Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo) e Phalanger rothschildi: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Edificio religioso
|nome=Cusco di Rothschild
|NomeEdificio = Chiesa di San Francesco d'Assisi
|statocons=LC
|DedicatoA = [[Francesco d'Assisi]]
|statocons_versione=iucn3.1
|Immagine = Crèsia di San Franciscu d'Assisi 2.jpg
|statocons_ref=<ref name=iucn>{{IUCN|summ=16852|autore=Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008}}</ref>
|Didascalia = La facciata
|immagine=
|Larghezza =
|didascalia=
|Città = [[File:Palermo-Stemma da Il blasone in Sicilia (Tav 86).png|25px]][[Palermo]]
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|Regione = {{IT-SIC}}
|dominio=[[Eukaryota]]
|SiglaStato = ITA
|regno=[[Animalia]]
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|sottoregno=
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Palermo]]
|superphylum=
|AnnoConsacr =
|phylum=[[Chordata]]
|StileArchitett = [[architettura gotica|gotico]], [[architettura barocca|barocco]]
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|InizioCostr = [[XIII secolo]]
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|FineCostr = [[XIII secolo]]
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|Note =
<!-- PER TUTTI: -->
|superclasse=
|classe=[[Mammalia]]
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|infraclasse=
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|ordine=[[Diprotodontia]]
|sottordine=[[Phalangeriformes]]
|infraordine=
|superfamiglia=[[Phalangeroidea]]
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|sottofamiglia=[[Phalangerinae]]
|tribù=[[Phalangerini]]
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|genere='''[[Phalanger]]'''
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|specie='''P. rothschildi'''
|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=[[Oldfield Thomas|Thomas]]
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|bidata=[[1898]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
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<!-- ALTRO: -->
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|suddivisione=[[Areale]]
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}}
[[File:San Francesco d'Assisi - Palermo.jpg|thumb|upright=1.4|L'interno]]
La '''Basilica di San Francesco d’Assisi''' è un [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[chiesa cattolica|cattolico]] di [[Palermo]] situato nel mandamento [[Kalsa]], nei pressi di [[Cassaro (Palermo)|Corso Vittorio Emanuele]]. <ref> Pagina 102, Abate [[Francesco Sacco]], "''Dizionario geografico del Regno di Sicilia''", [https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC , Palermo, Reale Stamperia, 1800]</ref>
 
Il '''cusco di Rothschild''' ('''''Phalanger rothschildi''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Oldfield Thomas|Thomas]], [[1898]]</span>) è un [[marsupiale]] [[arboricolo]] della famiglia dei [[Phalangeridae|Falangeridi]]<ref name=MSW>{{MSW3|id=11000061}}</ref>.
Il complesso monumentale nelle prime guide cittadine è noto come '''Real Chiesa di San Francesco d'Assisi''' e '''Convento francescano dei Frati Minori Conventuali''' localmente detti «de' Chiodari». <ref> {{Cita|Gaspare Palermo|pp. 45}} </ref>
 
== Storia Descrizione==
Il cusco di Rothschild è strettamente imparentato con il cusco ornato (''[[Phalanger ornatus|P. ornatus]]''). Ha una lunghezza testa-corpo di circa 37 cm e una [[Coda (anatomia)|coda]] di 31 cm. È ricoperto da un folto manto lanoso di colore uniforme fulvo-dorato scuro. Lungo il dorso è presente una striscia mediana nera, più evidente sulla sommità del capo. Le regioni ventrali sono bianche. La coda è dello stesso colore del dorso, ma di una tonalità più chiara, e, come quella di tutti i cuschi, è glabra nella sua parte terminale. L'iride è color seppia e le orecchie sono ricoperte di peli color giallo sporco. Si contraddistingue dal cusco ornato e dal cusco di Woodlark (''[[Phalanger lullulae|P. lullulae]]'') per la pelliccia di colore uniforme, sempre priva di macchie, il ventre bianco e le dimensioni inferiori<ref name=Thomas>[http://www.biodiversitylibrary.org/name/Phalanger%20rothschildi# '' Novitates Zoologicae'' (1898). Pag. 130]</ref>
=== Origini epoca sveva ===
Nel [[1224]], lo storiografo, biografo, letterato [[Vadingo]] riporta la fondazione del primo convento in prossimità delle mura della città, san [[Francesco d'Assisi]] è ancora vivente. Gli ecclesiastici locali col sostegno dei [[Saraceni]] cacciano i frati da Palermo. I francescani riparano in continente e riferiscono l'episodio a [[Papa Gregorio IX]] a [[Viterbo]]. Con un [[breve apostolico]] il Papa ordina la riedificazione della struttura all'arcivescovo [[Arcidiocesi_di_Messina-Lipari-Santa_Lucia_del_Mela#Sede_di_Messina|Landone]] di [[Messina]], approfittando dell'assenza temporanea del titolare palermitano [[Berardo di Castagna]], amico intimo e fedele dell'imperatore [[Federico II di Svevia]], impegnato ad accompagnare il sovrano in [[Germania]]. <ref> {{Cita|Gaspare Palermo|Date ed eventi tratti da pp. 45 a 75}} </ref>
 
==Biologia==
* [[XIII secolo]], Impianto [[Storia della Sicilia sveva|svevo]] - [[Storia della Sicilia angioina|angioino]]:
Di abitudini solitarie, il cusco di Rothschild vive sugli alberi e mangia frutta, foglie, piccoli animali, uccelli, insetti e uova. Pigro e lento nei movimenti, di giorno si nasconde sugli alberi o nel fogliame. Emette un penetrante odore di muschio, avvertibile anche a distanza. Quando percepisce una minaccia ringhia e latra come fanno alcune scimmie. La femmina dà alla luce un unico piccolo<ref name=iucn/>.
** [[1235]], Tornati i frati col permesso papale, erigono un nuovo convento utilizzando una torre diroccata come campanile, primitiva fortificazione denominata ''[[Giorgio Maniace|Maniace]]'' dal nome del condottiero al servizio dell'imperatore [[Michele IV il Paflagone]] durante la dominazione [[Storia della Sicilia bizantina|bizantina]].
** [[1239]], Causa dissidi col Pontefice, l'Imperatore [[Federico II di Svevia]] decreta la distruzione dell'edificio che rimane in rovina.
** [[1255]], Scomparso il sovrano da alcuni anni, Fra [[Ruffino Gorgone da Piacenza]], vicario generale in Sicilia, penitenziere apostolico, cappellano di [[Papa Alessandro IV]], riceve la licenza con la quale affida il compito al vescovo di [[Malta]] [[Arcidiocesi_di_Malta#Cronotassi_dei_vescovi|Ruggieri di Cefalù]]. I lavori della costruzione della chiesa iniziano per essere perfezionati sotto il regno di [[Carlo I d'Angiò]].
 
==Distribuzione e habitat==
=== Epoca aragonese ===
La specie è [[Endemismo|endemica]] di tre isole delle [[Molucche]] centro-settentrionali: [[Obira|Obi]], Bisa e Obi-Latoe. Popola le [[foreste pluviali]] ed è ancora relativamente numerosa<ref name=iucn/>.
 
