Presidenti degli Stati Uniti d'America per durata e Loggia dei Cavalieri: differenze tra le pagine

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{{citazione|''maxima pars pulchritudinis civitatis Tervisii''|Statuto del Comune di Treviso, 1314|
{|style="float: right; margin-left:2em" class="wikitable"
}}
|-
{{Edificio civile
|
|nome edificio = Loggia dei Cavalieri
[[File:Cropped Portrait of FDR.jpg|141px]]<br/>Franklin Delano Roosevelt<br/>La presidenza più lunga<br/>4.422 giorni<br/>1933&ndash;1945
|immagine = La Loggia dei Cavalieri.jpg
|
|didascalia = Loggia dei Cavalieri: Fronte sud-ovest
|[[File:William Henry Harrison daguerreotype edit.jpg|141px]]<br/>William Henry Harrison<br/>La presidenza più breve<br/>31 giorni<br/>1841
|paese = ITA
|}
|divamm1 = {{IT-VEN}}
Questa è una '''lista di Presidenti degli Stati Uniti d'America per durata della loro presidenza'''.
|città = Treviso
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo =
|latitudine =
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|coord titolo =
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = [[1276]]-[[1276|77]]
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|proprietario =
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}}
 
La '''Loggia dei cavalieri''' (in latino: ''lobia'' o ''loggia militum'') è un edificio tra i più rappresentativi del centro storico di [[Treviso]]. È situata all'incrocio tra via Martiri della Libertà e via Indipendenza (agli antichi ''[[decumano|decumanus]]'' e ''[[Cardine (storia romana)|cardo]]'' ''maximi''), probabilmente nel luogo dell'antico [[Forum (luogo)|foro]] della ''Tarvisium'' romana.
L'elenco viene calcolato sulla differenza tra ''date''; se conteggiati per ''giorni di calendario'', tutte le cifre sarebbero maggiori di una unità, con l'eccezione di [[Grover Cleveland]] che sarebbe superiore di due unità.
 
Simbolo del potere politico assunto dai nobili nel periodo del [[Comune medievale|Libero Comune]], fu costruita durante la [[Podestà di Treviso|podesteria]] di Giacomo (o Andrea) da Perugia ([[1276]]-[[1276|77]]) come luogo di convegni, conversazioni, giochi per la nobiltà, i ''Cavalieri'', appunto.
Dal 1789 vi sono state 44 persone che hanno ricoperto la carica di [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] e vi sono state 45 presidenze, dato che Grover Cleveland ha ricoperto la carica in due mandati non consecutivi e viene pertanto conteggiato cronologicamente come 22º e 24º Presidente. Tra le persone elette presidenti, quattro di loro ([[William Henry Harrison]],<ref>{{cita libro|cognome=Cleaves|nome=Freeman|anno=1939|pagina=152|titolo=Old Tippecanoe: William Henry Harrison and His Time|editore=C. Scribner's Sons}}</ref> [[Zachary Taylor]],<ref name="Zachary Taylor, Virginia Univ">{{cita web |url=http://millercenter.org/academic/americanpresident/taylor/essays/biography/6 |titolo=Death of the President |cognome=Ingersoll |nome=Jared |editore=University of Virginia's Miller Center of Public Affairs |accesso=2 novembre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101008201611/http://millercenter.org/academic/americanpresident/taylor/essays/biography/6 |dataarchivio=8 ottobre 2010 }}</ref> [[Warren G. Harding]],<ref>{{cita libro|cognome=Russell |nome=Francis |anno=1962 |titolo=The Shadow of Blooming Grove – Warren G. Harding in His Times |editore=Easton Press |isbn=0-07-054338-0 |pagina=591}}</ref> e [[Franklin D. Roosevelt]]) sono morti in carica per cause naturali, altri quattro ([[Abraham Lincoln]],<ref name="smithsonianmag1">Martin, Paul [http://www.smithsonianmag.com/history-archaeology/Lincolns-Missing-Bodyguard.html "Lincoln's Missing Bodyguard"], ''Smithsonian Magazine'', 8 aprile 2010</ref> [[James A. Garfield]],<ref name="smithsonianmag1"/><ref>[[#Donald|Donald (1996)]], p. 597.</ref> [[William McKinley]],<ref>{{cita web|url=http://www.math.buffalo.edu/~sww/0history/parker_and_mckinley.html |titolo=Big Ben Parker and President McKinley's Assassination |editore=Math.buffalo.edu |data= |accesso=8 agosto 2011}}</ref> e [[John F. Kennedy]]) furono assassinati, ed uno ([[Richard Nixon]]<ref>{{cita news |url=http://www.washingtonpost.com/wp-srv/politics/special/watergate/part3.html |titolo=Nixon Resigns |accesso=31 dicembre 2008 |editore=The Washington Post}}</ref>) si dimise.
 
