Crisi del teatro Dubrovka e Opsec: differenze tra le pagine

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{{F|guerra|novembre 2010}}
{{Incidente
'''OPSEC''' è l'acronimo di ''Operations Security'' [http://www.nato.int/docu/stanag/aap006/aap-6-2010.pdf NATO AAP-6 ]. Esso è un processo che ha lo scopo di dare ad un'operazione militare l'appropriato livello di sicurezza, per negare le conoscenze al potenziale avversario circa le disposizioni, le capacità, gli intenti e le vulnerabilità delle forze amiche.
|titolo=Crisi del teatro Dubrovka
L'OPSEC, insieme alla ''Deception'', ''Psychological Operation'', ''Destruction'' e all<nowiki>'</nowiki>''Electronic Warfare'', costituisce uno dei cinque pilastri del ''Command & Control Warfare'' (C2W), che è il sistema composto di personale, equipaggiamenti, procedure, organizzato in maniera da fornire al Comandante gli strumenti necessari per condurre e portare a termine la missione assegnata.
|immagine=
|didascalia=
|nazione=RUS
|luogo=[[Mosca (Russia)|Mosca]]
|data=23 - 26 ottobre [[2002]]
|obiettivo=[[Teatro Dubrovka]]
|ora-inizio=
|ora-fine=
|tipologia=Sequestro
|vittime=almeno 129 civili e 39 combattenti
|feriti=oltre 700
|esecutori=[[Movsar Baraev]], [[Abu Bakar]], [[Šamil Salmanovič Basaev|Šamil Basaev]]
|sospetti=
|motivazione=indipendentismo [[Cecenia|ceceno]]
}}
Con il termine '''crisi del teatro Dubrovka''' ci si riferisce al sequestro avvenuto fra il 23 e il 26 ottobre [[2002]] al [[teatro Dubrovka]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]], nel quale vennero sequestrati e tenuti in ostaggio circa 850 civili da parte di un gruppo di 40 militanti armati [[ceceni]] che rivendicavano fedeltà al movimento separatista ceceno chiedendo il ritiro immediato delle forze invasori russe dalla [[Cecenia]] e la fine della [[seconda guerra cecena]].
 
I principi basilari del negare l'accesso al nemico alle informazioni risalgono a centinaia di anni fa. Esempi possono essere ritrovati nel trattato di Sun Tzu, ''L'arte della guerra'' (400-320 a.C.) o nell'opera di Niccolo Machiavelli, ''Dell'arte della guerra'' (1521).
Dopo un assedio durato oltre due giorni, le [[forze speciali]] russe [[Specnaz]] pomparono un misterioso [[arma chimica|agente chimico]] all'interno del sistema di ventilazione dell'edificio provocando la morte di 129 ostaggi e di 39 combattenti ceceni facendo poi irruzione. Altre stime portarono invece la morte dei civili ad un numero superiore alle 200 unità proprio dovute all'irroramento del [[fentanyl]] (potente analgesico oppioide sintetico) o del [[gas nervino]] nella sala del teatro Dubrovka.
L'idea di OPSEC inizia ad affermarsi durante la [[seconda guerra mondiale]]. Tuttavia, lo sviluppo di una metodologia vera e propria si ha a partire dalla [[guerra del Vietnam]], quando le Forze Armate Statunitensi costituirono per la prima volta un ''team ad hoc'' denominato ''Purple Dragon'', allo scopo appunto di determinare come il nemico fosse capace di ottenere informazioni dettagliate sulle operazioni militari. Si dovrà arrivare poi al 1988 quando, sotto la [[Ronald Reagan|presidenza Reagan]] verrà approvato un programma di sicurezza che portò alla nascita di un'Interagenzia (''Interagency OPSEC Support Staff''&nbsp;– IOSS) per identificare, controllare e proteggere le informazioni connesse alle operazioni militari USA.
 
