Cucina romana e TT372: differenze tra le pagine

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{{Sito archeologico
{{w|cucina|ottobre 2008}}
|Nome = TT372
|Nome_altro = Tomba di Amonkhau
|Immagine = TT369_370_371_372.jpg
|LarghezzaImmagine =
|Didascalia = Planimetria schematica della tomba TT372<ref group="N">La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 428.</ref><ref group="N">Per differenziare le tombe che insistono nell'area, le numerazioni relative sono riportate in differente colore: nero per la [[TT369]]; azzurro per la [[TT370]]; rosso per la [[TT371]]; verde per la TT372.</ref>
|Civiltà = [[Antico Egitto]]
|Utilizzo = tomba
|Stile =
|Epoca = XX dinastia
<!-- Localizzazione -->
|Stato = EGY
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|Suddivisione2 =
|Suddivisione3 = [[Luxor]]
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|Parte di = [[Necropoli di Tebe]]
|Ente = [[Supreme Council of Antiquities|Ministry of State for Antiquities]]
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|Visitabile = no
|Sito_web =
}}
 
{{Mappa di localizzazione
La '''cucina romana''' tradizionale è fondata su [[Ingrediente|ingredienti]] di derivazione [[rurale]] e [[contadina]], di origine vegetale ed animale, preparati secondo ricette spesso tramandate di generazione in generazione in ambito familiare. Poiché si è sempre trattato di pietanze ricavate da una terra molto fertile e produttiva, destinate a soddisfare le esigenze energetiche dell'uomo impegnato nel lavoro nei campi e spesso consumate nell'ambito di una o al massimo due sedute alimentari quotidiane, le preparazioni della cucina romana sono idealmente associate a piatti particolarmente nutritivi, somministrati in porzioni abbondanti.
|EGY
|label = Necropoli di Tebe
|label_size = 100
|position = right
|background = #E0C030
|longitudineEW = E
|latitudineNS = N
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|caption = La posizione della necropoli di Tebe in Egitto
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}}
 
'''TT372''' (Theban Tomb 372) è la sigla che identifica una delle [[Tombe dei Nobili]]<ref group="N">La prima numerazione delle tombe, dalla n.ro 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "''Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes''" di [[Alan Gardiner]] e [[Arthur Weigall]]. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.</ref><ref>{{cita|Gardiner e Weigall 1913|}}.</ref> ubicate nell'area della cosiddetta [[Necropoli di Tebe|Necropoli Tebana]], sulla sponda occidentale<ref group="N">I [[Aaru|campi]] della [[Duat]], ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.</ref> del [[Nilo]] dinanzi alla città di [[Luxor]]<ref group="N">Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come ''"Quella di fronte al suo Signore"'' (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei [[Faraone|re]] e i [[Tempio egizio|templi]] dei principali dei) o, più semplicemente, ''"Occidente di Tebe"''.</ref><ref>{{cita|Donadoni 1999| p. 115}}.</ref>, in [[Egitto]]. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del [[Storia dell'antico Egitto#Nuovo Regno .281540-1180 a.C. XVIII-XIX-XX dinastia.29|Nuovo Regno]], l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'[[Storia dell'antico Egitto#Antico Regno: prima fase .282700-2500 a.C. III e IV dinastia.29|Antico Regno]] e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la [[Storia dell'antico Egitto#XXVI dinastia .28672-525 a.C..29|XXVI dinastia]]) e [[Storia dell'antico Egitto#XXXIII dinastia .28tolemaica o lagide.29 .28305 - 30 a.C..29|Tolemaico]].
== Filosofia e storia==
I capisaldi di questa cucina sono i [[Primo piatto|primi piatti]], sia asciutti sia in brodo. Questi ultimi sono preparati con della pasta con [[Verdura|verdure]] o [[legumi]] ([[ceci]], [[patate]], [[broccoli]], [[fagioli]]), e il cosiddetto ''"quinto quarto"''.
Nei giorni di festa era molto comune l'abbacchio e la carne di capretto forniti direttamente dai pastori locali.
 
