Kiki KaiKai e Palazzo Boboli: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{avvisounicode}}
|nome edificio = Palazzo Boboli
{{Videogioco
|immagine = Via farini 8, palazzo boboli 02.JPG
|nome gioco=Kiki KaiKai
|didascalia = Palazzo Boboli
|nome originale=奇々怪界
|paese = ITA
|immagine=Kikikaikai artwork.jpg
|divamm1 = {{IT-TOS}}
|didascalia=Logo del gioco
|città = Firenze
|sviluppo=[[Taito Corporation]]
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|pubblicazione=[[Taito Corporation]]
|indirizzo = [[via Farini (Firenze)|via Farini]] 8
|ideazione=Hisaya Yabusaki <small>(autore)</small>, Mikio Hatano <small>([[Game director|direttore]])</small><br />Nenko Nishimura e Kazuya Mikata <small>(personaggi)</small>
|latitudine =
|serie= ''[[Pocky & Rocky]]''
|longitudine =
|anno=1986
|coord titolo =
|data=
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
{{Uscita videogioco|titolo = Arcade|JP = 18 settembre [[1986]]}}
|periodo costruzione = [[XIX secolo]]
{{Uscita videogioco|titolo = MSX2|JP = [[1987]]}}
|inaugurazione =
{{Uscita videogioco|titolo = Family Computer Disk System|JP = 28 maggio [[1987]]}}
|demolito =
{{Uscita videogioco|titolo = PC Engine|JP = 27 marzo [[1990]]}}
|distrutto =
{{Uscita videogioco|titolo = Telefono cellulare|JP = 12 giugno [[2003]]}}
|ricostruito =
{{Uscita videogioco|titolo = Windows (PC)|JP = 14 marzo [[2004]]}}
|stile =
{{Uscita videogioco|titolo = Wii|JP = 8 luglio [[2008]]}}
|uso = uffici del Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Toscana
{{Uscita videogioco|titolo = Android|JP = 2 febbraio [[2012]]}}
|altezza =
{{Uscita videogioco|titolo = PlayStation 4|JP = 15 luglio [[2016]]}}
|altezza antenna/guglia =
|genere=[[Sparatutto a scorrimento]]
|altezza tetto =
|tema=[[Fantasy]]
|altezza ultimo piano =
|tema 2= [[Storia|storico]]
|piani = tre
|modi gioco=[[Giocatore singolo]], 2 alternati
|area calpestabile =
|piattaforma=[[Videogioco arcade|Arcade]]
|ascensori =
|piattaforma 2=[[MSX]]
|costo =
|piattaforma 3=[[Famicom Disk System]]
|piattaformaarchitetto 4= [[PCPietro EngineMarinelli]]
|ingegnere =
|piattaforma 5=[[telefono cellulare]]
|appaltatore =
|piattaforma 6=[[Windows]]
|costruttore =
|distribuzione digitale=[[Virtual Console]]
|proprietario =
|tipo media=[[Floppy disk]], [[CD-ROM]], [[download]]
|committente = [[Cesare Boboli]]
|età=
|periferiche=[[Joystick]], [[tastiera (informatica)|tastiera]]
|cpu = [[Z80]] a 6MHz
|audio = Z80 a 6MHz
|monitor = Raster verticale
|risoluzione = 256 x 224, 60 Hz
|periferiche arcade = [[Joystick]] 8 direz., 2 pulsanti
|seguito=[[Pocky & Rocky]]
}}
Il '''palazzo Boboli''' è un edificio di Firenze, situato in [[via Farini (Firenze)|via Farini]] 8.
{{nihongo|'''''Kiki KaiKai'''''|奇々怪界||lett. ''Il misterioso mondo dei fantasmi''}}<ref name=hardcore/> è un [[videogioco]] [[sparatutto]] sviluppato e pubblicato dalla [[Taito Corporation]] nel [[1986]].<ref name=allgame />
 
