Egitto e Letteratura israeliana: differenze tra le pagine

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{{Torna a|Letteratura ebraica}}
{{Avvisounicode}}
{{Stato
|nomeCorrente = Egitto
|nomeCompleto = Repubblica araba d'Egitto
|nomeUfficiale = جمهورية مصر العربية<br />Ǧumhūriyya Miṣr al-ʿArabiyya
|linkBandiera = Flag of Egypt.svg
|paginaBandiera = Bandiera egiziana
|linkStemma = Coat_of_arms_of_Egypt_(Official).svg
|paginaStemma = Stemma dell'Egitto
|linkLocalizzazione = Egypt (orthographic projection).svg
|linkMappa = Eg-map.png
|motto = "Patria mia, patria mia, patria mia."
|lingua = [[Lingua araba|arabo]]
|altrelingue = [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua francese|francese]]
|capitale = [[Il Cairo]]
|capitaleAbitanti = 10.930.970
|capitaleAbitantiAnno = 2017
|governo = [[Repubblica semipresidenziale]]<br />
|elenco capi di stato = [[Presidenti dell'Egitto|Presidente]]
|presidente = [[ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī]]
|vicepresidente =
|elenco capi di governo = [[Primi ministri dell'Egitto|Primo ministro]]
|primoMinistro = [[Mostafa Madbouly]]
|indipendenza = Dal [[Regno Unito]] (28 febbraio [[1922]])
|ingressoONU = 24 ottobre [[1945]]<sup>1</sup>
|superficieTotale = 1.207.450
|superficieOrdine = 24
|superficieAcqua = 0,632
|popolazioneTotale = 104.798.827<ref>{{cita web|titolo=الجهاز المركزي للتعبئة العامة والإحصاء|url=http://www.capmas.gov.eg/Pages/ShowPDF.aspx?page_id=%20/Admin/Pages%20Files/2017109143840cns.pdf|sito=www.capmas.gov.eg|accesso=13 ottobre 2017}}</ref>
|popolazioneAnno = 2018
|popolazioneOrdine = 9
|popolazioneDensita = 98
|popolazioneCrescita = 2,45% (2017)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en}}</ref>
|confini = [[Libia]], [[Sudan]], [[Israele]], [[Stato di Palestina]]
|nomeAbitanti = [[Egiziani]]
|continente = [[Africa]] e [[Asia]]
|orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC]] [[UTC+2|+2]]
|valuta = [[Sterlina egiziana]]
|PIL = 256729<ref name=IMF>[http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
|PILValuta = $
|PILAnno = 2018
|PILOrdine = 41
|PILprocapite = 3685
|PILprocapiteValuta = $
|PILprocapiteAnno = 2012
|PILprocapiteOrdine = 116
|PILPPA = 534137
|PILPPAValuta = $
|PILPPAAnno = 2012
|PILPPAOrdine = 27
|PILPPAprocapite = 12994
|PILPPAprocapiteValuta = $
|PILPPAprocapiteAnno = 2018
|PILPPAprocapiteOrdine = 92
|HDI = 0,691 (medio)
|HDIAnno = 2018
|HDIOrdine = 111
|TFT = 2,7 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
|energia = <!-- consumo di energia pro capite - non scrivere kW/ab. che viene scritto già dal template - (consumo annuo totale in kWh diviso gli abitanti/365gg/24h) -->
|tld = [[.eg]], [[مصر.]]
|telefono = +20
|targa = ET
|inno = [[Biladī]] (Patria mia)
|festa = 23 luglio
|stato precedente = {{simbolo|Flag of Egypt 1922.svg}} [[Regno d'Egitto]]
|note = <sup>1</sup>È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel [[1945]].
}}
 
{{NN|letteratura|data=luglio 2016}}
L''''Egitto''' ({{Arabo|مصر|Miṣr}}), ufficialmente '''Repubblica araba d'Egitto''' ({{Arabo|جمهورية مصر العربية|Ǧumhūriyya Miṣr al-ʿArabiyya}}), è un [[paese transcontinentale]] che attraversa l'[[Nordafrica|angolo nord-est dell'Africa]] e l'[[Asia occidentale|angolo sud-ovest dell'Asia]] attraverso un [[Ponte continentale|ponte di terra]] formato dalla [[penisola del Sinai]].
 
La '''letteratura israeliana''' è la [[letteratura]] scritta nello Stato d'[[Israele]].
La maggior parte del suo territorio di 1.001.000 chilometri quadrati si trova nel [[Nordafrica|Nord Africa]] e confina con il [[mar Mediterraneo]] a nord, la [[striscia di Gaza]] e [[Israele]] a nord-est, il [[golfo di Aqaba]] ad est, il [[mar Rosso]] a est, il [[Sudan]] a sud e la [[Libia]] ad ovest.
 
Se la parte preponderante è costituita senza dubbio dalla [[Letteratura ebraica|letteratura]] in [[Lingua ebraica|ebraico]], non si può trascurare la letteratura scritta in altre lingue: soprattutto in [[Lingua yiddish|yiddish]] e in [[Lingua araba|arabo]], ma anche in [[Lingua russa|russo]] e in [[Lingua inglese|inglese]].
L'Egitto è uno dei paesi più popolati dell'Africa e del [[Medio Oriente]], e il [[stati del mondo per popolazione|16º più popolato al mondo]]. Buona parte dei suoi quasi 90 milioni di abitanti<ref name="popclock">{{cita web|url=http://www.capmas.gov.eg/?lang=2|titolo=Population Clock|data=27 aprile 2013|editore=[[Central Agency for Public Mobilization and Statistics]]|accesso=27 aprile 2013}}</ref> vive vicino alle rive del fiume [[Nilo]], su una superficie di circa 10.000 chilometri quadrati, dove si trova l'unica [[Aratura|terra arabile]] del paese. Le grandi regioni del [[deserto del Sahara]], che costituiscono la maggior parte del territorio dell'Egitto, sono scarsamente abitate. Circa la metà dei residenti in Egitto vive in aree urbane, con la maggior diffusione di tutti i centri densamente popolati al [[Il Cairo|Cairo]], [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] e altre grandi città del [[delta del Nilo]], come [[Mansura]].
[[File:Eliezer Ben-Yehuda at his desk in Jerusalem - c1912.jpg|thumb|right|Eliezer Ben Yehuda, padre della rinascita della lingua ebraica, nel suo studio di Gerusalemme (ca. 1912)]]
 
[[File:NLI building2.jpg|thumb|right|La biblioteca nazionale d'Israele a Gerusalemme]]
L'Egitto ha una delle più lunghe storie di ogni Stato moderno, essendo stato continuamente abitato dal X millennio a.C.<ref>Midant-Reynes, Béatrix. ''The Prehistory of Egypt: From the First Egyptians to the First Kings''. Oxford, Blackwell Publishers.</ref> I suoi monumenti, come la [[Piramide di Cheope|piramide di Giza]] e la [[Sfinge di Giza|Grande Sfinge]], sono stati costruiti per la sua [[Antico Egitto|antica civiltà]], che è stata una delle più avanzate del suo tempo. Le sue antiche rovine, come quelle di [[Menfi (Egitto)|Menfi]], [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]], [[Karnak]] e la [[Valle dei Re]], al di fuori di [[Luxor]], sono un focus significativo di studi archeologici e di interesse popolare. La ricca eredità culturale dell'Egitto, così come l'attrazione della sua [[Mar Rosso|riviera del mar Rosso]], hanno fatto del [[turismo]] una parte vitale dell'economia, che impiega circa il 34% della forza lavoro del paese.
 
L'[[economia]] dell'Egitto è una delle più diversificate del Medio Oriente, con settori quali il turismo, l'agricoltura, l'industria e dei servizi a livelli di produzione senza uguali. L'Egitto è considerato una media potenza,<ref>Andrew F. Cooper, Agata Antkiewicz and Timothy M. Shaw, "Lessons from/for BRICSAM about South-North Relations at the Start of the 21st Century: Economic Size Trumps All Else?", ''International Studies Review'', Vol. 9, No. 4 (Winter, 2007), pp. 675, 687.</ref> con una significativa influenza culturale, politica e militare in [[Nordafrica|Nord Africa]], [[Vicino Oriente]] e [[Mondo islamico|mondo musulmano]].
 
== Etimologia ==
''Miṣr'', il nome [[lingua araba|arabo]] e ufficiale del moderno Egitto, è una parola di origine [[semiti]]ca. Dalla radice triconsonantica M-Ṣ-R l'[[Lingua accadica|accadico]], anch'esso una lingua semitica, forma il sostantivo ''miṣru'' con significato di "frontiera, territorio"; ''maṣartu'' ha il significato di "guardia, sentinella, frontiera" e il verbo ''muṣuru'' "stabilire una frontiera".<ref>Si vedano W. van Soden, ''Akkadisches Handwörterbuch, II, pp. 619-21 e 659 e [[Arent Jan Wensinck]], in ''[[The Encyclopaedia of Islam]]'', ''s.v.'' «Miṣr».</ref>
 
Uno degli antichi nomi egizi del Paese, ''Kmt'' (pronuncia convenzionale<ref>I sistemi di scrittura dell'Egitto antico precedenti l'introduzione dell'[[alfabeto copto]], che risale al primo secolo dell'era volgare, non trascrivevano le vocali, che quindi ci sono oggi per la maggior parte ignote.</ref>: ''Kemet''), "[terra] nera", è dovuto al fertile [[limo]] nero depositato dalle piene del [[Nilo]], distinto dalla ''Dšrt'' (pronuncia convenzionale: ''Desceret''), la "[terra] rossa" del deserto. In [[lingua copta|copto]], la fase finale della [[lingua egizia]], il nome del Paese è ''Keme'' o ''Kemi''.
 
Il nome italiano "Egitto" deriva dalla parola [[lingua latina|latina]] ''Aegyptus'' che a sua volta proviene dal [[lingua greca|greco]] {{polytonic|Αἴγυπτος}}, ''Àigüptos''. Il nome greco potrebbe essere una derivazione dall'[[lingua egizia|egizio]] ''Hwt kȝ Ptḥ'' (pronuncia convenzionale: ''Hut ka Pta''), "casa del [[Anima (religione dell'antico Egitto)#Ka|ka]] di [[Ptah]]", nome di un tempio del dio Ptah a [[Menfi (Egitto)|Menfi]].
 
Nel periodo egizio il termine più usato, soprattutto nelle titolature ufficiali, fu ''Tȝwy'' (pronuncia convenzionale: ''Taui''), che significa ''Le Due Terre'', termine indicante l'unione del Basso e dell'Alto Egitto.
 
== Storia ==
=== Letteratura in ebraico ===
{{vedi anche|Storia dell'Egitto|Governatori coloniali dell'Egitto}}
[[File:Hayyim Nahman Bialik 1923.jpg|thumb|right|Haim Nahman Bialik, padre della letteratura ebraica moderna]]
 
La storia della letteratura israeliana in ebraico è particolarmente interessante, e in un certo senso unica al mondo, poiché è legata alla [[Rivitalizzazione linguistica|rinascita]] della [[lingua ebraica]], che sin dalla prima metà del [[XIX secolo]] era utilizzata sempre di più, sia per il linguaggio di tutti i giorni, sia per la scrittura della [[prosa]], della [[poesia]] e del [[teatro]] moderni. E che il lavoro leggendario di [[Eliezer Ben Yehuda]], messo in pratica in parte già dalla [[prima Aliyah]], ovvero dalle prime emigrazioni degli [[Ebrei]] verso la [[Palestina]] dal [[1881]] in poi, riuscì nell'ardua impresa di resuscitare una lingua, estinta da più di un millennio e mezzo, come [[lingua materna]] di un popolo, e con la quale viene scritta la letteratura corrente di uno Stato.
[[File:SphinxGiza.jpg|thumb|left|upright=1.4|La [[Grande Sfinge di Giza]] e la [[Piramide di Chefren]], simboli indiscussi dell'Egitto storico e attuale.]]
 