L'OPSEC è spesso semplicemente considerata un'altra disciplina della sicurezza, in realtà, essa integra le discipline della sicurezza tradizionale nel curare la segretezza. I programmi tradizionali della sicurezza hanno dei requisiti espressi in regole e direttive, concentrate principalmente sulla tutela delle informazioni classificate.
Ufficiosamente la stampa di quasi tutto il mondo negò qualsiasi responsabilità dello stesso Presidente [[Vladimir Putin]], altri invece gli imputarono fin dai momenti successivi alla tragedia la responsabilità della decisione di usare il fentanyl.
 
L'OPSEC si focalizza prevalentemente sulle attività e informazioni non classificate.
== Il sequestro ==
Molti, infatti, erroneamente ritengono che se le informazioni o attività non sono abbastanza importanti da essere classificate, allora esse non necessitano di essere protette. Fonti governative USA stimano che fra il 75 ed il 90% dei fabbisogni della raccolta informativa degli avversari possono essere soddisfatti attraverso fonti aperte non classificate.
Durante il secondo atto dello spettacolo teatrale ''Nord-Ost'', in corso la sera del 23 ottobre [[2002]] nel teatro ubicato nell'area [[Dubrovka]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]], circa 42 membri di un commando composto principalmente da donne fece irruzione nel teatro prendendo in ostaggio circa 850 persone fra le quali anche un generale di polizia russo.
Il processo di pianificazione dell'OPSEC è articolato in cinque fasi aventi lo scopo di identificare, controllare e proteggere, generalmente, le tracce non classificate della pianificazione ed esecuzione di attività militari sensibili, mettendo in atto delle misure (passive e/o attive) con lo scopo di eliminare o ridurre le informazioni critiche al nemico. È un processo sistemico e collaudato che consente di guardare sé stessi dal punto di vista dell'avversario.
 
;Legge dell'OPSEC:
Alcune persone che al momento dell'irruzione si trovavano dietro alle quinte riuscirono a fuggire da una finestra aperta e allertarono la polizia. Le persone fuggite riportarono che circa la metà dei terroristi era inusitatamente composto da donne. Alcune conversazioni avute tramite telefoni cellulari con gli ostaggi rivelarono che i sequestratori erano armati di [[Bomba a mano|granate]] e altri di [[esplosivo|esplosivi]] legati al corpo, ma soprattutto che i sequestratori avevano disposto diverse cariche esplosive nel teatro. La maggior parte di questi esplosivi, inclusi quelli indossati dalle donne, furono trovati più tardi dalle forze di polizia.
"In breve, conosci la minaccia, conosci come proteggerti e proteggiti, o l'avversario ti vincerà!".
 
=== Richieste ===
I sequestratori — capeggiati da [[Movsar Baraev]], nipote di un ribelle [[Ceceni|ceceno]] — minacciarono di uccidere gli ostaggi se le forze russe non si fossero ritirate immediatamente e senza condizioni dalla [[Cecenia]], anche se inizialmente le autorità russe annunciarono che i terroristi avevano richiesto il pagamento di un'enorme cifra come riscatto.
 
Una videocassetta contenente la richiesta dei sequestratori entrò però in possesso dei media. Nel video, uno dei terroristi affermò la volontà di morire per la sua causa. Il video conteneva il seguente messaggio:
 
{{citazione|''Ogni nazione ha diritto al suo destino. La Russia ha sottratto questo diritto alla Cecenia e oggi vogliamo rivendicare questi diritti, che Allah ci ha dato, nella stessa maniera in cui li ha dati a qualsiasi altra nazione. Allah ci ha dato il diritto alla libertà e il diritto a scegliere il nostro destino. Gli occupanti russi hanno inondato la nostra terra con il sangue dei nostri bambini. Le persone sono ignare degli innocenti che stanno morendo in Cecenia: i leader religiosi, le donne, i bambini e i deboli. Quindi, abbiamo scelto questo approccio. Questa scelta è per la libertà del popolo ceceno e non c'è differenza in dove moriamo, quindi abbiamo deciso di morire qui, a Mosca. E porteremo con noi le vite di centinaia di peccatori. Se moriamo, altri verranno e ci seguiranno — i nostri fratelli e le nostre sorelle disposti a sacrificare le loro vite secondo il modo di Allah, per liberare la loro nazione. I nostri connazionali sono morti ma la gente dice che loro, i nostri connazionali sono terroristi e criminali. Ma la verità è che la Russia è il vero criminale.<ref>[http://archives.cnn.com/2002/WORLD/europe/10/24/moscow.siege.video/ Gunmen release chilling video]</ref>|}}
 
