Giovanni Reale e Písek (Hradec Králové): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{q|Io ho infatti la ferma convinzione che, come [[Adolf Reinach|Reinach]] afferma, [[Platone]] sia il "più grande filosofo in assoluto" comparso sulla terra, e che il compito di chi lo vuole comprendere e fare comprendere agli altri, pur avvicinandosi sempre di più alla [[Verità]], non può mai avere fine.|Giovanni Reale, ''Platone. Alla ricerca della sapienza segreta'', 1998, p. 12}}
|Nome = Písek
{{Bio
|Nome ufficiale = Giovanni
|Panorama = Písek čp. 28.JPG
|Cognome = Reale
|SessoDidascalia = M
|Bandiera =
|LuogoNascita = Candia Lomellina
|Voce bandiera =
|GiornoMeseNascita = 15 aprile
|Stemma = Písek (okres Hradec Králové) znak.jpg
|AnnoNascita = 1931
|Voce stemma =
|LuogoMorte = Luino
|Stato = CZE
|GiornoMeseMorte = 15 ottobre
|AnnoMorteNote stato = 2014
|Grado amministrativo = 3
|Attività = filosofo
|Tipo = Comune
|Attività2 = storico della filosofia
|Divisione amm grado 1 = Hradec Králové
|Attività3 = accademico
|Voce divisione amm grado 1 =
|AttivitàAltre = , [[grecista]] e [[traduttore]]
|Stemma divisione amm grado 1 =
|Epoca = 1900
|Divisione amm grado 2 = Hradec Králové
|Epoca2 = 2000
|Voce divisione amm grado 2 = Distretto di Hradec Králové
|Nazionalità = italiano
|Stemma divisione amm grado 2 =
|Immagine = Giovanni Reale (cropped).png
|Capoluogo =
|Didascalia = Giovanni Reale nel [[2013]], ospite del [[Premio Chiara]]
|Amministratore locale = Miroslav Kučera
|Partito =
|Data elezione =
|Lingue ufficiali =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale =
|Longitudine decimale =
|Latitudine gradi = 50
|Latitudine minuti = 9
|Latitudine secondi = 16
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 15
|Longitudine minuti = 30
|Longitudine secondi = 8
|Longitudine EW = E
|Altitudine =
|Superficie = 4.35
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.czso.cz/csu/2011edicniplan.nsf/engt/6000393326/$File/521011112513.xls|lingua={{lingue|cs|en}}|formato=xls|titolo=Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco|accesso=17 luglio 2012}}
|Abitanti = 234
|Note abitanti = {{cita web|url=http://www.czso.cz/csu/2011edicniplan.nsf/engt/760029E11D/$File/13011103.pdf|lingua={{lingue|cs|en}}|formato=pdf|titolo=Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco|accesso=17 luglio 2012}}
|Aggiornamento abitanti = 1º gennaio 2013
|Sottodivisioni =
|Sottosottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Prefisso =
|Codice ISO =
|Codice catastale =
|Zona sismica =
|Gradi giorno =
|Diffusività =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|PIL =
|PIL procapite =
|PIL PPA =
|PIL procapite PPA =
|Immagine localizzazione =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito =
|Incipit =
|Categoria =
}}
'''Písek''' è un [[Comuni della Repubblica Ceca|comune]] della [[Repubblica Ceca]] facente parte del [[distretto di Hradec Králové]], nella [[regioni della Repubblica Ceca|regione]] [[regione di Hradec Králové|omonima]].
 
== Biografia Note==
Giovanni Reale frequenta il Liceo classico statale di [[Casale Monferrato]] (divenuto in seguito Istituto di Istruzione Superiore "Cesare Balbo"), per poi formarsi all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di [[Milano]], laureandosi con [[Francesco Olgiati]]. Successivamente, perfezionerà i suoi studi a [[Marburgo (Germania)|Marburgo]] e a [[Monaco di Baviera]].
 
