalin (durante il famoso [[XX Congresso del PCUS]]), definendoli "violazioni della legalità socialista", e il suo [[culto della personalità]].
Il ciclo della [[Teatro di rivista|Grande Rivista]]:
* 1940-1941: ''[[Quando meno te l'aspetti...]]'', scritta da [[Michele Galdieri]] e messa in scena dalla ''Compagnia Grandi Riviste Totò'';
* 1941-1942: ''[[Volumineide]]'', scritta da Michele Galdieri e messa in scena dalla ''Compagnia Teatrale Errepi'' di [[Remigio Paone]];
* 1942-1943: ''[[Orlando curioso]]'', scritta da Michele Galdieri e messa in scena dalla ''Compagnia Teatrale Errepi'' di Remigio Paone;
* 1943-1944: ''[[Aria nuova]]'', scritta da Antonio De Curtis e messa in scena dalla ''Compagnia Totò'' organizzata da Antonio De Curtis ed [[Elio Gigante]];
** ''[[Che ti sei messo in testa?]]'', scritta da Michele Galdieri prima della [[liberazione di Roma]] (4 giugno 1944) e messa in scena dalla ''Compagnia Grandi Riviste Totò-Magnani'';
* 1944-1945: ''[[Con un palmo di naso]]'', scritta da Michele Galdieri subito dopo la liberazione di Roma, e messa in scena dalla ''Compagnia Grandi Riviste Totò-Magnani'';
** ''[[Imputati... alziamoci!]]'', scritta da Michele Galdieri e messa in scena dalla ''Compagnia Totò-D'Albert'' di Remigio Paone;
* 1945-1946: ''[[Un anno dopo (teatro)|Un anno dopo]]'', scritta da [[Oreste Biancoli]] e messa in scena dalla ''Compagnia Totò-D'Albert'' di Remigio Paone, con [[Lucy D'Albert]], [[Vittorio Caprioli]] e [[Alberto Bonucci]];
 
== Critiche ==
* 1946-1947: ''[[Eravamo sette sorelle (rivista)|Eravamo sette sorelle]]'' scritta da [[Aldo De Benedetti]] e Michele Galdieri e messa in scena dalla ''Compagnia Totò'' di Romagnoli;
[[File:Bundesarchiv Bild 183-B0628-0015-035, Nikita S. Chruchstschow.jpg|thumb|[[Nikita Chruščёv]] ]]
** ''[[Ma se ci toccano nel nostro debole...]]'' scritta da Nelli, [[Mario Mangini|Mangini]], [[Pietro Garinei|Garinei]] & [[Sandro Giovannini|Giovannini]] e messa in scena dalla ''Compagnia Totò'' di Romagnoli;
Alcuni giudicano il regime di Stalin, lo stalinismo politico, come una degenerazione patologica del comunismo. Lo stesso [[Partito Comunista Italiano]] assunse questa posizione. Questo non ha impedito ad alcuni dirigenti (come nel caso, tardivo, di Palmiro Togliatti) di operare dei distinguo, separando l'azione politica di Stalin dalla sua dottrina, criticando la prima ma salvando la seconda.
* 1947-1948: ''[[C'era una volta il mondo]]'', scritta da Michele Galdieri e messa in scena dalla ''Compagnia Spettacolo Errepi'' di Remigio Paone, che presenta la ''Compagnia Totò-Barzizza'';
* 1949-1950: ''[[Bada che ti mangio!]]'', scritta da Michele Galdieri e Antonio De Curtis e messa in scena dalla ''Compagnia Spettacoli Errepi'' di Remigio Paone, che presenta la ''Grande Compagnia di Riviste Totò-Barzizza-Giusti'';
* 1956-1957: ''[[A prescindere]]'', scritta da Nelli e Mangini e messa in scena dalla ''Compagnia Spettacoli Errepi'' di Remigio Paone che presenta la ''Compagnia Totò-Yvonne Menard'' (l'ultima rivista di Totò, interrotta per la grave malattia agli occhi del comico nel maggio [[1957]], al [[Teatro Politeama (Palermo)|Teatro Politeama di Palermo]]).
 
I sostenitori della visione dello stalinismo politico come degenerazione che si oppone all'epoca di Lenin portano le seguenti ragioni:
== Filmografia ==
# lo stalinismo ha tratto teoricamente origine dal [[leninismo]] ma già [[Lenin]] aveva previsto che la gestione del partito sotto Stalin avrebbe potuto degenerare. Nelle parole di Lenin infatti ([[Testamento di Lenin ]]): "Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha concentrato nelle sue mani un immenso potere, e io non sono sicuro che egli sappia servirsene sempre con sufficiente prudenza."
{{citazione|E io pago! E io pago!|Totò in ''[[47 morto che parla]]''}}
# Khruščёv aveva affermato: "gli stessi membri del [[Politburo]] avevano paura di essere convocati da Stalin: non sapevano mai che cosa poteva loro capitare!". Delle 31 persone tra coloro che entrarono nei [[Politburo|Politburi]] di Lenin e Stalin ([[1919]]-[[1938]]) effettivamente solo sei sopravvissero a Stalin (Andreev, [[Kaganovich]], [[Nikita Khruščёv|Krusciov]], Mikojan, [[Vjačeslav Molotov|Molotov]], Voroscilov). Degli altri 25: 19 furono fucilati, 2 si suicidarono e solo 4 morirono di morte naturale. Questo è apparso il tipico approccio di una certa "ortodossia" abbastanza diffusa nei partiti comunisti occidentali, dopo la destalinizzazione.
 
I sostenitori della visione secondo la quale invece il regime di Stalin trae origine dalle concezioni populiste verso le quali Lenin stesso indulse, e quindi, che si trattò di una degenerazione nel senso di estremizzazione, portano invece le seguenti ragioni:
Dal [[1937]] al [[1967]] Totò partecipa a novantasette film, quasi sempre come attore protagonista, per una media di oltre quattro all'anno (numero che non tiene conto della sua pausa durante la [[seconda guerra mondiale|guerra]]), diretto da quarantadue differenti registi. Quelli con cui ha lavorato maggiormente sono [[Mario Mattòli]] (sedici film), [[Camillo Mastrocinque]] (undici), [[Steno]] (dieci), [[Sergio Corbucci]] (sette), [[Mario Monicelli]] (sette) e [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (sei). Occasionalmente ha svolto anche il ruolo di [[sceneggiatura|sceneggiatore]] e [[doppiatore]]. Esiste inoltre un cospicuo numero di progetti mai realizzati, un film di cui, prima della morte, ha girato solo una scena e una serie di film di montaggio, realizzati unendo spezzoni delle sue pellicole.
# Stalin si impadronì di un partito oramai divenuto a sua volta totalmente padrone del quadro politico, senza reali riferimenti sociali, senza interlocutori né opposizione, sostituitosi ormai allo stato, dopo la distruzione di ogni opposizione politica e dei soviet, suggellata definitivamente dalla repressione della [[rivolta di Kronštadt]].
# Lo stesso Trockij non riuscì ad opporsi efficacemente alla irresistibile ascesa del tiranno perché non seppe mai liberarsi del mito del partito, all'interno del quale la sua lotta politica restò sempre confinata, e non si rivolse mai alla società civile per un malinteso spirito di disciplina (anch'esso fortemente derivato dalle idee del populismo russo). In ogni caso nella società civile, anche per responsabilità dello stesso Trockij, era stata fatta terra bruciata e non esistevano probabilmente più forze in grado di opporsi.
# La "teoria del socialismo in un solo paese", un ossimoro secondo le concezioni allora correnti del movimento operaio internazionale, dei movimenti rivoluzionari europei e perfino di quelli russi, era lo sbocco inevitabile di una "rivoluzione proletaria senza proletariato" e cioè, in ultima analisi, nella dottrina comunista, di una "non rivoluzione". A questa visione possono essere ascritti critici della prima ora dello stalinismo, quali [[Boris Souvarine]], critici di matrice socialista e in parte, salvo forse per le critiche a Trockij, di una parte del trockijsmo. È in buona sostanza se non esplicitamente condivisa, almeno sottesa all'opera di molti degli storici che si sono occupati della Russia nel [[XX secolo|Novecento]] e dell'Unione Sovietica, quali ad esempio in [[Italia]] [[Piero Melograni]], in [[Francia]] [[Hélène Carrère d'Encausse]].
 
