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{{NN|letteratura|data=luglio 2016}}
 
La '''letteratura israeliana''' è la [[letteratura]] scritta nello Stato d'[[Israele]].
 
Se la parte preponderante è costituita senza dubbio dalla [[Letteratura ebraica|letteratura]] in [[Lingua ebraica|ebraico]], non si può trascurare la letteratura scritta in altre lingue: soprattutto in [[Lingua yiddish|yiddish]] e in [[Lingua araba|arabo]], ma anche in [[Lingua russa|russo]] e in [[Lingua inglese|inglese]].
[[File:Eliezer Ben-Yehuda at his desk in Jerusalem - c1912.jpg|thumb|right|Eliezer Ben Yehuda, padre della rinascita della lingua ebraica, nel suo studio di Gerusalemme (ca. 1912)]]
[[File:NLI building2.jpg|thumb|right|La biblioteca nazionale d'Israele a Gerusalemme]]
 
== Storia ==
=== Letteratura in ebraico ===
[[File:Hayyim Nahman Bialik 1923.jpg|thumb|right|Haim Nahman Bialik, padre della letteratura ebraica moderna]]
La storia della letteratura israeliana in ebraico è particolarmente interessante, e in un certo senso unica al mondo, poiché è legata alla [[Rivitalizzazione linguistica|rinascita]] della [[lingua ebraica]], che sin dalla prima metà del [[XIX secolo]] era utilizzata sempre di più, sia per il linguaggio di tutti i giorni, sia per la scrittura della [[prosa]], della [[poesia]] e del [[teatro]] moderni. E che il lavoro leggendario di [[Eliezer Ben Yehuda]], messo in pratica in parte già dalla [[prima Aliyah]], ovvero dalle prime emigrazioni degli [[Ebrei]] verso la [[Palestina]] dal [[1881]] in poi, riuscì nell'ardua impresa di resuscitare una lingua, estinta da più di un millennio e mezzo, come [[lingua materna]] di un popolo, e con la quale viene scritta la letteratura corrente di uno Stato.
 
Un vero e proprio movimento letterario cominciò con la più numerosa [[seconda Aliyah]], guidato da pionieri della letteratura ebraica come [[Moshe Smilansky]], [[Yosef Haim Brenner]], [[David Shimoni]], [[Jacob Fichman]], e primo fra tutti [[Shmuel Yosef Agnon]], che otterrà il [[premio Nobel per la letteratura]] nel [[1966]] con la motivazione: {{Citazione|per la sua arte narrativa profondamente caratteristica con i temi della vita della gente ebrea}} Fino alla [[prima guerra mondiale]] la letteratura ebraica fu composta nell'[[Europa orientale]]. Dopo la guerra e la [[rivoluzione russa]] molti scrittori ebrei emigrarono in Palestina; quindi in quell'epoca la letteratura era in sostanza la continuazione della tradizione europea. Nel [[1921]], 70 scrittori s'incontrarono a [[Tel Aviv]] e fondarono l'"Associazione degli scrittori ebrei". Nello stesso periodo videro la luce i primi periodici letterari in ebraico: ''Ha-Adamah'' (La terra), sotto la direzione di Brenner, e ''Ma'abarot'' ([[Ma'abara|I transiti]]), diretto da Fichman. Durante gli anni '20 e '30 del '900 l'attività letteraria in ebraico si spostò decisamente in Palestina. Molti pionieri di questa letteratura erano [[Sionismo|sionisti]], per cui prima o poi si stabilirono nella "[[Terra promessa]]". Tutte le più grandi figure della prima parte del secolo, come [[Ahad Ha'am]], [[Saul Cernichovskij]], e ancora di più [[Haim Nachman Bialik]], considerato il "poeta nazionale israeliano", trascorsero gli ultimi anni a Tel-Aviv; e nonostante non fosse questo il loro periodo di massima creatività, esercitarono una notevole influenza sugli scrittori più giovani.
[[File:Agnon.jpg|thumb|right|Shmuel Agnon, premio Nobel per la letteratura (1966)]]
Tra i primi scrittori in ebraico moderno era presente un piccolo gruppo di autori nati in Palestina. Tra questi [[Yitzhaq Sami]] e [[Yehuda Burla]], ebrei [[sefarditi]] le cui famiglie emigrarono in Palestina rispettivamente nel [[XIX secolo|XIX]] e nel [[XVIII secolo]]. L'opera di questo gruppo s'impone per la sua autentica raffigurazione della popolazione araba di religione ebraica della Palestina, narrata dal punto di vista privilegiato di scrittori cresciuti nell'ambiente.
 
