Almanacco del giorno dopo e Fukuchi: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
FrescoBot (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{S|centri abitati della prefettura di Fukuoka}}
{{Programma
{{Divisione amministrativa
|paese = Italia
|Nome = Fukuchi
|lingua originale = [[lingua italiana|italiano]]
|Nome ufficiale = 福智町
|titolo originale = Almanacco del giorno dopo
|Panorama =
|immagine = Almanacco del giorno dopo.png
|didascaliaDidascalia =
|Bandiera =
|anno prima visione= [[1976]]-[[1994]]
|durataStemma = 7 min
|genereStato = rotocalcoJPN
|Grado amministrativo = 5
|genere 2=contenitore
|Tipo = [[Cittadina del Giappone|cittadina]]
|casa produzione = [[Rai]]
|Divisione amm grado 1 = Kyūshū
|conduttore = [[Paola Perissi]] (1976-1992), [[Ilaria Moscato]] (1992-1994)
|Divisione amm grado 2 = Fukuoka
|rete TV = [[Raiuno]]
|Divisione amm grado 4 = Tagawa
|regista =
|Divisione amm grado 3 = no
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale = 33.683333
|Longitudine decimale = 130.783333
|Latitudine gradi =
|Latitudine minuti =
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS =
|Longitudine gradi =
|Longitudine minuti =
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW =
|Altitudine =
|Superficie = 42.04
|Note superficie =
|Abitanti = 25541
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2005
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso =
|Fuso orario =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = Fukuchi in Fukuoka Prefecture Ja.svg
|Didascalia mappa =
}}
'''''ALMANACCO del giorno dopo''''' è stato un [[programma televisivo]] [[italia]]no a cura della redazione del [[TG1]], trasmesso su [[Rai 1]] dal 25 ottobre [[1976]] al 26febbraio [[1994]].
 
{{nihongo|'''Fukuchi'''|福智町}} è una [[Cittadina del Giappone|cittadina giapponese]] della [[prefettura di Fukuoka]].
La trasmissione andava in onda tutti i giorni dal [[lunedì]] al [[sabato]] alle ore 19:45 ed era seguita da ''[[Meteo1|Che tempo fa]]''; lo scopo di entrambe le trasmissioni era quello di fare da traino al [[Tg1]] delle 20.<ref name="Grasso">{{Cita|Grasso|p. 18}}</ref>
 
== Altri progetti ==
La trasmissione era curata da [[Giorgio Ponti]] con la collaborazione di [[Diana De Feo]] e [[Fiorella Ranucci]] ed era [[Presentatore|presentata]] dall'[[signorine buonasera|annunciatrice]] [[Paola Perissi]],<ref name = Grasso /> sostituita a più riprese dapprima da [[Maria Giovanna Elmi]] e poi da [[Peppi Franzelin]]; per un breve periodo la trasmissione è stata condotta da [[Nicoletta Orsomando]].<ref name="linkiesta" /> Dall'autunno [[1992]] la trasmissione è andata in onda all'interno del quiz ''[[Ci siamo?]]'' con la conduzione di [[Ilaria Moscato]], fino al febbraio [[1994]].
{{interprogetto}}
 
== Storia ==
Il [[Programmazione televisiva|programma]] venne ideato da [[Emmanuele Milano]], all'epoca vicedirettore del [[TG1]], e curato da [[Giorgio Ponti]], ed esordì lunedì 25 ottobre [[1976]] inizialmente in bianco e nero e passando al colore dal 28 febbraio [[1977]]<ref name = Milano>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/02/27/cinquemila-numeri-per-almanacco.html?ref=search|titolo=Cinquemila numeri per "Almanacco"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=27|mese=2|anno=1993|accesso=5 maggio 2016}}</ref> e venne trasmesso fino al 18 gennaio [[1992]], quando venne chiuso per l'esigenza di [[Rai 1]] di fronteggiare il neonato [[TG5]] dando un traino maggiore al suo [[TG1]], giudicando troppo modesti i quasi tre milioni di spettatori medi nel suo ultimo periodo di trasmissione.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/01/18/dopo-quindici-anni-chiude-almanacco.html?ref=search|titolo=Dopo quindici anni chiude "Almanacco"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=18|mese=1|anno=1992|accesso=5 maggio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|autore=[[Beniamino Placido]]|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/01/21/arrivederci-presto-al-caro-almanacco.html?ref=search|titolo=Arrivederci (a presto?!) al caro Almanacco|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=21|mese=1|anno=1992|accesso=5 maggio 2016}}</ref>
 
