Glossario delle frasi fatte e Carrabelle: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati della Florida}}
Questo '''glossario delle frasi fatte''' contiene i modi di dire più frequenti nella [[lingua italiana]].
{{Divisione amministrativa
{{Indice}}
|Nome = Carrabelle
 
|Nome ufficiale = {{en}} Carrabelle, Florida
== Frasi fatte ed espressioni idiomatiche ==
|Panorama =
Nel glossario non sono inclusi i [[proverbio|proverbi]], che sono un particolare tipo di affermazione che cerca di sintetizzare una forma di sapere. [[Eric Partridge]] nel suo ''Dictionary of Clichés'' afferma che, a differenza dei proverbi, i modi di dire non esprimono saggezza popolare, non hanno un significato profondo o morale, ma sono semplicemente frasi "usa-e-getta". Infine, di molti di essi si è perso il significato letterale. Le espressioni idiomatiche sarebbero invece costrutti adattabili secondo il contesto.
|Didascalia =
 
|Bandiera =
Alcuni modi di dire sono comunque di origine proverbiale: ad esempio ''Campa cavallo'' deriva dal proverbio ''Campa cavallo che l'erba cresce'', e sono legati al concetto di [[stereotipo|cliché]].
|Stemma =
 
|Stato = USA
La differenza tra proverbi e frasi fatte può essere sottile. Il presente glossario esclude i proverbi, incluse tutte quelle massime di uso comune che conservano un contenuto: ad esempio, ''[[Tutto è bene quel che finisce bene]]'' ([[William Shakespeare|Shakespeare]]) è stata esclusa in quanto assimilabile a un proverbio: in ogni contesto in cui è usata, infatti, essa esprime sempre lo stesso contenuto (ogni fatto o azione è positiva se ha un esito positivo). Al contrario ''[[Essere o non essere]]'' (ancora Shakespeare) è stata considerata una frase fatta (e non un proverbio), perché è molto spesso usata al di fuori del contesto originario, ed è all'origine di [[calco linguistico|calchi]] e [[parodia|parodie]] che non conservano praticamente traccia del contenuto originale.
|Grado amministrativo = 3
 
|Tipo = ''[[comuni degli Stati Uniti d'America|town]]''
Una creazione usata da pochi parlanti, per esempio una semplice [[metafora]], non è sempre considerabile come un modo di dire affermatosi in una lingua: è invece possibile che si tratti di un semplice fenomeno di [[idiosincrasia]], dunque che venga considerato solo come una creazione individuale. Dato che non esiste un confine netto tra neologismi individuali e modi di dire saldamente ancorati nel sistema di una lingua, non è possibile contare le espressioni idiomatiche presenti in una lingua.
|Divisione amm grado 1 = Florida
 
|Divisione amm grado 2 = Franklin
Se la frase fatta contiene un verbo, nella lista seguente è riportata con il verbo all'infinito (ad esempio, "andare a ramengo"), a meno che la frase rappresenti una frase fatta solo in una determinata forma verbale.
|Voce divisione amm grado 2 = Contea di Franklin (Florida)
 
|Amministratore locale =
== Altri criteri di inclusione ==
|Partito =
* In linea di massima si escludono ''le voci costituite da una parola sola'': in questo caso, più che di frase fatta, si dovrebbe parlare di slittamento di significato di una parola.
|Data elezione =
* Si escludono le frasi che, pur frequentissime nella lingua italiana, ''non mostrano nessuna particolare alterazione retorica o di significato''. Per esempio, l'espressione "in poche parole" è molto usata, ma sarebbe comprensibile anche a chi la sentisse per la prima volta. Invece l'espressione "in parole povere" è già in qualche modo una frase fatta: l'espressione contiene un'alterazione retorica (l'aggettivo "povere" riferito alle "parole") che è tipica di questa espressione.
|Data istituzione =
* Sono escluse anche ''le espressioni idiomatiche dialettali'' e ''le espressioni volgari''.
|Superficie = 12.5
 
|Note superficie =
== 0 - 9 ==
|Abitanti = 2778
* '''[[30 febbraio]] / [[31 febbraio]]'''
|Note abitanti =
:Data impossibile, ma usata in modo scherzoso per dire "mai": ''Quando mi presti la macchina? Il 30 febbraio''.
|Aggiornamento abitanti = 2010
 
|Divisioni confinanti =
== A ==
|Fuso orario = -5
; {{§|A babbo morto|[[A babbo morto]]}}
|Targa =
:Il significato iniziale è di restituire dei soldi senza una data precisa come quando si sarebbe riscossa l'eredità a seguito della morte del padre.
|Nome abitanti =
; {{§|Abbassare la cresta}}
|Patrono =
:È il gesto con cui i [[Gallus gallus|galli]], prima o dopo un combattimento, riconoscono la superiorità dell'avversario. Dal mondo contadino l'espressione ci è arrivata con il senso di "calare le proprie pretese", "riconoscere la propria inferiorità" o anche solo "far (di) meno l'arrogante / non fare tanto l'arrogante".
|Festivo =
; {{§|A bizzeffe|[[A bizzeffe]]}}
|Mappa = Franklin_County_Florida_Incorporated_and_Unincorporated_areas_Carrabelle_Highlighted.svg
:Dall'arabo ''bizzef'', "molto".In grande abbondanza. Equivalente a '''[[a iosa]]''', '''a gogò'''. <ref>Carlo Lapucci, Il dizionario dei modi di dire della lingua italiana, 1ª ed. Milano, Garzanti Ed. - A. Vallardi, 1993, p. 43 </ref>.
|Didascalia mappa =
; {{§|A bocca asciutta}}
}}
:Senza ciò che si prevedeva di ottenere. ''Restare a bocca asciutta''.
'''Carrabelle''' è un comune degli [[Stati Uniti d'America]], situato in [[Florida]], nella [[Contea di Franklin (Florida)|Contea di Franklin]].
; {{§|A bocce ferme / A palle ferme}}
:Come nel gioco delle bocce la distanza dal pallino e di conseguenza i punti si assegnano solo ''a bocce ferme'' appunto, in certe situazioni è bene attendere che gli eventi in corso siano terminati per procedere a una valutazione o a un'ulteriore azione.
; {{§|A botta calda}}
:Nell'immediatezza dell'accadimento.
; {{§|A braccia aperte}}
:In modo accogliente ed affettuoso.
; {{§|A braccio}}
: "Pressappoco" intendendo qualcosa misurato a braccio invece che con il metro. Simile all'espressione "a spanne". Un discorso a braccio, è un discorso non scritto, non preparato. Il modo di dire si ritrova anche nell'espressione '''Parlare a braccio''' che significa pronunciare un discorso senza leggere un testo scritto <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/braccio.shtml ''Coriere.it'']</ref>.
; {{§|A briglia sciolta}}
:Senza freni. Le briglie, nel caso di un cavallo in corsa, rappresentano i freni ed i comandi in generale.
; {{§|A buon mercato}}
:Con poca spesa, a buon prezzo.
; {{§|A calci nel sedere}}
:Senza alcun riguardo.
; {{§|A caldo}}
:Poco dopo l'accaduto, quando se ne ha ancora viva l'emozione. In traumatologia si intende anche il momento in cui avviene il trauma durante l'attività fisica (in cui il corpo e la parte interessata aumentano di calore).
; {{§|A casa mia}}
:Dal mio punto di vista, secondo me.
; {{§|A cazzo di cane}}
:Anche solo '''A [[cazzo]]'''. Espressione attribuita al modo di operare o di essere stata realizzata qualsiasi azione o cosa malfatta <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/cazzo/ ''Vocabolario Treccani'']</ref> <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/cazzo.php ''La Repubblica.it'']</ref>. Ci si riferisce alla particolarità dell'accoppiamento del cane per un'anatomia particolare del suo pene <ref>[http://www.difossombrone.it/consiglidifos/main37accoppiamento.htm ''Accoppiamento del cane''] </ref>. Il modo di dire è pressapoco l'equivalente dell'espressione '''Alla carlona'''.
; {{§|A chiare lettere}}
: Parlare apertamente e chiaramente senza infingimenti. Equivalente italiano del latino '''''apertis verbis''''' <ref>Cicerone, Epistulae ad familiares, 9, 22, 5</ref>
; {{§|A chi tocca?}}
:Chi è il prossimo (di turno, della fila, della lista, nell'ordine del gioco)?
; {{§|A chi tocca non s'ingrugna}}
:Chi è colpito dalla malasorte la deve accettare serenamente <ref>Vocabolario Treccani alla voce "ingrugnare"</ref> <ref>Luca Desiato, ''C'era una volta a Roma: Trilussa'', Mondadori, 2004 p.45</ref> Equivalente a '''Far buon viso a cattivo gioco''' <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/V/viso.shtml ''Corriere.it'']</ref>
; {{§|A colpo d'occhio}}
:Sommariamente, a prima vista.
; {{§|A colpo sicuro}}
:Sapendo di non sbagliare, mossa di cui si conosce l'esito.
; {{§|A corpo morto}}
:Lasciare cadere il proprio corpo senza opporre alcuna resistenza.
; {{§|Acqua cheta}}
:L'espressione proviene da un proverbio: ''L'acqua cheta'' (chieta) ''scava i ponti''. Si definisce ''acqua cheta'' un individuo tranquillo che con costanza è in grado, ''cheto cheto'' cioè senza tanto clamore né in aperta competizione, di eliminare ostacoli in apparenza inamovibili; o, in negativo, chi apparentemente non sembra crear problemi ma a un bel momento potrebbe esser proprio quello che sconvolgerà tutto.
:L'espressione deve parte del suo successo alla commedia ''[[L'acqua cheta]]'' ([[1908]]) di [[Augusto Novelli]].
; {{§|Acqua e sapone}}
:Si dice di una ragazza che non fa uso di altro cosmetico che l'igiene personale per valorizzare la propria bellezza. Ragazza sincera.
; {{§|Acqua in bocca}}
:"Non dire niente, non parlare!" Invito esplicito e complice a non parlare di qualcosa con qualcun altro: rigorosamente come se si dovesse tenere dell'acqua in bocca, cosa impossibile ovviamente se si prende a parlare.
; {{§|A cuore aperto}}
:Sinceramente, senza difese o diffidenze.
; {{§|A cuor leggero}}
:Compiere qualcosa superficialmente, senza pensare alle conseguenze.
; {{§|A denti asciutti}}
:A digiuno.
; {{§|A denti stretti}}
:Nelle espressioni «una risata a denti stretti», «ridere a denti stretti», detto del ridere procurato da qualcosa che comunque produce anche una certa amarezza e quindi non permette di godere pienamente dell'aspetto [[Ironia|ironico]]. Altro significato è quello di cercare di ottenere qualcosa anche con grande sforzo.
; {{§|Addio ai monti|[[Addio ai monti]]}}
:Saluto commosso, doloroso e definitivo a qualcosa cui si è affezionatamente legati. L'espressione deriva da un brano iniziale del capitolo VIII de ''[[I promessi sposi]]'' di [[Alessandro Manzoni]] nel quale Lucia, per sfuggire agli uomini mandati da Don Rodrigo per essere rapita, è costretta a lasciare il suo paese, cosa che non aveva mai fatto prima nella sua vita, e, attraverso i suoi pensieri appuntati su carta, scrive: «''Addio|monti sorgenti dall'acque-ed elevati al cielo/cime inuguali/note a chi è cresciuto tra voi/e impresse nella sua mente/non meno che l'aspetto de' suoi familiari''».
; {{§|A Dio piacendo}}
:"Sperando che vada tutto bene".
; {{§|A dirotto}}
:Dal [[lingua latina|latino]] ''dirŭptus'', participio passato di ''dirŭmpĕre'' (dirompere). Si dice relativamente a quando piove abbondantemente o a un pianto irrefrenabile <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/dirotto/ ''Vocabolario Treccani'']</ref>.
; {{§|Ad ogni morte di Papa|[[Ogni morte di papa|Ad ogni morte di Papa]]}}
:"Molto raramente". La morte di un Papa è considerata un evento relativamente raro. Ad esempio: ''In Sicilia nevica a ogni morte di Papa''; in Sicilia nevica molto raramente.
; {{§|A doppio taglio}}
:Qualcosa che ha degli effetti nocivi anche per chi la compie per suo interesse.
; {{§|Affari di Maria Cazzetta (Gli)}}
: L'espressione si riferisce a un comportamento che vuole essere astuto ma che si rivela alla fine fallimentare <ref>[http://linguai.altervista.org/lorigine-di-maria-cazzetta/ Chiara Taddei (2015)]</ref>
; {{§|Affé di Bacco}}
:A fede di Bacco. Si invocava simbolicamente il dio Bacco come testimone senza tema di smentita per garantire che in una locanda si mangiava e si beveva bene.
; {{§|A fior d'acqua}}
:Molto vicino alla superficie dell'acqua. Qui "fiore" - forse per traslato dal fiore come parte più alta della pianta - indica la superficie di un oggetto (anche liquido) o comunque la sua porzione vicina alla superficie stessa. Cfr. "affiorare" per "emergere". Un altro esempio è la voce successiva "a fior di pelle", o anche "fior di latte" per indicare la panna che, come è noto, galleggia sul latte grazie alla sua minore densità.
; {{§|A fior di pelle}}
:Molto vicino alla superficie della pelle, epidermico. ''Un'impressione a fior di pelle'' "Un'impressione immediata, istintiva, epidermica". ''Avere i nervi a fior di pelle'' "Essere molto sensibili, suscettibili".
; {{§|Affilare le armi}}
:Prepararsi a uno scontro.
; {{§|A fondo perduto}}
:Senza dover restituire l'investimento iniziale.
; {{§|A freddo}}
:A distanza di tempo, quando gli animi si sono calmati.
; {{§|A frotte}}
:"In gruppi" quindi "abbondantemente". Detto originariamente di persone. ''I bambini escono di scuola a frotte''.
; {{§|Agli sgoccioli}}
:Vicino al termine, agli ultimi istanti, alle ultime risorse.
; {{§|A gogò}}
:"in grandi quantità, a profusione". Dal raddoppiamento della sillaba iniziale dell'antico termine francese ''gogue'' che significa "divertimento". <ref>''Vocabolario Treccani'' alla voce "gogo"</ref>
; {{§|A guisa di barone}}
: Agire in modo vile, malvagio. <ref>''Dizionario filosofico-pratico della lingua italiana compilato da Vincenzo Tuzzi'', Volume 1, coi tipi della Minerva, 1837</ref>.
; {{§|Alla carlona}}
:Così nei poemi cavallereschi era narrato il modo di agire rozzo e grossolano di [[Carlo Magno]] che nel [[teatro rinascimentale]] veniva descritto come confusionario e arruffone <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/carlona.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
; {{§|A lume di naso}}
:Intuire qualcosa senza dati sicuri come se si usasse solo l'odorato. Una misurazione fatta in modo sommario, "a spanne". <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/N/naso.shtml ''Corriere.it'']</ref>
; {{§|A mal partito}}
:Ridotto male, in difficoltà come chi si ritrova a far parte di un partito perdente <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/partito.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
; {{§|A muso duro}}'''
:In modo duro e deciso.
; {{§|A naso}}
:Intuitivamente.
; {{§|Anche l'occhio vuole la sua parte}}
:Alle qualità possedute da un oggetto va aggiunto anche un bell'aspetto <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/V/volere.php ''Repubblica.it'']</ref>.
; {{§|A pelle}}
:Ad una prima impressione.
; {{§|A iosa|[[A iosa]]}}
:"In grande abbondanza, un'infinità". Secondo il Vocabolario Etimologico di Pianigiani da "chiosa", nel significato passato di "monetina", in grado quindi di acquistare solo cose di cui c'era abbondanza; oppure, attraverso il provenzale, dal "gaudium" latino. Secondo l'Etimologico DELI di Cortelazzo-Zolli l'origine è tuttora da ritenersi ignota. In alcune parti del Nord Italia si usa, in alternativa, l'espressione "a ioia".
; {{§|Ai posteri l'ardua sentenza}}
:Su certi argomenti, oggi troppo controversi, toccherà ai posteri pronunciarsi. La frase celebre è tratta da due versi de ''[[Il cinque maggio]]'', il componimento poetico più celebre di [[Alessandro Manzoni]]. Il giudizio che Manzoni rimanda ai posteri è quello sulla vita di [[Napoleone Bonaparte]]: ''Fu vera gloria?''
; {{§|[[Ai tempi che Berta filava]]}}
:Ai tempi antichi. La Berta in questione è [[Bertrada di Laon|Berta la piedona]], moglie di [[Pipino il Breve]] e madre di [[Carlo Magno]], beata e patrona delle filatrici.<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/94440 Beata Bertrada di Laon<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita libro | titolo = I Reali di Francia |altri= a cura di Giuseppe Vandelli e Giovanni Gambarin | editore = Giuseppe Laterza & Figli Tipografi-Editori-Librai | città = Bari | anno = 1947| nome = Andrea | cognome = Andrea da Barberino | wkautore = Andrea da Barberino}}
* {{cita libro | curatore = Monica Quartu ed Elena Rossi | capitolo = Berta - ai tempi che Berta filava |collana= Dizionario dei modi di dire della lingua italiana | editore = Hoepli | url = http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/berta.shtml | accesso = 21 marzo 2016 | anno = 2012 | isbn = 978-88-203-5126-7}}</ref>
; {{§|Ai tempi di Carlo Codega}}
:In un tempo vecchio e sorpassato. Espressione tipica della zona di [[Milano]].
In [[Veneto]] invece si dice «Ai tempi di Marco Caco».
A [[Sassari]] si parla di «Anno 3».
; {{§|Al dente}}
:Il modo di dire indica il grado di cottura di riso e pasta, quando non sono interamente cotti o comunque sono ancora caratterizzati da una certa compattezza.
; {{§|Al di là del bene e del male}}
:L'[[Al di là del bene e del male|omonima opera]] di [[Friedrich Nietzsche]] ([[1886]]) era una requisitoria contro i sistemi filosofici dominanti. L'omonimo film di [[Liliana Cavani]] ([[1977]]) era a sua volta ispirato alla tormentata [[biografia]] di Nietzsche. Oggi a volte si definisce ''al di là del bene e del male'' un'opera d'ingegno (libro, film, opera d'arte, ecc. ), talmente bella (o brutta) da meritare una categoria a sé, fuori dai canoni artistici codificati; oppure un personaggio pubblico talmente celebre da far "saltare" le abituali convenzioni morali (''Xxx è ormai al di là del bene e del male'', etc).
; {{§|Al di sopra di ogni sospetto}}
:Insospettabile
; {{§|Alla bell'e meglio}}
:In maniera approssimativa.
; {{§|Alla buona}}
:Senza particolare puntiglio o precisione.
; {{§|Alla buon'ora}}
:Con ampio ritardo, in senso ironico.
; {{§|Alla bersagliera}}
:Letteralmente "di corsa". Frase resa famosa nel film [[Fantozzi contro tutti]], con il protagonista alle prese con una bicicletta.
; {{§|Alla carlona}}
:Significa "alla buona", "senza pretese", "senza cura". Il "re Carlone" dei poemi cavallereschi è in realtà [[Carlo Magno]], che anche dopo l'incoronazione a [[Sacro Romano Impero|Sacro Romano Imperatore]] non rinunciò mai alle sue abitudini e ai suoi abiti un po' grossolani. Il modo di dire è attestato nella [[storia della letteratura italiana|letteratura italiana]] sin dal [[1400]] (ad esempio, in [[Pietro Aretino]]).
; {{§|All'acqua di rose}}
:"Eccessivamente diluito, di debole effetto". Ad es.: ''Un farmaco all'acqua di rose'': un farmaco blando o che non ha sortito l'effetto desiderato. Si dice anche di una situazione che si presenta senza difficoltà.
; {{§|Alla fine della fiera}}
:In sostanza, in ultima analisi.
; {{§|Alla fine della giostra}}
:Alla resa dei conti.
; {{§|Alla garibaldina}}
:Compiere un'azione ''alla garibaldina'' significa intraprenderla senza troppe cautele, d'impeto, con avventatezza e slancio temerario. L'espressione è un chiaro riferimento ai metodi di combattimento usati da [[Giuseppe Garibaldi]], e in particolare alla [[Spedizione dei Mille]].
; {{§|Alla grande}}
:Magnificamente.
; {{§|All'americana}}
:Si dice di cosa fatta in grande stile, oppure in un modo inusuale o con gusto grossolano.
; {{§|All'arma bianca}}
:Nelle battaglie campali era l'ordine impartito ai soldati per continuare a combattere con le spade o le baionette una volta che avevano terminato le munizioni dei loro fucili. Le armi da taglio o da punta (pugnali, spade, baionette), sono dette ''armi bianche''. È un calco (medievale?) dal germanico ''blanch'' (tedesco moderno ''blank''), che significava anche "splendente": si tratta di armi metalliche, che quindi scintillano al sole.
:A volte l'espressione viene usata, con una sfumatura vagamente [[parodia|parodistica]], per indicare uno scontro dialettico molto acceso tra due persone: una variante altrettanto diffusa è [[#alla baionetta|alla baionetta]].
; {{§|All'impronta}}
:Improvvisando. Si dice di "traduzione all'impronta" quando non si usa il vocabolario <ref>[http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/I/impronta_2.aspx?query=impronta+(2) ''Dizionario Italiano'']</ref>.
; {{§|Alla romana|[[Alla romana]]}}
:Viene così definita la modalità di dividere una spesa in parti uguali fra tutti i partecipanti, senza tener conto dell'effettiva fruizione di ciascuno di loro.
; {{§|alla viva il parroco|Alla "viva il parroco"}}
:In maniera approssimativa o plateale, alla buona
; {{§|Alle perse}}
:Quando tutto è perduto, come ultima opzione.
; {{§|Alle prime armi}}
:Si dice di persona con poca esperienza. Probabilmente deriva dall'ambiente militare.
; {{§|Al passo coi tempi}}
:"Stare al passo coi tempi" significa conoscere e usare i mezzi, le soluzioni, più aggiornati.
; {{§|[[Alto papavero|Alti papaveri]]}}, derivata da un aneddoto riportato da [[Tito Livio]]: ''Ibi inambulans tacitus summa papauerum capita dicitur baculo decussisse''
:Persone importanti, generalmente in ambito militare o politico.
; {{§|Altro che storie}}
:Locuzione che intende sottolineare ed [[enfasi|enfatizzare]] la verità di un'opinione o di un fatto contestato. La parola ''storie'' caratterizza i possibili dissensi come fatti inventati oppure scuse. Es.: «Ma che c'entrava esser poveri? È che erano sudici, altro che storie!» (''[[La ragazza di Bube (romanzo)|La ragazza di Bube]]'').
; {{§|Altro giro altra corsa}}
:Indica in modo ironico una ripetitività quasi ossessiva di una certa azione, specie se giocoforza dopo un primo iter infruttuoso. Deriva dall'espressione usata dai giostrai nei [[luna park]].
; {{§|Alzare i tacchi / Ritirarsi in buon ordine}}
:Andare via. S'usano dire più spesso quando si tratta di una situazione critica in cui conviene farlo, come di mezza fuga, mezza sconfitta, ritirata strategica.
; {{§|Alzare il gomito}}
:Bere oltre misura (alcoolici), perché solo alzando il gomito un ubriaco riesce ancora a svuotare il bicchiere.
; {{§|A memoria d'uomo}}
:A quanto si ricorda, da sempre.
; {{§|Amico del giaguaro}}
:Amico del tuo nemico. “Nasce da una barzelletta che racconta di un presunto cacciatore di giaguari, al quale un amico ricorda tutte le difficoltà che potrebbe incontrare. Alla fine l'uomo chiede all'altro se sia più amico del giaguaro che suo. Significa mettere in dubbio la lealtà di un amico che, secondo noi, solleva troppe obiezioni. Nel parlare comune è entrata grazie al varietà televisivo L'amico del giaguaro condotto da Corrado e trasmesso su Raiuno dal 1961 al 1964, che a sua volta faceva riferimento al titolo di un film del 1958 nel quale recitava Walter Chiari.”
; {{§|Ammazzare il tempo}}
:Trovare espedienti per passare il tempo, in un modo o nell'altro.
; {{§|Ammesso e non concesso}}
:Supposto, per il momento, che le cose stiano così, pur senza riconoscerlo in via definitiva.
; {{§|[[Anatra zoppa]]}}'''
:Chi è costretto dalle circostanze ad usare in modo limitato il potere politico.
; {{§|Anche le pulci hanno la tosse}}'''
:Riferito a personaggi di così scarsa importanza che non ci si aspetterebbe che vogliano dire la loro
; {{§|Ancora di salvezza}}'''
:Ultima possibilità, espediente o persona cui ricorrere in una situazione disperata. Deriva dal nome dato in ambito navale all'ancora di riserva.
; {{§|Andare agli alberi pizzuti}}'''
:Equivale a "morire" cioè andare al cimitero dove di solito sono piantati cipressi <ref>[http://dizio.org/it/andare-agli-alberi-pizzuti ''Dizionario'']</ref>
; {{§|Andare a babboriveggoli (o babboriveggioli)}}
:Morire. Usato principalmente in [[Toscana]], è composta da ''babbo'' e ''riveggo'' (o ''riveggio''), cioè ''rivedere'', con la terminazione ''-oli'', solito di alcuni toponimi toscani, col significato di ''andare a rivedere il padre'', cioè i defunti.
; {{§|Andare a braccetto}}'''
:Andare d'accordo.
; {{§|Andare a caccia di farfalle}}'''
:Sprecare inutilmente il proprio tempo. Similmente '''Cercar farfalle sotto l'arco di Tito''' nel senso di dedicare il proprio interesse alle farfalle invece di ammirare la maestosità del monumento romano <ref>«chi le farfalle cerca sotto l’arco di Tito?» ([[Giosuè Carducci]], ''Delle Odi Barbare'', Libro I, ''Roma'' v.4)</ref>. <ref>«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l'arco di Tito?» ([[Discorso di Benito Mussolini del 3 gennaio 1925|Discorso sul delitto Matteotti pronunciato da Benito Mussolini alla Camera dei Deputati il 3 gennaio 1925]])</ref>
; {{§|Andare a Canossa|[[Andare a Canossa]]}}
:La frase significa "umiliarsi, ammettere di avere sbagliato". A [[Canossa]], nell'inverno del [[1077]], l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] attese per tre giorni e tre notti, scalzo e vestito solo di un [[saio]], di essere ricevuto e perdonato dal [[Papa Gregorio VII]]. Ma il conflitto tra i due (la [[lotta per le investiture]]) era destinato a riaprirsi di lì a poco.
; {{§|Andare a dama}}
:Arrivare all'obiettivo prefissato.
; {{§|Andare / cascare a fagiolo}}
:Capitare a proposito, al posto e al momento giusto.
; {{§|Andare a farsi benedire}}
:Frase usata nell'abbandonare ciò che si sta compiendo senza aver ottenuto nulla. La [[benedizione]] è un atto per richiedere un intervento divino. Quando non si ha più speranza d'ottenere ciò che ci si aspetta, l'unica possibilità è attendersi un [[miracolo]].
; {{§|Andare a gambe all'aria}}
:Fallire (in genere in termini finanziari)
; {{§|Andare a gonfie vele}}
:L'espressione marinaresca, che significa "navigare sfruttando tutte la forza del vento", è passata nell'italiano colloquiale, dove viene adoperata per descrivere una situazione in cui tutto sta andando per il meglio.
:La locuzione deriva forse dall'analoga espressione latina ''pleno velo'', usata per esempio da [[Publio Virgilio Marone]] nell'[[Eneide]] (libro I verso 401).
:Di significato simile sono frasi come andare a vele spiegate o con il vento in poppa.
; {{§|Andare a letto con le galline}}
:Le galline, come molti animali diurni, seguono il sole. Andare a letto con le galline significa dunque andare a dormire molto presto.
; '''{{§|Andare alla ventura}}'''
:Mettersi in viaggio senza una meta prefissata pronti ad incontrare ogni tipo d'incognita.
; '''{{§|Andare a naso}}'''
:Fare qualcosa seguendo il proprio intuito.
; '''{{§|Andare a monte}}'''
:Fallire.
; '''{{§|Andare a nozze}}'''
:Andar bene con o in una determinata situazione.
; '''{{§|Andare a pallino}}'''
:Andare a genio.
:Non avere esito positivo.
; '''{{§|Andare a parare}}'''
; '''{{§|Andare a Patrasso}}'''
:Morire. Errata traduzione dal latino ''ire ad patres'', cioè ricongiungersi cogli antenati <ref>.[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/patrasso.shtml ''Corriere.it'']</ref>
; {{§|Andare a pennello}}
:"Star bene indosso". Di abiti che sembrano esser stati dipinti sulla persona che l'indosssa. Si dice anche di qualunque oggetto adoperabile a proprio uso <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pennello.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
; {{§|Andare a quel paese}}
:Si manda "a quel paese" una persona che ci ha fatto arrabbiare. L'invito ad allontanarsi è un [[eufemismo]], che sostituisce espressioni più forti come ''Andare al diavolo, all'inferno, in malora'' o più volgari come ''Andare a fare in culo''. Celebre è la canzone "E va" interpretata da Alberto Sordi, il cui incipit recita, in romanesco: "Te c'hanno mai mannato...a quer paese??!! Sapessi quanta gente che ce sta!!".
; {{§|Andare a ramengo}}
:Significa perdersi, fallire nei propri scopi. Deriva verosimilmente dalla forma poetica "andare ramingo" (solo, senza una meta, allontanato da tutti, povero e disperato) ereditata probabilmente dall'italiano volgare dell'[[Alto Medioevo]]. Potrebbe anche derivare dal nome del comune in provincia di Asti [[Aramengo]] dove pare esistessero delle carceri che ospitavano le persone insolventi o che avevano fatto bancarotta.
; {{§|Andare a rotoli}}
:Si dice di situazioni, eventi, che "precipitano": vanno irrecuperabilmente male: "Tutto andava a rotoli".
; {{§|Andare a vedere}}
:Tecnica di indagine mirata alla verifica reiterata dello storico.
; {{§|Andare a zonzo}}
:Non si conosce esattamente l'origine etimologica della parola "zonzo", che alcuni vorrebbero derivata dal suono che emettono le mosche durante il loro volo notoriamente irregolare ed imprevedibile. Dovrebbe quindi essere solo una forma [[onomatopea|onomatopeica]]. Altri lo ipotizzano da "gironzolare" (letteralmente "farsi dei giretti", ma che suona anche "ronzare in giro"). In ogni caso, ha il significato di "girare senza meta", anche solo per divertimento.
; {{§|Andare buca / buco}}
:Fallire, non riuscire in qualcosa.
; {{§|Andare controcorrente}}
:Essere anticonformisti e diversi dalla massa.
; {{§|Andare dietro alle chimere}}
:Illudersi di qualcosa di irrealizzabile.
; {{§|Andare in bianco}}
:Significa non raggiungere lo scopo, non ottenere quanto sperato.
:Un pescatore che torna a casa senza pesci "è andato in bianco".
:Un giovanotto che sperava di conquistare una ragazza, ma non conclude nulla... è "andato in bianco".
; {{§|Andare in briciole}}
:Disintegrarsi riducendosi in minuscoli pezzi.
; {{§|Andare in brodo di giuggiole}}
:Manifestare grande felicità. In origine ''andare in brodo (o broda) di succiole'': le giuggiole, ossia il frutto del [[ziziphus jujuba|giuggiolo]] presero il posto delle ''succiole'', cioè le castagne lessate con la buccia. L'espressione deriva dalla bontà di codesti frutti e quindi dal piacere che ne deriva consumarli.
; {{§|Andare in cavalleria}}
:Si dice di un conto che non verrà mai più saldato, un pagamento che non verrà più eseguito, e per estensione un'operazione prevista ma senza più riscontro.
; {{§|Andare in rosso}}
:Significa "rimanere senza soldi, sforare il budget". Il "rosso" è un chiaro riferimento al conto bancario. Similare "Essere al verde".
; {{§|Andare (finire) in vacca}}
:Si dice di qualcosa che va a finire male.
; {{§|Andare (filare) liscio}}
:Procedere regolarmente, senza intoppi.
; {{§|Andare nel pallone}} / Andare in palla
:Restare confusi dalle troppe sollecitazioni (come quelle subite da un pallone da calcio durante un incontro).
; {{§|Andare per il sottile}}
:Usata come negazione, che non va tanto delicatamente alla questione, ma ci arriva in modo crudo e schietto.
; {{§|Andare per la maggiore}}
:Essere alla moda.
; {{§|Andare storto}} / {{§|Non andare per il verso giusto}}
:Procedere o concludersi non positivamente.
; {{§|Andarci pesante}}'''
:Esagerare nell'uso di qualcosa.
; {{§|Andarsene alla chetichella}}
:Andarsene di nascosto, senza far rumore.
; {{§|Animale da palcoscenico}}
:Lo si dice di un cantante o di un attore estremamente a suo agio ed espressivo sul palcoscenico.
; {{§|Annessi e connessi}}
:Ciò che si collega a qualcosa.
; {{§|Anzi che no}}
:Piuttosto, alquanto.
; {{§|A occhio e croce|A occhio e croce}}
:All'incirca, più o meno.
; {{§|A ogni piè sospinto}}
:Dappertutto, in ogni dove. In continuazione.
; {{§|A onor del vero}} / {{§|A voler essere obiettivi}} / {{§|Per dirla tutta}}
:In realtà; volendo richiamare altri dati di fatto.
; {{§|A palla}}
:Al massimo delle capacità o velocità, tipico del centro [[Italia]].
; {{§|A piede libero|[[A piede libero]]}}
: Senza vincoli - senza catena e palla di ferro o di piombo al piede - come avevano i carcerati in passato
; {{§|A più non posso}}
:Indica una quantità enorme.
; {{§|Appendere il cappello al chiodo}}
:Comportamento da parassita di chi si fa mantenere approfittando di un legame affettivo con qualcuno. L'origine dell'espressione sembra risalire all'aneddoto di un tale che per motivi economici vendette la propria casa riservandosi la proprietà di un chiodo conficcato in una parete. Quando questi volle ricomprarla gli fu chiesto un prezzo eccessivo ed allora ogni giorno egli si recava nella casa per appendere il cappello a quel suo chiodo sino a quando i proprietari esasperati gliela rivendettero a buon prezzo <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/chiodo.shtml#2 ''Corriere.it''] </ref>.
; {{§|Appendere (le scarpe) al chiodo}}
:L'espressione, usata spesso in ambito sportivo, significa "ritirarsi dall'attività agonistica". Può essere anche estesa al membro di una qualsiasi categoria professionale che decida di ritirarsi. Le "scarpe" in questi casi sono sostituite da un analogo "ferro del mestiere"; ad esempio, un ciclista appenderà la bicicletta al chiodo; un pattinatore appenderà i pattini; ecc.
; {{§|apprendista stregone|[[L'apprendista stregone (ballata)|Apprendista stregone]]}}
:Si dice di una persona irresponsabile, che facendo uso di strumenti o sistemi che non sa maneggiare, rischia di causare danni irreversibili.
; {{§|Apriti, cielo!}}
: Esclamazione che commenta in maniera critica l'inizio di un evento concitato.
; {{§|A quattro ganasce}}
:Divorare.
; {{§|A quattro palmenti}}
:Si usa per indicare un modo di mangiare veloce e ingordo, sinonimo di abbuffarsi. "Palmento" è un sinonimo di "macina", come quelle usate nei mulini. Quindi triturare in grande quantità, come quattro macine.
; {{§|A ragion veduta}}
:Locuzione avverbiale. "Dopo averne conosciute le ragioni" quindi "oculatamente, opportunamente".
; {{§|Argento vivo}}
:L'argento vivo è il [[mercurio (elemento chimico)|mercurio]], che ha il colore uguale all'argento, ma è liquido. Si dice di persone che hanno una vitalità eccezionale: "Ha l'argento vivo addosso!"
; {{§|Aria fritta}}
:Lo si dice di un'idea, un progetto, un discorso, inconcludente, evanescente, privo di sostanza e fondamento.
; {{§|Armata Brancaleone}}
:Un'accozzaglia eterogenea di persone. L'espressione ha origine con [[L'armata Brancaleone|omonimo film]] di [[Mario Monicelli]] ([[1966]]).
; {{§|[[Armiamoci e partite]]}}
:L'esortazione ironica si riferisce a chi non ha il coraggio di agire in prima persona e preferisce mandare avanti gli altri. La frase, una chiara [[parodia]] dello stile militaresco e in particolare [[benito Mussolini|mussoliniano]]. È pronunciata, ad esempio, da [[Totò]] nel film ''[[Totò contro Maciste]]'' ([[1962]]). Nel [[1971]] diventa anche il titolo di un film di [[Franco Franchi]] e [[Ciccio Ingrassia]].
; {{§|A rotta di collo}}
:Riferito quasi sempre a una corsa, anche in senso [[metafora|metaforico]], magari lungo un pendio, di un soggetto talmente veloce da rischiare di rompersi il collo in caso di caduta. "Rotta" è una forma antica per "rottura" ricavata direttamente dal participio passato di ''rompere''.
; {{§|Arrampicarsi sui vetri / sugli specchi}}
:"Sforzarsi invano di argomentare l'impossibile". Vetri e specchi, essendo molto lisci, non lasciano alcun appiglio.
; {{§|Arriva la cavalleria}}
:Simile all'espressione [[#arrivano i nostri|arrivano i nostri]].
; {{§|Arrivano i nostri}}
:Si dice solitamente quando arriva qualcuno in soccorso di chi è in difficoltà. La frase ha origine dai classici [[western#Film western|film western]], nei quali il provvidenziale arrivo della cavalleria salvava i protagonisti da morte certa.
; {{§|Ascesa e caduta}}
:Simile all'espressione "vita morte e miracoli".
; {{§|Asilo Mariuccia|[[Asilo Mariuccia]]}}
:Detto di una situazione in cui molti si comportano in modo infantile; prende il nome da un istituto tuttora esistente a Milano (che però non è un asilo infantile).
; {{§|[[Asino di Buridano]]}}
:Uno che non sa scegliere e rimane fisso nell'indecisione tra due opportunità ugualmente allettanti.
; {{§|Aspetta e spera}}
:''Faccetta Nera / Bell'abissina / Aspetta e spera / Che già l'ora s'avvicina! / Quando staremo / Vicino a te / Noi ti daremo / Un'altra legge e un altro re!''.
:La più conosciuta canzonetta coloniale del [[fascismo|regime fascista]] (scritta nel [[1935]] da Renato Micheli) ha dato vita a un'espressione che conserva ben poco del suo significato originario. Equivale al più usato [[#C|campa cavallo]].
; {{§|Aspettando Godot|[[Aspettando Godot]]}}
:Il titolo della famosa opera di [[Samuel Beckett]] ha assunto il significato di aspettare qualcosa che non arriva, e che chi l'aspetta non fa niente per far sì che ciò avvenga.
; {{§|A spizzichi e bocconi}}
:L'esecuzione di un'azione realizzata di malavoglia, irregolarmente, poco alla volta <ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/a-spizzichi-e-bocconi ''Il nuovo De Mauro'']</ref>
; {{§|A spron battuto}}
:Letteralmente "Pungolando ripetutamente con lo sperone". Quindi "Forzando l'andatura, a tutt'andare"
; {{§|[[Assalto alla diligenza]]}}
:Attacco, anche metaforico, condotto con forze soverchianti ed in modo violento e disordinato, a un bersaglio di valore. Trae origine dagli stereotipi dei [[western#Film western|film western]], nei quali le diligenze, che viaggiano regolarmente isolate e poco difese in territori ostili, sono attaccate o prese in imboscata da bande di fuorilegge. Per estensione quindi qualsiasi azione condotta con queste modalità. Diverso da "sparare sulla croce rossa" per l'implicita connotazione di bottino possibile nei beni trasportati dalla diligenza.
; {{§|Asso nella manica}}
:Avere una soluzione vincente ancora non svelata ma soprattutto molto inaspettata. L'asso, infatti, in parecchi giochi di carte è la carta con il maggior valore. In passato i bari erano soliti nascondere un asso all'interno delle maniche per barare in maniera più nascosta.
; {{§|A stecchetto}}
:Con poco cibo, a dieta. ''Mi ha lasciato a stecchetto'' "Mi ha offerto un magro pasto".
; {{§|Astratti furori}}
:''Io ero, quell'inverno, in preda ad astratti furori. Non dirò quali, non di questo mi sono messo a raccontare. Ma bisogna dica ch'erano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto. '' Il celebre [[incipit]] del romanzo [[Conversazione in Sicilia]] di [[Elio Vittorini]] ha dato vita a una formula molto usata nella lingua italiana. Essere in preda ad astratti furori può significare perdersi in ragionamenti eccessivamente complessi; oppure (secondo un'interpretazione più prossima a quella del testo di Vittorini), ripiegarsi in una contemplazione indignata dei problemi concreti della società, senza individuare un modo per risolverli. Il richiamo agli "''eroici furori''", contenuto nella frase di Vittorini, vale come riferimento al titolo di un'opera di [[Giordano Bruno]], ''De gli eroici furori'' (Londra, 1585).
; {{§|A tarallucci e vino}}
: Una questione che sembrava dovesse portare a gravi conseguenze alla fine si risolve in tutt'altro modo con la complicità degli interessati a trascurarla e ridimensionarla. <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/tarallo/ ''Vocabolario Treccani]</ref>
; {{§|Attaccare bottone}}
:Incominciare in modo improvvisato una conversazione con una persona sconosciuta, spesso usata per indicare l'uomo che ci prova con una donna.
; {{§|Attaccarsi al tram}}
:L'espressione trova la sua origine nella possibilità per i passeggeri dei più lenti [[tram]] del passato di viaggiare, in ogni caso più scomodamente, restando aggrappati alle strutture esterne, specialmente avendolo "preso al volo", giunti che già partiva o in un passaggio a bassa velocità del mezzo (al tempo operazione consentita): va intesa come la risposta spregiativa di chi invece un posto regolare era riuscito a raggiungerlo ("E io? / C'è posto anche per me?" "E tu ti attacchi / Adesso ti attacchi").
:Oggi l'espressione è utilizzata in senso figurato per indicare la situazione di chi si vede costretto a rinunciare a un obiettivo, per non aver raggiunto le condizioni necessarie a ottenerlo (per esempio, chi è arrivato fuori tempo massimo a un impegno e vi deve rinunciare o perde il proprio turno o ne viene escluso). Equivale a "scordarselo" / "ormai poterselo dimenticare" ecc.
; {{§|Attrazione fatale}}
:Un rapporto sentimentale - di norma extraconiugale - vissuto con intensità tale da risultare morboso, viene spesso definito nel lessico [[giornale|giornalistico]] "attrazione fatale". Il riferimento è a un [[film]] di successo del [[1988]], ''Fatal Attraction'' (''[[Attrazione fatale]]'' nella versione italiana), girato da [[Adrian Lyne]] e interpretato da [[Michael Douglas]] e [[Glenn Close]].
; {{§|A tutta birra}}
:"A tutta velocità". Deriva probabilmente da una traduzione errata dell'espressione francese ''à toute bride'' ("a tutta briglia").
; {{§|A tutto c'è rimedio meno che alla morte}}
:«Orbene, a tutto c'è rimedio meno che alla morte, sotto il giogo della quale tutti si deve passare,...» <ref>[http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=7b8b [[Miguel Cervantes]]]</ref>
; {{§|A tutto gas}}
:Variante (più corretta) di [[#a tutta birra|a tutta birra]].
; {{§|A tutto spiano}}
:Senza limiti di sorta. Lo [[spiano]] era la misura della quantità del grano assegnata ai fornai per la panificazione: se non c'erano carestie o particolari scarsità del prodotto la quantità erogata con profusione era appunto quella a "tutto spiano", mentre in caso contrario veniva ridotta a mezzo spiano o anche di meno.
; {{§|[[A ufo]]}}
:A ufo,o '''auffo''' o '''auffa''', significa "senza pagare", in origine in forza di una disposizione superiore, oggi generalmente con una connotazione negativa come ad esempio per una privilegio percepito come arbitraria. Ad esempio: "Quello scroccone viene sempre a mangiare a ufo". Deriva dalla storpiatura dell'acronimo latino A.U.F., ''Ad Usum Fabricae'' ("Per essere utilizzato nella fabbrica", sottinteso di S. Pietro), che veniva scritto su carri e barche che trasportavano materiali per la costruzione della basilica e per questo esentati da ogni tipo di tassa.
; {{§|A un bel momento}}
:Un certo momento, ma senza preavviso ovvero arbitrariamente.
; {{§|A un palmo dal naso}}
:"Vicinissimo". A un palmo di mano dal proprio naso. Da non confondere con la simile espressione ''[[#C|con un palmo di naso]]''.
; {{§|A un tiro di schioppo}}
:Vicinissimo, come la distanza di un colpo di fucile (schioppo).
; {{§|Avanti tutta}}
:Locuzione marinaresca, che significa letteralmente "viaggiare dando ai motori del natante la potenza massima, per andare il più veloce possibile". Si adopera per chiedere a chi ci ascolta di impegnarsi al massimo e nel minor tempo possibile.
; {{§|Avere il cuore in gola}}
:"Essere tanto emozionati da non riuscire a parlare"
; {{§|Avere il dente avvelenato}}
:Essere infuriati.
; {{§|Avere il diavolo in corpo}}
:Essere molto agitato come un indemoniato <ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/avere-il-diavolo-in-corpo ''Nuovo De Mauro'']</ref>
{{§|Avere i numeri (dei numeri)}}
:"Essere in grado di fare una determinata cosa" oppure "essere la persona giusta".
; {{§|Avere il pelo sullo stomaco}}
:Essere freddi e cinici.
; {{§|Avere la coda di paglia}}
:"Sapere di aver sbagliato". L'espressione è derivata da un proverbio: "chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco". Una persona con "[[Coda di paglia|la coda di paglia]]" si aggira tra gli altri con sospetto, per il timore che qualcuno noti le sue colpe o i suoi difetti.
; {{§|Avere la sindrome del genio incompreso}}
:Reputare di non essere capiti appieno dal prossimo a causa della propria presunta grande intelligenza o a causa della presunta inferiorità degli altri.
; {{§|Avere l'acquolina in bocca}}
:Letteralmente si riferisce alla salivazione che in modo spesso incontrollabile si scatena alla vista o al pensiero di un cibo particolarmente goloso ([[riflesso condizionato]]). Viene utilizzata a indicare quelle situazioni che attirano la nostra attenzione in quanto offrono la prospettiva di un semplice, immediato e positivo beneficio.
; {{§|Avere le ali ai piedi}}
:Avere una corsa veloce.
; {{§|Avere le braccine corte}}
:Dicesi di persona che tende ad essere avara nello spendere i propri risparmi.
Deriva verosimilmente dall'antica abitudine che i venditori di tessuti avevano, nel misurare la stoffa da vendere secondo la lunghezza del proprio braccio; se si allungava il braccio un po' meno di quanto possibile, si otteneva il risultato di vendere meno stoffa, ma applicando il prezzo pieno. Altra ipotesi potrebbe essere di non riuscire a raggiungere il portafogli, che di solito è nella tasca posteriore dei pantaloni, per pagare il conto a causa della scarsa lunghezza dell'arto.
; {{§|Avere le carte in regola}}
:Avere tutti i documenti richiesti; per estensione: tutto ciò che normalmente occorre, anche figuratamente: le qualità necessarie.
; {{§|Avere le mani legate}}
:Essere impossibilitati a compiere un'azione.
; {{§|Avere le pezze al culo}}
: Non avere il denaro per comprare un paio di pantaloni nuovi e portare quelli vecchi rattoppati nei punti più lisi. Si dice anche in modo dispregiativo di chi ha fatto fortuna da quando aveva i pantaloni consumati <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pezza.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
; {{§|Avere/sentire le farfalle nello stomaco}}
:La strana sensazione allo stomaco che sente chi è innamorato.
; {{§|Avere le mani bucate}}
:Essere uno spendaccione.
; {{§|Avere qualche santo in Paradiso}}'''
:Essere raccomandati o protetti da qualche personaggio importante.
:Avere fortuna.
; {{§|(Avere un) conto in sospeso}}
:Letteralmente: vantare un credito; figuratamente: aver subito un torto, di cui quindi si potrebbe voler richiedere una riparazione, le scuse ecc o da "ripagare" cioè di cui vendicarsi.
; {{§|Avere un diavolo per capello}}
:Essere molto irritato o avere molte preoccupazioni <ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/avere-un-diavolo-per-capello ''Dizionario italiano . De Mauro'']</ref>.
; {{§|Avere un groppo in gola}}
:Non riuscire a parlare per l'emozione.
; {{§|Avere voce in capitolo}}
:Avere l'autorevolezza per poter parlare, ricevere la dovuta considerazione, vedere ammessa la propria posizione, in proposito di un certo argomento. Il ''capitolo'' in questione è in realtà un calco del latino ''capitolum'', "collegio" o "consiglio"; la frase fatta deriva infatti dall'uso monastico di dare voce, durante il "Capitolo", ovvero la riunione quotidiana di tutti i monaci, soltanto a quanti tra essi avessero già pronunciato i voti perpetui; per traslato, chi "non ha voce in capitolo" è meno importante, come appunto i novizi nel monastero.
; {{§|Avvocato delle cause perse}}
:Detto di chi si prodiga a sostegno di tesi poco credibili.
 