La Loggia è un esempio di [[Architettura romanica|romanico]] trevigiano, qui influenzato dall'[[architettura bizantina]].
[[William Henry Harrison]] ebbe la presidenza più breve, mentre [[Franklin Delano Roosevelt]] la più duratura. Roosevelt è l'unico presidente ad aver ricoperto la carica per più di due mandati; attualmente (a partire dalla presidenza di [[Dwight Eisenhower]]) la [[Costituzione degli Stati Uniti d'America]] limita il numero di volte in cui un individuo può essere eletto presidente.
 
== Storia ==
==Presidenti per ordine di durata==
Sebbene il cronista [[Bartolomeo Zuccato]] dichiari che la costruzione avvenne nel [[1194]], sotto la podesteria di [[Gigo Burro]] (incerta tra il [[1194]] e il [[1198]]-[[1199|99]]),<ref>Bartolomeo Zuccato, ''Cronaca'', p. 270.</ref> l'iscrizione trovata sotto il cornicione fa sorgere il dubbio che l'edificio sia stato costruito tra [[1276]] e il [[1277]], tempo della podesteria di Giacomo da Perugia.<ref>Molte fonti riportano in alternativa il nome "Andrea". Oltre ai luoghi di Marchesan, Bailo e Coletti richiamati nel periodo successivo, il nome "Giacomo" viene accettato anche da Renucci in ''La Loggia dei Cavalieri in Treviso'', p.26. e Manzato in ''Storia di Treviso'', II vol., p.445.</ref> Tale iscrizione, come sostiene [[Angelo Marchesan]],<ref>Angelo Marchesan, ''Treviso medievale'', voll. II, pp. 70-75.</ref> potrebbe invero riferirsi alla sola decorazione pittorica, ad avviso di [[Luigi Bailo]]<ref>Luigi Bailo, ''Guida della Città di Treviso'', p.21.</ref> e [[Luigi Coletti]],<ref>Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', p.35.</ref> invece, la generica espressione ''hoc opus factum est'' in una scritta che doveva occupare tutto un lato del monumento si riferirebbe all'intero edificio.
{| class="wikitable sortable"
 
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Già alla fine del Quattrocento la loggia, otturate le ampie arcate e chiusa da portoni, divenne magazzino, come dimostrano i numerosi contratti stipulati dai rappresentanti del Collegio dei nobili. Furono in seguito addossate numerose costruzioni.
! data-sort-type="number" | Posizione!! data-sort-type="text" | Presidente !! data-sort-type="number" | Durata<br/><small>''in giorni''</small> !! data-sort-type="number" | Ordine di<br/>presidenza!! class="unsortable" | Dettagli
 
