[[File:Hegel portrait by Schlesinger 1831.jpg|thumb|upright=0.5|Hegel]]
{{Bio
{{dx|[[File:PIA19562-Ceres-DwarfPlanet-Dawn-RC3-image19-20150506.jpg|thumb|upright=0.5|Cerere]]}}
|Nome = Gino
[[File:Charles_Darwin_01.jpg|thumb|upright=0.5|Charles Darwin]]
|Cognome = Baratta
{{dx|[[File:Costanzo_Angelini,_L'astronomo_Piazzi_1825_ca.jpg|thumb|upright=0.5|Piazzi]]}}
|Sesso = M
«'''Tanto peggio per i fatti''' (se non si accordano con la teoria)» è abitualmente considerata la traduzione della [[parole d'autore|frase d'autore]] [[lingua tedesca|tedesca]] [''Wenn die Tatsachen nicht mit der Theorie übereinstimmen,''] ''um so schlimmer für die Tatsachen''.
|LuogoNascita = Revere
|GiornoMeseNascita = 10 agosto
|AnnoNascita = 1932
|LuogoMorte = Mantova
|GiornoMeseMorte = 23 ottobre
|AnnoMorte = 1984
|Attività = critico d'arte
|Attività2 = critico letterario
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
}}
{{q|...Era un maestro nato. Ne possedeva tutti i requisiti: statura morale, cultura, fascino intellettuale.|''Scompare con Gino Baratta un protagonista del mondo culturale'', in ''Gazzetta di Mantova'', 25 ottobre 1984, p. 9.}}
==Biografia==
La fonte delle notizie biografiche è costituita dal libro di Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pubblicato dalla ''Casa del Mantegna'' di Mantova nel 1995. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 25-47.</ref>
==Attribuzione==
Gino Baratta nasce il 10 agosto a [[Revere]], provincia di [[Mantova]]. Il padre e lo zio sono artigiani specializzati nella tornitura del legno.
Tradizionalmente la frase è attribuita a [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel#Da Jena a Heidelberg|Hegel]], il quale nel [[1801]],<ref name=PA>{{en}} [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|G.W.F. Hegel]], [https://www.pdcnet.org/8525737F0058189B/file/F1D4F2275A95F0E9852573C9006B4901/$FILE/gfpj_1987_0012_0001_0275_0315.pdf '' Philosophical Dissertation on the Orbits of the Planets'']; tr. it. ''[https://books.google.it/?id=cx3cAAAACAAJ Le orbite dei pianeti]'', Bari, Laterza 1984, ISBN 978-88-42-02488-0.</ref> dopo aver teorizzato nella sua ''[[Habilitationsschrift]]'' (la dissertazione di [[Habilitation|abilitazione all'insegnamento)]] ''[[De orbitis planetarum]]'' che non poteva esserci un altro [[pianeta]] fra [[Marte (astronomia)|Marte]] e [[Giove (astronomia)|Giove]],<ref name=PA/><ref>{{la}} G.W.F. Hegel, [https://www.e-rara.ch/zut/content/pageview/153143 ''Dissertatio philosophica de Orbitis Planetarum''].</ref> venne informato che invece ne era stato scoperto uno da [[Giuseppe Piazzi]] il 1º gennaio 1801, pianeta poi rivelatosi l'[[asteroide]] [[Cerere (astronomia)|Cerere]].<ref name=PA/><ref>{{en}} {{cita pubblicazione |autore1=Edward Craig |autore2=Michael Hoskin |titolo=Hegel and the Seven Planets |pubblicazione=Journal for the History of Astronomy |data=Agosto 1992 |volume=23 |numero=3 |pagine=208-210 |url=http://adsabs.harvard.edu/full/1992JHA....23..208C |doi=10.1177/002182869202300307}}</ref>
