Gambolò e Giovanni Martusciello: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{C|La voce è piena di informazioni non enciclopediche che hanno una rilevanza perlopiù locale. Da rivedere nel complesso.|Lombardia|ottobre 2015}}
|Nome = Giovanni Martusciello
{{F|centri abitati della Lombardia|gennaio 2014}}
|Immagine = Martusciello.jpg
{{Divisione amministrativa
|Didascalia = Martusciello all'Ischia Isolaverde
|Nome=Gambolò
|Sesso = M
|Panorama=Gambolo_mura.jpg
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Didascalia=Un tratto di mura del castello
|Disciplina = Calcio
|Bandiera=
|Ruolo = [[Allenatore]] <small>(ex [[centrocampista]])</small>
|Voce bandiera=
|Squadra =
|Stemma=Gambolò-Stemma.png
|TermineCarriera= 2006 - giocatore
|Voce stemma=
|SquadreGiovanili=
|Stato=ITA
{{Carriera sportivo
|Grado amministrativo=3
|19??-1988 |{{Calcio Ischia Isolaverde|G}} |
|Tipo=[[Città d'Italia|città]]
}}
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Squadre=
|Divisione amm grado 2=Pavia
{{Carriera sportivo
|Amministratore locale=Antonio Costantino
|1988-1995 |{{Calcio Ischia Isolaverde|G}} |160 (6)
|Partito=Lega Nord/Fi/Civiche
|1995-1999 |{{Calcio Empoli|G}} |118 (12)
|Data elezione=11/06/2017
|1999-2000 |→ {{Calcio Genoa|G}} |16 (1)
|Data istituzione=
|2000 |→ {{Calcio Palermo|G}} |5 (1)
|Altitudine=
|2000-2002 |{{Calcio Cittadella|G}} |42 (3)
|Superficie=51.7
|2002-2003 |{{Calcio Catania|G}} |29 (3)
|Note superficie=
|2003-2004 |{{Calcio Sambenedettese|G}} |19 (1)
|Abitanti=10100
|2004-2005 |{{Calcio Lucchese|G}} |29 (1)
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2015.
|2005-2006 |{{Calcio Pontedera|G}} |22 (1)
|Aggiornamento abitanti=30-11-2015
}}
|Sottodivisioni=Belcreda, Casa del Criminale, Casa Novellina, Cascina Doiola, Cascina Portalupa, Cascina Riccardina, Cascina Roverina, Casone Sturino, Cason Peri, Garbana, Giarretto, Molino d'Isella, Remondò, Stradella
|Allenatore =
|Divisioni confinanti=[[Borgo San Siro]], [[Mortara]], [[Tromello]], [[Vigevano]]
{{Carriera sportivo
|Zona sismica=4
|2006-2009 |{{Calcio Empoli|A}} |<small>Vice (Primavera)</small>
|Gradi giorno=
|2009-2010 |{{Calcio Empoli|A}} |<small>Coll. tecnico</small>
|Nome abitanti=gambolesi o gambolini
|2010-2016 |{{Calcio Empoli|A}} |<small>Vice</small>
|Patrono=[[san Getulio]]
|2016-2017|{{Calcio Empoli|A}} |
|Festivo=
|2017-2019|{{Calcio Inter|A}} |<small>Coll. tecnico</small>
|PIL=
|2019-|{{Calcio Juventus |A}} |<small>Vice</small>
|PIL procapite=
}}
|Mappa=Map of comune of Gambolò (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg
|Aggiornato = 30 maggio 2019
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Gambolò nella provincia di Pavia
}}
|Diffusività=
{{Bio
|Nome = Giovanni
|Cognome = Martusciello
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ischia
|LuogoNascitaLink = Ischia (comune)
|GiornoMeseNascita = 19 agosto
|AnnoNascita = 1971
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = allenatore di calcio
|Attività2 = ex calciatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , di ruolo [[centrocampista]], attuale vice-allenatore della [[Juventus]]
}}
 
==Caratteristiche tecniche==
'''Gambolò''' (''Gambulò'' in [[dialetto lomellino]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino |p= 349 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 10.100 abitanti della [[provincia di Pavia]], in [[Lombardia]]. Si trova nella [[Lomellina]] orientale, sul [[Terdoppio]], non lontano dalla riva destra del [[Ticino (fiume)|Ticino]].
===Giocatore===
Nato come centrocampista d'interdizione, nel corso della carriera ha avanzato il suo raggio di azione, arrivando a giocare esterno di attacco svariando su tutto il fronte offensivo<ref name="caratteristiche">{{cita news|url=http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA337&lpg=PA337&dq=giovanni+martusciello+genoa+calcio&source=bl&ots=p83roNFv5Q&sig=fLwNIKGq6fRDn5rITt4cTsU5yYA&hl=it&sa=X&ei=cAJIT6yBEIiLhQfIpOyYDg&ved=0CCcQ6AEwATgK#v=onepage&q=giovanni%20martusciello%20genoa%20calcio&f=false|pubblicazione=Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Volume 2|data=|accesso=25 febbraio 2012|pagina=337|autore=Marco Sappino|editore=Baldini&Castoldi|titolo=Giovanni Martusciello|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131207110841/http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC#v=onepage&q=giovanni%20martusciello%20genoa%20calcio&f=false|dataarchivio=7 dicembre 2013}}</ref>. Ha dichiarato di essersi ispirato, durante la sua carriera, a Franco Impagliazzo, suo compagno di squadra e capitano negli anni dell'[[Ischia Isolaverde]]<ref name="tarata">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0037/articleid,0624_01_1997_0346_0039_8570428/|pubblicazione=La Stampa|data=29 settembre 1997|accesso=25 febbraio 2012|pagina=28|autore=Marco Ansaldo|editore =La Stampa |titolo=Martusciello: vengo dall'inferno del calcio}}</ref>.
 
