Sayaji Rao Gaekwad III e Via Claudia Augusta: differenze tra le pagine

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{{Infobox struttura militare
{{Monarca
|Nome = Via Claudia Augusta
|nome = Sayajirao Gaekwad III
|Struttura = Strada militare
|titolo = Maharaja di Baroda
|Immagine = Percorso della via Claudia Augusta.jpg
|immagine =Sayajirao_Gaekwad_III,_Maharaja_of_Baroda,_1919.jpg
|Didascalia =L'immagine rappresenta l'ipotesi più accreditata del percorso della via Claudia Augusta
|legenda = Sayajirao Gaekwad III, maharaja di Baroda
|Stato =
|regno = [[1875]] – [[1939]]
|Stato attuale = {{ITA}}<br />{{AUT}}<br />{{DEU}}
|incoronazione = [[1875]]
|Tipologia = [[Strade romane|Strada romana]]
|investitura =
|Utilizzatore = [[Impero romano]]
|nome completo =
|Lunghezza = 350 [[Miglio (unità di misura)|miglia romane]]
|altrititoli =
|Inizio = ''[[Altinum]]'' (Altino)/''Hostilia'' ([[Ostiglia]])
|data di nascita = 11 marzo [[1863]]
|Fine = [[Mertingen|Burghöfe Mertingen]]
|luogo di nascita = [[Baroda]]
|Funzione strategica = Collegamento Italia-Germania
|data di morte = 6 febbraio [[1939]]<ref>[http://www.gaekwadsofbaroda.com/node/2 His Highness Sayajirao Gaekwad III]</ref>
|luogoInizio di mortecostruzione = [[Baroda15 a.C.]]
|Termine costruzione = [[47 d.C.]]
|luogo di sepoltura =
|Costruttore = [[Claudio|Imperatore Claudio]], [[Druso maggiore|generale Druso]]
|data di sepoltura =
|Ref = {{cita libro| titolo=I territori della via Claudia Augusta: incontri di archeologia | curatore1=Gianni Ciurletti|curatore2=Nicoletta Pisu | anno=2005 | editore=TEMI | città=Trento }}
|sepoltura =
|predecessore = [[Malharrao Gaekwad]]
|erede =
|successore = [[Pratap Singh Gaekwad]]
|consorte =
|consortedi =
|figli =
|casa reale =
|dinastia = [[Gaekwad]]
|motto reale =
}}
{{Bio
|Nome = Sayajirao Gaekwad III
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Baroda
|GiornoMeseNascita = 10 marzo
|AnnoNascita = 1863
|LuogoMorte = Baroda
|GiornoMeseMorte = 6 febbraio
|AnnoMorte = 1939
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu [[maharaja]] di [[Baroda]] dal [[1875]] al [[1939]]
}}
 
La '''via Claudia Augusta''' è stata una [[strade romane|strada romana]] la cui realizzazione risale alla prima metà del [[I secolo]] d.C.
==Biografia==
===I primi anni===
Sayajirao nacque a [[Kavlana]] l'11 marzo [[1863]] col nome di Gopalrao Gaekwad, figlio secondogenito di Kashirao Bhikajirao [Dada Sahib] Gaekwad (1832–1877) e di Akhand Soubhagyavati Ummabai Sahib. Il ramo a cui apparteneva era un ramo collaterale della famiglia reale e discendeva da un matrimonio morganatico del primo Raja di Baroda e come tale egli non era previsto nella successione al trono.
 
Tradizionalmente si ritiene sia stata costruita per mettere in contatto il mondo romano con quello germanico, partendo dalla [[Pianura Padana]] e raggiungendo, attraverso le [[Alpi]], il [[Danubio]] in [[Baviera]].
===La questione della successione===
A seguito della morte di Khanderao Gaekwad (1828–1870), maharaja molto popolare e benvoluto a Baroda, nel [[1870]], era prevista la successione di suo fratello Malharrao (1831–1882). Malharrao, invece, venne accusato dell'omicidio del fratello, venne arrestato e venne posto in prigione. Dal momento che la vedova di Khanderao, Maharani Jamnabai (1853–1898), era nuovamente incinta di un figlio nato postumo, il successore sarebbe stato deciso dal sesso del nascituro. Il bambino che nacque si dimostrò una femmina e dalla sua nascita il 5 luglio [[1871]], Malharrao ascese al trono in mancanza di altri eredi.
 
== Storia ==
Malharrao spendeva il denaro pubblico deliberatamente, svuotando in breve tempo le casse di Baroda (egli commissionò ad esempio un paio di cannoni di oro solido e un tappeto di perle) e presto i rapporti tra il residente britannico e il maharaja divennero pessimi, accentuati dalla tirannia e dalla crudeltà del sovrano indiano. Malharrao tentò quindi di avvelenare il residente britannico con una coppa di vino e arsenico e dopo questo atto, per ordine del [[Segretario di Stato per l'India]], [[Lord Salisbury]], Malharrao venne deposto il 10 aprile [[1875]] ed esiliato a [[Madras]], dove morì in oscurità nel [[1882]].
La costruzione della via Claudia Augusta è stata avviata nel 15 a.C. da [[Druso maggiore|Druso]], generale di [[Augusto]], durante la [[Conquista di Rezia ed arco alpino sotto Augusto|campagna militare]] che portò alla conquista dei territori della [[Rezia]] e della [[Vindelicia]] (attuale [[Tirolo]] occidentale e Germania meridionale). L'avanzata dell'esercito romano seguiva un percorso già usato nella preistoria come collegamento tra il [[Veneto]] e la [[Baviera]].<ref name="TCI">''Via Claudia Augusta, Dal Po al Danubio con l'imperatore'', articolo su [[Touring Club Italiano#Touring|Touring]], maggio 2013</ref>
 
Circa sessant'anni dopo, nel 47 d.C. con il dominio romano ormai consolidato su quei territori, venne ampliata e completata da suo figlio, l'imperatore [[Claudio]], dal quale ha preso poi il nome.<ref name="TCI"/>
===Ascesa al trono===
Venne dato il nome di via Claudia Augusta anche al tratto [[Pisa]]-[[Ostiglia]].
Col trono di Baroda ora vacante, Maharani Jamnabai venne chiamata a proporre il nuovo successore maschio della dinastia di Baroda che dovette necessariamente essere ricercato tra i rami collaterali della famiglia reale.
 