==Note==
* [[XIV secolo]], Impianto [[Gotico chiaramontano|Chiaramontano]]:
<references/>
** [[1302]], Fabbrica del portale maggiore in stile [[gotico chiaramontano]] e del prospetto anteriore.
* [[XV secolo]], [[Francesco Laurana]] e la [[Gagini (famiglia)|scuola dei Gagini]]:
** [[1441]], Costruzione della "''[[Chiesa_di_San_Francesco_d%27Assisi_(Palermo)#Absidiola_destra|Cappella Senatoria]]''" dedicata all'[[Immacolata Concezione]] eretta da [[Giovanni Filangieri]] e [[Giovanni Ventimiglia]].
** [[1458]] - [[1471]], Costruzione e ingrandimento del "''[[Chiesa_di_San_Francesco_d%27Assisi_(Palermo)#Abside|Cappellone]]''" e altare maggiore per opera di [[Pietro Speciale (Mecenate)|Pietro Speciale]] signore di [[Alcamo]] e [[Calatafimi]].
** [[1475]], Costruzione della "''[[Chiesa_di_San_Francesco_d%27Assisi_(Palermo)#Absidiola_sinistra|Cappella di San Francesco]]''" di [[Cristofaro de Benedetto]].
 
==Altri progetti==
Gli interventi relativi le tre absidi comportano l'allungamento e il conseguente ingrandimento delle navate e del corpo centrale dell'edificio. Sono realizzati i portali e le diverse cappelle in stile [[gotico]] e rinascimentale, tra cui la "''Cappella Mastrantonio''", prima manifestazione del [[Rinascimento siciliano]]. Numerosi sono gli esponenti, presenti in basilica con capolavori, appartenenti alle correnti lombardo-ticinese, toscano-carrarese, veneto-dalmata e alle scuole siciliane che hanno avuto la ventura di formarsi e operare presso le rinomate corti delle città d'arte italiane e straniere: [[Antonio di Belguardo]], [[Antonio Scaglione]], [[Giuseppe Giacalone]], [[Francesco Laurana]], [[Pietro de Bonitate]], [[Gabriele di Battista]], [[Domenico Pellegrino]], [[Iacopo de Benedetto]], [[Domenico Gagini]], [[Antonello Gagini]], [[Antonino Gaggini|Antonio Gagini]], [[Giacomo Gagini]], [[Giuliano Mancino]], [[Antonino Berrettaro|Antonio Berrettaro]], [[Antonello da Palermo|Antonello Crescenzio]], [[Cesare da Sesto]], [[Mariano Smiriglio]] e [[Vincenzo degli Azani|Vincenzo da Pavia]].
{{interprogetto|wikispecies=Phalanger rothschildi}}
 
{{Portale|mammiferi}}
=== Epoca spagnola ===
 
[[Categoria:Diprotodonti]]
* [[XVI secolo]], il [[Rinascimento siciliano]]:
** [[1506]], Costruzione della "''Cappella di San Giorgio''" commissionata dalla comunità genovese, corrispondente ai locali dell'attuale vestibolo della sacrestia, con accesso dal chiostro settentrionale del Convento.
** [[1518]] e [[1531]], Le strutture ospitano sessioni straordinarie del [[Parlamento siciliano|Parlamento Generale]] di Sicilia.
** [[1523]] - [[1531]], [[Leonardo Ventimiglia]] come guardiano del convento e per due volte ministro provinciale dell'[[ordine dei frati minori conventuali]], dota la chiesa di un organo opera dei fratelli [[Giovanni Gili|Giovanni]] e [[Paolo Gili]] ([[1515]] - [[1524]]) con pitture di [[Antonello da Palermo|Antonello Crescenzio]] e commissiona il [[ciborio]] del [[Santissimo Sacramento]].
** [[1548]], Il restauro dei soffitti prevede una volta centrale in stile [[gotico italiano]], è disposta la struttura per le [[volta a crociera|volte a crociera]] con costoloni in luogo delle [[capriata|capriate]] scoperte.
 
* [[XVII secolo]], [[Manierismo]] e [[Barocco]]:
** [[1627]], Il coro è posto dietro l'altare maggiore.
** [[1633]], L'interno della chiesa è decorato con stucchi e affreschi di [[Pietro Novelli]] e [[Gerardo Astorino]]. La "''Cappella dell'Immacolata''" è arricchita di marmi policromi, statue, intarsi.
 
* [[XVIII secolo]], [[Barocco siciliano]] e [[Rococò]]:
** [[1723]], Lo spazio è diviso in tre navate suddivise da 14 colonne. Di alcune di esse, per assicurare maggiore stabilità alle strutture è praticata la parziale conversione o inglobamento in pilastri quadrati. È netta la separazione delle campate supplementari derivante dall'allungamento longitudinale della costruzione. Gli intradossi delle arcate ogivali presentano cornici contenenti affreschi raffiguranti figure bibliche e santi. [[Giacomo Serpotta]] adorna l'interno con le statue delle "''Virtù francescane''" e decorazioni in stucco.
** [[1735]], Rifacimento della facciata, all'interno è ripristinato il misto [[gotico]].
 
=== Epoca contemporanea ===
 
* [[XIX secolo]]:
** [[1823]] 5 marzo, L'edificio è danneggiato da un [[Terremoti in Sicilia|terremoto]], il restauro è praticato secondo i canoni dello stile [[Neoclassicismo|neoclassico]].
 
[[File: Crèsia di San Franciscu d'Assisi 3.jpg|thumb|Il rosone restaurato della facciata.]]
 
* [[XX secolo]], [[Restauro]], la riscoperta e la rivalorizzazione di molteplici tesori d'arte:
** [[1943]] 1 marzo, Ordigni colpiscono l'area compresa la parte mediana della navata sinistra e le aree dell'adiacente Convento.
** [[1943]] 9 maggio, Ordigni colpiscono l'area delle absidi. Tutti i monumenti limitrofi sono gravemente danneggiati. La primitiva copertura a [[capriata|capriate]], poi sostituita con [[volta a crociera|volte a crociera]], per essere trasformata in [[volta a botte|volte a botte]] limitatamente alla navata centrale, è ampiamente squarciata. Ogni superficie si presentava riccamente e totalmente adorna di fregi, stucchi, decorazioni e affreschi, le colonne trasformate in pilastri quadrati o rettangolari; desolatamente rovinata ed esposta alle intemperie dopo i pesanti bombardamenti. Con la lunga fase di ricostruzione e di restauri, la chiesa è spogliata da tutti gli orpelli ottocenteschi. Recuperata e restituita al primitivo splendore medievale è dotata di un [[tetto]] a [[Copertura#Strutture_portanti_dei_tetti_a_falde|falde]].
** ?, È ripristinato l'aspetto originario della facciata con la ricostruzione del [[rosone]] danneggiato nel terremoto. Il restauro è diretto da [[Giuseppe Patricolo]].
** ?, Negli ultimi tre decenni numerose campagne di restauro hanno interessato le numerose cappelle.
 
Nel dicembre del [[1924]] [[papa Pio XI]] conferisce all'insigne luogo di culto la dignità di [[basilica minore]]. <ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>
 
== Descrizione ==
=== Arte e architettura ===
[[File: SF_PA_10.JPG|thumb|Volte Navata sinistra]]
La facciata principale dell'edificio, di impianto [[gotico]], presenta tre portali del XIV secolo. Il grande portale centrale è sormontato da un elegante rosone ricostruito nel XX secolo. Le navate laterali conservano ancora le [[bifora|bifore]] gotiche originali.
 
L'interno dell'edificio è composto dal vano basilicale, suddiviso in tre [[navata|navate]] da archi acuti su pilastri, dall'[[abside]] maggiore quadrangolare e da sedici cappelle. Le navate laterali sono coperte ancora con le [[volta a crociera|volte a crociera]] originarie, mentre la navata centrale è coperta dal soffitto a capriate realizzato dopo i restauri del [[XX secolo]].
 
