Beagle 2 e Palazzo Boboli: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{Infobox missione spaziale
|nome edificio = Palazzo Boboli
|nome_missione = Beagle 2
|immagine = Via farini 8, palazzo boboli 02.JPG
|proponente = {{bandiera|EU}} [[Agenzia Spaziale Europea|ESA]]
|didascalia = Palazzo Boboli
|foto_veicolo = Beagle 2.jpg
|paese = ITA
|descrizione_foto_veicolo=Rappresentazione artistica di un primo disegno del Beagle 2 sulla superficie di Marte
|divamm1 = {{IT-TOS}}
|destinazione = [[Marte (astronomia)|Marte]]
|città = Firenze
|booster = [[Sojuz (lanciatore)|Sojuz]]
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|lancio = 2 giugno [[2003]], 17:45 [[tempo coordinato universale|UTC]]<br />da [[Cosmodromo di Bajkonur|Bajkonur]], [[Kazakistan]]
|indirizzo = [[via Farini (Firenze)|via Farini]] 8
|massa = 33,2 kg
|potenzalatitudine =
|longitudine =
|strumentazione =
|coord titolo =
|esito = Sonda funzionante, lander inattivo
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = [[XIX secolo]]
|inaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|stile =
|uso = uffici del Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Toscana
|altezza =
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani = tre
|area calpestabile =
|ascensori =
|costo =
|architetto = [[Pietro Marinelli]]
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario =
|committente = [[Cesare Boboli]]
}}
Il '''palazzo Boboli''' è un edificio di Firenze, situato in [[via Farini (Firenze)|via Farini]] 8.
'''Beagle 2''' è un [[lander]] [[Regno Unito|britannico]] per l'esplorazione di [[Marte (astronomia)|Marte]], parte di una missione del [[2003]] dell'[[Agenzia Spaziale Europea]], che avrebbe dovuto atterrare sul [[pianeta]] e trasmettere informazioni sulla [[Terra]]. Se n'era persa ogni traccia fino al 16 gennaio 2015, data in cui l'Agenzia Spaziale Europea ha comunicato il ritrovamento del lander inattivo.
 
==Storia e descrizione==
==Origine==
Il palazzo risulta eretto alla fine degli anni sessanta dell'Ottocento su progetto dell'architetto [[Pietro Marinelli]] e su commissione del ricco possidente cavalier [[Cesare Boboli]] che, essenzialmente interessato all'investimento dei propri capitali in un'area in rapido sviluppo e assolutamente qualificata in senso alto borghese, immediatamente lo vendette alla famiglia Boisset Flori.
[[File:Beagle 2 e Colin Pillinger.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il professor [[Colin Pillinger]] è stato il principale sostenitore del progetto Beagle 2. ''(All rights reserved Beagle 2, [http://www.beagle2.com www.beagle2.com])'']]
Beagle 2 è stato ideato da un gruppo di accademici [[Regno Unito|inglesi]], capeggiati dal professor [[Colin Pillinger]] dell'[[Open University]], in collaborazione con l'[[Università di Leicester]]. Il suo scopo doveva essere quello di cercare tracce di vita sul pianeta rosso ed il suo nome riflette questo fine, come ha spiegato il professor Pillinger:
{{citazione|L'[[HMS Beagle]] fu la nave su cui [[Charles Darwin|Darwin]] compì quel [[Secondo viaggio del HMS Beagle|giro del mondo]] negli [[anni 1830|anni trenta del XIX secolo]] che permise alla nostra conoscenza della vita sulla [[Terra]] di fare un vero salto di qualità. La nostra speranza è che Beagle 2 possa fare lo stesso per la vita su Marte.}}
 
Il palazzo, con i suoi tre piani distribuiti su cinque assi, presenta un grande portone coronato dall'immancabile balcone, secondo il gusto [[giuseppe Poggi|poggiano]] che impronta l'intera zona. Si veda, sempre nel solco della tradizione, il deciso aggetto del tetto con la sua ricca decorazione.
Il sito d'atterraggio del lander fu scelto alle coordinate marziane 10,6° N 270° O nell'[[Isidis Planitia]], un largo e basso bacino sedimentario che si trova tra le antiche zone montagnose e le pianure del nord.
Ci si aspettava che Beagle 2 funzionasse per circa 180 giorni e che fosse possibile prolungare la missione per più di un [[calendario dariano|anno marziano]] (687 giorni terrestri).<ref>{{en}} [http://www.beagle2.com/technology/overview.htm Informazioni dal sito ufficiale del Beagle 2]</ref>
Gli obiettivi del lander erano di determinare configurazione [[geologia|geologica]], [[mineralogia|mineralogica]], [[geochimica]] e lo [[stato di ossidazione]] del sito di atterraggio e le proprietà fisiche dell'[[atmosfera di Marte|atmosfera]], raccogliere dati sulla [[meteorologia]] e sulla [[climatologia]] marziana e cercare tracce di forme di vita.<ref name="www.beagle2.com/resources/faq.htm"> {{en}} [http://www.beagle2.com/resources/faq.htm Informazioni dal sito ufficiale del Beagle 2] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080908205034/http://www.beagle2.com/resources/faq.htm |data=8 settembre 2008 }}</ref>
 