Si trattava di una battuta orale che, in quanto tale, non compare negli scritti di Hegel; nel suo ''Dizionario di filosofia. Nuovo contributo ad una critica del linguaggio'' (titolo originale: ''Wörterbuch der Philosophie. Neue Beiträge zu einer Kritik der Sprache'', 1910), [[Fritz Mauthner]] scrive: «Non so se si tratta solo di uno scherzo spesso ripetuto. Qualcuno aveva sostenuto che la natura non è sempre d'accordo con la filosofia hegeliana della natura ed Hegel aveva risposto: "Tanto peggio per la natura"».<ref>{{de}} {{cita libro |autore=[[Fritz Mauthner]] |titolo=Wörterbuch der Philosophie |url=https://books.google.it/?id=F-7_5_v9674C&printsec=frontcover |anno=2012 |annooriginale=[https://books.google.it/?id=FZHRhwf1_EsC 1910] |editore=Jazzybee Verlag |città=[[Altenmünster]] |citazione=[https://books.google.it/?id=F-7_5_v9674C&pg=PT549&dq=%22Ich+weiß+nicht+gleich,+ob+der+Scherz+mehr+als+ein+Scherz+ist,+der+oft+erzählt+wird.+Jemand+habe+behauptet,+die+Natur+stimme+nicht+ganz+mit+Hegels+Naturphilosolphie+zusammen;+Hegel+habe+geantwortet:+Desto+schlimmer+für+die+Natur.%22 Ich weiß nicht gleich, ob der Scherz mehr als ein Scherz ist, der oft erzählt wird. Jemand habe behauptet, die Natur stimme nicht ganz mit Hegels Naturphilosolphie zusammen; Hegel habe geantwortet: »Desto schlimmer für die Natur.«] |isbn=978-38-49-61835-3}}</ref> [[György Lukács]] ha attribuito la frase a [[Johann Gottlieb Fichte]] usandola come chiusura della prima versione di ''Che cos'è il marxismo ortodosso?'' (titolo originale [[lingua ungherese|ungherese]]: ''Mi az ortodox marxizmus?'', 1919).<ref>In [[György Lukács]], ''Scritti giovanili 1919-1928'', Bari, Laterza, 1972 p. 37.</ref><ref>{{cita web |url=https://gyorgylukacs.wordpress.com/2018/02/01/che-cose-il-marxismo-ortodosso |titolo=Che cos'è il marxismo ortodosso? |autore=György Lukács |data=1º febbraio 2018 |accesso=28 dicembre 2018}}</ref><ref>{{en}} {{cita pubblicazione |autore=Russell Jacoby |titolo=What is Conformist Marxism? |pubblicazione=Telos |data=21 settembre 1980 |volume=1980 |numero=45 |pagine=19-43 |doi=10.3817/0980045019}}</ref>
Nel 1952 consegue la maturità classica al Liceo Virgilio di Mantova. È suo insegnante di lettere, il professor [[Emilio Faccioli]], che lo indirizza a coltivare il gusto per la letteratura e per ogni altra forma d'arte.
La prima attestazione certa della frase è in [[lingua inglese]] (''if the facts won't fit in, why so much the worse for the facts'') e risale al 23 novembre [[1859]], in una lettera scritta a [[Charles Darwin]] da suo fratello [[Erasmus Darwin II|Erasmus]].<ref>{{en}} {{cita libro |autore=[[Charles Darwin]] |titolo=The Autobiography of Charles Darwin |url=https://books.google.it/?id=Mypacf2WbYsC&printsec=frontcover |anno=2005 |annooriginale=[https://books.google.it/?id=EI26DAEACAAJ 1887] |editore=[[Barnes & Noble|Barnes & Noble Publishing]] |città=[[New York]] |pagina=[https://books.google.it/?id=Mypacf2WbYsC&pg=PA241&dq=%22if+the+facts+won't+fit+in,+why+so+much+the+worse+for+the+facts%22 241] |isbn=978-07-60-76908-9}}</ref>
Nella biblioteca dello zio materno, Pietro Pavesi, trova abbondanza di libri. Legge moltissimo e scopre scrittori come [[Carlo Emilio Gadda]], [[Stendhal]], [[Marcel Proust]], i filosofi [[Freud]] e [[Nietzsche]] e nel campo della critica letteraria [[Gianfranco Contini]], [[Giacomo Devoto]].
