Stati Uniti d'America e Maßweiler: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati della Renania-Palatinato}}
{{Nota disambigua2|"Stati Uniti", "United States" e "USA" rimandano qui. Se stai cercando altri significati, vedi '''[[Stati Uniti (disambigua)]]''', '''[[United States (disambigua)]]''' e '''[[USA (disambigua)]]'''.}}
{{Divisione amministrativa
{{Stato
|Nome = Maßweiler
|nomeCorrente = Stati Uniti
|Nome ufficiale =
|nomeCompleto = Stati Uniti d'America
|Panorama = Massweiler-evangelische Kirche-01-gje.jpg
|nomeUfficiale = United States of America
|Didascalia =
|linkBandiera = Flag of the United States (Pantone).svg
|Bandiera =
|paginaBandiera = Bandiera statunitense
|Stemma = Wappen Massweiler.jpg
|linkStemma = Great Seal of the United States (obverse).svg
|Stato = DEU
|paginaStemma = Stemma degli Stati Uniti d'America
|Grado amministrativo = 4
|linkLocalizzazione = United States (orthographic projection).svg
|Tipo =
|linkMappa = Us-map.png
|Divisione amm grado 1 = Renania-Palatinato
|portale =Stati Uniti
|Divisione amm grado 2 = no
|motto = [[E pluribus unum]] (Da molti uno, [[1776]])<br />[[In God we trust]] (Confidiamo in Dio, [[1956]])
|Divisione amm grado 3 = Palatinato Sudoccidentale
|lingua = [[Inglese americano|Inglese]] (''[[de facto]]'')
|Raggruppamento = [[Verbandsgemeinde Thaleischweiler-Fröschen|Thaleischweiler-Fröschen]]
|altrelingue = [[lingua spagnola|Spagnolo]] ([[Nuovo Messico]], [[Porto Rico]], [[California]], [[Texas]]), [[lingua italiana|Italiano]] ([[New Jersey]]), [[lingua francese|Francese]] ([[Louisiana]]), [[Lingue native americane|Lingue dei Nativi americani]]
|Amministratore locale =
|capitale = [[Washington, D.C.]]
|Partito =
|capitaleAbitanti = 588.292
|Data elezione =
|capitaleAbitantiAnno = 2012
|Data istituzione =
|governo = [[Repubblica presidenziale]] [[Repubblica federale|federale]]
|Data soppressione =
|presidente = [[Barack Obama]]
|Latitudine decimale =
|vice presidente = [[Joe Biden]]
|Longitudine decimale =
|elenco capi di stato = [[Lista dei Presidenti degli Stati Uniti|Presidente]]
|Latitudine gradi = 49
|primoMinistro =
|Latitudine minuti = 16
|elenco capi di governo =
|Latitudine secondi =
|segretario di stato = [[Bret Michaels]]
|Latitudine NS = N
|indipendenza = dal [[Regno di Gran Bretagna]] Dichiarata: [[4 luglio]] [[1776]] Riconosciuta: [[3 settembre]] [[1783]]
|Longitudine gradi = 07
|ingressoONU = [[24 ottobre]] [[1945]]<sup>1</sup><br /><small>Membro permanente del [[Consiglio di Sicurezza]]
|Longitudine minuti = 32
|superficieTotale = 9.372.614
|Longitudine secondi =
|superficieOrdine = 4
|Longitudine EW = E
|superficieAcqua = 2,2
|Altitudine =
|popolazioneTotale = 314.145.538
|Abitanti = 1092
|popolazioneAnno = 2012
|Note abitanti =
|popolazioneOrdine = 3
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2009
|popolazioneDensita = 33,9
|Sottodivisioni =
|popolazioneCrescita = 0,9% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28-2-2013|opera=CIA World Factbook|lingua=en}}</ref>
|Divisioni confinanti =
|confini = [[Canada]], [[Messico]]
|Codice statistico =
|continente = [[America Settentrionale]]
|Codice catastale =
|orario = [[UTC-5]] fino a [[UTC-10]]<br />[[UTC-4]] fino a [[UTC-10]] in [[ora legale]]
|Nome abitanti =
|valuta = [[Dollaro statunitense]] (USD, $)
|Patrono =
|PIL= 17.224.201<ref name=IMF_GDP>{{cita web|url=http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2009/02/weodata/weorept.aspx?sy=2006&ey=2009&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=.&br=1&c=111&s=NGDPD%2CNGDPDPC%2CPPPGDP%2CPPPPC%2CLP&grp=0&a=&pr.x=64&pr.y=8|titolo=United States|editore=International Monetary Fund|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
|PILValutaFestivo = $
|Mappa = Maßweiler in PS.svg
|PILAnno= 2012
|Didascalia mappa =
|PILOrdine= 1
|Sito = http://www.massweiler.de/
|PILprocapite= 48.328<ref name="IMF_GDP"/>
|PILprocapiteValuta= $
|PILprocapiteAnno= 2011
|PILprocapiteOrdine= 7
|HDI= 0,946 (molto alto)
|HDIAnno= 2012
|HDIOrdine= 4
|TFT= 2,1 (2010)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2010|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
|energia = <!-- consumo di energia pro capite - non scrivere kW/ab. che viene scritto già dal template - (consumo annuo totale in kWh diviso gli abitanti/365gg/24h) -->
|tld = .us .um .edu .gov .mil
|telefono = +1
|targa = USA
|inno = [[The Star-Spangled Banner]]
|festa = [[4 luglio]]
|note = <sup>1</sup> è uno dei 51 Stati che nel [[1945]] diedero vita all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]].<br />È uno dei 12 Stati che nel [[1949]] diedero vita alla [[NATO]].
|stato precedente=[[File:Grand Union Flag.svg|20px|border]] [[Tredici colonie|Tredici colonie inglesi]]
}}
'''Maßweiler''' è un [[Comuni della Germania|comune]] di 1.092 abitanti della [[Renania-Palatinato]], in [[Germania]].
Gli '''Stati Uniti d'America''' (denominazione ufficiale in [[lingua inglese]]: "United States of America"; [[abbreviazioni]] diffuse nel [[linguaggio comune]]: "Stati Uniti", "USA",<ref>"USA" è un [[prestito linguistico|prestito]] dell'[[lingua inglese|inglese]]. In particolare è l'[[acronimo]] della denominazione ufficiale "United States of America".</ref> "U.S.A.",<ref>"U.S.A." è un [[prestito linguistico|prestito]] dell'[[lingua inglese|inglese]]. In particolare è la [[sigla]] della denominazione ufficiale "United States of America". Fino agli anni Settanta del XX secolo si utilizzata la sigla "U.S.A." invece dell'acronimo "USA". Oggi, in conformità alla tendenza generale che negli ultimi decenni vede preferire l'acronimo alla sigla (in quanto più breve da scrivere), l'uso della sigla "U.S.A." è quasi del tutto scomparso in favore dell'acronimo "USA". La sigla "U.S.A." si può comunque trovare frequentemente in testi del passato visto l'uso diffuso che ne è stato fatto in passato.</ref> "States";<ref>"States" è un'[[abbreviazione]] della denominazione ufficiale in lingua inglese "United States of America". L'abbreviazione "States" non è molto diffusa. Esempio d'uso: «L'estate scorsa sono stato in vacanza negli States».</ref> [[sineddoche]] diffusa nel linguaggio comune: "[[America]]"<ref>"America" è il nome del [[continente]] a cui appartiene la quasi totalità del territorio degli Stati Uniti d'America (rimane escluso solo l'[[Atollo Palmyra]]). Tale nome viene spesso usato (in tutte le lingue, compreso l'inglese) anche per indicare gli Stati Uniti d'America.</ref>) sono una [[repubblica]] [[Stato federale|federale]] con sistema rappresentativo dell'[[America settentrionale]] composta da 50 stati e un [[distretto federale]] ([[Washington, D.C.]]).
 
Appartiene al [[circondari della Germania|circondario]] (''Landkreis'') del [[Circondario del Palatinato Sudoccidentale|Palatinato sudoccidentale]] ([[Targhe d'immatricolazione tedesche|targa]] PS) ed è parte della [[comunità amministrative della Germania|comunità amministrativa]] (''Verbandsgemeinde'') di [[Verbandsgemeinde Thaleischweiler-Fröschen|Thaleischweiler-Fröschen]].
== Generalità ==
http://www.youtube.com/watch?v=3bZzM4s0Hgs
 
==Altri Etimologia progetti==
{{interprogetto}}
Secondo la teoria che si è prevalentemente diffusa nei secoli, [[Nuovo Mondo|le Americhe]] prenderebbero il nome dall'esploratore [[Firenze|fiorentino]] [[Amerigo Vespucci]]: secondo tale ipotesi, fu un cartografo tedesco, [[Martin Waldseemüller]], a suggerire l'idea di chiamare il nuovo mondo in tale modo, usando il genere femminile (''America'') del suo nome latinizzato (''Americus Vespucius''), per indicare il nuovo continente in una carta del mondo disegnata nel [[1507]], contenuta nella ''Cosmographiae Introductio''.
 
==Collegamenti esterni==
Il nome completo "Stati Uniti d'America" è stato utilizzato per la prima volta ufficialmente nella [[Dichiarazione d'indipendenza]], con la dicitura di "unanime Dichiarazione dei tredici Stati Uniti d'America", adottata dai "Rappresentanti degli Stati Uniti d'America" il [[4 luglio]] [[1776]].<ref>{{cita web|url=http://www.archives.gov/exhibits/charters/charters.html|titolo=The Charters of Freedom|editore=National Archives|accesso=20-6-2007}}</ref>
* {{cita web|http://www.massweiler.de/|Sito ufficiale|lingua=de}}
L'attuale nome (sensibilmente corretto) risale al [[15 novembre]] [[1777]], quando il secondo Congresso Continentale adottò gli articoli della Confederazione, utilizzando ''The United States of America'' (Gli Stati Uniti d'America). La forma più breve, ''Stati Uniti'', è normalmente utilizzata. Altre forme comuni includono gli ''U.S'', U.S.A., o semplicemente ''America''. Il nome ''Columbia'', un tempo nome popolare per le Americhe e per gli Stati Uniti (in onore di [[Cristoforo Colombo]]), permane nel nome ''[[Distretto di Columbia]]''.
 
{{Circondario del Palatinato sudoccidentale}}
Il modo standard per fare riferimento a un cittadino degli Stati Uniti è con il termine ''americano'' o ''statunitense''. L'aggettivo ''americano'' è il più comune adottato per riferirsi al paese ("valori americani", "le forze americane"). ''American'' è raramente usato nella lingua inglese per riferirsi a persone che non sono in riferimento agli Stati Uniti.<ref>{{cita libro|nome=Kenneth G.|cognome=Wilson|titolo=The Columbia Guide to Standard American English|anno=1993|editore=Columbia University Press|città=[[New York]]|id=ISBN 0-231-06989-8|pagine=pp. 27-28|lingua=inglese}}</ref>
 
{{Controllo di autorità}}
== Storia ==
{{Portale|Germania}}
{{vedi anche|Storia degli Stati Uniti d'America}}
=== Nativi americani e colonizzazione europea ===
Le popolazioni indigene del [[America|continente americano]], tra cui i nativi dell'[[Alaska]], migrarono dall'[[Asia]] in una data variabile, a secondo della ricerca, tra i 50.000 e i 12.000 anni fa.<ref>{{cita web|url=http://anthropology.si.edu/HumanOrigins/faq/americas.htm|titolo=Popolamento delle Americhe|editore=Smithsonian Institution, National Museum of Natural History|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
Alcune [[civiltà precolombiane]] svilupparono un'avanzata [[agricoltura]], una grande architettura, ed un alto livello di società. Nel [[1492]], l'[[esplorazioni geografiche|esploratore]] [[genova|genovese]] [[Cristoforo Colombo]], sotto la corona spagnola, raggiunse diverse isole dei [[Mar dei Caraibi|Caraibi]], contribuendo al primo contatto dell'uomo bianco con le popolazioni indigene. Milioni di indigeni americani morirono a causa delle [[epidemia|epidemie]] portate dagli [[Europa|europei]].<ref>{{cita news|autore=David J. Meltzer|data=10-10-1992|titolo=How Columbus Sickened the New World: Why Were Native Americans are gay, So Vulnerable to the Diseases European settlers Brought With Them?|pubblicazione=New Scientist|pagina=p. 38|url=http://www.newscientist.com/article/mg13618424.700-how-columbus-sickened-the-new-world-why-were-nativeamericans-so-vulnerable-to-the-diseases-european-settlers-brought-with-them.html|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
[[File:MayflowerHarbor.jpg|thumb|left|200px|La [[Mayflower]] con i [[Padri Pellegrini]] nel [[1620]].]]
Il [[2 aprile]] [[1513]] il conquistatore [[Spagna|spagnolo]] [[Juan Ponce de León]] sbarcò in una regione che chiamò "[[Florida|La Florida]]", il primo contatto europeo documentato su quello che sarebbero diventati gli Stati Uniti. Degli insediamenti [[Spagna|spagnoli]] nella regione, rimane solo [[St. Augustine (Florida)|St. Augustine]], fondata nel [[1565]]. Altri insediamenti spagnoli vennero creati nell'odierno sud degli Stati Uniti, attirando migliaia di persone attraverso il [[Messico]]. I commercianti di pellicce francesi stabilirono avamposti nella [[Nuova Francia]] nella regione dei [[Grandi Laghi (America)|Grandi Laghi]]; successivamente la [[Francia]] si impadronì di gran parte del [[Nord America]], penetrando fino al [[Golfo del Messico]]. La prima colonia inglese di una certa entità fu [[Jamestown (Virginia)|Jamestown]], [[Virginia]], fondata nel [[1607]]. Nel [[1628]] venne fondata la [[Massachusetts Bay Colony]] da parte dei [[Puritani]] che portò ad un'ondata migratoria; nel [[1634]] nella [[Nuova Inghilterra]] erano insediati circa 10.000 [[Puritani]]. Tra la fine degli anni dieci del Seicento e la Rivoluzione americana, vennero spediti circa 50.000 detenuti nelle colonie americane britanniche.<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Butler|nome=James Davie|anno=1896|mese=ottobre|titolo=British Convicts Shipped to American Colonies|rivista=American Historical Review|volume=2|pagine=pp. 12-33|url=http://www.dinsdoc.com/butler-1.htm|lingua=en|accesso=28-2-2010}}</ref>
Nel [[1614]] venne fondato un insediamento [[Olanda|olandese]] lungo il [[fiume]] [[Hudson]] inferiore, includendo l'[[isola]] di [[Manhattan]] che venne chiamata [[New Amsterdam]].
 
[[Categoria:Comuni del circondario del Palatinato sudoccidentale]]
Nel [[1664]] gli olandesi cedettero il loro territorio americano all'[[Inghilterra]], la provincia della [[Nuova Olanda (America)|Nuova Olanda]] venne ribattezzata [[New York (stato)|New York]]. Molti dei nuovi immigrati, soprattutto nel Sud, erano schiavi (circa due terzi di tutti gli immigrati della Virginia tra il 1630 e 1680).<ref>{{cita libro|cognome=Russell|nome=David Lee|titolo=The American Revolution in the Southern Colonies|editore=McFarland & Company|città=Jefferson, N.C. e Londra|anno=2000|pagine=p. 12|lingua=inglese|id=ISBN 0-7864-0783-2}}</ref>
Alla fine del secolo erano gli schiavi africani a diventare la principale forza-lavoro. Nel [[1729]] con la divisione della [[Provincia della Carolina|Carolina]], e la colonizzazione della [[Provincia della Georgia|Georgia]] del [[1732]], si completava il cerchio delle [[tredici colonie]] britanniche che sarebbero diventate gli Stati Uniti d'America. Con tassi di natalità elevati, bassi tassi di mortalità, e una costante immigrazione, la popolazione coloniale crebbe rapidamente. Nella [[Guerra franco-indiana]] le forze britanniche si impadronirono del Canada francese. Esclusi i [[nativi americani]], le tredici colonie avevano una popolazione di 2,6 milioni di abitanti nel [[1770]], circa un terzo della [[Gran Bretagna]], e quasi uno su cinque erano schiavi neri.<ref>{{cita libro|cognome=Blackburn|nome=Robin|titolo=The Making of New World Slavery: From the Baroque to the Modern, 1492–1800|editore=Verso|città=[[Londra]] e [[New York]]|anno=1998|pagine=p. 460|lingua=inglese|id=ISBN 1-85984-195-3}}</ref>
Anche se soggetti alla tassazione britannica, le colonie americane non avevano rappresentanza nel Parlamento della Gran Bretagna.
 