Mentre in Germania e Austria il tracciato romano è individuabile con una certa precisione, il suo percorso in [[provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] è meno riconoscibile, perché attraversa zone più intensamente abitate e coltivate. Incertezza ancora maggiore riguarda il tratto più meridionale della via, quello che dal Veneto conduceva a [[Trento]].<ref name="TCI"/> Dalle iscrizioni presenti sui [[Pietra miliare|miliari]], le uniche fonti materiali a oggi reperite e studiate, in particolare quelli di [[Cesiomaggiore]] e [[Parcines|Rablà]], è emersa l'esistenza di due tracciati, l'uno con partenza da [[Ostiglia]] (''Hostilia''), ramo Padano, e l'altro da [[Altino (Quarto d'Altino)|Altino]] (''[[Altino (città romana)|Altinum]]''), ramo Altinate, convergenti a ''[[Tridentum]]'', l'antica Trento. La scelta di queste città è probabilmente dovuta alla loro importanza economica, in quanto floridi centri di scambi commerciali.
Kashirao e i suoi tre figli, Anandrao (1857–1917), Gopalrao (1863–1938) e Sampatrao (1865–1934) si incamminarono in cerimonia verso Baroda da Kavlana dove risiedevano (per una distanza di circa 600 chilometri). Malgrado Anandrao fosse il maggiore dei fratelli e quindi il primogenito con diritto di successione, si preferì scegliere un monarca giusto e come tale si lasciò ad un'attenta analisi dei tre fratelli la scelta del futuro successore al trono. Secondo le cronache d'epoca, a ciascuno dei tre venne chiesto per quale motivo si fosse portato nella capitale e Gopalrao disse:
A sud di ''Hostilia'', dove l'attraversamento del Po era effettuato con traghetti, era importante l'asse stradale che portava a ''[[Bononia]]'' ([[Bologna]]). La strada proseguiva per [[Pisa]]
 
== Archeologia ==
"Sono venuto qui per governare"
=== Ritrovamenti ===
Tenendo conto dell'imponenza e dell'importanza che tale via di comunicazione doveva avere in epoca antica, si può dire che il numero dei reperti a oggi ritrovati è piuttosto ridotto. Tale incongruenza costituisce un problema per gli studiosi. Le fonti archeologiche più significative per qualità e quantità sono i miliari. Tra di essi spiccano per importanza i cippi di Rablà e Cesiomaggiore, scoperti rispettivamente nel 1552 e nel 1786: essi testimoniano l'esistenza della strada, in quanto ne riportano il nome.
 
{{Citazione|Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po al fiume Danubio per miglia CCCL.|Testo sulla pietra miliare di Rablà|''Ti[berius] Claudius Caesar Augustus German[icus] Pont[ifex] max[imus] trib[unicia] pot[estate] VI con[n]s[ul] desig[natus] III imp[erator] XI p[ater] p[atrie] [vi]am Claudiam Augustam quam Drusus pater Alpibus bello patefactis derexserat munit a flumine Pado at [f]lumen Danuvium per [milia] p[assuum] CC[CL]''|lingua=la}}
Per la sua tenacia e per la sua intelligenza venne scelto dal governo britannico come successore e venne adottato da Maharani Jamnabai il 27 maggio [[1875]]. Egli ottenne inoltre un nuovo nome, ''Sayajirao''. Egli ascese al ''gadi'' (trono) di Baroda il 16 giugno [[1875]] ma essendo ancora in minore età venne costituito per lui un consiglio di reggenza sin quando non avesse raggiunto la maggiore età, fatto che accadde il 28 dicembre [[1881]]. Durante la reggenza egli ebbe per tutore Raja Sir [[T. Madhava Rao]] che crebbe il suo giovane protetto nel rispetto del buon governo e del bene per il proprio popolo, contribuendo anche a ripulire lo Stato da tutte quelle ingiustizie che il precedente governo di Malharrao si era lasciato dietro.
 
{{Citazione|Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, figlio di Druso, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, censore, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì da Altino fino al fiume Danubio per miglia CCCL.|Testo sulla pietra miliare di Cesiomaggiore|''Ti[berius] Claudius Drusi f[ilius]''
===Regno e modernizzazione===
''Caesar Augustus Germa''
Assumendo le redini del governo, tra le sue prime opere fu quello di occuparsi della riforma del sistema giudiziario, dell'agricoltura e delle riforme sociali. Egli giocò un ruolo chiave nello sviluppo dell'industria tessile a Baroda e le sue riforme sull'educazione e sulla società prevedevano, tra le altre cose, il vietare il matrimonio tra minori, la legislazione sul divorzio, la rimozione della casta degli "intoccabili" prevista dall'induismo oltre ad una diffusione dell'educazione scolastica che comprendesse il sanscrito, evolvendo gli studi religiosi e letterari, incoraggiando nel contempo le belle arti.
''nicus pontifex maxu''
''mus tribunicia potesta''
''te VI co[n]s[ul] IV imp[erator] XI p[ater] p[atrie]''
''censor viam Claudiam''
''Augustam quam Drusus''
''pater Alpibus bello pate''
''factis derex[e]rat munit ab''
''Altino usque ad flumen''
''Danuvium m[ilia] p[assuum] CCCL''|lingua=la}}
[[File:Cippo romano di Cesiomaggiore.jpg|miniatura|Cippo miliare ritrovato a Cesiomaggiore nel 1786, conservato nella Villa Tauro in località Centenère]]
A [[Egna]] (''Endidae'') scavi archeologici hanno portato alla luce una stazione di sosta ben conservata, che fa presupporre che il percorso si sviluppasse lungo quella direttrice.
 
Inoltre lungo l'ipotetico itinerario sono stati rinvenuti i resti di ponti e tratti di strada romana datati all'epoca di [[Druso maggiore|Druso]].
Le sue iniziative di sviluppo economico includevano la formazione di una serie ferroviaria (vedi in seguito) e la fondazione nel [[1908]] della [[Bank of Baroda]], che continua ad esistere tutt'oggi come una delle maggiori banche indiane.
 