==== AttoreVittime ====
[[File:Berlin Steinplatz.jpg|thumb|[[Berlino]]: monumento alle vittime dello stalinismo]]
[[File:Decollato fotodiscena.jpg|thumb|Totò e [[Titina De Filippo]] in ''[[San Giovanni decollato (film 1940)|San Giovanni decollato]]'' ([[1940]])]]
[[File:Totò cerca casa.jpg|thumb|Totò e [[Alda Mangini]] in ''[[Totò cerca casa]]'' ([[1949]])]]
[[File:Totolemoko2.jpg|thumb|Totò e [[Luigi Pavese]] in ''[[Totò le Mokò]]'' ([[1949]])]]
[[File:Totò Sceicco 1950 1.JPG|thumb|Totò con [[Aroldo Tieri]] in ''[[Totò sceicco]]'' ([[1950]])]]
[[File:Una di quelle Totò.jpg|thumb|Totò con [[Lea Padovani]] in ''[[Una di quelle]]'' ([[1953]])]]
[[File:Totò e carolina.jpg|thumb|Totò e [[Anna Maria Ferrero]] in ''[[Totò e Carolina]]'' ([[1954]])]]
[[File:TotoPeppino1956WP.jpg|thumb|Totò e [[Peppino De Filippo]] nella scena della "lettera" in ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'' ([[1956]])]]
[[File:La banda degli onesti (1).png|thumb|Totò insieme a [[Peppino De Filippo|Peppino]] e [[Giacomo Furia]] ne ''[[La banda degli onesti]]'' ([[1956]])]]
[[File:Laleggeèlegge.JPG|thumb|Totò con [[Fernandel]] in ''[[La legge è legge]]'' ([[1958]])]]
[[File:I tartassati2.jpg|thumb|Totò con [[Aldo Fabrizi|Fabrizi]] ne ''[[I tartassati]]'' ([[1959]])]]
[[File:Chi si ferma e perduto.png|thumb|Totò e [[Peppino De Filippo|Peppino]] con [[Enzo Petito]] in ''[[Chi si ferma è perduto]]'' ([[1960]])]]
[[File:I due marescialli.png|thumb|Totò con [[Vittorio De Sica]] e [[Gianni Agus]] ne ''[[I due marescialli]]'' ([[1961]])]]
[[File:Tototruffa62.jpg|thumb|Totò con [[Nino Taranto]] e [[Ugo D'Alessio]] in ''[[Totòtruffa 62]]'' ([[1961]])]]
[[File:Totovsmaciste.jpg|thumb|Totò con [[Nino Marchetti]] e [[Nino Taranto]] in ''[[Totò contro Maciste]]'' ([[1962]])]]
[[File:Totò chirurgo.png|thumb|Totò nel film ''[[Totò diabolicus]]'' ([[1962]])]]
[[File:I due colonnelli.png|thumb|Totò e [[Walter Pidgeon]] ne ''[[I due colonnelli]]'' ([[1962]])]]
[[File:Antonio La Trippa.jpg|thumb|Totò nel film ''[[Gli onorevoli]]'' ([[1963]])]]
[[File:TotòeManfrediSanGennaroOperation.JPG|thumb|Totò e [[Nino Manfredi]] in ''[[Operazione San Gennaro]]'' ([[1966]])]]
 
