Luigi de Magistris e Ham Lake: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati del Minnesota}}
{{nota disambigua|l'omonimo cardinale|Luigi De Magistris (cardinale)}}
{{Divisione amministrativa
{{Carica pubblica
|Nome = Ham Lake
|bandiera = Fascia sindaco.png
|Nome ufficiale = {{en}} Ham Lake, Minnesota
|nome = Luigi de Magistris
|Panorama =
|immagine = Luigi de Magistris.jpg
|Didascalia =
|carica = [[Sindaci di Napoli|Sindaco di Napoli]]
|Bandiera =
|mandatoinizio = 1º giugno [[2011]]
|Stemma =
|vicesindaco = [[Tommaso Sodano]]
|Stato = USA
|predecessore = [[Rosa Russo Iervolino]]
|Grado amministrativo = 3
|carica3 = [[Sindaco metropolitano]] [[Città metropolitana di Napoli|di Napoli]]
|Tipo = ''[[Comuni degli Stati Uniti d'America|city]]''
|mandatoinizio3 = 1º gennaio [[2015]]
|Divisione amm grado 1 = Minnesota
|mandatofine3 =
|Divisione amm grado 2 = Anoka
|predecessore3 = ''Carica istituita''
|Voce divisione amm grado 2 =
|successore3 =
|Amministratore locale =
|partito = Movimento Arancione
|Partito =
 
|Data elezione =
}}
|Data istituzione =
{{Membro delle istituzioni europee
|Altitudine =
|nome = Luigi de Magistris
|Superficie = 92
|istituzione=Parlamento
|Note superficie =
|luogo_nascita = Napoli
|Abitanti = 15296
|data_nascita = 20 giugno 1967
|luogo_morteNote abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2010
|data_morte =
|Divisioni confinanti =
|titolo = laurea in Giurisprudenza
|Fuso orario = -6
|professione = Magistrato
|legislaturaTarga = VII
|Nome abitanti =
|gruppo_parlamentare= Partito europeo dei liberali, democratici e riformatori
|coalizionePatrono =
|Festivo =
|circoscrizione = [[Circoscrizione Italia meridionale|Italia meridionale]]
|Mappa = Anoka_Cnty_Minnesota_Incorporated_and_Unincorporated_areas_HamLake_Highlighted.png
|collegio =
|Didascalia mappa =
|incarichi =
|sito =
|immagine = Luigidemagistris.jpg
}}
{{Bio
|Nome = Luigi
|Cognome = de Magistris
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 20 giugno
|AnnoNascita = 1967
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 2000
|Attività = politico
|Attività2 = ex magistrato
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[Sindaco (Italia)|primo cittadino]] di [[Napoli]] dal 1º giugno [[2011]] e [[Sindaco metropolitano]] dal 1º gennaio [[2015]]
}}
'''Ham Lake''' è un comune degli [[Stati Uniti d'America]], situato in [[Minnesota]], nella [[contea di Anoka]].
 
==Altri Biografia progetti==
{{interprogetto}}
Ha frequentato il [[Liceo Adolfo Pansini]] nel quartiere [[Vomero]] di [[Napoli]], diplomandosi con 51/60. Dopo la laurea in Giurisprudenza (con la votazione di 110/110 e lode), nel [[1993]] ha intrapreso la carriera di magistrato, scelta che era già stata di suo padre, del suo nonno e del bisnonno.<ref>http://files.meetup.com/701292/BrochureDeMagistris.pdf</ref> Dal [[1998]] al [[2002]] ha operato presso la Procura della Repubblica di [[Napoli]] per poi passare come Sostituto [[Procuratore della Repubblica]] al Tribunale di [[Catanzaro]].
Nel [[2009]] decide di candidarsi alle [[Elezioni europee del 2009|elezioni]] del [[Parlamento europeo]], come indipendente nelle liste dell'[[Italia dei Valori]]. Eletto europarlamentare, viene anche designato, in data 20 luglio 2009, alla presidenza della commissione del [[Parlamento europeo]] preposta al controllo del bilancio comunitario.<ref name=presbilancio1>[http://www.beppegrillo.it/2009/07/luigi_de_magistris_presidente_commissione_bilancio_europea/index.html Luigi de Magistris presidente commissione Bilancio europea], beppegrillo.it</ref><ref name=presbilancio2>[http://www.libertadiopinione.it/archivio/321-de-magistris-presidente-cocobu.html De Magistris Presidente Cocobu], libertadiopinione.it</ref>
 
== Inchieste ==
=== L'inchiesta ''Poseidone'' ===
L'inchiesta Poseidone è un'indagine iniziata presso la procura di [[Catanzaro]] nel maggio 2005 avente come oggetto un presunto uso illecito di 200 milioni di euro di denaro pubblico provenienti da aiuti [[Unione europea|comunitari]] destinati al finanziamento di opere di [[depurazione]]. Le indagini, condotte dai carabinieri, ruotano attorno alla destinazione e all'utilizzo di tali somme, prendendo spunto dalla relazione elaborata nel [[2004]] dalla sezione regionale di controllo della [[Corte dei conti]].
 
La Procura ipotizzava il reato di [[associazione per delinquere]] finalizzata alla [[truffa]] nei confronti del generale della [[Guardia di Finanza]] Walter Cretella-Lombardo, consigliere di [[Franco Frattini]], all'epoca vicepresidente della [[Commissione europea]] e [[Commissario europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza|commissario europeo per la giustizia]]. La Procura calabrese sottopose a perquisizione l'abitazione romana dell'alto ufficiale e il suo ufficio a [[Ostia (Roma)|Ostia]], con il sequestro di computer, CD-ROM, e documentazione cartacea.
 