L'edificio ospita attualmente vari uffici del Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Toscana.
Pillinger costituì un consorzio per progettare e realizzare il Beagle 2. I principali membri e le relative responsabilità erano:
*[[Open University]]: comando del consorzio ed esperimenti scientifici;
*[[Università di Leicester]]: direzione del progetto e della missione, operazioni di volo, gestione dell'apparecchio ed esperimenti scientifici;
*[[Astrium]]: principale socio industriale;
*[[Martin-Baker Aircraft]]: [[rientro atmosferico|rientro]], discesa e software di atterraggio;
*[[Logica (azienda)|LogicaCMG]]: viaggio, [[rientro atmosferico|rientro]], discesa e software di atterraggio;
*[[SciSys]]: segmento terrestre e software del lander;
*[[Università di Aberystwyth]]: braccio robotico.
 
==Bibliografia==
Nel 2000, quando iniziò la prima fase dello sviluppo, Astrium ottenne più responsabilità nella gestione del programma e l'Università di Leicester assunse la responsabilità per la gestione della missione, che includeva la preparazione per le operazioni post lancio ed il centro di controllo delle operazioni.
* {{bps|Firenze 2003}}, Ulisse Tramonti, pp.&nbsp;140–142;
 
* {{bps|Paolini 2008}}, p.&nbsp;84, n. 109;
Collaborò al progetto anche l'[[Agenzia Spaziale Europea]], sebbene il Beagle 2 non facesse parte del [[Programma Aurora]] per l'[[esplorazione di Marte]].
* {{bps|Paolini 2009}}, pp.&nbsp;140–141, n. 177.
 
In un'opera per pubblicizzare il progetto e guadagnare un supporto finanziario, i designer hanno richiesto e ottenuto l'adesione e la partecipazione degli artisti inglesi. Il segnale di arrivo della missione, cioè la canzone che avrebbe dovuto inviare il lander sulla Terra per confermare l'avvenuto atterraggio, fu composto dal gruppo inglese [[Blur]]<ref>{{en}} [http://www.beagle2.com/resources/blursignal.htm È possibile ascoltare la canzone sul sito ufficiale del Beagle 2 (è necessario RealPlayer)]</ref> e la ''test card'', la targa studiata per calibrare le fotocamere e gli spettrometri del Beagle 2 dopo l'atterraggio, venne dipinta da [[Damien Hirst]].
 
Il Centro di Controllo delle Operazioni del Lander (LOCC, Lander Operations Control Centre) si trovava al [[National Space Centre|Centro Spaziale Nazionale]] di [[Leicester]], da dove il [[veicolo spaziale]] era controllato ed era visibile al pubblico che visitava il centro. Il centro di controllo comprendeva i sistemi operazionali per la direzione del Beagle 2, gli strumenti di analisi per l'elaborazione della telemetria scientifica e delle manovre, gli strumenti virtuali per la preparazione delle sequenze di attività, i sistemi di comunicazione ed il GTM (Ground Test Model, modello per test terrestre). Il GTM era costituito da varie copie dei sistemi del Beagle 2, collegati insieme per formare l'insieme completo dell'elettronica del lander. Il GTM era usato quasi sempre per testare i comandi scientifici e di movimento, per provare la sequenza di atterraggio e per controllare il software di bordo.
 
