Giro d'Italia e Discussioni utente:GastrBlastr: differenze tra le pagine

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{{Competizione sportiva
|nome = Giro d'Italia
|logo = Giro d Italia.svg
|dimensioni logo =
|altri nomi =
|sport = Ciclismo su strada
|tipologia = Gara individuale
|categoria = Uomini Elite, [[UCI World Tour]]
|confederazione = [[Unione Ciclistica Internazionale]]
|nazione = {{ITA}}
|luogo =
|organizzatore = [[RCS Sport]]
|direttore = [[Mauro Vegni]]
|cadenza = Annuale
|apertura = maggio
|chiusura =
|partecipanti = Variabile
|formato = [[Corsa a tappe]]
|fondazione = 1909
|estinzione =
|numero edizioni = 98 <small>(al 2015)</small>
|detentore = {{Bandiera|ESP}} [[Alberto Contador]]
|maggiori titoli = {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Binda]] (5)<br />{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]] (5)<br />{{Bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]] (5)
|ultima edizione = <!-- solo in caso di competizione scomparsa indicare l'ultima edizione -->
|prossima edizione = Giro d'Italia 2016
}}
Il '''Giro d'Italia''' è una [[corsa a tappe]] maschile di [[ciclismo su strada]], ideata dal giornalista [[Tullo Morgagni]], che si svolge lungo le strade [[italia]]ne con cadenza annuale. Occasionalmente il percorso può interessare località al di fuori dai confini italiani (sconfinamenti, arrivi o partenze di tappa, prime tappe).
 
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
Detto anche ''Corsa Rosa'', istituito nel [[1909]], da allora si è sempre disputato, salvo che per le interruzioni dovute alla [[prima guerra mondiale|prima]] e alla [[seconda guerra mondiale]], durante il mese di maggio nell'arco di tre settimane. Mentre il luogo di partenza è in genere ogni volta diverso, l'arrivo, salvo eccezioni come [[Napoli]], [[Firenze]], [[Verona]], [[Roma]], [[Brescia]] e [[Trieste]], è a [[Milano]], città ove ha sede ''[[La Gazzetta dello Sport]]'', il quotidiano sportivo che organizza la corsa sin dalla sua istituzione.
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white"><nowiki></nowiki>GastrBlastr</span>!'''
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| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig-vector.svg|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con le tue conoscenze puoi migliorare l'enciclopedia [[Wikipedia:LIBERA|libera]]. Scrivi nuove voci o modifica quelle esistenti, ma non inserire [[Aiuto:Cosa non mettere su Wikipedia|contenuti inadatti]]. '''Il tuo contributo è prezioso'''!<br />
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Il Giro è una delle [[Grande Giro|tre corse a tappe più importanti]] del calendario, e l'[[Unione Ciclistica Internazionale]] l'ha inserito nel suo circuito professionistico [[UCI World Tour]] insieme alle altre due grandi corse internazionali, il [[Tour de France]] e la [[Vuelta a España]]. Storicamente è da ritenersi la seconda corsa a tappe più prestigiosa dopo quella francese, anche se, a cavallo tra gli [[anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]] (al tempo dei duelli [[Fausto Coppi|Coppi]]-[[Gino Bartali|Bartali]]) e durante gli [[anni 1970|anni settanta]], il prestigio e il numero di grandi ciclisti iscritti portarono il Giro ad avere un'importanza pari a quella del Tour.
 
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Dal 1999 al vincitore viene consegnato il "''trofeo senza fine''", composto da una barra di rame bombata, piegata a spirale, che si eleva dalla base in cerchi sempre più ampi, sui quali sono incisi i nomi di tutti i vincitori. Esiste anche la controparte [[Giro Rosa|Giro d'Italia femminile]] e il [[Girobio|Giro d'Italia dilettanti]].
 
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
== La storia ==
[[File:Maglia rosa.jpg|left|thumb|upright=0.7|La maglia rosa, il simbolo del primato]]
La nascita del Giro venne formalizzata con un annuncio sulla Gazzetta dello Sport il 24 agosto del 1908, con la promessa di 25.000 lire di premio al vincitore e la volontà di organizzare «una delle prove più ambite e maggiori del ciclismo internazionale».
 
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
La prima edizione del Giro risale al [[1909]]: partì il 13 maggio, alle ore 2.53, da [[Milano]] e, dopo 8 tappe per complessivi 2.448 chilometri, si concluse ancora a [[Milano]] con la vittoria di [[Luigi Ganna]] che ai cronisti che gli domandavano come si sentisse rispose con un emblematico: «Me brüsa el cü». La lista completa dei partecipanti al 1º Giro è tutt'oggi sconosciuta nonostante sia considerato un documento storico, tuttavia si sa che dei 127 corridori al via, solo 49 terminarono la corsa.
{{Cassetto inizio
 
|titolo = Altre informazioni
Nell'organizzazione del Giro ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' anticipò di poco il ''[[Corriere della Sera]]'', che stava per lanciare l'iniziativa.
[[File:Stelvio.jpg|thumb|[[Passo dello Stelvio|Lo Stelvio]], storica salita del Giro]]
Il ''leader'' della classifica generale indossa ogni giorno la [[Classifica generale (Giro d'Italia)|maglia rosa]], lo stesso colore del quotidiano che organizza la corsa, La Gazzetta dello Sport; il miglior scalatore indossa una [[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|maglia azzurra]] (che ha sostituito la storica maglia verde), mentre il primo nella classifica a punti indossa una [[Classifica a punti (Giro d'Italia)|maglia rossa]] (dal 2010, fino ad allora era stata di colore ciclamino). Oltre a queste casacche, nel corso degli anni sono state messe in palio una casacca che di volta in volta ha contraddistinto l'ultimo in classifica ([[maglia nera]]), una per il miglior giovane ([[Classifica giovani (Giro d'Italia)|maglia bianca]]), oppure, come è accaduto negli ultimi anni, la [[Classifica intergiro (Giro d'Italia)|maglia azzurra]], la cosiddetta maglia dell'intergiro, [[traguardo volante]] posto di solito a metà tappa, (espediente con il quale gli organizzatori hanno pensato di rendere più movimentata la corsa dalle prime battute). Dal [[2007]] è tornata la maglia per il miglior giovane, considerata da ciclisti e addetti ai lavori molto significativa.
 
[[File:Alfredo Binda.jpg|thumb|upright=0.7|[[Alfredo Binda]], dominatore del ciclismo mondiale a cavallo fra gli anni '20 e '30, e vincitore di cinque Giri]]Il record di vittorie è condiviso da 3 ciclisti, ognuno con 5 vittorie, gli italiani [[Alfredo Binda]], vincitore tra il [[1925]] e il [[1933]], [[Fausto Coppi]], vincitore tra il [[1940]] e il [[1953]] e il belga [[Eddy Merckx]], che vinse tra il [[1968]] e il [[1974]]. Per quel che riguarda le vittorie di tappa, il record appartiene al [[velocista (ciclismo)|velocista]] [[Toscana|toscano]] [[Mario Cipollini]], che nell'edizione del [[Giro d'Italia 2003|2003]] riuscì a superare il record di 41 vittorie che dagli anni trenta apparteneva ad [[Alfredo Binda]]; a quest'ultimo rimangono i record di vittorie di tappa in una stessa edizione, 12 tappe su 15 nel [[Giro d'Italia 1927|1927]], e di vittorie di tappa consecutive, ben 8 nel [[Giro d'Italia 1929|1929]].
 
=== 1909-1930: i pionieri del ciclismo ===
Il primo Giro d'Italia fu organizzato dal quotidiano sportivo [[La Gazzetta dello Sport]]. L'edizione parti il 13 maggio [[1909]] alla 2:53 per la prima tappa vinta da [[Dario Beni]] a [[Bologna]] dopo 397&nbsp;km a 28,090 di media oraria. Vi furono 8 tappe fra il 13 e il 30 maggio che videro i migliori ciclisti dell'epoca affrontarsi nella ''corsa rosa'': [[Giovanni Gerbi]], [[Giovanni Rossignoli]], [[Luigi Ganna]] (cui andò la vittoria finale), [[Carlo Galetti]], [[Eberardo Pavesi]], [[Giovanni Cuniolo]] ed il [[Francia|francese]] [[Lucien Petit-Breton]]. I dispacci telegrafici che venivano appesi in Piazza Castello per consentire ai tifosi di seguire l’evolversi della corsa erano l’unico modo per avere aggiornamenti, salvo attendere il giorno successivo e la lettura del giornale.
 