== Storia Carriera==
===Giocatore===
====Ischia====
Cresciuto nel vivaio dell'[[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde|Ischia Isolaverde]], entrò in pianta stabile in prima squadra all'età di 16 anni<ref name="esordio">{{cita news|url=http://www.spazionapoli.it/2011/intervista-a-giovanni-martusciello/15345|pubblicazione=Spazionapoli.it|data=31 marzo 2011|accesso=27 febbraio 2012|autore=Alessandro D'Auria|editore =Spazionapoli.it |titolo=Intervista a Giovanni Martusciello}}</ref> ed esordì in [[Serie C1]] il 15 gennaio [[1989]], all'88' della partita casalinga contro il [[Associazione Sportiva Dilettantistica Francavilla|Francavilla]] (3-0)<ref name="esordio c2">{{cita news|url=http://database.paninidigital.com/IT/partitedett.asp?codpartita=44655|pubblicazione=Paninidigital.com|data=|accesso=3 marzo 2012|autore=|editore=Panini|titolo=Ischia Isolaverde - Francavilla|urlmorto=sì}}</ref>, sotto la guida tecnica di Franco Villa.
 
L'anno successivo riuscì subito a conquistarsi più spazio in squadra collezionando 20 presenze in un Ischia che a fine stagione chiuse ultima in classifica.
Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio di Gambolò risalgono al Mesolitico recente (5500-4500 a.C.) e sono state individuate lungo la sponda destra del Terdoppio, dove alcuni gruppi di cacciatori si fermano periodicamente durante le loro escursioni di caccia. In seguito, nell'età del Bronzo medio e tardo (2000-1900 a.C.), un significativo villaggio si sviluppa sempre sui dossi del Terdoppio.
 
Nel [[Serie C2 1990-1991|1990-1991]] diventò titolare, collezionando 32 presenze e 2 reti. La prima rete in [[Serie C2]] la mise a segno il 14 ottobre [[1990]], nella partita giocata fuori casa contro l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Astrea|Astrea]]<ref name="primareteC">{{cita news|url=http://database.paninidigital.com/IT/calciatoriDC.asp?action=tuttigol&codpersona=8758|pubblicazione=Paninidigital.com|data=|accesso=3 marzo 2012|autore=|editore=Panini|titolo=Martusciello Giovanni Tutti i gol della carriera|urlmorto=sì}}</ref>.
L'intero territorio conosce una notevole fase insediativa in epoca celtica, dalla seconda metà del secolo III a.C.; in questo periodo sorgono numerosi villaggi, come testimoniano le relative necropoli. Proprio da frazione Belcreda proviene un vaso funebre che reca il nome del defunto di cui contiene i resti: Vindonidius, il primo abitante di Gambolò di cui conosciamo il nome.
 
Nel [[Serie C1 1993-1994|1993-1994]] realizzò la sua prima rete in [[Serie C1]] ad [[Antonio Chimenti]], al 59' di Ischia-{{Calcio Salernitana|N}}, il 6 febbraio [[1994]]. Nella stessa stagione realizzò anche la sua prima doppietta in carriera, andando a segno nella partita [[Virtus Casarano|Casarano]]-Ischia (2-2), ai minuti 60' e 80'<ref name="primareteC" />.
Arriviamo quindi all'origine del centro storico di Gambolò, vocabolo composto di due tipiche parole romane, ''campus'' e ''latus''. Siamo nel 218 a.C. nel corso della Seconda Guerra Punica. Annibale ed il suo esercito, valicate le Alpi, fronteggiano le legioni romane del console Publio Cornelio Scipione nella ''Battaglia del Ticino''.
 
Nel [[Serie C1 1994-1995|1994-1995]] dopo aver conquistato una salvezza ai play-out contro il {{Calcio Chieti|N}}, a fine stagione decise di lasciare l'Ischia dopo aver collezionato 160 presenze e 6 reti, in sei campionati di [[Serie C1]] e uno di [[Serie C2]].
[Fonte : Prof. Alessandro Colombo "''Gambolò e le sue Pievi''", Tip. Nazionale Emilio Natale - Vigevano 1925]
 
====Empoli====
Il campo romano, orientato di regola da levante a ponente, forma un quadrilatero diviso per metà da una strada detta ''decumanus maximus.'' A due terzi circa del campo un'altra strada, il ''cardo maximus'' o ''via principalis,'' taglia ad angolo retto il decumano. All'interno corrono poi altre strade minori, sempre tagliantisi ad angolo retto. L'incrocio di queste strade finisce per dare al campo la figura di una vera e propria scacchiera.
Nel luglio del [[1995]] fu acquistato dall'Empoli, direttamente dal presidente Corsi al quale fu suggerito il suo acquisto durante una vacanza ad [[Isola d'Ischia|Ischia]]<ref name="corsi">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,page/id,0613_01_1997_0269_0033_8389525&s=d651b9a3a5c24713c68f60051c2e36a2|pubblicazione=La Stampa|data=30 settembre 1997|accesso=25 febbraio 2012|pagina=31|autore=Brunella Ciullini|titolo=Martusciello, due gol per il nome.}}</ref>. Alla corte di [[Luciano Spalletti]] Martusciello fu valorizzato come punta esterna libera di svariare su tutto il fronte di attacco, diventando uno degli uomini chiave della doppia promozione dalla [[Serie C1]] alla [[Serie A]]<ref name="caratteristiche" />.
 