==Nella cultura di massa==
L'incontro con il pittore [[Rino Luppi]] di Revere lo appassiona alla pittura e lo conduce ad approfondire le tematiche legate all'analisi dell'opera d'arte.
Essa è diventata una [[locuzione]] che secondo il [[filosofia|filosofo]] [[Dario Antiseri]] denota il prevalere dell'[[ideologia]] rispetto ad un approccio [[realismo (filosofia)|realistico]],<ref>Cf. [[Dario Antiseri]], ''Introduzione alla metodologia della ricerca'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005, pp. 68-9. ISBN 88-498-1002-4; ISBN 978-88-498-1002-8. [http://books.google.it/?id=JIoWv7tQIcMC&pg=PA69&dq=%22tanto+peggio+per+i+fatti%22 ''Anteprima disponibile''] su [[Google Libri]].</ref><ref>Cf. Dario Antiseri, [[Massimo Baldini (filosofo)|Massimo Baldini]], ''Il linguaggio della storiografia'', cap. V, in ''Lezioni di filosofia del linguaggio'', Firenze, Nardini, 1989, pp. 226-227. ISBN 88-404-2602-7; ISBN 978-88-404-2602-0.</ref> e in [[psicopatologia]] lo [[psicosi|psicotico]] prevalere del pensiero sulla realtà<ref>Cf. [[Paul Watzlawick]], ''Il codino del Barone di Münchhausen. Ovvero: psicoterapia e "realtà". Saggi e relazioni'', Milano, Feltrinelli, 3ª ed.: 1991, p. 80. ISBN 88-071-0125-4; ISBN 978-88-071-0125-0.</ref> e più in generale "il pregiudizio psicoanalitico".<ref>Tale pregiudizio (...) si concretizza nel giudicare impossibile e inefficace, perché non profonda, qualsiasi altra prassi terapeutica che non sia quella psicoanalitica, e nel tentativo di soggiogare entro questa visione qualsiasi concetto inerente la pratica terapeutica, arriva fino all’assurdo logico di negare una realtà perché non concorda con la teoria. Torna alla mente la frase di Hegel, «quando i fatti non concordano con la teoria, tanto peggio per i fatti»: Ferruccio Osimo, Paolo Migone, Alessandro Bertoletti. ''Il paradigma dinamico-esperienziale / Achille o la tartaruga? Una critica al concetto di terapia open-ended: la prospettiva della Terapia Breve Strategica / Risposta agli interventi di Osimo e di Bartoletti'', Psicoterapia e scienze umane. Fascicolo 4, 2005 p. 535 (Milano: Franco Angeli, 2005)</ref>
[[File:Mantova-Biblioteca Baratta.jpg|thumb|Mantova, [[Biblioteca Baratta]].]]
È ampiamente usata da [[Ernst Bloch]] ([[1885]]-[[1977]]).<ref>[[Ernst Bloch]], ''Il principio speranza'', Milano, Garzanti, 2005, p. 1011. ISBN 88-117-4054-1; ISBN 978-88-117-4054-4.</ref><ref>E. Bloch, ''Ateismo nel cristianesimo. Per la religione dell'Esodo e del Regno. "Chi vede me vede il Padre"'', Milano, Feltrinelli, 2005, ''Postfazione'' di [[Francesco Coppellotti]], p. 350. ISBN 88-078-1850-7; ISBN 978-88-078-1850-9. [https://books.google.it/?id=4lGfj5BVrJgC&pg=PA350&dq=%22tanto+peggio+per+i+fatti+%5Bdesto+schlimmer+fiir+die+Tatsachen%5D%E2%80%9D ''Anteprima disponibile''] su Google Libri.</ref><ref>E. Bloch, ''Experimentum Mundi. La domanda centrale. Le categorie del portar-fuori. La prassi'', Brescia, Queriniana, 1980, p. 268. ISBN 88-399-1831-0; ISBN 978-88-399-1831-4.</ref>
Frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'Università Cattolica del "Sacro Cuore" di Milano e si laurea, nel febbraio 1958, con una tesi intitolata ''La poesia cosmografica del '400'', relatore il professor [[Mario Apollonio]]. Dopo la laurea si dedica all'insegnamento e nel 1963 ottiene la nomina di ruolo come insegnante di lettere nelle scuole secondarie.
