Simon Cumbers e Museo nazionale della Corea: differenze tra le pagine

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{{Museo
{{O|giornalisti|febbraio 2019}}
|Nome = Museo nazionale della Corea
{{Bio
|Tipologia = [[Arte]], [[archeologia]]
|Nome = Simon
|Immagine = Seoul-National.Museum.of.Korea-01.jpg
|Cognome = Cumbers
|SessoLarghezza = M
|Didascalia = L'esterno del museo
|GiornoMeseNascita = 23 gennaio
|Data di apertura = [[1945]]
|AnnoNascita = 1968
|Data di chiusura =
|GiornoMeseMorte = 6 giugno
|AnnoMorteFondatori = 2004
|Località = [[Seul]]
|Epoca = 1900
|Indirizzo = 137 Seobinggo-ro, Yongsan-gu
|Attività = giornalista
|Direttore = Youngna Kim
|Nazionalità = irlandese
|Visitatori = 2730204
|PostNazionalità =, attivo nel [[Regno Unito]] per la [[BBC]] e assassinato nel corso di un attacco terroristico mentre prestava servizio ad As-Suwaidi, in [[Arabia Saudita]]<ref name=theguardian1>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/media/2004/jun/08/broadcasting.guardianobituaries|lingua=En|titolo=Obituary: Simon Cumbers|editore=The Guardian}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.thetimes.co.uk/tto/news/article2471309.ece|nome=Ronan |cognome=McGreevy|titolo=BBC reporter's Muslim plea after Riyadh shooting|editore=The Times (UK)|anno=7 giugno 2004}}</ref><ref name=sky>{{cita web|url=http://news.sky.com/story/277631/shot-tv-reporter-flies-back-home|lingua=en|titolo=Shot TV Reporter Flies Back Home|editore=Sky News}}</ref>
|Note visitatori = <ref>{{cita web|url=http://www.theartnewspaper.com/attfig/attfig09.pdf|titolo=Il museo nazionale della Corea|accesso=21-09-2012}}</ref>
|Anno visitatori = 2009
}}
Il '''Museo nazionale della Corea''' è il principale [[museo]] di [[arte]] e di [[storia della Corea del Sud]]: con una superficie di 137.201&nbsp;m² è il sesto museo più grande al [[mondo]] e nel [[2009]] è stato visitato da oltre 2.700.000 persone.
== Vita personale ==
Nato il 23 gennaio 1968 da Robert (Bob) e Bronagh (Brona) Cumbers, Simon ha trascorso la sua fanciullezza insieme al fratello Stephen e alle sorelle Eimar e Catraoine in [[Irlanda]], presso il piccolo villaggio di Navan, dove ha anche ricevuto l'educazione elementare presso la St. Patrick's Classical School.<ref name=meathchronicle>{{cita web|url=http://www.meathchronicle.ie/news/navan/articles/2009/07/01/41126-don034t-execute-our-son034s-killer034-navan-family034s-plea-to-saudis/|titolo= "Don't execute our son's killer": Navan family's plea to Saudis|lingua=en|editore=Meath Chronicle|data=1 luglio 2009|accesso=3 maggio 2015}}</ref> Divenuto attivo nelle file della BBC, si è dunque unito in matrimonio con Louise Bevan, anche lei attiva come giornalista presso la BBC News 24 e Radio 5 Live.<ref name=bbc1>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/3782189.stm|lingua=en|editore=BBC|titolo=UK – Obituary: Simon Cumbers}}</ref> Dopo l'assassinio, verificatosi quando aveva trentasei anni, Cumbers è stato dunque sepolto al cimitero di Reedwood, presso Greystones, in Irlanda.<ref name=meathchronicle /><ref name=cpj>{{cita web|url=https://cpj.org/killed/2004/simon-cumbers.php|titolo=Simon Cumbers|editore=Committee to Protect Journalists}}</ref>
== Carriera professionale ==
Già durante gli anni di studentato al St. Patrick's Cumbers nutriva un profondo entusiasmo per il tema del giornalismo, coltivato in veste di editore del giornalino scolastico locale, il ''Tuairim'', e di redattore presso il ''Drogheda Independent'', l<nowiki>'</nowiki>''Ipswich Evening'' e il ''Meath Chronical''. Terminati gli studi intraprese la carriera giornalistica in maniera più sistematica in qualità di direttore responsabile del Capitol Radio (oggi FM104) a Dublino, in Irlanda.
