Gioco (filosofia) e Classe Amazonas: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazio dopo segni di punteggiatura
 
FrescoBot (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{O|nautica|febbraio 2018}}
[[File:Paul Cézanne, Les joueurs de carte (1892-95).jpg|thumb|[[Paul Cézanne]] - ''[[I giocatori di carte]]'' - [[1892]]~[[1895]]]]
{{Infobox nave
Il '''gioco''' (dal [[lingua latina|latino]] ''iocus'', [[scherzo]], [[scherzo|burla]], in seguito "gioco") può essere inteso come una libera attività, regolata da principi interni, messa in atto individualmente o da gruppi, talora in competizione tra loro, al fine di realizzare sé stessa, senza altri scopi immediati che quelli ludici di ricreazione e svago, e, allo stesso tempo, di sviluppare attitudini fisiche, spirituali e intellettive.<ref>{{Treccani|gioco|accesso=14 maggio 2015}}</ref>
|Categoria=pattugliatore
|Nome =''Classe Amazonas''
|Immagine =BNS Araguari-3.jpg
|Dimensioni_immagine =
|Didascalia =Il pattugliatore ''Araguari'' in partenza da [[Portsmouth]] per il Brasile il 12 luglio 2013
|Bandiera =Naval Jack of Brazil.svg
|Bandiera2 =
|Bandiera3 =
|Bandiera4 =
|Bandiera5 =
|bandiera6 =
|bandiera7 =
<!-- Sezione descrizione generale -->
|Tipo =[[Pattugliatore|OPV]]
|Classe =
|Numero_unità =4
|Costruttori =
|Cantiere = BAE Systems Surface Ships di Portsmouth
|Identificazione ={{BRA}}
|Ordine = 2007
|Impostazione =
|Varo =2010
|Completamento =2010
|Entrata_in_servizio =2012
|Proprietario =
|Radiazione =
|Destino_finale =
<!-- Sezione caratteristiche generali -->
|Dislocamento =
|Stazza_lorda =2.060<ref name="BAEOPV">{{cita web|titolo=Offshore Patrol Vessels|url=http://www.baesystems.com/en/product/offshore-patrol-vessels|sito=www.baesystems.com|editore=[[BAE Systems]]|accesso=2 agosto 2016}}</ref>
|Lunghezza =90<ref name="BAEOPV"/>
|Larghezza =13,5<ref name="BAEOPV"/>
|Altezza =
|Pescaggio =3,5
|Profondità_operativa =
|Ponte_di_volo =20 m<ref name="BAEOPV"/>
|Propulsione =[[CODELOD]]<br />Due motori diesel MAN 16V28/33D<br/>7.350 hp<br />2 assi
|Velocità =25<ref name="BAEOPV"/>
|Velocità_km =
|Autonomia =massima 5.500&nbsp;[[miglio nautico|mn]],<ref name="BAEOPV"/> o 4.000&nbsp;mn a 12 nodi
|Capacità_di_carico =
|Numero_di_cabine =
|Equipaggio =81 (12 ufficiali e 69 marinai e comuni)
|Passeggeri =
<!-- Sezione equipaggiamento -->
|Sensori =
*1 Sistema di combattimento Ultra Electronics OSIRIS CMS<ref>http://www.ultra-ccs.com/about/news/details.php?id=8</ref>
*1 Radar bidimensionale di sorveglianza, ricerca aeronavale in banda X Terma Scanter 4100
 
|Sistemi_difensivi =
==Il gioco nella storia della filosofia==
|Armamento =
La riflessione filosofica sul gioco<ref>{{Cita|Abbagnano 1994|pp. 432-433}}</ref> è presente dagli inizi della storia del pensiero sino a quando l'interesse per questo tema si interrompe e si ripresenta all'attenzione della filosofia solo nel [[secolo XVIII]].
*1 cannoni CIWS MSI-Defence Systems DS-30M Mk.2 Mk.44 Bushmaster II cal.30/40&nbsp;mm
*2 cannoni MSI DS25M – M242 cal.25&nbsp;mm
*2 mitragliatrici FN-Herstal cal.12,7&nbsp;mm
*2 lancia artifizi illuminanti cal.57&nbsp;mm
|Corazzatura =
|Mezzi_aerei =1 elicottero di medie dimensioni del peso fino a 7 tonnellate
<!-- Sezione note -->
|Motto =
|Soprannome =
|Note =
|Ref=<ref group=N>I dati dell'armamento e dell'elettronica sono riferiti all'entrata in servizio.</ref>
}}
Le navi della '''classe Amazonas''' sono una serie di [[Pattugliatore|OPV]] in servizio presso la [[Marinha do Brasil|marina brasiliana]]. Queste unità sono capaci di operare in missioni di intensità bassa, di contrasto alle attività illecite, di sorveglianza della [[Zona economica esclusiva|ZEE]], di protezione delle piattaforme petrolifere e di ricerca e soccorso.
 
