Everso II degli Anguillara e Fukuchi: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati della prefettura di Fukuoka}}
{{Aristocratico
{{Divisione amministrativa
|nome = Everso II degli Anguillara
|Nome = Fukuchi
|titolo = [[Conte]] di [[Anguillara Sabazia|Anguillara]]
|Nome ufficiale = 福智町
|stemma = Monti - Ospedale del Salvatore a p S Giovanni - stemma di everso II dell anguillara 1120039.JPG
|Panorama =
|immagine = Everso II degli Anguillara.jpg
|Didascalia =
|legenda = Il conte Everso II degli Anguillara
|Bandiera =
|inizio reggenza = [[1401]]-[[1464]]
|Stemma =
|predecessore = Dolce I degli Anguillara
|Stato = JPN
|successore = Deifobo degli Anguillara
|Grado amministrativo = 5
|trattamento = [[Conte]]
|Tipo = [[Cittadina del Giappone|cittadina]]
|consorte = Francesca Orsini
|Divisione amm grado 1 = Kyūshū
|dinastia = [[Anguillara (famiglia)|Anguillara]]
|Divisione amm grado 2 = Fukuoka
|padre = Dolce I degli Anguillara
|Divisione amm grado 4 = Tagawa
|madre = Battista Orsini
|Divisione amm grado 3 = no
|data di nascita = [[1398]] circa
|Amministratore locale =
|luogo di nascita =
|Partito =
|data di morte = 4 settembre [[1464]]
|Data elezione =
|luogo di morte = [[Cerveteri]]
|Data istituzione =
|figli = Deifobo (padre di Ascanio e Giacomo), Francesco, Battistina (sposò Pier Bertoldo Farnese)
|Data soppressione =
|sepoltura = [[Basilica di Santa Maria Maggiore]], [[Roma]]
|Latitudine decimale = 33.683333
|religione = [[Cattolicesimo]]
|Longitudine decimale = 130.783333
}}
|Latitudine gradi =
{{Infobox militare
|Latitudine minuti =
|Nome = Everso II degli Anguillara
|Latitudine secondi =
|Immagine =
|Latitudine NS =
|Didascalia =
|Longitudine gradi =
|Data_di_nascita = [[1398]] circa
|Longitudine minuti =
|Nato_a =
|Longitudine secondi =
|Data_di_morte = 14 settembre [[1464]]
|Longitudine EW =
|Morto_a = [[Cerveteri]]
|Altitudine =
|Nazione_servita = [[File:Flag of the Papal States (pre 1808).svg|20px|border]] [[Stato Pontificio]]<br />[[File:Bandera de Nápoles - Trastámara.svg|20px|border]] [[Regno di Napoli]]
|Superficie = 42.04
|Forza_armata = [[Esercito dello Stato della Chiesa]]
|Note superficie =
|Grado = [[Capitano Generale]]
|Abitanti = 25541
|Guerre = [[Colonna (famiglia)|Colonna]], [[Ducato di Milano]], [[Regno di Napoli]], [[Principato di Piombino]]
|Note abitanti =
|Battaglie = [[Ronciglione]], [[Vetralla]], [[Caprarola]], [[Carbognano]], [[Perugia]]
|Aggiornamento abitanti = 2005
|Anni_di_servizio = [[1416]]-[[1461]]
|Sottodivisioni =
|Cause_della_morte = Morte naturale
|Divisioni confinanti =
|Luogo_di_sepoltura = [[Basilica di Santa Maria Maggiore]]
|Lingue =
}}
|Codice postale =
{{Bio
|Prefisso =
|Nome = Everso II degli
|Fuso orario =
|Cognome = Anguillara
|Codice statistico =
|Sesso = M
|Codice catastale =
|LuogoNascita =
|Targa =
|GiornoMeseNascita =
|Nome abitanti =
|AnnoNascita = [[1398]] circa<ref>Fumagalli, pag. 382</ref>
|Patrono =
|LuogoMorte = Cerveteri
|Festivo =
|GiornoMeseMorte = 4 settembre
|Mappa = Fukuchi in Fukuoka Prefecture Ja.svg
|AnnoMorte = 1464
|Didascalia mappa =
|Epoca = 1400
|Attività = condottiero
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[conte]] di [[Anguillara Sabazia|Anguillara]] e [[Signore (titolo nobiliare)|signore]] di molti feudi
}}
 