Fra le cappelle laterali, di notevole rilievo è la Cappella Mastrantonio (1468-1469), opera realizzata in collaborazione da [[Francesco Laurana]] e [[Pietro de Bonitate]], che irrompe con le prime forme del [[Rinascimento siciliano]] in un clima ancora [[tardo gotico]].
 
Nella tribuna della chiesa si trova il monumento di Atanasio Speciale, realizzato nel 1473 da [[Domenico Gagini]] e nella "''Cappella del Sacro Cuore''" una scultura della "''Madonna del Soccorso''", opera dello stesso artista.
 
La Cappella dell’Immacolata è decorata con marmi policromi seicenteschi.
Le volte sono decorate a stucchi e affreschi da [[Pietro Novelli]] (prima metà del XVII secolo).
 
La chiesa è inoltre adornata da un ciclo di dieci statue raffiguranti le ''Virtù francescane'' (1723), considerate tra le opere migliori di [[Giacomo Serpotta]]<ref>[http://www.storiarte.altervista.org/album/francesco/palermo.html Fotografie di opere d'arte nella chiesa di San Francesco d'Assisi]. URL consultato il 27 febbraio 2011.</ref>. L'"''Umiltà''", la "''Fede''", la "''Mansuetudine''", la "''Modestia''", la "''Teologia''", la "''Carità''", la "''Verità''", la "''Fortezza''".
 
== La navata destra lato sud ==
 
[[File: SF_PA_12.JPG|thumb|"''Cappella di San Giorgio''" e "''Arco di San Ranieri di Pisa''".]]
 
* I robusti pilastri centrali segnano la linea di demarcazione tra la preesistente chiesa e l'edificio a noi pervenuto. L'allungamento della struttura oltre alla realizzazione delle cappelle dell'attuale [[presbiterio]] comporta l'ingrandimento delle volte delle navate che, nel lato sinistro assomigliano a degli incavi alle pareti, al contrario sul lato destro, sono costituite da vani coperti da proprie volte e viceversa. La dissimmetria è dovuta alle continue interruzioni dei lavori in epoche differenti dettate da logistiche, vicende politiche e impedimenti verificatisi durante le varie dominazioni.
 
[[Controfacciata]] destra: Portale della «Cappella Chirco», la primitiva cappella oggi ingloba la porta laterale destra ovvero uno degli accessi della facciata principale della basilica. Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia di [[Giacomo De Chirco]] giureconsulto dal [[1465]] <ref> Pagina 39, [[Cataldo Roccaro]], "''Palermo Medievale''" [https://books.google.it/books?id=KpsbzXtDz4MC Palermo Medievale - Cataldo Roccaro - Google Libri]</ref> <ref> Pagina 30, [[Cataldo Roccaro]], "''La Biblioteca Francescana di Palermo''" [https://books.google.it/books?id=wddn4tjR5rcC La Biblioteca Francescana di Palermo - Google Libri]</ref> <ref> Pagina 372, [[Cataldo Roccaro]], "''Schede Medievali''" [https://books.google.it/books?id=YI6Oij2y3_MC Schede Medievali - Google Libri]</ref> <ref name="ciccarelli"> Pagina 48, [[Diego Ciccarelli]], "''La Biblioteca Francescana di Palermo''" [https://books.google.it/books?id=wddn4tjR5rcC] </ref>. Area già deputata alla sepoltura dei «Disciplinati francescani di San Nicolò lo Reale». Il manufatto marmoreo è attribuito a [[Domenico Gagini]] e alla sua bottega datato [[1473]], i [[medaglioni]] dei [[Pennacchio (architettura)|pennacchi]] recano i profili dei committenti.
* [[XVII secolo]] terza decade, la realizzazione delle entrate laterali del prospetto della basilica ha comportato lo smembramento parziale di alcuni manufatti successivamente disposti nella «Cappella Alliata» e nella «Cappella Reggio».
Sulla parete della navata destra sono presenti le seguenti Cappelle:
 
* Prima campata: "''Cappella di Santa Rosalia''" o primitiva "''Cappella del Rosario''" o «Cappella Scavuzzo». Luogo già patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia [[Scavuzzo]] <ref> Pagina 48, [[Diego Ciccarelli]], ''La Biblioteca Francescana di Palermo'' [https://books.google.it/books?id=wddn4tjR5rcC] </ref>. È presente un altare, nella sopraelevazione campeggia la tela della "''Santuzza''" di [[Gaetano Mangano]]. Sotto la mensa è collocata la statua della santa.
 
* Seconda campata: Cappella di San Giorgio già primitiva Cappella di San Giuseppe o «Cappella Lambardi». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia del nobile pisano [[Paolo Lambardi]].
** [[1503]] - [[1505]], Il ''Portale di San Ranieri'' di [[Gabriele di Battista]] realizzato in collaborazione con [[Domenico Pellegrino]] e [[Iacopo de Benedetto]], raffigura otto episodi della vita del santo patrono pisano (''La spoliazine dalle ricche vesti'', ''San Ranieri penitente'', ''La liberazione dell'indemoniata'', '' San Ranieri resuscita la figlia di un medico'', ''Il viaggio di ritorno dalla Terra Santa'', ''Il miracolo di Messina'', ''Il transito di San Ranieri'', ''Le campane a stormo'', ''La burrasca di San Ranieri''), gli stemmi della città sorretti da putti ricavati nei [[piedistallo|piedistalli]], i [[medaglioni]] nei [[Pennacchio (architettura)|pennacchi]] dell'arco, l'animata serie di scene sulla [[trabeazione]], i ricchi fregi nell'[[intradosso]]. Il culto di [[Ranieri Scacceri|San Ranieri]], Santo al quale è dedicato l'arco istoriato d'accesso alla cappella, è riconducibile al luogo di culto della comunità pisana presso la [[Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani|Chiesa di San Ranieri dei Pisani e della Compagnia dei Santi Quaranta Martiri al Casalotto]], luogo di culto edificato sulle catacombe dei primi martiri cristiani. Lo stesso culto è condiviso nella città di [[Messina]]. <ref name="ciccarelli" />
** [[1526]], Altare e altorilievo marmoreo, opere di [[Antonello Gagini]] raffiguranti ''San Giorgio, il drago e la principessa''. L'opera proviene dalla primitiva Cappella di San Giorgio commissionata dalla comunità genovese, anticamente ubicata approssimativamente nei locali in corrispondenza l'attuale vestibolo della sacrestia, con accesso dal chiostro settentrionale del Convento. Nei sei medaglioni sono raffigurati San [[Giovanni Battista]], [[Stefano protomartire|Santo Stefano]], [[San Girolamo]], [[San Lorenzo]], [[San Cristoforo]], [[San Sebastiano]] e gli stemmi della [[Repubblica di Genova]]. Sul [[timpano (architettura)|timpano]] sorretto da colonne è raffigurata una ''Madonna con Bambino e putti''.
** [[1975]], Nell'attuale rifacimento, consistente nell'assemblaggio delle due opere d'arte, troviamo i riferimenti alle due diverse comunità della storia di Palermo: la genovese e quella pisana. Esternamente il portale delimita la cappella ove campeggia l'altare contenente l'altorilievo. Si giunge a questa felice combinazione dopo una serie di tentativi di trasferimenti dell'opera gaginiana, sottoposta per la specifica sistemazione, a necessari quanto minuziosi interventi di restauro.
* Terza campata: "''Cappella di Santa Maria degli Angeli''". <ref name="ciccarelli" />
 
[[File: SF_PA_09.JPG|thumb|Sarcofago di Elisabetta Amodei "''Cappella del Sacro Cuore''".]]
 