=== L'indipendenza e l'espansione ===
{{vedi anche|Guerra di indipendenza americana}}
[[File:Declaration independence.jpg|thumb|right|200px|La [[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti|Dichiarazione d'Indipendenza]] ([[John Trumbull]], 1817-18).]]
Tensioni crescenti tra i coloni americani e gli inglesi durante gli anni sessanta e settanta del 1700 portarono alla [[Guerra di indipendenza americana]], combattuta dal [[1775]] al [[1781]]. Il [[14 giugno]] [[1775]], il Congresso continentale, tenutosi a [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]], istituì un [[esercito]] continentale sotto il comando di [[George Washington]]. Annunciando che "tutti gli uomini sono creati uguali" e dotati di "diritti inalienabili", il Congresso adottò la [[Dichiarazione d'Indipendenza]], redatta in gran parte da [[Thomas Jefferson]], il [[4 luglio]] [[1776]]. Tale data è celebrata ogni anno come il “giorno dell'Indipendenza”.
 
Dopo la sconfitta dell'esercito britannico da parte delle forze americane assistite dai francesi, la [[Gran Bretagna]] riconobbe l'indipendenza degli Stati Uniti e la sovranità sul territorio americano fino al fiume [[Mississippi]]. La [[Costituzione degli Stati Uniti d'America]] venne ratificata nel [[1788]], e il primo presidente, [[George Washington]], entrò in carica nel [[1789]].
 
Gli atteggiamenti verso la schiavitù mutarono; una clausola nella Costituzione protesse il commercio di schiavi africani solo fino al [[1808]]. Il Nord abolì la schiavitù tra il [[1780]] e il [[1804]].
 
Acquisizioni territoriali aumentarono il desiderio americano di espansione verso l'Ovest, richiedendo una lunga serie di guerre indiane e [[atto di rimozione degli indiani|politiche volte a spogliare i popoli indigeni delle loro terre]]. L'acquisto della [[Louisiana francese]], sotto la guida del Presidente [[Thomas Jefferson]] nel [[1803]], raddoppiò quasi la dimensione della federazione. La [[guerra del 1812]] contro la [[Gran Bretagna]] rafforzò il nazionalismo. Una serie di incursioni militari statunitensi in [[Florida]] portarono la [[Spagna]] a cedere altro territorio lungo la costa del [[Golfo del Messico]] nel [[1819]]. Ci fu l'annessione della [[Repubblica del Texas]] nel [[1845]]. Nel [[1846]] fu siglato il [[trattato dell'Oregon]] con la Gran Bretagna, portando al controllo da parte statunitense sul Nord-Ovest americano. La vittoria degli Stati Uniti nella [[Trattato di Guadalupe Hidalgo|guerra contro il Messico nel 1848]] portò all'annessione della [[California]] e di gran parte dell'odierno Sud-ovest americano. La [[corsa all'oro]] tra il [[1848]] e [[1849]] portò ad un'ulteriore migrazione verso occidente. La nuova rete ferroviaria rese più facile il trasferimento di coloni e l'aumento dei conflitti con i nativi americani. In mezzo secolo vennero abbattuti fino a 40 milioni di bisonti americani per le pelli e la carne. Una risorsa primaria che scompariva dalle pianure, causando un grave contraccolpo in molte culture native.
 
=== Guerra civile e industrializzazione ===
{{vedi anche|Guerra di secessione americana}}
[[File:Battle of Gettysburg, by Currier and Ives.png|thumb|left|200px|La [[Battaglia di Gettysburg]].]]
Le tensioni tra gli Stati del Nord e quelli del Sud nacquero principalmente su argomenti quali il rapporto tra Stato e governi federali e l'utilizzo della schiavitù nei nuovi Stati membri. [[Abraham Lincoln]] fu eletto presidente nel [[1860]]. Poco prima sette Stati schiavisti dichiararono la loro secessione. Cominciò così la [[Guerra di secessione americana]], iniziata con l'attacco a [[Fort Sumter]]. Dopo la vittoria dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] nel [[1865]], tre emendamenti alla [[Costituzione degli Stati Uniti d'America]] garantirono la libertà a quasi quattro milioni di africani americani un tempo schiavi, rendendoli cittadini, e donando loro il diritto di voto. La guerra e la sua risoluzione portarono ad un aumento sostanziale del potere federale.<ref>{{cita libro|cognome=DeRosa|nome=Marshall L.|titolo=The Politics of Dissolution: The Quest for a National Identity and the American Civil War|editore=Transaction Publishers|città=Edison, NJ|anno=1997|pagine=p. 266|lingua=inglese|id=ISBN 1-56000-349-9}}</ref>
 
Nonostante la grave recessione postbellica e le crisi economiche del [[1873]] e del [[1907]], la classe dirigente americana persegue la via del guadagno e della speculazione, mentre l'industria tecnica ed il capitale privato sono in espansione.
 
Dal [[1860]] al [[1914]] la popolazione cresce da 31,9 a 91,9 milioni di abitanti, tra cui 21 milioni di immigrati e nel decennio post-bellico le 10 più grandi città americane aumentarono del 70% i loro abitanti; fra [[1860]] e il [[1890]] la popolazione urbana crebbe da 25% a oltre il 35% della popolazione. Un esempio clamoroso fu [[Chicago]] che nel [[1833]] aveva solo 350 abitanti, che divennero 30.000 nel [[1850]], 300.000 nel [[1870]], fino a quasi 1.100.000 nel [[1890]].
Nel Nord, l'urbanizzazione e un afflusso senza precedenti di immigrati provenienti dagli stati meridionali e orientali affrettò il processo di industrializzazione. L'ondata di immigrazione durò fino al [[1929]].
Tra il [[1830]] ed il [[1860]] gli immigrati sbarcati negli Stati Uniti furono 4,6 milioni; Irlandesi (39%), Tedeschi (30%), Scandinavi (15%), Anglo-americani (16%).
 
Massicce protezioni tariffarie, costruzione di infrastrutture, nuovi regolamenti bancari, incoraggiarono la crescita economica ed i monopoli. Nel 1914 sono in testa tra i paesi produttori di ferro, carbone, petrolio, rame, argento. Il vapore è sostituito dall'elettricità che accelera la produzione nazionale. Sorgono i [[Trust]] ed i giganteschi complessi industriali dei cosiddetti re del ''Big Business''. Famiglie come quelle degli [[Astor (famiglia)|Astor]] per le pellicce e le pelli, i [[Rockefeller]] per la [[Standard Oil]] Company, i [[Carnegie]] per la [[United States Steel]] Corporation, i Morgan, i [[Vanderbilt]] per le ferrovie, i [[Westinghouse]] per la [[Westinghouse Air Brake Company|Air Brake Company]], i [[Fulton]], gli [[Eastman]] per la [[Kodak]] Company, i Ford, per la [[Ford]], i [[Du Pont de Nemours]] per la [[Du Pont]] Company, dominano l'economia americana e mondiale. Morgan e Rockefeller controllano da soli il 20% del patrimonio nazionale (341 grandi aziende con un capitale di circa 22 miliardi di dollari).
 
Le organizzazioni dei lavoratori conducono dure lotte salariali, arrivando ad oltre 1000 scioperi l'anno.
Inizia in questi anni la politica imperialistica americana.
Nel [[1867]] gli Stati Uniti acquistarono l'[[Alaska]] dalla [[Russia]] completando l'espansione continentale e il cui sfruttamento nel commercio delle pellicce e della scoperta dell'oro, fruttarono nel [[1913]] 81 milioni di dollari. Il [[Massacro di Wounded Knee]] nel [[1890]] fu l'ultimo grande conflitto armato delle [[Guerre Indiane]]. Nel [[1893]] la monarchia indigena del [[Regno di Hawaii]] venne rovesciata in un colpo di stato attuato dagli americani residenti; gli Stati Uniti annetterono l'[[arcipelago]] nel [[1898]]. La vittoria nella [[Guerra ispano-americana]] dello stesso anno dimostrò che gli Stati Uniti erano oramai una potenza mondiale e portò, con la [[Trattato di Parigi (1898)|Pace di Parigi]], all'annessione di [[Porto Rico]], [[Guam]] e delle [[Filippine]]. Le [[Filippine]] ottennero l'indipendenza solo mezzo secolo più tardi; [[Porto Rico]] e [[Guam]] rimangono ancora territori degli Stati Uniti. Nel [[1899]] fu la volta delle isole [[Samoa]] e di [[Tutuila]], aumentando la propria presenza nel [[Pacifico]]. Numerosi interventi militari furono effettuati nell'America centrale e nelle [[Antille]]: [[Panamá]] nel [[1903]] per ottenere l'area del canale, [[Cuba]] nel 1902, creando una sorta di protettorato fino alla metà del XX secolo, [[Nicaragua]] ([[1911]]), [[Haiti]] ([[1915]]). Nel [[1917]] sono acquistate dalla [[Danimarca]] le [[isole Vergini]] di St. Croix, St. Thomas e St. John.
 
=== Le due guerre mondiali ===
{{vedi anche|Grande Depressione|prima guerra mondiale|seconda guerra mondiale}}
[[File:Dust Bowl - Dallas, South Dakota 1936.jpg|thumb|right|200px|Fattoria abbandonata dopo il [[Dust Bowl]], [[1936]].]]
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] nel [[1914]], gli Stati Uniti rimasero neutrali. La maggior parte degli americani simpatizzava per i britannici e i francesi, anche se molti erano contrari all'intervento.<ref>{{cita libro|cognome=Foner|nome=Eric|coautori=John A. Garraty|titolo=The Reader's Companion to American History|editore=Houghton Mifflin|città=New York|anno=1991|pagine=p. 576|lingua=inglese|id=ISBN 0-395-51372-3}}</ref>
Nel [[1917]] gli Stati Uniti si unirono agli alleati, contro gli [[Imperi Centrali]].<ref> La [[Commissione Eye]] istituita dal Senato, ricostruì l'influenza dell'industria delle munizioni e delle banche esposte nei confronti dell'Inghilterra sulla decisione di entrare in guerra</ref> Dopo la guerra il Senato non ratificò il [[Trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]], che istituiva la [[Lega delle Nazioni]]. Il paese perseguì una politica unilaterale di quasi [[isolazionismo]].<ref>{{cita libro|cognome=McDuffie|nome=Jerome|coautori=Gary Wayne Piggrem; Steven E. Woodworth|titolo=U.S. History Super Review|editore=Research & Education Association|città=Piscataway, NJ|anno=2005|pagine=p. 418|lingua=inglese|id=ISBN 0-7386-0070-9}}</ref>
Negli anni venti un emendamento costituzionale concesse il suffragio alle donne. La prosperità dei ruggenti anni venti si concluse con il crollo di [[Wall Street]] del [[1929]] che diede inizio alla [[Grande depressione]]. Dopo la sua elezione a presidente nel [[1932]], [[Franklin Delano Roosevelt]] diede inizio al [[New Deal]], una serie crescente di politiche di intervento del governo nell'[[economia]]. Il [[Dust Bowl]] a metà degli anni trenta impoverì molte comunità agricole e stimolò una nuova ondata migratoria verso occidente.
[[File:Normandy Invasion, June 1944.jpg|thumb|left|200px|Lo [[sbarco in Normandia]].]]
Gli Stati Uniti, effettivamente neutrali durante la [[seconda guerra mondiale]] dopo l'invasione nazista della [[Polonia]] nel settembre [[1939]], iniziarono la fornitura di materiali agli Alleati nel marzo [[1941]] tramite il programma [[Lend-Lease]]. Il [[7 dicembre]] [[1941]] gli Stati Uniti entrarono in guerra con gli Alleati contro le potenze dell'Asse in seguito ad un attacco a sorpresa su [[Pearl Harbor]] da parte del [[Giappone]]. La [[seconda guerra mondiale]] ebbe un costo economico superiore a qualsiasi altra guerra nella storia americana,<ref>{{cita web|url=http://www.csmonitor.com/2005/0829/p15s01-cogn.html|autore=David R. Francis|titolo=More Costly than "The War to End All Wars"|accesso=28-2-2010|data=29-8-2005|lingua=en|editore=Christian Science Monitor}}</ref> ma favorì l'economia, fornendo capitali e garantendo l'occupazione.
 
Tra i grandi paesi combattenti, la federazione è stata l'unica a diventare più ricca (di gran lunga) in conseguenza alla guerra.<ref>{{cita libro|nome=Paul|cognome=Kennedy|titolo=The Rise and Fall of the Great Powers|anno=1989|editore=Vintage|città=New York|lingua=inglese|pagine=358|id=ISBN 0-394-54674-1}}</ref>
Le conferenze di [[Conferenza di Bretton Woods|Bretton Woods]] e [[Conferenza di Jalta|Jalta]] delinearono un nuovo sistema nelle organizzazioni internazionali, ponendo gli Stati Uniti e l'[[Unione Sovietica]] al centro del mondo. Con la vittoria in Europa, nel [[1945]] venne tenuta una conferenza internazionale a [[San Francisco]] che portò alla Carta delle Nazioni Unite, divenuta attiva dopo la guerra.<ref>{{cita web|url=http://www.state.gov/r/pa/ho/pubs/fs/55407.htm|titolo=Gli Stati Uniti e la fondazione delle Nazioni Unite, Agosto 1941–Ottobre 1945|accesso=28-2-2010|editore=U.S. Dept. of State, Bureau of Public Affairs, Office of the Historian|lingua=en|anno=2005|mese=ottobre}}</ref>
 
Gli Stati Uniti, dopo aver sviluppato le prime armi nucleari, sganciarono la [[bomba atomica]] sulle città giapponesi di [[Hiroshima]] e [[Nagasaki]] nell'agosto del [[1945]]. Il [[Giappone]] si arrese il [[2 settembre]], ponendo fine alla guerra.<ref>{{cita libro|autore=Pacific War Research Society|titolo=Japan's Longest Day|anno=2006|editore=Oxford University Press|città=New York|lingua=inglese|id=ISBN 4-7700-2887-3}}</ref>
 
=== Guerra fredda e dei diritti civili ===
{{vedi anche|Guerra Fredda|Guerra del Vietnam}}
[[File:Kennedy Giving Historic Speech to Congress - GPN-2000-001658.jpg|left|220px|thumb|[[John Fitzgerald Kennedy]] annuncia il [[Programma Apollo|Programma spaziale Apollo]] del [[25 maggio]] [[1961]].]]
Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica si spartirono il potere dopo la [[seconda guerra mondiale]], durante la [[Guerra Fredda]], e dominarono gli affari militari dell'[[Europa]] attraverso la [[NATO]] e il [[Patto di Varsavia]]. Gli Stati Uniti promossero la [[democrazia]] liberale e il [[capitalismo]], mentre l'[[Unione Sovietica]] promosse il [[comunismo]] e un'economia pianificata a livello centrale. Le truppe americane combatterono le forze comuniste nella [[Guerra di Corea]] del [[1950]]-[[1953]], e si sperimentò la [[Crisi dei missili di Cuba|crisi missilistica di Cuba]].
 
Al lancio sovietico del primo equipaggio umano nello spazio nel [[1961]] risposero gli Stati Uniti con il primo uomo sulla [[Luna]] nel [[1969]]. Il paese conobbe una forte espansione economica. Un crescente movimento dei diritti civili, guidata da afro-americani, come [[Martin Luther King]], combatterono la segregazione e la discriminazione razziale. Dopo l'assassinio di Kennedy nel [[1963]] vennero approvati il [[Civil Rights Act (1964)|Civil Rights Act del 1964]] e il [[Voting Rights Act]] del [[1965]] dal Presidente [[Lyndon B. Johnson]]. Johnson e il suo successore, [[Richard Nixon]], portarono il paese ad una nuova guerra nel Sud-Est asiatico, la [[Guerra del Vietnam]]. In questi anni furono grandi le riforme sociali, nacque il movimento [[femminismo|femminista]] e [[movimento di liberazione omosessuale|omosessuale]], si sviluppò il dibattito sui problemi ambientali e sui diritti civili, e l'opposizione alla guerra.
 
Come risultato dello [[scandalo Watergate]], Nixon divenne il primo presidente degli Stati Uniti a dimettersi nel 1974. Durante il governo di [[Jimmy Carter]] alla fine degli anni settanta, l'economia degli Stati Uniti sperimentò la [[stagflazione]]. L'elezione di [[Ronald Reagan]] come presidente nel [[1980]] segnò un significativo spostamento verso destra della politica americana, che si riflettè nelle principali modifiche in materia fiscale e nelle priorità di spesa.<ref>{{cita web|url=http://www.econlib.org/library/Enc/Reaganomics.html|titolo=Reaganomics|accesso=28-2-2010|lingua=en|autore=William A. Niskanen|editore=The Concise Encyclopedia of Economics}}</ref>
Tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, l'[[Unione Sovietica]] crollò, ponendo fine alla [[Guerra Fredda]].
 
