Borgo San Dalmazzo e Loggia dei Cavalieri: differenze tra le pagine

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{{citazione|''maxima pars pulchritudinis civitatis Tervisii''|Statuto del Comune di Treviso, 1314|
{{Divisione amministrativa
}}
|Nome=Borgo San Dalmazzo
{{Edificio civile
|Panorama=Borgosandalmazzo panorama.jpg
|nome edificio = Loggia dei Cavalieri
|Didascalia=Panorama di Borgo San Dalmazzo dal belvedere della chiesa della Madonna di Monserrato
|immagine = La Loggia dei Cavalieri.jpg
|Bandiera=Borgo San Dalmazzo-Gonfalone.png
|didascalia = Loggia dei Cavalieri: Fronte sud-ovest
|Voce bandiera=
|paese = ITA
|Stemma=Borgo San Dalmazzo-Stemma.png
|divamm1 = {{IT-VEN}}
|Voce stemma=
|città = Treviso
|Stato=ITA
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|Grado amministrativo=3
|indirizzo =
|Divisione amm grado 1=Piemonte
|latitudine =
|Divisione amm grado 2=Cuneo
|longitudine =
|Amministratore locale=Gianpaolo Beretta
|coord titolo =
|Partito=[[lista civica]] ''Impegno per Borgo''
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|Data elezione=08/05/2012 - 1° mandato
|periodo costruzione = [[1276]]-[[1276|77]]
|Data istituzione=
|inaugurazione =
|Altitudine=636 (min 574 - max 1.268)
|demolito =
|Superficie=22.34
|distrutto =
|Note superficie=
|ricostruito =
|Abitanti=12635
|uso =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2011.
|altezza =
|Aggiornamento abitanti=31-08-2011
|altezza antenna/guglia =
|Sottodivisioni=Beguda, Cascina Bruna, Cascina Fioretti, Madonna Bruna, Sant'Antonio Aradolo, Tetto Albaretti, Tetto Turutun Sottano
|altezza tetto =
|Divisioni confinanti=[[Boves]], [[Cuneo]], [[Gaiola]], [[Moiola]], [[Roccasparvera]], [[Roccavione]], [[Valdieri]], [[Vignolo]]
|altezza ultimo piano =
|Prefisso=[[0171]]
|piani =
|Zona sismica=3A
|area calpestabile =
|Gradi giorno=
|ascensori =
|Diffusività=
|costo =
|Nome abitanti=borgarini
|architetto =
taja gorge (nome folkloristico)
|ingegnere =
|Patrono=[[san Dalmazzo]]
|appaltatore =
|Festivo=5 dicembre
|costruttore =
|PIL=
|proprietario =
|PIL procapite=
|committente =
|Mappa=
|Didascalia mappa=
}}
 
La '''Loggia dei cavalieri''' (in latino: ''lobia'' o ''loggia militum'') è un edificio tra i più rappresentativi del centro storico di [[Treviso]]. È situata all'incrocio tra via Martiri della Libertà e via Indipendenza (agli antichi ''[[decumano|decumanus]]'' e ''[[Cardine (storia romana)|cardo]]'' ''maximi''), probabilmente nel luogo dell'antico [[Forum (luogo)|foro]] della ''Tarvisium'' romana.
'''Borgo San Dalmazzo''' (''Ël Borgh San Dalmass'' o ''Ël Borgh'' in [[Lingua piemontese|piemontese]], ''Lo Borg'' o ''Lo Borg Sant Dalmatz'' in [[Lingua occitana|occitano]]) è un [[comune italiano]] di 12.635 abitanti della [[provincia di Cuneo]], in [[Piemonte]].
 
Simbolo del potere politico assunto dai nobili nel periodo del [[Comune medievale|Libero Comune]], fu costruita durante la [[Podestà di Treviso|podesteria]] di Giacomo (o Andrea) da Perugia ([[1276]]-[[1276|77]]) come luogo di convegni, conversazioni, giochi per la nobiltà, i ''Cavalieri'', appunto.
Fa parte della [[Comunità montana Valle Stura]]<ref>{{Cita web|url=http://www.vallestura.net/download/nuovo_statuto_2010.pdf|titolo=Statuto della comunità montana Valle Stura|accesso=1º luglio 2011}}</ref>.
 
