Olmechi e Via Claudia Augusta: differenze tra le pagine

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{{Infobox struttura militare
[[File:Mexico.Tab.OlmecHead.01.jpg|thumb|upright=1.4|Una delle quattro [[teste colossali olmeche]] a [[La Venta]]]]
|Nome = Via Claudia Augusta
[[File:Olmec Heartland 1.png|thumb|upright=1.4|Il cuore del territorio olmeco (cosiddetta [[area nucleare olmeca]])]]
|Struttura = Strada militare
|Immagine = Percorso della via Claudia Augusta.jpg
|Didascalia =L'immagine rappresenta l'ipotesi più accreditata del percorso della via Claudia Augusta
|Stato =
|Stato attuale = {{ITA}}<br />{{AUT}}<br />{{DEU}}
|Tipologia = [[Strade romane|Strada romana]]
|Utilizzatore = [[Impero romano]]
|Lunghezza = 350 [[Miglio (unità di misura)|miglia romane]]
|Inizio = ''[[Altinum]]'' (Altino)/''Hostilia'' ([[Ostiglia]])
|Fine = [[Mertingen|Burghöfe Mertingen]]
|Funzione strategica = Collegamento Italia-Germania
|Inizio costruzione = [[15 a.C.]]
|Termine costruzione = [[47 d.C.]]
|Costruttore = [[Claudio|Imperatore Claudio]], [[Druso maggiore|generale Druso]]
|Ref = {{cita libro| titolo=I territori della via Claudia Augusta: incontri di archeologia | curatore1=Gianni Ciurletti|curatore2=Nicoletta Pisu | anno=2005 | editore=TEMI | città=Trento }}
}}
 
La '''via Claudia Augusta''' è stata una [[strade romane|strada romana]] la cui realizzazione risale alla prima metà del [[I secolo]] d.C.
cazoz Gli '''Olmechi''' erano un'antica [[civiltà]] [[civiltà precolombiane|precolombiana]] che viveva nell'area [[Tropico (geografia)|tropicale]] dell'odierno [[Messico]] centro-meridionale, approssimativamente negli [[stato|stati]] messicani di [[Veracruz (stato)|Veracruz]] e [[Tabasco (stato)|Tabasco]] sull'[[Istmo di Tehuantepec]]. La civiltà olmeca fiorì durante il periodo formativo (pre-classico) mesoamericano (vedi [[Cronologie mesoamericane]]), estendentesi approssimativamente dal 1400 a.C. al 400 a.C. Gli Olmechi costituirono la prima civiltà mesoamericana e stabilirono le fondamenta delle culture successive. Esistono prove che gli Olmechi praticassero il [[sacrificio umano]] e praticassero un primitivo gioco con la palla ([[Giochi con la palla mesoamericani]]), caratteristiche di tutte le successive culture. L'influenza [[cultura]]le olmeca fu molto ampia, tanto che opere d'arte di questa civiltà sono state trovate anche a [[El Salvador]]. Questo [[popolo]] ebbe il predominio nella sua area da circa il [[Anni 1200 a.C.|1200]] a circa il [[Anni 400 a.C.|400 a.C.]] e da molti è considerata la [[cultura madre]] di tutte le successive civiltà [[mesoamerica]]ne.
 
Tradizionalmente si ritiene sia stata costruita per mettere in contatto il mondo romano con quello germanico, partendo dalla [[Pianura Padana]] e raggiungendo, attraverso le [[Alpi]], il [[Danubio]] in [[Baviera]].
Il cuore del territorio olmeco (la cosiddetta [[area nucleare olmeca]]) è caratterizzato da [[pianura|pianure]] alluvionali, costellate da creste di basse [[collina|colline]] e da [[Vulcano (geologia)|vulcani]]. Le [[Sierra de los Tuxtlas|Montagne Tuxtlas]] vanno a nord, lungo la [[baia di Campeche]]. E fu proprio qui che gli olmechi costruirono [[tempio|complessi templari]], fra cui [[San Lorenzo Tenochtitlán]], [[La Venta]], [[Tres Zapotes]], [[Laguna de los Cerros]] e [[La Mojarra]]. La loro influenza si estese dagli [[altopiano|altopiani]] alla [[costa]] del [[Oceano Pacifico|Pacifico]], vicino all'odierno [[Guatemala]] (come dimostrano i ritrovamenti di [[divinità]] olmeche).
 
== Storia ==
Questa civiltà emerse e dominò tra il 1200 e il 400 a.C. e sembra che sia stata anche la prima civiltà mesoamericana a sviluppare un sistema di [[scrittura]], anche se non ne sono ancora stati trovati esempi. Attualmente si dibatte se i simboli trovati nel [[2002]] e datati [[650 a.C.]] siano o meno una forma di scrittura olmeca precedente a quella [[zapotechi|zapoteca]], datata intorno al [[500 a.C.]]<ref>[http://www.sciencenews.org/articles/20021207/fob1.asp Script Delivery: New World writing takes disputed turn | Science News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Ci sono anche altri [[Scrittura maya|geroglifici]] successivi, conosciuti come ''[[Epi-Olmeco|Epi-Olmechi]]'', cioè ''post-olmechi'': e se alcuni ritengono che questo ''epi-olmeco'' potrebbe essere una traslitterazione scritta che si colloca tra un precedente e sconosciuto sistema di scrittura olmeca e la scrittura dei [[maya]], la questione resta comunque irrisolta e aperta.
La costruzione della via Claudia Augusta è stata avviata nel 15 a.C. da [[Druso maggiore|Druso]], generale di [[Augusto]], durante la [[Conquista di Rezia ed arco alpino sotto Augusto|campagna militare]] che portò alla conquista dei territori della [[Rezia]] e della [[Vindelicia]] (attuale [[Tirolo]] occidentale e Germania meridionale). L'avanzata dell'esercito romano seguiva un percorso già usato nella preistoria come collegamento tra il [[Veneto]] e la [[Baviera]].<ref name="TCI">''Via Claudia Augusta, Dal Po al Danubio con l'imperatore'', articolo su [[Touring Club Italiano#Touring|Touring]], maggio 2013</ref>
 
Circa sessant'anni dopo, nel 47 d.C. con il dominio romano ormai consolidato su quei territori, venne ampliata e completata da suo figlio, l'imperatore [[Claudio]], dal quale ha preso poi il nome.<ref name="TCI"/>
Gli Olmechi sarebbero anche gli inventori del [[Gioco della palla centroamericano|gioco della palla]], che si diffuse anche nelle altre culture della regione con scopi sia ricreativi sia [[religione|cerimoniali]].
Venne dato il nome di via Claudia Augusta anche al tratto [[Pisa]]-[[Ostiglia]].
 