=== Storia recente ===
{{vedi anche|Attentati dell'11 settembre 2001}}
[[File:National Park Service 9-11 Statue of Liberty and WTC fire.jpg|thumb|right|200px|L'attentato alle Torri Gemelle a New York nel 2001.]]
[[File:US President Barack Obama taking his Oath of Office - 2009Jan20.jpg|thumb|right|Giuramento di Barack Obama, 44º Presidente degli Stati Uniti d'America, 20 gennaio 2009]]
Il ruolo di leadership assunto dagli Stati Uniti e dei suoi alleati, la [[Guerra del Golfo]] sotto la guida del Presidente [[George H.W. Bush]], e la guerra in Jugoslavia sotto la guida del Presidente [[Bill Clinton]]- contribuì a preservare la propria posizione di superpotenza. La più lunga espansione economica nella storia moderna degli Stati Uniti coprì il periodo tra marzo [[1991]] e marzo [[2001]], prevalentemente sotto l'amministrazione Clinton.<ref>{{cita web|autore=Bill Voyce|url=http://iwin.iwd.state.ia.us/iowa/ArticleReader?itemid=00003700&print=1|titolo=Perché l'espansione economica degli anni novanta fu così lunga|editore=Iowa Workforce Information Network|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
 
Gli [[attentati dell'11 settembre 2001]] che colpirono il [[World Trade Center]] di [[New York]] e [[il Pentagono]] uccisero quasi tremila persone. In risposta, il Presidente [[George W. Bush]] lanciò la guerra contro il terrorismo. Alla fine del [[2001]] le forze americane invasero l'[[Afghanistan]], rovesciando il governo dei [[talebani]] che però continuarono le operazioni di guerriglia. Nel [[2002]] l'amministrazione Bush iniziò a premere per il cambiamento del regime in [[Iraq]]. Sebbene senza il sostegno della [[NATO]] o di un esplicito mandato delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] si arrivò all'invasione dell'[[Iraq]] nel [[2003]] che portò alla cattura del presidente [[Saddam Hussein]].
La guerra in Iraq vide l'opposizione dalla maggior parte degli americani.<ref>{{cita web|data=24-1-2010|lingua=en|titolo=Iraq poll|editore=PollingReport.com|url=http://www.pollingreport.com/iraq.htm|accesso=28-2-2010}}</ref>
Il [[4 novembre]] [[2008]] il senatore democratico [[Barack Obama]] è stato eletto presidente (il suo mandato è iniziato il [[20 gennaio]] [[2009]]), primo presidente afro-americano nella storia degli USA, battendo il senatore repubblicano [[John McCain]].
Inoltre, il [[9 ottobre]] [[2009]], Obama è stato insignito del [[Premio Nobel per la pace]]. Con l'approvazione della [[Sistema sanitario degli Stati Uniti|riforma sanitaria]] Obama ha mostrato anche la sostanza del proprio mandato. Tuttavia il presidente afro-americano si è attirato critiche sia da parlamentari del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] sia da quello [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Democratico]] per colpa per esempio della mancata crescita economica e l'eccessiva spesa pubblica.<ref>[http://www.ilgiornale.it/esteri/sondaggio_americani_leconomia_va_peggio_obama/obama_crisi_economica/23-06-2011/articolo-id=531071-page=0-comments=1]. Controversie su Obama</ref><ref>[http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?code=722&dt=2011-06-22&src=TLB]. Controversie su Obama (2)</ref>
Inoltre sotto il governo del presidente Obama, venne ucciso [[Osama bin Laden]] da una squadra dei Navy Seals.
 
== Geografia ==
{{Vedi anche|Geografia degli Stati Uniti d'America|Montagne degli Stati Uniti d'America}}
Gli Stati Uniti d'America occupano una fascia del [[Nordamerica]] compresa fra l'[[Oceano Atlantico]] a est ed il [[Oceano Pacifico|Pacifico]] a ovest, e fra il [[Canada]] a nord e il [[Messico]] e il [[Golfo del Messico]] a sud. Si tratta di un'area di 7.825.268 di km² (includendo le acque interne), che fa degli Stati Uniti la quarta nazione al mondo per superficie (dopo [[Russia]], [[Canada]] e [[Cina]]). Agli Stati Uniti appartengono anche alcune regioni geograficamente isolate (come le [[Hawaii]] e l'[[Alaska]]).
[[File:USA topo en.jpg|thumb|right|300px|Cartina Topografica degli Stati Uniti]]
 
=== Morfologia ===
Gli Stati Uniti si trovano interamente nell'emisfero boreale: i 50 stati continentali sono bagnati dall'[[Oceano Pacifico]] a ovest, dall'[[Oceano Atlantico]] a est, e a sud-est dal [[Golfo del Messico]]. I paesi confinanti sono il [[Canada]] a nord e il [[Messico]] a sud. L'[[Alaska]] è lo stato più vasto, mentre le [[Isole]] non mancano mai nel [[Oceano Pacifico|Pacifico]] centrale. Dopo la [[Russia]], il [[Canada]] e la [[Cina]], gli Stati Uniti hanno il quarto posto come paese più esteso del mondo. La classifica varia a seconda di come vengono conteggiati i due territori contestati dalla Cina con l'[[India]] e la superficie stessa degli Stati Uniti: il CIA ''World Factbook'' segnala 9.826.630&nbsp;km²,<ref name="WF"/> lo ''United Nations Statistics Division'' fornisce 9.629.091&nbsp;km²,<ref>{{cita web|url=http://unstats.un.org/unsd/demographic/products/dyb/DYB2005/Table03.pdf|titolo=Popolazione per sesso ed età, Crescita della popolazione, Superficie e densità|editore=UN Statistics Division (Demographic Yearbook 2005)|accesso=28-2-2010|formato=pdf|lingua=en}}</ref> l'[[Enciclopedia Britannica]] 9.522.055&nbsp;km².<ref>{{cita web|url=http://www.britannica.com/EBchecked/topic/616563/United-States|titolo=Stati Uniti|editore=Encyclopedia Britannica|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
Gli Stati Uniti possiedono anche diversi territori insulari sparsi tra l'[[Oceano Pacifico]] (ad esempio [[Guam]]) e i [[Caraibi]] (compreso [[Porto Rico]], che è legato agli Stati Uniti in un'associazione chiamata [[Commonwealth#Stati Uniti|Commonwealth]]).
[[File:Denali Mt McKinley.jpg|220px|thumb|left|Il [[Monte McKinley]] ([[Alaska]]), la vetta più elevata degli Stati Uniti con 6.194 metri sul livello del mare.]]
Dalla pianura costiera dell'Atlantico spostandosi verso l'interno si incontrano i boschi decidui e le dolci colline del [[Piedmont (Stati Uniti)|Piedmont]]. I [[monti Appalachi]] dividono la costa orientale dai [[Grandi Laghi (America)|Grandi Laghi]] e dalle praterie del ''Midwest''. Il [[Mississippi (fiume)|Mississippi]]-[[Missouri]], il quarto sistema fluviale più lungo del mondo, attraversa da nord verso sud il centro del paese. Le piatte e fertili praterie delle [[Grandi Pianure]] si estendono ad ovest, interrotte da un altopiano nella regione sud-est. Le [[Montagne Rocciose]], al margine occidentale delle [[Grandi Pianure]] si estendono da nord a sud attraverso tutto il paese, raggiungendo altitudini superiori ai 4.300 metri in [[Colorado]]. Più ad ovest si incontrano le rocce del [[Gran Bacino]] e deserti come il [[Deserto del Mojave|Mojave]]. Le [[catena montuosa|catene montuose]] della [[Sierra Nevada (Stati Uniti d'America)|Sierra Nevada]] e la [[Catena delle Cascate]] si snodano prossimi oramai alla costa del [[Oceano Pacifico|Pacifico]]. Con i suoi 6.194 metri sul livello del mare, il [[Monte McKinley]], in [[Alaska]] è la vetta più elevata del paese. [[Vulcano|Vulcani]] attivi sono comuni e presenti in tutta la regione costiera che va dall'[[Arcipelago Alexander]] alle [[Isole Aleutine]], attraversando la [[Penisola di Alaska]], oltre che nell'arcipelago delle [[Hawaii]]. Il [[supervulcano]] presente nel [[Parco Nazionale di Yellowstone]] nelle [[Montagne Rocciose]] è il più grande vulcano presente all'interno della parte continentale degli Stati Uniti.<ref>{{cita web|url=http://dsc.discovery.com/convergence/supervolcano/under/under.html|titolo=Supervolcano: Cosa c'è sotto Yellowstone?|autore=Larry O'Hanlon|editore=Discovery Channel|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
 
=== Clima ===
Gli Stati Uniti d'America hanno in complesso un [[clima continentale]] piuttosto accentuato, ma data l'enorme estensione del territorio si notano differenze considerevoli tra le varie parti. Si avvicinano al [[tropico]] nella [[Florida]], ma l'andamento meridiano dei rilievi non oppone ostacoli ai venti freddi del nord che giungono fino nel [[Texas]]. Le influenze nordiche si fanno sentire anche sulla costa atlantica, lungo la quale scende la fredda [[corrente del Labrador]] che annulla in gran parte l'influenza marina fino all'altezza del capo Hatteras ([[New York]] ha medie di gennaio oscillanti da 0 a -4°C, e medie di luglio da 21 a 25°C).<ref>{{Cita libro|titolo=Grande Dizionario Enciclopedico, volume XIX, Stati Uniti|data=1991|editore=UTET|id=ISBN 88-02-04399-X}}</ref>
Ad est il clima varia da umido continentale nel nord fino a subtropicale umido a sud. Nella punta meridionale della [[Florida]] è presente un [[clima tropicale]], così come alle [[Hawaii]]. Le [[Grandi Pianure]] ad ovest sono generalmente semi-aride. Gran parte delle regioni montane dell'Ovest sono caratterizzate da un clima alpino. Il clima è arido nel [[Gran Bacino]], desertico nel Sud-Ovest, [[clima mediterraneo|mediterraneo]] lungo la costa [[california]]na, oceanico lungo le costiere di [[Oregon]], [[Washington]] e [[Alaska]] meridionale (la maggior parte dell'Alaska rientra però nel clima subartico o polare). Fenomeni meteorologici estremi non sono rari, con le regioni costiere lungo il [[Golfo del Messico]] soggette al rischio [[Ciclone tropicale|uragani]].<ref>[http://www.myusa.it/clima-usa-stati-uniti.html Clima USA - Stati Uniti d'America<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Fauna e flora ===
[[File:Haliaeetus leucocephalus2.jpg|thumb|right|180px|L'[[Haliaeetus leucocephalus|aquila di mare testabianca]], simbolo degli Stati Uniti sin dal 1782.]]
L'ecosistema degli Stati Uniti è molto vario: circa 17.000 specie di piante vascolari sono presenti negli Stati Uniti contigui e nell'Alaska, e oltre 1800 specie di piante fiorite si trovano nelle isole [[Hawaii]], alcune delle quali presenti anche nel continente.<ref>{{cita web|autore=Nancy Morin|url=http://www.fungaljungal.org/papers/National_Biological_Service.pdf|titolo=Vascular Plants of the United States|editore=National Biological Service|accesso=28-2-2010|lingua=en|formato=pdf}}</ref>
Gli Stati Uniti sono la patria di oltre più di 400 specie di [[mammifero|mammiferi]], 700 specie di [[uccello|uccelli]], 500 specie di [[rettile|rettili]] e [[anfibio|anfibi]], e 90.000 specie di [[insetto|insetti]].<ref>{{collegamento interrotto|{{cita web|url=http://biology.usgs.gov/error.html|titolo=Our Living Resources|editore=National Biological Service|accesso=14-6-2006}}}}</ref>
Sono presenti 60 parchi nazionali e centinaia di altri parchi, foreste e zone desertiche protette a livello federale.<ref>{{cita web|url=http://home.nps.gov/applications/release/Detail.cfm?ID=639|titolo=National Park Service Announces Addition of Two New Units|editore=National Park Service|accesso=28-2-2010|lingua=en|data=28-2-2006}}</ref>
Nel complesso il governo gestisce il 28,8% del territorio, buona parte del quale è protetta.<ref>{{cita web|url=http://johnshadegg.house.gov/rsc/Federal%20Land%20Ownership--May%202005.pdf|titolo=Federal Land and Buildings Ownership|editore=Republican Study Committee|accesso=28-2-2010|formato=pdf|lingua=en|data=19-5-2005}}</ref>
 
=== Regioni geografiche ===
Lo [[United States Census Bureau]] divide il territorio continentale in quattro grandi regioni censuarie che raggruppano diversi stati: [[Northeast]] (a sua volta suddiviso in [[New England]] e [[Mid-Atlantic]]), [[Midwest]] (suddiviso in [[Centro nord-est]] e [[Centro nord-ovest]]), [[Stati Uniti meridionali|South]] (suddiviso in [[Atlantico meridionale]], [[Centro sud-est]] e [[Centro sud-ovest]]), [[Stati Uniti occidentali|West]] (suddiviso in [[Stati delle Montagne Rocciose|Regione delle Montagne]] e [[Regione del Pacifico]]).
[[File:US 9 regions.svg|thumb|left|220px|Le nove sottoregioni censuarie statunitensi]]
 
Gli Stati della [[East Coast|costa orientale]] sono, da nord a sud, [[Maine]], [[New Hampshire]], [[Vermont]] (che non è sulla costa), [[Massachusetts]], [[Rhode Island]] (il più piccolo degli stati), [[Connecticut]], [[New York (stato)|New York]], [[Pennsylvania]] (che è vicino alla costa e la cui metà occidentale è spesso considerata parte del ''Midwest''), [[New Jersey]], [[Delaware]], [[Maryland]], [[Virginia]], [[Carolina del Nord]], [[Carolina del Sud]], [[Georgia (USA)|Georgia]], [[Florida]]. Gli ultimi 5 (dalla Virginia) vengono anche contati come stati del Sud.
 
Geograficamente questa zona comprende montagne basse e molto antiche, gli [[Appalachi]], con un andamento generalmente da nord-est a sud-ovest, oltre a molti fenomeni locali, compresi i fenomeni glaciali a nord, le faglie tettoniche della valle dell'[[Hudson]], e la zona di origine calcarea (corallina) della Florida. Il corso dei fiumi è generalmente da ovest verso est. I fiumi tendono ad essere di lunghezza limitata ma ampi e dal flusso regolare. Le maree sono spesso forti, soprattutto al nord. Gli inverni sono freddi (nel nord) o moderati (al sud) e umidi, le estati ugualmente umide.
[[File:Capitol Reef - Hickman Bridge.jpg|thumb|left|220px|Il [[Capitol Reef National Park]] nello Utah.]]
Gli Stati del Sud comprendono i summenzionati Virginia, Carolina del Nord/Sud, Georgia, Florida, e anche Virginia Occidentale (spesso considerato parte del Midwest, dato che era dalla parte del nord nella guerra civile), [[Kentucky]], [[Tennessee]], [[Alabama]], [[Louisiana]], [[Arkansas]], [[Oklahoma]], [[Texas]] (spesso considerato fra gli Stati del sud-ovest). Questa zona comprende la parte meridionale (e le cime più elevate) degli Appalachi, e più a ovest l'[[altopiano d'Ozark]]. I fiumi comprendono le foci del [[Mississippi (fiume)|Mississippi]] e del [[Rio Grande (fiume Stati Uniti d'America)|Río Grande]]. La più grande influenza climatica viene dal [[Golfo del Messico]], e comprende inverni miti, umidità, e di tanto in tanto [[Ciclone tropicale|uragani]].
 
Gli Stati del Midwest comprendono [[Ohio]], [[Michigan]], [[Indiana]], [[Wisconsin]], [[Illinois]], [[Missouri]], [[Minnesota]], [[Iowa]], [[Dakota del Nord]], [[Dakota del Sud]], [[Nebraska]] e [[Kansas]]. Sono in gran parte stati agricoli e industriali (compresa la "rust belt", la zona industriale "arrugginita" negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]] dalla concorrenza, soprattutto [[giappone]]se), freddi d'inverno, caldi d'estate, con clima da umido (verso est) a secco (verso ovest). È qui che si trova il "cuore" ("heartland") degli Stati Uniti, ed è considerato un centro di valori morali (lavoro serio, casa e famiglia, i pionieri sulla prateria, e così via) per il resto del paese.
 