Con i toscani gioca titolare il campionato [[Serie C1 1995-1996|1995-1996]], collezionando 29 presenze e due reti e contribuendo alla vittoria del campionato di [[Serie C1]] e alla conquista della [[Coppa Italia di Serie C]] dopo la finale col {{Calcio Monza|N}}.
Se si esamina la pianta attuale del paese, non è difficile riconoscere il ''decumanus'' (via S. Gaudenzio e via Mazzini) e il ''cardo maximus'' (corso Umberto I e corso Vittorio Emanuele II) nelle due principali arterie che si intersecano ad angolo retto nell'odierna piazza Cavour, sede di quello che era il ''praetorio'' o residenza del comandante.
 
Esordì in [[Serie B]] il 9 agosto [[1996]] contro il [[Calcio Padova|Padova]] e mise a segno la sua prima rete il 15 dicembre [[1996]] al {{Calcio Foggia|N}}, battuto ad [[Empoli]] grazie alla sua rete. Alla sua prima stagione nella serie cadetta giocando da titolare collezionò 35 presenze e 4 reti, vincendo il campionato di Serie B<ref name="legaserieb">{{cita news|url=http://www.legaserieb.it/it/serie-b/calciatore?p_p_id=BDC_dettaglio_calciatore_WAR_LegaCalcioBDC&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&_BDC_dettaglio_calciatore_WAR_LegaCalcioBDC_idGirone=594&_BDC_dettaglio_calciatore_WAR_LegaCalcioBDC_idPersona=8264|pubblicazione=Legaserieb.it|data=|accesso=25 febbraio 2012|autore=|titolo=Giovanni Martusciello, dettagli stagione 1996-97.|urlmorto=sì}}</ref>.
Ancora oggi queste ultime due sono delimitate da porte, le quali occupano il posto tenuto in origine dalla ''principalis sinistra'' (Porta Milano da corso Umberto) e ''principalis dextera'' (Porta Genova da corso V. Emanuele). Una terza porta chiude ad ovest la via Mazzini, ricordo senza dubbio della originaria ''porta decumana.'' Più non esiste la quarta porta o ''praetoria,'' giacché la via S. Gaudenzio è interrotta all'incontro delle vie Magenta e Cairoli.
 
Esordì in [[Serie A]] il 31 agosto [[1997]], nella partita persa in casa contro la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (1-3)<ref name="legaseriea">{{cita news|url=http://www.legaseriea.it/it/serie-a-tim/calciatore?p_p_id=BDC_dettaglio_calciatore_WAR_LegaCalcioBDC&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&_BDC_dettaglio_calciatore_WAR_LegaCalcioBDC_idGirone=1&_BDC_dettaglio_calciatore_WAR_LegaCalcioBDC_idPersona=8264|pubblicazione=Legaseriea.it|data=|accesso=25 febbraio 2012|autore=|titolo=Giovanni Martusciello, dettagli stagione 1997-98.}}</ref>, mentre la prima rete la mise a segno il 21 settembre [[1997]], nella partita [[Empoli Football Club|Empoli]]-[[Società Sportiva Lazio|Lazio]], all'11'<ref name="legaseriea" /> per poi ripetersi una settimana dopo nella gara {{Calcio Fiorentina|N}}- Empoli quando, al 94', fissò il punteggio sull'1-2<ref name="retederby">{{cita news|url=http://www.legaseriea.it/it/serie-a-tim/match-report/-/match-report/Fiorentina-Empoli/30|pubblicazione=Legaseriea.it|data=|accesso=10 marzo 2012|autore=|titolo=Stagione 1997-98 - 4ª Giornata}}</ref>, regalando la prima vittoria a [[Firenze]] nella storia del club<ref name="record">{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2011/11/24/news/l-ultima-impresa-firmata-da-martusciello-1.2816095|pubblicazione=Il Tirreno|data=24 novembre 2011|accesso=10 marzo 2012|autore=M.F.|titolo=L'ultima impresa firmata da Martusciello}}</ref>. Il 12 dicembre del 1997 mise a segno la sua prima doppietta in campionato, segnando due reti alla {{Calcio Sampdoria|N}}<ref name="doppietta">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0026/articleid,0624_01_1997_0343_0026_8564830/|pubblicazione=La Stampa|data=15 dicembre 1997|accesso=25 febbraio 2012|pagina=26|autore=Brunella Ciullini|titolo=Martusciello castiga anche la Samp}}</ref>. Alla fine del torneo furono 6 le reti messe a segno in 23 presenze, che gli procurarono anche una certa notorietà<ref name="tarata" />.
Al tutto conservata è invece la circonvallazione esterna, la quale racchiude un quadrilatero di circa mt. 320 per mt. 400, e il fossato che scorre sul lato ovest, oggi roggia Corbetta.
 
====Ultimi anni====
L'epoca romana, dalla fine del I secolo a.C., porta un influsso benefico: i coloni, i commercianti e gli artigiani romani recano un significativo apporto in termini di conoscenze tecniche e culturali. Alcune are votive ritrovate nella chiesa di Sant'Eusebio, testimoniano la presenza di un luogo di culto.
Nel settembre del 1999 passa al Genoa dove, a causa di problemi di ambientamento<ref name="genoapal">{{cita news|url=http://www.livesicilia.it/2008/11/28/martusciello-%E2%80%9Cquando-a-palermo-fui-l%E2%80%99unico-osannato-dai-tifosi-nel-bel-mezzo-della-contestazione%E2%80%9D/|pubblicazione=LiveSicilia.it|data=|accesso=28 novembre 2008|autore=Salvatore Lo Iacono|titolo=Martusciello: “Quando a Palermo fui l’unico osannato dai tifosi nel bel mezzo della contestazione”|urlmorto=sì}}</ref>, preferisce rescindere il contratto e accasarsi al [[U.S. Città di Palermo|Palermo]], militante in [[Serie C1]], nel mercato di riparazione di gennaio [[2000]]. In Sicilia rimarrà fino alla fine della stagione e, a causa di una serie di problemi fisici<ref name="genoapal" />, collezionò 5 presenze e una rete.
 