Nel 1960 sposa Annarosa Enzi, professoressa di lettere negli istituti superiori e curatrice di mostre artistiche. <ref>[http://www.worldcat.org/search?q=au%3ABaratta+Enzi%2C+Annarosa.&qt=hot_author Cataloghi di mostre - ''Casa del Mantegna'' di Mantova]</ref> <ref>Umberto Bellintani, ''Disegni'', (biografia dell'autore di Annarosa Baratta), Editore Sometti, Mantova 2001.</ref> Ha una figlia, Valeria.
La sua formazione culturale si approfondisce e si arricchisce attraverso la riflessione sugli scritti filosofici di [[Edmund Husserl]], [[Luciano Anceschi]], [[Antonio Banfi]]; sugli studi degli esponenti delle maggiori correnti della critica del Novecento: della critica stilistica, [[Ferdinand de Saussure]], [[Leo Spitzer]], [[Karl Vossler]], del formalismo russo e dello strutturalismo, [[Viktor Sklovskij]], [[Roman Jakobson]], [[Tzvetan Todorov]], della critica di matrice marxista, [[György Lukàcs]], di quella psicanalitica, [[Charles Mauron]], della ''nouvelle critique'', [[Roland Barthes]], della [[Scuola di Francoforte]], [[Theodor Adorno]]. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 33-39.</ref>
I suoi interessi spaziano in tutti i campi: poesia, teatro, pittura, architettura, opere cinematografiche; si ancorano profondamente nella contemporaneità e si rivolgono in particolare alle cosiddette "aree marginali", ai "territori di frontiera", dove fermenta e matura il futuro dell'arte. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 97-102.</ref>
Scrive sul quotidiano locale ''Gazzetta di Mantova'', su riviste letterarie come ''Che fare'', ''Marcatre'', ''Quindici'', ''Il Verri'', ''Anterem'', ''Il Caffè'', ''Il Cobold'', ''Quinta Generazione'', ''Spirali'', ''Testuale.''
Nel 1973 collabora con l'Università di Verona.
Intenso è il suo impegno nella realtà sociale e locale; per la cittadinanza organizza eventi culturali e presenta mostre d'arte.
<ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 123-139.</ref>
[[Umberto Artioli]] lo descrive così:
{{q|... sempre alla ricerca del nesso che stringe in un'unica costellazione l'avventura letteraria e la passione civile. [...]
Il dialogo, l'intervento, la militanza erano per Baratta una sorta di necessità: di qui i tratti inconfondibili del magistero, praticato con assoluto dispendio di sé in una difficile osmosi tra l'aristocratica raffinatezza dei presupposti culturali e la necessità di diffondere e divulgare.|Umberto Artioli, ''Prefazione'' al libro di Luigi Lonardo,''Dedalo e il labirinto'', pp. 9-10}}
Muore il 23 ottobre 1984, a soli cinquantadue anni.
Nel 1998 il Comune di [[Mantova]] gli dedica la nuova biblioteca della città: la ''[[Biblioteca Mediateca Gino Baratta]]''.<ref>www.bibliotecabaratta.it</ref>
==Attività Culturale e Opere==
{{Nota
|titolo= ''Linguaggio''
|contenuto=''Ci si interroga oggi sull'identità dell'uomo del passato, sulle sue ossessioni, così come domani qualcuno s'interrogherà sulla nostra identità. E probabilmente l'ossessione 'linguistica' risulterà il tratto saliente del volto novecentesco, lo stesso che oggi sembra abbia caratterizzato l'uomo come tale.'' [...]
''Appariremo come coloro che hanno interrogato il linguaggio come si interroga il ''quid'' che appassiona ed affligge con il suo mostrarsi e scomparire, con il suo svelarsi e ri-velarsi?''
''Coloro che hanno avuto due vocazioni: una a cercare il contenuto di verità, l'altra a commentarne il contenuto reale.''
