Adozioni di software libero e Fukuchi: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati della prefettura di Fukuoka}}
Questa pagina è una lista di casi rappresentativi di '''adozione di [[software libero]]''' e [[formato aperto|formati aperti]] da parte di aziende, scuole ed enti istituzionali nel mondo.
{{Divisione amministrativa
|Nome = Fukuchi
|Nome ufficiale = 福智町
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stemma =
|Stato = JPN
|Grado amministrativo = 5
|Tipo = [[Cittadina del Giappone|cittadina]]
|Divisione amm grado 1 = Kyūshū
|Divisione amm grado 2 = Fukuoka
|Divisione amm grado 4 = Tagawa
|Divisione amm grado 3 = no
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale = 33.683333
|Longitudine decimale = 130.783333
|Latitudine gradi =
|Latitudine minuti =
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS =
|Longitudine gradi =
|Longitudine minuti =
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW =
|Altitudine =
|Superficie = 42.04
|Note superficie =
|Abitanti = 25541
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2005
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso =
|Fuso orario =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = Fukuchi in Fukuoka Prefecture Ja.svg
|Didascalia mappa =
}}
 
{{nihongo|'''Fukuchi'''|福智町}} è una [[Cittadina del Giappone|cittadina giapponese]] della [[prefettura di Fukuoka]].
== Le motivazioni ==
La spinta alla valutazione di questo passaggio è motivata da diversi elementi. Da un lato si vuole tutelare con l'uso di formati aperti l'[[accessibilità (design)|accessibilità]] ai dati da parte di clienti ed utenti anche a distanza di tempo e contemporaneamente eliminare i potenziali rischi legati alla dipendenza dal [[software proprietario]].
 
Un ulteriore vantaggio non meno motivante del precedente è la riduzione dei costi derivati dall'acquisto delle licenze ma anche necessari per il mantenimento operativo dei sistemi, dato dai costi di assistenza informatica, formazione del personale, rinnovo del software ecc. Questo costo è definito [[Total Cost of Ownership]] (TCO).
 
== In Italia ==
La [[pubblica amministrazione italiana]] è tenuta per legge a preferire [[software libero]] e/o a codice sorgente aperto, valutando i possibili benefici derivanti dall'azione di formati aperti, come si può evincere dall'emanazione di direttive volte a sensibilizzare gli enti in questa direzione.
 
La ''[[direttiva Stanca]]'' del 2000, in cui si richiede esplicitamente l'adozione di soluzioni informatiche in grado di gestire almeno un formato aperto. Il [[DigitPA]], l'ente governativo che si occupa di supportare le amministrazioni nell'utilizzo efficace dell'informatica, gestisce un Osservatorio Open Source destinato ad ''analizzare e promuovere l'uso e la diffusione di codice a sorgente aperto''.
L'Osservatorio Open Source del CNIPA ha realizzato una rilevazione continua<ref>[http://www.osspa.cnipa.it/rilevazione CNIPA - Osservatorio Open Source<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060517184740/http://www.osspa.cnipa.it/rilevazione/ |data=17 maggio 2006 }}</ref> sull'uso del software open source presso le pubbliche amministrazioni italiane; tale strumento - in continua evoluzione - ha lo scopo di raccogliere e diffondere i casi di adozione e le best practices relative all'uso delle tecnologie open in ambito istituzionale<ref>[http://www.osspa.cnipa.it/home/index.php?option=com_content&task=view&id=12&Itemid=26 CNIPA - Osservatorio Open Source - Vetrina<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070519053520/http://www.osspa.cnipa.it/home/index.php?option=com_content&task=view&id=12&Itemid=26 |data=19 maggio 2007 }}</ref>. Inoltre, è anche attivo un Ambiente di Sviluppo Cooperativo<ref>[http://www.osspa.cnipa.it/home/index.php?option=com_content&task=view&id=15&Itemid=31 CNIPA - Osservatorio Open Source - ASC - Ambiente di Sviluppo Cooperativo<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070519053439/http://www.osspa.cnipa.it/home/index.php?option=com_content&task=view&id=15&Itemid=31 |data=19 maggio 2007 }}</ref> per permettere lo sviluppo (nella tipica modalità "aperta" delle community) di applicativi e componenti open source per la Pubblica Amministrazione.
 