=== Ipotesi tracciato ===
Appassionato anche di cultura, la sua biblioteca divenne il nucleo dell'attuale Central Library of Baroda e con tale scopo fondò molte biblioteche e librerie nello Stato.
[[File:Tavola Peutingeriana.jpg|thumb|Tabula Peutingeriana]]
Non esiste ancora alcuna ipotesi definitiva riguardo al tracciato originario della via Claudia Augusta, vista la relativa scarsità di reperti e la mancanza di fonti antiche.
Il percorso della porzione di strada che congiunge Trento con [[Mertingen|Burghöfe-Mertingen]] (Submuntorium) è individuato in modo sufficientemente preciso, salvo qualche dubbio nel territorio delle [[Alpi Bavaresi]]; è condiviso che il superamento del confine avvenisse in corrispondenza del [[Passo di Resia]].
Per quanto riguarda la Padana, sappiamo, anche grazie alla testimonianza della [[Tabula Peutingeriana]], che essa collegava [[Ostiglia]], [[Verona]] e [[Trento]], dove si congiungeva all'Altinate.
 
Più discusso è il percorso di quest'ultima, che da [[Altino (città romana)|Altino]] raggiungeva Trento passando per [[Feltre]] e la [[Valsugana]] (forse anche per [[Belluno]]).
==Vedute di governo==
Pur da principe indiano, Sayyaji Rao Gaekwad III fu un grande ammiratore del governo britannico anche se non mancarono gli screzi con gli stessi coloni, soprattutto in materia di governo e di indipendenza d'azione del maharaja, con molte dispute verbali e scritte con il locale residente così come col Viceré e con gli ufficiali governativi dell'India Britannica.
 
La prima ipotesi ad essere stata formulata è quella del conte Aurelio Guarnieri Ottoni, secondo il quale la strada da Altino toccava [[Oderzo]], [[Serravalle (Vittorio Veneto)|Serravalle]] e [[Belluno]], per poi piegare verso l'attuale [[Cesiomaggiore]] e infine [[Feltre]].
===Una dimostrazione d'indipendenza===
Al grande e storico Delhi Durbar del [[1911]] al quale prese parte lo stesso [[Giorgio V del Regno Unito]], Imperatore d'India (la prima volta che un regnante del Regno Unito si era portato in India), ogni regnante dei principati indiani era tenuto a prestare giuramento d'obbedienza al re-imperatore inchinandosi dinanzi a lui per tre volte e poi andandosene dalla stanza senza voltargli le spalle.
 
[[Theodor Mommsen]] (1863), e più tardi Konrad Miller<ref>{{cita libro|Konrad|Miller|Itineraria Romana, Römische Reiseweger an der Hand der Tabula Peutingeriana|1916|città=Stuttgart}}</ref> (1916) e Guido Rosada<ref>{{cita libro|Guido|Rosada|capitolo=Sessant'anni dopo. Per "capire" una strada|titolo=La Via Claudia Augusta Altinate|anno=2001|città=Padova}}<br />{{cita libro|Guido|Rosada|capitolo=La viabilità tra decima regio, Raetia e Noricum come sistema territoriale|titolo=Archeologia romana in Alto Adige. Studi e contributi|anno=2002|città=Bolzano-Vienna}}</ref> (1999), fanno passare la strada per [[Treviso]] dopo aver risalito la riva destra del [[Sile]]. L'arteria entrava in città tramite quella che ancor oggi è detta [[Porta Altinia]] e usciva per l'attuale [[Porta Santi Quaranta]], coincidendo poi con la [[Strada statale 348 Feltrina|strada regionale Feltrina]]; incrociava la [[via Postumia]] presso [[Postioma]], passava per [[Montebelluna]] e [[Cavaso del Tomba]] e raggiungeva infine [[Feltre]]. Questa ricostruzione è condivisa anche da Walther Cartellieri<ref>{{cita libro|Walther|Cartellieri|capitolo=Die römischen Alpenstrasse über den Brenner, Reschen - Scheideck und Plöckenpass mit ihren Nebenlinien|titolo=Philologus. Zeitschrift für das klassische Altertum|anno=1926|città=Leipzig}}</ref> (1926), che tuttavia ritiene che sino a Nerbon di [[San Biagio di Callalta]] la strada si trovasse alla sinistra del Sile.
Dal momento che egli era il terzo principe più prestigioso dell'India, Sayajirao era il terzo in ordine di presentazione a Giorgio V; già in un primo momento egli era stato sull'orlo di un incidente diplomatico essendosi rifiutato di indossare tutte le proprie regalìe al gran completo oltre ai gioielli ed alle medaglie. A differenza di tutti gli altri, però Sayajirao si inchinò una sola volta dinanzi al re-imperatore ed uscì voltandogli le spalle.
 
Secondo un'altra ipotesi da Altino la strada raggiungeva il Sile e lo attraversava presso l'attuale [[Quarto d'Altino]] (dove sono ancora individuabili i resti di un ponte). Procedeva poi quasi rettilinea sino al [[Piave]] (coincidendo con la via che nel Medioevo era detta ''Lagozzo'' o ''Agozzo'') e lo attraversava tra le attuali [[Ponte della Priula]] e [[Nervesa della Battaglia]], servendosi probabilmente di un guado. Per il percorso oltre [[Falzè di Piave]], vi sono diversi possibili itinerari:
Questa fu una prima dimostrazione della volontà forte d'indipendenza che Sayajirao pose dinanzi a tutti gli altri principi indiani e dinanzi agli inglesi, fatto che lo mise in luce di sospetto dall'amministrazione britannica ma che diede del resto un forte segnale di quanto sarebbe successo pochi decenni dopo.
* per Vittorio Galliazzo<ref>{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|I Ponti Romani,II,Catalogo Generale|1994|Treviso}}<br />{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|I Ponti Romani,I,Esperienze preromane|1995|Treviso}}<br />{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Via Claudia Augusta. Un'arteria alle origini dell'Europa: ipotesi, problemi, prospettive|2002|Atti del Convegno Internazionale, Feltre|Asolo (TV)}}</ref> la via continuava sino a Vidor e oltrepassava nuovamente il Piave, mantenendosi sull'argine destro sino a Quero; da Feltre toccava poi Belluno, attraversava il [[Cadore]], la [[Val Pusteria]] e raggiungeva il [[Brennero]];
* per Luciano Bosio<ref>{{cita libro|Luciano|Bosio|Itinerari e strade della Venetia romana|1970|Padova}}<br />{{cita libro|Luciano|Bosio|Padova in età romana. Organizzazione urbanistica e territorio, in Padova antica. Da comunità paleoveneta a città romano-cristiana|1981|Padova}}<br />{{cita libro|Luciano|Bosio|Misurare la terra: centuriazione e coloni nel mondo romano. Il caso veneto|1984|Modena}}<br />{{cita libro|Luciano|Bosio|Le strade romane della Venetia e dell'Histria|1997|Padova}}</ref> (1970 e 1991), la strada non attraversava il Piave e proseguiva per Moriago e [[Valdobbiadene]] e poi a Cesiomaggiore;
* secondo Alberto Alpago Novello<ref>{{cita libro|Alberto|Alpago Novello|Ritrovamenti archeologici in Feltre|1964|Belluno}}<br />{{cita libro|Alberto|Alpago Novello|Da Altino a Maia sulla via Claudia Augusta|1972|Milano}}</ref> la strada doveva raggiungere [[Follina]] e da qui valicava le prealpi bellunesi tramite il passo di Praderadego; nell'altro versante, era sorvegliata da una fortificazione embrione del [[Castello di Zumelle]];
* Plinio Fraccaro<ref>{{cita libro|Plinio|Fraccaro|capitolo= La Via Claudia Augusta|titolo= Opuscula|anno=1939|città=Pavia}}</ref> ritiene che la strada valicasse le Prealpi tramite il [[passo San Boldo]].
 