Gli scrittori più importanti della prima generazione, Agnon e [[Haim Hazaz]], erano profondamente radicati nell'ambiente europeo d'origine. Servirono da tramite fra gli scrittori classici degli inizi recupero della lingua ebraica e gli scrittori radicati in Palestina delle generazioni successive.
 
Per questi ultimi il centro dell'attività non fu altro che la Palestina, anche quando scrivevano di altre parti del mondo. Il loro contesto fu l'epoca della [[Aliyah]] e, spesso, la vita nei [[kibbutz]]. Tra i nomi notevoli abbiamo i poeti [[Yehuda Amichai]], [[Natan Zach]] e [[Meir Wieseltier]]; poi [[Uri Zvi Greenberg]], [[Yigal Mossinson]], [[Avraham Shlonsky]] e [[Aharon Appelfeld]], che trovarono in Palestina la soluzione allo sradicamento della [[diaspora ebraica]].
 
La terza generazione degli scrittori emerse verso l'epoca della [[guerra d'indipendenza israeliana]]. Le figure principali ([[S. Yizhar]], [[Moshe Shamir]], [[Hanoch Bartov]], [[Haim Gouri]], [[Benjamin Tammuz]], [[Aharon Megged]]) furono tutti "[[sabra]]" (nativi) o immigrati in tenera età. A questo punto si fecero sentire forti influenze dall'estero, specialmente dall'[[Civiltà occidentale|Occidente]]. Un gruppo chiamato "Cananiti" cercò perfino di negare la relazione tra gli Israeliani e gli Ebrei che vivevano all'estero. Ma dopo il [[1948]] sentimenti di vuotezza e di ricerca di nuovi valori spinsero invece all'esplorazione del passato ebraico.
 
La successiva generazione degli anni '60 del '900 ([[Abraham Yehoshua]]<ref>E. Trevisan Semi, ''Leggere Yehoshua'', Torino, Einaudi, 2006</ref>, [[Amos Oz]], [[Natan Yonatan]], [[Yoram Kaniuk]], [[Yaakov Shabtai]], e l'autore e traduttore dal francese [[Yehoshua Kenaz]]) ha cercato di porre la cultura israeliana all'interno di un contesto mondiale; e pone l'accento non tanto sugli aspetti unici della vita ebraica e Israele, quanto sull'universale. Questa scuola di scrittori speso s'identifica con la letteratura di protesta di altri Paesi.
 
La generazione più recente, per lo meno degli scrittori il cui valore è universalmente riconosciuto, nata negli anni '60 e '70 e che ha iniziato l'attività negli anni '80 e '90, ha esaminato la questione di base dell'esistenza ebraico-israeliana, esponendo le questioni collettive nei caratteri e nei destini individuali. L'autore più popolare di questa generazione è probabilmente [[David Grossman]].
 
==== La "Settimana del Libro Ebraico" ====
[[File:Shvua hasefer 2005.jpg|thumb|right|Settimana del libro ebraico, presso il parco del Museo d'Israele a Gerusalemme (2005)]]
La "Settimana del Libro Ebraico" è una fiera della letteratura ebraica che si svolge annualmente a [[Gerusalemme]]; normalmente per una settimana, ma negli ultimi anni è stata prorogata a dieci giorni.
 
L'attuale fiera è il risultato del ripristino e del proseguimento di una fiera precedente della durata di un solo giorno, svoltasi lungo il "Boulevard Rotschild" di [[Tel Aviv]] nel [[1926]]; organizzata da Bracha Peli, fondatore della casa editrice "Masada Press", per la promozione delle vendite librarie.
 