==Storia==
[[Platone]] scriveva che «l'uomo è fatto per essere un giocattolo, strumento di Dio, e ciò è veramente la migliore cosa in lui. Egli deve, dunque, seguendo quella natura e giocando i giochi più belli, vivere la sua vita, proprio all'inverso di come fa ora»<ref>Platone, ''Leggi'', in ''Opere complete'', vol.VII, Laterza, Bari, 1983, pp. 228 e ss.</ref> Per Platone dunque l'uomo è soltanto un giocattolo nelle mani degli dei, non un giocatore che possa sedersi al loro tavolo.
Nel [[2009]] il governo della Repubblica di [[Trinidad e Tobago]]<ref name=R2p12>{{Cita|Rivista Italiana Difesa n.7, luglio 2012|p.12}}.</ref> ordinò, in piano di potenziamento della locale [[guardia costiera]], tre nuovi pattugliatori derivati dalla [[Classe River (pattugliatore)|classe River]] allora in corso di consegna alla [[Royal Navy]]. Queste navi, lunghe 90 m, avevano un equipaggio di 80 uomini, potevano trasportare fino a 40 soldati,<ref name="Article in Naval Recognition">{{cita web |titolo=Third BAE Systems built OPV for Brazilian Navy "ARAGUARI" handed over during ceremony |editore= Naval Recognition |data= 22 giugno 2013 |url=http://www.navyrecognition.com/index.php/news/defence-news/year-2013-news/june-2013-navy-world-naval-forces-maritime-industry-technology-news/1097-third-bae-systems-built-opv-for-brazilian-navy-qaraguariq-handed-over-during-ceremony.html |accesso=18 agosto 2014}}</ref> ed erano destinate alla protezione della [[Zona economica esclusiva]] (ZEE), ad operazioni speciali, e guardiacoste.<ref name=R2p12/> La prima nave, denominata ''Port of Spain'', fu varata presso il [[cantiere navale]] [[BAE Systems]] Surface Ships di [[Portsmouth]], il 18 novembre [[2009]]. La seconda unità, ''Scarborough'',<ref name=R2p12/> andò in acqua per la prima volta 15 luglio 2010, e durante le prove in mare effettuate in quello stesso mese raggiunse una velocità di 25,38 nodi (47,00 km / h, 29,21 mph).<ref name="Article in Trinidad & Tobago Newsday">{{cita web |titolo=Scarborough is ship-shape |editore= Trinidad & Tobago Newsday |data= 8 settembre 2010 |url=http://www.newsday.co.tt/crime_and_court/0,127187.html |accesso=18 agosto 2014}}</ref>
La terza nave, ''San Fernando'',<ref name=R2p12/> fu varata presso il cantiere navale Scotstoun, sito a [[Glasgow]] sul [[fiume]] [[Clyde (fiume)|Clyde]], il 16 luglio [[2010]].<ref>{{cita web |titolo=Trindad & Tobago Ships Sail into the Clyde for First Sea Trials |editore=defpro |anno=2010 |url=http://www.defpro.com/news/details/16798/ |accesso=18 luglio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100718063725/http://www.defpro.com/news/details/16798/ |dataarchivio=18 luglio 2010 }}</ref>
Nel mese di settembre dello stesso anno il governo di Trinidad e Tobago cancellò unilateralmente<ref name=completes_sea_trials>{{Cita web|titolo=BAE may lose £150m ship deal |editore=The News |anno=2010 |url=http://www.portsmouth.co.uk/newshome/BAE-may-lose-150m-ship.6544236.jp |accesso=22 settembre 2010}}</ref> l’ordine quando due navi erano state completate e in attesa di essere consegnate, ed era anche iniziato l’addestramento degli equipaggi.<ref name=R2p12/>
Nel dicembre [[2011]] la [[Marinha do Brasil|marina brasiliana]] si interessò all'acquisto delle navi, e il relativo<ref name="Brazil could buy the 3 BAE System's OPV that were canceled by Trinidad and Tobago">{{cita web |titolo=Brazil could buy the 3 BAE System's OPV that were canceled by Trinidad and Tobago|url=http://www.navyrecognition.com/index.php?option=com_content&task=view&id=238 |accesso=14 dicembre 2011}}</ref> contratto di vendita fu firmato il 2 gennaio [[2012]]<ref>{{cita news| url=https://www.bbc.co.uk/news/uk-scotland-scotland-business-16383765 |opera=BBC News | titolo=BAE Systems sells patrol vessels to Brazil | data=2 gennaio 2012}}</ref> ad un prezzo di 133 milioni di [[Sterlina britannica|sterline]].<ref name=R2p12/>
La prima nave, ribattezzata ''P-120'' Amazonas fu consegnata alla Marina brasiliana il 29 giugno successivo a Portsmouth.
 
==Caratteristiche tecniche==
[[Aristotele]] distingueva il gioco dal lavoro e lo assimilava alla [[felicità]] e alla [[virtù]], poiché come queste il gioco non nasceva per necessità ma si caratterizzava per l'[[autosufficienza]] e la [[libertà]]. Tutta la società poi è un grande gioco, nel quale ogni pezzo si muove secondo regole predeterminate<ref>Aristotele, ''Politica'', in ''Opere'', vol.IX, ed. Laterza, Bari. p.6</ref>
[[File:T&T Scarborough edited.jpg|thumb|left|Il pattugliatore CG-51 ''Scarnborough'', con i colori della guardia costiera di Trinidad e Tobago, alle prove in mare nella rada di Portsmouth l'11 ottobre 2010.]]
Si tratta di unità con un dislocamento a pieno carico di 2.060 tonnellate (1.700 t standard), lunghe 90 m, larghe 13,5 m. L'apparato propulsivo e di tipo CODELOD è costituito da due [[motore diesel|motori diesel]] MAN 16V28/33D eroganti la potenza di 7.350 hp, ognuno accoppiato ad un asso azionante un'[[elica]] a passo variabile Wärtsila.<ref name="aw">{{Cita|Naval||aw}}.</ref> E disponibile un "Bow Thruster" per il posizionamento dinamico. La velocità massima raggiungibile è pari a 25 nodi, quella di crociera 12. L'[[energia elettrica]] e fornita da tre generatori Caterpillar da 550 kW e 1 di emergenza Caterpillar de 200 kW.<ref name="aw"/>
 