==Lander==
[[File:Beagle 2 at the Space Centre - Leicester (452719107).jpg|thumb|upright=1.4|Il Beagle 2 era visibile al pubblico al [[National Space Centre|centro spaziale di Leicester]].]]
Il Beagle 2 aveva un braccio robotico conosciuto come PAW (Payload Adjustable Workbench, banco di lavoro a carico variabile), progettato per estendersi dopo l'atterraggio. Del PAW faceva parte l'ARM (Anthropomorphic Robotic Manipulator, manipolatore robotico antropomorfo), nel quale alloggiavano un paio di [[macchine fotografiche stereoscopiche]], un [[microscopio]] con una risoluzione di 6 [[micrometro (unità di misura)|μm]], uno spettrometro [[effetto Mössbauer|Mössbauer]], uno spettrometro per [[raggi X]], una sonda perforatrice per raccogliere campioni di roccia, una lampada e l'ESS (Environmental Surface Suite, insieme ambientale di superficie), che comprendeva un manometro, un termometro ed un apparecchio per misurare la velocità e la direzione del vento.<ref name="www.bernd-leitenberger.de/beagle2.shtml"> {{de}} [http://www.bernd-leitenberger.de/beagle2.shtml Informazioni da www.bernd-leitenberger.de]</ref> Il cosiddetto Rock Corer/Grinder poteva raccogliere un [[carotaggio]] da qualsiasi roccia che fosse alla portata del braccio robotico. I campioni di roccia sarebbero stati passati dal PAW in uno [[spettrometria di massa|spettrometro di massa]] ed in un [[gascromatografia|gascromatografo]] nel corpo del lander - il GAP (Gas Analysis Package, modulo di analisi a gas), per misurare le quantità relative dei differenti [[isotopo|isotopi]] del [[carbonio]]. Poiché il carbonio è ritenuto la base della vita, queste indicazioni avrebbero potuto rivelare se i campioni contenevano resti di organismi viventi.<ref>{{en}} [http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/experimentSearch.do?spacecraft=Beagle%202 L'elenco degli strumenti a disposizione del Beagle 2 e della Mars Express sul sito della NASA]</ref><ref>{{en}} [http://news.bbc.co.uk/1/shared/spl/hi/sci_nat/03/race_to_mars/mission_guide/html/beagle_2.stm L'elenco degli strumenti del Beagle 2 sul sito della BBC]</ref>
 
In più il Beagle 2 era equipaggiato con una piccola “talpa” meccanica chiamata PLUTO (''Planetary Undersurface Tool'', attrezzo per il sottosuolo planetario) che si sarebbe spiegato con il braccio robotico. PLUTO aveva un meccanismo a salto progettato che gli consentiva di muoversi da un capo all'altro della superficie - spostandosi di circa 1&nbsp;cm ogni 5 secondi - e di traforare il suolo per raccogliere un campione di sottosuolo in una cavità nella sua punta. La talpa era attaccata al lander da un cavo di alimentazione, che poteva essere usato come un verricello per riportare il campione sul lander.
 
Il Beagle 2 aveva la forma di un vaso poco profondo, con un diametro di 1&nbsp;m ed una profondità di 25&nbsp;cm. La copertura del lander era munita di cardini e fatta in modo che si aprisse una volta atterrata. Al suo interno c'era un'antenna [[ultra high frequency|UHF]], il braccio robotico lungo 75&nbsp;cm e l'equipaggiamento scientifico. Il corpo principale conteneva anche la batteria, il processore centrale per le telecomunicazioni e l'elettronica, i riscaldatori ed altri strumenti (i sensori di radiazioni e di ossidazione). La copertura si apriva per esporre quattro [[modulo fotovoltaico|moduli fotovoltaici]] discoidali.
 
L'intero lander aveva una massa di 69&nbsp;kg al lancio, ma al momento dell'impatto con il terreno doveva pesare solo 33,2&nbsp;kg.<ref name="www.bernd-leitenberger.de/beagle2.shtml" />
 
La batteria era in grado di fornire abbastanza energia per tenere accesa una lampadina da 60 [[Watt|W]] per circa 2 ore e mezza, dopodiché essa doveva essere ricaricata con i quattro pannelli solari.<ref name="www.beagle2.com/resources/faq.htm" />
 
Le trasmissioni del Beagle 2 avrebbero dovuto usare la [[frequenza]] di 401,56 [[Hertz|MHz]] per comunicare verso le sonde [[Mars Odyssey]] e [[Mars Express]], mentre la frequenza sarebbe stata di 437,1&nbsp;MHz quando le sonde comunicavano verso il lander. Per entrambe sarebbe stata utilizzata l'antenna [[ultra high frequency|UHF]].<ref name="www.beagle2.com/resources/faq.htm" />
 
Il [[software]] di terra derivava dal [[kernel]] dell'[[Agenzia Spaziale Europea]] [[SCOS-2000]]. Per mantenere basse le spese della missione, il software di controllo fu il primo del suo genere sviluppato su un [[computer portatile]].
 