Mentre in Germania e Austria il tracciato romano è individuabile con una certa precisione, il suo percorso in [[provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] è meno riconoscibile, perché attraversa zone più intensamente abitate e coltivate. Incertezza ancora maggiore riguarda il tratto più meridionale della via, quello che dal Veneto conduceva a [[Trento]].<ref name="TCI"/> Dalle iscrizioni presenti sui [[Pietra miliare|miliari]], le uniche fonti materiali a oggi reperite e studiate, in particolare quelli di [[Cesiomaggiore]] e [[Parcines|Rablà]], è emersa l'esistenza di due tracciati, l'uno con partenza da [[Ostiglia]] (''Hostilia''), ramo Padano, e l'altro da [[Altino (Quarto d'Altino)|Altino]] (''[[Altino (città romana)|Altinum]]''), ramo Altinate, convergenti a ''[[Tridentum]]'', l'antica Trento. La scelta di queste città è probabilmente dovuta alla loro importanza economica, in quanto floridi centri di scambi commerciali.
Le caratteristiche e le tematiche della loro [[religione]] si svilupparono anche in seguito nelle altre culture dell'area. Stessa cosa accadde per la struttura fortemente gerarchica e verticistica delle loro [[città-stato]].
A sud di ''Hostilia'', dove l'attraversamento del Po era effettuato con traghetti, era importante l'asse stradale che portava a ''[[Bononia]]'' ([[Bologna]]). La strada proseguiva per [[Pisa]]
 
== Etimologia del nomeArcheologia ==
=== Ritrovamenti ===
Il termine "olmechi" significa ''la gente della gomma'' in [[nahuatl]], [[Lingua (linguistica)|lingua]] con cui gli [[aztechi]] indicavano la popolazione di quest'area che cadde sotto il loro controllo. In effetti in quest'area si estraeva il [[lattice]] dalla ''Castiglia elastica'', un tipo di [[albero]] della [[Caucciù|gomma]] presente nella zona e utilizzato in diversi modi<ref>[http://web.mit.edu/org/m/materialculture/www/rubberprocessing.html Summer Institute in Materials Science and Material Culture - Module: Rubber Processing in Ancient Mesoamerica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Non si sa se questo popolo si definisse col termine di olmechi, mentre alcune successive fonti mesoamericane sembrano riferirsi a loro col termine di ''[[Tamoanchan]]''. Gli studiosi concordano quasi del tutto sul fatto che gli olmechi parlassero una lingua appartenente alla famiglia [[Lingue mixe-zoque|Mixe-Zoque]], anche se le prove di ciò sono comunque limitate.<ref>Campbell, pp 80-89</ref> Sta di fatto che la lingua olmeca è sconosciuta dato che non esistono persone che la parlano.
Tenendo conto dell'imponenza e dell'importanza che tale via di comunicazione doveva avere in epoca antica, si può dire che il numero dei reperti a oggi ritrovati è piuttosto ridotto. Tale incongruenza costituisce un problema per gli studiosi. Le fonti archeologiche più significative per qualità e quantità sono i miliari. Tra di essi spiccano per importanza i cippi di Rablà e Cesiomaggiore, scoperti rispettivamente nel 1552 e nel 1786: essi testimoniano l'esistenza della strada, in quanto ne riportano il nome.
 
{{Citazione|Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po al fiume Danubio per miglia CCCL.|Testo sulla pietra miliare di Rablà|''Ti[berius] Claudius Caesar Augustus German[icus] Pont[ifex] max[imus] trib[unicia] pot[estate] VI con[n]s[ul] desig[natus] III imp[erator] XI p[ater] p[atrie] [vi]am Claudiam Augustam quam Drusus pater Alpibus bello patefactis derexserat munit a flumine Pado at [f]lumen Danuvium per [milia] p[assuum] CC[CL]''|lingua=la}}
== Storia ==
La [[storia]] olmeca si suddivide in tre periodi:
* '''Cultura di [[San Lorenzo Tenochtitlan]]''', dal [[1200 a.C.]] al [[900 a.C.]]: fu da questa zona che cominciarono ad emergere le caratteristiche di questa civiltà, la cui ascesa fu probabilmente favorita dalle pianure alluvionali dell'area che favorirono un'elevata produzione di [[mais]] (situazione dunque analoga a quella vissuta in [[Mesopotamia]] o in [[Egitto]]). Si discute se l'alta concentrazione di popolazione a San Lorenzo incoraggiò la nascita e lo sviluppo di un'[[élite (sociologia)|élite]] che alla fine portò gli olmechi a dominare e che fu alla base dello sviluppo di una [[cultura materiale]] raffinata, che avrebbe fatto venire anche da lontano i materiali necessari a soddisfare i propri bisogni, segno questo dell'esistenza di un'ampia e sviluppata [[commercio|rete commerciale]].
 
{{Citazione|Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, figlio di Druso, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, censore, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì da Altino fino al fiume Danubio per miglia CCCL.|Testo sulla pietra miliare di Cesiomaggiore|''Ti[berius] Claudius Drusi f[ilius]''
* '''Cultura di [[La Venta]]''' dal [[900 a.C.]] al [[400 a.C.]]: San Lorenzo fu abbandonato attorno al 900, più o meno attorno al periodo in cui acquistò importanza il centro di La Venta. Alla base di questo spostamento potrebbero esserci stati cambiamenti [[ambiente naturale|ambientali]], che provocarono anche il cambiamento del corso di alcuni importanti [[fiume|fiumi]]. La distruzione di molti [[monumeto|monumenti]] a San Lorenzo attorno al [[950 a.C.]] potrebbe essere spiegata con una [[ribellione]] interna o con un'invasione dall'esterno.<ref>Coe (1967), p. 72</ref> Comunque, La Venta fu il più importante centro olmeco fino al [[400 a.C.]] circa. Durante questo periodo, la grande piramide e diversi complessi cerimoniali furono costruiti in questo centro. Sebbene attorno al 400 il centro di La Venta avesse esaurito il suo ruolo, l'importanza dei complessi cerimoniali sembra essere durata più a lungo all'interno della cultura olmeca.
''Caesar Augustus Germa''
''nicus pontifex maxu''
''mus tribunicia potesta''
''te VI co[n]s[ul] IV imp[erator] XI p[ater] p[atrie]''
''censor viam Claudiam''
''Augustam quam Drusus''
''pater Alpibus bello pate''
''factis derex[e]rat munit ab''
''Altino usque ad flumen''
''Danuvium m[ilia] p[assuum] CCCL''|lingua=la}}
[[File:Cippo romano di Cesiomaggiore.jpg|miniatura|Cippo miliare ritrovato a Cesiomaggiore nel 1786, conservato nella Villa Tauro in località Centenère]]
A [[Egna]] (''Endidae'') scavi archeologici hanno portato alla luce una stazione di sosta ben conservata, che fa presupporre che il percorso si sviluppasse lungo quella direttrice.
 