Il Decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, Decreto Sviluppo (in supplemento ordinario n. 129/L alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 147 del 26 giugno 2012), coordinato con la legge di conversione 7 agosto 2012, n. 134 recante: «Misure urgenti per la crescita del Paese.». (GU n. 187 dell'11-8-2012 - Suppl. Ordinario n.171) ha modificato in maniera sostanziale l'art. 68 del CAD, [[Codice dell'amministrazione digitale]] (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e sue successive modifiche ed integrazioni).
 
Nello specifico [http://www.altalex.com/index.php?idnot=51664#capo6 l'art. 68 del CAD] è stato così modificato:
 
''Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato:''
 
''a) software sviluppato per conto della pubblica amministrazione;''
 
''b) riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica amministrazione;''
 
''c) software libero o a codice sorgente aperto;''
 
''d) software combinazione delle precedenti soluzioni.''
 
''Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico dimostri l'impossibilità di accedere a soluzioni open source o già sviluppate all'interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, è consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso.
La valutazione di cui al presente comma è effettuata secondo le modalità e i criteri definiti dall'Agenzia per l'Italia Digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresì parere circa il loro rispetto.''
 
L'Agenzia per l'Italia Digitale (ex DigitPA, ex CNIPA) ha emanato la Circolare n. 63/2013<ref>{{cita web|https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/linee_guida/circolare_agid_63-2013_linee_guida_art_68_del_cad_ver_13_b.pdf|Circolare 6 dicembre 2013 n.63|30 settembre 2018|pubblicazione=Agenzia per l'Italia Digitale|data=6 dicembre 2013}}</ref> relativa alle linee guida per la valutazione comparativa prevista dal suddetto articolo.
 
Dal 5 aprile al 5 maggio 2018 sono state aperte le consultazioni per le linee Guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni<ref>{{Cita web|https://lg-acquisizione-e-riuso-software-per-la-pa.readthedocs.io/it/latest/|Linee Guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazion|30 settembre 2018}}</ref>, le presenti linee guida attuano quanto stabilito dagli articoli 68 e 69 del [[Codice dell'amministrazione digitale]].
 
=== Legislazione regionale ===
==== [[Toscana]] ====
Il 21 gennaio [[2003]] all'interno della ''Legge Regionale su Promozione dell'Amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della "Rete telematica regionale Toscana"'' è stato introdotto fra i criteri guida l'utilizzazione di standard aperti e l'utilizzo preferenziale di software a sorgente aperto<ref>{{cita web | url=http://softwarelibero.it/portale/legislazione/legge_regionale_toscana.shtml | titolo=Disciplina della Rete telematica regionale toscana | editore=softwarelibero.it | accesso=8 maggio 2010 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090626045119/http://www.softwarelibero.it/portale/legislazione/legge_regionale_toscana.shtml | dataarchivio=26 giugno 2009 }}</ref>.
 
==== [[Umbria]] ====
Secondo la Legge Regionale n. 11 del 25 luglio [[2006]], ''Norme in materia di pluralismo informatico sulla adozione e la diffusione del software a sorgente aperto e sulla portabilità dei documenti informatici nell'amministrazione regionale'', gli uffici pubblici della [[Regione Umbria]] devono adottare software libero per produrre documenti e servizi, in modo tale da garantirne un accesso senza ostacoli da parte dei cittadini<ref>{{cita web | url=http://softwarelibero.it/portale/legislazione/legge_regionale_umbria | titolo=Legge Regione Umbria | editore=softwarelibero.it | accesso=8 maggio 2010 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090624031650/http://www.softwarelibero.it/portale/legislazione/legge_regionale_umbria | dataarchivio=24 giugno 2009 }}</ref><ref>{{cita web | url=http://www.cnipa.gov.it/HTML/RN_ICT_cron/2006_07_25_Legge%20Regionale%20Umbria%20n%2011.pdf | titolo=Legge Regionale 25 luglio 2006, n. 11 | editore=CNIPA | accesso=8 maggio 2010 | urlmorto=sì }}</ref>.
 