A seguito delle richieste dei telespettatori, il programma venne ripreso nell'autunno dello stesso anno all'interno del programma a quiz ''[[Ci siamo?]]'' stavolta condotto da [[Ilaria Moscato]], che sostituì [[Paola Perissi]], e curato da Giorgio Ponti che vi restò fino al 27 febbraio 1993, quando dal 1º marzo [[1993]] venne sostituito da [[Claudio Angelini]]; sempre nello stesso giorno, la storica rubrica tagliò il traguardo delle 5000 puntate tornando a essere un programma indipendente.<ref name="Milano" /> Venne trasmesso fino al 26 febbraio [[1994]] quando venne chiuso per via degli ascolti non più soddisfacenti.
Inoltre per un certo periodo ne venne realizzata una serie settimanale con il titolo di ''Almanacco'', trasmesso il sabato pomeriggio alle 14,00.
 
== Contenuti ==
Il programma presentava ogni giorno la stessa scaletta aprendosi con l'indicazione delle [[effemeridi]] del sole e della luna, cioè dell'orario in cui sarebbero sorti e tramontati il giorno successivo; in particolar modo, dal [[1976]] al [[1988]], [[Paola Perissi]] nel leggere le collocazioni sugli orari della Luna diceva: «La luna sale alle (hh/mm) e cala alle (hh/mm)»; la parola "sale" venne poi sostituita da: "si leva" e per un certo periodo inoltre, sempre a proposito della luna, veniva pronunciato "tramonta" al posto di "cala". Seguiva una breve [[biografia]] del [[santo]] del giorno corredato con le immagini - sul [[chromakey]] alle spalle della conduttrice - riprese da stampe e da incisioni di [[Jacques Callot]]. Le stampe dei mesi erano di [[Giuseppe Maria Mitelli]].
 
Seguivano la rubrica "Domani avvenne", con filmati storici, dedicati a un fatto accaduto in passato nel giorno dopo.
 
A seguire, andavano in onda rubriche di vario argomento che cambiavano a seconda del giorno.<ref name="linkiesta">{{Cita news|autore=Luciana Grosso|url=http://www.linkiesta.it/it/article/2015/06/13/lalmanacco-del-giorno-dopo-e-la-nostalgia-che-non-ti-aspetti/26305/|titolo=L'Almanacco del giorno dopo e la nostalgia che non ti aspetti|pubblicazione=linkiesta.it|giorno=13|mese=6|anno=2016|accesso=5 maggio 2016}}</ref> Nell'ottobre del 1991, le rubriche vennero di volta in volta invertite nei giorni.
 
Seguiva quindi uno spezzone di cartoni animati italiani o stranieri (dal titolo "C'era una volta..."), come Braccio Di Ferro, [[Tom & Jerry]], [[Betty Boop]], [[La Linea (cartone animato)|La Linea]] o i personaggi di [[Mordillo]].
 
La trasmissione veniva conclusa ogni sera da una citazione d'Autore affidata a noti [[speaker radiotelevisivo|speaker]] della [[RAI]], cui si accompagnava la sigla di coda. Dal 1984 al 1987 vennero introdotti brevi spot pubblicitari tra una rubrica e l'altra.
 
Dal [[26 gennaio]] [[1988]] fino a metà [[1990]], dopo la rubrica "Domani avvenne" fu collocato l'inserto scientifico "Pillole di Quark", un commento da parte di [[Piero Angela]] a un tema scientifico alla cui spiegazione contribuivano alcuni [[disegni animati]].[[File:La storica rubrica del mercoledì; "Vecchio e antico", condotto da Claudio Gasparrini..JPEG|thumb|La storica rubrica del mercoledì; "Vecchio e antico", condotto da Claudio Gasparrini.]]
[[File:Almanacco del giorno dopo. Effetto Terra di Luigi Bignami.JPEG|thumb|Almanacco del giorno dopo: la rubrica "Effetto Terra" di Luigi Bignami]]
 