Gli Stati della zona montana comprendono [[Montana]], [[Idaho]], [[Wyoming]], [[Nevada]], [[Utah]], [[Colorado]], [[Arizona]], [[Nuovo Messico]]. Gli ultimi quattro spesso anche considerati gli Stati del sud-ovest. Soprattutto a sud la zona è secca, con molti deserti (deserto Sonorano) e le [[Montagne Rocciose]]. A nord ci sono inverni molto freddi ed estati miti, mentre a sud gli inverni sono miti e le estati calde. Questa è la zona meno abitata del paese, ed è dove si trovano molte delle destinazioni sceniche degli Stati Uniti, per esempio il [[Grand Canyon]] (Arizona) e [[Yellowstone]] (Wyoming). La geografia della costa occidentale ([[Washington (stato)|Washington]], [[Oregon]], [[California]]) comprende montagne elevate ([[Sierra Nevada (Stati Uniti d'America)|Sierra Nevada]]), vari vulcani, deserti ([[Valle della Morte]]), e zone molto umide (la costa, soprattutto a nord).
 
== Demografia ==
=== Immigrazione ===
{{vedi anche|Immigrazione negli Stati Uniti d'America|Politica dell'immigrazione negli Stati Uniti d'America}}
L'immigrazione negli Stati Uniti fu sempre molto intensa nel corso della storia, specialmente dall'Europa, la parte meridionale fu interessata dall'immigrazione dalla Spagna, tranne la zona della [[Louisiana]] che al tempo si estendeva fino al Canada.
I primi immigrati nelle 13 colonie provenivano dal [[Regno Unito]] ma in seguito fu molto forte l'immigrazione dalla [[Germania]] dove il numero degli abitanti era quasi pari a quello degli immigrati [[britannici]], mentre nella zona dell'attuale [[stato di New York]] erano presenti immigrati dai [[Paesi Bassi]].
L'immigrazione dalla [[Francia]] fu frequente dopo la cessione della [[Louisiana]] agli Stati Uniti da parte di [[Napoleone Bonaparte]].
Nell'Ottocento fu enorme l'immigrazione dall'[[Irlanda]], ed altrettanto forte quella dall'[[Italia]], specie a cavallo tra l'Ottocento ed il Novecento.
L'immigrazione proseguì nel [[XX secolo|Novecento]] con l'arrivo di immigrati dai [[paesi scandinavi]], e durante la [[seconda guerra mondiale]] di [[Ebrei]] (circa 6 milioni) specialmente dalla [[Russia]], dalla [[Polonia]] e dall'[[Ungheria]].
 
=== Origini della popolazione ===
[[File:Most common ancestries in the United States.svg|300px|thumb|right|Gruppi etnici maggioritari nei diversi Stati d'America: la maggior parte degli Stati ha una maggioranza di etnia germanica, prevalentemente di origine anglosassone, tedesca e scandinava (color blu, ma anche rosso, che indica coloro che si identificano semplicemente come "americani", la maggioranza dei quali di origine inglese coloniale).]]
[[File:Census-2000-Data-Top-US-Ancestries-by-County.svg|right|thumb|290px|Mappa più dettagliata che riporta le discendenze etniche per singole [[Contee degli Stati Uniti d'America|contee]]]]
{{vedi anche|:Categoria:Gruppi etnici negli Stati Uniti d'America|Nativi americani#Nativi americani nel nord America}}
Con più di 313,6 milioni di abitanti (Census maggio 2012),<ref>[http://www.census.gov/main/www/popclock.html Resident Population Data - 2010 Census<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> gli Stati Uniti sono il terzo paese al mondo per popolazione, dopo [[Cina]] ed [[India]].
 
La zona più popolata del Paese è quella nordorientale, di antica urbanizzazione. Di recente si sono espanse anche le zone urbane della [[West Coast (Stati Uniti)|costa pacifica]], specie in California.
 
Secondo le stime ufficiali del 2009<ref>[http://quickfacts.census.gov/qfd/states/00000.html U.S.Census Bureau]</ref> il 79,6% della popolazione è [[Bianchi americani|bianca]] (compreso, tuttavia, anche un 15 per cento di ispanici o [[America Latina|latinoamericani]]), il 12,9% nera o afroamericana, il 4,6% asiatica, e solo l'1% di origine [[amerindi]]a.
 
Secondo il vecchio censimento ufficiale del 2000<!-- dati da aggiornare!!-->, i residenti di ascendenza tedesca erano il 12,2%, quelli di origine britannica il 20,6% (di cui il 11,9% di irlandesi e il 8,7% di inglesi). I residenti di ascendenza italiana rappresentavano il 5,6% della popolazione totale. Il gruppo comunemente identificato come [[WASP]], [[Bianco]], [[Paesi anglosassoni|Anglosassone]], [[protestantesimo|Protestante]], pur detenendo ancora le leve del potere politico ed economico, non costituisce più la maggioranza della popolazione del paese.
 
È stato rilevato, nel censo del 2010, che solo il 23% dei bambini sotto i 15 anni ha genitori bianchi (i bianchi di origine europea, ma anche araba e turca, sono definiti col termine "[[Non-hispanic whites]]" nel censimento ufficiale, ovvero "''Bianchi di origine non latino-americana''"),<ref>[http://www.dirittiglobali.it/home/categorie/46-studi-rapporti-a-statistiche/16601-storico-sorpasso-in-america-bimbi-bianchi-in-minoranza.html Diritti Globali - Storico sorpasso in America Bimbi bianchi in minoranza<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> che entro il 2042 saranno una minoranza, se proseguono le attuali tendenze migratorie e la bassa natalità tra i bianchi.<ref>[http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/bianchi-minoranza/bianchi-minoranza/bianchi-minoranza.html Usa, i bianchi nuova minoranza il "sorpasso" avverrà nel 2042 - esteri - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Questa proiezione su un futuro scenario demografico in cui i bianchi, da sempre ai vertici dei poteri e della gestione dello Stato, saranno in netta minoranza, ha iniziato a scatenare forti dibattiti circa l'identità degli USA nel futuro prossimo e sull'immigrazione in entrambi gli schieramenti politici.
 
=== Crescita demografica ===
L'Ufficio del Censimento degli Stati Uniti, riporta per il 2010, 308,7 milioni di persone, con un aumento del 9,7% rispetto all'anno 2000, che era di 281,4 milioni di persone. La percentuale di crescita è circa in media con le percentuali dei decenni precedenti a partire dal 1900.<ref>[http://www.census.gov/prod/cen2010/briefs/c2010br-01.pdf ''Population distribution and change'']. Census brief. 2000-2010.</ref><br />
La popolazione è generalmente in crescita, specie grazie ad una forte [[immigrazione]], proveniente in buona parte dall'[[America Latina]] e dall'[[Asia orientale]]. La presenza di immigrati - o di loro discendenti diretti - è molto rilevante nella parte sud occidentale del paese. Più di 37 milioni di cittadini sono nati all'estero e circa 15 milioni di questi sono stati naturalizzati cittadini statunitensi. Il 6% della popolazione è di origine italiana, costituita dai discendenti degli immigranti arrivati sulle coste degli Stati Uniti perlopiù dalla seconda metà del XIX secolo fino alla Seconda Guerra Mondiale, provenienti in maggioranza dal Mezzogiorno, dal Veneto e dal Friuli-Venezia-Giulia. Oggi sono circa 18 milioni gli italo-americani (cifra che tuttavia non considera tutti coloro che posseggono solo parziale origine italiana e non deducibile dal cognome), ma solo 1 milione di essi parla o comprende l'italiano.
 
L'Affirmative Action, una politica a favore dei gruppi minoritari, ha permesso negli ultimi decenni agli appartenenti alle minoranze etniche un più facile accesso alle [[Università]], a molti posti di lavoro che precedentemente erano loro preclusi e ad incarichi di grande responsabilità nel mondo politico e nell'alta finanza. Questo però da qualcuno è visto come una sorta di razzismo al contrario nei confronti di una parte di popolazione.
 
== Etnie ==
Per quanto riguarda le origini della popolazione statunitense (stima del 2010)<ref name=stimaCensus2006>{{cita web|url=http://factfinder.census.gov/servlet/ADPTable?_bm=y&-geo_id=01000US&-ds_name=ACS_2006_EST_G00_&-_lang=en&-_caller=geoselect&-format="stima Census 2006"|titolo=Selected Social Characteristics in the United States: 2006|editore=U.S. Census Bureau|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref> si calcola che essa abbia le seguenti discendenze (anche se solo lontane o parziali):
 
223.553.265<ref>http://www.census.gov/prod/cen2010/briefs/c2010br-02.pdf</ref> sono bianchi non ispanici così suddivisi:
 
* {{Bandiera|GBR}} [[Inglesi]] 36,5 milioni - 72,1 milioni (numero che varia a seconda che si includa o meno coloro che hanno indicato "americani" come etnia -color giallo nella mappa-, quasi tutti di discendenza inglese coloniale)<ref>[http://www.ancestry.co.uk/about/default.aspx?section=pr-2006-11-9a About Ancestry - Ancestry.co.uk<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* {{Bandiera|DEU}} [[Tedeschi]] 50,7 milioni
* {{Bandiera|IRL}} [[Irlandesi]] 33,5 milioni (undici volte la popolazione dell'[[Irlanda]] stessa)
* {{Bandiera|ITA}} [[Italiani]] 18 milioni
* {{Bandiera|FRA}} [[Francesi]] 11,8 milioni (inclusi alcuni milioni di [[Francese del Québec|franco-canadesi]] nel [[Vermont]], [[Maine]] e [[New Hampshire]])
* {{Bandiera|POL}} [[Polacchi]] 10 milioni
* {{Bandiera|ISR}} [[Ebrei]] 6,4 milioni<ref>http://www.census.gov/compendia/statab/2012/tables/12s0077.pdf</ref> (la comunità ebraica più grande del mondo fuori da [[Israele]])
* {{Bandiera|NLD}} [[Olandesi]] 5 milioni (inclusi i discendenti dei primissimi abitanti europei di [[Manhattan]])
* {{Bandiera|NOR}} [[Norvegesi]] 4,6 milioni
* {{Bandiera|SWE}} [[Svedesi]] 4,4 milioni
* {{Bandiera|RUS}} [[Russi]] 3 milioni
* {{Bandiera|HUN}} [[Ungheresi]] 1,5 milioni
* {{Bandiera|DNK}} [[Danesi]] 1,5 milioni
* {{Bandiera|GRC}} [[Greci]] 1,4 milioni
* {{Bandiera|PRT}} [[Portoghesi]] 1,4 milioni
* {{Bandiera|ALB}} [[Albanesi]] 1,1 milioni
 
Di minore consistenza qualche altro milione è rappresentato da paesi europei non elencati sopra.
 
Circa 40,7 milioni sono gli [[afroamericani]], compresi i neri ispanici.
 
Circa 15 milioni di persone sono di origine [[asia]]tica, soprattutto:
 
* {{Bandiera|PHL}} [[Filippine|Filippini]] 4 milioni
* {{Bandiera|CHN}} [[Cina|Cinesi]] 3,5 milioni
* {{Bandiera|IND}} [[India]]ni 2,7 milioni
* {{Bandiera|Lega Araba}} [[Arabi]] 2,6 milioni
* {{Bandiera|VNM}} [[Vietnam]]iti 1,6 milioni
* {{Bandiera|PRK}}+{{Bandiera|KOR}} [[Corea]]ni 1,5 milioni
* {{Bandiera|ARM}} [[Armeni]] 1,4 milioni
* {{Bandiera|JPN}} [[Giappone]]si 1,2 milioni
 
Secondo il censimento del [[2010]] risultano 50,4 milioni di cittadini statunitensi di origine [[ispanica]]<ref>[http://factfinder2.census.gov/faces/tableservices/jsf/pages/productview.xhtml?pid=DEC_10_SF1_QTP10&prodType=table American FactFinder - Results<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (di qualsiasi etnia), in particolare:
 
* {{Bandiera|MEX}} [[Messico|Messicani]] 31,8 milioni
* {{Bandiera|PRI}} [[Porto Rico|Portoricani]] 4,6 milioni
* {{Bandiera|CUB}} [[Cuba]]ni 1,7 milioni
* {{Bandiera|SLV}} [[El Salvador|Salvadoregni]] 1,4 milioni
 
Nel censimento governativo del 2009 gli statunitensi ispanici erano circa 48,5 milioni, con un incremento di quasi 3 milioni di unità in soli 2 anni.<ref>[http://www.census.gov/popest/states/asrh/tables/SC-EST2009-04.xls census.gov]</ref>
 
I [[nativi americani]], compresi i sanguemisti, sono circa 4,1 milioni.
 
L'immigrazione ispanica è tutt'oggi la più numerosa. Alcuni stati, come [[California]], [[Arizona]] e [[Texas]], sono già a maggioranza ispanica (definiti "[[minority-majority]]" nel censimento ufficiale<ref>[http://2010.census.gov/2010census/ 2010 Census<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>); va comunque fatto notare che tutti questi stati del sud est facevano parte, in passato, dell'[[Impero Messicano]] e prima ancora del [[Vicereame della Nuova Spagna|Vicereame di Nuova Spagna]], e numerosi ispanici vi risiedevano già storicamente,<ref>[http://www.tamu.edu/faculty/ccbn/dewitt/txweb/txwebmain.htm The Texian Web - Texas History on the Internet<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.tamu.edu/faculty/ccbn/dewitt/tejanoorigins.htm Tejano Origins in Mexican Texas<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ben prima dell'annessione agli U.S.A. dei territori e della recente immigrazione di massa.
 
È stato inoltre calcolato che negli Stati Uniti vivano approssimativamente 12 milioni di clandestini (''unauthorized immigrants''), principalmente messicani, salvadoregni, guatemaltechi, filippini.<ref>{{cita web|url=http://pewhispanic.org/reports/report.php?ReportID=94|titolo=Trends in Unauthorized Immigration|accesso=28-2-2010|editore=Pew Hispanic Center|lingua=en|data=10-2-2008}}</ref>
 
== Economia ==
Gli Stati Uniti hanno un sistema economico capitalista di tipo misto, con un grande contributo delle imprese private nelle decisioni [[microeconomia|microeconomiche]], regolate però dalle scelte del governo. Caratterizzata da alta produttività, alimentata da abbondanti risorse naturali, e da una sviluppata rete di infrastrutture, secondo il [[Fondo Monetario Internazionale]], l'[[economia degli Stati Uniti]] genera un [[PIL]] annuo di 14.300 miliardi di dollari, che costituisce il 23% del prodotto interno lordo mondiale ai prezzi di mercato, e quasi il 21% del prodotto mondiale lordo a parità di potere d'acquisto (PPA).<ref name="IMF GDP"/>
È la più grande economia statuale del pianeta in termini di [[PIL]], solo il 4% in meno circa rispetto al PIL combinato di tutti i paesi dell'[[Unione europea]] a PPA generato nel [[2007]].<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2001rank.html|titolo=Classifica del PIL (parità del potere d'acquisto)|editore=CIA World Factbook|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
Il PIL pro capite è l'ottavo in termini nominali e il quarto in termini di parità di potere d'acquisto.<ref name="IMF GDP"/>
Gli Stati Uniti sono il più grande [[importazione|importatore]] di merci e il terzo maggiore [[esportazione|esportatore]], anche se le esportazioni pro capite sono relativamente basse. [[Canada]], [[Cina]], [[Messico]], [[Giappone]] e [[Germania]] sono i principali partner commerciali.<ref>{{cita web|url=http://www.census.gov/foreign-trade/top/dst/current/balance.html|titolo=Principali partner commerciali degli Stati Uniti, 2006|editore=U.S. Census Bureau|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
Le principali merci di [[esportazione]] sono macchinari elettrici, mentre i veicoli costituiscono la principale voce delle importazioni.<ref>{{cita web|url=http://www.census.gov/prod/2006pubs/07statab/foreign.pdf|titolo=Table 1289. U.S. Exports and General Imports by Selected SITC Commodity Groups: 2002 to 2005|editore=U.S. Census Bureau (Statistical Abstract of the United States 2007)|accesso=28-2-2010|formato=pdf|lingua=en}}</ref>
[[File:Photos NewYork1 032.jpg|thumb|left|200px|[[Wall Street]], dove trova sede il [[New York Stock Exchange]], maggiore borsa valori del mondo.]]
Il settore privato costituisce la maggior parte dell'[[economia]], mentre le attività governative partecipano al 12,4% del PIL. L'economia è prevalentemente postindustriale, con il settore dei servizi che contribuisce al 67,8% del PIL.<ref name="Econ">{{collegamento interrotto|{{cita web|url=http://usinfo.state.gov/products/pubs/economy-in-brief/page3.html|accesso=12-3-2008|titolo=Economia USA in breve|editore=U.S. Dept. of State, International Information Programs}}}}</ref>
Il principale settore in termini di giro d'affari è quello del commercio all'ingrosso e al dettaglio; in termini di reddito netto è quello della finanza e assicurazioni.<ref>{{cita web|url=http://www.census.gov/prod/2006pubs/07statab/business.pdf|titolo=Table 726. Number of Returns, Receipts, and Net Income by Type of Business and Industry: 2003|editore=U.S. Census Bureau (Statistical Abstract of the United States 2007)|accesso=28-2-2010|formato=pdf|lingua=en}}</ref>
A causa del voluto mancato controllo sulle banche e una speculazione di borsa trentennale gli Stati uniti hanno avuto un collasso economico a partire dal 2009 e con loro anche gran parte delle nazioni del pianeta.
Il [[debito estero]] a settembre 2012 ammonta a 16.000 miliardi di dollari, il più alto del mondo.
Gli Stati Uniti restano una potenza industriale, dietro alla Cina, con produzioni nell'[[industria chimica]] e [[Industria manifatturiera|manifatturiera]] leader nei rispettivi settori.<ref>{{cita web|url=http://www.census.gov/prod/2006pubs/07statab/manufact.pdf|titolo=Table 971. GDP in Manufacturing in Current and Real (2000) Dollars by Industry: 2000 to 2005 (2004)|editore=U.S. Census Bureau|accesso=28-2-2010|formato=pdf|lingua=en}}</ref>
 