== B ==
* '''{{§|Baciamo le mani}}'''
:Modo di dire tipico del Sud d'[[Italia]], e in particolare della [[Sicilia]]. Risale all'epoca in cui, in segno di rispetto e sottomissione, si baciava effettivamente la mano di una signora o di chi fosse considerato dalla comunità un personaggio potente, sia economicamente che politicamente. Col tempo si è smesso di baciare realmente la mano, ma la frase è entrata nell'uso comune, come segno di riverenza e rispetto. Può anche assumere un significato [[ironia|ironico]], per [[parodia]]re il comportamento un po' troppo altezzoso di qualcuno.
* '''{{§|Baciarsi i gomiti}}'''
:Si dice relativamente a contesti di situazioni o avvenimenti, pensando a come ci si potrebbe trovare se si verificassero determinate condizioni del tutto impossibili, così come è impossibile baciarsi i gomiti. Si veda ad esempio "Mi bacerei i gomiti se avessi il suo lavoro!" intendendo che non si potrà mai avere quel lavoro.
* '''{{§|Bagnato come un pulcino}}'''
:Completamente bagnato, zuppo, come un pulcino uscito dall'uovo appena schiuso.
* '''{{§|Banalità del male}}'''
:Nel [[1963]] la studiosa tedesco-americana [[Hannah Arendt]] pubblicò le sue cronache del processo al criminale [[nazionalsocialismo|nazista]] [[Adolf Eichmann]] col titolo ''Eichmann in Jerusalem - A Report on the Banality of Evil'' ("Eichmann a Gerusalemme: rapporto sulla banalità del male"). La scelta dell'editore italiano di intitolarne la traduzione ''[[La banalità del male]]'' contribuirà al successo di quest'espressione nel lessico giornalistico, politico e scientifico. Per la Arendt il male "può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare alla radice, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua "banalità"... solo il bene ha profondità e può essere integrale". Per contrasto si parla anche di '''banalità del bene''' (dal titolo della biografia di [[Giorgio Perlasca]] scritta da [[Enrico Deaglio]]), se chi lo compie dà per scontata l'imposizione della propria coscienza o lo fa per senso del dovere, e comunque senza aspettarsi alcuna ricompensa.
* '''{{§|Bando alle ciance}}'''
:Le ''ciance'' sono (nel vernacolo [[toscana|toscano]]) le chiacchiere futili e vane, da cui "andiamo a fare quattro ciance". Per cui "bando alle ciance" può avere il significato "basta con le parole" (e magari passiamo ai fatti).
:Ma ''ciance'' significa anche frottole, stupidaggini, fandonie per cui il significato potrebbe essere "basta con le frottole!"
* '''{{§|(Essere nella stessa) barca}}'''
:Condividere la stessa sorte e quindi non compiere azioni singole che potrebbero danneggiare tutti <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/barca.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Barca di soldi}}'''
:Sta per una grande quantità di denaro tanto da riempire una barca oppure tanto denaro quanto una "barca" nel significato di un mucchio di covoni, di fascine, di paglia. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/barca.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Bastian contrario|[[Bastian contrario]]}}'''
:Chi prova gusto a opporsi all'opinione altrui, dicendo o facendo il contrario
* '''{{§|(Essere il) Bastone della vecchiaia}}'''
:Giovane che aiuta o sostituisce un anziano nei suoi sforzi.
* '''{{§|Bastone tra le ruote}}'''
:un ostacolo procurato da altre persone.
* '''{{§|Battere cassa}}'''
:Esigere il pagamento
* '''{{§|Battere il ferro finché è caldo}}'''
:Approfittare della condizione favorevole per agire come faceva il fabbro che lavorava il ferro quando era incandescente e più malleabile <ref>[http://www.intese.polimi.it/web/guest/italian_idioms/-/blogs/battere-il-ferro-finche-e-caldo ''Intese'']</ref>.
* '''{{§|Battere in ritirata}}''' o '''Battere la ritirata'''
:Dare il segnale della ritirata o ritirarsi frettolosamente
* '''{{§|Battere la Diana|[[Battere la Diana]]}}'''
:Dare il segnale militare della sveglia
* '''{{§|Battere la fiacca}}'''
:Stare senza far niente
* '''{{§|Batti e ribatti}}'''
:Sostantivo. "Discussione serrata". ''Tra i due era un '''batti e ribatti''' di accuse e controaccuse''
* '''{{§|Bava di vento}}'''
:Vento leggerissimo e continuo, di forza inferiore alla brezza, secondo la [[Scala di Beaufort]].
* '''{{§|Becco di un quattrino}}'''
:Vedi [[#I|Il becco di un quattrino]].
* '''{{§|Bell'e buono}}'''
:Indiscutibilmente tale, proprio, inutile negarlo o girarci intorno: "Questo è un sopruso bell'e buono".
* '''{{§|Bello/a come il sole}}'''
:Bellissimo/a.
* '''{{§|Birone}}'''
:termine dialettale indicante l'attrezzo utilizzato per tappare i tini contenenti il vino. Nel gergo tecnico meccanico tale termine viene generalmente utilizzato per indicare particolari metallici di rilevanti dimensioni.
* '''{{§|Bogolo/Bogolatura}}'''
:protuberanza naturale o artificiale. Nel gergo tecnico meccanico viene largamente utilizzata l'attività di bogolatura per aggiungere mediante incollaggio protuberanze o appendici.
* '''{{§|Botta di vita}}'''
:Inatteso slancio di vivacità.
* '''{{§|Botta e risposta}}'''
:Serrato scambio di battute.
* '''{{§|Botte da orbi}}'''
:Picchiarsi menando colpi selvaggiamente e furiosamente. Gli "orbi" stanno a significare i ciechi che, non potendo vedere, menano quindi botte e colpi a casaccio.
* '''{{§|Braccia rubate all'agricoltura}}'''
:Motto ironico con cui si apostrofa una persona che svolge un [[lavoratore della conoscenza|lavoro intellettuale]] senza sembrarne all'altezza.
* '''{{§|Braccino corto}}'''
:Motto ironico con cui si apostrofa una persona avara.
:Vedi [[#A|Avere le braccine corte]]
* '''{{§|Brancolare nel buio}}'''
:Brancolare significa avanzare a tentoni; si usa quando non si sa più cosa fare in una determinata situazione.
* '''{{§|Bruciarsi i vascelli alle spalle}}'''
:Fare una scelta irrevocabile, o anche arrivare involontariamente in una situazione dalla quale non si può più tornare indietro.
* '''{{§|Brutto anatroccolo}}'''
:Il brutto anatroccolo della celebre [[Il brutto anatroccolo|fiaba omonima]] di [[Hans Christian Andersen]] (nell'originale danese ''grimme ælling'') è in realtà un piccolo [[Cygnus (zoologia)|cigno]], il cui uovo è finito in un nido di anatre: la sua bellezza si rivelerà soltanto nella maturità. Con questa fiaba, Andersen ha creato una potente [[metafora]] dell'[[adolescenza]]: l'espressione "brutto anatroccolo" è rimasta nella lingua italiana a indicare una persona apparentemente sgraziata, ma dotato di potenzialità ancora inespresse.
* '''{{§|Brutto come la fame}}''' (anche '''Brutto come il peccato''')
:Terribilmente brutto.
* '''{{§|Buco nell'acqua}}'''
:Attività inutile.
* '''{{§|Buco nero}}'''
:In riferimento ad aziende o istituti di credito che, per analogia ai [[Buco nero|buchi neri]] in cui la materia scompare, truffano i propri clienti facendo sparire enormi quote di denaro. Questo termine può riferirsi anche a enti che, nonostante la ricezione di fondi pubblici consistenti, offrano servizi di basso livello o, peggio, non ne eroghino.
* '''{{§|Buonanotte ai suonatori}}'''
: Si sottintende che la serenata o la festa sia finita, ovvero (fuor di metafora) che è ormai passato il tempo di concertarsi d'intesa e non rimane che separarsi senza aggiungere parola.
* '''{{§|Buonanotte al secchio}}'''
:"Lasciamo perdere, non c'è niente da fare". L'espressione deriva con molta probabilità dal modo di dire quando un secchio slegato cadeva in un pozzo ed era quindi impossibile da recuperare.
* '''{{§|Buono come il pane}}'''
:Indiscutibilmente buono.
* '''{{§|Buttare a mare qualcosa, qualcuno}}'''
:Disfarsi di qualcuno o qualcosa.
 