Dopo un periodo di insegnamento nei licei e conseguita la libera docenza in [[storia della filosofia antica]] nel 1962, vince una cattedra presso l'[[Università degli Studi di Parma]], ove terrà i corsi di [[Filosofia morale]] e di [[Storia della filosofia]]. Quindi, nel 1972, passa all'Università Cattolica di Milano, nella quale sarà a lungo professore ordinario di [[Storia della filosofia antica]] (fino al 2002), istituendovi e dirigendo il ''Centro di ricerche di Metafisica'' (luogo di formazione della maggior parte dei suoi allievi). Dal [[2005]], passa a insegnare alla nuova Facoltà di [[Filosofia]] del [[Università Vita-Salute San Raffaele|San Raffaele]] di Milano, presso la quale intendeva fondare un nuovo centro internazionale di studi e ricerche su [[Platone]], e sulle [[platonismo|radici platoniche]] del [[Filosofia occidentale|pensiero]] e della [[civiltà occidentale]].<ref>[http://www.filosofico.net/giovannireale.htm Filosofico.net]</ref>
 
Muore il 15 ottobre 2014 (a 83 anni) nella sua casa di [[Luino]].<ref>{{cita web
|autore=
|url= http://www.lastampa.it/2014/10/15/cultura/addio-a-giovanni-reale-grande-interprete-di-platone-zqhYewBu29hzGvmpsYJBHL/pagina.html
|titolo= Addio a Giovanni Reale, grande interprete di Platone
|editore= La Stampa
|data= 15 ottobre 2014
|accesso= 15 ottobre 2014
}}</ref>
 
== Il pensiero ==
La sua tesi di fondo è la seguente: la [[filosofia greca]] ha creato quelle [[Categoria (filosofia)|categorie]] e quel peculiare modo di pensare che hanno consentito la nascita e lo sviluppo della [[scienza]] e della [[tecnica]] dell'[[Civiltà occidentale|Occidente]].
 
I suoi interessi scientifici spaziano lungo tutto l'arco del [[filosofia antica|pensiero antico]] [[paganesimo|pagano]] e [[cristianesimo|cristiano]], e i suoi contributi di maggior rilievo hanno toccato via via [[Aristotele]], [[Platone]], [[Plotino]], [[Socrate]] e [[Sant'Agostino|Agostino]]. Egli ha studiato ognuno di questi autori andando, in un certo senso, 'contro-corrente' e inaugurandone, secondo l'opinione di Cornelia de Vogel, una lettura nuova.<ref>Cornelia de Vogel, ''Ripensando Platone e il Platonismo'', Milano, Vita e Pensiero, 1990. ISBN 978-88-343-0296-5</ref>
 
La rilettura che Reale ha dato di Aristotele contesta l'interpretazione di [[Werner Jaeger]], secondo il quale gli scritti aristotelici seguirebbero [[Positivismo|positivisticamente]] un andamento storico-genetico che partirebbe dalla [[teologia]], passerebbe per la [[metafisica]], per approdare infine alla [[scienza]]; Reale ha sostenuto invece la fondamentale unità del pensiero metafisico dello Stagirita.<ref>«Reale [...] dimostra la profonda unità concettuale di questi scritti di filosofia prima, mettendo in luce come Jaeger, nella sua tesi, sia condizionato dalla filosofia positivista e dalla teoria generale dell'evoluzione della cultura secondo le tre tappe di teologia-metafisica-scienza» (Note di copertina all'opera ''Il concetto di "filosofia prima" e l'unità della "Metafisica" di Aristotele'', Milano, Bompiani, 2008. ISBN 978-88-452-6180-0).</ref>
 
Ne ''La Filosofia antica'', mette in evidenza come il pensiero di [[Teofrasto]] si diffuse per l'aspetto scientifico con un'ampiezza del tutto paragonabile a quella del maestro Aristotele, rivelando però uno scarso spessore nella speculazione filosofica. Da [[Stratone]] in poi, ciò provocò un ripiegamento della scuola peripatetica verso l'ambito della [[fisica]] e delle [[Scienza|scienze empiriche]].<ref>{{cita libro|url = https://web.archive.org/web/20150123191226/http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/reale3.pdf|titolo= Storia della filosofia antica| volume=vol. III|curatore= Giovanni Reale|formato=pdf|pagine=149|citazione=La fondazione della botanica fu il suo guadagno essenziale.}}</ref>
 
