Wright R-1820 e Loggia dei Cavalieri: differenze tra le pagine

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{{citazione|''maxima pars pulchritudinis civitatis Tervisii''|Statuto del Comune di Treviso, 1314|
{{Motore
}}
|nome = Wright R-1820 Cyclone 9 (R-1820-C9HC)
{{Edificio civile
|immagine = Wright R-1820 Engine.jpg
|nome edificio = Loggia dei Cavalieri
|didascalia = Il Wright R-1820 Cyclone esposto al<br />[[USAF Museum]], [[Dayton (Ohio)]], [[Stati Uniti]]
|immagine = La Loggia dei Cavalieri.jpg
|costruttore = [[Curtiss-Wright|Curtiss-Wright Corporation]]
|didascalia = Loggia dei Cavalieri: Fronte sud-ovest
|tipo = [[motore radiale]]
|paese = ITA
|numero_cilindri = 9
|divamm1 = {{IT-VEN}}
|raffreddamento = [[raffreddamento ad aria|ad aria]]
|città = Treviso
|alimentazione = [[carburatore]] Stromberg PD12K10 a depressione con sistema automatico di carburazione
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|distribuzione = [[valvole in testa|OHV]] 2 [[valvola a fungo|valvole]] per [[cilindro (meccanica)|cilindro]]. [[Valvola di scarico|Valvole di scarico]] con inserto in [[sodio]]
|ugelloindirizzo =
|combustorelatitudine =
|ventolalongitudine =
|coord titolo =
|compressore = centrifugo, azionato dall'albero motore, a singolo stadio e due velocità, con [[rapporto di compressione]] 7,134:1 a bassa velocità e 10,04:1 ad alta velocità.
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|turbina =
|periodo costruzione = [[1276]]-[[1276|77]]
|lunghezza = 1.201 [[millimetro|mm]] (47,29 [[pollice (unità di misura)|in]])
|larghezzainaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|uso =
|altezza =
|altezza antenna/guglia =
|diametro = 1.400 [[millimetro|mm]] (55,12 [[pollice (unità di misura)|in]])
|altezza tetto =
|cilindrata = 29,88 [[litro|L]] (1.823 in³)
|altezza ultimo piano =
|alesaggio = 155,6 [[millimetro|mm]] (6,125 [[pollice (unità di misura)|in]])
|piani =
|corsa = 174 [[millimetro|mm]] (6,875 [[pollice (unità di misura)|in]])
|area calpestabile =
|peso_a_vuoto = 605 [[chilogrammo|kg]] (1.333 [[Libbra|lb]])
|peso_caricoascensori =
|titcosto =
|architetto =
|potenza = '''1.300''' [[cavallo vapore britannico|hp]] (970 [[kilowatt|kW]]) a 1.220 [[metro|m]] (4.000 [[Piede (unità di misura)|ft]]) a 2.600 giri/min<br />'''1.000''' [[cavallo vapore britannico|hp]] (745 [[kilowatt|kW]]) a 5.330 [[metro|m]] (17.500 [[Piede (unità di misura)|ft]]) a 2.600 giri/min
|spintaingegnere =
|appaltatore =
|consumo_specifico =
|costruttore =
|potenza specifica = 32,5 kW/L (0.71 hp/in³)
|bypass_ratioproprietario =
|committente =
|rapporto_di_compressione = 6,55:1
|compr_ventola =
|compr_compressore =
|compr_turbo =
|peso-potenza = 1,60 kW/kg (0.98 hp/lb)
|combustibile = [[benzina]] 90 [[ottano|ottani]]
|vita =
|utilizzatori =
|nome_altro = Lubrificazione
|altro = a [[carter secco]] con una pompa di pressione ed una di riciclo.
|note = La sigla ''R-1820'' identifica il modello in base alla sua cilindrata in pollici cubici, circa ''1.820 in³''.
}}
 
[[File:Wright R-1820 Cyclone 9 on T-28B.jpg|thumb|upright=1.3|Un Wright R-1820 Cyclone installato sul muso di un [[North American T-28 Trojan|North American T-28B]]]]
La '''Loggia dei cavalieri''' (in latino: ''lobia'' o ''loggia militum'') è un edificio tra i più rappresentativi del centro storico di [[Treviso]]. È situata all'incrocio tra via Martiri della Libertà e via Indipendenza (agli antichi ''[[decumano|decumanus]]'' e ''[[Cardine (storia romana)|cardo]]'' ''maximi''), probabilmente nel luogo dell'antico [[Forum (luogo)|foro]] della ''Tarvisium'' romana.
Il '''Wright R-1820 Cyclone 9''' è stato uno dei [[motore radiale|motori radiali]] maggiormente utilizzati di quelli prodotti negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel periodo che va dal [[anni 1930|1930]] al [[anni 1950|1950]].
 