* Quarta campata: "''Cappella del Sacro Cuore''" o «Cappella Amodei». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia [[Federici (Famiglia)|Federici]] - [[Amodei (famiglia)|Amodei]] - [[Agostino (famiglia)|Agostino]].
** [[1386]], Fondata dalla famiglia Federici e concessa alla casata di cui porta il nome.
** [[1492]], "''Sarcofago''", manufatto marmoreo, sepolcro della Beata [[Elisabetta Amodei]], opera di [[Domenico Gagini]].
** [[XV secolo]], "''Madonna''", statua marmorea di arte catalana.
 
* Quinta campata: "''Cappella del Beato Gerardo Gagnoli''" o «Cappella Grimaldi». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia [[Grimaldi (famiglia)|Grimaldi]].
** L'ambiente contiene due sarcofagi della famiglia Grimaldi. La primitiva cappella è segnalata presso il vestibolo della sacrestia ubicata nella navata opposta. L'area delimita la porzione d'edificio dopo l'allungamento delle navate effettuato nel XV secolo.
* Sesta campata: "''Cappella dell'Ecce Homo''" o «Cappella Lampugnano». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia [[Lampugnano(Famiglia)|Lampugnano]]. Rivestita con [[marmi mischi]], con bassorilievi di [[Ignazio Marabitti]]: la "''Flagellazione''" e "''Viaggio al Calvario''". Dello stesso autore il [[paliotto]] con bassorilievo della "''Pietà''".
 
* Settima campata: "''Cappella del Santissimo Crocifisso''" o «Cappella Calvello» o Caravello. Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia di [[Calvello (Famiglia)|Giovanni Calvello]]. È considerata dal punto di vista documentale la parte più antica della chiesa. Nella campata è presente la stele di [[Giuseppe Dominici]] presidente del [[Concistoro]].
** [[XIII secolo]], La cappella absidata con costoloni presenta decorazioni e [[Intarsio di marmi e pietre dure in rilievo|tarsie]] di [[lava]] riproducenti lo stemma della famiglia Calvello e dei [[Chiaramonte]].
** [[XVIII secolo]], "''Crocifisso''" alla parete. I manufatti sono stati riportati all'aspetto originario nel [[1931]] da [[Francesco Valenti]] liberandola dagli orpelli barocchi dovuti alle manomissioni del [[1734]].
 
* Ottava campata: "''Cappella della Madonna delle Grazie''" o «Cappella Afflitto». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali delle famiglie [[Afflitto]] - [[La Grua]], mercanti, amministratori reali e vicari generali presso la curia arcivescovile.
 
 
* "''Cappella di San Bernardo''" documentata in prossimità della quarta colonna destra.
* "''Cappella di Dio Padre''" documentata in prossimità del campanile.
* "''Cappella Renda''" documentata esternamente alla primitiva "''Cappella Mastrantonio''".
* "''Cappella delle Stimmate''" documentata lungo la navata sinistra.
 
== La navata sinistra lato nord ==
 
[[File: SF_PA_01.JPG|thumb|Statua della Madonna col Bambino e San Giovannino "''Cappella della Madonna della Neve''".]]
[[File: SF_PA_05.JPG|thumb|"''Portale Mastrantonio''".]]
[[File: SF_PA_02.JPG|thumb|Sepolcro Alliata "''Cappella della Madonna della Neve''".]]
[[File: SF_PA_04.JPG|thumb|"''Madonna della Neve''" e Sepolcro Alliata "''Cappella della Madonna della Neve''".]]
 
 
[[Controfacciata]] sinistra: Arco della "''Cappella di Santa Elisabetta''" o «Cappella Del Tignoso», già "''Cappella di Santa Lucia''" e primitiva "''Cappella dei Tre Re''". Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia [[Del Tignoso]]. <ref name="ciccarelli" />
Sulla parete della navata sinistra sono presenti le seguenti cappelle:
 
* Prima campata: [[1488]], "''Cappella della Madonna della Neve''" o «Madonna ad Nives» o «Cappella Alliata». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali delle famiglie [[Alliata]] - [[Platamone]].
** [[XV secolo]], Il "''Portale''" e il gruppo marmoreo della "''Madonna col Bambino e San Giovannino''" sono attribuiti a [[Domenico Gagini]] (controversa attribuzione a [[Pietro de Bonitate]]), anche la "''Madonna della Neve''" presente nel tabernacolo marmoreo sovrastante il sarcofago della parete sinistra. Tra le decorazioni campeggiano gli stemmi delle famiglie detentrici del patronato della cappella. I sepolcri di [[Mariano Alliata|Mariano]] e di [[Sigismondo Alliata]] sono di bottega gaginiana. <ref name="roccaro"> Pagina 39, [[Cataldo Roccaro]], "''Palermo Medievale''" [https://books.google.it/books?id=KpsbzXtDz4MC] </ref>
** [[1819]], Gaspare Palermo documenta una statua della "''Santissima Vergine''" e una statua sulla sinistra, oggi collocata altrove, identificandola come della "''Madonna della Grazia''" o "''Vergine in trono''" proveniente dalla "''Cappella Chirco''". La nota permette di ricostruire in parte le disposizioni delle primitive cappelle e l'esatta denominazione delle opere d'arte nell'attuale rimodulazione.
 
* Seconda campata: "''Cappella della Custodia''", alle pareti sono presenti tracce d'affreschi. Dietro la poderosa cancellata e i tendaggi è conservato il [[simulacro]] argenteo dell'[[Immacolata Concezione]] di [[Giambattista di Leonardi]] [[1646]] - [[1647]]. <ref> {{Cita|Gaspare Palermo|pp. 59}} </ref>
* Terza campata: "''Cappella di Sant'Antonio di Padova''". È presente un altare con decorazioni in marmi mischi.
 
* Quarta campata: "''Cappella dell'Angelo Custode''" e "''Portale Mastrantonio''". <ref name="TCI"> {{Cita|Touring Club Italiano|pp. 160}} </ref>
** [[1468]]c., "''Portale Mastrantonio''" di [[Francesco Laurana]] e la collaborazione di [[Pietro de Bonitate]], gli altorilievi raffigurano i Padri della Chiesa occidentale ([[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] e [[Sant'Ambrogio]] a destra, [[San Girolamo]] e [[Gregorio Nazianzeno|San Gregorio]] a sinistra), i Quattro Evangelisti, gli stemmi della famiglia Mastrantonio, i profeti [[Geremia]] e [[Isaia]], le due figure realizzate nei [[medaglioni]] dei [[pennacchio (architettura)|pennacchi]] compongono una [[Annunciazione]]. Il manufatto è collocato all'ingresso di questo ambiente in seguito ai restauri e il certosino recupero effettuato al termine del conflitto.
** [[XVI secolo]], "''Madonna tra San Giovanni e Santa Brigida''", pala d'altare, dipinto di [[Vincenzo degli Azani]] di Pavia.
** [[XV secolo]], "''Madonna''", statua marmorea, opera di [[Francesco Laurana]].
* Quinta campata: "''Cappella in stile Chiaromontano''". Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia fiorentina di [[Antonio di Mastrantonio]] - [[Bardi (famiglia)|Bardi]], mercanti e banchieri toscani. <ref name="roccaro" /> <ref name="TCI" />
** L'arco d'ingresso restaurato presenta decorazioni a zig-zag tipiche dello stile [[Chiaromontano]]. Nell'intradosso di tale arco sono presenti tracce di affreschi giotteschi di "''[[Gregorio Nazianzeno|San Gregorio]]''" e "''[[San Girolamo]]''". <ref name="TCI" />
** È documentata come primitiva "''Cappella Mastrantonio''" fino al secondo conflitto mondiale. La tomba del committente è scampata alle rovine insieme altri sepolcri interrati o preventivamente protetti, il "''Portale Mastrantonio''" minuziosamente ricomposto, in seguito al fortuito rinvenimento dei reperti medievali, è rimontato e costituisce l'arcata della quarta campata.
** [[XVII secolo]], "''Visione di San Francesco d'Assisi''", dipinto, costituisce la sopraelevazione dell'altare, opera di [[Pietro Novelli]]. <ref name="TCI" /> Durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale la stabilità della cappella e dei locali adiacenti al convento è stata seriamente compromessa. Questa cappella costituiva il termine della navata sinistra, quindi la più vicina al primitivo [[presbiterio]], prima dell'ingrandimento della chiesa del [[XV secolo]]. Le cappelle sono costituite da vani singoli con relativa volta.
 