La Loggia è un esempio di [[Architettura romanica|romanico]] trevigiano, qui influenzato dall'[[architettura bizantina]].
== Geografia ==
Il territorio comunale di Borgo San Dalmazzo è situato a sud-ovest del centro cittadino del [[Cuneo|capoluogo provinciale]] (da cui dista una decina di chilometri), segnatamente alla confluenza delle arterie stradali [[Strada statale 21 della Maddalena|SS 21]] (che raggiunge il confine con la [[Francia]] attraverso la [[Valle Stura di Demonte]] ed il [[Colle della Maddalena]]) e [[Strada statale 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja|SS 20]] (anch'essa terminante oltreconfine, dopo aver attraversato la [[Valle Vermenagna]] ed il [[Colle di Tenda]]).
 
L'abitato è delimitato dal corso dei torrenti [[Stura di Demonte]] e [[torrente Gesso|Gesso]].
 
== Storia ==
Sebbene il cronista [[Bartolomeo Zuccato]] dichiari che la costruzione avvenne nel [[1194]], sotto la podesteria di [[Gigo Burro]] (incerta tra il [[1194]] e il [[1198]]-[[1199|99]]),<ref>Bartolomeo Zuccato, ''Cronaca'', p. 270.</ref> l'iscrizione trovata sotto il cornicione fa sorgere il dubbio che l'edificio sia stato costruito tra [[1276]] e il [[1277]], tempo della podesteria di Giacomo da Perugia.<ref>Molte fonti riportano in alternativa il nome "Andrea". Oltre ai luoghi di Marchesan, Bailo e Coletti richiamati nel periodo successivo, il nome "Giacomo" viene accettato anche da Renucci in ''La Loggia dei Cavalieri in Treviso'', p.26. e Manzato in ''Storia di Treviso'', II vol., p.445.</ref> Tale iscrizione, come sostiene [[Angelo Marchesan]],<ref>Angelo Marchesan, ''Treviso medievale'', voll. II, pp. 70-75.</ref> potrebbe invero riferirsi alla sola decorazione pittorica, ad avviso di [[Luigi Bailo]]<ref>Luigi Bailo, ''Guida della Città di Treviso'', p.21.</ref> e [[Luigi Coletti]],<ref>Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', p.35.</ref> invece, la generica espressione ''hoc opus factum est'' in una scritta che doveva occupare tutto un lato del monumento si riferirebbe all'intero edificio.
Il comune si chiamava Pedona poi divenuto Borgo San [[Dalmazzo di Pedona|Dalmazzo]].
 
Già alla fine del Quattrocento la loggia, otturate le ampie arcate e chiusa da portoni, divenne magazzino, come dimostrano i numerosi contratti stipulati dai rappresentanti del Collegio dei nobili. Furono in seguito addossate numerose costruzioni.
Il 6 agosto [[1162]] morì a Borgo San Dalmazzo il principe aragonese e Conte di Barcellona, [[Ramon Berenguer IV|Raimondo Berengario IV]], che doveva incontrarsi a [[Torino]] con l'imperatore [[Federico Barbarossa]].
 