Simbolo del potere politico assunto dai nobili nel periodo del [[Comune medievale|Libero Comune]], fu costruita durante la [[Podestà di Treviso|podesteria]] di Giacomo (o Andrea) da Perugia ([[1276]]-[[1276|77]]) come luogo di convegni, conversazioni, giochi per la nobiltà, i ''Cavalieri'', appunto.
 
La Loggia è un esempio di [[Architettura romanica|romanico]] trevigiano, qui influenzato dall'[[architettura bizantina]].
 
== Storia ==
Sebbene il cronista [[Bartolomeo Zuccato]] dichiari che la costruzione avvenne nel [[1194]], sotto la podesteria di [[Gigo Burro]] (incerta tra il [[1194]] e il [[1198]]-[[1199|99]]),<ref>Bartolomeo Zuccato, ''Cronaca'', p. 270.</ref> l'iscrizione trovata sotto il cornicione fa sorgere il dubbio che l'edificio sia stato costruito tra [[1276]] e il [[1277]], tempo della podesteria di Giacomo da Perugia.<ref>Molte fonti riportano in alternativa il nome "Andrea". Oltre ai luoghi di Marchesan, Bailo e Coletti richiamati nel periodo successivo, il nome "Giacomo" viene accettato anche da Renucci in ''La Loggia dei Cavalieri in Treviso'', p.26. e Manzato in ''Storia di Treviso'', II vol., p.445.</ref> Tale iscrizione, come sostiene [[Angelo Marchesan]],<ref>Angelo Marchesan, ''Treviso medievale'', voll. II, pp. 70-75.</ref> potrebbe invero riferirsi alla sola decorazione pittorica, ad avviso di [[Luigi Bailo]]<ref>Luigi Bailo, ''Guida della Città di Treviso'', p.21.</ref> e [[Luigi Coletti]],<ref>Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', p.35.</ref> invece, la generica espressione ''hoc opus factum est'' in una scritta che doveva occupare tutto un lato del monumento si riferirebbe all'intero edificio.
Il Cyclone nacque come sviluppo di un precedente motore stellare prodotto dalla Wright. Nel [[1919]] venne costituita la [[Wright Aeronautical Corporation]], compagnia statunitense che si occupò della produzione di motori aeronautici [[Hispano-Suiza]] costruiti su licenza. Il primo progetto autonomo fu il [[Wright R-1]], motore che ebbe un buon successo e che gettò le basi per la realizzazione di un'unità che soddisfacesse le specifiche della richiesta della [[United States Navy|U.S. Navy]] per un nuovo motore radiale [[raffreddamento ad aria|raffreddato ad aria]]. Questo portò alla progettazione nel [[1924]] del [[Wright P-2]], predecessore del Cyclone, mai portato in produzione per le dimissioni dell'ingegnere progettista [[Frederick Rentschler]], che assieme al suo staff preferì accettare le proposte della concorrente [[Pratt & Whitney]].
 
Già alla fine del Quattrocento la loggia, otturate le ampie arcate e chiusa da portoni, divenne magazzino, come dimostrano i numerosi contratti stipulati dai rappresentanti del Collegio dei nobili. Furono in seguito addossate numerose costruzioni.
Tuttavia nel [[1927]] la Wright Aeronautical iniziò la produzione dell'R-1820, che riscosse un successo tale da essere montato su diversi velivoli durante gli [[anni 1930|anni trenta]]. Nel [[1929]] la ditta si fuse con la Curtiss dando origine alla Curtiss-Wright. Dopo questa fusione si iniziò a sviluppare una versione più potente di questo motore che potesse raggiungere una [[potenza (fisica)|potenza]] di 1&nbsp;000 [[Cavallo vapore britannico|hp]] (746 [[Chilowatt|kW]]). Da questo progetto scaturì dell'R-1820, la cui produzione iniziò nel [[1935]] e che diverrà uno dei motori più utilizzati negli anni trenta e nella [[seconda guerra mondiale]].
 