Inoltre lungo l'ipotetico itinerario sono stati rinvenuti i resti di ponti e tratti di strada romana datati all'epoca di [[Druso maggiore|Druso]].
* '''Cultura di [[Tres Zapotes]]''' dal [[400 a.C.]] al [[200 a.C.]]: non si sa con certezza cosa accadde agli olmechi. Il sito di Tres Zapotes continuò a essere occupato anche dopo il 400, ma senza i tipici segni della cultura olmeca. Alcuni studiosi hanno definito questo periodo cultura ''Epi-Olmeca'', che ha elementi simili a quelli riscontrabili a [[Izapa]] (a sud-est di Tres Zapotes). Un centinaio di anni dopo l'abbandono delle ultime [[città]] olmeche, altre culture si erano già saldamente insediate in quell'area, come quella [[maya]] a est e quella [[zapotechi|zapoteca]] a sud-ovest.
 
=== Ipotesi tracciato ===
== Storia delle ricerche sugli Olmechi ==
[[File:Tavola Peutingeriana.jpg|thumb|Tabula Peutingeriana]]
La cultura degli Olmechi era sconosciuta agli storici fino alla seconda metà del XIX secolo. Nel [[1862]], il viaggiatore messicano María Melgar y Serrano scopre fortuitamente, a Hueyapan (Veracruz), il primo monumento olmeca: una testa colossale.
Non esiste ancora alcuna ipotesi definitiva riguardo al tracciato originario della via Claudia Augusta, vista la relativa scarsità di reperti e la mancanza di fonti antiche.
Negli anni [[1920]], Frans Blom dell'università di Tulane scopre il sito archeologico di La Venta (Tabasco), ma attribuisce erroneamente le rovine ai [[Maya]].
Il percorso della porzione di strada che congiunge Trento con [[Mertingen|Burghöfe-Mertingen]] (Submuntorium) è individuato in modo sufficientemente preciso, salvo qualche dubbio nel territorio delle [[Alpi Bavaresi]]; è condiviso che il superamento del confine avvenisse in corrispondenza del [[Passo di Resia]].
Alla fine degli anni trenta, l'archeologo nord-americano Matthew Stirling, dell'istituzione Smithsonian di Washington, conduce i primi scavi dettagliati di alcuni fra i più importanti siti olmechi delle costa del Golfo. Durante gli anni quaranta, Miguel Covarrubias e Alfonso Caso affermano che la civiltà olmeca è antica e costituisce la "cultura madre" delle Mesoamerica. A partire dagli anni [[1950]], l'antichità degli Olmechi è stata confermata grazie alle datazioni al C14.
Per quanto riguarda la Padana, sappiamo, anche grazie alla testimonianza della [[Tabula Peutingeriana]], che essa collegava [[Ostiglia]], [[Verona]] e [[Trento]], dove si congiungeva all'Altinate.
 
Più discusso è il percorso di quest'ultima, che da [[Altino (città romana)|Altino]] raggiungeva Trento passando per [[Feltre]] e la [[Valsugana]] (forse anche per [[Belluno]]).
Se per la maggior parte degli studiosi come [[Michael D. Coe]] o [[Richard Diehl]], la cultura olmeca è originaria della costa del Golfo, per la scuola francese promossa da [[Christine Niederberger]]<ref>Niederberger (1987), pp 745-750</ref> e sviluppata in particolare da [[Caterina Magni]]<ref>Magni (2003), pp 43-49</ref>, la civiltà olmeca appare come un insieme multi-etnico e pluri-linguistico che si estende sulla maggior parte della [[Mesoamerica]] (dal 1200 al 500 prima di Cristo). La presenza degli Olmechi è attestata in [[Messico]] (costa del Golfo, costa del Pacifico e altiplano centrale). Al di là delle frontiere messicane, le prove di una presenza olmeca sono reperibili in [[Guatemala]], [[Belize]], [[El Salvador|Salvador]], [[Honduras]], [[Nicaragua]] e [[Costa Rica]]. Fra i centri di maggiore importanza si possono menzionare: [[San Lorenzo Tenochtitlan]] (Veracruz), [[La Venta]] (Tabasco), [[Chalcatzingo]] (Morelos), [[Teopantecuanitlán]] (Guerrero), [[Takalik Abaj]] in Guatemala, e [[Zazacatla]].
 
La prima ipotesi ad essere stata formulata è quella del conte Aurelio Guarnieri Ottoni, secondo il quale la strada da Altino toccava [[Oderzo]], [[Serravalle (Vittorio Veneto)|Serravalle]] e [[Belluno]], per poi piegare verso l'attuale [[Cesiomaggiore]] e infine [[Feltre]].
== Cultura olmeca ==
[[File:Mexico.Tab.LaVenta.01.jpg|thumb|'''Grande madre"''', monumento 5 a La Venta (riproduzione)]]
 