Il vincitore portava a casa 5.250 [[lira italiana|lire]] e l'ultimo classificato riceveva 300 lire. Da segnalare è il Giro del 1912, corso per quell'edizione a squadre, vinto dall'[[Atala (azienda)|Atala]] e, in via solo ufficiosa da Galetti, tenendo conto del tempo impiegato singolarmente. Nel 1914 fu introdotta la classifica generale a tempo, che sostituiva quella a punti in vigore i primi anni, e fu vinta da [[Alfonso Calzolari]], nonostante la richiesta di squalifica (poi comminata in penalizzazione di tre ore dalla Gazzetta) da parte dell'[[Federazione Ciclistica Italiana|Unione velocipedistica italiana]] che gli imputava di essersi attaccato ad un'auto sulla Salita delle Svolte.
 
I maggiori protagonisti nei primi anni furono Ganna e Galetti e dopo alcune annate interlocutarie e l'inizio della [[Prima guerra mondiale]] si ebbero diversi protagonisti che sarebbero divenuti leggendari: [[Costante Girardengo]], [[Giovanni Brunero]], [[Alfredo Binda]] e [[Gaetano Belloni]]. Girardengo, Brunero e Belloni vinsero i primi cinque Giri d'Italia dopo la guerra ma nell'edizione del [[Giro d'Italia 1925|1925]] si affrontarono Girardengo, Brunero, Belloni (già vincitori della corsa rosa) ed il giovane Binda che prevalse distanziando i rivali di diversi minuti. Tra il [[1926]] e il [[1929]] Binda trovò solo Brunero come valido rivale e riuscì a vincere tre giri consecutivi lasciando a Brunero solo l'edizione del [[Giro d'Italia 1926|1926]]. Il dominio di Binda era tanto forte che gli organizzatori della corsa rosa decisero di non farlo partecipare al [[Giro d'Italia 1930]], riconoscendogli comunque un premio pari a quello che sarebbe spettato al vincitore, cioè 22.500 lire.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=3107|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Mario Spairani|titolo=100 Anni di Ciclismo, Speciale 100 anni di Giro: 1909-1930|giorno=24|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
La partenza del Giro fu posta per tutte le edizioni a [[Milano]] tranne nel [[Giro d'Italia 1911|1911]] e nel [[Giro d'Italia 1929|1929]] (a [[Roma]]) e nel [[1930]] (a [[Messina]]) mentre l'arrivo fu piazzato ancora a Milano ad eccezione del Giro 1911, dove l'arrivo fu a Roma e nel [[Giro d'Italia 1912|1912]] dove l'arrivo fu disposto a [[Bergamo]].
 
=== 1931-1955: epoca d'oro di Coppi e Bartali ===
[[File:Fausto Coppi.jpg|left|thumb|upright=0.7|Fausto Coppi]]
[[Armando Cougnet]], vero ideatore e fac totum del Giro d’Italia fin dalla sua fondazione e fino al [[1948]], decise nel [[1931]] di istituire per il leader della corsa un simbolo che lo rendesse riconoscibile a prima vista in mezzo al folto plotone. Fu così introdotta la maglia rosa, che venne vestita da [[Learco Guerra]] per primo, al termine della prima tappa del [[Giro d'Italia 1931|Giro 1931]] tra [[Milano]] e [[Mantova]].
 
Nel [[Giro d'Italia 1933|1933]] invece si decise di premiare chi più di altri primeggiava sulle vette, e si diede il la al [[Gran Premio della Montagna]], con quattro salite che assegnavano punti. A vincere fu Binda, che transitò davanti a tutti su tutte le quattro salite designate e vinse anche quel Giro, dopo due anni di sfortunati ritiri.
[[File:Gino Bartali.jpg|thumb|upright=0.7|Gino Bartali]]
Dal [[1934]] vinsero Guerra, [[Vasco Bergamaschi]], [[Gino Bartali]], [[Giovanni Valetti]], [[Fausto Coppi]] e [[Fiorenzo Magni]]. In particolare Coppi dimostrò la sua forza al [[Giro d'Italia 1949|Giro 1949]] nella tappa [[Cuneo]]-[[Pinerolo]] dove riuscì ad attaccare sul primo dei cinque colli della frazione, il [[Colle della Maddalena]], sorprendendo il suo diretto avversario Gino Bartali. A pochi chilometri dalla Maddalena scattò anche Bartali e la corsa si spezzò con pochi corridori ad inseguire Coppi e Bartali. I corridori affrontarono [[Colle di Vars|Vars]], [[Colle dell'Izoard|Izoard]], Monginevro e [[Colle del Sestriere|Sestriere]] incontrando diverse difficoltà meccaniche che fecero perdere molto tempo ai ciclisti. A fine tappa Coppi vinse con più di dieci minuti su Bartali e quasi venti su [[Alfredo Martini]], terzo classificato.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=3108|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Mario Spairani|titolo=100 Anni di Ciclismo, Speciale 100 anni di Giro: 1931-1955|giorno=24|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
Nel [[Giro d'Italia 1950|1950]] lo svizzero [[Hugo Koblet]] vinse la corsa divenendo il primo corridore straniero a vincere il Giro d'Italia.
 
Altri successi andarono a Magni e a Coppi dopodiché fu nuovamente un corridore [[Svizzera|svizzero]], [[Carlo Clerici]] a vincere la corsa rosa, conquistando una sola tappa. L'ultimo successo dell'epoca d'oro andò a Magni.
 
Nell'''epoca d'oro'' il Giro iniziò e terminò quasi sempre nella città sede della Gazzetta dello Sport, ovvero Milano, eccetto nelle edizioni del '49 dove la partenza fu fissata a [[Palermo]] e l'arrivo a [[Monza]], nel [[Giro d'Italia 1950|'50]] dove l'arrivo fu previsto a Roma e nel [[Giro d'Italia 1954|'54]] quando fu ancora Palermo sede di partenza del Giro.
[[File:Eddy Merckx Molteni 1973.jpg|left|thumb|upright=0.7|Il Cannibale, Eddy Merckx]]
Sia nel '50 sia nel '54, ovvero quando la partenza della corsa fu Palermo la vittoria finale andò a ciclisti svizzeri.
 
=== 1956-1978: dominio straniero ===
 
Dal [[Giro d'Italia 1956]] comincia un vero e proprio dominio straniero che vede le vittorie di [[Charly Gaul]], [[Jacques Anquetil]] in mezzo quelle degli italiani [[Gastone Nencini]], [[Ercole Baldini]], [[Arnaldo Pambianco]] e [[Franco Balmamion]]. Dopo le vittorie di [[Vittorio Adorni]] e [[Gianni Motta]] davanti allo sfortunato [[Italo Zilioli]] (tre secondi posti in tre anni) incomincia una nuova era che vede contrapporsi il ''Cannibale'' [[Eddy Merckx]] e [[Felice Gimondi]]: il [[Belgio|belga]] vincerà 5 giri in sette anni mentre Gimondi trionferà in tre occasioni; in mezzo i successi dello [[Svezia|svedese]] [[Gösta Pettersson]] e di [[Fausto Bertoglio]]. Dopo i successi dei belgi [[Michel Pollentier]] e [[Johan De Muynck]] incominciò una nuovo dualismo.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=3109|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Mario Spairani|titolo=100 Anni di Ciclismo, Speciale 100 anni di Giro: 1956-1978|giorno=24|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
In questo periodo la città destinata ad ospitare la partenza fu cambiata annualmente tra il [[1960]] ed il [[1978]] solo in due edizioni Milano ospitò l'inizio della corsa; anche l'arrivo fu cambiato quasi ogni anno ma era quasi sempre stabilito a Milano.
 
=== 1979-1990: dualismo Saronni-Moser e l'arrivo di Hinault ===
A soli 21 anni [[Giuseppe Saronni]] vince il Giro d'Italia davanti a colui che diventerà il suo più grande rivale [[Francesco Moser]]. Negli anni ottanta arriva al Giro d'Italia il [[Francia|transalpino]] [[Bernard Hinault]] che parteciperà a tre giri vincendoli tutti. [[Giovanni Battaglin]], Saronni e Moser si spartiranno gli altri successi uno a testa nella prima metà degli anni 80'. Nella seconda metà degli anni ottanta le vittorie della ''corsa rosa'' andranno a [[Roberto Visentini]], all'[[Irlanda|irlandese]] [[Stephen Roche]], allo [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Andrew Hampsten]], al francese [[Laurent Fignon]] e a [[Gianni Bugno]].<ref name = 79-09 >{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=3110|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Mario Spairani|titolo=100 Anni di Ciclismo, Speciale 100 anni di Giro: 1979-2009|giorno=24|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
In questo periodo solo in tre edizioni Milano ospitò l'arrivo del Giro ma non fu mai fissata la partenza nel capoluogo [[Lombardia|lombardo]].
 