Nella stagione 2000-2001 si accasò al Cittadella, neopromosso in Serie B, dove militò fino al termine della stagione 2001-2002 collezionando 42 presenze e 3 reti.
Poi, progressivamente, i dati archeologici si rarefanno: è un segno dei tempi dovuto ai cambiamenti e alla crisi dell'Impero. I barbari, varcati armi alla mano i confini, devastano il nord Italia saccheggiando e derubando.
 
Nel 2002-2003 si trasferì al Catania in Serie B, prima di scendere di categoria con Sambenedettese e Lucchese in Serie C1, fino alla stagione 2005-2006, dove chiuse la carriera nelle file del Pontedera, militante in Serie D.
La prima volta che il nome del paese compare nella storia è nel 999, in un documento in cui si dice che un certo Ademarus de Gambolate deve risarcire il vescovo di Vercelli Leone dei danni arrecatigli. Il castello viene citato per la prima volta cento anni dopo, nel 1099: la fortezza accoglie al sicuro gli abitanti del villaggio e della campagna circostante.
 
===Allenatore===
Ma il documento più importante è una bolla del papa Innocenzo II del 1133 che conferma all'allora vescovo di Novara l'appartenenza di questo territorio alla sua diocesi: il paese viene chiamato Campus Latus.
Terminata la carriera da giocatore, ha intrapreso quella di allenatore, dapprima allenando nelle giovanili, per poi fare il secondo di [[Alfredo Aglietti]] all'[[Empoli Football Club|Empoli]] e successivamente di [[Maurizio Sarri]]. Resta nel club toscano anche con [[Marco Giampaolo]].<ref>{{Cita web|url = http://www.calcionews24.com/empoli-ultimissime-news-martusciello-bravi-e-fortunati-461663.html|titolo = Empoli, Martusciello: «Maccarone? Con i capelli non avrebbe segnato»|sito = CalcioNews24|autore = Giovanni Maffeis|data = 5 ottobre 2015|accesso = 4 febbraio 2016}}</ref>
 
Il 26 maggio [[2016]], a seguito dell’addio di Giampaolo, viene ufficializzato come nuovo tecnico della prima squadra.<ref>{{cita web|url=http://www.empolicalcio.net/Giovanni-Martusciello-e-il-nuovo-allenatore-dellEmpoli-Fc.htm|titolo=Giovanni Martusciello è il nuovo allenatore dell´Empoli Fc|editore=empolicalcio.net|data=26 maggio 2016|accesso=25 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160530154626/http://www.empolicalcio.net/Giovanni-Martusciello-e-il-nuovo-allenatore-dellEmpoli-Fc.htm|dataarchivio=30 maggio 2016|urlmorto=sì}}</ref> Durante la stagione l'Empoli si trova in zone tranquille ma, dopo aver sprecato un vantaggio di 11 punti nel finale sul {{Calcio Crotone|N}} e venendo scavalcato dai rossoblù all'ultima giornata di campionato, terminata con una sconfitta ai danni degli empolesi contro il Palermo, retrocede in [[Serie B]]. A seguito di ciò, a fine stagione non viene confermato dal presidente Fabrizio Corsi. Chiude la sua esperienza dopo aver ottenuto 8 vittorie, 8 pareggi e 22 sconfitte in [[Serie A 2016-2017|campionato]].
Nel Medioevo è testimoniata la compresenza di due diverse diocesi, quella di Novara e quella di Pavia: ci troviamo in un territorio di confine fra le due giurisdizioni, cui si legano anche mosse politiche e strategiche dei due vescovadi e dei poteri laici ad essi collegati.
Dalla diocesi di Novara dipende la pieve di S. Pietro di Masovico, collocata all'incirca due km fuori dell'abitato attuale, oltre il Terdoppio. Da San Pietro dipende la chiesa di S. Gaudenzio; questa, situata nel villaggio, destituirà nei secoli successivi la pieve rurale e diverrà la parrocchia del paese.
 
Nel luglio 2018 entra nello staff tecnico di [[Luciano Spalletti]] all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] come collaboratore tecnico.<ref>{{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2017/07/05/inter-riunione-spalletti-staff-prima-della-partenza-ritiro-bruni.html|titolo=Inter, ecco i convocati per il ritiro di Brunico|dati=sky.it|data=5 luglio 2018}}</ref> Il 3 ottobre ottiene l'abilitazione da allenatore di prima categoria.<ref>[https://www.figc.it/it/tecnici/news/ufficializzati-i-nuovi-allenatori-professionisti-di-prima-categoria/ Ufficializzati i nuovi allenatori professionisti di prima categoria] </ref>. Il 30 giugno 2019 rescinde il suo contratto con l’inter.
La diocesi di Pavia trova invece la propria dipendenza nella pieve di Sant'Eusebio, documentata fra XIII e XIV secolo.
Juventus.
In questi secoli il paese gravita politicamente nell'orbita di Pavia, che è continuamente in guerra con Milano; nel corso degli anni Gambolò viene ripetutamente assediata e danneggiata. Alla fine Milano prevale definitivamente e si sancisce il predominio della signoria dei Visconti. Il castello perviene ai Beccaria e viene poi dato da Galeazzo Maria Visconti a Francesco Pietrasanta.
Il 1 luglio 2019 firma un triennale con la Juventus entrando a far parte dello staff tecnico di Maurizio Sarri ed Andrea Barzagli. Ricoprirà il ruolo di vice allenatore.
 