Nella tabella seguente è riportato il peso di ogni sistema del Beagle 2.<ref name="www.beagle2.com/resources/faq.htm" /><ref name="www.bernd-leitenberger.de/beagle2.shtml" />
{| class="wikitable" style="font-size:98%;"
! rowspan=1| Sistema
! rowspan=1| Peso
|-
| colspan="2" | ''Esperimenti scientifici''
|-
| GAP ed elettronica
| 5,740&nbsp;kg
|-
| PAW
| 2,750&nbsp;kg
|-
| BEEST
| 0,250&nbsp;kg
|-
| ESS
| 0,156&nbsp;kg
|-
| Totale
| 8,896&nbsp;kg
|-
| colspan="2" | ''Lander''
|-
| Struttura
| 11,972&nbsp;kg
|-
| Pannelli solari
| 3,210&nbsp;kg
|-
| ARM
| 2,110&nbsp;kg
|-
| Apparato radio
| 0,650&nbsp;kg
|-
| Batteria
| 2,650&nbsp;kg
|-
| Computer
| 3,020&nbsp;kg
|-
| Altro (cavi ecc.)
| 0,692&nbsp;kg
|-
| Totale
| 24,284&nbsp;kg
|-
| Totale lander all'arrivo (dopo aver perso i sistemi per il rientro)
| 33,180&nbsp;kg
|-
| colspan="2" | ''Sistemi per il rientro''
|-
| Scudo termico ed aeroshell
| 17,810&nbsp;kg
|-
| Paracadute
| 3,260&nbsp;kg
|-
| Airbag e [[gassogeno]]
| 14,590&nbsp;kg
|-
| Totale
| 35,660&nbsp;kg
|-
| Totale lander alla partenza
| 68,840&nbsp;kg
|-
|}
 
==Descrizione della missione==
[[File:Mars express 1.jpg|thumb|upright=1.4|left|Il Beagle 2 è arrivato nell'orbita marziana attaccato alla sonda [[Mars Express]]. ''(Foto: ESA)'']]
Il [[Mars Express]] fu lanciato dal [[Cosmodromo di Bajkonur]] alle 17:45 [[tempo coordinato universale|UTC]] (19:45 [[ora estiva dell'Europa Centrale|CEST]]) del 2 giugno 2003. Il [[numero di catalogazione internazionale degli oggetti spaziali|numero di catalogazione del lancio]] era 2003-022C.<ref>{{en}} {{Collegamento interrotto|1=[http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/masterCatalog.do?sc=2003-022C Informazioni sul sito della NASA] |date=febbraio 2019 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> Ciò significa che era il terzo componente del 22º lancio dell'anno 2003. Il Beagle 2 era un lander marziano in origine montato sul Mars Express.
Fu sganciato dalla sonda con un dispositivo pirotecnico che, rilasciando lentamente una molla carica, spinse il lander lontano dal Mars Express<ref>[http://www.esa.int/esaCP/SEM3W0374OD_Switzerland_it_0.html Informazioni sul sito dell'ESA]</ref> con una traiettoria balistica il 19 dicembre 2003<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=44830|titolo=Spazio. Beagle 2, ancora nessuna notizia da Marte|pubblicazione=[[RaiNews24]]|giorno=26|mese=12|anno=2003|accesso=16 gennaio 2009}}</ref> alle 8:31 [[tempo coordinato universale|UTC]] e continuò a sorvolare Marte per sei giorni prima di entrare nell'atmosfera del pianeta, con una velocità superiore ai 20.000&nbsp;km/h, la mattina del 25 dicembre. Era protetto dall'altissimo calore del [[rientro atmosferico|rientro]] da uno [[scudo termico]] rivestito di NORCOAT, un materiale [[ablazione|ablativo]] prodotto da [[European Aeronautic Defence and Space Company|EADS]].
 
È stato stimato che la compressione causata dall'atmosfera marziana e la radiazione prodotta dai gas molto caldi abbiano prodotto un picco di calore di 100 [[Watt|W]]/cm², paragonabile al calore sperimentato dal [[Mars Pathfinder]].
 