==Storia e descrizione==
Ambientato nel [[Giappone feudale]], vede il giocatore vestire i panni di una [[miko]], chiamata Sayo-chan, che deve usare le sue pergamene ''[[o-fuda|ofuda]]'' e la sua bacchetta ''[[gohei]]'' per sconfiggere orde di spiriti rinnegati e mostri della [[mitologia giapponese]].<ref name=allgame /> Sebbene non ben accolta dalla critica, l'opera ha ricevuto comunque un certo successo di pubblico, generando tre seguiti (''[[Pocky & Rocky]]'', ''[[Pocky & Rocky 2]]'' e ''[[Pocky & Rocky with Becky]]'')<ref>{{Cita web |lingua=en |titolo=Pocky & Rocky series |sito=MobyGames|url=http://www.mobygames.com/game-group/pocky-rocky-series |accesso=31 maggio 2018 |urlmorto=no}}</ref> e venendo [[Portabilità|portata]], nel corso degli anni, su diverse [[console (videogiochi)|console]], come il [[Famicom Disk System]]<ref name="Fam"/>, la [[Wii]] e la [[PlayStation 4]]<ref name="Village"/>. Col passare del tempo è stata inoltre molto rivalutata, venendo perfino considerata rivoluzionaria per l'ambientazione e le modalità di gioco, che mescolano il [[fantasy]] tradizionale con elementi e motivi tipicamente [[Fantascienza|fantascientifici]]<ref name=hardcore />.
Il palazzo risulta eretto alla fine degli anni sessanta dell'Ottocento su progetto dell'architetto [[Pietro Marinelli]] e su commissione del ricco possidente cavalier [[Cesare Boboli]] che, essenzialmente interessato all'investimento dei propri capitali in un'area in rapido sviluppo e assolutamente qualificata in senso alto borghese, immediatamente lo vendette alla famiglia Boisset Flori.
 
Il palazzo, con i suoi tre piani distribuiti su cinque assi, presenta un grande portone coronato dall'immancabile balcone, secondo il gusto [[giuseppe Poggi|poggiano]] che impronta l'intera zona. Si veda, sempre nel solco della tradizione, il deciso aggetto del tetto con la sua ricca decorazione.
== Trama ==
[[File:Obake Karuta 1-02.jpg|thumb|left|upright 0.5|100px|Una ''[[Rokurokubi]]''.]]
 
L'edificio ospita attualmente vari uffici del Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Toscana.
Il videogioco segue l'avventura di {{nihongo|Sayo-chan|小夜ちゃん}}, una zelante [[miko]] di uno sperduto tempio [[Shintoismo|shintoista]] del Giappone feudale<ref name="arc"/>. Una notte, mentre alimenta con il ventaglio un fuoco cerimoniale, viene visitata dalle [[Sette Divinità della Fortuna]] (o ''Shichifukujin'', invocate per ricevere aiuto e benefici nella vita quotidiana<ref name=":8">{{Cita pubblicazione|autore=Inge Maria Daniels|anno=2001|titolo=The Fame of Miyajima: spirituality, commodification and the tourist trade of souvenirs in Japan|editore=University of London|città=Londra|p=57|lingua=Inglese|url=http://discovery.ucl.ac.uk/1317570/|cid=Daniels}}</ref>), che la mettono in guardia di un grande ed imminente pericolo. Non fanno però in tempo a completare il discorso che vengono catturate da un gruppo di [[yōkai]], che li portano sulle cime di una lontana catena montuosa.
 
==Bibliografia==
La ragazzina, determinata ad aiutarli, intraprende un lungo viaggio attraverso la campagna, affrontando le creature della mitologia nipponica che la popolano, come ad esempio le {{Nihongo|''[[rokuro-kubi]]''|ろくろ首}} (delle mostruose donne dal collo elongabile), gli ''[[yurei]]'' (幽霊, dei fantasmi erranti), i {{Nihongo|''chōchin-obake''|提灯お化け}} (delle lanterne fantasma), ed il loro capo, lo {{Nihongo|''[[Yamata no Orochi]]''|八岐の大蛇 o ヤマタノオロチ o 八俣遠呂智 o 八俣遠呂知}} (il leggendario serpente dragone).<ref name="arc">{{Cita pubblicazione|autore=|lingua=jp en|titolo=Arcade Game Manual and Service Manual: Kiki KaiKai by Taito|sito=Archive.org|url=https://archive.org/details/kikikaikaijap1|anno=1986|accesso=5 maggio 2018}}</ref>
* {{bps|Firenze 2003}}, Ulisse Tramonti, pp.&nbsp;140–142;
* {{bps|Paolini 2008}}, p.&nbsp;84, n. 109;
* {{bps|Paolini 2009}}, pp.&nbsp;140–141, n. 177.
 
==Altri progetti==
== Modalità di gioco ==
{{interprogetto}}
[[File:Kiki KaiKai Screeshot.PNG|left|thumb|upright 0.8|Una scena dalla versione arcade di ''KiKi KaiKai''. Sayo-chan è vicina ad un tempietto shintoista e sta lanciando degli ''ofuda'' contro dei Bake-chōchin.]]
 