Le perquisizioni erano state disposte in seguito al ritrovamento di un biglietto da visita dell'ufficiale nell'abitazione di uno degli indagati, [[Giovambattista Papello]], ex subcommissario per l'emergenza ambientale della [[Regione Calabria]]: sul biglietto era scritto a mano il numero del telefono cellulare del generale. A Papello erano state trovate, tra l'altro, alcune intercettazioni illegali di colloqui telefonici, risalenti al novembre 2004, che l'ex presidente dell'[[ANAS]], Vincenzo Pozzi, aveva avuto con [[Piero Fassino]], segretario dei [[Democratici di Sinistra]], e con [[Pietro Folena]]. Cretella-Lombarda comanda{{chiarire|| all'epoca dell'indagine, o della scrittura della voce?}} la [[Scuola di polizia tributaria]] delle Fiamme gialle con sede ad Ostia, e all'epoca comandava il secondo reparto della Guardia di finanza addetto alla collaborazione internazionale e all'interscambio con le polizie di altri paesi.
 
Tra gli altri, sono indagati il segretario dell'[[Unione di Centro (2002)|UDC]], [[Lorenzo Cesa]], in qualità di socio di una società che avrebbe ricevuto un finanziamento per realizzare nel [[provincia di Cosenza|cosentino]] uno stabilimento per la produzione di DVD, realizzato soltanto in parte, nel quale non sarebbe mai stata avviata la produzione; l'ex presidente della Giunta regionale della [[Calabria]], [[Giuseppe Chiaravalloti]], vicepresidente dell'istituto [[Garante per la protezione dei dati personali]]; l'ex assessore regionale all'Ambiente, Domenico Basile, uno degli uomini di punta di [[Alleanza Nazionale]] in Calabria.
 
L'[[OLAF]], l'agenzia antifrode dell'Unione europea, ha contestato un reato di frode comunitaria a Papello, Cesa e Fabio Schettini, già segretario dell'ex ministro di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] [[Franco Frattini]], poi commissario europeo, in passato titolare del Dicastero degli Affari Esteri<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/27/l’europa-da-ragione-a-de-magistrise-multa-l’italia-per-57-milioni/100383/ ''L'Europa da ragione a de Magistris e multa l'Itala per 57 milioni''], ''[[Il Fatto Quotidiano]]'', 27 marzo 2011</ref>. Nel 2007, l'inchiesta viene sottratta a de Magistris per intervento del procuratore Mariano Lombardi, che motiva la sua decisione con irregolarità procedurali<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/6-febbraio-2012/inchieste-avocate-de-magistrisun-atto-grave-traumatico-1903163482921.shtml Articolo del] ''[[Corriere del Mezzogiorno]]'', 6 febbraio 2012</ref>.
 
=== L'inchiesta SbP ===
L'inchiesta verte su contributi europei chiesti per l'avvio di una attività imprenditoriale in Calabria che avrebbe dovuto creare occupazione per 40 persone. Nell'inchiesta risulta indagato anche il segretario dell'UDC [[Lorenzo Cesa]].
 
=== L'inchiesta ''Why not'' ===
{{Vedi anche|Inchiesta Why Not}}
Il nome ''Why Not'' deriva da quello di una società di [[outsourcing]] la cui attività rappresenta uno dei filoni principali dell'indagine. L'inchiesta registra un momento di svolta il 18 giugno 2007 quando il pm de Magistris fa eseguire dai carabinieri 26 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati. Tra loro vi è anche Pietro Scarpellini, consulente "non pagato", come precisò all'epoca [[Palazzo Chigi]], della [[Presidenza del Consiglio dei ministri]]. Nell'inchiesta risultano indagati, inoltre, [[Luigi Bisignani]], consulente della [[Ilte]] spa, e [[Giancarlo Pittelli]], senatore di Forza Italia. Un ruolo centrale nella vicenda sarebbe stato svolto dall'imprenditore Antonio Saladino, allora presidente della [[Compagnia delle Opere]] della Calabria. L'inchiesta ruota attorno anche a presunti contatti tra Saladino e l'allora [[Presidente della Commissione europea]] [[Romano Prodi]], poi smentiti dalle inchieste. Negli atti dell'inchiesta figurano anche alcune [[intercettazioni telefoniche]] riguardanti colloqui tra Antonio Saladino e il [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|Ministro della giustizia]] [[Clemente Mastella]], la cui posizione è stata successivamente archiviata per insussistenza dei fatti.
 
Durante l'indagine si registra l'iniziativa di Clemente Mastella che chiede al [[Consiglio superiore della magistratura]] il trasferimento di de Magistris: il CSM ha dapprima rimandato la decisione a dicembre 2007. Alla fine, sia de Magistris che i suoi collaboratori sono stati rimossi dall'inchiesta. La vicenda ha creato un grave conflitto, senza precedenti, tra le Procure di [[Salerno]] e Catanzaro, creando un caso nazionale che ha visto anche l'intervento del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]]. Il pm de Magistris e il ministro Mastella, per motivi opposti, sono stati entrambi oggetto di minacce.
 