L’armamento installato è costituito da un singolo [[cannone]] CIWS a controllo remoto MSI-Defence Systems DS-30M cal.30/40&nbsp;mm,<ref group=N>L'arco di tiro del cannone principale e di 180°.</ref> da 2 cannoni MSI DS25M cal.25&nbsp;mm e 2 mitragliatrici FN-Herstal cal.12,7&nbsp;mm,<ref name=R2p12/> e due lancia artifizi illuminanti da 57 mm. Sono disponibili due affusti per fucili o mitragliatrici da 7,62&nbsp;mm.<ref name="aw"/> A bordo possono essere trasportati fino a 39 soldati completamente equipaggiati,<ref name="aw"/> o sul ponte di volo, 6 container da 15 tonnellate.<ref name="aw"/>
[[Kant]] riprende l'elemento fondante della libertà nel gioco e lo associa all'[[estetica]] dove il giudizio di gusto si fonda sul «libero gioco delle nostre facoltà conoscitive» dell'immaginazione e dell'intelletto.<ref>Frank O'Farrell, ''Per leggere la Critica del Giudizio di Kant'', Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 1993 p.53</ref> Kant vede nel gioco anche una funzione [[biologia|biologica]] di sviluppo materiale e spirituale nell'uomo e in molte specie animali.
 
Il ponte di volo, senza [[hangar]], posto nell’estrema parte poppiera, consente di operare con un [[elicottero]] antisommergibile [[Westland Lynx|Westland AH-1 Lynx]]. La dotazione di bordo comprende due RHIB Pacific 24 posti a centro nave su entrambi i lati.<ref name=R2p12/>
[[Friedrich Schiller]] vede nel gioco quell'attività che fra tutti gli stati dell'uomo è ciò che lo fa completo<ref>{{Cita|Schiller 1971|p. 48}}</ref> e che realizza l'accordo della sua duplice natura che oscilla tra sensibilità ed intelletto, materia e forma. Nell'arte intesa come gioco si equilibrano le due opposte componenti dell'uomo.<ref>{{Cita|Schiller 1971|pp. 172-174 e ''passim''}}</ref> Bisognerà quindi educare l'uomo al sentimento della bellezza facendo rivivere in lui l'antico ideale pedagogico greco della [[kalokagatia]], del bello e del buono. Una [[pedagogia]] estetica che renda completo l'uomo come armonica sintesi di sensibile e sovrasensibile basata sul "libero gioco" delle facoltà umane. Il gioco è un'attività ineliminabile nella natura umana che non persegue alcun fine esterno a sé stessa, né esso è ispirato da un preciso scopo razionale, ma è un atto dove sensibilità e razionalità convivono nell'azione ludica rendendo l'uomo libero. In questa armonia di forma e materia si realizza la bellezza e l'essenza umana per cui «l'uomo è completamente uomo solo quando gioca»
 
La dotazione elettronica di comprende un sistema di combattimento Ultra Electronics OSIRIS CMS, un [[Radar|radar bidimensionale]] di [[Radar di sorveglianza|sorveglianza]], ricerca aeronavale in banda X Terma Scanter 4100, 2 radar di navigazione Sperry Marine in bandaa X e S,<ref name="aw"/> e un sistema di tiro optronico Horus dotato di camera TV, immagine termica e [[telemetro laser]].<ref name="aw"/>
[[Hegel]] parla del gioco, dicendo che esso «nella sua indifferenza e nella suprema leggerezza è la serietà più elevata e quella unicamente vera»<ref>{{Cita|Fink 1987|p. 50}}.</ref>
 
==Impiego operativo==
===Eraclito e Nietzsche===
Durante il suo viaggio di un mese per raggiungere il Brasile, il P-120 Amazonas ha toccato le città brasiliane di Natal, Rio Grande do Norte e Salvador, Bahia in settembre, e arrivando a Rio de Janeiro il 5 ottobre.<ref>http://dialogo-americas.com/en_GB/articles/rmisa/features/regional_news/2012/10/03/feature-ex-3561</ref><ref>{{cita web |url=http://www.defencetalk.com/uk-welcomes-250th-brazilian-navy-sailor-for-maiden-sea-trials-47400/ |titolo=UK Welcomes 250th Brazilian Navy Sailor for Maiden Sea Trials |data=9 aprile 2013}}</ref> All’atto della consegna del terzo esemplare, le unità classe Amazonas sono state incorporate nel 3º Distretto navale di Natal.
Già [[Eraclito]] notava in un frammento, oggetto di numerose interpretazioni, come il [[tempo]], la vita stessa sia un gioco: qualcosa di puramente casuale e privo di scopo, come il gioco dei bambini<ref>{{Cita|Mondolfo 1972 |pp. 65-68}}</ref>:
{{Citazione|Il tempo [della vita] è un bimbo che gioca, con le tessere di una scacchiera: di un bimbo è il regno||Αἰὼν παῖς ἐστι παίζων, πεσσεύων παιδὸς ἡ βασιληίη<ref>Frammento 52 in Hippolytus, ''Refutatio contra omnes haereses'' 9, 9, 4</ref>|lingua=gr}}
 