La ''storia'' dell'Egitto viene fatta iniziare con l'unione di [[Basso Egitto|Basso]] e [[Alto Egitto]] da parte di [[Narmer|Menes]], primo sovrano della [[I dinastia egizia|I dinastia]], intorno al [[3100 a.C.]] anche se questi eventi vennero preceduti da una fase [[Città|urbana]] ''preparatoria'' durata alcuni secoli. Sappiamo da recenti scoperte archeologiche che la civiltà egizia esisteva già da almeno un millennio prima.
 
Attraverso momenti ''[[Impero|imperiali]]'' e altri di profonda [[anarchia]] l'Egitto mantenne la sua [[indipendenza]] fino alla metà del [[I millennio a.C.]] quando cadde sotto il controllo [[Persiani|persiano]].
 
Conquistato da [[Alessandro Magno]] nel [[IV secolo a.C.]], rimase sotto il controllo dei suoi successori, i [[Dinastia tolemaica|Tolomei]], fino alla conquista [[repubblica romana|romana]] al [[30 a.C.]]
 
Alla divisione dell'[[Impero romano]] l'Egitto divenne parte dell'[[Impero romano d'Oriente]].
 
Nel [[VII secolo]] fu conquistato dagli [[Arabi]] che resero il paese una provincia ( ''wilāya'' ) del loro [[califfo|califfato]]. Una prima autonomia il paese la riguadagnò coi [[Storia dell'Egitto tulunide|Tulunidi]] e, dopo la riconquista [[Abbasidi|abbaside]], i cui califfi affidarono l'Egitto agli [[Storia dell'Egitto ikhshidide|Ikshididi]], il paese fu conquistato nel X secolo dai [[Fatimidi]], che erano [[Sciismo|sciiti]]-[[Ismailismo|ismailiti]].
 
[[Saladino]] e la dinastia da lui fondata degli [[Ayyubidi]] posero sotto il proprio controllo l'Egitto, la [[Siria]] e lo [[Yemen]] a partire dal XII secolo. Successivamente, fu la volta dei [[Mamelucchi]], [[Turchia|Turchi]] e [[Circassi]]. Infine fu il turno degli [[Ottomani]] che presero il potere nel [[XVI secolo]] ([[1517]]), al termine della Campagna militare voluta dal Sultano ottomano [[Selim I]] ''Yavuz'' che, tuttavia, mantenne come suoi "feudatari" gli sconfitti Mamelucchi.
 
Ai primi di luglio [[1798]] [[Campagna d'Egitto|l'Egitto fu invaso via mare]] da un corpo di spedizione [[Francia|francese]] forte di circa 40.000 uomini guidato da [[Napoleone Bonaparte]]. Lo scopo principale dell'invasione fu quello di minare il monopolio commerciale dell'[[Inghilterra]] nella regione ma, tra gli scopi secondari, c'era anche quello di agevolare la conduzione di studi storici, archeologici, geografici, linguistici che il nutrito gruppo di uomini di scienza e di lettere, che Napoleone era riuscito ad aggregare alla spedizione, svolse effettivamente in modo più che egregio. L'occupazione francese durò fino all'estate del [[1800]] (Napoleone era tornato in Francia già ad agosto del [[1799]]) quando le ultime truppe comandate dal generale Menou si arresero agli anglo-turchi.
 
Dai primi del [[XIX secolo]] l'Egitto fu tenuto con saldo e innovatore polso dall'albanese [[Mehmet Ali|Mehmet Ali Pascià]] (fondatore della dinastia albanese a guida di Egitto estinta con l'ultimo re [[Faruq I d'Egitto]] nel 1953) che avviò una dinastia vicereale ([[Khedivè|khediviale]]), formalmente vassalla della [[Sublime Porta]] ([[Istanbul]]) ma sostanzialmente del tutto autonoma: il [[Khedivato di Egitto]].
 
Nel [[1881]], sfruttando l'estrema debolezza del [[Impero ottomano|dominio turco]] e le inettitudini finanziarie di [[Isma'il Pascià]], giustificando il tutto con la necessità di proteggere gli investimenti europei nella zona del [[Canale di Suez]], il [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]] e la [[Francia]] obbligarono l'Egitto a nominare due loro esperti alla guida dei dicasteri delle Finanze e dei Lavori Pubblici. Poco dopo [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Londra]] occupò l'Egitto e il 18 dicembre [[1882]] ne proclamò formalmente l'autonomia dall'[[Impero ottomano]], instaurando, peraltro, un suo "protettorato di fatto". Nel 1899, il [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]] impose all'Egitto il condominio sul [[Sudan]], che, fino ad allora faceva parte del territorio egiziano. Nel 1914, allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]], il Khedivè ʿAbbās II si schierò al fianco dell'[[Impero Ottomano]] e fu prontamente deposto dai britannici che proclamarono [[Sultano]] dell'Egitto e del Sudan suo zio, Husayn Kāmil. Questi decretò la fine della sovranità turca e la trasformazione del Paese in un protettorato britannico anche a livello giuridico. Dopo una lunga guerra, iniziata nel [[1922]], malgrado lunghe e dure lotte in cui rifulse l'attività patriottica di [[Sa'd Zaghlul]] e del partito del [[Wafd]], soltanto il 14 settembre [[1936]] fu proclamata la piena indipendenza dell'Egitto, con un trattato stipulato con la Gran Bretagna che convertiva il protettorato in un'alleanza bilaterale tra due Paesi sovrani, perdurando tuttavia di fatto l'occupazione militare britannica per le basi militari che il Regno Unito mantenne nel Paese e il pieno controllo, assieme alla [[Francia]], del [[Canale di Suez]].
 
[[File:View from Cairo Tower 31march2007.jpg|thumb|left|upright=1.4|[[Il Cairo]], una vistosa insegna pubblicitaria nell'Egitto moderno evoca i fasti antichi del [[Nilo]], altro simbolo dell'Egitto.]]
 
Questo stato di cose proseguì fino al [[1952]] quando il 23 luglio un colpo di Stato dei [[Liberi Ufficiali]] del generale [[Muhammad Naguib]] e del colonnello [[Gamal Abd el-Nasser|Gamāl ʿAbd al-Nāṣer]] (Nasser) proclamò la repubblica, deponendo la dinastia fondata da Mehmet Ali e imponendo pochi anni dopo il definitivo ritiro delle truppe britanniche dalla zona del Canale e dalle basi militari che ancora gestiva. Nel 1956 cessò il codominio anglo-egiziano sul Sudan, che conseguì la piena indipendenza.
 
Il 23 giugno 1956 Gamāl ʿAbd al-Nāṣer viene eletto Presidente della Repubblica, e il 26 luglio decreta la nazionalizzazione del Canale di Suez, ponendo termine al controllo franco-britannico, e bloccando, di fatto, questa importante via di comunicazione. La situazione precipita nel mese di ottobre; a seguito di attacchi terroristici nelle zone di confine, infatti, il 20 ottobre, [[Israele]] invade il [[Penisola del Sinai|Sinai]], e punta sul Canale di Suez; il 29 ottobre [[1956]], truppe britanniche e francesi occupano la zona del Canale, il 31 ottobre bombardano Il Cairo e il 5 novembre occupano Porto Said. Il 6 novembre l'[[Unione Sovietica]] intima a [[Israele]], Francia e Regno Unito, di interrompere le ostilità verso l'Egitto, minacciando un intervento diretto nel conflitto, e anche gli Stati Uniti premono sugli alleati per porre fine al conflitto.
 
Il [[cessate il fuoco]] entra in vigore l'8 novembre, e il 15 dello stesso mese truppe di pace dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] giungono nella zona. L'intero Egitto fu così affidato alla nuova classe dirigente espressa dai "Liberi Ufficiali".
 
Il successivo mancato finanziamento del progetto dell'Alta Diga di [[Assuan|Aswān]] da parte della Banca Mondiale fu una delle cause dell'avvicinamento dell'Egitto, governato da Gamāl ʿAbd al-Nāṣer, all'[[Unione Sovietica|URSS]]. Nel 1967 scoppia la "[[Guerra dei sei giorni]]" (vedi [[Conflitti arabo-israeliani]]), e il 28 settembre [[1970]] muore Nasser. Gli succede il vice presidente, [[Anwar Sadat|Anwar al-Sādāt]], che, nel [[1973]] sferra una nuova offensiva verso Israele, e che sarà ucciso il 6 ottobre del [[1981]] in un attentato [[Fondamentalismo islamico|fondamentalista]]. Gli succede [[Hosni Mubarak|Ḥosnī Mubārak]]. Dopo un trentennio di presidenza, continuamente reiterata grazie a opportune modifiche costituzionali, [[Sommosse popolari in Egitto del 2011|18 giorni di imponenti proteste]], accompagnate dall'uccisione di oltre 800 egiziani, costringono Ḥosnī Mubārak alle dimissioni l'11 febbraio 2011, lasciando il potere al [[Consiglio supremo delle forze armate]] guidato dal [[Feldmaresciallo]] (''Mushir'') [[Mohammed Hoseyn Tantawi]]. Le successive elezioni presidenziali del 2012 danno la vittoria a [[Mohamed Morsi]], candidato dei [[Fratelli Musulmani]]. Il 3 luglio [[2013]] il presidente Morsi viene destituito da un [[Golpe egiziano del 2013|colpo di Stato militare]] guidato dal generale [[Abd al-Fattah al-Sisi|ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī]] che, prendendo di fatto il controllo del paese, viene ufficialmente proclamato presidente nel 2014.
 
{{vedi anche|Conflitti arabo-israeliani}}
 
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'Egitto}}
 
==Confini e territorio==
L'Egitto confina a nord-est con Israele, a ovest con la Libia e a sud con il Sudan. Si affaccia a nord sul Mediterraneo e a est sul mar Rosso. Il territorio egiziano è prevalentemente desertico; soltanto il 5% del territorio è fertile e coincide con la valle del Nilo, il suo delta e le oasi presenti nella parte occidentale del paese. Il Nilo, che scorre da sud a nord per 1500&nbsp;km, attraversa una valle resa fertile da canali di irrigazioni e dighe e sfocia nel [[mar Mediterraneo]] con un ampio delta.
 
=== Idrografia ===
L'Egitto ha pochissimi fiumi, ma ha il [[Nilo]], il più importante del Paese, che è [[Lista dei fiumi più lunghi del mondo|uno dei fiumi più lunghi del mondo]] (secondo le misurazioni, si contende il primato di lunghezza col [[Rio delle Amazzoni]]). Esso nasce dai [[grandi laghi africani]], nella zona centrale del continente, e nel suo ultimo tratto attraversa da sud verso nord la parte orientale dell'Egitto. Il Nilo è stato di vitale importanza per il fiorire delle antiche civiltà, e lo è ancora oggi poiché è una fonte inesauribile di acqua per l'irrigazione dei campi. Senza di esso l'Egitto sarebbe un'isolata landa desertica senza vita, trovandosi su uno dei territori più aridi del deserto sahariano, il [[deserto libico]], poverissimo di [[oasi]].
 
Il Nilo è quasi tutto navigabile, a eccezione del corso in prossimità della prima [[cateratta]], a sud. Scorre su un ampio letto per alcuni tratti incassato fra alte pareti rocciose. Poco a nord del Cairo, si divide in due rami principali:
 
* a ovest, quello di Rosetta, che sfocia vicino alla città di Alessandria.
* a est, quello di Damietta, che sfocia nei pressi del canale di Suez.
 