 
Istituito nel [[1945]], ha cambiato diverse sedi nel corso della sua storia, fino a trovare la collocazione definitiva nel [[2005]], in una nuova struttura costruita nel parco Yongsan a [[Seul]]: al suo interno raccoglie oltre 220.000 oggetti, di cui 13.000 esposti in modo permanente.
Nel 1990 Cumbers si trasferì nel Regno Unito in modo tale da avere l'opportunità di collaborare con una rosa di emittenti televisivi più ampia, nella fattispecie ITN's Channel 4 News, Channel 4 Daily, Sky News, APTN, e la BBC;.<ref name=theguardian1 /><ref name=bbc1 /><ref name=cbsnews>{{cita news|url=http://www.cbsnews.com/news/bbc-reporter-shot-critical/|titolo=BBC Reporter Shot, Critical|data=8 giugno 2004|editore=CBS News}}</ref> inizialmente attivo esclusivamente in veste di produttore e giornalista, nei tardi anni novanta per svolgere in maniera più adeguata le proprie funzioni decise di intraprendere un corso di aggiornamento professionale grazie al quale iniziò anche a essere ''cameraman'', anche nell'ambito della Locum Productions, fondata con la moglie Bevan con l'obiettivo di fornire troupe televisive alle emittenti richiedenti.
 
==Storia==
Tra le vicende a cui si è interessato Cumbers nel corso della sua carriera vi sono la fucilazione del politico [[Nicolae Ceaușescu]], atto finale dei moti di ribellione della popolazione rumena del 1989; il rilascio nel 1990 di [[Brian Keenan]] dopo quattro anni di ostaggio a [[Beirut]], in [[Libano]]; il conflitto Drumcree degli anni 1990; l'[[Accordo del Venerdì Santo]] del 1998; l'esplosione di un'autobomba presso Omagh, nel Tyrone, nel 1998; l'affondamento del sottomarino russo K-141 Kursk nel mare di Barents, in Russia, avvenuto nel 2000, e infine gli attentati terroristici verificatosi a Madrid nel 2004. Tra i vari intervistati da Cumbers nell'ambito di questi servizi giornalistici figura anche [[Muʿammar Gheddafi]], militare che dal 1969 sino alla sua morte, nel 2011, ha detenuto in chiave autoritaria la guida politica del suo paese, la [[Libia]].
[[File:Crown of Baekje National Treasure of Korea No295.jpg|upright=1.4|left|thumb|Corona di Baekje]]
== Morte ==
Il primo museo fu fondato nel [[1908]] dall'[[imperatore]] [[Sunjong di Corea|Sunjong]], chiamato museo imperiale, durante gli ultimi anni della [[dinastia Joseon]]: la collezione del museo imperiale, situato a [[Changgyeonggung]], unita a quella del museo del governo generale [[giappone]]se, formò la collezione del museo nazionale, aperto a [[Seul]] nel [[1945]]<ref>{{cita web|url=http://www.cnngo.com/seoul/play/seouls-best-museums-060516|titolo=La nascita del museo|accesso=21-09-2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120928105016/http://www.cnngo.com/seoul/play/seouls-best-museums-060516|dataarchivio=28 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>, anno della [[indipendenza]] della [[Corea del Sud]]. Durante la [[guerra di Corea]] gli oltre 20.000 pezzi del museo furono trasporti a [[Pusan]], per preservarli da una possibile distruzione; al termine della guerra la collezione fu in parte ospitata nel palazzo di [[Gyeongbokgung]] ed in parte in quello di [[Deoksugung]], fino al [[1972]] quando un nuovo edificio fu costruito nei pressi del primo palazzo.