''Critica e commento sono i due poli di rapporto con il linguaggio; solo permane il dubbio che il contenuto di verità rimanga latente.''
''Per questo il critico del linguaggio è insoddisfatto, come l'alchimista consapevole che il linguaggio non rivela mai del tutto il proprio segreto, mentre il commentatore è convinto che il contenuto di verità diventi tutt'uno con il contenuto reale: egli è il chimico che del rogo del linguaggio analizza solo legno e cenere.''
''Linguaggio'', in Enciclopedia Sistematica Einaudi, Vol. XV, Torino 1982, pp. 331-340.
}}
{{Nota
|titolo= ''Biblioteca''
|contenuto=''Bisognerà decidersi ad ammettere che esiste sotto la biblioteca consacrata e visibile, una biblioteca sconsacrata e nascosta, sotterranea.''
''Come dire che c'è un tempo storico, cronometrico, cronologico che è il tempo sacro che governa la biblioteca visibile, il topos-biblioteca che si differenzia da ogni altra costruzione, così come avviene per il tempio. E c'è un tempo profano, misto, non lineare che rovista, confonde, mescola le carte degli archivi, i volumi della biblioteca sotterranea.''
''Un rito si celebra nel tempo sacro della biblioteca visibile; una sorta di messa nera si consuma nell'ipogeo. In alto si consacra, sotto si dissacra; sopra si celebra un luogo e un tempo; sotto si profana il perimetro del tempio, si sgretolano le fondamenta, si rodono e scavano i muri, come se un vento vi imperversasse a dissestare scaffali, a disseminare inventari e schedari.''
''Frequentare le biblioteche: forse significa l'avventura che comporta il disorientarsi dentro l'ipogeo della biblioteca''
Da ''Il tempo, la biblioteca, la scrittura globulare'', in ''Miraggi della biblioteca'', p. 261.
}}
{{Nota
|titolo=''La poesia è lontana?''
|contenuto=''Il poeta, la poesia, si dice, sono lontanissimi dal reale, dalla terra.''
''In vena di metaforica astrofisica, posso supporre che la poesia sia uno di quei [[quasar]] lontanissimi di cui, tuttavia, si registrano la presenza, i messaggi.''
''Poesia lontana dall'orizzonte terreno dodici miliardi di [[anni luce]]?''
''Ma uno di quei quasar che emettono più energia di cento miliardi di stelle.''
Discorso pronunciato il 7 novembre 1982 a [[Malo]] (Vicenza) al convegno ''Il poeta'', in ''Lo specchio di carta'', p. 181.
}}
===Specola e Microscopio===
Nel corso degli studi universitari, collabora alla rivista d'arte e di attualità ''Specola e Microscopio'', edita a Milano. Pubblica articoli su [[Baudelaire]] <ref>''[[Baudelaire]] o il sadismo dell'impossibile'', Specola e Microscopio, anno II, n. 2, marzo-aprile 1953, pp. 3-4. </ref>, su [[Nicola Berdjaev]] <ref> ''La statura umana in [[Nicola Berdjaev]]'', Specola e Microscopio, anno IV, n.3, maggio-giugno 1955, pp. 9-11.</ref>, su [[Parsifal]] <ref>''La genesi di [[Parsifal]]'', Specola e Microscopio, anno IV, n.5, settembre-ottobre 1955, pp. 9-12.</ref>
===Gruppo di Cultura Moderna===
Nel [[1956]], insieme ad altri intellettuali mantovani, [[Francesco Bartoli]], Emilio Faccioli, Gianna Bigi, Giancarlo D'Adamo, Renato Giusti, Agostino Pirella, Francesco Ruberti, Alessandro Badiali e lo storico [[Rinaldo Salvadori]], anima il ''Gruppo di Cultura Moderna,'' interessato alle realtà artistiche e letterarie contemporanee.