Ai nomi eccellenti di vittime delle [[Grandi purghe]] occorre aggiungere milioni di persone anonime le cui storie sono state raccontate da [[Aleksandr Solženicyn]] nel suo celebre "[[Arcipelago Gulag]]". Lo stesso [[Solženicyn]] in un discorso pubblico tenuto a [[New York]] il 30 giugno [[1975]], pochi mesi dopo il suo esilio affermò:
* ''[[Fermo con le mani!]]'', regia di [[Gero Zambuto]] ([[1937]])
:"''Secondo il calcolo degli specialisti, basati sulle statistiche più precise ed obiettive, nella Russia prerivoluzionaria, durante gli 80 anni precedenti alla Rivoluzione, gli anni dei movimenti rivoluzionari (quando ci furono attentati contro la stessa vita dello [[Zar]], l'assassinio di uno Zar e la [[Rivoluzione russa|rivoluzione]]), durante quegli anni furono giustiziati in media 17 persone l'anno. La famosa [[Inquisizione spagnola]], nella decade in cui la persecuzione raggiunse il culmine, fu causa della morte di una decina di persone al mese. In [[Arcipelago Gulag]] cito un libro, pubblicato dalla [[Čeka]] nel [[1920]], che rende conto orgogliosamente del lavoro rivoluzionario svolto tra il [[1918]] ed il [[1919]] scusandosi del fatto che i suoi dati erano incompleti. Nel 1918 e 1919 la Čeka assassinò, senza processo, più di mille persone al mese. Il libro fu scritto dalla stessa Čeka, prima che comprendesse come sarebbe stato visto dalla storia''".
* ''[[Animali pazzi]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] ([[1939]])
:
* ''[[San Giovanni decollato (film 1940)|San Giovanni decollato]]'', regia di [[Amleto Palermi]] ([[1940]])
* ''[[L'allegro fantasma]]'', regia di [[Amleto Palermi]] ([[1941]])
* ''[[Due cuori fra le belve]]'', riedito nel dopoguerra col titolo ''Totò nella fossa dei leoni'', regia di [[Giorgio Simonelli]] ([[1943]])
* ''[[Il ratto delle Sabine (film 1945)|Il ratto delle Sabine]]'', riedito nel dopoguerra col titolo ''Il professor Trombone'', regia di [[Mario Bonnard]] ([[1945]])
* ''[[I due orfanelli]]'', regia di [[Mario Mattòli]] ([[1947]])
* ''[[Fifa e arena]]'', regia di [[Mario Mattòli]] ([[1948]])
* ''[[Totò al giro d'Italia]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1948)
* ''[[I pompieri di Viggiù]]'', regia di [[Mario Mattòli]] ([[1949]])
* ''[[Yvonne la nuit]]'', regia di [[Giuseppe Amato]] (1949)
* ''[[Totò cerca casa]]'', regia di [[Steno]] e [[Mario Monicelli]] (1949)
* ''[[L'imperatore di Capri]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (1949)
* ''[[Totò le Mokò]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1949)
* ''[[Totò cerca moglie]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] ([[1950]])
* ''[[Napoli milionaria (film)|Napoli milionaria]]'', regia di [[Eduardo De Filippo]] (1950)
* ''[[Figaro qua, Figaro là]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1950)
* ''[[Tototarzan]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1950)
* ''[[Le sei mogli di Barbablù]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1950)
* ''[[Totò sceicco]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1950)
* ''[[47 morto che parla]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1950)
* ''[[Totò terzo uomo]]'', regia di [[Mario Mattòli]] ([[1951]])
* ''[[Sette ore di guai]]'', regia di [[Vittorio Metz]] e [[Marcello Marchesi]] (1951)
* ''[[Guardie e ladri]]'', regia di [[Steno]] e [[Mario Monicelli]] (1951)
* ''[[Totò e i re di Roma]]'', regia di [[Steno]] e [[Mario Monicelli]] (1951)
* ''[[Totò e le donne]]'', regia di [[Steno]] e [[Mario Monicelli]] ([[1952]])
* ''[[Totò a colori]]'', regia di [[Steno]] (1952)
* ''[[L'uomo, la bestia e la virtù (film)|L'uomo, la bestia e la virtù]]'', regia di [[Steno]] ([[1953]])
* ''[[Una di quelle]]'', regia di [[Aldo Fabrizi]] (1953)
* ''[[Un turco napoletano]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1953)
* ''[[Il più comico spettacolo del mondo]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1953)
* ''[[Questa è la vita (film 1954)|Questa è la vita]]'', episodio ''La patente'', regia di [[Luigi Zampa]] ([[1954]])
* ''[[Dov'è la libertà?]]'', regia di [[Roberto Rossellini]] (1954)
* ''[[Tempi nostri - Zibaldone n. 2]]'', episodio ''La macchina fotografica'', regia di [[Alessandro Blasetti]] (1954)
* ''[[Miseria e nobiltà (film 1954)|Miseria e nobiltà]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1954)
* ''[[I tre ladri]]'', regia di [[Lionello De Felice]] (1954)
* ''[[Il medico dei pazzi]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1954)
* ''[[Totò cerca pace]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1954)
* ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]'', episodio ''Il guappo'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1954)
* ''[[Totò e Carolina]]'', regia di [[Mario Monicelli]] (1954)
* ''[[Totò all'inferno]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] ([[1955]])
* ''[[Siamo uomini o caporali?]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1955)
* ''[[Racconti romani (film)|Racconti romani]]'', regia di [[Gianni Franciolini]] (1955)
* ''[[Destinazione Piovarolo]]'', regia di [[Domenico Paolella]] (1955)
* ''[[Il coraggio]]'', regia di [[Domenico Paolella]] (1955)
* ''[[La banda degli onesti]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] ([[1956]])
* ''[[Totò lascia o raddoppia?]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1956)
* ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1956)
* ''[[Totò, Peppino e i fuorilegge]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1956)
* ''[[Totò, Vittorio e la dottoressa]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] ([[1957]])
* ''[[Totò e Marcellino]]'', regia di Antonio Musu ([[1958]])
* ''[[Totò, Peppino e le fanatiche]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1958)
* ''[[Gambe d'oro]]'', regia di [[Turi Vasile]] (1958)
* ''[[I soliti ignoti]]'', regia di [[Mario Monicelli]] (1958)
* ''[[La legge è legge]]'', regia di [[Christian-Jaque]] (1958)
* ''[[Totò a Parigi]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1958)
* ''[[Totò nella luna]]'', regia di [[Steno]] (1958)
* ''[[Totò, Eva e il pennello proibito]]'', regia di [[Steno]] ([[1959]])
* ''[[I tartassati]]'', regia di [[Steno]] (1959)
* ''[[I ladri]]'', regia di [[Lucio Fulci]] (1959)
* ''[[La cambiale]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1959)
* ''[[Arrangiatevi!]]'', regia di [[Mauro Bolognini]] (1959)
* ''[[Noi duri]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] ([[1960]])
* ''[[Signori si nasce]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1960)
* ''[[Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi]]'', regia di [[Mario Mattòli]] (1960)
* ''[[Letto a tre piazze]]'', regia di [[Steno]] (1960)
* ''[[Risate di gioia]]'', regia di [[Mario Monicelli]] (1960)
* ''[[Chi si ferma è perduto]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1960)
* ''[[Totò, Peppino e... la dolce vita]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] ([[1961]])
* ''[[Sua Eccellenza si fermò a mangiare]]'', riedito col titolo ''Dott. Tanzanella, medico personale del... fondatore dell'impero'', regia di [[Mario Mattòli]] (1961)
* ''[[Totòtruffa 62]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1961)
* ''[[I due marescialli]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1961)
* ''[[Totò contro Maciste]]'', regia di [[Fernando Cerchio]] ([[1962]])
* ''[[Totò diabolicus]]'', regia di [[Steno]] (1962)
* ''[[Totò e Peppino divisi a Berlino]]'', regia di [[Giorgio Bianchi]] (1962)
* ''[[Lo smemorato di Collegno (film)|Lo smemorato di Collegno]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1962)
* ''[[Totò di notte n. 1]]'', regia di [[Mario Amendola]] (1962)
* ''[[I due colonnelli]]'', regia di [[Steno]] (1962)
* ''[[Il giorno più corto]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] ([[1963]])
* ''[[Totò contro i quattro]]'', regia di [[Steno]] (1963)
* ''[[Il monaco di Monza]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1963)
* ''[[Totò e Cleopatra]]'', regia di [[Fernando Cerchio]] (1963)
* ''[[Le motorizzate]]'', episodio ''Il vigile ignoto'', regia di [[Marino Girolami]] (1963)
* ''[[Totò sexy]]'', regia di [[Mario Amendola]] (1963)
* ''[[Gli onorevoli]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1963)
* ''[[Il comandante]]'', regia di [[Paolo Heusch]] (1963)
* ''[[Le belle famiglie]]'', episodio ''Amare è un po' morire'', regia di [[Ugo Gregoretti]] ([[1964]])
* ''[[Che fine ha fatto Totò Baby?]]'', regia di [[Ottavio Alessi]] (1964)
* ''[[Totò contro il pirata nero]]'', regia di [[Fernando Cerchio]] (1964)
* ''[[Totò d'Arabia]]'', regia di [[José Antonio de la Loma]] ([[1965]])
* ''[[Gli amanti latini]]'', episodio ''Amore e morte'', regia di [[Mario Costa]] (1965)
* ''[[La mandragola (film 1965)|La mandragola]]'', regia di [[Alberto Lattuada]] (1965)
* ''[[Rita, la figlia americana]]'', regia di [[Piero Vivarelli]] (1965)
* ''[[Uccellacci e uccellini]]'', regia di [[Pier Paolo Pasolini]] ([[1966]])
* ''[[Operazione San Gennaro]]'', regia di [[Dino Risi]] (1966)
* ''[[Le streghe (film 1967)|Le streghe]]'', episodio ''La terra vista dalla luna'', regia di [[Pier Paolo Pasolini]] (1966)
* ''[[Capriccio all'italiana]]'', episodi ''Il mostro della domenica'' di [[Steno]] e ''Che cosa sono le nuvole?'' di [[Pier Paolo Pasolini]] ([[1967]])
 
==== Doppiatore cinematografico ====
* ''[[La vergine di Tripoli]]'' ([[1947]]) voce di ''Gobbone'', il cammello che narra le vicende del film
 
==== Sceneggiatore cinematografico ====
* ''[[Il medico dei pazzi]]'' ([[1954]]) regia di [[Mario Mattoli]]
* ''[[Totò all'inferno]]'' ([[1955]]) regia di [[Camillo Mastrocinque]]
* ''[[Siamo uomini o caporali?]]'' (1955) regia di [[Camillo Mastrocinque]]
* ''[[Il coraggio]]'' (1955) regia di [[Domenico Paolella]]
* ''[[I due marescialli]]'' ([[1961]]) regia di [[Sergio Corbucci]]
 
==== Film di montaggio ====
* ''[[10 anni della nostra vita]]'', regia di [[Romolo Marcellini]] ([[1953]])
* ''[[Carosello del varietà]]'', regia di [[Aldo Quinti]] e [[Aldo Bonaldi]] ([[1955]])
* ''[[L'italiano ha 50 anni]]'', regia di [[Franca Maria Trapani]] ([[1962]])
* ''[[Risate all'italiana]]'', regia di AA. VV. ([[1964]])
* ''[[Totò story]]'', regia di AA. VV. ([[1968]])
* ''[[Un sorriso, uno schiaffo, un bacio in bocca]]'', regia di [[Mario Morra]] ([[1975]])
* ''[[Kolossal - i magnifici macisti]]'', regia di Mario Morra e [[Antonio Avati]] ([[1977]])
* ''[[Antologia di Totò]]'' (''Totò, une anthologie''; chiamato anche ''Anthologie de Totò''), regia di [[Jean-Louis Comolli]] ([[1978]])
* ''[[SuperTotò]]'', regia di [[Brando Giordani]] ed [[Emilio Ravel]] ([[1980]])
 