==== [[Veneto]] ====
Il 14 novembre [[2008]] Il consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge regionale n. 19 ''Norme in materia di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell'informazione del Veneto''<ref>{{cita web | url=http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/2008/08lr0019.html?numLegge=19&annoLegge=2008&tipoLegge=Alr | titolo=Legge regionale 14 novembre 2008, n. 19 | editore=Consiglio regionale del Veneto | accesso=8 maggio 2010 }}</ref>.
 
==== [[Piemonte]] ====
Il consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge regionale n. 9 del 26 marzo [[2009]] ''Norme in materia di pluralismo informatico, sull'adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici nella pubblica amministrazione''<ref>{{cita web | url=http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=9&LEGGEANNO=2009 | titolo=Legge regionale n. 9 del 26 marzo 2009 | editore=banca dati leggi regionali del Piemonte | accesso=8 maggio 2010 }}</ref>.
 
==== [[Lazio]] ====
Il 23 maggio [[2012]] il consiglio regionale del Lazio ha approvato la Legge Regionale su ''Disposizioni in materia di riutilizzo delle informazioni e dei dati pubblici e iniziative connesse'': legge sull'[[Open data]] ma che prevede che "la Regione, in conformità con la legislazione statale vigente, conceda in uso gratuito ad altre amministrazioni pubbliche i programmi informatici di cui sia titolare o sviluppati per suo conto" e "una graduale sostituzione di programmi informatici proprietari con programmi informatici liberi"<ref>{{cita web | url=http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/news_dettaglio.php?id=1659&tblId=NEWS | titolo=Dati pubblici aperti a tutti, il Consiglio approva | accesso=16 aprile 2013 | editore=Regione Lazio | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150112162937/http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/news_dettaglio.php?id=1659&tblId=NEWS | dataarchivio=12 gennaio 2015 }}</ref>
 
==== [[Puglia]] ====
Il consiglio regionale della Puglia, in data 24 luglio 2012, ha approvato la [http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=o-2.htm&anno=xliii&num=109 LEGGE REGIONALE n. 20] “Norme sul software libero, accessibilità di dati e documenti e hardware documentato”:
 
=== Comuni e province ===
 
==== Comune di Firenze ====
 
giugno [[2001]]: L'amministrazione comunale di [[Firenze]] ha approvato una mozione proponente
l'''Introduzione e espansione di Software Libero nella Pubblica Amministrazione''.
<ref>[http://www.interlex.it/pa/firenze.htm Software libero: la mozione approvata a Firenze<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==== Comune di Lodi ====
 
marzo [[2002]]: approvata una mozione ''per l'introduzione ed espansione di Software Libero nella Pubblica Amministrazione''
<ref>[http://www.softwarelibero.it/portale/legislazione/mozione_comune_lodi.shtml Mozione del Comune di Lodi | Associazione per il Software Libero<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060506193549/http://www.softwarelibero.it/portale/legislazione/mozione_comune_lodi.shtml |data=6 maggio 2006 }}</ref>
 
==== Comune di Roma ====
 
L'assessora al comune di [[Roma]] [[Mariella Gramaglia]] ha annunciato, nel febbraio [[2004]], la scelta dell'amministrazione di migrare gradualmente l'infrastruttura informatica a piattaforme di tipo aperto, sottolineando che le motivazioni sono prevalentemente di natura politica. È inoltre previsto che la libera concorrenza sarà favorevole alle piccole imprese locali fornitrici di sistemi open source<ref>[http://punto-informatico.it/p.asp?i=47109 Punto informatico, febbraio 2004]</ref>.
 