=== Rubriche ===
* "La cucina" di [[Vincenzo Buonassisi]];
* "Le erbe";
* "Fatelo da voi";
* "Le piante e i fiori";
* "Dalla parte degli animali" di [[Danilo Mainardi]] (rubrica fissa del [[lunedì]], spostata nel 1991 al [[venerdì]]);
 
* "Le pietre raccontano" di [[Sabatino Moscati]] (rubrica fissa del [[martedì]], spostata nel 1991 al [[sabato]]);
* "Vecchio e antico" di [[Claudio Gasparrini]] (rubrica fissa del [[mercoledì]], spostata nel 1991 al lunedì);
* "Conosciamo l'italiano?" di [[Cesare Marchi]] (dal [[1981]] fino a [[venerdì]] 8 marzo [[1991]], per un breve periodo ritornò a ottobre 1991, e fu messo in onda tutti i giovedì);
* "Effetto Terra" condotta dal giornalista e biologo [[Luigi Bignami]] (rubrica fissa del venerdì a cominciare da venerdì 15 marzo 1991, occupata in passato dalla rubrica di Marchi e spostata nel 1991 al martedì);
* "Le buone maniere di ieri e di oggi" condotta da [[Giovanni Nuvoletti]] (rubrica fissa del [[giovedì]] fino all'ottobre del 1991);
* "La fiera delle vanità" di [[Diego Dalla Palma]] (rubrica fissa del sabato, spostata nel 1991 al mercoledì);
 
* "Saggezza dagli antichi erbari" di [[Salvatore Pezzella]] (rubrica fissa del venerdì, soltanto l'estate del 1991);
* "Matita rossa e blu" (omonima del suo libro edito dalla [[Bompiani]]) di [[Luciano Satta]], (rubrica fissa del sabato, dal 1992 al 1994):
* "Noi e l'italiano" di [[Giulio Nascimbeni]], (rubrica fissa del sabato che dal 1993 fu spostata al martedì, al posto della rubrica di [[Sabatino Moscati|Moscati]], fino al 1994).
 
== Sigla ==
[[File:Etichetta Almanacco del giorno dopo.jpg|upright=0.7|thumb|Etichetta del disco della sigla]]
[[File:Marzo..jpg|thumb|Marzo.]]
Uno degli aspetti più caratterizzanti del programma è stata la sigla, dal gusto [[medievale]], entrata a far parte dell'immaginario collettivo.<ref name="linkiesta" /> Proprio per questa atmosfera storica che suscitava, a [[Guillaume de Machaut]] viene spesso erroneamente attribuita una composizione dal titolo ''[[Chanson balladée/Clerici vagantes|Chanson balladée]]'' (1977), in realtà composta da [[Antonino Riccardo Luciani]] per la sigla della trasmissione.
 
Le immagini a corredo della sigla venivano riprese sulle facce di un [[prisma]] a dodici facce sulle quali erano rappresentati i [[mese|mesi]] dell'[[anno]], tratte da una [[Stampa (arte)|stampa]] realizzata all'[[acquaforte]] da [[Giuseppe Maria Mitelli]], incisore bolognese del [[XVII secolo]] e custodite presso la [[biblioteca Casanatense]] di [[Roma]] <ref name = Grasso />Alla fine della sigla il prisma rallentava fino a esporre la facciata relativa al mese corrente, l'inquadratura si avvicinava e compariva la scritta in sovraimpressione "ALMANACCO del giorno dopo".
 
Le dodici immagini rappresentavano ciascuna un mese dell'anno associato a un proverbio famoso o varie citazioni:<ref name = linkiesta />
* [[gennaio]]: un uomo con in mano due secchi che perdono acqua e con accanto a lui una scrofa;
* [[febbraio]]: un uomo zoppo mascherato con dei baffi arricciati (probabilmente in onore del [[Carnevale]]) mentre danza e balla con in mano 2 [[pesce|pesci]] su un recipiente;
* [[marzo]]: un uomo magro vestito di stracci che ha in una mano un cesto di verdure, nell'altra rami di una pianta, accanto a una sorta di bandiera sulla quale si legge "W BOLOGNA";
* [[aprile]]: un uomo che ha una pala in mano, un [[cappello]] con le [[piumaggio|piume]] in testa, in atto di abbracciare una [[mucca]] dinanzi a sé;
* [[maggio]]: una donna giovane disegnata in 3/4 che ha in mano il [[tamburo]] e vari strumenti musicali;
* [[giugno]]: un pescatore con una [[Rete da pesca|retina]] e una [[granseola]];
* [[luglio]]: un contadino mentre porta un fascio di grano;
* [[agosto]]: un uomo mentre beve da una pinta;
* [[settembre]]: un uomo mentre succhia un grappolo d'[[uva]];
* [[ottobre]]: un uomo mentre sta per schiacciare uno scorpione che l'ha punto;
* [[novembre]]: un taglialegna al lavoro;
* [[dicembre]]: un uomo alato (il tempo) con in mano una clessidra mentre sta per portare via un anziano (il vecchio anno)
 