==== Film non realizzati ====
* ''Il ladro disgraziato'' ([[1930]]), di [[Stefano Pittaluga]]
* ''[[Darò un milione]]'' ([[1934]]), regia di [[Mario Camerini]]; al suo posto viene però chiamato [[Luigi Almirante]]
* ''Calandrino'' ([[1935]]), non realizzato
* ''[[Batticuore (film 1939)|Batticuore]]'' ([[1939]]), di [[Mario Camerini]]; gli viene preferito ancora Luigi Almirante
* ''Totò il buono'' ([[1942]]), con soggetto di [[Cesare Zavattini]], non realizzato; più tardi diventerà ''[[Miracolo a Milano]]''
* ''[[Arcobaleno (film 1943)|Arcobaleno]]'' ([[1943]]), di [[Giorgio Ferroni]], non realizzato
* ''Buon giorno, elefante!'' ([[1948]]), di [[Luigi Comencini]], non realizzato, verrà riproposto da [[Gianni Franciolini]] nel 1952
* ''Cornuto e bastonato'' ([[1949]]), non realizzato
* ''[[Adamo ed Eva (film 1949)|Adamo ed Eva]]'' (1949), di [[Mario Mattoli]], non realizzato per la maternità di [[Silvana Mangano]], verrà poi interpretato da [[Erminio Macario]] e [[Isa Barzizza]]
* ''I tre moschettieri'' (1949), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''Duello nel sale'' (1949), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''Via col mento!'' (1949), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''Il prode Anselmo'' (1949), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''Don Chisciotte'' (1949), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''Marcantonio e Cleopatra'' (1949), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''[[Atollo K]]'' ([[1950]]) con [[Stanlio e Ollio]], Totò e [[Fernandel]] abbandonano la produzione
* ''Totò sordomuto'' (1950), non realizzato<ref name="Trionfo e solitudine tre" />
* ''Mille miglia'' (1950), non realizzato<ref name="Trionfo e solitudine tre" />
* ''Totò e i dischi volanti'' (1950), non realizzato
* ''Le avventure di Pulcinella'' ([[1951]]), non realizzato
* ''[[Cani e gatti]]'' ([[1952]]), verrà poi interpretato da [[Titina De Filippo]]
* ''La paura numero uno'' (1952), di [[Eduardo De Filippo]], non realizzato per divieto imposto dalla censura
* ''Gaetana e il cavallo bianco'' (1952), non realizzato per la rinuncia di [[Giulietta Masina]]
* ''[[Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (film 1954)|Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno]]'' ([[1953]]), di [[Mario Amendola]], verrà realizzato solo un anno dopo e senza Totò
* ''[[Anni facili]]'' (1953), di [[Luigi Zampa]]; Totò rinuncia per problemi con la censura e al suo posto subentra [[Nino Taranto]]<ref>{{Cita|Anile, 2005|p. 117}}</ref><ref>{{Cita news|pubblicazione=L'eco del cinema, n° 38|data=15 dicembre 1952}}</ref>
* ''Totò e figlio'' ([[1954]]), non realizzato per la rinuncia di [[Alberto Sordi]]
* ''Don Chisciotte'' (1954), non realizzato
* ''Totò e Peppino mariti imbroglioni'' ([[1957]]), Totò rinuncia per problemi di salute
* ''Totò e Peppino in via Veneto'' (1957), di [[Steno]], il soggetto verrà ripreso nel 1960 per ''[[Totò, Peppino e...la dolce vita]]''
* ''Totò e i suoi cognati'' ([[1958]]), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''[[Tutti a casa]]'' (1958), di [[Luigi Comencini]]; il film verrà poi interpretato da [[Alberto Sordi]] nel 1960, con [[Eduardo De Filippo]] al posto di Totò<ref>{{cita|Anile, 1998|p. 267}}.</ref>
* ''[[Ferdinando I° re di Napoli]]'' ([[1959]]), Totò rinuncia ancora per problemi di salute
* ''Totò in orbita'' ([[1960]]), non realizzato per la rinuncia di Totò
* ''Io e il federale'' (1960), di [[Luciano Salce]]; un anno dopo diviene ''[[Il federale]]'', interpretato da [[Ugo Tognazzi]]
* ''[[Il giudizio universale]]'' ([[1961]]), di [[Vittorio De Sica]]; Totò rinuncia per condizioni scomode di lavorazione del film
* ''[[Gli anni ruggenti]]'' ([[1962]]), di [[Luigi Zampa]]; non viene inserito nel cast
* ''Il mostro di Roma'' ([[1963]]), dopo la rinuncia di Totò e [[Boris Karloff]], vengono chiamati [[Franco Franchi]] e [[Ciccio Ingrassia]]: diventa ''[[Un mostro e mezzo]]'' (1964)
* ''[[Ro.Go.Pa.G.#La ricotta|La ricotta]]'' ([[1964]]), di [[Pier Paolo Pasolini]], quarto episodio del film ''Ro.Go.Pa.G.''; non viene inserito nel cast
* ''Pinocchio'' (1964), di [[Pier Paolo Pasolini]], non realizzato
* ''Fidanzamento all'italiana'' ([[1965]]), scritto dallo stesso Totò e [[Carlo Croccolo]], non realizzato per mancanza di finanziamenti
* ''[[Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet]]'' (1965), di [[Federico Fellini]], non realizzato per problemi di salute del regista
* ''La cattura'' ([[1966]]), di [[Alberto Lattuada]], non realizzato a causa di altri impegni cinematografici di Totò
* ''[[Il Circolo Pickwick (sceneggiato televisivo 1968)|Il circolo Pickwick]]'' (1966), di [[Ugo Gregoretti]]; il ruolo andrà a [[Tino Buazzelli]]
* ''Geminus'' (1966), sceneggiato girato nel 1969 di [[Luciano Emmer]]; non viene inserito nel cast
* ''[[C'era una volta... (film 1967)|C'era una volta...]]'' ([[1967]]), di [[Francesco Rosi]]; non viene inserito nel cast
* ''[[Arabella (film)|Arabella]]'' (1967), di [[Mauro Bolognini]]; non viene inserito nel cast
* ''[[Il padre di famiglia]]'' (1967), di [[Nanni Loy]] - il 13 aprile si gira la prima scena, ma due giorni dopo Totò muore. Lo sostituisce [[Ugo Tognazzi]]
 
== Televisione ==
=== Attore ===
Per il [[televisione|piccolo schermo]] Totò gira nel [[1967]] ''[[TuttoTotò]]'', una serie di nove telefilm diretti da [[Daniele D'Anza]], così composti:
 
* ''[[Il latitante (film 1967)|Il latitante]]'', andato in onda il 4 maggio (nel ruolo di don Gennaro La Pezza; l'episodio viene ricavato dalla sceneggiatura per un film mai realizzato, ''Le belve*
* ''[[Il tuttofare]]'', andato in onda il 10 maggio (nel ruolo di Rosario De Gennaro, detto Lallo)
* ''[[Il grande maestro]]'', andato in onda il 13 maggio (nel ruolo di Mardocheo Stonatelli)
* ''[[Don Giovannino]]'', andato in onda il 18 maggio (nel ruolo omonimo)
* ''[[La scommessa]]'', andato in onda il 25 maggio (nel ruolo di Oberdan Lo Cascio), in cui Totò figura anche come sceneggiatore
* ''[[Totò Ciak]]'', andato in onda l'8 giugno (nel ruolo dell'agente segreto, è una parodia dei generi cinematografici in voga con la partecipazione di alcuni cantanti)
* ''[[Totò a Napoli]]'', andato in onda il 13 giugno (nel ruolo della guida non autorizzata, recita alcune poesie sue)
* ''[[Totò Ye Ye]]'', annunciato per il 29 giugno ma in realtà mai trasmesso all'epoca; è andato in onda solo nel [[2011]] su [[Raitre]] (Totò ricopre il ruolo del capellone in uno ''special'' con la partecipazione di cantanti e complessi musicali)
* ''[[Premio Nobel (film 1967)|Premio Nobel]]'', con [[Corrado Mantoni|Corrado]], andato in onda il 6 luglio (nel ruolo di Serafino Bolletta)
 
=== Carosello ===
Nell'autunno del [[1966]] Totò gira nove ''sketch'' pubblicitari per la [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] diretti dal regista [[Luciano Emmer]], andati in onda su [[Carosello]] prima della morte dell'attore. Di questi nove cortometraggi ne sono rimasti soltanto due (''Totò cassiere'' e ''Totò calzolaio''), replicati nelle rievocazioni del celebre contenitore serale e inseriti nella relativa raccolta in DVD. Degli altri si ignora la sorte, probabilmente sono andati persi o distrutti.
 