Secondo un esponente del [[Cremlino]], [[Sergej Jastržembskij]], ''"quando fu detto loro che il ritiro delle truppe era irrealistico in un breve periodo di tempo e che sarebbe stato un processo molto lungo, i sequestratori avanzarono la richiesta di ritiro delle truppe da tutta la repubblica cecena senza specificare in quale area fosse."''. Domandarono inoltre la fine dell'utilizzo di armi pesanti (artiglieria e forza aerea) in [[Cecenia]] e una dichiarazione pubblica fatta dal [[Presidenti della Federazione Russa|Presidente russo]] in persona in cui si sarebbe impegnato a porre fine alla [[Seconda guerra cecena|guerra in Cecenia]].
 
=== Lo stallo ===
La reazione degli spettatori all'interno del teatro alla notizia che lo stesso era sotto attacco terroristico non fu uniforme - alcune persone rimasero calme, alcune reagirono istericamente e altre svennero. La situazione nella sala era nervosa e cambiava frequentemente in base al comportamento dei sequestratori, come riportato dai media. Ogni tipo di disinformazione causava disperazione fra gli ostaggi e nuove aggressioni fra i terroristi che minacciavano di sparare agli ostaggi e di far esplodere l'edificio.
 
==== 23 ottobre ====
Circa 15 bambini e un uomo con problemi [[Cuore|cardiaci]] furono rilasciati dai sequestratori il primo giorno. Una giovane donna ventiseienne, Ol'ga Romanova, riuscì a sorpassare il cordone di sicurezza disposto dalla polizia ed entrò nel teatro. Affrontò i terroristi e stimolò gli ostaggi ad opporsi ai sequestratori, che scambiandola per un agente dell'[[Federalnaja Služba Bezopasnosti|FSB]], ossia dei [[Federalnaja Služba Bezopasnosti|servizi segreti russi]], le spararono uccidendola. Il suo corpo fu recuperato più tardi da un team medico.
 
==== 24 ottobre ====
Il [[Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite]] richiese l'immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi. Il governo russo offrì la possibilità ai terroristi di lasciare la [[Russia]] per un altro paese evitando una strage. I sequestratori chiesero inoltre la presenza sul luogo dell'assedio della [[Croce Rossa Internazionale]] e di [[Medici senza Frontiere]] per dirigere le trattative. Il colonnello dell'FSB Konstantin Vasil'ev tentò di entrare nel teatro ma fu ucciso dai sequestratori non appena si avvicinò all'edificio.
 
Figure politiche e pubbliche conosciute quali [[Aslambek Aslachanov]], [[Iosif Kobzon]], [[Irina Mucuovna Chakamada|Irina Chakamada]], [[Boris Nemcov]] e [[Grigorij Javlinskij]] presero parte nelle trattative con i terroristi. L'ex presidente dell'[[Unione sovietica]] [[Michail Gorbačëv]] annunciò la sua volontà di intervenire come intermediario nel corso delle trattative. Trattative per il rilascio di cittadini non russi furono condotte da varie ambasciate e i sequestratori promisero di rilasciare tutti gli ostaggi stranieri.
 
Secondo quanto affermato dall'FSB, 39 ostaggi furono liberati il 24 ottobre [[2002]]. I sequestratori dichiararono che erano pronti a rilasciare 50 ostaggi se [[Achmad Kadyrov]], il capo dell'amministrazione cecena, si fosse presentato al teatro. Si rivolsero anche al presidente [[Vladimir Putin]], chiedendo di interrompere le ostilità in Cecenia e di evitare di attaccare l'edificio.
 