Andato sempre più in abbandono il monumento rischiò di scomparire prima, alla fine del [[XIX secolo]], quando ne fu proposta la demolizione per creare una piazza, quindi durante il [[bombardamento di Treviso]] del [[1944]].<ref>[https://www.flickr.com/photos/societa-iconografica-trivigiana/5936660609/in/photostream Foto] della loggia l'indomani del bombardamento.</ref>
Durante la [[seconda guerra mondiale]], dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]], un migliaio di profughi ebrei varcò il confine in una dura marcia attraverso le Alpi nella speranza di trovare rifugio in Italia. Ad attenderlo trovò però le SS tedesche che riuscirono a catturare 349 di quegli esuli, rinchiudendoli [[Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo|nell'ex-caserma degli Alpini a Borgo San Dalmazzo]] dalla quale furono deportati il 21 novembre 1943 verso [[Auschwitz]] (solo 9 di essi sopravviveranno)<ref>Alberto Cavaglion, ''Nella notte straniera. Gli ebrei di Saint Martin Vésubie, 8 settembre – 21 novembre 1943'' (L'Arciere: Cuneo 2003).</ref>. La popolazione locale, sotto la guida del parroco don [[Raimondo Viale]], si prodigò ad alleviare le sofferenze dei prigionieri durante il periodo di internamento nel paese, ma soprattutto dette rifugio alle centinaia di quelli che erano riusciti ad evitare la cattura, nascondendoli nella zona o aiutandoli a raggiungere luoghi sicuri, in collaborazione con la rete clandestina di aiuti [[DELASEM]]. Le persone salvate furono centinaia. Il 20 settembre [[1998]] una piazza del paese è stata intitolata a don Raimondo Viale, al quale nel 2000 è stata riconosciuta l'onorificenza di [[giusti tra le nazioni|Giusto tra le nazioni]] dall'Istituto [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]]<ref>Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, ''I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45'' (Mondadori: Milano 2006), pp. 235-236.</ref>.
=== Simboli ===
[[File:Borgo San Dalmazzo-Gonfalone2.png|thumb|left|upright=0.5|Gonfalone in uso fino al 1995.]]
Lo stemma comunale, concesso con [[Decreto del presidente della Repubblica]] del 17 ottobre 1995<ref name="araldico">[http://151.12.58.148:8080/comuni/ Borgo San Dalmazzo, Cuneo, Piemonte, Italia - collocazione: busta 073, fascicolo 8143 - categoria Comuni] - ''Ufficio Araldico dell'[[Archivio Centrale dello Stato]]''</ref>, presenta la seguente blasonatura:
 
Il restauro è avvenuto in più fasi: nei primi anni del Novecento si provvide a demolire gli edifici aprendo le attuali piazza Carducci e piazza Crispi,<ref>[https://www.flickr.com/photos/societa-iconografica-trivigiana/5937446980/in/photostream Foto] di "piazza Esperia", oggi Crispi, vista attraverso un arco della loggia</ref> [[Ferdinando Forlati]] intervenne quindi dopo il bombardamento, un più radicale restauro fu affrontato alla fine degli anni ottanta.
{{Citazione|D'azzurro, al San Dalmazzo, visto di tre quarti, con la testa in maestà, con il viso, avambracci, mani, ginocchio, parte della gamba, di carnagione, con lo stivaletto di cuoio al naturale, con la daga di argento al fianco, con l'elmo di argento ornato dal pennacchio di rosso, con la corazza di argento, caricata dalla croce mauriziana d'oro, con breve tunica di azzurro, con il mantello di rosso, calcante il cavallo baio al naturale, imbrigliato e gualdrappato di nero, passante sulla campagna d'oro, gli arti del cavallo attraversanti, il Santo tenente con la mano destra l'asta posta in banda, di nero, con il gagliardetto bifido di argento, caricato dalla crocetta greca di rosso, sventolante a sinistra, e con la mano sinistra la briglia del cavallo. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero, DEO DUCE VICTOR ERIS (''sotto la guida di Dio, vincerai''). Ornamenti esteriori da Città.}}
 
Nell'autunno 2013, nell'ambito di nuove operazioni di manutenzione e restauro, sono state scoperte porzioni di affreschi nell'infradosso delle volte.<ref>[http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/10/12/news/scoperti-ai-trecento-affreschi-medievali-1.7910918 Scoperti affreschi medievali ai Trecento], ''La Tribuna di Treviso'', 12 ottobre 2013.</ref>
Il gonfalone, concesso nella medesima data, è costituito da un drappo rosso ornato con ricami d'argento e caricato della suddetta arma. Esso ha sostituito il vessillo precedentemente in uso, di colore azzurrino e recante uno stemma con ornamenti differenti.
 