{{MultiCol}}
* ''Totò cassiere''
* ''Totò calzolaio''
* ''Totò spazzino''
{{ColBreak}}
* ''Totò petroliere''
* ''Totò proprietario di ristoranti''
* ''Totò farmacista''
{{ColBreak}}
* ''Totò barista''
* ''Totò giocatore''
* ''Totò elettricista''
{{EndMultiCol}}
 
Nel gennaio [[1967]] vengono girati altri sette caroselli. Il progetto ne prevede dieci, ma Totò non riesce a finirli tutti perché è al momento molto impegnato sul set. Questi ''sketch'' non sono mai stati trasmessi in quanto trafugati prima della messa in onda.
 
{{MultiCol}}
* ''Totò ingegnere''
* ''Totò pittore''
* ''Totò meteoronauta''
{{ColBreak}}
* ''Totò iettatore''
* ''Totò ferroviere''
{{ColBreak}}
* ''Totò operaio''
* ''Totò giardiniere''
{{EndMultiCol}}
 
=== Apparizioni ===
* ''[[Il Musichiere]]'', di [[Mario Riva]] ([[1958]]), la celebre apparizione in cui Totò grida "viva [[Achille Lauro|Lauro]].
* ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'', con [[Mina (cantante)|Mina]] ([[1965]] e [[1966]])
 
=== Interviste ===
* ''[[Telecamere in vacanza]]'', intervistato scherzosamente da [[Franca Faldini]] ([[1959]])
* ''Cinema d'oggi'', intervista sul set de ''[[I due colonnelli]]'' ([[1962]])
* ''[[Controfagotto (programma televisivo)|Controfagotto]]'', intervista nel canile ''L'ospizio dei trovatelli'' (1961)
* ''[[Tv7]]'', intervista con [[Lello Bersani]] ([[1963]])
* ''[[Cinema d'oggi]]'', intervista nella sua abitazione (1963)
* ''Segnalibro'', intervista con [[Luigi Silori]] su un libro di [[Alberto Bevilacqua]] riguardante i comici italiani ([[1965]])
* Intervista sul set di ''[[Uccellacci e uccellini]]'' (1966)
* ''Anteprima'', intervista sul cinema comico (1966)
* ''L'Approdo'' (1966)
* Intervista sul set del film ''[[Le streghe (film 1967)|La Terra vista dalla Luna]]'' ([[1967]])
 
=== Programmi dedicati alla sua vita ===
* ''[[Il pianeta Totò]]'', di [[Giancarlo Governi]] ([[1981]], in 30 puntate; riproposto, in 25 puntate, nel [[1983]] e, nuovamente in 30 puntate, nel [[1988]])
* ''[[W Totò]]'', condotto da [[Nanni Loy]] ([[1987]])
* ''[[Caro Totò, ti voglio presentare]]'', condotto da [[Renzo Arbore]] ([[1992]])
* ''[[Totò, un altro pianeta]]'', di Giancarlo Governi ([[1993]], in 15 puntate)
* ''[[Tocco e ritocco]]'', di Giancarlo Governi ([[1994]], in quattro puntate)
* ''[[La vita del principe Totò]]'', di Giancarlo Governi ([[1995]], in due puntate)
* ''[[Omaggio a Totò]]'', di Giancarlo Governi ([[1997]], in una puntata)
* ''[[Totò 100]]'', di Giancarlo Governi ([[1998]], in due puntate)
* ''[[A prescindere...]]'', di Giancarlo Governi (in due puntate)
 
=== Documentari ===
* ''[[Totò 2001]]'', di Marco Giusti ([[2000]])
* ''[[Il baule di Totò]]'', di Gianni Turco ([[2003]])
* ''[[Un principe chiamato Totò]]'', di Fabrizio Berruti ([[2007]])
* ''[[Totò, Napoli... ed io]]'', di Diana De Curtis e Francesco Brancatella ([[2009]])
 
== Radio ==
=== Interviste ===
* ''[[Sono Totò, Dio che tristezza]]'', Articolo di Repubblica, 1º dicembre 1990, Archivio RAI ([[1950]])
* ''Ciak'', intervista con Lello Bersani, in occasione del [[Nastro d'argento]] ricevuto per ''[[Guardie e ladri]]'' ([[1952]])
*''La grande radio'', intervista con Lello Bersani sul film ''[[Totò nella luna]]'' ([[1958]])
* Intervista con [[Oriana Fallaci]] per ''[[L'Europeo]]'' (1963)
*''La grande radio'', intervista nel suo appartamento (1967)
*''Chicche e sia'', Totò recita le sue poesie ''La consegna'', ''Felicità'' e ''L'acquaiola'' (1967)
 
== Poesie ==
La lista completa delle poesie scritte da Totò (tra parentesi il titolo in italiano).
{{Div col}}
* ''[['A livella]]'' (La livella)
* ''A passiona mia erano 'e rrose'' (La mia passione erano le rose)
* ''Uocchie 'ncantatore'' (Occhio incantatore)
* ''<nowiki>'</nowiki>Ncantesimo'' (Incantesimo)
* ''Esempio''
* ''Calannario''
* ''Essa''
* ''La donna''
* ''Ma che dulore'' (Ma che dolore)
* ''<nowiki>'</nowiki>O sole'' (Il sole)
* ''A Franca''
* ''Preghiera del clown''
* ''<nowiki>'</nowiki>A vita è ingiusta'' (La vita è ingiusta)
* ''Tutto è finito''
* ''Chi è ll'ommo'' (Chi è l'uomo)
* ''<nowiki>'</nowiki>E dduje 'nnammurate'' (I due innamorati)
* ''Riflessione''
* ''<nowiki>'</nowiki>A 'mmasciata'' (L'ambasciata)
* ''Statuina a Francesca''
* ''<nowiki>'</nowiki>A femmena'' (La femmina)
* ''Pe nun te scurdà cchiù'' (Per non scordarti più)
* ''Viola d'ammore'' (Viola d'amore)
* ''Siamo uomini o caporali''
* ''Cuore''
* ''<nowiki>'</nowiki>A cchiu' bella'' (La più bella)
* ''Ho bisogno di rivederti''
* ''<nowiki>'</nowiki>O piso'' (Il peso)
* ''Che me manca!''
* ''Donna Amalia''
* ''Pe sta vicino a tte'' (Per stare vicino a te)
* ''La società''
* ''Napule, tu e io'' (Napoli, tu e io)
* ''<nowiki>'</nowiki>O saccio sultant'io'' (Lo so soltanto io)
* ''Passione''
* ''Il dramma di Don Ciccio Caccavalle''
* ''<nowiki>'</nowiki>A cchiu' sincera'' (La più sincera)
* ''Nu iuorno all'intrasatta'' (Un giorno all'improvviso)
* ''All'intrasatta...'' (All'improvviso)
* ''Ricunuscenza'' (Riconoscenza)
* ''<nowiki>'</nowiki>A mundana'' (La prostituta)
* ''Dick''
* ''Zuoccole, tammorre e femmene'' (Zoccoli, tamburi e donne)
* ''Si fosse n'auciello'' (Se fossi un uccello)
* ''<nowiki>'</nowiki>Ngiulina'' (Angelina)
* ''Balcune e llogge'' (Balconi e logge)
* ''Ll'ammore'' (L'amore)
* ''Uocchie ca mme parlate'' (Occhi che mi parlate)
* ''<nowiki>'</nowiki>A statuetta'' (La statuetta)
* ''<nowiki>'</nowiki>A cunzegna'' (La consegna)
* ''Ammore perduto'' (Amore perduto)
* ''<nowiki>'</nowiki>A nnammurata mia'' (La mia fidanzata)
* ''Core analfabeta'' (Cuore analfabeta)
* ''<nowiki>'</nowiki>E ccorna'' (Le corna)
* ''<nowiki>'</nowiki>O schiattamuorto'' (Il becchino)
* ''Felicità''
* ''<nowiki>'</nowiki>A vita'' (La vita)
* ''Il fine dicitore''
* ''Bianchina''
* ''<nowiki>'</nowiki>E pezziente'' (I pezzenti)
* ''<nowiki>'</nowiki>A speranza'' (La speranza)
* ''Il cimitero della civiltà''
* ''Sarchiapone e Ludovico''
* ''L'indesiderabile''
* ''L'acquaiola''
{{Div col end}}
 