===Il Portico===
Nel 1964 nasce a Mantova <ref>[http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/cronaca/1964.htm Mantovani nel mondo: ''La rivista Il Portico'' di Vladimiro Bertazzoni]</ref> la rivista d'avanguardia ''Il Portico'', di analisi della letteratura, dell'arte e della filosofia del Novecento. Escono quindici numeri. L'esperienza si chiude nel 1970.
Gino Baratta pubblica articoli riguardanti [[Herbert Read]] <ref>''Motivi dell'estetica di [[Herbert Read]]'', Il Portico, n. 1, giugno 1964, pp. 3-12.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 11-37.</ref>
[[Umberto Bellintani]] <ref>''Nota sulla poesia di [[Umberto Bellintani]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 3-7.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 95-106.</ref> <ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', pp. 159-171.</ref>
il [[Gruppo '63]] <ref>''Una letteratura senza pubblico? A proposito del [[Gruppo 63]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 21-24.</ref> <ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', pp. 133-45.</ref> [[Rocco Scotellaro]] <ref>''Nota sulla poesia di [[Rocco Scotellaro]]'', Il Portico, n. 6, dicembre 1965, pp. 6-13.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 109-129.</ref> [[Elio Pagliarani]] <ref>''Linea di lettura per [[Elio Pagliarani]]'', Il Portico, nn. 8-9, 1967, pp. 20-23.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 133-160.</ref> [[Roberto Di Marco]] <ref>''Struttura e tecnica di [[Roberto Di Marco]]'', Il Portico, n. 14, giugno 1969, pp. 17-30.</ref>
[[Edoardo Sanguineti]]. <ref>''Tempo, spazio e corporeità nel teatro di [[Edoardo Sanguineti]]'', Il Portico, n.15, agosto 1970, pp. 45-57.</ref>.''
Nel 1967 esce il volume ''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', che raccoglie gli articoli pubblicati dal 1964 al 1966 su Il Portico e uno studio del 1966, ''Il manierismo: una categoria discussa''. <ref> Annuario dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Alberto Pitentino" di Mantova, 1966, pp. 31-45.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 41-66.</ref>.
===Circolo Ottobre===
Nel 1972 è fra i fondatori di un nuovo gruppo culturale ''Il Circolo Ottobre''.
Il gruppo organizza mostre d'arte, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche d'avanguardia, conferenze e dibattiti, fino al 1980, data del suo scioglimento. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 25-47.</ref>
Gino Baratta con i propri articoli, sul quotidiano locale, presenta e commenta le esibizioni dei gruppi artistici invitati in città:
[[Memé Perlini]] e il Carrozzone, <ref>''La scelta del teatro. Il Circolo Ottobre propone [[Memé Perlini]] e il Carrozzone per il 4 e l'11 aprile'', Gazzetta di Mantova, 25 marzo 1976, p. 10.</ref> <ref>''Il Viaggio, il Mito, lo Spreco, nello spettacolo del Carrozzone'', Gazzetta di Mantova, 10 aprile 1976, p. 15.</ref> <ref>''L'allestimento del Carrozzone di Firenze, Gazzetta di Mantova, 13 ottobre 1979, p. 9.</ref>,
il Bread and Puppet Theater, <ref>''L'ottobre, il [[Bread and Puppet]] e il Codice Penale'', Gazzetta di Mantova, 17 maggio 1977, p. 19.</ref>
l'[[Odin Teatret]] <ref>''Il cerchio e la maschera dell'[[Odin Teatret]]'', Gazzetta di Mantova, 18 ottobre 1977, p. 11.</ref>
[[La Gaia Scienza]], Francesco Dal Bosco e Fabrizio Varesco. <ref>''Rassegna di post-avanguardia teatrale a Mantova. Il Carrozzone, la Gaia Scienza e Dal Bosco-Varesco'', Gazzetta di Mantova, 28 gennaio 1978, p.12.</ref>
===Cataloghi di mostre d'arte===
Negli anni settanta e nei primi anni ottanta, collabora, come critico d'arte, all'allestimento di numerose mostre.