Il delta del Nilo, chiamato Kantar, è ricco di cordoni sabbiosi, ed è solcato da una fitta rete di canali artificiali.
 
=== Clima ===
Il clima egiziano si presenta di tipo [[clima desertico|desertico]] su quasi tutto il Paese, fatta eccezione per la zona mediterranea dove esso è più temperato, sebbene notevolmente più secco rispetto alla media. Gli inverni sono miti, anche se non mancano gelate invernali nel deserto, dovute alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Le estati sono molto calde e secche (le coste del Mar Rosso sono tendenzialmente più umide ma rimangono di tipo desertico in termini precipitativi), e le temperature raggiungono molto facilmente i 43-45&nbsp;°C, con punte di oltre 50&nbsp;°C in pieno deserto. La zona più "fresca" del Paese in estate è quella delle coste mediterranee, avvantaggiata dalle brezze marine che rendono più sopportabile il caldo.
Le precipitazioni sono molto scarse, soprattutto nelle zone interne sahariane, dove può non piovere per molti mesi. Si verificano talvolta piogge torrenziali, ma solo poche volte all'anno.
 
== Società ==
La popolazione è concentrata, con una densità elevatissima, lungo la valle del Nilo. Similmente anche in quasi tutti gli altri Paesi dell'Africa, la popolazione egiziana è cresciuta in maniera esponenziale nell'ultimo mezzo secolo, passando dai 27 milioni del 1960 agli attuali 94 milioni di abitanti (dati del 2017 dell'[[Ufficio del censimento degli Stati Uniti d'America]]).
 
=== Etnie ===
Arabi ed egiziani rappresentano complessivamente il principale gruppo etnico del Paese, comprendendo il 94,5% della popolazione. La distinzione tra elemento etnico arabo ed elemento etnico egiziano è oggi puramente virtuale, e nel gergo comune le due dizioni si usano unicamente per distinguere il dato religioso: si assume "arabo" il gruppo islamico ed "egiziano" quello cristiano-copto. In realtà gran parte della popolazione islamica locale non ha ascendenze necessariamente arabe, ma più spesso egiziane o miste, cioè quelle di più antica presenza nella regione, derivando da genti copte successivamente convertitesi all'islam.
 
Fra le minoranze etniche si contano:
 
* le tribù arabe di [[beduini]] nei deserti a est del Nilo e nel [[Penisola del Sinai|Sinai]];
* i [[berberi]] ([[amazigh]]) dell'[[oasi]] di [[Siwa (oasi)|Siwa]] nel [[Sahara]] a ovest del Nilo;
* le antiche comunità di [[Nubia]]ni dell'alto [[Nilo]];
* le comunità tribali di [[begi]] nell'estremo sud-est;
* i clan dom del Delta del Nilo e del [[Fayum]].
L'antichissima e vivacissima [[ebrei|comunità ebraica]] è virtualmente scomparsa per emigrazione tra il [[1948]] e il [[1962]], anche se dopo la pace con [[Israele]] molti tornano in visita ai siti storici e archeologici delle principali città.
 
L'Egitto ospita anche un numero imprecisato di [[rifugiato politico|rifugiati politici]]:
 
* circa 70.000 [[Palestina|palestinesi]], storicamente i primi, qui dal [[1948]];
* circa 150.000 [[iraq|iracheni]], giunti a partire dai primi anni 90;
* oltre 200.000 rifugiati [[sudan]]esi, giunti negli ultimi anni.
 
=== Religione ===
{{vedi anche|Religioni in Egitto|Chiesa cattolica in Egitto}}
 
Circa l'85% della popolazione è di fede [[musulmana]]; del rimanente, il 15% sono [[Copti|cristiani copti]]; esistono piccolissime minoranze di [[ebraismo|ebrei]] (resto di un'antichissima comunità fiorente fino alla metà del [[XX secolo]]) e di [[bahaismo|bahá'í]].
 
=== Lingue ===
L'[[Lingua araba|arabo]], nella [[arabo egiziano|variante egiziana]], è la lingua ufficiale del Paese.
 
La [[lingua copta]], ultimo stadio evolutivo dell'[[lingua egizia|egizio]], era la lingua maggioritaria in Egitto fino all'invasione araba e all'islamizzazione avvenuta a partire dal VII secolo, ma oggi sopravvive unicamente nella liturgia e nelle pratiche religiose dei cristiani copti, minoranza nel paese.
 
Il [[Lingua francese|francese]] e l'[[Lingua inglese|inglese]] sono due lingue tuttora diffuse in Egitto nel mondo della cultura e nei commerci. L'Egitto è membro dell'[[Francofonia|Organizzazione internazionale della Francofonia]].
 
=== Identità ===
La valle del Nilo fu sede di una delle più antiche [[civiltà]] del mondo, con lingua e religione proprie, che durò per tre millenni. Dopo il [[343 a.C.]] l'Egitto cadde sotto una serie di dominazioni straniere ([[Impero macedone|Impero Macedone]], [[Impero Romano]], [[Impero Bizantino]], [[Arabi]], [[Mamelucchi]], [[Impero ottomano]], [[Impero britannico]]), ciascuna delle quali lasciò la sua impronta sulla cultura locale. L'[[Identità nazionale|identità]] egiziana si è evoluta in questi due millenni facendo assimilandosi a due nuove religioni ([[Cristianesimo]] e [[Islam]]) e a una nuova lingua, l'[[lingua araba|arabo]] e il suo discendente orale, l'[[arabo egiziano]].
 
La misura in cui i singoli egiziani si identificano con ciascuno strato della storia della nazione, che ne articola l'[[identità collettiva]], può variare. Le questioni identitarie sono emerse negli ultimi duecento anni, quando l'Egitto mirò a liberarsi da ogni occupazione straniera, sotto forma di tre ideologie principali:
* il [[nazionalismo egiziano]], etno-territoriale e spesso liberale, il primo a svilupparsi, già nel [[XIX secolo]], e dominante fra gli intellettuali e gli attivisti anti-colonialisti fino ai primi decenni del XX secolo<ref>James Jankowski, "Egypt and Early Arab Nationalism", in Rashid Khalidi (ed.), ''The Origins of Arab Nationalism'', New York, Columbia University Press, 1990, pp. 244-45</ref>;
* il [[nazionalismo arabo]] o [[panarabismo]], laico e a volte con venature socialiste, che appare alla fine del XIX secolo in funzione anti-turca e raggiunge il culmine nell'era di [[Gamal Abdel Nasser]];
* l'[[islamismo]] politico-religioso, sorto all'inizio del [[XX secolo]], specie con i [[Fratelli Musulmani]], diffuso a livello popolare ma escluso dal potere politico.<ref>Adeed Dawisha, ''Arab Nationalism in the Twentieth Century'', Princeton, Princeton University Press, 2003, pp. 264-65, 267</ref>
 
== Ordinamento dello Stato ==
[[File:Egyptian flag.jpg|thumb|Bandiera egiziana.]]
L'Egitto è una [[repubblica]] dal 18 giugno [[1953]]; è una repubblica araba e socialista. La [[Costituzione]] organizza il potere politico secondo un [[repubblica semipresidenziale|sistema presidenziale]] [[multipartitismo|multipartitico]] con bicameralismo asimmetrico (la Costituzione vieta i partiti su base confessionale).
 
Il [[potere esecutivo]] è diviso tra il [[Presidenti dell'Egitto|Presidente]] e il [[Primi ministri dell'Egitto|Primo ministro]]. Tuttavia, in pratica, il potere esecutivo è fortemente concentrato nel Presidente, che dal [[1952]] al [[2005]] è stato eletto in consultazioni popolari con un solo candidato.
 
Il [[potere legislativo]] è esercitato dal Parlamento bicamerale:
 
* Assemblea del Popolo (''Majlis al-Shaʿb''), composto da 454 deputati eletti a suffragio universale diretto ogni 5 anni, 400 con sistema proporzionale, 44 in collegi uninominali e non più di 10 nominati dal Presidente. Il Parlamento può sfiduciare il governo.
* Consiglio Consultivo (''Majlis al-Shūra''), composto di 264 consiglieri, per 2/3 eletti direttamente e per 1/3 nominati dal Presidente per un mandato di 6 anni (con rinnovo di metà consiglio ogni 3 anni). Il Consiglio, creato nel [[1980]], ha poteri limitati: in caso di disaccordo fra i due rami, l'Assemblea ha l'ultima parola.
 
Il [[potere giudiziario]] è costituzionalmente indipendente (con al suo vertice la Suprema Corte Costituzionale) e durante le presidenze Mubārak ha dimostrato anche una crescente indipendenza di fatto. Il diritto è di tipo codicistico (''civil law''), salvo per le questioni matrimoniali e di stato personale, dove vige il diritto religioso (coranico o canonico).
 
=== Suddivisione amministrativa ===
{{vedi anche|Governatorati dell'Egitto}}
 
L'Egitto ha cinque livelli amministrativi al di sotto dello Stato.
 
Dall'aprile 2008 l'Egitto è diviso in 27 ''muhāfaza'', o governatorati.<ref>{{Cita web |url=http://weekly.ahram.org.eg/2008/894/eg6.htm |titolo=Redrawing the map |accesso=19 maggio 2008 |autore=Reem Leila |sito= Al Ahram Weekly (On-line)}}</ref> In genere i Governatorati prendono il nome dalla città principale. Ogni Governatorato è retto da un governatore che viene designato dal presidente della repubblica.
 
==== Elenco dei Governatorati dell'Egitto ====
[[File:Egypt governorates.png|thumb|upright=1.5|Governatorati dell'Egitto.]]
 