== Unità ==
E non è casuale che nella lingua greca l'espressione "bambino che gioca" (''pais paizon'') abbia la stessa radice nei due termini a significare come il gioco fosse concepito nei bambini come un'attività spontanea e senza uno scopo ma allo stesso tempo impregnata di razionalità com'è nel gioco delle tessere.<ref>Qualcosa di simile al nostro gioco del [[domino (gioco)|domino]]</ref>
{| class="wikitable"
! N° !! Nome !! Cantiere !! Impostazione !! Varo !! Ingresso in servizio !! Porto base
|-
| P-120 || ''Amazonas''
| BAE Systems Portsmouth |||| 18/11/2009|| 29/06/2012 || ex CG-50 ''Port of Spain''
|-
| P-121 || ''Al-Shinas''
| BAE Systems Scotstoun, Glasgow, Scozia || || 15/07/2010|| 30/11/2012|| ex CG-51 ''Scarborough''
|-
| P-122 || ''Araguari''
| BAE Systems Scotstoun, Glasgow. Scotland || || 16/07/2010 || 21/06/2013<ref name=NavRec>{{Cita web|url=http://www.navyrecognition.com/index.php/news/defence-news/year-2013-news/june-2013-navy-world-naval-forces-maritime-industry-technology-news/1097-third-bae-systems-built-opv-for-brazilian-navy-qaraguariq-handed-over-during-ceremony.html |titolo=Third BAE Systems built OPV for Brazilian Navy "ARAGUARI" handed over during ceremony |data=22 giugno 2013}}</ref> || ex CG-52 ''San Fernando''
|-
|}
 
==Galleria d'immagini==
Una profonda analogia con questa concezione eraclitea la ritroviamo in [[Nietzsche]] che riconosce in Eraclito un suo maestro:
<gallery>
{{Citazione|Nel considerare il mondo un gioco divino e al di là del bene e del male – ho come predecessori la filosofia dei Vedanta ed Eraclito|<ref>''Opere'' edizione a cura di G. Colli e M. Montinari, Adelphi, Milano 1964, VII, II, p.182</ref>}}
File:"Araguari" (P122), Amazonas-class corvette.jpg|''Araguari'' all'ormeggio nel porto di Portsmouth, 24 aprile 2013.
File:BNS_Araguari-17.jpg|''Araguari'' il partenza da Portsmouth, 12 luglio 2013.
File:T&T Port of Spain-1-tonal.jpg|Il pattugliatore ''Port of Spain'' a Portsmouth nel 2010.
File:T%26T_Scarborough-2.JPG|Lo ''Scarborough'' ripreso sempre a Portsmouth nel 2010.
</gallery>
 
== Note ==
Il gioco si riferisce a una realtà chiusa in sé stessa con le sue regole e senza alcuno scopo pratico se non quello di allontanarsi dalla vita reale creandosi liberamente un mondo senza leggi morali ed innocente che Nietzsche, nelle opere giovanili, riconduce a un fenomeno estetico poiché l'arte è capace di dare un senso alla bruttezza dell'esistenza. Il gioco e la lotta tra l'[[apollineo e dionisiaco|apollineo]] e il [[spirito dionisiaco|dionisiaco]] vengono rappresentati ne ''[[La nascita della tragedia]]'' come «la forza plasmatrice del mondo» che «viene paragonata da Eraclito l'oscuro ad un fanciullo che giocando disponga pietre qua e là, innalzi mucchi di sabbia e di nuovo li disperda»<ref>G. Colli e M. Montinari, ''Op, cit'', III, I, pp.159-160</ref>
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Note ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
Nell'opera più matura ''[[Così parlò Zarathustra]]'' il gioco diviene la precisa volontà dionisiaca di distruzione e creazione senza un razionale perché: «Sì, per il giuoco della creazione, fratelli, occorre un sacro dire sì: ora lo spirito vuole la sua volontà, il perduto per il mondo conquista per sé il suo mondo»<ref>Nietzsche, ''Così parlò Zarathustra'', ed. Adelphi, Milano 2000 p.25</ref> È l'erompere del [[Chaos (mitologia)|caos]] dionisiaco: «bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante»<ref>Nietzsche, ''Op. cit'' p.10</ref>. Il fanciullo che gioca è dunque il simbolo dell'avvento dell'[[oltreuomo]].
===Pubblicazioni===
*{{cita pubblicazione |autore=|data= |anno=2012|mese=luglio|titolo=OPV BAE al Brasile|rivista=Rivista Italiana Difesa|editore=Giornalistica Riviera Soc. Coop. s.r.l.|città=Chiavari|numero=7|pp=12|cid=Rivista Italiana Difesa n.7, luglio 2012}}
 
==Voci correlate==
===Le teorie di Huizinga e di Caillois===
*[[Classe Al-Ofouq]]
[[File:Pieter Bruegel d. Ä. 041.jpg|upright=1.8|thumb|[[Pieter Bruegel il Vecchio]]: ''I giochi dei bambini'' (1560)]]
 