Per quel che riguarda Platone, Reale, importando in [[Italia]] gli studi della scuola platonica di [[Tubinga]],<ref>AA.VV., ''[http://books.google.it/books?id=UbNcPzvi6KgC&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q=&f=false Verso una nuova immagine di Platone]'', Milano, Vita e Pensiero, 1994. ISBN 978-88-343-0815-8</ref> ha messo in crisi l'interpretazione romantica di Platone stesso, che risale a [[Friedrich Schleiermacher]],<ref>Cfr., in particolare, ''Il paradigma romantico nell'interpretazione di Platone'', di [[Hans Krämer]], Napoli, 1991.</ref> e ha voluto rivalutare il senso e la portata delle cosiddette «[[Platone#Le dottrine non scritte: l'Uno e la Diade|dottrine non scritte]]», vale a dire gli insegnamenti che Platone ha tenuto solo oralmente all'interno dell'Accademia e che conosciamo dalle testimonianze dei discepoli; in questo senso, Platone risulterebbe essere il testimone e l'interprete più geniale di quel peculiare momento della civiltà greca che passava dalla cultura dell'[[oralità]] a quella della [[scrittura]].
 
Negli studi su Plotino, ha contestato la tesi di fondo di [[Eduard Zeller]] che vedeva nel grande [[neoplatonismo|neoplatonico]] il principale teorico del [[panteismo]] e dell'[[immanenza|immanentismo]]; al contrario, Reale ha riletto Plotino come il campione della [[trascendenza]] metafisica dell'[[Uno (filosofia)|Uno]].
 
L'interpretazione che Reale ha dato di Socrate, analogamente, si propone di risolvere le [[aporia|aporie]] della cosiddetta ''[[questione socratica]]'', entrata in un vicolo cieco dopo gli studi di [[Olof Gigon]], secondo cui di Socrate non possiamo sapere nulla con certezza; Reale ha inaugurato, invece, un nuovo modo di interpretare Socrate, non solo cercando di risolvere dall'interno le testimonianze contraddittorie degli allievi, ma soprattutto guardando al contesto della filosofia greca prima di Socrate e dopo Socrate: in questo modo, balzerebbe agli occhi la scoperta socratica del concetto di ''[[psyché]]'' come essenza e nucleo pensante dell'uomo.
 
{{Citazione|Socrate diceva che il compito dell'uomo è la cura dell'anima: la psicoterapia, potremmo dire. Che poi oggi l'anima venga interpretata in un altro senso, questo è relativamente importante. Socrate per esempio non si pronunciava sull'[[immortalità dell'anima]], perché non aveva ancora gli elementi per farlo, elementi che solo con Platone emergeranno. Ma, nonostante più di duemila anni, ancora oggi si pensa che l'essenza dell'uomo sia la psyché. Molti, sbagliando, ritengono che il concetto di anima sia una creazione cristiana: è sbagliatissimo. Per certi aspetti il concetto di anima e di immortalità dell'anima è contrario alla dottrina cristiana, che parla invece di [[risurrezione]] dei corpi. Che poi i primi pensatori della [[Patristica]] abbiano utilizzato categorie filosofiche greche, e che quindi l'apparato concettuale del cristianesimo sia in parte ellenizzante, non deve far dimenticare che il concetto di psyché è una grandiosa creazione dei greci. L'Occidente viene da qui.|G. Reale, ''Storia della filosofia antica'', Milano, Vita e pensiero, 1975}}
 
Infine, per quanto riguarda Agostino, gli studi di Reale tenderebbero a ricollocare questo autore nel contesto ''neoplatonico'' della tarda antichità e quindi nel momento dell'impatto del [[Cristianesimo]] con la filosofia greca, cercando di scrostarlo di tutte le successive interpretazioni dell'agostinismo medioevale.
 