=== 1991-1999: da Indurain a Pantani ===
[[File:Marco Pantani.jpg|left|thumb|upright=0.7|Marco Pantani]]
Nella prima metà degli [[anni 1990]] furono molti i duelli fra [[Gianni Bugno]], [[Claudio Chiappucci]] e [[Franco Chioccioli]] ma, dopo le vittorie al [[Tour de France]], fu lo [[Spagna|spagnolo]] [[Miguel Indurain]] a dominare la corsa italiana conquistando le tappe a cronometro, specialità nella quale era maestro e difendendosi in salita: in questo modo conquistò i giri [[Giro d'Italia 1992|1992]] e [[Giro d'Italia 1993|1993]]; in quest'ultimo venne messo in difficoltà dal [[Lettonia|lettone]] [[Pëtr Ugrumov]] che giunse secondo a meno di un minuto. Nel [[1994]] il [[Giro d'Italia 1994|Giro]] andò a [[Evgenij Berzin]]: il russo prese il comando nella quarta tappa a [[Campitello Matese]] e pochi giorni dopo consolidò il vantaggio vincendo la crono di [[Follonica]]; dopo le tappe per velocisti arrivarono le salite: qui Pantani si mise in mostra vincendo a [[Merano]] e all'[[Aprica]], Berzin comunque suggellò il primato conquistando un'altra prova contro il tempo, lasciò indietro i rivali e si aggiudicò il Giro. Indurain per la prima volta non vinse, ma si riscattò poi al Tour. Dopo i successi di [[Tony Rominger]], Tonkov e [[Ivan Gotti]], il [[Giro d'Italia 1998|1998]] fu l'anno del "pirata" Pantani, che batté Tonkov e conquistò Giro e [[Tour de France 1998|Tour de France]]. Nel [[Giro d'Italia 1999|Giro 1999]] [[Marco Pantani]] ripartì come favorito riuscendo a portarsi in testa, ma a poche tappe dalla fine venne fermato dopo la frazione di [[Madonna di Campiglio]] per valori di [[ematocrito]] fuori della norma. Il Giro andò a Gotti che bissò il successo del 1997.<ref name= 79-09 />
 
Tra il [[1991]] e il [[1999]] Milano non fu mai ospite della partenza del Giro ma l'arrivo fu sempre disposto a Milano. Nel 1996 il Giro partì da [[Atene]], in [[Grecia]] e nel 1998 partì da [[Nizza]] in Francia.
 
=== 2000-2014: gli anni recenti ===
==== 2000-2005: le vittorie di Simoni e Savoldelli ====
Il [[Giro d'Italia 2000|Giro 2000]] prese il via da Roma per celebrare il [[Giubileo universale della Chiesa cattolica|Giubileo]]. Dopo una prima settimana dedicata ai velocisti, arrivarono le prime montagne e subito [[Francesco Casagrande]] prese la maglia rosa sull'[[Abetone]] staccando di 1'39" i primi avversari, tra cui [[Stefano Garzelli]]. Casagrande riuscì a controllare la corsa nonostante gli attacchi di [[Gilberto Simoni]] e di Garzelli; la gara si decise così nella penultima tappa, la cronoscalata del [[Sestriere]]: Garzelli, che doveva recuperare 25", inflisse al toscano un distacco di 1'52" e si aggiudicò il Giro. Terzo chiuse Simoni.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2456|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Pellegrini|titolo=10 anni di Giro: 2000 - Il trionfo del giovane Garzelli|giorno=28|mese=aprile|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
[[File:Simoni Gilberto 2007.jpg|thumb|upright=0.7|Simoni, due volte vincitore nel 2001 e 2003]]
Nell'[[Giro d'Italia 2001|edizione 2001]] già al quinto giorno, sulle prime salite, alcuni ''big'' rimasero già attardati, e la maglia rosa andò a [[Dario Frigo]].<ref name="centoannigiro01">{{cita web|url=http://centoannigiro.gazzetta.it/index.php?language=it&year=2001&zone=13&tab=2001|titolo=Giro d'Italia - 2001 / La storia|accesso=6 maggio 2011|editore=[[La Gazzetta dello Sport|centoannigiro.gazzetta.it]]}}</ref> Il varesino guidò la generale per nove giorni, fino al tappone dolomitico con [[Marmolada]] e [[Passo Pordoi|Pordoi]], quando Simoni staccò tutti i rivali e prese il simbolo del primato lasciando la vittoria di tappa a [[Julio Alberto Pérez Cuapio]].<ref name="centoannigiro01"/> Frigo provò allora il sorpasso nella cronometro di [[Salò]], ma invano, poi, tra il 6 e il 7 giugno, ecco le perquisizioni dei [[Comando carabinieri per la tutela della salute|NAS]] ad [[Imperia]]: nella stanza di Frigo vennero rinvenute sostanze dopanti, il ciclista venne di conseguenza allontanato dalla gara. La tappa dell'indomani venne annullata, due giorni dopo Simoni vinse anche la frazione di [[Arona]] suggellando così il successo finale.<ref name="centoannigiro01"/><ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2433|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Capuano|titolo=10 anni di Giro: 2001 - La prima di Gibo|giorno=29|mese=aprile|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
[[File:Paolosavoldelli.jpg|thumb|left|Paolo Savoldelli, trionfatore del 2002 e 2005]]
 
Nel [[Giro d'Italia 2002|2002]] la corsa partì nei [[Paesi Bassi]] e percorse [[Germania]], [[Belgio]], [[Francia]] e [[Lussemburgo]] per celebrare l'[[Unione europea]]. Protagonista di inizio Giro fu Garzelli: in rosa già dal terzo giorno, il varesino venne trovato positivo ad un diuretico e squalificato. Il simbolo del primato passò al tedesco [[Jens Heppner]], che lo tenne per dieci giorni. A [[Campitello Matese]] vinse Simoni, ma anche lui venne squalificato per una positività alla cocaina, e anche un altro ''big'', Casagrande, dovette lasciare la gara, punito per una scorrettezza. Nell'ultima tappa alpina [[Paolo Savoldelli]] riuscì a staccare il rivale [[Tyler Hamilton]] e a prendere la maglia rosa a [[Cadel Evans]], che invece scivolò fuori dalla ''top 10''; nell'ultima cronometro il bergamasco resisté potendo così festeggiare la prima vittoria finale al Giro.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2481|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Pellegrini|titolo=10 anni di Giro: 2002 - Il trionfo del Falco Bergamasco|giorno=30|mese=aprile|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref><ref name="centoannigiro02">{{cita web|url=http://centoannigiro.gazzetta.it/index.php?language=it&year=2002&zone=13&tab=2002|titolo=Giro d'Italia - 2002 / La storia|accesso=11 maggio 2011|editore=[[La Gazzetta dello Sport|centoannigiro.gazzetta.it]]}}</ref>
 
Nell'[[Giro d'Italia 2003|edizione 2003]], dopo un inizio adatto ai velocisti, sul [[Monte Terminillo|Terminillo]] Garzelli conquistò un successo di tappa e la maglia rosa. Nella frazione di [[Faenza]] Simoni staccò Garzelli sottraendogli il simbolo del primato. La gara giunse alle Alpi; sullo [[Monte Zoncolan|Zoncolan]], tappa inserita per la prima volta nel Giro in questa edizione,<ref> A. SIMEOLI, Zoncolan. La montagna diventata mito, con prefazione di [[Ivan Basso]] Udine, Forum, 2014 </ref>Simoni staccò tutti e vinse in solitaria imponendosi successivamente anche all'[[Passo di Pampeago|Alpe di Pampeago]]. Con la frazione di [[Cascata del Toce]] consolidò un vantaggio già netto, andando a vincere il suo secondo Giro in tre anni.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2455|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Capuano|titolo=10 anni di Giro: 2003 - L'ultima volta del Pirata|giorno=1|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref><ref name="centoannigiro03">{{cita web|url=http://centoannigiro.gazzetta.it/index.php?language=it&year=2003&zone=13&tab=2003|titolo=Giro d'Italia - 2003 / La storia|accesso=11 maggio 2011|editore=[[La Gazzetta dello Sport|centoannigiro.gazzetta.it]]}}</ref>
 
