Domini spagnoli in Italia e Cima delle Saline: differenze tra le pagine

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{{Montagna
{{F|storia moderna|maggio 2013}}
|nomemontagna = Cima delle Saline
Il '''predominio spagnolo in Italia''' iniziò di fatto a partire dalla [[pace di Cateau-Cambrésis]] nel 1559, a conclusione di una [[Guerre d'Italia del XVI secolo|serie di guerre]] in Europa condotta da varie potenze, tra cui il regno di [[Francia]] e gli [[Asburgo]], e che permise di mantenere, consolidare o ampliare i domini spagnoli in Italia, sia in maniera diretta (il [[Ducato di Milano]], lo [[Stato dei Presidi]], i Regni di [[Regno di Napoli|Napoli]], [[Regno di Sicilia|Sicilia]] e [[Regno di Sardegna (1324-1720)|Sardegna]]) che indiretta. In particolare, i territori dell'odierno Mezzogiorno erano dei [[vicereame|vicereami]] spagnoli mentre il Ducato di Milano era in [[unione personale]] con il [[Re di Spagna]] ed anche stato del [[Sacro Romano Impero]] Germanico; dal [[1556]], l'amministrazione di Napoli e Presidi, Sicilia e Milano era avocata al [[Supremo Consiglio d'Italia]].
|immagine = CimaDelleSaline.jpg
|image_text = La Cima delle Saline vista dall'alta [[Valle Ellero]]
|sigla_paese = ITA
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|catenamontuosa = [[Alpi]]
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|grandeparte = [[Alpi Occidentali]]
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|supergruppo = [[Catena Marguareis-Mongioie]]
|gruppo = Mongioie-Mondolè
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}}
 
La '''Cima delle Saline''' è una cima delle [[Alpi Liguri]] alta 2612 m. È la terza vetta più alta delle Alpi Liguri.<ref name=provcn>[http://montagna.provincia.cuneo.it/alpinismo/normale.jsp?id=244 Provincia di Cuneo - Cima delle Saline].</ref>
Il dominio spagnolo in Italia può essere diviso in due fasi, di cui la prima giunge fino al 1610 circa. In questo primo cinquantennio la penisola fu oggetto di un notevole sviluppo economico e demografico (la cosiddetta "[[Estate di San Martino (economia)|estate di San Martino]]"), come tutto il resto del continente, grazie soprattutto al periodo di pace e stabilità frutto della pax spagnola.<br />
Nel secondo periodo, invece, (all'incirca dopo il [[1640]]) la penisola subì un notevole declino economico dovuto all'inizio della crisi della potenza iberica che produsse di conseguenza una diminuzione demografica e l'aumento delle rivolte (come [[Repubblica Napoletana (1647)|quella napoletana del 1647]]) contro i dominatori.
 
==Caratteristiche==
Il predominio spagnolo terminò con la [[guerra di successione spagnola]], quando l'Italia passò sotto l'influenza austriaca.
[[File:Cima delle Saline da anticima Pian Ballaur.jpg|thumb|left|Vista dall'anticima di [[Cima Pian Ballaur|Pian Ballaur]]]]
La montagna si trova nel complesso [[carsismo|carsico]] del [[Punta Marguareis|Marguareis]], sullo spartiacque tra la [[Valle Ellero]] e la [[Val Tanaro]]<ref name=provcn /> (per la precisione, la sottovalle del [[Negrone (torrente)|Negrone]]), ed è caratterizzata da notevoli fenomeni carsici. La roccia che la compone è un [[calcare]] del [[Giurassico]].<ref name=provcn /><ref name=geologica>[http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=91 Carta Geologica d'Italia 1:100.000 - foglio 91 - Boves] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120314161828/http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=91 |data=14 marzo 2012 }}.</ref> Il versante settentrionale è costituito da ripide pareti subverticali, mentre il versante meridionale è una lunga cresta digradante, ricca di [[dolina carsica|doline]] ed inghiottitoi. Vista dalla pianura, la sommità ha una caratteristica forma arrotondata.<ref name=provcn />
 