==Statistiche==
Fra basso Medioevo e Rinascimento la zona rifiorisce, grazie a bonifiche e canalizzazioni che valorizzano la campagna. Con l'avvento degli Sforza e la successiva perdita del ducato a favore dei francesi passa, nel 1499, nelle mani di [[Gian Giacomo Trivulzio]], maresciallo di [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]], marchese di Vigevano. Dopo alterne vicende militari e politiche il territorio, con il Ducato di Milano, finisce definitivamente nelle mani della corona spagnola. Nel 1573 i nobili Litta Visconti Arese acquistano dagli spagnoli il feudo di Gambolò.
===Presenze e reti nei club===
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:100%;text-align:center;"
|-
!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
|-
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
|-
| [[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde 1988-1989|1988-1989]] || rowspan=7|{{Bandiera|ITA}} [[Ischia Isolaverde]] || [[Serie C1 1988-1989|C1]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 2 || 0
|-
| [[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde 1989-1990|1989-1990]] || [[Serie C1 1989-1990|C1]] || 20 || 0 || - || - || - || - || - || - || 20 || 0
|-
| [[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde 1990-1991|1990-1991]] || [[Serie C2 1990-1991|C2]] || 32 || 2 || - || - || - || - || - || - || 32 || 2
|-
| [[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde 1991-1992|1991-1992]] || [[Serie C1 1991-1992|C1]] || 22 || 0 || - || - || - || - || - || - || 22 || 0
|-
| [[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde 1992-1993|1992-1993]] || [[Serie C1 1992-1993|C1]] || 24 || 0 || - || - || - || - || - || - || 24 || 0
|-
| [[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde 1993-1994|1993-1994]] || [[Serie C1 1993-1994|C1]] || 30 || 3 || - || - || - || - || - || - || 30 || 3
|-
| [[Associazione Sportiva Ischia Isolaverde 1994-1995|1994-1995]] || [[Serie C1 1994-1995|C1]] || 22+2<ref>Play-out.</ref> || 1+0 || - || - || - || - || - || - || 24 || 1
|-
!colspan="3"|Totale Ischia Isolaverde || 160 || 6 || || - || - || || - || - || 160 || 6
|-
| [[Empoli Football Club 1995-1996|1995-1996]] || rowspan=5|{{Bandiera|ITA}} [[Empoli Football Club|Empoli]] || [[Serie C1 1995-1996|C1]] || 29 || 2 || [[Coppa Italia 1995-1996|CI]] || ? || ? || - || - || - || 29+? || 2+?
|-
| [[Empoli Football Club 1996-1997|1996-1997]] || [[Serie B 1996-1997|B]] || 35 || 4 || [[Coppa Italia 1996-1997|CI]] || ? || ? || - || - || - || 35+? || 4+?
|-
| [[Empoli Football Club 1997-1998|1997-1998]] || [[Serie A 1997-1998|A]] || 23 || 6 || [[Coppa Italia 1997-1998|CI]] || ? || ? || - || - || - || 23+? || 6+?
|-
| [[Empoli Football Club 1998-1999|1998-1999]] || [[Serie A 1998-1999|A]] || 27 || 0 || [[Coppa Italia 1998-1999|CI]] || ?
|| ? || - || - || - || 27+? || ?
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| [[Empoli Football Club 1999-2000|ago-set.1999]] || [[Serie B 1999-2000|B]] || 4 || 0 || [[Coppa Italia 1999-2000|CI]] || 2 || 1 || - || - || - || 6 || 1
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!colspan="3"|Totale Empoli || 118 || 12 || || - || - || || - || - || 120+? || 13+?
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| [[Genoa Cricket and Football Club 1999-2000|1999-gen.2000]] || {{Bandiera|ITA}} [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] || [[Serie B 1999-2000|B]] || 16 || 1 || [[Coppa Italia 1999-2000|CI]] || ? || ? || - || - || - || 16+? || 1+?
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| [[Unione Sportiva Città di Palermo 1999-2000|gen.-giu. 2000]] || {{Bandiera|ITA}} [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] || [[Serie C1 1999-2000|C1]] || 5 || 1 || [[Coppa Italia 1999-2000|CI]] || ? || ? || - || - || - || 5+? ||1+?
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| [[Associazione Sportiva Cittadella Padova 2000-2001|2000-2001]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva Cittadella|Cittadella]] || [[Serie B 2000-2001|B]] || 20 || 1 || [[Coppa Italia 2000-2001|CI]] || ? || ? || - || - || - || 20+? || 1+?
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| [[Associazione Sportiva Cittadella Padova 2001-2002|2001-2002]] || [[Serie B 2001-2002|B]] || 22 || 2 || [[Coppa Italia 2001-2002|CI]] || ? || ? || - || - || - || 22+? || 2+?
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!colspan="3"|Totale Cittadella || 42 || 3 || || - || - || || - || - || 42+? || 3+?
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| [[Calcio Catania 2002-2003|2002-2003]] || {{Bandiera|ITA}} [[Calcio Catania|Catania]] || [[Serie B 2002-2003|B]] || 29 || 3 || [[Coppa Italia 2002-2003|CI]] || ? || ? || - || - || - || 29+? || 3+?
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| [[Sambenedettese Calcio 1923 2003-2004|2003-2004]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Sambenedettese|N}} || [[Serie C1 2003-2004|C1]] || 19 || 1 || [[Coppa Italia 2003-2004|CI]] || ? || ? || - || - || - || 19+? || 1+?
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| [[Associazione Sportiva Lucchese Libertas 2004-2005|2004-2005]] || {{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva Lucchese Libertas 1905|Lucchese]] || [[Serie C1 2004-2005|C1]] || 29 || 1 || [[Coppa Italia 2004-2005|CI]] || ? || ? || - || - || - || 29+? || 1+?
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| 2005-2006 || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Pontedera|N}} || [[Serie D 2005-2006|D]] || 22 || 1 || [[Coppa Italia|CI]] || ? || ? || - || - || - || 22+? || 1+?
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!colspan="3"|Totale carriera || 440 || 29 || || ? || ? || || - || - || 440+? || 29+?
|}
 