Nel corso dell'anno la Loggia dei Cavalieri viene utilizzata per mercatini di libri antichi, convegni, mostre artistiche, concerti e rassegne musicali.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine=Corona di città.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città
|motivazione = [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] del 26 luglio 1984
|luogo=[[Roma]]<ref name="araldico" />
}}
 
==Descrizione==
{{Onorificenze
===Architettura===
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
[[File:La Loggia dei Cavalieri dietro.jpg|thumb|Fronte nord-est]]
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al merito civile
La costruzione [[laterizio]], in parte intonacato, ad un unico vano a pianta trapezoidale dai lati quasi uguali, sorge sopra uno [[Zoccolo (architettura)|zoccolo]] con gradone in pietra viva.
|collegamento_onorificenza= Merito civile
|motivazione=Comune situato in prossimità del confine con la Francia, all'indomani dell'armistizio, sebbene occupato dalla truppe tedesche, accoglieva numerosi transfughi ebrei, fornendo loro rifugio e sostentamento. Partecipava attivamente alla lotta di liberazione con sacrificio eroico di numerosi suoi figli e sopportava con indomito coraggio e dignitosa fierezza le rappresaglie del nemico, offendo splendido esempio di spirito di abnegazione e di amor patrio<ref>[http://comune.borgosandalmazzo.cn.it/citta/storia.html Storia] - ''comune.borgosandalmazzo.cn.it''</ref>
|luogo=[[Roma]], 19 aprile 2001<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=45823 Dettaglio del conferimento: Borgo San Dalmazzo, comune di] - ''quirinale.it''</ref>
}}
 
La parete a nord-ovest è liscia e compatta; su ciascuna delle altre tre si aprono cinque grandi [[Arco (architettura)|archi]] a tutto sesto, sorgenti da colonne poggianti su basso parapetto interrotto, in corrispondenza degli archi centrali e di due laterali, per permettere l'accesso alla loggia. Le colonne in pietra viva, di un sol pezzo, hanno sezione quadrangolare, [[capitello]] a piramide tronca rovesciata liscio a collarino. Gli archi agli angoli si saldano a solide spalle in muratura.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* Chiesa parrocchiale di [[San Dalmazzo]] ([[XI secolo]]); già abbazia di San Dalmazzo di Pedona, fondata in epoca longobarda<ref>[http://www.comune.borgosandalmazzo.cn.it/citta/monumenti.html Storia dell'Abbazia] - ''comune.borgosandalmazzo.cn.it''</ref> dai monaci dell'[[Abbazia di San Colombano]] di [[Bobbio]] (PC)<ref>[http://www.arteefede.com/benicult/articolo.php?file=DIOCESI%203.htm CRISTIANESIMO PRIMA DELLA DIOCESI - Secoli VII-VIII: LE ABBAZIE]</ref>
* Chiesa parrocchiale di Gesù Lavoratore (anni 1960)
* Chiesa della Confraternita di [[San Giovanni Decollato]]
* Cappella di [[Sant'Anna]] o di Nostra Signora del Beale
* Cappella di [[San Rocco]]
* Cappella di [[San Magno]]
* Santuario della Madonna di Monserrato
* Chiesa parrocchiale di Madonna Bruna
* Cappella Madonna della Neve, in frazione Beguda
 
Nel centro (non corrispondente però con il centro statico del tetto) una importante colonna in [[pietra d'Istria]] su triplice [[Dado (architettura)|dado]] in pietra e mattoni con capitello a piramide tronca ad angoli smussati.
===Architetture civili===
* Torre civica
 
La copertura in [[Coppo (tegola)|coppi]] è sorretta da una complessa struttura di travi lignee. Il coperto sporge dai tre lati aperti sorretto da [[Modiglione|modiglioni]] in legno a profilo seghettato.
=== Musei ===
* Cripta dell'Abbazia di San Dalmazzo di Pedona
 
===Decorazione===
<gallery>
[[File:La Loggia dei Cavalieri interno.jpg|left|thumb|Interno]]
Immagine:Borgosandalmazzo chiesa san dalmazzo.jpg|Chiesa parrocchiale di San Dalmazzo
La loggia è stata decorata ad [[affresco]] in due momenti e gli starti di intonaco risultano oggi per lo più sovrapposti. La prima decorazione fu probabilmente realizzata tra [[1276]] e il [[1277]]. Il secondo starato di affreschi è databile [[1313]]-[[1314|14]], in seguito alla rivoluzione aristocratica che portò alla cacciata dei [[da Camino]].
Immagine:Borgosandalmazzo_santuario_madonna_monserrato.jpg|Santuario della Madonna di Monserrato
Immagine:Borgo san dalmazzo torre civica.jpg|Torre civica nel centro storico
</gallery>
 