[[Theodor Mommsen]] (1863), e più tardi Konrad Miller<ref>{{cita libro|Konrad|Miller|Itineraria Romana, Römische Reiseweger an der Hand der Tabula Peutingeriana|1916|città=Stuttgart}}</ref> (1916) e Guido Rosada<ref>{{cita libro|Guido|Rosada|capitolo=Sessant'anni dopo. Per "capire" una strada|titolo=La Via Claudia Augusta Altinate|anno=2001|città=Padova}}<br />{{cita libro|Guido|Rosada|capitolo=La viabilità tra decima regio, Raetia e Noricum come sistema territoriale|titolo=Archeologia romana in Alto Adige. Studi e contributi|anno=2002|città=Bolzano-Vienna}}</ref> (1999), fanno passare la strada per [[Treviso]] dopo aver risalito la riva destra del [[Sile]]. L'arteria entrava in città tramite quella che ancor oggi è detta [[Porta Altinia]] e usciva per l'attuale [[Porta Santi Quaranta]], coincidendo poi con la [[Strada statale 348 Feltrina|strada regionale Feltrina]]; incrociava la [[via Postumia]] presso [[Postioma]], passava per [[Montebelluna]] e [[Cavaso del Tomba]] e raggiungeva infine [[Feltre]]. Questa ricostruzione è condivisa anche da Walther Cartellieri<ref>{{cita libro|Walther|Cartellieri|capitolo=Die römischen Alpenstrasse über den Brenner, Reschen - Scheideck und Plöckenpass mit ihren Nebenlinien|titolo=Philologus. Zeitschrift für das klassische Altertum|anno=1926|città=Leipzig}}</ref> (1926), che tuttavia ritiene che sino a Nerbon di [[San Biagio di Callalta]] la strada si trovasse alla sinistra del Sile.
L'[[arte]] olmeca consiste sia in sculture statuarie sia in piccole sculture in verde. Gran parte di quest'arte è altamente stilizzata e utilizza un'[[iconografia]] dai forti significati [[religione|religiosi]]. E tuttavia una certa arte è sorprendentemente naturalistica, riproducendo con grande esattezza i dettagli dell'[[anatomia umana]] come solo quella maya, nel suo periodo più fulgido, fece nell'ambito delle [[civiltà precolombiane]]. Oltre ai soggetti umani, molto rappresentati sono anche gli animali.<ref>[http://www.metmuseum.org/toah/ho/04/cam/ho_1986.45.htm ancient Olmec "Bird Vessel"]</ref>. La [[ceramica]] olmeca era prodotta in forni capaci di superare i 900&nbsp;°C (l'unica altra cultura antica capace di ciò era quella [[Egitto|egiziana]]<ref>[http://www.findarticles.com/p/articles/mi_m1026/is_n3_v154/ai_21146424 Ancient Egyptian faience | Magazine Antiques | Find Articles at BNET<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Secondo un'altra ipotesi da Altino la strada raggiungeva il Sile e lo attraversava presso l'attuale [[Quarto d'Altino]] (dove sono ancora individuabili i resti di un ponte). Procedeva poi quasi rettilinea sino al [[Piave]] (coincidendo con la via che nel Medioevo era detta ''Lagozzo'' o ''Agozzo'') e lo attraversava tra le attuali [[Ponte della Priula]] e [[Nervesa della Battaglia]], servendosi probabilmente di un guado. Per il percorso oltre [[Falzè di Piave]], vi sono diversi possibili itinerari:
Forse la forma artistica olmeca meglio nota è quella delle [[Teste colossali olmeche|grandi teste monumentali]], su cui a tutt'oggi si discute molto. Per alcuni rappresenterebbero giocatori di [[pelota]] o forse famosi [[monarchia|re]] vestiti e attrezzati per giocare. Le dimensioni e il peso delle teste variano da caso a caso e queste potrebbero, secondo Grove,<ref>Grove, p. 55</ref>, essere simboli di singoli individui o di interi gruppi. Erano intagliate in singoli blocchi o massi di [[basalto]] vulcanico, estratti nelle [[Sierra de los Tuxtlas|montagne Tuxtlas]] e probabilmente trasportate su grandi zattere dalla cava di [[Llano del Jicaro]] alle loro destinazioni finali. Si discute se le mutilazioni e le offese varie subite dalle teste dipendano da un qualche rituale o da ribellioni o conflitti. Oggi ne esistono ancora 17: dieci a San Lorenzo, quattro a La Venta, due a Tres Zapotes e una a [[Rancho la Corbata]] (che si trova vicino a Tres Zapotes).
* per Vittorio Galliazzo<ref>{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|I Ponti Romani,II,Catalogo Generale|1994|Treviso}}<br />{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|I Ponti Romani,I,Esperienze preromane|1995|Treviso}}<br />{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Via Claudia Augusta. Un'arteria alle origini dell'Europa: ipotesi, problemi, prospettive|2002|Atti del Convegno Internazionale, Feltre|Asolo (TV)}}</ref> la via continuava sino a Vidor e oltrepassava nuovamente il Piave, mantenendosi sull'argine destro sino a Quero; da Feltre toccava poi Belluno, attraversava il [[Cadore]], la [[Val Pusteria]] e raggiungeva il [[Brennero]];
* per Luciano Bosio<ref>{{cita libro|Luciano|Bosio|Itinerari e strade della Venetia romana|1970|Padova}}<br />{{cita libro|Luciano|Bosio|Padova in età romana. Organizzazione urbanistica e territorio, in Padova antica. Da comunità paleoveneta a città romano-cristiana|1981|Padova}}<br />{{cita libro|Luciano|Bosio|Misurare la terra: centuriazione e coloni nel mondo romano. Il caso veneto|1984|Modena}}<br />{{cita libro|Luciano|Bosio|Le strade romane della Venetia e dell'Histria|1997|Padova}}</ref> (1970 e 1991), la strada non attraversava il Piave e proseguiva per Moriago e [[Valdobbiadene]] e poi a Cesiomaggiore;
* secondo Alberto Alpago Novello<ref>{{cita libro|Alberto|Alpago Novello|Ritrovamenti archeologici in Feltre|1964|Belluno}}<br />{{cita libro|Alberto|Alpago Novello|Da Altino a Maia sulla via Claudia Augusta|1972|Milano}}</ref> la strada doveva raggiungere [[Follina]] e da qui valicava le prealpi bellunesi tramite il passo di Praderadego; nell'altro versante, era sorvegliata da una fortificazione embrione del [[Castello di Zumelle]];
* Plinio Fraccaro<ref>{{cita libro|Plinio|Fraccaro|capitolo= La Via Claudia Augusta|titolo= Opuscula|anno=1939|città=Pavia}}</ref> ritiene che la strada valicasse le Prealpi tramite il [[passo San Boldo]].
 
Si potrebbe pensare che le ultime due ipotesi siano piuttosto fragili, in quanto, per superare le montagne, la Claudia Augusta si sarebbe dovuta fare stretta e ripida, quindi assai scomoda per i traffici, specialmente per i carri. Bisogna però considerare che la viabilità antica era diversa da quella attuale: i fondovalle potevano rivelarsi alquanto pericolosi, a causa di zone paludose e dell'assenza della protezione naturale costituita dalle montagne.
Elementi di arte olmeca sono stati trovati anche a centinaia di chilometri dal territorio di questa civiltà:
* [[Tlatilco]] e [[Tlapacoya]], centri principali della [[cultura di Tlatilco]] nella [[valle del Messico]].
* [[Chalcatzingo]], nella valle del [[Morelos]].
* [[Teopantecuanitlan]], nel [[Guerrero]].
Molte sono le teorie avanzate per spiegare quest'ampia diffusione dello stile olmeco, tra cui quella dell'esistenza di commerci a lunghissimo raggio, quella della [[colonizzazione]] olmeca, quella della dominazione militare, quella dell'esistenza di maestranze artigiane olmeche itineranti o quella della consapevole imitazione di quest'arte da parte di altre culture<ref>[http://www.archaeology.org/online/features/olmec/index.html ''Istituto archeologico americano]'' 28 marzo 2005</ref><ref>[http://www.news.wisc.edu/11377.html "New analysis of pottery stirs Olmec trade controversy". University of Wisconsin - Madison press release 1º agosto [[2005]]]</ref>.
 