L'[[Giro d'Italia 2004|edizione 2004]] partiva col ricordo della tragica scomparsa di Pantani, avvenuta pochi mesi prima. Nella seconda tappa vinse [[Damiano Cunego]], l'indomani in salita Simoni prese la maglia rosa; la tenne sino alla settima tappa, quando gli venne strappata da Cunego, primo a [[Montevergine (Mercogliano)|Montevergine di Mercogliano]]. Il veronese dovette cedere la maglia a [[Jaroslav Popovyč]] dopo la cronometro di [[Trieste]] vinta dallo specialista [[Serhij Hončar]], ma fu poi abile a riprenderla staccando l'ucraino nella frazione di [[Falzes]]. Le ultime tre tappe sulle Alpi permisero a Cunego, trionfatore anche a Bormio (vinse in tutto quattro tappe), di consolidare il vantaggio sul secondo, [[Serhij Hončar]], e di conquistare la sua prima "Corsa rosa". [[Alessandro Petacchi]] vinse ben nove tappe in volata.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2557|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Pellegrini|titolo=10 anni di Giro: 2004 - Il ciclone Cunego|giorno=2|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
Nell'[[Giro d'Italia 2005|edizione 2005]] i primi dieci giorni di corsa videro [[Paolo Bettini]] e [[Danilo Di Luca]] alternarsi in vetta alla classifica. Con le prime montagne fu [[Ivan Basso]] a prendere la ''leadership''; il varesino dovette però cederla a [[Paolo Savoldelli]] due giorni dopo, per poi uscire di classifica l'indomani dopo essere andato in crisi sull'ascesa dello [[Stelvio]]. Pur fuori classifica, Basso vinse la frazione di [[Limone Piemonte]] e la cronometro di [[Torino]]. Savoldelli rimase in rosa, [[Gilberto Simoni]] e [[José Rujano]] recuperarono sul bergamasco in salita salvo poi perdere quanto guadagnato a cronometro. La gara si decise sulla salita di [[Sestriere]]: Rujano, Simoni e Di Luca attaccarono da lontano, Savoldelli riuscì però a controllare a distanza e a mantenere il primato con soli 28 secondi su Simoni.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2499|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Capuano|titolo=10 anni di Giro: 2005 - Il bis del Falco|giorno=3|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
==== 2006-2010: i successi di Basso e Contador ====
[[File:Giro-2006-Gavia-Gruppo-Maglia-Rosa.jpg|thumb|Il gruppo sul Gavia, Giro 2006]]
Nel [[Giro d'Italia 2006|2006]] la corsa partì dal [[Belgio]] in memoria dei minatori [[Disastro di Marcinelle|morti nel 1956]]. Dopo la prima settimana Ivan Basso si scatenò dominando la corsa: vinse alla [[Majella|Maielletta]], si classificò secondo dietro [[Jan Ullrich]] nella cronometro di [[Pontedera]] e alle spalle del solo [[Leonardo Piepoli]] a [[La Thuile (Italia)|La Thuile]]. Dopo due settimane poteva così contare già su un vantaggio di 3'27" su [[José Enrique Gutiérrez]] e di 5'30" su Savoldelli. A [[Trento]] il varesino consolidò la ''leadership'' vincendo la tappa, l'indomani lasciò il successo a Piepoli sul Passo Furcia; suggellò infine il trionfo nella frazione dell'[[Aprica]], imponendosi in solitaria davanti a [[Gilberto Simoni]]. Basso vinse così il Giro 2006 da dominatore, con quasi 10' su Gutiérrez, 12' su Simoni e quasi 20' su Cunego e Savoldelli.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2616|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Pellegrini|titolo=10 anni di Giro: 2006 - Basso il cannibale|giorno=4|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
Nel [[Giro d'Italia 2007|2007]] la corsa prese il via dalla [[Sardegna]], con una cronosquadre da [[Caprera]] a [[La Maddalena]] per ricordare i 200 anni dalla nascita di [[Giuseppe Garibaldi]]. Nella prime due settimane vestirono di rosa [[Enrico Gasparotto]], Danilo Di Luca, [[Marco Pinotti]] e [[Andrea Noè]]. Nella dodicesima tappa, a [[Briançon]], si impose Danilo Di Luca, che rifece sua la ''leadership''. Nei giorni seguenti [[Eddy Mazzoleni]] cercò di insidiare il primato dell'abruzzese (specialmente sulle Tre Cime di Lavaredo) assieme ad un giovane [[Andy Schleck]], ma senza in realtà avvicinarsi particolarmente. Nella tappa dello [[Monte Zoncolan|Zoncolan]], dove venne inaugurato il versante di [[Ovaro]] soprannominato il Kaiser, famoso per essere la salita più difficile d'Italia<ref> A. SIMEOLI, Zoncolan. La montagna diventata mito, con prefazione di [[Ivan Basso]] ,Udine, Forum, 2014 </ref>, vincitore fu Simoni davanti al compagno Piepoli; Schleck guadagnò 32" su Di Luca mentre Mazzoleni si staccò dagli altri ''big'', scivolando al terzo posto in classifica. In pratica il Giro finì lì, decretando Di Luca vincitore davanti a Schleck.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2558|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Capuano|titolo=10 anni di Giro: 2007 - Finalmente Di Luca!|giorno=5|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
L'[[Giro d'Italia 2008|edizione 2008]] partì dalla [[Sicilia]]. [[Christian Vande Velde]], [[Franco Pellizotti]], [[Giovanni Visconti (ciclista)|Giovanni Visconti]] e [[Gabriele Bosisio]] portarono la maglia rosa nelle prime due settimane di corsa. Con l'arrivo delle tappe in salita si mise in evidenza [[Emanuele Sella]], vincitore a sorpresa al [[Passo di Pampeago]] e al [[Passo Fedaia]]; la ''leadership'' passò invece allo spagnolo [[Alberto Contador]]. Nonostante gli attacchi di [[Franco Pellizotti|Pellizotti]], Simoni, Sella e soprattutto quelli dell'agguerito [[Riccardo Riccò]], Contador si difese nelle tappe rimanenti riuscendo a tenere un vantaggio minimo fino alla cronometro finale di Milano, in occasione della quale distaccò nettamente Riccò portando il margine da 4" a 1'57". [[Marzio Bruseghin]] chiuse terzo.<ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2661|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Pellegrini|titolo=10 anni di Giro: 2008 - Il trionfo di Contador|giorno=6|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
[[File:Alberto Contador Giro.jpg|left|thumb|upright=0.7|Alberto Contador, dominatore nel 2008 e nel 2015]]
L'[[Giro d'Italia 2009|edizione 2009]], quella del [[Giro d'Italia 1909|centenario]], partì da [[Venezia]] e si concluse a [[Roma]]. Di Luca vinse subito la quarta tappa e l'indomani, nel giorno del successo di [[Denis Men'šov]] all'[[Alpe di Siusi]], vestì di rosa. L'abruzzese consolidò poi la ''leadership'' con la vittoria nella decima tappa a [[Pinerolo]]. Nella lunga cronometro di [[Riomaggiore]] fu però Men'šov a prevalere e a salire in testa alla graduatoria; sul [[Monte Petrano]] e nelle tappe seguenti Men'šov e Di Luca si diedero quindi battaglia, e il divario si ridusse a soli 20 secondi. Nella decisiva crono finale di Roma Men'šov, nonostante una caduta, riuscì a mantenere il vantaggio e a vincere così il suo primo Giro. Terzo chiuse Pellizotti. La classifica verrà poi riscritta dai giudici a causa delle squalifiche per doping di Di Luca prima, e di Pellizotti poi: secondo diventerà [[Carlos Sastre]], terzo Ivan Basso.<ref name= 79-09 /><ref>[http://www.repubblica.it/sport/ciclismo/2011/03/08/news/pelizzotti_due_anni_di_stop-13341035/ Articolo Repubblica]</ref><ref>{{cita news|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=2623|pubblicazione=spaziociclismo.it|autore=Luca Capuano|titolo=10 anni di Giro: 2009 - Il Centenario è dello Zar Denis|giorno=7|mese=maggio|anno=2010|accesso=6 gennaio 2011}}</ref>
 
L'[[Giro d'Italia 2010|edizione 2010]] partì da [[Amsterdam]], [[Paesi Bassi]]. Nei primi dieci giorni vestirono la rosa [[Bradley Wiggins]], [[Cadel Evans]], [[Vincenzo Nibali]] e [[Aleksandr Vinokurov]]. Nell'undicesima tappa, con arrivo all'Aquila, giunse invece al traguardo, con 12'40" sul gruppo, una fuga di 52 corridori: tra essi anche [[Richie Porte]], che andò in testa alla classifica provvisoria. Tre giorni dopo, nella frazione del [[Monte Grappa]] vinta da Nibali, la maglia rosa passò sulle spalle di [[David Arroyo]], anch'egli nella fuga dell'Aquila. Arroyo resisté inizialmente a Basso sullo Zoncolan e nella cronoscalata di [[Plan de Corones]], ma dovette infine cedere la maglia al varesino dopo la frazione all'[[Aprica]], nella quale il trio [[Michele Scarponi|Scarponi]]-Nibali-Basso staccò il resto del gruppo. La cronometro finale permise a Basso di incrementare ulteriormente il vantaggio su Arroyo e di vincere il suo secondo Giro. Nibali concluse terzo, Scarponi quarto.
 