Prende il nome dal vicino ''Passo delle Saline'', cosiddetto perché posto sulla via un tempo percorsa per il commercio del sale tra [[Piemonte]] e [[Liguria]].<ref name=vallicn>[http://www.vallidicuneo.net/passo_delle_saline.htm vallidicuneo.net - Passo delle Saline] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080509095753/http://www.vallidicuneo.net/passo_delle_saline.htm |data=9 maggio 2008 }}.</ref>
== Storia ==
=== XVI secolo ===
{{vedi anche|Guerre d'Italia del XVI secolo}}
Alla vigilia dell'inizio della lunga guerra tra il Regno di Francia e gli Stati degli Asburgo, per l'egemonia in Italia ed in tutta Europa, la situazione della penisola vedeva i francesi signori di Milano. Gli Spagnoli, invece, dominavano nel Mezzogiorno, in quanto sovrani del Regno di Sicilia e del Regno di Sardegna, già dal XIV secolo, e del Regno di Napoli, nuovamente dal [[1503]].<br />
La guerra tra la Francia e gli [[Asburgo]] comunque proseguì ancora per un trentennio, per concludersi solo nel [[1559]], quando, cambiati i maggiori contendenti in quanto a [[Francesco I di Francia|Francesco I]], sul trono di Francia, era succeduto [[Enrico II di Francia|Enrico II]], mentre [[Carlo V d'Asburgo]], abdicando nel [[1556]], aveva diviso i suoi domini affidando al figlio [[Filippo II di Spagna|Filippo]] i domini spagnoli, comprendenti, tra l'altro, i territori italiani, e al fratello [[Ferdinando I d'Asburgo]] il titolo di Imperatore e i domini germanici, si poté giungere alla [[pace di Cateau-Cambrésis]] che sanciva l'inizio dell'egemonia della Spagna sul continente e, contemporaneamente, la conclusione delle pretese francesi sull'Italia.
 
==Accesso alla vetta==
Con l'elezione ad imperatore di [[Carlo V d'Asburgo]] nel 1516, l'Italia si trovò al centro delle mire espansionistiche del sovrano asburgico, anche al fine di collegare meglio, così consolidando, i propri domini iberici con quelli germanici.
L'accesso è di tipo [[escursionismo|escursionistico]], con [[escursionismo#Scala delle difficoltà escursionistiche|difficoltà]] valutata in '''E'''.<ref name=provcn /><ref name=gullivercarnino>{{collegamento interrotto|1=[http://www.gulliver.it/2007/index2.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&n_area=1&id_gita=8779 gulliver.it - itinerario da Carnino] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref>
 
L'itinerario tipico prevede di partire da [[Briga Alta|Carnino Inferiore]], in [[Alta Val Tanaro]]. Si segue il sentiero [[Grande Traversata delle Alpi|GTA]] '''A5''', passando vicino al [[Rifugio Ciarlo-Bossi]], fino a dei ruderi a quota 1962, dove si danno due possibilità.
Le ostilità presero avvio nel [[1521]] e si conclusero favorevolmente per le truppe imperiali nel [[1530]]; tra i vari episodi delle ostilità in [[Italia]] si segnala il [[Sacco di Roma (1527)|sacco di Roma del 1527]]. L'ufficialità della chiusura del primo periodo delle guerre tra Francia e Spagna per l'egemonia in Europa fu data dal [[congresso di Bologna]] (1529-1530), nel corso del quale l'imperatore fu incoronato solennemente da [[Papa Clemente VII]], ma soprattutto fu sancito il definitivo passaggio dell'Italia nell'orbita spagnola, in quanto, agli originari domini nel Mezzogiorno, si aggiungeva il dominio diretto su Milano (ufficialmente dal [[1535]]), pertanto indirettamente su Genova, ed indiretto sugli Stati di Firenze e di Roma, oltre che sugli inoffensivi Stati minori. Uniche eccezioni allo stato di fatto erano costituite dalla Repubblica di Venezia e dal Ducato di Savoia, il quale a partire da questo periodo attuò una politica estera altalenante tra le due potenze europee.
 