Il [[New York Stock Exchange]] è la più grande borsa valori del mondo.<ref>{{cita web|url=http://ir.nyse.com/phoenix.zhtml?c=129145&p=irol-newsArticle&ID=1036503&highlight=|titolo=New Release/Ultra Petroleum Corp.|editore=NYSE Euronext|accesso=28-2-2010|data=3-8-2007|lingua=en}}</ref>
 
[[Coca-Cola]] e [[McDonald's]] sono i due marchi più riconosciuti a livello globale.<ref>{{cita web|url=http://www.cheskin.com/view_news.php?id=2|titolo=Sony, LG, Wal-Mart tra i grandi marchi|editore=Cheskin|accesso=28-2-2010|lingua=en|data=6-6-2005}}</ref>
 
=== Risorse naturali ===
==== Petrolio ====
Gli Stati Uniti sono il terzo più grande produttore di [[petrolio]] del mondo, così come il più grande importatore di questa [[materia prima]].<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2173rank.html|titolo=Classifica della produzione petrolifera|accesso=28-2-2010|lingua=en|editore=CIA World Factbook}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2174rank.html|titolo=Classifica del consumo di petrolio|editore=CIA World Factbook|lingua=en|accesso=28-2-2010}}</ref>
<!-- <ref>{{cita web|url=http://www.eia.doe.gov/pub/oil_gas/petroleum/data_publications/company_level_imports/current/import.html|titolo=Classifica dei primi 15 paesi per importazione del petrolio greggio|editore=U.S. Energy Information Administration|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref> -->
==== Acqua e altri minerali ====
È leader nella produzione di [[energia elettrica]] e [[energia nucleare|nucleare]], nell'estrazione di [[gas naturale]], zolfo, fosfati e sale.
 
=== Agricoltura ===
Sebbene l'agricoltura rappresenti poco meno dell'1% del PIL, gli Stati Uniti sono i migliori produttori mondiali di [[mais]]<ref>{{cita web|url=http://www.grains.org/page.ww?section=Barley%2C+Corn+%26+Sorghum&name=Corn|titolo=Mais|editore=U.S. Grains Council|accesso=28-2-2010|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20080112182404/http://www.grains.org/page.ww?section=Barley,+Corn+%26+Sorghum&name=Corn|lingua=en|dataarchivio=12-1-2008}}</ref> e [[soia]].<ref>{{cita web|url=http://www.worldwatch.org/node/5442|titolo=La domanda di soia ne guida la produzione|editore=Worldwatch Institute|accesso=28-2-2010|lingua=en|data=6-5-2008|autore=Sean Charles}}</ref>
 
=== Industria ===
Nel 2005 la forza lavoro retribuita era pari a 155 milioni di persone, di cui l'80% a tempo pieno.<ref>{{cita web|url=http://pubdb3.census.gov/macro/032006/perinc/new05_001.htm|titolo=Forza lavoro, 2005|editore=U.S. Census Bureau|accesso=28-2-2010|lingua=en|data=29-8-2006}}</ref>
Secondo stime del 2009, la maggioranza della forza lavoro, ossia il 77% del totale, era impiegata nel settore dei servizi.<ref name="WF">{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/us.html|titolo=Stati Uniti|editore=CIA The World Factbook|accesso=28-2-2010|lingua=en|data=4-2-2010}}</ref>
 
Grazie alla ricchezza di risorse minerarie, gli USA sono un Paese autosufficiente per quanto riguarda la maggior parte delle materie prime. I principali centri dell'industria meccanica sono Chicago e Detroit. In California, oltre all'industria cinematografica di Hollywood, si trova un'alta concentrazione di aziende specializzate nel comparto delle nuove tecnologie e dell'informatica.
 
=== Servizi ===
Gli Stati Uniti d'America sono, insieme al Sud Africa e la Cina, le sole nazioni industrializzate a non avere una copertura sanitaria universale. Questo è causa di un forte dibattito in America sulla possibilità di ampliare a tutti le cure sanitarie.
 
Il 25 marzo 2010 il presidente Barack Obama firma la legge della riforma sanitaria.[1] Tra i cambiamenti che si dovrebbero verificare con la riforma vi sono: l'aumento del numero di persone tutelate dal sistema sanitario (32 milioni in più), la diminuzione della spesa governativa per la sanità (pari al 4% del pil nel 2007, il doppio della media delle nazioni facenti parte dell'OCSE). Inoltre si stima come la metà delle bancarotte individuali siano cagionate da spese mediche improvvise e non coperte da tutela assicurativa: tale fenomeno dovrebbe pertanto subire un decremento.[2]
 
Con circa 15,5 milioni di persone, il settore dell'assistenza sanitaria e assistenza sociale rappresentava il principale settore di occupazione.<ref>{{cita web|url=http://www.census.gov/prod/2006pubs/07statab/business.pdf|titolo=Table 739. Establishments, Employees, and Payroll by Employment-Size Class and Industry: 2000 to 2003|editore=U.S. Census Bureau|accesso=28-2-2010|lingua=en|formato=pdf}}</ref>
Circa il 12% dei lavoratori è sindacalizzato, contro il 30% dell'[[Europa occidentale]].<ref>{{cita web|autore=Thomas Fuller|url=http://www.iht.com/articles/2005/06/14/news/europe.php|titolo=In the East, Many EU Work Rules Don't Apply|accesso=28-2-2010|editore=New York Times|data=15-6-2005|lingua=en}}</ref>
La [[Banca Mondiale]] classifica gli Stati Uniti nel primo posto per facilità nell'assunzione dei lavoratori.<ref name="EDBI">{{cita web|url=http://www.doingbusiness.org/ExploreEconomies/?economyid=197|accesso=28-2-2010|titolo=Doing Business in the United States (2010)|editore=World Bank|lingua=en}}</ref>
Tra il [[1973]] e il [[2003]], le ore lavorative medie per un lavoratore americano è cresciuto di 199 ore.<ref>{{cita web|url=http://www.usnews.com/usnews/opinion/articles/031110/10dobbs.htm|autore=Lou Dobbs|titolo=The Perils of Productivity|editore=U.S. News|accesso=28-2-2010|lingua=en|data=10-11-2003}}</ref>
Come risultato, gli Stati Uniti mantengono la più alta produttività del lavoro del mondo, sebbene non in termini di produttività per ora lavorata come fino ai primi anni novanta: i lavoratori di [[Norvegia]], [[Francia]], [[Belgio]] e [[Lussemburgo]] si trovano meglio piazzati in questo indicatore.<ref>{{collegamento interrotto|{{cita web|url=http://kilm.ilo.org/2005/press/download/ExSumEN.pdf|titolo=Trend del mercato del lavoro|editore=International Labour Organization|accesso=20-12-2007}}}}</ref>
Rispetto all'Europa, negli Stati Uniti le tasse su proprietà e reddito delle società sono in genere più elevate, mentre il lavoro sconta in genere aliquote fiscali più basse.<ref>{{cita web|autore=Peter Gumbel|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,662737-2,00.html|titolo=Escape from Tax Hell|editore=Time|accesso=28-2-2010|data=11-7-2004|lingua=en}}</ref>
 
Il tasso di disoccupazione negli USA dovrebbe restare stabile nel 2012 ed essere intorno all'8,4% a fine anno.<ref>[http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1096837/usa-rosengren-fed-stima/#ixzz25OtpDzVI ''Usa: Rosengren (Fed) stima disoccupazione a 8,5% a fine anno (Cnbc)'']. [[Eric Rosengren]], presidente della [[Federal Reserve System|Riserva Federale]] di [[Boston]]. 7 agosto 2012.</ref>
 
=== Reddito e sviluppo umano ===
[[File:NYC-Skyline-1.jpg|thumb|230px|[[Manhattan]], simbolo della potenza economica statunitense.]]
Secondo lo ''United States Census Bureau'', il reddito medio lordo delle famiglie americane nel [[2007]] è stato di 50.233 $, con medie che variano dai 68.080 $ nel [[Maryland]] ai 36.338 $ del [[Mississippi]].
A parità di potere d'acquisto la media è simile ai quella delle maggiori nazioni sviluppate. I tassi di [[povertà]], dopo essere scesi bruscamente durante la metà del [[XX secolo]], si sono stabilizzati dai primi anni settanta, ma sono decisamente aumentati dalla fine degli anni novanta. Ora la povertà affligge oltre il 30% della popolazione.
Lo stato sociale è ormai tra i più austeri nel mondo sviluppato, ma mentre esso tutela e riduce la fascia debole tra la popolazione anziana,<ref>Orr, D. (November–December, 2004). "Social Security Isn't Broken: So Why the Rush to 'Fix' It?" In C. Sturr e R. Vasudevan, eds. (2007). ''Current Economic Issues''. [[Boston]]: Economic Affairs Bureau.</ref> in proporzione poco è fatto per la fascia più giovane.<ref>{{cita web|url=http://www.prospect.org/cs/articles?article=a_new_deal_of_their_own|data=25-2-2008|titolo=A New Deal of Their Own|accesso=28-2-2010|autore=Paul Starr|lingua=en}}</ref>
Uno studio 2007 dell'[[UNICEF]] sul benessere dei bambini tra le 21 nazioni più industrializzate, pone gli Stati Uniti tra gli ultimi posti.<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/nol/shared/bsp/hi/pdfs/13_02_07_nn_unicef.pdf|titolo=La povertà fra i bambini dei paesi più ricchi|editore=UNICEF|formato=pdf|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
[[File:Occupy Wall Street 11 11 11 DMGAINES Demonstrator 5028.jpg|thumb|200px|Dimostrante di [[Occupy Wall Street]] che protesta contro la forte disparità economica indicando di far parte del 99% della popolazione con basso reddito]]
Nonostante i forti aumenti di produttività, la bassa disoccupazione e la bassa inflazione, gli incrementi di reddito a partire dagli anni ottanta hanno avuto una crescita lenta rispetto ai precedenti decenni, oltre ad essere stato meno ampiamente condivisi, e accompagnati da una maggiore insicurezza economica.
 
Tra il [[1947]] e il [[1979]] il reddito medio è aumentato di oltre l'80% nell'insieme di tutte le classi di reddito, con i redditi più bassi cresciuti ad un ritmo più elevato rispetto a quelli elevati.<ref name="Bar">{{cita libro|nome=Larry M.|cognome=Bartels|titolo=Unequal Democracy: The Political Economy of the New Gilded Age|anno=2008|editore=Princeton University Press|città=Princeton, NJ|lingua=inglese|id=ISBN 0-691-13663-7}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.demos.org/inequality/numbers.cfm#1|autore=Chris Hartman|anno=2008|titolo=By the Numbers: Income|accesso=28-2-2010|lingua=en}}</ref>
Il reddito familiare medio è aumentato dal [[1980]]<ref>{{cita web|autore=David R. Henderson|url=http://www.hoover.org/publications/digest/3522596.html|titolo=The Rich—and Poor—Are Getting Richer|editore=Hoover Institution|opera=Hoover Digest|anno=1998|lingua=en|accesso=2-3-2010}}</ref> in gran parte a causa di un doppio reddito all'interno delle famiglie, la riduzione del divario tra i sessi e per il maggior numero di ore lavorate, ma la crescita è stata più lenta e maggiormente concentrata nei redditi più elevati.<ref name="Bar"/><ref>{{cita web|url=http://www.frbsf.org/news/speeches/2006/1106.html|autore=Janet L. Yellen|data=6-11-2006|titolo=Speech to the Center for the Study of Democracy 2006–2007 Economics of Governance Lecture University of California, Irvine|editore=Federal Reserve Board|città=San Francisco|accesso=2-3-2010|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|autore=Isaac Shapiro|url=http://www.cbpp.org/10-17-05inc.htm|titolo=New IRS Data Show Income Inequality Is Again on the Rise|editore=Center on Budget and Policy Priorities|data=17-10-2005|lingua=en|accesso=2-3-2010}}</ref><ref>{{cita libro|nome=Dennis|cognome=Gilbert|titolo=The American Class Structure|anno=1998|editore=Wadsworth Publishing|lingua=inglese|città=Belmont, CA|id=ISBN 0-534-50520-1}}</ref>
Di conseguenza, i redditi di gran lunga più elevati, che corrispondono all'1% dei redditi, hanno generato il 21,8% del reddito totale prodotto nel paese nel 2005, cifra che è più che raddoppiata dal [[1980]],<ref>{{cita news|url=http://www.nytimes.com/2007/03/29/business/29tax.html?ex=1332820800&en=fb472e72466c34c8&ei=5088&partner=rssnyt&emc=rss|titolo=Income Gap Is Widening, Data Shows|autore=David Cay Johnston|pubblicazione=New York Times|accesso=2-3-2010|giorno=29|mese=3|anno=2007|lingua=en}}</ref> rendendo gli Stati Uniti uno dei paesi con la maggiore disparità di reddito tra nazioni sviluppate.<ref>{{cita web|url=http://elsa.berkeley.edu/~saez/TabFig2005prel.xls|formato=xls|autore=E. Saez|titolo=Table A1: Top Fractiles Income Shares (Excluding Capital Gains) in the U.S., 1913–2005|editore=UC Berkeley|accesso=2-3-2010|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2172.html|titolo=Field Listing—Distribution of Family Income—Gini Index|editore=CIA The World Factbook|accesso=2-3-20|lingua=en}}</ref>
La ricchezza, come reddito, è estremamente concentrata: il 10% della popolazione, la fascia più ricca, possiede il 69,8% della ricchezza del paese, la seconda quota più elevata tra le nazioni sviluppate.<ref>{{cita web|autore=G. William Domhoff|url=http://sociology.ucsc.edu/whorulesamerica/power/wealth.html|titolo=Table 4: Percentage of Wealth Held by the Top 10% of the Adult Population in Various Western Countries|editore=University of California at Santa Cruz, Sociology Dept.|anno=2010|mese=febbraio|accesso=2-3-2010|lingua=en}}</ref> L'1% posto al vertice possiede il 33,4% del patrimonio netto.<ref>{{cita web|autore=Arthur B. Kennickell|url=http://www.federalreserve.gov/pubs/oss/oss2/papers/concentration.2004.5.pdf|titolo=Table11a: Amounts (Billions of 2004 Dollars) and Shares of Net Worth and Components Distributed by Net Worth Groups, 2004|editore=Federal Reserve Board|accesso=2-3-2010|lingua=en|data=2-8-2006|formato=pdf}}</ref>
 
Secondo le statistiche del [[2012]], il 24% degli statunitensi è ricco (ha cioè un reddito superiore ai 200.000 dollari annui), il 61% appartiene al [[ceto medio]] (ha un reddito che oscilla tra i 199.999 e i 28.000 dollari) e il 15% è povero (cioè guadagna in un anno meno di 28.000 dollari).
La [[povertà]] colpisce soprattutto una parte degli [[afroamericani]] e gli [[immigrati]] arrivati da poco ([[ispanici]], [[albanesi]], [[slavi]] arrivati dopo il crollo del [[Muro di Berlino]] e [[Arabi]].
 
