Campionato mondiale di Formula 1 1983 e Categoria:Chiese di Cagli: differenze tra le pagine

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{{Stagione motoristica
|nome=
|campionato=Campionato mondiale di Formula 1
|edizione=34
|inizio=13 marzo
|termine=15 ottobre
|prove=15
|noteanno=
|titolo1=[[Campionato mondiale piloti di Formula 1|Piloti]]
|vincitore1=Nelson Piquet
|mezzo1=Brabham BT52
|titolo2=[[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|Costruttori]]
|vincitore2=Scuderia Ferrari
|mezzo2=Ferrari 126 C3
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|successivo=1984
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}}
La stagione '''[[1983]]''' del '''[[Campionato mondiale]] [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]]''' di '''[[Formula 1]]''' è stata, nella storia della categoria, la 34º ad assegnare il '''[[Campionato mondiale piloti di Formula 1|Campionato Piloti]]''' e la 26º ad assegnare il '''[[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|Campionato Costruttori]]'''. È iniziata il 13 marzo e terminata il 15 ottobre, dopo 15 gare, una in meno della stagione precedente. Il titolo dei piloti è andato per la seconda volta a [[Nelson Piquet]] e il titolo costruttori per l'ottava volta alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]].
 
Nella stagione venne disputato l'ultimo gran premio della storia non valido per il mondiale: la [[Race of Champions (Formula 1)|Race of Champions]].
 
== La pre-stagione ==
=== Il calendario ===
Il 4 novembre 1982 venne presentato il progetto di calendario per la stagione 1983. Il [[Gran Premio del Brasile 1983|Gran Premio del Brasile]] diveniva la prima gara stagionale, dopo che si era deciso di posticipare al 29 ottobre il [[Gran Premio del Sudafrica 1983|Gran Premio del Sudafrica]].<ref name=3nov/> Il [[Gran Premio di Francia 1983|Gran Premio di Francia]] veniva spostato ad aprile, dalla sua tradizionale data estiva, mentre il [[Gran Premio di Monaco 1983|Gran Premio di Monaco]] veniva anteposto a quello del [[Gran Premio del Belgio 1983|Gran Premio del Belgio]]. Il [[Gran Premio di Svizzera]] scambiava il posizionamento con la gara in [[Gran Premio d'Olanda 1983|Olanda]], che veniva inserita a fine agosto, dopo le gare di Gran Bretagna, Germania e Austria. Era prevista una gara a [[New York]], a settembre, prima di una a [[Las Vegas]].<ref name=4nov>{{cita news|titolo=Fra Fisa e costruttori vince la F.1|data=5 novembre 1982|accesso=1º agosto 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=29}}</ref>
 
Successivamente vennero cancellati il GP di Svizzera, ma con la possibilità che nella stessa data, e sempre a Digione, si potesse tenere un Gran Premio d'Europa,<ref name=svi>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/04/05/pagina-25/1089329/pdf.html|titolo=En breve|data=5 aprile 1983|accesso=3 agosto 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=25|lingua=es|formato=pdf}}</ref> il GP di New York, e quello di Las Vegas. Solo a fine giugno venne inserito in calendario il [[Gran Premio d'Europa]], da tenersi però sul [[Circuito di Brands Hatch]], il 25 settembre; venne anche anticipata al 15 ottobre, vista l'assenza della gara di Las Vegas del 9 ottobre, la gara del Sudafrica, prevista inizialmente per il 29.<ref name=eur>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/06/28/pagina-33/1097384/pdf.html|titolo=El G.P de Europa en Brands Hatch|data=28 giugno 1983|accesso=13 agosto 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=33|lingua=es|formato=pdf}}</ref>
 
{| class="wikitable" style="font-size: 95%"
|-
! Gara
! Nome ufficiale del gran premio
! Gran Premio
! Circuito
! Sede
! Data
! Ora
|-
! 1
| {{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Gran Premio del Brasile|Grande Prêmio do Brasil]]
| [[Gran Premio del Brasile|GP del Brasile]]
| [[Circuito di Jacarepagua]]
| [[Rio de Janeiro]]
| 13 marzo
|13:30
|-
! 2
| {{Bandiera|USA}} [[Toyota]] [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest|United States Grand Prix West]]<ref>Il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1983|Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest]] era noto anche come '' Grand Prix of Long Beach''.</ref>
| [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest|GP degli USA-Ovest]]
| [[Circuito di Long Beach]]
| [[Long Beach (California)|Long Beach]]
|27 marzo
|13:30
|-
! 3
| {{Bandiera|FRA}} [[Gran Premio di Francia|Grand Prix de France]]
| [[Gran Premio di Francia|GP di Francia]]
| [[Circuito Paul Ricard]]
| [[Le Castellet (Var)|Le Castellet]]
| 17 aprile
|14:30
|-
! 4
| {{Bandiera|SMR}} [[Gran Premio di San Marino]]
| [[Gran Premio di San Marino|GP di San Marino]]
| [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Autodromo Dino Ferrari]]
| [[Imola]]
| 1º maggio
|14:30
|-
! 5
| {{Bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco|Grand Prix Automobile de Monaco]]
| [[Gran Premio di Monaco|GP di Monaco]]
| [[Circuito di Montecarlo]]
| [[Montecarlo]]
| 15 maggio
| 15:30
|-
! 6
| {{Bandiera|BEL}} [[Gran Premio del Belgio|Grand Prix de Belgique]]
|[[Gran Premio del Belgio|GP del Belgio]]
| [[Circuito di Spa-Francorchamps]]
| [[Spa (Belgio)|Spa]]
| 22 maggio
| 14:30
|-
! 7
| {{Bandiera|USA}} [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est|United States Grand Prix East]]<ref>Il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1983|Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est]] era noto anche come ''Detroit Grand Prix''.</ref>
|[[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est|GP degli USA-Est]]
| [[Circuito di Detroit]]
| [[Detroit]]
| 5 giugno
|12:00
|-
! 8
| {{Bandiera|CAN}} [[Labatt Brewing Company|Grand Prix Labatt]] [[Gran Premio del Canada|du Canada]]
| [[Gran Premio del Canada|GP del Canada]]
| [[Circuito di Montréal|Circuit Gilles Villeneuve]]
| [[Montréal]]
| 12 giugno
| 12:30<ref>Il [[Gran Premio del Canada 1983|Gran Premio del Canada]] partì con mezz'ora di ritrardo, per un ''black out'' che coinvolse tutta l'area di [[Montréal]]. {{cita news|autore=Lino Manocchia|titolo=Che matto, quel René|pubblicazione=[[Autosprint]]|giorno=14|mese=6|anno=1983|pagina=6}}</ref>
|-
! 9
| {{Bandiera|GBR}} [[Marlboro]] [[Gran Premio di Gran Bretagna|British Grand Prix]]
| [[Gran Premio di Gran Bretagna|GP di Gran Bretagna]]
| [[Circuito di Silverstone]]
| [[Silverstone]]
| 16 luglio
|14:30
|-
! 10
| {{Bandiera|DEU}} [[Gran Premio di Germania|Großer Preis von Deutschland]]
| [[Gran Premio di Germania|GP di Germania]]
| [[Hockenheimring]]
| [[Hockenheim]]
| 7 agosto
|14:30
|-
! 11
| {{Bandiera|AUT}} Holiday [[Gran Premio d'Austria|Großer Preis von Österreich]]
| [[Gran Premio d'Austria|GP d'Austria]]
| [[Österreichring]]
| [[Spielberg bei Knittelfeld]]
| 14 agosto
|14:30
|-
! 12
| {{Bandiera|NLD}} [[Gran Premio d'Olanda|Grote Prijs van Nederland]]
| [[Gran Premio d'Olanda|GP d'Olanda]]
| [[Circuito di Zandvoort|Zandvoort Park]]
| [[Zandvoort]]
| 28 agosto
|14:30
|-
! 13
| {{Bandiera|ITA}} [[Gran Premio d'Italia]]
| [[Gran Premio d'Italia|GP d'Italia]]
| [[Autodromo Nazionale di Monza]]
| [[Monza]]
| 11 settembre
|15:30
|-
! 14
| {{Bandiera|EUR}} [[John Player Special|John Player]] [[Gran Premio d'Europa|Grand Prix of Europe]]
| [[Gran Premio d'Europa|GP d'Europa]]
| [[Circuito di Brands Hatch]]
| [[Brands Hatch]]
| 25 settembre
|14:30
|-
! 15
| {{Bandiera|ZAF 1928-1994}} Southern Sun Hotels [[Gran Premio del Sudafrica|South African Grand Prix]]
| [[Gran Premio del Sudafrica|GP del Sudafrica]]
| [[Circuito di Kyalami]]
| [[Kyalami]]
| 15 ottobre
|13:30
|-
|}
=== Accordi e fornitori ===
[[File:Spirit 201C rear Honda Collection Hall.jpg|thumb|La [[Honda]] tornò in Formula 1 per motorizzare la neo entrante [[Spirit (automobilismo)|Spirit]] (qui nella foto) e la [[Williams F1|Williams]].]]
La grande competitività dimostrata negli anni dai motori turbo spinse molti costruttori a cercare una fornitura di questo tipo di propulsori, al fine di sostituire i tradizionali [[Ford Cosworth DFV]], che ancora equipaggiavano la maggior parte delle scuderie.
 