Dopo la decelerazione nell'atmosfera marziana avrebbero dovuto aprirsi i [[paracadute]] ed a circa 1&nbsp;km dalla superficie grossi [[airbag]] avrebbero dovuto gonfiarsi attorno al lander proteggendolo nell'impatto con la superficie. L'atterraggio era previsto per le 2:45 UTC (3:45 [[Central European Time|CET]]) il 25 dicembre 2003 nell'[[Isidis Planitia]]. Dopo l'atterraggio gli airbag avrebbero dovuto sgonfiarsi e la parte superiore del lander si sarebbe dovuta aprire; quindi si sarebbero dovuti dispiegare i quattro pannelli solari, per cominciare immediatamente la ricarica delle batterie.<ref>[http://www.pianeta-marte.it/satelliti_artificiali/europa/beagle_2/beagle.htm Informazioni da www.pianeta-marte.it]</ref> Il Beagle 2 avrebbe dovuto poi mandare un segnale alla Mars Express dopo l'atterraggio ed un altro la mattina seguente, per confermare di essere sopravvissuto alla discesa ed alla prima notte marziana. Subito dopo avrebbe dovuto scattare un'immagine panoramica del sito di atterraggio con una macchina fotografica stereoscopica ed uno specchio; dopodiché il braccio robotico sarebbe stato rilasciato. Il braccio avrebbe dovuto scavare dei campioni di terreno che sarebbero poi stati depositati in diversi strumenti perché fossero studiati e la “talpa” avrebbe dovuto essere attivata, strisciare lungo la superficie fino ad una distanza di circa 3&nbsp;m dal lander e scavare sotto le rocce per raccogliere campioni di suolo per le analisi.
 
Il [[governo del Regno Unito]] spese più di 22 milioni di [[sterlina britannica|£]] (40 milioni di [[dollaro statunitense|$]], 25 milioni di [[euro|€]]) nel Beagle 2, che, sommati ai rimanenti 22 milioni stanziati da privati, hanno portato il budget della missione a più di 44 milioni di £ (80 milioni di $, 50 milioni di €).<ref>{{en}} [http://www.space.com/news/beagle_update_040524.html Informazioni su www.space.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090523000352/http://www.space.com/news/beagle_update_040524.html |data=23 maggio 2009 }}</ref>
 
==Avanzamento della missione==
[[File:Mars-odyssey-sm.jpg|thumb|upright=1.4|Il Beagle 2 avrebbe dovuto contattare la sonda [[Mars Odyssey]] il giorno di Natale del 2003.]]
Sebbene il Beagle 2 si sia separato con successo dalla “nave madre” Mars Express, la conferma del successo dell'atterraggio non è mai avvenuta.
La conferma sarebbe dovuta giungere il 25 dicembre 2003, quando il lander avrebbe dovuto contattare la sonda della [[NASA]] [[Mars Odyssey]] che si trovava già in orbita. Nei giorni seguenti il [[telescopio Lovell]] dell'[[osservatorio Jodrell Bank]] non riuscì a captare alcun segnale dal Beagle 2. La squadra disse che erano “tranquilli e fiduciosi” di riuscire ad ottenere un segnale di ritorno.<ref>[http://www.theblueplanet.ch/infocenter/articoli/dicembre2003/beagle2_mathership_27122003.htm Informazioni su www.theblueplanet.ch] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050314150835/http://www.theblueplanet.ch/infocenter/articoli/dicembre2003/beagle2_mathership_27122003.htm |data=14 marzo 2005 }}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2003/12_Dicembre/25/beagle.shtml|titolo=Missione su Marte, Beagle 2 sempre senza voce|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=25|mese=12|anno=2003|accesso=16 gennaio 2009}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/2003/l/sezioni/scienza_e_tecnologia/marte/beag/beag.html|titolo=Marte, ancora nessun segnale dal robot europeo Beagle 2|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=26|mese=12|anno=2003|accesso=16 gennaio 2009}}</ref>
 
Numerosi tentativi di contattare il Beagle 2 attraverso la Mars Express furono effettuati nel gennaio e nel febbraio 2004.
 
Il primo tentativo, fatto il 7 gennaio 2004, fallì, così come fallirono i successivi ripetuti tentativi di chiamata. Un po' di speranza era riposta in quello del 12 gennaio, quando la sonda Mars Express sarebbe passata proprio sopra alla zona del previsto atterraggio, ed in quello del 2 febbraio, quando il lander avrebbe dovuto ricorrere all'ultima impostazione di comunicazione di cui aveva fatto un back-up: trasmissione automatica. Tuttavia nessuna comunicazione fu stabilita con il Beagle 2.
 
Il 6 febbraio 2004 il consiglio di amministrazione del Beagle 2 dichiarò definitivamente perduto il lander e l'11 febbraio l'ESA annunciò un'inchiesta volta a scoprire le cause del fallimento della missione.
 
I fallimenti nelle missioni marziane non sono infrequenti. Fino al 2006, su [[Esplorazione di Marte#Riassunto delle missioni|37 tentativi di giungere sulla superficie del pianeta]], solo 18 hanno avuto successo.
 