==== 25 ottobre ====
{{vedi anche|Anna Politkovskaja}}
Durante la giornata, ancora, furono diverse le persone che presero parte alle trattative con i sequestratori: [[Sergej Govoruchin]], [[Mark Franchetti]], [[Evgenij Primakov]], [[Ruslan Aušev]] e [[Anna Politkovskaja]], la giornalista assassinata nel [[2006]] e nota per il suo impegno contro la corruzione; i terroristi chiesero di negoziare con tutti i rappresentanti di [[Vladimir Putin]].
 
I sequestratori accettarono di rilasciare 75 cittadini stranieri in presenza dei rappresentanti diplomatici dei rispettivi stati. Tuttavia, le autorità russe insistettero perché i terroristi non separassero gli ostaggi in gruppi di stranieri e cittadini russi.
Rilasciarono poi 8 bambini senza condizioni.
 
Un gruppo di medici russi, fra i quali [[Leonid Rošal']], entrò nel teatro per portare medicine agli ostaggi. Alcuni giornalisti del canale televisivo [[NTV (Russia)|NTV]] registrarono un'intervista con Movsar Baraev, dove annunciò che avrebbe potuto rilasciare tutti i bambini entro la mattinata successiva.
 
Alle 21:55, quattro ostaggi - cittadini [[Azerbaigian|azeri]] - furono rilasciati, portando il numero totale degli ostaggi liberati quel giorno a 19. Secondo quanto stabilito con i sequestratori, i cittadini degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e del [[Kazakistan]] sarebbero stati liberati la mattinata successiva.
 
[[Gennadij Vlach]], a cui fu presumibilmente detto che suo figlio era fra gli ostaggi, attraversò la piazza correndo cercando di guadagnare l'entrata del teatro. Suo figlio sembra non fosse presente all'interno del teatro, mentre lui fu ucciso dai sequestratori. Dieci minuti più tardi, un altro uomo fu visto dirigersi nella stessa direzione ma ritornò illeso.
 
Attorno a mezzanotte, un ostaggio tentò di colpire una donna presente nel commando con una bottiglia. L'ostaggio corse lungo il fondo del teatro in direzione di una delle donne seduta accanto ad un congegno esplosivo. Uno dei membri del commando cercò di colpirlo con un proiettile mancandolo e ferendo gravemente altri due ostaggi, Tamara Starkova e Pavel Zacharov, che furono evacuati dall'edificio poco dopo.
 
==== 26 ottobre: Intervengono le forze speciali ====
Durante la notte, [[Achmed Zakaev]] fece appello ai sequestratori chiedendo loro di evitare mosse sconsiderate. Due membri delle forze speciali OMON furono feriti da una granata lanciata dall'edificio.
 
La mattina del 26 ottobre [[2002]], le forze speciali russe [[Osnaz]] dei [[Federalnaja Služba Bezopasnosti|servizi segreti russi (FSB)]], con l'assistenza delle unità [[Sobr]] del Ministero dell'Interno, avanzarono prendendo d'assalto l'edificio. Membri delle forze mediche presenti sul luogo riportarono che le operazioni di assalto si scatenarono quando i sequestratori iniziarono a sparare sugli ostaggi.
 
In assenza di una qualsiasi inchiesta successiva, lo svolgersi degli eventi rimane poco chiaro e si basa sulle informazioni ricevute da testimoni oculari.
 
Verso le 5 del mattino, il riflettore che illuminava l'entrata principale del teatro fu spento. L'ostaggio [[Anna Andrianova]], una corrispondente per [[Moskovskaja Pravda]], chiamò gli studi radio dell'emittente [[Eco di Mosca]] e riferì in diretta che le forze avevano iniziato l'operazione di assalto pompando gas all'interno della sala:
 
{{citazione|''Ci stanno asfissiando! Tutte le persone si stanno sedendo nella sala... Supplichiamo di non essere avvelenati! Lo vediamo, lo sentiamo, stiamo respirando attraverso i vestiti... Per favore, dateci una possibilità. Se potete fare qualcosa, fatelo! Il nostro governo ha deciso che nessuno deve lasciare questo posto vivo.''|}}
 