La [[Techniques d'Avant Garde]], società lussemburghese di proprietà dell'uomo d'affari [[Mansour Ojjeh]], annunciò la realizzazione di un nuovo propulsore turbo, in collaborazione con la [[Porsche]], utilizzato, per la stagione 1983, dalla [[McLaren]].<ref>{{cita news|titolo=Forse Cheever con la Renault|data=11 settembre 1982|accesso=23 aprile 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=21}}</ref> La [[Renault F1|Renault]], dal suo canto, rese noto, che dal 1983, avrebbe fornito i suoi motori turbo anche alla [[Team Lotus|Lotus]]. Per la prima volta la casa francese diventava fornitrice per un altro costruttore. La Lotus aveva compiuto dei colloqui anche con la [[Toyota]].<ref>{{cita news|titolo=Motore turbo per tutti?|data=13 agosto 1982|pagina=17|accesso=1º aprile 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=}}</ref><ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/08/12/pagina-26/1074430/pdf.html|titolo="Lotus" montara motores "Renault"|data=12 agosto 1982|pagina=26|accesso=1º aprile 2014|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=}}</ref> Anche la [[BMW]], che già supportava la [[Brabham]], decise di ampliare la sua fornitura di motori turbo alla scuderia tedesca [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/12/11/pagina-30/1084615/pdf.html|titolo=F-1: "ATS" utilizara motores "BMW"|data=11 dicembre 1982|pagina=30|accesso=4 agosto 2014|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|formato=pdf}}</ref>
[[File:Tyrrell 011 1983.jpg|thumb|left|La [[Tyrrell]] ottenne il sostegno della Benetton.]]
La [[Matra]] uscì definitivamente dalla Formula 1, non rifornendo più il motore alla [[Ligier]]. La Matra aveva esordito nel {{F1|1968}} come motorista, abbandonando la categoria, e rientrandovi, a più riprese. In 114 GP aveva ottenuto 3 vittorie, 4 ''pole position'' e 5 giri veloci. La [[Ligier]] cercò di appoggiarsi anch'essa alla Renault, ma dovette ripiegare sul Ford Cosworth.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/09/16/pagina-33/1079513/pdf.html|titolo=Sorpresa:¡Ligier montarà motores Renault!|data=16 settembre 1982|pagina=33|accesso=20 giugno 2014|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=}}</ref>
 
L'[[Osella Corse|Osella]], da questa stagione, ottenne la fornitura di motori V12, aspirati non turbo, da parte dell'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], anche se per le prime gare, fino a quella di [[Gran Premio di San Marino 1984|Imola]], il costruttore italiano proseguì a impiegare solo il Ford Cosworth.<ref name=osella/>
 
In merito alla fornitura degli pneumatici la [[Brabham]] abbandonò le [[Goodyear]] per passare alle [[Michelin]], mentre la [[Team Lotus|Lotus]] scelse le [[Pirelli Tyres|Pirelli]], in luogo anch'essa delle coperture statunitensi. L'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] seguì il percorso inverso, utilizzando le Goodyear. Anche l'[[Osella Corse|Osella]] cambiò fornitore, abbandonando la Pirelli e scegliendo la [[Michelin]].
 
La [[Tyrrell]] ottenne la sponsorizzazione della casa italiana d'abbigliamento [[Benetton (azienda)|Benetton]], con la scuderia che venne ribattezzata ''Benetton Tyrrell''.<ref>{{cita news|titolo=Tyrrell:"Alboreto vincerà il titolo mondiale"|data=15 gennaio 1983|accesso=15 aprile 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=21}}</ref>
 
== Piloti e scuderie ==
=== Scuderie ===
Poco prima del termine della stagione 1982 l'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] mise in dubbio la prosecuzione del suo impegno in F1, almeno come costruttore, per la stagione seguente. La casa italiana era infatti propensa solo a rifornire i propri motori, a scuderie quali [[Ligier]], [[Tyrrell]] o [[Williams F1|Williams]].<ref>{{cita news|titolo=F1 in coro: Alfa, resta!|data=23 settembre 1982|accesso=30 aprile 2014|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=23}}</ref> La casa italiana rimase nel campionato ma affidò la gestione sportiva a una scuderia privata, l'Euroracing, che si impegnava a partecipare ai campionati 1983 e 1984, con un'opzione per la fornitura di motori anche per la stagione 1985. L'Euroracing, guidata da Giampaolo Pavanello, aveva iniziato la sua carriera motoristica nel 1975, e aveva conquistato a più riprese i titoli europei in [[F3 europea|Formula 3]].<ref>{{cita news|titolo=L'Alfa Romeo rimane in F.1 ma con una scuderia privata|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|data=20 ottobre 1982|pagina=19}}</ref>
 
Chi non si iscrisse più al campionato fu la scuderia brasiliana [[Fittipaldi Automotive]], che abbandonò il mondiale dopo 8 stagioni. Dopo l'esordio, nel [[Gran Premio d'Argentina 1975]] come ''Copersucar'', dal nome dello sponsor, utilizzò, dal 1980, la denominazione Fittipaldi. Corse in totale 103 gran premi,conquistando tre podi.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/01/28/pagina-27/1092678/pdf.html|formato=pdf|titolo=Fittipaldi disuelve su escuderia|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|data=28 gennaio 1983|accesso=29 luglio 2014|pagina=27|lingua=es}}</ref>
 
La [[RAM (automobilismo)|RAM]], scuderia inglese che aveva partecipato al campionato tra il {{F1|1976}} e il {{F1|1980}}, utilizzando telai costruiti dalla [[March]], dalla [[Brabham]] e dalla [[Williams F1|Williams]], e che dal 1981 aveva stretto un rapporto di collaborazione proprio con la March, decise di costruire, per la prima volta, una propria monoposto. La vettura venne denominata ''RAM-March''.<ref>{{cita web|url=http://www.grandprix.com/gpe/con-ram.html|titolo=CONSTRUCTORS: RAM AUTOMOTIVE|editore=grandprix.com|autore=|data=|accesso=29 luglio 2014|lingua=en}}</ref>
 
La [[Theodore Racing]] e l'[[Ensign]] giunsero a una sorta di fusione. La Theodore aveva già utilizzato un telaio dell'Ensign nel {{F1|1977}}.<ref>{{cita web|url=http://www.grandprix.com/gpe/con-theod.html|titolo=CONSTRUCTORS: THEODORE RACING|editore=grandprix.com|autore=|data=|accesso=30 luglio 2014|lingua=en}}</ref>
 
=== Piloti ===
[[File:Osella 1983.JPG|thumb|left|L'[[Osella Corse|Osella]] presentò al via, come piloti, [[Corrado Fabi]] e [[Piercarlo Ghinzani]].]]
Prima del [[Gran Premio d'Italia 1982]] la [[Scuderia Ferrari]] annunciò che [[René Arnoux]], pilota della [[Renault F1|Renault]], avrebbe fatto coppia con [[Patrick Tambay]] per la stagione 1983. La scuderia italiana si riservò di fare correre una terza vettura, nel caso in cui [[Didier Pironi]], infortunatosi nel corso delle prove del [[Gran Premio di Germania 1982|Gran Premio di Germania]], avesse potuto tornare a competere. Inoltre venne prospettato anche l'ingaggio di un pilota di riserva, al fine di coprire eventuali indisponibilità dei piloti titolari. La casa italiana, infine, svelò come la sua volontà di ingaggiare [[Michele Alboreto]] era stata bloccata dal contratto che legava il pilota milanese alla [[Tyrrell]].<ref>{{cita news|titolo=Arnoux con Ferrari, per l'84 prenotato Alboreto|data=9 settembre 1982|accesso=17 aprile 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=18}}</ref> Al posto di Arnoux la Renault ingaggiava [[Eddie Cheever]], pilota statunitense della [[Ligier]].<ref>{{cita news|titolo=Tra i "grandi" spunta Alboreto|data=24 settembre 1982|accesso=30 aprile 2014|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=18}}</ref>
 
Anche l'altro pilota della Ligier, il francese [[Jacques Laffite]], passava ad altra scuderia, la [[Williams F1|Williams]]. Laffite abbandonava la [[Ligier]] dopo 7 stagioni e 108 gran premi, che per l'epoca rappresentava il record di gare corse in F1 per un pilota con uno stesso costruttore. La Ligier li sostituì con [[Jean-Pierre Jarier]], proveniente dall'[[Osella Corse|Osella]],<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/10/31/pagina-35/1089848/pdf.html|titolo=La F-1 siempre es noticia|data=31 ottobre 1982|accesso=30 giugno 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=35|formato=pdf|lingua=es}}</ref> e [[Raul Boesel]], ex della [[March]].
 
La [[Tyrrell]] ingaggiò, al posto di [[Brian Henton]], il giovane statunitense [[Danny Sullivan]], con esperienza in Indycar e CanAm.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/02/15/pagina-33/1091768/pdf.html|titolo=Danny Sullivan pilotara el segundo "Tyrrell"|data=15 febbraio 1983|accesso=30 giugno 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=33|formato=pdf|lingua=es}}</ref> L'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]] iscrisse una sola vettura al campionato: ciò liberò [[Eliseo Salazar]] che trovò il volante della [[March]], da questa stagione ribattezzata [[RAM (automobilismo)|RAM-March]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/12/18/pagina-33/1091228/pdf.html|titolo=Salazar correra con "March"|data=18 dicembre 1982|accesso=3 luglio 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=33|formato=pdf|lingua=es}}</ref>
 
L'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] sostituì [[Bruno Giacomelli]] con [[Mauro Baldi]], proveniente dall'Arrows.<ref>{{cita news|titolo=I quadri Euroracing|data=11 novembre 1982|accesso=20 luglio 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=23}}</ref> Giacomelli trovò un volante alla [[Toleman]], dove prese il posto di [[Teo Fabi]].<ref name=primalista/>
 
L'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] iscrisse il campione del mondo {{F1|1980}}, l'australiano [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]].<ref name=primalista>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/03/02/pagina-32/1094901/pdf.html|titolo=F-1: ventinueve pilotos en pos de un titulo|data=2 marzo 1983|accesso=29 luglio 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=32|formato=pdf|lingua=es}}</ref> Per la prima gara stagionale, in Brasile, Jones non era in condizioni fisiche adeguate, essendosi fratturato una gamba, cadendo da cavallo; venne perciò sostituito da [[Chico Serra]], ex pilota della Fittipaldi.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/03/09/pagina-20/1091505/pdf.html|titolo=Los desheredados del "circo"|data=9 marzo 1983|accesso=30 luglio 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=20|formato=pdf|lingua=es}}</ref>
 
L'[[Osella Corse|Osella]] aveva, in un primo momento, iscritto [[Corrado Fabi]], fratello di [[Teo Fabi|Teo]], all'esordio nel mondiale, e [[Beppe Gabbiani]], al ritorno nel mondiale dopo due stagioni.<ref name=primalista/> Prima dell'inizio della stagione però la scuderia piemontese lo sostituì con [[Piercarlo Ghinzani]], già impiegato nel 1981.<ref name=osella>{{cita news|titolo=Un po' di Ferrari e Alfa per questa Osella di F.1|data=1º marzo 1983|accesso=31 luglio 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=21}}</ref>
 
La [[Theodore Racing]], fusa con l'Ensing, confermò uno dei piloti di quest'ultima, [[Roberto Guerrero]], e fece esordire nel mondiale [[Johnny Cecotto]]. Il venezuelano, che era stato vicino all'impiego, nel 1982, da parte della Fittipaldi e dell'Osella, proveniva dal motociclismo, ove aveva vinto il [[Motomondiale 1975|motomondiale]] nel 1975, nella classe 350.
 
Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1983|GP Usa Ovest]] [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]] riprese il suo volante all'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]], ove era stato sostituito da [[Chico Serra]] nella prima gara in [[Gran Premio del Brasile 1983|Brasile]], in quanto ancora convalescente per una caduta da cavallo. Jones, che aveva vinto il titolo nel {{F1|1980}}, rientrava nella massima formula dopo un anno di assenza. La sua ultima gara era stato il [[Gran Premio di Las Vegas 1981]] (tra l'altro vinto dall'australiano), disputato con la [[Williams F1|Williams]]. Il contratto era a gettone, e avrebbe dovuto essere rinegoziato dopo la gara di Imola.<ref>{{cita news|titolo=Alan Jones rimpiange il suo no alla Ferrari|data=23 marzo 1983|autore=Cristiano Chiavegato|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=23}}</ref> Dal [[Gran Premio di Francia 1983|GP di Francia]], all'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]], [[Chico Serra]] subentrò nuovamente ad [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], che aveva disputato il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1983|GP di Long Beach]] e la [[Race of Champions 1983|Race of Champions]]. La [[RAM (automobilismo)|RAM]] portò, per la prima volta nella stagione iridata, una seconda vettura, affidata al francese [[Jean-Louis Schlesser]], all'esordio nel mondiale di F1, dopo aver presto parte anch'egli alla Race of Champions.
 
=== Tabella riassuntiva ===
I seguenti piloti e costruttori presero parte al campionato del mondo di [[Formula 1]] nella stagione 1983.
{| class="wikitable" style="font-size: 95%;"
|-
! Team
! Costruttore
! Telai
! Motore
! Gomme
! No
! Piloti
|-
| rowspan=3 | {{Bandiera|GBR}} [[Techniques d'Avant Garde|TAG]] Williams
! rowspan=3 | [[WilliamsF1|Williams]]
| rowspan=3 | [[Williams FW08|FW08C]]
| rowspan=3 | [[Honda Racing F1 Team|Honda]] RA163E<br />[[Ford]] - [[Cosworth]] DFV
| rowspan=3 align="center" | {{Goodyear}}
| align="right" | 1
| {{Bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
|-
| align="right" | 2
| {{Bandiera|FRA}} [[Jacques Laffite]]
|-
| align="right" | 42
| {{Bandiera|GBR}} [[Jonathan Palmer]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} [[Benetton (azienda)|Benetton]] Tyrrell Team
! rowspan=2 | [[Tyrrell]]
| rowspan=2 | [[Tyrrell 011|011]]-[[Tyrrell 012|012]]
| rowspan="2" | [[Ford]]- [[Cosworth]] DFV
| rowspan=2 align="center" | {{Goodyear}}
| align="right" | 3
| {{Bandiera|ITA}} [[Michele Alboreto]]
|-
| align="right" | 4
| {{Bandiera|USA}} [[Danny Sullivan]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} [[Fila (azienda)|Fila Sport]]
! rowspan=2 | [[Brabham]]
| rowspan=2 | [[Brabham BT52|BT52]]
| rowspan=2 | [[BMW]] M12/M13
| rowspan=2 align="center" | {{Michelin}}
| align="right" | 5
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
|-
| align="right"| 6
| {{Bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} [[Marlboro]] McLaren International
! rowspan=2 | [[McLaren]]
| rowspan=2 | [[McLaren MP4/1|MP4/1C]]<br/>[[McLaren MP4/1|MP4/1E]]
| rowspan=2 | [[Ford]] - [[Cosworth]] DFV<br />[[Porsche|TAG Porsche]] P01
| rowspan=2 align="center" | {{Michelin}}
| align="right" | 7
| {{Bandiera|GBR}} [[John Watson (automobilismo)|John Watson]]
|-
| align="right" | 8
| {{Bandiera|AUT}} [[Niki Lauda]]
|-
| | {{Bandiera|DEU}} Team ATS
! | [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]]
| | [[ATS D6|D6]]
| | [[BMW]] M12/M13
| align="center" | {{Goodyear}}
| align="right" | 9
| {{Bandiera|DEU}} [[Manfred Winkelhock]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} [[John Player Special|John Player]] Team Lotus
! rowspan=2 | [[Team Lotus|Lotus]]
| rowspan=2 | [[Lotus 91|91]]<br />[[Lotus 92|92]]<br />[[Lotus 93T|93T]]<br />[[Lotus 94T|94T]]
| rowspan=2 | [[Ford]]- [[Cosworth]] DFV<br />[[Renault]]-[[Gordini]] EF1
| rowspan=2 align="center" | {{Pirelli}}
| align="right" | 11
| {{Bandiera|ITA}} [[Elio De Angelis]]
|-
| align="right" | 12
| {{Bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|FRA}} Equipe Renault [[ELF Aquitaine|Elf]]
! rowspan=2 | [[RenaultF1|Renault]]
| rowspan=2 | [[Renault RE30C|RE30C]]<br />[[Renault RE40|RE40]]
| rowspan=2 | [[Renault]]-[[Gordini]] EF1
| rowspan=2 align="center" | {{Michelin}}
| align="right" | 15
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
|-
| align="right" | 16
| {{Bandiera|USA}} [[Eddie Cheever]]
|-
| rowspan=4 | {{Bandiera|GBR}} [[RAM (automobilismo)|RAM Automotive Team March]]
! rowspan=4 | [[RAM (automobilismo)|RAM]]
| rowspan=4 | [[RAM 01|01]]
| rowspan=4 | [[Ford]] - [[Cosworth]] DFV
| rowspan=4 align="center" | {{Pirelli}}
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| {{Bandiera|CHL}} [[Eliseo Salazar]]
|-
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| {{Bandiera|FRA}} [[Jean-Louis Schlesser]]
|-
| {{Bandiera|CAN}} [[Jacques Villeneuve Sr.]]
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| {{Bandiera|GBR}} [[Kenny Acheson]]
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| rowspan=2 | {{Bandiera|ITA}} [[Marlboro]] Team Alfa Romeo
! rowspan=2 | [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]
| rowspan=2 | [[Alfa Romeo 183T|183T]]
| rowspan=2 | [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]
| rowspan=2 align="center" | {{Michelin}}
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| {{Bandiera|ITA}} [[Andrea De Cesaris]]
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| {{Bandiera|ITA}} [[Mauro Baldi]]
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| rowspan=2 | {{Bandiera|FRA}} Equipe Ligier [[Gitanes]]
! rowspan=2 | [[Ligier]]
| rowspan=2 | [[Ligier JS21|JS21]]
| rowspan=2 | [[Ford]]-[[Cosworth]] DFV
| rowspan=2 align="center" | {{Michelin}}
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| {{Bandiera|FRA}} [[Jean-Pierre Jarier]]
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| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Raul Boesel]]
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| rowspan=2 | {{Bandiera|ITA}} Scuderia Ferrari SEFAC
! rowspan=2 | [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| rowspan=2 | [[Ferrari 126 C2|126C2B]]<br />[[Ferrari 126 C3|126C3]]
| rowspan=2 | [[Ferrari]] 126T
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| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Tambay]]
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| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
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| rowspan=4 | {{Bandiera|GBR}} Arrows Racing Team
! rowspan=4 | [[Arrows]]
| rowspan=4 | [[Arrows A6|A6]]
| rowspan=4 | [[Ford]]- [[Cosworth]] DFV
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| {{Bandiera|CHE}} [[Marc Surer]]
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| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Chico Serra]]
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| {{Bandiera|AUS}} [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]
|-
| {{Bandiera|BEL}} [[Thierry Boutsen]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|ITA}} Osella Squadra Corse
! rowspan=2 | [[Osella Corse|Osella]]
| rowspan=2 | [[Osella FA1|FA1/D]]<br />[[Osella FA1|FA1/E]]
| rowspan=2 | [[Ford]]- [[Cosworth]] DFV<br />[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] 1260
| rowspan=2 align="center" | {{Michelin}}
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| {{Bandiera|ITA}} [[Corrado Fabi]]
|-
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| {{Bandiera|ITA}} [[Piercarlo Ghinzani]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} Theodore Racing
! rowspan=2 | [[Theodore Racing|Theodore]]
| rowspan=2 | [[Theodore MN183|MN183]]
| rowspan=2 | [[Ford]]- [[Cosworth]] DFV
| rowspan=2 align="center" | {{Goodyear}}
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| {{Bandiera|COL}} [[Roberto Guerrero]]
|-
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| {{Bandiera|Venezuela 1930-2006}} [[Johnny Cecotto]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} [[Candy (azienda)|Candy]] Toleman Motorsport
! rowspan=2 | [[Toleman]]
| rowspan=2 | [[Toleman TG183|TG183]]
| rowspan=2 | [[Brian Hart Ltd.|Hart]] 415T
| rowspan=2 align="center" | {{Pirelli}}
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| {{Bandiera|GBR}} [[Derek Warwick]]
|-
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| {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giacomelli]]
|-
| {{Bandiera|GBR}} Spirit Racing
! [[Spirit (automobilismo)|Spirit]]
| [[Spirit 201|201]]
| [[Honda Racing F1 Team|Honda]] RA163E
| align="center" |{{Goodyear}}
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| {{Bandiera|SWE}} [[Stefan Johansson]]
|-
|}
 
== Circuiti e gare ==
Uscì dal calendario, dopo due stagioni, e dopo esservi inizialmente stato inserito, il [[Circuito del Caesars Palace]] a [[Las Vegas]], pur in presenza di un accordo tra gli organizzatori e la [[NBC]] per la trasmissione della gara sia per il 1983 che per il 1984.<ref>{{cita news|titolo=La tv salva le corse Usa|data=27 settembre 1982|accesso=3 giugno 2014|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=|pagina=19}}</ref> Saltò anche, dopo l'edizione 1982, il [[Gran Premio di Svizzera]], corso sul tracciato francese di [[Circuito di Digione|Digione]]. L'''Automobile Club de Suisse'' rinunciò alla sua organizzazione.<ref name=svi/><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1026_01_1983_0097_0021_14339681/|data=26 aprile 1983|accesso=23 ottobre 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=21|titolo=F1 annullato (causa tv) il G.P. di Svizzera|autore=|formato=pdf}}</ref> Nel calendario venne inserito anche un gran premio da disputarsi a [[New York]], su un tracciato ricavato attorno al ''Meadow Lake'', posto nel [[Flushing Meadows Park]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/04/01/pagina-31/1088285/pdf.html|data=1º aprile 1983|accesso=9 agosto 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|formato=pdf|pagina=31|titolo=La F1, amenazada de colapso financiero|autore=|lingua=es}}</ref> A giugno però le autorità newyorchesi dichiararono l'impossibilità di dar vita al progetto, per la stagione 1983, e rimandarono le speranze alla stagione seguente.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/06/09/pagina-28/1100635/pdf.html|data=9 giugno 1983|accesso=9 agosto 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|formato=pdf|pagina=28|titolo=Un "sponsor" acusa "Tyrrell" de estafa|autore=|lingua=es}}</ref> A seguito di questi ''forfait'', i gran premi scendevano così, dai programmati 17, a solo 14.
[[File:Spa-Francorchamps 1979.jpg|thumb|Il rinnovato circuito belga di [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa]] diventò sede del gran premio nazionale, al posto del tracciato di [[Circuito di Zolder|Zolder]].]]
Anche a causa delle pressioni degli sponsor, che ritenevano questo un numero troppo basso di gare, il 27 giugno la [[Federazione Internazionale Sport Automobilistico|FISA]] decise di inserire, per il 25 settembre, il [[Gran Premio d'Europa]], da tenersi sul tracciato britannico di [[Circuito di Brands Hatch|Brands Hatch]], che aveva già ospitato la [[Race of Champions 1983|Race of Champions]], gara non valida per il mondiale, ad aprile. Brands Hatch così si trovò ad ospitare due gare di F1 nella stessa annata, cosa che non capitava dal 1976; inoltre, per la prima volta nella storia, il [[Regno Unito]] ospitava due gare valide per il mondiale nello stesso anno.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/06/28/pagina-33/1097384/pdf.html|data=28 giugno 1983|accesso=29 agosto 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|formato=pdf|pagina=33|titolo=El G.P. de Europa en Brands Hatch|autore=|lingua=es}}</ref>
 
Il [[Gran Premio di Gran Bretagna 1983|Gran Premio di Gran Bretagna]], nella solita alternanza tra i due tracciati, era stato già programmato, al [[Circuito di Silverstone]].
 