== Titolare ==
Roma è stata da sempre un mercato di consumo e non di produzione, ma la cucina romana ha avuto a disposizione le produzioni tipiche della regione, dall'olio ai maiali dell'[[Umbria]] (i macellai che vendevano maiale si chiamavano, infatti, ''norcini'', e fino agli [[anni 1950|anni cinquanta]] il maiale non si vendeva da dopo Pasqua a novembre).
TT372 era la tomba di:
Il burro nella vera cucina romana è praticamente uno sconosciuto: per ingrassare e anche per friggere si usava casomai lo [[strutto]] di maiale. Ma il condimento d'elezione è l'olio, ancora presente tra le produzioni tipiche del [[Lazio]].
<div align="center">
{| class="wikitable"
!Titolare
!Titolo
!Necropoli<ref group="N">le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su [[Tombe dei Nobili|più necropoli distinte]].</ref>
!Dinastia/Periodo
!Note<ref group="N">Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte, fino alla TT252, dal "''Topographical Catalogue''" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.</ref>
|-
|Amonkhau<ref>{{cita|Porter e Moss 1927|p. 432}}.</ref>
|Sovrintendente dei carpentieri del tempio di [[Medinet Habu (tempio)|Medinet Habu]]
|[[El-Khokha]]
|[[Storia dell'antico Egitto#XX dinastia (1188/87-1075/69 a.C.)|XX dinastia]] ([[Ramses III]])
|
|-
|}
</div>
 
== Biografia ==
Nell'[[antica Roma]] la cucina era molto semplice, a base di cereali, formaggi, legumi e frutta<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.colosseo-roma.it/2014/06/23/cucina-antica-roma|titolo=La Cucina nell'antica Roma|pubblicazione=Colosseo - Roma|data=2014-06-23|accesso=2018-05-19}}</ref>.
Sono noti il nome della madre, Metnefert, e quello della moglie, Nefertere-emhab<ref>{{cita|Porter e Moss 1927| p. 432}}.</ref>.
 
== La cucina poveratomba ==
TT372 fa parte di un agglomerato che vede senza soluzione di continuità altre tre tombe, [[TT369]], [[TT370]] e [[TT371]], al punto che non è agevole distinguerle tra loro<ref group="N">Per tale motivo sono stati indicate con differenti colori le pertinenze delle singole tombe.</ref>. Per quanto riguarda la TT372, solo in un corridoio (1 verde in planimetria) il defunto, seguito dal figlio Dhutemhab, prete ''wab''<ref group="N">I preti "wab", ma anche "uab", o "uebu", appartenevano al basso clero ed erano incaricati della manutenzione degli strumenti del culto e degli oggetti comunque ad esso connessi. A loro competeva il lavacro e l'abbigliamento giornaliero della statua del dio presso cui operavano e a loro competeva il trasporto della statua del dio (generalmente su una barca sacra) durante le cerimonie. Erano gerarchicamente sottoposti ad un "grande prete wab" cui competevano le operazioni giornaliere di culto della divinità.</ref> di [[Amon]], dalla moglie e dalla madre, adora [[Ptah]] e una dea<ref>{{cita|Porter e Moss 1927| pp. 432-433}}.</ref>.
Il ''quinto quarto'' è quel che rimane della bestia vaccina o ovina dopo che sono state vendute ai benestanti le parti pregiate: i due quarti anteriori e i due quarti posteriori.
 
== Note ==
Si tratta, quindi, di tutto quanto è commestibile delle interiora: [[trippa]] (la parte più pregiata è l'omaso, a Roma detta anche ''cuffia''), [[rognone|rognoni]] (i [[rene|reni]] della bestia: vanno tenuti a bagno in acqua acidulata con limone, prima di cucinarli), [[cuore]], [[fegato]], [[milza]], animelle ([[pancreas]], [[timo (anatomia)|timo]] e [[ghiandola salivare|ghiandole salivari]]) e schienali, [[cervello]] e [[Lingua (anatomia)|lingua]]. Dalla carne ovina si prende anche la coratella, l'insieme delle interiora (fegato, polmoni, cuore). Del bue si usa la coda, preparata nel tipico piatto alla vaccinara.
=== Annotazioni ===
<references group=N />
 