Inizialmente si ipotizzò che il gas pompato all'interno dell'edificio fosse un [[anestetico]] - più tardi venne riportato essere [[Fentanyl]]<ref>[http://www.rai.it/news/articolonews/0,9217,36064,00.html Mosca, ecco come agisce il Fentanyl]</ref>, utilizzato come arma attraverso il sistema di condizionamento dell'edificio. Dopo circa 20 minuti da quando i militari hanno iniziato a immettere la miscela gassosa nell'edificio uscì una donna dall'entrata principale, a causa dell'accaduto i soldati prolungarono per altri 40 minuti il pompaggio del gas in modo che fossero sicuri che tutti i sequestratori fossero addormentati. Alle 6 del mattino (ora locale) scattò l'assalto al teatro. Le forze speciali entrarono attraverso numerosi accessi, compreso il tetto e le fogne.
 
Il raid fu preceduto dal suono di sporadici colpi di arma da fuoco e da alcune esplosioni provenienti dal teatro. All'interno, divenne chiaro sia ai sequestratori che agli ostaggi che una sostanza gassosa era stata immessa nell'edificio. Alcuni sequestrati riportarono che diverse persone presenti nella sala caddero in un sonno profondo mentre alcuni sequestratori furono costretti ad indossare maschere antigas.
 
Dopo circa un'ora e mezza di sporadici combattimenti, i soldati delle forze speciali aprirono le porte principali del teatro ed entrarono nell'auditorium freddando i sequestratori ancora presenti ed uccidendo quelli colpiti precedentemente dall'effetto del gas (principalmente donne con detonatori).
 
Il combattimento continuò in altre aree dell'edificio per circa 30 minuti. Versioni iniziali sostenevano che tre terroristi erano stati catturati vivi, ma due di essi riuscirono a scappare. Al maggio [[2007]], il destino di dieci dei terroristi rimane sconosciuto.
 
=== Il caos dei soccorsi ===
[[File:Vladimir Putin with victims of Nord-Ost terrorism.jpg|upright=1.4|thumbnail|Il presidente russo [[Vladimir Putin]] in visita agli ostaggi.]]
 
Alle 7:00 del mattino i team di soccorritori iniziarono a portare i corpi degli ostaggi fuori dall'edificio. I corpi furono disposti in file sul marciapiede dell'entrata principale del teatro, esposti a pioggia e neve. In breve tempo, l'intera area fu riempita da corpi di persone morte e da quelle vive ancora prive di sensi a causa del [[Fentanyl|gas]]. Diverse ambulanze erano costrette ad aspettare decine di minuti per ottenere il permesso di attraversare il cordone di sicurezza.
 
I corpi degli ostaggi deceduti furono collocati in due autobus parcheggiati al teatro. Tuttavia, notizie iniziali non riportavano nulla riguardo vittime fra gli ostaggi. Alcuni funzionari si recarono dai parenti degli ostaggi comunicando l'assenza totale di vittime fra i sequestrati. Un deputato del ministero per gli affari interni, [[Vladimir Vasil'ev]] annunciò che le forze speciali erano state obbligate a scatenare il blitz nel teatro dopo che alcuni ostaggi avevano tentato la fuga.
 
Il primo report ufficiale che parlava di vittime fra gli ostaggi risale alle 9 del mattino. A dispetto della morte di 5 bambini comunicata dal personale medico, l'annuncio sosteneva la mancanza di bambini fra i deceduti. Le autorità intanto non comunicavano nulla circa l'uso d'[[Fentanyl|agenti chimici]] nel [[raid]].
 
Alle 13:00, [[Vladimir Vasil'ev]] comunicò in una conferenza stampa che 67 persone erano decedute, ma ancora non menzionava la morte di alcun bambino. Confermava l'uso di uno speciale agente chimico utilizzato dalle forze speciali e che 30 terroristi erano stati catturati vivi nell'area attorno al teatro e in altre parti della città. Più tardi, il governo affermava che tutti i terroristi erano stati uccisi, inclusa una donna non cosciente uccisa all'esterno del teatro da una donna indossante un'uniforme dell'[[servizi segreti russi|FSB]].
 