Un itinerario prevede di abbandonare il sentiero A5 per risalire verso NO fino alla colletta posta tra la Cima delle Saline e la ''Cima degli Arpetti''; da qui si risale la cresta meridionale in direzione NNE fino alla croce di vetta.<ref name=provcn />
=== Il XVII secolo ===
[[File:Italia 1600.svg|thumb|Mappa d'Italia nel Seicento]]
L'egemonia spagnola in Italia venne ratificata dalla [[pace di Cateau-Cambrésis|pace di Cateau Cambrésis]]. La Spagna esercitò da allora, e per oltre un secolo e mezzo, il dominio diretto su tutta l'Italia meridionale ed insulare, sul [[Ducato di Milano]] e sullo [[Stato dei Presidii]] nel sud della [[Toscana]]. Lo [[Stato della Chiesa]], il [[Granducato di Toscana]], la [[Repubblica di Genova]] ed altri stati minori furono costretti di fatto ad appoggiare la politica imperiale spagnola. Il Ducato di Savoia, tendente a convertirsi in ago della bilancia fra Francia e Spagna, divenne nella realtà dei fatti un campo di battaglia fra queste due potenze. Solo la [[Repubblica di Venezia]] riuscì a conservare una piena indipendenza che però non fu sufficiente a preservarla da una lenta ma inesorabile decadenza.
 
Un altro itinerario prevede invece di proseguire fino al ''Passo delle Saline''; da qui si volge a sinistra (Ovest), e si risale per traccia di sentiero poco sotto la cresta orientale fino alla vetta.<ref name=gullivercarnino />
Nel [[XVII]] l'Italia, e, più in generale, tutta l'Europa meridionale, ebbe a soffrire dello spostamento delle grandi rotte commerciali dal [[mar Mediterraneo|Mediterraneo]] all'[[Oceano atlantico|Atlantico]], chiaramente percepibile a partire dagli ultimi decenni del Cinquecento. Le devastazioni belliche a seguito della [[guerra dei trent'anni]] colpirono soprattutto l'Italia settentrionale: il principale di questi scontri che vide contrapposti gli interessi imperiali a quelli francesi fu la [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato]]. La forte pressione fiscale esercitata dalla Spagna sui suoi domini, dovuta alle esorbitanti spese di guerra, invece si fece sentire con gravissime conseguenze in tutto il meridione ed in Lombardia, mentre i vuoti lasciati dalla grave pestilenza del [[1630]] ebbero effetti devastanti sull'economia italiana del tempo. È un dato di fatto che fin dal quarto decennio del [[XVII secolo]] quasi tutta l'Italia era passata ad essere un'area con gravi problemi di sottosviluppo economico, politicamente amorfa, socialmente disgregata. Fame e malnutrizione regnavano incontrastate in molte regioni peninsulari e nelle due isole maggiori.<br/>
Il declino culturale dell'Italia non marciò di pari passo con quello politico, economico e sociale.
 
I due itinerari possono essere uniti per creare un giro ad anello.<ref name=provcn />
È questo un fenomeno riscontrabile in molti paesi, Spagna compresa. Se nel Cinquecento il [[Rinascimento]] italiano produsse i suoi frutti più maturi e si impose all'Europa del tempo, l'arte ed il pensiero barocchi, elaborati a [[Roma]] a cavallo fra Cinquecento e Seicento, avranno una forza di attrazione ed una proiezione internazionale non certo inferiori. È comunque un dato di fatto che ancora per tutta la prima metà del Seicento ed oltre l'Italia continuò ad essere un paese vivo, capace di elaborare un pensiero filosofico ([[Giordano Bruno]], [[Tommaso Campanella]], [[Paolo Sarpi]]) e scientifico ([[Galileo Galilei]], [[Evangelista Torricelli]]) di altissimo profilo, una pittura sublime ([[Caravaggio]]), un'architettura unica in Europa ([[Gianlorenzo Bernini]], [[Borromini]], [[Baldassare Longhena]], [[Pietro da Cortona]]) ed una musica, sia strumentale ([[Arcangelo Corelli]], [[Girolamo Frescobaldi]], [[Giacomo Carissimi]]) che operistica ([[Claudio Monteverdi]], [[Francesco Cavalli]]), che fece scuola. A questo proposito ricordiamo che il melodramma è una tipica creazione dell'età barocca.
 
Il ''Passo delle Saline'' può essere raggiunto anche dalla [[Valle Ellero]], partendo dalla ''Porta di Pian Marchisio'', passando vicino al [[Rifugio Havis De Giorgio]] e seguendo quindi il sentiero '''G3''' fino al passo.
[[File:Aniello Falcone - Ritratto di Masaniello.jpg|thumb|Masaniello ritratto da [[Aniello Falcone]], 1647.]]
 