{| class="wikitable sortable"
! N°
! Nome
! Area (km²)
! Popolazione (2006)
! Capitale
|-
| 1
| [[Governatorato di Alessandria|Alessandria]]
| align="right" | 2.679
| align="right" | 4.110.015
| [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]
|-
| 2
| [[Governatorato di Assuan|Aswan]]
| align="right" | 679
| align="right" | 1.184.432
| [[Assuan]]
|-
| 3
| [[Governatorato di Asyut|Asyūt]]
| align="right" | 25.926
| align="right" | 3.441.597
| [[Asyūṭ]]
|-
| 4
| [[Governatorato di Beheira|Buhayra]]
| align="right" | 10.130
| align="right" | 4.737.129
| [[Damanhur]]
|-
| 5
| [[Governatorato di Beni Suef|Beni Suef]]
| align="right" | 1322
| align="right" | 2.290.527
| [[Beni Suef]]
|-
| 6
| [[Governatorato del Cairo|Il Cairo]]
| align="right" | 214
| align="right" | 9.120.350
| [[Il Cairo]]
|-
| 7
| [[Governatorato di Daqahliyya|Daqahliyya]]
| align="right" | 3471
| align="right" | 4.985.187
| [[Mansura]]
|-
| 8
| [[Governatorato di Damietta|Damietta]]
| align="right" | 589
| align="right" | 1.092.316
| [[Damietta]]
|-
| 9
| [[Governatorato di Fayyum|Fayyum]]
| align="right" | 1827
| align="right" | 2.512.792
| [[Faiyum]]
|-
| 10
| [[Governatorato di Gharbiyya|Gharbiyya]]
| align="right" | 1942
| align="right" | 4.010.298
| [[Tanta]]
|-
| 11
| [[Governatorato di Giza|Gīza]]
| align="right" | 85.153
| align="right" | 6.272.571
| [[Giza]]
|-
| 12
| [[Governatorato di Ismailia|Ismāʿīliyya]]
| align="right" | 1.442
| align="right" | 942.832
| [[Ismailia]]
|-
| 13
| [[Governatorato di Kafr el Sheikh|Kafr el-Sheykh]]
| align="right" | 3.437
| align="right" | 2.618.111
| [[Kafr el-Sheikh]]
|-
| 14
| [[Governatorato di Matruh|Matruh]]
| align="right" | 212.112
| align="right" | 322.341
| [[Marsa Matruh]]
|-
| 15
| [[Governatorato di Minia|Minya]]
| align="right" | 32.279
| align="right" | 4.179.309
| [[Minya]]
|-
| 16
| [[Governatorato di Menufia|Manūfiyya]]
| align="right" | 1.532
| align="right" | 3.270.404
| [[Shibin El Kom]]
|-
| 17
| [[Governatorato di Wadi al Jadid|Wādī al-Jadīd]]
| align="right" | 376.505
| align="right" | 187.256
| [[Kharga]]
|-
| 18
| [[Governatorato del Sinai del Nord|Sinai del Nord]]
| align="right" | 27.574
| align="right" | 339.752
| [[Arish]]
|-
| 19
| [[Governatorato di Porto Said|Porto Said]]
| align="right" | 72
| align="right" | 570.768
| [[Porto Said]]
|-
| 20
| [[Governatorato di Qaliubia|Qalyūbiyya]]
| align="right" | 1.001
| align="right" | 4.237.003
| [[Banha]]
|-
| 21
| [[Governatorato di Qina|Qena]]
| align="right" | 1.851
| align="right" | 3.001.494
| [[Qena]]
|-
| 22
| [[Governatorato del Mar Rosso|Mar Rosso]]
| align="right" | 203.685
| align="right" | 288.233
| [[Hurghada]]
|-
| 23
| [[Governatorato di Sharqiyya|Sharqiyya]]
| align="right" | 4.180
| align="right" | 5.340.058
| [[Zagazig]]
|-
| 24
| [[Governatorato di Sohag|Sohag]]
| align="right" | 1.547
| align="right" | 3.746.377
| [[Sohag]]
|-
| 25
| [[Governatorato del Sinai del Sud|Sinai del Sud]]
| align="right" | 33.140
| align="right" | 149.335
| [[el-Tor]]
|-
| 26
| [[Governatorato di Suez|Suez]]
| align="right" | 17.840
| align="right" | 510.935
| [[Suez]]
|-
| 27
| [[Governatorato di Luxor|Luxor]]
| align="right" | 55
| align="right" | 451.318
| [[Luxor]]
|}
 
=== Rivendicazioni territoriali ===
L'Egitto vive col vicino Sudan una lunga rivendicazione territoriale sul [[Triangolo di Hala'ib]] da entrambi rivendicato e su [[Bir Tawil]], un quadrilatero di 2000&nbsp;km² da entrambi rifiutato.
 
=== Città principali ===
{{Vedi anche|Città dell'Egitto}}
[[File:Un-egypt.png|thumb|upright=1.4|Mappa dell'Egitto.]]
 
{{MultiCol|55%}}
 
* [[Abu Simbel]]
* [[Abido (Egitto)|Abido]]
* [[Alessandria d'Egitto]]
* [[Al-Minya]]
* [[al-Arish]]
* [[Assuan]] (Aswan)
* [[Asyūṭ]]
* [[Banha]]
* [[Beni Suef]]
* [[Bilbays]]
* [[Dahab]]
* [[Damanhur]]
* [[Damietta]]
* [[Dendera]]
* [[Edfu]]
{{ColBreak}}
* [[El Alamein]]
* [[El Mahalla]]
* [[El-Mahalla El-Kubra|el-Kubra]]
* [[Fayum]]
* [[Giza]]
* [[Hurghada]]
* [[Il Cairo]]
* [[Ismailia]]
* [[Kafr el-Dawar]]
* [[Kafr el-Sheikh|Kafr el-Sheykh]]
* [[Karnak]]
* [[Kom Ombo]]
* [[Luxor]]
* [[Mallawi]]
* [[Mansura]]
{{ColBreak}}
* [[Marsa Alam]]
* [[Mit Ghamr]]
* [[Templi di File|File]]
* [[Safaga|Port Safaga]]
* [[Porto Said]]
* [[Qena]]
* [[Saqqara]]
* [[Sharm el Sheikh]]
* [[Shibin El Kom]]
* [[Shubra El-Khema]]
* [[Siwa (oasi)|Siwa]]
* [[Sohag]]
* [[Suez]]
* [[Tanta]]
* [[Zagazig]]
{{EndMultiCol}}
 
==== Ordinamento scolastico ====
L'istruzione è obbligatoria fino ai 16 anni di età; l'alfabetizzazione ufficiale è del 75%.
 
==== Sistema sanitario ====
L'Egitto sta attraversando una fase di transizione demografica ed epidemiologica che impatta sensibilmente tanto sulle dimensioni quanto sullo stato sanitario della popolazione.
 
La spesa sanitaria del Paese è peraltro piuttosto modesta, sia considerando la quota di spesa pubblica allocata per la salute, sia in riferimento alla spesa globale come percentuale del PIL nazionale, e il plafond a disposizione del Ministero della Sanità e della Popolazione (MOHP) ammontava nel 2001 a solo il 3,3% dell'intero budget governativo (in crescita peraltro rispetto al 2,2% registrato nel 1996).
 
Il sistema di finanziamento sanitario egiziano mostra attualmente delle notevoli inefficienze e disuguaglianze sistemiche che ne limitano considerevolmente l'efficacia complessiva. Tali disuguaglianze sono evidenti sotto diversi punti di vista: fasce di reddito, genere, distribuzione geografica (rurale e urbana, e tra i vari governatorati) e risultati in campo sanitario.
 
La Costituzione del 1952 ha proclamato l'assistenza sanitaria gratuita diritto basilare di tutti gli egiziani, e il Governo è l'unico fornitore e finanziatore dell'intera sanità primaria e preventiva e di gran parte dell'attività di cura ospedaliera in Egitto, anche se negli ultimi due decenni i limiti di budget del Governo si sono tradotti in una spesa per la sanità relativamente stagnante.
 
La spesa per la primary health care (PHC) e la medicina preventiva ha registrato negli ultimi anni un significativo incremento (oltre l'80% tra il 1996 e il 2001), e costituisce il 44% dell'intera spesa del MOHP (tra le sedi centrali e i governatorati). Ciò indica la particolare attenzione del MOHP per la prevenzione e la primary health care intese come “sentinelle” della sanità in Egitto. Un ampio network di strutture deputate alla PHC (per un totale di circa 4.500) è suddiviso su tutto il territorio nazionale.
 
Il settore pubblico in Egitto non è in grado di offrire tutti i servizi sanitari necessari a causa del continuo aumento dei relativi costi. L'intenzione è quindi quella di costruire un modello ibrido, sia pubblico sia privato, con lo scopo di incoraggiare gli investimenti nel settore privato laddove le condizioni di mercato locali lo consentano.
 
Nonostante il Governo sia fortemente impegnato nel fornire la necessaria assistenza sanitaria alle fasce meno abbienti e meno privilegiate della popolazione, il sistema sanitario egiziano può contare su un ampio spettro di provider sanitari, in competizione fra loro ma spesso reciprocamente complementari, il che consente agli utenti una certa libertà di scelta nell'individuazione della struttura più adatta alle proprie esigenze cliniche e disponibilità economica.
 
Le principali caratteristiche strutturali del sistema sanitario egiziano sono il controllo centralizzato, un'infrastruttura estesa, la responsabilità dello Stato nei confronti della cura di tutti gli individui, e il diffuso coinvolgimento dello Stato nel settore farmaceutico, ma ve ne sono anche altre (fonti multiple di finanziamento e distribuzione, sia pubbliche sia private, e una limitata sorveglianza del Governo sul settore privato) più tipiche dei sistemi basati sul mercato “aperto”. Un simile sistema, assai complesso, presenta necessariamente importanti punti di forza e di debolezza derivanti dalla sua continua evoluzione.
 
Il Governo egiziano ha pertanto ritenuto opportuno dare avvio a una massiccia ristrutturazione del settore sanitario. Tale riforma è stata ritenuta necessaria poiché il MOHP e i suoi partner principali hanno registrato una certa frammentazione nella fornitura dei servizi e una bassa qualità dei servizi di PHC, certamente il maggior ostacolo alla realizzazione di una copertura sanitaria appropriata del Paese.
 
Quanto alla distribuzione del “peso complessivo” delle malattie (burden of diseases), essa è passata da un'iniziale (per così dire “fisiologica”) predominanza delle patologie infettive e da parassita a un differente schema di mortalità nel quale principale causa di morte sono attualmente le malattie cardiovascolari (45% nel 1991, rispetto al 12% registrato nel 1970). Di fatto, l'Egitto si trova a dover fronteggiare un “peso” delle malattie in qualche misura “sdoppiato”, nel quale per così dire convivono gli schemi di mortalità e morbilità tipici dei Paesi in via di sviluppo con quelli determinati dalla modernizzazione.
 
Circa la metà della forza-lavoro sanitaria dell'Egitto è impiegata presso il MOHP; esso però non dispone di un piano nazionale di gestione delle risorse umane: pur potendo contare su un database computerizzato del personale, non lo utilizza tuttavia per la pianificazione dei bisogni futuri. Pertanto il numero, la distribuzione e la capacità professionale della forza-lavoro sanitaria non corrisponde alle reali necessità sanitarie dell'Egitto (l'eccedenza di medici è impressionante: ci sono infatti attualmente più di due medici per ciascun posto letto ospedaliero).
 
Ci sono poi notevoli disuguaglianze nel numero di risorse umane disponibili nelle varie regioni: l'Alto Egitto è ad esempio abbastanza mal servito, e nei governatorati rurali la presenza di medici delle varie specialità è ben inferiore a quella dei governatorati urbani, senza considerare che, solitamente, la maggior parte dei medici delle zone rurali sono neolaureati, e spesso mancano di un'esperienza clinica adeguata alle necessità sanitarie locali. Tutto ciò, indubbiamente, contrasta con lo schema della situazione sanitaria del Paese: sono infatti normalmente le fasce più povere che avrebbero bisogno di un più elevato rapporto numerico fra personale sanitario e popolazione residente, e non viceversa, come invece accade.
 
La qualità tecnica dei professionisti sanitari resta poi inadeguata in diverse aree del Paese, l'applicazione delle procedure asettiche di base non è per nulla ottimale, a causa della loro complessità e molteplicità le registrazioni mediche sono spesso incomplete e in accurate, così da rendere difficile la continuità nelle cure, inoltre le procedure standard non sono molto utilizzate e il controllo di routine della qualità tecnica è insufficiente. Inoltre, vi sono seri problemi con un'eccessiva prescrizione e utilizzazione di servizi sanitari non indispensabili, il che evidenzia l'assoluta necessità di un controllo sulle prescrizioni di medicinali e sulle procedure dei consulti medici.
 
Per quel che riguarda l'aggiornamento professionale di tutte le categorie degli operatori sanitari, esso risulta frammentario e privo di coordinamento e fra i medici (un'alta percentuale dei quali ha peraltro una formazione di tipo specialistico), più che un requisito, resta sostanzialmente una scelta individuale.
 
Infine, gran parte dei medici del settore pubblico lavorano anche privatamente (sono autorizzati a utilizzare le strutture pubbliche per le loro visite al di fuori dell'orario di lavoro ufficiale, e la mancanza di una chiara distinzione fra la pratica medica pubblica e quella privata è spesso fonte di scarsa disciplina nella categoria), guadagnando mediamente oltre l'80% del loro reddito dalla pratica privata.
 