Altri indagati nell'inchiesta sono il generale Paolo Poletti, [[capo di stato maggiore]] della [[Guardia di Finanza]], [[Nicola Adamo]] ([[Democratici di Sinistra|Ds]]), in quella fase vicepresidente della Regione [[Calabria]], [[Mario Pirillo]] (ex-[[Democrazia è Libertà - La Margherita|Margherita]], poi [[Partito Democratico Meridionale]]), assessore regionale all'agricoltura, e un consigliere regionale dei Ds, Antonio Acri. Il 19 ottobre [[2007]], la procura di Catanzaro, nella persona di Dolcino Favi (avvocato generale dello Stato e procuratore generale reggente a Catanzaro), ha avocato a sé l'inchiesta, sottraendola a de Magistris per presunta incompatibilità. Il Pg facente funzioni ha inoltre disposto che la notizia venisse ufficialmente comunicata al P.M. solo il 22 ottobre. In un'intervista a ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', de Magistris dichiarerà, infatti, di esserne venuto a conoscenza da notizie di stampa.<ref>Link ad articolo da ''[[La Stampa]]'' del 20 ottobre 2007.[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200710articoli/26849girata.asp]</ref>
 
Per completezza d'informazione, bisogna aggiungere che Favi già nel 1989 era stato oggetto di attenzioni da parte del CSM e della [[Camera dei deputati]]<ref>[http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0234/sed0234.pdf Camera dei Deputati, Atti Parlamentari del 17 gennaio 1989]</ref> per «essere dedito a sistematiche violazioni di norme, in particolare di quelle poste a presidio dei diritti fondamentali dell'individuo» e che egli avocò "Why Not"<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_giugno_13/ostacolo_de_Magistris_Dolcino_favi_728ca990-3927-11dd-acb4-00144f02aabc.shtml Corriere della Sera, giugno 2008]</ref> giusto una settimana prima che scadesse la sua carica a procuratore e quando il CSM aveva già nominato il procuratore titolare, attuando l'avocazione in una forma particolarmente aggressiva (facendo, cioè, aprire la cassaforte dell'ufficio all'insaputa del PM e prelevandone tutti gli atti d'inchiesta).
 
Infine, anche la presunta incompatibilità sostenuta da Favi (riguardante l'[[Iscrizione della notizia di reato|iscrizione sul registro degli indagati]] del ministro Mastella, che aveva chiesto il trasferimento di de Magistris), si è rivelata inesistente poiché Mastella era stato iscritto come senatore, mentre le intercettazioni disposte dalla procura (come risulterà, a febbraio [[2009]], ai giudici di Salerno) erano perfettamente legittime poiché non vi era modo di associare preventivamente l'utenza usata anche da Mastella a un parlamentare.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/21/de-magistris-non-sapeva-nulla-di-mastella.html Repubblica, 23 febbraio 2009]</ref> Il 21 gennaio [[2012]] il GUP di Roma Barbara Callari rinvia a giudizio Luigi de Magistris e [[Gioacchino Genchi]] con l'accusa di aver acquisito in modo illegittimo, nel [[2009]], i tabulati telefonici di alcuni parlamentari. De Magistris ha definito l'inchiesta "infondata".<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-01-22/inchiesta-magistris-rinviato-giudizio-081222.shtml?uuid=AaGyC6gE Inchiesta Why not, de Magistris rinviato a giudizio - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il 21 ottobre 2015 la Corte d'Appello di Roma presieduta da Ernesto Mineo assolve Gioacchino Genchi e Luigi de Magistris dall'accusa di abuso d'ufficio per l'illecita acquisizione dei dati di traffico dei parlamentari, riformando una sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale capitolino in data 24 settembre 2014.
 
=== L'inchiesta ''Toghe lucane'' ===
Luigi de Magistris ha infine indagato sul caso denominato ''Toghe lucane''.
Secondo il giudice un "comitato d'affari" comprendente politici, magistrati, avvocati, imprenditori e funzionari avrebbe gestito grosse operazioni economiche in [[Basilicata]]. La guardia di Finanza ha perquisito nei primi mesi del [[2007]] le abitazioni e gli uffici del sottosegretario allo Sviluppo economico [[Filippo Bubbico]] (Ds), del procuratore generale di Potenza [[Vincenzo Tufano]], dell'avvocato [[Giuseppe Labriola]] e della dirigente della squadra mobile di Potenza [[Luisa Fasano]].
 
Le ipotesi di reato addotte da de Magistris sono quelle di abuso d'ufficio per Tufano; corruzione in atti giudiziari e associazione per delinquere per Labriola; abuso d'ufficio per Fasano; abuso d'ufficio, associazione per delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per Bubbico che è stato presidente della Regione Basilicata. Nell'inchiesta sono indagati uomini politici, amministratori, imprenditori, funzionari e magistrati in servizio in Basilicata (fra questi ultimi, uno ha lasciato la magistratura e altri sono già stati trasferiti in altre sedi dal Consiglio Superiore della Magistratura).
 
Bubbico, si legge nel decreto di perquisizione redatto dal pm di Catanzaro de Magistris, è "il punto di riferimento politico apicale, unitamente ad altri appartenenti alla politica", nel "comitato di affari" al centro dell'inchiesta. L'inchiesta avrebbe messo in luce, sempre a carico di Bubbico - che è stato presidente della Giunta regionale della Basilicata nella passata legislatura - "una logica trasversale negli schieramenti", con il "collante degli affari". Successivamente per quasi tutti i più di 30 indagati da de Magistris è stata richiesta l'archiviazione o l'assoluzione.
 