Gli affreschi sono stati riprodotti in acquarello da [[Enrico Stummel]], [[Enrico Nono]] e soprattutto da [[Antonio Carlini]] il quale mise in luce l'iscrizione sottostante il cornicione e ipotizzò un modello ricostruttivo del monumento.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Borgo San Dalmazzo}}
 
Della decorazione più antica è ancora visibile l'iscrizione in grandi caratteri [[Onciale|onciali]] romanici neri su bianco:
== Cultura ==
{{citazione|''Hoc opus factum est tempore nobili[s dni d]ni Andreae de dno Iacobo de Perusio Pot. T...''}}
Analogamente a vari comuni piemontesi, gli abitanti di Borgo San Dalmazzo hanno un [[soprannome]] in dialetto locale: ''Ij Tajagòrge'' (letteralmente "i tagliagole"). L'origine effettiva di tale soprannome è sconosciuta e finanche la traduzione è controversa: "gorgia" in [[occitano]] può infatti indicare anche un [[canale d'irrigazione]] scavato nella roccia, il che potrebbe ricollegarsi alla presenza di vari canali irrigui attraversanti il centro abitato borgarino, molti dei quali sono appunto scavati nelle rocce. In tale ottica ''tajagòrge'' potrebbe significare "intagliatore di canali".
Il rimanente di tale decorazione doveva essere a finti mattoni con qualche stemma<ref>Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', p. 32.</ref>.
 
== Tarantola e il Nano della Loggia ==
Un'ulteriore teoria associa tale soprannome all'evento della decapitazione di [[San Dalmazzo]], avvenuta in località ''Citeila''.<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/80500 San Dalmazio (Dalmazzo) di Pavia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, nell'edificio erano presenti un gran banco di libri usati ed antichi gestito dalla famiglia Tarantola, librai ambulanti originari di [[Pontremoli]], e il vicino banco di Tiziano Torzo, il "Nano della Loggia", che vendeva fiori, giocattoli ed antiquariato, "con una indovinata varietà di generi".<ref>Giovanni Netto, ''Guida di Treviso'', p. 254.</ref> "Tarantola" è divenuta in seguito una normale libreria in attività fino al [[2015]], mentre la bancarella di giocattoli, spostata in seguito al restauro nell'adiacente piazza Crispi, aveva già chiuso definitivamente nel 2005.<ref>''C'era una volta il Nano della Loggia'', [https://leisole.blogspot.it/2005/02/cera-una-volta-il-nano-della-loggia.html blogspot.it]</ref>
La tradizione [[roccavione]]se invece associa al soprannome il significato di "tagliagrondaie", indicando con "gòrgia" il terminale di grondaia o il doccione da cui esce l'acqua.<ref>[http://digidownload.libero.it/dotor43/vocab2.html vocabolario piemontese-italiano E-G<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Tale spiegazione ha origine da una leggenda satirica secondo la quale anticamente i borgarini, per rendere morbido il loro burro congelato durante l'inverno, l'avessero messo a scaldare sui tetti delle proprie abitazioni, ottenendone lo scioglimento. Rammaricati e stupiti dall'accaduto, tagliarono l'ultima estremità delle grondaie per recuperarlo.
 
=== Istruzione =Note==
<references/>
A Borgo San Dalmazzo hanno sede sei plessi scolastici (suddivisi in 3 scuole dell'infanzia, 2 scuole primarie e 1 scuola secondaria di primo grado), unificati in un unico istituto comprensivo.
 
=== EventiBibliografia ===
*Luigi Bailo, ''Guida della città di Treviso'', 1872.
* ''Fiera Fredda della [[Helix (zoologia)|Lumaca]]'' (5 dicembre)
*Angelo Marchesan, ''Treviso medievale, Istituzioni, usi, costumi, aneddoti, curiosità'', Treviso, 1923, 3<sup>a</sup> ristampa anastatica con presentazione e aggiornamento bibliografico di L. Gargan, Bologna, Atesa, 1990. ISBN 88-7037-022-4
* ''Un borgo di cioccolato'' (marzo)
*Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', Libreria dello Stato, Roma, 1935.
* ''Un borgo di sole'' (mesi estivi)
*Giovanni Netto, ''Guida di Treviso'', Edizioni LINT, Trieste, 1988.
 