* '''{{§|Buttare i soldi dalla finestra}}'''
:Sprecare il denaro (espressione attestabile in diverse lingue)
 
== C ==
* '''{{§|Casamicciola}}'''
:Rovina, disastro, situazione caotica. Si riferisce agli effetti del [[Terremoto di Casamicciola del 1883]] <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/casamicciola.php ''Dizionari Repubblica.it'']</ref>.
{{quote|Ccà mme pare Casamicciola! (<small>''Sussulta guardando il presepe''</small>) Gué... ‘O presebbio?... (<small>''A Concetta gridando''</small>) Chi l’ha scassato? <ref>[[Eduardo De Filippo]], ''[[Natale in casa Cupiello]]'' - Primo Atto </ref>}}
* '''{{§|Cazzabubbolo}}'''
: Uomo piccolo fisicamente e moralmente, stupidamente vanaglorioso <ref>[http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/C/cazzabubbolo.aspx Aldo Gabrielli, ''Grande Dizionario Italiano'']</ref>.
* '''{{§|Cazzone}}'''
:Persona sciocca e infingarda di cui non ci si può fidare <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/cazzone/ ''Vocabolario Treccani''] </ref>
* '''{{§|C'è del marcio in Danimarca}}'''
:"''Something is rotten in the state of Denmark''". È una celebre frase pronunciata da Marcellus, ufficiale danese, nell'[[Amleto]] di [[William Shakespeare]] (Atto I, scena IV), durante la prima apparizione dello spettro. Oggi la frase si usa per suggerire che in un certo ambiente qualcuno stia congiurando ai danni di altri.
* '''{{§|C'è un giudice a Berlino}}'''
:Per ricordare che prima o poi la giustizia compie il suo corso. L'espressione deriva da un'opera teatrale di Bertold Brecht riferita alla storia di un mugnaio di Potsdam che nel 1700, per contrastare un sopruso di un nobile, dopo essersi rivolto senza successo a tutti i giudici tedeschi per ottenere giustizia, volle arrivare al Re Federico il Grande di Prussia, sostenendo che il miglior giudice è il Re. Andò quindi nella capitale, a Berlino, dove l'umile ma testardo mugnaio ottenne giustizia.
* '''{{§|Caccia al ladro / all'uomo}}'''
:L'inseguimento di un malvivente da parte delle forze dell'ordine. Si può riferire parodisticamente alla ricerca faticosa di una persona molto richiesta.
* '''{{§|[[Caccia alle streghe]]}}'''
:Persecuzione spietata, ingiustificata, pretestuosa. L'espressione si riferisce alle pratiche giudiziarie diffuse in Europa tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna, che consentivano ai tribunali di imprigionare, torturare e mandare a morte uomini e donne con la sola accusa di stregoneria o di commercio col diavolo, il più delle volte contestata a membri più o meno irrequieti delle classi popolari.
* '''{{§|[[Gustavo Cacini|Cacini]]}}'''
:«È arrivato Cacini.» Così viene apostrofato chi si presenta come uno sbruffone. <ref>Claudio Rendina, ''La grande enciclopedia di Roma'', Roma, Newton & Compton, 2000, p.&nbsp;201, alla voce "Cacini Gustavo"</ref>.
* '''{{§|Cadere (cascare) a fagiolo}}'''
:"Capitare opportunamente, al momento, alla maniera giusta". ''La crisi di governo casca a fagiolo per gli speculatori finanziari''
* '''{{§|Cadere (cascare, scendere) dal pero}}'''
:L'espressione potrebbe derivare dall'antica locuzione '''stare sulle cime degli alberi''' <ref>Giovanni Gherardini, ''Supplimento a'vocabolarj italiani'', Carlo Branca, 1852 p.249</ref>, adoperata per designare chi parlava in modo troppo difficile o supponente: da cui l'invito a '''scendere dal pero''' e a tornare a comunicare coi propri simili.<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pero.shtml?refresh_ce-cp ''Corriere.it'']</ref>
:Chi invece "casca" dal pero, sperimenta un doloroso impatto con la realtà, dopo essere stato per troppo tempo perso in pensieri astratti.
* '''{{§|Cadere (cascare) dalle nuvole}}'''
Quando ci si viene a conoscenza di un fatto che in buona fede si ignorava oppure quando si finge di non conoscerlo. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/N/nuvola.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Calare le braghe}}'''
:Arrendersi facilmente rinunciando a ciò che si voleva. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/brache.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Calcare la mano}}'''
:Esagerare
* '''{{§|[[Ad Kalendas Graecas|Calende greche]]}}'''
:Le [[calende]] (''Kalendae'') erano festività latine, non previste dal calendario greco. Perciò rimandare qualcosa "alle calende greche", significa rimandarlo per sempre. L'espressione è un calco della [[locuzioni latine|locuzione latina]] ''[[Ad Kalendas Graecas|Ad Kalendas graecas]]'', attribuita da [[Gaio Svetonio Tranquillo]] all'imperatore [[Augusto]]. Stesso uso del latinismo [[sine die]], ma con una connotazione negativa.
* '''{{§|Calma e gesso}}'''
:Si dice quando si esorta alla calma e a non agire troppo in fretta. Deriva dal linguaggio dei giocatori di [[biliardo]], che prima di effettuare tiri difficili danno un ritocco alla punta della stecca, che è appunto ricoperta di gesso.
* '''{{§|Calzare a pennello}}'''
:Vedi [[#A|andare a pennello]]
* '''{{§|Cambiare i connotati}}'''
:Malmenare qualcuno fino a deformargli il volto. I connotati sono i tratti distintivi del viso.
* '''{{§|Camminare sulle uova}}''' / '''{{§|Andare con i piedi di piombo}}''' / '''{{§|Andarci cauti}}'''
:Muoversi (anche fisicamente) "come se si stesse camminando sulle uova" significa farlo con estrema cautela, ad esempio con gesti misurati, così "andarci/procedere con i piedi di piombo" (perlopiù solo figuratamente) vuol dire affrontare una situazione con la massima prudenza, tipicamente non dando niente per scontato e/o evitando ogni sfrontatezza; "andarci cauti" è appena meno enfatico.
* '''{{§|Campa cavallo}}'''
:Si dice quando un evento positivo desiderato è rimandato a un tempo indefinito nel futuro. L'espressione deriva dal [[proverbio]] tradizionale "campa cavallo che l'erba cresce" - dove ovviamente non si sa di cosa possa campare il cavallo mentre l'erba cresce. Vedi anche: [[Glossario delle frasi fatte#A|Aspetta e spera]]
* '''{{§|Candido come un giglio}}'''
:Purissimo. Il [[lilium|giglio]] è un fiore bianco, il colore che simboleggia la purezza e la verginità.
* '''{{§|Cane bastonato}}'''
:Persona dall'aria depressa.
* '''{{§|(Essere come) cane e gatto}}'''
:Due persone che discutono o bisticciano spesso.
* '''{{§|Cane sciolto}}'''
:Persona anticonformista, che non segue la massa, poco incline a uniformarsi.
* '''{{§|(Aspettare a) cantar vittoria}}'''
:(Non essere così sicuri, non sbilanciarsi prima del tempo a) esultare per il risultato ottenuto, di validità definitiva.
* '''{{§|[[Canto del cigno]]}}'''
:"Ultimo segno di grandezza prima del declino finale": secondo una leggenda il [[Cygnus (zoologia)|cigno]] - animale notoriamente muto - può finalmente cantare appena prima della morte.
* '''{{§|capire Roma per toma / prendere Roma per Toma}}'''
:Confondersi, '''prendere fischi per fiaschi''', capire una cosa per l'altra<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/R/roma.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Capitale morale}}'''
:Nel [[1864]], quando [[Firenze]] diventò la nuova capitale del [[Regno d'Italia]], i giornali milanesi coniarono per la loro città la definizione di "Capitale morale d'Italia": Milano era considerata infatti la città più ricca e moderna del Regno (oltre che la più popolosa, dopo [[Napoli]]).
* '''{{§|Capitare a tiro}}'''
:Essere alla portata, raggiungibile.
* '''{{§|Capire l'antifona}}'''
:Intendere un'allusione, comprendere da una frase l'intera situazione. L'[[antifona]] è la parte proemiale dei salmi, recitati nella [[Liturgia delle ore|Liturgia delle Ore]], preghiera cattolica. L'antifona sintetizza in una breve frase il contenuto o li significato del salmo che segue.
* '''{{§|[[Capro espiatorio]]}}'''. Citazione biblica dal [[Levitico|Libro del Levitico]]. Nella liturgia ebraica, il capro espiatorio è sacrificato a Dio in riparazione dei peccati di chi lo offre in sacrificio. Nel cristianesimo il capro espiatorio è [[Gesù|Gesù Cristo]], definito l'Agnello immolato, che assume su di sé i peccati del mondo. Nell'uso attuale con tale espressione ci si riferisce a qualcuno che si prende le colpe di fatti che non ha commesso.
* '''{{§|Carità pelosa}}'''
:È detta "pelosa" la carità che si fa per interesse. [[Francesco Domenico Guerrazzi]]<ref>[[Francesco Domenico Guerrazzi]], ''Lo assedio di Roma'', 1864 (p. 258)</ref> fa risalire l'espressione a un aneddoto storico: quando [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo il Bastardo]] chiese aiuto al [[Papa Alessandro II]], questi gli mandò una preziosa [[reliquia]], alcuni peli della barba di [[Pietro apostolo|San Pietro]]. Ma Guglielmo vinse effettivamente la guerra, e ricompensò il pontefice con "larghe concessioni". La spiegazione è ripresa nel [[1907]] dal ''[[Vocabolario etimologico della lingua italiana|Dizionario etimologico]]'' di [[Ottorino Pianigiani]] (Guglielmo il Bastardo vi diventa Giuliano il Bastardo) e dal ''Dizionario moderno'' ([[1908]]) di [[Alfredo Panzini]].
:L'espressione è più probabilmente derivata dal modo di dire, molto popolare nell'[[XIX secolo|Ottocento]], ''avere il pelo sul cuore'' (essere insensibile), e si ritrova ne [[I Malavoglia]] di [[Giovanni Verga]].<ref>[[s:I Malavoglia/Capitolo XIII]]</ref>
* '''{{§|Carne da cannone|[[Carne da cannone]]}}'''
:La "carne da cannone" è quella dei soldati (e più precisamente dei [[Fanteria|fanti]]), destinati a fronteggiare l'[[artiglieria]] come le bestie sono destinate al macello (e ''carne da macello'' viene infatti spesso usata con lo stesso significato). La locuzione nasce da una spregiudicata [[metonimia]]: gli individui sono raffigurati come carne indistinta.
:Per il suo cinismo, la frase è spesso usata con intenti polemici per criticare le guerre e i guerrafondai. L'originale francese, ''le soldat est la chair à cannon'', fu attribuito a [[Napoleone Bonaparte]] dall'Abate de Pradt, con il chiaro intento di screditare il condottiero. L'espressione fu ripresa e tradotta da [[Giacomo Leopardi]] nei suoi ''[[Pensieri (Leopardi)|Pensieri]]'': "Napoleone fu [...] oggetto per dir così, di culto ai soldati, che egli chiamò ''carne da cannone'' e trattò come tali".
* '''{{§|Carne della mia carne}}'''
:Figlio. Esprime e sottolinea con forza lo stretto grado di parentela. Citazione biblica dalla Genesi, dove in realtà le parole sono dette da Adamo riferendosi a eva (Genesi 2, 23 "Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta».", traduzione Conferenza Episcopale Italiana).
* '''{{§|Carneade! Chi era costui?}}'''
:È la frase iniziale dell'VIII capitolo dei [[I promessi sposi|Promessi Sposi]] di [[Alessandro Manzoni]], pronunciata da [[Don Abbondio]], mentre legge il testo di un [[panegirico]] in onore di [[Carlo Borromeo|San Carlo Borromeo]], all'interno del quale trova menzionato il filosofo [[Carneade]]. La fortuna dell'espressione presso i contemporanei di Manzoni fu tale che ancora oggi un personaggio storico o di fantasia o reale poco noto viene chiamato "un carneade".
:L'espressione viene usata (anche nella forma ''XXX. Chi era costui?'') per esprimere o confessare l'ignoranza di un personaggio storico o di fantasia.
* '''{{§|Carta bianca}}'''
:Espressione che indica la possibilità conferita a qualcuno di affrontare una situazione o un problema nel modo ritenuto più opportuno, senza vincoli scritti.
* '''{{§|Carta canta}}'''
:I documenti parlano chiaro, ciò che è scritto non si può smentire. Parte del proverbio tradizionale "Carta canta, e villan dorme."
* '''{{§|Casa e chiesa}}'''
:Persona che non ha altri interessi o attività se non occuparsi delle faccende domestiche e, come attività sociale, solo la pratica religiosa.
* '''{{§|Casalinga di Voghera|Casalinga di Voghera}}'''
:Espressione molto comune nel lessico giornalistico, con cui si intende rappresentare uno stereotipo della fascia della popolazione italiana piccolo-borghese, dal basso livello di istruzione e che possiede un lavoro generalmente molto semplice o umile.
* '''{{§|Cascasse il mondo}}'''
:Cercare di raggiungere un obbiettivo col massimo impegno, a fronte anche di ostacoli apparentemente insormontabili. ''Cascasse il mondo, supererò l'esame!''
* '''{{§|Castelli in aria}}'''
:Costruire castelli in aria significa progettare senza fondamenta, senza un piano, fantasticando.
* '''{{§|[[White elephant|Cattedrale nel deserto]]}}'''
:Si dice di un grande progetto inutile, come una cattedrale costruita in un deserto senza che vi sia una comunità di persone a frequentarla. Si è detto spesso di investimenti ingenti al sud Italia non coordinati e realizzati in un progetto globale (esempio fabbriche nuove in aree depresse senza essere collegate da strade e ferrovie)
* '''{{§|Cavalcare la tigre}}'''
:Cercare di sfruttare un avvenimento potenzialmente pericoloso.
* '''{{§|Cavallo di battaglia}}'''
:Espressione usata spesso nel mondo dello spettacolo ed indica il pezzo migliore del repertorio con il quale si ottengono i risultati migliori, spesso è il primo con cui si ha conseguito notorietà.
* '''{{§|Cavallo di razza}}'''
:Persona dalle doti eccezionali per compiere un certo compito.
* '''{{§|Cavallo di Troia|Cavallo di Troia}}'''. Citazione dall'[[Iliade]] di [[Omero]].
* (Non/senza) '''cavare un ragno dal buco''' / (Non combinare) '''un bel niente'''.
:Si dice che in una data situazione non si è riusciti a cavare un ragno dal buco quando non si è riusciti a combinare, ottenere nulla di apprezzabile.
* '''{{§|Cavallo di San Francesco}}'''
:Il "Cavallo di San Francesco" è il bastone a cui si appoggiava il santo di [[Assisi]] nei suoi spostamenti. Andare con il "Cavallo di San Francesco" è entrato nella lingua italiana come sinonimo scherzoso per "Andare a piedi"<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/san-francesco.shtml Dizionario modi di dire Corsera]</ref>
* '''{{§|Cavar sangue da una rapa}}'''
:Impresa impossibile.
* '''{{§|Cavar sangue dal muro}}'''
:Equivalente di '''Cavar sangue da una rapa'''. Sforzarsi inutilmente, svolgendo un lavoro che non può dare nessun frutto <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/cavare/ ''Vocabolario Treccani'']</ref>.
* '''{{§|Cazzi acidi}}'''
:Anche '''cazzi amari''', '''cazzi''' con il significato di aver incontrato grandi difficoltà. <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/cazzo.php?refresh_ce ''Repubblica.it'']</ref>.
* '''{{§|Ce ne passa di acqua sotto i ponti}}'''
:Fino al momento di raggiungere un determinato scopo o di arrivare a una certa situazione, ci si vorrà ancora molto tempo.
* '''{{§|Cento di questi giorni}}'''
:Espressione augurale utilizzata soprattutto in occasione di compleanni o in generale altre feste ricorrenti (tipicamente ogni anno). Augura a chi se la sente rivolgere di trascorrere altri cento giorni felici come quello che si sta festeggiando quindi, implicitamente, augura una lunga vita al festeggiato.
* '''{{§|Cercare con il lanternino}}'''
:Cercare con grande pazienza, attenzione e scrupolo, ma rischiando che tutto risulti infruttuoso.
* '''{{§|Cercare il pelo nell'uovo}}'''
:Pignoleria eccessiva come chi cerca un pelo all'interno di un uovo nel suo guscio o chi cerca una scusa inaccettabile <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pelo.shtml#2 ''Corriere.it]</ref>.
* '''{{§|Cercare un ago nel pagliaio}}'''
:Cercare qualcosa impossibile da trovare <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/A/ago.shtml ''Corriere.it''] </ref>
* '''{{§|Che mangino brioches}}'''
:Espressione attribuita alla regina Maria Antonietta d'Austria, pronunciata per rispondere a un suo suddito che le disse: "il popolo ha fame, non ha più pane". Questa espressione sta a indicare che l'argomento di cui si parla non interessa molto.
* '''{{§|Che mi venisse un colpo}}'''
:Espressione che indica uno stato di incredulità.
* '''{{§|Che vale un Perù}}'''
:Che ha molto valore, usato sia per persone che per cose. Il modo di dire deriva dall'oro che i [[conquistadores]] spagnoli trovarono in [[Perù]] e portarono in [[Europa]]
* '''{{§|Chi c'è c'è (e chi non c'è non c'è)}}'''
:Di uso comune, sta a significare che chi parteciperà (ad es. a una festa o a una cena o a un'iniziativa di qualsiasi tipo), sarà ben accetto e potrà godere della compagnia degli altri; chi invece non sarà presente, non sa cosa si è perso, ma nessuno ne sentirà la mancanza.
* '''{{§|Chi ha orecchie per intendere, intenda}}'''
:Chi vuole ascoltare e comprendere ciò che dico, lo faccia. A sottolineare che ci possono essere persone alle quali il discorso può non far piacere o dare fastidio e quindi faranno finta di non ascoltare o di non capire.
* '''{{§|Chi la vuole allesso e chi arrosto/Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda}}'''
:Indica discordanza di pareri; Chi vuole una cosa in un modo e chi in un altro. Si dice anche Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda.
* '''{{§|Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova}}'''
:Indica che cambiare idea, atteggiamenti, abitudini in modo, più o meno repentino, ci può portare in situazioni che non conosciamo.
* '''{{§|Chi tardi arriva male alloggia}}'''
:Chi arriva dopo gli altri deve accontentarsi di ciò che è avanzato.
* '''{{§|[[Chiagni e fotti]]}}'''
: O '''chiagne e fotte''';<ref name="R. Vetrugno, p. 186"/> in [[lingua italiana|italiano]]: «[[pianto|piangi]] e fotti». Si tratta di un [[volgarismo]] che costituisce un detto proverbiale della tradizione [[Napoli|partenopea]]. Viene solitamente usata per sottolineare un tipico [[etologia umana|atteggiamento umano]], [[opportunismo|opportunista]] e [[ipocrisia|ipocrita]], esibito da alcune persone quando sono solite lamentarsi in quei momenti in cui le cose, per loro, vanno a gonfie vele.<ref name="R. Vetrugno, p. 186">Roberto Vetrugno, ''L'italiano al voto'', [[Accademia della Crusca]], 2008 (p. 186)</ref> La frase dialettale è entrata nel lessico giornalistico e della [[comunicazione politica]], mentre il comportamento sotteso viene spesso [[stigmatizzazione (scienze sociali)|stigmatizzato]] come un vizio dell'[[italiano medio]].<ref>[[Antonello Caporale]], ''Peccatori. Gli italiani nei dieci comandamenti'', [[Baldini Castoldi Dalai Editore]], 2011 ISBN 978-88-6073-819-6 (p. 61)</ref>
* '''{{§|Chiodo scaccia chiodo}}'''
:Determinare una nuova situazione per superarne un'altra più sgradevole come se ci si servisse di un chiodo per toglierne un altro conficcato <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/chiodo.shtml#6 ''Corriere.it''] </ref>
* '''{{§|Chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi}}'''
:Fare l'azione giusta, ma ormai con troppo ritardo e quindi inutilmente.
* '''{{§|Chiudersi a riccio}}'''
:Chiudersi in se stessi evitando di socializzare con gli altri.
* '''{{§|Chiudi il becco}}'''
:Espressione usata sgarbatamente per intimare a qualcuno di tacere. L'uso della parola "becco", invece di "bocca", è dato dal sottinteso paragone tra la persona che sta parlando e le [[gallus gallus domesticus|galline]] (con riferimento al chiocciare). Poiché inoltre si ritiene che le galline siano animali dalla poca intelligenza, per estensione, la frase significa anche che è meglio tacere, poiché si stanno dicendo cose poco serie e/o di poco interesse.
:L'espressione veniva spesso adoperata nei dialoghi [[cinema]]tografici e televisivi, in luogo di espressioni più volgari (in questo senso, pur essendo chiaramente offensiva, ha un valore [[eufemismo|eufemistico]]), a volte come corrispettivo italiano di espressioni analoghe ("''shut up''", in inglese; "''ferme ta gueule''" in francese)
* '''{{§|Ci fai o ci sei?}}'''
:Fai finta di essere o di comportarti così, oppure sei proprio così?
* '''{{§|Ci vedremo a Filippi}}'''
:In un passo di [[Plutarco]] - poi ripreso da [[William Shakespeare|Shakespeare]] nel suo Julius Caesar - [[Marco Giunio Bruto|Bruto]] riceve in sogno la visita di un fantasma (probabilmente [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]) che rivolto a lui pronuncia la celebre frase; la Storia ci dice che proprio nella battaglia di [[Filippi]] il Cesaricida morirà per mano di Antonio: questa espressione viene quindi usata per intimare, spavaldamente, a un avversario la certezza della propria vittoria o per annunciare un futuro regolamento di conti.
* '''{{§|Cieco come una talpa}}'''
:Non vedere nulla o quasi; detto sia in senso patologico che figurato (nel senso una persona non si rende conto della realtà).
* '''{{§|Ciurlare nel manico}}'''
:''Ciurla nel manico'' una persona o cosa che risulti incerta e non affidabile. Se la lama di un coltello non è ben inserita nel manico o se ne è staccata per il lungo uso, l'arnese diventa inservibile, perché la lama perde ogni resistenza girando (''ciurlando'') nel manico.
* '''{{§|Cogliere in contropiede}}'''
:Prendere alla sprovvista qualcuno, che improvvisamente si trova senza difesa. Mutuato dal gergo calcistico, nel quale si definisce contropiede un rovesciamento repentino dell'azione, nella quale chi stava attaccando è costretto a tornare affannosamente in difesa.
* '''{{§|Coi fiocchi}}'''
:Si dice di una cosa particolarmente riuscita o comunque eccellente: ''un pranzetto coi fiocchi, una vacanza coi fiocchi.''
* '''{{§|Colpo di fulmine}}'''
:L'espressione è adoperata di solito per indicare un innamoramento a prima vista, improvviso e non previsto: si tratta di un calco del francese "''coup de foudre''", attestato sin dal [[1671]].
* '''{{§|Colpo di spugna}}'''
:Eliminare problemi o colpe in maniera decisa e indistinta.
* '''{{§|Col senno di poi}}'''
:Significa "sapendo quello che è successo dopo". Il senno è la capacità intellettuale integra di una persona. Detto generalmente quando si commenta una decisione rivelatasi poi sbagliata, poco saggia o poco lungimirante. Analoga al proverbio popolare '''Del senno di poi son piene le fosse''', che sottolinea l'inutilità di un tardivo ripensamento.
* '''{{§|Coltivare il proprio orticello}}'''
:Concentrarsi sul proprio interesse particolare. Potrebbe trarre origine dal motto di [[Candido|Candide]], personaggio omonimo del romanzo di [[Voltaire]]: ''Il faut cultiver son jardin''.
* '''{{§|Comandare a bacchetta}}'''
:Comandare senza dare il minimo margine di discrezionalità ai sottoposti. Come farebbe il direttore d'orchestra.
* '''{{§|Combinato disposto}}'''
:In senso stretto è una locuzione usata in ambito giuridico con il significato di «''prescrizione desunta dal riferimento a più norme che si integrano le une con le altre''» <ref>''[[Grande dizionario italiano dell'uso]]'' a cura di [[Tullio De Mauro]]</ref>. Si è diffuso l'uso dell'espressione con il significato generico di più cose che s'integrano tra loro con effetti positivi o negativi. Per esempio: "non si è raggiunto il risultato voluto per il combinato disposto di errori propri e altrui" <ref>[http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/lessico/lessico_412.html ''Treccani.it'']</ref>.
* '''{{§|Come cercare Maria per Roma}}'''
:Cercare nella grande città una particolare donna dal nome così comune è tempo perso <ref>Isaia Ghiron, ''Rivista italiana di scienze, lettere ed arti'', Anno Primo, Tipografia Lombardi, Milano 1874, p.746</ref>.
* '''{{§|Come i cavoli a merenda}}'''
:"Ci sta come i cavoli a merenda", utilizzato per esprimere l'inadeguatezza di qualcosa rispetto a un contesto.
* '''{{§|Come il cacio sui maccheroni}}'''
:Un evento o fatto che si verifica in modo molto opportuno, o al momento giusto, o un abbinamento particolarmente adatto, può essere descritto [[metafora|metaforicamente]] come '''il cacio''' (formaggio) '''sui maccheroni''': un abbinamento tipico della [[cucina italiana]]. Contrario dell'espressione precedente.
* '''{{§|Come Noè con i dinosauri}}'''
:Essere accusati ingiustamente. Noè avrebbe lasciato a piedi i dinosauri secondo l'immaginario popolare, ma i dinosauri per la scienza si sono estinti da soli.
* '''{{§|Come se piovesse}}'''
:Significa "in quantità sovrabbondante".
<!-- * '''{{§|Compagni dai campi e dalle officine}}'''
:Verso di una celebre canzone di [[Paolo Pietrangeli]] del [[1966]], intitolata ''Contessa'', rifatta dai [[Modena City Ramblers]] e ancora echeggiante in certe manifestazioni di sinistra. ''Compagni dai campi e dalle officine / prendiamo la falce, impugniamo il martello / scendiamo giù in piazza, picchiamo con quello / scendiamo giù in piazza, affossiamo il sistema''. -->
* '''{{§|Come volevasi dimostrare|Come volevasi dimostrare}}'''
:Frase conclusiva dei teoremi negli ''Elementi'' di [[Euclide]]. Detto per traslato di un avvenimento che si era previsto (e magari per sottolineare che i propri consigli sono stati disattesi: "Come volevasi dimostrare, uscendo senza ombrello ti sei preso il raffreddore.").
* '''{{§|Compagni di merende|Compagni di merende}}'''
:Tratta da una deposizione di uno degli accusati di aver commesso i delitti del [[Mostro di Firenze]]; si usa per indicare una brutta compagnia.
* '''{{§|Con beneficio d'inventario}}'''
:riservandosi di poter obiettare più tardi.
* '''{{§|Con la coda dell'occhio}}'''
:Vedere o accorgersi di qualcuno o di qualcosa un attimo di sfuggita.
* '''{{§|Con la coda tra le gambe}}'''
:Mortificato o impaurito come il cane qyando mette la coda tra le zampe <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/G/gamba.php ''Hoepli editore'']</ref>.
* '''{{§|[[Con le pive nel sacco]]}}'''
:Non aver ottenuto quello che si voleva.
* '''{{§|Con le unghie e con i denti}}'''
:Difendere qualcosa con caparbia energia. Usato anche in senso metaforico riferendosi alle proprie idee, che vengono difese "con le unghie e con i denti".
* '''{{§|Con un palmo di naso}}'''
:"Deluso e allibito". Ricorre nelle espressioni ''Lasciare, restare, rimanere con un palmo di naso'' (ovvero, con il naso lungo quanto un palmo di mano). Da non confondere con la simile espressione ''[[#A|a un palmo dal naso]]'' che significa "vicinissimo".
* '''{{§|Conciare per le feste / Conciare per il dì delle feste}}'''
:Malmenare, procurando danni visibili alla pelle.
* '''{{§|Conoscere i propri polli}}'''
:Sapere con chi si ha a che fare e perciò saper gestire la situazione nel migliore dei modi.
* '''{{§|Consolarsi con l'aglietto}}'''
:Accontentarsi di poco. Deriva da ''aglietto'' (diminutivo di [[allium sativum|aglio]]) cioè aglio giovane, non ancora formato, senza spicchi. Quindi contentarsi di cosa di poco valore.
* '''{{§|Contare come il due di briscola / il due di picche / il due di coppe}}'''
:Non contare nulla. Il due di briscola è la briscola più bassa nel gioco delle carte. Nel [[bridge (gioco)|bridge]] il due di picche è in assoluto la carta dal valore più basso. Si usa anche dire: "Conta come il due di bastoni quando regna denari", o anche "Conta come il due di coppe quando briscola è bastoni."
* '''{{§|Contare fino a dieci}}'''
:Riflettere o contenersi prima di parlare.
* '''{{§|Contento come una pasqua}}'''
:Modo di dire che si riferisce a chi manifesta grande felicità e gioia. Deriva, appunto, dal fatto che il giorno di Pasqua è un giorno di grande gioia.
* '''{{§|Contento e cornuto}}'''
:Vivere felicemente senza sapere, o fingere di non sapere, di essere ingannato <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/becco.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Contrordine compagni}}'''
:Esprimere un ripensamento su qualcosa. Lo slogan è nato sulle pagine del [[Candido (rivista)|Candido]], dove era legato alle vignette di [[Giovannino Guareschi]] che ritraevano i militanti comunisti ("[[giovannino Guareschi#I .22trinariciuti.22|trinariciuti]]") impegnati in comportamenti palesemente privi di senso o strampalati, indotti dai [[refuso|refusi]] presenti sulle pagine de [[l'Unità]] e corretti a suon di "contrordini" di partito. L'espressione è rimasta come sinonimo di critica all'obbedienza "cieca, pronta, assoluta" a un'ideologia.
* '''{{§|Convergenze parallele|[[Convergenze parallele]]}}'''
:Ossimoro inventato da Aldo Moro. Durante il "Governo delle astensioni" la [[Democrazia Cristiana]] accettò l'appoggio del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] che però doveva rimanere all'esterno del governo. Moro in tal modo sosteneva il dialogo tra i due maggiori partiti, ferme restando le posizioni in Parlamento (maggioranza i primi, opposizione i secondi).
* '''{{§|Convitato di pietra}}'''
:"Muta presenza inquietante e minacciosa".<ref>Dizionario ''Parole per ricordare'', Zanichelli.</ref><ref>[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/C/VIT_III_C_027937.xml «convitato»] del ''[[Vocabolario Treccani]]'' on line</ref> Espressione tratta dalla leggenda di Don Giovanni, che per averne sottovalutato le materiali capacità distruttive finì all'inferno senza nemmeno avere il tempo di pentirsi.
:Indica una persona assente la cui presenza incombe sui presenti; una persona a cui tutti pensano, ma che nessuno osa nominare direttamente.
* '''{{§|Cornuto e mazziato}}'''
:Beffeggiato e danneggiato come chi viene tradito dalla moglie e malmenato dal di lei amante <ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/cornuto-e-mazziato ''Il nuovo De Mauro'']</ref>. L'origine dell'espressione sembra essere nella settima novella della settima giornata del [[Decamerone]], ripresa successivamente da [[Jean de La Fontaine]] (''Contes et Nouvelles'',III), nella favola ''Le cocu battu et content''. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/becco.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Correre l'alea}}'''
:Tentare la sorte, rischiare. Prende il nome dal [[Alea (gioco)|gioco da tavolo con i dadi]].
* '''{{§|Correre la cavallina|Correre la cavallina}}'''
:Abbandonarsi a una vita spensierata e gaudente, ricca di avventure galanti.
* '''{{§|Cosa fatta capo ha}}'''
: Una cosa ormai realizzata rende inutile ogni ulteriore discussione e dà origine ("capo") a ulteriori avvenimenti <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/cosa-fatta-capo-ha/ ''Vocabolario Treccani'']</ref>
* '''{{§|Cospargersi il capo di cenere}}'''
:Fare atto di penitenza. Modo di dire legato al mercoledì delle ceneri, all'inizio della [[quaresima]], quando il sacerdote cosparge di cenere i fedeli.
* '''{{§|Costruire sulla roccia / sulla sabbia}}'''
:''Costruire sulla sabbia'' significa «costruire su presupposti deboli, su qualcosa di incerto e cedevole». Nel [[Vangelo]] è contrapposto a ''costruire sulla roccia'', cioè su qualcosa di solido e sicuro.
::''Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande''. ([[Vangelo secondo Matteo]] 7,21.24-29).
:Nella realtà la sabbia è un ottimo terreno su cui costruire.
* '''{{§|Crepi l'avarizia}}'''
:Abbondare nel fare una cosa.
* '''{{§|Crocifisso in sala mensa}}'''
:Mutuato dal film [[Fantozzi (film)|Fantozzi]] con [[Paolo Villaggio]] del 1975, è una delle allucinazioni che colpiscono il protagonista nel salire verso l'ufficio del Megadirettore. Si usa per indicare una lapidazione pubblica ingiusta per aver espresso un'opinione, o anche per indicare una punizione arbitraria e sproporzionata.
* '''{{§|[[Culo e camicia]]}}'''
:Si dice di due persone che sono perfettamente in sintonia tra loro. Si dice anche "andare d'amore e d'accordo", o "essere pappa e ciccia", o ancora "mimì e cocò"; il riferimento è all'epoca in cui le 'culottes', le mutande, non erano molto diffuse nel volgo, e la camicia restava a diretto contatto con le parti intime.
 