Per la prima volta il [[Gran Premio d'Europa]] veniva così disputato come gara a sé stante, e non era solo una denominazione onorifica, attribuita di anno in anno a uno dei gran premi disputati sul continente. L'ultimo gran premio che aveva potuto effigiarsi del nome era stato il [[Gran Premio di Gran Bretagna 1977]], disputatosi a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]]. Per ospitare la gara si era candidato anche il [[Misano World Circuit Marco Simoncelli|Circuito di Misano]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1026_01_1983_0099_0021_14341029/|data=28 aprile 1983|accesso=23 ottobre 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|formato=pdf|pagina=21|titolo=Notizie Flash|autore=}}</ref>
 
Il [[circuito di Long Beach]] venne nuovamente modificato e, rispetto alle alterazioni del 1982, in maniera molto più profonda. Il tratto dopo il via rimase inalterato ma, dopo la curva 5, si abbandonò il tratto sull<nowiki>'</nowiki>''Ocean Boulevard'', girando su ''Pine Avenue'', passando sotto lo ''Hyatt Hotel'' e il ''Convention Center'' seguendo poi la ''Seaside Way'', parallela all<nowiki>'</nowiki>''Ocean Boulevard'', e riprendendo il vecchio tracciato dopo la curva 9. La curva 12 venne modificata per permettere una migliore entrata nei nuovi box, ora posti sulla ''Bridgestone Bend''. Sempre su questo punto, da questa edizione, veniva dato sia il via che la bandiera a scacchi (l'arrivo era prima posto sull'''Ocean Boulevard''). Ciò consentiva di evitare i forti saliscendi che caratterizzavano la vecchia versione del tracciato. La lunghezza di questa conformazione era di 3.275 metri.<ref>{{cita web|url=http://www.gdecarli.it/php/index.php?var1=1&var2=1|titolo=LONG BEACH|accesso=9 settembre 2014|editore=gdecarli.it}}</ref><ref>{{cita news|titolo="Sono il Lauda dei vecchi tempi"|data=24 marzo 1983|autore=Cristiano Chiavegato|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=25}}</ref> Questa nuova versione però veniva considerata più pericolosa della precedente, per la sua più alta velocità.<ref>{{cita news|titolo=Long Beach, la F.1 rischia|data=25 marzo 1983|autore=Cristiano Chiavegato|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=25}}</ref>
 
Solo a febbraio venne confermato il [[Circuito di Spa-Francorchamps]] quale sede del [[Gran Premio del Belgio]], al posto del tracciato di [[Circuito di Zolder|Zolder]]. Spa aveva già ospitato il gran premio tra il 1950 e il 1970, su un tracciato da oltre 14 chilometri, prima di essere sostituito da [[Circuito di Nivelles|Nivelles]], in due occasioni, e da Zolder. Ora la gara veniva disputata su un tracciato accorciato a 6,949&nbsp;km.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1983/02/11/pagina-37/1089819/pdf.html|titolo=Confirmado: el GP Belgica de F-1 en Spa |data=11 febbraio 1983|accesso=3 agosto 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|formato=pdf|pagina=37|autore=|lingua=es}}</ref>
 
Nel corso del 1982 era stata avanzata l'ipotesi di disputare un gran premio in [[Unione Sovietica]], tanto che [[Bernie Ecclestone]] si recò, a fine giugno, a [[Mosca (Russia)|Mosca]] per incontrare i massimi dirigenti della Federazione Motoristica sovietica. Il tracciato sarebbe stato disegnato nei viali attorno all'[[Università statale di Mosca|università]].<ref>{{cita news|titolo=Pronta una gara a Mosca|data=30 giugno 1982|accesso=12 febbraio 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=25|autore=}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Affermano a Mosca sì al Gran Premio|data=14 ottobre 1982|accesso=28 giugno 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=19|autore=}}</ref> La gara però non fu nemmeno inserita nella bozza di calendario, pubblicata nel novembre 1982.<ref name=4nov/>
 
Il ''[[Premi promozionali attribuiti dalla FOM|Race Promoters' Trophy]]'', premio per il gran premio meglio organizzato in stagione, venne vinto dal [[Gran Premio d'Italia 1983|Gran Premio d'Italia]], corso a [[Autodromo Nazionale Monza|Monza]]: era il terzo successo (e per ora ultimo) per la manifestazione italiana, dopo i successi del [[Gran Premio d'Italia 1979|1979]] e [[Gran Premio d'Italia 1980|1980]] (edizione questa disputata a [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Imola]]).
 
== Modifiche al regolamento ==
=== Regolamento tecnico ===
[[File:Pit stop GP Imola 83.JPG|thumb|left|I meccanici della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] impegnati in un ''pit stop''. La pratica del rifornimento in gara divenne comune a quasi tutti i team.]]
 
In una riunione della [[Federazione Internazionale Sport Automobilistico]] del 13 ottobre 1982 venne decisa una forte modifica del regolamento tecnico che vietava ora il fondo piatto e le minigonne, portava a 540&nbsp;kg. il peso minimo delle monoposto, vietava la trazione integrale e la presenza di vetture con oltre 4 ruote, introduceva nuove prescrizioni per la sicurezza del pilota, poneva un limite alla portata del serbatoio a 250&nbsp;kg. e autorizzava il rifornimento in corsa. Queste decisioni, appoggiate anche dai piloti, avrebbero costretto le case a modificare le vetture già progettate per la stagione 1983 e, di fatto, superava il [[Patto della Concordia]] che aveva congelato il regolamento tecnico fino al 31 dicembre 1984.<ref>{{cita news|titolo=In F.1 è ancora guerra|data=14 ottobre 1982|accesso=28 giugno 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=23}}</ref> Dopo una riunione, tenuta a Modena, il 23 ottobre le case costruttrici decisero di elaborare un pacchetto di controproposte, che sarebbe stato esaminato dalla Commissione Formula 1 il 3 novembre.<ref>{{cita news|titolo=F.1, controproposte delle case|data=24 ottobre 1982|accesso=28 giugno 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=23}}</ref>
 
In questa riunione venne trovato l'accordo tra federazione e scuderie. Per dare maggior tempo a queste ultime di modificare le monoposto, al fine di rispettare i nuovi canoni tecnici, si decise di iniziare la stagione il 13 marzo col [[Gran Premio del Brasile 1983|Gran Premio del Brasile]], e di spostare ad ottobre la gara del [[Gran Premio del Sudafrica 1983|Sudafrica]]. In cambio dell'accettazione della norma che aboliva le "minigonne", la FISA accettò di non modificare il regolamento sui motori almeno fino al termine della stagione 1985.<ref name=3nov>{{cita news|titolo=Ora nella Formula 1 sono tutti d'accordo|data=4 novembre 1982|accesso=1º agosto 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=21}}</ref>
 
== Riassunto della stagione ==
=== Gran Premio del Brasile ===
{{vedi anche|Gran Premio del Brasile 1983}}
[[File:Alfa-Romeo 183T.jpg|thumb|L'Alfa Romeo fece esordire nel Gran Premio del Brasile una vettura a motore turbo.]]
Il ''poleman'' [[Keke Rosberg]] si mantenne al comando, seguito da [[Alain Prost]], e dalle due [[Brabham]] di [[Nelson Piquet]] e [[Riccardo Patrese]]. Il francese però, venne presto passato da entrambi, scalando così in quarta posizione. Sulla vettura di Patrese si ruppe subito il turbocompressore, tanto che il pilota padovano perse lentamente potenza.
 
Già al settimo giro Piquet s'impossessò del comando della gara, passando Rosberg. Nelle retrovie si fece largo [[John Watson (automobilismo)|John Watson]]: partito dalla sedicesima piazza, si trovò, già al termine del primo passaggio, in undicesima posizione. Superò poi Baldi, Cheever, e le due [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], portandosi in quinta posizione, al giro 11. Il problema tecnico sulla [[Brabham]] di Patrese divenne ingovernabile, e il pilota si ritirò al ventesimo giro. Tre giri prima Watson aveva passato anche Prost, stabilendosi in terza posizione, dietro a Piquet e Rosberg. Al ventitreesimo passaggio [[Mauro Baldi]], nel difendersi da un attacco di Lauda, per la sesta piazza, lasciò un varco, ove s'inserì [[Derek Warwick]]: la [[Toleman]] toccò l'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], che fu costretta al ritiro.
 
Al giro 28 Rosberg passò ai box per il rifornimento di benzina: all'apertura però del bocchettone i gas provenienti dal serbatoio s'infiammarono immediatamente, a causa del calore sprigionato dal motore. Il finlandese riuscì a uscire indenne dall'abitacolo: la vettura però dovette essere rimessa in moto a spinta dai meccanici. Rosberg riuscì a ripartire, ma dopo aver perso un giro rispetto agli altri, e scendendo al nono posto. la classifica vedeva sempre al comando Piquet, seguito da Watson, Prost, Tambay, Lauda e Warwick.
 