*AA.VV., ''Storia di Treviso'', 4 volumi, a cura di Ernesto Brunetta, Marsilio, 1993.
=== Cucina ===
*Gianni Anselmi, a cura di, ''La Loggia dei Cavalieri in Treviso'', Treviso, 2000.
Dal punto di vista [[gastronomia|gastronomico]], Borgo San Dalmazzo è rinomata a livello internazionale per l'attività di [[elicicoltura]], vantando una cospicua tradizione culinaria inerente alla [[chiocciola]] ''[[Helix pomatia]] alpina''.
 
Tale consuetudine affonda le sue origini all'[[epoca romana]], ove la lumaca era considerata una pietanza pregiata e costosa; nel [[Medioevo]] essa venne invece declassata a cibo povero, ma comunque sostanzioso, consumato preferibilmente in periodi di carestia o in [[Quaresima]] e nei periodi di digiuno religioso (non essendo ritenuta classificabile né come [[carne]] né tantomeno come [[pesce]]). La tradizione gastronomica legata alla chiocciola prese stabilmente piede nel [[XX secolo]], con la diffusione degli allevamenti e l'organizzazione di fiere ed eventi a tema<ref>[http://comune.borgosandalmazzo.cn.it/elicicoltura.html Elicicoltura e gastronomia della lumaca] - ''comune.borgosandalmazzo.cn.it''</ref>.
 
== Persone legate a Borgo San Dalmazzo ==
* [[Marta Bassino]], sciatrice alpina
* [[Gianfranco Bianco]], giornalista
* [[Riccardo Boschiero]], partigiano, [[medaglia d'oro al valor militare]]
*[[Carlo Giuseppe Plura]], scultore e stuccatore svizzero-italiano
* [[Raimondo Viale]], parroco, iscritto tra i [[giusti tra le nazioni]] a [[Yad Vashem]] per la sua opera a favore degli [[ebrei]] durante l'[[Olocausto]]
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Tranvie ===
Tra il [[1877]] e il [[1948]] Borgo San Dalmazzo fu servita dalla [[tranvia Cuneo-Borgo San Dalmazzo-Demonte]].
 
=== Trasporto pubblico ===
{{vedi anche|Stazione di Borgo San Dalmazzo}}
Il paese è servito da una [[stazione ferroviaria]], ubicata sulla [[ferrovia Cuneo-Limone-Ventimiglia]], gestita da [[RFI]] e ove fermano i treni regionali operati da [[Trenitalia]]. Tra il [[1887]] e il [[1960]] la stazione fu anche capolinea della dismessa [[ferrovia Cuneo-Boves-Borgo San Dalmazzo]].
 
Inoltre a Borgo San Dalmazzo transita la linea automobilistica 1/ Cuneo-Roccavione della conurbazione di Cuneo, che collega il comune con la [[Cuneo|città di Cuneo]] e con il [[Roccavione|comune di Roccavione]] con una corsa ogni 30 minuti. Il comune è servito anche dagli autobus del trasporto pubblico extraurbano della provincia di Cuneo, federato sotto il consorzio ''GrandaBus''.
 