'''Proverbi e citazioni associate'''
* [[gennaio]]: "Non è già folle il cavalier che miri, de l'immondo destrier premere il dorso, nell'arringo mortal che move il corso, se doma il senso a bella metà aspiri";
* [[febbraio]]: "Danza lieto il febraro ancorché zoppo, e mostra i pesci ai giovani zerbini dicendo: Non pescate ne festini chi tal'or si va mal per danzar troppo";
* [[marzo]]: "Quando l'erede vien di Carnovale, di cercare il suo male ogn'un s'ingegna, quindi pochi ha costùi sotto l'insegna, che se par magno bene, è magno male";
* [[aprile]]: "Da lusinghe mentite il ciel mi guardi, se ti palpa o giù vengo il tuo bifolco, t'appresta il giogo e ti destina al solco, e irato al fin ti pungerà se tardi";
* [[maggio]]: "Cinto il maggio di fiori e di verdura, tra 'l suonar 'el cantar gode e s'ingrassa, ma il verde ch'è un piacer che presto passa, vuol dir la speme è un ben che poco dura";
* [[giugno]]: "L' ingannator di vana speme acceso, vuol co le reti sue prendere il mondo, ma perché per lo più non pesca al fondo, si trova al fin che solo un granchio ha preso";
* [[luglio]]: "Geme onesto il villan sotto la spica, ma ride nel suo cor, quant'è più grave, tanto è ver ch' ogni peso è a'l vom soave, se corrisponde il premio a la fatica";
* [[agosto]]: "Nel vino e nel melone un ventre ingordo, gode di maritar pomona e bacco, ma ne nasce sovente un altro cacco, di quello di vulcan, figlio più lordo";
* [[settembre]]: "Gusta l'uve le loda, e insiem le pesta, costui tant'ha discorde il labro e'l piede, in corte ancor simil, pietà si vede, ove ti loda, tal ch ti calpesta";
* [[ottobre]]: "Deh non t'in superbir de la tua sorte, tu che di beni umani, il cesto hai pieno, ch'ogni frutto del suolo ha 'l suo veleno, ch'ogni dolce terren, soggiace a morte";
* [[novembre]]: "Perché frutto da lui più non aspetta, recide il buon villano il tronco antico, servo fedel che fosti un tempo amico, così poi vecchio il tuo signor t'accetta";
* [[dicembre]]: "Con l'arena cadente il vecchio edace, al'anno già canuto il fin prescrive, saggio chi apprender sa che mentre vive, agli insulti del tempo anch'ei soggiace".
Oltre alla stampa antica in [[acquaforte]] che rappresentavano i dodici mesi dell'anno, quelle della rubrica fissa ''Domani avvenne'', e quella di fine programma, venivano rappresentate altre stampe antiche dello stesso [[Giuseppe Maria Mitelli|Mitelli]] che si trovavano all'interno di ogni rubrica dell'Almanacco le quali venivano introdotte da un frammento della sigla suonato da un [[cromorno]] e da altre opere del Mitelli, ad esempio "''Domani avvenne''" aveva, dal [[1976]] al [[1985]], una meridiana al centro in alto e al di sopra c'erano delle foglie di alloro, mentre a destra c'era un uomo alato che osserva la meridiana; in basso si leggeva la scritta <small>LE VENTIQVATTR' HORE DELL' HVMANA FELICITA<nowiki>'</nowiki></small>. Dal [[1985]] al [[1994]] venne introdotta l'incisione mitelliana ''<small>FOGLIETTO CHE NON FALLA - TEMPO GUERRIERE FORTVNA CHE GIRA</small>'' che raffigura la personificazione della Fortuna nell'atto di far ruotare il mondo in forma di mola, recante iscritte le parole «<small>EUROPA, ASIA, AFRICA, AMERICA</small>». Il Tempo, in veste di guerriero, «<small>LAVORA</small>» e affila la falce<ref name = falce>{{Cita news|autore=|url=http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/7109|titolo=2269 (rep.1/319) - Foglietto che non falla|pubblicazione=Genus Bononiae, Musei nella Città di Bologna|web=[[Genus Bononiae, Musei nella Città di Bologna]]|accesso=28 agosto 2016}}</ref>, schiacciando sotto il piede destro l'[[allegoria]] della [[Turchia]] che si lamenta («<small>OIME' STO MALE E PIV' NON SI DICE</small>»), con esplicito riferimento alla conquista asburgica di [[Oradea]] («<small>IL GRAN VARADINO</small>») e conseguente sconfitta nel 1692 dell'esercito Ottomano, che occupava la città dal 1660. Inizialmente nel mese di settembre del [[1985]] al posto dell'accompagnamento musicale con il [[cromorno]] c'era stato un altro accompagnamento musicale, suonato da una specie di ocarina.
Nella sigla di chiusura compariva un uomo (probabilmente la personificazione del tempo) con una [[bandiera]] sulla quale primeggiava la scritta <small>È FINITA LA COMEDIA</small>, anch'essa disegnata dal Mitelli: questa coda fu aggiunta solo alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]], e un altro strumento riprendeva la canzone iniziale.
 