== Altri progetti ==
[[Johan Huizinga]] può essere considerato come uno dei maggiori teorici del gioco, tema al centro della sua opera ''Homo ludens''<ref>J. Huizinga, ''Homo ludens'', trad. it. di A. Vita, Einaudi, Torino 1979</ref> che assegna all'attività ludica dell'uomo il motore propulsore dell'arte, della letteratura, del teatro, del diritto, della scienza, della religione, della filosofia:
{{Interprogetto|commons=Category:Category:Port of Spain class corvette}}
{{Citazione|La cultura sorge in forma ludica, la cultura è dapprima giocata... Ciò non significa che il gioco muta o si converte in cultura, ma piuttosto che la cultura, nelle sue fasi originarie, porta il carattere di un gioco, viene rappresentata in forme e stati d'animo ludici...Nei giochi e con i giochi la vita sociale si riveste di forme sovrabiologiche che le conferiscono maggior valore.<ref>{{Cita|Eco 1988}}</ref>}}
 
== Video ==
Il gioco, secondo Huizinga, ha un intrinseco aspetto di attività connessa alla stessa corporeità umana ed animale ma nello stesso tempo esprime qualcosa che va oltre l'aspetto fisiologico poiché non si collega a scopi di sopravvivenza o di sussistenza. Il gioco è una attività libera con la quale si costruisce consapevolmente una realtà fittizia, diversa da quella della vita ordinaria, disinteressata, in quanto non persegue scopi materiali o di sopravvivenza; dotata di regole non rispondenti a necessità razionali ma volute liberamente per stabilire un ordine, liberamente osservate ma che, se violate, comportano la fine dell'intero mondo ludico creato.
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=WJkxwKU7Vuo|titolo=Navios-Patrulha Oceânicos (NPO) da classe Amazonas - A História }}
 
== Collegamenti esterni ==
Da questo tentativo di definizione del gioco di Huizinga nasce con [[Roger Caillois]] la proposta di classificazione dei giochi<ref>{{Cita|Caillois 1958}}</ref> sulla base di quattro "ludemi", principi basilari che caratterizzano sia i giochi che la stessa attività del giocatore:
*{{cita web|url=http://www.naval-technology.com/projects/amazonas-offshore-patrol-vessels/ |titolo=Amazonas Class Offshore Patrol Vessels
* l'agon o la gara, la competizione in quei giochi dove inizialmente i giocatori sono artificialmente messi alla pari ma dove alla fine deve comparire la migliore qualità del vincitore per un elemento "muscolare" (come nelle gare sportive) o "cerebrale" (come negli scacchi);
|accesso=8 gennaio 2018|lingua=en|editore=http://www.naval-technology.com|sito=Naval Technology|cid=ar}}
* l'alea, il caso, in quei giochi dove la fortuna è preponderante nel determinare la vittoria;
*{{cita web|url=http://www.naval.com.br/blog/2012/09/29/por-dentro-do-amazonas/ |titolo=Por dentro do Amazonas|accesso=8 gennaio 2018|lingua=pt|editore=http://www.naval.com.br|sito=Naval|cid=aw}}
* la mimicry, l'imitazione, quando il gioco si basa su una falsa immagine di sé stessi assunta con un'identità fittizia (il bambino che si traveste da stronauta);
* l'ilinx o gorgo, vertigine. La ricerca del senso di vertigine temporanea, di smarrimento, ottenuti con i giochi come le giostre, i girotondi, le altalene. Vi è anche una "vertigine morale" quando il gioco da ordinato degenera in rissa disordinata e in alcuni comportamenti degli adulti come la «strana eccitazione che sempre li coglie nel falciare con una bacchetta gli steli più alti di un prato» o «nel far precipitare a valanga la neve da un tetto».<ref>R. Caillois, ''Op.cit.'' in Franco Cambi, Gianfranco Staccioli, ''Il gioco in Occidente. Storia, teorie, pratiche'', Armando Editore, 2007 p.136</ref>
 
Tutti i giochi rispettano queste categorie, talora presenti in forma binaria, e tutti possono essere giocati in due modi:
* paidia - senza regola: «potenza primaria d'improvvisazione e spensieratezza»
* ludus con regola che «appare come il complemento e l'educazione della paidia che esso [ludus] disciplina e arricchisce»
Il gioco nella sua intima realtà nasce come essenzialmente libero e sfrenato (paidia), come ad esempio in una corsa di bambini, e conserva questa caratteristica anche nelle attività ludiche sottoposte a una rigida organizzazione di regole come ad esempio nelle gare sportive.
 
Il gioco è nella paidia è ancora esigenza incontrollata di distrazione e fantasia (il "chiasso" dei bambini in cortile). Non ci sono nomi per designare queste attività perché restano al di qua "di ogni stabilità, di ogni connotazione distintiva".
 
Quando poi questa esigenza generica, ma potente, di giocare comincia a organizzarsi - a porsi cioè degli obiettivi e delle regole - ecco che interviene il ludus. La paidia è tumulto ed esuberanza, il ludus crea le occasioni e le strutture attraverso le quali il desiderio primitivo di giocare può essere appagato.
 