Al giro 34 [[Niki Lauda]] sorpassò [[Patrick Tambay]], mentre un giro dopo, il suo compagno di team Watson, terminò la sua gara, per la rottura del propulsore: Lauda così in due giri scalò in terza posizione. Al giro 40 [[Nelson Piquet]] effettuò il rifornimento di carburante: l'operazione durò 16 secondi, e il brasiliano mantenne il comando del gran premio. Al quarantaduesimo passaggio l'austriaco ebbe la meglio anche su Prost. Nel frattempo [[Keke Rosberg]] recuperava posizioni, prima superando [[Derek Warwick]], poi Tambay e Prost: al giro 46 il finlandese della [[Williams F1|Williams]] era nuovamente terzo. Entrava in zona punti anche [[Marc Surer]], che aveva superato Warwick.
 
Al giro 51 Tambay passò Prost (per tutta la gara penalizzato da un guasto a un ammortizzatore) per la quarta posizione, mentre tre giri dopo, Rosberg passò anche Lauda per la seconda piazza. Al giro 56 [[Jacques Laffite]], in rimonta, passò sia Surer che Prost, prendendosi il quinto posto. Il pilota della [[Williams F1|Williams]], nella parte finale del gran premio, ebbe la meglio anche su Tambay (con gomme degradate), e colse il quarto posto.
 
[[Nelson Piquet]] vinse per l'ottava volta in carriera: era il primo successo per un pilota che aveva effettuato la tecnica del rifornimento in gara. Piquet fu il primo pilota brasiliano ad imporsi nella gara nazionale dal [[Gran Premio del Brasile 1975|1975]], ai tempi di [[José Carlos Pace|Carlos Pace]]. Rosberg chiuse secondo, Lauda al terzo posto: le decisioni della giuria privarono poi il finlandese, come l'anno precedente, del risultato. [[Elio De Angelis]] venne squalificato per aver sostituito la vettura dopo le qualifiche con una vettura di diverso tipo, mentre [[Keke Rosberg]] fu squalificato perché la vettura venne spinta ai box, dopo la ripartenza dal ''pit stop''. Il secondo posto non venne riassegnato.
 
=== Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest ===
{{vedi anche|Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1983}}
[[File:Renault RE40 at Musée National de lAutomobile.jpg|thumb|left|La Renault, nel Gran Premio di Long Beach, utilizzò per la prima volta il modello [[Renault RE40|RE40]].]]
[[Patrick Tambay]] mantenne il comando al via della gara; [[Keke Rosberg]], partito dalla seconda fila, cercò subito di infilarsi dietro al duo francese della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]: il finnico toccò anche la vettura di [[René Arnoux]]. Quest'ultimo scese in quarta posizione, preceduto, oltre che da Rosberg, anche da [[Jacques Laffite]].
 
Dietro s'installarono le due [[Tyrrell]] e le due [[Renault F1|Renault]]. Rosberg fu autore di un testacoda nel corso del primo giro, nel tentativo di passare Tambay, ma poté proseguire, mantenendo la posizione. Sempre nel corso del primo giro Arnoux dovette cedere una posizione anche a [[Michele Alboreto]].
 
Nel secondo giro [[Danny Sullivan]], sesto, fu passato da [[Riccardo Patrese]]. Lo statunitense, il giro seguente, perse altre due posizioni, venendo sopravanzato dalle Renault. [[Alain Prost]], penalizzato da un problema all'accensione, perse però diverse posizioni, fino a quando, al sedicesimo passaggio, si portò ai box per il cambio gomme. Anche Arnoux fu penalizzato dal decadimento degli pneumatici, e retrocesse in classifica.
 
Al giro 16 perciò la classifica, sempre guidata da [[Patrick Tambay]], vedeva al secondo posto [[Keke Rosberg]], seguito da [[Jacques Laffite]], [[Michele Alboreto]], [[Eddie Cheever]], [[Riccardo Patrese]], [[Jean-Pierre Jarier]] e [[René Arnoux]]. Anche l'altro pilota della Renault, Cheever, si recò al cambio gomme, ma trovò i meccanici ancora impegnati con Prost, e così fu costretto a proseguire la gara, ma ormai fuori dalla zona dei punti.
 
Le prime sei vetture erano racchiuse in uno spazio ridotto, con Rosberg che pressava Tambay, essendo a sua volta pressato da Laffite. Al ventiduesimo giro [[Jean-Pierre Jarier]] centrò la vettura di Alboreto, in un tentativo di sorpasso: il milanese fu costretto ai box con una sospensione danneggiata. Al ventiseiesimo giro Rosberg tentò l'attacco a Tambay, i due andarono a contatto, col francese che finì in testacoda, fermandosi in mezzo al tracciato. Rosberg riuscì a evitare la vettura di Tambay ma, giunto all'ultima ''chicane'', si trovò sia la vettura di [[Jacques Laffite]] che quella di [[Jean-Pierre Jarier]] (che aveva passato Patrese) molto vicine. Prima collisero le due [[Williams F1|Williams]], poi la vettura di Rosberg venne colpita da quella di Jarier, finendo a muro. Il finnico si ritirò subito, e poco dopo anche Jarier dovette abbandonare la gara con un alettone danneggiato.
 
La gara vedeva ora al comando [[Jacques Laffite]], seguito da [[Riccardo Patrese]], [[Marc Surer]] e il duo della [[McLaren]] [[Niki Lauda]]-[[John Watson (automobilismo)|John Watson]], che pur essendo partiti dalla retrovie, avevano sfruttato i molti ritiri e i ''pit stop'' degli altri concorrenti per risalire la graduatoria.
 
Già al ventottesimo passaggio i due della McLaren passarono anche Surer, mentre cinque giri dopo Watson, al termine della ''Shoreline Drive'', sorpassava Lauda, ponendosi in terza posizione. Dietro [[Johnny Cecotto]] aveva la meglio su Surer, posizionandosi quinto.
 
Al giro 44, sfruttando un errore di Patrese, sia Watson che Lauda, passarono davanti al padovano, e solo un giro dopo, con Laffite in crisi con gli pneumatici, si trovarono a condurre. Il francese della Williams fu poi facile preda anche di Patrese al giro 52. Anche Cecotto perse alcune posizioni (sulla [[Theodore Racing|Theodore]] si era allentata la leva del cambio), a favore di Cheever, Arnoux e Surer.
 
[[René Arnoux]], era risalito in zona punti, dopo essere sceso in classifica per un secondo cambio gomme, e si trovò a lottare con Cheever per la quinta piazza. I due si avvicinarono a Laffite al giro 67, e il ferrarista fu capace di passare entrambi e porsi in quarta posizione: anche [[Eddie Cheever]] passò Laffite. Un giro dopo però Cheever fu costretto al ritiro per un guasto al cambio. A tre giri dal termine la classifica mutò ancora per il ritiro di Patrese, che era terzo.
 
Nella parte finale della gara [[Niki Lauda]] soffrì di crampi e non fu capace di attaccare [[John Watson (automobilismo)|John Watson]], che così vinse per la quinta e ultima volta nel mondiale. Nessuno è mai riuscito a vincere una gara valida per il mondiale di F1 partendo così arretrato come il nordirlandese, ventiduesimo. [[René Arnoux]] completò il podio. [[Johnny Cecotto]] chiuse sesto, primo pilota venezuelano a punti in una gara valida per il mondiale.
 
=== Gran Premio di Francia ===
{{vedi anche|Gran Premio di Francia 1983}}
Al via [[Alain Prost]] mantiene il comando del gran premio, seguito da [[Riccardo Patrese]], [[Eddie Cheever]], [[Nelson Piquet]], le due [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] di [[René Arnoux]] e [[Patrick Tambay]], poi [[Elio De Angelis]] [[Derek Warwick]] e [[Keke Rosberg]]. Già nel corso del secondo passaggio Tambay si scambiò di posizione con Arnoux.
 
Patrese perse, nei primi giri due posizioni, mentre risalì in classifica Rosberg, che prima superò Warwick quindi De Angelis, dopo un bel duello e, infine, anche Arnoux. Nei giri successivi De Angelis perse diverse posizioni, finendo lontano dalla zona dei punti. Al sesto giro abbandonò [[Nigel Mansell]] per dei dolori a un piede infortunatosi prima della gara, quando i meccanici della [[Team Lotus|Lotus]] colpirono accidentalmente il pilota spostando la vettura.
 
Al giro 18 Cheever cedette la seconda piazza a Piquet mentre, un giro dopo, [[Riccardo Patrese]], abbandonò la gara. Al ventiquattresimo giro [[René Arnoux]] perse la sesta posizione, passato da [[Jacques Laffitte]]. Il ferrarista, poco dopo, entrò ai box per il cambio gomme e il rabbocco del carburante, rientrando in classifica all'ottavo posto. Al giro 25 toccò il cambio gomme anche a Cheever: alla [[Renault F1|Renault]] però non fissarono bene una ruota, tanto che lo statunitense perse del tempo, rientrando solo quarto, dietro a [[Patrick Tambay]]. Quinto era ancora Rosberg, sempre seguito dall'altro pilota della Williams, Laffite.
 
Al ventottesimo giro fu il turno del cambio delle gomme per Rosberg, che rientrò ottavo, e, un giro dopo, anche il leader [[Alain Prost]] effettuò la sosta. Passò così a condurre [[Nelson Piquet]]. Il brasiliano comandò la gara fino al giro 31, quando anche lui fu richiamato al box per il cambio degli pneumatici. Ciò permise a Prost di ritornare a condurre. Un giro prima vi era stato il ritiro, per incidente, di [[Mauro Baldi]], senza conseguenze fisiche per il pilota dell'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]].
 
La classifica vedeva, dietro a Prost e Piquet, [[Eddie Cheever]], [[Patrick Tambay]], [[Jacques Laffite]] e [[Keke Rosberg]]. I due della Williams si scambiarono le posizioni quando, poco dopo, anche Laffite andò al cambio gomme.
 
Negli ultimi giri Cheever s'avvicinò a Piquet, ma senza essere capace di superarlo. [[Alain Prost]] vinse così per la sesta volta nel mondiale di F1.
 
=== Gran Premio di San Marino ===
{{vedi anche|Gran Premio di San Marino 1983}}
Sulla griglia di partenza [[Nelson Piquet]] rimase fermo e, dopo che furono sfilati tutti gli altri piloti, poté prendere la gara, con un minuto di ritardo, grazie all'aiuto dei commissari. In testa si portarono i due piloti della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], con [[René Arnoux]] davanti a [[Patrick Tambay]], che aveva passato [[Riccardo Patrese]]. Quarto era [[Alain Prost]], che precedeva [[Andrea De Cesaris]], [[Manfred Winkelhock]] e [[Elio De Angelis]].
 