==Collegamenti esterni==
''KiKi KaiKai'' si presenta come un classico gioco [[sparatutto]] con prospettiva dall'alto, in cui il giocatore può muoversi in tutte le direzioni possibili. Viene costantemente braccato da orde di nemici, che però può sconfiggere o con i cosiddetti talismani {{Nihongo|''ofuda''|お札}} (che possono essere lanciati come proiettili in otto direzioni diverse) oppure con il bastone purificatore ''[[gohei]]'', anche definito {{nihongo|''Oharai bō''|お祓い棒||}} (che allontana i mostri più vicini).<ref>{{Cita web|autore= |titolo=「九鬼怪界」開発中止のお知らせ
*Claudio Paolini, [http://www.palazzospinelli.org/architetture/risultati-via.asp?denominazione=boboli&ubicazione=farini&button=&proprieta=&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&uomini_illustri=&note_storiche= scheda nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli] (testi concessi in [[GFDL]]).
開発者が奇々怪界な現象に襲われました。
詳しくはこちら|sito=Taito|lingua=ja|url=https://www.taito.co.jp/ilog0401|accesso=2 maggio 2018}}</ref> Queste tecniche possono essere potenziate grazie a degli speciali foglietti di carta che cadono dagli avversari una volta uccisi. In alternativa, si possono rinvenire degli oggetti nascosti, che, oltre a migliorare le tecniche di combattimento del giocatore, possono anche fargli guadagnare dei punti, i quali, se accumulati in gran quantità, concedono una [[Vita (videogiochi)|vita]] extra.
 
{{Piazza d'Azeglio}}
Sayo-chan muore non appena viene toccata o colpita dai nemici e deve rifare il livello dall'ultimo [[Checkpoint (videogiochi)|checkpoint]]. Una volta esaurite tutte le vite a disposizione, appare però una schermata di "corrispondenza numerica" con un numero casuale di tre cifre in incrementi di base 50 (100, 150, 200, 250 e così via). Se a questo corrispondere la parte finale del punteggio totale della partita, viene concessa al giocatore la possibilità di [[Continua (videogiochi)|continuare]] da dove si era interrotto; altrimenti, il gioco finisce, si ha il [[game over]] e ricomincia tutto da capo.
{{portale|Firenze}}
Alla fine di ogni schema (sette in tutto) vi è un [[boss (videogiochi)|boss]], solitamente un essere molto grande e potente e dotato di attacchi speciali e pericolosi, che richiede più tempo per essere sconfitto.<ref name="allgame">{{Cita web |autore=Knight, Kyle |lingua=en |titolo=AllGame: KiKi KaiKai |sito=AllGame |url=http://www.allgame.com/game.php?id=10365&tab=review |accesso=24 maggio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141116022150/http://www.allgame.com/game.php?id=10365&tab=review |dataarchivio=16 novembre 2014 }}</ref>
Tali modalità però variano a seconda delle versioni del videogioco: per esempio quella per [[Famicom Disk System]] presenta più livelli e nemici, nonché un numero limitato di ''ofuda'' da lanciare ed un secondo personaggio giocabile, {{Nihongo|Miki-chan|美紀ちゃん}}, un'altra miko del santuario.<ref>{{Cita web|titolo=Kiki Kaikai: Dotou-hen
|sito=Giant Bomb|lingua=en|url=https://www.giantbomb.com/kiki-kaikai-dotou-hen/3030-14570/|data=|accesso=8 maggio 2018}}</ref>
{{Clear}}
 