* Ingresso sacrestia. Sull'arco l'immagine del [[Beato Gerardo Gagnoli]] per indicare l'esistenza della primitiva "''Cappella del Beato Gerardo Gagnoli''" ad esso dedicata, attualmente trasferita nella quinta cappella della navata opposta. L'accesso delimita la porzione d'edificio dopo l'allungamento delle navate effettuato nel [[XV secolo]]. Le cappelle sono addossate o appena rientranti nelle pareti, il soffitto delle navate è costituito da grandiose volte a crociera.
 
* Sesta campata: "''Cappella di San Giuseppe da Copertino''" primitiva "''Cappella dell'Arcangelo Raffaele''" o «Cappella Vanni». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali delle famiglie [[Vanni (famiglia)|Vanni]] e [[Beccadelli]] di [[Bologna]].
** [[1615]], "''Arcangelo Raffaele''", dipinto di [[Domenico Zampieri]] detto il «''[[Domenichino]]''», documentato come pala d'altare, regalato nel [[1797]] da [[Francesco Vanni]] al sovrano [[Ferdinando III di Borbone]], opera attualmente custodita al [[Museo nazionale di Capodimonte]] di [[Napoli]]. Sostituita con una copia di [[Giuseppe Velasco]], l'opera è andata distrutta assieme a vari manufatti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
** [[1570]], Tuttavia, della famiglia [[Beccadelli di Bologna]], sono superstiti alcuni monumenti sepolcrali, fra i quali quello di [[Eleonora Bononia]] di scuola gaginiana.
** [[1958]], "''Sant'Agata e Santa Lucia''", quadro in tessere musive, opera moderna di padre [[Antonio Cianci]] realizzato nel [[1956]]. <ref name="TCI" />
* Settima campata: "''Cappella di San Giovanni Evangelista''" o «Cappella Reggio». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia [[Reggio (Famiglia)|Reggio]]. In una piccola nicchia sotto un baldacchino marmoreo riproducente panneggi è custodito il busto in terracotta di "''[[San Giovanni Evangelista]]''" opera di [[Antonello Gagini]]. Ai lati le statuette delle "''Virtù''" provenienti dallo smantellamento parziale della «Cappella Chirco».
 
* Ottava campata: "''Cappella della Madonna del Rosario''" o «Cappella Campo». Luogo patrocinato e destinato ai monumenti sepolcrali della famiglia [[Campo (Famiglia)|Campo]], [[Barresi (famiglia)|Barresi]] e [[Speciale (famiglia)|Speciale]]. <ref name="TCI" />
** [[1464]], "''Sarcofago''" di Antonello Speciale, monumento funerario. La lastra tombale con l'effige del giovane faceva parte del grande sepolcro della famiglia [[Speciale (famiglia)|Speciale]] scolpita da [[Domenico Gagini]], opera commissionata da [[Pietro Speciale]], pretore di Palermo e presidente del regno. In seguito ai danneggiamenti a causa del secondo conflitto mondiale, del grande manufatto sono pervenuti, dopo lunghi restauri, la lapide e la figura giacente del giovinetto.
 
 
* "''Cappella dell'Assunta''" documentata nella navata sinistra.
 
== Abside ==
{Sezione in aggiornamento}
* Altare maggiore. Dall'ogiva dell'arco trionfale pende il "''Crocifisso''" su tavola, opera moderna di padre [[Antonio Cianci]].
* [[1458]] - [[1471]] Ingrandimento con allungamento delle navate verso oriente, costruzione del cappellone e altare maggiore per opera di [[Pietro Speciale (Mecenate)|Pietro Speciale]] signore di [[Alcamo]] e [[Calatafimi]].
 
* [[1627]], La rimodulazione del cappellone prevede lo spostamento del coro nella parte retrostante l'altare maggiore. Nelle tarsie che lo compongono sono riprodotti gli stemmi dei [[Re di Sicilia]], del Senato Palermitano, delle potenti famiglie patrocinanti la chiesa: [[Abadelli]], [[Agostino (Famiglia)|Agostino]], [[Alliata]], [[Amodei (Famiglia)|Amodei]], [[Bologna (Famiglia)|Bologna]], [[Bonanno (Famiglia)|Bonanno]], [[Campo (Famiglia)|Campo]], [[Caprona (Famiglia)|Caprona]], [[Imperatore (famiglia)|Imperatore]], [[De Luna d'Aragona|Luna]], [[Mastrantonio]], [[Moncada (famiglia)|Moncada]], [[Paruta]], [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]], [[Ramo (Famiglia)|Ramo]], [[Ruiz (Famiglia)|Ruiz]], [[Spatafora]].
 
== Absidiola destra ==
{Sezione in aggiornamento}
[[File: SF_PA_11.JPG|thumb|"''Cappella dell'Immacolata Concezione''" o "''Cappella Senatoria''".]]
[[File: SF_PA_07.JPG|thumb|"''Cappella di San Francesco d'Assisi''".]]
 
* Absidiola destra: "''Cappella dell'Immacolata Concezione''" o «Cappella Senatoria», ([[1650]]c. - fine [[XVIII secolo]]).
 
Il [[1441]] annovera la costruzione della "''Cappella Senatoria''" dell'[[Immacolata Concezione]] eretta da [[Giovanni Filangieri]] e [[Giovanni Ventimiglia]] con diritto di sepoltura per le famiglie [[Filangieri]], [[Ventimiglia_(famiglia)#Discendenza_dei_Ventimiglia_di_Geraci|Ventimiglia]], [[Migliacci (famiglia)|Migliacci]].<ref> {{Cita|Gaspare Palermo|pp. 60}} </ref>, <ref> Pagina 63, Antonio Mongitore, "Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo ..." [https://books.google.it/books?id=D6PjvOLvBUAC], Tomo primo, Palermo, Gaspare Bayona, 1719, pp. 697. </ref> Risale al [[1624]] il voto<ref> Pagine 70 e 71, Antonio Mongitore, "Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo ..." [https://books.google.it/books?id=D6PjvOLvBUAC], Tomo primo, Palermo, Gaspare Bayona, 1719, pp. 697. </ref> solenne del [[Senato Palermitano]] fatto al Cardinale [[Giannettino Doria]] consistente in varie promesse formali e al versamento di 100 [[Onza (moneta)|onze]] annuali da destinare alle varie necessità, in primis il finanziamento dei lavori per l'abbellimento della cappella che hanno uno sviluppo determinante a partire dal [[1653]]. <ref> {{Cita|Gaspare Palermo|pp. 62}} </ref>
 
L'[[ipogeo]] e la cappella si prestano a ricevere anche le sepolture dei [[Capitano di giustizia|Capitani di giustizia]], [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretori]], [[Senatori]] e [[Notaio|Maestri Notari]].
 