La salita alla vetta può essere abbinata a quella alla vicina [[Cima Pian Ballaur]].<ref name=gullivercarnino /><ref name=ballaur>{{collegamento interrotto|1=[http://www.gulliver.it/2007/index2.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&n_area=1&id_gita=6427 gulliver.it - concatenamento Saline - Pian Ballaur] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cicloalpinismo.com/2017/06/saline-pianballaur-serpentera.html|titolo=Saline (2612 m) - Pian Ballaur (2604 m) - Serpentera (2358 m)|lingua=it|accesso=2019-06-20}}</ref>
====La rivolta di Masaniello e la Repubblica napoletana====
{{vedi anche|Masaniello|Repubblica Napoletana (1647)}}
Gli spagnoli oppressero la popolazione italiana con tasse elevate, suscitando il malcontento della popolazione che in alcuni casi insorse. Una delle rivolte alla dominazione spagnola più note di questo periodo è quella del pescatore Masaniello a Napoli. La rivolta fu scatenata dall'esasperazione delle classi più umili verso le gabelle imposte sugli alimenti di necessario consumo. Il grido con cui Masaniello sollevò il popolo il 7 luglio fu: «Viva il re di Spagna, mora il malgoverno», secondo la consuetudine popolare tipica dell'''[[Ancien régime]]'' di cercare nel sovrano la difesa dalle prevaricazioni dei suoi sottoposti. Dopo dieci giorni di rivolta che costrinsero gli spagnoli ad accettare le rivendicazioni popolari, a causa di un comportamento sempre più dispotico e stravagante Masaniello fu accusato di pazzia, tradito da una parte degli stessi rivoltosi ed assassinato all'età di ventisette anni.<br/>
Con la fine di Masaniello la rivolta tuttavia non si spense ed anzi assunse, sotto la guida del nuovo capopopolo [[Gennaro Annese]], un marcato carattere antispagnolo. Gli scontri contro la nobiltà ed i soldati si susseguirono violentissimi nei mesi successivi, fino alla cacciata degli spagnoli dalla città. Il 17 dicembre fu infine proclamata la [[Real Repubblica Napoletana]] sotto la guida del duca francese [[Enrico II di Guisa]], che in qualità di discendente di [[Renato d'Angiò]] rivendicava diritti dinastici sul trono di Napoli. L'esempio di Masaniello fu poi seguito anche da popolani di altre città: da [[Giuseppe d'Alessi]] a [[Palermo]], e da [[Ippolito di Pastina]] a [[Salerno]]. La parentesi rivoluzionaria si concluse solo il 6 aprile [[1648]], quando [[don Giovanni d'Austria (1629-1679)|don Giovanni d'Austria]], figlio naturale di [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], alla guida di una flotta proveniente dalla Spagna riprese il controllo della città.<br/>
Nel [[1701]], più di cinquant'anni dopo la rivolta popolare, ci fu un altro tentativo di insurrezione contro il governo spagnolo, ma stavolta da parte della nobiltà: la [[congiura di Macchia]]. La ribellione nobiliare fallì anche a causa di una scarsa partecipazione dei ceti umili, memori dell'ostilità dei nobili durante la rivolta di Masaniello. Fallita anche la congiura di Macchia, il dominio spagnolo su Napoli continuò senza più opposizioni fino al [[1707]],<ref>La Corona di Spagna cedette ufficialmente il Regno di Napoli con il [[trattato di Utrecht]] del [[1713]].</ref> anno in cui la [[guerra di successione spagnola]] pose fine al viceregno iberico sostituendogli [[Regno di Napoli#Il vicereame degli Asburgo|quello austriaco]]. La notizia della ribellione guidata dal pescivendolo napoletano varcò i confini del regno ed attraversò rapidamente tutta l'Europa. La Francia, all'epoca saldamente guidata dal cardinale [[Giulio Mazarino|Mazzarino]], sostenne la rivolta in funzione antispagnola ed appoggiò l'impresa di [[Enrico II di Guisa]] allo scopo di far rientrare il [[Regno di Napoli]] sotto l'influenza francese.
 