Scrive prefazioni per
[[Gastone Novelli]] <ref>[[Gastone Novelli]], ''Segni per il futuro'', Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, 24 febbraio-25 aprile 1972, pp. 25-33. </ref>, [[Virgilio Guidi]] <ref>
[[Virgilio Guidi]], ''Giudizi, tumulti, architetture umane e cosmiche, tondi, occhi nello spazio, grandi volti'', Mantova, Loggia di Giulio Romano, 9-29 giugno 1973. Testi di Francesco Bartoli, Fernando Trebbi, Gino Baratta.</ref>, [[Eustachy Kossakowski]] <ref>[[Eustachy Kossakowski]], ''Per una lettura culturologica dell'immagine - 6 mètres avant Paris'', Casa del Mantegna di Mantova, 23 novembre-14 dicembre 1975, pp. 11-14 </ref>, [[Marcello Morandini]] <ref>[[Marcello Morandini]], ''Harmonicum : linea come analisi, linea come oggetto, linea come struttura, linea come architettura'', Casa del Mantegna di Mantova, 20 aprile-30 giugno 1977. Testi critici di Gino Baratta e Francesco Bartoli</ref>,
[[Gino Gorza]] <ref>[[Gino Gorza]], ''Questo mio presupporre'', Galleria civica d'arte moderna di Palazzo Te di Mantova, marzo-aprile 1978. Testi di Albino Galvano, Vittorio Fagone, Gino Baratta.</ref>,
[[Rodolfo Aricò]] <ref>[[Rodolfo Aricò]], ''Mito e architettura'', Mantova, maggio-giugno 1980. Testi di Gino Baratta, Francesco Bartoli, Gianni Contessi.</ref>,
[[Leonardo Mosso]] <ref>[[Leonardo Mosso]], ''Il progetto fra icona e simbolo'', Casa del Mantegna di Mantova, aprile-maggio 1981, pp. 5-8.</ref>,
[[Elio Marchegiani]] <ref>[[Elio Marchegiani]], ''Ailleurs et autrefois - Mens agitat molem'', Casa del Mantegna di Mantova, giugno-agosto 1981, pp. 7-8.</ref>,
[[Gianfranco Baruchello]] <ref>[[Gianfranco Baruchello]], ''Collage per Baruchello'', Mantova, 10 luglio-15 agosto 1982, 27 giugno-19 settembre 1982. Presentazione di Gino Baratta, pp.11-13. </ref>,
[[Enrico Cattaneo]] <ref>[[Cattaneo Enrico]], ''La rivolta degli oggetti'', Comune di Suzzara, Galleria d'Arte Contemporanea, 19 maggio-31 luglio 1983. Catalogo a cura di Gino Baratta.</ref>,
[[Vasco Bendini]] <ref>[[Vasco Bendini]], ''Il volto, l'altro e la morte - Sette stanze - un giardino'', Casa del Mantegna di Mantova, 8 luglio-30 settembre 1984, pp. 7-16.</ref>.
===Voci Enciclopediche===
Nel 1976, con la casa editrice Feltrinelli,
per il volume "Letteratura 1", scrive la voce ''Avanguardia letteraria'' <ref>''Avanguardia letteraria'' in "Letteratura 1", Feltrinelli-Fischer, Milano 1976, pp. 31-52.</ref><ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'', pp. 89-92</ref>
e, nel 1980, per "Enciclopedia del teatro del '900" la Voce ''Teatro del Gruppo 63.'' <ref>''Teatro del Gruppo 63'', in "Enciclopedia del teatro del '900", Feltrinelli, Milano 1980, pp. 222-224.</ref> <ref>''Miraggi della Biblioteca'', pp. 202-206.</ref>
Con la casa editrice Einaudi, negli anni 1981-1982, per l' ''Enciclopedia Sistematica'', scrive: per il volume XII, ''Ritmo'' <ref>''Miraggi della Biblioteca'', pp. 225-254.</ref>; per il volume XV, ''Argomentazione''; per il volume XV, ''Linguaggio''. <ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'', pp. 75-83</ref>
===Collana per la "Libreria Einaudi" di Mantova===