==Richiesta di una relazione da parte di ESA e Regno Unito==
Nel maggio 2004, il rapporto della Commissione d'Inchiesta sul Beagle 2<ref>{{en}} [http://www.bnsc.gov.uk/assets/channels/resources/press/report.pdf Il rapporto della Commissione d'Inchiesta sul Beagle 2] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090327001136/http://www.bnsc.gov.uk/assets/channels/resources/press/report.pdf |data=27 marzo 2009 }}</ref> fu sottoposto all'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] ed al Ministro della Scienza britannico, [[David Sainsbury, barone Sainsbury di Turville|Lord Sainsbury]]. Inizialmente il rapporto completo non fu pubblicato, essendo riservato, ma una lista di 19 raccomandazioni fu resa disponibile al pubblico. Il professor [[David Southwood]], direttore scientifico dell'ESA, fornì i possibili motivi del fallimento del lander:
* il Beagle 2 può essere entrato in un'atmosfera che non era come si aspettavano gli scienziati e potrebbe essere bruciato. Potrebbe anche essere rimbalzato fuori dall'atmosfera ed essere finito nello spazio. La quantità di polvere in atmosfera è assai mutevole e determina la sua densità e la sua temperatura;
* il paracadute o gli airbag del lander possono non essersi aperti od essersi aperti al momento sbagliato;
* il paracadute può essere rimasto impigliato nei gusci protettivi del Beagle 2;
* il lander può non riuscire ad aprirsi perché avvolto nel paracadute o nei suoi airbag.
 
Il ritrovamento del lander il 16 gennaio nel 2015 in immagini scattate dall'orbita dalla sonda HiRISE ha smentito tutte queste ipotesi, in quanto il lander, nonostante la scarsa risoluzone delle immagini, appare intatto e i pannelli solari parzialmente dispiegati, segno che l'atterraggio è riuscito senza danneggiamento grave della sonda, che però pare aver smesso di funzionare qualche minuto dopo l'atterraggio: il mancato dispiegamento totale dei pannelli avrebbe impedito che venisse scoperta l'antenna montata sotto di essi, impedendo così alla sonda di inviare telemetrie indicanti il suo stato e di ricevere comandi da terra, causando la perdita della missione.
 
Alla squadra che aveva realizzato il Beagle 2 venne imputata la colpa di aver considerato il lander solamente come uno strumento della sonda Mars Express, mentre il direttore generale dell'ESA [[Jean-Jacques Dordain]] sosteneva che «Beagle 2 avrebbe dovuto essere gestita come una navicella spaziale complessa e innovativa da parte di un'organizzazione con molta esperienza e questo andava oltre le capacità di un gruppo universitario».<ref>{{Cita news|autore=|url=http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Gli_errori_della_missione_Beagle_2/1285197|titolo=Gli errori della missione Beagle 2|pubblicazione=[[Le Scienze]]|giorno=9|mese=2|anno=2005|accesso=16 gennaio 2009}}</ref>
 
Nel febbraio 2005 dopo una discussione del comitato scelto in scienza e tecnologia della [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei comuni]], il rapporto fu reso pubblico e l'[[Università di Leicester]] pubblicò un rapporto dettagliato indipendente sulla missione che include le possibili cause del fallimento ed un opuscolo “lezione imparata”.
 
== Ricerca del luogo dello schianto ==
Il 20 dicembre 2005 il professor Pillinger pubblicò delle immagini, ottenute con un procedimento particolare, dalla [[Mars Global Surveyor]]<ref>{{en}} [http://www.esa.int/esaMI/Mars_Express/SEMAPB8A9HE_1.html Le immagini sul sito dell'ESA]</ref> che facevano credere che il Beagle 2 fosse finito in un cratere presso il luogo di atterraggio nell'[[Isidis Planitia]].<ref>{{Cita news|autore=|url=http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1283986|titolo=Individuata Beagle 2 su Marte?|pubblicazione=[[Le Scienze]]|giorno=23|mese=12|anno=2005|accesso=16 gennaio 2009}}</ref> Si pensò che le confuse immagini mostrassero il sito del primo impatto come chiazze scure e a poca distanza il lander circondato dagli airbag sgonfi e con i pannelli solari spiegati.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=ESA|url=http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/Mars_Express/Beagle-2_lander_found_on_Mars|titolo=Beagle 2 lander found on Mars|pubblicazione=[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]]|giorno=16|mese=01|anno=2015|accesso=16 gennaio 2015}}</ref> Tuttavia, la fotocamera [[Mars Reconnaissance Orbiter#HiRISE|HiRISE]] del [[Mars Reconnaissance Orbiter]] osservò l'area nel febbraio 2007 e il cratere risultò vuoto.<ref>{{en}} [http://hiroc.lpl.arizona.edu/images/PSP/diafotizo.php?ID=PSP_002347_1915 L'immagine del cratere sul sito dell'Università dell'Arizona] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070219192758/http://hiroc.lpl.arizona.edu/images/PSP/diafotizo.php?ID=PSP_002347_1915 |data=19 febbraio 2007 }}</ref>
 