=== Statistiche da allenatore ===
È del 10 ottobre 1639 il documento nel quale si avvisa che le terre di Gambolò, Gravellona, Cilavegna, Cassolnovo, Villanova, Nicorvo, Robbio, Confienza e Palestro cessano di far parte del territorio Novarese o Pavese ed entrano in quello Vigevanasco, diventando terre appartenenti al contado di Vigevano.
''Statistiche aggiornate al 28 maggio 2017.''
 
{| class="wikitable" style="font-size:90%; width:99%; text-align:center;"
Nel 1672 ecco un avvenimento importante per la storia religiosa di Gambolò: arrivano le spoglie di [[San Getulio]], riesumate l'anno precedente dalle catacombe di [[Roma]]. Il Santo, originario di Gabi nel Lazio, martirizzato dall'imperatore Adriano nel 124 d.C., diviene il Patrono del paese.
|-
Nel 1743 il Vigevanasco passa dallo Stato di Milano (allora austriaco) ai Savoia, e nel 1818 è unito alla Lomellina.
!rowspan="2"|Stagione
Il 21 marzo 1849 il territorio di Gambolò è teatro, come fu alle sue origini, della storica Battaglia della Sforzesca, nel corso della Prima Guerra d'Indipendenza. Le truppe guidate dal re Carlo Alberto si scontrano vittoriosamente con l'esercito del maresciallo [[Josef Radetzky]]. Nel 1859 Gambolò entra a far parte della [[Provincia di Pavia]].
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="5"|Campionato
!colspan="5"|Coppe nazionali
!colspan="5"|Coppe continentali
!colspan="5"|Altre coppe
!colspan="4"|Totale
!% Vittorie
!Piazzamento
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! Comp || G || V || N || P || Comp || G || V || N || P || Comp || G || V || N || P || Comp || G || V || N || P || G || V || N || P || %
!
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| [[Empoli Football Club 2016-2017|2016-2017]]|| {{Bandiera|ITA}} [[Empoli Football Club|Empoli]] || [[Serie A 2016-2017|A]] || 38 || 8 || 8 || 22 || [[Coppa Italia 2016-2017|CI]] || 2 || 1 || 0 || 1 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - {{WDL|40|9|8|23}}
|18°, retrocesso
|-
!colspan="3"|Totale carriera || 38 || 8 || 8 || 22 || || 2 || 1 || 0 || 1 || || - || - || - || - || || - || - || - || - {{WDLtot|40|9|8|23}}
!
|}
 
==Palmarès==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Giocatore===
{{W|architettura|gennaio 2010}}
====Competizioni nazionali====
*{{calciopalm|Campionato italiano Serie C2|1}}
:Ischia Isolaverde: [[Serie C2 1990-1991|1990-1991]] <small>(girone D)</small>
 
*{{calciopalm|Coppa Italia Serie C|1}}
=== Architetture civili ===
:Empoli: [[Coppa Italia Serie C 1995-1996|1995-1996]]
'''Casa de "Il ragazzo di campagna"'''
 
==Note==
Precisamente nella frazione di Molino d'Isella, si trova ancora oggi l'abitazione divenuta famosa con il film [[Il ragazzo di campagna]] del [[1984]], interpretato da [[Renato Pozzetto]].
 
=== Architetture militari ===
'''Castello Litta'''
{{vedi anche|Castello di Gambolò}}
 
[[File:Gambolo castello.jpg|thumb|L'accesso al Castello]]
 
Tra il 1412 e il 1475 il feudo di Gambolò venne concesso ad Antonio Beccaria. Il castello presenta i caratteri essenziali delle rocche visconteo-sforzesche con pianta quadrilatero/trapezoidale e torri sia nei “cantoni“ che al centro. Da ogni lato i muri di cinta, lungo cui si snodavano i [[cammino di ronda|cammini di ronda]], erano completati da merli ghibellini.
 
=== Architetture religiose ===
=== Chiesa parrocchiale di Sant'Eusebio e San Gaudenzio ===
[[File:Gambolo parrocchiale.jpg|thumb|La parrocchiale]]
La chiesa parrocchiale dedicata San Gaudenzio e a Sant'Eusebio, già citata nel 1132, fu completamente rifatta nel 1899 conservando il campanile romanico, recentemente restaurato dall'ex parroco don Angelo Croera. All'interno sono conservati un affresco della Madonna con Bambino e una Madonna tra [[San Rocco]] e [[San Sebastiano]], entrambi risalenti al [[XV secolo]].
 
Dal 2011 al 2015 è stata sottoposta ad un restauro completo, fortemente voluto dal parroco, don Paolo Nagari(n.1955), e dal suo aiutante coaudiutore, don Stefano Targa(n.1972). Questo evento è ricordato attraverso una lapide, posta a lato dell'altare maggiore, in cui viene menzionato il benefattore locale Antonio Casinghino(1946-2014), assieme ai genitori Carlo(1913-1998) e Luigia Fusani(1916-2004), grazie al quale è stata conclusa l'opera,in seguito ad un cospicuo lascito testamentario a favore della parrocchia locale.(cit. "La Provincia Pavese", 6 gennaio 2015, articolo pagine Lomellina, firmato da Andrea Sartori).
 