'''Presentazione delle rubriche'''
* ''Dalla parte degli animali'': una capra messa di profilo mentre, ritta sulle zampe posteriori, spinge senza sforzo un [[aratro]] in un campo da coltivare; in alto si legge una didascalia con scritto in maiuscolo: «<small>CAPR'ARA SEMPRE BENE OGNI CAMPAGNA</small>». L'incisione celebra, nella forma del [[Rebus (enigmistica)|rebus]], familiare al Mitelli, le imprese del conte bolognese [[Alberto Caprara]] che aveva condotto fortunate campagne belliche contro l'esercito Ottomano e nel 1685 aveva guidato un'ambasciata a Costantinopoli. Tuttavia la data di esecuzione dell'incisione potrebbe essere anticipata anche al 1683, avendo il conte Caprara partecipato alla liberazione di [[Vienna]].<ref name = Vienna>{{Cita news|autore=|url=http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/7011|titolo=2212 (rep.1/289) - Capr'ara sempre bene ogni campagna|pubblicazione=Genus Bononiae, Musei nella Città di Bologna|web=[[Genus Bononiae, Musei nella Città di Bologna]]|accesso=28 agosto 2016}}</ref>
* ''Le pietre raccontano'': un uomo visto di spalle con un [[Martello (tecnologia)|martello]] in mano, davanti a una scultura: in alto è scritto un famoso detto: <small>È BVON DA DISFARLA, MA NON DA FARLA</small>;
* ''Vecchio e antico'': un cacciatore con lo sguardo abbassato messo di profilo disegnato di 3/4 con tante attrezzature, le gabbie e i ramoscelli appese alla schiena, il fucile in mano, il violino, la chitarra e la scheda musicale appese a fianco, davanti aveva in mano un foglio con una figura umana messa di profilo, in basso a destra si notano varie attrezzature, (da citare: La racchetta da tennis con le palline, i libri, il foglio da disegno, una maschera, delle spade, dei pennini, dei fogli arrotolati, ecc.). In alto si legge una didascalia con scritto in maiuscolo: «<small>IL COSTVME PER NATVRA SINO ALLA FOSSA DVRA</small>», alla parte sinistra si nota una botola con scritto: <small>DEPOSITO</small>; a malapena è visibile invece un'altra scritta, posta in basso: «<small>MI TE FE 1707 FIN CHE POSSO</small>»;
* ''Le buone maniere, ieri e oggi'': una tavolata con vari [[personaggi]] mentre eseguono le buone maniere di comportamento;
* ''Effetto terra'': un grande globo frantumato con tanti disegni, a sinistra e a destra si notano due spadaccini, su cui su quello sinistro fu scritto in maiuscolo <small>SI</small>, mentre su quello destro è scritto <small>NO</small>, e sotto su scritto una frase famosa su un [[Rebus (enigmistica)|rebus]] con raffigurato un sole, due pere, il Mondo, le armi e un focolaio, la cui frase famosa è: «Sol è per questo il mondo in armi e in foco».
* ''La fiera delle vanità'': una giovane donna disegnata di 3/4 vista di profilo, mentre mostra il suo sguardo e il suo [[Cosmetico|trucco]], davanti a uno specchio, alla parte sinistra si vede un pavone. Il disegno del Mitelli è: <small>DONNA SUPERBA</small>;
 