Si potrebbe pensare che le ultime due ipotesi siano piuttosto fragili, in quanto, per superare le montagne, la Claudia Augusta si sarebbe dovuta fare stretta e ripida, quindi assai scomoda per i traffici, specialmente per i carri. Bisogna però considerare che la viabilità antica era diversa da quella attuale: i fondovalle potevano rivelarsi alquanto pericolosi, a causa di zone paludose e dell'assenza della protezione naturale costituita dalle montagne.
==Lavori pubblici==
===Ferrovie e acquedotti===
Durante il suo regno vennero costruite le prime ferrovie di Baroda con il centro principale a [[Dabhoi]], luogo d'incontro dei molti binari che ancora oggi è la principale stazione dello Stato federato.
 
* Il topografo cadorino [[Alessio De Bon]], incaricato nel 1935 dall'[[Istituto veneto di scienze, lettere ed arti|Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti]] di svolgere una ricerca per la comprensione del problema del percorso della via Claudia Augusta,<ref>{{cita libro|Alessio| De Bon|capitolo= Rilievi di campagne|titolo= La Via Claudia Augusta Altinate| anno=1938 |editore=Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti | città= Venezia}}</ref> fa coincidere la sua teoria con la precedente fino a Feltre, ma da lì fa proseguire la strada sino a Belluno, attraversando il Cadore, la Val Pusteria e raggiungendo così il passo del Brennero. A sostenere l'ipotesi del tracciato, in mancanza di iscrizioni, sono anche i ritrovamenti archeologici, su tutti il santuario romano del [[Monte Calvario (Auronzo)|Monte Calvario]], presso [[Auronzo di Cadore]], ai piedi delle [[Tre Cime di Lavaredo]]. Tale sito (che è ancora in fase di scavo) di tipologia militare centro italica, a gradoni, fu frequentato per svariati secoli dalle legioni. Costruzioni simili per imponenza e importanza vi sono solo vicino a Roma: ciò fa ritenere che l'arteria stradale lungo la quale fu costruito fosse particolarmente importante.
Sayajirao predispose anche la creazione di una rete di acquedotti per Baroda a partire dal [[1892]]. Il percorso delle acque si originava da [[Ajwa]] e come per gli acquedotti romani utilizzava la forza di gravità per portare l'acqua potabile alla cittadinanza di Baroda. Ancora oggi questa rete di acquedotti è in funzione.
 
===Parchi pubbliciDubbi e università===
Tra gli archeologi<ref>Archeologa Nicoletta Pisu<br />{{cita libro|Nicoletta|Pisu|L'incastellamento nella Valsugana trentina: strutture e dati archeologici|1992|Trento}}</ref> c'è anche chi sostiene che la via non sia mai esistita, dati l'inconsistente numero di reperti e la mancanza di testimonianze scritte. Il ritrovamento dei vari cippi non assicura la presenza della via, poiché non era insolito che i miliari venissero incisi prima della sua costruzione o completamento.
Il grande parco pubblico originariamente chiamato Kamati Baug ed oggi definito Sayaji Baug fu uno dei regali predisposti dal maharaja per la città di Baroda. In occasione del giubileo di diamante della sua ascesa al trono, egli prese una grande parte delle proprie proprietà fondiarie per dare spazio alla fondazione dell'Università di Baroda, progetto che venne completato da suo nipote [[Pratap Singh Gaekwad]], che fondò la [[Maharaja Sayajirao University]] e la pose nel luogo ove già il nonno aveva predisposto l'esistenza di questa struttura.
Il ramo più discusso è quello Altinate (il cui tracciato tuttavia è chiaramente ancora riconoscibile tra Altino e Olmi di San Biagio di Callalta); minori sono i dubbi per il Padano, mentre è più sicura l'esistenza del tratto da Trento a Burghöfe-Mertingen.
 
== Situazione ==
==Interessi culturali e materiali==
[[File:Via Claudia Augusta2.jpg|thumb|upright=1.2|left|In prossimità di Frangarto, frazione di [[Appiano sulla Strada del Vino]]]]
Il Maharaja era un noto patrono delle arti. Durante il suo regno, Baroda divenne un luogo d'incontro per artisti e scolari. Il celebre pittore indiano [[Raja Ravi Varma]] fu tra quelli che trascorsero alcuni anni alla sua corte.
[[File:Kilometerstein replik via claudia augusta bei unterdiessen.jpg|thumb|upright=0.8|La copia di una pietra miliare romana indica a [[Donauwörth]] l'inizio della pista ciclabile Claudia Augusta]]
Benché le evidenze archeologiche non siano particolarmente numerose, la via Claudia Augusta continua a suscitare interesse da più punti di vista. Mentre in Italia prevalgono gli studi tesi a rilevare e ad approfondire gli aspetti più scientifici legati all'individuazione del tracciato, in ambiente tedesco, laddove vi sono dei tratti stradali più facilmente attribuibili all'antica via romana, la Claudia Augusta è elemento portante di un business economico-turistico particolarmente florido che si propone di favorire lo sviluppo del turismo culturale.<ref name="TCI"/><ref>[http://www.viaclaudia.org/it/via-claudia-in-viaggio/percorso-ciclabile.html Via Claudia Augusta - die alte Römerstraße, Bayern, Tirol, Südtirol, Italien: Percorso ciclabile<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Una [[pista ciclabile]], denominata Claudia Augusta come la strada romana, incomincia sul Danubio a sud della città di [[Donauwörth]], poco distante da Mertingen. L'inizio del percorso è contrassegnato da una copia moderna di un miliario romano. A [[Rieden am Forggensee|Rieden]], nei pressi del [[Forggensee]] si intravedono tracce della via romana appena visibili sotto i prati, la cittadina di [[Epfach]], la romana "Abodiacum", era sede di un presidio militare sulla via Claudia Augusta.<ref name="TCI"/>
 