== D ==
* '''{{§|Da basto e da sella}}'''
:Essere in grado di svolgere le più diverse mansioni; versatile.
* '''{{§|Da capo a dodici}}'''
:Si dice quando durante la realizzazione di un'impresa ci si trova di fronte a una difficoltà imprevista che annulla tutto il lavoro fatto e costringe a ricominciare da capo, come dall'inizio di "dodici" cioè di un nuovo anno <ref>[http://forum.corriere.it/scioglilingua/21-03-2011/fare-un-baffo-e-da-capo-a-dodici-1751755.html ''Corriere.it] </ref>.
* '''{{§|Da che mondo è mondo}}'''
:Da quando esiste il mondo. Da sempre.
* '''{{§|Da Erode a Pilato}}'''
:Rimpallarsi la responsabilità di una decisione. Ci si riferisce alla passione di Cristo <ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/mandare-da-erode-a-pilato ''Nuovo De Mauro'']</ref>
* '''{{§|Dai e dai}}'''
:Espressione usata per esprimere che, ripetendo qualcosa più volte, alla fine potrebbe succedere qualcosa (di bello/brutto). La ripetizione della parola ''dai'' sottolinea proprio il ripetersi di una certa azione nel tempo. Esempi: "Dai e dai si rompe" (riferito a qualche azione che ha a che fare con un oggetto e che potrebbe romperlo se viene ripetuta a lungo), "Dai e dai ce l'ha fatta" (per indicare che qualcuno è riuscito a fare qualcosa in più tentativi).
* '''<nowiki>Dall'alfa all'omega</nowiki>'''
:Dall'inizio alla fine; dalla A alla Z. Nell'[[alfabeto greco]] l'[[Alfa (lettera)|alfa]] e l'[[Omega (lettera)|omega]] sono rispettivamente la prima e l'ultima lettera.
* '''{{§|Dalla padella nella brace}}'''
:L'espressione significa "di male in peggio", e viene usata per descrivere o commentare la situazione in cui viene proposto un rimedio peggiore del male. Deriva da un antico racconto tradizionale: una [[tinca tinca|tinca]] invitò le sue compagne a saltare dalla padella: in questo modo si salvarono dall'olio bollente solo per morire nella brace. Modi di dire analoghi erano diffusi già presso i latini, che dicevano (ad esempio) ''fumum fugere in ignem'' (sfuggire il fumo per trovarsi nel fuoco) o ''cinerem evitare in prunas'' (evitare la cenere e trovarsi tra i carboni ardenti).
* '''{{§|Dalle piccole cose}}'''
: In frasi del genere "a cominciare dalle piccole cose", "si vede dalle piccole cose"...
* '''{{§|Dalle stelle alle stalle}}'''
:Dalla somma fortuna all'infima disgrazia. Espressione suggerita dalla [[paronomasia]].
* '''{{§|[[Dare il cinque|Dammi un cinque]]}}'''
:Diffuso anche con l'equivalente inglese ''Give me five'' (o ''Gimme five''), è un'espressione con cui qualcuno chiede al suo interlocutore di battere tra loro le rispettive mani destre, a palmo aperto, producendo un rumore secco.
:Si tratta di un tipo di gestualità tipicamente [[Stati Uniti d'America|statunitense]], che prese piede in [[Italia]] negli [[anni 1980|anni ottanta]], forse attraverso le trasmissioni delle partite di [[pallacanestro|basket]] [[NBA]] che ebbero una certa popolarità tra i più giovani. A diffondere ulteriormente l'espressione fu [[Jovanotti]], con uno dei suoi primi successi, ''[[Jovanotti for President|Gimme five]]''.
:Ad inventare il gesto di ''Darsi il cinque'' sono stati i vichinghi: essi usavano suggellare accordi o contratti semplicemente con una pacca sulle proprie mani.
:Il gesto indica intesa e amicizia tra le due persone, ma è anche usato per sottolineare l'esito positivo di un gesto o un evento, una sorta di "Complimenti!". ''Cinque'' si riferisce naturalmente alle dita della mano.
:Varianti: ''Gimme five'', ''Dammi il cinque'', ''Batti cinque''.
* '''{{§|Da quale pulpito (viene la predica)}}'''
:Espressione ironica che sottolinea che chi "predica" è il primo a non fare di fatto ciò che dice. Il [[pulpito]] è la postazione, ancora presente in molte [[chiesa (architettura)|chiese]], sulla quale saliva il [[sacerdote]] per farsi meglio ascoltare durante la predica e posto in genere al centro della [[navata]]. Attualmente tale struttura è raramente utilizzata, anche grazie ai moderni sistemi di amplificazione che consentono al sacerdote di essere udito chiaramente anche dall'[[altare]].
* '''{{§|Darci dentro}}'''
:Impegnarsi a fondo in un'attività.
* '''{{§|Dare adito a}}'''
:Letteralmente "concedere spazio", quindi "permettere" ed anche "suscitare". ''Potrebbe dare adito a dubbi'' "Potrebbe lasciare spazio per dei dubbi". ''Ha dato adito a contestazioni'' "ha suscitato contestazioni".
* '''{{§|Dare alla testa}}'''
:Costituire un chiodo fisso, far perdere la lucidità. "Questa musica mi sta dando alla testa".
* '''{{§|Dare aria ai denti}}'''
:Parlare tanto per parlare, inutilmente, letteralmente aprire la bocca solo per rinfrescare i denti con l'aria.
* '''{{§|Dare corda}}'''
:Lasciar fare qualcosa a qualcuno con tacita approvazione.
* '''{{§|Dare filo da torcere}}'''
:Riuscire a mettere in grande difficoltà.
* '''{{§|Dare i numeri}}'''
:Sragionare, dir cose insensate, delirare. Chi ascolta può tradurre le frasi insensate in numeri attraverso la [[La smorfia napoletana|smorfia]] e giocarseli al [[lotto]].
* '''{{§|Dare il [[colpo di grazia]]}}'''
:Dare l'ultimo e definitivo colpo all'avversario.
* '''{{§|Dare la croce addosso}}'''
:Incolpare o perseguitare una persona incolpevole col fine di farla apparire colpevole agli occhi altrui. Altresí condannare qualcuno a posteriori per azioni dapprima approvate ma rivelatesi successivamente infelici o rovinose. Allude alla croce di cui fu caricato [[Gesù]] per esservi poi crocifisso.
* '''{{§|Dare un colpo di telefono}}'''
:Chiamare qualcuno per telefono.
* '''{{§|Dare una leccata}}'''
:Gesto di adulazione, sviolinata.
* '''{{§|Darla}}''' / '''{{§|Darlo}}'''
: Espressione colloquiale (e volgare), riferita all'organo sessuale femminile o maschile. Si usa anche per indicare una donna di facili costumi (''che la dà via'') o più genericamente l'atto sessuale (''me l'ha data/o'').
* '''{{§|Darle di santa ragione}}''' / '''{{§|Bastonare di santa ragione}}'''
: Picchiare sodo, senza risparmiarle (sono sottintese le percosse, le botte). Espressione che fa riferimento ai metodi educativi o repressivi che prevedono anche punizioni corporali, registrando in qualche modo la maggior violenza e sistematicità presente nelle azioni giustificate ideologicamente, di contro alle altre remore proprie della specie riguardo al danneggiare i propri simili.
* '''{{§|Darsela a gambe}}'''
:Scappare
* '''{{§|Darsi all'ippica|[[Darsi all'ippica]]}}'''
:Dedicarsi a qualsiasi altra cosa, che non sia quella in cui è impegnato. Esortazione ironica volta a sottolineare l'incapacità di qualcuno.
* '''{{§|Darsi da fare}}'''
:Impegnarsi a fondo in un'attività.
* '''{{§|Darsi delle arie}}'''
:Darsi un'eccessiva importanza; attribuirsi un valore o delle capacità illusorie. Il termine "aria" è adoperato nel significato figurato di "apparenza", "aspetto", ecc.
* '''Della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]'''
:Espressione del lessico giovanile già diffusa negli [[anni 1980|anni ottanta]], in seguito rilanciata dal cantante [[Jovanotti]], con la canzone "Muoviti Muoviti" del [[1991]], con il significato "eccezionale".
* '''{{§|Della domenica}}'''
:Sinonimo di principiante, spesso imbranato. Indica persona che si dedica ad una certa attività nei ritagli di tempo domenicali senza poterla realmente mai approfondire. P.es. pilota della domenica, pescatore della domenica, etc.
* '''{{§|Della/per la serie}}'''
:Espressione utilizzata all'inizio di frase per descrivere una frase e/o un avvenimento collocandolo dentro una "serie" appunto. Es:<br />A:Guardalo! Prima lo picchia e poi scappa!<br />B:Della serie "tira il sasso e nasconde la mano"
* '''{{§|(Il) diavolo fa le pentole ma non i coperchi}}'''
:Chi s'illude di portare facilmente a buon fine un'azione malvagia si ritrova disilluso <ref>[http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/lessico/lessico_093.html ''Treccani.it'']</ref>.
* '''{{§|Di buzzo buono}}'''
:Di buono spirito, avendo voglia di lavorare, alacremente.
* '''{{§|Di capo in collo}}'''
:Immediatamente, subito, senza preliminari o fasi intermedie.
* '''{{§|Di facili costumi}}'''
:Lo si dice di una donna non molto fedele.
* '''{{§|Dietro le quinte}}'''
:L'espressione indica quello che viene fatto per la collettività senza che ciò venga reso pubblico.
* '''{{§|Di nicchia}}'''
:lo si dice di qualcosa rivolto a pochi interessati (in genere intenditori).
* '''{{§|Dio patria famiglia}}'''
:La formula, di origine [[Nazionalismo|nazionalista]], venne adottata come [[slogan]] dal [[fascismo]] durante la conquista del potere da parte di [[Benito Mussolini|Mussolini]].
* '''{{§|Di primo acchito}}''' / '''{{§|In prima battuta}}''' / '''{{§|Alla/sulla prima}}''' / '''{{§|Sulle prime}}'''
:In un primo momento, alla prima osservazione. Espressioni nate in ambito sportivo.
* '''{{§|[[Di punto in bianco]]}}'''
:Immediatamente, senza preavviso
* '''{{§|Dire pane al pane e vino al vino}}'''
:Chiamare le cose con il loro nome.
* '''{{§|(Dire) tra il serio e il faceto}}''' / '''(Fare) un po' sul serio un po' per burla''' /
:Dire qualcosa con atteggiamento scherzoso ma intenderlo seriamente.
* '''{{§|Distruggi famiglie}}'''
: Si dice di una donna che si intromette nei matrimoni altrui causandone la separazione.
* '''{{§|Dirne quattro a qualcuno}}'''
: Comunicare duramente a qualcuno la propria opinione.
* '''{{§|Domani è un altro giorno}}'''
:Citazione dal popolare film ''[[Via col vento]]'' del [[1939]]: è la battuta finale del film, pronunciata dall'indomita protagonista Rossella O'Hara, interpretata da [[Vivien Leigh]] ("Domani è un altro giorno, e si vedrà"). È passata nell'uso comune nel senso di "intanto facciamo così, poi si vedrà", equivalente allo spagnolo "''que serà serà''".
* '''{{§|[[Dopo di noi, il diluvio|Dopo di noi il diluvio]]}}'''
* '''{{§|Due di picche}}'''
:In molti giochi di carte il due di picche è una carta dal valore praticamente nullo. Prendere il due di picche da qualcuno significa quasi sempre ricevere un rifiuto, tipicamente a una proposta di carattere sentimentale.
* '''{{§|Due pesi e due misure}}'''
:Due criteri diversi applicati ingiustamente a situazioni analoghe.
* '''{{§|Due piedi in una scarpa/Due piedi in una staffa}}'''
:Non decidersi tra due possibilità (ma è più corretta la frase "un piede in due scarpe"). Più usata invece col significato di sentirsi in difficoltà o in imbarazzo nei confronti di una persona per aver commesso qualcosa (stare con due piedi in una scarpa).
 
== E ==
* '''E compagnia bella
:Il modo di dire, una variante più colorita dell'espressione "eccetera", ebbe successo soprattutto nel secondo dopoguerra, per l'uso che ne fece [[Adriana Motti]] nella sua traduzione di ''Catcher in the Rye'' ("[[Il giovane Holden]]"). Nel testo originale di [[J.D. Salinger|J. D. Salinger]], l'espressione "...and all" era estremamente frequente: per evitare le ripetizioni, che avrebbero infastidito i lettori della versione italiana, la Motti ricorse a una lunga serie di [[perifrasi]], tra cui "e tutto quanto", "eccetera eccetera", "e quel che segue", "e via discorrendo" e, appunto "e compagnia bella". In un'intervista ([http://www.wittgenstein.it/html/diario000999.html]), la Motti afferma di avere ripreso questa e altre espressioni dai suoi nipoti.
* '''E qua e là e su e giù
:Strategia linguistica utilizzabile come riempitivo lessicale o in caso di difficoltà tecnica.
* '''{{§|Editto bulgaro|Editto bulgaro}}'''
* '''Elogio sperticato
:Elogio eccessivo, paradossale. La pertica era un'antica [[unità di misura]] dei terreni.
* '''{{§|Eminenza grigia|[[Eminenza grigia]]}}'''
:Personalità dotata di massima autorità non riconosciuta ufficialmente. Fa riferimento a [[François Leclerc du Tremblay]]
* '''{{§|[[Eroi della sesta giornata]]}}''' o '''Eroi della sesta'''
:Codardi e opportunisti che tentano di accaparrarsi il merito e i vantaggi degli sforzi altrui.
* '''{{§|[[Errore sesquipedale]]}}'''
:Era un'unità di misura latina, la sesquipeda e misurava un piede e mezzo;commettere un errore sesquipedale ha preso il significato di errore enorme, gigantesco.
* '''{{§|Essere a casa di Dio}}'''
:Lo si dice di una località molto lontana.
* '''{{§|Essere ai ferri corti}}'''
:Litigare, riferito a un contrasto che s'inasprisce fino ad arrivare a uno scontro serio.<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/F/ferro.shtml Ferro - Dizionario dei modi di dire - Corriere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* '''{{§|Essere alla canna del gas}}'''
:Essere arrivati ad una situazione estrema come chi vuole suicidarsi con il gas da cucina.
* '''{{§|Essere alla frutta}}'''
:Essere arrivati dopo ogni tentativo di soluzione ad un'ultima occasione disperata. Allude alla frutta come portata finale del pasto <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/F/frutto.shtml#1 ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Essere al lumicino}}'''
:Essere agli ultimi sprazzi di vita come accade per la fiammella ridotta al minimo in una lampada quasi priva di olio. Con vari significati:
:*collocare accanto al letto di morte un cero benedetto;
:*controllare con un lume se il moribondo ancora respira facendo vacillare la fiamma;
:*essere in condizioni economiche di quasi fallimento <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/L/lumicino.shtml ''Corriere.it''] </ref>
* '''{{§|[[Essere al verde]]}}'''
:Rimanere senza un soldo.
* '''{{§|Essere di bocca buona}}'''
:Accontentarsi di mangiare di tutto.<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/bocca.shtml#11 corriere]</ref>
* '''Essere di [[corvée]]'''
:Essere impiegato in attività poco gratificanti o solitamente non a proprio carico
* '''{{§|Essere due anime in un nocciolo}}'''
:Detto di due persone inseparabili.
* '''{{§|Essere duro da grattare}}'''
:Espressione giovanile gergale che indica l'essere molto ubriaco. Usata molto in Emilia-Romagna. Duro da grattare è la similitudine con il formaggio [[parmigiano-Reggiano|parmigiano reggiano]] che quando molto duro è adatto a essere grattugiato sulla pastasciutta.
* '''{{§|Essere d'uopo}}'''
:Latinismo (''opus esse'') che significa ''essere necessario, opportuno''.
* '''{{§|Essere in carattere}}'''
:Essere in sintonia, in armonia con qualcosa.
* '''{{§|Essere l'anima della festa}}'''
:Essere al centro dell'attenzione e ben voluto nella comitiva.
* '''{{§|Essere la ninfa Egeria}}'''
:Essere l'ispiratrice, la consigliera di qualcuno. Secondo la [[mitologia romana]], [[Egeria]] era una [[Ninfa (mitologia)|ninfa]] dei boschi del corteo di [[Diana]], ispiratrice e consigliera del secondo [[Rex (storia romana)|re di Roma]], [[Numa Pompilio]], al quale avrebbe dettato anche gli ordinamenti religiosi per la città.
* '''{{§|Essere pane e cacio}}'''
:Andare d'amore e d'accordo.
* '''{{§|Essere ridotto all'ablativo}}'''
:Essere senza risorse, a corto di denaro.
* '''{{§|Essere sempre nei rotti}}'''
:Riferito a una persona che tende a contrarre problemi di salute frequentemente, oppure a un oggetto che tende a guastarsi facilmente e che necessita di soventi riparazioni.
* '''{{§|Essere sulla stessa barca}}'''
Condividere lo stesso ideale, opinione o problema.
* '''{{§|Essere sull'orlo dell'abisso}}'''
:Essere prossimo alla rovina.
* '''{{§|Essere un [[lavabo|acquaio]]}}'''
:Essere ingordo.
* '''{{§|Essere un Adone}}'''
:Essere molto bello. Deriva dal dio [[Adone (mitologia)|Adone]], il quale secondo la [[mitologia greca]] simboleggia la bellezza maschile.
* '''{{§|Essere una buona lana}}''' / '''{{§|Essere un furbo di tre cotte}}'''
:Essere un furbacchione poco raccomandabile.
* '''{{§|Essere un pesce fuor d'acqua}}'''
:Essere impacciato trovandosi fuori dalle proprie abitudini.
* '''{{§|Essere un pezzo di pane}}'''
:Essere una persona estremamente buona. Vedi anche "Buono come il pane".
* '''{{§|Essere un pezzo di ghiaccio}}'''
:Rimanere impassibile di fronte a un evento che commuove.
* '''{{§|Età delle caverne}}'''
:L'epoca in cui gli uomini vivevano ancora nelle grotte. A volte viene usata in senso [[parodia|parodistico]], per alludere a un'epoca molto remota.
* '''{{§|Età aurea|Età dell'oro}}'''
:Età mitica delle origini, in cui l'uomo viveva felice, in armonia con sé stesso e con la natura. Il concetto e l'espressione appartengono alla tradizione classica greco-latina, dove questa Età coincideva con il regno di [[Crono|Saturno]], padre del padre degli dei in carica, [[Zeus|Giove]].
* '''{{§|È tutto dire}}'''
:Si dice di una frase che non necessita di spiegazioni o commenti.
* '''{{§|È un altro paio di maniche|[[È un altro paio di maniche]]}}'''
:Tra il Duecento e il Seicento alcuni vestiti erano confezionati con le maniche ''mobili'' e si potevano sostituire, per abbellire il vestito in modi diversi ogni volta. Da qui il modo di dire che significa appunto ''una cosa completamente diversa'', come lo erano le maniche dei vestiti.
 
== F ==
* '''{{§|Fabbrica di Santa Giustina}}'''
:Si dice di un lavoro, soprattutto edilizio, che non finisce mai o comunque è molto lento e dura molto nel tempo. <ref> [[Basilica di Santa Giustina#La fabbrica rinascimentale]] </ref> Lo stesso significato ha l'espressione '''Fabbrica di San Pietro''' in riferimento alla basilica di San Pietro in Roma <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/F/fabbrica.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Faccia di bronzo}}'''
:Espressione usata per indicare persone che riescono a rimanere impassibili nelle situazioni più imbarazzanti, senza arrossire quando vengono pubblicamente offese o sbugiardate. Col significato di "audacia svergognata", la locuzione è attestata già da [[Niccolò Tommaseo]] nel suo ''Dizionario'' ([[1865]]). Altro esempio: "Gabriele rispose con faccia di bronzo senza precedenti", dal romanzo di Marco Buticchi. Le persone con una faccia di bronzo sono particolarmente portate per il gioco del poker.
:Varianti: '''Faccia tosta''', faccia di tolla, faccia come il [[natiche|culo]].
* '''{{§|Facile come bere un bicchier d'acqua}}'''
:Metafora che indica come una certa azione sia (oppure si ritenga) facilissima.
* '''{{§|[[Familismo amorale]]}}''': coniata da [[Edward C. Banfield]] nel 1958, in ambito antropologico, a indicare la deriva antisociale di un'etica orientata a procurare beneficio alla propria ristretta cerchia familiare, è divenuta una [[polirematica]] proverbiale (v. anche [[Tengo famiglia]])
* '''{{§|Far accapponare la pelle}}'''
:Far rabbrividire.
* '''{{§|Far ridere i polli}}'''
:Battute di spirito così insulse che solo i polli ne possono ridere oppure affermazioni così stupide che persino i polli ne ridono <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/pollo.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Far saltare la mosca al naso}}'''
:Far nascere in qualcuno un senso di fastidio e d'irritazione come quando una mosca si posa ripetutamente sul naso <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/M/mosca.shtml?refresh_ce-cp ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Fare acqua da tutte le parti}}'''
:Essere pieno di difetti, essere inservibile allo scopo prefissato. Come un contenitore che "fa acqua" (perde acqua) ed è quindi inservibile. Di un ragionamento o una realizzazione: che non convince, inefficace.
* '''{{§|Fare alto e basso}}'''
:Farla da padrone.
* '''{{§|(Fare) a pari e patta}}''' / '''{{§|Senza vincitori né vinti}}'''
:"Pari e patta" è dal gergo scacchistico, nello sport sono espressioni intese letteralmente, figuratamente intendono la conclusione di una contesa, con la rinuncia a ogni ulteriore pretesa, per un accordo, anche sommario o clamoroso, o per impossibilità a continuare da entrambe le parti. Il termine "patta" si ritrovava soprattutto nelle assemblee dove una votazione risultava con la parità dei voti pro o contro una proposta <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/patta1/ ''Vocabolario Treccani'']</ref>.
* '''{{§|Fare buon viso a cattivo gioco}}'''
:Avere un atteggiamento positivo anche in una situazione sfavorevole, ad esempio per non dare soddisfazione a un antagonista che vuole mettere il soggetto in difficoltà.
* '''{{§|Fare cascare le braccia}}'''
:Di fronte alla stolidaggine altrui si rinunzia ad ogni azione <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/braccio.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Fare cilecca}}'''
:Fare "cilecca" è il fallimento di un'azione. Si riferisce al momento in cui il percussore di un'arma scatta ma non fa partire il colpo. Si dice ad esempio dell'uomo che non riesce a portare a termine un rapporto sessuale. Nel significato più antico "cilecca" equivaleva a "scherzo", "burla" <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/cilecca.shtml ''Corriere.it''] </ref>.
* '''{{§|Fare di necessità virtù}}'''
:riuscire, trovandosi di fronte a difficili e inevitabili difficoltà, ad affrontarle con adeguata e benevola disposizione d'animo. V. anche ''Fare buon viso a cattivo gioco''.
* '''{{§|[[Fare di tutta l'erba un fascio]]}}''' / '''{{§|Di ogni erba un fascio}}'''
:Generalizzare eccessivamente. Letteralmente, significa raccogliere tutte le specie di erbe in un solo fascio, senza distinguerle. In senso [[metafora|metaforico]], descrive dunque l'atteggiamento di considerare un unico insieme confuso e indistinto. L'espressione (di chiara origine contadina) era già attestata da B. Varchi nella sua ''Grammatica'' ([[1807]]).
* '''{{§|Fare faville}}'''
:Avere successo, essere particolarmente bravi in una attività.
* '''{{§|Fare filotto}}'''
:Ottenere risultati positivi in una successione di eventi, come chi vince molte partite consecutive. Deriva dal gioco del biliardo detto "all'italiana" ove "fare filotto" è rappresentato dall'abbattimento di una fila di birilli nella loro tipica disposizione a croce, il che dona a chi lo effettua, secondo criteri precisi, un buon punteggio.
* '''{{§|Fare il candelabro}}'''
:Vedi "Reggere il moccolo".
* '''{{§|Fare il fenomeno}}'''
:''Phainómenon'', in [[lingua greca antica|greco antico]] è il participio presente del verbo ''pháinomai'', che significa "apparire". Chi "fa il fenomeno", si comporta in modo da mettersi in evidenza agli occhi degli altri.
* '''{{§|Fare il pelo e il contropelo}}'''
:Come per tagliare accuratamente la barba così malignare o criticare ampiamente qualcuno (anche ''tagliare i panni addosso)<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pelo.shtml#8 ''Corriere.it''] </ref>.
* '''{{§|Fare il portoghese|Fare il portoghese}}'''
:Entrare di nascosto a un evento dove sia previsto il pagamento di un biglietto.
* '''{{§|Fare la mosca cocchiera}}'''
:Si dice di una persona di scarsa autorità e importanza che si attribuisce un potere che non gli appartiene come nella favola di [[Fedro]] <ref>Fedro, ''Favole'', III, 6</ref> dove una mosca posata sul timone di un carro minacciava la mula che lo trainava di trafiggerla sul collo se non fosse andata più velocemente.
* '''{{§|Fare la pelle (a qualcuno)}}'''
:Uccidere.
* '''{{§|Fare la ruota}}'''
:Vantarsi apertamente delle proprie qualità come il pavone quando fa la ruota <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pavone.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Fare la vita del beato porco}}'''
:Vivere comodamente senza affanni e senza lavorare come il maiale ben nutrito <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/porco.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Fare l'avvocato del diavolo}}'''
:Cercare di difendere qualcosa che non merita affatto di essere difeso.
* '''{{§|Fare la punta agli aghi}}'''
:Essere eccessivamente preciso o meticoloso.
* '''{{§|Fare le corna a qualcuno}}'''
:Tradire in una relazione di coppia. Il "cornuto" (o la cornuta) è la vittima dell'adulterio, mentre l'adultero è il "cornificatore".
* '''{{§|Fare le nozze con i fichi secchi}}'''
:Rendersi ridicoli volendo realizzare qualcosa con eccessiva economia, oppure senza averne i mezzi necessari.
* '''{{§|Fare le scarpe}}'''
:Danneggiare subdolamente qualcuno.
* '''{{§|Fare lingua in bocca}}'''
:Essere in buona amicizia con una persona nonostante si dichiari il contrario.
* '''{{§|Fare lo gnorri}}''', '''fare il nesci''', '''fare l'indiano'''
:Far finta di non capire o di non sentire.
* '''{{§|Fare man bassa}}'''
:Impadronirsi di tutto quello che si trova in circolazione: ''i ladri fecero man bassa degli oggetti di maggior valore''.
* '''{{§|Fare mente locale}}'''
:Rimettere a fuoco la situazione nel suo contesto, ma riducendo anche drasticamente le suggestioni più estranee. Non è precisamente "fare il punto", più concretamente riepilogativo, ma piuttosto riprendere in considerazione di cosa si sta trattando con una riacquisizione personale dei riferimenti a disposizione. Viene spesso citato come necessità del singolo di chiarirsi, riorganizzarsi gli elementi della propria visione dell'argomento specifico.
* '''{{§|Fare pelo e contropelo}}'''
:Rimproverare aspramente. Oppure interrogare in modo molto serrato; in questo senso, simile a "Torchiare" o "Fare il terzo grado."
* '''{{§|Fare quadrato}}'''
:Disporsi tutti insieme in difesa della propria posizione comune. È mutuato dal gergo militare quando, per affrontare un nemico che attacca su più fronti, le fanterie si disponevano in formazione a quadrato, coprendosi vicendevolmente le spalle.
* '''{{§|Fare quattro salti}}'''
:Andare a ballare.
* '''{{§|[[Fare San Martino]]}}'''
:Traslocare. Dall'usanza, ormai scomparsa, di far terminare i contratti agrari il giorno di [[San Martino]], ovvero l'11 novembre.
* '''{{§|Fare spallucce}}'''
:Esprimere ignoranza di un fatto, di un avvenimento.
* '''{{§|Fare trenta: fare trentuno}}'''
:Consigliare, arrivati a un certo punto di un iter, di arrivare fino in fondo.
:Ad esempio, a una persona che deve comprare un'auto nuova, ed è indeciso se includere un optional o meno: "Hai fatto trenta: fai trentuno, e includi quell'optional!".
* '''{{§|Fare un baffo}}'''
:Non comporta nessuna conseguenza: nel significato che un baffo solo non ha senso; i baffi devono essere due. Ad esempio: «La tua minaccia mi fa un baffo» <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/B/baffo.php ''Repubblica.it'']
</ref>.
* '''{{§|Fare un miglio in più}}'''
:Fare più del dovuto, andare oltre le aspettative del richiedente.
* '''{{§|Farina del mio sacco}}'''
:Indica che ciò che si è elaborato - un'idea, un'opera artistica, un libro - non è stato copiato da nessuno.
* '''{{§|[[Male parta, male dilabuntur|(La) farina del diavolo va tutta in crusca]]}}'''
* '''{{§|Far fuori}}'''
:Espressione della lingua parlata che può essere usata con due significati: "far fuori un nemico", significa uccidere qualcuno; può però assumere anche un significato [[metafora|metaforico]], se riferito ad esempio a una persona che aspira a una carica prestigiosa e, avendo un rivale che gli contende il posto, riesce a eliminarne la concorrenza, con sistemi non necessariamente corretti.
* '''{{§|Farne quante Carlo in Francia}}'''
:Aver compiuto tante imprese, avventure più o meno apprezzabili quante si racconta abbia intrapreso il re Carlo in Francia <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/carlo.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Far ridere i polli}}'''
:Comportarsi in modo ridicolo, suscitando l'ilarità generale.
:Usato soprattutto per farsi beffa di chi si ritiene capace di fare qc., mentre non ne ha evidentemente la facoltà.
* '''{{§|Far saltare la mosca al naso}}'''
:Irritare, provocare qualcuno all'improvviso
* '''{{§|Farla sempre franca}}'''
:Scappare sempre senza essere riconosciuto.
* '''{{§|Farla pagare (cara)}}'''
:Espressione che significa "vendicarsi". Es: Gliela farò pagare (cara).
* '''{{§|Farsene una ragione}}'''
:Rassegnarsi.
* '''{{§|Farsi i cavoli propri}}'''
:Interessarsi solo dei propri affari rifiutando ogni ingerenza di altri. Comportamento asociale basato sull'invito a non intromettersi nella vita degli altri. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/cavolo.shtml#3?refresh_ce-cp ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Farsi in quattro}}'''
:Impegnarsi, moltiplicando le proprie forze, per un obiettivo o una persona.
* '''{{§|Farsi un sette nel vestito}}'''
:Provocare uno strappo nella stoffa (che ricorda la forma ad angolo del numero 7)
* '''{{§|Facci una croce sopra/fare una croce sopra qualcosa}}'''
:Smettere definitivamente di occuparsi di qualcosa, non pensarci più, smetterla di tormentarsi per quella cosa.
* '''{{§|Far vedere i sorci verdi}}'''
:Locuzione entrata nell'uso in seguito alle vittorie di una squadriglia aerea, i "[[205ª Squadriglia da Bombardamento|Sorci Verdi]]", famosa per le imprese nel [[1937]] e [[1938]]. Entrata nell'uso comune con il senso di stravincere. <ref>[http://www.sapere.it/sapere/strumenti/domande-risposte/di-tutto-un-po/perche-si-dice-vedere-sorci-verdi.html ''Sapere.it'']</ref>
* '''{{§|Far venire i nervi}}'''
:Innervosire una persona.
* '''{{§|Far venire le cinque}}'''
:quando un lavoratore dipendente è poco impegnato e interessato al suo compito
* '''{{§|Fasciarsi la testa prima di essersela rotta}}'''
:Considerarsi sconfitti prima ancora di affrontare un problema, mostrando quindi un atteggiamento eccessivamente apprensivo. Opposto di "vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso."
* '''{{§|Fatti non foste a viver come bruti}}'''
:Citazione dal [[Inferno - Canto ventiseiesimo|ventiseiesimo Canto]] dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] di [[Dante Alighieri]]. Nella bolgia dei consiglieri fraudolenti, [[Ulisse]] racconta a [[Dante Alighieri|Dante]] di avere incoraggiato i suoi compagni a un viaggio nell'oceano sconosciuto, pronunciando un piccolo discorso (''orazion picciola''):
::''Considerate la vostra semenza''
::''fatti non foste a viver come bruti''
::''ma per seguir virtute e canoscenza''
:L'espressione è divenuta proverbiale: gli uomini, secondo Dante, non sono stati creati da Dio per "'''vivere come bruti'''", ma per acquisire "virtù" e "conoscenza".
* '''{{§|Fatto con l'accetta}}'''
:Lavoro fatto grossolanamente.
:Anche riferito a persona rozza.
* '''{{§|Fenomeno da baraccone}}'''
:Detto in modo spregiativo di una persona che si rende evidente (volontariamente o no) per motivi inaccettabili o disgustosi. I "[[fenomeni da baraccone]]" (il baraccone del [[circo]]) erano la "[[palla di cannone umana|donna cannone]]", "l'uomo elefante", ecc.
* '''{{§|Fermate il mondo voglio scendere}}'''
* '''{{§|Figlio dell'oca bianca}}'''
:Indica chi gode di particolari privilegi rispetto agli altri esclusi. Probabilmente l'espressione deriva da un'alterazione della locuzione latina «''gallinae filius albae''» (figlio della gallina bianca) <ref>In: [[Giovenale ]], XIII satira; [[Quintiliano]], ''Institutio oratoria'' («''tene... extra communia censes ponendum, quia tu gallinae filius albae, nos viles pulli nati infelicibus ovis?'')» </ref>. Il modo di dire risale all'aneddoto che narra come a [[Livia Drusilla]], futura moglie di [[Cesare]], cadde in grembo una gallina bianca, caduta da un'aquila in volo, i cui nati, ritenuti sacri dagli Auguri, non sarebbero stati uccisi, ma allevati per ricavare gli auspici <ref>[http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/parole/oca_bianca.html ''Treccani.it'']</ref> .
* '''{{§|(E noi chi siamo, i) figli della serva (?)}}'''
:In Toscana esiste anche una variante '''essere figliol dell'Emma''', di origine incerta.
* '''{{§|Figlio di buona donna}}'''
:Insulto, dove "buona donna" è un eufemismo per "prostituta".
* '''{{§|Figlio di N.N.}}'''
:Un trovatello. Deriva dall'abbreviazione di ''Nomen Nescio'' (lett. "non conosco il nome"), apposta sui registri parrocchiali (anticamente redatti in latino) al posto dei nomi di uno o di entrambi i genitori.
:''Figlio di nessuno'': è l'espressione burocratica con cui viene registrato all'[[anagrafe]] un orfano. Viene utilizzato anche come [[eufemismo]], per offendere qualcuno mettendo in dubbio la moralità dei suoi genitori.
* '''{{§|Figlio di papà}}'''
: [[Tautologia]], dato che il senso letterale non dà alcuna informazione. Il significato indiretto, spiegabile in parte con le [[Massime conversazionali#Massima di quantit.C3.A0|massime conversazionali]], indica una persona molto legata alla ricchezza e al potere della famiglia e che non deve il suo successo a sforzi propri. [[Connotazione]] negativa.
* '''{{§|Figlio di un dio minore}}'''
:Chi, pur avendo in teoria gli stessi diritti degli altri, viene di fatto discriminato.
* '''{{§|Figli(u)ol prodigo}}'''
:L'espressione è derivata dalla ''[[Parabola del figlio prodigo]]'', narrata da [[Gesù]] e riportata nel [[Vangelo secondo Luca]] (15,11-32). Il '''figliol prodigo''' è il più giovane di due figli, che si fa consegnare la sua parte di eredità e la dilapida rapidamente, riducendosi in breve tempo a fare il guardiano di porci. Ravvedutosi, decide di tornare dal padre, che lo accoglie con gioia, festeggiandolo con un [[vitello grasso]].
:Il significato evangelico della [[parabole di Gesù|parabola]] è chiaro, e denunciato esplicitamente dallo stesso Gesù nel versetto precedente: "C'è gioia davanti agli angeli di Dio per un peccatore che si converte". Oggi si usa spesso l'espressione '''figliol prodigo''' (anche con tono bonario e in senso [[parodia|parodico]]) per descrivere una persona che torna sui suoi passi dopo un sincero pentimento.
* '''{{§|Finché c'è vita c'è speranza}}'''
* '''{{§|Finché dura c'è verdura}}'''
:Anche nella versione "Finché dura fa verdura". Simile al detto "Finché c'è vita c'è speranza", nel senso di '''tirare a campare'''. <ref>Citato da Carlo Lapucci in ''Proverbi e motti fiorentini'' nel distico: «''Finché dura/fa verdura,/quando non c’è piú/viva Gesú.»</ref>.
:Equivalente a '''Finché la barca va''' <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/barca.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Finire sul lastrico}}'''
:Cadere in povertà.
* '''{{§|Finire in braghe di tela}}'''
:Il significato letterale deriva dalla punizione che nel Medioevo a Padova veniva comminata ai creditori falliti: dopo che venivano spogliati dei loro panni e rimasti coperti con la sola camicia e brache, dovevano picchiare le terga quattro volte sulla cosiddetta "Pietra del vituperio" (che si conserva ancora oggi, nei pressi del Palazzo della Ragione) pronunciando nel contempo sempre quattro volte "cedo i miei beni". Dopodiché venivano espulsi dalla città e mandati in esilio.
* '''{{§|Fischiare le orecchie}}'''
:Lo si dice quando si ha la sensazione che qualcuno parli male di noi, oppure quando si ritiene di non aver sentito bene qualcosa.
* '''{{§|La frittata è fatta}}'''
:Il guaio è combinato (metafora).
* '''{{§|Frullare per la testa}}'''
:Un insieme di strane idee, progetti, desideri che si agitano nella testa come in un frullatore <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/F/frullare.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Frutto proibito}}'''
:Per [[antonomasia]] è quello che Eva coglie dall'albero (la mela). Si estende alla persona o all'oggetto che porta alla perdizione chi lo desidera.
* '''{{§|Fulmine a ciel sereno}}'''
:Un avvenimento del tutto imprevisto e inaspettato come quando cade un fulmine allorché il cielo è sereno <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/F/fulmine.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Fumare come un turco}}'''
:Essere un fumatore accanito, sempre con la sigaretta accesa in bocca. In passato si ritenevano i turchi grandi fumatori.
* '''{{§|Fuoco di paglia}}'''
:Evento improvviso e sconvolgente che però ha durata molto breve. La paglia incendiata sviluppa subito fiamme molto alte, ma si esaurisce in breve tempo.
* '''{{§|Fuoco sotto la cenere}}'''
:Una questione che si pensava risolta che in realtà è ancora pericolosamente presente e pronta a divampare anche se non appare <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/F/fuoco.shtml#16 ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Fuori dai denti}}'''
:Si usa dire: "te lo dico fuori dai denti", dire chiaramente; si spiega proprio dal fatto che viene detto in contrapposizione a "parlare a denti stretti", cioè segretamente, che è il contrario dell'espressione "fuori dai denti" che invece indica il parlare senza segreti, chiaramente e senza giri di parole!
* '''{{§|Fuori dal seminato}}'''
:Al di fuori di un argomento definito, fuori tema. Vedi anche Uscire dal seminato.
* '''{{§|Fuori di testa}}'''
:Essere ubriaco o pazzo a tal punto da non ragionare.
* '''{{§|Fuori di melone}}'''
:Essere ubriaco o pazzo a tal punto da non ragionare, il melone rappresenta in questo caso la testa, la scatola cranica.
* '''{{§|Furbetti della Marina}}'''
* '''{{§|Furbetti del quartierino|Furbetti del quartierino}}'''
:Un gruppo costituito da individui che si considerano astuti e potenti, ma che non riescono a dissimulare la loro grettezza provinciale. Tratta da un'intercettazione nei confronti di [[Stefano Ricucci]] durante [[Bancopoli]].
* '''{{§|Fu vera gloria?}}'''
:Vedi ''[[#A|Ai posteri l'ardua sentenza]]''.
 