[[Categoria:Palazzi di Firenze|Boboli]]
== Sviluppo e pubblicazione ==
[[File:Koujin yama.png|thumb|upright 0.7|left|Un talismano ''[[ofuda]]''.]]
Sviluppato nel [[1986]] dal [[game designer]] della [[Taito Corporation|Taito]] Hisaya Yabusaki, ''Kiki KaiKai'', il primo frutto, come già accennato, di una bizzarra commistione tra i numerosi racconti della mitologia nipponica ed il futurismo dei videogiochi [[sparatutto]] di quell'epoca,<ref name=taitomobile>{{Cita web |autore=Taito.co.jp staff |titolo=Taito Mobile: KiKi KaiKai |sito=Taito.co.jp |url=http://www.taito.co.jp/mobile/eng/kiki.html |anno=2003 |accesso=25 maggio 2014 |lingua=ja |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070622032011/http://www.taito.co.jp/mobile/eng/kiki.html |dataarchivio=22 giugno 2007 |urlmorto=sì }}</ref> adotta una prospettiva dall'alto ed una possibilità di movimento multi-direzionale: il giocatore può dirigersi a piacere in qualsiasi punto della mappa, esplorandola nei suoi vari punti. Questa caratteristica contribuì a rompere (insieme al precedente ''[[Commando (videogioco)|Commando]]'', simile nello stile e nelle meccaniche<ref name=hardcore />) lo schema dei classici giochi del genere di quegli anni, che costringevano invece il protagonista a seguire determinati percorsi.<ref name=hardcore />
Taito pubblicizzò il prodotto definendolo un «amorevole gioco d'azione» che offre «un'esotica atmosfera asiatica».<ref name=taitomobile/>
[[File:Shichifukujin by Minzan-Ethno BHM 1995.266.49-P6141072-gradient.jpg|thumb|In un'intervista sulla realizzazione di ''Kiki Kaikai'', Hisaya Yabusaki raccontò che durante la produzione della versione arcade, tutto il suo staff andò a visitare un santuario delle [[Sette Divinità della Fortuna]].<ref>{{ja}} 『ビデオゲームクロニクル 1 奇々怪界』開発者インタビューより。</ref>]]
Da principio destinato alle sole sale giochi [[Giappone|giapponesi]], in breve tempo riuscì a trovare fortuna in tutto il resto del mondo, anche grazie ai seguiti che ne sono stati fatti (conosciuti in Occidente come la serie di ''[[Pocky & Rocky]]''<ref name=hardcore>{{Cita web|autore=Morales, Emil |titolo=Hardcore Gaming 101: Pocky and Rocky / KiKi KaiKai |sito=[http://www.hardcoregaming101.net Hardcore Gaming 101] |url=https://hg101.kontek.net/pockyandrocky/pockyandrocky.htm |lingua=en|accesso=24 maggio 2014}}</ref>) e agli [[Portabilità|adattamenti]] per diverse [[Videogioco a piattaforme|piattaforme di gioco]], come [[Console (videogiochi)|console]] e [[personal computer]]. In [[Nord America]] e in [[Europa]] uscì da principio una copia [[bootleg]] in edizione limitata mai ufficialmente autorizzata dalla casa sviluppatrice, ''Knight Boy''.<ref name=emu>{{Cita web |autore=Tjaberg, Tormod |titolo=KiKi KaiKai / Knightboy |sito=Emulation Status |url=http://emustatus.rainemu.com/games/kikikai.htm |lingua=en|anno=2003 |accesso=2 luglio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927003100/http://emustatus.rainemu.com/games/kikikai.htm |dataarchivio=27 settembre 2007 |urlmorto=sì }}</ref>
 
===Colonna sonora===
La [[colonna sonora]] di ''Kiki KaiKai'', composta da [[Hisayoshi Ogura]] (fondatore della "house band" [[Zuntata]], che aveva firmato la maggior parte delle musiche dei prodotti della Taito, come ''[[Bubble Bobble]]'' e ''[[Darius (videogioco)|Darius]]''<ref>{{Cita web |autore=|titolo= "ダライアスバースト サウンドフィールド|sito=Z.field |url=http://zuntata.jp/pickup/db_sound.html |lingua=jp|anno=2006|accesso=28 maggio 2014 |urlmorto=no}}</ref>), è influenzata della [[musica giapponese|musica tradizionale giapponese]] ed è stata programmata per [[sintetizzatore|sintetizzatori]] basati su [[chip sonoro|chip sonori]] ricalcanti le sonorità dei [[aerofoni|fiati]], come lo [[Shakuhachi]], e degli [[strumento a corda|strumenti a corda]] come lo [[shamisen]], uniti talvolta ai ritmi della [[musica elettronica]] occidentale. A causa delle limitazioni dei primi registratori a 16bit, è stata originariamente prodotta in formato [[Monofonia (audio)|mono]]. Ufficialmente non è mai stata pubblicata, tuttavia è reperibile sia sotto forma di un ''[[medley]]'' di tre minuti circa sull'antologia del [[1987]] ''Taito Game Music'' (28XA-110), pubblicata dalla Alfa Music<ref name=tgm>{{Cita web |autore=Game Music Revolution staff |titolo=Taito Game Music (1987) |sito=The Log Book |url=http://www.gmronline.com/info.asp?CatNumber=28XA-110 |lingua=en|anno=2002 |accesso=28 maggio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927182845/http://www.gmronline.com/info.asp?CatNumber=28XA-110 |dataarchivio=27 settembre 2007 }}</ref> sia in versione integrale (ovvero con i brani completi e separati) nella riedizione del [[2002]] della suddetta raccolta (SCDC-00156) ad opera della Sci-Tron Digital Content.<ref name=tgm2>{{Cita web|autore=Earl |titolo=Taito Game Music (2002) |sito=The Log Book |url=http://www.thelogbook.com/music/category/soundtracks/soundtrack-game/page/4/ |lingua=en|anno=2002 |accesso=28 maggio 2014}}</ref>
 