{{nihongo|'''Fukuchi'''|福智町}} è una [[Cittadina del Giappone|cittadina giapponese]] della [[prefettura di Fukuoka]].
Nacque (forse ad [[Anguillara Sabazia|Anguillara]], il cui castello, da anni in possesso della casata, in seguito ristrutturò)<ref>Fumagalli, pag.284</ref> verso la fine del [[XIV secolo]] da Dolce I, del ramo di [[Faleria|Stabia]], e da Battista [[Orsini]] di [[Nola]]. L'avo Everso I visse nel [[Trecento]]. Sposò Francesca [[Orsini]] dalla quale ebbe tre figli legittimi. La prole naturale era ragguardevole.<ref>Gnoli, pag. 35</ref>
 
== BiografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
Così illustra [[Gaetano Moroni]] l'[[Arma (araldica)|arme]] di Everso «morione sormontato dal cimiero da cui esce un mezzo cinghiale che tiene fra denti un'anguilla"''; e così ne descrive la presenza sul muro dell'Ospedale di s. Giovanni: ''"arme che vedesi ripetuta nel muro esterno dell'Ospedale del ss. Salvatore presso s. Giovanni in Laterano, in memoria delle benefiche lascite fattegli con testamento, colle quali fu fabbricato un nuovo braccio; in pentimento dell'iniquità e invasioni da lui commesse, e falsificatore delle monete di [[papa Niccolò V|Nicolò V]], [[papa Callisto III|Calisto III]] e [[papa Pio II|Pio II]]. I figli seguendo le cattive vestigia del padre furono puniti da Paolo II, togliendo loro l'Anguillara con 11 luoghi fortissimi, non molto lontani da Roma, tali resi da Everso II pel genio particolare che avea nel fabbricare torri e fortificazioni onde sostenersi nelle sue prepotenze».
 
Lo stemma generale della [[Anguillara (famiglia)|famiglia Anguillara]] era: ''d'argento a due anguille d'azzurro, poste in croce di Sant'Andrea, al cingolo militare, quale bordura, dentata d'argento e di rosso''.<ref>Amayden, p. 22</ref>
 
Diventato conte di Anguillara fin da bambino, sotto la tutela della madre, nel primo trentennio del XV secolo il già temibile Everso era signore di ampi domini: di [[Cerveteri]], [[Carbognano]], [[Caprarola]], [[Ronciglione]], [[Capranica]], [[Vetralla]], [[Santa Severa (Santa Marinella)|Santa Severa]], [[Blera|San Giovenale]], [[Guidonia Montecelio|Monticelli]], [[Santa Pupa#Il castello|Santa Pupa]].<ref>Fumagalli, p. 283</ref> Nel [[1416]] provocò lo sdegno degli abitanti di [[Sutri]] perché aveva compiuto scorrerie nei loro territori e aveva fatto dei prigionieri. Nel [[1431]], essendo commissario del patrocinio di [[Patrimonio di san Pietro|San Pietro in Tuscio]], si poneva al servizio di [[papa Eugenio IV]] in occasione della guerra contro i [[Colonna (famiglia)|Colonna]] e stipulava un accordo col [[protonotario apostolico]] [[Francesco Condulmer]]. Combatté per lo [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]] e fu amico dei migliori condottieri suoi contemporanei. Nemico acerrimo dei [[Di Vico]], ne smantellò il castello di [[Ronciglione]]; nel [[1432]] attaccò [[Vetralla]], insieme a [[Giovanni Mostarda]]. Per essersi indignato con il pontefice, non prese parte alla guerra contro [[Braccio da Montone]]; ma quando fu rifatta la pace, arrivò ancora in tempo a respingere il signore di [[Perugia]] e nello stesso anno [[1433]] ne pose in fuga il commissario [[Angelo Roncone]] che aveva messo a sacco il villaggio di [[Blera|Bieda]].<ref>Lozzi Bonaventura, p. 33</ref>
 