Il [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|Ministro della giustizia]] [[Clemente Mastella]] ha chiesto al [[Consiglio Superiore della Magistratura]] il trasferimento cautelare d'urgenza di de Magistris, per presunte irregolarità nella gestione del caso ''Toghe lucane''. In aprile [[2009]], Il Gip di Salerno Maria Teresa Belmonte ha prosciolto Luigi de Magistris (ormai dimessosi da mesi) dall'accusa di rivelazione di segreti d'ufficio e abuso d'ufficio nell'ambito di questa inchiesta. Scelta che fa seguito alla decisione della Cassazione del 2 aprile di non spostare la sede del procedimento, dichiarando inammissibile il ricorso dell'ex coordinatrice della Dda di [[Potenza (Italia)|Potenza]], Felicia Genovese, finita a sua volta nell'inchiesta "toghe lucane" ad opera dell'ex pm de Magistris. Nel marzo [[2011]] l'intera inchiesta è stata infine archiviata dal [[Giudice dell'udienza preliminare]] di [[Catanzaro]] [[Maria Rosaria di Girolamo]], che ha definito l'impianto accusatorio «lacunoso» e tale da non presentare elementi «di per sé idonei» a esercitare l'azione penale. Tutti e trenta gli indagati sono così stati prosciolti. Nonostante le richieste dei mezzi d'informazione, de Magistris si è rifiutato di lasciare alcuna dichiarazione in merito.<ref>[http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/394131/ La Stampa, 20 marzo 2011]</ref>
 
== Il trasferimento ==
Il 21 settembre [[2007]], il ministro della Giustizia [[Clemente Mastella]] ha chiesto al CSM il trasferimento cautelare di de Magistris e del procuratore capo [[Mariano Lombardi]]. La richiesta venne proposta a seguito dell'istruttoria condotta dagli ispettori del ministero negli uffici giudiziari di Catanzaro e di Potenza: gli ispettori ritennero di aver rilevato "gravi anomalie" nella gestione del fascicolo "Toghe lucane", contestando a de Magistris il suo rifiuto a riferire gli sviluppi dell'inchiesta al procuratore capo Lombardi. La notizia balza subito alle attenzioni della cronaca nazionale grazie al movimento [[Ammazzateci tutti]], sceso subito in difesa del Pm promuovendo numerose manifestazioni di protesta contro la decisione e a sostegno di de Magistris in Calabria ed in tutta Italia.
 
Il CSM si è dapprima riservato di decidere il 17 dicembre [[2007]]; successivamente ha rinviato la decisione, per approfondire ulteriormente la situazione, al 18 gennaio [[2008]]. In tale data è stato disposto il trasferimento di Luigi de Magistris da Catanzaro e dalle funzioni di [[pubblico ministero]]: si tratta di una pena accessoria rispetto alla condanna principale di [[censura]]. La notizia è giunta, tra l'altro, il giorno seguente alle dimissioni del ministro Mastella. De Magistris, contemporaneamente, è stato assolto dall'accusa di non aver adottato le misure necessarie per impedire la "fuga di notizie" sull'inchiesta [[Inchiesta Why Not]] e da quella di aver avuto "rapporti disinvolti" con la stampa. Il provvedimento non è immediatamente operativo, quindi sarà subordinato alla pronuncia definitiva da parte delle sezioni unite civili della [[Corte di cassazione]], di fronte alle quali il pm potrà richiedere l'impugnazione del verdetto del CSM.
 
== Interrogazioni parlamentari ==
Dal [[2003]] è oggetto di interrogazioni [[Parlamento|parlamentari]] che ne sostenevano l'incompatibilità ambientale e ne chiedevano l'allontanamento da [[Catanzaro]]. In una di queste interrogazioni<ref>[http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/222514.pdf Interrogazione Bucciero]. Vedasi anche l'interrogazione Centaro ed altri [http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Odgaula&leg=15&id=00262702&offset=523&length=58768&parse=no Interpellanza Centaro ed altri].</ref> l'allora senatore di [[Alleanza Nazionale]] [[Ettore Bucciero]] ha chiesto e ottenuto - nel gennaio [[2006]] - un'ispezione ministeriale a carico del PM; provvedimenti avvenuti in concomitanza con due delle sue indagini, [[Poseidon (inchiesta)|Poseidon]] e [[Inchiesta Why Not]] (entrambe sottrattegli), in cui stava indagando su personaggi politici di spicco, mafia e massoneria.
 
L'attività di de Magistris si è scontrata più volte con il mondo politico<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/07_Luglio/17/tangentopoli_demagistris.shtml Corriere.it].</ref> e parte della stampa ha sottolineato che da parte degli organi di potere vi sono stati tentativi di fermare le sue inchieste, mentre altri giornali hanno invece criticato più o meno aspramente il suo operato. Sul tema, molto controverso, sono state presentate anche interrogazioni parlamentari favorevoli al magistrato, dal deputato [[Antonio Falomi|Falomi]] di Rifondazione Comunista con risposta del sottosegretario [[Luigi Li Gotti|Li Gotti]]<ref>[http://legxv.camera.it/resoconti/dettaglio_resoconto.asp?idSeduta=217&resoconto=stenografico&tit=00080&fase=00030 Interrogazione Falomi].</ref> in appoggio a Luigi de Magistris.<ref>[http://www.radioradicale.it/ministero-della-giustizia-interrogazioni-a-risposta-immediata-dellon-mancini interrogazione Mancini].</ref>
 