==== 2011-2013: gli anni di Scarponi e Nibali ====
{{Nota
|titolo=Direttori del Giro
|contenuto=
Dalla sua nascita ad oggi, in sei hanno ricoperto la carica di direttore del Giro d'Italia:
* dal 1909 al 1948: [[Armando Cougnet]]
* dal 1949 al 1992: [[Vincenzo Torriani]]
* dal 1993 al 2003: [[Carmine Castellano]]
* dal 2004 al 2011: [[Angelo Zomegnan]]
* 2012: [[Michele Acquarone]]
* dal 2012: [[Mauro Vegni]]
}}
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
L'[[Giro d'Italia 2011|edizione 2011]], quella dell'[[Risorgimento|Unità d'Italia]], partì da [[Torino]]. Al terzo giorno la tragedia sconvolse il Giro: lungo la discesa dal [[Passo del Bocco]] il ciclista [[belgio|belga]] [[Wouter Weylandt]] cadde ad alta velocità e, nonostante i soccorsi, morì poco dopo. I consueti festeggiamenti di fine tappa vennero annullati, e la frazione successiva neutralizzata. Al termine della prima settimana, sull'[[Etna]], il favorito [[Alberto Contador]] staccò tutti e vestì di rosa. Lo spagnolo incrementò il margine sugli altri ''big'', Scarponi e Nibali, anche nelle tre successive tappe alpine della seconda settimana, allungando poi ancora nella cronoscalata del Nevegal.
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
 
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
Il successo finale fu nettamente appannaggio di Contador, con sei minuti su [[Michele Scarponi]] e sette su Nibali. La successiva squalifica per doping del vincitore, divenuta ufficiale nel febbraio del 2012,<ref>{{cita web|url=http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=NzgzNg&MenuId=MTI2Mjc&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI7%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTI2Mjc%26LangId%3D1|titolo=Alberto Contador case: the consequences of the CAS ruling|accesso=3 maggio 2012|data=6 febbraio 2012|lingua=en}}</ref> ha dato la maglia rosa a tavolino a Michele Scarponi.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/ciclismo/2012/05/03/news/scarponi_presentazione-34335658/|titolo="Voglio la maglia rosa. Ma stavolta sulla strada"|accesso=3 maggio 2012|data=3 maggio 2012}}</ref>. Nell'anno successivo, [[Giro d'Italia 2012|edizione 2012]], [[Ryder Hesjedal]], [[Canada|canadese]], trionfò nella corsa partita dalla [[Danimarca]] e più precisamente da [[Herning]]. Solamente 16 secondi di differenza da [[Joaquim Rodríguez]] (quarto minor distacco fra primo e secondo classificato nella storia del Giro). Nell'[[Giro d'Italia 2013|edizione 2013]] [[Vincenzo Nibali]] si aggiudica la corsa partita da [[Napoli]] e conclusasi a [[Brescia]]. Annata caratterizzata da numerose perturbazioni atmosferiche che fecero modificare molti tracciati delle tappe, tantoché la 19esima tappa fu anche annullata.
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
 
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
==== 2014: Nairo Quintana e il trionfo colombiano ====
{{-}}
{{S sezione|ciclismo}}
{{Cassetto fine}}
Nell'[[Giro d'Italia 2014|edizione 2014]], grande trionfo dei corridori [[Colombia|colombiani]]: [[Nairo Quintana]] vince il Giro e al secondo posto arriva il suo connazionale [[Rigoberto Urán]] a 2 minuti e 58 secondi. Lo stesso [[Rigoberto Urán]] arrivò al secondo posto al Giro anche l'[[Giro d'Italia 2013|annata precedente]].
{{Cassetto inizio
 
|titolo = Serve aiuto?
=== 2015: Ancora Contador ===
}}
Nell'[[Giro d'Italia 2015|edizione 2015]] [[Alberto Contador]] torna a trionfare nella corsa rosa, precedendo la coppia dell' [[Astana]] [[Fabio Aru]] e [[Mikel Landa]].
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
 
<inputbox>
== Maglie ==
type=commenttitle
[[File:Giro 2011-maglie.jpg|thumb|Le maglie del [[Giro d'Italia 2011]]]]
bgcolor=white
 
preload=
Quattro sono le maglie caratteristiche del Giro d'Italia, indossate durante la gara dai leader delle diverse classifiche:
editintro=
 
hidden=yes
* La '''maglia rosa''' per il corridore con il miglior tempo cumulativo (leader della classifica generale).
page=Aiuto:Sportello_informazioni
* La '''maglia rossa''' per il corridore che conquista più punti nei traguardi intermedi e sugli arrivi (leader della classifica a punti).
default=
* La '''maglia azzurra''' per il corridore che conquista più punti e bonus sulle cime (leader della classifica della montagna).
break=no
* La '''maglia bianca''' per il corridore che non ha ancora compiuto il venticinquesimo anno di età il 1º gennaio dell'anno in corso con il miglior tempo cumulativo (leader della classifica dei giovani).
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
 
</inputbox>
Nel passato ci sono state anche una maglia blu per la [[Classifica intergiro (Giro d'Italia)|Classifica intergiro]] e la ''[[Maglia nera]]''.
{{Cassetto fine}}
Inoltre l'attuale "maglia rossa" era in passato color ciclamino da cui "maglia ciclamino". Infine, la maglia azzurra era verde, anche per evitare confusioni con la maglia blu dell'intergiro, da qui la consuetudine di definire il leader degli scalatori "maglia verde"
</div>
 
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
== Regolamento ==
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
I corridori gareggiano per vincere la [[Classifica generale (Giro d'Italia)|classifica generale]], ma ci sono altre tre graduatorie accessorie: [[Classifica a punti (Giro d'Italia)|classifica a punti]], [[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|scalatori]] e per il [[Classifica giovani (Giro d'Italia)|miglior giovane]]. Il leader di ognuna veste una maglia distintiva. Un corridore che guida più di una classifica veste la maglia più prestigiosa, mentre il secondo della classifica minore indossa la maglia subordinata.
 
Vengono assegnati anche un [[Premio della Combattività (Giro d'Italia)|Premio della Combattività]] e altri [[Premi speciali (Giro d'Italia)|Premi speciali]]. Nel passato c'è stata anche una [[Classifica intergiro (Giro d'Italia)|Classifica intergiro]].
 
== Percorso ==
=== Tipologie di tappa ===
 
==== Montagna ====
[[File:Profile zoncolan.svg|thumb|upright=1.5|L'ascesa allo Zoncolan, versante di Ovaro]]
Le tappe in montagna sono la caratteristica principale ed il fiore all'occhiello del Giro, sono contraddistinte da una pendenza media molto elevata (con punte che a volte superano il 20%), non sempre a scapito della lunghezza, che le rende diverse da quelle del Tour ed estremamente dure, tanto che mettono alla prova i migliori scalatori al mondo, quasi i soli che, per tradizione, riescono a vincere la ''Corsa Rosa''. Quasi sempre la corsa rosa affronta prima gli [[Appennini]] e infine le [[Alpi]]. Alle salite mitiche del Giro, prevalentemente dolomitiche e alpine, negli ultimi anni, specialmente sotto la spinta del patron Zomegnan, si sono aggiunte nuove ascese come il [[Monte Zoncolan]] e l'[[Etna]].
Sui colli lungo il percorso sono disposti i traguardi (divisi in quattro categorie di difficoltà) che assegnano punti per la [[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|maglia azzurra]], indicante il miglior scalatore; inoltre ogni anno, al passo di maggior altitudine viene attribuito il titolo di ''[[Cima Coppi]]'', mentre alla salita ritenuta più rappresentativa, dal 2004, viene assegnato il nome di ''[[Montagna Pantani]]''.
 