* ''Conosciamo l'Italiano?'': un anziano maestro impartisce lezioni a scolari adulti, costretti ad imparare, in alcuni casi, per mezzo di frustate. In alto si legge una didascalia con scritto in maiuscolo: «<small>IL MASTRO DI SCVOLA CHE A TVTTI INSEGNA</small>». La raffinata incisione, datata 1692, illustra con allegorie la situazione politica internazionale del momento: il maestro in cattedra rappresenta la [[Francia]] vittoriosa, circondata da uomini che simboleggiano le varie potenze, riconoscibili dagli abiti e dai volumi che le figure si sforzano di leggere ed assimilare.<ref name = assimilare>{{Cita news|autore=|url=http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/7112|titolo=2272 (rep.1/320) - Il mastro di scuola che a tutti insegna|pubblicazione=Genus Bononiae, Musei nella Città di Bologna|web=[[Genus Bononiae Musei nella Città di Bologna]]|accesso=28 agosto 2016}}</ref> Un uomo si alza dal banco e, tenendo un testo di [[Pietro Bembo]] sottobraccio, si allontana, lasciando scritto sul suo quaderno: «<small>SIGNOR MASTRO MI VO</small>». Più in basso si legge in una didascalia il palesarsi di questo scatto di ribellione all'egemonia francese: «<small>NON O PIV BISOGNO DI SCVOLA, VOGLIO INSEGNAR AD ALTRI</small>»<ref name = ALTRI>{{Cita news|autore=Anna Mariani|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede-complete/H0110-16601/|titolo=Il maestro di scuola che a tutti insegna, scheda SIRBeC in file pdf|pubblicazione=Lombardia Beni Culturali|web=[[Lombardia Beni Culturali]]|accesso=28 agosto 2016}}</ref>
* ''Saggezza dagli antichi erbari'' un disegno di una [[tavola illustrata]] che elenca i vari tipi di [[erbe]].
 
== Parodie e riproposizioni ==
La trasmissione, data la popolarità acquisita in tanti anni di messa in onda {{cn|e anche a causa della sua personalità fortemente istituzionale,}} è stata oggetto di parodie e riproposizioni.
 
Negli anni ottanta durante il varietà ''[[Tastomatto]]'', il [[Il Trio|Trio]] realizzò una parodia condotta da [[Anna Marchesini]]; dietro di lei vi furono, prima un fermo immagine del bumper pubblicitario che riguardava la noce e poi vi fu l'immagine a tutto schermo che riguardava il mese di gennaio, con la sovrascritta ''ALMANACCO del giorno dopo'', dove la Marchesini fingeva di bagnarsi la mano con uno dei secchi di acqua disegnata dal Mitelli; seguivano le parodie delle rubriche come "''Strumenti musicali dell'EPOCA BAROCCA"'', con [[Massimo Lopez]] che imitava uno strumento musicale; la voce fuoricampo dello sketch era di [[Tullio Solenghi]]; o anche ''CHE TEMPO FA?'', con Lopez nei panni del generale [[Edmondo Bernacca|Bernacca]].
 
