Louis Hersent e Museo nazionale della Corea: differenze tra le pagine

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{{Museo
{{F|pittori francesi|luglio 2013}}
|Nome = Museo nazionale della Corea
{{Bio
|Tipologia = [[Arte]], [[archeologia]]
|Nome = Louis
|Immagine = Seoul-National.Museum.of.Korea-01.jpg
|Cognome = Hersent
|SessoLarghezza = M
|Didascalia = L'esterno del museo
|LuogoNascita = Parigi
|Data di apertura = [[1945]]
|GiornoMeseNascita = 10 marzo
|Data di chiusura =
|AnnoNascita = 1777
|Fondatori =
|LuogoMorte = Parigi
|Località = [[Seul]]
|GiornoMeseMorte = 2 ottobre
|Indirizzo = 137 Seobinggo-ro, Yongsan-gu
|AnnoMorte = 1860
|EpocaDirettore = 1800Youngna Kim
|Visitatori = 2730204
|Attività = pittore
|Note visitatori = <ref>{{cita web|url=http://www.theartnewspaper.com/attfig/attfig09.pdf|titolo=Il museo nazionale della Corea|accesso=21-09-2012}}</ref>
|Nazionalità = francese
|Anno visitatori = 2009
|Immagine = Louis Hersent.jpg
|Didascalia = <center>'''Louis Hersent'''<br /><small>Presunto autoritratto</small></center>
}}
Il '''Museo nazionale della Corea''' è il principale [[museo]] di [[arte]] e di [[storia della Corea del Sud]]: con una superficie di 137.201&nbsp;m² è il sesto museo più grande al [[mondo]] e nel [[2009]] è stato visitato da oltre 2.700.000 persone.
 
Istituito nel [[1945]], ha cambiato diverse sedi nel corso della sua storia, fino a trovare la collocazione definitiva nel [[2005]], in una nuova struttura costruita nel parco Yongsan a [[Seul]]: al suo interno raccoglie oltre 220.000 oggetti, di cui 13.000 esposti in modo permanente.
== Biografia ==
Divenuto allievo di [[Jacques-Louis David|David]], Hersent ottenne il prestigioso [[Prix de Rome]] nel [[1797]]. Nel [[Salon (mostra)|Salon]] del [[1802]] espose la tela ''Metamorfosi di Narciso'', e continuò a essere presente, con rare interruzioni, fino al [[1831]].
 
==Storia==
I suoi lavori più importanti nel periodo dell'[[impero napoleonico|impero]] furono "''[[Achille]] si separa da [[Briseide]]''" e "''Atala morente fra le braccia di Chactas''" (entrambi incisi poi da [[Charles Paul Landon|Landon]] nei suoi ''Annales du Musée''); "''Un episodio della vita di Fénelon''", dipinto nel [[1810]], si trova al [[Castello di Malmaison]], mentre "''Passaggio del ponte a Landshut''", dello stesso anno, è esposto a [[Versailles]].
[[File:Crown of Baekje National Treasure of Korea No295.jpg|upright=1.4|left|thumb|Corona di Baekje]]
Il primo museo fu fondato nel [[1908]] dall'[[imperatore]] [[Sunjong di Corea|Sunjong]], chiamato museo imperiale, durante gli ultimi anni della [[dinastia Joseon]]: la collezione del museo imperiale, situato a [[Changgyeonggung]], unita a quella del museo del governo generale [[giappone]]se, formò la collezione del museo nazionale, aperto a [[Seul]] nel [[1945]]<ref>{{cita web|url=http://www.cnngo.com/seoul/play/seouls-best-museums-060516|titolo=La nascita del museo|accesso=21-09-2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120928105016/http://www.cnngo.com/seoul/play/seouls-best-museums-060516|dataarchivio=28 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>, anno della [[indipendenza]] della [[Corea del Sud]]. Durante la [[guerra di Corea]] gli oltre 20.000 pezzi del museo furono trasporti a [[Pusan]], per preservarli da una possibile distruzione; al termine della guerra la collezione fu in parte ospitata nel palazzo di [[Gyeongbokgung]] ed in parte in quello di [[Deoksugung]], fino al [[1972]] quando un nuovo edificio fu costruito nei pressi del primo palazzo.
 