[[File:Beagle 2 at the Space Centre - Leicester (452719107).jpg|thumb|Beagle 2 dispiegata; il rettangolo al centro è l'antenna UHF, attualmente coperta da almeno un pannello che non si è aperto, e quindi non utilizzabile]]
 
=== Il ritrovamento ===
 
Il 16 gennaio 2015, dopo 11 anni di ricerche, l'ESA ha finalmente comunicato il ritrovamento del lander Beagle 2: i suoi resti sono stati scoperti nelle immagini riprese da [[HiRISE]], la telecamera ad alta definizione ospitata a bordo del [[Mars Reconnaissance Orbiter]] della NASA.
Le immagini mostrano che Beagle 2 non è riuscito ad aprire tutti i suoi petali dopo l'atterraggio, con solo due o tre dei suoi quattro pannelli solari in grado di ricevere la luce del Sole. La mancata apertura probabilmente ha oscurato l'antenna, impedendo al lander di comunicare i suoi dati o di ricevere comandi dalla Terra. Il problema non può essere risolto a distanza e quindi Beagle-2 rimarrà inattivo.
 
La posizione finale del lander è {{coord|11.5265|N|90.4295|E|globe:mars|display=inline,title}}.<ref>{{Cita web|autore = |url = https://twitter.com/doug_ellison/status/556201983443357696|titolo = Coordinate lander|accesso = |data = }}</ref>
 
Nessuno dei rover attualmente presenti su Marte è in grado di raggiungere il luogo in tempi ragionevoli: i rover marziani si muovono a una velocità media di alcuni centimetri al secondo, e il rover più vicino si trova ad alcune migliaia di chilometri di distanza, come si può vedere nella seguente mappa delle missioni sul Pianeta rosso:
 
<div style="position: relative; width: 620px; height: 380px; margin: 0 auto; font-size: 13.5pt;">
<imagemap>
Image:Mars Map.JPG|Map of Mars
rect 119 150 161 194 [[Tharsis Montes]]
rect 374 193 468 271 [[Hellas Planitia]]
rect 97 124 123 150 [[Olympus Mons]]
rect 179 164 274 199 [[Valles Marineris]]
rect 301 99 365 164 [[Arabia Terra]]
rect 44 115 90 177 [[Amazonis Planitia]]
rect 519 112 551 142 [[Elysium Mons]]
rect 423 122 468 167 [[Isidis Planitia]]
rect 485 208 582 293 [[Terra Cimmeria]]
rect 223 230 275 280 [[Argyre Planitia]]
rect 128 79 160 114 [[Alba Mons]]
desc bottom-left
</imagemap>
<div style="position: absolute; left: 476px; top: 175px">
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Spirit (rover)|Spirit]] (2004) ></span>
[[File:RoverIcon.png|Spirit|link=Spirit rover]]
</div>
<div style="position: absolute; left: 176px; top: 160px">
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Opportunity|Opportunity (2004) >]]</span>
[[File:RoverIcon.png|Opportunity|link=Opportunity rover]]
</div>
<div style="position: absolute; left: 260px; top: 115px">
[[File:SojournerIcon.png|Pathfinder|link=Mars Pathfinder]]
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Mars Pathfinder|< Pathfinder/]][[Sojourner|Sojourner (1997)]]</span>
</div>
<div style="position: absolute; left: 132px; top: 110px">
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Viking 1|Viking 1 (1976) >]]</span>
[[File:VikingIcon.png|Viking 1|link=Viking 1]]
</div>
<div style="position: absolute; left: 398px; top: 58px">
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Viking 2|Viking 2 (1976) >]]</span>
[[File:VikingIcon.png|Viking 2|link=Viking 2]]
</div>
<div style="position: absolute; left: 116px; top: 5px">
[[File:PhoenixIcon.png|Phoenix|link=Phoenix (spacecraft)]]
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Phoenix Mars Lander|< Phoenix (2008)]]</span>
</div>
<div style="position: absolute; left: 65px; top: 225px">
[[File:Mars3Icon.png|Mars 3|link=Mars 3]]
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Mars 3|< Mars 3 (1971)]]</span>
</div>
<div style="position: absolute; left: 408px; top: 160px">
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">[[Curiosity (rover)|Curiosity (2012) >]]</span>
[[File:CuriosityIcon.png|Curiosity|link=Curiosity rover]]
</div>
<div style="position: absolute; left: 440px; top: 125px">
[[File:PhoenixIcon.png|Beagle 2|link=Beagle 2]]
<span style="font:bold 11px Arial;display:inline;border:#151B8D 1px solid;background-color:#FFFF00;padding:0 4px 0 4px;">< Beagle 2 (2003)</span>
</div></div>
 
