Monte San Vicino e Maiolica di Montelupo: differenze tra le pagine

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[[File:Montelupo XVII 21627.jpg|thumb|"Arlecchino" di Montelupo, XVII secolo, [[Museo internazionale delle ceramiche in Faenza]]]]
{{S|montagne d'Italia|Marche}}
[[File:Ngv, maiolica di montelupo, contenitore da farmacia per savina, 1520 circa.JPG|thumb|Contenitore da farmacia con stemma, 1520 circa, [[National Gallery of Victoria]]]]
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'''[[Montelupo Fiorentino]]''' fu uno dei principali centri di produzione di '''[[maiolica]]''' rinascimentale in Italia.
|nomemontagna=Monte San Vicino
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==Storia==
Il '''San Vicino''' è un monte dell'[[Appennino umbro-marchigiano]] situato lungo la linea di confine tra le province di [[Provincia di Ancona|Ancona]] e [[Provincia di Macerata|Macerata]].
Attivo come centro di produzione ceramica fin dalla fine del Duecento, avviò a produrre maiolica di ispirazione ispano-moresca (motivi [[blu]] e decorazione a prevalenza [[verde]]) dal XV secolo.
 
Destinata quasi esclusivamente all'esportazione, la ceramica di Montelupo poteva contare su più di 50 fornaci alla fine del Quattrocento. Il livello di produzione era tale che un editto del potestà vietò di gettare le enormi quantità di scarti e residui di lavorazione nell'adiacente fiume [[Pesa]], onde evitare che potesse esserne deviato il flusso. Primo sbocco della produzione montelupina era Firenze, ma la vicinanza ai porti di [[Pisa]] e, in seguito, [[Livorno]], ne facilitò lo smercio su tutte le piazze europee visitate dai mercanti toscani. Pezzi di ceramica montelupina sono stati ritrovati nei siti archeologici dell'[[America Centrale]] connessi con i primi insediamenti europei nella zona, così come nelle [[Filippine]], nei [[Paesi Bassi]] e in [[Scozia]]. Un documento del [[1490]] ricorda dopotutto come un mercante fiorentino, Francesco [[Antinori]], acquistò l'intera produzione di ventitré forni per smerciarla.
==Descrizione==
 
Nel XV secolo la ceramica di Montelupo era caratterizzata da suppellettivi verniciate per lo più di bruno manganese e verde ramina, con decorazioni a fiori, ad arabeschi, e figurazioni di personaggi, motti e paesaggi.
Questa montagna ha una particolarità: vista da sud ha una forma a gobba di cammello, da nord assume un forma tricuspidale, e da est o ovest assomiglia a un [[vulcano]] spento. In alcune foto scattate in condizioni di particolare visibilità dalle coste della [[Croazia]], il monte San Vicino è facilmente riconoscibile.
 
Dalla metà del Quattrocento, Montelupo divenne protagonista del fenomeno della "circolazione delle tecniche e del sapere" che caratterizzò quel periodo storico: artisti montelupini andarono a lavorare a [[maiolica di Faenza|Faenza]] e a [[maiolica di Cafaggiolo|Cafaggiolo]] ed è documentata la presenza di ceramisti di Montelupo anche a [[maiolica di Caltagirone|Caltagirone]], dove dettero nuovo impulso alle relative tradizioni ceramiche che continuano ancora oggi.
Sulla cima del monte è posta una grande croce di ferro. Un tempo, il giorno di Pasquetta, gli abitanti dei paesi vicini erano soliti andare a fare un picnic con pizze pasquali e salumi sulla cima del monte.
 
Dalla produzione istoriata nacque il decoro montelupino sicuramente più famoso, ossia i secenteschi "Arlecchini", raffigurazioni satirico-naif dei personaggi allora più famosi e temuti, i [[Lanzichenecchi]] al soldo di [[Carlo V]]. Alla fine del Seicento, dopo che fu terminata la produzione di splendidi manufatti per le farmacie fiorentine dei [[domenicani]] di [[San Marco (Firenze)|San Marco]] e di [[Farmacia di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]], iniziò il lento ma inesorabile declino della produzione ceramica di Montelupo. Soltanto grazie alla produzione di "pentole" di Capraia la tradizione sopravvisse durante il XVIII e XIX secolo. La memoria della grande ceramica di Montelupo, così, si perse.
Da tempo immemorabile esiste un proverbio legato al San Vicino, che aiutava nella previsione del clima durante l'inverno. Esistono due versioni del proverbio. La prima recita: ''Se San Vicino si mette il cappello, vendi le capre e compra il mantello; se San Vicino si mette le brache, vendi il mantello e compra le capre.'' Il ''cappello'' e le ''brache'' (calzoni) sono le nuvole che vanno a coprire, rispettivamente, o la cima del monte o la sua base, lasciando la cima visibile; nel primo caso si prevede che pioverà, nel secondo che sarà bel tempo. In tempi recenti la parola "mantello" è stata sostituita dal più moderno "ombrello".
 
Nel [[1977]] i volontari del "Gruppo archeologico di Montelupo Fiorentino scoprirono, all'interno del castello che dominava il borgo medievale, la bocca di un grande pozzo (il "pozzo dei lavatoi"), riempito di frammenti di ceramica dalle fornaci cittadine. I ritrovamenti sono esposti nel [[museo della ceramica di Montelupo]].
La seconda versione è quella riportata dagli anziani di Frontale di Apiro, ultimo paese alle pendici del monte, ed è forse la più veritiera: ''Se San Vicino mette il cappello, vendi la capra e compra il mantello; se San Vicino sbraca, vendi il mantello e compra la capra''. Gli anziani del paese dicono che il cappello non è riferito alle nuvole, ma alla prima nevicata dell'inverno: se questa coprirà solo la parte superiore della montagna (a mo' di cappello!) l'inverno sarà freddo e rigido (''vendi la capra e compra il mantello''); se, invece, la prima nevicata ''sbracherà'', ovvero si "allargherà troppo", la neve interesserà non solo la cima della montagna, ma anche il paese (''vendi il mantello e compra la capra'', perché l'inverno non sarà rigido).
 
==Bibliografia==
== Altri progetti ==
* Rodolfo Falchi, ''La maiolica italiana'', Edicart, Legnano (MI) 1994. ISBN 88-7774-493-6
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== Altri progetti ==
== Collegamenti esterni ==
{{interprogetto}}
*{{cita web|http://www.catria.net/Quando_il_Catria_mette_il_cappello.html|Quando il Catria mette il cappello... Previsioni popolari e clima del Monte Catria (Appennino umbro-marchigiano).}}
 
[[Categoria:Montelupo Fiorentino]]
{{Portale|Marche|montagna}}
[[Categoria:Maiolica]]
 
[[Categoria:Montagne dell'Appennino umbro-marchigiano|San Vicino]]
[[Categoria:Montagne della provincia di Ancona|San Vicino]]
[[Categoria:Montagne della provincia di Macerata|San Vicino]]