==== Forze armate ====
{{vedi anche|Forze armate egiziane}}
{{...|stati}}
 
== Politica ==
Sia sul piano della politica interna, in particolare per quanto concerne l'assetto economico, sia su quello della politica estera, l'Egitto ha assunto, negli ultimi decenni, posizioni molto variegate e non sempre coerenti.
 
Il sistema politico egiziano è multi-partitico, ma con uno schieramento dominante che fa capo al presidente al-Sisi.
 
Alle elezioni parlamentari del [[2015]] il [[Partito dei Liberi Egiziani]], fondato dal magnate [[Naguib Sawiris]], ha ottenuto 65 seggi su 568; alle sue spalle si sono posizionati il [[Partito del Futuro della Nazione]] con 50 seggi e il [[Neo-Wafd]] (حزب الوفد الجديد ''Hizb al-Wafd al-Jadid'') con 45 seggi, erede dal 1983 del [[Wafd]] ("Delegazione"), tradizionale partito del nazionalismo liberale dissolto nel 1952. Tutti e tre fanno parte della coalizione filo-governativa [[Per Amore dell’Egitto]] (في حب مصر ''Fi Hob Misr''). I salafiti di [[Partito al-Nur|al-Nur]] (حزب النور ''ḥizb al-Nūr'') non hanno ottenuto più di 11 seggi, mentre gli indipendenti sono stati 251, di cui 28 nominati direttamente dal Presidente. Le opposizioni riconducibili ai [[Fratelli Musulmani]] hanno boicottato le consultazioni.
 
[[ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī]], ex comandante in capo delle Forze armate, guida il paese dal 3 luglio [[2013]], quando con un [[golpe egiziano del 2013|colpo di Stato militare]] (che godeva di un rilevante sostegno popolare) destituì il suo predecessore [[Mohamed Morsi]]. Eletto plebiscitariamente presidente della Repubblica nel giugno [[2014]] con il 96,91% dei voti ([[Hamdin Sabahi]] di [[Corrente Popolare Egiziana]] ottenne il 7,3%), è stato confermato per un secondo mandato nell'aprile [[2018]] con il 97,11% dei suffragi, mentre [[Moussa Mostafa Moussa]] del [[Partito al-Ghad|Ghad]] ha ottenuto il 2,89%. I votanti sono stati però rispettivamente solo il 47% e 41% degli elettori.
 
[[Mostafa Madbouly]] ha assunto la carica di Primo ministro ''[[ad interim]]'' il 7 giugno [[2018]], in seguito alle dimissioni di [[Sherif Ismail]];<ref>{{cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/egitto_nuovo_premier_ministro_edilizia_mostafa_madbouly-3782908.html|titolo=Egitto, il Paese ha un nuovo premier: l'attuale ministro dell'Edilizia Madbouly|accesso=8 giugno 2018}}</ref> dal 14 giugno successivo è Primo ministro con pieni poteri.
 
Oltre 50 anni dopo la rivoluzione dei [[Liberi Ufficiali]] (23 luglio [[1952]]), all'inizio di marzo 2014, il governo annunciò a sorpresa la revisione della legge elettorale presidenziale. Tuttavia, la nuova legge rende estremamente difficili le candidature ed è stata da più parti accusata di favorire nettamente al-Sīsī. Peraltro, anche riguardo alle elezioni parlamentari del 2015 si levarono accuse di violenze pubbliche e private contro gli oppositori e di brogli a favore dei partiti di governo fedeli al Presidente. Meno del 10% dei 32 milioni di elettori registrati votò nel 2015.
 
Il 2 dicembre [[2013]] il Parlamento approvò la bozza della nuova Costituzione, ma l'opposizione non partecipò al voto; gli emendamenti miravano a:
 
* proibire che i partiti usino la religione come fondamento dell'attività politica;
* consentire una nuova legge anti-terrorismo, sostitutiva dello [[stato di emergenza]] vigente a fasi alterne dal 1981, concedendo alla polizia ampi poteri di arresto e sorveglianza;
* attribuire al presidente il potere di sciogliere il parlamento;
* terminare il controllo giudiziario sulle elezioni.
 
Il referendum vide la partecipazione del 38,5% dell'elettorato: il 18 gennaio [[2014]] si annunciò che il 98,1% dei votanti aveva approvato gli emendamenti. Ciò avrà per conseguenza una più efficiente repressione dell'[[islamismo]].
 
La politica estera è moderata e in genere filo-occidentale dagli anni 70. L'Egitto ha considerevole influenza nel Medio Oriente e in Africa. Ospita al Cairo il quartier generale della [[Lega Araba]] e media spesso i conflitti interarabi. Come primo paese arabo a far pace con [[Israele]] (1979) assume spesso il ruolo di mediatore fra quest'ultimo e gli arabi. Dal 1991 al 1996 fu [[segretario generale delle Nazioni Unite]] l'ex vice-primo ministro egiziano [[Boutros Boutros-Ghali]].
 
=== Questione democratica ===
Dopo gli anni in cui Gamal ʿAbd al-Nāser aveva governato in modo sostanzialmente autoritario e repressivo verso ogni forma di opposizione, in cui l'Egitto aveva perso due guerre contro Israele e in cui gli sforzi economici del Presidente avevano raccolto risultati assai contraddittori: fallimento del piano d'industrializzazione ma costruzione dell'Alta Diga di Aswān, con benefici risultati nel campo della produzione di energia elettrica e nell'agricoltura ma con riflessi negativi non indifferenti d'impatto ecologico sull'ambiente, l'Egitto con [[Anwar al-Sadat]] iniziò un lunghissimo processo di apertura (''infitāh'', "apertura" fu il termine per l'appunto usato) politica ed economica che solo con molto ottimismo può essere considerato un processo di democratizzazione.
 
L'Egitto gode di assai maggiori simpatie in Occidente, non solo grazie al suo ritorno a un'[[economia di mercato]] (per quanto caratterizzata da fortissimi fenomeni di corruzione e da una quasi assoluta mancanza di regole e di reale concorrenza) a fronte di un passato del tutto dirigistico, ma grazie all'inattesa apertura verso Israele dopo la guerra scatenata da Sadat nel 1973, che condurrà al suo formale riconoscimento dello Stato ebraico.
 
L'abbandono dell'alleanza con l'URSS e l'avvio di una sostanziosa intesa con gli USA costituiscono fondamentali momenti della nuova strategia politica internazionale di Sādāt, di fatto proseguita anche da [[Hosni Mubarak]] e solo in parte da [[ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī]] (che ha riallacciato un'intensa cooperazione tecnico-militare con la [[Russia]]), comprovata dalle posizioni dell'Egitto contro il cosiddetto [[fondamentalismo islamico]], soprattutto dopo l'[[Attentati dell'11 settembre|11 settembre 2001]] e le guerre contro l'[[Iraq]] e il regime di [[Saddam Husayn]].
 
Il regime egiziano - caratterizzato anche con al-Sīsī da un forte autoritarismo e da forme sostanziali di "culto della personalità" - mostra nondimeno un notevole grado di stabilità, che in varia misura ha agevolato gli investimenti stranieri e il turismo. Seppur criticato dell'opposizione liberale, il Presidente gode del pieno sostegno della classe militare che guida ininterrottamente il Paese dal 1952 e che tuttora esprime quasi il 50% dei ministri.
 
Rimane fortemente criticata la politica del regime di al-Sīsī, a causa della frequente brutalità con la quale le Forze dell'ordine reprimono le manifestazioni di dissenso provenienti soprattutto da parte dei ''Fratelli Musulmani'', dichiarati nuovamente fuorilegge dopo il colpo di Stato del 2013 e da allora fatti oggetto di arresti arbitrari, torture e condanne a morte di massa irrogate da una magistratura spesso ligia ai voleri presidenziali e che, con il pretesto della lotta al terrorismo "fondamentalista", non evita di avviare all'occorrenza pesanti azioni giudiziarie contro i più attivi critici del modo di operare del governo.
 
Difficile giudicare il grado di democrazia del regime scaturito dai colpi di Stato del 1952 e del 2013. Se infatti il sistema politico è attualmente caratterizzato dal multipartitismo, troppi sono ancora i vincoli frapposti all'espressione davvero libera della critica.
Le elezioni sono caratterizzate da sostanziosi episodi di condizionamento diretto e indiretto del voto, specie nelle ampie aree rurali dove dominano le figure dei dirigenti locali e dove è legge l'autorità dei capi tradizionali, senza contare che il sistema elettorale viene modificato a ogni elezione senza che se ne dia opportuna notizia a tutto il corpo elettorale.
Poi c'è la questione dei candidati indipendenti, capaci per diversi motivi di sconfiggere i candidati di regime ma che, dopo le elezioni, vengono inglobati nello schieramento di regime, garantendo la maggioranza ad al-Sīsī.
 
=== Situazione dei diritti umani ===
Nel rapporto della Freedom House relativo al 2010 l'Egitto, classificato in posizione 130, è considerato fra i paesi non liberi.<ref>[http://www.trentoattiva.it/2011/02/il-ruolo-della-rete-nelle-rivolte-in-tunisia-ed-egitto/ Il ruolo della Rete nelle rivolte in Tunisia ed Egitto | TrentoAttiva<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Come da informazioni dell'[[United States Agency for International Development|USAID]] nel 2005 il 96,4% delle bambine egiziane tra i 10 e i 14 anni di età avevano subito una [[Mutilazioni genitali femminili|mutilazione dei genitali]]<ref>[http://www.measuredhs.com/pubs/pdf/WP39/WP39.pdf Numbers of women circumcised in Africa: The Production of a Total. USAID Demographic and Health Research Paper No. 39, 2008], sito internet consultato il 2 maggio 2010</ref>; una statistica dell'[[Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia|UNICEF]] indica, con riferimento al 2003, una percentuale del 97,0% per le donne tra i 15 e i 49 anni di età<ref>[http://www.unicef.org/publications/files/FGM-C_final_10_October.pdf Statistica UNICEF, pagina 32], sito internet consultato il 18 luglio 2010</ref>. Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato dal 2008: approvata nel 2008, la legge è parte di un pacchetto di provvedimenti per l'infanzia che fra l'altro innalza l'età minima per contrarre matrimonio da 16 a 18 anni e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome<ref>[http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/esteri/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione.html "Mai più donne mutilate" l'Egitto vieta l'infibulazione - esteri - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Economia ==
[[File:EgittoMonsPorpfirytes.jpg|thumb|upright=0.7|Le antiche [[cave di porfido]] nel deserto orientale tra il Nilo e il mar Rosso.]]
 
L'economia egiziana, prevalentemente agricola, nonostante il recente sviluppo delle attività industriali, e turistiche, era caratterizzata fino a qualche tempo fa da una pressoché assoluta staticità alla monocoltura del cotone che assoggettava, e in parte tuttora assoggetta, l'economia del paese alle fluttuazioni dei mercati internazionali.
 