* Il topografo cadorino [[Alessio De Bon]], incaricato nel 1935 dall'[[Istituto veneto di scienze, lettere ed arti|Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti]] di svolgere una ricerca per la comprensione del problema del percorso della via Claudia Augusta,<ref>{{cita libro|Alessio| De Bon|capitolo= Rilievi di campagne|titolo= La Via Claudia Augusta Altinate| anno=1938 |editore=Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti | città= Venezia}}</ref> fa coincidere la sua teoria con la precedente fino a Feltre, ma da lì fa proseguire la strada sino a Belluno, attraversando il Cadore, la Val Pusteria e raggiungendo così il passo del Brennero. A sostenere l'ipotesi del tracciato, in mancanza di iscrizioni, sono anche i ritrovamenti archeologici, su tutti il santuario romano del [[Monte Calvario (Auronzo)|Monte Calvario]], presso [[Auronzo di Cadore]], ai piedi delle [[Tre Cime di Lavaredo]]. Tale sito (che è ancora in fase di scavo) di tipologia militare centro italica, a gradoni, fu frequentato per svariati secoli dalle legioni. Costruzioni simili per imponenza e importanza vi sono solo vicino a Roma: ciò fa ritenere che l'arteria stradale lungo la quale fu costruito fosse particolarmente importante.
== Religione ==
La [[mitologia]] olmeca influenzò in maniera significativa lo sviluppo sociale e culturale del mondo mesoamericano. Non esistono testimonianze dirette delle credenze olmeche (come invece ci sono per i guatemaltechi [[Maya Quiché|Quiché]], che hanno lasciato il libro noto come ''[[Popol Vuh]]''), ma gli elementi dell'arte di questo popolo, comparati con le meglio note credenze di popoli successivi, possono aiutare a far luce su questo aspetto. La [[religione]] olmeca è accostata a quella dei maya: un sistema [[politeismo|politeistico]] in cui gli dei più importanti erano il Dio-giaguaro (da cui sarebbe disceso il popolo olmeco), [[Quetzalcoatl]] (serpente alato), il [[Dio della pioggia]], il [[Dio del sole]] e il [[Dio del mais]], il cui culto era affidato a [[sacerdote|sacerdoti]] che praticavano riti propiziatori con sacrifici umani.
 
=== Dubbi ===
== La fine della civiltà ==
Tra gli archeologi<ref>Archeologa Nicoletta Pisu<br />{{cita libro|Nicoletta|Pisu|L'incastellamento nella Valsugana trentina: strutture e dati archeologici|1992|Trento}}</ref> c'è anche chi sostiene che la via non sia mai esistita, dati l'inconsistente numero di reperti e la mancanza di testimonianze scritte. Il ritrovamento dei vari cippi non assicura la presenza della via, poiché non era insolito che i miliari venissero incisi prima della sua costruzione o completamento.
Enigmatiche restano anche le cause del loro declino e della loro scomparsa: è probabile che la civiltà fosse stata conquistata e inglobata dalle culture successive. Infatti, pare strano che i ''[[conquistadores]]'' [[Spagna|spagnoli]] dei secoli successivi non menzionino per nulla questa civiltà, e neppure le sue città.
Il ramo più discusso è quello Altinate (il cui tracciato tuttavia è chiaramente ancora riconoscibile tra Altino e Olmi di San Biagio di Callalta); minori sono i dubbi per il Padano, mentre è più sicura l'esistenza del tratto da Trento a Burghöfe-Mertingen.
 
== Situazione ==
[[File:Via Claudia Augusta2.jpg|thumb|upright=1.2|left|In prossimità di Frangarto, frazione di [[Appiano sulla Strada del Vino]]]]
[[File:Kilometerstein replik via claudia augusta bei unterdiessen.jpg|thumb|upright=0.8|La copia di una pietra miliare romana indica a [[Donauwörth]] l'inizio della pista ciclabile Claudia Augusta]]
Benché le evidenze archeologiche non siano particolarmente numerose, la via Claudia Augusta continua a suscitare interesse da più punti di vista. Mentre in Italia prevalgono gli studi tesi a rilevare e ad approfondire gli aspetti più scientifici legati all'individuazione del tracciato, in ambiente tedesco, laddove vi sono dei tratti stradali più facilmente attribuibili all'antica via romana, la Claudia Augusta è elemento portante di un business economico-turistico particolarmente florido che si propone di favorire lo sviluppo del turismo culturale.<ref name="TCI"/><ref>[http://www.viaclaudia.org/it/via-claudia-in-viaggio/percorso-ciclabile.html Via Claudia Augusta - die alte Römerstraße, Bayern, Tirol, Südtirol, Italien: Percorso ciclabile<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Una [[pista ciclabile]], denominata Claudia Augusta come la strada romana, incomincia sul Danubio a sud della città di [[Donauwörth]], poco distante da Mertingen. L'inizio del percorso è contrassegnato da una copia moderna di un miliario romano. A [[Rieden am Forggensee|Rieden]], nei pressi del [[Forggensee]] si intravedono tracce della via romana appena visibili sotto i prati, la cittadina di [[Epfach]], la romana "Abodiacum", era sede di un presidio militare sulla via Claudia Augusta.<ref name="TCI"/>
 
Un recente progetto che cerca di associare i due punti di vista è quello di Trentino Sviluppo<ref>[http://www.trentinosviluppo.it/Contenuti-istituzionali/Progetti/Cultways Trentino Sviluppo - Progetti<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140209051910/http://www.trentinosviluppo.it/Contenuti-istituzionali/Progetti/Cultways |data=9 febbraio 2014 }}</ref>, vincitore di un concorso internazionale finanziato dalla [[Commissione europea]] teso a promuovere l'utilizzo delle tecnologie satellitari nella valorizzazione turistica della storia del territorio.
 