Al terzo giro Patrese si portò al secondo posto, mentre più dietro, [[Mauro Baldi]] si pose al sesto posto, seguito nella rimonta da [[Keke Rosberg]], settimo. Patrese completò la rincorsa, ponendosi al comando, al giro 5, grazie anche ai problemi di gomma di Arnoux. Nello stesso giro Rosberg passò Baldi, entrando in zona punti.
[[File:Patrick Tambay GP S Marino 1983.jpg|thumb|left|[[Patrick Tambay]] vinse il [[Gran Premio di San Marino 1983|Gran Premio di Imola]] con la Ferrari numero 27.]]
 
Arnoux effettuò la sua sosta al giro 21, scendendo al quinto posto, mentre l'altro ferrarista attese il giro 32, mantenendo la piazza d'onore grazie al rapido intervento dei meccanici della sua scuderia. Al giro 33 anche Patrese effettuò il cambio gomme, ma perse oltre ventitré secondi, contro i 15 impiegati da Tambay. Il pilota della [[Brabham]] cedette così la prima posizione. Arnoux, nel frattempo, era risalito al terzo posto.
 
Nel corso della gara fu imponente la ricorsa di Piquet che, dopo essere transitato ultimo al primo giro, riuscì a scalare la classifica, ponendosi al quinto posto al giro 31. Il brasiliano fu poi costretto al ritiro per il cedimento del propulsore della sua vettura al giro 41.
 
Quattro giri dopo anche [[Andrea De Cesaris]], quinto, fu costretto ad abbandonare il gran premio per un guasto allo spinterogeno. Rientrò così in zona punti [[Keke Rosberg]], seguito da [[John Watson (automobilismo)|John Watson]].
 
Al giro 55 Patrese si avvicinò a [[Patrick Tambay]] (che scontava anche problemi al motore), riuscendo a strappargli la prima posizione: poco dopo però, arrivato alla ''Variante Alta'', uscì di pista. Tambay tornò in vetta della classifica, che mantenne fino alla barriera scacchi.
Nell'approcciarsi allo stesso punto [[René Arnoux]] andò in testacoda, consentendo ad [[Alain Prost]] di ottenere il secondo posto. [[Mauro Baldi]], mentre era sesto, a due giri dalla fine, abbandonò la gara per la rottura del motore della sua Alfa Romeo.
=== Gran Premio di Monaco ===
{{vedi anche|Gran Premio di Monaco 1983}}
Una forte pioggia colpì il tracciato in mattinata, per poi ripresentarsi, anche se in maniera modesta, fino a circa mezz'ora prima del via. Dopo il giro di ricognizione, alcuni piloti (tra cui le due [[Williams F1|Williams]]), decisero di montare gomme ''slick'', pur non essendo il tracciato ancora del tutto asciutto.
 
Al via [[Alain Prost]] (che, come la maggioranza dei piloti su delle vetture turbo, montava gomme da bagnato per evitare che l'eccesso di potenza facesse slittare le gomme lisce sull'asfalto umido) mantenne la testa, mentre [[René Arnoux]] venne subito passato da [[Eddie Cheever]] e da [[Keke Rosberg]]. Il finlandese, già nel corso del primo giro, prese il comando del gran premio, davanti alle due [[Renault F1|Renault]], alle due [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], seguite da [[Andrea De Cesaris]], e dell'altro pilota della Williams, [[Jacques Laffite]]. Quest'ultimo recuperò subito diverse posizioni, portandosi al quarto posto, dietro ad Arnoux, che aveva comunque sopravanzato Cheever.
 
Al sesto giro la vettura di Arnoux toccò quella di Laffite: la Ferrari finì contro un marciapiede, tanto che ne risultò danneggiato lo pneumatico posteriore sinistro. Ciò mise in tilt la centralina elettronica, così che [[René Arnoux]] fu costretto al ritiro. Laffite proseguì la sua rimonta, installandosi al secondo posto, al giro 8, approfittando anche del cambio gomme effettuato da Prost. Al terzo posto, intanto, si era portato [[Patrick Tambay]], che però, poco dopo, fu anch'egli costretto a montare gomme da asciutto, e scendere al di fuori della zona dei punti. Tra l'altro il francese dovette attende alcuni giri per poter effettuare il cambio-gomme. Scalava così al terzo posto [[Marc Surer]] ([[Arrows Grand Prix International|Arrows]]), che precedeva [[Derek Warwick]] (su [[Toleman]]) ed [[Alain Prost]].
 
Prost, che guidava una vettura in cui la quarta marcia era andata fuori uso, resistette al quinto posto fino al giro 22, quando venne passato da [[Nelson Piquet]]. La graduatoria rimase, almeno nelle prime posizioni, invariata fino al giro 49, quando Warwick assaltò la terza posizione di Surer. Il britannico però centrò la vettura dell'elvetico, ed entrambi furono costretti all'abbandono. Davanti le Williams stavano dominando la gara ma al giro 53 [[Keke Rosberg]] subì una perdita di potenza del propulsore, tanto che il motore si spense all'altezza della ''chicane'' delle Piscine: il finlandese fu capace a far ripartire la vettura, riuscendo anche a far sì che la monoposto non sbandasse, finendo contro i ''guard-rail''; [[Jacques Laffite]], al secondo posto, invece si ritirò al cinquantacinquesimo passaggio, per un guasto al cambio. Ora Piquet era secondo, seguito da Prost, Patrese, Tambay e [[Danny Sullivan]].
 
Anche la gara di [[Riccardo Patrese]] s'interruppe anzitempo (al giro 65), per un problema elettrico della sua [[Brabham]]. Entrò in zona punti [[Mauro Baldi]], che chiuse sesto, conquistando così i primi punti in carriera, così come Sullivan (quinto). [[Keke Rosberg]] riuscì a vincere, per la seconda volta nel mondiale, davanti a [[Nelson Piquet]] e [[Alain Prost]].
 
=== Gran Premio del Belgio ===
{{vedi anche|Gran Premio del Belgio 1983}}
Il cielo era nuvoloso alla partenza, ma la temuta pioggia non fece la sua comparsa durante la gara. Poco prima del via i commissari sventolarono bandiere gialle per indicare i problemi tecnici di [[Eddie Cheever]] e [[Keke Rosberg]]. I piloti delle prime file però presero il via comunque, con [[Andrea De Cesaris]] presto al comando, davanti a [[Alain Prost]] e [[Patrick Tambay]]. La partenza venne annullata e tutte le vetture si riportarono lentamente sulla griglia di partenza. La corsa riprese dopo 5 minuti, accorciata, nella lunghezza, di due giri, vista la necessità di compiere un nuovo giro di formazione.
 
Al secondo via De Cesaris fu ancora lesto a porsi al comando al primo tornante, precedendo [[Alain Prost]], [[Patrick Tambay]] e [[René Arnoux]]. Nel corso del primo giro si ritirò [[Riccardo Patrese]], partito sesto, per un problema al motore. De Cesaris manteneva comodamente la testa, mentre Arnoux si vide messo sotto pressione da [[Nelson Piquet]] e [[Manfred Winkelhock]]. Il tedesco però, al 12 giro, fu costretto a una sosta ai box, per dei problemi tecnici, e scivolò fuori dalla zona dei punti.
 
Al giro 17 [[Nelson Piquet]] passò Arnoux all<nowiki>'</nowiki>''Eau Rouge''. Iniziano anche i primi cambi gomme. De Cesaris però fu penalizzato da alcune difficoltà dei suoi meccanici, e ripartì solo sesto, a venticinque secondi da Prost. Dopo di lui toccò anche ad Arnoux, che ripartì settimo. Un giro dopo andarono ai box anche Rosberg e Cheever, che rientrarono ottavo e sesto, con [[Jacques Laffite]], in mezzo a loro.
 
La gara di [[Manfred Winkelhock]] terminò al ventunesimo passaggio, quando la sua [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]] perse la ruota posteriore destra prima della curva ''Pouhon''. La vettura uscì di pista, ma il pilota rimase illeso. Anche [[Patrick Tambay]] effettuò il suo cambio gomme, e rientrò quarto. [[Alain Prost]] comandava la gara, davanti a [[Nelson Piquet]] e [[Andrea De Cesaris]]. Prost perse il comando per un solo giro, dopo il suo ''pit stop'': ritornò in pista comunque secondo. Nello stesso passaggio, al giro 23, si ritirò Arnoux.
 
Un giro dopo, vi fu il cambio gomme di Piquet: il brasilino della [[Brabham]] recuperò, al rientro in pista, il terzo posto, dietro a De Cesaris, ma davanti a Tambay. La corsa dell'italiano dell'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] terminò poco dopo, per un guasto al motore, mentre Prost rischiò di uscire di pista, nel tentativo di doppiare [[Danny Sullivan]].
 
La classifica rimase immutata fino al giro 34, quando, per un problema al cambio, [[Nelson Piquet]] dovette cedere la posizione a [[Patrick Tambay]], e si trovò minacciato da [[Eddie Cheever]]. Quattro giri dopo anche il pilota della [[Renault F1|Renault]] passò il brasiliano, sul lungo rettilineo del ''Kemmel''.
 
[[Alain Prost]] conquistò la sua settima vittoria, davanti a [[Patrick Tambay]] ed [[Eddie Cheever]]. All'ultimo giro [[Derek Warwick]] strappò la settima posizione a [[Bruno Giacomelli]], che si era anche fermato a bordo pista per problemi tecnici, prima di riuscire a chiudere la gara. [[Andrea De Cesaris]] si consolò col suo primo e unico giro veloce in carriera, quattordicesimo, e ultimo, per l'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]. La casa italiana non otteneva tale risultato dal [[Gran Premio di Spagna 1951]].
 
=== Gran Premio degli Stati Uniti-Est ===
{{vedi anche|Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1983}}
Dopo il giro di formazione [[Andrea De Cesaris]] segnalò che la sua [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] si era spenta, sulla griglia di partenza. La procedura venne così interrotta, e venne lanciato un nuovo giro di formazione, mentre la gara venne accorciata di una tornata.
 
Al via [[Patrick Tambay]] rimase fermo in griglia, e venne fortunatamente evitato da tutti gli altri partecipanti. [[Nelson Piquet]] si pose al comando, precedendo [[René Arnoux]], e un trio di piloti italiani [[Elio De Angelis]], [[Michele Alboreto]] e [[Andrea De Cesaris]]. Dal problema di Tambay venne penalizzato anche [[Marc Surer]], che partito dietro di lui, venne rallentato dalla Ferrari ferma, perdendo cinque posizioni. La scuderia italiana chiese, invano, il rifacimento della procedura di partenza, nella speranza di far ripartire Tambay. Nel corso del primo giro, intanto, De Cesaris passò Alboreto.
 