== G ==
* '''{{§|Galeotto fu|Galeotto fu il libro}}'''
:Dalla Divina Commedia, Inferno Canto V, nell'episodio di Paolo e Francesca.
* '''{{§|(Mettersi le) Gambe in spalla}}'''
:L'atteggiamento di chi si dà a una fuga così precipitosa da quasi toccarsi le spalle con le gambe <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/G/gamba.shtm ''Corriere.it''] </ref>.
* '''{{§|Garantito al limone}}'''
:Un tempo assai diffuso ma ormai desueto, deriva da un vecchio [[pubblicità televisiva|spot pubblicitario]] di un detersivo per piatti.
* '''{{§|Gatta ci cova}}'''
:Dietro l'apparente tranquillità, qualcosa sta succedendo.
* '''{{§|Gatta da pelare}}'''
:Un lavoro noioso e difficile.
* '''{{§|Gatta morta}}'''
:Comportarsi con indifferenza sorniona, fingersi ingenuo e distratto per non destare i sospetti dell'avversario e giocarla d'astuzia. Come fanno i gatti in agguato, che fingono di dormire ma che al momento buono balzano e ghermiscono l'incauto uccellino che si è avvicinato troppo.
* '''{{§|Gatto di marmo}}'''
:Detto che si trova soprattutto nel dialetto milanese: «svelt cum'è un gat da marmo» (veloce come un gatto di marmo). Soggetto che reagisce molto lentamente alle situazioni. L'espressione, [[ossimoro]], è dovuta al contrasto fra la velocità del gatto e la staticità del marmo. Ad esempio: ''veloce come un gatto... di marmo.'' Detto anche di persona fredda e inespressiva <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/G/gatto.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Gatto di piombo}}'''
:Espressione usata soprattutto per chi affonda in acqua non sapendo nuotare oppure riferita a chi è fisicamente lento, goffo nei movimenti.
* '''{{§|Grazie al cazzo}}'''
:Commento per sottolineare l'ovvietà di un fatto al quale è attribuito un eccessivo rilievo <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/cazzo.php?refresh_ce ''Repubblica.it'']</ref>.
* '''{{§|Gelare il sangue nelle vene}}'''
: Provocare improvviso terrore.
* '''{{§|Generale Inverno}}''': Viene usato per indicare un fallimento bellico causato non tanto dall'attacco nemico quanto dalla natura. Viene usato per la prima volta nelle guerre napoleoniche.
* '''{{§|Genio tutelare}}'''
:Protettore.
* '''{{§|Gettare acqua sul fuoco}}'''
:Chi getta acqua sul fuoco, lo fa per tentare di spegnerlo.
:Allo stesso modo, usando la frase come [[metafora]], si intende dire che qualcuno sta cercando di placare una lite o porre rimedio a una situazione imbarazzante.
* '''{{§|Gettare benzina sul fuoco}}'''
:È una versione più recente della locuzione tradizionale ''gettare'' (o ''versare'') ''l'olio sul fuoco'', e ha ormai quasi soppiantato la frase originale. Il senso della [[metafora]] è chiaramente opposto a quella citata sopra: chi "getta benzina", lungi dall'essere interessato a placare un litigio o una polemica, ha invece intenzione di renderlo ancora più aspro. Altre varianti: ''aggiungere legna al fuoco'' e ''soffiare sul fuoco''.
* '''{{§|Gettare fango su}}'''
:Screditare, parlar male di qualcuno, qualche cosa.
* '''{{§|Gettare il bambino con l'acqua sporca}}'''
:L'espressione proverbiale stigmatizza l'atteggiamento di chi, nell'eccedere nella radicalità o avventatezza di un intervento, rischia di perdere qualcosa di fondamentale e prezioso che va in ogni caso conservato: al modo di un'ipotetica madre che distrattamente gettasse via il bambino insieme all'acqua adoperata per lavarlo.
* '''{{§|Gettare la spugna}}'''
:Arrendersi. Deriva dal gergo del [[pugilato]] quando per arrendersi all'avversario si gettava simbolicamente la spugna usata dai "secondi" per lavare le ferite del combattimento (oggi si usa gettare sul ring un asciugamano).
* '''{{§|Gigante (o colosso) dai [[piedi d'argilla]]}}'''
Si riferisce al colosso dai piedi d'argilla narrato dalla [[Bibbia]] ([[Libro_di_Daniele|Daniele]], 2: 31-35), ma anche all'argilla di cui sono costituiti i [[golem]]. L'espressione è usata per definire una persona o una istituzione che appare forte come un gigante ma che in realtà si fonda su debolissime fondamenta. Così ad esempio veniva descritta la condizione politica dell'[[Impero ottomano]] sino al crollo nella [[prima guerra mondiale]] <ref>Farian Sabahi, ''Storia dell'Iran: 1890-2008'', Bruno Mondadori, 2014 par.4.1</ref> Il modo di dire venne spesso riferito a [[Primo Carnera]] propagandato come dotato di un'enorme forza ma in realtà mediocre pugile. <ref>''Carnera, il gigante dai piedi d'argilla che conquistò gli Usa'', ''Il Tempo.it'', 24 aprile 2008</ref>. La vicenda della sua carriera sportiva venne narrata nel film ''[[Il colosso d'argilla]]''.
* '''{{§|Giocare come il gatto col topo}}'''
:Approfittare della debolezza di un nemico sconfitto per divertirsi a perseguitarlo <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/G/gatto.shtml#18 ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Giocarsi il Paradiso}}'''
:Perdere una buona opportunità.
:Vivere nel peccato senza ravvedersi.
* '''{{§|Girare il coltello nella piaga}}'''
:Concentrarsi in maniera non opportuna su un problema già noto.
* '''{{§|Gli anni verdi}}'''
:La giovinezza.
* '''{{§|La goccia che ha fatto traboccare il vaso}}'''
:l'ennesimo fatto, in sé non importante, che ha causato una grossa reazione di scontento a dovuta a una situazione difficile e complessa.
* '''{{§|[[Gutta cavat lapidem|La goccia perfora la pietra]]}}'''
:Un'azione apparentemente insignificante ripetuta nel tempo ottiene risultati evidenti.
* '''{{§|Grande fratello}}'''
:La complessa storia di questa espressione nasce con la traduzione italiana del romanzo [[1984 (romanzo)|1984]], di [[George Orwell]] ([[1948]]), ambientato in un futuro totalitario in cui il ''Big Brother'', "Grande Fratello" (caricatura dei dittatori europei del Novecento), è leader incontrastato di un regime basato sul controllo delle coscienze.
:Uno degli slogan più celebri del romanzo è "Il grande fratello ti guarda": in effetti il romanzo prevedeva la futura diffusione capillare dei [[televisore|televisori]], non soltanto come strumento di intrattenimento, ma anche di controllo: i televisori di [[1984 (romanzo)|1984]] funzionano anche come telecamere che spiano i "cittadini" e non possono mai essere spente. In realtà la traduzione effettiva del vocabolo contenuto nel libro sarebbe "Fratello Maggiore".
:Negli anni successivi l'espressione '''Grande Fratello''' diventa così sinonimo di "società del controllo": sinistra prefigurazione di un potere che è in grado di usare la tecnologia per penetrare nella [[privacy]] dei cittadini.
:Alla fine degli anni novanta, l'espressione ''Big Brother'' dà nome a un [[format televisivo]] rivoluzionario: il [[reality show]]. In pratica, si tratta di una diretta tv non stop di un ambiente chiuso dove un gruppo di persone non può sottrarsi all'occhio del "Grande Fratello", cioè della videocamera. Il format televisivo debutta in Italia nel 2000, ed è subito un grande successo.
:Oggi l'espressione viene spesso usata per alludere al reality show, e di conseguenza ha perso parte del significato originario.
* '''{{§|Grande vecchio}}'''
:Da una parte nel senso d'un anziano con una considerevole storia alle spalle, eventualmente prestigiosa, un venerando; dall'altra nell'ipotesi di una presenza di una regia di vertice occulta, anche proprio personale (con riferimento alla figura storica e insieme leggendaria del [[Veglio della Montagna|Vecchio della Montagna]] e la sua setta degli [[Nizariti|Assassini]]): uno stratega a capo d'ogni cosa, specialmente di un progetto politico d'ampia portata, eventualmente criminale, e comunque fuori dal controllo democratico, un gran "burattinaio" unico o principale che stia "tirando le fila" d'ogni avvenimento e quindi complotto.
* '''{{§|Gridare la croce addosso / Bandire la croce addosso}}'''
:Muovere una crociata contro qualcuno, Volerlo condannare a tutti i costi. Più raro ''bandire'' la croce addosso.
* '''{{§|Grilli per la testa}}'''
:Relativamente a qualcuno con idee e pensieri poco chiari e confusi, come se avesse la testa piena di grilli che saltano e friniscono impedendogli di pensare rettamente. Idee e voglie spontanee ma poco realistiche, ipotesi avventate di grandi azioni come gli alti salti dei grilli <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/G/grillo.shtml#5 ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Guardare dall'alto in basso}}'''
:Guardare con alterigia e disprezzo.
 
== H ==
* '''{{§|Hai voluto la bicicletta? (E adesso) pedala!}}'''
:Domanda metaforica e retorica che si pone a chi mostra segni di insofferenza per un oggetto che, in precedenza, ha voluto con tanta insistenza; in particolare nel caso in cui si rivela di un certo impegno od obbligo successivo conseguente al possesso. Ma vien detto anche per confermare nell'azione a progetto finalmente in fase operativa: è il momento di agire, non di demordere, di affrontare la nuova prospettiva che si era ipotizzata e che ora si va concretizzando. Il senso può estendersi anche ad azioni svolte o anche a circostanze in cui si trova il soggetto stesso che le ha provocate.
* '''{{§|Hai visto mai}}'''
:Espressione utilizzata all'inizio di frase per dare un avvertimento. Es: Stai attento! Hai visto mai incontri qualche maniaco!
* '''{{§|Ho solo due mani}}'''
:Espressione con cui si mettono in dubbio delle aspettative ritenute irrealizzabili. [[Presupposizione (linguistica)|Presuppone]] il fatto che qualcun altro si aspetti che si svolgano troppi compiti.
 
== I ==
* '''{{§|In calcio d'angolo}}'''
:si dice di un salvataggio compiuto in una situazione di massimo rischio.
* '''{{§|[[Idem con patate]]}}'''
:"Lo stesso di prima" nell'accezione ironica di "(Sempre) la solita minestra", "niente di nuovo". Anche a conferma di quanto già detto.
* '''{{§|Il becco di un quattrino}}'''
:Letteralmente "La scheggiatura di una moneta", in [[negazione (linguistica)|negazioni]] come ''Non ho il becco di un quattrino'': "Non ho neanche mezzo soldo".
* '''{{§|Il che è tutto dire}}'''
:La qual cosa già esprime tutto in sé (e non c'è altro da aggiungere).
* '''{{§|Il dado è tratto|[[Alea iacta est|Il dado è tratto]]}}'''
:Dal latino ''[[Alea iacta est]]'': ormai non si può più tornare indietro. La frase è attribuita da [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]] (''De vita Caesarum'') a [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], che l'avrebbe pronunciata dopo aver varcato, nella notte del 10 gennaio [[49 a.C.]], il fiume [[Rubicone]] alla testa di un esercito, violando apertamente la legge che proibiva l'ingresso armato dentro i confini dell'[[Italia]]. Con lo stesso significato viene adoperata anche l'espressione ''passare il Rubicone''. La frase latina è anche tradotta in ''Il dado è tratto''.
* '''{{§|Il mio regno per un cavallo}}'''
:Una celeberrima [[citazione]] [[William Shakespeare|shakespeariana]], dal [[Riccardo III (Shakespeare)|Riccardo III]] (Atto V, scena IV); è il protagonista omonimo, sconfitto sul campo di battaglia, a esclamare:
::''A horse! a horse! my kingdom for a horse!'' ("Un cavallo, un cavallo, '''il mio regno per un cavallo'''").
:Se l'intenzione dell'autore era sottolineare la viltà del personaggio, oggi l'espressione viene usata soprattutto in senso [[parodia|parodico]]. Si offre "il proprio regno" per un oggetto che si considera molto più importante di quanto non sia per gli interlocutori.
* '''{{§|(Essere) il nuovo che avanza}}'''
:(Essere) l'innovazione, il rinnovamento destinato a soppiantare l'esistente: nella natura delle cose, cui si guarda insieme con speranza e senso dell'ineluttabile. L'espressione, per la sua aulicità, è d'uso in tono semiserio ovvero nel senso di alludere a cose o persone superate, affatto "nuove".
* '''{{§|Il palazzo dei veleni}}'''
* '''{{§|Il pelo nell'uovo}}'''
:Cercare '''il pelo nell'uovo''' (dove peli naturalmente non possono trovarsi), indica un eccesso di minuziosità e pignoleria: l'espressione, molto antica, è in qualche modo analoga a [[Glossario delle frasi fatte#S|Spaccare il capello in quattro]]. In ''Modi di dire proverbiali e motti popolari italiani'' ([[1875]]), L. Passarini suggerisce che in origine "uovo" significasse "testa calva".
* '''{{§|Porto delle nebbie|Il porto delle nebbie}}'''
:È il titolo italiano del romanzo ''[[Il porto delle nebbie (romanzo 1927)|Le Quai des brumes]]'' di [[Pierre Mac Orlan]] (1927) e dell'[[Il porto delle nebbie (film)|omonimo film]] di [[Marcel Carné]] (1938) ispirato al romanzo. È anche il titolo italiano del romanzo poliziesco ''[[Il porto delle nebbie (romanzo)|Le port des brumes]]'' di [[Georges Simenon]] (1932), avente come protagonista il [[commissario Maigret]]. Negli [[anni 1980|anni ottanta]], in ambito giornalistico italiano, si diffuse l'appellativo di "porto delle nebbie" per indicare la [[Procura della Repubblica]] di [[Roma]], a causa di una serie di episodi poco chiari e di veri e propri [[insabbiamento|insabbiamenti]].
* '''{{§|Il re è nudo}}'''
:Nella fiaba ''[[I vestiti nuovi dell'imperatore]]'' ([[1837]]), [[Hans Christian Andersen]] racconta di un bambino che, il solo durante una parata imperiale, finisce candidamente per affermare a voce alta quello che tutti "in realtà" potevano ben vedere: che l'imperatore, nella sua ricerca di un vestire estremamente sofisticato, aveva finito per non vestirsi affatto. Nell'uso comune l'"imperatore" è diventato un "re": esclamando "il re è nudo", si vuole affermare, spesso contro le convenienze, specialmente politiche, una verità inoppugnabile, ma che la maggioranza delle persone si rifiuta di ammettere, finendo per sottacere.
* '''{{§|(Mettere) il sale sulla coda}}'''
:Il modo di dire ha due accezioni opposte.
:1) Si dice di un espediente usato per catturare un animale, soprattutto se difficile da catturare.
:2) Far scappare via. Soprattutto un tempo, per far scappare i lupi o i cani randagi, si sparava con un fucile caricato con sale sul posteriore dell'animale, in modo da non ucciderlo. Il sale, penetrato nelle carni, produceva comunque un forte bruciore.
* '''{{§|Il troppo stroppia}}''' / '''{{§|Il troppo storpia}}'''
:Un'eccessiva quantità produce un effetto negativo.
* '''{{§|In alto i cuori}}'''
:Dal latino ''[[sursum corda]]'', nel prefazio all'Eucarestia della [[Celebrazione eucaristica|Messa]] secondo il [[rito romano]] della [[chiesa cattolica]].
* '''{{§|In bocca al lupo!|In bocca al lupo!}}'''
:Che abbia buon esito l'impresa a cui ti accingi (risposta considerata corretta; ''crepi'', non ''grazie''.)
* '''{{§|(Navigare) in cattive acque}}'''
:Trovarsi in una situazione difficile
* '''{{§|In capo al mondo}}''' / '''{{§|In culo al mondo}}''' / '''{{§|In culo ai lupi}}''' / '''{{§|A casa del diavolo}}''' / '''{{§|In tanta malora}}'''
:In luogo remoto e indefinito.
* '''{{§|In carne viva}}'''
:Probabilmente dall'identica forma latina, si dice in senso stretto ("con la carne esposta, scoperta della pelle") ma anche figurato "con la sensibilità che si ha su una ferita aperta" quindi "fisicamente nell'intimo", "vivissimamente", fino a, per estensione, un semplice e generico "dal vivo" ("vissuto di persona, direttamente, con questi occhi" ecc).
* '''{{§|In cauda venenum}}'''
:Espressione latina che significa: il veleno è nella coda. Allusione allo scorpione, che porta il veleno nella coda. Generalmente significa che la malizia (o l'inganno o la circostanza spiacevole) si trova alla fine della frase (in coda) dopo che apparentemente il discorso si è svolto senza lasciar presagire nulla di spiacevole.
* '''{{§|In culo alla balena}}'''
:Lo stesso che (vedi le voci): '''In capo al mondo''' e '''A quel paese''' ma soprattutto '''In bocca al lupo'''.
* '''{{§|Indorare la pillola}}'''
:In passato i farmacisti avevano l'abitudine di dorare o argentare le pillole per renderle piacevoli almeno alla vista. Da qui l'espressione, che in senso figurato significa: "tentare di rendere meno sgradevole un discorso o un evento".
* '''{{§|Indovinala grillo}}'''
* '''{{§|In fin dei conti}}'''
:Dopo tutte le considerazioni fatte.
* '''{{§|In gamba}}'''
:Genericamente capace, riferito a una persona che sa come agire. Può essere usata anche come esortazione ad agire con determinazione: ''In gamba!''.
* '''{{§|Ingannare il tempo}}'''
:Passare il tempo, trascorrere un periodo di tempo in maniera piacevole.
* '''{{§|Ingoiare il rospo}}'''
:Accettare anche se malvolentieri, giocoforza; incassare (in senso figurato).
* '''{{§|In principio era il Verbo}}'''
:È l'[[incipit]] del [[Vangelo secondo Giovanni]], in tutte le più diffuse versioni latine e italiane.
* '''{{§|In quattro e quattr'otto}}'''
:Riferito a cosa fatta in fretta.
* '''{{§|In solido}}'''
* '''{{§|In tempi non sospetti}}'''
:In un periodo precedente a degli eventi o delle rivelazioni significative. Quando ancora nessuno sospettava nulla.
* '''{{§|In un amen}}'''/'''{{§|In un battibaleno}}'''
:Molto velocemente.
* '''{{§|Inzuppare il biscottino}}'''
:Riferito agli uomini, significa concedersi un rapporto sessuale; in senso lato, significa partecipare a una qualche strana avventura.
* '''{{§|Inzuppare il pane}}'''
:Approfittare di una situazione a se stessi congeniale per parteciparvi <ref>''Vocabolario Treccani'' alla voce "inzuppare"</ref>.
* '''{{§|Io me la faccio addosso...}}'''
:Espressione di paura e indecisione.
* '''{{§|I puntini sulle i}}'''
:L'introduzione del segno grafico del puntino (all'inizio un piccolo accento acuto) sulla ''i'' minuscola, per distinguerla dalla ''m'', dalla ''n'' e dalla ''u'' (tutte molto simili nell'[[alfabeto gotico]]) risale all'[[umanesimo]], ma si diffuse soprattutto con il successo della [[stampa]]. Naturalmente, nei primi tempi l'innovazione fu rifiutata da molti professionisti della scrittura, che la ritenevano un'inutile pignoleria: a tutt'oggi l'espressione '''mettere i puntini sulle i''' stigmatizza l'atteggiamento eccessivamente scrupoloso del pignolo. Presente anche nella variante '''mettere i puntini sulle i e le stanghette sulle t'''.
* '''{{§|Ira di Dio}}''' / '''{{§|Iradiddio}}''' / '''{{§|Iradidio}}'''
:Qualcosa di terribile. "Costare l'ira di Dio / Costa un'iradiddio / ...": costare moltissimo, uno sproposito ecc.
* '''{{§|Isola felice}}'''
:Luogo dove non sono presenti i problemi che invece affliggono altri posti.
 