Guardie armate furono assegnate negli ospedali dove le vittime erano state trasportate e ai medici fu ordinato di non rilasciare nessuno dei pazienti provenienti dal teatro per il timore che qualche terrorista si fosse nascosto fra i pazienti. I sopravvissuti furono isolati da ogni tipo di comunicazione con l'esterno e ai loro parenti non fu permesso di entrare negli ospedali; in molti casi il governo rifiutò di informare le famiglie in quali ospedali della zona fossero ricoverati i loro parenti.
 
=== Conseguenze ===
Almeno 33 terroristi e 129 ostaggi morirono durante il raid o nei giorni successivi<ref>[http://english.mn.ru/english/issue.php?2004-41-2 Nord-Ost Tragedy Goes On]</ref>. Il presidente della commissione sanitaria russa Andrei Seltsovsky annunciò che uno degli ostaggi uccisi nel raid morì per effetto del gas piuttosto che a causa delle ferita da arma da fuoco.<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/2365383.stm Gas 'killed Moscow hostages']</ref>
 
La causa di morte segnalata per tutti gli ostaggi era la stessa: terrorismo. Circa 700 ostaggi furono avvelenati da gas - molti di loro divennero invalidi di seconda e terza categoria. 12 persone soffrirono di parziali o totali problemi cardiaci. 69 bambini rimasero orfani e diverse persone delle forze speciali rimasero avvelenate dal [[Fentanyl|gas]] durante il blitz.
 
Il presidente russo [[Vladimir Putin]], durante un'apparizione televisiva del 26 ottobre, difese il blitz affermando che ''"il governo aveva fatto l'impossibile, salvando centinaia, centinaia di persone"''. Chiese perdono per non essere riusciti a salvare più ostaggi e dichiarò il lunedì successivo giorno di [[lutto nazionale]] per commemorare le persone morte.
 
Le forze di sicurezza giustificarono l'uso di [[Fentanyl|anestetico]] per la massiccia presenza di sequestratori armati con esplosivi e sparsi in ogni zona dell'edificio. Le forze speciali temevano che se i terroristi avessero avuto il sentore di essere sotto attacco, avrebbero ucciso gli ostaggi o, peggio ancora, avrebbero tentato di far detonare l'esplosivo piazzato nella struttura.
Riguardo l'uccisione di ogni terrorista privo di sensi da parte delle forze speciali, un membro del commando [[Alpha Group]] (in russo [[Spetsgruppa Alfa]]) dichiarò ai media:
{{citazione|Capisco che è crudele, ma quando ci sono due chilogrammi di [[esplosivo al plastico]] legato ad una persona, non vediamo nessun altro modo per renderli innocui<ref>[http://www.rferl.org/reports/corruptionwatch/2003/12/42-181203.asp THE OCTOBER 2002 MOSCOW HOSTAGE-TAKING INCIDENT (Part 1)]</ref>|}}
 
Nell'aprile [[2007]], l'avvocato [[Igor' Trunov]], riferì che la [[Corte Europea dei diritti dell'uomo]] aveva finalmente preso in considerazione le proteste avanzate nel [[2003]] da 58 familiari delle vittime contro il governo russo. Trunov aggiunse che non solo i cittadini [[Russia|russi]], ma anche alcuni cittadini di [[Ucraina]], [[Paesi Bassi]] e [[Kazakistan]], parteciparono alla denuncia alla [[corte di Strasburgo]].<ref>[http://eng.kavkaz.memo.ru/newstext/engnews/id/1183981.html European Court accepts applications of Dubrovka terror act victims]</ref>
 
Sempre nell'aprile [[2007]], [[Tat'jana Karpova]], vice presidente dell'[[organizzazione Nord-Ost]] fondata da ostaggi e familiari delle vittime, chiese una nuova indagine criminale. Sostenne il fallimento delle autorità russe nell'adempiere ai propri obblighi riguardo al diritto alla vita. Mise inoltre in evidenza che ''"abbiamo prove che a 69 feriti non furono garantite cure mediche"'' e che ''"l'80% degli ostaggi sopravvissuti sono potenziali invalidi, inclusi rischi di futuri problemi [[Oncologia|oncologici]] e la possibilità che donne avvelenate dal gas possano in futuro partorire bambini con difetti fisici"''.<ref>[http://eng.kavkaz.memo.ru/newstext/engnews/id/1184582.html "Nord-Ost" demands new criminal cases]</ref>
 