Un recente progetto che cerca di associare i due punti di vista è quello di Trentino Sviluppo<ref>[http://www.trentinosviluppo.it/Contenuti-istituzionali/Progetti/Cultways Trentino Sviluppo - Progetti<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140209051910/http://www.trentinosviluppo.it/Contenuti-istituzionali/Progetti/Cultways |data=9 febbraio 2014 }}</ref>, vincitore di un concorso internazionale finanziato dalla [[Commissione europea]] teso a promuovere l'utilizzo delle tecnologie satellitari nella valorizzazione turistica della storia del territorio.
Egli fu anche un grande patrono dei talenti del suo paese: tra gli altri egli patrocinò largamente [[Babasaheb Bhimrao Ambedkar|Dr. Babasaheb Bhimrao Ambedkar]], architetto della futura costituzione indiana; [[Dadabhai Naoroji]], che fu suo Dewan (primo ministro) a partire dal [[1874]] e poi divenne il primo membro asiatico della [[Camera dei comuni (Regno Unito)|House of Commons]] inglese, rappresentando in quella sede circa 250.000.000 di indiani.
 
Dal nome della via ha preso la denominazione la Biblioteca Provinciale di Bolzano.
Sayajirao aveva inoltre l'abitudine di recarsi una volta all'anno in [[Inghilterra]] al fine di scegliere i giovani talentuosi che potessero far parte del proprio entourage di governo.
 
===Gioielleria= Note ==
<references/>
Sayajirao aveva anche una passione per i gioielli e la gioielleria e la sua collezione era una delle più invidiabili al mondo. Essa comprendeva anche il diamante "Stella del Sud" che aveva un peso di circa 262 carati (52.4 g), seguito dal diamante "Akbar Shah" e dal "Princess Eugenie".
 
== Bibliografia ==
===Musica classica===
=== Letteratura scientifica ===
Sayajirao fu anche patrono della musica classica indiana. Ustad Moula Bux fondò l'Accademia di Musica Indiana sotto il suo patronato. Questa accademia divenne successivamente il collegio musicale ed attualmente fa parte dell'Università di Baroda come dipartimento. Oltre a quest'iniziativa, alla corte di Sayajirao si trovarono molti artisti famosi nella loro epoca come Ustad Inayat Khan e Ustad Faiyyaz Khan. Nel [[1914]], la prima Conferenza Musicale Indiana si tenne proprio a [[Baroda]]. Il Maharaja Sayajirao protesse largamente anche la danza.
La presente sezione bibliografica intende offrire una panoramica dei contributi scientifici successivi all'anno 2000 relativi alle questioni prevalentemente archeologiche legate alle interpretazioni e ricostruzioni del tracciato. Per un repertorio esaustivo di tutte le pubblicazioni anche precedenti a tale data si rimanda a:<br />
{{cita libro| titolo=I territori della via Claudia Augusta: incontri di archeologia | curatore1=Gianni Ciurletti|curatore2=Nicoletta Pisu | anno=2005 | editore=TEMI | città=Trento }}
 