Nel [[1986]] la sede del museo fu nuovamente spostata per trasferirsi al Jungangcheong, l'antico palazzo del governo giapponese, nonostante le numerose proteste della [[popolazione]]; tuttavia, nel [[1995]], il [[governo]] decise di abbattere l'edificio e di spostare il museo in nuova sede, costruita appositamente per ospitare la collezione, all'interno del parco Yongsan: il concorso fu vinto da Chang-Il Kim della società Junglim ed il museo fu temporaneamente ospitato all'interno della sala dell'educazione sociale. I lavori di costruzione del nuovo edificio terminarono nel [[2005]] ed il museo fu inaugurato il 28 ottobre dello stesso anno.
La produzione più importante di Hersent, e la sua maggior fortuna, comunque, si collocano nel periodo della [[Restaurazione]]: "''[[Luigi XVI]] consola gli afflitti''" (Versailles) e "''[[Dafni (mitologia)|Dafni]] e [[Cloe]]''" furono esposti al Salon del [[1817]], mentre, all'esposizione del [[1819]], la tela di soggetto storico "''L'abdicazione di Gustavo Vasa''" valse a Hersent una medaglia d'onore: il quadro, acquistato dal [[Luigi Filippo di Francia|duca di Orléans]], si trovava al [[Palais-Royal]] e venne distrutto nel [[1848]]; ne rimane oggi solo l'[[incisione]] a opera di Henriquel-Dupont.<br>''Ruth'', dipinto nel [[1822]], fu acquistato da [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]], che fu sempre un potente patrono di Hersent: il re lo nominò ufficiale della [[Legion d'onore]] e lo raccomandò per un posto all'[[Institut de France]] (Académie des Beaux-Arts), dove occupò il seggio del pittore [[Gérard van Spaendonck]], che era da poco deceduto.
 
==Collezione==
Anche sotto [[Carlo X di Francia|Carlo X]] Hersent continuò a essere trattato con molto favore: per il re dipinse "''Monaci al Monte [[Massiccio del San Gottardo|San Gottardo]]''", esposto nel [[1824]]. Nel 1831 Hersent presentò per l'ultima volta alcune sue opere al Salon: i ritratti dei sovrani [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo d'Orléans]] e [[Maria Amalia di Borbone-Napoli|Maria Amalia di Borbone]], e del loro figlio, il [[Antonio d'Orléans (1824-1890)|Duca di Montpensier]]; dipinse anche due ritratti del compositore [[Gaspare Spontini]], di cui uno è attualmente conservato a [[Berlino]], l'altro (del 1825) nella [[Pinacoteca civica e galleria di arte contemporanea]] di [[Jesi]].
[[File:Pressapochista14.jpg|upright=1.4|thumb|Statuette di Buddha]]
La disposizione della collazione del museo è divisa in tre [[Piano (architettura)|piani]]: al primo piano è la [[Galleria d'arte|galleria]] [[archeologia|archeologica]], che raccoglie circa 4.500 reperti che vanno dal [[paleolitico]] al periodo dell'[[unificazione Silla]] e la galleria [[storia|storica]]; al secondo piano è presenta una galleria che accoglie 890 pezzi sull'[[arte]] religiosa e tradizionale coreana ed un ulteriore galleria con 800 pezzi di opere provenienti da differenti culture; al terzo piano, in un'ennesima galleria, sono raccolti 630 tra oggetti d'artigianato e [[scultura|sculture]] [[arte buddhista|buddhiste]] coreane, oltre a 970 oggetti di arte asiatica. Il museo si completa con una collezione di [[Pagoda|pagode]], [[Stupa|stupi]], [[Lanterna|lanterne]] e [[Stele|steli]], oltre ad un [[giardino]] con piante locali.
 