== Ingresso in politica ==
=== Europarlamentare dell'Italia dei Valori ===
Il 17 marzo del 2009, con un post sul blog di [[Antonio Di Pietro]], Luigi de Magistris annuncia il suo ingresso in politica. Si unirà all'[[Italia dei Valori]] per le elezioni Europee del 2009, lasciando, così:
{{citazione|un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della mia vita e che è stato il mio sogno, come ha detto qualcuno, la missione di questi anni.<ref name="antoniodipietro.com_comunicato">[http://www.antoniodipietro.com/2009/03/luigi_de_magistris_in_europa.html Antonio Di Pietro » Blog Archive » Luigi de Magistris in Europa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
Luigi de Magistris rammenta di essere "stato in qualche modo ostacolato" nelle attività di Pubblico Ministero:
{{citazione|che non mi è più possibile esercitare da alcuni mesi. Quello che ancora mi inquieta di più, in questo momento storico, è l'attività di delegittimazione, di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane e in questi anni di accertare i fatti. Da ultimo, quello che è accaduto ai magistrati di Salerno che sono stati o sospesi o esiliati in altre parti del territorio nazionale.<ref name="antoniodipietro.com_comunicato" />}}
 
Luigi de Magistris è stato eletto al Parlamento di Strasburgo durante la tornata europea del 6 e 7 giugno 2009 risultando il secondo candidato più votato d'Italia, dopo [[Silvio Berlusconi]], con 415.646 preferenze. In data 20 luglio [[2009]] è stato eletto presidente della commissione del [[Parlamento europeo]] preposta al controllo del bilancio comunitario.<ref name=presbilancio1/><ref name=presbilancio2/> In occasione dell'anniversario della scomparsa di [[Enrico Berlinguer]], l'ex PM ha più volte mostrato apprezzamenti verso lo stesso, riconoscendosi nei valori e negli ideali portati avanti dall'allora esponente del [[Partito Comunista Italiano]]. Ha anche affermato di essere stato un elettore del [[Partito Comunista Italiano|PCI]].<ref>[http://www.fainotizia.it/2009/04/29/perch%C3%A8-de-magistris-ha-scelto-di-candidarsi-con-litalia-dei-valori-e-non-con-il-pd De Magistris, vecchio compagno del PCI ai tempi di Berlinguer | Fai notizia - il primo sito di giornalismo partecipativo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nonostante avesse dichiarato che una volta eletto avrebbe abbandonato l'attività di magistrato per dedicarsi completamente alla politica, ha chiesto ed ottenuto d'essere messo in aspettativa dal [[Consiglio Superiore della Magistratura]], che gli ha concesso questo provvedimento in data 29 luglio [[2009]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_luglio_28/demagistris_magistratura_ee645c06-7b99-11de-9006-00144f02aabc.shtml Corriere.it - Giustizia, de Magistris in aspettativa]</ref>, suscitando anche critiche in ambienti vicini alla destra.<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=370747&START=0&2col= Travaglio mette la foglia di fico davanti alle bugie dell'Idv]</ref> Luigi de Magistris si è dimesso dalla Magistratura il 19 novembre [[2009]], poco dopo l'insediamento al [[Parlamento europeo]].<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/politica/2009/19-novembre-2009/de-magistris-non-piu-magistrato--1602032418987.shtml ''de Magistris non è più magistrato'' - Corriere Della Sera, 19 novembre 2009]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/20/csm-approvate-le-dimissioni-di-de-magistris.html ''Il plenum del CSM approva le dimissioni di Luigi de Magistris'' - La Repubblica, 20 novembre 2009]</ref>
 