== Amministrazione ==
Si riporta di seguito l'elenco dei primi cittadini di Borgo San Dalmazzo dal [[secondo dopoguerra]].
[[File:Borgo san dalmazzo municipio.jpg|thumb|Il palazzo municipale]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|1º maggio [[1945]]
|29 aprile [[1946]]
|Luigi Perona
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|30 aprile [[1946]]
|[[1949]]
|Francesco Civalleri
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1949]]
|[[1951]]
|Sebastiano Forneris
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1951]]
|[[1956]]
|Michele Oggero
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1956]]
|[[1961]]
|Dalmazzo Rosso
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1961]]
|[[1964]]
|Dalmazzo Rosso
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]
|[[1970]]
|Dalmazzo Rosso
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|[[1971]]
|Giovanni Battista Viola
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1971]]
|[[1975]]
|Andrea Bonfiglio
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1975]]
|[[1980]]
|Andrea Bonfiglio
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1980]]
|[[1982]]
|Giuseppe Rosso
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1982]]
|[[1985]]
|Marco Borgogno
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1986]]
|Beltramo Angelo
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1986]]
|[[1990]]
|Marco Borgogno
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|18 giugno [[1990]]
|22 settembre [[1993]]
|Maurizio Zamprogna
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=700390&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Elezioni del 06 maggio 1990}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|22 settembre [[1993]]
|27 ottobre [[1993]]
|Lubatti Mauro
|
|[[Commissario prefettizio]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=3756&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Commissariato}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 ottobre [[1993]]
|13 giugno [[1994]]
|Lubatti Mauro
|
|[[Commissario straordinario]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=3802&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Commissariato}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[1994]]
|25 maggio [[1998]]
|Marco Borgogno
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=582680&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Elezioni del 12 giugno 1994}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|25 maggio [[1998]]
|28 maggio [[2002]]
|Marco Borgogno
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=739487&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Elezioni del 24 maggio 1998}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 maggio [[2002]]
|29 maggio [[2007]]
|Pierpaolo Varrone
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=519416&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Elezioni del 26 maggio 2002}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 maggio [[2007]]
|8 maggio [[2012]]
|Pierpaolo Varrone
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=1014452&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Elezioni del 27 maggio 2007}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 maggio [[2012]]
|''in carica''
|Gianpaolo Beretta
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=1188011&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=BORGO_SAN_DALMAZZO|titolo=Elezioni del 06 maggio 2012}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
Borgo San Dalmazzo è gemellata con<ref>[http://comune.borgosandalmazzo.cn.it/citta/comuni_gemellati.html Gemellaggi Borgo San Dalmazzo]</ref>:
* {{Gemellaggio|Francia|Breil-sur-Roya}}
* {{Gemellaggio|Repubblica Dominicana|Concepción de La Vega|2001}}
* {{Gemellaggio|Francia|Valdeblore{{!}}Saint-Dalmas de Valdeblore}}
 
== Sport ==
A Borgo San Dalmazzo ha avuto sede dal 1999 al 2009 il Pedona Rugby, avente al suo attivo alcune partecipazioni al campionato di [[Serie C (rugby a 15)|Serie C]]<ref>[http://archivio.lastampa.it/m/articolo?id=7174bc686f9b2a0ab82c98639059f7d27b47cfce RUGBY DOMENICA DALLE 14,30 Pedona Borgo nella serie C con Cogoleto] - ''[[La Stampa]]'', 14 ott 2002</ref>. Dal 2010 essa si è trasferita nel [[Cuneo|capoluogo provinciale]]<ref>[http://www.targatocn.it/index.php?id=234&tx_ttnews&#91;year&#93;=2015&tx_ttnews&#91;month&#93;=05&tx_ttnews&#91;day&#93;=21&tx_ttnews&#91;tt_news&#93;=792837&cHash=8d5981212d5ad88833e1a31b4caced97 Cuneo, Piccapietra si trasforma nella capitale del rugby] - ''targatocn.it'', 21 mag 2015</ref>.
 
Nel comune ha sede la società di calcio A.C. Pedona Borgo San Dalmazzo, fondata nel 1947; militante in [[Eccellenza (calcio)|campionato piemontese di Eccellenza]].
 
Nel 1999 Borgo San Dalmazzo ha ospitato l'arrivo della 14ª tappa dell'[[Giro d'Italia 1999|82° Giro d'Italia]], vinta da [[Paolo Savoldelli]].
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Lista dei luoghi dell'Olocausto in Italia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Architetture di Treviso}}
== Collegamenti esterni ==
{{portale|architettura|Treviso}}
* {{cita web|http://www.comune.borgosandalmazzo.cn.it/|Sito ufficiale del Comune}}
 
{{Provincia di Cuneo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cuneo}}
 
[[Categoria:BorgoArchitetture San Dalmazzo|di Treviso]]
[[Categoria:ComuniArchitetture italianiromaniche didel lingua occitanaVeneto]]
[[Categoria:Logge del Veneto|Treviso]]