Secondo Caillois all'interno di ciascuna categoria di gioco è facilmente rintracciabile un passaggio dalla paidia al ludus. Così nei giochi di "agon" si può andare dalle corse sfrenate e improvvise tra bambini (paidia) alle competizioni sportive (ludus).
 
===Il gioco linguistico===
Ad una visione del linguaggio, "specchio del mondo", "immagine della realtà" [[Ludwig Wittgenstein]] ne sostituisce una in cui il carattere denotativo del linguaggio è solo una delle tante sue funzioni, dei suoi impieghi, è soltanto uno degli infiniti giochi linguistici.
{{citazione|Si pensa che l'apprendere il linguaggio consista nel denominare oggetti. E cioè: uomini, forme, colori, dolori, stati d'animo, numeri, ecc. Come s'è detto, il denominare è simile all'attaccare a una cosa un cartellino con un nome. Si può dire che questa è una preparazione all'uso della parola. Ma a che cosa ci prepara?|L. Wittgenstein, ''Ricerche filosofiche'', par. 26.}}
 
{{citazione|[Esistono] innumerevoli tipi differenti d'impiego di tutto ciò che chiamiamo segni, parole, proposizioni. E questa molteplicità non è qualcosa di fisso, di dato una volta per tutte; ma nuovi tipi di linguaggio, nuovi giochi linguistici, come potremmo dire, sorgono e altri invecchiano e vengono dimenticati.|L. Wittgenstein, ''cit.'', par. 23.}}
 
Nell'ambito di un comportamento strutturato secondo regole, Wittgenstein quindi, allontanandosi dal significato di gioco come attività ludica, ne identifica invece un aspetto sociale-culturale che si manifesta in un uso del linguaggio che è sottoposto a regole convenzionali, ma flessibili in modo tale da permettere di cogliere il significato nascosto del [[gioco linguistico]]. Il gioco linguistico cioè è un modo di alterare la lingua, come nei codici linguistici quelli cioè usati principalmente da gruppi che cercano di mascherare le loro conversazioni per non essere capiti dagli altri. Un gioco linguistico prevede una trasformazione semplice del parlato che poi viene estesa a tutto il discorso. Un parlante che si è ben addestrato nel procedimento riesce a parlare e a capire nello stesso intervallo di tempo del parlato normale.<ref>[[Giampaolo Dossena]], ''Dizionario dei giochi con le parole'', Garzanti, 1994.</ref>
 
===I giocatori giocati===
Nel pensiero di [[Hans-Georg Gadamer]] il gioco svolge una funzione autonoma rispetto ai giocatori che percepiscono come il gioco li strumentalizzi:
{{Citazione|L’autentico soggetto del gioco non è il giocatore ma il gioco stesso. È il gioco che ha in sua balia il giocatore, lo irretisce nel gioco, lo fa stare al gioco. Il gioco come tale non lascia più sussistere per nessuno l’identità di chi gioca. Tutti domandano solo più che cosa è il gioco, che cosa esso significa. I giocatori non sono più; ciò che è, è solo ciò che da essi è giocato.<ref>H.G Gadamer, ''Verità e metodo'' in ''Dizionario di filosofia Treccani'' alla voce "gioco"</ref>.}}
 
Quest'aspetto del gioco si manifesta chiaramente nell'arte, la quale, proprio come il gioco, è una realtà concreta ed autonoma che, per una specie di primato, trascende i singoli fruitori e autori, non protagonisti ma giocatori di un gioco che li supera.
 
Nel gioco si rivela anche il rischio esistenziale dell'[[Aut-Aut (Kierkegaard)|aut-aut]] della libertà di scelta:
{{Citazione|Il primato del gioco rispetto ai giocatori, quando si tratta del soggetto umano che si atteggia nel comportamento ludico, viene riconosciuto in maniera peculiare anche dai giocatori stessi. Ancora una volta sono qui gli usi impropri della parola a fornire le migliori indicazioni per scoprire la sua natura propria. Si dice ad esempio di qualcuno che "gioca" con le possibilità o con i progetti. Ciò che si intende dire con tale espressione è chiaro: quel tale non si è ancora seriamente risolto per quelle possibilità. D’altro lato, però, tale libertà non è priva di pericoli. Anzi il gioco stesso è un rischio per chi lo gioca. Solo con possibilità serie si può giocare. Ciò significa chiaramente che uno si abbandona ad esse al punto che possono prendere il sopravvento e farsi valere contro di lui. Il fascino che il gioco esercita sul giocatore risiede proprio in questo rischio. Ciò che si gode in esso è una libertà di decisione che però nello stesso tempo è minacciata è irrevocabilmente limitata. Si pensi ad esempio ai giochi di pazienza. Ma lo stesso vale nell’ambito della vita seria. Se qualcuno, per compiacersi della propria libertà di scelta, sfugge a decisioni importanti e urgenti, oppure si occupa di possibilità che in realtà non prende sul serio e che quindi non implicano il rischio che egli le scelga e, di conseguenza si limiti, costui lo si chiama ''verspielt'' (poco serio)<ref>Hans-Georg Gadamer, ''Verità e metodo'', Studi Bompiani, 2004, Bergamo, p. 137</ref>}}
===Jürgen Moltmann===
====La forza liberatrice del gioco====
Per [[Jürgen Moltmann]] ([[1926]]), filosofo e teologo [[luteranesimo|luterano]], il gioco assume nella società [[alienazione|alienata]] contemporanea una funzione sospensiva dalla normale attività e distensiva dalle tensioni quotidiane. Ma la efficientista società odierna esercita un controllo anche dell'attività ludica e del riposo riproducendo nel tempo libero il ritmo del mondo del lavoro di modo che il gioco perda la sua valenza liberatrice ed assuma quella di semplice sgravio. Occorre allora liberare il gioco per restituirgli la sua funzione emancipatrice e liberatrice:
{{Citazione|Per una emancipazione umana dell'uomo nell'attuale società è più importante togliere al controllo i giochi alienati agli interessi dominanti per renderli così preludio della libertà dell'uomo e di una società più libera...Ci si libera nel gioco, e cioè giocando, dalla pressione dell'attuale sistema di vita e ridendo si riconosce che le cose non devono stare così come stanno e come viene asserito da tutti che così devono stare.<ref>{{Cita|Moltmann 1971|pp. 24, 25}}.</ref>}}
 