* Addetti all'agricoltura: 33%
* Addetti all'industria: 22%
* Addetti al terziario: 45%
 
Un recente rapporto del governo egiziano indica un aumento sostanziale delle entrate dello Stato nel corso del primo semestre dell'anno fiscale 2008-2009. Secondo i dati, i ricavi del Cairo ammontano a 128 miliardi di sterline egiziane (circa $ 25 miliardi di euro) - un aumento del 98,5% rispetto al precedente anno fiscale. La relazione inoltre ha indicato un aumento del 46,5% di acquisti fiscali ($ 5,7 miliardi), un 22% di aumento in tasse doganali ($ 1,35 miliardi). Turismo, insieme con i ricavi generati dal Canale di Suez, i trasferimenti di denaro da parte egiziana ai lavoratori all'estero, e il Gas e le esportazioni di petrolio, costituiscono per l'Egitto le entrate in valuta estera.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.infoprod.co.il/article/2/211, Doron Peskin, Infoprod Egitto relazioni forte aumento delle entrate dello Stato 10.02.09] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
l'Operazione Piombo Fuso a Gaza ha suscitato aspri sentimenti anti-Israele in Egitto, molte le intimazioni a tagliare i legami commerciali con lo Stato ebraico. Tuttavia, le organizzazioni del mercato egiziano non hanno ceduto alle pressioni e non hanno istituito il boicottaggio. Secondo dati egiziani, gli scambi commerciali tra Israele ed Egitto nel 2008 sono stati stimati di circa quattro miliardi di dollari, esclusi il gas e la benzina.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.infoprod.co.il/article/2/217 Egiziani in contrasto su boicottaggio Israele, Doron Peskin, Infoprod 19.01.09] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
Una grande risorsa per l'economia locale è il turismo, perché l'Egitto dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più importanti al mondo e ha anche grandi risorse ambientali, come la [[barriera corallina]] del [[Mar Rosso]]. Nonostante la minaccia del terrorismo, il settore turistico si sta espandendo rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti stranieri all'anno, motivo per cui alcuni archeologi hanno richiesto la chiusura del sito archeologico di [[Luxor]]. I turisti provengono principalmente dall'[[Europa]] e prediligono destinazioni come [[Il Cairo]] (piramidi e museo archeologico), la stessa [[Luxor]], le località balneari di [[Sharm el-Sheikh]], [[Hurghada]] e [[Marsa Alam]] oppure preferiscono fare una crociera sul [[Nilo]] che, generalmente, dura una settimana.
 
=== Lavoratori egiziani all'estero ===
La crisi finanziaria mondiale ha colpito anche l'Egitto. Secondo uno studio pubblicato dal Centro egiziano di studi economici, le autorità temevano che circa mezzo milione di lavoratori egiziani avrebbe perso il posto di lavoro nei paesi del Golfo entro la fine del 2009.<ref>[http://www.infoprod.co.il/article/2/185 EGITTO TEME RITORNO DI 50000 LAVORATORI DAL GOLFO Doron Peskin, Infoprod 03.04.09] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100216084722/http://www.infoprod.co.il/article/2/185 |data=16 febbraio 2010 }}</ref>
 
=== Settore primario ===
La maggior parte dei campi è irrigata artificialmente, e [[Diga di Assuan|Alta Diga]], o diga di Assuan, non permette al [[Nilo]] di fertilizzare i terreni con il [[limo]] e di ottenere fino ai tre raccolti tradizionali che precedentemente si potevano avere ogni anno. Le colture sono diversificate a seconda della stagione:
* Invernali ([[frumento]] e [[legumi]]).
* Estive ([[Cotone (botanica)|cotone]], [[canna da zucchero]], [[Riso (alimento)|riso]], [[Arachis hypogaea|arachidi]], [[sesamo]], [[mais]], [[papiro]]).
* Autunnali ([[Panicum miliaceum|miglio]] e [[mais]]).
Si pratica l'allevamento di [[suini]] e [[caprini]], e la pesca nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] ([[Alessandria d'Egitto]] è un'importante città portuale), nel [[Nilo]] e vicino al [[lago Nasser]].
 
=== Industria ===
Grazie a [[petrolio]] e [[gas]] naturale che consentono al paese l'autosufficienza, l'industria energetica è abbastanza sviluppata. Sono importanti anche il settore siderurgico, meccanico e chimico. Il settore più sviluppato è comunque quello tessile, soprattutto con la lavorazione del cotone. La zona più industrializzata è quella tra [[il Cairo]] e [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]
 
Nella città di [[October City|6th October City]] si sta sviluppando un forte polo industriale dedicato alla produzione automobilistica. Qui sono presenti molti gruppi industriali stranieri come [[Nissan Motor|Nissan]], [[Mercedes-Benz]], [[Suzuki]] e la tedesca [[BMW]] attraverso la [[Bavarian Auto]].
 
=== Terziario ===
[[File:SharmView.jpg|thumb|[[Sharm el-Sheikh]], notissima località turistica e balneare.]]
 
Servizi alle imprese finanziarie e bancarie.
 
* Strade: 64.000&nbsp;km
* Ferrovie: 8.600&nbsp;km
* Vie navigabili interne: 3.100&nbsp;km
 
La navigazione interna (lungo il [[Nilo]] e canali a esso collegati) è molto intensa. Il [[Canale di Suez]], lungo 120 chilometri, è stato terminato nel [[1869]] e da allora costituisce una via di comunicazione di somma importanza strategica.
 
I trasporti su gomma sono sviluppati solo nella zona della valle del Nilo.
 
=== Turismo ===
{{vedi anche|Turismo in Egitto}}
Il [[turismo]], attualmente è l'attività più importante del [[settore terziario]], ripreso dopo gli attentati degli anni novanta, vede in [[Sharm el-Sheikh]], [[Dahab]], [[Hurghada]] e [[Marsa Alam]] i centri più importanti dove sono sorti numerosi alberghi e villaggi turistici con [[animazione turistica]] e internazionale. Il turismo è uno dei settori più importanti nell'economia egiziana. Più di 12,8 milioni di turisti hanno visitato l'Egitto nel 2008, fornendo un fatturato di quasi $ 11 miliardi. Il settore impiega circa il 12 per cento della forza lavoro in Egitto.
 
Le attrazioni turistiche più celebri dell'Egitto sono i monumenti millenari per i quali la Valle del Nilo è famosa nel mondo. Principali tra essi sono le Piramidi e la Grande Sfinge di Giza, il tempio di Abu Simbel a sud di Assuan e il [[Tempio di Karnak]], vicino a Luxor. Il Cairo vanta anche il Museo del Cairo, la moschea di Muhammad Ali Pasha e le zone costiere della penisola del Sinai che sono molto popolari tra i visitatori.
 
=== Commercio estero ===
La bilancia commerciale egiziana è in passivo, anche perché le esportazioni riguardano solo il [[petrolio]], il [[gas naturale]], il [[Cotone (fibra)|cotone]] e i [[dattero|datteri]]. Tuttavia il turismo internazionale è fonte di entrate valutarie, e così le [[rimesse degli emigrati]].
 
L'Egitto esporta il proprio gas naturale a Israele. Recentemente, una battaglia legale è in corso contro l'esportazione di gas naturale dall'Egitto a Israele. Una commissione di esperti, nominata dal tribunale egiziano che discute una petizione contro la tratta di gas, ha presentato una raccomandazione volta ad annullare la decisione del governo per l'esportazione di gas naturale ai vari paesi, tra cui Israele, a un prezzo ridotto.<ref>[http://www.infoprod.co.il/article/2/189 Egitto, esperti esortano annullamento di accordo sul gas, Doron Peskin, Infoprod 20.03.09] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100216085229/http://www.infoprod.co.il/article/2/189 |data=16 febbraio 2010 }}</ref>
 
== Ambiente ==
Estremamente arido e principalmente desertico, eccezione fatta per le rive del [[Nilo]] che quando straripa deposita, nei campi circostanti, una sostanza molto fertile chiamata [[limo]].
 
Altre zone fertili sono le oasi di:
 
* [[Siwa (oasi)|Siwa]]
* [[Bahariya]]
* [[Al-Fayyum]]
* [[Farafra]]
* [[Kharga]]
* [[Dakhla]]
 
Un vero e proprio movimento letterario cominciò con la più numerosa [[seconda Aliyah]], guidato da pionieri della letteratura ebraica come [[Moshe Smilansky]], [[Yosef Haim Brenner]], [[David Shimoni]], [[Jacob Fichman]], e primo fra tutti [[Shmuel Yosef Agnon]], che otterrà il [[premio Nobel per la letteratura]] nel [[1966]] con la motivazione: {{Citazione|per la sua arte narrativa profondamente caratteristica con i temi della vita della gente ebrea}} Fino alla [[prima guerra mondiale]] la letteratura ebraica fu composta nell'[[Europa orientale]]. Dopo la guerra e la [[rivoluzione russa]] molti scrittori ebrei emigrarono in Palestina; quindi in quell'epoca la letteratura era in sostanza la continuazione della tradizione europea. Nel [[1921]], 70 scrittori s'incontrarono a [[Tel Aviv]] e fondarono l'"Associazione degli scrittori ebrei". Nello stesso periodo videro la luce i primi periodici letterari in ebraico: ''Ha-Adamah'' (La terra), sotto la direzione di Brenner, e ''Ma'abarot'' ([[Ma'abara|I transiti]]), diretto da Fichman. Durante gli anni '20 e '30 del '900 l'attività letteraria in ebraico si spostò decisamente in Palestina. Molti pionieri di questa letteratura erano [[Sionismo|sionisti]], per cui prima o poi si stabilirono nella "[[Terra promessa]]". Tutte le più grandi figure della prima parte del secolo, come [[Ahad Ha'am]], [[Saul Cernichovskij]], e ancora di più [[Haim Nachman Bialik]], considerato il "poeta nazionale israeliano", trascorsero gli ultimi anni a Tel-Aviv; e nonostante non fosse questo il loro periodo di massima creatività, esercitarono una notevole influenza sugli scrittori più giovani.
== Cultura ==
[[File:Agnon.jpg|thumb|right|Shmuel Agnon, premio Nobel per la letteratura (1966)]]
=== Arte contemporanea ===
Tra i primi scrittori in ebraico moderno era presente un piccolo gruppo di autori nati in Palestina. Tra questi [[Yitzhaq Sami]] e [[Yehuda Burla]], ebrei [[sefarditi]] le cui famiglie emigrarono in Palestina rispettivamente nel [[XIX secolo|XIX]] e nel [[XVIII secolo]]. L'opera di questo gruppo s'impone per la sua autentica raffigurazione della popolazione araba di religione ebraica della Palestina, narrata dal punto di vista privilegiato di scrittori cresciuti nell'ambiente.
Nel panorama dell'[[arte contemporanea]] la città maggiormente attiva è la capitale, [[Il Cairo]]. Al glorioso passato faraonico si sta affiancando una generazione di giovani artisti locali con esperienze e contaminazioni internazionali, spesso supportata da residenti stranieri.
Gallerie d'arte contemporanea, mostre, performance, centri culturali caratterizzano il panorama culturale e artistico della città.<ref>da un articolo [http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/24/Nouvelle_vague_Cairo_co_9_100424040.shtml pubblicato sul Corriere della Sera di Zecchinelli Cecilia il 24 aprile 2010 "Nouvelle Vague Cairo"]</ref>
Gli spazi attivi sono: [[Townhouse Gallery]], [[Contemporary Image Collective]], [[Darb 1718]], [[Mashrabia Art Gallery]], [[Artellewa Space for contemporary arts]], [[Zamalek Art Gallery]], [[Espace Karim Francis]].
 