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Andato sempre più in abbandono il monumento rischiò di scomparire prima, alla fine del [[XIX secolo]], quando ne fu proposta la demolizione per creare una piazza, quindi durante il [[bombardamento di Treviso]] del [[1944]].<ref>[https://www.flickr.com/photos/societa-iconografica-trivigiana/5936660609/in/photostream Foto] della loggia l'indomani del bombardamento.</ref>
| 1 || [[Franklin D. Roosevelt]]
 
| {{formatnum:4422<ref>Il Ventesimo Emendamento della Costituzione (ratificato nel 1933) spostò l'[[Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America]] dal 4 marzo al 20 gennaio. Il secondo insediamento di Roosevelt del 1937 fu il primo ad aver luogo nella nuova data. Di conseguenza, il primo mandato di Roosevelt (1933-1937) durò 1.418 giorni, 1 mese e 12 giorni in meno rispetto a un mandato normale.</ref>}}
Il restauro è avvenuto in più fasi: nei primi anni del Novecento si provvide a demolire gli edifici aprendo le attuali piazza Carducci e piazza Crispi,<ref>[https://www.flickr.com/photos/societa-iconografica-trivigiana/5937446980/in/photostream Foto] di "piazza Esperia", oggi Crispi, vista attraverso un arco della loggia</ref> [[Ferdinando Forlati]] intervenne quindi dopo il bombardamento, un più radicale restauro fu affrontato alla fine degli anni ottanta.
| 32 || Tre interi mandati. Morì 2 mesi e 24 giorni dopo il suo quarto insediamento
 
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Nell'autunno 2013, nell'ambito di nuove operazioni di manutenzione e restauro, sono state scoperte porzioni di affreschi nell'infradosso delle volte.<ref>[http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/10/12/news/scoperti-ai-trecento-affreschi-medievali-1.7910918 Scoperti affreschi medievali ai Trecento], ''La Tribuna di Treviso'', 12 ottobre 2013.</ref>
| rowspan=12|2 || [[Thomas Jefferson]]
 
| {{formatnum:2922}}
Nel corso dell'anno la Loggia dei Cavalieri viene utilizzata per mercatini di libri antichi, convegni, mostre artistiche, concerti e rassegne musicali.
| 3 || Due mandati interi
 
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==Descrizione==
| [[James Madison]]
===Architettura===
| {{formatnum:2922}}
[[File:La Loggia dei Cavalieri dietro.jpg|thumb|Fronte nord-est]]
| 4 || Due mandati interi
La costruzione [[laterizio]], in parte intonacato, ad un unico vano a pianta trapezoidale dai lati quasi uguali, sorge sopra uno [[Zoccolo (architettura)|zoccolo]] con gradone in pietra viva.
|-
 
| [[James Monroe]]
La parete a nord-ovest è liscia e compatta; su ciascuna delle altre tre si aprono cinque grandi [[Arco (architettura)|archi]] a tutto sesto, sorgenti da colonne poggianti su basso parapetto interrotto, in corrispondenza degli archi centrali e di due laterali, per permettere l'accesso alla loggia. Le colonne in pietra viva, di un sol pezzo, hanno sezione quadrangolare, [[capitello]] a piramide tronca rovesciata liscio a collarino. Gli archi agli angoli si saldano a solide spalle in muratura.
| {{formatnum:2922}}
 
| 5 || Due mandati interi
Nel centro (non corrispondente però con il centro statico del tetto) una importante colonna in [[pietra d'Istria]] su triplice [[Dado (architettura)|dado]] in pietra e mattoni con capitello a piramide tronca ad angoli smussati.
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| [[Andrew Jackson]]
La copertura in [[Coppo (tegola)|coppi]] è sorretta da una complessa struttura di travi lignee. Il coperto sporge dai tre lati aperti sorretto da [[Modiglione|modiglioni]] in legno a profilo seghettato.
| {{formatnum:2922}}
 
| 7 || Due mandati interi
===Decorazione===
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[[File:La Loggia dei Cavalieri interno.jpg|left|thumb|Interno]]
| [[Ulysses S. Grant]]
La loggia è stata decorata ad [[affresco]] in due momenti e gli starti di intonaco risultano oggi per lo più sovrapposti. La prima decorazione fu probabilmente realizzata tra [[1276]] e il [[1277]]. Il secondo starato di affreschi è databile [[1313]]-[[1314|14]], in seguito alla rivoluzione aristocratica che portò alla cacciata dei [[da Camino]].
| {{formatnum:2922}}
 