== L ==
* '''{{§|La calunnia è un venticello}}'''
:Frase pronunciata da Don Basilio nel celebre Barbiere di Siviglia di [[Gioachino Rossini]].
* '''{{§|Lacci e lacciuoli}}'''
:In riferimento a molti ostacoli che impediscono la riuscita di qualcosa.
* '''{{§|L'acqua alla gola}}'''
:Nelle espressioni «avere l'acqua alla gola», «essere con l'acqua alla gola» indica una situazione disperata, simile a quella di chi sta per essere sommerso dall'acqua.
* '''{{§|L'acqua va al mare}}'''
:Le cose vanno a chi ne ha già.
* '''{{§|Lacrime di coccodrillo}}'''
:Piangere ''[[lacrime di coccodrillo]]'' indica l'atteggiamento di una persona che mostra un dolore finto, che versa dunque lacrime false per ottenere un determinato effetto sull'interlocutore; l'espressione deriva dal fatto che per i [[crocodylia|coccodrilli]] la produzione di lacrime è un normale fenomeno di [[secrezione]].
* '''{{§|Lacrime e sangue}}'''
:L'espressione trae origine da una celebre frase pronunciata dal Primo Ministro britannico [[Winston Churchill]] a tre giorni dal suo insediamento, il 13 maggio [[1940]] ([[Blood, toil, tears, and sweat]]). Il [[Regno Unito]] era appena entrato in guerra contro la [[Germania]].
::''I have nothing to offer but blood, toil, tears, and sweat''.
::("Non ho altro da offrire che sangue, sacrifici, lacrime e sudore")
:Nell'italiano l'espressione è di solito contratta a un'[[endiadi]] di due soli elementi. Promettere '''lacrime e sangue''' (o anche "lacrime e sudore", "sudore e sacrifici", ecc.) significa preparare i propri sottoposti a una fase, ritenuta necessaria, di austerità e impoverimento.
* '''{{§|(Un qualcosa che) la dice lunga (su)}}'''
:(Un qualcosa che) rende piuttosto evidente un certo o il più vero aspetto (di), cosa ci sia da aspettarsi (da).
* '''{{§|La festa è finita}}''' / '''{{§|È finita la bella vita}}'''
:Non ci sono più le condizioni per la situazione eccezionalmente favorevole: lo si dice in particolare con sarcasmo quando la vicenda era stata al limite dell'irresponsabilità, l'azzardo, l'illecito.
* '''{{§|L'affare s'ingrossa}}'''
:Espressione con allusione sessuale, usata spesso nel lessico giornalistico.
* '''{{§|L'altra faccia della medaglia}}'''
* '''{{§|L'altra metà del cielo}}'''
:L'espressione [[metafora|metaforica]], riferita alle donne, è di origine [[Cina|cinese]], ed è da molti attribuita a [[Mao Zedong|Mao Tse Tung]]: di certo si è diffusa nel mondo occidentale in seguito alla [[Grande rivoluzione culturale|Grande Rivoluzione Culturale]]. Da notare che mentre in italiano la traduzione più frequente dello slogan è "''le donne sono l'altra metà del cielo''" (analogamente al francese: "''les femmes sont l'autre moitié du ciel''"), in inglese la versione più diffusa è "''women hold up the other half of the sky''" ("le donne ''reggono'' l'altra metà del cielo").
* '''{{§|La luna nel pozzo}}'''
Letteralmente significa: dare a qualcuno qualcosa che non c'è, in riferimento alla [[Luna]] riflessa nell'acqua del pozzo.
* '''{{§|L'amaro calice}}'''
:Nei tre [[vangeli sinottici]], è riportata la preghiera di [[Gesù]] al Padre nell'orto di [[Getsemani]] dopo l'[[ultima Cena|ultima cena]]:
::''Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice!''
:In questo e altri passi del [[Vangelo]], il '''calice''' (a volte '''amaro''') è un'[[allegoria]] del [[martirio (cristianesimo)|martirio]]. Gesù in realtà non fa che citare l'[[Antico Testamento|Antico testamento]], dove più volte (per esempio nei [[Salmi]] e nel Libro di [[Geremia]]) compare l'immagine di un calice amaro da bere "fino alla feccia".
:Oggi l'immagine richiama ancora l'idea del martirio, o perlomeno di un'azione dolorosa che deve essere compiuta fino in fondo, malgrado le esitazioni.
* '''{{§|La matassa s'infittisce (s'ingarbuglia)}}'''
:È un calco dell'espressione idiomatica inglese ''the plot thickens''. Viene usata nella letteratura (solitamente di genere) e nel [[giornalismo]], per segnalare che una storia sta diventando sempre più complessa e ''ingarbugliata''.
* '''{{§|La meglio gioventù}}'''
:Si tratta di un'espressione di origine popolare il cui significato, lungo tutto il [[XX secolo|Novecento]], è più volte stato modificato da scrittori e intellettuali.
:La frase ha origine da un canto degli [[Alpini]], ispirato a una battaglia della seconda guerra mondiale:
::''[[Sul ponte di Perati|Sul ponte di Perati, bandiera nera]], la meglio gioventù va sottotera''
:L'espressione, resa più efficace dall'uso non corretto di ''meglio'' nel senso di ''migliore'', è ripresa da [[Pier Paolo Pasolini]], che dà questo titolo prima a un abbozzo di romanzo, e poi alla raccolta poetica in [[lingua friulana]] del [[1954]]. Non solo, ma nel [[1976]] mette in bocca la canzone degli [[Alpini]] agli aguzzini protagonisti di [[Salò o le 120 giornate di Sodoma]].
:L'espressione cambia quasi totalmente significato nell'italiano colloquiale a partire dal [[2003]], in seguito al successo dell'[[La meglio gioventù (film 2003)|omonimo film]] di [[Marco Tullio Giordana]] che racconta la storia di alcuni ragazzi che vivono la loro giovinezza durante gli [[anni 1960|anni sessanta]]. Per questo motivo oggi l'espressione viene più spesso usata per alludere alla "[[La generazione fortunata. Lo speciale destino toccato a chi è nato tra il 1935 e il 1955|generazione fortunata]]" dei ''[[baby boomer]]s'' italiani, nati grosso modo tra il [[1935]] e il [[1955]].
* '''{{§|L'amico Fritz|L'amico Fritz}}'''
:L'amico del cuore; o con cui "si fa coppia fissa", anche ironicamente: "l'onnipresente". Dall'omonima opera di Mascagni.
* '''{{§|Lampo di genio}}'''
* '''{{§|(Prendere) la palla al balzo}}'''
:(Cogliere) l'occasione che si offre, facilmente irripetibile.
* '''{{§|La sai l'ultima?}}''' / '''{{§|Vuoi sentire l'ultima?}}'''
:Vuoi che ti racconti l'ultima, sottinteso: barzelletta, storiella. Ma anche, più genericamente: notizia, accaduto (in questo caso equivalente a un '''La sai la novità?''')
* '''{{§|Lasciar correre}}'''
:Sorvolare, tralasciare (di ribattere o di punire).
* '''{{§|Lasciare l'amaro in bocca}}'''
:Lasciar deluso, insoddisfatto.
* '''{{§|La testa fra le nuvole}}'''
:Chi ha '''la testa tra le nuvole''' è assorbito in pensieri vaghi, che gli impediscono di concentrarsi.
* '''{{§|Lato B}}'''
:Eufemismo che indica il fondo schiena, inteso come seconda facciata del corpo umano.
* '''{{§|Da far venire il latte alle ginocchia}}'''
:Snervante, estenuante, mortalmente noioso.
* '''{{§|Lavata di capo}}'''
:Ramanzina, sgridata, paternale.
* '''{{§|Lavorare per la Chiesa di Adro}}'''
:Lavorare senza percepire un compenso. Espressione in uso in Pianura Padana, in provincia di Brescia. Ad Adro (piccolo paese del bresciano) esiste una chiesa edificata totalmente da volontari, che lavorarono appunto senza alcun compenso.
* '''{{§|Lavorare per il re di Prussia}}'''
:darsi da fare inutilmente, a proprio danno o, peggio, a vantaggio della parte avversa
* '''{{§|Da leccarsi i baffi}}'''
:Gustosissimo di sapore. Al punto da arrivare a leccarsi intorno alla bocca fino all'ultimo avanzo.
* '''{{§|Le chiacchiere stanno a zero}}'''
:I fatti sono così chiari e incontrovertibili che qualsiasi cosa si voglia dire non ha più nessun valore.
* '''{{§|Legarsela al dito}}'''
:Non dimenticarsi più di un torto.
* '''{{§|Lei m'insegna}}'''
:Usato in un discorso per citare affermazioni dell'interlocutore a sostegno delle proprie tesi
* '''{{§|Legare il cane con la salsiccia}}'''
: espressione di derivazione dialettale che lascia intendere la totale inutilità di un gesto, se non un forte rischio di fattore controproducente all'intenzione del gesto stesso.
* '''{{§|Legare l'asino dove vuole il padrone}}'''
: espressione indicante la totale disponibilità ad eseguire un ordine impartito da un diretto superiore
* '''{{§|Le parole sono pietre}}'''
:Le parole possono far male come le pietre <ref>Dal titolo del libro ''Le parole sono pietre'' di [[Carlo Levi]]</ref>
* '''{{§|Le ultime parole famose}}'''
:si dice di un'affermazione quando questa dà per certo che avverrà qualcosa ma poi avviene l'esatto contrario, smentendola clamorosamente.
* '''{{§|Levare le ancore}}'''
:Partire, andarsene. Riprende l'atto delle navi per salpare dai porti.
* '''{{§|Levare le tende}}''' / '''{{§|Togliere il disturbo}}''' / '''{{§|Levare il disturbo}}'''
:Eufemismi per: andarsene.
* '''{{§|Lisciare il pelo}}'''
Blandire qualcuno. (A volte '''...dalla parte sbagliata''', cioè ottenendo l'effetto opposto a quello prefisso).
* '''{{§|L'isola che non c'è|L'isola che non c'è}}'''
:Citata in [[Peter Pan]], detto di luogo ideale ed irraggiungibile.
* '''{{§|L'ora delle decisioni irrevocabili}}'''
:Frase pronunciata da [[Benito Mussolini]] il 10 giugno del [[1940]] nel celebre discorso con cui il duce annunciò l'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nazista. È una versione più roboante de "il dado è tratto": ''è arrivato il momento di prendere decisioni fondamentali, che in seguito non potranno essere più cambiate''.
* '''{{§|Lottare contro i mulini a vento}}'''
* '''{{§|Lotta senza esclusione di colpi}}'''
:Nei duelli regolamentati è la frase che afferma che qualsiasi azione atta a far danno è consentita. Al contrario, nello sport ci sono sempre regole che limitano i colpi che si possono portare e le parti del corpo che è possibile colpire. Da ciò la frase è stata mutuata e utilizzata in molti campi per dire che la competizione ha raggiunto livelli per i quali si utilizzano anche azioni scorrette.
* '''{{§|Luce dei miei occhi}}'''
:Si dice di qualcuno che è così importante per sé stessi da illuminare la propria vita, a darle un senso, a far vedere il mondo sotto un'ottica diversa e più positiva.
* '''{{§|Lungo come la Quaresima}}''' / '''{{§|Lungo come una Messa cantata}}'''
:Lo si dice di qualcosa o qualcuno molto lento.
* '''{{§|Lungo come l'anno della fame}}'''
:Interminabile, fastidiosamente lento nell'agire.
* '''{{§|[[Lupus in fabula]]}}'''
:La comparsa, all'improvviso, della persona di cui si sta parlando (preferibilmente male) in un determinato momento. (variante '''Parli del diavolo e spuntano le corna''')
 
== M ==
* '''{{§|Ma anche no}}'''
: Per indicare che un qualcosa potrebbe non andare a buon fine.
* '''{{§|Ma fammi il piacere!}}'''
:Non dire assurdità.
* '''{{§|[[Macchina del fango]]}}
:diffusasi nel linguaggio giornalistico e politico per la sua potenza evocativa nell'indicare l'azione coordinata di un [[gruppo di pressione]], volta, soprattutto per [[mezzo di comunicazione di massa|via mediatica]], a delegittimare o a ledere la credibilità e l'onore di una persona giudicata come "avversario" del gruppo e perciò da intimidire, punire o condizionare.
* '''{{§|Madre sempre certa}}'''
:Dall'espressione originaria in lingua latina «''[[Mater semper certa]]''» (che può essere completata da ''pater autem incertus'' oppure ''pater numquam'') col significato della certezza della identità della donna che ha generato. Dal 1978, anno in cui ci fu la prima fecondazione in vitro, il principio del "mater semper certa" non viene più applicato perché un bambino può avere una madre genetica diversa da quella che l'ha partorito.
* '''{{§|Male di vivere}}'''
:"A me la vita è male", scrive il poeta [[Giacomo Leopardi]] nel celebre ''[[Canto notturno di un pastore errante dell'Asia]]'' ([[1829]]-[[1830]]). L'espressione viene ripresa, un secolo dopo, in una delle poesie più celebri degli ''[[Ossi di seppia]]'' ([[1925]]) di [[Eugenio Montale]]:''Spesso il male di vivere ho incontrato / era il rivo strozzato che gorgoglia''.
:L'espressione, che definisce una sofferenza non circoscritta al solo poeta o all'umanità, ma a tutte le forme di vita, è rimasta famosa.
* '''{{§|(Essere) male in arnese}}''' / '''(Essere) messo/preso male'''
:(Essere) malmesso nel senso di malvestito, trasandato o d'aspetto poco sano, malconcio. Letteralmente: male equipaggiato.
* '''{{§|Male oscuro}}'''
:Detto della [[disturbo depressivo|depressione]] o dell'[[ipocondria]]. L'espressione è entrata nell'uso comune grazie al romanzo omonimo dello scrittore [[Giuseppe Berto]] (1914-1978).
* '''{{§|(Di) Mamma ce n'è una sola}}'''
:Espressione in passato considerata ovvia e che nei tempi presenti [[surrogazione di maternità|non è più tale]] vuole significare l'unicità dell'amore materno considerato talora come genesi del "mammismo" <ref>''Enciclopedia Treccani'' alla voce "mammismo"</ref>
* '''{{§|Mancare di parola}}'''
:non mantenere le promesse.
* '''{{§|(Gli) Manca un soldo per fare una lira}}'''
:Gli manca sempre un [[soldo]] per avere una [[lira]] (quando venti soldi costituivano una lira): vale a dire gli manca sempre una piccola cosa per realizzare completamente un progetto <ref>Vittorio Pupillo, ''Proverbi. Semi della tradizione'', Youcanprint, 2015 p. 218</ref>
* '''{{§|Mandare allo sbaraglio}}'''
:mandare qualcuno senza difese incontro alla rovina. L'espressione deriva dal lessico militare. <ref>''Vocabolario Treccani'' alla voce "sbaraglio"</ref>.
* '''{{§|Mandare a monte}}'''
:Annullare, provocare il fallimento di.
* '''{{§|Mandare a quel paese}}'''
:Allontanare qualcuno o zittirlo in malo modo.
* '''{{§|Mandare per il buco dell'acquaio}}'''
:gettare soldi nell'acquisto di cibo superfluo.
* '''{{§|Mandate a carte e quarantotto}}'''
:mandare in sconquasso, mandare all'aria.
* '''{{§|Mandare all'aria}}'''
:far fallire.
* '''{{§|Mandare a catafascio}}'''
:far fallire, mandare a ramengo.
* '''{{§|Mandare al macello/massacro}}'''
:avviare a morte sicura, esporre a critiche feroci.
* '''{{§|Mandare in malora}}'''
:mandare al diavolo, mandare in rovina.
* '''{{§|Mandare a rotoli}}'''
: mandare a catafascio, far fallire.
* '''{{§|Mandare a spasso / a casa}}'''
:licenziare.
:''e dire ai podestà che faccian davvero; se no, mandarli a spasso e metterne de' meglio'' ([[Alessandro Manzoni]], [[I promessi sposi]]).
* '''{{§|Mandare in vacca}}'''
:mandare a monte, rovinare, mandare a rotoli.
* '''Mangiapane a tradimento / [[a ufo]]'''
:Chi approfitta dell'ospitalità altrui.
* '''{{§|Mangiare a quattro palmenti}}'''
:mangiare con grande voracità. I "palmenti" erano le macine dei [[mulino|mulini]] fluviali; i mulini più grandi erano dotati di tre o quattro palmenti.
* '''{{§|Mangiare con gli occhi}}'''
:guardare con desiderio qualcosa o qualcuno.
* '''{{§|Mangiare la foglia}}'''
:"Capire al volo"; intendere prontamente le intenzioni altrui. Etimo incerto; secondo il linguista [[Ugo Enrico Paoli]] "foglia" è un plurale collettivo: il motto si riferirebbe al bestiame d'allevamento, che si divide in due gruppi: i lattanti e gli animali adulti che hanno già cominciato a mangiare la ... foglia. Secondo altri,<ref name=PRANZETTI>[http://www.ilconservatorio.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=229 Prof. Luciano Pranzetti, Conferenza del 24 settembre 2011 "Curiosità linguistiche"]</ref> la locuzione deriva invece dal [[lingua francese|francese]] "manger la feuille" ("mangiare il foglio") e si riferisce a un episodio avvenuto nel 1373, quando due legati del Papa andarono da [[Bernabò Visconti]] a notificargli la scomunica papale e furono accolti sul fiume Lambro da Bernabò in persona con un piccolo esercito; alla lettura del plico papale, Bernabò disse "Scegliete pur voi, o mangiare o bere": i due capirono che il "bere" significava essere buttati nel fiume e preferirono ingoiare la pergamena.
* '''{{§|Mangiare la minestra o saltare la finestra}}'''
:Adeguarsi alle (difficili) circostanze.
* '''{{§|Mangiare la polvere}}'''
:Detto di chi si trova a inseguire qualcun altro che è invece ben più veloce. Si usa anche in senso figurato. Deriva probabilmente dalle corse coi cavalli in cui il primo, correndo, alzava un polverone che gli inseguitori erano costretti a subire tanto da sentire i granuli di polvere tra i denti. Non è sinonimo di "Mordere la polvere".
* '''{{§|Mangiare nella stessa scodella}}'''
:essere in grande intimità con qualcuno, dividere le difficoltà della vita con qualcuno. “Un tempo don Bastiano e tu mangiavate nella stessa scodella” ([[Ignazio Silone]], ''[[Fontamara]]'').
* '''[[Mangiare pane e veleno]]'''
:Vivere di inquietudini e umiliazioni.
* '''{{§|Mangiar l'aglio}}'''
:Rodersi dentro per dover sopportare in silenzio cose spiacevoli.
* '''{{§|Mangiarsi/mordersi le mani}}'''
:pentirsi, rammaricarsi per le scelte fatte.
* '''{{§|Mangiarsi vivo qualcuno}}'''
:rimproverarlo con severità
* '''{{§|Mani pulite|Mani pulite}}'''
:Chi non si considera implicato in faccende disoneste ("sporche"), si può vantare di avere "mani pulite". L'espressione si è diffusa ancora di più negli [[anni 1990|anni novanta]], durante l'[[Mani pulite|omonima inchiesta]] del tribunale di [[Milano]] che scosse dalle fondamenta la Prima Repubblica.
* '''{{§|Ma no!}}''' / '''{{§|Ma quando mai!}}''' / '''{{§|Ma che dici?}}''' / '''{{§|Ma va'!}}''' / '''(Ma/Vedi/Tu guarda/Guarda tu/Guarda te/Va') cosa mi tocca sentire!'''
:Macché. (Ma) nient'affatto. Si dicono anche simpaticamente.
* '''{{§|Mantenere le distanze}}'''
:rifiutarsi di entrare in confidenza con qualcuno.
* '''{{§|Manu militari|Manu militari}}'''
:Espressione di origine latina usata spesso in ambito politico per indicare forme di abuso e di uso della forza.
* '''{{§|Maramaldo, tu uccidi un uomo morto}}'''
:Così si rivolse [[Francesco Ferrucci]] a [[Fabrizio Maramaldo]] che lo stava uccidendo; che si usa nei confronti di chi infierisce contro persone molto deboli. Esiste anche il verbo ''maramaldeggiare'', che ha lo stesso significato.
* '''{{§|Marcare stretto}}'''
:Dal lessico [[Calcio (sport)|calcistico]]: mantenere un controllo pressante su qualcuno, in attesa di coglierlo in fallo.
* '''{{§|Marcare visita}}'''
:darsi malato
* '''{{§|Marchiare a fuoco}}'''
:infamare qualcuno, attribuendogli una nomea indelebile.
* '''{{§|Marinare la scuola}}'''
:non andare a scuola all'insaputa di insegnanti e genitori. "Marinare" usato nel senso di mettere in salamoia un alimento per conservarlo e mangiarlo successivamente: così anche per la scuola messa da parte per frequentarla un altro giorno <ref>[http://www.tecnicadellascuola.it/item/1024414-i-mille-modi-di-dire-per-quot-marinare-la-scuola-quot.html?t=storico ''Tecnica della scuola.it'']</ref>.
* '''{{§|Meditate gente meditate}}'''
:invito alla riflessione utilizzato da moralisti improvvisati.
* '''{{§|Meglio a te che a me}}'''
:L'espressione è usata spesso scaramanticamente quando si condivide un progetto rischioso il cui esito potrebbe essere fatale per uno dei partecipanti.
* '''{{§|Mela marcia}}'''
:Lo si dice di una cattiva persona in apparenza senza difetti che va allontanata perché potrebbe essere un cattivo esempio di comportamento all'interno di un gruppo <ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/mela-marcia ''Dizionario Internazionale'']</ref>.
* '''{{§|[[Menare il can per l'aia]]}}'''
:Tergiversare, parlare senza concludere nulla.
* '''{{§|Menar le mani}}'''
:picchiare
* '''{{§|Me ne lavo le mani}}'''
:Il [[Vangelo secondo Matteo]] racconta che [[Ponzio Pilato]], procuratore della Giudea, dopo aver tentato di scagionare [[Gesù]] davanti alla folla in tumulto, "presa dell'acqua, si lavò le mani dinanzi al popolo dicendo: ''Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi''" (27,24).
:Lavandosi le mani davanti alla folla, Pilato compie un gesto [[simbolo|simbolico]]: nel momento in cui la condanna a morte di Gesù è ormai un problema di ordine pubblico, il procuratore vuole almeno rendere evidente a tutti la sua disapprovazione per il martirio di colui che reputa un "giusto". Nell'uso quotidiano, l'espressione '''lavarsene le mani''' è adoperata per chiamarsi fuori da un evento che si ritiene ormai inevitabile ma che comunque si disapprova.
* '''{{§|Metterci del proprio}}'''
: ricamare su un fatto, aggiungendo dettagli di propria invenzione.
* '''{{§|Metterci la mano sul fuoco}}'''
Considerarsi del tutto sicuro della correttezza della propria ipotesi.
* '''{{§|Metterci l'anima}}'''
: intraprendere grossi sforzi per raggiungere uno scopo.
* '''{{§|Metterci lo zampino}}'''
: intromettersi in un affare.
* '''{{§|Metterci una pietra sopra|Metterci una pietra sopra}}'''
: considerare chiusa per sempre una vicenda.
* '''{{§|Metterci una pezza / una toppa}}'''
: trovare un rimedio precario, provvisorio.
* '''{{§|Mettercisi di buzzo buono}}'''
: agire con un grande sforzo personale per ottenere uno scopo.
* '''{{§|Mettere a ferro e fuoco}}'''
: devastare, distruggere.
* '''{{§|Mettere a nudo / allo scoperto}}'''
: rivelare tutti gli aspetti di una situazione senza reticenze.
* '''{{§|Mettere a pane e acqua}}'''
: punire, affamare
* '''{{§|Mettere a punto}}'''
: mettere una macchina nelle condizioni ottimali per funzionare.
* '''{{§|Mettere a segno}}'''
: eseguire con successo.
* '''{{§|Mettere al corrente}}'''
: informare, aggiornare
* '''{{§|Mettere al mondo}}'''
: generare, partorire
* '''{{§|Mettere al muro}}'''
: fucilare, punire
* '''{{§|Mettere all'indice}}'''
: proibire una determinata opera o pubblicazione. Dall'[[Indice dei libri proibiti]]
* '''{{§|Mettere alla berlina / alla gogna}}'''
: esporre al pubblico ludibrio, deridere o svergognare qualcuno davanti a tutti.
* '''{{§|Mettere alla porta}}'''
: allontanare, licenziare, cacciare senza tanti complimenti.
* '''{{§|Mettere alla sbarra}}'''
: giudicare qualcuno molto duramente.
* '''{{§|Mettere alle strette}}'''
: costringere qualcuno a fare qualcosa che voleva evitare.
* '''{{§|Mettere bocca/lingua/becco}}'''
: intromettersi nelle faccende altrui.
* '''{{§|Mettere con le spalle al muro}}'''
: costringere qualcuno a fare qualcosa impedendogli qualsiasi altra possibilità.
* '''{{§|Mettere conto}}'''
: avere importanza, valere la pena. “In questo paese non mette conto di leggere”. ([[Carlo Levi]], ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'').
* '''{{§|Mettere fuori strada}}'''
: indurre in errore, sviare.
* '''{{§|Mettere gli occhi addosso}}'''
: desiderare una persona o una cosa.
* '''{{§|Mettere i bastoni fra le ruote}}'''
:Intralciare l'attività di qualcuno. L'inserimento di bastoni tra i raggi delle ruote di un carro provoca inevitabilmente il suo blocco.
* '''{{§|Mettere il carro davanti ai buoi}}'''
:Non rispettare l'ordine delle cose quando si gestisce un problema.
* '''{{§|Mettere il cappello su qualcosa}}'''
: riservarsi una posizione importante in un affare o progetto.
* '''{{§|Mettere il cuore oltre l'ostacolo}}'''
: gettarsi in un'impresa con entusiasmo e generosità, senza riflettere troppo sulle difficoltà.
* '''{{§|Mettere il dito nella piaga}}'''
: infierire su una situazione già difficile.
* '''{{§|Mettere il muso / il broncio}}'''
: imbronciarsi, esibire il proprio disappunto con un'espressione corrucciata.
* '''{{§|Mettere la pulce nell'orecchio}}'''
: far sorgere subdolamente un sospetto a una persona in modo che non se ne dia pace
* '''{{§|Mettere le mani avanti}}'''
:Incominciare a discolparsi.
* '''{{§|Mettere nel sacco}}'''
:Ingannare qualcuno al punto di disporne a piacere come se lo si avesse fisicamente catturato <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/sacco.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Mettere radici}}'''
:Stabilirsi definitivamente in un luogo.
* '''{{§|Metterla bene }}'''
:cavarsela senza troppi danni dopo un grosso rischio
* '''{{§|Mettersi di traverso}}'''
:Opporsi con decisione a una determinata cosa/azione.
* '''{{§|Mettersi il cuore in pace}}'''
:Rassegnarsi.
* '''{{§|Mettersi le mani nei capelli}}'''
:Disperarsi, impantanarsi nel dubbio.
* '''{{§|Mettersi nei panni di qualcuno}}'''
:Invito a indossare metaforicamente i vestiti di qualcuno per riflettere sulle sue azioni dopo essersi immedesimato nelle sue condizioni.
* '''{{§|Mettete dei fiori nei vostri cannoni}}'''
:Uno [[slogan]] [[pacifismo|pacifista]] nato probabilmente negli [[Anni 1960|anni sessanta]] in [[California]]; in italiano fu usato come sottotitolo e tema portante della canzone ''[[Proposta/La tomba dell'amore#Proposta|Proposta]]'' del complesso [[I Giganti]]. Oggi viene usato anche per [[parodia]]re e irridere le istanze pacifiste meno realistiche. Pare che nella [[rivoluzione dei garofani]] in Portogallo tale gesto fu davvero compiuto.
* '''{{§|Mi è sembrato di vedere un gatto}}'''
:Questa espressione deriva dalla parole pronunciate spesso dal canarino [[Titti (personaggio)|Titti]] (''Tweety'' nel cartone originario americano), personaggio del cartone animato ''Gatto Silvestro'', creato dalla [[Warner Bros.|Warner Brothers]]. Quando si accorge che il gatto è nelle vicinanze pronuncia le parole ''Oh oh, mi è semblato di vedele un gatto''.
* '''{{§|Mica}}'''
:Rafforzativo lessicale utilizzato per dare particolare enfasi ed un discorso tecnico privo di contenuti, ad esempio "rondelle mica-rondelle, bava mica-bava, etc...".
* '''{{§|Mina vagante}}'''
:Lo si dice di un individuo o una questione apparentemente innocua ma potenzialmente molto dannosa, da un momento all'altro senza preavviso.
* '''{{§|Milano da bere|[[Milano da bere]]}}'''
:Uno [[slogan]] pubblicitario (dalla réclame del'[[Amaro Ramazzotti]]) che ha fatto epoca ed è ancora oggi utilizzato per sintetizzare l'atmosfera vivace e la ''joie de vivre'' di [[Milano]] negli [[anni 1980|anni ottanta]] e del [[Riflusso nel privato|riflusso]], bruscamente interrotta in seguito all'inchiesta [[Mani pulite]]. Spesso è utilizzato anche in senso [[parodia|parodico]].
* '''{{§|Minestra riscaldata}}'''
:Lo si dice di un ritorno a una situazione o a una soluzione passata per mancanza di alternative, che probabilmente sarà fonte di una delusione.
* '''{{§|Molto rumore per nulla}}'''
:Dal titolo di una celebre commedia teatrale di [[William Shakespeare]]: ''[[Molto rumore per nulla|Much ado about nothing]]'' scritta tra il [[1598]] e il [[1599]].
* '''{{§|Montarsi la testa}}'''
:Sopravvalutarsi.
* '''{{§|Mordere il freno}}'''
:Essere molto impazienti. Il freno nasce come "morso" dei cavalli (la parola stessa da un antico "digrignare").
* '''{{§|Mordere la polvere}}'''
:''Morde la polvere'' chi è sconfitto in modo umiliante. L'espressione, un po' incongrua (la ''polvere'', propriamente, non si può ''mordere'') trae origine dai campi di battaglia del passato, dove i cavalieri disarcionati, costretti a mangiare la polvere alzata dal suolo, erano l'immagine stessa della sconfitta.
:Nell'antichità, in ogni caso, lo sconfitto mordeva la terra più che la polvere. Si veda per esempio [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] (''[[Eneide]]'' XI, 669): ''mandit humum''; e più tardi [[Torquato Tasso]] (''[[Gerusalemme liberata]]'', 20,29): ''La terra ove regnò, morde morendo''.
:L'espressione si trova pressoché identica nella lingua inglese ("to bite the dust"), ed è stata immortalata dai [[Queen]] con la celeberrima canzone ''[[Another One Bites the Dust]]'', scritta dal loro bassista [[John Deacon]].
:Non è sinonimo di "Mangiare la polvere".
* '''{{§|Mordersi la lingua}}'''
:Sforzarsi di tacere, o pentirsi di non averlo fatto.
* '''{{§|Morire dal ridere}}'''
:Ridere così tanto da accasciarsi al suolo privo di forze e in preda al dolore.
* '''{{§|Morire di sonno}}'''
:Avere tanto sonno da non riuscire più a restare svegli.
* '''{{§|Morto un papa se ne fa un altro}}'''
:A tutto c'è rimedio anche alla morte di un papa. Nessuno è insostituibile. <ref>Autori Vari, ''Proverbi & Modi Di Dire - Lazio'', Simonelli Editore, 2011 n°178</ref>.
* '''[[Mosca bianca (espressione)|Mosca bianca]]'''
:Si dice di chi si distacca da un contesto omogeneo.
* '''{{§|Mostro sacro}}'''
:Indica una persona con notevoli doti di saggezza, talento, esperienza, in un determinato ambito, tali da renderla emblematica.
* '''{{§|Movimentare oggetti utilizzando un Badile}}'''
:Modo improprio di effettuare una operazione che potrebbe generare danni e alterazioni ai componenti.
* '''{{§|Muoia Sansone con tutti i Filistei}}'''
:Espressione che indica il comportamento di colui che pur di compiere la sua vendetta è consapevolmente disposto ad andare incontro al medesimo destino delle sue vittime. La locuzione deriva da un passo dell'[[Antico Testamento]] (''[[Libro dei Giudici]]'', XVI, 30) in cui [[Sansone]] fece crollare l'abitazione nella quale si trovava con tutti i [[Filistei]], provocando oltre alla loro morte anche la propria.
* '''{{§|Musica per le mie orecchie}}'''
:Una cosa o notizia gradevole per qualcuno.
 