* {{cita libro| Roberto | Adami | autore2= Marcello Bonazza | autore3= Gian Maria Varanini | Volano, Storia di una comunità | 2005 | Nicolodi | Rovereto}}
==Matrimoni e figli==
*{{cita libro|Alberto|Alberti|Archeologia romana in Alto Adige- studi e confronti|2002}}
Il maharaja Sayajirao sposò in prime nozze Chimnabai di [[Tanjore]] ([[Chimnabai I]]) (1864–1884) il 6 gennaio [[1880]], dalla quale ebbe un figlio e due figlie:
*{{cita libro|Annalisa|Anghinelli|autore2=Stefania Anghinelli|Rapporto fra due corsi d’acqua e la presenza umana nell’età del Bronzo|2001|Rodigo(Mn)}}
*Bajubai Gaekwad (1881–1883)
* {{cita libro| Alessandra | Aspes | Preistoria Veronese. Contributi e aggiornamenti | 2002 | Museo Civico di Storia Naturale | Verona}}
*Putlabai Gaekwad (1882–1885)
*{{cita libro|Francesco|Attardo|autore2=Elena Banzi|autore3=Umberto Tecchiati|Archeologia a Laion|2004|Bressanone}}
*[[Yuvaraja]] Fatehsinhrao Gaekwad, principe di Baroda (3 agosto 1883 - 14 settembre 1908). Egli morì in giovane età pur avendo dato alla luce un figlio e due figlie. Suo figlio [[Pratap Singh Gaekwad]] salì al trono nel [[1939]] alla morte del nonno.
*{{cita libro|A.|Baccaro|Materiali provenienti dalle ricerche di superficie in età romana|2003-2004|Sermide(Mn)}}
*{{cita libro|Elisabetta|Baggio Bernardoni| La porta Veronensis in Buchi- storia del Trentino|2000}}
*{{cita libro|Paolo|Baggio|autore2=Sandra Primon|Sotto l’occhio del satellite- il Piave|2000|Verona}}
*{{cita libro|S.|Ballini| Materiali provenienti dalle ricerche di superficie in età romana|2002-2003|Sermide(Mn)}}
*{{cita libro|E.|Banzi|Der Schlern|2004}}
*Giuditta Guiotto ''Memorie e indagini storiche lamonesi di Tizian mons. Pietro , Dolomiti (BL)'' , anno XXVII febbraio 2004
*{{cita libro|Michele|Bassetti|Montagna e Valle dell’Adige tra preistoria e storia|2004}}
*{{cita libro|C.|Bassi|I bronzi antichi:produzione e tecnologia|2002|Grado-Aquileia}}
*{{cita libro|Patrizia|Basso|La direttrice lungo le valli dell’Adige e dell’Isarco:dalla strada romana all’autostrada|2002|Feltre}}
*{{cita libro|Silvana Anna|Bianchi|La viabilità terrestre in territorio veronese|2003|Padova}}
*{{cita libro|Federico|Biondani|Isola della Scala-la romanizzazione e la viabilità|2002|Lavagno(VR)}}
*{{cita libro|Margherita|Bolla|Bronzi di età romana in Cisalpina|2002|Trieste}}
*{{cita libro|Gino|Bombonato|autore2=Lorenzo Dal Ri|autore3=Catrin Marzoli|autore4=Gianni Rizzi|Der Schlern|2000}}
*{{cita libro|Aldino|Bondesan|autore2=M. Meneghel|Il popolamento preromano e romano nel territorio della provincia di Venezia|2004|Padova}}
*{{cita libro|Paolo|Bonini|Alcuni bolli laterizi rinvenuti a Montegrotto Terme|2004}}
*{{cita libro|Giovanni|Brizzi|Presenze militari e transiti civili nel settore orientale alpino in età romana|2002}}
*{{cita libro|Gian Pietro |Brogiolo|Gli scavi al battistero di Mantova(1984-1987)|2004|Mantova}}
* {{cita libro| Gian Pietro | Brogiolo | autore2= Gloria Olcese | Produzione ceramica in area padana tra il II secolo a.C. E il VII secolo d.C.: nuovi dati e prospettive di ricerca | 2000 | Società archeologica padana | Desenzano del Garda}}
*{{cita libro|Alberto|Broglio|I valichi alpini in età paleolitica e mesolitica|2002}}
*{{cita libro|B.|Bruno|Nuove ricerche sul Capitolium di Brescia|2002|Milano}}
*{{cita libro|Ezio|Buchi|Storia del Trentino-l’età romana|2000|Bologna}}
*{{cita libro|Alfredo|Buonopane|La produzione tessile ad Altino:le fonti epigrafiche|2003|Roma}}
*{{cita libro|Maurizio|Buora|Da Aquileia…al Danubio|2001|Trieste}}
*{{cita libro|Maria Stella|Busana|Architetture rurali nella Venetia romana|2002|Roma}}
*{{cita libro|Marco|Calzolari|L'Italia nella Tabula Peuntigeriana|2003|Firenze}}
*{{cita libro|Marie-Brigitte|Carre|autore2= Franca Scotti Maselli|Il porto di Aquileia: dati antichi e ritrovamenti recenti, in strutture portuali|2001|Collection de l'École française de Rome 280}}
*{{cita libro|Marie-Brigitte|Carre|autore2=Stefania Pesavento Mattioli|Tentativo di classificazione delle anfore olearie adriatiche|2003| Aquilea}}
*{{cita libro|Claudia|Casagrande|autore2=Francesco Ceselin |Vetri antichi delle province di Belluno, Treviso e Vicenza|2003|Giunta Regionale del Veneto|Venezia}}
*{{cita libro|Ester|Cason|Uso dei valichi alpini orientali dalla preistoria ai pellegrinaggi medievali|2002| Fondazione Giovanni Angelini – Udine|Belluno}}
*{{cita libro|Enrico|Cavada|Il territorio : popolamento, abitati, necropoli|2000|Il Mulino|Bologna}}
*{{cita libro|Enrico|Cavada|Identità e alterità : dinamismi ed esiti della romanizzazione in una regione di confine|2002|Archeologia romana in Alto Adige : studi e contributi}}
* {{cita libro| Enrico | Cavada | autore2= Iginio Rogger | L'antica basilica di San Vigilio in Trento. Storia. Archeologia. Reperti. | 2001 | Edizioni Museo Diocesano Tridentino | Trento}}
*{{cita libro|Enrico|Cavada|Militaria tardoantichi dalla Valle dell'Adige e nelle aree limitrofe. L'informazione archeologica, in Miles Romanus. Dal Po al Danubio nel tardoantico|2002|Pordenone}}
*{{cita libro|Giuliana|Cavaleri Manasse|Architetture ellenistico-italiche in Cisalpina: le testimonianze del santuario bresciano, in Nuove ricerche sul Capitolium di Brescia. Scavi, studi e restauri, a cura di F. Rossi|2002|Milano}}
* {{cita libro| Gunter | Chesi | Internationale Geodätische Woche Obergurgl | 2005 | Wichmann | Heidelberg}}
*{{cita libro|Silvia|Cipriano|autore2=Francesca Ferrarini|Le anfore romane di Opitergium|2001|Lions club di Oderzo|Cornuda}}
*{{cita libro|Silvia|Cipriano|autore2=Stefania Mazzocchin|ConsiDerazioni su alCune anfore Dressel 6B Bollate.i Casi Di VARI PACCI e PACCI
,APICI e APIC, P.Q.SCAPVLAE, P.SEPVLLIP e SEPVLLIVM|2000|Aquileia Nostra}}
*{{cita libro|Silvia|Cipriano|autore2=Giovanna Maria Sandrini|La banchina fluviale di Opitergium|2001|Editreg}}
*{{cita libro|Gianni|Ciurletti|Le iscrizioni altomedievali di Besagno|2002|Trento}}
*{{cita libro|Gianni|Ciurletti|Il caso Tridentum, in Abitare in città. La Cisalpina tra impero e medioevo. Leben in der Stadt. Oberitalien zwischen römischer Kaiserzeit und Mittelalter|2003|Wiesbaden}}
*{{cita libro|Gianni|Ciurletti|autore2=Mauro Leoni|autore3=Emiliano Leoni|Isera. Il progetto di musealizzazione della villa romana|2003| }}
* {{cita libro| Gioia | Conta | autore2= Umberto Laffi | autore3= Francesco Prontera | autore4= Biagio Virgilio | Scritti di geografia storica e di antichità in ricordo di Gioia Conta | 2004 | L.S. Olschi | Firenze}}
*{{cita libro|Luigi|D'Ambrosio|Un tubetto d argento con dedica a Iuppiter ed a Sol da Stufles/Stufels|2002|Landesdenkmalamt, 1995|Bolzano}}
*{{cita libro|Lorenza|Endrizzi|Cloz in Valle di Non (Trentino): la necropoli di via S. Maria e altri ritrovamenti|2002|Provincia autonoma di Trento, ufficio beni archeologici|Trento}}
*{{cita libro|Giuliana M.|Facchini|Merci e mercati lungo il fiume Po: Calvatone-Bedriacum e Hostilia, due centri a confronto|2001|Ostiglia (Mantova)}}
*{{cita libro|Giuliana M.|Facchini|Studi sul vetro antico. La diffusione dei vetri mosaico dell’Italia settentrionale in età romana|2005|ET Edizioni|Milano}}
*{{cita libro|Giuliana M.|Facchini|autore2=Angela Pisano Briani |Villadose in età romana. Scavi archeologici dell’Università degli Studi di Verona a Villadose (RO), località Ca’ Motte. Dalla didattica alla ricerca|2004|Stanghella}}
*{{cita libro|Giulia|Fogolari|autore2=Giovanna Gambacurta|Materiali veneti, preromani e romani del Santuario di Lagole di Calalzo al Museo di Pieve di Cadore|2001|Roma}}
*{{cita libro|Caterina|Galifi|Nuovi dati sulla circolazione monetale nel Feltrino. Valle di Lamen(BL) Sass Bianc|2001|Padova}}
*{{cita libro|P.|Galli|autore2=F. Galadini|Analisi paleosismologiche nel sito di Egna, Tracce di un antico terremoto distruttivo|2002|Folio|Bolzano}}
*{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Via Claudia Augusta. Un'arteria alle origini dell'Europa: ipotesi, problemi, prospettive|2002|Atti del Convegno Internazionale, Feltre|Asolo (TV)}}
*{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Ponti e forme di attraversamento di corsi d'acqua dell'Alto Adige in età romana|2002}}
*{{cita libro|Vittorio|Galliazzo|Guadi, traghetti e ponti lungo la via Claudia Augusta|2002}}
*{{cita libro|Francesca|Ghedini|autore2=Stefania Pesavento Mattioli|Una testa di Venere da Malles in Val Venosta|2002}}
*{{cita libro|Giovanni|Gorini|Problematiche e metodi di indagine nell'economia monetaria della X regio|2002|Atti del Congresso Internazionale di Padova|Padova}}
*{{cita libro|Giovanni|Gorini|L'economia monetaria ad Altino tra I e V secolo|2003|Atti del Convegno, Venezia|Roma}}
*{{cita libro|Vera|Guidorizzi|Un monumento funerario a fregio dorico con iscrizione da Sirmione (Brescia)|2004}}
*{{cita libro|H.|Hiller|I bronzi antichi: produzione e tecnologia|2002|Atti del XV Congresso Internazionale sui Bronzi Antichi, Grado-Aquileia}}
* {{cita libro| Thomas | Kirsch | autore2= Thomas Lindner | autore3= Ulrich Müller | Analecta homini universali dicata. Arbeiten zur Indogermanistik, Linguistic, Philologie, Politik, Musik und Dichtung | 2002 | H.D. Heinz | Stuttgart}}
*{{cita libro|M.|Lachin|Il Sistema Informativo Geografico (SIG) come supporto di conoscenza per la storia, l'evoluzione e la tutela dell'aspetto agrario romano a nord-est di Padova|2002-2005|Università degli studi di Padova}}
* {{cita libro| Michele | Lanziger | autore2= Franco Marzatico | autore3= Annaluisa Pedrotti | Storia del Trentino, I. La preistoria e la protostoria | 2000 | Mulino | Bologna}}
*{{cita libro|D.|Locatelli|Una statua di culto|2002|Milano}}
* {{cita libro| Liliana | Marcando | Archeologia a Torino. Dall'età preromana all'Alto Medioevo | 2003 | Allemandi | Torino}}
*{{cita libro|Mirella|Marini Calvani|Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal III sec. a.C. all'età Costantiniana|Catalogo della mostra|Venezia}}
*{{cita libro|Franco|Marzatico|Note sulle relazioni culturali e scambi tra versanti delle Alpi orientali in epoca preistorica|2002|Belluno}}
*{{cita libro|C.|Marzoli|Dodiciville, via Claudia Augusta, zona d'espansione Rosenbach|2002|Bolzano}}
* {{cita libro| Elena Maria | Menotti | è l'leganza che ci conquista. Moda, costume e bellezza nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Mantova | 2003 | Tre Lune Edizioni | Mantova}}
* {{cita libro| Nuccia | Negroni Catacchio | Paesaggi d'acque. Ricerche e scavi | 2002 | Mur | Sorano-Farnese}}
*{{cita libro|Luciano|Salzani|La necropoli di Ponte Nuovo|2001|Gazzo}}
*{{cita libro|Luciano|Salzani|Scavi nella necropoli della Colombara|2001|Gazzo}}
*{{cita libro|Luciano|Salzani|autore2=P. Salzani|Pozzetti del età del rame in località Scolo Gelmina|2001|Gazzo}}
*{{cita libro|nome=P.|cognome= Salzani|capitolo=Località Ponte Nuovo. Due pozzetti della cultura dei Vasi a Bocca quadrata di “stile meandrospiralico”|titolo=Preistoria Veronese. Contributi e aggiornamenti|anno=2002|città=Gazzo Veronese}}
*{{cita libro|G.|Sassatelli|L'espansione etrusca nella valle Padana|2000|Catalogo della mostra, Palazzo Grassi|Venezia}}
*{{cita libro|C.|Scalari|Gemma con raffigurazione di Bonus Eventus, Bronzetto di “Venere pudica”|2003|Mantova}}
* {{cita libro| Gudrun | Schnekenburger | Über die Alpen: Menschen, Wege, Waren | 2002 | Archaologisches Landesmuseum Baden-Württemberg | Stuttgart}}
*{{cita libro|D.|Selmi|L'insediamento rustico nel fondo Savazzona a Nugolento di Quistello (MN)|2002|Mantova}}
*{{cita libro|M.|Sermidi|Cammeo in castone aureo|2003|Mantova}}
*{{cita libro|J.|Tirabassi|Quaderni di archeologia del Mantovano|2004|Mantova}}
*{{cita libro|M.|Tirelli|Strutture portuali, Il porto di Altinum|curatore=C. Zaccaria|anno=2001|editore=Editreg}}
*{{cita libro|M.|Tirelli|Ab Altino usque ad lumen Silem:la Claudia Augusta all’uscita da Altino|2002}}
*{{cita libro|R.|Vergani|La produzione del ferro nell'area veneta alpina (sec. XII-XVI). Un bilancio provvisorio|2001|Roma}}
* {{cita libro| AA | VV | Aquileia Nostra LXXI | 2000 | Museo archeologico di Aquileia | Aquileia}}
* {{cita libro| AA | VV | Il paesaggio mantovano nelle tracce, nelle lettere e nelle arti, I | 2000 | L.S. Olschki | Firenze}}
* {{cita libro| AA | VV | La Protostoria in Lombardia | 2001 | Società archeologica comense | Como}}
 