== Canzoni ==
=== Scritte e in alcuni casi cantate da Totò ===
{{Div col}}
* ''Margherita'', cantata da Totò nel film ''[[L'allegro fantasma]]'' (1941)
* ''Girotondo'', cantata da Totò con il [[Trio Primavera]] nel film ''L'allegro fantasma'' (1941)
* ''[[La mazurka di Totò]]'', cantata da Totò nel film ''[[Totò le Mokò]]'' (1949)
* ''Ischia mia'', cantata da [[Giacomo Rondinella]] (1951)
* ''[[Malafemmena]]'', cantata da più artisti, tra cui Giacomo Rondinella, [[Roberto Murolo]], [[Lina Sastri]], [[Fausto Leali]] e [[James Senese]] (1951)
* ''Nun si 'na femmena'', cantata da Totò nel film ''[[Totò terzo uomo]]'' (1951)
* ''Sulo'', cantata da Giacomo Rondinella (1951)
* ''Casa mia'', cantata da Totò e Giacomo Rondinella nel film ''[[Dov'è la libertà?]]'' (1952)
* ''Comme a nu' carcerato'' (2º premio festival Cava dei Tirreni 1952 di De Curtis, Nello Franzese, Porcaro)
* ''Me diciste 'na sera'' (1952; di De Curtis, Nello Franzese, Porcaro)
* ''A chi non lo sapesse'', cantata da Giacomo Rondinella (1952)
* ''Isola d'oro'', cantata da Giacomo Rondinella (1952)
* ''Uocchie ca me parlate'', cantata da Totò nel film ''Dov'è la libertà?'' (1952)
* ''Non voglio amare più'', cantata da Giacomo Rondinella (1952)
* ''Me songo annammurato'', cantata da Totò nel film ''Dov'è la libertà?'' (1952)
* ''Margellina blu'', cantata da [[Franco Ricci]] (1953)
* ''Carme' Carme''', cantata da [[Nicola Maldacea junior]] nel film ''[[Un turco napoletano]]'' (1953)
* ''Ddoje strade'', cantata da [[Amedeo Pariante]] (1953)
* ''Nemica'', cantata da [[Roberto Murolo]] (1954)
* ''[[Con te]]'', cantata da [[Natalino Otto]], [[Achille Togliani]] e L. Morosini (1954), presentata al [[Festival di Sanremo 1954|Festival di Sanremo]] (cantata anche in spagnolo nel 1967 da [[Ernesto Bonino]])
* ''Aggio perduto 'ammore'', cantata da Roberto Murolo (1954)
* ''Abbracciato cu tte'', cantata da Achille Togliani (1955)
* ''Luntano 'a te'', cantata da [[Franco Ricci]] (1955)
* ''Tu si tutto pe' mme'', cantata da Achille Togliani (1955)
* ''Core analfabeta'', cantata da Totò nel film ''[[Siamo uomini o caporali]]'' (1955)
* ''Che me diciste a 'ffa'', cantata da [[Fausto Cigliano]] (1956)
* ''Miss, mia cara miss'', cantata da Totò nel film ''[[Totò a Parigi]]'' (1958)
* ''Mariarosa'', cantata da [[Claudio Villa]] (1960)
* ''Geppina Gepi'', cantata da Totò e [[Anna Magnani]] nel film ''[[Risate di gioia]]'' (1960)
* ''Rapallo'', cantata da Achille Togliani (1961)
* ''Le Lavandou'', cantata da Achille Togliani (1961)
* ''Filomè'', cantata da [[Nino Taranto]] (1961)
* ''Piccerella, piccerè'', cantata da Nino Taranto (1961)
* ''L'ammore avesse 'a essere'', cantata da T. Pane (1962)
* ''Baciami'', cantata da Totò e [[Mina (cantante)|Mina]] nella trasmissione RAI [[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]] (1965)
* ''Veleno'', cantata da Totò e i [[Rokes]] nel film ''[[Rita, la figlia americana|Rita la figlia americana]]'' (1965)
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=== Canzoni solo interpretate ===
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* ''[[Il bel Ciccillo]]'', cantata nel film ''[[Yvonne la nuit]]''
* ''Marcello il bello''
* ''Nel paese dei balocchi'', cantata insieme a [[Mario Castellani]]
* ''La mazurka dei vent'anni'', cantata nel film ''[[San Giovanni decollato (film 1940)|San Giovanni decollato]]''
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== Note ==
{{<references|2}} />
 