Un anno dopo sostenne la [[Stato Pontificio|Chiesa]] contro il [[Governanti di Milano|duca di Milano]] [[Filippo Maria Visconti]] e si rappacificò col Fortebraccio. Pose sotto assedio [[Tolfa]] ma questa si arrese nel [[1435]] soltanto a [[Dolce II degli Anguillara|Dolce II]], fratello di Everso.<ref>Massimo, p. 12</ref>
 
Nei saccheggi fatti per propria iniziativa contro il prefetto di Vico, a [[Vetralla]], [[Caprarola]], [[Corbara (Italia)|Casamola]] e [[Carbognano]] portò via un ricco bottino. Il Vico chiese protezione ai viterbesi e a [[Francesco Sforza]], senza alcun esito; mentre Everso aiutato dal [[Giovanni Vitelleschi]], riuscì a sconfiggere [[Di Vico|Giacomo Castelli di Vico]], ultimo della sua famiglia ad esercitare quella carica, traendo da questa impresa vantaggiosissimi frutti.<ref>Gnoli, p. 34</ref>
 
Nel [[1436]] contrastò [[Antonio da Pontedera]], nemico del Papa e lo costrinse a ritirarsi in [[Campagna e Marittima|Marittima]]. Morto costui continuò a provocare i Colonnesi, perpetrando razzie nella zona di [[Castelnuovo di Porto|Castelnuovo]] e causando seri danni. Il [[Giovanni Vitelleschi|patriarca Vitelleschi]], al contrario, ebbe sempre fiducia in Everso, che gli fu fedele e devoto. Fu insignito dell'ambito [[Ordine dell'Ermellino]] e si dimostrò appassionato di architettura: fece ricostruire la torre a Roma, il palazzo baronale di Anguillara, i castelli di Capranica e di Faleria,<ref>''Anguillara Sabazia e dintorni'', p. 18</ref>
 
Nel [[1438]], fatte alcune incursioni nei castelli di [[Orvieto]], si accinse all'impresa contro [[Corrado III Trinci]] signore di [[Foligno]]; ma senza insistere per paura del duca di Milano. A [[Castel Sant'Angelo]], nel [[1440]], tentò di liberare il Vitelleschi prigioniero, ma fallì nella sua impresa. Passò al servizio del cardinale legato [[Ludovico Scarampi Mezzarota]], per il quale combatté contro il [[Piccinino]] e il re di Napoli [[Alfonso V d'Aragona]]. Dopo un anno di neutralità durante la lotta tra lo Sforza e la Chiesa, si decise nel [[1442]] a battersi per il Papa.<ref>Sora, p. 5</ref>
 
Nel [[1448]] lo ritroviamo a combattere contro Alfonso d'Aragona, nell'assedio di [[Piombino]], in aiuto di [[Rinaldo Orsini (1402-1450)|Rinaldo Orsini]], per cui venne bandito dal re.
 
Nel 1452 era al servizio degli aragonesi. Aiutò lungamente e tenacemente nelle [[Marche]] tutti i ribelli del Papa, ignorando gli anatemi e le scomuniche lanciati da [[Papa Niccolò V|Niccolò V]].
 
L'annessione della contea di [[Tagliacozzo]], voluta dal nuovo [[papa Callisto III]] (1455), provocò un conflitto tra Everso e [[Napoleone Orsini (condottiero)|Napoleone Orsini]] e la conseguente alleanza tra l'Anguillara e i Colonna. Solo [[papa Pio II]], successore di Callisto, riuscì a pacificare i due condottieri nel [[1458]].<ref>Amayden, p. 23</ref>
 
Avendogli il Papa contestato il possesso di [[Vico nel Lazio|Vico]] per darlo al nipote [[Pier Luigi Borgia]], Everso occupò [[Assisi]] e [[Nocera Umbra]], prese a tradimento [[Viterbo]], e progettò di impadronirsi di Roma, durante una visita del pontefice a [[Siena]]<!-- Niccolò Piccinino era morto nel 1444 -->.
 