=== Letteratura generalista ===
La sua prima moglie morì di [[tubercolosi]] ed egli si risposò il 28 dicembre [[1885]] con Likshmibai Mohite (1871&nbsp;– 1958), che divenne regina col nome di [[Chimnabai II]] col suo matrimonio. Una dura oppositrice della liberalizzazione dei diritti della donna in India. Da questo matrimonio nacquero molti figli e una sola figlia femmina:
(Testi che affrontano la tematica della via Claudia Augusta dalle prospettive turistica, economica e gastronomica)
*Jaisinghrao Gaekwad (12 maggio 1888 - 27 agosto 1923); non ebbe eredi
*{{cita libro|Christoph|Tschaikner|Via Claudia Augusta|2009 |Euroedit | Trento}}
*Shivajirao Gaekwad (31 luglio 1890 - 24 novembre1919); ebbe due figli e una figlia.
*{{cita libro|Gianvittore|Vaccari| autore2= Giorgio D'Agostini| Claudia Augusta Altinate: Idea-progetto|1997|Le Tre Venezie|Regioni Veneto e Trentino-Alto Adige}}
*Indira Devi, principessa di Cooch Behar (19 febbraio 1892 - 6 settembre 1968). Sposò [[Jitendra Narayan Bhup Bahadur|Jitendra Narayan]] di Cooch Bihar nel [[1911]] ed ebbe dei figli. I suoi discendenti includono le modelle [[Riya Sen]] e [[Raima Sen]]. Ella divenne reggente di [[Cooch Behar]] e fu madre di [[Gayatri Devi]] di [[Jaipur]].
*{{cita libro|Mauro|Neri|autore2=Silvia Vernaccini|Sulla via Claudia Augusta Altinate|1998|Panorama|Trento}}
*Dhairyashilrao Gaekwad (31 agosto 1893 - 5 aprile 1940); ebbe tre figli e due figlie.
*{{cita libro|Lucio|Polo|Lungo la via Claudia Augusta Altinate: a piedi e in bicicletta|1999|Padova}}
 