Il 5 novembre [[2010]] si apprende che de Magistris è stato rinviato a giudizio per omissione di atti d'ufficio, relativamente alle indagini sul caso ''Why Not''<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/cronaca/2010/5-novembre-2010/omissione-atti-d-ufficio-de-magistris-giudizio--1804101638032.shtml Omissione di atti d'ufficio, de Magistris a giudizio]</ref>, fatto da cui viene assolto, anche in appello, il 7 febbraio 2014<ref>{{Cita news|url = http://www..com/IGN/Regioni/Campania/?id=3.2.1202281356|titolo = Omissione atti d'ufficio, de Magistris assolto anche in appello|pubblicazione =Adnkronos|data = 7 febbraio 2014|accesso = 8 febbraio 2014}}</ref>. Secondo VoteWatch<ref>[http://votewatch.eu/cx_mep_details.php?euro_parlamentar_id=156 Profilo di Luigi de Magistris su VoteWatch.eu]</ref>, a fine luglio 2011 Luigi de Magistris (con il 68,14% di presenze in seduta plenaria) risulta essere al 709º posto su 733, nella classifica complessiva delle presenze di tutti gli europarlamentari.
La questione è stata evidenziata prima da [[Luisella Costamagna]] e poi da Santanché durante la trasmissione [[Servizio pubblico (programma televisivo)|Servizio Pubblico]] di [[Michele Santoro]] rispettivamente il 4 novembre 2011 ed il 1º novembre 2012, ma de Magistris ha spiegato che il dato in realtà risulta distorto considerando le assenze successive alla candidatura a sindaco di Napoli, dopo la quale non si è più presentato essendo le due cariche incompatibili. Si nota altresì la bassa percentuale di astensionismo nel periodo precedente, dove risulta essere tra gli europarlamentari più presenti, non essendosi mai assentato nel 2009 e quattro volte nel 2010.<ref>[http://www.votewatch.eu/en/luigi-de-magistris.html VoteWatch Europe: European Parliament, Council of the EU<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.napolitoday.it/cronaca/de-magistris-servizio-pubblico-1-novembre-2012.html De Magistris a Servizio Pubblico 1º novembre 2012<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== L'elezione a sindaco di Napoli ===
Nel febbraio [[2011]] si è candidato a sindaco di Napoli per le elezioni comunali di maggio,<ref>[http://www.luigidemagistris.it/ Sito ufficiale della campagna elettorale]</ref> e per questo ha avuto un diverbio con il comico e ispiratore del [[Movimento 5 Stelle]] [[Beppe Grillo]] che aveva supportato la sua candidatura a parlamentare europeo.<ref>[http://www.corriere.it/politica/11_marzo_15/grillo-demagistris-litigano_42f7aad4-4ed9-11e0-9fbe-81b04f5e425c.shtml Corriere.it - Beppe Grillo «scarica» de Magistris]</ref> Sostenuto da [[Italia dei Valori]], [[Federazione della Sinistra]], [[Partito del Sud]] e dalla [[lista civica]] Napoli è Tua, al primo turno elettorale de Magistris è risultato il secondo candidato con il 27,52% delle preferenze, superando [[Mario Morcone]] (candidato del [[Partito Democratico (Italia)|PD]] sostenuto da [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]], attestatosi al 19% delle preferenze) e accedendo con [[Giovanni Lettieri|Gianni Lettieri]] (38,52% - candidato della coalizione di centro-destra) al [[Ballottaggio#Italia|ballottaggio]],<ref name=elezioni>[http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0510490.htm Elezioni comunali 2011], Ministero dell'Interno</ref> nel quale, dopo aver rifiutato l'apparentamento formale con il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]],<ref>[http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/05/20/news/de_magistris_asse_napoli-milano_ci_libereremo_dal_berlusconismo-16504236/index.html?ref=search De Magistris, asse Napoli-Milano. "Ci libereremo dal berlusconismo"], repubblica.it</ref> viene eletto sindaco con il 65,37% dei consensi.<ref name=elezioni/> La proclamazione ufficiale, con conseguente inizio del mandato, ha luogo il 1º giugno [[2011]].<ref>[http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/06/01/news/de_magistris_proclamato_sindaco_penso_a_mio_padre_lo_ringrazio-17072402/ De Magistris proclamato sindaco: "Penso a mio padre: lo ringrazio"], repubblica.it</ref>
In qualità di sindaco di Napoli assume l'incarico di presidente del [[Teatro di San Carlo]], teatro poi commissariato dal Ministero a partire dal gennaio 2014.
 
Una delle prime iniziative da sindaco è stata la trasformazione dell'Azienda Risorse Idriche di Napoli (ARIN) da S.p.A. in soggetto giuridico di diritto pubblico, pur essendo la società già totalmente sotto controllo pubblico<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/06/18/ma-arin-gia-di-fatto-una.html Ma l'Arin è già di fatto una società pubblica], La Repubblica, 18 giugno 2011</ref>. Per ciò che riguarda la raccolta differenziata, il 16 giugno 2011 la nuova giunta ne ha deliberato l'estensione agli interi quartieri di [[Agnano]], [[Capodimonte (Napoli)|Capodimonte]], [[Posillipo]], [[Barra (quartiere di Napoli)|Barra]], [[Ponticelli (quartiere di Napoli)|Ponticelli]] e [[Scampia]]. De Magistris ha promesso che entro un anno Napoli, nei quartieri in cui verrà attivata la raccolta porta a porta, raggiungerà l'obiettivo del 70% di [[raccolta differenziata]]<ref>[http://www.loccidentale.it/node/107246 Forse de Magistris ha fatto qualche promessa di troppo | l'Occidentale<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, mentre a tutto il 2015 ha raggiunto come dato medio il 28%[https://diarionapoletano.wordpress.com/2015/06/05/le-novita-di-asia-i-dati-della-raccolta-differenziata-a-napoli-ed-il-porta-a-porta-nel-centro-antico-a-breve/], ma nei quartieri del porta a porta raggiunge punte del 71%. La raccolta differenziata è stata estesa a tutta la città e si sta avviando il porta a porta, già presente in molti quartieri (Colli Aminei, Chiaiano, Rione Alto, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, Centro Direzionale, Bagnoli, Scampia e Posillipo, Vomero, Arenella, Chiaia, Quartieri Spagnoli, Montesanto, Centro Storico, San Carlo all'Arena.)[http://www.asianapoli.it/raccolta-differenziata] Il New York Times e la stampa americana hanno predetto, con l'elezione di de Magistris, una svolta legalitaria e di sviluppo dell'immagine<ref>[http://www.nytimes.com/2013/01/13/travel/36-hours-in-naples-italy.html?_r=0 36 Hours in Naples sul New York Times][http://urbanpost.it/il-new-york-times-elogia-napoli-e-de-magistriis <!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, mentre altre fonti come l'inviato della guida [[Lonely Planet]] ne hanno sottolineato la disorganizzazione e la sporcizia della città<ref>«Rifiuti e musei aperti a metà»: l'inviato di Lonely Planet boccia Napoli http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/1-aprile-2013/rifiuti-musei-aperti-metal-inviato-lonely-planet-boccia-napoli-212435118002.shtml</ref>.
 