Durante questa "settimana" si tengono fiere del libro all'aperto in tutto lo Stato d'Israele, e le case editrici vendono i loro libri a prezzi scontati; le librerie in questo periodo offrono sconti che possono durare fino a un mese.
 
Vengono organizzati vari eventi letterari; ad es. conferenze, incontri con gli autori e letture pubbliche. Viene svolta la cerimonia di assegnazione del "Premio Sapir", il principale premio letterario d'Israele. E i mezzi di comunicazione dedicano un maggiore interesse alla letteratura.
 
Fanno parte dei luoghi designati per la fiera a Gerusalemme: il [[Museo d'Israele]], il "Parco della campana della libertà", la "Piazza Safra" e la vecchia stazione ferroviaria. La sede della fiera a Tel Aviv è la "Piazza Rabin".
 
==== La letteratura israeliana e l'Italia ====
[[File:Elena Loewenthal.jpg|thumb|right|Elena Loewenthal, attiva scrittrice e traduttrice di letteratura ebraica in italiano]]
Molti scrittori israeliani hanno ricevuto importanti premi letterari in Italia. I nomi citati in questo paragrafo sono soltanto pochi esempi. Del resto un elenco completo sarebbe sproporzionato rispetto allo spazio generale della voce. È preferibile rintracciare le varie premiazioni all'interno delle voci dei singoli autori.
Lo scrittore israeliano più significativo per l'Italia è [[Alon Altaras]], che oltre a libri scritti di suo pugno, pubblicati in Italia per la maggior parte da [[Edizioni Voland|Voland]], ha tradotto in ebraico molti autori italiani tra i quali [[Pier Paolo Pasolini]], [[Tommaso Landolfi]], [[Natalia Ginzburg]] e [[Antonio Tabucchi]]. Questo suo notevole contributo alla diffusione della letteratura italiana è stato riconosciuto dal [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Ministero dei beni culturali]] italiano, che gli ha assegnato il [[Premi nazionali per la traduzione|Premio nazionale per la traduzione]] nel [[2003]].
 
Importante anche il versatile [[Ariel Rathaus]]. Poeta in ebraico, docente universitario di letteratura italiana, autore di studi sulla poesia ebraica e traduttore di poesia dall'ebraico all'italiano; ha curato una nuova versione ebraica del ''[[Decameron]]'' di [[Giovanni Boccaccio]], e ha tradotto in ebraico ''La Scienza Nuova'' di [[Giambattista Vico]] con cui ha ottenuto il [[Premio Flaiano]] per l'[[Italianistica]] nel [[2006]].
 
L'eccellente poeta [[Natan Zach]], oltre ad aver ottenuto molti premi in Israele e all'estero, ha ottenuto in Italia il [[Premio Feronia-Città di Fiano]] nel [[1994]], il [[Premio Letterario Camaiore]] nel [[2000]] per la sua raccolta di poesie dal titolo ''Sfavorevole agli addii'', il Premio dell'Unione dei lettori italiani nel [[2001]], il titolo di Ambasciatore culturale di Roma nel mondo nel [[2002]], e la nomina a [[Ordine_al_merito_della_Repubblica_italiana#Cavaliere|Cavaliere]] da parte del Governo italiano nel [[2007]].
 
Tra i molti traduttori e traduttrici dall'ebraico all'italiano, la principale è la scrittrice torinese [[Elena Loewenthal]]. Ha ottenuto un Premio nazionale per la traduzione, da parte del Ministero dei beni culturali, nel [[1999]].
 
La casa editrice [[Giuntina]], fondata a [[Firenze]] nel [[1980]] da Daniel Vogelmann, figlio di un reduce di [[Auschwitz]], è specializzata sull'ebraismo e pubblica moltissimi titoli di letteratura israeliana.
 
Altre case editrici specializzate degne di nota sono "Salomone Belforte" di [[Livorno]], attiva dal [[1805]]; e "Tipheret" di [[Acireale]].
 
Il musicista ebreo-italiano [[Piero Nissim]] con il gruppo "Musicapoesia", in occasione del [[Giorno della Memoria]] [[2011]], ha tenuto un concerto di canzoni da lui musicate su testi di poeti ebrei italiani e stranieri antichi e moderni, intitolato ''[[Bialik e gli altri. La poesia ebraica come testimone]]''. Dal concerto è stato ricavato un [[CD]] omonimo.
 