=== Pieve di Sant'Eusebio ===
<blockquote>La basilica romanica di Sant'Eusebio si dice sia sorta sui ruderi di un tempio dedicato a Minerva che franò nel X secolo e la prepositurale di S. Gaudenzio, con facciata tipicamente lombardesca. La sua architettura ripropone il modello della basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello con gli archetti binati, le lesene, la strombatura e la collocazione delle finestre. All'interno si trova la cappella gentilizia delle famiglia Litta - Visconti - Arese, con sculture canoveggianti, tele dell'Appiani e del Canevari e affreschi del Sottocornola e del Gambini. Si racconta che fino al XV secolo sulla facciata della Chiesa si potessero leggere due lapidi romane evocanti la battaglia “ad ticinum“ di Publio Cornelio del 218. Le altre due torri e il campanile della basilica furono distrutte nel 1213 e quest'ultimo fu rifatto nel 1512. La Chiesa si presenta come un collage di stili architettonici. La parte originale è in stile romanico con pianta asimmetrica e navata laterale di ampiezza diversa. Analisi del manufatto hanno permesso di portare in luce la forma originale dei pilastri con semicolonne addossate, di fattezza tipicamente romanica, così come l'abside di forma poligonale con contrafforti esterni, la copertura a spicchi e gli archetti binati interrati in corrispondenza della prima campata. Nel 1500, in seguito alla diffusione della peste, la Chiesa, divenuta un lazzaretto, fu disinfettata tinteggiando e ricoprendo tutti gli affreschi della parte originale. Nel corso degli anni la Chiesa era stata praticamente abbandonata e conseguentemente chiusa al pubblico. Nel 1994 il primo sindaco leghista, Giuseppe Pastormerlo(n.1943), in coordinazione con il parroco Don Angelo Croera(n.1949), aveva sottoposto l'idea del recupero della Chiesa al Vescovo di Vigevano, monsignor [[Giovanni Locatelli]](1924-2004) di concerto con l'esecutore del restauro del viale di accesso al castello, prof. Formica e l'architetto Francesco Zorzoli(n.1955) del comune di Gambolò. La prematura caduta dell'Amministrazione rese vana l'idea. Francesco Marinone(n.1942), ex sindaco, volle il recupero della struttura vista la grande importanza a livello locale, e così verso la fine dell'anno 2006 sono stati ultimati i restauri della Chiesa che è stata restituita al suo antico splendore. </blockquote>
 
=== Chiesa Madonna del Terdoppio ===
La chiesa della Madonna del Terdoppio si trova ai margini del centro abitato sulla strada che dal capoluogo collega le frazioni Remondò e Garbana. Notizie di una cappella dedicata alla Vergine Addolorata, detta anche “Madonna del Terdoppio“, particolarmente cara ai gambolesi, risalgono alla metà del Cinquecento. Successivamente, nei primi anni del Seicento, per volontà degli Amministratori della chiesa di sant'Eusebio, l'antico tabernacolo venne sostituito da una Chiesa, alla cui costruzione contribuì anche il Comune con la somma di Lire 200 imperiali, dove si celebrava la messa domenicale e la prima domenica dopo Pasqua veniva solennizzata con una festa solenne. La chiesetta si presenta a pianta quadrata con copertura a volta riccamente decorata, un locale posteriore di servizio ed è preceduta da un porticato a tre fornici. All'interno, sull'unico altare, vi è un dipinto di Biagio Canevari in sostituzione dell'antico affresco della Madonna, attualmente affiancato da due tele offerte dalla poetessa Gemma Biroli(1901-1983) intorno agli anni settanta. Ricche e abbondanti decorazioni di gusto tipicamente seicentesco sono tuttora ben conservate e visibili sulla volta della navata. Verso la fine del Settecento, dalla muratura angolare della chiesa si sopraelevò il campanile ancora oggi funzionante. Il fabbricato venne restaurato intorno agli anni settanta per volontà della poetessa Biroli e offerto alla comunità gambolese per farne un tempio civico. Attualmente nella chiesetta si celebrano le feste del 25 aprile e del 4 novembre, e la Madonna del Terdoppio il 14 settembre. (fonte sito Comune di Gambolò)
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Fra il [[1884]] e il [[1934]] la località era servita da una fermata della [[tranvia Novara-Vigevano-Ottobiano]].
 
[[File:Gambolò, steam tramway and church.JPG|thumb|left|Tram in transito davanti alla parrocchiale]]
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La squadra calcistica cittadina è l'A.C.D. Gambolò Gifra, società nata dalla storica A.C. Gambolò (anno di fondazione 1929) e dalla vigevanese Gifra Vigor. Il settore giovanile copre tutte le categorie, dalla scuola calcio alla rappresentativa Under 21, mentre la prima squadra milita nel campionato di seconda categoria.<ref>[http://www.gambologifra.it GambolòGifra]</ref>
 