==Successione==
Nel 2004 Colin Pillinger ha annunciato che il progetto di lancio di una nuova sonda più perfezionata, chiamata [[Beagle 2: Evolution]].<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Paul Rincon|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/3977967.stm|titolo=Scientists lift veil on Beagle 3|pubblicazione=[[BBC]]|giorno=3|mese=11|anno=2004|accesso=16 gennaio 2009}}</ref>
 
Nel 2007 il [[Lyndon B. Johnson Space Center]] e Colin Pillinger hanno annunciato che è in progetto di lanciare la nuova e più moderna versione del Beagle 2 insieme ad una sonda lunare.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Katharine Sanderson|url=https://www.nature.com/news/2007/070312/full/news070312-10.html|titolo=Reprieve for Beagle?|pubblicazione=[[Nature]]|giorno=16|mese=3|anno=2007|accesso=16 gennaio 2009}}</ref><ref>{{en}} [http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2007/pdf/1306.pdf Informazioni al riguardo dal Lunar and Planetary Institute]</ref> La missione è stata successivamente annullata. Il lancio sarebbe dovuto avvenire nel 2009.
 
==Beagle 2 nella fantascienza e nella cultura di massa==
[[File:Beagle 2 model at Liverpool Spaceport.jpg|thumb|Modello del Beagle 2 nelle condizioni in cui si troverebbe su Marte]]
Il Beagle 2 compare nel film del 2007 [[Transformers (film)|Transformers]], dove è rappresentato come un [[rover (astronautica)|rover]] della [[NASA]]. Il fallimento della missione è causato dalla distruzione del rover ad opera di un [[Decepticon]]. Da quanto viene riferito, Beagle 2 prima di venire distrutto ha funzionato per 13 secondi ed è riuscito a catturare un'immagine della creatura aliena; l'incidente è tenuto segreto al pubblico. Beagle 2 è rappresentato nel film come un [[rover (astronautica)|rover]] con ruote, invece che come una sonda stazionaria. Il regista [[Michael Bay]] ha detto di aver sempre cercato di inserire l'incidente in uno dei suoi film.<ref>Commento di Michael Bay sul DVD.</ref> L'incidente del Beagle 2 appare anche in [[Assassin's Creed: Project Legacy]], in cui Vanessa, una scienziata, cattura il segnale del Beagle, e lo devia per conto di un certo Robert Getas, che in seguito la uccide.
Nel romanzo ''[[L'occhio del sole]]'' di [[Arthur C. Clarke]] e [[Stephen Baxter]] un [[rover (astronautica)|rover]] marziano è chiamato Beagle 2.<ref>[[Stephen Baxter]] e [[Arthur C. Clarke]], ''L'occhio del sole'', Milano, [[Editrice Nord]], 2005.</ref>
 
L'insuccesso della missione ha dato lo spunto al comico [[Natalino Balasso]] di ribattezzare la sonda come robottino europeo ''Incapacity'' nelle gag per la trasmissione tv [[Mai dire Gol]].
 
==Note==
<references />
 
==Voci correlate==
*[[Esplorazione di Marte]]
*[[Esplorazione spaziale]]
*[[Sonda spaziale]]
*[[Lander]]
*[[Lista degli oggetti artificiali su Marte]]
*[[Agenzia Spaziale Europea]]
*[[Programma Aurora]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
*Claudio Paolini, [http://www.palazzospinelli.org/architetture/risultati-via.asp?denominazione=boboli&ubicazione=farini&button=&proprieta=&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&uomini_illustri=&note_storiche= scheda nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli] (testi concessi in [[GFDL]]).
*{{cita web|http://www.beagle2.com|Sito ufficiale|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.bernd-leitenberger.de/beagle2.shtml|Altre informazioni sul Beagle 2|lingua=de}}
 
{{Piazza d'Azeglio}}
{{Missioni marziane fallite}}
{{portale|Firenze}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|astronautica|Marte}}
 
[[Categoria:SondePalazzi spazialidi ESAFirenze|Boboli]]
[[Categoria:Lander su Marte]]