Tra i principali reperti custoditi: una [[Corona (copricapo)|corona]] d'[[oro]], ritrovata nella [[tomba]] di Hwangnamdaechong a [[Gyeongju]] (nello stesso luogo è stata anche rinvenuta una [[cintura]] d'[[argento]]); la statuetta di un [[Bodhisattva]] pensante, con una [[gamba]] poggiata sulla [[coscia]] e con le [[dito|dita]] che si tocca la [[guancia]]: ha notevoli somiglianze con un'altra statua ritrovata nel [[tempio]] Koryuji a [[Kyoto]]; un grosso [[Turibolo|incensiere]] in [[ceramica]], risalente al [[XII secolo]], con coperchio forato; una pagoda in [[marmo]], alta oltre tredici metri, risalente al [[1348]] ed è una delle poche realizzate con questo materiale, in quanto la maggior parte sono tutte in [[granito]]; una serie di 25 [[pittura|quadretti]] di [[Kim Hong-do|Danwon]], caratterizzati da [[Umorismo|humor]] e scene di vita quotidiana.
Dopo questa data Hersent cessò di partecipare alle esposizioni annuali, e scelse di ritirarsi a vita privata. Solo nel [[1846]] consegnò alcune opere, fra cui un ritratto della scrittrice [[Delphine Gay de Girardin]], alla ''Société d'Artistes''. Fra i suoi allievi vi furono i paesaggisti [[Jacques Raymond Brascassat]] e
[[Constant Dutilleux]].
 
== Alcune opere Note==
<references/>
* ''Portrait de Sophie Crouzet'', [[1801]], olio su tela, 0,812&nbsp;m x 0,650&nbsp;m. Acquisito nel 1943. Cleveland Museum of Art, [[Cleveland]] ([[Ohio]]).
* ''Mme Ledoyen'', olio su tela, [[Musée de la Vie romantique]], [[Parigi]].
* ''Madame Casimir Perier, née Pauline Loyer'', olio su tela, 1,290&nbsp;m x 0,970&nbsp;m. Museo della Rivoluzione francese, [[Vizille]].
 
==GalleriaVoci d'immaginicorrelate==
*[[Lista dei musei d'arte più visitati al mondo]]
<gallery mode=packed heights=220>
File:Hersent, Louis, portrait de Sophie Crouzet.jpg|''Ritratto di Sophie Crouzet''
File:Louis Hersent - Delphine de Girardin.jpg|''Delphine de Girardin''
File:Perier, Mme Casimir.jpg|''M.me Casimir Perier, nata Pauline Loyer''
File:Perier, Casimir.jpg|''Casimir Perier''
File:Marie-Amélie de Bourbon 1.JPG|[[Maria Amalia di Borbone-Napoli]]<br /> Regina di Francia.
File:Queen Marie Amélie with her youngest sons, the Dukes of Montpensier and Aumale by Louis Hersent (1835, Versailles) .jpg|''Maria Amelia di Borbone''
</gallery>
 
== Fonti bibliografiche ==
* Paul Bauer, ''Deux siècles d'histoire au Père Lachaise''. Edizioni Mémoires et Documents, [[2006]] - ISBN 978-2914611480
* Enciclopedia Bénézit
* Charles Gabet, Louis Charles Deschamps, '' Dictionnaire des artiste de l'École française au XIXe siècle...'', [[Parigi]], [[1831]]
* Patrick Shawcable, '' Louis Hersent '' in: '' La Gazette des Beaux-Arts'', gennaio [[1999]] (pp. 20-21).
* [http://www.culture.gouv.fr/LH/LH088/PG/FRDAFAN83_OL1295057v001.htm Dossier della [[Légion d'honneur]] di Louis Hersent.]
* Henry Jouin, ''La Sculpture dans les cimetières de Paris'', in: "Nouvelles Archives de l'art français", volume 13, Parigi, [[1897]][http://www.archive.org/stream/archivesdelartfr13sociuoft#page/165/mode/2up]
* Anne-Marie de Brem, ''Louis Hersent'', catalogo della mostra "Maison de la vie romantique", Ediz. Hôtel Scheffer-Renan, Parigi, [[1993]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Musei di Seul]]