=== Fonti ===
Per il maiale e la vitella, a questa lista vanno aggiunti gli zampetti.
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
Da che esiste Roma, la cucina delle classi meno abbienti è stata quella dei prodotti del vicino Agro, delle farinate e dei legumi. Non a caso la celebre "puls" dei romani (che per questo erano detti "pultiferi" cioè mangiatori di polenta) era una pappa di cereali e legumi che nei diversi accostamenti prendeva altri nomi e sapori.
* {{cita libro|autore=[[Sergio Donadoni]]|titolo=Tebe|editore=Electa|città=Milano|anno=1999|isbn=88-435-6209-6|cid=Donadoni 1999}}
* {{cita libro|autore=[[Mario Tosi (egittologo)|Mario Tosi]]|titolo=Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto - 2 voll.-|editore=Ananke|città=Torino|anno=2005|isbn=88-7325-115-3|cid=Tosi 2005}}
* {{cita libro|autore=[[Bernard Bruyere]]|titolo=Les fouilles de Deir el-Médineh (1923-1924)|lingua= francese |editore=Institut Francais d'Archeologie Oriental|città=il Cairo|anno=1925|isbn=|cid=Bruyere 1925}}
* {{cita libro|autore=[[Bernard Bruyere]]|titolo=Rapport préliminaire sur les fouilles de Deir el Medineh (Fouilles de l'IFAO)|lingua= francese |editore=Institut Francais d'Archeologie Oriental|città=il Cairo|anno=1930|isbn=|cid=Bruyere 1930}}
* {{cita libro|autore=[[Nicolas Grimal]]|titolo=L'ouvrage de Nadine Cherpion et Jean-Pierre Corteggiani, La tombe d'Inherkhâouy (TT359) à Deir el-Medina, in Inscriptions et belles lettres, comptes rendus des séances de 2011, fasc. 1, p.289-290|lingua= francese |editore=de Boccard|città=il Cairo|anno=2011|isbn=|cid=Grimal 2011}}
* {{Cita libro |cognome= Cherpion |nome= Nadine|wkautore1=Nadine Cherpion |cognome2 = Corteggiani |nome2= Jean-Pierre |wkautore2= Jean-Pierre Corteggiani|titolo= La tombe d'Inerkhaouy (TT 359) à Deir el Medina", 2 voll. |lingua= francese |editore= Institut Francais d'Archeologie Oriental |città=Il Cairo |anno= 2010 |isbn= |cid=Cherpion e Corteggiani 2010}}
* {{Cita libro |cognome= De Garis Davies |nome= N.|wkautore1=N. de Garis Davies |cognome2 = Gardiner |nome2= Alan |wkautore2= Alan Gardiner|titolo= Seven Private Tombs at Kurnah |lingua= inglese |editore= Mond & Emery |città= |anno= 1927 |isbn= |cid=Davies e Gardiner 1927}}
* {{cita libro|autore=[[Alexander Henry Rhind]]|titolo=Thebes, its Tombs and their tenants|lingua= inglese |editore=Longman, Green, Longman & Roberts|città=Londra|anno=1862|isbn=|cid=Rhind 1862}}
* {{Cita libro |cognome= Reeves |nome= Nicholas |cognome2 = De Luca |nome2= Araldo |wkautore2=|titolo= Valley of the Kings |lingua= inglese |editore= Friedman/Fairfax |città= |anno= 2001 |isbn= 978-1-58663-295-3 |cid=Reeves e De Luca 2001}}
* {{Cita libro |cognome= Reeves |nome= Nicholas |cognome2 = Wilkinson |nome2= Richard |wkautore2= Richard Wilkinson (egittologo) |titolo= The complete Valley of the Kings |lingua= inglese |editore= Thames & Hudson |città= New York |anno= 2000 |isbn= 0-500-05080-5 |cid=Reeves & Wilkinson 2000}}