| 18 || Due mandati interi. Non cercò la rielezione nel 1876; alla Convention Nazionale Repubblicana del 1880 cercò la nomination, ma non la ottenne
Gli affreschi sono stati riprodotti in acquarello da [[Enrico Stummel]], [[Enrico Nono]] e soprattutto da [[Antonio Carlini]] il quale mise in luce l'iscrizione sottostante il cornicione e ipotizzò un modello ricostruttivo del monumento.
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| [[Grover Cleveland]]
Della decorazione più antica è ancora visibile l'iscrizione in grandi caratteri [[Onciale|onciali]] romanici neri su bianco:
| {{formatnum:2922}}
{{citazione|''Hoc opus factum est tempore nobili[s dni d]ni Andreae de dno Iacobo de Perusio Pot. T...''}}
| 22/24 || Due mandati interi, non consecutivi
Il rimanente di tale decorazione doveva essere a finti mattoni con qualche stemma<ref>Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', p. 32.</ref>.
|-
 
| [[Woodrow Wilson]]
== Tarantola e il Nano della Loggia ==
| {{formatnum:2922}}
 
| 28 || Due mandati interi
Negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, nell'edificio erano presenti un gran banco di libri usati ed antichi gestito dalla famiglia Tarantola, librai ambulanti originari di [[Pontremoli]], e il vicino banco di Tiziano Torzo, il "Nano della Loggia", che vendeva fiori, giocattoli ed antiquariato, "con una indovinata varietà di generi".<ref>Giovanni Netto, ''Guida di Treviso'', p. 254.</ref> "Tarantola" è divenuta in seguito una normale libreria in attività fino al [[2015]], mentre la bancarella di giocattoli, spostata in seguito al restauro nell'adiacente piazza Crispi, aveva già chiuso definitivamente nel 2005.<ref>''C'era una volta il Nano della Loggia'', [https://leisole.blogspot.it/2005/02/cera-una-volta-il-nano-della-loggia.html blogspot.it]</ref>
|-
| [[Dwight D. Eisenhower]]
| {{formatnum:2922}}
| 34 || Due mandati interi
|-
| [[Ronald Reagan]]
| {{formatnum:2922}}
| 40 || Due mandati interi
|-
| [[Bill Clinton]]
| {{formatnum:2922<ref name="AdamsClintonMcKinley">Tra gli anni divisibili per 100, solo quelli divisibili per 400 sono [[anno bisestile|bisestili]]. Gli anni 1800 e 1900 sono divisibili per 100, ma non per 400; pertanto, il mandato di John Adams e il primo mandato di McKinley non includono un anno bisestile da 366 giorni, pertanto i loro mandati sono di un giorno più brevi rispetto ad un mandato pieno regolare. L'anno 2000 è divisibile per 400, pertanto il secondo mandato di Clinton non fu più breve del primo</ref>}}
| 42 || Due mandati interi.
|-
| [[George W. Bush]]
| {{formatnum:2922}}
| 43 || Due mandati interi
|-
| [[Barack Obama]]
| {{formatnum:2922}}
| 44 || Due mandati interi
|-
| 14 || [[George Washington]]
| {{formatnum:2865<ref>Per motivi logistici, l'insediamento di Washington ebbe luogo 1 mese e 26 giorni dopo l'inizio previsto delle attività del nuovo governo dettato dalla Costituzione degli Stati Uniti. Di conseguenza, il suo primo mandato durò solamente 1.404 giorni, e fu il mandato più breve per un presidente degli USA che non morì in carica o non si dimise.</ref>}}
| 1 || Due mandati interi
|-
| 15 || [[Harry S. Truman]]
| {{formatnum:2840}}