Nell'[[estate]] del [[1991]], il settimanale televisivo [[Onda Tv]] pubblicò una rubrica chiamata [[Periscopio]] dove in alto a destra nella pagina c'era un'immagine parodia di quelle del mese dell'anno tratto dalla sigla del programma: il mese di giugno, a esempio, al posto del pescatore c'era un collage animato di [[Aldo Biscardi]], con un pallone che stava sul retino. La seconda immagine del successivo Onda Tv ritraeva il mese di novembre, e come fotomontaggio c'era al posto del taglialegna c'era un collage animato dell'onorevole [[Rino Formica]] mentre taglia la legna, nel successivo numero ritraeva il mese di luglio, e nell'immagine al posto del contadino c'era l'onorevole [[Ciriaco De Mita]] sempre animato mentre porta il fascio di grano, e nel suo cartellino c'era scritto [[Irpinia]], la settimana successiva c'era il mese di aprile, nel fotomontaggio c'era al posto dell'uomo con la pala in mano c'era [[Paolo Frajese]] anche lui animato con una pala in mano, il cappello con le piume in testa, e una mucca dinanzi a sé, e per concludere nel seguente numero di Onda Tv c'era l'originale immagine del mese di giugno, con lo stesso pescatore, la retina e la granseola.
 
Nel [[1995]] all'interno della trasmissione ''[[Geo & Geo]]'' di [[Rai 3]] andò in onda con il titolo ''Almanacco''.
 
Nel [[2006]], la rubrica è tornata in onda su [[R101]], condotta ancora una volta da [[Paola Perissi]].
 
Dal [[2007]] la rubrica è all'interno del programma radiofonico ''[[Tornando a casa (programma radiofonico)|Tornando a casa]]'', in onda tutti i giorni da [[lunedì]] a [[venerdì]], su [[Rai Radio 1|Radio 1]] e condotto da [[Enrica Bonaccorti]].
 
Dal 20 ottobre [[2008]], è [[Rai Italia|Raitalia]] a riportare in televisione la storica rubrica. Il titolo viene cambiato in ''Almanacco di domani''. La conduzione è affidata alla ballerina televisiva [[Paola Grassia]], mentre la sigla si avvale ancora delle incisioni in acquaforte del Mitelli.
 
È stata riproposta una pillola dell'Almanacco all'interno del programma ''[[Soireé (programma televisivo)|Soireé]]'', condotto da [[Paolo Ruffini (attore)|Paolo Ruffini]] insieme al regista [[Ruggero Deodato]].
 
A partire dall'agosto 2009, [[Rai 2]] ripropone la trasmissione sotto il nome di ''[[Almanacco (programma televisivo 2007-2010)|Almanacco]]'' in orario notturno.
 
Nel novembre del [[2010]] il programma è stato oggetto di una parodia in chiave satirica da parte della trasmissione ''[[L'almanacco del Gene Gnocco]]'', condotta da [[Gene Gnocchi]] e trasmessa a cadenza settimanale su [[Rai 3]].<ref>{{Cita news|autore=Erica Manna|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/01/13/gene-gnocchi-comici-politici-per-fare-spettacolo.html?ref=search|titolo=Gene Gnocchi. Comici e politici per fare spettacolo oggi basta la realtà|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=13|mese=1|anno=2011|accesso=5 maggio 2016}}</ref> Nella sigla di testa era possibile vedere una sorta di parodia della "Scuola di Atene" di [[Raffaello Sanzio]] e i mesi dell'anno sulla falsariga di quelli del Mitelli, ma con le teste di personaggi di spicco della politica italiana ed internazionale al posto di quelli originali. Era possibile riconoscere infatti [[Silvio Berlusconi]], [[Barack Obama]] e [[Renato Brunetta]] tra gli altri.
 
Dalla stagione 2015-2016 ''[[La prova del cuoco]]'' è introdotto da "L'Almanacco di Antonella" che riprende la parte iniziale della rubrica e un riarrangiamento della sigla.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|curatore=[[Aldo Grasso]]|titolo=[[Enciclopedia della televisione]]|editore=Garzanti Editore|anno=2008|edizione=3<sup>a</sup>ed.|isbn=978-88-11-50526-6|cid=Grasso}}
 
== Voci correlate ==
* [[Almanacco]]
* [[Almanacco (programma televisivo 1963-1968)]]
* [[Almanacco (programma televisivo 2007-2010)]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.youtube.com/watch?v=P1NhuLYFucw La sigla del programma ] - La sigla nella versione originale di Riccardo Luciani
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|televisione}}
{{Portale|Giappone}}
 
[[Categoria:ProgrammiComuni televisividella degliprefettura annidi 1970Fukuoka]]
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 1980]]
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 1990]]