== Bibliografia ==
*Ludo Martens, Stalin. Un altro punto di vista, Verona, Zambon, 2005. ISBN 88-87826-28-5
=== Bibliografia di riferimento ===
*Giselher Wirsing, ''Stalinismo. La politica sovietica nella seconda guerra mondiale'', Milano, A. Mondadori, 1944.
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*Giuseppe Maranini, ''Socialismo, non stalinismo'', Firenze, All'insegna di Alvernia, 1949.
* {{cita libro|autore=[[Mario Monicelli]]|curatore=Lorenzo Codelli|altri=[[Tullio Pinelli]]|anno=1986|titolo=L'arte della commedia|editore=[[Edizioni Dedalo]]|pagine=210|isbn=978-88-220-4520-1|cid=Monicelli, 1986}}
*Aa. Vv., ''9 domande sullo stalinismo'', Roma, Nuovi Argomenti, 1956.
* {{cita libro|autore=Alessandro Zucchelli|titolo=Perché non mi capisci|ISBN={{NoISBN}}|cid=Zucchelli}}
*Raymond Borde, ''La fine dello stalinismo'', Milano, A. Mondadori, 1957.
* {{cita libro|anno=1999|curatore=Costanzo Ioni, Ruggero Guarini|titolo=Tutto Totò|editore=Gremese Editore|anno=1999|ISBN=88-7742-327-7|cid=Ioni-Guarini, 1999}}
*Angelo Tasca, ''Autopsia dello stalinismo'', Milano, Edizioni di comunità, 1958.
* {{cita libro|autore=Domenico Cammarota|anno=1985|titolo=Il cinema di Totò|editore=Fanucci Editore|anno=1986|ISBN=88-347-0141-0|cid=Cammarota, 1985}}
*Bruno Rizzi, ''La lezione dello stalinismo. Socialismo e collettivismo burocratico'', Roma, Opere nuove, 1962.
* {{cita libro|titolo=Totò: vita e arte di un genio|autore=Edmondo Capecelatro, Daniele Gallo|editore=Gruppo Editoriale Viator|anno=2008|ISBN=88-903872-0-3|cid=Capecelaltro-Gallo, 2008}}
*Guelfo Zaccaria, ''200 comunisti italiani tra le vittime dello stalinismo. Appello del Comitato italiano per la verità sui misfatti dello stalinismo'', Milano, Azione comune, 1964; SugarCo, 1983.
* {{cita libro|autore=Ennio Bispuri|anno=2000|titolo=Vita di Totò|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=271|isbn=978-88-8440-002-4|cid=Bispuri, 2000}}
*Gaetano Napolitano, ''Economie degli errori nei sistemi del capitalismo e dello stalinismo. Studi recenti pubblicati su "Stato sociale", ulteriormente rieleborati'', Torino, Unione tipografico-editrice torinese, 1967.
* {{cita libro|autore=Ennio Bispuri|titolo=Totò: principe clown. Tutti i film di Totò|editore=[[Guida Editori]]|pagine=331|anno=1997|isbn=88-7188-157-5|cid=Bispuri, 1997}}
*Alec Nove, ''Stalinismo e antistalinismo nell'economia sovietica'', Torino, Einaudi, 1968.
* {{cita libro|autore=Orio Caldiron|anno=2001|titolo=Totò|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=303|isbn=88-7742-413-3|cid=Caldiron, 2001}}
*Livio Maitan, ''PCI 1945-1969: stalinismo e opportunismo'', Roma, Samonà e Savelli, 1969.
* {{Cita libro|autore=Orio Caldiron|titolo=Il principe Totò|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=159|anno=2002|isbn=88-8440-216-6|cid=Caldiron, 2002}}
*Georges Bataille, ''La parte maledetta. La società di impresa militare-religiosa, il capitalismo, lo stalinismo'', Verona, Bertani, 1972.
* {{Cita libro|autore=Alberto Anile|titolo=I film di Totò (1946-1967): la maschera tradita|editore=Le Mani|pagine=485|anno=1998|isbn=no|cid=Anile, 1998}}
*Andrija Kresic, ''Per la critica dello stalinismo. Società politica e mitologia politica'', Bari, De Donato, 1972.
* {{Cita libro|autore=Alberto Anile|titolo=Totò proibito: storia puntigliosa e grottesca dei rapporti tra il principe De Curtis e la censura|editore=Lindau|pagine=231|anno=2005|isbn=no|cid=Anile, 2005}}
*Roj Aleksandrovic Medvedev, ''Lo stalinismo'', Milano, A. Mondadori, 1972.
* {{cita libro|autore=|curatore=Matilde Amorosi, Alessandro Ferraù|altri=[[Liliana De Curtis]]|anno=1996|titolo=Totò. Siamo uomini o caporali? Diario semiserio di Antonio de Curtis|editore=[[Newton & Compton]] (collana "I nuovi best seller Newton")|pagine=141|isbn=88-8183-306-9|cid=Amorosi-Ferraù, 1996}}
*Louis Rapoport, ''La guerra di Stalin contro gli ebrei'', Rizzoli, 1991
* {{cita libro|autore=|curatore=[[Franca Faldini]], [[Goffredo Fofi]]|anno=1979|titolo=L'Avventurosa storia del cinema italiano raccontata dai suoi protagonisti, 1935-1959|editore=[[Feltrinelli]]|pagine=430|isbn=no|cid=Faldini-Fofi, 1979}}
*Giuseppe Paolo Samonà, ''Letteratura e stalinismo. Note e sintesi, 1958-1974'', Roma, Savelli, 1974.
* {{cita libro|autore=[[Leonard Maltin]]|altri=Matteo Dell'Orto|anno=2007|titolo=Guida ai film 2008|editore=[[Dalai editore]]|pagine=2355|isbn=978-88-6018-162-6|cid=Maltin, 2007}}
*Giuseppe Boffa, con Gilles Martinet, ''Dialogo sullo stalinismo'', Roma-Bari, Laterza, 1976.
* {{cita libro|autore=Alessandro Casanova|anno=2005|titolo=Scritti e immaginati: i film mai realizzati di Federico Fellini|editore=Guaraldi Editore|pagine=248|cid=Casanova, 2005}}
*Giuseppe Boffa, ''Storia dell'Unione Sovietica'', 2 voll., Milano, A. Mondadori, 1976-1979.
* {{cita libro|autore=Dario Zanelli|anno=1995|titolo=L'inferno immaginario di Federico Fellini: cose dette da F.F. a proposito de "Il Viaggio di G. Mastorna"|editore=Guaraldi Editore|pagine=97|cid=Zanelli, 1995}}
*Louis Althusser, ''Umanesimo e stalinismo. I fondamenti teorici della deviazione staliniana'', Bari, De Donato, 1977.
* {{cita libro|autore=Lorenza Fruci|anno=2009|titolo=Mala femmena: la canzone di Totò|editore=Donzelli Editore|pagine=150|ISBN=SBN 8860364183|cid=Fruci, 2009}}
*Ulf Wolter, ''Origini dello stalinismo. Lo sviluppo del marxismo da scienza a ideologia'', Milano, La Salamandra, 1977.
* {{cita libro|autore=[[Claudio Meldolesi]]|anno=1987|titolo=Fra Totò e Gadda: sei invenzioni sprecate dal teatro italiano|editore=Bulzoni Editore|pagine=209|cid=Meldolesi, 1987}}
*[[Alessandro Coletti]], ''Il governo di Ventotene. Stalinismo e lotta politica tra i dirigenti del PCI al confino'', Milano, La Pietra, 1978.
* {{cita libro|autore=Vittorio Gnocchini|anno=2005|titolo=L'Italia dei liberi muratori: brevi biografie di massoni famosi|editore=Mimesis Editore|pagine=279|ISBN={{NoISBN}}|cid=Gnocchini, 2005}}
*Dimitrios Demu, ''Il sorriso di Stalin. Stalinismo e disgelo nei ricordi di uno scultore romeno'', Milano, Rusconi, 1978.
* {{Cita libro|autore=Enrico Giacovelli|altri=[[Giovanni Grazzini]]|titolo=Poi dice che uno si butta a sinistra!|editore=[[Gremese Editore]]|pagine=310|anno=1994|isbn=978-88-7605-838-7|cid=Giacovelli, 1994}}
*Alfonso Leonetti, ''Vittime italiane dello stalinismo in Urss'', Milano, La salamandra, 1978.
* {{Cita libro|autore=[[Liliana De Curtis]], Matilde Amorosi|titolo=Totò, femmene e malafemmene|editore=[[Rizzoli Editore]]|pagine=231|anno=2003|isbn=978-88-17-10817-1|cid=De Curtis-Amorosi, 2003}}
*Ferdinando Ormea, ''Le origini dello stalinismo nel PCI. Storia della "svolta" comunista degli anni Trenta'', Milano, Feltrinelli, 1978.
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*Boris Souvarine, ''Lo stalinismo'', Genova, ECAT, 1978.
*Aldo Natoli, ''Sulle origini dello stalinismo. Saggio popolare'', Firenze, Vallecchi, 1979.
*Michal Reiman, ''La nascita dello stalinismo'', Roma, Editori Riuniti, 1980.
*Giuseppe Boffa, ''Il fenomeno Stalin nella storia del XX secolo. Le interpretazioni dello stalinismo'', Roma-Bari, Laterza, 1982.
*Jean-Francois Kahn, ''Stalin 83. Stalinismo di destra, stalinismo di sinistra'', Milano, Spirali, 1983.
*Aleksandr Zinov'ev, ''Lo slancio della nostra giovinezza. Saggio letterario-sociologico sullo stalinismo'', Milano, Spirali, 1986.
*Francesco Benvenuti, Silvio Pons, ''Il sistema di potere dello stalinismo. Partito e Stato in URSS, 1933-1953'', Milano, FrancoAngeli, 1988.
*Giors Oneto, " Le stalinisme apres Staline", Aubagne, Spiridon Int., 1987.
*Onorato Damen, ''Gramsci tra marxismo e idealismo. L'analisi di un esponente della prima opposizione allo stalinismo'', Milano, Prometeo, 1988.
*Moshe Lewin, ''Storia sociale dello stalinismo'', Torino, Einaudi, 1988.
*Gian Paolo Tozzoli, ''Il caso Albania. L'ultima frontiera dello stalinismo'', Milano, FrancoAngeli, 1989.
*Alain Brossat, ''Agenti di Mosca. Stalinismo e la sua ombra'', Bari, Dedalo, 1991.
*Boris Groys, ''Lo stalinismo, ovvero L'opera d'arte totale'', Milano, Garzanti, 1992.
*Giorgio Sacchetti, ''Otello Gaggi. Vittima del fascismo e dello stalinismo'', Pisa, BFS, 1992.
*Gyorgy Lukacs, con Werner Hofmann, ''Lettere sullo stalinismo'', Gaeta, Bibliotheca, 1993.
*Arturo Peregalli, ''Stalinismo. Nascita e affermazione di un regime'', Genova, Graphos, 1993.
*Robert Conquest, ''Il grande terrore. Gli anni in cui lo stalinismo stermino milioni di persone'', Milano, BUR, 1999.
*Aldo De Jaco, ''Fine di un gappista. Giorgio Formiggini e lo stalinismo partenopeo'', Venezia, Marsilio, 1999.
*Andres Romero, ''Dopo lo stalinismo. Gli stati burocratici e la rivoluzione socialista'', Roma, Prospettiva, 1999.
*[[Lev Sedov]], ''Stalinismo e opposizione di sinistra. Scritti 1930-1937'', Roma, Prospettiva, 1999.
*Martin McCauley, ''Stalin e lo stalinismo'', Bologna, Il mulino, 2000; 2004.
*Daniele Rocca, ''Drieu La Rochelle. Aristocrazia, eurofascismo e stalinismo'', Aosta, Stylos, 2000.
*Stefano Petilli, con Riccardo Scarpa, ''Processi di sviluppo tra libertà, eguaglianza e stato. Riflessioni critiche per una sociologia del liberalismo, dello stalinismo e della globalizzazione. Confronto a due voci'', Roma, Eucos, 2002.
*Andrea Romano, ''Lo stalinismo. Un'introduzione storica'', Milano, B. Mondadori, 2002.
*Victor Zaslavsky, ''Lo stalinismo e la sinistra italiana. Dal mito dell'Urss alla fine del comunismo 1945-1991'', Milano, Mondadori, 2004.
*Niccolo Pianciola, ''Stalinismo di frontiera. Colonizzazione agricola, sterminio dei nomadi e costruzione statale in Asia centrale, 1905-1936'', Roma, Viella, 2009.
 