== Inquinamento ==
L'[[inquinamento]] negli Stati Uniti è sottoposto a controllo da parte di Uffici Federali come l’[[United States Environmental Protection Agency|Environmental Protection Agency]], o EPA.
=== Inquinamento atmosferico ===
Il governo degli Stati Uniti nel 2012 intende regolare le emissioni di CO<sub>2</sub> dalle centrali elettriche. Il nuovo piano si chiama Greenhouse Gas New Standard Performance.<ref>[http://www.risparmiodienergia.it/ecologia-e-rifiuti/inquinamento-atmosferico-negli-stati-uniti/ ''Inquinamento atmosferico'']. EPA. 27 dicembre 2011.</ref> L’Environmental Protection Agency, o EPA, ha segnalato come inquinanti, più di 450 aziende statunitensi.
 
=== Inquinamento delle acque ===
Il mercurio emesso da fabbriche e centrali elettriche, si deposita nei laghi e nei fiumi degli Stati Uniti, provocando un [[inquinamento idrico]] che rende i pesci non commestibili.
=== Inquinamento del suolo ===
L'[[inquinamento del suolo]] causato principalmente dai rifiuti solidi urbani, secondo il World Watch Institute di Washington, nell'ambito del suo programma Vital signs, «segni vitali», segnala che gli Stati uniti producono, 621000 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani, non totalmente riciclabili, che causano un inquinamento delle acque, che si ripercuote sui suoli agricoli e portando nella catena alimentare metalli pesanti, non biodegradabili, che si accumulano nel corpo umano, causando tumori, come il cadmio, lo stronzio, il nichel, il cromo.
 
== Politica ==
=== Ordinamento dello stato ===
[[File:WhiteHouseSouthFacade.JPG|thumb|right|200px|La [[Casa Bianca]], residenza del presidente degli Stati Uniti.]]
[[File:Capitol Building Full View.jpg|thumb|right|200px|Il [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]], la sede ufficiale dei due rami del [[Congresso degli Stati Uniti]].]]
{{Vedi anche|Sistema politico degli Stati Uniti d'America|Governo federale degli Stati Uniti d'America}}
Il sistema politico degli Stati Uniti d'America comprende il sistema federale che unisce gli stati, e il sistema di ciascuno stato.
 
Nonostante la possibilità teorica di ampia [[indipendenza]], gli stati tendono ad assomigliarsi nei sistemi di governo, e generalmente sono basati sul sistema federale con un [[capo dello stato]] (il [[presidente degli Stati Uniti]], o il [[Governatore (burocrazia moderna)|governatore]] di ciascun Stato), un'assemblea legislativa (di solito bicamerale, con un [[Senato degli Stati Uniti d'America|Senato]] e una [[Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America|Camera dei Rappresentanti]] - "House" o "House of Representatives") e un sistema di giudici e tribunali, federali e statali, ciascuno con una propria giurisdizione.
 
Il rapporto fra il governo federale e gli stati è regolato dalla [[Costituzione degli Stati Uniti|costituzione americana]], interpretata dalla [[Corte Suprema degli Stati Uniti|Corte Suprema]].
 
Il governo federale, per Costituzione, ha il solo potere di regolare il [[commercio]] fra gli stati, di proteggere i diritti dei cittadini, e di difendere il paese. Di fatto e con l'avallo della Corte Suprema, col tempo ha acquisito grandi poteri, che esercita attraverso organismi federali i quali, ad esempio, regolamentano la circolazione delle droghe o la cattura dei criminali, ma anche l'educazione e i diritti dei disabili.
 
Ogni stato elegge al congresso due senatori e un numero di rappresentanti proporzionale alla popolazione (almeno uno), un sistema che offre un maggiore peso agli stati più piccoli.
 
Il sistema politico statunitense è bipolare e assegna il potere a chi ha ricevuto più voti tra i due partiti maggiori, il [[Partito Democratico (Stati Uniti)|Partito Democratico]] (di [[centro-sinistra]] e di tendenze [[progressismo|progressiste]]) e il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|Partito Repubblicano]] (di [[centro-destra]] e di tendenze [[conservatorismo|conservatrici]]).
 
L'elezione del presidente avviene ogni quattro anni, il primo martedì dopo il primo lunedì di [[novembre]]. L'elezione del Presidente avviene in modo indiretto. I cittadini eleggono i grandi elettori che a loro volta si riuniscono ed eleggono il Presidente. Ogni stato possiede un numero di grandi elettori pari al numero di deputati e di senatori che lo stato esprime.
 
Con rare eccezioni in ciascuno stato i grandi elettori vengono assegnati alla lista che prende il maggior numero di voti (''the winner takes all'').
Il meccanismo elettorale spinge i candidati a concentrare i propri sforzi per ottenere i voti di pochi decisivi stati nei quali il risultato è incerto, trascurando invece gli stati nei quali con ragionevole certezza il risultato finale è scontato.
La scelta del candidato alla presidenza avviene attraverso [[elezioni primarie]] che avvengono nel corso di diverse settimane, secondo un calendario che rispecchia la tradizione e vede nell'[[Iowa]] e nel [[New Hampshire]] i primi stati interessati da questo tipo di voto.
 
Nel senato una maggioranza di tre quinti è necessaria per porre fine al dibattito. Questo permette a una sostanziale minoranza di bloccare leggi particolarmente sfavorevoli, con un processo chiamato "filibuster". Inoltre, se il presidente si rifiuta di firmare una legge (ponendo il suo diritto di "veto"), maggioranze di due terzi sia nella Camera sia nel Senato possono approvare una legge senza la firma del presidente, superandone il suo "veto". Talvolta, le leggi passate dal Senato e dalla Camera sono diverse. In tal caso, un comitato formato da senatori e rappresentanti ("conference committee") si riunisce per cercare un compromesso accettabile ad entrambe le camere: compromesso che spesso esprime più le preferenze del comitato che delle due camere. Ciononostante le leggi, molto spesso, vengono approvate comunque. In tali battaglie politiche spesso il conflitto non è a viso aperto: infatti, spesso il presidente firma una legge approvata dai due terzi di ciascuna delle due camere ("a veto-proof majority") pur dichiarandosi contrario.
 
Per quanto riguarda la costituzione, questa può essere [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti|emendata]], mediante due procedure:
* con la prima, il Congresso, con l'approvazione di due terzi di ciascuna delle Camere, propone agli Stati l'emendamento in questione;
* con la seconda (che non è stata mai applicata) il Congresso, dietro richiesta delle assemblee legislative di due terzi degli Stati, convoca una Convenzione nazionale per discutere e presentare l'emendamento.
A questo punto, in entrambi i casi, è necessario che tre quarti degli Stati approvino l'emendamento. Questa approvazione può essere opera dell'assemblea legislativa dello Stato, o di un'apposita convenzione. Tranne in un caso, l'approvazione degli emendamenti è sempre stata opera delle assemblee legislative degli stati.
 
Vari emendamenti si sono succeduti nella storia statunitense. Sono famose le modifiche dopo la [[guerra civile]] intese a proibire la schiavitù. Clamoroso il [[Costituzione degli Stati Uniti/XVIII emendamento|XVIII emendamento]] che proibisce il consumo dell'alcool, successivamente abrogato dal [[Costituzione degli Stati Uniti/XXI emendamento|XXI]], emendamento che è stato l'unico ad essere approvato mediante convenzioni statali, e l'unico ad abrogare un precedente emendamento (il XVIII, appunto).
 
=== Politica estera ===
Gli Stati Uniti esercitano a livello globale una grande influenza economica, politica e militare. Sono membro permanente delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] e del [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]], e la [[città]] di [[New York]] ospita la sede dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]. Quasi tutti i paesi hanno ambasciate a [[Washington]] e numerosi [[Consolato (diplomazia)|consolati]] sono presenti in tutto il paese. Allo stesso modo quasi tutte le nazioni ospitano missioni diplomatiche americane. Tuttavia [[Cuba]], [[Iran]], [[Corea del Nord]], [[Bhutan]], [[Sudan]] e [[Taiwan]] non hanno formali relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.
 
Gli uomini del governo degli USA percepiscono le minacce poste dai governanti di alcuni di questi [[Stato canaglia|stati]] come una giustificazione per le proprie iniziative militari e di politica estera, come nel caso dei programmi per il missile anti-balistico, iniziative fondate sul timore che questi stati non sarebbero (in ipotesi infausta di aggressione) dissuasi dalla cosiddetta [[distruzione mutua assicurata]]. Di conseguenza, si giustifica, nei confronti di questi stati, misure di [[Legittima difesa (diritto internazionale)|difesa preventiva]],<ref>[http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/6913 ''Guerra giusta e guerra preventiva: tre domande'']. [[George Weigel]]. The Catholic Difference. 2003.</ref> regolamentata dalla Strategia di Difesa Nazionale (National Defense Strategy).<ref>[http://www.guerrepace.org/pagine/150scheda1.html ''Strategia di difesa nazionale'']. Segretario alla difesa Robert Gates. 2008.</ref><ref>{{en}} [http://www.defense.gov/news/2008%20National%20Defense%20Strategy.pdf ''National Defense Strategy'']. Secretary of Defense Robert Gates. 2008.</ref>
 
Gli Stati Uniti godono di un rapporto speciale con il [[Regno Unito]] e mantengono forti legami con [[Australia]], [[Nuova Zelanda]], [[Giappone]], [[Israele]], e tutti i membri della [[NATO]]. Lavorano inoltre a stretto contatto con i vicini continentali tramite l'[[Organizzazione degli Stati Americani]] e accordi di libero scambio come il [[NAFTA]] con [[Canada]] e [[Messico]]. Nel [[2005]] gli Stati Uniti hanno speso 27 miliardi di [[dollaro statunitense|$]] in aiuti pubblici allo sviluppo, il maggior paese contributore del mondo. Tuttavia, relativamente al reddito interno lordo, gli Stati Uniti contribuiscono con il 0,22%, classificandosi al ventesimo posto tra i ventidue principali stati donatori. Enti non governativi, come fondazioni private, imprese e istituzioni religiose donano 96 miliardi di [[dollaro statunitense|dollari]]. Il totale complessivo sale così a 123 miliardi di $, il settimo in percentuale del reddito interno lordo.<ref>{{collegamento interrotto|{{cita web|titolo=Americans Favor Private Giving, People-to-People Contacts|editore=U.S. Dept. of State, International Information Programs|url=http://usinfo.state.gov/xarchives/display.html?p=washfile-english&y=2007&m=May&x=20070524165115zjsredna0.2997553|accesso=17-6-2007}}}}</ref>
 
=== Difesa ===
[[File:USSRONALDREAGANgoodshot.jpg|thumb|left|200px|La portaerei [[USS Ronald Reagan (CVN-76)]].]]
Con la caduta dell'Unione Sovietica all'inizio degli anni novanta del XX secolo, gli Stati Uniti sono rimasti l'unica superpotenza militare al mondo. Nonostante gli innumerevoli tagli di fondi destinati al settore Difesa, le forze armate degli Stati Uniti rimangono, ad oggi, il più potente ed avanzato sistema militare del pianeta.
Nel corso degli anni (in particolar modo dopo la fine della seconda guerra mondiale), grazie alla ricerca di una sempre maggiore efficienza e superiorità tecnologica (piuttosto che numerica) nei confronti dei potenziali nemici, le forze armate statunitensi hanno raggiunto una capacità operativa estremamente elevata.
I corpi militari sono così suddivisi:
 
* [[United States Navy]]: unica Marina Militare al mondo dotata di ben 11 “superportaerei” (più decine di sottomarini nucleari e varie tipologie di navi da battaglia) in grado di “proiettare” il potenziale militare americano in qualsiasi parte del globo in poche ore (o giorni);
 
* [[United States Army]]: l'Esercito, composto da più di un milione di soldati altamente addestrati e dotati di materiali di prim'ordine;
 
* [[United States Air Force]]: l'Aviazione Militare, dotata di migliaia di aerei ed elicotteri, unica al mondo ad essere dotata di aeromobili con [[tecnologia Stealth]];
 
* [[United States Marine Corps]]: Corpo Militare elitario, gestito come una piccola forza armata a sé stante, con navi dedicate, fanteria sbarcabile ed una propria forza aerea d'appoggio. Il Corpo dei Marines dispone di una “Forza di Intervento Rapido” in grado di raggiungere in poche ore qualsiasi punto del globo terrestre;
 
* [[United States Reserve]]: Riserva Militare, corpo composto da cittadini civili che, in caso di necessità possono essere richiamati in servizio.
 
* [[United States National Guard]]: Guardia Nazionale, una branca dell'esercito, principalmente indicata per agire in situazioni di crisi interna al paese.
 
Il presidente detiene il titolo di comandante in capo della forze armate e nomina i suoi leader, il [[Segretario della Difesa degli Stati Uniti|Segretario della Difesa]] e i [[Joint Chiefs of Staff|comandi congiunti del personale]]. Il Dipartimento della Difesa gestisce le forze armate, compresa Esercito, Marina, Corpo dei Marines, e l'Air Force. La Guardia Costiera è gestito dal Dipartimento di Sicurezza della Patria in tempo di pace e dal Dipartimento della Marina in tempo di guerra. Nel [[2005]] i militari erano 1,38 milioni di personale in servizio attivo,<ref>{{collegamento interrotto|{{cita web|url=http://www.globalpolicy.org/empire/tables/2005/1231militarypersonnel.pdf|titolo=Department of Defense Active Duty Military Personnel Strengths by Regional Area and by Country (309A)|editore=Global Policy Forum|accesso=21-6-2007}}}}</ref> insieme a diverse centinaia di migliaia di riserva, oltre alla [[NGUS|Guardia Nazionale]], per un totale di 2,3 milioni di soldati. Il Dipartimento della Difesa impiega inoltre circa 700.000 civili. Il servizio militare è volontario, anche se la coscrizione può verificarsi in tempo di guerra. Le forze americane possono essere impiegate rapidamente grazie alla grande flotta di aerei da trasporto e aerei cisterna di rifornimento dell'Air Force, e alle undici [[portaerei]] attive nelle flotte dislocate nell'[[oceano Atlantico]] e [[Oceano Pacifico|Pacifico]]. Al di fuori degli Stati Uniti, i militari americani sono schierati su 770 basi e strutture presenti in ogni continente, tranne l'[[Antartide]].<ref>{{cita web|url=http://www.globalpolicy.org/images/pdfs/1030globalbases.pdf|titolo=Department of Defense Base Structure Report, Fiscal Year 2005 Baseline|editore=Global Policy Forum|accesso=2-3-2010|formato=pdf|lingua=en}}</ref>
La spesa totale in campo militare nel [[2006]] ammontava a più di 528 miliardi di $, cioè quasi il 46% della spesa militare globale. La spesa pro capite è di 1.756 $, circa dieci volte la media mondiale.<ref>{{cita web|url=http://www.sipri.org/research/armaments/milex/resultoutput/15majorspenders|titolo=The Fifteen Major Spender Countries in 2008|editore=Stockholm International Peace Research Institute|accesso=2-3-2010|lingua=en|formato=pdf}}</ref> Nel 2010 la spesa militare statunitense è stata pari al 4,60% del PIL.<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2034rank.html|titolo=Classifica delle spese militari in base al PIL|editore=CIA - The World Factbook|accesso=5-5-2013|lingua=en}}</ref>
 
== Divisione amministrativa ==
=== Stati ===
{{Vedi anche|Stato federato degli Stati Uniti d'America}}
[[File:Map of USA States with names white.svg|right|600px]]
La [[Dichiarazione di indipendenza USA|dichiarazione d'indipendenza]], in origine, fu firmata da tredici dei cinquanta [[Stato federato degli Stati Uniti d'America|stati]] che attualmente costituiscono gli Stati Uniti, insieme al Distretto federale di Columbia (la data fra parentesi nell'elenco sottostante indica l'epoca della loro entrata nella confederazione):
{| width='100%' |
|- valign='top'
| colspan='3' |
* {{Bandiera|Alabama|nome}} ([[1819]])
* {{Bandiera|Alaska|nome}} ([[1959]])
* {{Bandiera|Arizona|nome}} ([[1912]])
* {{Bandiera|Arkansas|nome}} ([[1836]])
* {{Bandiera|California|nome}} ([[1850]])
* {{Bandiera|Carolina del Nord|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Carolina del Sud|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Colorado|nome}} ([[1876]])
* {{Bandiera|Connecticut|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Dakota del Nord|nome}} ([[1889]])
| colspan='3' |
* {{Bandiera|Dakota del Sud|nome}} ([[1889]])
* {{Bandiera|Delaware|nome}} ([[1787]])
* {{Bandiera|Florida|nome}} ([[1845]])
* {{Bandiera|Georgia (USA)|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Hawaii|nome}} ([[1959]])
* {{Bandiera|Idaho|nome}} ([[1890]])
* {{Bandiera|Illinois|nome}} ([[1818]])
* {{Bandiera|Indiana|nome}} ([[1816]])
* {{Bandiera|Iowa|nome}} ([[1846]])
* {{Bandiera|Kansas|nome}} ([[1861]])
| colspan='3' |
* {{Bandiera|Kentucky|nome}} ([[1792]])
* {{Bandiera|Louisiana|nome}} ([[1812]])
* {{Bandiera|Maine|nome}} ([[1820]])
* {{Bandiera|Maryland|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Massachusetts|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Michigan|nome}} ([[1837]])
* {{Bandiera|Minnesota|nome}} ([[1858]])
* {{Bandiera|Mississippi|nome}} ([[1817]])
* {{Bandiera|Missouri|nome}} ([[1821]])
* {{Bandiera|Montana|nome}} ([[1889]])
| colspan='3' |
* {{Bandiera|Nebraska|nome}} ([[1867]])
* {{Bandiera|Nevada|nome}} ([[1864]])
* {{Bandiera|New Hampshire|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|New Jersey|nome}} ([[1787]])
* {{Bandiera|New York|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Nuovo Messico|nome}} ([[1912]])
* {{Bandiera|Ohio|nome}} ([[1803]])
* {{Bandiera|Oklahoma|nome}} ([[1907]])
* {{Bandiera|Oregon|nome}} ([[1859]])
* {{Bandiera|Pennsylvania|nome}} ([[1787]])
| colspan='3' |
* {{Bandiera|Rhode Island|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Tennessee|nome}} ([[1796]])
* {{Bandiera|Texas|nome}} ([[1845]])
* {{Bandiera|Utah|nome}} ([[1896]])
* {{Bandiera|Vermont|nome}} ([[1791]])
* {{Bandiera|Virginia|nome}} ([[1788]])
* {{Bandiera|Virginia Occidentale|nome}} ([[1863]])
* {{Bandiera|Washington|nome}} ([[1889]])
* {{Bandiera|Wisconsin|nome}} ([[1848]])
* {{Bandiera|Wyoming|nome}} ([[1890]])
|}
Un distretto separato, sotto la diretta autorità del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]], è il {{Bandiera|Distretto di Columbia|nome}}, ossia Washington, che è anche la capitale della federazione.
 