Sotto l'impulso dell'assessorato ''Roma Semplice'' guidato da [[Flavia Marzano]], la giunta capitolina guidata da [[Virginia Raggi]], ha iniziato ad adottare, partendo dal 2016, una serie di tool open source nella pubblica amministrazione (la suite di posta elettronica ''Zimbra'', la piattaforma [[Content management system|CMS]] ''Entando'', l'uso su circa 1.000 [[Computer portatile|portatili]] della suite per l'ufficio [[LibreOffice]]), finendo con l'approvazione nella seduta del 14 ottobre 2016 della delibera n° 55.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.roma.it/resources/cms/documents/Software_delibera.pdf|data=14 ottobre 2016|accesso=9 maggio 2017}}</ref> La delibera prevede sia l'uso del software libero per i computer dell'amministrazione, sia un'analisi, da parte del Dipartimento Innovazione Tecnologica, dell'impatto che una scelta di questo tipo comporterebbe a livello economico e funzionale (stima delle spese sostenute per l’acquisto o il rinnovo delle licenze e il monitoraggio delle aree dove il software proprietario può essere sostituito dal software libero, ''senza sacrificare le funzionalità attualmente in uso'').<ref>{{cita web|url=https://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1225539|titolo=Giunta, ok al software libero. Road map per la trasformazione in Campidoglio|sito=comune.roma.it|data=17 ottobre 2016|accesso=9 maggio 2017}}</ref>
 
==== Comune di Torino ====
 
La città, nell'estate del 2014, decide di lasciare le soluzioni software proprietarie per migrare a sistemi operativi basati su Linux e programmi per ufficio open-source per gli 8300 computer dell'amministrazione. Promotori del cambiamento sono stati [[Gianmarco Montanari]], city manager, e Sandro Golzio, direttore dei Sistemi Informativi. Come applicativi saranno adottati Openoffice e Firefox.<ref>{{Cita news|autore = Gabriele Guccione|titolo = Il Comune rinnova i pc e dà l'addio a Microsoft: "Risparmiamo 6 milioni"|pubblicazione = Repubblica.it|data = 4 agosto 2014|url = http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/03/news/il_comune_rinnova_i_pc_e_d_laddio_a_microsoft_risparmiamo_6_milioni-93067980/}}</ref>
 
==== Provincia di Bolzano ====
 
Le scuole italiane in [[Provincia autonoma di Bolzano|provincia di Bolzano]] sono passate al Software Libero<ref>[http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1300856&r=PI Punto informatico]</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=onoFRPa3wkk Report: "Risparmio digitale"]</ref>.
 
''A spingerci verso il software libero - spiega l'ispettore Lorenzi - non ci sono ragioni economiche legate ai costi delle licenze proprietarie. L'unica molla che ci ha spinto al cambiamento è stato un approccio per così dire filosofico che seguiamo nei processi di istruzione. Crediamo che le tecnologie abbiano un ruolo fondamentale nella costruzione dei saperi e poter contare su tecnologie non proprietarie consente di allargare le possibilità di crescita''.
 
Attualmente tutta la Provincia ha migrato (circa 7mila pc) a LibreOffice<ref>[http://www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_id=428958 Bollettino della Provincia di Bolzano, 20.06.2013, "Software libero: migrazione in Provincia per 7mila pc"]</ref>.
 
==== Provincia di Trento ====
Con l'adozione della [http://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/clex_25862.pdf?zid=665a0734-55f7-45ae-964d-264d0ef3a837 Legge Provinciale nr. 16 in data 27 luglio 2012] la Provincia Autonoma di Trento riconosce la centralità dei dati pubblici, la loro accessibilità completa e permanente, la sicurezza e trasparenza del loro trattamento come valori inderogabili. L'art.8 in particolare stabilisce l'utilizzo di programmi basati su licenze di '''software libero''' e a codice sorgente aperto ('''[[Free and Open Source Software|FLOSS]]''') nei sistemi informatici degli enti e società provinciali, secondo principi di economicità, efficienza ed efficacia; l'art. 9 inoltre '''<nowiki/>'''assicura la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità in modalità digitale dei dati pubblici '''<nowiki/>'''e dei documenti contenenti dati pubblici di cui è titolare, assicurandone la pubblicazione tramite la rete internet e utilizzando [[Formato aperto|formato aperti]] definiti secondo gli standard internazionali.
Nel 2016 la Provincia autonoma di Trento ha completato il processo di migrazione ai formati aperti, adottando come software per la produttività d'ufficio principale LibreOffice.
 