== Inchiesta ufficiale ==
L'inchiesta che il pubblico ministero di [[Mosca (Russia)|Mosca]] effettuò per tre anni e mezzo non riuscì a fornire informazioni circa l'agente chimico che uccise gli ostaggi, il possibile antidoto all'agente, il numero di ostaggi rilasciati, il numero di terroristi che hanno assaltato il teatro e i nomi degli ufficiali che presero la decisione del blitz. Gli ostaggi confermarono di aver contato 54 terroristi, mentre secondo le versioni ufficiali soltanto 40 sequestratori erano nell'edificio.
 
Il 1º giugno [[2007]] arrivò la notizia che l'indagine ufficiale era stata sospesa. La motivazione fornita fu che il colpevole non era stato identificato.<ref>[http://www.online-translator.com/url/tran_url.asp?direction=re&autotranslate=on&transliterate=on&url=www.echo.msk.ru/news/377874.phtml Investigation of the case of hostage taking at the Theatre Center at Dubrovka in October, 2002, was suspended]</ref>
 
== Effetti a lungo termine ==
Gli attacchi spinsero [[Putin]] a stringere la morsa in [[Cecenia]]. Le agenzie di stampa del governo russo riportarono che 30 ribelli ceceni furono uccisi in una battaglia nei pressi di [[Groznyj]] il 28 ottobre [[2002]] e Putin, in seguito alle attività terroristiche, annunciò delle misure adeguate alla minaccia.<ref>[http://web.archive.org/web/20021113232600/http://www.rferl.org/nca/features/2002/10/28102002134429.asp Russia: Putin Vows to Take 'Appropriate Measures' Against Terrorists]</ref><ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/2368023.stm Putin vows to crush rebels]</ref>
L'offerta di una trattativa incondizionata con la Russia, avanzata dal presidente Maskhadov's, fu rigettata dal ministro degli esteri russo [[Sergej Viktorovič Lavrov|Sergej Lavrov]], che paragonava una simile trattativa ad una negoziazione similare dell'Europa con [[Osama bin Laden]].<ref>[http://www.rferl.org/reports/caucasus-report/2005/02/6-110205.asp Is it too late for peace talks in Chechnya?]</ref>
 
La Russia accusò inoltre [[Achmed Zakaev]], diplomatico ceceno e associato a Aslan Maskhadov, di coinvolgimento. Durante una sua visita in [[Danimarca]] per un congresso nell'ottobre [[2002]], i russi chiesero il suo arresto e la sua estradizione. Fu trattenuto in Danimarca per oltre un mese, ma fu rilasciato dopo che le autorità danesi affermarono che non vi erano prove sufficienti. Il 7 dicembre [[2002]] Zakayev chiese asilo politico a [[Londra]]. Le autorità inglesi lo arrestarono ma fu rilasciato a seguito del pagamento di una cauzione di oltre cinquantamila sterline. Il percorso per la sua estradizione proseguì, ma il 13 novembre [[2003]] un giudice britannico rigettò la richiesta di estradizione russa, definendolo una figura motivata politicamente e a rischio di tortura. Il 29 novembre gli venne garantito asilo politico in [[Gran Bretagna]].
 