Tiranno e spregiudicato, nel [[1461]] meditò addirittura di far uccidere il [[Papa|Vicario di Cristo]]. Infine dopo qualche ulteriore tentativo di resistenza, si ritirò nei suoi domini e mori, anziano e probabilmente per cause naturali, nella rocca di [[Cerveteri]] il 4 settembre [[1464]].
Fu sepolto, accanto al padre Dolce I, nella [[Basilica di Santa Maria Maggiore]].<ref>Sora, p. 6</ref>
 
Il [[papa Paolo II]], facendo leva sulla scarsa presenza della famiglia nella [[Curia romana]], indebolì la potenza degli Anguillara lasciando che i loro feudi venissero attribuiti in gran parte agli Orsini loro principali rivali e allontanò i figli di Everso: Francesco, sposo di Lucrezia Farnese, morì nelle carceri di [[Castel Sant'Angelo]] nel 1471; il primogenito Deifobo (consorte di Maria Orsini e della veneziana Caterina Colonna) riuscì a farsi accogliere nella [[repubblica di Venezia]] dove visse fino al 1490. La discendenza legittima di Everso II non esisteva più. A Roma sopravvisse, invece, il ramo di [[Ceri (Cerveteri)|Ceri]], estinto nel Settecento.<ref>Massimo, p. 13</ref>
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:FortezzaDegliAnguillaraByRoeslerFranz.jpg|La fortezza romana degli Anguillara nel 1880 ([[Ettore Roesler Franz]])
File:Torre degli Anguillara Roma.jpg|La torre degli Anguillara a Roma
File:Comune - Anguillara Sabazia.JPG|Il palazzo baronale ad [[Anguillara Sabazia]]
File:Capranica - Castello degli Anguillara e Torre Orologio 1.JPG|Il castello degli Anguillara a [[Capranica]]
File:Faleria02.JPG|Il castello degli Anguillara a [[Faleria]]
File:(Claudius Ziehr) Cerveteri 001.jpg|La rocca di [[Cerveteri]], poi castello Ruspoli
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* AA. VV., ''Anguillara Sabazia e dintorni. Passeggiando tra storia e natura'', Comune di Anguillara Sabazia 2008.
* Teodoro Amayden, ''Storia delle famiglie romane'', Forni, Bologna 1979.
* Feliciano Bussi, ''Istoria della città di Viterbo'', Bernabò, Roma-Viterbo 1742.
* Ignazio Ciampi, ''Cronache e statuti della città di Viterbo'', Forni, Bologna 1872.
* Edoardo Fumagalli, ''Documenti sforzeschi su Everso dell'Anguillara e i suoi figli'', in ''Vita e Pensiero'', anno 60, fasc. 2, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma 1986.
* Umberto Gnoli, ''La famille et le Palais des Anguillara à Rome'', Impr. Cooperative Sociale, Paris 1901.
* Maria Antonietta Lozzi Bonaventura, ''Abbazie, boschi e castelli'', vol. 1, Iter, Subiaco 1990.
* Carlo Camillo Massimo, ''La torre degli Anguillara'', Roma 1847.
* Luigi Ranghiasci, ''Memorie storiche della città di Nepi e dei suoi dintorni'', Todi 1845.
* Vittorina Sora, ''I conti di Anguillara dalla loro origine al 1465'', in ''Archivio della Società Romana di Storia Patria'' XXX, Roma 1906.
 
== Voci correlate ==
* [[Anguillara (famiglia)]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://condottieridiventura.it/everso-dell-anguillara/| Condottieri di ventura - Everso dell'Anguillara}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Box successione
{{Portale|Giappone}}
|tipologia = precedenza titoli nobiliari
|carica = [[Conte]] di [[Anguillara Sabazia|Anguillara]]
|immagine = Monti - Ospedale del Salvatore a p S Giovanni - stemma di everso II dell anguillara 1120039.JPG
|periodo = [[1401]]-[[1464]]
|precedente = Dolce I degli Anguillara
|successivo = Deifobo degli Anguillara
}}
 
[[Categoria:Comuni della prefettura di Fukuoka]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie}}