===== Comune di Rovereto =====
Nel 2010 il Comune di Rovereto è stato il primo di una serie di enti locali in Trentino a migrare l'intero parco delle postazioni informatiche degli utenti (oltre 400) al [[Software di produttività personale|software di office automation]] (produttività personale) [[OpenOffice]] (allora OpenOffice.org, ora [[Apache OpenOffice]]). Il dirigente del servizio informatica ing. Fabio Ropelato spiega che la scelta è stata fatta su una pluralità di motivazioni, prima fra tutte l'esigenza di svincolare il documento e dato pubblico da una gestione e memorizzazione in formati proprietari<ref>{{Cita web|autore = Stefano Piffer|url = http://www.infotn.it/portal/server.pt/gateway/PTARGS_0_0_2865_0_0_43/http%3B/pit-cms.intra.infotn.it/cms-01.00/articolo.asp?IDcms=8034&s=194|titolo = Perché passare ad OpenOffice?|accesso = |editore = Informatica Trentina spa|data = 1º novembre 2010|urlmorto = sì}}</ref>.
 
Precedentemente erano già state adottate soluzioni licenziate come software libero per praticamente tutti i sistemi server ed i [[thin client]] ([[Linux]]), il sistema di posta e collaboration ([[Zimbra]]), il sistema telefonico [[Voice over IP|VOIP]] ([[Asterisk PBX|Asterisk]]), il browser Internet ([[Mozilla Firefox]]), ecc.
 
=== Biblioteche ===
 
==== Biblioteca di Fermo ====
 
Sulle postazioni pubbliche della [[Biblioteca Spezioli|Biblioteca Civica "Romolo Spezioli"]] di [[Fermo]] verrà installato [[Ubuntu]] [[Linux]]<ref>{{cita web | url=http://www.ubuntu-it.org/news/2013/04/11/ubuntu-equipagger%C3%A0-i-computer-della-biblioteca-civica-di-fermo | titolo=Ubuntu equipaggerà i computer della Biblioteca Civica di Fermo | accesso=16 aprile 2013 | editore=Ubuntu Italia }}</ref>.
 
=== Istat ===
 
L'Istituto Nazionale di Statistica ([[Istat]]) sta lavorando da anni per introdurre software libero al proprio interno. Per fare questo dapprima è stato creato un gruppo di lavoro sull'Open Source che ha iniziato a diffondere le tematiche del [[FLOSS]], in seguito sono state prese alcune decisioni strategiche, tra cui la più importante è stata la migrazione dei server centrali a Linux.
 
La decisione iniziale è del 2004: andava sostituito il parco installato composto da decine di server RISC IBM e da un server multiprocessore IBM/SP, tutti dotati del sistema operativo AIX.
È stata definita dapprima l'architettura hardware (server multiprocessore con processori CISC) e scelta la distribuzione Linux (si è optato per [[Red Hat]]): la migrazione è iniziata nel 2005, partendo da una sede "pilota" scelta tra le sedi romane dell'Istituto.
 
Dopo la fase di test, sono state migrate le applicazioni e i database, in parallelo con una fase di formazione del personale (informatico e statistico) sulle funzionalità della nuova piattaforma.
Dopo l'esito positivo della sperimentazione, si è deciso di proseguire estendendo la migrazione a tutte le sedi; la migrazione si è conclusa nel 2009.
 