Il 1º novembre [[2002]], la [[Duma]] approvò nuove restrizioni sulla stampa russa per eventi riguardanti il terrorismo; restrizioni che ricevettero, come previsto, ampia approvazione anche dalle camere superiori e dal presidente Putin stesso.
La stessa Duma rifiutò poi una proposta avanzata dall'unione delle forze liberali per creare una commissione incaricata di verificare e di indagare le azioni governative tenute durante l'assedio al teatro. Queste nuova condotta fece tornare in Russia il timore che Putin stesse sistematicamente prendendo il controllo dei media.<ref>[http://www.pbs.org/newshour/media/media_watch/july-dec02/russia_11-13.html Russian Duma approves anti-terror measures]</ref>
 
Nel [[2003]], l'organizzazione umanitaria Human Right Watch denunciava un aumento delle barbarie perpetrate dalla polizia russa verso la popolazione cecena.<ref>[http://www.hrw.org/backgrounder/eca/russia032003.htm On the Situation of Ethnic Chechens in Moscow]</ref>
 
== Note ==
<div style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
<references/>
</div>
 
== Bibliografia ==
*in [[lingua inglese]]:
** ''"Russia under Putin", The Harvill Press, Londra, 2001, ISBN 1-86046-975-2''
** ''"A Dirty War: A Russian reporter in Chechnya", The Harvill Press, Londra, 2001, ISBN 1-86046-897-7''
** ''"A Small Corner of Hell: Dispatches from Chechnya", University of Chicago Press, Chicago, 2003, ISBN 0-226-67432-0''
** ''"Putin's Russia", The Harvill Press, Londra, 2004, ISBN 1-84343-050-9''
 
*in [[lingua italiana]]:
**''"Proibito parlare. Cecenia, Beslan, Teatro Dubrovka: le verità scomode della Russia di Putin" di [[Anna Politkovskaja]], [[Mondadori editore|Mondadori]], 2007, ISBN 88-04-56780-5''
**''"Cecenia, il disonore russo" di [[Anna Politkovskaja]], con prefazione di [[André Glucksmann]], [[Fandango (azienda)|Fandango]], 2003, ISBN 88-87517-55-X. Riedizione nel 2009, con prefazione di [[Roberto Saviano]]''
**''"La Russia di Putin" di [[Anna Politkovskaja]], [[Adelphi]], 2005, ISBN 88-459-1974-9''
 
== Voci correlate ==
* [[Anna Politkovskaja]]
* [[Strage di Beslan]]
* [[Vladimir Putin]]
* [[Cecenia]]
* [[Russia]]
* [[Terrorismo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|commons=Category:2002 Moscow theater hostage crisis|commons_preposizione=sugli|q|q_preposizione=sugli|etichetta=Crisi del Teatro Dubrovka}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/09/09/AR2006090901105.html Bin Laden Trail 'Stone Cold'], ''[[Washington Post]]'', 10 settembre 2006
*[http://www.time.com/time/europe/magazine/2002/1104/cover/story.html Theater of War] - Speciale del [[TIME Magazine]]
*[https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/03/19/AR2008031903760.html After a Decade at War With West, Al-Qaeda Still Impervious to Spies], ''[[Washington Post]]'', 20 marzo 2008
*[http://www.pravdabeslana.ru/nordost/dokleng.htm 2006 Report sulla crisi dell'organizzazione Nord-Ost]
* {{cita web|http://www.ioss.gov/|U.S. Government OPSEC site}}
*[http://www.repubblica.it/online/esteri/moscadue/blitz/blitz.html Blitz notturno nel teatro, muoiono più di 90 ostaggi]
* [https://web.archive.org/web/20090924101325/http://www.dtic.mil/doctrine/jel/new_pubs/jp3_13_3.pdf Operations Security (JP 3-13.3)] PDF U.S. DoD Operations Security Doctrine
*[[Marcello Flores]], ''[http://www.radio.rai.it/podcast/A41354864.mp3 La strage al teatro Dubrovka di Mosca]'' (da [[Wikiradio]] di [[Radio3]], in onda il 26/10/2011)
* {{cita web|http://www.opsecprofessionals.com|Operations Security Professionals}}
 
{{Portale|guerra}}
{{Guerra al Terrorismo}}
{{Portale|Guerra}}
 
[[Categoria:Federazione RussaIntelligence]]
[[Categoria:Storia di Mosca]]
[[Categoria:Storia della Cecenia]]
[[Categoria:Terrorismo in Russia]]
[[Categoria:Stragi]]