Nel 2004 Simon Cumbers, insieme al giornalista Frank Gardner, ha prestato servizio in qualità di ''cameraman'' in [[Arabia Saudita]] per diffondere notizie sui massacri terroristici verificatosi a Yanbu e Khobar nel maggio di quell'anno, particolarmente sentiti nel [[Regno Unito]] a causa della presenza, fra le tante, di vittime britanniche. Giunti in Arabia Saudita di domenica mattina, il team si stabilì a Riyadh presso As-Suwaidi, quartiere ultraconservatore oppresso da forti tensioni politiche e religiose fomentate dalla presenza locale di [[Al-Qaeda]].
 
Nel [[1986]] la sede del museo fu nuovamente spostata per trasferirsi al Jungangcheong, l'antico palazzo del governo giapponese, nonostante le numerose proteste della [[popolazione]]; tuttavia, nel [[1995]], il [[governo]] decise di abbattere l'edificio e di spostare il museo in nuova sede, costruita appositamente per ospitare la collezione, all'interno del parco Yongsan: il concorso fu vinto da Chang-Il Kim della società Junglim ed il museo fu temporaneamente ospitato all'interno della sala dell'educazione sociale. I lavori di costruzione del nuovo edificio terminarono nel [[2005]] ed il museo fu inaugurato il 28 ottobre dello stesso anno.
Il gruppo, giunto sul posto, fu dunque sorpreso da Adel al-Dhubaiti, il quale dopo averli salutato Cumbers aprì il fuoco, contestualmente a cinque complici nascosti dietro un furgoncino. Cumbers fu assassinato sul colpo, mentre il collega Gardner, pur venendo gravemente ferito nel corso dell'attacco, riuscì a sfuggire alla morte. Occorre tener presente che l'Arabia Saudita era già insanguinata da numerosi attentati terroristici, rivolti non solo alle forze di sicurezza e alle comunità sciite bensì anche agli stranieri occidentali, alle loro istituzioni e ai loro luoghi di domicilio; si pensi che una settimana prima dell'omicidio di Cumbers ventidue stranieri vennero resi ostaggio e dunque assassinati da una fazione di Al-Qaeda nel corso del già citato «massacro di Khobar», perpetrato dagli estremisti islamici per tentare di «depurare» le terre islamiche dalle presenze straniere.<ref name=cpj /><ref name=leader>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/news/2004/jun/21/guardianobituaries.alqaida|titolo=Obituary: Abd al-Aziz al-Muqrin|editore=The Guardian (UK)|data=21 giugno 2004|accesso=21 marzo 2016}}</ref>
 
==Collezione==
Al-Dhubaiti, in seguito all'omicidio, fu dunque processato dal governo saudita, sentenziato colpevole nel novembre 2014 e giustiziato a morte nel 2 gennaio 2016.<ref name=cpj /><ref name=newstalk>{{cita web|url=http://www.newstalk.com/Killer-of-Irish-journalist-Simon-Cumbers-believed-to-be-one-of-47-executed-by-Saudi-Arabia|lingua=en|titolo=Killer of Irish journalist Simon Cumbers believed to be among 47 executed by Saudi Arabia|editore=newstalk.com}}</ref><ref name=irishtimes2>{{cita web|url=http://www.irishtimes.com/news/ireland/irish-news/simon-cumbers-s-killer-executed-in-saudi-arabia-1.2483590|lingua=en|titolo=Simon Cumbers's killer executed in Saudi Arabia|data=3 gennaio 2016|editore=The Irish Times}}</ref><ref name=thesun>{{cita web|url=http://www.thesun.ie/irishsol/homepage/news/6837087/Simon-Cumbers-parents-speak-out-on-killers-death-We-didnt-want-him-executed.html|lingua=en|titolo=Simon Cumber's parents speak out on killer's death: ‘We didn't want him executed'}}</ref><ref name=independent>{{cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/family-of-bbc-cameraman-murdered-in-saudi-terror-attack-regret-killers-death-sentence-9868344.html|lingua=en|titolo=Family of BBC cameraman murdered in Saudi terror attack regret killer's death sentence|autore=Chris Green|data=18 novembre 2014|editore=The Independent}}</ref> Le vicende, narrate anche nel libro ''Blood and Sand'' [Sangue e Sabbia], scritto da Frank Gardner sulle sue inchieste in Arabia Saudita,<ref name=bas>{{cita web|url=https://books.google.com/books?id=GZoHRggqKt8C&dq=%22Simon+Cumbers%22&source=gbs_navlinks_s|lingua=En|titolo=Blood and Sand}}</ref> furono particolarmente sentite in Irlanda, dove un anno dopo la morte di Cumbers fu istituito in suo onore il Simon Cumbers Media Fund, con l'obiettivo di promuovere una maggiore copertura mediatica dei problemi che affliggevano i mezzi di comunicazione di massa di quella nazione.<ref name=irishtimes2 /> A condannare l'attacco terroristico vi fu anche [[Koïchiro Matsuura]], direttore generale dell'UNESCO, il quale si espresse in questi termini:
[[File:Pressapochista14.jpg|upright=1.4|thumb|Statuette di Buddha]]
{{citazione|Condanno questo attacco che ha colpito due professionisti mediatici mentre svolgevano le loro mansioni lavorative investigando la spietata rete terroristica intessuta da al-Qeda. Non è una coincidenza che i nemici della libertà e della democrazia attacchino i giornalisti, i cui lavori mantengono vivi quei valori di libertà di espressione promossi dalla Carta delle Nazioni Unite e garantiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani|Koïchiro Matsuura<ref name=unesco>{{cita web|url=http://portal.unesco.org/ci/en/ev.php-URL_ID=15907&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050415153155/http://portal.unesco.org/ci/en/ev.php-URL_ID%3D15907%26URL_DO%3DDO_TOPIC%26URL_SECTION%3D201.html|urlmorto=sì|dataarchivio=15 aprile 2005|titolo=UNESCO Condemns Attack on BBC Journalists in Saudi Arabia|accesso=29 novembre 2018}}</ref>|I condemn this attack which targeted two media professionals carrying out their professional work, and who were investigating the ruthless al-Qaeda terrorist network. It is no coincidence that the enemies of freedom and democracy attack media professionals whose work upholds the values of freedom, enshrined in the United Nations Charter, and of freedom of expression, guaranteed by the Universal Declaration of Human Rights|lingua=En}}
La disposizione della collazione del museo è divisa in tre [[Piano (architettura)|piani]]: al primo piano è la [[Galleria d'arte|galleria]] [[archeologia|archeologica]], che raccoglie circa 4.500 reperti che vanno dal [[paleolitico]] al periodo dell'[[unificazione Silla]] e la galleria [[storia|storica]]; al secondo piano è presenta una galleria che accoglie 890 pezzi sull'[[arte]] religiosa e tradizionale coreana ed un ulteriore galleria con 800 pezzi di opere provenienti da differenti culture; al terzo piano, in un'ennesima galleria, sono raccolti 630 tra oggetti d'artigianato e [[scultura|sculture]] [[arte buddhista|buddhiste]] coreane, oltre a 970 oggetti di arte asiatica. Il museo si completa con una collezione di [[Pagoda|pagode]], [[Stupa|stupi]], [[Lanterna|lanterne]] e [[Stele|steli]], oltre ad un [[giardino]] con piante locali.
 
Tra i principali reperti custoditi: una [[Corona (copricapo)|corona]] d'[[oro]], ritrovata nella [[tomba]] di Hwangnamdaechong a [[Gyeongju]] (nello stesso luogo è stata anche rinvenuta una [[cintura]] d'[[argento]]); la statuetta di un [[Bodhisattva]] pensante, con una [[gamba]] poggiata sulla [[coscia]] e con le [[dito|dita]] che si tocca la [[guancia]]: ha notevoli somiglianze con un'altra statua ritrovata nel [[tempio]] Koryuji a [[Kyoto]]; un grosso [[Turibolo|incensiere]] in [[ceramica]], risalente al [[XII secolo]], con coperchio forato; una pagoda in [[marmo]], alta oltre tredici metri, risalente al [[1348]] ed è una delle poche realizzate con questo materiale, in quanto la maggior parte sono tutte in [[granito]]; una serie di 25 [[pittura|quadretti]] di [[Kim Hong-do|Danwon]], caratterizzati da [[Umorismo|humor]] e scene di vita quotidiana.
== Note ==
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate==
{{Portale|biografie|giornalismo}}
*[[Lista dei musei d'arte più visitati al mondo]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Giornalisti assassinati]]