Inoltre ci sono anche alcuni territori esterni che dipendono dagli Stati Uniti:
{|
|-
| valign=top |
* {{Bandiera|ASM|nome}}
* {{Bandiera|PUR|nome}}
* {{Bandiera|VIR|nome}}
* {{Bandiera|GUM|nome}}
* {{Bandiera|NMI|nome}}
| valign=top |
* {{Bandiera|JTN|nome}}
* {{Bandiera|USA}} [[Kingman Reef]] (disabitato)
* {{Bandiera|MID|nome}}
* {{Bandiera|Isola Navassa|nome}} (disabitata)
* {{Bandiera|USA}} [[Isola Howland]] (disabitata)
</small>
| valign=top |
* {{Bandiera|Atollo Palmyra|nome}}
* {{Bandiera|USA}} [[Isola Baker]] (disabitata)
* {{Bandiera|USA}} [[Isola Jarvis]] (disabitata)
* {{Bandiera|Isola Wake|nome}} (disabitata)
|}
 
=== Contee ===
{{Vedi anche|Contee degli Stati Uniti d'America}}
Il secondo livello amministrativo è generalmente quello delle [[contee degli Stati Uniti|contee]]. I 50 stati sono suddivisi in 3.141 contee o entità amministrative assimilabili ad esse. Il rapporto tra stati, contee e livelli amministrativi inferiori è regolato in modo autonomo nei diversi stati dalla costituzione di ognuno di essi.
 
=== Città ===
{{Vedi anche|Città degli Stati Uniti d'America|Aree metropolitane degli Stati Uniti d'America}}
Il terzo livello amministrativo, pur con importanti differenze nei diversi stati, è solitamente quello delle città (''city'' e ''borough''). Una città occupa in genere una parte del territorio di una contea, ma vi possono essere "città indipendenti", il cui territorio non è compreso in alcuna contea, o le ''consolidated city-county'', cioè città il cui territorio si sovrappone completamente a quello della contea di appartenenza. Un caso unico è invece quello della città di [[New York]], il cui territorio copre 5 diverse contee (rappresentate dai 5 quartieri, o ''borough'').
 
I centri urbani maggiori sono tuttavia ben più estesi dei loro confini cittadini, e vengono identificati da un'[[area metropolitana]]. Le aree metropolitane censite dallo [[United States Census Bureau]] sono 363. Esse comunque non costituiscono un'entità amministrativa, ma hanno una funzione esclusivamente statistica.
 
Nel 2008, l'83,6% della popolazione viveva in un'area metropolitana.<ref>{{cita web|url=http://www.census.gov/Press-Release/www/releases/archives/population/013426.html|titolo=Raleigh and Austin are Fastest-Growing Metro Areas|data=19-3-2009|editore=U.S. Census Bureau News||formato=[[PDF]]|accesso=3-3-2010|lingua=en}}</ref> Dall'anno 2000 la maggiore crescita demografica si è registrata soprattutto nelle città del sud (la cosiddetta [[Sun Belt]]), in particolare nelle aree metropolitane di [[Dallas]], [[Houston]], [[Phoenix (Arizona)|Phoenix]], [[Miami]] e [[Atlanta]], e nella [[Greater Los Angeles Area|California Meridionale]].<ref name=USCB>{{cita web|url=http://www.census.gov/popest/metro/tables/2008/CBSA-EST2008-01.csv|titolo=Table 1. Annual Estimates of the Population of Metropolitan and Micropolitan Statistical Areas: April 1, 2000 to July 1, 2008|formato=[[Comma-separated values|CSV]]|editore=U.S. Census Bureau|data=19-3-2009|accesso=3-3-2010|lingua=en}}</ref>
 
{| class="toccolours" style="margin: 0.5em auto; width: 100%; background:white; text-align: center; font-size:95%"
!colspan="5" align=center bgcolor="#f5f5f5"| Principali [[città degli Stati Uniti d'America]]
|-
! align=center height=40 | &nbsp;
! align=left width=300 | Città
! align=center width=200| Popolazione
! align=center width=200| Area Metropolitana
! rowspan=16 |<br />[[File:Manhattan night march USa.jpg|thumb|right|250px|[[New York]]]]<br />
[[File:LosAngeles06.jpg|thumb|right|250px|[[Los Angeles]]]]
|-
|{{Bandiera|Distretto di Columbia}}|| align=left | [[Washington]] ([[Distretto di Columbia]]) - Capitale.|| 591.833 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|27ª]]) || 5.358.130 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|9ª]])
|-
|{{Bandiera|New York}}|| align=left | [[New York City]] ([[New York (stato)|New York]]) || 8.175.133 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|1ª]]) || 21.326.798 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|1ª]])
|-
|{{Bandiera|California}}|| align=left | [[Los Angeles]] ([[California]])|| 3.833.995 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|2ª]]) || 15.872.808 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|2ª]])
|-
|{{Bandiera|Illinois}}|| align=left | [[Chicago]] ([[Illinois]])|| 2.853.114 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|3ª]]) || 9.569.624 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|3ª]])
|-
|{{Bandiera|Texas}}|| align=left | [[Houston]] ([[Texas]])|| 2.242.193 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|4ª]]) || 5.728.143 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|6ª]])
|-
|{{Bandiera|Pennsylvania}}|| align=left |[[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]] ([[Pennsylvania]])|| 1.556.396 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|5ª]])|| 5.838.471 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|5ª]])
|-
|{{Bandiera|Arizona}}|| align=left |[[Phoenix (Arizona)|Phoenix]] ([[Arizona]])|| 1.445.924 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|6ª]])|| 4.281.899 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|12ª]])
|-
|{{Bandiera|Texas}}|| align=left |[[San Antonio (Texas)|San Antonio]] ([[Texas]])|| 1.351.305 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|7ª]])|| 2.031.445 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|28ª]])
|-
|{{Bandiera|Texas}}|| align=left |[[Dallas]] ([[Texas]])|| 1.279.910 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|8ª]])|| 6.300.006 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|4ª]])
|-
|{{Bandiera|California}}|| align=left |[[San Diego (California)|San Diego]] ([[California]])|| 1.279.329 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|9ª]])|| 3.001.072 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|17ª]])
|-
|{{Bandiera|California}}|| align=left |[[San Jose]] ([[California]])|| 948.279 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|10ª]])|| 1.819.198 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|31ª]])
|-
|{{Bandiera|Florida}}|| align=left |[[Miami]] ([[Florida]])|| 413.201 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|43ª]])|| 5.414.772 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|7ª]])
|-
|{{Bandiera|Georgia (USA)}}|| align=left |[[Atlanta]] ([[Georgia (USA)|Georgia]])|| 537.958 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|33ª]])|| 5.376.285 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|8ª]])
|-
|{{Bandiera|Washington}}|| align=left |[[Seattle]] ([[Washington]])|| 620.778 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|20]])|| 3.344.813 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|15]])
|-
|{{Bandiera|Massachusetts}}|| align=left |[[Boston]] ([[Massachusetts]])|| 609.023 - ([[Lista delle città degli Stati Uniti per popolazione|22ª]])|| 4.522.858 - ([[Lista delle aree metropolitane degli Stati Uniti per popolazione|10ª]])
|-
||||||||
|-
|colspan="5" align=center bgcolor="#f5f5f5"| ''Stime dello [[United States Census Bureau]], "Annual Estimates of the Population of Metropolitan and Micropolitan", 2008<ref name=USCB/>''
|}
 
== Arte e cultura ==
[[File:Washington Monument through trees.jpg|thumb|300px|L'obelisco simbolo di [[Washington, Distretto di Columbia|Washington]].]]
{{Vedi anche|Cultura degli Stati Uniti d'America|Architettura statunitense}}
Sebbene la classe dirigente abbia in maggioranza origini [[Inghilterra|inglesi]] (i primi coloni giunsero sulla costa Est degli attuali Stati Uniti a seguito della repressione dei [[Puritani]] dopo la restaurazione [[Stuart (famiglia)|stuartiana]]), la maggior parte degli americani ha origini tedesche.<ref name=stimaCensus2006/>
La composizione etnica della federazione varia molto a seconda della regione. La [[cultura]] statunitense nasce dalla fusione di numerose culture: europei, neri africani, ispanoparlanti e nativi americani.
 
Importanti da segnalare - cosa spesso poco capita dagli stranieri - sono le grosse differenze culturali e filosofiche fra le diverse regioni americane. Spesso visti dall'estero come un'entità unica e "unita", la realtà degli USA è tutt'altro. Sulle coste prevalgono gli americani "progressisti", mentre nel grande centro (con l'eccezione delle grandi città come Chicago e Denver) rimane una visione più tradizionale, più legata alla religione, che fanno parte della cosiddetta "Bible Belt" o cintura della bibbia, forse la regione meno accessibile all'attuale mentalità filosofica prevalente in Europa.
 
Si usa l'acronimo [[WASP]] (White Anglo-Saxon-Protestant) per indicare una tipologia di americano specifica, senza ambiguità: [[Bianco]], [[Paesi anglosassoni|Anglosassone]], [[Protestantesimo|Protestante]]. Nonostante ciò la percentuale di americani cattolici è massiccia, composta in gran parte dai discendenti irlandesi, tedeschi, italiani e polacchi nel contesto europeo e di latinoamericani (principalmente dal Messico al primo posto seguito dalla Colombia e la Repubblica Dominicana).
 
Al momento della Rivoluzione americana (1775) oltre al rifiuto alle tasse imposte dal regime, la nuova federazione si pone il problema di avere una propria cultura distinta da quella dell'Inghilterra, che fino ad allora aveva governato quei territori.
Questo problema è affrontato da [[Ralph Waldo Emerson]] in uno dei saggi cruciali della letteratura americana, "Lo studioso americano", che [[O. W. Holmes]] definì "la [[Dichiarazione d'Indipendenza]] intellettuale americana". Lo stesso problema è affrontato in tutta l'opera di Emerson, tanto che oggi [[Harold Bloom]] lo definisce "la figura centrale nella cultura americana".
 
Nel corso dei decenni gli apporti di altre culture si sono fatti sentire, a seconda dei flussi migratori che si sono succeduti: hanno contribuito l'[[Irlanda]], l'[[Italia]], l'Europa orientale (soprattutto a seguito della forte immigrazione ebraica dalla Russia, [[Polonia]], [[Ucraina]], [[Bielorussia]], ecc.), e in minor proporzione ma non di minor importanza- la Grecia.
 
Nel frattempo si è sviluppata in territorio statunitense, tra mille contraddizioni e lacerazioni, una cultura afro-americana, legata alla peculiare e travagliata storia degli americani discendenti degli schiavi. Una delle realizzazioni più rappresentative di questa cultura è il [[jazz]], il più grande ed innovativo contributo statunitense nel campo [[musica]]le. E in modo ancor più faticoso e drammatico, comincia a uscire dall'isolamento la cultura dei [[Nativi Americani]], ridotti allo 0,8% della popolazione e confinati nelle riserve dove però hanno la possibilità di professare la loro [[religione]] e continuare a vivere secondo le proprie tradizioni.
 
L'immigrazione dal Messico soprattutto, e secondariamente dagli altri paesi latino-americani ispanofoni, quella dell'est asiatico e dell'India contribuiscono a far sì che la cultura americana assuma (non senza resistenze e incomprensioni) anche caratteri non-europei.
 
La più recente ondata immigratoria è quella dai paesi latinoamericani e islamici, che ancora non si può dire abbia segnato la cultura statunitense nel suo complesso (per quanto l'islam si sia diffuso già a partire dagli [[anni 1930]] tra gli afro-americani), bisogna però considerare che nonostante l'origine il 55% degli immigrati dai paesi arabi è di fede cristiana.
 
Per quanto riguarda la cultura degli USA ciò che subito salta all'occhio è lo smodato utilizzo dell'''entertainment'' (ovvero l'intrattenimento), la spettacolarizzazione degli eventi. Tutto, o quasi, negli USA è reso pubblico sotto forma di spettacolo. Anche le recenti elezioni sono state estremamente spettacolarizzate, con fastose convention e raduni che sembravano più degli show televisivi.
 
Un importante componente della cultura americana si sta ponendo in questione tra i progressisti nel film e il [[sogno americano]] dove l'idea che con il duro lavoro, il coraggio e l'[[autodeterminazione]] una persona possa guadagnarsi una vita migliore.<ref>{{Cita libro|autore=Gabor S. Boritt|titolo=Lincoln and the Economics of the American Dream|pagine=p. 1|data=1-12-1994|lingua=inglese|editore=University of Illinois Press|id=ISBN 0-252-06445-3}}</ref>
 
== Lingua ==
Anche se gli Stati Uniti d'America non hanno mai adottato una lingua ufficiale, l'[[inglese americano|inglese]] è di fatto la [[lingua nazionale]]. Secondo un dato del 2003, circa 215 milioni, ossia l'82% della popolazione in età scolare, ha come lingua madre l'inglese.<ref name =EnglishatHome>{{Cita web|url=http://www.census.gov/prod/2005pubs/06statab/pop.pdf|titolo=U.S. Census Bureau, Statistical Abstract of the United States: 2006, Section 1 Population|accesso=3-3-2010|formato=pdf|editore=U.S. Census Bureau|lingua=en}}</ref> Oltre all'inglese le lingue più diffuse, secondo il censimento del 2000 sono: lo [[lingua spagnola|spagnolo]], utilizzato regolarmente da 28 milioni di abitanti; il [[lingua cinese|cinese]] (2 milioni); il [[Lingua francese|francese]] (1,6 milioni, comprendendo il [[lingua creola|creolo-francese]] 1,9 milioni); il [[lingua tedesca|tedesco]] (1,4 milioni); il [[lingua tagalog|tagalog]] (1,2 milioni); il [[lingua vietnamita|vietnamita]] (1,1 milioni); l'[[Lingua italiana|italiano]] (1 milione). Le [[lingue native americane|lingue autoctone]] e [[lingua inuit|inuit]] sono parlate da meno dello 0,5% della popolazione. Tra queste la più parlata è il [[lingua navajo|navajo]], con circa 180.000 persone che lo parlano oltre all'inglese.<ref name="Dealing with Diversity">{{cita libro|cognome=Adams|nome=J. Q.|coautori=Pearlie Strother-Adams|anno=2001|titolo=Dealing with Diversity|editore=Kendall/Hunt Publishing Company|città=Chicago, IL|id=ISBN 0-7872-8145-X|lingua=inglese}}</ref><ref name="US Census Bureau, languages in the US">{{Cita web|url=http://www.census.gov/prod/2005pubs/06statab/pop.pdf|editore=U.S. Census Bureau|titolo=Languages Spoken at Home by Language: 2003|pagina=p. 47|accesso=3-3-2010|lingua=en|opera=Statistical Abstract of the United States}}</ref>
 
L'inglese è adottato in tutti gli atti pubblici formali, ma non è ufficiale a livello federale. È ufficiale in 28 dei 50 Stati dell'Unione. Alcuni Stati hanno come lingua ufficiale, oltre all'inglese, un'altra lingua: in [[Louisiana]] il [[lingua francese|francese]], nelle [[Hawaii]] l'[[lingua hawaiiana|hawaiiano]], nel [[Nuovo Messico]] lo [[lingua spagnola|spagnolo]]. Il [[18 maggio]] [[2006]] il [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senato]] ha approvato una risoluzione, proposta dal repubblicano James Inhofe, con cui si stabilisce che l'inglese è la lingua "comune ed unificatrice degli Stati Uniti". Per entrare in vigore deve però essere votata anche dalla [[Camera dei Rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] ed anche essere approvata dal Presidente, che ha il diritto di veto.
{{vedi anche|Lingue degli Stati Uniti d'America}}
 
== Sport ==
Lo [[sport]] è molto importante nella cultura statunitense. Le [[università]] statunitensi affiancano spesso alla funzione educativa primaria l'organizzazione di squadre sportive formate da studenti, con [[borse di studio]] per attrarre i giovani atleti più promettenti, e con la concessione di lauree per meriti sportivi. I tornei universitari per tutte le discipline sono organizzati dalla [[National Collegiate Athletic Association]] (NCAA).
 