=== Portabilità ===
[[File:Famicom disk system.jpg|alt=Famicon|miniatura|upright 0.7|left|Il [[Famicom Disk System|Famicon Disk System]].]]
Vista la sua immediata popolarità in Giappone, ''KiKi KaiKai'' venne convertito per numerose altre console. Un anno dopo l'uscita nelle sale giochi giapponesi, vennero pubblicate le versioni per [[Standard MSX#MSX 2|MSX2]], con alcuni piccoli aggiustamenti di [[gameplay]], e per [[Famicom Disk System|Famicon Disk System]]<ref name="Fam">{{Cita web|autore=Soybomb|titolo=Retrospectives: Kiki Kaikai |sito=Random.access|url=http://randomacc.net/system/retrospective/retro_kikikaikai.shtml |lingua=en|data=|accesso=7 maggio 2018}}</ref>. Quest'ultima variante venne rinominata {{Nihongo|''KiKi KaiKai: Dotō-hen''|奇々怪界 怒濤編}} e fu la base della versione per il [[TurboGrafx-16]]/[[PC Engine]], distribuita il 27 marzo 1990<ref name="Moby"/>. Il vero salto verso le piattaforme portatili avvenne però il 12 giugno 2003, quando la Taito sviluppò una versione con [[linguaggio di programmazione]] [[Java (linguaggio di programmazione)|java]] per i [[telefono cellulare|cellulari]], chiamata ''KiKi KaiKai: The Bizarre World''.<ref name=taitomobile /> Successivamente, il 14 maggio 2004, venne per la prima volta reso disponibile per i [[personal computer|PC]] [[Microsoft Windows|Windows]],<ref name=mediakite>{{Cita web |autore=GMani.com staff |titolo=MediaKite:KiKi KaiKai |sito=GMani.com |url=http://store.gmani.com/detail/mky-067/mky-067.html |anno=2004 |accesso=26 maggio 2014 |lingua=ja |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070310144548/http://store.gmani.com/detail/mky-067/mky-067.html |dataarchivio=10 marzo 2007 |urlmorto=sì }}</ref> scaricabile dal sito della casa produttrice con la concessione di EZWeb.<ref name=ezweb>{{Cita web |autore=Taito.co.jp staff |titolo=EZWeb: Games |sito=Taito.co.jp |url=http://www.taito.co.jp/keitai/ezweb/42.html |anno=2004 |accesso=2 luglio 2007 |lingua=ja |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070311010709/http://www.taito.co.jp/keitai/ezweb/42.html |dataarchivio=11 marzo 2007 |urlmorto=sì }}</ref>
 
''Kiki KaiKai'' è stato inoltre inserito in alcune antologie dei "classici Taito": in [[lingua giapponese|giapponese]] solo in ''Taito Memories Vol. 1'', per [[PlayStation 2]], il 28 luglio 2005<ref name=tmv1>{{Cita web|autore=GameSpot staff |titolo=Taito Memories Vol. 1 preview |sito=GameSpot |lingua=en|url=http://www.gamespot.com/ps2/action/taitomemoriesvol1/news.html?sid=6123010&om_act=convert&om_clk=newsfeatures&tag=newsfeatures;title;1 |data=26 aprile 2005 |accesso=2 luglio 2007}}</ref> ed in ''Taito Pocket Memories'', per [[PlayStation Portable|PSP]], e ''Taito Nostalgia 2'' (quarta pubblicazione della serie ''Let's! TV Play Classic'', dedicata ai prodotti [[Namco]] e Taito) nel 2006<ref>{{Cita web|autore=Laurent Kermel |titolo=Una partita a…Kiki KaiKai
|sito=VGDen|lingua=en|url=http://www.videogameden.com/hucard.htm?bon |accesso=26 maggio 2018|data=}}</ref>; in [[lingua inglese|inglese]] invece in ''[[Taito Legends 2]]'', una raccolta distribuita per PlayStation 2, [[Personal computer]], [[Xbox (console)|Xbox]] e [[PlayStation Portable]] nel maggio 2007 (come ''Taito Legends: Power-Up'').<ref name=tl2>{{Cita web|autore=Gerstmann, Jeff |titolo=Taito Legends 2 review |sito=GameSpot |url=http://www.gamespot.com/ps2/action/taitolegends2/review.html?om_act=convert&om_clk=tabs&tag=tabs;reviews |lingua=en|data=30 maggio 2007 |accesso=27 maggio 2014}}</ref><ref name=tlpu>{{Cita web|autore=Gerstmann, Jeff |titolo=Taito Legends Power-Up review |sito=GameSpot |lingua=en|url=http://www.gamespot.com/psp/action/taitolegends/review.html?om_act=convert&om_clk=gssummary&tag=summary;review |data=31 maggio 2007 |accesso=27 maggio 2014}}</ref>
Venne portato infine su [[Wii]] (l'8 luglio 2008)<ref name="Village">{{Cita web|autore=Redazione GV |titolo=Una partita a…Kiki KaiKai
|sito=Games Village|url=http://www.gamesvillage.it/6798349/una-partita-a-kiki-kaikai/1 |accesso=26 maggio 2018|data=9 giugno 2016}}</ref>, [[Android]] (il 2 febbraio 2012)<ref>{{Cita web|autore=|titolo=KiKi KaiKai [pce]
|sito=Multiplayer.it|url=https://multiplayer.it/giochi/kiki-kaikai-per-pce.html |accesso=26 maggio 2018}}</ref> e [[PlayStation 4]] (il 15 luglio 2016)<ref>{{Cita web|autore=|titolo=ARCADE ARCHIVES: KIKI KAIKAI|sito=Metacritic|lingua=en|url=http://www.metacritic.com/game/playstation-4/arcade-archives-kiki-kaikai |accesso=26 maggio 2018|data=14 settembre 2016}}</ref>.
{{Clear}}
 