Dal nome della via ha preso la denominazione la Biblioteca Provinciale di Bolzano.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
=== Letteratura scientifica ===
* Arnaiz-Villena A, Vargas-Alarcon G, Granados J, Gomez-Casado E, Longas J, Gonzales-Hevilla M, Zuniga J, Salgado N, Hernandez-Pacheco G, Guillen J, Martinez-Laso J.; ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=11144288 HLA genes in Mexican Mazatecans, the peopling of the Americas and the uniqueness of Amerindians.] - Bibliographic entry in [[PubMed]].
La presente sezione bibliografica intende offrire una panoramica dei contributi scientifici successivi all'anno 2000 relativi alle questioni prevalentemente archeologiche legate alle interpretazioni e ricostruzioni del tracciato. Per un repertorio esaustivo di tutte le pubblicazioni anche precedenti a tale data si rimanda a:<br />
* Campbell, L., and T. Kaufman (1976), "A Linguistic Look at the Olmecs", ''American Antiquity'', 41.
{{cita libro| titolo=I territori della via Claudia Augusta: incontri di archeologia | curatore1=Gianni Ciurletti|curatore2=Nicoletta Pisu | anno=2005 | editore=TEMI | città=Trento }}
* Coe, M.D. (1967); "San Lorenzo and the Olmec Civilization", in [http://www.doaks.org/Olmec.pdf ''Dumbarton Oaks Conference on the Olmec''], [[Dumbarton Oaks]], Washington, D.C.
* Coe, M.D. (2002); ''Mexico: From the Olmecs to the Aztecs'' London: Thames and Hudson; pp.&nbsp;64, 75-76.
* Diehl, Richard A. (2004) ''The Olmecs: America's First Civilization'', Thames & Hudson, London.
* Fagan, Brian (1991), ''Kingdoms of Glad, Kingdoms of Jade'', Thames and Hudson, London.
* Grove, D. C. (1981), "Olmec monuments: Mutilation as a clue to meaning", in ''The Olmec and their Neighbors: Essays in Memory of Matthew W. Stirling''. E. P. Benson, ed.; Washington, DC: Dumbarton Oaks Research Library, pp.&nbsp;49-68.
* Magni, Caterina (2003), ''Les Olmèques. Des origines au mythe'', Seuil, Paris.
* National Science Foundation; [http://www.nsf.gov/od/lpa/news/02/pr0297.htm Scientists Find Earliest "New World" Writings in Mexico], 2002.
* Niederberger Betton, Christine (1987), ''Paléopaysages et archéologie pré-urbaine du bassin de México. Tomes I & II'' published by Centro Francés de Estudios Mexicanos y Centroamericanos, Mexico, D.F. [http://www.pitt.edu/~laap/books/ce008.html (Resume)]
* Stoltman, J. B., Marcus, J., Flannery, K. V., Burton, J. H., Moyle, R. G., "Petrographic evidence shows that pottery exchange between the Olmec and their neighbors was two-way", ''Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America'', August 9, 2005, v. 102, n. 32, pp.&nbsp;11213-11218.
* Taube, Karl (2004), "The Origin and Development of Olmec Research", in [https://web.archive.org/web/20080227032956/http://www.doaks.org/OlmecArt.pdf ''Olmec Art at Dumbarton Oaks''], Dumbarton Oaks, Washington, D.C.
* Wilford, John Noble; [http://www.nytimes.com/2005/03/15/science/15olme.html?hp Mother Culture, or Only a Sister?], ''The New York Times,'' 15 marzo 2005.
 