=== Basket ===
Gambolò è rappresentata nel basket dalla Virtus Gambolò, società che milita nel Campionato Regionale Lombardo in Serie C, Girone C.
Gioca le partite casalinghe al Pala Olimpia di Gambolò. I colori sociali sono giallo e blu.
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Gambolò}}
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
* Nella frazione maggiore ''Remondò'' (il cui toponimo deriva da un aggettivo "remondatum", da "remondare", che significa sarchiare, spianare, pulire un terreno) si trova la [[stazione di Gambolò-Remondò]], sulla linea ferroviaria [[Ferrovia Vercelli-Mortara-Pavia|Mortara - Pavia]], il dispensario farmaceutico e una base dell'Aeronautica Militare. La chiesa parrocchiale è dedicata a Santa Margherita e risale al 1776.
* A ''Garbana'' ha sede il secondo ufficio postale della città. Il toponimo deriva da "Garbus", macchia di cespugli. La chiesa, dedicata alla Natività di Maria, risale al 1833.
* Nella frazione di ''Cason Peri'' sorge la chiesetta dedicata a San Pietro risalente al 1738 e dipendente dalla parrocchia della Garbana. La frazione è situata sul confine con Mortara, tanto che il nucleo abitato si sviluppa sui territori dei due comuni: la zona a Est, attorno alla chiesa, dipende da Gambolò mentre la zona a Ovest, lungo la strada provinciale, fa parte della frazione Cattanea-Casoni dei Peri di Mortara.
* A ''Belcreda'' si trova il centro sociale per la terza età oltre a un piccolo centro sportivo e una discarica, ormai chiusa. Il nucleo attuale è sorto negli ultimi decenni lungo la strada provinciale per Pavia. Il nucleo antico, ormai scomparso, è ricordato fin dall'antichità: nel 969 fu dato dall'imperatore Ottone I al suo vassallo Ingone, dal quale discese la famiglia dei Belcredi, feudatari del luogo. L'antico castello, costruito sul finire del XIII secolo, fu distrutto nei secoli successivi, l'abitato fu abbandonato e il territorio inglobato nel comune di Gambolò
* ''Stradella'' e ''Molino d'Isella'' sono le frazioni più piccole, nella prima, di stampo prettamente agricolo, si trova una chiesa del 1590 dedicata alla Beata Vergine Assunta, mentre nella seconda si trovano Villa Necchi alla Portalupa, Villa Acqua, la chiesetta dedicata a Sant'Ambrogio che Vittorio Necchi fece costruire in ricordo di padre Ambrogio Necchi ed il mulino, risalente al 1498 quando [[Parona|Ludovico Maria Sforza]] donò al monastero delle Grazie di Milano tutti i possedimenti esistenti nel territorio di Vigevano e Gambolò compresi nel fondo della [[Sforzesca]]; Molino d'Isella fu inoltre protagonista, ad inizio anni '80, di alcune riprese cinematografiche per la realizzazione del lungometraggio [[Il ragazzo di campagna]], con [[Renato Pozzetto]] e [[Clara Colosimo]].
 
== Sindaci di Gambolò dal 1958 a oggi ==
* 1958-1960 Leopoldo Zanetti(1909-1969)
* 1960-1963 Pietro Bellazzi(1900-1963)
* 1963-1989 Silvio Mario Rozza(1922-2010)
* 1989-1991 Giovanni Viola (1933-2016)
* 1991-1993 Luigi Baldi (1936-2005)
* 1993 Gianpiero Zucchetti
* 1993-1994 Giuseppe Pastormerlo
* 1994 luglio-Novembre: Giuseppe Perotti (Commissario Prefettizio)
* 1994-1998 Giuseppe Eusebio Magnani
* 1998-2001 Giuseppe Eusebio Magnani
* 2001-2003 Clementino Nai (1940-2003),(vice-Sindaco funzione facente)
* 2003 gennaio-Maggio: Maria Laura Bianchi (Commissario Prefettizio)
* 2003-2008 Francesco Marinone
* 2008-2013 Elena Nai
* 2013-2016 Claudio Galimberti
* 2016-2017 Raffaella Corsaro (Commissario Prefettizio)
* 2017-oggi Antonio Costantino
[[File:Gambolò-Stemma2.png|thumb|upright=0.7|Stemma nella versione aulica]]
 
== Amministrazione ==
=== Gemellaggi ===
Gambolò è gemellata con:
* {{Bandiera|GRC}} [[Kyrros]], [[Grecia]]{{citazione necessaria}}
* {{Bandiera|LVA}} [[Mālpils]], [[Lettonia]]{{citazione necessaria}}
 
== Parroci di Gambolò dal dopoguerra a oggi ==
* 1945-1956 don Luigi Raiteri(1888-1956)
* 1957-1984 don Giovanni Battista Maggioni(1914-1984)
* 1984-1993 don Gianfranco Zanotti
* 1993-2008 don Angelo Croera
* 2008-oggi don Paolo Nagari
 
== Persone legate a Gambolò ==
* [[Arcangelo de' Bianchi]] (1516-1580) - cardinale
* [[Giuseppe Robecchi (politico 1805-1874)|Giuseppe Robecchi]] (1805-1874) - sacerdote, politico e patriota
* [[Antonio Litta Visconti Arese]] (1748-1820) - VII [[marchese di Gambolò]]
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
== Bibliografia ==
*{{collegamenti esterni}}
* Gambolò e le sue Pievi, Prof. A.Colombo, Tipografia Nazionale Emilio Natale Vigevano 1925.
*{{tuttocalciatori|Martusciello_Giovanni}}
 
*{{Lega Calcio|A=8264|B=8264}}
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Gambolò}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://maps.google.it/maps?ie=UTF8&ll=45.259664,8.858671&spn=0.015557,0.039911&t=k&z=15&om=0|titolo=Gambolò dal satellite}}
* {{cita web|http://www.paesionline.it/cartografie_comuni/pavia/gambolo_mappa.gif|Territorio comunale di Gambolò}}
 
{{Comuni della provincia di Pavia}}
{{Parco naturale lombardo della Valle del Ticino}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|lombardia}}
 
{{Portale|biografie|calcio}}
[[Categoria:Gambolò| ]]