Andato sempre più in abbandono il monumento rischiò di scomparire prima, alla fine del [[XIX secolo]], quando ne fu proposta la demolizione per creare una piazza, quindi durante il [[bombardamento di Treviso]] del [[1944]].<ref>[https://www.flickr.com/photos/societa-iconografica-trivigiana/5936660609/in/photostream Foto] della loggia l'indomani del bombardamento.</ref>
L' R-1820 fu costruito su licenza anche dalla [[Lycoming Engines]], [[Pratt & Whitney Canada]] ed anche, durante la seconda guerra mondiale, dalla [[Studebaker]].
 
Il restauro è avvenuto in più fasi: nei primi anni del Novecento si provvide a demolire gli edifici aprendo le attuali piazza Carducci e piazza Crispi,<ref>[https://www.flickr.com/photos/societa-iconografica-trivigiana/5937446980/in/photostream Foto] di "piazza Esperia", oggi Crispi, vista attraverso un arco della loggia</ref> [[Ferdinando Forlati]] intervenne quindi dopo il bombardamento, un più radicale restauro fu affrontato alla fine degli anni ottanta.
Anche l'[[Unione Sovietica]] aveva acquistato i diritti per produrlo su licenza, designandolo '''[[Shvetsov M-25|M-25]]''', costituendo un [[OKB|ufficio di progettazione]], l'OKB 19, diretto dall'ingegner [[Arkadij Dmitrievič Švecov]] per sviluppare ulteriormente quel progetto.
 
Nell'autunno 2013, nell'ambito di nuove operazioni di manutenzione e restauro, sono state scoperte porzioni di affreschi nell'infradosso delle volte.<ref>[http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/10/12/news/scoperti-ai-trecento-affreschi-medievali-1.7910918 Scoperti affreschi medievali ai Trecento], ''La Tribuna di Treviso'', 12 ottobre 2013.</ref>
L'R-1820 fu il propulsore di molti conosciutissimi aeroplani tra cui i primi velivoli di linea della [[Douglas Aircraft Company|Douglas]] (dal prototipo [[Douglas DC-1|DC-1]], [[Douglas DC-2|DC-2]], le prime versioni civili del famosissimo [[Douglas DC-3|DC-3]], fino alla limitata produzione del [[Douglas DC-5|DC-5]]), del [[bombardiere]] statunitense probabilmente più conosciuto, il [[Boeing B-17 Flying Fortress]], del bombardiere in picchiata [[Douglas SBD Dauntless]], delle prime versioni del caccia sovietico [[Polikarpov I-16]] (con il sopracitato M-25), e dell'[[elicottero]] [[Piasecki H-21]].
 
Nel corso dell'anno la Loggia dei Cavalieri viene utilizzata per mercatini di libri antichi, convegni, mostre artistiche, concerti e rassegne musicali.
L'R-1820 ha avuto anche un interessante uso, seppur limitato, nel motorizzare [[Carro armato|carri armati]].
La versione '''G-200''' fu una versione del motore radiale a 9 cilindri alimentata a benzina che sviluppava 900 hp a 2,300 giri/min installato sul carro [[M6]]. La Caterpillar Inc. convertì il '''Wright RD-1820''' al [[Motore diesel|ciclo diesel]], denominandolo '''D-200''', il quale sviluppava 450 hp a 2.000 giri/min; quest'ultimo motorizzò il carro [[M4 Sherman|M4A6 Sherman]].
 