== Accoglienza ed influenza ==
{| class="sinottico" style="font-size:85%; text-align: center;"
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! colspan="2" style="background:lightsteelblue; text-align: center;"| Accoglienza
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! style="width:13em; background:gainsboro; text-align: center;" | Recensione
! style="width:7em; background:gainsboro; text-align: center;" | Giudizio
|-
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;"| [[GameSpot]]
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;" | 6.1/10<ref name=tl2 />
|-
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;"| [[AllGame]]
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;" | {{Giudizio|2|5}}<ref name=allgame/>
|-
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;"| [[Famitsū]]
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;" | 25/40<ref>{{Cita web|autore= |titolo=“奇々怪界 まとめ [PCエンジン] / ファミ通.com|sito=Kadokawa Corporation|url=https://www.famitsu.com/cominy/?m=pc&a=page_h_title&title_id=7113|anno=2015|lingua=ja|accesso=26 maggio 2018}}</ref><ref group="N">Versione per [[TurboGrafx-16]]</ref>
|-
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;"| Aktueller Software Markt
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;" | 6.6/12<ref name="Moby">{{Cita web|autore= |titolo=KiKi KaiKai Reviews (TurboGrafx-16)|sito=MobyGames|url=http://www.mobygames.com/game/turbo-grafx/kiki-kaikai/mobyrank|anno=2017|lingua=en|accesso=26 maggio 2018}}</ref><ref group="N">Versione per [[TurboGrafx-16]]</ref>
|-
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;"| GamesCollection
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;" | 9/10<ref name="Moby"/><ref group="N">Versione per [[TurboGrafx-16]]</ref>
|-
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;"| PC Engine FAN
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;" | 21.84/30<ref>{{Cita giornale|autore= |titolo=「10月号特別付録 PCエンジンオールカタログ'93」|periodico=PC Engine FAN|editore=Tokuma Shoten|edizione=10|data=1/10/1993|lingua=ja}}</ref><ref group="N">Versione per [[TurboGrafx-16]]. Il voto è una media delle valutazioni parziali date a carattere (4.32/6), musica (3.49/6), giocabilità (3.65/6), entusiasmo (3.49/6), prezzo (3.44/6) e originalità (3.46/6).</ref>
|-
|-
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;"| ファミリーコンピュータMagazine
| align = "center" style = "background:whitesmoke; text-align: center; vertical-align:middle;" | 15/25<ref>{{Cita giornale|autore= |titolo=「5月24日号特別付録 ファミコンディスクカード ゲームボーイ スーパーファミコン オールカタログ|periodico=ファミリーコンピュータMagazine|editore=Tokuma Shoten|edizione=10|data=24/05/1993|lingua=ja}}</ref><ref group="N">Versione per [[Famicom Disk System]]. Il voto è una media delle valutazioni parziali date a carattere (3.43/5), musica (2.92/5), giocabilità (2.85/5), entusiasmo (2.82/5) e originalità (2.98/5).</ref>
|}
''KiKi KaiKai'' venne accolto in maniera abbastanza fredda alla sua uscita. Molti critici concordarono sul fatto che peccasse maggiormente sulla grafica, sebbene all'epoca fosse la prima di quel tipo, e sulla formazione dei livelli, notando dei rallentamenti grafici legati alla quantità di [[sprite (informatica)|sprite]] presenti nell'area di gioco e dei problemi di collisione, che potevano compromettere l'andamento della partita.<ref name="Moby"/><ref name="Village"/> [[GameSpot]] lo considerò come uno dei titoli meno brillanti della Taito e nettamente inferiore ai precedenti ''[[Bubble Bobble]]'' e ''[[Double Dragon]]''.<ref name=tl2 /> Kyle Knight di [[AllGame]] gli assegnò un voto di due stelle su cinque, definendo la grafica semplicistica, gli effetti sonori a volte fastidiosi, la modalità di gioco debole, la rigiocabilità scarsa<ref name=allgame />, gli schemi dei livelli monotoni ed i controlli banali (ma comunque reattivi).<ref name=allgame /> Apprezzò invece l'utilizzo originale dell'immaginario folkloristico nipponico e la colonna sonora.<ref name=allgame /> La rivista tedesca ''Aktueller Software Markt'' ribadì tali carenze, scrivendo che «l'ambientazione di ''Kiki KaiKai'' è magnificamente disegnata. Di tanto in tanto si vedono edifici giapponesi simili a pagode, da cui escono serpenti. O i passaggi nelle pareti automaticamente crollano dopo averli attraversati. Va tutto bene, ma sfortunatamente a volte rallenta abbastanza, il che probabilmente sarebbe stato facile da risolvere con l'Engine. I controlli sono puntuali, ma le collisioni sono di nuovo molto imprecise.»<ref name="Moby"/>
I periodici italiani ''[[Videogiochi (rivista)|Videogiochi]]'' e ''GamesCollection'' furono invece più positivi nei confronti del prodotto: il primo lo descrisse come divertente e giocabile e molto adatto ai più giovani<ref>{{cita|''Videogiochi News'' 43}}</ref>, mentre il secondo lo definì «uno dei migliori action game targati Taito», aggiungendo che «l'irresistibile atmosfera, il gameplay brillante e l'accurato design dei livelli rendono il titolo in esame un acquisto obbligato per qualunque appassionato di videogiochi, anche alla luce di una buona reperibilità sul mercato dell'usato».<ref name="Moby"/>
[[File:Tokyo, Meiji-jingu (6215281946).jpg|thumb|Una [[miko]] al [[santuario Meiji]] di [[Tokyo]], con il tipico abbigliamento rosso e bianco.]]
Col tempo, è stato rivalutato fino a venir considerato addirittura rivoluzionario nella scena videoludica mondiale, in quanto, come detto, introdusse nuovi temi e soggetti, soprattutto per quanto riguarda la fusione tra un'ambientazione [[Giappone feudale|storica]], con personaggi provenienti direttamente dalla cultura mitologica, e delle funzionalità di [[gameplay]] (come la prospettiva dall'alto ed il genere sparatutto) peculiari dei giochi [[fantascienza|fantascientifici]].<ref name="hardcore" /><ref name=allgame />
Sayo-Chan inoltre è stata premiata nel 1987 dalla rivista nipponica ''Gaimest'' come miglior personaggio di un videogioco secondo i propri lettori<ref>{{Cita giornale|autore= |titolo=「ゲーメスト大賞11年史」、|periodico=『GAMEST MOOK|data=17 gennaio 1998|pagine=24-25|editore=Shinseisha|volume=112|lingua=ja}}</ref> ed è apparsa in molti altri giochi della Taito, sia come semplice comparsa sia come vera e propria co-protagonista: per esempio in ''[[Bubble Bobble II]]'' del 1994 è il boss del secondo livello (chiamato per l'appunto ''Kiki KaiKai'')<ref>{{Cita web|autore= Federico "Boyakki" Tiraboschi|titolo=Bubble Bobble II (Bubble Symphony)|sito=Rh Mobile|url=https://www.retrogaminghistory.com/content.php/3202-Bubble-Bobble-II-%28Bubble-Symphony%29-Arcade?s=d55242db6bcd3143ff66939432900012|anno=2009|accesso=10 maggio 2018}}</ref>, mentre in ''Akkanvader'', una versione colorata e sorta di parodia del 1995 di ''[[Space Invaders]]'', è uno dei personaggi giocabili<ref>{{Cita web|autore= |titolo=COLUMN: 'A Life In Obscurity' - Sega Genesis Collection
|sito=GameSetWatch|url=http://www.gamesetwatch.com/column_compilation_catalog/|data=23 novembre 2006|lingua=en|accesso=10 maggio 2018}}</ref> Inoltre ispirò, così come alcuni dei nemici del gioco, la fisionomia di Reimu Hakurei (e dei suoi avversari fantasma), una delle protagoniste della saga di [[Touhou Project]], per il [[NEC PC-9801|PC-98]].<ref>{{Cita web|autore= Gabriela Meira|titolo=Character Analysis: Reimu Hakurei
|sito=Amino|url=https://aminoapps.com/c/touhou-project/page/blog/character-analysis-reimu-hakurei/8BJj_lK2umu8rWLJG56xXL0mM14BRD1JYW0|anno=2016|accesso=9 maggio 2018|lingua=en}}</ref>
 