Reale ritiene, poi, che la cifra spirituale che caratterizza il [[storia della filosofia occidentale|pensiero occidentale]] sia costituita dalla filosofia creata dai Greci. È stato infatti il ''[[logos]]'' greco a caratterizzare le due componenti essenziali del pensiero occidentale e precisamente a fornire gli strumenti concettuali per elaborare la [[Deposito della fede|Rivelazione cristiana]], dando luogo, così, a quella peculiare mentalità da cui sono scaturite la scienza e la tecnica. Ma se la cultura occidentale non si capisce senza la filosofia dei Greci, questa a sua volta non si capisce senza la [[metafisica]] come studio dell'"Unità dell'Essere".<ref>G. Reale, ''La filosofia antica'', Milano, Editoriale Jaca Book, pp. 18-21.</ref> Il lavoro che Reale svolge, studiando i grandi pensatori del passato, vuole anche servire a un confronto fra la metafisica antica e quella moderna. La preferenza che accorda a Platone dipende dal fatto che il filosofo [[Atene|ateniese]] è, con la ''"seconda navigazione"'' di cui parla nel ''[[Fedone]]'', il vero creatore di questa problematica.
 
Reale, studioso di fama internazionale,<ref>{{cita web|autore=|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/23/ragione_bisogna_imparare_accettare_morte_co_9_070123045.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919114645/http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/23/ragione_bisogna_imparare_accettare_morte_co_9_070123045.shtml|titolo=«Ha ragione, bisogna imparare ad accettare la morte»|accesso=23 giugno 2012|editore=''Corriere della Sera''|7=|urlmorto=sì|dataarchivio=19 settembre 2014}}</ref><ref>{{cita web|autore=|url= http://www.uninetwork.it/intervista.php/id/2604/massimo_cacciari|titolo=''Network delle Università Italiane''|accesso=20 aprile 2009|}}</ref> si fa così portavoce di un «meditato ritorno alle radici della nostra cultura» attraverso la riproposta dei classici, in particolare Platone. Di quest'ultimo, Reale – in sintonia con la Scuola di Tubinga – rinnova l'interpretazione, mettendo in luce la primaria importanza delle cosiddette «dottrine non scritte» (''agrafa dogmata'') di cui riferiscono gli allievi di Platone stesso (Aristotele in primis).
 
Nel suo scritto'' [[Per una nuova interpretazione di Platone]]'' ([[1997|1986]]), fa affiorare l'immagine di un Platone diverso, un Platone orale e – in certo senso – dogmatico: del resto, non è forse Platone stesso (ad esempio, nella ''Lettera VII'') a garantirci che la sua filosofia dev'essere ricercata altrove rispetto agli scritti? Lo stesso corpus degli scritti platonici, giuntoci nella sua interezza (circostanza, questa, unica nella [[storiografia]] del pensiero greco), non presenta, invero, quell'unitarietà sistematica che ci si dovrebbe attendere, il che, ancora una volta, depone a favore della tesi secondo cui il vero Platone andrebbe cercato altrove, e precisamente nelle «dottrine non scritte».
 
Studioso anche della ''Metafisica'' di Aristotele, Reale smaschererebbe la tesi fatta valere da Jaeger, secondo cui l'opera non presenterebbe un'unitarietà ma sarebbe piuttosto una sorta di ''“zibaldone filosofico”'' (e, in particolare, il libro XII risalirebbe – in forza del suo spiccato interesse teologico – alla giovinezza dello Stagirita): lungi dal risolversi in un coacervo di scritti risalenti a differenti epoche e contesti, la ''Metafisica'' di Aristotele – rileva Reale –<ref>G. Reale, ''Il concetto di filosofia prima e l'unità della metafisica di Aristotele'', Milano, Vita e Pensiero, 1961.</ref> è un'opera profondamente unitaria, al cui centro c'è la definizione di metafisica come: a) scienza delle cause e dei principi primi, b) scienza dell'essere in quanto tale, c) scienza della sostanza, d) scienza teologica, e) scienza della verità.
 
Ne ''La saggezza antica'' ([[1995]]), sostiene che «tutti i mali di cui soffre l'uomo d'oggi hanno proprio nel [[nichilismo]] la loro radice» e che «un'energica cura di questi mali implicherebbe il loro sradicamento, ossia la vittoria sul nichilismo, mediante il recupero di ideali e valori supremi, e il superamento dell'[[ateismo]]». Ma quello che egli propone «non è affatto un ritorno acritico a certe idee del passato, ma l'assimilazione e la fruizione di alcuni messaggi della saggezza antica, che, se ben recepiti e meditati, possono, se non guarire, almeno lenire i mali dell'uomo d'oggi, corrodendo le radici da cui derivano».
 