== Versioni Descrizione==
===Architettura===
* '''R-1820-1''' - 575 hp (429 kW)
[[File:La Loggia dei Cavalieri dietro.jpg|thumb|Fronte nord-est]]
* '''R-1820-4''' - 770 hp (574 kW)
La costruzione [[laterizio]], in parte intonacato, ad un unico vano a pianta trapezoidale dai lati quasi uguali, sorge sopra uno [[Zoccolo (architettura)|zoccolo]] con gradone in pietra viva.
* '''R-1820-22''' - 950 hp (708 kW)
* '''R-1820-33''' - 775 hp (578 kW)
* '''R-1820-45''' - 930 hp (694 kW)
* '''R-1820-53''' - 1&nbsp;000 hp (750 kW)
* '''R-1820-60''' - 1&nbsp;200 hp (895 kW)
* '''R-1820-62''' - 1&nbsp;350 hp (1&nbsp;007 kW)
* '''R-1820-72W''' - 1&nbsp;425 hp (1&nbsp;063 kW)
* '''R-1820-80''' - 700 hp (522 kW)
* '''R-1820-86''' - 1&nbsp;425 hp (1&nbsp;063 kW)
* '''R-1820-97'''- 1&nbsp;200 hp (895 kW), (con un [[turbocompressore]] in aggiunta al compressore centifugo)
* '''R-1820-103''' - 1&nbsp;425 hp (1&nbsp;063 kW)
 
La parete a nord-ovest è liscia e compatta; su ciascuna delle altre tre si aprono cinque grandi [[Arco (architettura)|archi]] a tutto sesto, sorgenti da colonne poggianti su basso parapetto interrotto, in corrispondenza degli archi centrali e di due laterali, per permettere l'accesso alla loggia. Le colonne in pietra viva, di un sol pezzo, hanno sezione quadrangolare, [[capitello]] a piramide tronca rovesciata liscio a collarino. Gli archi agli angoli si saldano a solide spalle in muratura.
== Velivoli utilizzatori ==
;{{ITA 1861-1946}}
* [[Macchi M.C.94]]
* [[Savoia-Marchetti S.M.73]]
;{{USA}}
* [[Boeing B-17 Flying Fortress]]
* [[Boeing C-75]]
* [[Brewster F2 Buffalo|Brewster F2A Buffalo]]
* [[Curtiss SBC Helldiver]]
* [[Curtiss SC Seahawk]]
* [[Curtiss-Wright CW-21]]
* [[Douglas T2D|T2D-1]]
* [[Douglas A-33]]
* [[Douglas B-18 Bolo]]
* [[Douglas DC-2]]
* [[Douglas DC-3]] (DST, G-102 and G-202)
* [[Douglas DC-5]]
* [[Douglas DF]]
* [[Douglas SBD Dauntless]]
* [[Grumman AF Guardian]]
* [[Grumman Albatross]]
* [[Grumman J2F Duck]]
* [[Grumman S-2 Tracker]]
* [[Lockheed Lodestar]]
* [[Lockheed Hudson]]
* [[Martin B-10]]
* [[Martin 156]]
* [[North American O-47]]
* [[North American P-64]]
* [[North American T-28 Trojan]]
* [[Piasecki H-21]]
* [[Ryan FR Fireball]]
* [[Sikorsky H-34 Chocktaw]]
 
Nel centro (non corrispondente però con il centro statico del tetto) una importante colonna in [[pietra d'Istria]] su triplice [[Dado (architettura)|dado]] in pietra e mattoni con capitello a piramide tronca ad angoli smussati.
== Bibliografia ==
* {{en}} Bridgman, L, (ed.) (1998) ''Jane's fighting aircraft of World War II''. Crescent. ISBN 0-517-67964-7
* {{en}} ''The complete Encyclopedia of World Aircraft cover Editors'': Paul Eden & Soph Moeng, (Amber Books Ltd. Bradley's Close, 74-77 White Lion Street, London, NI 9PF, 2002, ISBN 0-7607-3432-1), 1152 pp.
* {{en}} ''Aircraft Engines in Armored Vehicles''. Retrieved on 2006-10-03.
 
La copertura in [[Coppo (tegola)|coppi]] è sorretta da una complessa struttura di travi lignee. Il coperto sporge dai tre lati aperti sorretto da [[Modiglione|modiglioni]] in legno a profilo seghettato.
== Argomenti correlati ==
* [[Shvetsov M-25]]
 
===Decorazione===
== Motori comparabili ==
[[File:La Loggia dei Cavalieri interno.jpg|left|thumb|Interno]]
* [[Pratt & Whitney R-1830]] Wasp
La loggia è stata decorata ad [[affresco]] in due momenti e gli starti di intonaco risultano oggi per lo più sovrapposti. La prima decorazione fu probabilmente realizzata tra [[1276]] e il [[1277]]. Il secondo starato di affreschi è databile [[1313]]-[[1314|14]], in seguito alla rivoluzione aristocratica che portò alla cacciata dei [[da Camino]].
 