* {{Cita libro |cognome= Gardiner |nome= Alan |wkautore1= Alan Gardiner|cognome2 = Weigall |nome2= Arthur E.P. |wkautore2= Arthur Weigall|titolo= Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes |lingua= inglese |editore= Bernard Quaritch|città= Londra |anno= 1913 |isbn=|cid=Gardiner e Weigall 1913}}
* {{cita libro|autore=[[Donald Redford]]|titolo=The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt|lingua= inglese |editore=[[Università di Oxford|Oxford University]] Press|città=[[Oxford]]|anno=2001|isbn=978-0-19-513823-8|cid=Redford 2001}}
* {{cita libro|autore=[[John Gardner Wilkinson]]|titolo=Manners and Customs of the Ancient Egyptians|lingua= inglese |editore=John Murray|città=Londra|anno=1837|isbn=|cid=Wilkinson 1837}}
* {{Cita libro |cognome= Porter|nome= Bertha|wkautore1=Bertha Porter|cognome2 = Moss|nome2= Rosalind L.B. |wkautore2=Rosalind Moss|titolo= Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. 1 |lingua= inglese |editore= Oxford at the Clarendon Press |città=Oxford |anno= 1927 |isbn= |cid=Porter e Moss 1927}}
* {{Cita libro |cognome= O'Connor|nome= David|wkautore1=David O'Connor|cognome2 = Cline|nome2= Eric H.|wkautore2=Eric H. Cline|titolo= Thutmose III: A New Biography|lingua= inglese |editore= [[Università del Michigan|University of Michigan]] Press |città=[[Ann Arbor]] ([[Michigan]]) |anno= 2006 |isbn=978-0472114672|cid=O'Connor e Cline 2006}}
* {{cita libro|autore=[[William J. Murnane]]|titolo=Texts from the Amarna Period in Egypt|lingua= inglese |editore=Society of Biblical Literature|città=[[New York]]|anno=1995|isbn=1-55540-966-0|cid=Murname 1995}}
* {{cita libro|autore=[[Lyla Pinch Brock]]|titolo=The Tomb of Userhat in The Tombs and the Funerary Temples of Thebes West, pp. 414-417|lingua= inglese |editore=American University in Cairo Press|città=il Cairo|anno=2001|isbn=|cid=Brock 2001}}
* {{cita libro|autore=[[Norman de Garis Davies]]|titolo=Two Ramesside Tombs at Thebes, pp. 3-30|lingua= inglese |editore=|città=New York|anno=1927|isbn=|cid=Davies 1927}}
* {{cita libro|autore=[[Norman de Garis Davies]]|titolo=The Tomb of Nakht at Thebes|lingua= inglese |editore=Metropolitan Museum of Art|città=New York|anno=1917|isbn=|cid=Davies 1917}}
* {{cita libro|autore=[[Jiro Kondo]]|titolo= The Re-use of the Private Tombs on the Western Bank of Thebes and Its Chronological Problem: The Cases of the Tomb of Hnsw (no. 31) and the Tomb of Wsr-h3t (no. 51), in Orient n.ro 32, pp. 50-68|lingua= inglese |editore=|città=|anno=1927|isbn=|cid=Kondo 1997}}
* {{cita libro|autore=[[Kent R. Weeks]]|titolo= The Treasures of Luxor and the Valley of the Kings, pp. 478-483|lingua= inglese |editore=American University in Cairo Press|città=il Cairo|anno=2005|isbn=|cid=Weeks 2005}}
 