I cambiamenti più importanti per la città durante il suo mandato sono: il risanamento del bilancio comunale in passivo per 1 miliardo e mezzo di euro, la fine dell'emergenza rifiuti, la pedonalizzazione del lungomare e una politica di grandi eventi volta ad incrementare la presenza turistica in città, i 100 km di strade rifatte e il restauro di monumenti, fontane ed edifici storici.
 
Il 1º ottobre 2014 de Magistris viene sospeso per 18 mesi dalla carica di sindaco dal prefetto di Napoli in applicazione degli articoli 10 ed 11 della cosiddetta [[Legge Severino]]<ref>Decreto legislativo 31 dicembre 2012 n. 235 ''Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190''</ref>, a seguito della condanna in primo grado per abuso d'ufficio. Viene reintegrato nella carica il 30 ottobre [[2014]] a seguito della pronuncia del TAR Campania che sospende il provvedimento prefettizio e rimette gli atti alla [[Corte costituzionale]] affinché si pronunci sulla questione di legittimità costituzionale sollevata adducendo alcuni degli argomenti che connotano [[legge Severino#Il dibattito sull'applicazione del d.lgs. 235/2012|il dibattito sull'applicazione del d.lgs. 235/2012]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/30/luigi-de-magistris-tar-blocca-sospensione-invia-gli-atti-corte-costituzionale/1180221/ Luigi de Magistris, il Tar blocca la sospensione. Atti alla Consulta - Il Fatto Quotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nel [[2016]] si ricandida per un secondo mandato appoggiato da 15 liste tra cui [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]], [[Rifondazione Comunista]], [[Federazione dei Verdi|I Verdi]], [[Italia dei Valori]] e [[Possibile]] di [[Pippo Civati]].<ref>[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Amministrative-Roma-Milano-Torino-Napoli-Bologna-6fc8c9db-9ee9-4412-b44a-b73332133fa6.html?refresh_ce AL VIA LA CORSA PER LA POLTRONA DI SINDACO DELLE GRANDI CITTÀ] </ref>
Al primo turno prende il 42% delle preferenze e va al ballottaggio di nuovo contro [[Gianni Lettier]] (24%).
 
=== Il Movimento Arancione ===
Il 12 dicembre [[2012]] de Magistris promuove la fondazione del [[Movimento Arancione]], formazione politica che raccoglie personalità di [[sinistra (politica)|sinistra]] deluse dai [[partito politico|partiti]]. Il [[Movimento Arancione]] intende costruire un polo alternativo al [[centro-sinistra]] insieme alle forze riunite il 1º dicembre [[2012]] nell'assemblea pubblica [[Cambiare si può]]: un gruppo di associazioni e movimenti insieme a [[Italia dei Valori]], [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]], [[Partito dei Comunisti Italiani]] e [[Ecologisti e Reti Civiche - Verdi Europei]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/22/elezioni-arancioni-di-ingroia-alla-prova-delle-liste-divisi-tra-partiti-e-movimenti/453497/ Elezioni, gli “arancioni” di Ingroia alla prova delle liste tra partiti e movimenti - Il Fatto Quotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Il Movimento Arancione sostenne [[Antonio Ingroia]] e la sua lista [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]] alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]].
 
== Procedimenti giudiziari ==
Il 22 luglio 2013, Luigi de Magistris, il [[presidente della giunta regionale]] della [[Campania]] [[Stefano Caldoro]], e il deputato [[Luigi Cesaro]] all'epoca presidente della provincia di Napoli, vengono iscritti nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dell'[[America's Cup]]: le accuse sono di turbativa d'asta (per la scelta del socio privato della società di scopo ACN, costituita per la prima edizione, senza rispettare le procedure di evidenza pubblica) e per abuso d'ufficio (per la trasformazione, avvenuta in occasione della seconda edizione, di ACN da società di scopo in società strumentale permanente).<ref>[http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/americas_cup/notizie/307288.shtml America's Cup, indagati Luigi de Magistris, il presidente Caldoro e Luigi Cesaro]</ref> Il 13 marzo 2015 Luigi de Magistris è stato prosciolto da ogni accusa insieme a Caldoro e Cesaro.
 