Gli affreschi sono stati riprodotti in acquarello da [[Enrico Stummel]], [[Enrico Nono]] e soprattutto da [[Antonio Carlini]] il quale mise in luce l'iscrizione sottostante il cornicione e ipotizzò un modello ricostruttivo del monumento.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Wright R-1820}}
 
Della decorazione più antica è ancora visibile l'iscrizione in grandi caratteri [[Onciale|onciali]] romanici neri su bianco:
== Collegamenti esterni ==
{{citazione|''Hoc opus factum est tempore nobili[s dni d]ni Andreae de dno Iacobo de Perusio Pot. T...''}}
* {{cita web|autore=|url=http://www.aviation-history.com/engines/cyclone1820.htm|titolo=Wright Cyclone R-1820 Engine in 1937 - USA|accesso=18 ottobre 2011|lingua=en|editore=http://www.aviation-history.com/index.html|opera=The Aviation History Online Museum|data=28 febbraio 2008}}
Il rimanente di tale decorazione doveva essere a finti mattoni con qualche stemma<ref>Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', p. 32.</ref>.
* {{cita web|autore=|url=http://www.nationalmuseum.af.mil/factsheets/factsheet.asp?id=862|titolo=Wright R-1820 Cyclone|accesso=18 ottobre 2011|lingua=en|editore=http://www.nationalmuseum.af.mil/|opera=[[National Museum of the USAF]]|data=}}
 
* {{cita web|autore=|url=http://www.canadianflight.org/content/wright-r-1820|titolo=Wright R-1820|accesso=18 ottobre 2011|lingua=en|editore=http://www.canadianflight.org/|opera=The Canadian Museum of Flight|data=}}
== Tarantola e il Nano della Loggia ==
* {{cita web|autore=|url=http://celag.free.fr/museum/moteur/us_r1820.htm|titolo=Wright R-1820 Cyclone|accesso=18 ottobre 2011|lingua=en|editore=http://celag.free.fr/us_index.htm|opera=CELAG : Centre d'Etudes et de Loisirs Aérospatiaux de Grenoble|data=29 febbraio 2004}}
 
* {{cita web|autore=Jean-Noël Passieux||url=http://jn.passieux.free.fr/html/Wright_Cyclone_9.php|titolo=Wright Cyclone 9|accesso=29 gennaio 2013|lingua=fr|editore=http://jn.passieux.free.fr/index.htm|opera=Air et Espace|data=}}
Negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, nell'edificio erano presenti un gran banco di libri usati ed antichi gestito dalla famiglia Tarantola, librai ambulanti originari di [[Pontremoli]], e il vicino banco di Tiziano Torzo, il "Nano della Loggia", che vendeva fiori, giocattoli ed antiquariato, "con una indovinata varietà di generi".<ref>Giovanni Netto, ''Guida di Treviso'', p. 254.</ref> "Tarantola" è divenuta in seguito una normale libreria in attività fino al [[2015]], mentre la bancarella di giocattoli, spostata in seguito al restauro nell'adiacente piazza Crispi, aveva già chiuso definitivamente nel 2005.<ref>''C'era una volta il Nano della Loggia'', [https://leisole.blogspot.it/2005/02/cera-una-volta-il-nano-della-loggia.html blogspot.it]</ref>
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Luigi Bailo, ''Guida della città di Treviso'', 1872.
*Angelo Marchesan, ''Treviso medievale, Istituzioni, usi, costumi, aneddoti, curiosità'', Treviso, 1923, 3<sup>a</sup> ristampa anastatica con presentazione e aggiornamento bibliografico di L. Gargan, Bologna, Atesa, 1990. ISBN 88-7037-022-4
*Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', Libreria dello Stato, Roma, 1935.
*Giovanni Netto, ''Guida di Treviso'', Edizioni LINT, Trieste, 1988.
*AA.VV., ''Storia di Treviso'', 4 volumi, a cura di Ernesto Brunetta, Marsilio, 1993.
*Gianni Anselmi, a cura di, ''La Loggia dei Cavalieri in Treviso'', Treviso, 2000.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Architetture di Treviso}}
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{{Motori aeronautici}}
 
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