* [[XVIII secolo]] secondo decennio, [[Giovanni Battista Ragusa]] esegue parte delle opere statuarie a [[Roma]], altre a Palermo. Sono disposte sul lato Vangelo le statue di "''[[Sant'Oliva]]''", "''[[Santa Ninfa]]''", "''[[Santa Rosalia]]''", "''[[Sant'Agata]]''" ovvero le quattro Sante Vergini e Patrone di Palermo. Sul lato Epistola: "''[[Filippo apostolo|San Filippo]]''", "''[[San Mamiliano]]''", "''[[Sant'Agatone]]''", "''[[San Sergio]]''". Gli affreschi sono eseguiti da [[Antonio Grano]].<ref> Pagina 97, Antonio Mongitore, "Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo ..." [https://books.google.it/books?id=D6PjvOLvBUAC], Tomo primo, Palermo, Gaspare Bayona, 1719, pp. 697. </ref>
 
* [[1792]], È innalzato l'attuale altare che contiene il quadro mosaico dell'"''[[Immacolata Concezione]]''" eseguito a Roma nel [[1772]] su bozzetto di [[Vito D'Anna]]. L'altare è ornato di marmi mischi, presenta due colonne tortili intarsiate, sulle cimase del timpano sono presenti figure d'angelo opere di [[Ignazio Marabitti]].
 
Di [[Salvatore Valenti]] il [[paliotto]] intarsiato riproducente un prospettiva. È presente uno stendardo di [[Gaetano Bonanno e Filangieri]] [[1739]].
 
== Absidiola sinistra ==
{Sezione in aggiornamento}
* Absidiola sinistra: "''Cappella di San Francesco d'Assisi''", [[XVII secolo]].
 
Nel [[1475]] segue la costruzione della Cappella di San Francesco di [[Cristofaro de Benedetto]]. L'attuale simulacro sostituisce la statua antica opera di [[Simone Greppi Genovese]]. L'altare è ornato di marmi mischi e presenta due coppie di colonne tortili intarsiate e poste in prospettiva: degradanti verso l'esterno (convessa).
 
== Organo a canne ==
 
Nella chiesa di trova l'[[organo a canne]] [[Tamburini]] ''opus 436'', costruito nel [[1961]]<ref>[http://www.osl-organi.it/osl/ita/index_ita.php?page=SFrancesco_Palermo L'organo a canne]. URL consultato il 18 marzo 2013.</ref>. Esso è situato sulla parete fondale dell'abside maggiore, sopra una cantoria lignea appositamente costruita, ed ha la facciata composta dalle [[canna (organo)|canne]] del registro di [[Principale|''Principale 16<nowiki>'</nowiki>'']]. Lo strumento, composto da tre [[Tastiera (musica)|tastiere]] di 61 note ciascuna ed un [[pedaliera|pedaliera concavo-radiale]] di 32, ha la seguente disposizione fonica:
 
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Prima tastiera - ''Positivo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto a camino || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Decimaquinta || 2'
|-
|Decimanona || 1.1/3'
|-
|Cornetto 2 file || 2.2/3'-1.3/5'
|-
|Ripieno 5 file || 2'
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Clarinetto</span> || <span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|Campane
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Seconda tastiera - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 16'
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto traverso || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Decimaseconda || 2.2/3'
|-
|Decimaquinta || 2'
|-
|Gran ripieno 7 file || 2'
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|Voce umana || 8'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Terza tastiera - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordoncino || 16'
|-
|Corno di notte || 8'
|-
|Salicionale || 8'
|-
|Viola di gamba || 8'
|-
|Principalino || 8'
|-
|Flauto ottaviante || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Silvestre || 2'
|-
|Terza || 1.3/5'
|-
|Pieno 5 file || 2'
|-
|Cornetto combinato || 8'
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Oboe</span> || <span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|Voce celeste || 8'
|-
|Campane || 8'
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Acustico || 32'
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Subbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Gran Quinta || 10.2/3
|-
|Basso || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Amabile || 8'
|-
|Corno || 4'
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Trombone</span> || <span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Trombone</span> || <span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Claroncino</span> || <span style="color:#8b0000; cursor:help;">4'</span>
|-
|}
|}
 
== Convento francescano ==
{Sezione in aggiornamento}
 
Il Convento francescano dei [[Frati Minori Conventuali]] detto «de' Chiodari» sorge presso la chiesa di San Francesco d'Assisi alla Kalsa.
 
Nel passato centro di attività intellettuale e sede del centro di Studio Generale di Teologia, il convento annovera tra i suoi ministri:
 
* [[Francesco della Rovere]] in seguito divenuto [[Papa Sisto IV]] reggente [[1446]] - [[1447]] <ref name="palermo"> {{Cita|Gaspare Palermo|pp. 74}} </ref>
* [[Pietro di Foix (il Giovane)|Pietro di Foix il Giovane]] cardinale <ref name="palermo" />
 
La struttura possiede 2 chiostri:
* Un chiostro contiguo nella parte settentrionale con sarcofagi posti alle pareti. Nel muro corrispondente alla chiesa è documentata una tavola dipinta con la "''Madonna dell'Umiltà''", raffigurante una [[Vergine con Bambino]] del [[1346]] di [[Bartolomeo Pellerano da Camogli]], oggi l'opera è custodita nel [[Museo archeologico regionale Antonio Salinas]] di Palermo. Lo stesso per scene riproducenti i [[Misteri della passione]].
** A occidente è documentato l'ingresso della primitiva "''Cappella dei Genovesi''" del 23 maggio [[1480]], XIII indizione, dedicata a [[San Giorgio]]. Oltre a numerose sepolture, nella cappella è documentata la scultura "''San Giorgio e il Drago''" con sei medaglioni raffiguranti "''San [[Giovanni Battista]]''", "''[[Santo Stefano]]''", "''[[San Girolamo]]''", "''[[San Lorenzo]]''", "''[[San Cristoforo]]''", "''[[San Sebastiano]]''" e gli stemmi della [[Repubblica di Genova]] oggi assemblata col "''Portale di San Ranieri''" nella seconda cappella della navata sinistra della basilica.
** Alcuni ambienti costituiscono il vestibolo alla sacrestia con sculture raffiguranti [[San Lorenzo]], [[Siro di Genova|San Siro]] vescovo di Genova e lo stemma della famiglia [[Della Rovere]]. <ref> {{Cita|Gaspare Palermo|pp. 69, 70, 71, 72, 73, 74 e 75}} </ref> Parte dell'ala del convento nel [[XV secolo]] è ceduta alla facoltosa e fiorente colonia dei Genovesi esistente a Palermo per impiantarvi un oratorio. [[Domenico Gagini]] decora l'artistico chiostro con colonne marmoree e capitelli, opere oggi scomparse;
* Un chiostro adiacente al primo di forma più allungata;
* Un piccolo orto alle spalle delle absidi oggi trasformato in giardino.
 
Nel [[XVIII secolo]] è aggiunta l'ala meridionale e prolungata l'ala settentrionale, è inoltre costruito il noviziato ove oggi risiedono i frati. La scala d'accesso ai dormitori costituisce elemento artistico d'importante rilevanza.
 