== N ==
* '''{{§|Nani e ballerine|[[Nani e ballerine]]}}'''
:Coniata da [[Rino Formica]] nella forma «corte di nani e ballerine» (o «circo»), si riferiva inizialmente all'Assemblea Nazionale del [[Partito Socialista Italiano|Partito socialista italiano]], ma è passata poi a indicare una temperie politica contigua alla [[Milano da bere]]. Come quest'ultima, anche [[nani e ballerine]] viene usata anche in contesti [[parodia|parodici]]. Non viene necessariamente riferita al clima di quell'epoca.
* '''{{§|Nascere con la camicia}}'''
:Essere molto fortunati.
:Il detto allude alla tradizione popolare per cui nel [[Medioevo]] erano considerati particolarmente fortunati i bambini che nascono, come a volte accade, con la patina lipidica protettiva dell'epidermide particolarmente spessa; essa ha effettivamente colore biancastro, ma nella maggior parte dei neonati è sottile e quasi invisibile.
:[[Paolo Minucci]], nelle sue ''Note'' al Malmantile riacquistato, descrive così questa usanza:
::''Dicono le levatrici che talvolta nascono bambini con una certa spoglia sopr'alla pelle, la quale spoglia non si leva loro subito nati, ma si lascia e casca poi da sé in processo di giorni; e tal creatura da esse si dice 'nata vestita', ed è preso per augurio di felicità di tale creatura.''
* '''{{§|Nascondersi dietro un dito/dietro una foglia di fico}}'''
:Negare l'evidenza.
:Dalla Bibbia: tradizionalmente Adamo ed Eva, dopo aver scoperto di essere nudi, si coprirono con foglie di fico.
* '''{{§|Navigare a vista}}'''
:Agire senza essere sicuri di quello che si sta facendo.
* '''{{§|Né carne né pesce}}'''
:Detto generalmente per caratterizzare (di solito in senso negativo) una persona o un prodotto che non si riescono a ricondurre a categorie note.
:Il detto esiste in altre lingue europee (ad esempio in [[Lingua inglese|inglese]]: "neither fish nor fowl"), con diverse varianti. Forse si riferiva alla carenza di cibo (se non c'è "né carne né pesce", rimane ben poco); più probabilmente deriva dall'obbligo di mangiare di magro di venerdì ed in Quaresima, per cui tutti gli alimenti dovevano essere classificati in base alla loro utilizzabilità: se qualcosa non è né carne né pesce diventa un problema.
* '''{{§|Nelle braccia di Morfeo}}'''
:Nel mondo dei sogni. Espressione basata sulla mitologia greca, [[Morfeo]] era il dio del sonno. ''Abbandonarsi, cadere, scivolare, essere, ritornare, buttarsi nelle braccia di Morfeo''. Cfr. inglese ''in the arms of Morpheus'', spagnolo ''en los brazos de Morfeo'', tedesco ''in Morpheus' Armen liegen'' etc.
* '''{{§|Nessuno è profeta in patria}}'''
:Dal Vangelo: si riferisce all'episodio di Gesù che predica nel suo luogo natale, ma i suoi concittadini, che lo conoscono come figlio del falegname, non gli accordano credibilità come "profeta".
* '''{{§|Niente di nuovo sotto il sole}}'''
:"Al mondo non c'è mai nulla di nuovo": la frase è una citazione della [[Bibbia]], presa dal libro del [[Qoelet]] (o [[Qoelet|Ecclesiaste]]) 1, 10. Vedi anche le [[nihil sub sole novum|versioni latine]] del detto.
* '''{{§|Niente di nuovo sul fronte occidentale}}'''
:Titolo di un libro di [[Erich Maria Remarque]], in cui un giovane narra gli orrori della [[prima guerra mondiale]] da lui vissuti in prima persona. L'espressione viene impiegata per indicare l'assenza di novità rilevanti, in relazione a persona o situazione di comune e sottintesa conoscenza con l'interlocutore.
* '''{{§|Nientepopodimeno che}}''' / '''{{§|Niente po' po' di meno che}}''' / '''{{§|Niente popò di meno che}}''' / '''{{§|Nientepopodimenoché}}'''
: niente meno che
* '''{{§|Nodo di [[Gordio (re)|Gordio]]}}''' / '''{{§|[[Nodo gordiano]]}}'''
:Problema intricato, difficile da risolvere
* '''{{§|Noi siamo scienza e non fantascienza}}''' / '''{{§|Scienza non fantascienza!}}'''
:per paragonare un'idea realistica e un'utopia. A fronte di un risultato spettacolare ottenuto con le sole proprie capacità tecniche.
:Citazione di uno [[pubblicità televisiva|spot pubblicitario]] italiano dei televisori [[Telefunken]] ([[1981]]), penetrato in modo impressionante nella [[memoria collettiva]]. L'espressione viene usata di solito (con intenti [[parodia|parodistici]]). Può essere usata anche per schernire qualcuno di qualche opera/lavoro da lui eseguita.
:Dallo stesso spot proviene anche l'altra frase fatta "Potevamo stupirvi con effetti speciali" (cfr. sopra).
* '''{{§|Non alzare un dito}}'''
:Evitare qualsiasi sforzo, essere pigri.
* '''{{§|Non arrivare a mangiare il panettone}}'''
:Lo si dice a proposito di qualcuno il cui incarico o attività ha ormai vita breve.
:Voce di origine probabilmente milanese, in tempi in cui gli incarichi avevano spesso scadenza annuale alla fine dell'anno solare: non arrivare a mangiare il panettone significa quindi avere scadenza anticipata rispetto al previsto.
* '''{{§|Non avere la più pallida idea}}'''
:Non conoscere minimamente l'argomento di cui si sta parlando; non sapere assolutamente la risposta a una domanda.
:Per traslato anche l'idea pallida è debole. Figura retorica.
* '''{{§|Non avere né arte né parte}}'''
:Qualcuno che non dimostra particolari competenze, né ha le conoscenze necessarie per intraprendere una qualsivoglia carriera: il termine "arte" fa riferimento alle omonime [[corporazioni delle arti e mestieri|corporazioni medievali]], che riunivano i lavoratori a seconda del loro mestiere o della loro categoria; la parte era invece il "partito" (la "parte guelfa", la "parte ghibellina"): quindi chi non aveva né Arte né Parte non si poteva riconoscere in alcun corpo socialmente e professionalmente organizzato e non aveva alcun indirizzo da seguire o scopo verso il quale impegnarsi.
* '''{{§|Non avere neanche il becco di un quattrino}}'''
:Essere senza denaro del tutto.
* '''{{§|Non avere peli sulla lingua}}'''
:dire francamente la propria opinione anche se sgradita, o triviale.
* '''{{§|Non avere più gli occhi per piangere}}'''
:aver pianto anche troppo per poter versare altre lacrime.
* '''{{§|Non avere più nulla da perdere}}'''
:Essere ormai disposti a tutto.
* '''{{§|Non capirci un'acca/un tubo/un bel tubo di niente}}'''
:Non capire minimamente.
* '''{{§|Non c'è storia}}'''
:non si discute.
* '''{{§|Non ce n'è per nessuno}}'''
* '''{{§|Non c'è trippa per gatti}}'''
:Frase attribuita al famoso [[Sindaco]] di [[Roma]] [[Ernesto Nathan]] (1907), che, alle prese con le ristrettezze finanziarie del Comune, iniziò una serie di tagli al bilancio, tra cui anche per la somma che si stanziava per sfamare i gatti che venivano utilizzati contro i topi che infestavano gli archivi comunali.
* '''{{§|Non ci metto la scala}}'''
:Non ho alcun problema a eseguire ciò che mi dici.
* '''{{§|Non ci sono più le mezze stagioni}}'''
:L'idea che le "mezze stagioni" ([[primavera]] e [[autunno]]), stiano via via scomparendo, lasciando il posto a un inverno sempre più rigido e a un'estate sempre più afosa, è un celebre luogo comune, spesso adoperato come frase di circostanza, usata per riempire una discussione caduta nel silenzio. L'espressione, con questo uso sarcastico, venne resa nota da un famoso sketch del [[il Trio|Trio]] nello spettacolo ''[[Allacciare le cinture di sicurezza]]''.
* '''{{§|Non ci piove}}'''
:Si tratta di un fatto assodato, da considerarsi sicuro.
* '''{{§|Non è vero ma ci credo}}'''
:L'espressione, diffusasi in seguito al successo dell'[[non è vero... ma ci credo|omonimo testo teatrale]] di [[Peppino De Filippo]] (rappresentato per la prima volta nel [[1942]] e [[non è vero... ma ci credo (film)|portato sul grande schermo]] dieci anni più tardi), descrive l'atteggiamento di chi, pur dimostrando una certa cultura, non riesce a liberarsi da superstizioni della tradizione popolare come sarebbe accaduto anche a [[Benedetto Croce]] a cui viene attribuita la suddetta espressione <ref>Camillo Albanese, ''Un uomo di nome Benedetto: la vita di Croce nei suoi aspetti privati e poco noti''</ref>.
* '''{{§|Non fa una grinza!}}'''
:Esclamazione di pensiero o azione svolta in modo impeccabile.
* '''{{§|Non fare male a una mosca}}'''
:Essere di carattere mite, mai aggressivo.
* '''{{§|Non farsi mettere la saliva nel naso}}'''
:Modo di dire popolare che indica il non farsi sopraffare.
* '''{{§|Non l'ha ordinato il medico}}'''
:"Non è necessario": si dice per scoraggiare un'azione, tanto più un'abitudine, evidentemente più onerosa che efficace o plausibile. "Non te l'ha ordinato il medico che tu ogni volta corri non appena chiama...".
* '''{{§|Non lo fo per piacer mio}}'''
:Parte della frase "Non lo fo per piacer mio, ma per dare figli a Dio". Si dice che fosse la frase ricamata sulle camicie da notte delle signore molto devote, in un'epoca in cui i rapporti sessuali, anche all'interno del matrimonio, erano considerati tollerabili solo per il loro fine procreativo.
* '''{{§|Non me ne voglia}}'''
:Non mi serbi rancore. <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/V/volere.php ''Repubblica.it'']</ref>
* '''{{§|Non mi fa né caldo né freddo}}'''
:Detto di qualcosa che non modifica le nostre opinioni, che non ci interessa.
* '''{{§|Non passare per l'anticamera del cervello}}'''
:non venire a mente neanche alla lontana
* '''{{§|Non poterne più}}'''
:Avere raggiunto il limite della sopportazione.
* '''{{§|Non ragioniam di lor, ma guarda e passa|Non ragioniam di lor, ma guarda e passa}}'''
:Da [[Dante Alighieri]]. Citazione usata per suggerire di ignorare qualcuno ritenuto non degno di essere considerato.
* '''{{§|Non sanno quello che fanno}}'''.
:(Vedi ''Padre, perdona loro'').
* '''{{§|Non sapere a che Santo votarsi}}'''
:Secondo la consuetudine popolare, le persone che si trovano in situazioni difficili possono "chiedere la grazia" a un Santo (anche se la Chiesa cattolica preferisce parlare in questi casi di [[intercessione]] del Santo presso Dio). Per ingraziarsi il Santo, il fedele può accompagnare la sua preghiera a una promessa, o ''voto'': ad esempio, per chiedere una guarigione compirà un pellegrinaggio, o farà un'offerta a una Parrocchia o un Santuario, ecc.. Gli oggetti donati dai fedeli alle chiese a questo scopo sono chiamati [[ex voto]]. ''Non sapere a che Santo votarsi'' significa trovarsi in una situazione talmente disperata da non poter essere risolta nemmeno mediante l'intercessione dei numerosi Santi del calendario cattolico.
* '''{{§|Non sapere che pesci pigliare}}'''
:Non sapere come reagire a una situazione problematica.
* '''{{§|Non sapere dove sbattere la testa}}'''
:Non sapere come uscire da una situazione difficile.
* '''{{§|Non saper tenere neanche la piscia}}'''
:Lo si dice di una persona che non riesce a tenere un segreto.
* '''{{§|Non si interrompe un'emozione|Non si interrompe un'emozione}}''''
* '''{{§|Non sparate al pianista}}'''
:Significa "evitate di coinvolgere chi non c'entra".
:Sembra provenga dal fatto che si scrivesse questa frase sul muro o su un cartello nei saloon del [[West|Far West]], dove il pianista veniva assunto e pagato per allietare gli avventori, che spesso erano particolarmente rissosi e proni ai conflitti a fuoco all'interno del locale.
* '''{{§|Non stare più nella pelle}}'''
:Indica impazienza prima di un evento molto atteso: ''Prima di arrivare alla spiaggia, le ragazzine non stavano più nella pelle dalla gioia''.
* '''{{§|Non ti curar di lor, ma guarda e passa}}'''
:(vedi anche ''Non ragioniam di lor, ma guarda e passa'').
* '''{{§|Non valere un tubo (un soldo bucato)}}'''
:Valere poco o nulla.
* '''{{§|Non valere un'acca}}'''
:Valere davvero poco: come la lettera H, che nella lingua italiana non viene pronunciata.
* '''{{§|Non vedere l'ora}}'''
:Attesa spasmodica.
* '''{{§|Non vedere neanche un prete nella neve}}'''
:Essere ciechi o ingenui a tal punto che non si vede nemmeno un prete, tradizionalmente vestito di nero, nella neve bianca.
* '''{{§|(Risolversi in un) nulla di fatto}}'''
:(Giungere a una) conclusione senza un risultato significativo, né in positivo né in negativo.
* '''{{§|Nùmerati le osse che te disfo}}'''
:Minaccia rivolta a scopo di vendetta.
* '''{{§|Nuovo di zecca}}'''
:Si dice di qualcosa che è nuovo o è così ben messo da appare tale. Si riferisce alle [[moneta|monete]] appena coniate dalla [[Zecca (moneta)|Zecca]], lucide e brillanti.
 
== O ==
* '''{{§|[[Obtorto collo]]}}'''
:Compiere ''con il collo storto'', per costrizione, di malavoglia, un'azione che non si voleva mettere in atto <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/O/obtorto_collo.shtml ''Corriere.it''] </ref>.
* '''{{§|Occhi foderati di prosciutto}}'''
:''Avere gli occhi foderati di prosciutto'' significa non accorgersi di qualcosa di evidente.
* '''{{§|Occhio alla penna}}'''
:Avvertire qualcuno.
* '''{{§|O così o Pomì}}'''
:Riferimento a un popolare spot pubblicitario degli [[anni 1980|anni ottanta]]. È un modo scherzoso di presentare un [[ultimatum]]: o "si fa in questo modo, o non si fa affatto" (vedi anche ''Sennò ciccia''). Lo slogan è un'invenzione del pubblicitario [[Emanuele Pirella]].
* '''{{§|Okay, panico}}'''
:Riferimento a una celebre ''gag'' del [[film]] ''[[L'aereo più pazzo del mondo... sempre più pazzo]]'' (''Airplane II: The Sequel'', [[1982]]), [[parodia]] "[[cinema demenziale|demenziale]]" dei film [[film catastrofico|catastrofici]] sui disastri aerei. Durante una turbolenza, si vedono accendersi in sequenza due spie luminose: la prima (a ben vedere già inverosimile) recita ''don't panic'' ("niente panico"); la seconda ''ok, panic'' ("ok, panico").
:L'espressione viene usata a volte per commentare una situazione oggettivamente difficile, tale da giustificare un'eventuale reazione di [[paura|panico]].
* '''{{§|(A / una volta) ogni morte di papa}}''' / '''[[ogni morte di papa|di vescovo]]'''
:Relativo a un evento che si verifica con rarità.
* '''{{§|Onore al merito (a)}}'''
:Sia riconosciuto il valore indiscutibile dell'azione (di).
* '''{{§|Oppio per i popoli}}'''
:Da un aforisma di [[Karl Marx]], che si riferisce alla religione come mezzo di oppressione.
* '''{{§|Ore piccole}}'''
:Sono naturalmente le ore dalla mezzanotte al primo mattino: '''fare le ore piccole''' significa restare svegli fino a una tarda ora.
:L'espressione ''ore piccine'' era già attestata nel ''Vocabolario della [[Accademia della Crusca|Crusca]]'' ([[1612]]). Malgrado la vita notturna si sia decisamente prolungata, "'''ore piccole'''" si adopera spesso ancora oggi col medesimo significato.
* '''{{§|Orecchie da mercante}}'''
:Ecco un caso di sordità selettiva noto fin dall'antichità: i mercanti (specie durante una contrattazione) sentono solo quello che fa loro comodo. Per questo '''fare orecchie da mercante''' significa ignorare le cose che non si vogliono ascoltare.
* '''{{§|Orinare contro la luna}}'''
:Tentare l'impossibile
* '''{{§|Oro colato}}'''
:L'espressione "è oro colato" si usa quando si è del tutto sicuri del valore di qualcosa o di qualcuno.
* '''{{§|Ottimo e abbondante}}'''
*: L'espressione è pronunciata da Alberto Sordi nel film La Grande Guerra.
 
== P ==
* '''{{§|Pace cartaginese|Pace cartaginese}}'''
:Pace raggiunta attraverso l'imposizione di condizioni particolarmente dure e umilianti per il perdente.
* '''{{§|Paganini non ripete|Paganini non ripete}}'''
:Si dice rifiutandosi di ripetere un gesto o una frase. Presunta risposta di [[Niccolò Paganini]], alla richiesta del Re di Napoli di risuonare i brani musicali che non aveva potuto ascoltare, essendo arrivato in ritardo al concerto.
* '''[[Paese di Bengodi]]/[[Paese di Cuccagna|Cuccagna]]'''
:Il '''[[Paese di Cuccagna]]''' è un ''topos'' dell'[[immaginario collettivo]] e letterario: con questo nome si intendeva nel [[Medioevo]] un luogo fantastico dell'abbondanza, documentato nella storia del [[folclore|folklore]], della [[letteratura]] e dell'[[arte]]. Il termine "cuccagna potrebbe derivare dal latino medievale ''Cocania''; la radice ''Coc'' alluderebbe ai dolciumi (come nel tedesco ''Kuchen'').
:Altri nomi utilizzati: [[paese di Bengodi]] (Decameron di Boccaccio), ''paese di ser Godigliano'', ''India Pastinaca'', ''[[Paese dei balocchi|Paese dei Balocchi]]'' (quest'ultimo è un'invenzione più recente: compare ne ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino]]'').
* '''{{§|Paga Pantalone}}'''
:L'espressione viene utilizzata per commentare uno spreco di denaro, alludendo al fatto che alla fine a pagare sarà sempre il solito (il cittadino, lo Stato, ecc.). [[Pantalone]] è la nota [[maschera]] veneziana, personaggio della [[commedia dell'arte]].
* '''{{§|Pagare il fio}}'''
:Pagare il debito o la pena.
* '''{{§|Pagare lo scotto}}'''
:Dover sottostare a una rinuncia.
* '''{{§|Palla al centro}}'''
:Espressione tipica del gergo dei commentatori calcistici: in questo sport, dopo ogni goal, la palla viene riposizionata al centro del campo.
* '''{{§|Palla al piede}}'''
:Persona o cosa che ostacola o rallenta nella realizzazione di qualcosa, proprio come la palla di ferro o di piombo messa con una catena alla caviglia dei prigionieri per impedirne la fuga.
* '''{{§|Pane al pane e vino al vino}}'''
:Parlare chiaro.
* '''{{§|Pane per i (miei) denti}}'''
:detto di qualcosa che non crea difficoltà
* ''' Papale papale'''
:detto significante "diretto, in modo chiaro":Parlare papale papale "parlare chiaro, in modo diretto"
* '''{{§|Pappa e ciccia}}'''
:Buoni amici, che vanno insieme, come il primo e il secondo piatto di un pasto. Sinonimo di ''culo e camicia''.
* '''{{§|[[Parco buoi]]}}'''
:Quello che all'origine era una zona del mercato del bestiame è diventato, per [[metafora]], l'espressione con cui viene designato, in modo sprezzante, l'insieme dei piccoli azionisti di una [[società per azioni]], che non hanno i mezzi per conoscere il reale andamento della società e che quindi sono costretti ad affidarsi alle direttive degli azionisti più importanti.
* '''{{§|Parigi val ben una messa}}'''
:Per ottenere quello che si vuole, bisogna fare dei compromessi. La frase è attribuita a [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]], di fede [[ugonotti|ugonotta]], che per ottenere il trono di [[Francia]] accettò di convertirsi al [[chiesa cattolica|cattolicesimo]].
* '''{{§|Parla come mangi}}'''
:Parla con parole semplici, senza ricercatezze, come quando mangi <ref>[http://www.scudit.net/mdfood.htm ''Scudit.net'']</ref> .
* '''{{§|Parlare alle spalle}}'''
:Parlare male di qualcuno in sua assenza.
* '''{{§|Parlare a vanvera}}'''
: Fare un discorso privo di consistenza. L'origine è assai dibattuta; prevale l'ipotesi che si tratti di un termine [[onomatopea|onomatopeico]], di origine [[toscana]], che imita il suono di chi farfuglia.
* '''{{§|Parlare come un libro stampato}}'''
:Parlare in maniera forbita, ben documentata e appropriata, seguendo un discorso logico chiaro e lineare.
* '''{{§|Parlare in punta di forchetta}}'''
:Ha origine dall'introduzione nelle tavole borghesi delle posate, che fu commentata dai contadini come una stupida esibizione di finta nobiltà. Il significato perciò è esprimersi, muoversi con esagerata ricercatezza.
* '''{{§|Parole al vento}}'''
:Riferito a chi parla senza essere ascoltato soprattutto da chi non vuol sentire e quindi è come se qualcuno parlasse al vento che porta via e impedisce di sentire ciò che dice. <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/P/parola.php ''Repubblica.it'']</ref>
* '''{{§|Parole in libertà}}'''
:Il significato corrente di questo modo di dire (alla cui diffusione nell'italiano parlato contribuì forse l'omonimo genere [[poesia|poetico]] [[futurismo|futurista]] inventato nel [[1912]] da [[Filippo Tommaso Marinetti]]) è "parole espresse liberamente, senza prendersi responsabilità di ciò che si dice e senza preoccuparsi di offendere qualcuno".
* '''{{§|Parole sante!}}'''
:Concordare con quanto è stato appena detto da altri.
* '''{{§|Partire in quarta}}'''
:Iniziare qualcosa con impeto.
* '''{{§|Passare a miglior vita}}'''
:Eufemismo per intendere il 'morire'
* '''{{§|Passare il Rubicone}}'''
:Compiere un'azione dagli esiti irrevocabili. [[Gaio Giulio Cesare]], nel [[49 a.C.]], decise di oltrepassare il fiume [[Rubicone]] (considerato a quel tempo il confine dell'[[Italia]]) alla testa delle sue legioni, malgrado le leggi della [[Repubblica]] lo vietassero. Vedi anche '''il dado è tratto'''.
* '''{{§|Passare sotto le forche caudine}}'''
:Subire una pesante umiliazione.
* '''{{§|Passarla liscia}}'''
:Uscire indenne da un guaio
* '''{{§|Passata è la tempesta}}'''
:È stato superato il momento difficile, oppure se ne è andata una persona furiosa. Citazione del primo verso della poesia ''[[La quiete dopo la tempesta]]'' di [[Giacomo Leopardi]].
* '''{{§|Pazienza di Giobbe}}'''
:[[Giobbe]] è un personaggio della [[Bibbia]] dalla proverbiale pazienza. Dio mise alla prova la sua fede colpendolo duramente nelle cose a lui più care, uccidendogli il bestiame, distruggendogli il raccolto e arrivando a ucciderne i figli. Alla fine Dio avrebbe risarcito Giobbe di ciò che gli era stato tolto.
* '''{{§|Patata bollente}}'''
:Problema di difficile soluzione da risolvere in fretta e che spesso viene scaricato da una persona a un'altra. Il riferimento è appunto a una patata bollente che non si riesce a tenere in mano.
* '''{{§|Peccato di gola}}'''
:Si intende il cibo, del quale abbuffarsi era ritenuto sconveniente nell'antichità.
* '''{{§|Pecora nera|Pecora nera}}'''
:Elemento negativo, o semplicemente isolato, di un gruppo, di una famiglia, ecc.
* '''{{§|Pecorella smarrita}}'''
:Una persona che ha smarrito la strada, che deve essere recuperata. Dall'omonima [[Parabole di Gesù|parabola]] evangelica (vedi il [[Vangelo secondo Luca]], 15,4).
::''"Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?''
* '''{{§|Peggio che andare di notte}}'''
:Molto pericoloso. Muoversi di notte è sempre stato piuttosto pericoloso.
* '''{{§|Peggio di così si muore}}''' / '''Non poteva andare peggio (di così)'''
:Indica una brutta situazione in cui ci si trova, nello specifico la peggiore delle possibili
* '''Pelare la [[pica pica|gazza]] senza che strilli'''
:Imbrogliare qualcuno senza che se n'accorga.
* '''{{§|Pelle d'oca|Pelle d'oca}}'''
:Indica una situazione di disagio, fastidio o paura, anche in senso ironico
* '''{{§|Per filo e per segno}}'''
:Il riferimento è al filo che gli imbianchini un tempo tenevano teso sulla parete per creare una linea dritta, che andava poi ricalcata con grande attenzione. L'espressione è rimasta per indicare la precisione e la meticolosità con cui si compie un'azione.
* '''{{§|Per me è pari anche tredici!}}'''
:atteggiamento acritico di totale disponibilità ad accettare passivamente una decisione imposta da un diretto superiore.
* '''{{§|Per partito preso}}'''
:Ostinarsi a sostenere una tesi per mantenersi fedele alla linea del proprio partito. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/partito.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Per sommi capi}}'''
:Con un approccio generale e non esaustivo.
* '''{{§|Per un pelo}}''' / '''{{§|Per il rotto della cuffia}}'''
:Per poco, ma si dice così quando si è scampato un pericolo, quando si è corso un grosso rischio: "Per un pelo non finiva male", "Se l'è cavata per il rotto della cuffia".
* '''{{§|Per un pezzo di pane}}''': vedi sotto
* '''{{§|Per un piatto di lenticchie}}'''
:In cambio di una miseria. L'espressione deriva dal [[Genesi]] (25,29-33) in cui si racconta di come [[Esaù]] vendette i suoi diritti di primogenitura al fratello [[Giacobbe]] in cambio appunto di un piatto di lenticchie.
* '''{{§|Per un punto Martin perse la cappa}}'''
:L'obiettivo non è stato raggiunto per poco, ma comunque non è raggiunto. Deriva da una tradizione del XVI secolo in cui si racconta che il monaco Martin, abate del monastero di Asiello, non divenne priore perché sulla porta del convento, volendo scrivere "Porta patens esto nulli claudatur onesto" ossia " Stia aperta la porta, non si chiuda a nessun uomo onesto", mise un punto dopo la parola "nulli", e l'iscrizione divenne quindi:"La porta non si apra per nessuno, si chiuda per l'uomo onesto".
* '''{{§|Perdere il filo (del discorso)}}'''
:Dimenticarsi ciò che si stava dicendo, il più delle volte perché si è stati interrotti.
* '''{{§|Perdere il ben dell'intelletto}}'''
:Dal canto III dell'Inferno di Dante, si è collocata nel linguaggio comune con il significato di "perdere il senno".
* '''{{§|Perdere il trotto per l'ambiatura}}'''
:Lasciare una cosa facile per una difficile. L'ambiatura è l'andatura di un quadrupede nel muovere contemporaneamente le zampe di uno stesso lato.
* '''{{§|Perdersi in un bicchiere d'acqua}}'''
:Non riuscire a fare qualcosa anche di molto semplice ed elementare.
* '''{{§|Perdere la bussola}}''' / '''{{§|Perdere la tramontana}}''' / '''{{§|[[Perdere la Trebisonda]]}}''' / '''{{§|Perdere le staffe}}'''
:Arrabbiarsi in maniera incontrollabile. Le ''staffe'' in questione sono gli anelli attaccati alla [[finimenti|sella del cavallo]] che permettono ai cavalieri di reggersi meglio coi piedi.
* '''{{§|Per l'amor di Dio!}}'''
:Si usa per implorare qualcuno di non fare (o, più raramente, di fare) qualcosa.
* '''{{§|Perle ai porci}}'''
:Citazione [[vangelo|evangelica]] dal [[Vangelo secondo Matteo|Vangelo di Matteo]] (7,6):
::''Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci'' ("Nolite dare sanctum canibus neque mittatis margaritas vestras ante porcos"), perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.''
:Passato nell'uso comune per indicare uno spreco di risorse, o una perdita di tempo, derivanti dal tentare di elevare persone infime.
* '''{{§|Pescare nel torbido}}'''
:Andare a cercare nelle situazioni poco chiare o equivoco elementi da cui trarre vantaggio ad esempio con un ricatto <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/T/torbido.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Pesce piccolo}}'''
:Un individuo poco importante di una determinata cerchia.
* '''{{§|Pestare i piedi a}}'''
:Andare a infastidire o a inimicarsi qualche persona, generalmente di più importante o potente.
* '''{{§|Pestare l'acqua nel mortaio}}'''
:Affaticarsi senza profitto.
* '''{{§|Pettinare le bambole}}'''
:Dedicarsi a una attività infantile ed improduttiva.
* '''{{§|Pezzo da novanta}}'''
:Persona molto importante. Mutuato dal gergo militare in cui il "pezzo" è il cannone e "novanta" è il suo calibro (calibro di cannoni potenti)
* '''{{§|Pezzo di carta}}'''
:L'espressione indica per [[metonimia]] qualsiasi documento scritto (ricevute, cambiali, ma soprattutto i titoli di studio). Viene usato spesso in senso dispregiativo.
* '''{{§|Pezzo di pane}}'''
:Nel significato di "buono come un pezzo di pane", alla mano, cordiale. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pane.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Pezzo forte}}'''
:La prestazione in cui un artista eccelle. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pezzo.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Piangere come una fontana}}'''
:Piangere o lamentarsi abbondantemente.
* '''{{§|Piangere come una vite tagliata}}'''
:Piangere disperatamente. Deriva dalla linfa trasparente che esce abbondante dai rami recisi della pianta di vite appena potata.
* '''{{§|Piangere come un vitello}}'''
:Secondo alcuni linguisti deriverebbe da un'interpretazione errata dell'espressione "piangere come una vite tagliata" (la pianta della [[Vitis|vite]], se tagliata, secerne linfa)
* '''{{§|Piangere il morto e fregare il vivo}}'''
:Manifestare uno stato di falso disagio e approfittarsi della conseguente benevolenza altrui per prevaricare <ref>''L'Italia dialettale: rivista di dialettologia italiana'', Arti Grafiche Pacini Mariotti, 1979 p.198</ref>
:Forma dialettale con lo stesso significato: '''[[Chiagni e fotti]]'''.
* '''{{§|Piangere sul latte versato}}'''
:Piangere su qualcosa di ormai irrimediabile.
* '''{{§|Piangersi addosso}}'''
:Soffrire di vittimismo
* '''{{§|Piano B|Piano B}}'''
:"Avere un piano B" o "passare al piano B", con gergo da film di guerra o d'azione, significa trovare una scappatoia, avere un'alternativa d'azione possibile.
* '''{{§|Piantare baracca e burattini}}'''
:Abbandonare tutto <ref>[http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/lessico/lessico_147.html ''Treccani.it'']</ref>.
* '''[[Piantare in asso]]'''
:Lasciare qualcuno da solo all'improvviso.
* '''{{§|Piazza pulita}}'''
:Fare piazza pulita indica l'azione di eliminare tutto.
* '''{{§|Piccolo grande}}'''
:Quello che oggi è forse uno degli [[ossimoro|ossimori]] più frequenti della lingua italiana (e in particolare del lessico giornalistico) deve il suo successo principalmente a due opere apparse all'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]]: il [[film]] ''[[Il piccolo grande uomo (film)|Piccolo Grande Uomo]]'' (con [[Dustin Hoffman]]) e l'album ''[[Questo piccolo grande amore (album)|Questo piccolo grande amore]]'' di [[Claudio Baglioni]] (con l'omonima canzone).
* '''{{§|Pieno come un uovo}}'''
:Si dice di uno spazio molto affollato o di chi ha mangiato a sazietà <ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/pieno-come-un-uovo ''Nuovo De Mauro'']</ref>
* '''{{§|Pietra angolare / Pietra d'angolo}}'''
:L'elemento su cui tutto si regge. È una citazione usata nei vangeli sinottici per riferirsi a Gesù, derivante da una profezia nel [[libro di Isaia]] (28,16).
* '''{{§|[[Pietra dello scandalo]]}}'''
:In [[roma (città antica)|epoca romana]], era previsto che il mercante giunto al fallimento sedesse su un'apposita pietra e dichiarasse ai creditori: ''Cedo bona'' ("cedo i miei averi"). Dopo questo annuncio, essi non potevano più reclamare nulla da lui. La pietra era dunque testimone dello scandalo. Oggi, invece, viene chiamato '''pietra dello scandalo''' l'episodio che ha reso lo scandalo evidente a tutti.
* '''{{§|Pietra miliare|Pietra miliare}}'''
:Tappa fondamentale. Le pietre miliari erano poste a ogni miglio sulle strade romane
* '''{{§|[[Pinco Pallino]]}}'''
:Persona qualunque.
* '''{{§|[[Piove, governo ladro!]]}}'''. Nasce da una manifestazione contro le imposizioni fiscali del governo a fine Ottocento, fallita per l'abbondante pioggia. "Governo ladro" era scritto sui cartelli che i manifestanti portavano.
* '''{{§|Piove sul bagnato|Piove sul bagnato}}'''
:Si dice quando succede qualcosa di dannoso dove è già successo in precedenza.
* '''{{§|Pisciare fuori (dal vaso)}}'''
:Fare un discorso o un'azione fuori dal suo giusto contesto.
* '''{{§|Pollice verde}}'''
:Avere il pollice verde significa avere successo nel coltivare le piante.
* '''{{§|Pollo}}'''
:Di una persona poco intelligente, ingenua e facilmente ingannabile <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/pollo.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Pomo della discordia}}'''
:Il riferimento è al pomo d'oro [[giudizio di Paride|assegnato da Paride]] alla dea più bella dell'[[mitologia greca|Olimpo Greco]], secondo quanto narrato nelle ''[[Troiane]]'' di [[Euripide]]. L'episodio avrebbe in seguito scatenato la [[guerra di Troia]]. In senso figurato, l'argomento che scatena una lunga disputa è chiamato ancora oggi '''pomo della discordia'''.
* '''{{§|Popolo bue}}'''
:Il popolo inteso come massa priva di spirito critico pronta facilmente a sottomettersi a chi la comanda come il bue che facilmente viene aggiogato <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/popolo.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Porgere l'altra guancia}}'''
:Dall'esortazione [[vangelo|evangelica]]: "se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra" (''si quis te percusserit in dextera maxilla tua, praebe illi et alteram'', [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]], 4,39)
* '''{{§|Por mente a}}''' / '''{{§|Fare caso a}}'''
:Considerare, prestare attenzione a. Tra i due, "far caso" non intende uno sguardo particolarmente approfondito, "por mente" suona più analitico (va detto che è un po' antiquato).
* '''{{§|Porre sugli altari}}'''
:Venerare come un santo; esaltare esageratamente una persona.
* '''{{§|Portare acqua al proprio mulino}}'''
:Argomentare indirettamente in proprio favore.
* '''{{§|Portare la propria croce}}'''
:Accettare eventi negativi con rassegnazione e sofferenza.
* '''{{§|Poveri di spirito}}'''
:L'espressione è tratta da un versetto del [[Vangelo secondo Matteo|Vangelo di Matteo]] (5,3), tratto dal famoso [[discorso della Montagna|discorso della montagna]]:
::''Beati i poveri di spirito, perché è di essi il regno dei cieli'' ("Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum caelorum").
:Per "poveri di spirito" si possono intendere coloro che non inseguono la ricchezza o il prestigio sociale,<ref>[http://www.bibbiaweb.org/doc/mc_poveri.html Chi sono i poveri?<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e più in generale tutti gli umili.
* '''{{§|Povero in canna}}'''
:Poverissimo.
* '''{{§|Pozzo di scienza}}'''
:Coltissimo.
* '''{{§|Pozzo senza fondo}}'''
:Qualcosa o qualcuno che prende senza fermarsi né essere stufo. Nell'ambito gastronomico ad esempio si dice di qualcuno che mangia moltissimo senza smettere.
* '''{{§|Predicare bene e razzolare male}}'''
:Divulgare delle regole senza poi osservarle.
* '''{{§|Prendere con filosofia}}'''
:Guardare al lato positivo di qualcosa poco piacevole.
* '''{{§|Prendere con le molle}}'''
:Le ''molle'' in questione sono l'attrezzo che veniva adoperato per maneggiare i tizzoni ardenti nel [[camino (edilizia)|camino]]: si '''prende con le molle''' un oggetto che scotta, e che potrebbe ferire chi lo maneggia con troppa dimestichezza. Di solito a doversi '''prendere con le molle''' sono voci non confermate o persone e cose difficili da trattare.
* '''{{§|Prendere due piccioni con una fava}}'''
:Con un solo stratagemma raggiungere due obiettivi.
* '''{{§|Prendere il toro per le corna}}'''
:Affrontare con grinta una situazione problematica.
* '''{{§|Prendere in giro}}'''
:Ingannare, farsi beffe di qualcosa o qualcuno, fare uno scherzo a qualcuno.
* '''{{§|Prendere la palla al balzo}}'''
:Sfruttare una situazione inaspettata, traendone vantaggio.
* '''{{§|Prendere lucciole per lanterne}}'''
:L'espressione significa "equivocare", "scambiare qualcosa per un'altra cosa solo apparentemente affine", ed è di uso comune almeno dal [[XV secolo|Quattrocento]]: compare ad esempio in un discorso di [[Girolamo Savonarola]] (''Prediche sopra l'[[Libro dell'Esodo|Esodo]]'', II, 155):
:: [La lussuria]'' inebria l'uomo e fagli vedere '''lucciole per lanterne''', e non gli lascia conoscere la verità.''
::Effettivamente, di notte, era possibile confondere la luce prodotta da una lucciola, relativamente vicina, con quella di una lanterna, che sarebbe dovuta essere molto più lontana.
* '''{{§|Prendere per i fondelli}}'''
:Prendere in giro, imbrogliare.
* '''{{§|Prendere per il naso}}'''
:Significa "prendere in giro", "farsi beffe di qualcuno". In origine però la locuzione ''menare per il naso'' significava "condurre qualcuno dove si vuole, fargli fare ciò che si vuole". L'immagine derivava dall'uso (già attestato presso Greci e Romani) di mettere un anello di ferro nelle narici dei bufali, per condurli più facilmente. Si veda ad esempio [[Ludovico Ariosto]] (''Satire'', 7, 45):
::''Mi tiri come un bufolo pel naso''
* '''{{§|Prendere per la gola}}''' qualcuno
:Conquistare una persona servendosi delle tentazioni del buon cibo
* '''{{§|Prendere una cantonata}}'''
:Con ''cantonata'' s'intendeva l'angolo di una strada. '''Prendere una cantonata''' significa prendere male una curva e quindi commettere un grave errore.
* '''{{§|Presentarsi a Dio}}'''
:Morire.
* '''{{§|Presi per incantamento}}'''
: Dal celebre [[sonetto]] [[dante Alighieri|dantesco]], indirizzato a [[Guido Cavalcanti]]:
::Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io
::fossimo '''presi per incantamento'''
* '''{{§|(Essere) preso con le bombe}}''' / '''(Essere) messo/preso male'''
:(Essere) malmesso nel senso di ammalato oppure di impegnatissimo, incalzato dalle scadenze. <ref>[http://temi.repubblica.it/espresso-slangopedia/2008/11/19/essere-presi-con-le-bombe/ ''L'Espresso.it]</ref>
* '''{{§|Primula rossa}}'''
:Un personaggio imprendibile, che con la sua astuzia si fa beffe di chi lo sta cercando, può essere soprannominato dalla stampa '''primula rossa'''. L'espressione è derivata dal personaggio di un ciclo di [[romanzo|romanzi]] d'avventura a sfondo storico scritti da [[Emma Orczy|Emmusca Orczy]] (pseudonimo di Montague Barstow), che ebbero un grande successo agli inizi del [[XX secolo|Novecento]], ma che oggi sono praticamente dimenticati. [[La primula rossa]] dei romanzi della Orczy (nell'originale ''The Scarlet Pimpernel'') era un eroe dall'identità segreta che proteggeva deboli e oppressi a [[Parigi]] durante gli anni del regime di [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]].
:Oggi l'espressione ha perso l'iniziale sfumatura positiva, e viene utilizzata anche per designare latitanti pluriricercati, come [[Bernardo Provenzano]] o [[Luciano Liggio]]
* '''{{§|Promesse da marinaio}}'''
:Le '''promesse da marinaio''' sono, per definizione, promesse destinate a non essere mantenute.
:Il detto ha due possibili spiegazioni: esso potrebbe trarre origine dall'abitudine dei marinai a fidanzarsi con più ragazze di porti diversi; o potrebbe alludere alle promesse che fanno a Dio i marinai durante le tempeste.
* '''{{§|Punto sul vivo}}'''
:Letteralmente: toccato in un punto molto sensibile qual è una ferita aperta (vedi '''In carne viva'''), si usa figuratamente per dire "toccato su un argomento su cui è molto suscettibile", "infastidito per una cosa precisa e personale".
* '''{{§|Puzza al naso}}'''
:Atteggiamento snobistico, manifestato talora con un arricciamento del naso come in presenza di un cattivo odore, nei confronti di chi viene considerato inferiore per vari motivi <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/puzza.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|(Meglio) Puzzare di merda (che di povertà)}}'''
:Si ritrova anche nel dialetto livornese (''Meglio puzzà di merda 'e di povero'') intendendo che non c'è peggiore condizione di quella di essere povero. <ref>[http://www.fotolivorno.net/ITALproverbilivornesi.html ''Proverbi livornesi'']</ref>.
 