Nel 1983, insieme a Francesco Bartoli, Alberto Bernardelli e Frediano Sessi, collabora alla creazione di una collana della “Libreria Einaudi” di Mantova, il cui intento è dare ampio spazio ad artisti giovani e poco conosciuti (Danilo Guidetti, Giuseppe Tonna, Riccardo Cassini, Fausto De Marinis, Sergio Piccoli, Giuseppe Lucchini, Gabriella Pauletti, Sonia Costantini ecc.) e suggerire un nuovo metodo di analisi dell'opera d'arte:
"... quadri e sculture vengono accostati a pezzi letterari" <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', p. 41.</ref> e al lettore è affidato il ruolo attivo di ordinare e interpretare materiali "...fuori posto [...], fuori museo, fuori compendio, fuori archivio". <ref>''Ammessi, annessi, connessi'', in Sonia Costantini, ''Materiali 2'', Libreria Einaudi, giugno 1983.</ref>
===Opere postume===
Alla sua morte lascia scritti inediti, studi realizzati tra il 1979 e il 1984 sulla poesia e sul linguaggio, saggi su autori come [[Gérard de Nerval]] <ref>''Il Cobold'', n. 11, Genova 1984.</ref><ref>''[[Gérard de Nerval]]: l'impossibile unione'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp.9-19. </ref>, [[Andrea Zanzotto]] <ref>''Il tempo, l'io e il linguaggio nella poesia di Zanzotto'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp. 106-154.</ref> <ref>''Bollettino della Società Letteraria di Verona'', nn. 5-6, Verona 1983.</ref>, [[Giorgio Manganelli]] <ref>''Falsificazioni e finzioni del soggetto'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp.77-105.</ref> <ref>''Quaderni del Verri'', n.3, settembre 1982.</ref>
Tutto questo materiale, insieme ad articoli, prefazioni di libri, introduzioni a cataloghi di mostre già pubblicati, sarà ordinato nei volumi postumi:
*1985 ''Lo specchio di carta. Scritti sulla poesia contemporanea'', a cura di Frediano Sessi e Alberto Cappi, Forum/Quinta generazione, Forlì 1985.
* 1986 ''Miraggi della Biblioteca'', a cura di Umberto Artioli, Francesco Bartoli, Zeno Birolli e Fernando Trebbi, Shakespeare & Company, Brescia 1986.
*1993 ''Il voltafaccia del linguaggio'', a cura di Zeno Birolli, Milano, Claudio Lombardi Editore 1993.
*1996 ''Taccuini di Birolli'' , Corraini, Mantova 1996.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', Casa del Mantegna, Mantova 1995.
*Umberto Artioli, ''Da Lukacs a Barthes - L'iter de Il Portico attraverso una raccolta di Gino Baratta'', Gazzetta di Mantova, 11 novembre 1967, p.3.
*Umberto Artioli - Francesco Bartoli, ''Il viaggio nelle parole e nella memoria'', in ''Mantova Provincia'', trimestrale della Amministrazione della Provincia di Mantova, Nuova Serie, Anno II, n.4, dicembre 1984, pp. 28-29.
==Voci correlate==
* [[Dogmatismo#Al giorno d'oggi]]
*[[Biblioteca Baratta]]
==Collegamenti esterni==
{{Portale|Filosofia|Psicologia}}
* [http://www.bibliotecabaratta.it/index.php?option=content&task=view&id=62&Itemid=85&Itemid=85 Biblioteca Baratta, ''Profilo di Gino Baratta'']
* [http://www.bibliotecabaratta.it/downloads/leopardi.mp3 Biblioteca Baratta, Audio-Lezione di Gino Baratta sulla poesia ''A se stesso'', [[Giacomo Leopardi]]]
* [http://www.thesecondrenaissance.com/dettaglio.php?id_stringa=25339&id_coll=472 Riviste Spirali]
* [http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/cronaca/1964.htm Mantovani nel mondo: ''La rivista "Il Portico"'' di Vladimiro Bertazzoni]
[[Categoria:Concetti e principi filosofici]]
{{Portale|biografie|letteratura|Mantova}}
[[Categoria:Modi di dire italiani]]
[[Categoria:Parole d'autore]]
|