==== Pianeggianti e collinari ====
Il Giro è composto anche da tappe pianeggianti o di media montagna, che molto spesso prevedono, salvo eccezioni di fughe arrivate o anticipi, arrivi in volata tra i velocisti presenti in corsa; tali frazioni erano prevalentemente considerate di ''trasferimento'' per la carovana del Giro, ma nel periodo recente gli organizzatori tendono a disegnare il percorso in modo pù diversificato, nel tentativo di aumentare spettacolo ed imprevisti per il gruppo.
Generalmente la tappa si svolge secondo uno schema preciso, adottato dalle squadre degli sprinter, che lasciano andar via una fuga, controllandone il vantaggio per poi riprenderla negli ultimi chilometri, organizzandosi in seguito in ''treni'' di corridori per lanciare la volata al velocista.
 
==== Cronometro ====
[[File:Contador rosa 5.JPG|thumb|upright=0.7|Contador a cronometro nel 2008]]
Le cronometro, tappe in cui i corridori partono alla distanza di pochi minuti gli uni dagli altri con lo scopo di realizzare il miglior tempo finale in solitaria, sono per tradizione trascurate dalla ''Corsa Rosa'' che solitamente, salvo il prologo, ne prevede solamente una nell'arco di tre settimane, spesso breve, due se è presente una cronoscalata, effettuata in salita con le stesse regole. Il Prologo negli ultimi anni è spesso stato una cronosquadre, cui è seguita una cronoscalata e per concludere una cronometro all'ultima tappa.
 
=== Inizio, fine, sconfinamenti ===
Per circa mezzo secolo il Giro è iniziato e finito a [[Milano]], città dove ha sede la ''Gazzetta dello Sport''. Anche se con sporadiche eccezioni, questa è stata la regola fino al [[Giro d'Italia 1960|1960]]: da quell'anno, il luogo di partenza è cambiato ogni volta. Per alcuni periodi (1965, 1966, 1968, 1970, 1973, 1975, 1981-1989) anche il luogo d'arrivo è cambiato; dal [[Giro d'Italia 1990|1990]] è stato ripristinato il tradizionale arrivo a [[Milano]], con un circuito da ripetere più volte che funge da passerella finale.
 
Nell'[[Giro d'Italia 2009|edizione 2009]], per commemorare il [[Giro d'Italia 1909|centenario]] della manifestazione, l'arrivo è avvenuto a [[Roma]]. La capitale era già stata luogo conclusivo del giro nel [[Giro d'Italia 1911|1911]] e nel [[Giro d'Italia 1950|1950]]. Nell'edizione [[Giro d'Italia 2010|2010]] è terminato a [[Verona]], come già avvenuto nelle edizioni [[Giro d'Italia 1981|1981]] e [[Giro d'Italia 1984|1984]]. Il [[Giro d'Italia 2011]] è iniziato a [[Torino]], prima Capitale d'[[Italia]], per commemorare le celebrazioni del 150º [[anniversario dell'Unità d'Italia]]. Nel 2013 e 2014 la corsa rosa è finita rispettivamente a Brescia e Trieste.
 
Il Giro si svolge prevalentemente in Italia, ma non di rado sono inserite partenze o conclusioni di tappa all'estero, specialmente nei paesi confinanti o prossimi come [[San Marino]] ([[Giro d'Italia 1965|1965]]), [[Città del Vaticano]] ([[Giro d'Italia 1974|1974]]), [[Francia]] ([[Giro d'Italia 1998|1998]]), [[Principato di Monaco]] ([[Giro d'Italia 1966|1966]]), [[Svizzera]], [[Austria]] e [[Slovenia]]. Alcune tappe si sono svolte anche in [[Paesi Bassi]] ([[Giro d'Italia 2010|2010]]), [[Belgio]] ([[Giro d'Italia 1973|1973]], [[Giro d'Italia 2006|2006]]), [[Germania]] ([[Giro d'Italia 2002|2002]]), [[Grecia]] ([[Giro d'Italia 1996|1996]]), [[Danimarca]] ([[Giro d'Italia 2012|2012]]) e [[Irlanda del Nord]] ([[Giro d'Italia 2014|2014]]).
 
{|class="wikitable" style="font-size:95%"
|+Partenze del Giro fuori dall'Italia
|-
| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
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!Paese
!Città
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|[[Giro d'Italia 1965|1965]]
|{{bandiera|SMR}} [[San Marino]]
|[[Città di San Marino|San Marino]]
|-
| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
|[[Giro d'Italia 1966|1966]]
|{{bandiera|MCO}} [[Principato di Monaco]]
|[[Monte Carlo]]
|-
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|[[Giro d'Italia 1973|1973]]
|{{bandiera|BEL}} [[Belgio]]
|[[Verviers]]
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|[[Giro d'Italia 1974|1974]]
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi. [[Utente:Vale93b|<span style="color:green">'''Vale'''</span><span style="background:darkgreen"><span style="color:gold">'''93b'''</span></span>]] [[Discussioni utente:Vale93b|<span style="color:blue"><sup>'''Fatti sentire!'''</sup></span>]] 01:01, 2 lug 2019 (CEST)
|colspan=2|{{bandiera|VAT}} [[Città del Vaticano]]
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|[[Giro d'Italia 1996|1996]]
|{{bandiera|GRC}} [[Grecia]]
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|[[Giro d'Italia 1998|1998]]
|{{bandiera|FRA}} [[Francia]]
|[[Nizza]]
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|[[Giro d'Italia 2002|2002]]
|{{bandiera|NLD}} [[Paesi Bassi]]
|[[Groninga]]
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|[[Giro d'Italia 2006|2006]]
|{{bandiera|BEL}} [[Belgio]]
|[[Seraing]]
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|[[Giro d'Italia 2010|2010]]
|{{bandiera|NLD}} [[Paesi Bassi]]
|[[Amsterdam]]
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|[[Giro d'Italia 2012|2012]]
|{{bandiera|DNK}} [[Danimarca]]
|[[Herning]]
|-
|[[Giro d'Italia 2014|2014]]
|{{bandiera|GBR}} [[Irlanda del Nord]]
|[[Belfast]]
|-
|[[2016]]
|{{bandiera|NLD}} [[Paesi Bassi]]
|[[Apeldoorn]]
|-
|}
 
== Albo d'oro ==
[[File:2012 Giro di italia cup.jpg|thumb|Il "trofeo senza fine" del Giro d'Italia 2012]]
''Aggiornato all'edizione 2015.<ref>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/etapes/giro_italia.php|titolo=Giro d'Italia (Ita) - Cat. Pro-Tour|lingua=fr|accesso=1º giugno 2015|editore=memoire-du-cyclisme.eu}}</ref>
 