<br />
=== Il XVIII secolo e la guerra di successione spagnola ===
{{vedi anche|Guerra di successione spagnola}}
 
===Punti d'appoggio===
[[File:Western Europe Utrecht Treaty.jpg|thumb|L'europa nel 1713, dopo la pace di Utrecht.]]
* in [[Val Tanaro]]:
** [[Rifugio Mongioie]]
** [[Rifugio Ciarlo-Bossi]]
** [[Rifugio don Barbera]]
* in [[Valle Ellero]]:
** [[Rifugio Havis De Giorgio]]
** [[Rifugio Garelli]]
 
In Val Tanaro è presente anche la [[Capanna Saracco-Volante]], che però, essendo [[Rifugio alpino#Capanna speleologica|capanna speleologica]] non è da considerare come punto d'appoggio per un'escursione, ma solo come eventuale riferimento d'emergenza.
Il 1º novembre [[1700]] morì [[Carlo II di Spagna]], da tempo malato. La maggior parte delle dinastie regnanti al momento vantava parentele con l'illustre moribondo ed erano interessate al trono di Spagna, che sarebbe rimasto vacante con la sua morte. Cinque giorni dopo la morte, per [[testamento|disposizione testamentaria]] del defunto re, veniva proclamato nuovo [[re di Spagna]] il duca Filippo d'Angiò, nipote del [[re di Francia]] [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], il quale assumeva il nome di [[Filippo V di Spagna|Filippo V]].
[[Inghilterra]], [[Austria]] e [[Paesi Bassi]], intenzionati a impedire che la Spagna passasse sotto l'influenza francese (sarebbe stato infatti molto difficile fronteggiare un'unica sovranità borbonica da entrambe le parti dei [[Pirenei]]), strinsero la cosiddetta ''alleanza dell'[[L'Aia|Aja]]'' (7 settembre [[1701]]), con la quale si impegnavano ad impedire che le volontà testamentarie del defunto re di Spagna trovassero definitiva attuazione. Diedero così inizio alla guerra di successione spagnola, che si combatté per ben dodici anni e coinvolse anche i possedimenti spagnoli in Italia. La guerra si concluse con la [[Pace di Utrecht]] ([[1713]]), che stabiliva per quanto riguarda l'Italia che:
 
== Note ==
# La Spagna cedeva all'Austria il [[regno di Napoli]] e quello di [[Regno di Sardegna|Sardegna]], nonché il [[Ducato di Milano]] e lo [[Stato dei Presidii]] in [[Toscana]].
<references />
# Al duca Vittorio Amedeo II di Savoia venne assegnata la [[Regno di Sicilia|Sicilia]] con il relativo titolo regio, nonché [[Casale Monferrato|Casale]] e tutto il [[Monferrato]], parte della [[Lomellina]] e la [[Valsesia]].
# La città di [[Mantova]] rimaneva all'Austria.
 
==Bibliografia==
La pace di Utrecht segnò dunque la fine della dominazione spagnola in Italia e l'inizio di quella austriaca, anche se dopo soltanto un ventennio la dinastia borbonica spagnola riuscì a rientrare in Italia installando due rami cadetti nel [[Ducato di Parma]] e nel [[Regno di Napoli|Regno di Napoli e di Sicilia]].
*Bruno Michelangelo, ''In Cima, 90 normali nelle Cozie Meridionali'', seconda edizione, Blu Edizioni.
*Parodi Andrea, ''Vette delle Alpi, dalla Liguria al Monviso'', Andrea Parodi editore.
*''Carta dei sentieri e dei Rifugi 1:25.000'' n° 112 – [[Istituto Geografico Centrale]].
 
==NoteAltri progetti==
{{interprogetto}}
<references/>
 
{{Alpi Liguri}}
==Voci correlate==
{{Portale|Montagna|Piemonte}}
* [[Guerre d'Italia del XVI secolo]]
* [[Guerra di successione spagnola]]
* [[Masaniello]]
* [[Repubblica Napoletana (1647)]]
* [[Pace di Cateau-Cambrésis]]
* [[Pace di Utrecht]]
* [[Supremo Consiglio d'Italia]]
 
[[Categoria:Montagne delle Alpi Liguri|Saline]]
{{portale|guerra|storia|storia d'Italia}}
[[Categoria:Montagne della provincia di Cuneo|Saline]]
 
[[Categoria:SpagnaMontagne deglidi Asburgo2000 m]]
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[[Categoria:Storia d'Italia]]
[[Categoria:Storia dell'Italia della decadenza]]