Per le dimensioni il convento è stato mira del governo borbonico prima e in seguito di quello italiano. Trasformato in caserma e ospedale dalle truppe borboniche, nel [[1848]] vi si riuniscono le Camere del Parlamento Siciliano.
Il 18 ottobre 1863 è occupato da truppe militari, nel [[1865]] è destinato a [[Corte di Assise]], nel [[1866]] tutti i religiosi sono costretti ad abbandonarlo.
 
Alcuni locali sono attualmente occupati dall'Archivio storico Comunale, dalla Biblioteca Francescana, dalla Pinacoteca Provinciale e dall'Officina di studi medievali.
 
Nelle strutture avevano sede:
 
* [[Confraternita di Maria Santissima Immacolata]] detta di «Un Mastro e un Cavaliere», ubicata nel primo chiostro del convento.
* [[Confraternita del Porto e Riporto di Maria Santissima Immacolata]] ubicata nel secondo chiostro del convento.
* [[Confraternita di Maria Santissima della Purità]] o «della Scopa» con sede nell'[[Oratorio della Purità (Palermo)|Oratorio della Purità]] ubicato nel secondo chiostro del convento.
* [[Compagnia del Trionfo di Maria Immacolata]].
 
== Personalità e famiglie sepolte o ricordate in San Francesco ==
{Sezione e elenco in aggiornamento}
 
Alla stessa stregua della [[Chiesa di San Domenico (Palermo)|Chiesa di San Domenico]] che dalla metà del [[XIX secolo]] è adibita a [[Pantheon]] dei siciliani illustri, anche la basilica e le dipendenze dei francescani alla Kalsa si prestano ad ospitare le sepolture delle potenti famiglie committenti. Sin dalle origini nel [[XIII secolo]] ogni singolo spazio è deputato alla costruzione di [[Mausoleo|memoriali]] per la celebrazione dei potenti, insigni, influenti insediatisi a Palermo, nuclei giunti in [[Storia della Sicilia normanna|epoca normanna]] e incrementatisi durante le vicende politiche e gli intensi scambi commerciali nelle epoche [[Storia della Sicilia sveva|svevo]] - [[Storia della Sicilia angioina|angioino]] - [[Storia della Sicilia aragonese|aragonese]] - [[Storia della Sicilia spagnola|spagnola]].
 
In tutti gli ambienti sono allocate intere [[cappella|cappelle]], [[ipogei]], [[lapidi]], [[tombe]], [[sarcofagi]], [[cenotafi]], [[stemmi]], raffigurazioni di [[Stemma|blasoni]] e [[targa (architettura)|targhe]] che ne commemorano e perpetuano il patrocinio, il ricordo, la posizione, la fama e le opere.
 
Si possono ammirare tra le già citate opere architettoniche, opere scultorie di [[Antonio di Belguardo]], [[Antonio Scaglione]], [[Giuseppe Giacalone]], [[Francesco Laurana]], [[Pietro de Bonitate]], [[Gabriele di Battista]], [[Domenico Pellegrino]], [[Iacopo de Benedetto]], [[Domenico Gagini]], [[Antonello Gagini]], [[Antonino Gaggini|Antonio Gagini]], [[Giacomo Gagini]], [[Giuliano Mancino]], [[Antonino Berrettaro|Antonio Berrettaro]], [[Antonello da Palermo|Antonello Crescenzio]], [[Cesare da Sesto]], [[Mariano Smiriglio]] e [[Vincenzo degli Azani|Vincenzo da Pavia]], molto spesso, espressioni artistiche d'altissimo pregio. Un'escursione tra le navate, fra gli stemmi presenti nel coro, capitelli sparsi nei chiostri e negli ambienti del convento consente di stilare il seguente elenco:
 
* [[Abate (cognome)|Abbate]] nucleo storico familiare d'origine napoletana;
* [[Abatelli]] o Patella nucleo storico familiare d'origine lucchese;
* [[Afflitto]] nucleo storico familiare d'origine napoletana;
* Ages o [[Liages]] o [[Lisages]] nucleo storico familiare d'origine catalana;
* [[Agostino]] nucleo storico familiare d'origine pisana, insieme ai nuclei dei [[Federico (famiglia)|Federico]] e degli [[Omodei (famiglia)|Omodei]] detiene il patrocinio della terza cappella;
* [[Aiutamicristo]] o [[Ajutamicristo]] nucleo storico familiare d'origine pisana;
* [[Arrighetti (famiglia)|Arrighetti]] detiene il patrocinio della "''Cappella della congregazione del Porto e Riporto''";
* [[Bardi_(famiglia)#La_compagnia_de.27_Bardi|Bardi]] alias [[Mastrantonio]] nucleo storico familiare d'origine fiorentina. Il portale costituisce l'arco d'ingresso della quarta cappella sinistra. [[Antonio Mastrantonio]] barone di [[Calcusa]] o [[Fontanamurata]] e Aci è sepolto nella quinta cappella. L'arco è stato spostato dalla quinta alla quarta cappella dopo il periodo bellico per via delle distruzioni apportate dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale;
* [[Barresi (famiglia)|Barresi]], insieme ai nuclei dei [[Campo (famiglia)|Campo]] detiene il patronato dell'ottava cappella sinistra;
* [[Basadone]] nucleo storico familiare d'origine genovese, sepolture nella primitiva "''Cappella di San Giorgio''" ubicata nell'area del Convento;
* [[Bellacera]] nucleo storico familiare d'origine pisana, detiene il patronato della "''Cappella di San Francesco d'Assisi''";
* Bologna o [[Beccadelli di Bologna]] nucleo storico familiare d'origine bolognese, titolare del patrocinio della "''Cappella di San Bernardo''" localizzata nelle adiacenze della quarta colonna destra. Ottengono la quarta cappella sinistra denominata "''Cappella dei Tre Re''" divenuta "''Cappella di Santa Elisabetta''";
* [[Bonanno (famiglia)|Bonanno]] nucleo storico familiare d'origine pisana, titolari del patrocinio della "''Cappella di Sant'Antonio''" addossata al pilastro sinistro, titolare successivamente della "''Cappella di Dio Padre''" documentata sotto il campanile;
* [[Branci]] o [[Branchi]] titolari della "''Cappella dei Tre Re''" divenuta "''Cappella di Santa Elisabetta''" e passata ai [[Crispo]] quindi ai [[Beccadelli di Bologna]];
* Calvello o [[Caravello]] nucleo storico familiare d'origine veneziana, titolari del patrocinio della "''Cappella del Santissimo Crocifisso''";
* [[Campo (famigli)|Campo]] nucleo storico familiare d'origine pisana, titolari del patrocinio dell'ottava cappella di sinistra o "''Cappella della Madonna del Rosario''";
* Caprona o [[La Caprona]] nucleo storico familiare d'origine pisana, titolari del patrocinio della "''Cappella di San Paolo''", segue il patronato della "''Cappella della Madonna degli Angeli''" terza cappella destra passata in seguito ai [[Rivarola]];
* Castrone;
* [[Chiaramonte|Chiaromonte]] nucleo storico familiare d'origine francese;
* [[Chirco]] titolari del patrocinio della cappella posta nella controfacciata;
* [[Di Francesco]];
* [[Federico]];
* [[Filangieri]] nucleo storico familiare insediatosi a Palermo in epoca normanna, titolari del patrocinio del chiostro e andito sacrestia;
* [[Galletti]] nucleo storico familiare d'origine pisana;
* Grua o [[La Grua]] nucleo storico familiare d'origine pisana;
* [[Grutta]] o [[La Grutta]], titolari del patrocinio della terza cappella destra condivisa coi [[Rivarola]];
* [[Henriquez]] o Cabrera-Henriquez nucleo storico familiare d'origine catalana; la miyor vida es aquilla dol el fine es comienzo della.....
* [[Imperatore]] titolari del patrocinio della seconda cappella sinistra;
* [[De Luna d'Aragona|Luna]] nucleo storico familiare d'origine asturiana;
* [[Migliaccio (famiglia)|Migliaccio]] coi [[Filangieri]] titolari del patrocinio della "''Cappella dell'Immacolata Concezione''";
* [[Moncada (famiglia)|Moncada]]
* [[Napoli (famiglia)|Napoli]];
* [[Omodei (famiglia)|Omodei]];
* [[Paruta]] nucleo storico familiare d'origine veneziana;
* [[Platamone]] con gli [[Alliata]] nucleo storico familiare d'origine pisana, detentori del patrocinio della prima cappella sinistra o "''Cappella della Madonna della Neve''";
* [[Porto]] o [[Lo Porto]];
* [[Ram (famiglia)|Ram]] o Ramo nucleo storico familiare d'origine catalana, detentori del patrocinio della "''Cappella delle Stimmate di San Francesco''" divenuta "''Cappella del Beato Gerardo Gagnoli''" sesta cappella della navata sinistra;
* [[Reggio (famiglia)|Reggio]] o Riggio detentori del patrocinio della settima cappella sinistra o "''Cappella di San Giovanni Evangelista''";
* [[Renda]] cappella esterna alla primitiva "''Cappella Mastrantonio''" o [[Bardi (famiglia)|Bardi]], già patrocinata dai [[Di Francesco]] e [[Spatafora]];
* [[Ribasaltes]] nucleo storico familiare d'origine catalana;
* [[Rivarola]];
* [[Spadafora (famiglia)|Spadafora]] o [[Spatafora]] rappresentato da [[Gugliemo Spadafora]] capitano di giustizia;
* [[Spinola]] nucleo storico familiare d'origine genovese;
* [[Spucches]] nucleo imparentato coi [[Filangieri]] titolare del patrocinio della "''Cappella dell'Immacolata Concezione''";
* [[Tignoso]] o [[Del Tignoso]] nucleo storico familiare d'origine pisana;
* [[Vanni (famiglia)|Vanni]] nucleo storico familiare d'origine pisana; titolare del patrocinio della quarta cappella sinistra che titoleranno "''Cappella dell'Angelo Custode''";
 