In una siffatta prospettiva, può acquistare un valore eminentemente filosofico anche il pensiero di [[Seneca]], a suo parere ingiustamente trascurato da una lunga tradizione che non gli avrebbe riconosciuto alcuna cittadinanza filosofica: in ''La filosofia di Seneca come terapia dei mali dell'anima'', Reale riprende, ancora una volta, l'idea che la filosofia degli antichi – in questo caso, quella di Seneca – possa costituire un 'farmaco' per l'animo dilaniato dell'uomo moderno.<ref>G. Reale, ''La filosofia di Seneca come terapia dei mali dell'anima'', Milano, Bompiani, 2003, pag. 201. ISBN 978-88-452-5532-8</ref>
 
Tra gli allievi di Reale vi sono: [[Roberto Radice]], docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, che si è dedicato al pensiero di [[Filone di Alessandria]] e dell'età ellenistica (in particolare dello [[Stoicismo]]) e che ha tradotto opere di Platone (''Repubblica'', ''Leggi'', ''Lettere'') di cui ha pubblicato in versione informatica il lessico; [[Maurizio Migliori]],<ref>https://www.unimc.it/filosoficamente/primo-piano/giovanni-reale-in-memoriam</ref> dell'[[Università di Macerata]], interprete del pensiero platonico; [[Giuseppe Girgenti]], traduttore di [[Porfirio]] e del Neoplatonismo, e [[Vincenzo Cicero]],<ref>https://www.philosophicalnews.com/wp-content/uploads/2017/07/5.2.pdf</ref> a cui si devono inedite traduzioni italiane di Schelling, Hegel, Trendelenburg, Natorp, Hildebrand e Heidegger.
 
== Opere ==
[[File:Firma Giovanni Reale.png|thumb|L'autografo di Giovanni Reale]]
Oltre al campo specifico della [[filosofia antica]] e tardo-antica, Reale si è occupato a vario titolo anche della [[storia della filosofia]] generale: per esempio, nella stesura del noto ''Manuale di filosofia'' per i licei edito da [[Editrice La Scuola]] e scritto insieme a [[Dario Antiseri]], oltre alla direzione delle collane filosofiche ''«Classici della filosofia»'', ''«Testi a fronte»'' della [[Bompiani]] e ''«I Filosofi»'' per [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]].
 