Tra gli obiettivi raggiunti:
 
* un notevole risparmio economico: il solo costo delle licenze software annuali non più pagate ripaga i server acquistati nel primo anno;
* indipendenza dai fornitori hardware che ha consentito di bandire gare dove sono stati ottenuti notevoli risparmi nell'acquisto hardware;
* un servizio affidabile: nei primi due anni di funzionamento Linux si è dimostrato una piattaforma stabile e sicura.
 
In parallelo è stato introdotto l'ambiente Open Source [[R (software)|R]], l'uso di R ha consentito all'Istat di iniziare a '''scrivere''' software Open Source<ref>[http://oss2005.case.unibz.it/Papers/ESPERTA/ESP3.pdf Paper presentato a OSS2005] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060507132309/http://oss2005.case.unibz.it/Papers/ESPERTA/ESP3.pdf |data=7 maggio 2006 }}</ref>; alcuni pacchetti software Open Source sono oggi disponibili alla pagina http://www.istat.it/it/strumenti/metodi-e-software/software.
 
== [[Brasile]] ==
 
=== Il governo ===
 
Dal 2005 il governo federale brasiliano di [[Luiz Inácio Lula da Silva]] intende perseguire una politica decisa per favorire l'adozione del software open source imponendone l'uso agli uffici della pubblica amministrazione.
 
La ragione principale che ha portato alla decisione è di natura economica. L'obiettivo è di dirottare il denaro speso in licenze per sistemi proprietari acquistati all'estero verso lo sviluppo del settore [[Tecnologia dell'informazione|information technology]] interno.
 
Per contrastare questa politica la [[Microsoft]] ha avviato la distribuzione di una versione di Windows XP con funzionalità limitate ma a prezzo ridotto in Brasile.<ref>[http://www.apogeonline.com/webzine/2005/04/18/04/200504180401 Microsoft lancia in Brasile una versione semplificata di Windows XP<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.macitynet.it/macity/aA16073/index.shtml Articolo su Macity] (2003)</ref><ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/business/4602325.stm Articolo sul sito BBC] (2005)</ref>
 
== [[Francia]] ==
 
=== Il parlamento ===
 
L'assemblea nazionale è migrata nel 2007 a [[Ubuntu]] [[Linux]]
<ref>[http://www.e-linux.it/news_detail.php?id=2154 E-LINUX.it:Notizie Linux, Aziende e Business con Linux, Software aziendale per Linux, Aziende Linux in italia<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070921183605/http://www.e-linux.it/news_detail.php?id=2154 |data=21 settembre 2007 }}</ref><ref>[http://www.assemblee-nationale.fr/presse/divisionpresse/m01.asp Assemblée nationale : communiqué de presse<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.apitux.org/index.php?2012/02/02/181-retour-d-experience-sur-l-utilisation-du-systeme-ubuntu-gnu-linux-a-l-assemblee-nationale Retour d'expérience sur l'utilisation du système Ubuntu GNU-Linux à l'Assemblée Nationale - Enjeux du logiciel libre, standards ouverts et interopérabilité<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== La gendarmeria ===
 
dicembre [[2005]]: Dopo avere adottato [[OpenOffice.org]], la Gendarmeria francese ha deciso di adottare [[Mozilla Firefox|Firefox]] e [[Mozilla Thunderbird|Thunderbird]] nei suoi uffici<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.linuxvalley.it/news/news.php?IdNews=6673 |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Dopo le buone prestazioni ottenute con i software sopra citati è stata decisa la migrazione dal sistema operativo Windows ad una versione modificata della distribuzione Linux Ubuntu.
 
La versione sviluppata per la gendarmeria prende il nome di GendBuntu. Entro fine 2015 nel 90% delle postazioni informatiche, utilizzate nelle 4500 stazioni della Gendarmeria, sarà presente il sistema operativo GendBuntu.
 