==Voci correlate==
=== Bibliografia di approfondimento ===
*[[Pëtr Kropotkin]]
==== Raccolte di poesie di Totò ====
*[[Destalinizzazione]]
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*[[Grandi purghe]]
* Antonio De Curtis. '''A livella''. Napoli, Gremese Editore, 1997. ISBN 88-7742-105-3.
*[[Vittime di Stalin]]
* Franca Faldini (a cura di). ''Antonio De Curtis. Dedicate all'amore''. Napoli, Edizioni Colonnese, 1981.
*[[Gulag]]
* Giuseppe Bagnati. ''Totò, l'ultimo sipario''. Nuova Ipsa, 2013, p. 130. ISBN 978-88-7676-507-0 .
*[[Nikita Khruščёv]]
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*[[XX Congresso del PCUS]]
 
*[[Storia dell'Unione Sovietica (1922-1953)]]
==== Raccolte di battute di Totò ====
*[[Seconda guerra mondiale]]
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*[[Guerra fredda (1947-1953) e sue origini]]
* Matilde Amorosi (a cura di). Liliana de Curtis (con la collaborazione di). ''Totò. Parli come badi''. Milano, Rizzoli, BUR, Biblioteca Univ. Rizzoli, Collezione Superbur, 1994, p. 215, ristampa 1995, p. 210, ristampa 2003, p. 210. ISBN 88-17-20257-6 e ISBN 13 9788817202572 e Torino, La Stampa, Collezione ComicaMente, 2004, p. 176, distribuito gratuitamente col quotidiano, ISBN non esistente.
*[[Boris Souvarine]]
* Liliana de Curtis, Matilde Amorosi (a cura di). ''Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà''. Milano, Rizzoli, 2001, p. 251, ISBN 88-17-12691-8.
*[[Socialismo in un solo paese]]
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*[[Otello Gaggi]]
 
*[[Neostalinismo]]
==== Monografie e studi su Totò ====
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* Salvatore Cianciabella (prefazione di Philip Zimbardo, nota introduttiva di Liliana De Curtis). ''Siamo uomini e caporali. Psicologia della dis-obbedienza''. Franco Angeli, 2014. [[Speciale:BookSources/9788890708145|ISBN 978-88-204-9248-9]]. Sito: [http://www.siamouominiecaporali.it www.siamouominiecaporali.it]
* Alberto Anile. ''Il cinema di Totò (1930 - 1945). L'estro funambolo e l'ameno spettro''. Genova, Le Mani, 1995. ISBN 88-8012-051-4.
* Alberto Anile. ''Totò e Peppino, fratelli d'Italia'', in Lello Arena (a cura di). ''Totò, Peppino e... (ho detto tutto). Libro + VHS''. Torino, Einaudi, 2001. ISBN 978-88-06-15944-3.
* Alberto Anile. ''Totò proibito. Storia puntigliosa e grottesca sui rapporti tra il principe de Curtis e la censura''. Torino, Lindau, 2005. ISBN 978-88-7180-527-6.
* Liliana De Curtis e Matilde Amorosi. ''Totò, mio padre''. Mondadori, 1990. ISBN 88-04-33680-3.
* Liliana De Curtis e Matilde Amorosi. ''Totò, a prescindere''. Mondadori, 1992. ISBN 88-04-35748-7.
* Liliana De Curtis e Matilde Amorosi. ''Totò, ogni limite ha una pazienza''. Rizzoli, 1995. ISBN 88-17-84412-8.
* Roberto Escobar. ''Totò. Avventure di una marionetta''. Il Mulino, 1998. ISBN 88-15-06302-1.
* Dario Fo. ''Totò: Manuale dell'attor comico''. Firenze, Vallecchi, 1995. ISBN 88-8252-028-5.
* Marco Giusti (a cura di). ''Antonio de Curtis. Totò si nasce''. 1ª ed. Milano, Arnoldo Mondadori Editore (collana "Biblioteca Umoristica Mondadori - I Maestri della comicità"), 2000. ISBN 88-04-47918-3.
* Marco Giusti. ''Totò rubato. Un carosello scomparso'', in ''Il grande libro di Carosello'', Frassinelli, 2004. ISBN 88-7684-785-5.
* René Marx. ''Totò, le rire de Naples''. Paris, Editions Henri Berger, 1996. ISBN 2 909 776 01 8 (unica biografia critica in francese).
* Camillo Moscati. ''Totò. Imperatore di Capri''. Editore Lo Vecchio, 2005. ISBN 88-7333-077-0.
* Lello Lucignano. ''Gli uomini che hanno fatto grande Totò''. Cavinato Editore International, 2014. ISBN 978-88-89986-89-9.
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== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Avanspettacolo]]
* [[Cabaret festival - Premio Totò alla comicità]]
* [[Cinema italiano]]
* [[Lingua napoletana]]
* [[Napoli]]
* [[Teatro di rivista]]
* [[Teatro napoletano]]
* [[Umorismo]]
* [[Varietà (spettacolo)]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
.
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/stalinismo_%28Enciclopedia-delle-scienze-sociali%29/|titolo=Stalinismo|autore=Giuseppe Boffa|editore=Enciclopedia delle scienze sociali, Istituto dell'Enciclopedia Italiana|data=1998|accesso=20 maggio 2017}}
 
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[[Categoria:Stalinismo| ]]
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