Il 25 settembre 2014 è stato condannato insieme a Gioacchino Genchi dal Tribunale di Roma a un anno e tre mesi per abuso d'ufficio (l'accusa era aver violato la [[legge Boato]], la quale stabiliva che per avere un tabulato telefonico di un parlamentare occorreva l'autorizzazione del Parlamento)<ref>[http://www.lastampa.it/2014/09/25/italia/cronache/intercettazioni-a-strascico-condannato-de-magistris-XoXULJHtiaNETD8QCjfyMP/pagina.html ''Intercettazioni a strascico. Condannato de Magistris''], ''[[La Stampa]]'', 25 settembre 2014</ref><ref>[http://napoli.repubblica.it/cronaca/2014/10/01/news/caso_de_magistris_la_sentenza_arrivata_al_prefetto_di_napoli_sospensione_pi_vicina-97076782/?ref=HREA-1 ''Caso de Magistris: la sentenza è arrivata al prefetto di Napoli. Alfano: "Ora la sospensione". Il sindaco: "Salutatemela"''], ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', 1º ottobre 2014</ref>. Nel commentare la notizia, de Magistris ha annunciato che non si sarebbe dimesso da primo cittadino di Napoli mentre i giudici che lo hanno condannato "si dovrebbero guardare allo specchio e vergognarsi. Si dovrebbero dimettere loro"<ref>[http://www.nottecriminale.it/noc/index.php?option=com_k2&view=item&id=6224:de-magistris-sotto-assedio-si-dimettano-i-giudici&Itemid=131# ''De Magistris sotto assedio: si dimettano i giudici''], nottecriminale.it, 26 settembre 2014</ref>.
La condanna è stata tuttavia annullata dalla Corte d'Appello di Roma, che il 21 ottobre 2015 ha assolto con formula piena sia De Magistris sia Genchi da tutte le accuse<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/21/why-not-la-richiesta-del-pg-in-appello-assoluzione-e-prescrizione-per-de-magistris/2149151/ ''Why Not, De Magistris e Genchi assolti dalla Corte d'Appello di Roma. L'ex magistrato resta sindaco di Napoli]</ref>; per effetto dell'assoluzione, De Magistris potrà portare regolarmente a compimento il suo mandato di sindaco sino alla sua scadenza naturale.
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* [[Carlo Vulpio]], ''Roba nostra. Storia di soldi, politica, giustizia nel sistema del malaffare'',con una prefazione di Marco Travaglio, Roma, [[Il Saggiatore (casa editrice)|Il saggiatore]], 2008 ISBN 978-88-428-1541-9.
* [[Antonio Massari]], ''Il caso de Magistris'', con una prefazione di Guido Ruotolo ed una postfazione di [[Sandro Ruotolo]], Reggio Emilia, [[Aliberti Editore]], ISBN 978-88-7424-320-4
* [[Emiliano Morrone]], [[Francesco Saverio Alessio]], ''La società sparente'', con prefazione di [[Gianni Vattimo]] e di [[Angela Napoli]], Pesaro, [[Neftasia Editore]], 2007, ISBN 978-88-6038-017-3.
== Pubblicazioni ==
* ''Giustizia e potere''; a cura di Sergio Nazzaro, Roma, [[Editori Riuniti]], 2009 - ISBN 978-88-6190-072-1.
* ''Assalto al PM. Storia di un cattivo magistrato''; prefazione di [[Marco Travaglio]], Milano, [[Chiarelettere]], 2010 - ISBN 978-88-6190-072-1.
 
== Voci correlate ==
* [[Inchiesta Why Not]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
{{Interprogetto/notizia|Caso de Magistris: domani la decisione del CSM|data=23 ottobre 2007}}
{{Interprogetto/notizia|Caso de Magistris: gli atti dell'inchiesta Why not al Tribunale dei Ministri|data=24 ottobre 2007}}
{{Interprogetto/notizia|Chiesta l'archiviazione per Luigi de Magistris|data=6 giugno 2008}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.demagistris.it|titolo=Sito ufficiale}}
* {{cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/members/public/yourMep/view.do?name=de+magistris&partNumber=1&language=IT&id=97129|titolo=Scheda personale al Parlamento europeo}}
* [[Marco Travaglio]], [http://www.beppegrillo.it/2008/12/passaparola_lun_8/index.html "Scontro finale tra politica e magistratura"], in: ''Passaparola'', [[Beppe Grillo|beppegrillo.it]], 8 dicembre [[2008]]
* {{cita web|url=http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4017|titolo=Unità del fronte antimafia sul coraggioso esempio di Luigi dD Magistris, articolo di Emiliano Morrone}}
* {{cita web|url=http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=3843|titolo=Download gratuito di ''La società sparente'', il libro che racconta del movimento dei giovani calabresi per Luigi de Magistris}}
* {{cita web|http://www.ammazzatecitutti.org/focus/ecco-perch-vogliono-allontanare-luigi-de-magistris-dalla-calabria.php|Cronistoria di Why Not a cura di Aldo Pecora (Ammazzatecitutti)}}
* {{cita web|http://www.radioradicale.it/scheda/231227|Intervista radiofonica a Radio Radicale sulla criminalità organizzata, 17 luglio 2007}}
* [http://video.google.it/videoplay?docid=2998664110907662519&ei=zLWeScvAGYiQ2AL0lfyMDg&q=saladino&hl=it Video intervista di] [[Antonella Grippo]] ad [[Antonio Saladino]] nella trasmissione "PERFIDIA" di [[Telespazio TV]], 29 ottobre [[2007]]
* http://www.criminologia.it/Luigi_De_Magistris/indice.htm
* [[Klauscondicio]]: [http://www.youtube.com/view_play_list?p=B09986D76DC85D3C intervista a Luigi de Magistris], di [[Klaus Davi]], 10 marzo 2009
* [[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]], ([[LA7]]): [http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo&video=25225 De Magistris il nuovo di Pietro], 21 aprile 2009 (Lilli Gruber e Federico Guglia intervistano Luigi de Magistris. In studio anche Stefano Capellini)
* [[Iceberg]], [[Telelombardia]]: [http://www2.telelombardia.it/mplayer-new.php?autostart=1&filename=http://89.96.219.14/antenna3/tgnewshi/dipietro.wmv Di Pietro e de Magistris ospiti ad Iceberg], conduce [[David Parenzo]], 6 aprile 2009
* [http://appinter.csm.it/rassweb/images/rassegne/r290110/PLXVV.tif «Il bel magistrato che sogna di rifondare il Pci»], intervista a de Magistris di Giorgio Cappozzo
* {{cita web|http://www.youdem.tv/doc/214429/torino-napoli-italia.htm|YouDem: Torino, Napoli, Italia. Dibattito tra Luigi de Magistris e Piero Fassino, modera G.Minoli}}
 
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{{EuroparlamentareItaliano
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{{Sindaci delle città capoluogo delle regioni italiane}}
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