== Seguiti ==
Il videogioco, a dispetto dell'accoglienza non entusiasmante della critica, divenne il primo capitolo di una vera e propria saga, formata da [[sequel]] e [[Reboot (mass media)|reboot]]. Nel [[1992]], dopo un lungo periodo di riedizioni per le diverse piattaforme di gioco, la [[Natsume]] pubblicò infatti il seguito {{nihongo|''KiKi KaiKai: Nazo no Kuro Manto''|奇々怪界~謎の黒マント|}}, meglio noto in Occidente come ''[[Pocky & Rocky]]'' (in quanto con questo titolo era stato esportato negli [[Stati Uniti]])<ref>{{cita web|url=http://www.hardcoregaming101.net/pockyandrocky/pockyandrocky.htm|titolo=Kiki Kaikai Nazo no Kuro Manto / Pocky & Rocky - Super NES (1992)|autore=Emill Morales|sito=Hardcore Gaming 101|accesso=10 maggio 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121227080431/http://www.hardcoregaming101.net/pockyandrocky/pockyandrocky.htm|dataarchivio=27 dicembre 2012|lingua= en}}</ref>. Insieme ai successivi ''[[Pocky & Rocky 2]]'' (distribuito nel 1994<ref>{{cita web|titolo=Super NES Games|editore=[[Nintendo|Nintendo of America]], Web Archive|accesso=30 maggio 2018|urlmorto=si|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6cXvFEYHA?url=https://www.nintendo.com/consumer/downloads/snes_games.pdf|dataarchivio=25 ottobre 2015|lingua=en}}</ref>) e ''[[Pocky & Rocky with Becky]]'' (sviluppato dalla [[Altron]] nel 2001<ref>{{cita web|data=5 aprile 2015|autore=Brian|sito=Nintendo Everything|lingua=en|url=https://nintendoeverything.com/natsume-planning-8-gba-games-for-the-wii-u-virtual-console/|titolo=Natsume planning 8 GBA games for the Wii U Virtual Console
}}</ref>), venne giudicato qualitativamente superiore dell'originale ''Kiki KaiKai''.<ref name="gamepro" >{{cita pubblicazione|data=aprile 1993|periodico=[[GamePro]]|edizione=45|pagina=74|titolo=Video-Game Reviews: Pocky & Rocky|editore=International Data Group|lingua=en}}</ref><ref name="gamespot_heavenly_guardian">{{cita web|url=http://www.gamespot.com/heavenly-guardian/reviews/heavenly-guardian-review-6189590/ |titolo=Heavenly Guardian Review|autore=Kevin VanOrd|data= 18 aprile 2005|sito=[[GameSpot]]|accesso=29 gennaio 2013|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025073545/http://www.gamespot.com/heavenly-guardian/reviews/heavenly-guardian-review-6189590/|dataarchivio=25 ottobre 2012|lingua=en}}</ref>
 