* {{cita libro| Roberto | Adami | autore2= Marcello Bonazza | autore3= Gian Maria Varanini | Volano, Storia di una comunità | 2005 | Nicolodi | Rovereto}}
== Voci correlate ==
*{{cita libro|Alberto|Alberti|Archeologia romana in Alto Adige- studi e confronti|2002}}
* [[Civiltà precolombiane]]
*{{cita libro|Annalisa|Anghinelli|autore2=Stefania Anghinelli|Rapporto fra due corsi d’acqua e la presenza umana nell’età del Bronzo|2001|Rodigo(Mn)}}
* [[Classificazione dei nativi americani]]
* {{cita libro| Alessandra | Aspes | Preistoria Veronese. Contributi e aggiornamenti | 2002 | Museo Civico di Storia Naturale | Verona}}
* [[Nativi americani]]
*{{cita libro|Francesco|Attardo|autore2=Elena Banzi|autore3=Umberto Tecchiati|Archeologia a Laion|2004|Bressanone}}
* [[Maya]]
*{{cita libro|A.|Baccaro|Materiali provenienti dalle ricerche di superficie in età romana|2003-2004|Sermide(Mn)}}
* [[Cronologie mesoamericane]]
*{{cita libro|Elisabetta|Baggio Bernardoni| La porta Veronensis in Buchi- storia del Trentino|2000}}
* [[Statuina olmeca]]
*{{cita libro|Paolo|Baggio|autore2=Sandra Primon|Sotto l’occhio del satellite- il Piave|2000|Verona}}
* [[Las Bocas]]
*{{cita libro|S.|Ballini| Materiali provenienti dalle ricerche di superficie in età romana|2002-2003|Sermide(Mn)}}
*{{cita libro|E.|Banzi|Der Schlern|2004}}
*Giuditta Guiotto ''Memorie e indagini storiche lamonesi di Tizian mons. Pietro , Dolomiti (BL)'' , anno XXVII febbraio 2004
*{{cita libro|Michele|Bassetti|Montagna e Valle dell’Adige tra preistoria e storia|2004}}
*{{cita libro|C.|Bassi|I bronzi antichi:produzione e tecnologia|2002|Grado-Aquileia}}
*{{cita libro|Patrizia|Basso|La direttrice lungo le valli dell’Adige e dell’Isarco:dalla strada romana all’autostrada|2002|Feltre}}
*{{cita libro|Silvana Anna|Bianchi|La viabilità terrestre in territorio veronese|2003|Padova}}
*{{cita libro|Federico|Biondani|Isola della Scala-la romanizzazione e la viabilità|2002|Lavagno(VR)}}
*{{cita libro|Margherita|Bolla|Bronzi di età romana in Cisalpina|2002|Trieste}}
*{{cita libro|Gino|Bombonato|autore2=Lorenzo Dal Ri|autore3=Catrin Marzoli|autore4=Gianni Rizzi|Der Schlern|2000}}
*{{cita libro|Aldino|Bondesan|autore2=M. Meneghel|Il popolamento preromano e romano nel territorio della provincia di Venezia|2004|Padova}}
*{{cita libro|Paolo|Bonini|Alcuni bolli laterizi rinvenuti a Montegrotto Terme|2004}}
*{{cita libro|Giovanni|Brizzi|Presenze militari e transiti civili nel settore orientale alpino in età romana|2002}}
*{{cita libro|Gian Pietro |Brogiolo|Gli scavi al battistero di Mantova(1984-1987)|2004|Mantova}}
* {{cita libro| Gian Pietro | Brogiolo | autore2= Gloria Olcese | Produzione ceramica in area padana tra il II secolo a.C. E il VII secolo d.C.: nuovi dati e prospettive di ricerca | 2000 | Società archeologica padana | Desenzano del Garda}}
*{{cita libro|Alberto|Broglio|I valichi alpini in età paleolitica e mesolitica|2002}}
*{{cita libro|B.|Bruno|Nuove ricerche sul Capitolium di Brescia|2002|Milano}}
*{{cita libro|Ezio|Buchi|Storia del Trentino-l’età romana|2000|Bologna}}
*{{cita libro|Alfredo|Buonopane|La produzione tessile ad Altino:le fonti epigrafiche|2003|Roma}}
*{{cita libro|Maurizio|Buora|Da Aquileia…al Danubio|2001|Trieste}}
*{{cita libro|Maria Stella|Busana|Architetture rurali nella Venetia romana|2002|Roma}}
*{{cita libro|Marco|Calzolari|L'Italia nella Tabula Peuntigeriana|2003|Firenze}}
*{{cita libro|Marie-Brigitte|Carre|autore2= Franca Scotti Maselli|Il porto di Aquileia: dati antichi e ritrovamenti recenti, in strutture portuali|2001|Collection de l'École française de Rome 280}}
*{{cita libro|Marie-Brigitte|Carre|autore2=Stefania Pesavento Mattioli|Tentativo di classificazione delle anfore olearie adriatiche|2003| Aquilea}}
*{{cita libro|Claudia|Casagrande|autore2=Francesco Ceselin |Vetri antichi delle province di Belluno, Treviso e Vicenza|2003|Giunta Regionale del Veneto|Venezia}}
*{{cita libro|Ester|Cason|Uso dei valichi alpini orientali dalla preistoria ai pellegrinaggi medievali|2002| Fondazione Giovanni Angelini – Udine|Belluno}}
*{{cita libro|Enrico|Cavada|Il territorio : popolamento, abitati, necropoli|2000|Il Mulino|Bologna}}
*{{cita libro|Enrico|Cavada|Identità e alterità : dinamismi ed esiti della romanizzazione in una regione di confine|2002|Archeologia romana in Alto Adige : studi e contributi}}
* {{cita libro| Enrico | Cavada | autore2= Iginio Rogger | L'antica basilica di San Vigilio in Trento. Storia. Archeologia. Reperti. | 2001 | Edizioni Museo Diocesano Tridentino | Trento}}
*{{cita libro|Enrico|Cavada|Militaria tardoantichi dalla Valle dell'Adige e nelle aree limitrofe. L'informazione archeologica, in Miles Romanus. Dal Po al Danubio nel tardoantico|2002|Pordenone}}
*{{cita libro|Giuliana|Cavaleri Manasse|Architetture ellenistico-italiche in Cisalpina: le testimonianze del santuario bresciano, in Nuove ricerche sul Capitolium di Brescia. Scavi, studi e restauri, a cura di F. Rossi|2002|Milano}}
* {{cita libro| Gunter | Chesi | Internationale Geodätische Woche Obergurgl | 2005 | Wichmann | Heidelberg}}
*{{cita libro|Silvia|Cipriano|autore2=Francesca Ferrarini|Le anfore romane di Opitergium|2001|Lions club di Oderzo|Cornuda}}
*{{cita libro|Silvia|Cipriano|autore2=Stefania Mazzocchin|ConsiDerazioni su alCune anfore Dressel 6B Bollate.i Casi Di VARI PACCI e PACCI
,APICI e APIC, P.Q.SCAPVLAE, P.SEPVLLIP e SEPVLLIVM|2000|Aquileia Nostra}}
*{{cita libro|Silvia|Cipriano|autore2=Giovanna Maria Sandrini|La banchina fluviale di Opitergium|2001|Editreg}}
*{{cita libro|Gianni|Ciurletti|Le iscrizioni altomedievali di Besagno|2002|Trento}}
*{{cita libro|Gianni|Ciurletti|Il caso Tridentum, in Abitare in città. La Cisalpina tra impero e medioevo. Leben in der Stadt. Oberitalien zwischen römischer Kaiserzeit und Mittelalter|2003|Wiesbaden}}
*{{cita libro|Gianni|Ciurletti|autore2=Mauro Leoni|autore3=Emiliano Leoni|Isera. Il progetto di musealizzazione della villa romana|2003| }}
* {{cita libro| Gioia | Conta | autore2= Umberto Laffi | autore3= Francesco Prontera | autore4= Biagio Virgilio | Scritti di geografia storica e di antichità in ricordo di Gioia Conta | 2004 | L.S. Olschi | Firenze}}
*{{cita libro|Luigi|D'Ambrosio|Un tubetto d argento con dedica a Iuppiter ed a Sol da Stufles/Stufels|2002|Landesdenkmalamt, 1995|Bolzano}}
*{{cita libro|Lorenza|Endrizzi|Cloz in Valle di Non (Trentino): la necropoli di via S. Maria e altri ritrovamenti|2002|Provincia autonoma di Trento, ufficio beni archeologici|Trento}}
*{{cita libro|Giuliana M.|Facchini|Merci e mercati lungo il fiume Po: Calvatone-Bedriacum e Hostilia, due centri a confronto|2001|Ostiglia (Mantova)}}
*{{cita libro|Giuliana M.|Facchini|Studi sul vetro antico. La diffusione dei vetri mosaico dell’Italia settentrionale in età romana|2005|ET Edizioni|Milano}}
*{{cita libro|Giuliana M.|Facchini|autore2=Angela Pisano Briani |Villadose in età romana. Scavi archeologici dell’Università degli Studi di Verona a Villadose (RO), località Ca’ Motte. Dalla didattica alla ricerca|2004|Stanghella}}
*{{cita libro|Giulia|Fogolari|autore2=Giovanna Gambacurta|Materiali veneti, preromani e romani del Santuario di Lagole di Calalzo al Museo di Pieve di Cadore|2001|Roma}}
*{{cita libro|Caterina|Galifi|Nuovi dati sulla circolazione monetale nel Feltrino. Valle di Lamen(BL) Sass Bianc|2001|Padova}}
*{{cita libro|P.|Galli|autore2=F. Galadini|Analisi paleosismologiche nel sito di Egna, Tracce di un antico terremoto distruttivo|2002|Folio|Bolzano}}
*{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Via Claudia Augusta. Un'arteria alle origini dell'Europa: ipotesi, problemi, prospettive|2002|Atti del Convegno Internazionale, Feltre|Asolo (TV)}}
*{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Ponti e forme di attraversamento di corsi d'acqua dell'Alto Adige in età romana|2002}}
*{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Guadi, traghetti e ponti lungo la via Claudia Augusta|2002}}
*{{cita libro|Francesca|Ghedini|autore2=Stefania Pesavento Mattioli|Una testa di Venere da Malles in Val Venosta|2002}}
*{{cita libro|Giovanni|Gorini|Problematiche e metodi di indagine nell'economia monetaria della X regio|2002|Atti del Congresso Internazionale di Padova|Padova}}
*{{cita libro|Giovanni|Gorini|L'economia monetaria ad Altino tra I e V secolo|2003|Atti del Convegno, Venezia|Roma}}
*{{cita libro|Vera|Guidorizzi|Un monumento funerario a fregio dorico con iscrizione da Sirmione (Brescia)|2004}}
*{{cita libro|H.|Hiller|I bronzi antichi: produzione e tecnologia|2002|Atti del XV Congresso Internazionale sui Bronzi Antichi, Grado-Aquileia}}
* {{cita libro| Thomas | Kirsch | autore2= Thomas Lindner | autore3= Ulrich Müller | Analecta homini universali dicata. Arbeiten zur Indogermanistik, Linguistic, Philologie, Politik, Musik und Dichtung | 2002 | H.D. Heinz | Stuttgart}}
*{{cita libro|M.|Lachin|Il Sistema Informativo Geografico (SIG) come supporto di conoscenza per la storia, l'evoluzione e la tutela dell'aspetto agrario romano a nord-est di Padova|2002-2005|Università degli studi di Padova}}
* {{cita libro| Michele | Lanziger | autore2= Franco Marzatico | autore3= Annaluisa Pedrotti | Storia del Trentino, I. La preistoria e la protostoria | 2000 | Mulino | Bologna}}
*{{cita libro|D.|Locatelli|Una statua di culto|2002|Milano}}
* {{cita libro| Liliana | Marcando | Archeologia a Torino. Dall'età preromana all'Alto Medioevo | 2003 | Allemandi | Torino}}
*{{cita libro|Mirella|Marini Calvani|Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal III sec. a.C. all'età Costantiniana|Catalogo della mostra|Venezia}}
*{{cita libro|Franco|Marzatico|Note sulle relazioni culturali e scambi tra versanti delle Alpi orientali in epoca preistorica|2002|Belluno}}
*{{cita libro|C.|Marzoli|Dodiciville, via Claudia Augusta, zona d'espansione Rosenbach|2002|Bolzano}}
* {{cita libro| Elena Maria | Menotti | è l'leganza che ci conquista. Moda, costume e bellezza nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Mantova | 2003 | Tre Lune Edizioni | Mantova}}
* {{cita libro| Nuccia | Negroni Catacchio | Paesaggi d'acque. Ricerche e scavi | 2002 | Mur | Sorano-Farnese}}
*{{cita libro|Luciano|Salzani|La necropoli di Ponte Nuovo|2001|Gazzo}}
*{{cita libro|Luciano|Salzani|Scavi nella necropoli della Colombara|2001|Gazzo}}
*{{cita libro|Luciano|Salzani|autore2=P. Salzani|Pozzetti del età del rame in località Scolo Gelmina|2001|Gazzo}}
*{{cita libro|nome=P.|cognome= Salzani|capitolo=Località Ponte Nuovo. Due pozzetti della cultura dei Vasi a Bocca quadrata di “stile meandrospiralico”|titolo=Preistoria Veronese. Contributi e aggiornamenti|anno=2002|città=Gazzo Veronese}}
*{{cita libro|G.|Sassatelli|L'espansione etrusca nella valle Padana|2000|Catalogo della mostra, Palazzo Grassi|Venezia}}
*{{cita libro|C.|Scalari|Gemma con raffigurazione di Bonus Eventus, Bronzetto di “Venere pudica”|2003|Mantova}}
* {{cita libro| Gudrun | Schnekenburger | Über die Alpen: Menschen, Wege, Waren | 2002 | Archaologisches Landesmuseum Baden-Württemberg | Stuttgart}}
*{{cita libro|D.|Selmi|L'insediamento rustico nel fondo Savazzona a Nugolento di Quistello (MN)|2002|Mantova}}
*{{cita libro|M.|Sermidi|Cammeo in castone aureo|2003|Mantova}}
*{{cita libro|J.|Tirabassi|Quaderni di archeologia del Mantovano|2004|Mantova}}
*{{cita libro|M.|Tirelli|Strutture portuali, Il porto di Altinum|curatore=C. Zaccaria|anno=2001|editore=Editreg}}
*{{cita libro|M.|Tirelli|Ab Altino usque ad lumen Silem:la Claudia Augusta all’uscita da Altino|2002}}
*{{cita libro|R.|Vergani|La produzione del ferro nell'area veneta alpina (sec. XII-XVI). Un bilancio provvisorio|2001|Roma}}
* {{cita libro| AA | VV | Aquileia Nostra LXXI | 2000 | Museo archeologico di Aquileia | Aquileia}}
* {{cita libro| AA | VV | Il paesaggio mantovano nelle tracce, nelle lettere e nelle arti, I | 2000 | L.S. Olschki | Firenze}}
* {{cita libro| AA | VV | La Protostoria in Lombardia | 2001 | Società archeologica comense | Como}}
 