{|class="wikitable" style="font-size:95%"
! Anno
! Vincitore
! Secondo
! Terzo
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|[[Giro d'Italia 1909|1909]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Ganna]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Galetti]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Rossignoli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1910|1910]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Galetti]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Eberardo Pavesi]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Ganna]]
|-
|[[Giro d'Italia 1911|1911]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Galetti]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Rossignoli]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Gerbi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1912|1912]]<ref>Il Giro del 1912 si disputò a squadre. Vinse il team Atala, formato da [[Luigi Ganna]] (che però non concluse il Giro), [[Carlo Galetti]], [[Giovanni Micheletto]] ed [[Eberardo Pavesi]].</ref>||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Atala (azienda)|Atala]]||{{Bandiera|FRA}} [[Peugeot]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gerbi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1913|1913]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Oriani]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Eberardo Pavesi]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Azzini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1914|1914]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfonso Calzolari]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Pierino Albini]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Lucotti]]
|-
|[[1915]]-[[1918|18]]
|colspan=3 align=center|non disputate a causa della [[Prima guerra mondiale]]
|-
|[[Giro d'Italia 1919|1919]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gaetano Belloni]]||{{Bandiera|BEL}} [[Marcel Buysse (1889)|Marcel Buysse]]
|-
|[[Giro d'Italia 1920|1920]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gaetano Belloni]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Angelo Gremo]]||{{Bandiera|FRA}} [[Jean Alavoine]]
|-
|[[Giro d'Italia 1921|1921]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Brunero]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gaetano Belloni]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bartolomeo Aymo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1922|1922]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Brunero]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bartolomeo Aymo]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Enrici]]
|-
|[[Giro d'Italia 1923|1923]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Brunero]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bartolomeo Aymo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1924|1924]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Enrici]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Federico Gay]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Angiolo Gabrielli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1925|1925]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Brunero]]
|-
|[[Giro d'Italia 1926|1926]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Brunero]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Arturo Bresciani]]
|-
|[[Giro d'Italia 1927|1927]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Brunero]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Antonio Negrini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1928|1928]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Pancera]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bartolomeo Aymo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1929|1929]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Leonida Frascarelli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1930|1930]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Marchisio]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Giacobbe]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Allegro Grandi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1931|1931]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Francesco Camusso]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Giacobbe]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Marchisio]]
|-
|[[Giro d'Italia 1932|1932]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Antonio Pesenti (ciclista)|Antonio Pesenti]]||{{Bandiera|BEL}} [[Jef Demuysere]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Remo Bertoni]]
|-
|[[Giro d'Italia 1933|1933]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]||{{Bandiera|BEL}} [[Jef Demuysere]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1934|1934]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Francesco Camusso]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Cazzulani]]
|-
|[[Giro d'Italia 1935|1935]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Vasco Bergamaschi]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Martano]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Olmo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1936|1936]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Olmo]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Severino Canavesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1937|1937]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Valetti]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Enrico Mollo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1938|1938]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Valetti]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ezio Cecchi]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Severino Canavesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1939|1939]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Valetti]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Mario Vicini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1940|1940]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Fausto Coppi]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Enrico Mollo]]||{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giordano Cottur]]
|-
|[[1941]]-[[1945|45]]
|colspan=3 align=center|non disputate a causa della [[Seconda guerra mondiale]]
|-
|[[Giro d'Italia 1946|1946]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Vito Ortelli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1947|1947]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giulio Bresci]]
|-
|[[Giro d'Italia 1948|1948]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ezio Cecchi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giordano Cottur]]
|-
|[[Giro d'Italia 1949|1949]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giordano Cottur]]
|-
|[[Giro d'Italia 1950|1950]]||{{Bandiera|CHE}} [[Hugo Koblet]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]||{{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Martini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1951|1951]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]||{{Bandiera|BEL}} [[Rik Van Steenbergen]]||{{Bandiera|CHE}} [[Ferdi Kübler]]
|-
|[[Giro d'Italia 1952|1952]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]||{{Bandiera|CHE}} [[Ferdi Kübler]]
|-
|[[Giro d'Italia 1953|1953]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]||{{Bandiera|CHE}} [[Hugo Koblet]]||{{Bandiera|ITA}} [[Pasquale Fornara]]
|-
|[[Giro d'Italia 1954|1954]]||{{Bandiera|CHE}} [[Carlo Clerici]]||{{Bandiera|CHE}} [[Hugo Koblet]]||{{Bandiera|ITA}} [[Nino Assirelli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1955|1955]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gastone Nencini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1956|1956]]||{{Bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Agostino Coletto]]
|-
|[[Giro d'Italia 1957|1957]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gastone Nencini]]||{{Bandiera|FRA}} [[Louison Bobet]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ercole Baldini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1958|1958]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ercole Baldini]]||{{Bandiera|BEL}} [[Jean Brankart]]||{{Bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|-
|[[Giro d'Italia 1959|1959]]||{{Bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]||{{Bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]||{{Bandiera|ITA}} [[Diego Ronchini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1960|1960]]||{{Bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gastone Nencini]]||{{Bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|-
|[[Giro d'Italia 1961|1961]]||{{Bandiera|ITA}} [[Arnaldo Pambianco]]||{{Bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]||{{Bandiera|ESP}} [[Antonio Suárez]]
|-
|[[Giro d'Italia 1962|1962]]||{{Bandiera|ITA}} [[Franco Balmamion]]||{{Bandiera|ITA}} [[Imerio Massignan]]||{{Bandiera|ITA}} [[Nino Defilippis]]
|-
|[[Giro d'Italia 1963|1963]]||{{Bandiera|ITA}} [[Franco Balmamion]]||{{Bandiera|ITA}} [[Vittorio Adorni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Zancanaro (ciclista)|Giorgio Zancanaro]]
|-
|[[Giro d'Italia 1964|1964]]||{{Bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]||{{Bandiera|ITA}} [[Italo Zilioli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Guido De Rosso]]
|-
|[[Giro d'Italia 1965|1965]]||{{Bandiera|ITA}} [[Vittorio Adorni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Italo Zilioli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1966|1966]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gianni Motta]]||{{Bandiera|ITA}} [[Italo Zilioli]]||{{Bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|-
|[[Giro d'Italia 1967|1967]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Franco Balmamion]]||{{Bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|-
|[[Giro d'Italia 1968|1968]]||{{Bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]||{{Bandiera|ITA}} [[Vittorio Adorni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1969|1969]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Claudio Michelotto]]||{{Bandiera|ITA}} [[Italo Zilioli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1970|1970]]||{{Bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]||{{Bandiera|BEL}} [[Martin Van Den Bossche]]
|-
|[[Giro d'Italia 1971|1971]]||{{Bandiera|SWE}} [[Gösta Pettersson]]||{{Bandiera|BEL}} [[Herman Van Springel]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ugo Colombo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1972|1972]]||{{Bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]||{{Bandiera|ESP}} [[José Manuel Fuente]]||{{Bandiera|ESP}} [[Francisco Galdós]]
|-