==== La "Festa del Libro Ebraico in Italia" di Ferrara ====
Una [[Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah#Festa del Libro Ebraico in Italia|Festa del Libro Ebraico in Italia]] viene svolta ogni anno a [[Ferrara]], città sede tra l'altro del museo nazionale ebraico [[MEIS]]. Si occupa non solo delle traduzioni in italiano della letteratura in ebraico, ma di tutta la letteratura di espressione ebraica. La scorsa edizione, la decima, è avvenuta il 19 maggio 1919, ed ha avuto come ospite d'onore [[David Grossman]].
 
=== Letteratura in yiddish ===
[[File:Ka-Tsetnik 135633 in Rome.jpg|thumb|right|Yehiel De-Nur (Ka-Tzetnik) con la moglie a Roma (1959)]]
Prima della [[seconda guerra mondiale]] i centri principali dell'attività letteraria in yiddish erano [[Varsavia]], [[Mosca (Russia)|Mosca]] e [[New York]]. In Palestina sussisteva ancora una certa ostilità verso l'impiego dello yiddish, visto come una minaccia per la rinascita dell'ebraico. Ma dopo la guerra tutto cambiò in fretta. In Europa le comunità di lingua yiddish furono sterminate da [[Hitler]] e [[Stalin]], e la comunità di New York cominciò a perdere importanza. L'immigrazione portò in Israele molti tra i principali scrittori yiddish. Di conseguenza l'avversione verso i parlanti yiddish terminò; da un lato perché essi vennero visti come fratelli scampati allo sterminio, e dall'altro lato perché l'uso pratico dell'ebraico era ormai consolidato.
 
L'evoluzione della letteratura yiddish in Israele può essere suddivisa secondo le generazioni degli scrittori, similmente alla letteratura in ebraico:
#La prima generazione comprendeva scrittori come [[David Pinsky]] e [[Sholem Asch]], che vissero gli ultimi anni in Israele.
#La seconda generazione, che ebbe come principale esponente il poeta [[Abraham Sutzkever]], iniziò la carriera letteraria nell'Europa orientale ma la proseguì in Israele.
#La terza generazione ebbe come centro il movimento denominato "Giovane Israele", un gruppo modernista di poeti e prosatori, per la maggior parte membri di [[kibbutz]], la cui opera venne influenzata dalle Scuole letterarie d'avanguardia inglesi e francesi.
 
Il contenuto della letteratura yiddish scritta in Israele tratta soprattutto le vicende relative all'[[Olocausto]] europeo, il cui principale narratore è [[Ka-Tzetnik]], e della vita tra i nuovi immigrati. Gli autori sono organizzati in un'"Associazione degli autori yiddish".
 
=== Letteratura in arabo ===
[[File:Emile Habibi.jpg|thumb|146x218px|right|Emile Habibi]]
L'iniziatore della [[letteratura araba]] in Israele è stato [[Emile Habibi]]. [[Cittadini arabi di Israele|Cittadino arabo d'Israele]] dal [[1948]], ottenne il [[Premio Israele]] per la letteratura in arabo nel [[1992]]. Fondò il "Partito Comunista Israeliano", ed il giornale ''Al-Ittihād'' (L'unione), il più diffuso quotidiano d'Israele in lingua araba, pubblicato ad Haifa e di tendenza comunista, che egli diresse dal 1948 al [[1990]]. Fu eletto parlamentare alla [[Knesset]]. L'opera di Habibi, per quanto spesso critica verso la società israeliana, nondimeno costituisce parte integrante della cultura dello Stato d'Israele.
 
Un valido scrittore arabo-israeliano di oggi è [[Ala Hlehel]]. Tra le scrittrici, [[Adania Shibli]], [[Suheir Abu Oksa Daoud]] e [[Raja' Bakriyyah]].
 
