Gigi Reggi e Museo nazionale della Corea: differenze tra le pagine

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{{BioMuseo
|Nome = GigiMuseo nazionale della Corea
|Tipologia = [[Arte]], [[archeologia]]
|Cognome = Reggi
|Immagine = Seoul-National.Museum.of.Korea-01.jpg
|Sesso = M
|Larghezza =
|LuogoNascita = Milano
|Didascalia = L'esterno del museo
|GiornoMeseNascita = 6 settembre
|Data di apertura = [[1945]]
|AnnoNascita = 1934
|Data di chiusura =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorteFondatori =
|Località = [[Seul]]
|AnnoMorte =
|Indirizzo = 137 Seobinggo-ro, Yongsan-gu
|Attività = giornalista
|Direttore = Youngna Kim
|Attività2 = autore televisivo
|Visitatori = 2730204
|Attività3 = produttore televisivo
|Note visitatori = <ref>{{cita web|url=http://www.theartnewspaper.com/attfig/attfig09.pdf|titolo=Il museo nazionale della Corea|accesso=21-09-2012}}</ref>
|Nazionalità = italiano
|Anno visitatori = 2009
|PostNazionalità = attivo per le reti [[Mediaset]] dagli [[anni 1980|anni ottanta]] fino al [[2012]]
}}
Il '''Museo nazionale della Corea''' è il principale [[museo]] di [[arte]] e di [[storia della Corea del Sud]]: con una superficie di 137.201&nbsp;m² è il sesto museo più grande al [[mondo]] e nel [[2009]] è stato visitato da oltre 2.700.000 persone.
 
Istituito nel [[1945]], ha cambiato diverse sedi nel corso della sua storia, fino a trovare la collocazione definitiva nel [[2005]], in una nuova struttura costruita nel parco Yongsan a [[Seul]]: al suo interno raccoglie oltre 220.000 oggetti, di cui 13.000 esposti in modo permanente.
Dopo un'esperienza come giornalista per la carta stampata, nel [[1984]] è entrato in [[Fininvest]] per occuparsi delle produzioni del gruppo. È l'ideatore di diversi varietà televisivi, tra i quali si ricorda in particolar modo ''[[La sai l'ultima?]]''.
 
==BiografiaStoria==
[[File:Crown of Baekje National Treasure of Korea No295.jpg|upright=1.4|left|thumb|Corona di Baekje]]
La sua esperienza di giornalista per la carta stampata si è sviluppata negli [[anni 1960|anni sessanta]] come redattore della rivista ''[[Grazia (periodico)|Grazia]]'' (1962-1969) e in seguito in qualità di capo redattore di ''[[Oggi (rivista)|Oggi]]'' (dal 1969 al 1979), per poi entrare nel mondo della televisione del [[1984]] voluto da [[Silvio Berlusconi]], inizialmente come produttore e successivamente come direttore creativo, divenendo con il tempo Capostruttura.<ref name = Grasso>{{Cita|Grasso|p. 670}}.</ref>
Il primo museo fu fondato nel [[1908]] dall'[[imperatore]] [[Sunjong di Corea|Sunjong]], chiamato museo imperiale, durante gli ultimi anni della [[dinastia Joseon]]: la collezione del museo imperiale, situato a [[Changgyeonggung]], unita a quella del museo del governo generale [[giappone]]se, formò la collezione del museo nazionale, aperto a [[Seul]] nel [[1945]]<ref>{{cita web|url=http://www.cnngo.com/seoul/play/seouls-best-museums-060516|titolo=La nascita del museo|accesso=21-09-2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120928105016/http://www.cnngo.com/seoul/play/seouls-best-museums-060516|dataarchivio=28 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>, anno della [[indipendenza]] della [[Corea del Sud]]. Durante la [[guerra di Corea]] gli oltre 20.000 pezzi del museo furono trasporti a [[Pusan]], per preservarli da una possibile distruzione; al termine della guerra la collezione fu in parte ospitata nel palazzo di [[Gyeongbokgung]] ed in parte in quello di [[Deoksugung]], fino al [[1972]] quando un nuovo edificio fu costruito nei pressi del primo palazzo.
 