|[[Giro d'Italia 1973|1973]]||{{Bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Battaglin]]
|-
|[[Giro d'Italia 1974|1974]]||{{Bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gianbattista Baronchelli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1975|1975]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Bertoglio]]||{{Bandiera|ESP}} [[Francisco Galdós]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1976|1976]]||{{Bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]||{{Bandiera|BEL}} [[Johan De Muynck]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fausto Bertoglio]]
|-
|[[Giro d'Italia 1977|1977]]||{{Bandiera|BEL}} [[Michel Pollentier]]||{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gianbattista Baronchelli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1978|1978]]||{{Bandiera|BEL}} [[Johan De Muynck]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gianbattista Baronchelli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]
|-
|[[Giro d'Italia 1979|1979]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]||{{Bandiera|SWE}} [[Bernt Johansson]]
|-
|[[Giro d'Italia 1980|1980]]||{{Bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]||{{Bandiera|ITA}} [[Wladimiro Panizza]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Battaglin]]
|-
|[[Giro d'Italia 1981|1981]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Battaglin]]||{{Bandiera|SWE}} [[Tommy Prim]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]
|-
|[[Giro d'Italia 1982|1982]]||{{Bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]||{{Bandiera|SWE}} [[Tommy Prim]]||{{Bandiera|ITA}} [[Silvano Contini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1983|1983]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Roberto Visentini]]||{{Bandiera|ESP}} [[Alberto Fernández (ciclista)|Alberto Fernández]]
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|[[Giro d'Italia 1984|1984]]||{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]||{{Bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]||{{Bandiera|ITA}} [[Moreno Argentin]]
|-
|[[Giro d'Italia 1985|1985]]||{{Bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]||{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]||{{Bandiera|USA}} [[Greg LeMond]]
|-
|[[Giro d'Italia 1986|1986]]||{{Bandiera|ITA}} [[Roberto Visentini]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]
|-
|[[Giro d'Italia 1987|1987]]||{{Bandiera|IRL}} [[Stephen Roche]]||{{Bandiera|GBR}} [[Robert Millar]]||{{Bandiera|NLD}} [[Erik Breukink]]
|-
|[[Giro d'Italia 1988|1988]]||{{Bandiera|USA}} [[Andrew Hampsten]]||{{Bandiera|NLD}} [[Erik Breukink]]||{{Bandiera|CHE}} [[Urs Zimmermann]]
|-
|[[Giro d'Italia 1989|1989]]||{{Bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]||{{Bandiera|ITA}} [[Flavio Giupponi]]||{{Bandiera|USA}} [[Andrew Hampsten]]
|-
|[[Giro d'Italia 1990|1990]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gianni Bugno]]||{{Bandiera|FRA}} [[Charly Mottet]]||{{Bandiera|ITA}} [[Marco Giovannetti]]
|-
|[[Giro d'Italia 1991|1991]]||{{Bandiera|ITA}} [[Franco Chioccioli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Claudio Chiappucci]]||{{Bandiera|ITA}} [[Massimiliano Lelli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1992|1992]]||{{Bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]||{{Bandiera|ITA}} [[Claudio Chiappucci]]||{{Bandiera|ITA}} [[Franco Chioccioli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1993|1993]]||{{Bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]||{{Bandiera|LVA}} [[Pëtr Ugrumov]]||{{Bandiera|ITA}} [[Claudio Chiappucci]]
|-
|[[Giro d'Italia 1994|1994]]||{{Bandiera|RUS}} [[Evgenij Berzin]]||{{Bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]]||{{Bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]
|-
|[[Giro d'Italia 1995|1995]]||{{Bandiera|CHE}} [[Tony Rominger]]||{{Bandiera|RUS}} [[Evgenij Berzin]]||{{Bandiera|LVA}} [[Pëtr Ugrumov]]
|-
|[[Giro d'Italia 1996|1996]]||{{Bandiera|RUS}} [[Pavel Tonkov]]||{{Bandiera|ITA}} [[Enrico Zaina]]||{{Bandiera|ESP}} [[Abraham Olano]]
|-
|[[Giro d'Italia 1997|1997]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ivan Gotti]]||{{Bandiera|RUS}} [[Pavel Tonkov]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Guerini (ciclista)|Giuseppe Guerini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1998|1998]]||{{Bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]]||{{Bandiera|RUS}} [[Pavel Tonkov]]||{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Guerini (ciclista)|Giuseppe Guerini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1999|1999]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ivan Gotti]]||{{Bandiera|ITA}} [[Paolo Savoldelli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gilberto Simoni]]
|-
|[[Giro d'Italia 2000|2000]]||{{Bandiera|ITA}} [[Stefano Garzelli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Francesco Casagrande]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gilberto Simoni]]
|-
|[[Giro d'Italia 2001|2001]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gilberto Simoni]]||{{Bandiera|ESP}} [[Abraham Olano]]||{{Bandiera|ESP}} [[Unai Osa]]
|-
|[[Giro d'Italia 2002|2002]]||{{Bandiera|ITA}} [[Paolo Savoldelli]]||{{Bandiera|USA}} [[Tyler Hamilton]]||{{Bandiera|ITA}} [[Pietro Caucchioli]]
|-
|[[Giro d'Italia 2003|2003]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gilberto Simoni]]||{{Bandiera|ITA}} [[Stefano Garzelli]]||{{Bandiera|UKR}} [[Jaroslav Popovyč]]
|-
|[[Giro d'Italia 2004|2004]]||{{Bandiera|ITA}} [[Damiano Cunego]]||{{Bandiera|UKR}} [[Serhij Hončar]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gilberto Simoni]]
|-
|[[Giro d'Italia 2005|2005]]||{{Bandiera|ITA}} [[Paolo Savoldelli]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gilberto Simoni]]||{{Bandiera|VEN 1930-2006}} [[José Rujano]]
|-
|[[Giro d'Italia 2006|2006]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ivan Basso]]||{{Bandiera|ESP}} [[José Enrique Gutiérrez]]||{{Bandiera|ITA}} [[Gilberto Simoni]]
|-
|[[Giro d'Italia 2007|2007]]||{{Bandiera|ITA}} [[Danilo Di Luca]]||{{Bandiera|LUX}} [[Andy Schleck]]||{{Bandiera|ITA}} [[Eddy Mazzoleni]]
|-
|[[Giro d'Italia 2008|2008]]||{{Bandiera|ESP}} [[Alberto Contador]]||{{Bandiera|ITA}} [[Riccardo Riccò]]||{{Bandiera|ITA}} [[Marzio Bruseghin]]
|-
|[[Giro d'Italia 2009|2009]]||{{Bandiera|RUS}} [[Denis Men'šov]]||{{Bandiera|ITA}} <del>[[Danilo Di Luca]]</del><ref name="Di Luca">Di Luca è risultato positivo al CERA in due controlli durante la corsa: il 20 maggio dopo la tappa di Arenzano e il 28 maggio dopo quella di Benevento. L'8 agosto anche le controanalisi hanno confermato la positività del corridore. Il 1º febbraio 2010 il CONI ha sospeso il corridore per due anni (con effetto dal 22 luglio 2009). Si veda {{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/Ciclismo/08-08-2009/di-luca-doping-confermato--50982916178.shtml|titolo=Di Luca, doping confermato Positivo alla controanalisi|pubblicazione=gazzetta.it|giorno=8|mese=agosto|anno=2009|accesso=28 maggio 2011}}</ref><br />{{Bandiera|ESP}} [[Carlos Sastre]]||{{Bandiera|ITA}} <del>[[Franco Pellizotti]]</del><ref name="Pellizotti">Nel marzo del 2011 l'italiano Pellizotti viene sospeso per due anni dal [[Tribunale Arbitrale dello Sport]] di Losanna per aver violate norme anti-doping. Di conseguenza, lo stesso TAS ha annullato tutti i risultati conseguiti dall'atleta dal 9 maggio 2009. Si veda {{Cita news|lingua=en|url=http://www.tas-cas.org/en/infogenerales.asp/4-3-4616-1092-4-1-1/5-0-1092-15-1-1/|titolo=The Court of Arbitration for Sport (CAS) imposes a two year ban on the Italian cyclists Pietro Caucchioli and Franco Pellizotti|pubblicazione=tas-cas.org|giorno=8|mese=marzo|anno=2011|accesso=24 aprile 2011}}</ref><br />{{Bandiera|ITA}} [[Ivan Basso]]
|-
|[[Giro d'Italia 2010|2010]]||{{Bandiera|ITA}} [[Ivan Basso]]||{{Bandiera|ESP}} [[David Arroyo]]||{{Bandiera|ITA}} [[Vincenzo Nibali]]
|-
|[[Giro d'Italia 2011|2011]]||{{bandiera|ESP}} <del>[[Alberto Contador]]</del><ref name="Contador">In seguito alla squalifica di Contador per doping, in base alla sentenza del [[Tribunale Arbitrale dello Sport]], allo spagnolo sono stati annullati i risultati ottenuti dal 25 gennaio 2011. Si veda {{Cita news|lingua=en|url=http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=NzgzNA&MenuId=MTI2Mjc&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI7%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTI2Mjc%26LangId%3D1|titolo=Press release: CAS decision in Contador case|editore=Uci.ch|giorno=6|mese=febbraio|anno=2012|accesso=11 febbraio 2012}}, {{Cita news|lingua=en|url=http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=NzgzNg&MenuId=MTI2Mjc&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI7%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTI2Mjc%26LangId%3D1|titolo=Alberto Contador case: the consequences of the CAS ruling|editore=Uci.ch|giorno=6|mese=febbraio|anno=2012|accesso=11 febbraio 2012}}</ref><br />{{Bandiera|ITA}} [[Michele Scarponi]]<ref name="Scarponi">La vittoria del Giro d'Italia 2011 fu assegnata a [[Michele Scarponi]], secondo nella classifica generale. Si veda al riguardo {{Cita web|lingua=en|url=http://www.uci.html.infostradasports.com/cache/2/TheASP.asp@PageID%3D102006&SportID%3D102&CompetitionID%3D20559&SeasonID%3D480&ClassID%3D1&GenderID%3D1&EventID%3D12146&EventPhaseID%3D564829&PhaseID%3D564829&PhaseClassificationID%3D456955&TaalCode%3D2&StyleID%3D0&Cache%3D2.html?810253|titolo=Results Giro d'Italia (ITA/UWT) - 2011|pubblicazione=Uci.ch|accesso=18 febbraio 2012}}</ref>||{{Bandiera|ITA}} [[Vincenzo Nibali]]||{{Bandiera|FRA}} [[John Gadret]]
|-
|[[Giro d'Italia 2012|2012]]||{{Bandiera|CAN}} [[Ryder Hesjedal]]||{{Bandiera|ESP}} [[Joaquim Rodríguez]]||{{Bandiera|BEL}} [[Thomas De Gendt]]
|-
|[[Giro d'Italia 2013|2013]]||{{Bandiera|ITA}} [[Vincenzo Nibali]]||{{Bandiera|COL}} [[Rigoberto Urán]]||{{Bandiera|AUS}} [[Cadel Evans]]
|-
|[[Giro d'Italia 2014|2014]]||{{Bandiera|COL}} [[Nairo Quintana]]||{{Bandiera|COL}} [[Rigoberto Urán]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fabio Aru]]
|-
|[[Giro d'Italia 2015|2015]]||{{Bandiera|ESP}} [[Alberto Contador]]||{{Bandiera|ITA}} [[Fabio Aru]]||{{Bandiera|ESP}} [[Mikel Landa]]
|-
|}
 
== Statistiche ==
{{Vedi anche|Statistiche del Giro d'Italia}}
 
== Note ==
{{references}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=L'Italia del Giro d'Italia|autore=Daniele Marchesini|editore=[[Il Mulino]]|anno=2009|isbn=978-88-15-13198-0}}
 
== Voci correlate ==
* [[Giro Rosa]]
* [[Girobio]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|n=Categoria:Giro d'Italia|commons=Category:Giro d'Italia|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.giroditalia.it Sito ufficiale]
 
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[[Categoria:Giro d'Italia]]