Oltre a questo, i suoi principali scritti sono i seguenti:
* ''Il concetto di filosofia prima e l'unità della [[Metafisica]] di [[Aristotele]]'', [[Vita e Pensiero (casa editrice)|Vita e Pensiero]], Milano (1961) poi [[Bompiani]], Milano (2008);
* ''Introduzione a [[Aristotele]]'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Bari (1974);
* ''Storia della filosofia antica, 5 volumi'', [[Vita e Pensiero (casa editrice)|Vita e Pensiero]], Milano (1975);
* ''Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi'', [[Editrice La Scuola|La Scuola]], Brescia (1983);
* ''[[Per una nuova interpretazione di Platone]]'', CUSL, Milano (1984) poi [[Vita e Pensiero (casa editrice)|Vita e Pensiero]], Milano (2003);
* ''Introduzione a [[Proclo]]'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Bari (1989);
* ''Filosofia antica'', [[Jaca Book]], Milano (1992);
* ''Saggezza antica'', [[Raffaello Cortina Editore|Cortina]], Milano (1995);
* ''Eros demone mediatore'', [[RCS MediaGroup|Rizzoli]], Milano (1997);
* ''[[Platone]]. Alla ricerca della sapienza segreta'', [[RCS MediaGroup|Rizzoli]], Milano (1997) poi [[Bompiani]], Milano (2005);
* ''Guida alla lettura della Metafisica di Aristotele'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Bari (1997);
* ''[[Raffaello Sanzio|Raffaello]]: La "[[Disputa del Sacramento|Disputa]]"'', [[Rusconi Libri|Rusconi]], Milano (1998);
* ''Corpo, anima e salute'', [[Raffaello Cortina Editore|Cortina]], Milano (1999);
* ''Socrate. Alla scoperta della sapienza umana'', [[RCS MediaGroup|Rizzoli]], Milano (1999);
* ''Il pensiero antico'', [[Vita e Pensiero (casa editrice)|Vita e Pensiero]], Milano (2001);
* ''La filosofia di [[Seneca]] come terapia dei mali dell'anima'', [[Bompiani]], Milano (2003);
* ''Radici culturali e spirituali dell'Europa'', [[Raffaello Cortina Editore|Cortina]], Milano (2003);
* ''Storia della filosofia greca e romana, 10 volumi'', [[Bompiani]], Milano (2004);
* ''Valori dimenticati dell'Occidente'', [[Bompiani]], Milano (2004);
* ''L'arte di [[Riccardo Muti]] e la Musa platonica'', [[Bompiani]], Milano (2005);
* ''Come leggere Agostino'', [[Bompiani]], Milano (2005);
* ''[[Karol Wojtyla]] un pellegrino dell'assoluto'', [[Bompiani]], Milano (2005);
* ''Autotestimonianze e rimandi dei [[Dialoghi platonici|Dialoghi]] di Platone alle "[[Platone#Le dottrine non scritte: l'Uno e la Diade|Dottrine non scritte]]"'', [[Bompiani]], Milano (2008);
* ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', [[Editrice La Scuola|La Scuola]], Brescia (2012);
* ''Cento anni di filosofia. Da [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] ai nostri giorni'', [[Editrice La Scuola|La Scuola]], Brescia (2015).
* {{cita libro | autore = Giovanni Reale | url = https://archive.org/details/IlPensieroOccidentaleAristoteleACuraDiGiovanniRealeMetafisicaBompiani2004/page/n3 | titolo = Introduzione, traduzione e commentario della Metafisica di Aristotele | lingua = it, el | editore = [[Bompiani]] | anno = 2004 | collana = Il Pensiero Occidentale | isbn = 978-88-452-0308-4 | pp = 1731 | sito = [[Internet Archive|archive.org]] | ulrarchivio = https://archive.fo/zTOFr | dataarchivio = 16 ottobre 2017 | urlmorto = no}} (con testo greco a fronte)
 
=== Traduzioni e commenti ===
Reale ha tradotto in italiano e commentato molte opere di [[Platone]], di [[Aristotele]] e di [[Plotino]] (la sua nuova edizione delle ''[[Enneadi]]'' è stata pubblicata nel [[2002]] nella collana ''"I Meridiani"'' della [[Arnoldo Mondadori Editore]]).
 
Nel [[2006]] ha pubblicato per [[Bompiani]] il poderoso volume ''I presocratici'', da lui presentato come la «prima traduzione integrale» della versione tedesca del ''[[Die Fragmente der Vorsokratiker]]'' di [[Hermann Diels]] e [[Walther Kranz]]. Nonostante in Italia ne fosse già uscita nel [[1969]] una traduzione di [[Gabriele Giannantoni]] edita da Laterza, Reale ha sostenuto la presenza di lacune e manomissioni nella traduzione del Giannantoni, lacune e manomissioni che sarebbero dovute, a parere di Reale, all'ossequio all'[[ideologia]] e all'«[[egemonia culturale]] [[Marxismo|marxista]]», secondo cui in quel periodo gli intellettuali di area [[Partito Comunista Italiano|comunista]] avrebbero dominato la scena in campo editoriale.<ref>Pur riconoscendo a Giannantoni una statura di studioso di prim'ordine, Reale ha sostenuto che molti marxisti «non presentavano talune cose nella loro effettiva realtà» (dall'[http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/21/Nel_nome_MARX_co_9_061121025.shtml Archivio storico del ''Corriere della Sera''] del 21 novembre 2006).
 