Nel [[1986]] la sede del museo fu nuovamente spostata per trasferirsi al Jungangcheong, l'antico palazzo del governo giapponese, nonostante le numerose proteste della [[popolazione]]; tuttavia, nel [[1995]], il [[governo]] decise di abbattere l'edificio e di spostare il museo in nuova sede, costruita appositamente per ospitare la collezione, all'interno del parco Yongsan: il concorso fu vinto da Chang-Il Kim della società Junglim ed il museo fu temporaneamente ospitato all'interno della sala dell'educazione sociale. I lavori di costruzione del nuovo edificio terminarono nel [[2005]] ed il museo fu inaugurato il 28 ottobre dello stesso anno.
Attivo per le reti [[Mediaset]] fino al [[2012]], nel corso della sua carriera ha curato numerose produzioni, tra cui ''[[Avanti un altro]]'', ''Al Bano - Storie d'amore, storie d'amicizia'', ''Bufffoni!'', ''[[Campione d'Italia della risata]]'', ''[[Celebrità (programma televisivo)|Celebrità]]'', ''[[Come sorelle]]'', ''[[Malizie d'Italia]]'', ''Sabato Vip - La grande sorella'', ''[[Sembra ieri (programma televisivo)|Sembra ieri]]'', ''[[Una sera c'incontrammo]]'', ''Una voce nel sole'', ''[[Azzurro (programma televisivo)|Azzurro]]'', alcune edizioni del ''[[Festivalbar]]'' e di ''[[Miss Italia]]'', ''[[Donna sotto le stelle]]'', ''[[Bellissima (programma televisivo)|Bellissima]]'', ''[[Melaverde]]'', ''Chi c'è c'è'' e ''[[Sotto a chi tocca]]''.<ref name = Grasso /><ref name = Baroni>{{Cita|Baroni|}}.</ref> In particolar modo, è ricordato per essere stato l'ideatore del noto varietà di prima serata ''[[La sai l'ultima?]]'', del quale sono state realizzate tredici edizioni dal [[1992]] al [[2008]].<ref name = Baroni />
 
==Collezione==
[[File:Pressapochista14.jpg|upright=1.4|thumb|Statuette di Buddha]]
La disposizione della collazione del museo è divisa in tre [[Piano (architettura)|piani]]: al primo piano è la [[Galleria d'arte|galleria]] [[archeologia|archeologica]], che raccoglie circa 4.500 reperti che vanno dal [[paleolitico]] al periodo dell'[[unificazione Silla]] e la galleria [[storia|storica]]; al secondo piano è presenta una galleria che accoglie 890 pezzi sull'[[arte]] religiosa e tradizionale coreana ed un ulteriore galleria con 800 pezzi di opere provenienti da differenti culture; al terzo piano, in un'ennesima galleria, sono raccolti 630 tra oggetti d'artigianato e [[scultura|sculture]] [[arte buddhista|buddhiste]] coreane, oltre a 970 oggetti di arte asiatica. Il museo si completa con una collezione di [[Pagoda|pagode]], [[Stupa|stupi]], [[Lanterna|lanterne]] e [[Stele|steli]], oltre ad un [[giardino]] con piante locali.
 
Tra i principali reperti custoditi: una [[Corona (copricapo)|corona]] d'[[oro]], ritrovata nella [[tomba]] di Hwangnamdaechong a [[Gyeongju]] (nello stesso luogo è stata anche rinvenuta una [[cintura]] d'[[argento]]); la statuetta di un [[Bodhisattva]] pensante, con una [[gamba]] poggiata sulla [[coscia]] e con le [[dito|dita]] che si tocca la [[guancia]]: ha notevoli somiglianze con un'altra statua ritrovata nel [[tempio]] Koryuji a [[Kyoto]]; un grosso [[Turibolo|incensiere]] in [[ceramica]], risalente al [[XII secolo]], con coperchio forato; una pagoda in [[marmo]], alta oltre tredici metri, risalente al [[1348]] ed è una delle poche realizzate con questo materiale, in quanto la maggior parte sono tutte in [[granito]]; una serie di 25 [[pittura|quadretti]] di [[Kim Hong-do|Danwon]], caratterizzati da [[Umorismo|humor]] e scene di vita quotidiana.
 
==Note==
<references />
 
==Voci correlate==
*[[Lista dei musei d'arte più visitati al mondo]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
==Bibliografia==
{{Portale|Corea del Sud|Musei}}
* {{cita libro|cognome=Baroni|nome=Joseph|titolo=Dizionario della televisione|anno=2005|editore=[[Raffaello Cortina Editore]]|isbn=88-7078-972-1|cid=Baroni}}
* {{cita libro|curatore=[[Aldo Grasso]]|titolo=[[Enciclopedia della televisione]]|editore=[[Garzanti Editore]]|anno=2008|edizione=3<sup>a</sup>ed.|isbn=978-88-11-50526-6|cid=Grasso}}
 
[[Categoria:Musei di Seul]]
{{portale|biografie|televisione}}