== Voci correlate ==
Tra i legumi erano i ceci a farla da padrona, anche sulla tavola dei ricchi. Bagnati di olio e presentati caldi in ciotoline di coccio aprivano il pasto della sera. Poi, con i secoli, la cucina del volgo prese l'abitudine di fare della zuppa di legumi il suo piatto della vigilia, come pasta, [[Cicer arietinum|ceci]] e [[baccalà]].
* [[Storia dell'Antico Egitto]]
 
* [[Necropoli di Tebe]]
== La cucina di festa ==
* [[Tombe dei Nobili]]
* i fritti in pastella
* l'[[abbacchio]]Valle edei la [[coratellaRe]]
* il piccione
 
== Gli aromi ==
* la [[Clinopodium nepeta|mentuccia]] detta anche ''Nepetella'', la [[Mentha pulegium|menta romana]] detta anche ''Poleggio'', il [[Laurus nobilis|lauro]], il [[Rosmarinus officinalis|rosmarino]] e la [[Salvia officinalis|salvia]].
 
== Le verdure ==
* il [[broccolo romanesco]]
* i [[carciofo romanesco del Lazio|carciofi]]
* la [[Cichorium intybus|cicoria]], la [[misticanza]] e le [[cicoria asparago|puntarelle]]
 
== Il pesce ==
* le [[Engraulis encrasicolus|alici]]
* il [[baccalà]]
 
== La cucina degli ebrei romani ==
[[Immagine:Carciofo alla Giudia.jpg|thumb|Carciofo alla Giudia del [[Ghetto di Roma|Ghetto Ebraico]]]]
* i [[carciofi alla giudia]] (puliti, fritti interi e insaporiti con sale e pepe)
* il tortino di alici e [[Cichorium endivia|indivia]]
 
== Formaggi e dolci ==
* la [[ricotta romana]] e il [[pecorino Romano]]
* le [[castagnole (dolce)|castagnole]] e le [[chiacchiere|frappe]], tipici dolci carnevaleschi
* il [[maritozzo]], pagnottella soffice, spaccata a metà e riempita di panna montata
* Il pangiallo (o pancialle), tipico dolce natalizio
* la pizza cresciuta, dolce prenestino e tiburtino del periodo pasquale
* la pizza a solchi (o pizza a soleca), dolce sabino si accompagna con i salumi la mattina di Pasqua
* la [[grattachecca]]
 
== Piatti tipici ==
* i [[pagliata|rigatoni con la pajata]], ossia con l'intestino tenue di vitello da latte (il più gustoso) oppure di agnello e di capretto, contenente ancora il [[chimo]], sostanza ricca e cremosa
* gli [[pasta alla carbonara|spaghetti alla carbonara]] con uova di gallina, [[guanciale di maiale|guanciale]], pepe e pecorino
* gli [[spaghetti all'amatriciana]], con guanciale, pecorino e salsa di pomodoro
* i [[vermicelli]] cacio e pepe, il cui condimento risulta essere una semplice salsa di acqua di cottura, pepe e pecorino
* la [[coratella]] d'abbacchio con i carciofi
* la [[trippa]] alla romana, aromatizzata con la [[Mentha pulegium|menta romana]] e condita da abbondante pecorino romano
* la [[coda alla vaccinara]]
* la [[pinsa]] antica variante della più classica pizza, impasto a lunghissima lievitazione con farina di grano tenero, soia e di riso
* il [[saltimbocca]] alla romana, fettina di vitello con prosciutto crudo e salvia, cotta nel burro e vino bianco
* le coppiette, strisce di carne condite con sale e spezie naturali e stagionate per circa due mesi
* i [[carciofi alla romana]] e i [[carciofi alla giudia]]
* i [[supplì]]
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=La cucina romana e ebraico-romanesca|autore=Giuliano Malizia|editore=Newton Compton Editori|collana=Tradizioni italiane|edizione=3|città=Roma|anno=2001|ISBN=978-88-828-9585-3}}
* Indro Neri, [http://www.epodismo.com/100pelli/100p025i.htm Troppa Trippa], Collana Centopelli n. 25, Neri Editore, Firenze 1998.
* Indro Neri, [http://www.troppatrippa.com Troppa Trippa: Ricette regionali di trippa], Collana I Quaderni di TroppaTrippa.com n. 1, ISBN 0-9842169-0-1, ISBN 978-0-9842169-0-1, Aerostato, Seattle 2009.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|b=Categoria:Ricette regionali-Lazio|b_oggetto=ricette|b_preposizione=della|b_etichetta=cucina romana e laziale}}
 
{{Necropoli tebana}}
{{Portale|cucina|Roma}}
{{Portale|antico Egitto|archeologia}}
 
[[Categoria:CucinaTombe laziale|dei Nobili]]