| 33 || Ricoprì i rimanenti 3 anni, 9 mesi e 8 giorni del quarto mandato di Franklin Roosevelt. Fu eletto poi per un intero mandato e si ritirò dalla corsa per la nomination<ref>Il Ventiduesimo Emendamento della Costituzione (ratificato nel 1951) rese un presidente ineleggibile per un terzo mandato oppure per un secondo mandato se aveva già ricoperto la carica per più di due anni del mandato di un presidente eletto precedentemente. L'ultima clausola si sarebbe applicata a Truman nel 1952 a meno che un'eccezione nell'emendamento avesse esplicitamente escluso l'applicazione dell'emendamento al presidente in carica.</ref>
|-
| 16 || [[Theodore Roosevelt]]
| {{formatnum:2728}}
| 26 || Ricoprì gli ultimi 3 anni, 5 mesi e 18 giorni del secondo mandato di McKinley; fu poi rieletto per un intero mandato e non cercò la rielezione nel 1908. Alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1912|elezioni del 1912]] fu sconfitto per un altro mandato da presidente.
|-
| 17 || [[Calvin Coolidge]]
| {{formatnum:2041}}
| 30 || Ricoprì l'ultimo 1 anno, 7 mesi e 2 giorni del mandato di Harding. Fu rieletto per un intero mandato e non cercò la rielezione.
|-
| 18 || [[Richard Nixon]]
| {{formatnum:2027}}
| 37 || Fu presidente per un intero mandato; si dimise 1 anno, 6 mesi e 20 giorni dopo l'inizio del suo secondo mandato a causa dello [[scandalo Watergate]].
|-
| 19 || [[Lyndon B. Johnson]]
| {{formatnum:1886}}
| 36 || Ricoprì il restante 1 anno, 1 mese e 29 giorni del mandato di Kennedy. Ricoprì poi un intero mandato e si ritirò dalla corsa per la nomination.
|-
| 20 || [[William McKinley]]
| {{formatnum:1654<ref name=AdamsClintonMcKinley/>}}
| 25 || Ricoprì un intero mandato; fu assassinato 6 mesi e 2 giorni dopo l'inizio del suo secondo mandato, e morì 8 giorni dopo, 6 mesi e 10 giorni dopo l'inizio del mandato.
|-
| 21 || [[Abraham Lincoln]]
| {{formatnum:1503}}
| 16 || Ricoprì un intero mandato. [[Assassinio di Abraham Lincoln|Fu assassinato]] 1 mese e 11 giorni dopo il secondo insediamento.
|-
| rowspan=11|22 || [[John Quincy Adams]]
| {{formatnum:1461}}
| 6 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| [[Martin Van Buren]]
| {{formatnum:1461}}
| 8 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| [[James K. Polk]]
| {{formatnum:1461}}
| 11 || Un intero mandato; non si ricandidò
|-
| [[Franklin Pierce]]
| {{formatnum:1461}}
| 14 || Un intero mandato; perse la nomination per un altro mandato
|-
| [[James Buchanan]]
| {{formatnum:1461}}
| 15 || Un intero mandato; non si ricandidò
|-
| [[Rutherford B. Hayes]]
| {{formatnum:1461}}
| 19 || Un intero mandato; non si ricandidò
|-
| [[Benjamin Harrison]]
| {{formatnum:1461}}
| 23 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| [[William Howard Taft]]
| {{formatnum:1461}}
| 27 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| [[Herbert Hoover]]
| {{formatnum:1461}}
| 31 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| [[Jimmy Carter]]
| {{formatnum:1461}}
| 39 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| [[George H. W. Bush]]
| {{formatnum:1461}}
| 41 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| 33 || [[John Adams]]