Secondo Reale, pur non potendosi parlare di complotto, «nel testo di Laterza curato da Giannantoni mancano - in un'edizione chiamata l'unica integrale italiana - decine e decine di passi che ho elencato in 4 pagine all'inizio della mia traduzione dei ''Presocratici''; ci sono inoltre indebite aggiunte assenti nell'originale. Una raccolta di tal fatta, nata assemblando anche vecchie versioni e tagliando pure molte note di queste ultime, ha l'effetto di svuotare le idee forti di codesti autori. Svuotare, ironizzare, occupare uno spazio e toglierlo ad altri, evitare un vero confronto: ecco la vecchia tattica che rimane ancora molto viva» (dall'[http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/24/Non_svuotate_Filosofia_dalle_idee_co_9_061124044.shtml Archivio storico del ''Corriere della Sera'' del 24 novembre 2006]).</ref> [[Luciano Canfora]], in risposta alle accuse di Reale, ne ha sostenuto la natura «pubblicitaria» e l'«inconsistenza» del ragionamento.<ref>«Naturalmente, sul piano pubblicitario, si comprende la auto-esaltazione: la mia traduzione è più completa della tua, come il mio bucato è più bianco del tuo. Ma anche la pubblicità bisognerebbe saperla fare. Ci sono lauree brevi da poco istituite in proposito. Particolarmente inconsistente appare il ragionamento, se pure così può definirsi, sviluppato dal Reale. Eccolo nella sintesi fornita dal suo intervistatore: Giannantoni era molto bravo (e questo lo sapevamo anche senza il supporto di Reale), Laterza è innocente del sopra menzionato «reato ideologico», la colpa è della «penetrazione» comunista. Sembra quasi di sognare. Ma questa è la caricatura dell'antica cantilena sui comunisti padroni dell'editoria italiana. Per confutare questa sciocchezza, anni fa, Norberto Bobbio si limitò a trascrivere i titoli del catalogo Einaudi. E infatti come negare l'affiliazione bolscevica di Bobbio? Che pena» (in [http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/21/non_date_Togliatti_colpe_che_co_9_061121026.shtml Archivio storico ''Corriere della sera'' 21 novembre 2006]).</ref> Nella polemica sono intervenuti anche altri due studiosi: il primo è [[Mario Vegetti]], il quale ha sostenuto che, se influenza c'è stata nell'edizione di Giannantoni, essa è stata di matrice idealistica, hegeliana e crociana e non marxista; il secondo studioso è [[Roberto Radice]], il quale ha invece sostenuto che qualsiasi omissione è da evitare, specie se non è segnalata nel testo, e con riguardo alla presunta irrilevanza di taluni tagli operati da Giannantoni<ref>Si fa riferimento all'osservazione di Canfora secondo la quale le omissioni di Giannantoni riguarderebbero aspetti poco rilevanti per un marxista come il frammento 23 di ''Orfeo'', «un malridotto frustulo papiraceo in cui si fa cenno ad un rituale misterico [...]. Queste, e consimili, sono le omissioni rimproverate dal neo-presocratico Reale». (Cfr.[http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/21/non_date_Togliatti_colpe_che_co_9_061121026.shtml ''Ibidem''])</ref> sottolinea come «i capretti a volte segnano la storia del pensiero più di alcuni filosofi e togliere questi deliziosi animali dai frammenti, così come far sparire dei cavolfiori, potrebbe trasformarsi in una censura»<ref>Osserva infatti Radice: «Sembrerebbe del tutto irrilevante sapere se Kant, quando scriveva la ''Critica della ragion pratica'', mangiasse capretto o una particolare minestra, e credo che alla storia della filosofia questo poco interessi. Ma sapere se un orfico mangiasse o no capretto, può essere significativo dal punto di vista filosofico. Se si asteneva, allora era vegetariano e, come tale, non avrebbe condiviso la ritualistica greca in cui si consumavano le carni offerte alla divinità e si lasciavano ad essa gli aromi per segnare la distanza tra uomo e dio. In sostanza egli credeva, evitando il capretto, in una teologia in cui uomo e divino erano legati». (Cfr.[http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/24/Non_svuotate_Filosofia_dalle_idee_co_9_061124044.shtml. Archivio storico ''Corriere della sera'' 24 novembre 2006]) All'obiezione di Canfora ha risposto lo stesso Reale affermando: «Non è un capretto né una vacca quello che manca nel testo di Laterza curato da Giannantoni; mancano - in un'edizione chiamata l'unica integrale italiana - decine e decine di passi che ho elencato in 4 pagine all'inizio della mia traduzione dei Presocratici; ci sono inoltre indebite aggiunte assenti nell'originale. Una raccolta di tal fatta, nata assemblando anche vecchie versioni e tagliando pure molte note di queste ultime, ha l'effetto di svuotare le idee forti di codesti autori. Svuotare, ironizzare, occupare uno spazio e toglierlo ad altri, evitare un vero confronto: ecco la vecchia tattica che rimane ancora molto viva». (Cfr. [http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/24/Non_svuotate_Filosofia_dalle_idee_co_9_061124044.shtml ''Ibidem''])</ref>.
 