====La teologia del gioco====
Sulla base della filosofia del gioco di [[Eugen Fink]] ([[1905]]–[[1975]]) sviluppata soprattutto in ''Il gioco come simbolo del mondo'' (''Das Spiel als Weltsymbol'') Moltman elabora una nuova teologia dove assegna alla creazione la funzione del gioco. Secondo la sua teologia infatti la creazione è un atto libero di Dio:
{{Citazione|Per questo la creazione è un gioco di Dio, un gioco della sua sapienza senza fondo e origine. Essa è lo spazio per il dispiegamento della magnificenza di Dio.<ref>{{Cita|Moltmann 1971|p. 6}}</ref>}}
Questo non vuol dire che la creazione sia avvenuta per arbitrio poiché
{{Citazione|Dio ha creato quel che gli piaceva e gli piace quel che risponde alla sua interiore essenza. Per questo la creazione di Dio è buona. L'unità tra il libero creare e compiacenza per quel che corrisponde al proprio essere, possiamo esprimerla, meglio che in ogni altra, nella categoria del gioco.<ref>{{Cita|Moltmann 1986|p. 357}}.</ref> }}
Anche se Moltmann si richiama a Fink, le due concezioni sono però incompatibili perché la riflessione di Fink riprende la visione dionisiaca e nietzschiana del gioco. Come precisa Aldo Masullo, che di Fink è stato allievo, "Fink non aveva fatto altro che mettersi nelle mani di un celebre passo di Eraclito: "Il tempo è un fanciullo che gioca a dadi col mondo". Ne diede una traduzione un po' diversa, ma il senso era che costruire e distruggere hanno in sé il tratto dell'assoluto e anche dell'innocenza".<ref>{{Cita news|autore=Antonio Gnoli|titolo=Intervista a Aldo Masullo|giornale=La Repubblica|data=10 aprile 2016|url=http://www.repubblica.it/cultura/2016/04/10/news/aldo_masullo_la_filosofia_mi_ha_insegnato_che_nessuno_di_noi_si_salvera_da_solo_-137311553/}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
===Saggistica===
* {{Cita libro|titolo=La vita in gioco. Antropologia, letteratura, filosofia dell'azzardo|editore=Marlin|anno=2006}}
* {{Cita libro|titolo=Il giocatore consapevole. Giochi di casinò, d'azzardo, di denaro|editore=Nuovi Equilibri|anno=2004}}
* {{Cita libro|autore=N. Abbagnano|titolo=La storia della filosofia|editore=Utet|città=Torino|anno=1994|cid=Abbagnano 1994}}
* {{Cita libro|titolooriginale=Les Jeux et les hommes: le masque et le vertige|annooriginale=1958|altri=traduzione=trad. Laura Guarino, introduzione e note di Giampaolo Dossena|titolo=I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine|città=Milano|editore=Bompiani|anno=1981|autore=Roger Caillois|cid=Caillois 1958}}
* {{Cita libro|autore=B. Cicala F.|titolo=Il gioco d'azzardo. Saggio filosofico e critico sulli giuochi di azzardo|editore=Marlin|anno=2006}}
* {{Cita libro|autore=M. D'Agati|titolo=Giocare d'azzardo. Rituali e credenze tra incanto e disincanto|editore=Stampatori Libreria|anno=2005}}
* {{Cita libro|autore=A. Dal Lago|autore2=P.A. Rovatti|titolo=Per gioco. Piccolo manuale dell'esperienza ludica|editore=Raffaello Cortina Ed.|anno=1993}}
* {{Cita libro|autore=A. Del Becchi|titolo=I giocatori: viaggio nell’Europa dei casinò|editore=Feltrinelli|anno=2000}}
* Alessandro Di Chiara, ''Paidia - Cenni per una filosofia dell'esistenza come gioco'', Il Ramo 2012.
* {{Cita libro|autore=Umberto Eco|titolo=Sugli specchi e altri saggi: Il segno, la rappresentazione, l'illusione, l'immagine|anno=1988|editore=Bompiani|cid=Eco 1988}}
* {{Cita libro|autore=I. Ekeland|titolo=A caso la sorte, la scienza, il mondo|editore=Bollati Boringhieri|anno=1992}}
* {{Cita libro|autore=Eugen Fink|titolo=Oasi della gioia. Idee per una ontologia del gioco|editore=Edizioni 10/17|città=Salerno|anno=1987|ISBN=88-85651-11-9|cid=Fink 1987}}
* {{Cita libro|autore=A. Fiorin|titolo=Fanti e denari|editore=Arsenale Editrice|anno=1979}}