| {{formatnum:1460<ref name=AdamsClintonMcKinley/>}}
| 2 || Un intero mandato; non fu rieletto
|-
| 34 || [[John Tyler]]
| {{formatnum:1430}}
| 10 || Ricoprì gli ultimi 3 anni e 11 mesi del mandato di William H. Harrison. Perse la nomination a un altro mandato
|-
| 35 || [[Andrew Johnson]]
| {{formatnum:1419}}
| 17 || Ricoprì gli ultimi 3 anni, 10 mesi e 17 giorni del secondo mandato di Lincoln; perse la nomination per un terzo mandato.
|-
| 36 || [[Chester A. Arthur]]
| {{formatnum:1262}}
| 21 || Ricoprì gli ultimi 3 anni, 5 mesi e 13 giorni del mandato di Garfield; perse la nomination per un altro mandato.
|-
| 37 || [[John F. Kennedy]]
| {{formatnum:1036}}
| 35 || [[Assassinio di John Fitzgerald Kennedy|Fu assassinato]] 2 anni, 10 mesi e 2 giorni dopo l'insediamento
|-
| 38 || [[Millard Fillmore]]
| {{formatnum:969}}
| 13 || Ricoprì gli ultimi 2 anni, 7 mesi e 23 giorni del mandato di Taylor. Perse la nomination per un altro mandato
|-
| 39 || [[Gerald Ford|Gerald R. Ford]]
| {{formatnum:895}}
| 38 || Ricoprì gli ultimi 2 anni, 5 mesi e 11 giorni del secondo mandato di Nixon; non fu rieletto.
|-
| 40 || [[Warren G. Harding]]
| {{formatnum:881}}
| 29 || Morì 2 anni, 4 mesi e 29 giorni dopo il suo insediamento
|-
| 41 || [[Zachary Taylor]]
| {{formatnum:492}}
| 12 || Morì 1 anno, 4 mesi e 5 giorni dopo il suo insediamento
|-
|-bgcolor="ccccff"
| 42 || | [[Donald Trump]]
| {{Età in giorni|2017|1|20}}<ref name="Dato">Dato aggiornato al [[{{CURRENTDAY}} {{CURRENTMONTHNAME}}]] [[{{CURRENTYEAR}}]]</ref>
| 45 || Attuale presidente, in corso il primo mandato
|-
| 43 || [[James A. Garfield]]
| {{formatnum:199}}
| 20 || Fu assassinato 3 mesi e 28 giorni dopo l'insediamento, morendo 79 giorni dopo, 6 mesi e 15 giorni dopo l'insediamento.
|-
| 44 || nowrap | [[William Henry Harrison]]
| {{formatnum:31}}
| 9 || Morì un mese dopo l'insediamento
|}
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlateBibliografia ==
*Luigi Bailo, ''Guida della città di Treviso'', 1872.
* [[Linea di successione presidenziale negli Stati Uniti d'America]]
*Angelo Marchesan, ''Treviso medievale, Istituzioni, usi, costumi, aneddoti, curiosità'', Treviso, 1923, 3<sup>a</sup> ristampa anastatica con presentazione e aggiornamento bibliografico di L. Gargan, Bologna, Atesa, 1990. ISBN 88-7037-022-4
* [[Presidenti degli Stati Uniti d'America ]]
*Luigi Coletti, ''Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso'', Libreria dello Stato, Roma, 1935.
*Giovanni Netto, ''Guida di Treviso'', Edizioni LINT, Trieste, 1988.
*AA.VV., ''Storia di Treviso'', 4 volumi, a cura di Ernesto Brunetta, Marsilio, 1993.
*Gianni Anselmi, a cura di, ''La Loggia dei Cavalieri in Treviso'', Treviso, 2000.
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{interprogetto}}
* [http://millercenter.org/president Millercenter.org, American President: A Reference Resource]
* [https://www.whitehouse.gov/1600/presidents Whitehouse.gov, The Presidents]
 
{{Architetture di Treviso}}
{{PresidenzeUSA}}
{{portale|architettura|Treviso}}
 
[[Categoria:PresidentiArchitetture degli Stati Uniti d'America|di Treviso]]
[[Categoria:Architetture romaniche del Veneto]]
[[Categoria:Logge del Veneto|Treviso]]