== Pubblicazione dei libri in Israele ==
Per legge la [[Biblioteca nazionale di Israele]] dell'[[Università Ebraica di Gerusalemme]] riceve due copie di ogni libro pubblicato in Israele. Come esempio, nel [[2004]] ha comunicato di aver ricevuto 6.436 libri nuovi. Per la maggior parte erano scritti in ebraico, e la maggior parte di questi consisteva in titoli scritti originalmente in ebraico. Quasi l'8% di questi erano libri per bambini, e un altro 4% libri di testo. A seconda del tipo di editore, i libri erano per il 55% commerciali, il 14% autopubblicati, il 10% governativi, il 7% d'istruzione, e il 14% pubblicato da altri tipi di organizzazioni.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Joel Blocker (a cura di), ''Racconti d'Israele'', introduzione di [[Robert Alter]], Milano, [[Corbaccio]]-Dall'Oglio, 1964
* {{en}} [[Robert Alter]], ''Modern Hebrew Literature'', Springfield, NJ, Behrman House, 1975, ISBN 978-0-87441-235-2
* AA.VV., ''La novella d'Israele. Narratori israeliani contemporanei'', Milano, Spirali, 1987, ISBN 9788877702456
* AA.VV., ''Rose di Israele. Racconti di scrittrici israeliane'', Roma, [[Edizioni e/o]], 1994, ISBN 978-88-7641-213-4
* AA.VV., ''Capolavori della letteratura ebraica'', Collana Ritmi, Roma-Napoli, Edizioni Theoria, 1998 [1996] [1993], ISBN 978-88-2410-480-7
* {{en}} [[T. Carmi]] (edited and translated by), ''The Penguin Book of Hebrew Verse'', pp.&nbsp;40–50 - 132-143 - 507-579, London, [[Penguin Books]], 1981
* {{en}} L.I. Yudkin, ''Jewish writing and identity in the twentieth century'', Londra, 1982
* R. Dorigo Ceccato, T. Parfitt, E. Trevisan Semi (a cura di), ''L'altro visto dall'altro. Letteratura araba ed ebraica a confronto'', Milano, 1992
* {{en}} [[T. Carmi]], Stanley Burnshaw, Ariel Irschfeld, Ezra Spicehandler (a cura di), ''The Modern Hebrew Poem Itself'', Second Edition, Wayne State University Press, 2003 [1965], ISBN 0-8143-2485-1
* [[Ariel Rathaus]] (a cura di), ''Poeti israeliani'', Torino, [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 2007, ISBN 978-88-0617-094-3
* Sara Ferrari (a cura di), ''La notte tace. La Shoah nella poesia ebraica'', trad. di S. Ferrari e M.L. Mayer Modena, Livorno, Belforte, 2010, ISBN 978-88-7467-045-1
* Gershon Shaked (a cura di), ''Narrativa ebraica moderna'', Milano, Edizioni Terra Santa, 2011, ISBN 978-88-6240-133-3
* AA.VV., ''Qui finisce la terra. Antologia di scrittori palestinesi in terra d'Israele'', trad. dall'arabo di Isadora D'Aimmo, [[Fagnano Alto]], [[Editrice il Sirente|Il sirente]], 2012, ISBN 978-88-87847-39-0
* Raffaele Esposito, ''La nascita del teatro ebraico. Persone, testi e spettacoli dai primi esperimenti al 1948'', Torino, Accademia, 2016, ISBN 978-88-9920-095-4
 
== Voci correlate ==
* [[Cultura ebraica]]
* [[Letteratura ebraica#Letteratura israeliana|''Letteratura israeliana'', dalla voce principale ''Letteratura ebraica'']]
 
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.israele.net/letteratura-ebraica-contemporanea-pubblicata-in-italiano Pagina] su Israele.net
* [http://www.letteratura.rai.it/categorie/nuovi-narratori-israeliani/348/1/default.aspx Pagina] di Rai Edu
* [http://www.giuntina.it Sito della casa editrice Giuntina]
* [http://magazine.giuntina.it Sito del bollettino della casa editrice Giuntina]
* [http://www.salomonebelforte.com/ Sito della casa editrice Salomone Belforte]
* [http://www.tipheret.org/ Sito della casa editrice Tipheret Editore]
* [http://www.aisg.it Sito dell'A.I.S.G. Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo]
 
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