La gara di De Angelis s'interruppe al sesto giro, per un guasto al cambio: il pilota romano era stato comunque penalizzato per partenza anticipata. Nello stesso giro si ritirò anche [[Eddie Cheever]], che fermò la sua monoposto all'entrata del tunnel, in posizione alquanto pericolosa. Due giri dopo Alboreto cedette la quarta piazza a [[Keke Rosberg]].
 
Favorito da una diversa strategia di gara, che prevedeva il rifornimento a metà gara, [[René Arnoux]] conquistò la testa della gara al decimo giro. Il giro seguente Rosberg scalò ancora una posizione, passando De Cesaris, per il terzo posto. Al giro 12 Surer raccolse un detrito che, infilatosi nel radiatore, ne surriscaldò l'acqua, che iniziò a cadere sulla pista. I commissari esposero la bandiera di segnalazione, che costrinse il pilota elvetico ai box. Un De Cesaris in crisi perse ancora due posizioni, a favore di Alboreto e [[Derek Warwick]].
 
Al giro 20 [[Keke Rosberg]] conquistò il secondo posto, passando Piquet. La gara di Warwick venne interrotta al giro 25, quando, al momento del rifornimento, il suo motore iniziò a perdere potenza. Al trentesimo passaggio vi furono i rifornimenti per Arnoux, Rosberg e De Cesaris. La sosta del francese fu molto rapida, tanto che Arnoux rientrò in pista ancora primo; il finlandese invece sperimentò dei problemi per una ruota, e venne rimandato in pista quinto. La classifica vedeva perciò [[René Arnoux]] primo, poi [[Nelson Piquet]], [[Michele Alboreto]], [[Jacques Laffite]], [[Keke Rosberg]] e [[John Watson (automobilismo)|John Watson]].
 
Il colpo di scena di presentò al giro 32 quando Arnoux si trovò costretto al ritiro per un problema all'iniezione. Nello stesso passaggio De Cesaris, nel tentativo di passare [[Thierry Boutsen]] terminò in una via di fuga, e chiese l'aiuto dei commissari per riprendere la pista, scendendo in undicesima posizione. [[Jacques Laffite]] effettuò la sua sosta, rientrando quinto.
 
La gara di [[Nelson Piquet]] fu regolare fino al giro 51, quando una foratura alla posteriore sinistra lo levò dai piani della graduatoria. Passò a condurre [[Michele Alboreto]], seguito da [[Keke Rosberg]] e [[John Watson (automobilismo)|John Watson]]. Dopo la sosta, per la sostituzione dello pneumatico, il brasiliano della [[Brabham]] rientrò in gara quarto.
 
La classifica rimase congelata negli ultimi giri. Alboreto conquistò così la sua seconda vittoria nel mondiale, la ventitreesima e ultima per la [[Tyrrell]]. Essa fu anche la sola del motore [[Ford Cosworth DFY]].
 
=== Gran Premio del Canada ===
{{vedi anche|Gran Premio del Canada 1983}}
Il Gran Premio partì in ritardo di trenta minuti per un guasto all'impianto elettrico di tutta l'area metropolitana. Alla partenza [[René Arnoux]] mantenne la testa della corsa, seguito da [[Riccardo Patrese]], [[Alain Prost]], [[Nelson Piquet]] e [[Patrick Tambay]]. Già nel corso dei primi giri si registrano i ritiri di [[Jean-Pierre Jarier]], [[Marc Surer]] e [[Elio De Angelis]]. Nel frattempo Piquet si portò in terza posizione, mentre [[Keke Rosberg|Rosberg]], dopo aver superato [[Bruno Giacomelli|Giacomelli]], si portò all'ottavo posto, iniziando un lungo duello con [[Andrea De Cesaris]], con grande partecipazione ed apprezzamento del pubblico.
 
Arnoux, intanto, riusciva a guadagnare circa mezzo secondo al giro sugli inseguitori, imponendo un ritmo gara elevatissimo. Prost, attorno al decimo giro, cominciò ad accusare un calo di potenza del motore, così Tambay e [[Eddie Cheever]] riuscirono ad avere la meglio su di lui. Contemporaneamente Rosberg rischiò di spegnere il propulsore, perdendo dieci secondi nei confronti di De Cesaris, ma riuscì comunque a recuperarli nel giro di poche tornate, complice un calo di potenza di mille giri del motore del pilota romano, ed effettuò il sorpasso nel corso del sedicesimo giro. Due tornate più tardi il romano venne superato pure da [[Jacques Laffite]]. Intanto, Piquet fu costretto al ritiro. Nel corso del ventesimo giro, poi, Tambay cominciò ad accusare problemi di [[Impianto d'alimentazione|alimentazione]], forse dovuti ad un violento salto su un cordolo, e venne superato da Cheever. Il problema, però, si risolse da solo alcuni passaggi più tardi.
 
Al trentacinquesimo giro cominciarono le soste ai box, con Prost e De Cesaris che rifornirono per primi, seguiti da Arnoux, che lasciò il comando della corsa a Patrese, rientrato per il pit stop due giri dopo. Terminate le soste, il francese della Ferrari riprese la testa della gara, seguito dall'italiano della [[Brabham]], in duello con Cheever. Contemporaneamente De Cesaris, Giacomelli e [[Derek Warwick]] furono costretti al ritiro. Patrese, in difficoltà con il cambio, venne superato da Tambay e Prost, venendo poi costretto ad abbandonare nel corso del cinquantaseiesimo giro. Rosberg, intanto, era riuscito a rimontare fino al quarto posto, mentre per l'ultimo posto disponibile si scatena un duello tra [[John Watson (automobilismo)|John Watson]] e [[Thierry Boutsen]], con il belga che ebbe la peggio danneggiando la propria vettura. Le posizioni rimasero quindi invariate con Arnoux che vinse davanti a Cheever, Tambay, Rosberg, Prost e Watson.
 
== Gare Mondiali ==
{| class="wikitable" style="font-size: 90%;"
|-
! N.ro
! Gara
! Data
! Circuito
! Pole
! GPV
! Vincitore
! Costruttore
! Resoconto
|-
| 1
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Gran Premio del Brasile]]
| 13 marzo
| [[Circuito di Jacarepaguà|Jacarepaguá]]
| {{Bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|GBR}} [[Brabham]]-[[BMW]]
| [[Gran Premio del Brasile 1983|Resoconto]]
|-
| 2
| {{Bandiera|USA}} [[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest]]
| 27 marzo
| [[Circuito di Long Beach|Long Beach]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Tambay]]
| {{Bandiera|AUT}} [[Niki Lauda]]
| {{Bandiera|GBR}} [[John Watson (automobilismo)|John Watson]]
| {{Bandiera|GBR}} [[McLaren]]-[[Ford]]
| [[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1983|Resoconto]]
|-
| 3
| {{Bandiera|FRA}} [[Gran Premio di Francia]]
| 17 aprile
| [[Circuito Paul Ricard|Le Castellet]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Renault F1|Renault]]
| [[Gran Premio di Francia 1983|Resoconto]]
|-
| 4
| {{Bandiera|SMR}} [[Gran Premio di San Marino]]
| 1º maggio
| [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Imola]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Tambay]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| [[Gran Premio di San Marino 1983|Resoconto]]
|-
| 5
| {{Bandiera|MCO|Bordo}} [[Gran Premio di Monaco]]
| 15 maggio
| [[Circuito di Montecarlo|Montecarlo]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
| {{Bandiera|GBR}} [[WilliamsF1|Williams]]-[[Ford]]
| [[Gran Premio di Monaco 1983|Resoconto]]
|-
| 6
| {{Bandiera|BEL}} [[Gran Premio del Belgio]]
| 22 maggio
| [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa-Francorchamps]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Andrea De Cesaris]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Renault F1|Renault]]
| [[Gran Premio del Belgio 1983|Resoconto]]
|-
| 7
| {{Bandiera|USA}} [[Gran Premio degli Stati Uniti-Est]]
| 5 giugno
| [[Circuito di Detroit|Detroit]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|GBR}} [[John Watson (automobilismo)|John Watson]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Michele Alboreto]]
| {{Bandiera|GBR}} [[Tyrrell]]-[[Ford]]
| [[Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1983|Resoconto]]
|-
| 8
| {{Bandiera|CAN}} [[Gran Premio del Canada]]
| 12 giugno
| [[Circuito di Montreal|Montreal]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Tambay]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| [[Gran Premio del Canada 1983|Resoconto]]
|-
| 9
| {{Bandiera|GBR}} [[Gran Premio di Gran Bretagna]]
| 16 luglio
| [[Circuito di Silverstone|Silverstone]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Renault F1|Renault]]
| [[Gran Premio di Gran Bretagna 1983|Resoconto]]
|-
| 10
| {{Bandiera|DEU}} [[Gran Premio di Germania]]
| 7 agosto
| [[Hockenheimring]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Tambay]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| [[Gran Premio di Germania 1983|Resoconto]]
|-
| 11
| {{Bandiera|AUT}} [[Gran Premio d'Austria]]
| 14 agosto
| [[Österreichring]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Tambay]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Renault F1|Renault]]
| [[Gran Premio d'Austria 1983|Resoconto]]
|-
| 12
| {{Bandiera|NLD}} [[Gran Premio d'Olanda]]
| 28 agosto
| [[Circuito di Zandvoort|Zandvoort]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| [[Gran Premio d'Olanda 1983|Resoconto]]
|-
| 13
| {{Bandiera|ITA}} [[Gran Premio d'Italia]]
| 11 settembre
| [[Autodromo Nazionale di Monza|Monza]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|GBR}} [[Brabham]]-[[BMW]]
| [[Gran Premio d'Italia 1983|Resoconto]]
|-
| 14
| {{Bandiera|EU}} [[Gran Premio d'Europa]]
| 25 settembre
| [[Circuito di Brands Hatch|Brands Hatch]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Elio De Angelis]]
| {{Bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|GBR}} [[Brabham]]-[[BMW]]
| [[Gran Premio d'Europa 1983|Resoconto]]
|-
| 15
| [[File:Flag of South Africa 1928-1994.svg|20px]][[Gran Premio del Sud Africa]]
| 15 ottobre
| [[Circuito di Kyalami|Kyalami]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Tambay]]
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese]]
| {{Bandiera|GBR}} [[Brabham]]-[[BMW]]
| [[Gran Premio del Sud Africa 1983|Resoconto]]
|}
 