Di [[Seneca]], il Reale ha poi curato la traduzione delle opere in ''"Seneca. Tutti gli scritti"'' del [[1994]].
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=ITA_OMRI_2001_GC_BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=3 giugno [[2011]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=314514 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
* Premio ''"Roncisvalle"'' dell'[[Università di Navarra]]<ref>{{cita web|url=https://www.unav.edu/web/vida-universitaria/detallenoticia6/2000/05/05/entrega-de-los-internacionales-premios-roncesvalles-de-filosofia/-/asset_publisher/w7Px/content/20000505-entrega-de-los-internacionales-premios-roncesvalles-de-filosofia/10174|titolo=Entrega de los internacionales premios Roncesvalles de Filosofía|lingua=es|data=5 maggio 2000|accesso=8 marzo 2019}}</ref>
* Cittadinanza onoraria di [[Siracusa]]
* Premio 'Pax Dantis' 2014 per il Pensiero di Pace Universale
 
=== Lauree ''honoris causa'' ===
* Accademia Internazionale di Filosofia del [[Liechtenstein]]
* Università Cattolica di [[Lublino]]
* Università di Stato di [[Mosca (Russia)|Mosca]]
* [http://www.url.edu/la-url/distincions/honoris-causa Universitat Ramon Llull] de [[Barcellona]] (2006)<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Laudatio del professore Giovanni Reale a cura del professore Antoni Bosch-Veciana.|pubblicazione = http://www.url.edu/sites/default/files/llibrethonoris_giovannireale.pdf|data = }}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri Bibliografia progetti==
* {{Treccani|giovanni-reale_(Dizionario-di-filosofia)}}
* {{cita news|autore=Armando Torno|wkautore=Armando Torno|altri=intervista di Giovanni Reale|titolo=Il mio Platone bocciato all'università|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=3 gennaio 2014|p=36}}
* {{cita news|autore=Armando Torno|wkautore=Armando Torno|titolo=Addio a Giovanni Reale il cattolico amico di Platone|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=16 ottobre 2014|p=41}}
* {{cita news|autore=Antonio Carioti|altri=intervista di [[Mario Vegetti]]|titolo=Critico il Platone di Reale il marxismo non c'entra|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=4 gennaio 2014|p=47}}
* {{cita news|autore=Giovanni Reale|titolo=La dittatura culturale del marxismo|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=6 gennaio 2014|p=31}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.filosofico.net/giovannireale.htm|Giovanni Reale su ''Filosofico.net''}}
* {{cita libro|url=http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/reale1.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123191000/http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/reale1.pdf|titolo=Storia della filosofia antica. Dalle origini a Socrate|volume=1|curatore=Giovanni Reale|formato=pdf|via=gianfrancobertagni.it|dataarchivio=23 gennaio 2015|accesso=7 marzo 2019|anno=1987|ed=5|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|url=http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/reale2.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123191512/http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/reale2.pdf|titolo=Storia della filosofia antica. Platone e Aristotele|volume=2|curatore=Giovanni Reale|formato=pdf|via=gianfrancobertagni.it|dataarchivio=23 gennaio 2015|accesso=7 marzo 2019|anno=1988|ed=6|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|url=http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/reale3.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123191226/http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/reale3.pdf|titolo=Storia della filosofia antica. I sistemi dell'Età ellenistica|volume=3|curatore=Giovanni Reale|formato=pdf|via=gianfrancobertagni.it|dataarchivio=23 gennaio 2015|accesso=7 marzo 2019|anno=1987|ed=5|urlmorto=sì}}
 
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