Nel 2006 venne annunciata l'uscita di un altro sequel (non autorizzato ed apocrifo) per [[PlayStation 2]], intitolato ''Kiki KaiKai 2'' e che doveva essere distribuito quell'anno dalla Starfish Entertainment. Tuttavia la produzione venne interrotta ed il gioco cancellato<ref>{{Cita web|autore=GameSpot staff|titolo=GameSpot: KiKi KaiKai 2|sito=[[GameSpot]]|lingua=en|url=http://www.gamespot.com/ps2/action/kikikaikai2/index.html|anno=2006|accesso=29 maggio 2014}}</ref>. Nel 2007 però, esso venne completato dall'azienda e presentato come ''Kiki Kai World'', salvo poi cambiargli il titolo (alla sua pubblicazione) in ''Heavenly Guardian''.<ref>{{Cita web|titolo=Kiki Kai World PS2|sito=GRYOnline.pl|lingua=pl|url=https://www.gry-online.pl/S016.asp?ID=10623|data=15 gennaio 2008|accesso=8 maggio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Full Kiki Kai World Details: PS2 This Year, Wii 2008|sito=Wired.com|lingua=en|url=http://blog.wired.com/games/2007/08/full-kiki-kai-w.html|data=15 gennaio 2008|accesso=8 maggio 2018}}</ref>
 
== Note ==
;Esplicative
<references group="N"/>
;Fonti
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{RivistaVG|vg|43|28|3|1987}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{EMMA|kikikai}}
*{{MobyGames||kiki-kaikai}}
{{Serie di Pocky & Rocky}}
{{Portale|Fantasy|Giappone|Videogiochi}}