=== Letteratura generalista ===
(Testi che affrontano la tematica della via Claudia Augusta dalle prospettive turistica, economica e gastronomica)
*{{cita libro|Christoph|Tschaikner|Via Claudia Augusta|2009 |Euroedit | Trento}}
*{{cita libro|Gianvittore|Vaccari| autore2= Giorgio D'Agostini| Claudia Augusta Altinate: Idea-progetto|1997|Le Tre Venezie|Regioni Veneto e Trentino-Alto Adige}}
*{{cita libro|Mauro|Neri|autore2=Silvia Vernaccini|Sulla via Claudia Augusta Altinate|1998|Panorama|Trento}}
*{{cita libro|Lucio|Polo|Lungo la via Claudia Augusta Altinate: a piedi e in bicicletta|1999|Padova}}
*{{Cita libro|autore=Riccardo Latini|titolo=Lungo le antiche vie - In Trentino Alto Adige, Veneto e Emilia Romagna|collana=Viator|anno=2017|editore=Itinera Progetti|città=Bassano del Grappa|ISBN=978-88-88542-81-2}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
{{Interprogetto|commons=category:Olmec}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[https://web.archive.org/web/20140429051323/http://www.veneto.to/resource/resolver?resourceId=6858ba2e-ccfc-41e0-bad1-bd0f03bce0f1%2Ftreviso-via-augusta L'enigma della via Claudia Augusta] a cura della [[provincia di Treviso]]
*{{cita web | 1 = http://www2.regione.veneto.it/cultura/attivita_culturali/via-claudia-augusta/via-claudia-augusta.jpg | 2 = Cartina geografica dell'intera via | accesso = 28 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061201194739/http://www2.regione.veneto.it/cultura/attivita_culturali/via-claudia-augusta/via-claudia-augusta.jpg | dataarchivio = 1º dicembre 2006 | urlmorto = sì }}
*[http://www.claudia-augusta.net Sito ufficiale del progetto] a cura del Comune di [[Feltre]]
*https://web.archive.org/web/20140429075704/http://www.viaclaudiaaugusta2014.it/it/cultura/
*http://www.viaclaudia.org/it/via-claudia-in-viaggio/percorso-ciclabile.html
*https://web.archive.org/web/20140209051910/http://www.trentinosviluppo.it/Contenuti-istituzionali/Progetti/Cultways
*http://www.fondazionepremioaltino.it/la%20claudia%20augusta/LA%20VIA%20CLAUDIA%20AUGUSTA.htm
 
{{Via Claudia Augusta}}
{{Vie romane}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:CiviltàVie olmecaconsolari romane|Claudia Augusta]]
[[Categoria:Claudio]]