* {{Cita libro|autore=P. Garbolino|titolo=I giochi d'azzardo|editore=Il saggiatore|anno=1998}}
* {{Cita libro|autore=J. Huizinga|titolo=Homo ludens|editore=Einaudi|anno=1982}}
* {{Cita libro|autore=G. Imbucci|titolo=Il gioco-lotto, totocalcio, lotterie. Storia dei comportamenti sociali|editore=Marsilio|anno=1997}}
* {{Cita libro|autore=G. Imbucci|titolo=Il gioco: storia dei comportamenti sociali|editore=Marsilio|anno=1997}}
* {{Cita libro|autore=G. Imbucci|titolo=Il gioco pubblico in Italia|editore=Marsilio|anno=1999}}
* {{Cita libro|autore=N. Luhmann|titolo=Sociologia del rischio|editore=Mondadori|anno=1996}}
* {{Cita libro|autore=S. Mazzocchi|titolo=Mi gioco la vita. Mal d'azzardo: storie vere di giocatori estremi|editore=Baldini Castoldi|anno=2005}}
* {{Cita libro|autore=P. Morosetti|titolo=Zona F., Giochi d'azzardo. Strategie ed errori: la lezione Enron|editore=EGEA|anno=2004}}
* {{Cita libro|autore=Eraclito|titolo=Testimonianze e imitazioni|capitolo=Introduzione|altri=a cura di Rodolfo Mondolfo|città=Firenze|anno=1972|cid=Mondolfo 1972}}
* {{Cita libro|autore=A. Mister|titolo=Come diventare ricchi con i giochi d'azzardo. Metodo matematico garantito|editore=Avverbi|anno=2005}}
* {{Cita libro|autore=J. Moltmann|titolo=Sul gioco|editore=Queriniana editrice|città=Brescia|anno=1971|cid=Moltmann 1971}}
* {{Cita libro|autore=J. Moltmann|titolo=Dio nella creazione|editore=Queriniana editrice|città=Brescia|anno=1986|cid=Moltman 1986}}
* {{Cita libro|autore=E. Packel|titolo=Matematica dei giochi e dell'azzardo|editore=Zanichelli|anno=1988}}
* {{Cita libro|autore=C. Papini|titolo=L'azzardo e la morte. Il linguaggio, la vita e l'azzardo|editore=Compagnia dei Librai|anno=1998}}
* {{Cita libro|autore=C. Perissinotto A.|titolo=Il gioco: segni e strategie|editore=G.B. Paravia &|anno=1997}}
* {{Cita libro|autore=C. Pseudo|titolo=Il gioco dei dadi|editore=EDB|anno=2006}}
* {{Cita libro|autore=P. Romani|titolo=Le case da gioco|editore=Ed. Commercio|anno=2000}}
* {{Cita libro|autore=Friedrich Schiller|titolo=Lettere sull'educazione estetica dell'uomo. Callia o della bellezza|editore=Armando Editore|città=Roma|anno=1971|cid=Schiller 1971}}
* {{Cita libro|autore=L. Zdekauer|titolo=Il gioco d'azzardo nel medioevo italiano|editore=Salimbeni|anno=1993}}
===Letteratura===
* {{Cita libro|autore=Z. Acheng|titolo=Il re degli scacchi|editore=Ed. Teoria|anno=1992}}
* {{Cita libro|autore=J. Bonington C.|titolo=Quest for adventure|editore=Hodder&Stoughton|anno=1981}}
* {{Cita libro|autore=P. Chiara|titolo=Il piatto piange|editore=Mondadori|anno=1962}}
* {{Cita libro|autore=J. Conrad|titolo=I duellanti|editore=Ed. e/o|anno=1994}}
* {{Cita libro|autore=F.M. Dostoevskij |titolo=Il giocatore|altri=prefazione a cura di Cancrini|editore=UP|anno=1997}}
* {{Cita libro|autore=R. Fine|titolo=La psicologia del giocatore di scacchi|editore=Adelphi|anno=1976}}
* {{Cita libro|autore=R. Jacobs|titolo=Confessioni di una giocatrice d'azzardo|editore=Del Vecchio Editore|anno=2007}}
* {{Cita libro|autore=T. Landolfi|titolo=La biere du pecheur|editore=Adelphi|anno=1999}}
* {{Cita libro|autore=G. Rossi|titolo=Il mercato d'azzardo|editore=Adelphi|anno=2008}}
* {{Cita libro|autore=J. Roth|titolo=La marcia di Radetzky|editore=Adelphi|anno=1996}}
*Schnitzler, Gioco all'alba, Adelphi, 1983.
*Zweig S., Sovvertimento dei sensi, Dall'Oglio, 1967.
*Zweig S., Novella degli scacchi, Garzanti 1982.
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q=Gioco|preposizione=sul|wikt=Gioco|commons=Game|b=Ripiano:Giochi}}
 
{{Portale|Filosofiaguerra|marina}}
 
[[Categoria:FilosofiaClassi di unità litoranee]]
[[Categoria:GiochiUnità della marina brasiliana]]