Il risparmio stimato sarà di due milioni di euro annui.
 
https://www.ubuntu.com/products/casestudies/french-national-police-force-saves-2-million-year-ubuntu
 
== [[Germania]] ==
 
=== Comune di Monaco di Baviera ===
 
Nel maggio [[2003]] il comune di [[Monaco di Baviera]] ha annunciato<ref>[https://www.heise.de/newsticker/meldung/37126 heise online - Münchener Rathaus-SPD entscheidet sich für Linux [Update&#93;<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> un piano per migrare gradualmente, nell'arco di quattro anni, i propri sistemi informatici da Windows a Linux, tra cui diversi server [[Windows NT]], 14000 PC desktop e 16000 notebook. L'investimento previsto è di 35 milioni di euro.
 
Le motivazioni della proposta, più che per considerazioni economiche sono state considerazioni sull'accessibilità dei dati ma soprattutto la certezza di potere controllare nel dettaglio i codici sorgente. La proposta ha ricevuto l'approvazione di tutte le forze politiche locali tranne il partito conservatore CSU, che si è dichiarato fermamente contrario. Il progetto ha assunto il nome ufficiale di ''LiMux''.
 
Intorno alla metà del [[2004]] il progetto ha subito un brusco arresto in occasione della possibile approvazione da parte del parlamento europeo della normativa sui [[brevetti software]] in Europa. I timori sono dettati dai rischi che nel codice del software libero possano essere presenti violazioni di brevetto, e secondo {{citazione necessaria|alcuni studi}} si andrebbe da poche decine a 238, di cui alcuni Microsoft. Per definire meglio la situazione è stata commissionato ad un gruppo di esperti legali, tra cui [[Bernhard Frohwitter]], esperto in proprietà intellettuali, uno studio dell'impatto che la decisione europea avrebbe sul progetto. In seguito ai pareri rassicuranti uniti al sostegno del governo tedesco e alla determinazione degli ideatori, il progetto è quindi ripreso, sebbene con forti ritardi<ref>[http://punto-informatico.it/p.asp?i=49829 Punto informatico]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.cwi.it/showPage.php?id=9699&template=articoli Computerwordonline] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. A dicembre 2013 il Comune ha dichiarato di aver terminato completamente la migrazione<ref>[http://www.cio.co.uk/news/change-management/munich-open-source-completed-successfully/ Munich open source switch 'completed successfully'<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141013085745/http://www.cio.co.uk/news/change-management/munich-open-source-completed-successfully/ |data=13 ottobre 2014 }}</ref>.
 
=== Schwäbisch Hall ===
 
Schwäbisch Hall aggiornò le proprie 400 workstation a Linux nel 2002. Le motivazioni principali furono i costi e una maggiore sicurezza data dal software libero.
 
== [[Russia]] ==
 
=== Il governo ===
Nell'ottobre 2003 il ministero russo all'informatizzazione ha stipulato un accordo con [[IBM]]
per avviare un "Centro di competenza Linux". Enti pubblici, istituzioni educative ed aziende
possono testare prodotti, ottenere supporto, consulenza, formazione e certificazione.
Speranza del governo è che questa iniziativa permetta alle aziende locali di acquisire conoscenze
nel settore e acquisire competitività a livello mondiale<ref>[http://punto-informatico.it/p.aspx?i=45572 Punto informatico, ottobre 2003]</ref>.
 
Il decreto n° 2299-р del 17 ottobre 2010 ordina le autorità federali e le istituzioni di bilancio a fruire di [[software libero]].<ref>{{Cita web|http://old.computerra.ru/vision/609608/|Звезда по имени Linux: почему "военные" ОС прочнее|16 febbraio 2017|lingua=ru|data=10 maggio 2011}}</ref>
{{Vedi anche|Astra Linux}}
 
== [[Spagna]] ==
 
=== Estremadura ===
 
La regione autonoma dell'[[Estremadura]] ha annunciato nel 2012 la migrazione a [[Linux]] [[Debian]] per i 40.000 computer dell'amministrazione regionale dopo aver adottato già linux per il servizio sanitario pubblico e le scuole<ref>[http://www.hwjournal.net/desktop/la-spagna-converte-40-000-pc-allopen-source-9433 La Spagna converte 40.000 pc all'open source | HwJournal.net<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121110200145/http://www.hwjournal.net/desktop/la-spagna-converte-40-000-pc-allopen-source-9433 |data=10 novembre 2012 }}</ref>.
 