=== Chiostro ===
 
Altre personalità sepolte o celebrate nel Convento e nei Chiostri:
 
* "''Cappella dei Santi Quattro Coronati''" della corporazione dei marmorari o scultori.
** [[Domenico Gagini]];
** [[Antonello Gagini]];
** [[Fazio Gagini]];
** [[Giuliano Mancino]].
 
== Galleria fotografica ==
 
<gallery>
File: SF_PA_03.JPG|Coperchio Sarcofago di Antonello Speciale Cappella della Madonna del Rosario
File: SF_PA_06.JPG|Statua della Vergine con Bambino
File: SF_PA_13.JPG|Altare Vergine con Bambino
File: SF_PA_14.JPG|Statua processionale dell'Immacolata Concezione
File: Palermo chiesa di San Francesco d’Assisi.jpg | Chiesa di San Francesco d’Assisi (xilografia di Barberis 1892).
</gallery>
 
== Funzioni religiose ==
 
La basilica ricopre un ruolo di elevata importanza nella cultura religiosa palermitana. In essa, infatti, risiede il simulacro dell'[[Immacolata Concezione]].<ref>[http://www.cisfn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=88&Itemid=91 Culto dell'Immacolata a Palermo]. URL consultato il 27 febbraio 2011.</ref>
 
* 8 gennaio, "''Te Deum''" di ringraziamento nella "''[[Chiesa_di_San_Francesco_d%27Assisi_(Palermo)#Absidiola_destra|Cappella dell'Immacolata Concezione]]''" per lo scampato pericolo derivante dal [[Terremoto del Val di Noto del 1693]], funzione documentata.<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 17}} </ref>
 
* [[Domenica di Settuagesima]], Processione della «Bolla della Santissima Crociata» fino alla [[Duomo di Palermo|Cattedrale]], funzione documentata.<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 69}} </ref>,<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 20}} </ref>
 
* 4 ottobre, "''Solennità di San Francesco d'Assisi''" «Patrono d'Italia». Le cronache riferiscono della conduzione del simulacro del santo al [[Monastero di Santa Chiara (Palermo)|Monastero di Santa Chiara]] ove risiede per otto giorni.<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 45}} </ref>
 
* 7 dicembre, Le cronache riportano il corteo processionale mattutino delle Compagnie di Nobili («''Bianchi''», «''Carità''» e «''Pace''») dalla [[Chiesa di San Giuseppe dei Teatini]] fino alla Basilica. Dopo i riti e le offerte è rinnovato il solenne giuramento. In serata il Senato Palermitano ripete la formula ottemperando al versamento pattuito delle 100 [[Onza (moneta)|onze]]. A mezzanotte presente la [[Congregazione dell'Immacolata Concezione]] segue la solenne Messa Cantata secondo la [[Bolla pontificia|bolla]] di [[Clemente XIV]] del 18 maggio [[1770]]. Il ''digiuno per voto'' fatto dalla Città e dal Regno conclude le manifestazioni della giornata.<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 47}} </ref>, <ref> Nota bene: Nell'epoca di istituzione del ''voto'' l'offerta delle 100 onze annuali, secondo il resoconto di [[Gioacchino di Marzo]], è grossomodo l'equivalente del costo per la realizzazione e messa in opera di due statue marmoree di ottima fattura commissionate a insigni artisti del calibro di [[Domenico Gagini]] o [[Antonello Gagini]] o [[Francesco Laurana]]. </ref>
 
* 8 dicembre, In epoca contemporanea è il sindaco a compiere la tradizionale offerta, a rinnovare il giuramento di fedeltà e a elevare la supplica con la quale impetrare la protezione della Beata Vergine per l'intera città e l'isola. Il simulacro è poi portato in processione fino alla [[Cattedrale di Palermo|Cattedrale]] passando per le vie del centro cittadino. La statua resta esposta in [[Duomo di Palermo|Cattedrale]] alla pubblica devozione fino alla domenica infra l'ottava.<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 48}} </ref>
 
== Note ==
 
{{references}}
 
== Bibliografia ==
* AA. VV., ''La basilica di San Francesco d'Assisi a Palermo: Storia delle trasformazioni e dei restauri'', Fondazione Salvare Palermo, Palermo 2005
 
{{Cita libro
|titolo = "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''"
|autore = [[Gaspare Palermo]]
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|titolo = "''Guida d'Italia''" - "''Sicilia''"
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== Voci correlate ==
*[[Immacolata Concezione]]
*[[Tardo gotico]]
*[[Rinascimento siciliano]]
*[[Barocco siciliano]]
*[[Monumenti di Palermo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:San Francesco d'Assisi (Palermo)|preposizione=sulla|etichetta=chiesa di San Francesco d'Assisi a Palermo}}
 
{{Portale|Architettura|cattolicesimo|Palermo}}
 
[[Categoria:Chiese dedicate a san Francesco d'Assisi|Palermo]]
[[Categoria:Chiese gotiche]]
[[Categoria:Chiese di Palermo]]
[[Categoria:Monumenti di Palermo]]
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
[[Categoria:Basiliche di Palermo|Francesco d'Assisi (Palermo), Chiesa di San]]
[[Categoria:Basiliche minori d'Italia|Palermo]]