Gli scrittori più importanti della prima generazione, Agnon e [[Haim Hazaz]], erano profondamente radicati nell'ambiente europeo d'origine. Servirono da tramite fra gli scrittori classici degli inizi recupero della lingua ebraica e gli scrittori radicati in Palestina delle generazioni successive.
=== Artisti ===
Tra gli artisti egiziani più noti a livello internazionale si possono ricordare [[Amr Waked]], [[Adel El Siwi]], [[Ahmed Askalany]], [[Ahmed Kamel]], [[Amal Kenawy]], [[Amina Mansour]], [[Ayman Ramdan]], [[Amre Heiba]], [[Basim Magdy]], [[Barry Iverson]], [[Doa Aly]], [[Essam Marouf]], [[Fathi Hassan]], [[Hala Elkoussy]], [[Hany Armanious]], [[Hany Rashed]], [[Huda Lufti]], [[Jihan Ammar]], [[Lara Baladi]], [[Maha Maamoun]], [[Mohamed Sarkawy]], [[Nader Sadek]], [[Nermine Hammam]], [[Omar Ghayatt]], [[Osama Dawod]], [[Rana El Nemer]], [[Rania Ezzat]], [[Rehab El Sadek]], [[Sabah Naim]], [[Shady El Noshokaty]], [[Susan Hefuna]], [[Tarek Zaki]], [[Wael Shawky]], [[Yasser Gerab]], [[Youssef Nabil]], [[Khaled Hafez]], [[Karim Bakry]].
 
Per questi ultimi il centro dell'attività non fu altro che la Palestina, anche quando scrivevano di altre parti del mondo. Il loro contesto fu l'epoca della [[Aliyah]] e, spesso, la vita nei [[kibbutz]]. Tra i nomi notevoli abbiamo i poeti [[Yehuda Amichai]], [[Natan Zach]] e [[Meir Wieseltier]]; poi [[Uri Zvi Greenberg]], [[Yigal Mossinson]], [[Avraham Shlonsky]] e [[Aharon Appelfeld]], che trovarono in Palestina la soluzione allo sradicamento della [[diaspora ebraica]].
=== Letteratura ===
In ambito letterario possiamo distinguere una letteratura dell'antico Egitto da una letteratura egiziana moderna.
====Letteratura egizia antica====
{{vedi anche|Letteratura dell'antico Egitto}}
La letteratura egizia antica si riferisce al periodo faraonico dell'antico Egitto fino alla fine della dominazione romana: è considerata tra le letterature più antiche del mondo.
 
La terza generazione degli scrittori emerse verso l'epoca della [[guerra d'indipendenza israeliana]]. Le figure principali ([[S. Yizhar]], [[Moshe Shamir]], [[Hanoch Bartov]], [[Haim Gouri]], [[Benjamin Tammuz]], [[Aharon Megged]]) furono tutti "[[sabra]]" (nativi) o immigrati in tenera età. A questo punto si fecero sentire forti influenze dall'estero, specialmente dall'[[Civiltà occidentale|Occidente]]. Un gruppo chiamato "Cananiti" cercò perfino di negare la relazione tra gli Israeliani e gli Ebrei che vivevano all'estero. Ma dopo il [[1948]] sentimenti di vuotezza e di ricerca di nuovi valori spinsero invece all'esplorazione del passato ebraico.
====Letteratura egiziana moderna====
Nel XX secolo si afferma la letteratura egiziana moderna con diversi autori di fama internazionale tra cui [[Nagib Mahfuz]], [[Premio Nobel per la letteratura]], nel 1988
 
La successiva generazione degli anni '60 del '900 ([[Abraham Yehoshua]]<ref>E. Trevisan Semi, ''Leggere Yehoshua'', Torino, Einaudi, 2006</ref>, [[Amos Oz]], [[Natan Yonatan]], [[Yoram Kaniuk]], [[Yaakov Shabtai]], e l'autore e traduttore dal francese [[Yehoshua Kenaz]]) ha cercato di porre la cultura israeliana all'interno di un contesto mondiale; e pone l'accento non tanto sugli aspetti unici della vita ebraica e Israele, quanto sull'universale. Questa scuola di scrittori speso s'identifica con la letteratura di protesta di altri Paesi.
Tra le scrittrici egiziane, apprezzate nel mondo arabo, ricordiamo [[Radwa Ashour]] (1946-2014), tra i cui temi trattati la causa palestinese..
 
La generazione più recente, per lo meno degli scrittori il cui valore è universalmente riconosciuto, nata negli anni '60 e '70 e che ha iniziato l'attività negli anni '80 e '90, ha esaminato la questione di base dell'esistenza ebraico-israeliana, esponendo le questioni collettive nei caratteri e nei destini individuali. L'autore più popolare di questa generazione è probabilmente [[David Grossman]].
=== Musica ===
Tra le più celebri cantanti, non solo egiziane, ma di tutto il mondo arabo possiamo ricordare [[Umm Kulthum]].
 
==== La "Settimana del Libro Ebraico" ====
=== Cinema ===
[[File:Shvua hasefer 2005.jpg|thumb|right|Settimana del libro ebraico, presso il parco del Museo d'Israele a Gerusalemme (2005)]]
Nel panorama internazionale della cinematografia del XX secolo, l'Egitto si è imposto in campo internazionale con importanti attori tra i quali [[Omar Sharif]] (1932-2015), noto in particolare per il film [[Lawrence d'Arabia (film)|Lawrence d'Arabia]] (1962)
La "Settimana del Libro Ebraico" è una fiera della letteratura ebraica che si svolge annualmente a [[Gerusalemme]]; normalmente per una settimana, ma negli ultimi anni è stata prorogata a dieci giorni.
 
L'attuale fiera è il risultato del ripristino e del proseguimento di una fiera precedente della durata di un solo giorno, svoltasi lungo il "Boulevard Rotschild" di [[Tel Aviv]] nel [[1926]]; organizzata da Bracha Peli, fondatore della casa editrice "Masada Press", per la promozione delle vendite librarie.
== Sport ==
Il calcio egiziano ha la sua storia sin da oltre 100 anni. Il paese ospita molti tornei nazionali africani, come la Coppa d'Africa. La [[Nazionale di calcio dell'Egitto|Nazionale di calcio egiziana]] si è aggiudicata per tre volte consecutive ([[Coppa delle Nazioni Africane 2006|2006]], [[Coppa delle Nazioni Africane 2008|2008]] e [[Coppa delle Nazioni Africane 2010|2010]]) la [[Coppa delle Nazioni Africane|Coppa d'Africa]] e con un totale di 7 vittorie su 8 finali detiene il primato africano, nonostante non si qualificasse a un campionato mondiale di calcio dal 1990, in cui riuscì ad ottenere risultati prestigiosi come il pareggio contro i grandi [[Nazionale di calcio dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]] dei tempi d'oro, in cui militavano calciatori come [[Marco van Basten]] e [[Ruud Gullit]]. Inoltre detiene il primato di essersi aggiudicata per 3 volte consecutive la coppa del proprio continente.
 
Durante questa "settimana" si tengono fiere del libro all'aperto in tutto lo Stato d'Israele, e le case editrici vendono i loro libri a prezzi scontati; le librerie in questo periodo offrono sconti che possono durare fino a un mese.
Altri sport popolari in Egitto sono il tennis e lo [[squash]]. La nazionale di [[squash]] è nota per la sua accesa competizione nei campionati internazionali sin dal 1930: [[Amr Shabana]] è il giocatore più rappresentativo del Paese, 3 volte campione del mondo e miglior giocatore nel 2006.
 
Vengono organizzati vari eventi letterari; ad es. conferenze, incontri con gli autori e letture pubbliche. Viene svolta la cerimonia di assegnazione del "Premio Sapir", il principale premio letterario d'Israele. E i mezzi di comunicazione dedicano un maggiore interesse alla letteratura.
Anche la nazionale di pallamano detiene un record: ha partecipato al campionato continentale africano di pallamano tutte le 34 volte, vincendo per 5 volte consecutive il trofeo (incluso il 2008) e terminando 5 volte al secondo posto, 4 volte al terzo e 2 volte al quarto. La squadra si è aggiudicata il 6º e il 7º posto nel 1995 e nel 1997 nel campionato mondiale maschile di pallamano, e 2 volte il 6º posto alle Olimpiadi nel 1996 e nel 2000. La [[Nazionale di pallamano femminile dell'Egitto]] ha vinto due volte il [[Campionato africano di pallamano femminile|campionato africano]] e ha partecipato sia ai [[Campionato mondiale di pallamano femminile|Mondiali]] sia alla [[Coppa del Mondo di pallamano femminile|Coppa del Mondo]].
 
Fanno parte dei luoghi designati per la fiera a Gerusalemme: il [[Museo d'Israele]], il "Parco della campana della libertà", la "Piazza Safra" e la vecchia stazione ferroviaria. La sede della fiera a Tel Aviv è la "Piazza Rabin".
Nel 2007, Omar Samra organizzò una spedizione per scalare il Monte Everest dal versante sud, con la partecipazione di Ben Stephens (Inghilterra), Victoria James (Galles) e Greg Maud (Sudafrica). La spedizione per l'Everest iniziò il 25 marzo 2007 e terminò dopo 9 settimane.
 
==== La letteratura israeliana e l'Italia ====
== Tradizioni ==
[[File:Elena Loewenthal.jpg|thumb|right|Elena Loewenthal, attiva scrittrice e traduttrice di letteratura ebraica in italiano]]
=== Gastronomia ===
Molti scrittori israeliani hanno ricevuto importanti premi letterari in Italia. I nomi citati in questo paragrafo sono soltanto pochi esempi. Del resto un elenco completo sarebbe sproporzionato rispetto allo spazio generale della voce. È preferibile rintracciare le varie premiazioni all'interno delle voci dei singoli autori.
==== L'alimentazione nell'antichità ====
Essendo sconosciuto lo [[zucchero]], per dolcificare si utilizzava il [[miele]] o, talvolta, il succo dei [[dattero|datteri]].
Lo scrittore israeliano più significativo per l'Italia è [[Alon Altaras]], che oltre a libri scritti di suo pugno, pubblicati in Italia per la maggior parte da [[Edizioni Voland|Voland]], ha tradotto in ebraico molti autori italiani tra i quali [[Pier Paolo Pasolini]], [[Tommaso Landolfi]], [[Natalia Ginzburg]] e [[Antonio Tabucchi]]. Questo suo notevole contributo alla diffusione della letteratura italiana è stato riconosciuto dal [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Ministero dei beni culturali]] italiano, che gli ha assegnato il [[Premi nazionali per la traduzione|Premio nazionale per la traduzione]] nel [[2003]].
 
Importante anche il versatile [[Ariel Rathaus]]. Poeta in ebraico, docente universitario di letteratura italiana, autore di studi sulla poesia ebraica e traduttore di poesia dall'ebraico all'italiano; ha curato una nuova versione ebraica del ''[[Decameron]]'' di [[Giovanni Boccaccio]], e ha tradotto in ebraico ''La Scienza Nuova'' di [[Giambattista Vico]] con cui ha ottenuto il [[Premio Flaiano]] per l'[[Italianistica]] nel [[2006]].
Il [[cloruro di sodio|sale]] veniva ricavato dai depositi del Wadi Natrun, nel deserto [[Libia|libico]] ed era usato principalmente come conservante per le carni.
 
L'eccellente poeta [[Natan Zach]], oltre ad aver ottenuto molti premi in Israele e all'estero, ha ottenuto in Italia il [[Premio Feronia-Città di Fiano]] nel [[1994]], il [[Premio Letterario Camaiore]] nel [[2000]] per la sua raccolta di poesie dal titolo ''Sfavorevole agli addii'', il Premio dell'Unione dei lettori italiani nel [[2001]], il titolo di Ambasciatore culturale di Roma nel mondo nel [[2002]], e la nomina a [[Ordine_al_merito_della_Repubblica_italiana#Cavaliere|Cavaliere]] da parte del Governo italiano nel [[2007]].
L'[[Olio vegetale|olio]] veniva utilizzato per l'alimentazione, come unguento e per l'illuminazione ed era ricavato dai semi di varie piante, tra cui, principalmente, [[sesamo]] e [[ricino]]. Il più pregiato era ricavato dai [[lilium|gigli]].
 