== Gara non valide per il Mondiale ==
 
{| class="wikitable" style="font-size: 90%;"
|-
! Rnd
! Gran Premio
! Data
! Circuito
! Pole Position
! GPV
! Vincitore
! Costruttore
! Resoconto
|-
! 1
| {{bandiera|GBR}} [[Race of Champions (Formula 1)|Race of Champions]]
| 10 aprile
| [[Circuito di Brands Hatch|Brands Hatch]]
| {{bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
| {{bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| {{bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
| {{bandiera|GBR}} [[WilliamsF1|Williams]]-[[Ford]]
| [[Race of Champions 1983|Resoconto]]
|-
|}
 
== Classifica Piloti ==
{{Inizio classifica Formula 1|Anno=1983}}
{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=1|Pilota=Nelson Piquet|Naz=BRA 1968-1992
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=2|Pilota=Alain Prost|Naz=FRA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=3|Pilota=René Arnoux|Naz=FRA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=4|Pilota=Patrick Tambay|Naz=FRA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=5|Pilota=Keke Rosberg|Naz=FIN
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=6|Pilota=[[John Watson (automobilismo)|John Watson]]|Naz=GBR
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=7|Pilota=Eddie Cheever|Naz=USA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=8|Pilota=Andrea De Cesaris|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=9|Pilota=Riccardo Patrese|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=11|Pilota=Jacques Laffite|Naz=FRA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=12|Pilota=Michele Alboreto|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=13|Pilota=Nigel Mansell|Naz=GBR
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=14|Pilota=Derek Warwick|Naz=GBR
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=15|Pilota=Marc Surer|Naz=CHE
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=16|Pilota=Mauro Baldi|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=17|Pilota=Danny Sullivan|Naz=USA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=18|Pilota=Elio De Angelis|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=19|Pilota=Bruno Giacomelli|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=20|Pilota=Johnny Cecotto|Naz=VEN 1930-2006
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Thierry Boutsen|Naz=BEL
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Jean-Pierre Jarier|Naz=FRA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Chico Serra|Naz=BRA 1968-1992
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Raul Boesel|Naz=BRA 1968-1992
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Stefan Johansson|Naz=SWE
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Manfred Winkelhock|Naz=RFT
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Corrado Fabi|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Piercarlo Ghinzani|Naz=ITA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Roberto Guerrero|Naz=COL
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Kenny Acheson|Naz=GBR
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Jonathan Palmer|Naz=GBR
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Eliseo Salazar|Naz=CHL
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=[[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]|Naz=AUS
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Jean-Louis Schlesser|Naz=FRA
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{{RisF1Anno|Anno=1983|Pos=-|Pilota=Jacques Villeneuve Sr.|Naz=CAN
|8R=NQ|Punti=0}}
{{Fine classifica Formula 1|Anno=1983}}
<nowiki>*</nowiki> Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
 
=== Sistema di punteggio ===
 
Al vincitore vanno 9 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto e 1 al sesto. Vengono contati gli 11 migliori risultati.
 
== Classifica Costruttori ==
{| class="wikitable" style="font-size: 85%"
|- valign="top"
!valign="middle"| Pos.
!valign="middle"| Costruttore
!valign="middle"| Motore
! width="2%"| [[Gran Premio del Brasile 1983|BRA]] {{Bandiera|BRA 1968-1992}}
! width="2%"| [[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1983|USW]] {{Bandiera|USA}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Francia 1983|FRA]] {{Bandiera|FRA}}
! width="2%"| [[Gran Premio di San Marino 1983|SMR]] {{Bandiera|SMR}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Monaco 1983|MON]] {{Bandiera|MCO}}
! width="2%"| [[Gran Premio del Belgio 1983|BEL]] {{Bandiera|BEL}}
! width="2%"| [[Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1983|USE]] {{Bandiera|USA}}
! width="2%"| [[Gran Premio del Canada 1983|CAN]] {{Bandiera|CAN}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Gran Bretagna 1983|GBR]] {{Bandiera|GBR}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Germania 1983|GER]] {{Bandiera|DEU}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Austria 1983|AUT]] {{Bandiera|AUT}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Olanda 1983|HOL]] {{Bandiera|NLD}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Italia 1983|ITA]] {{Bandiera|ITA}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Europa 1983|EUR]] {{Bandiera|EU}}
! width="2%"| [[Gran Premio del Sud Africa 1983|SAF]] [[File:Flag of South Africa 1928-1994.svg|20px]]
!valign="middle"|Punti
!valign="middle"|Vittorie
!valign="middle"|Pole
!valign="middle"|GPV
|-
! 1
| {{Bandiera|ITA}} [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| 2
| 4
| 3
| 13
| 3
| 6
| -
| 13
| 6
| 9
| 6
| 15
| 9
| -
| -
| align="middle"| '''89'''
| align="middle"| 4
| align="middle"| 8
| align="middle"| 3
|-
! 2
| {{Bandiera|FRA}} [[RenaultF1|Renault]]
| [[Renault]]
| -
| -
| 13
| 6
| 4
| 13
| -
| 8
| 9
| 3
| 12
| -
| 4
| 6
| 1
| align="middle"| '''79'''
| align="middle"| 4
| align="middle"| 3
| align="middle"| 3
|-
! 3
| {{Bandiera|GBR}} [[Brabham]]
| [[BMW]]
| 9
| -
| 6
| -
| 6
| 3
| 3
| -
| 6
| 4
| 4
| -
| 9
| 9
| 13
| align="middle"| '''72'''
| align="middle"| 4
| align="middle"| 2
| align="middle"| 5
|-
! 4
| {{Bandiera|GBR}} [[WilliamsF1|Williams]]
| [[Ford]]
| 3
| 3
| 3
| 3
| 9
| 3
| 8
| 3
| -
| 1
| -
| -
| -
| -
|
| align="middle"| '''36'''
| align="middle"| 1
| align="middle"| 1
| align="middle"| 0
|-
! 5
| {{Bandiera|GBR}} [[McLaren]]
| [[Ford]]
| 4
| 15
| -
| 2
| -
| -
| 4
| 1
| 1
| 2
| 1
| 4
|
|
|
| align="middle"| '''34'''
| align="middle"| 1
| align="middle"| 0
| align="middle"| 2
|-
! 6
| {{Bandiera|ITA}} [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]
| [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]
| -
| -
| -
| -
| 1
| -
| -
| -
| -
| 6
| -
| 2
| -
| 3
| 6
| align="middle"| '''18'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 1
|-
! 7
| {{Bandiera|GBR}} [[Tyrrell]]
| [[Ford]]
| -
| -
| -
| -
| 2
| -
| 9
| -
| -
| -
| -
| 1
| -
| -
| -
| align="middle"| '''12'''
| align="middle"| 1
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 8
| {{Bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]
| [[Renault]]
|
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| 3
| -
| 2
| -
| 2
| 4
| -
| align="middle"| '''11'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 1
| align="middle"| 1
|-
! 9
| {{Bandiera|GBR}} [[Toleman]]
| [[Brian Hart Ltd.|Hart]]
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| 3
| 1
| 3
| 3
| align="middle"| '''10'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 10
| {{Bandiera|GBR}} [[Arrows]]
| [[Ford]]
| 1
| 2
| -
| 1
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''4'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 11
| {{Bandiera|GBR}} [[WilliamsF1|Williams]]
| [[Honda Racing F1 Team|Honda]]
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
| 2
| align="middle"| '''2'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 12
| {{Bandiera|GBR}} [[Theodore Racing|Theodore]]
| [[Ford]]
| -
| 1
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''1'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 13
| {{Bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]
| [[Ford]]
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| 1
| -
|
|
|
|
|
|
|
| align="middle"| '''1'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 14
| {{Bandiera|ITA}} [[Osella Corse|Osella]]
| [[Ford]]
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
|
|
|
|
|
|
|
| align="middle"| '''0'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 15
| {{Bandiera|GBR}} [[McLaren]]
| [[Techniques d'Avant Garde#Formula 1|TAG]]
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''0'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 16
| {{Bandiera|GBR}} [[Spirit (automobilismo)|Spirit]]
| [[Honda Racing F1 Team|Honda]]
|
|
|
|
|
|
|
|
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''0'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 17
| {{Bandiera|ITA}} [[Osella Corse|Osella]]
| [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]
|
|
|
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''0'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 18
| {{Bandiera|GBR}} [[RAM (automobilismo)|RAM March]]
| [[Ford]]
| -
| -
| -
| -
| -
| -
|
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''0'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 19
| {{Bandiera|FRA}} [[Ligier]]
| [[Ford]]
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''0'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|-
! 20
| {{Bandiera|DEU}} [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]]
| [[BMW]]
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| -
| align="middle"| '''0'''
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
| align="middle"| 0
|- valign="top"
!valign="middle"| Pos.
!valign="middle"| Costruttore
!valign="middle"| Motore
! width="2%"| [[Gran Premio del Brasile 1983|BRA]] {{Bandiera|BRA 1968-1992}}
! width="2%"| [[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1983|USW]] {{Bandiera|USA}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Francia 1983|FRA]] {{Bandiera|FRA}}
! width="2%"| [[Gran Premio di San Marino 1983|SMR]] {{Bandiera|SMR}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Monaco 1983|MON]] {{Bandiera|MCO}}
! width="2%"| [[Gran Premio del Belgio 1983|BEL]] {{Bandiera|BEL}}
! width="2%"| [[Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1983|USE]] {{Bandiera|USA}}
! width="2%"| [[Gran Premio del Canada 1983|CAN]] {{Bandiera|CAN}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Gran Bretagna 1983|GBR]] {{Bandiera|GBR}}
! width="2%"| [[Gran Premio di Germania 1983|GER]] {{Bandiera|DEU}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Austria 1983|AUT]] {{Bandiera|AUT}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Olanda 1983|HOL]] {{Bandiera|NLD}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Italia 1983|ITA]] {{Bandiera|ITA}}
! width="2%"| [[Gran Premio d'Europa 1983|EUR]] {{Bandiera|EU}}
! width="2%"| [[Gran Premio del Sud Africa 1983|SAF]] [[File:Flag of South Africa 1928-1994.svg|20px]]
!valign="middle"| Punti
!valign="middle"|Vittorie
!valign="middle"|Pole
!valign="middle"|GPV
|}
 
=== Sistema di punteggio ===
Per la classifica costruttori contano tutti i risultati.
 
== Note ==
{{references}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
[[Categoria:Architetture di Cagli]]
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Chiese della provincia di Pesaro e Urbino|Cagli]]
* {{cita web|http://www.statsf1.com/it/1983.aspx|La stagione 1983 su Statsf1.com}}
* {{cita web|http://www.formula1.com/results/season/1983/|La stagione 1983 sul sito ufficiale della F1|lingua=en}}
 
{{Campionato mondiale di Formula 1}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Formula 1}}
 
[[Categoria:Stagioni del Campionato mondiale di Formula 1| 1983]]
[[Categoria:Formula 1 1983]]