Tra gli sport professionistici con il maggior numero di spettatori vi sono:
 
* [[Baseball]], il principale campionato professionistico è quello MLB ([[Major League Baseball]])
* [[Football americano]] (negli USA, ''Football''), il principale campionato professionistico è quello NFL ([[National Football League]]), la cui finale, il [[Super Bowl]], è uno degli eventi televisivi più seguiti d'America.
* [[Pallacanestro]] (negli USA, ''Basketball''), il principale campionato professionistico è quello NBA ([[National Basketball Association]])
* [[NASCAR]] (Automobilismo), oltre a [[Indy Racing League|Indycar]] e [[Champ Car|ChampCar]]
* [[Hockey su ghiaccio]], il principale campionato professionistico è quello NHL ([[National Hockey League]])
* [[Lacrosse]], il principale campionato professionistico è quello MLL ([[Major League Lacrosse]])
* [[Wrestling]], la principale federazione è la WWE ([[World Wrestling Entertainment]])
* [[Golf]]
* [[Arti marziali miste]], la principale federazione è l'UFC ([[Ultimate Fighting Championship]])
 
Il [[Calcio (sport)|calcio]] (noto negli USA come ''soccer'') è lo sport più praticato dalle ragazze (la rappresentativa statunitense ha vinto 2 dei 5 campionati del mondo femminili finora disputati e 3 delle 5 Olimpiadi), ma non conta molti spettatori. Nonostante ciò, l'organizzazione da parte degli USA del [[Campionato mondiale di calcio 1994|Mondiale 1994]] ha suscitato un discreto interesse per lo sport e per il locale campionato, la [[Major League Soccer]], fondata nel 1993.
 
Fra gli sport individuali, molto praticati negli Stati Uniti sono l'[[atletica leggera]], il [[nuoto]] e il [[tennis]].
 
Otto edizioni dei [[Giochi olimpici]] si sono svolte negli USA (4 olimpiadi estive e 4 olimpiadi invernali); gli Stati Uniti sono secondi nel medagliere di tutti i tempi ai Giochi olimpici invernali (prima è la Norvegia con 280 medaglie) con 216 medaglie vinte (78 d'oro, 80 d'argento e 58 di bronzo),<ref>{{cita web|url=http://www.infoplease.com/ipsa/A0115207.html|titolo=All-Time Medal Standings, 1924-2006|accesso=3-3-2010|data=1-2-2009|lingua=en|editore=Information Please}}</ref><ref>{{collegamento interrotto|{{cita web|url=http://www.olympic.org/uk/games/past/table_uk.asp?OLGT=2&OLGY=2006|titolo=Medagliere Torino 2006|accesso=14-9-2006}}}}</ref> e primi nel medagliere di tutti i tempi ai Giochi olimpici estivi, con 2321 medaglie vinte (943 d'oro, 736 d'argento e 642 di bronzo).<ref>{{cita web|url=http://www.infoplease.com/ipsa/A0115108.html|titolo=All-Time Medal Standings 1896-2004|accesso=3-3-2010|lingua=en|editore=Information Please|data=1-2-2009}}</ref><ref>{{collegamento interrotto|{{cita web|url=http://www.olympic.org/uk/games/past/table_uk.asp?OLGT=1&OLGY=2004|titolo=Medagliere Atene 2004|accesso=14-9-2006}}}}</ref>
 
== Religione ==
{{Vedi anche|Religioni negli Stati Uniti d'America}}
* [[Cristianesimo|Cristiani]] 78,4%<ref name="Pew">{{cita web |url=http://religions.pewforum.org/pdf/affiliations-all-traditions.pdf |titolo=Religious Composition of the U.S. |pubblicazione=Pew Forum on Religion & Public Life|opera=U.S. Religious Landscape Survey |anno=2007 |accesso=17-01-2012}}</ref>
** [[Protestantesimo|Protestanti]] 51,3%<ref name="Pew" />
<!--Irrilevante per noi:
*** [[Evangelici]] 51,3%
*** [[Riformati]] 7,7%
*** [[Discepoli di Cristo]] 1,3%
*** [[Congregazionalismo|Congregazionalisti]] 0,7%
*** [[Avventismo|Avventisti]] 0,4%
*** [[Evangelicalismo|Evangelici]], non-denominazionali e altri protestanti 11,4% -->
** [[Cattolicesimo|Cattolici]] 23,9%<ref name="Pew" />
** [[Anglicanesimo|Anglicani]] 9%{{citazione necessaria}}
** [[Mormonismo|Mormoni]] 1,4%{{citazione necessaria}}
** [[Testimoni di Geova]] 0,7%{{citazione necessaria}}
** [[Cristianesimo ortodosso|Ortodossi]] 0,3%{{citazione necessaria}}
* [[Ebraismo|Ebrei]] 1,7%<ref name="Pew" />
* [[Buddhismo|Buddhisti]] 0,7%<ref name="Pew" />
* [[Musulmani]] 0,6%<ref name="Pew" />
* [[Induismo|Induisti]] 0,4%<ref name="Pew" />
* [[Ateismo|Atei]] e [[agnosticismo|Agnostici]] 16,1%<ref name="Pew" />
 
{{C|Quelle che seguono sembrano di più opinioni e considerazioni di parte, che non dovrebbero appartenere ad un paragrafo enciclopedico... accomunare religione e politica è un modo per fare propaganda, e le elezioni presidenziali significative vanno inserite nel paragrafo della Storia|Religione|gennaio 2012}}
Gli USA sono contraddistinti da un tanto forte quanto variegato spirito religioso che si spiega facendo riferimento alla storia e alla costituzione materiale del Paese. Di fatto si osserva che nascono continuamente numerose confessioni religiose. I valori religiosi sono una parte assai importante della vita degli statunitensi, come dimostrano le elezioni vinte dal candidato repubblicano [[George Walker Bush|George Bush]], puntando sui valori [[famiglia|familiari]] della società.<ref name= ARIS2001>{{cita web|url=http://www.gc.cuny.edu/faculty/research_briefs/aris/key_findings.htm|titolo=American Religious Identification Survey|accesso=3-3-2010|lingua=en|editore=The Graduate Center}}</ref>
 
Il [[Cristianesimo]] è presente in tutte le sue grandi derivazioni: in maggioranza [[Protestantesimo|protestanti]] (51,3%), seguiti dai [[Cattolicesimo|cattolici]] (23,9%), [[Mormonismo|mormoni]] (1,4%), e [[Cristianesimo ortodosso|cristiani ortodossi]] (0,3%).
 
Le confessioni protestanti di maggiori tradizioni sono quelle della tradizione [[Calvinismo|calvinista-riformata]] ([[presbiterianesimo|presbiteriana]], [[congregazionalismo|congregazionalista]], nonché i [[Battismo|battisti]]) e gli [[Chiesa episcopale degli Stati Uniti d'America|episcopali]], questi ultimi ramo americano dell'[[Anglicanesimo]], cui tradizionalmente fanno riferimento le classi alte (è la confessione della famiglia Bush). Le confessioni più diffuse sono nell'ordine la battista (17,2%), la [[Metodismo|metodista]] (7,2%), fede abbracciata dal presidente [[George W. Bush]] dopo il matrimonio, la [[Luteranesimo|luterana]] (4,9%), la presbiteriana (2,8%) e la episcopale (1,8%), oltre ad una miriade di Chiese [[Evangelicalismo|evangeliche]], [[pentecostali]] e minori. La singola chiesa più diffusa è quella cattolica, presente fin dall'epoca coloniale (soprattutto nel Maryland, di cui uno dei primi governatori, Carroll, che nel 1776 fu tra i firmatari della Dichiarazione di Indipendenza, era fratello del primo vescovo cattolico degli Stati Uniti). I cattolici statunitensi, in prevalenza bianchi ed europei, hanno tuttavia visto rafforzare la loro presenza grazie all'immigrazione ispanica degli ultimi 30 anni.<ref name= ARIS2001 />
 
Vi sono anche presenze [[Ebraismo|ebraiche]] (1,4%), [[islam]]iche (0,6%), [[Testimoni di Geova]] (0,7%), [[Buddhismo|buddisti]] (0,5%), [[Induismo|induisti]] (0,4%), [[Sikhismo|sikh]], [[Caodaismo|caodaisti]], [[Shintoismo|shintoisti]], e [[Bahaismo|bahai]], grazie all'enorme varietà di etnie presenti ogni religione è rappresentata.<ref name= ARIS2001 /><ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/us.html#People|titolo=CIA - the world factbook|accesso=3-3-2010|lingua=en|editore=CIA}}</ref>
 
Negli ultimi decenni si è sviluppato il fenomeno delle ''TV and Web Churches'', guidate dei cosiddetti ''tele-predicatori'' della [[Christian Coalition]], tra i quali vanno ricordati [[William M. Branham]], [[Billy Graham (predicatore)|Billy Graham]], [[Pat Robertson]] e [[Jerry Falwell]], animatori della ''Destra Cristiana'', fondamentale per le vittorie elettorali di [[Ronald Reagan]] nel 1980 e 1984, nonché per quelle di George W. Bush nel 2000 e 2004 e va ricordato anche il più recente e controverso ''telepredicatore'' [[Benny Hinn]] (peraltro molto conosciuto e seguito anche in [[Italia]]). Parallelamente sono nate e cresciute le cosiddette ''[[Megachurch|megachurches]]'', grandissime chiese evangeliche non-denominazionali come la [[Lakewood Church]] di [[Joel Osteen]] in [[Houston]], nel [[Texas]], che è la più grande chiesa degli Stati Uniti, con più di 45.000 fedeli, seguita dalla [[Crystal Cathedral]] di [[Los Angeles]] che dispone di 2736 posti a sedere (è situata nei pressi di [[Disneyland]], commissionata nel [[1980]] dal telepredicatore [[Robert Schuller]]).
 
Spesso la religione è dietro a molte questioni e controversie politiche riguardanti il [[razzismo]] (il movimento per la desegregazione dei neri era guidato da [[Martin Luther King]], un pastore protestante), il [[pacifismo]] (la stessa guerra in Iraq ha diviso il panorama religioso tra favorevoli e contrari), la [[pena di morte]] (sostenuta dalle chiese protestanti di stampo ''evangelical'' e fermamente contestata dai cattolici), la [[bioetica]], l'[[omosessualità]], l'insegnamento della teoria dell'[[evoluzione|evoluzione delle specie]] e il [[Neodarwinismo]].
 
Fenomeno minoritario anche se in forte crescita è il [[Neopaganesimo]],<ref>{{cita web|url=http://www.adherents.com/Na/Na_465.html#2780|titolo=Adherents - Neopaganism|accesso=3-3-2010|data=23-4-2007|lingua=en|editore=Adherents.com}}</ref> le cui numerose religioni sono tutte presenti negli Stati Uniti. I neopagani statunitensi sono in maggioranza [[wicca]]ni, ma sono presenti anche ampie comunità di [[Etenismo|eteni]], [[Celtismo|celtisti]] e [[Dodecateismo|dodecateici]]. In netta minoranza sono i [[Via Romana agli Dèi|neopagani romani]]. Le religioni [[Neopaganesimo|neopagane]] hanno trovato, negli Stati Uniti, terreno fertile per l'istituzione di innumerevoli organizzazioni, chiamate [[Chiese neopagane|Chiese]] nella maggior parte dei casi, come previsto dalla politica religiosa.
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Maldwyn Jones, ''Storia degli Stati Uniti d'America'', Milano, Bompiani, 1984, ISBN 978-88-452-3357-9
* Samuel Eliot Morison - Henry Steele Commager, ''Storia degli Stati Uniti d'America'', 2 voll., Firenze, La Nuova Italia, 1960,
* Allan Nevins - Henry Steele Commager, ''Storia degli Stati Uniti'', Torino, Einaudi, 1960, ISBN 978-88-06-04689-7
* George B. Tindall E David E. Shi, ''La grande storia dell'America'', 2 voll., Milano, Oscar Mondadori, 1992.
* [[Furio Colombo]], ''America e libertà. Da Alexis de Tocqueville a George W. Bush'', Milano, Baldini & Castoldi, 2005, ISBN 88-8490-721-7
* Sara Benson, Stati Uniti orientali, ETD,2010, ISBN 88-6040-558-0
* Sara Benson, Stati Uniti occidentali, ETD,2010, ISBN 88-6040-286-7
* Abdourahman A. Waberi, Gli Stati Uniti d'Africa, Morellini,2007, ISBN 88-89550-25-2
* Bruno Cartosio, Gli Stati Uniti contemporanei: 1865-2002, Giunti Editore,2003, ISBN 88-09-02610-1
* Valentina Valentini, Gli Stati Uniti e la religione. Separatismo e libertà religiosa nella democrazia americana, CEDAM,2010, ISBN 88-13-29906-0
* Preso da Libro Monti e Paesaggi: 2012-13. ISBN 97888-221-6108-6
=== Rapporti con l'Italia nel dopoguerra ===
* [[Nico Perrone]], ''[[De Gasperi]] e l'America'', Palermo, [[Sellerio]], 1995.
 
== Voci correlate ==
{{MultiCol}}
* [[Geografia degli Stati Uniti d'America]]
* [[Cultura degli Stati Uniti d'America]]
* [[Economia degli Stati Uniti d'America]]
* [[Sistema politico degli Stati Uniti d'America]]
* [[Sistema sanitario degli Stati Uniti d'America]]
* [[Istruzione negli Stati Uniti d'America]]
* [[Costituzione degli Stati Uniti d'America]]
* [[Pena di morte negli Stati Uniti d'America]]
* [[Elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America]]
* [[Clima degli Stati Uniti d'America]]
* [[Bandiera degli Stati Uniti d'America]]
* [[Bandiere degli stati USA]]
* [[G2 (Cina-USA)]]
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* [[Americanismo]]
* [[Presidenti degli Stati Uniti d'America]]
* [[Antiamericanismo]]
* [[Il libro nero degli Stati Uniti]]
* [[Esercito degli Stati Uniti d'America]]
* [[Diritti umani negli Stati Uniti d'America]]
* [[51º Stato]]
* [[Bench trial]]
* [[Green Card]]
* [[Lista degli Stati degli Stati Uniti d'America per superficie]]
* [[Lista degli Stati degli Stati Uniti d'America per densità]]
* [[Lingua spagnola negli Stati Uniti]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.ambwashingtondc.esteri.it/ambasciata_washington Sito dell'ambasciata d'Italia a Washington DC]
* [http://rome.usembassy.gov/english/ Sito dell'ambasciata USA a Roma]
* [http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?stati_uniti_america Scheda degli Stati Uniti d'America dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* [http://www.italiausa.org/ Sito ufficiale della Fondazione Italia USA]
* {{en}} [http://www.whitehouse.gov/ Sito della Casa Bianca]
* {{en}} [http://www.census.gov/ Sito del CENSUS Americano]
* {{en}} [http://www.federalreserve.gov/ Sito della Federal Reserve]
* {{en}} [http://wiki.creativecommons.org/Case_Studies/Whitehouse.gov Il ruolo delle licenze Creative Commons in politica e la democrazia negli Stati Uniti]
* {{it}} [http://www.sportamericano.it/ Sito degli sport americani]
 
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