Tra i molti traduttori e traduttrici dall'ebraico all'italiano, la principale è la scrittrice torinese [[Elena Loewenthal]]. Ha ottenuto un Premio nazionale per la traduzione, da parte del Ministero dei beni culturali, nel [[1999]].
L'[[olio d'oliva]] era in gran parte importato dalla Siria, essendo insufficienti le piantagioni di olivi in Egitto.
 
La casa editrice [[Giuntina]], fondata a [[Firenze]] nel [[1980]] da Daniel Vogelmann, figlio di un reduce di [[Auschwitz]], è specializzata sull'ebraismo e pubblica moltissimi titoli di letteratura israeliana.
Bevanda usuale, oltre l'acqua e i succhi di frutta, era la [[birra]], che si otteneva facendo fermentare nell'acqua - e forse con datteri - pagnotte d'[[Orzo (alimento)|orzo]]. La birra aveva anche un valore rituale e faceva parte fissa delle offerte ai defunti e alle divinità, insieme al pane e alle carni.
 
Altre case editrici specializzate degne di nota sono "Salomone Belforte" di [[Livorno]], attiva dal [[1805]]; e "Tipheret" di [[Acireale]].
Il [[vino]] era conosciuto in Egitto dall'età più antica. I vigneti più antichi erano nel Delta, ma anche nelle oasi e in [[Nubia]] si coltivava la [[Vitis|vite]]. Nella tomba di [[Tutankhamon]] furono trovate 26 giare di vino, ognuna con l'indicazione della data e del luogo di produzione, oltre al nome del produttore
 
Il musicista ebreo-italiano [[Piero Nissim]] con il gruppo "Musicapoesia", in occasione del [[Giorno della Memoria]] [[2011]], ha tenuto un concerto di canzoni da lui musicate su testi di poeti ebrei italiani e stranieri antichi e moderni, intitolato ''[[Bialik e gli altri. La poesia ebraica come testimone]]''. Dal concerto è stato ricavato un [[CD]] omonimo.
==== Piatti moderni ====
{{Vedi anche|Cucina egiziana}}
 
==== La "Festa del Libro Ebraico in Italia" di Ferrara ====
Il [[Ful (gastronomia)|ful]] e il [[falafel]], detto anche ''tamia'', ma anche il mahshi e il mologhia sono piatti tipici dell'Egitto.
Una [[Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah#Festa del Libro Ebraico in Italia|Festa del Libro Ebraico in Italia]] viene svolta ogni anno a [[Ferrara]], città sede tra l'altro del museo nazionale ebraico [[MEIS]]. Si occupa non solo delle traduzioni in italiano della letteratura in ebraico, ma di tutta la letteratura di espressione ebraica. La scorsa edizione, la decima, è avvenuta il 19 maggio 1919, ed ha avuto come ospite d'onore [[David Grossman]].
 
=== VitaLetteratura dell'Egittoin anticoyiddish ===
[[File:Ka-Tsetnik 135633 in Rome.jpg|thumb|right|Yehiel De-Nur (Ka-Tzetnik) con la moglie a Roma (1959)]]
[[File:Telo.jpg|thumb|Una scena di [[transumanza]]]]
Prima della [[seconda guerra mondiale]] i centri principali dell'attività letteraria in yiddish erano [[Varsavia]], [[Mosca (Russia)|Mosca]] e [[New York]]. In Palestina sussisteva ancora una certa ostilità verso l'impiego dello yiddish, visto come una minaccia per la rinascita dell'ebraico. Ma dopo la guerra tutto cambiò in fretta. In Europa le comunità di lingua yiddish furono sterminate da [[Hitler]] e [[Stalin]], e la comunità di New York cominciò a perdere importanza. L'immigrazione portò in Israele molti tra i principali scrittori yiddish. Di conseguenza l'avversione verso i parlanti yiddish terminò; da un lato perché essi vennero visti come fratelli scampati allo sterminio, e dall'altro lato perché l'uso pratico dell'ebraico era ormai consolidato.
 
L'evoluzione della letteratura yiddish in Israele può essere suddivisa secondo le generazioni degli scrittori, similmente alla letteratura in ebraico:
La vita nell'Egitto antico era molto legata al [[gruppo sociale]] a cui si apparteneva.
#La prima generazione comprendeva scrittori come [[David Pinsky]] e [[Sholem Asch]], che vissero gli ultimi anni in Israele.
#La seconda generazione, che ebbe come principale esponente il poeta [[Abraham Sutzkever]], iniziò la carriera letteraria nell'Europa orientale ma la proseguì in Israele.
#La terza generazione ebbe come centro il movimento denominato "Giovane Israele", un gruppo modernista di poeti e prosatori, per la maggior parte membri di [[kibbutz]], la cui opera venne influenzata dalle Scuole letterarie d'avanguardia inglesi e francesi.
 
Il contenuto della letteratura yiddish scritta in Israele tratta soprattutto le vicende relative all'[[Olocausto]] europeo, il cui principale narratore è [[Ka-Tzetnik]], e della vita tra i nuovi immigrati. Gli autori sono organizzati in un'"Associazione degli autori yiddish".
Il faraone (termine che andrebbe utilizzato solo dalla sedicesima dinastia in poi) era al vertice di tutta la società.
Tramite gli scribi il faraone poteva controllare il buon funzionamento dell'economia del Paese.
Costoro, conoscendo la scrittura e la matematica, mantenevano in ordine i registri della produzione agricola consegnata al faraone e calcolavano la parte spettante per ogni abitante dell'Egitto in base al lavoro svolto, alle necessità della famiglia, alla parte da destinare al magazzino per far fronte alle possibili carestie.
 
=== Letteratura in arabo ===
Il popolo era per la maggior parte dedito all'agricoltura. La [[fertilità]] del terreno permetteva diversi raccolti l'anno, ma durante il periodo delle esondazioni del Nilo gli agricoltori si impegnavano per la costruzione delle grandi opere, ad esempio le [[piramidi di Giza]], in cambio di un compenso.
[[File:Emile Habibi.jpg|thumb|146x218px|right|Emile Habibi]]
L'iniziatore della [[letteratura araba]] in Israele è stato [[Emile Habibi]]. [[Cittadini arabi di Israele|Cittadino arabo d'Israele]] dal [[1948]], ottenne il [[Premio Israele]] per la letteratura in arabo nel [[1992]]. Fondò il "Partito Comunista Israeliano", ed il giornale ''Al-Ittihād'' (L'unione), il più diffuso quotidiano d'Israele in lingua araba, pubblicato ad Haifa e di tendenza comunista, che egli diresse dal 1948 al [[1990]]. Fu eletto parlamentare alla [[Knesset]]. L'opera di Habibi, per quanto spesso critica verso la società israeliana, nondimeno costituisce parte integrante della cultura dello Stato d'Israele.
 
Un valido scrittore arabo-israeliano di oggi è [[Ala Hlehel]]. Tra le scrittrici, [[Adania Shibli]], [[Suheir Abu Oksa Daoud]] e [[Raja' Bakriyyah]].
=== Pesi e misure ===
Il [[sistema metrico decimale]] (metro, chilogrammo, ecc) è stato adottato in Egitto il 28 aprile 1891, ed è ampiamente usato. È rimasto in uso il ''[[feddan]]'' come unità per la misura della superficie dei terreniun: un feddan = 5.200&nbsp;m² = 1,038 acro = 0,52 ettari.
 
== Pubblicazione dei libri in Israele ==
==Ricorrenza nazionale==
Per legge la [[Biblioteca nazionale di Israele]] dell'[[Università Ebraica di Gerusalemme]] riceve due copie di ogni libro pubblicato in Israele. Come esempio, nel [[2004]] ha comunicato di aver ricevuto 6.436 libri nuovi. Per la maggior parte erano scritti in ebraico, e la maggior parte di questi consisteva in titoli scritti originalmente in ebraico. Quasi l'8% di questi erano libri per bambini, e un altro 4% libri di testo. A seconda del tipo di editore, i libri erano per il 55% commerciali, il 14% autopubblicati, il 10% governativi, il 7% d'istruzione, e il 14% pubblicato da altri tipi di organizzazioni.
* [[23 luglio]]: Revolution Day عيد ثورة 23 يوليو : Giorno della [[Rivoluzione egiziana del 1952]]: Dichiarazione della moderna Repubblica d'Egitto
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Joel Blocker (a cura di), ''Racconti d'Israele'', introduzione di [[Robert Alter]], Milano, [[Corbaccio]]-Dall'Oglio, 1964
* ''The Cambridge History of Egypt'' (Vol. 1: ''Islamic Egypt, 640-1517'' ed. Carl F. Petry; Vol. 2: ''Modern Egypt, from 1517 to the End of the Twentieth Century'', ed. M.W. Daly), Cambridge, C.U.P., 1998.
* {{en}} [[Robert Alter]], ''Modern Hebrew Literature'', Springfield, NJ, Behrman House, 1975, ISBN 978-0-87441-235-2
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* [[Ciro Sbailò]], ''Principi sciaraitici e costruzione dello spazio pubblico nel mondo islamico. Il caso egiziano'', Padova, Cedam, 2012.
* Sara Ferrari (a cura di), ''La notte tace. La Shoah nella poesia ebraica'', trad. di S. Ferrari e M.L. Mayer Modena, Livorno, Belforte, 2010, ISBN 978-88-7467-045-1
* Gershon Shaked (a cura di), ''Narrativa ebraica moderna'', Milano, Edizioni Terra Santa, 2011, ISBN 978-88-6240-133-3
* AA.VV., ''Qui finisce la terra. Antologia di scrittori palestinesi in terra d'Israele'', trad. dall'arabo di Isadora D'Aimmo, [[Fagnano Alto]], [[Editrice il Sirente|Il sirente]], 2012, ISBN 978-88-87847-39-0
* Raffaele Esposito, ''La nascita del teatro ebraico. Persone, testi e spettacoli dai primi esperimenti al 1948'', Torino, Accademia, 2016, ISBN 978-88-9920-095-4
 
== Voci correlate ==
* [[Cultura ebraica]]
* [[Rotte dei migranti africani nel Mediterraneo]]
* [[Letteratura ebraica#Letteratura israeliana|''Letteratura israeliana'', dalla voce principale ''Letteratura ebraica'']]
* [[Presidenti dell'Egitto]]
* [[Storia dell'Egitto ayyubide]]
* [[Storia dell'Egitto mamelucco]]
* [[Rivoluzione egiziana del 1919]]
 
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.israele.net/letteratura-ebraica-contemporanea-pubblicata-in-italiano Pagina] su Israele.net
* [https://web.archive.org/web/20061130015257/http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?egitto Scheda dell'Egitto dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* [http://www.letteratura.rai.it/categorie/nuovi-narratori-israeliani/348/1/default.aspx Pagina] di Rai Edu
* {{cita web|http://www.sis.gov.eg/|Sito dello Stato dell'Egitto}}
* [http://www.giuntina.it Sito della casa editrice Giuntina]
* {{cita web|http://www.eeaa.gov.eg/protectorates/default.html|Parchi nazionali dell'Egitto}}
* [http://magazine.giuntina.it Sito del bollettino della casa editrice Giuntina]
* [http://www.salomonebelforte.com/ Sito della casa editrice Salomone Belforte]
* [http://www.tipheret.org/ Sito della casa editrice Tipheret Editore]
* [http://www.aisg.it Sito dell'A.I.S.G. Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo]
 
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