== [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ==
=== Lo stato del Massachusetts ===
Nell'agosto [[2005]] lo Stato del [[Massachusetts]] ha deliberato di utilizzare software libero per la propria documentazione ufficiale.
 
Il Massachusetts è stato il primo Stato degli USA ad affrontare la questione dell'utilizzo di formati aperti nei documenti pubblici.
 
Su annuncio di [[Eric Kriss]], segretario di stato per l'Amministrazione e le Finanze<ref>[http://www.mass.gov/eoaf/open_formats_comments.html Executive Office of Administration & Finance - Mass.Gov<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, il Massachusetts ha convocato un summit sull'open [[Format televisivo|format]] summit il 9 giugno 2005. Tra gli intervenuti il Segretario Kriss, il CIO Peter Quinn, e rappresentanti di formati proprietari e aperti.
 
Il 31 agosto 2005, il Massachusetts ha pubblicato una bozza della sua politica sull'open [[Format televisivo|format]] che appoggia esplicitamente il formato OASIS [[OpenDocument]] a partire dal 2007, il primo Stato a compiere un'azione del genere.
L'implicazione per i commercianti di software è che i loro prodotti devono supportare gli open [[Format televisivo|format]] a partire dal 2007, altrimenti verranno rimossi dalle scrivanie degli impiegati.
[[Microsoft Office]], che {{chiarire|attualmente|quando?}} fornisce la quasi totalità delle applicazioni per ufficio sui computer governativi del Massachusetts, ha risposto sottomettendo la sua tecnologia di formato di documenti, Office Open XML (Extensible Markup Language), all'Ecma International, un ente di standardizzazione.
Il formato è co-sponsorizzato da Apple, Barclays Capital, BP, the British Library, Essilor, Intel Corporation, Microsoft, NextPage Inc., Statoil ASA and Toshiba. La prossima versione di Microsoft Office, che arriverà il prossimo anno, salverà i documenti in questo formato.
 
Peter Quinn ha annunciato le sue dimissioni il 28 dicembre 2005, citando la controversia sorta intorno alla politica dell'open.
 
== [[Svizzera]] ==
=== Il governo ===
{{s sezione|software}}
Dicembre [[2005]]: 3000 server migrati a Linux<ref>[http://www.prnewswire.com/cgi-bin/stories.pl?ACCT=104&STORY=/www/story/12-13-2005/0004232908&EDATE= Novell Secures Major Enterprise Linux Agreement With Swiss Government<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== [[Austria]] ==
=== Vienna ===
Nel 2005 migrò da Microsoft Office 2002 a OpenOffice.org e cambiò i propri server Microsoft Windows 2000 a Gnu/linux
 
== [[India]] ==
 
=== Kerala ===
Grazie al progetto IT@School nel Kerala fu adottato software libero e opensource per le scuole
 
=== Assam ===
Il governo di Assam fece dell'opensource una parte del proprio programma politico
 
== [[Romania]] ==
=== Librerie pubbliche ===
IOSSPL è un progetto OpenSource usato per le librerie pubbliche.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Mariella Berra, Angelo Raffaele Meo, ''Libertà di software, hardware e conoscenza''. 2006. ISBN 88-339-1646-4
 
== Voci correlate ==
* [[Centro elaborazione dati]]
* [[Codice dell'amministrazione digitale]]
* [[DigitPA]]
* [[Digital divide]]
* [[Digital rights management]]
* [[Software libero]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
* {{Interprogetto/notizia|La città di Monaco di Baviera sceglie Debian per i suoi 14000 pc|data=29 aprile 2005}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://linguistico.sourceforge.net/wiki/doku.php?id=casi_d_uso|titolo=Elenchi di casi d'uso del software libero}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Software libero}}
{{Portale|Giappone}}
 
[[Categoria:DocumentazioneComuni deldella softwareprefettura liberodi Fukuoka]]