*{{Cita libro|autore=Riccardo Latini|titolo=Lungo le antiche vie - In Trentino Alto Adige, Veneto e Emilia Romagna|collana=Viator|anno=2017|editore=Itinera Progetti|città=Bassano del Grappa|ISBN=978-88-88542-81-2}}
Altri discendenti del Maharaja furono regnanti del [[Kolhapur]], [[Sawantwadi]], [[Akkalkot]], [[Jath]], [[Dewas]], [[Kota]], [[Dhar (India)|Dhar]], [[Jasdan]], [[Sandur]] e [[Gwalior]].
 
==Morte==
Dopo un lungo regno di 63 anni, Sayajirao Gaekwad III morì il 6 febbraio [[1939]] all'età di 76 anni. Suo nipote ed erede, [[Pratap Singh Gaekwad]], divenne suo successore come Maharaja di Baroda.
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=IndianEmpire.Order.Ribbon.png
|nome_onorificenza=Cavaliere Gran Commendatore dell'Ordine dell'Impero Indiano (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza= Ordine dell'Impero Indiano
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere Gran Commendatore dell'Ordine della Stella d'India (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella d'India
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of St John (UK) ribbon.png
|nome_onorificenza=Balivo di Gran Croce del Venerabile Ordine di San Giovanni (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza=Venerabile Ordine di San Giovanni
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Empress of India Medal
|collegamento_onorificenza=Empress of India Medal
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia del giubileo d'argento di Giorgio V
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia dell'Incoronazione di Giorgio VI
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia d'oro del Delhi Durbar di Giorgio V (Regno Unito)|collegamento_onorificenza=Medaglia del Delhi Durbar di Giorgio V
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia d'oro della visita del Principe di Galles in India (1875)
|collegamento_onorificenza=Medaglia della visita del Principe di Galles in India (1875)
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}}
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
*[[Baroda (stato)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Category:Sayajirao Gaekwad IIIsulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[https://web.archive.org/web/20140429051323/http://www.veneto.to/resource/resolver?resourceId=6858ba2e-ccfc-41e0-bad1-bd0f03bce0f1%2Ftreviso-via-augusta L'enigma della via Claudia Augusta] a cura della [[provincia di Treviso]]
*{{cita web|url=http://www.collectbritain.com/personalisation/object.cfm?uid=019PHO000000030U00002000&largeimage=1#largeimage|titolo=Group Portrait with Maharani Jamnabai|lingua=en}}
*{{cita web | 1 = http://www2.regione.veneto.it/cultura/attivita_culturali/via-claudia-augusta/via-claudia-augusta.jpg | 2 = Cartina geografica dell'intera via | accesso = 28 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061201194739/http://www2.regione.veneto.it/cultura/attivita_culturali/via-claudia-augusta/via-claudia-augusta.jpg | dataarchivio = 1º dicembre 2006 | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.collectbritain.com/personalisation/object.cfm?uid=019PHO000000030U00019000&largeimage=1#largeimage|titolo=Studio photograph taken few months after his accession|lingua=en}}
*[http://www.claudia-augusta.net Sito ufficiale del progetto] a cura del Comune di [[Feltre]]
*{{cita web|url=http://www.collectbritain.com/personalisation/object.cfm?uid=019PHO000000030U00004000&largeimage=1#largeimage|titolo=Group portrait with the Governor of Bombay, Sir Richard Temple and various Indian and European officials|lingua=en}}
*https://web.archive.org/web/20140429075704/http://www.viaclaudiaaugusta2014.it/it/cultura/
*{{cita web|http://www.4dw.net/royalark/India/baroda5.htm|A detailed genealogy and biography of the Gaekwad dynasty|lingua=en}}
*http://www.viaclaudia.org/it/via-claudia-in-viaggio/percorso-ciclabile.html
*{{cita web|url=http://query.nytimes.com/mem/archive-free/pdf?_r=1&res=9F04E2D7113EE733A25750C1A9639C946797D6CF|titolo=Maharaja Sayajirao Gaekwad III visit to USA, NY Times 1906|lingua=en}}
*https://web.archive.org/web/20140209051910/http://www.trentinosviluppo.it/Contenuti-istituzionali/Progetti/Cultways
*http://www.fondazionepremioaltino.it/la%20claudia%20augusta/LA%20VIA%20CLAUDIA%20AUGUSTA.htm
 
{{Via Claudia Augusta}}
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