== Q ==
* '''{{§|Quadratura del cerchio|Quadratura del cerchio}}'''
:Si dice di una cosa ottimale ma praticamente impossibile a farsi
* '''Quando a tordi quando a grilli'''
:Di qualcuno capace di ottenere grandi risultati ma talvolta anche infimi. Quando tanto quando niente <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/G/grillo.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''Quando ci vuole, ci vuole!'''
:Commento soddisfatto a una reazione spesso rimandata ma alla fine messa in atto <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/V/volere.php ''Repubblica.it'']</ref>.
* '''{{§|Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare}}'''
:Nei momenti importanti (intesi soprattutto in ambito sportivo) bisogna tirar fuori il meglio di se stessi. [[Benito Mussolini]] detti del ventennio. La frase è usata nel film ''[[Animal House (film)|Animal House]]'' ed è pronunciata da [[John Belushi]].
* '''Quando piscia la gallina
:Di una circostanza che non può mai verificarsi. Sinonimo figurato di "mai". Esempio: "tu parla quando piscia la gallina", ovvero taci!
* '''{{§|Quantità industriale}}'''
:In elevate quantità, per la vendita all'ingrosso. In senso figurato, si fa riferimento a qualcosa disponibile in grande quantità, spesso maggiore rispetto a quella che effettivamente servirebbe.
* '''{{§|Quarta parete}}'''
:Limite invisibile tra palco teatrale e spettatori.
* '''{{§|Quarto d'ora di notorietà}}''' (o '''di celebrità''')
:Riferimento a una celebre frase dell'artista [[Andy Warhol]] che prevedeva che nel futuro tutte le persone, anche quelle che non lavoravano nel mondo dello spettacolo, sarebbero comparse in televisione, anche solo per un breve intervento. L'espressione significa quindi l'occasione di esibirsi o farsi conoscere o esprimere la propria opinione davanti a un pubblico più vasto rispetto a quello con cui ha a che fare il cittadino comune.
* '''{{§|Quattro gatti}}'''
:Pochissimi.
* '''{{§|[[Quod scripsi, scripsi|Quello che ho scritto ho scritto]]}}'''
:Ormai ho deciso così e non cambio <ref>[[Vangelo secondo Giovanni]]: {{passo biblico|Gv|19,22}} </ref>.
* '''{{§|Quel certo non so che}}'''
:Riferimento a una sensazione istintiva ed indefinibile dell'individuo umano, come ad esempio un sentimento di repulsione o di attrazione verso qualcosa che non si riesce a motivare.
* '''{{§|Questi sono i miei gioielli}}'''
:Traduzione italiana della frase latina ''[[Haec ornamenta mea]]'' attribuita a [[Cornelia]], madre dei [[Gracchi]], che si riferì in questo modo metaforicamente ai propri figli, in contrapposizione ad altre donne patrizie che si vantavano dei propri monili.
* '''{{§|Questioni di lana caprina}}'''
:Questioni oziose e irrisolvibili perché basate su qualcosa di inesistente, come la lana delle capre (che in realtà esiste).
* '''{{§|Questioni pelose}}'''
:Questioni e situazioni molto difficili da gestire dal punto di vista diplomatico.
* '''{{§|Questo è quanto}}'''
:Questo è tutto. Frase conclusiva di un resoconto, sta a dire che non vi è più nulla da aggiungere.
* '''{{§|Questo passa il convento}}'''
:Questo si riesce a trovare
* '''{{§|Qui casca l'asino}}'''
:In queste circostanze una persona sciocca commette un errore.
* '''{{§|Qui lo dico e qui lo nego}}'''
:Viene detto da chi intende fare una confidenza ma non intende apparire come fonte della stessa.
* '''{{§|Quinta colonna|Quinta colonna}}'''
:Persona che si trova in territorio nemico o ostile e funge da appoggio logistico o da spia, per la propria fazione.
* '''{{§|Quisquilie e pinzillacchere}}'''
:Cose di poco conto, sciocchezze. Detto da Totò in diversi film.
* '''{{§|Qui ti voglio!}}'''
:Mettere alla prova le capacità di una persona in un'operazione difficoltosa <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/V/volere.php ''Repubblica.it'']</ref>.
 
== R ==
* '''{{§|Raccogliere il guanto}}'''
:Accettare una qualsiasi sfida; deriva dal rito dello [[schiaffo]], dato simbolicamente al contendente con un guanto per provocare un duello. Anche: ''gettare il guanto'', lanciare una sfida.
* '''{{§|Radere al suolo}}'''
:Distruggere fino a che non resti niente in piedi.
* '''{{§|Ragazzo di vita}}'''
:Ragazzo che si prostituisce.
* '''{{§|Ragazzo/a della porta accanto}}'''
:Usato per definire una persona in genere gradevole, semplice e tranquilla.
* '''{{§|Rapporto di sgamo}}'''
: Si dice quando si vuole definire con riservatezza una relazione dove due parti stipulano un accordo verbale di disponibilità a reciproci scambi di natura sessuale. Tale rapporto non ha vincoli di tempo o modo prestabiliti, e la sessione di incontro viene avviata da una delle due parti, che contatta l'altra con una frase topica, anche non prestabilita, o con un invito aperto. Seppur raro, le parti possono essere composte anche da più persone ciascuna, ovviamente senza restrizioni sul genere (maschile o femminile).
* '''{{§|Reggere il lume (il moccolo/la candela)}}'''
:Rimanere in compagnia di una coppia di amanti, con il risultato di impedir loro di entrare in intimità. Nel suo significato letterale, l'espressione sta a indicare probabilmente il ruolo delle dame di compagnia, che la notte, con la scusa di far luce con la candela, tutelavano le virtù delle loro signore mentre ricevevano visite maschili.
* '''{{§|Rendere l'anima al creatore (a Dio)}}'''
:Morire.
* '''{{§|Rendere pan per focaccia|Rendere pan per focaccia}}'''
:Vendicarsi.
* '''{{§|Restare con un pugno di mosche (in mano)}}'''
:Non conseguire alcun risultato
* '''{{§|Restare di sale}}''' / '''{{§|di sasso}}'''
:Si dice di una persona che resta "impietrita" da un avvenimento. Il riferimento è all'episodio [[Bibbia|biblico]] della distruzione di [[Sodoma]] e [[Gomorra (città)|Gomorra]]: l'angelo aveva raccomandato a [[Lot]] e alla sua famiglia di allontanarsi dalle città senza guardarsi indietro; ma... "la moglie di [[Lot]] guardò indietro e divenne una statua di sale". ([[Genesi]], XIX, 23)
* '''{{§|Restare in braghe di tela}}'''
:Rimanere senza mezzi di sussistenza per propria dabbenaggine, per un caso imprevisto o per una truffa <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/brache.shtml ''Corriere.it''] </ref>
* '''{{§|Retta via}}'''
: Espressione che si rifà alla prima terzina della prima cantica della divina commedia (l'inferno): "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura che la diritta via era smarrita".
* '''{{§|Re tentenna}}'''
:Con questo [[epiteto]] i patrioti del [[Risorgimento]] italiano bollarono [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]], [[re di Sardegna]], a causa del suo atteggiamento timido e incerto nei confronti dei moti [[liberalismo|liberali]]. A chiamarlo in questo modo per primo era stato [[Domenico Carbone]], in una [[satira]] scritta nel [[1847]] che circolava clandestinamente (durante una perquisizione l'autore si mangiò l'originale [[manoscritto]]).
:La stessa espressione a volte viene usata per indicare una persona che, malgrado rivesta una posizione di grande responsabilità, non riesce a prendere una decisione.
* '''{{§|[[Re Travicello]]}}'''
:Una favola di [[Esopo]], ripresa da [[Fedro]] (''Favole'' 1,2), racconta di come [[Giove (divinità)|Giove]], per burlarsi delle rane che gli chiedevano un re, fece cadere nel loro stagno un travicello di legno.
:Dapprima spaventate, dopo un poco le rane ripresero a chiedere a gran voce un re: allora il Dio inviò loro un serpente d'acqua che iniziò a divorarle. Morale: meglio un re incapace che uno crudele.
:L'argomento della favola fu ripresa da [[Giuseppe Giusti]], poeta toscano del [[Risorgimento]], che intitolò ''Il re Travicello'' una sua [[satira]] dedicata al Granduca di [[Toscana]] [[Leopoldo II di Toscana|Leopoldo II]]. L'espressione, che in seguito si è diffusa nell'italiano colloquiale, è adoperata per alludere a quelle persone che, pur trovandosi in posizioni di prestigio, non hanno un reale controllo della situazione.
* '''{{§|Ribaltare la frittata}}'''
: rigirare ad arte un discorso, capovolgere a proprio vantaggio una situazione; far apparire le cose in modo diverso da come sono realmente o da come erano state in un primo tempo presentate.
* '''{{§|Ricambiare il favore}}''' (detto ironicamente) / '''{{§|Ripagare con la stessa moneta}}''' / '''{{§|Rendere la pariglia}}''' / '''(Così/adesso) siamo pari!'''
:Contraccambiare un'offesa con una pari offesa; generalmente meno forte che "vendicarsi".
* '''{{§|[[Cotillon|Ricchi premi e cotillons]]}}'''
* '''{{§|Ridere a crepapelle / a crepapanza}}''', '''Morire / spanciarsi / sbellicarsi dalle risate'''
:Ridere fino a starne male.
* '''{{§|Ridere sotto i baffi}}'''
:Ridere di nascosto.
* '''{{§|Ridi ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi}}''' / '''{{§|i gnocchi}}'''
:Viene detto quando una persona ride senza una ragione valida.
* '''{{§|Rigore è quando arbitro fischia}}'''
:La frase fu pronunciata dall'allenatore [[calcio (sport)|calcistico]] serbo [[Vujadin Boškov|Vujadin Boskov]] durante una trasmissione televisiva, all'inizio degli anni novanta. La costruzione apparentemente sgrammaticata della frase (dovuta alla cattiva padronanza della lingua italiana da parte di Boskov) contribuisce in realtà a sottolineare il carattere [[pragmatismo|pragmatico]] della tesi qui difesa dall'allenatore: un'infrazione alle regole (non solo nella giustizia sportiva) è riconosciuta tale dalla società soltanto se l'autorità giudiziaria la sanziona. La frase di Boskov viene usata molto spesso ancora oggi, e non soltanto in campo sportivo, per alludere al fatto che siamo tutti innocenti finché qualcuno non dimostra il contrario.
* '''{{§|Rimanere come don Falcuccio: con una mano davanti e un'altra dietro}}'''
:Solitamente il detto è usato solo nella prima parte poiché è nota la balordaggine del personaggio che ha perso ogni avere tanto da rimanere nudo <ref>Claudio Colaiacomo, ''I love Roma'', Cap. "Don Falcuccio", Newton Compton Editori, 2014</ref>
* '''{{§|Rimanere con una scarpa e una ciabatta}}'''
:Restare quasi del tutto privi di mezzi di sussistenza in condizioni di povertà <ref>Autori Vari, ''Proverbi & Modi Di Dire - Lazio'', Simonelli Editore, 2011 n°269</ref>.
* '''{{§|Rimanere scottati}}'''
:Prendere insegnamento da un proprio errore.
* '''{{§|Rimandare a San Bindo}}'''
:Rimandare qualcosa all'infinito. Infatti San Bindo non esiste e secondo la tradizione si festeggia tre giorni dopo il Giudizio Universale <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/san-bindo.shtml ''Coriere.it''] </ref>.
* '''{{§|Rinfrescarsi le idee}}'''
* '''{{§|Riposare sugli allori}}'''
:Impigrirsi in seguito a una vittoria.
* '''{{§|Rispondere a tono}}'''
:Reagire con il tono adeguato alla situazione, duro o affabile.
* '''{{§|Rispondere per le rime}}'''
:Rispondere come si deve, con la necessaria determinazione. L'espressione deriva dall'uso dei poeti medievali (tra cui [[Dante Alighieri|Dante]] e [[Francesco Petrarca|Petrarca]]) di rispondere a una poesia altrui scrivendone un'altra costruita sulle stesse rime.
* '''{{§|Rispondere picche}}''' / '''{{§|Dare picche}}'''
:Non starci, non concedere, rifiutare, dir di no, negare, negarsi.
* '''{{§|[[Secessione dell'Aventino|Ritirarsi sull'Aventino]]}}'''
* '''{{§|Roba da chiodi}}'''
:Riferito a qualcosa di incredibile. L'accezione è negativa e deriverebbe dal fatto che fabbri e maniscalchi producevano chiodi con il metallo più scadente e inadatto a fabbricare ferri di cavallo o lame per attrezzi.
* '''{{§|Rodersi il fegato}}'''
:Essere consumati dall'invidia.
* '''{{§|Roma ladrona}}'''
:Slogan leghista per stigmatizzare l'eccessivo peso politico della capitale italiana.
* '''{{§|Rompere i cosiddetti}}'''
:Eufemismo con ellissi del termine ''[[coglione|coglioni]]''. Infastidire. Equivalente a '''Rompere il cazzo''' <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/cazzo.php?refresh_ce ''Repubblica.it'']</ref>
* '''{{§|Rompere il ghiaccio}}'''
:Incominciare qualcosa, vincendo gli imbarazzi e la freddezza iniziale
* '''{{§|Rompere le scatole}}'''
:Eufemismo che sostituisce il più volgare "rompere le [[testicolo|palle]]". Infastidire.
* '''{{§|Rompere le uova nel paniere}}'''
:L'espressione, tuttora molto usata, è di chiara origine contadina. Il "paniere" in questione è quello in cui le galline covano le uova per una ventina di giorni. Per questo '''rompere le uova del paniere''' significa rovinare un piano o un progetto pazientemente preparato. È simile a "mettere i bastoni tra le ruote".
* '''{{§|Rompersi il cazzo}}'''
:Annoiarsi, provare fastidio <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/cazzo.php?refresh_ce ''Repubblica.it''] </ref>
* '''{{§|Rotti a tutte le fatiche}}'''
:Pronti a fare qualsiasi cosa.
* '''{{§|Rotto della cuffia}}'''
:Si dice di chi riesce a sottrarsi a un pericolo quasi miracolosamente, o all'ultimo momento. Deriverebbe dal gioco medievale del ''saracino'' o della ''quintana'', in cui il concorrente doveva colpire un bersaglio rotante senza farsi colpire a sua volta dal bersaglio stesso che se colpiva il concorrente sul suo copricapo (la cuffia), il colpo (benché inferto) era ritenuto nullo.<ref>[http://www.treccani.it/lingua_italiana/domande_e_risposte/lessico/lessico_309.html ''Lingua italiana'', Treccani.it]</ref>
:Secondo Ottavio Lurati il termine "cuffia" indicava una parte delle mura cittadine e quindi ad esempio "passare per il rotto della cuffia" voleva dire riuscire ad entrare in città non dalla porta principale ma da una breccia delle mura <ref>O. Lurati, ''Dizionario dei modi di dire'', Milano, Garzanti, 2001</ref>
* '''{{§|Rovescio della medaglia}}'''
:L'aspetto negativo di qualcosa di positivo.
 
== S ==
* '''{{§|Sacco di patate}}'''
:Di individuo goffo, privo di agilità e destrezza simile a un sacco di patate o che si veste in modo informe indossando abiti più grandi della propria taglia <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/sacco.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Saccheggiare/svaligiare/rubare in chiesa}}'''
:Ci si appella così a colui che ha molte monetine nel portafoglio in quel momento, soprattutto di piccolo taglio. Una delle opzioni che motivano la presenza di tutte le monete è appunto l'aver rubato la questua di una chiesa (composta soprattutto da offerte piccole e poche banconote di carta).
* '''{{§|(La) sai lunga ma non la sai raccontare}}
:Sei furbo ma con tutte le tue parole non riuscirai a ingannarmi <ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/sap%C3%A9re.html ''Sapere.it'']</ref>
* '''{{§|Sale sale e non fa male}}'''
:È uno dei più tipici tormentoni da discoteca, ripetuto in modo ipnotico durante il ballo. Il riferimento sottaciuto è a una sostanza stupefacente (tradizionalmente, l'[[MDMA]]), che sta entrando in circolo.
* '''{{§|Salotto buono}}'''
:La cerchia più prestigiosa ed esclusiva
* '''{{§|Salta chi può}}'''
:Chi ha migliori condizioni materiali può operare come desidera mentre chi non le ha non potrà farlo. <ref> Niccola Castagna, ''Proverbi italiani'', pe' tipi del Commend. G. Nobile, 1869 p.225</ref>
* '''{{§|Saltarci fuori}}'''
:Risolvere un problema.
* '''{{§|Saltare di palo in frasca}}'''
:Cambiare improvvisamente e più volte da un argomento all'altro, senza che ci sia alcun nesso tra gli argomenti.
* '''{{§|Saltar fuori dal nulla}}'''
:Qualcosa che accade all'improvviso.
* '''{{§|Saltare il ticchio}}'''
:Agire in base a una voglia improvvisa e irriflessa <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/T/ticchio.shtml ''Il Sabatini Colletti'']</ref>.
* '''{{§|(Saltare) la mosca al naso}}'''
:Accorgersi improvvisamente di qualcosa.
* '''{{§|Salto nel buio}}'''
:Fare qualcosa senza sapere con certezza quale sarà il risultato finale.
* '''{{§|Salvare capra e cavoli|[[Salvare capra e cavoli]]}}'''
:Cercare di salvare tutto il possibile. Deriva dal noto indovinello in cui un contadino deve traghettare da una riva a un'altra un lupo, una capra e un cavolo. Ma sulla barca può portare solo una cosa alla volta e non può lasciare sulla stessa riva, insieme, la capra e il cavolo, o il lupo e la capra.
* '''{{§|Salvare / salvarsi la faccia}}'''
:Evitare uno scandalo, tenere pulita la propria reputazione.
* '''{{§|Salvarsi in calcio d'angolo / in corner}}'''
:Trarsi d'impaccio più o meno malamente. È un modo di dire chiaramente derivato dal gioco del [[calcio (sport)|calcio]]: quando i difensori devono sbarazzarsi rapidamente di un pallone pericoloso, possono decidere di mandarlo fuori sul lato della loro porta. In questo modo si allontana il pericolo solo relativamente, visto che secondo il regolamento gli avversari avranno a disposizione un [[calcio d'angolo]], vale a dire un tiro dall'angolo (''corner'' in inglese).
* '''{{§|Salvarsi per un pelo}}'''
:Vedi rotto della cuffia.
* '''{{§|Salvezze illimitate}}'''
:Fatto salvo ogni diritto
* '''{{§|[[Sangue blu (espressione)|Sangue blu]]}}'''
:Espressione ironica che giustifica la presunta differenza sostanziale tra la nobiltà e la gente comune asserendo (secondo una leggenda diffusa nel [[Medioevo]]) che la prima sia dotata dalla natura di un sangue più prezioso, di colore blu.
* '''{{§|Sangue del mio sangue}}'''
:Figlio. Esempio: Tu che sei sangue del mio sangue (Tu che sei mio figlio)
* '''{{§|Sano come un pesce}}'''
:In buona, anzi ottima salute. Probabilmente per l'aspetto di vitalità proprio dei pesci, guizzanti e scintillanti dell'acqua dove vivono.
* '''{{§|(Muoia) Sansone con tutti i Filistei }}'''
:Riferito a chi pur di colpire i suoi nemici o di uscire da una condizione intollerabile non esita a danneggiare se stesso <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sansone.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Saperne una più del diavolo}}'''
:Conoscere tutti i trucchi e malizie necessari a risolvere i problemi.
* '''{{§|Sbagiuzza}}'''
:Termine dialettale tecnico indicante elementi/attrezzi aventi un irrilevante valore tecnologico.
* '''{{§|Sbarcare il lunario}}'''
:Trovare i mezzi per sopravvivere, arrivare a fine mese.
* '''{{§|Sbandierare ai quattro venti}}'''
:Raccontare a tutti un qualcosa che non si dovrebbe dire.
* '''{{§|Sbattere il mostro in prima pagina}}'''
* '''{{§|Scagliare la prima pietra}}'''
:[[Qui sine peccato est vestrum primus lapidem mittat]]. Locuzione latina, che tradotta letteralmente significa «chi tra voi è senza peccato scagli la prima pietra». È tratta dal Vangelo secondo Giovanni: 8,3.
* '''{{§|Scaldare la sedia}}'''
:Lo si dice per descrivere ironicamente l'inattività di un impiegato/funzionario pigro e inconcludente.
* '''{{§|Scavarsi la fossa}}'''
:Crearsi con le proprie mani una situazione sfavorevole, eseguire un'azione controproducente e altamente [[autolesionismo|autolesionista]], anche se involontaria. Altre espressioni dal significato simile sono ''tirarsi la zappa sui piedi'' oppure ''[[autogol|fare autogol]]''.
* '''{{§|Scena muta}}'''
:Restare in silenzio alle domande che vengono poste. Molto spesso usata per descrivere un'interrogazione a uno studente totalmente impreparato.
* '''{{§|Scendere in campo}}'''
:intervenire.
* '''{{§|Schegge impazzite}}'''
:vedi "mina vagante".
* '''{{§|Scheletro nell'armadio}}'''
:È un segreto imbarazzante, che rischia di saltare fuori nel momento meno indicato. L'espressione è un calco dell'inglese ''a skeleton in the cupboard'', adoperato per esempio da [[Charles Dickens]]. Secondo il [[Vocabolario Treccani]] l'espressione è d'importazione straniera: in particolare sembrerebbe un calco di espressioni inglesi ''to have a skeleton in the closet'' o francesi ''avoir un squelette dans le placard''.
* '''{{§|Scherzo da prete|[[Scherzo da prete]]}}'''
:[[Scherzo]] di cattivo gusto, fastidioso ed inaspettato.
* '''{{§|Scoprire gli altarini}}'''
:Come gli [[Glossario delle frasi fatte#S|scheletri negli armadi]], gli "altarini" alludono a segreti imbarazzanti per chi li custodisce, che inevitabilmente finiscono per essere scoperti.
:Secondo [[Niccolò Tommaseo]] (''Dizionario della lingua italiana'', [[1865]]), l'espressione deriva dalla [[liturgia]] cattolica della settimana della Passione, quando nelle chiese gli altari, i tabernacoli e le immagini vengono coperte da panni viola. Ma potrebbe anche avere un'origine più remota nei riti [[magia|magici]] che si sono conservati per secoli in clandestinità nell'[[Italia]] rurale.
* '''{{§|Scoprire l'acqua calda}}'''
:Dire una cosa ovvia, scontata.
* '''{{§|[[Segreto di Pulcinella]]}}'''
: indicare un segreto che non è più tale, qualcosa che ormai è diventato di pubblico dominio.<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/P/pulcinella.shtml ''Dizionario dei Modi di Dire'', Hoepli Editore alla voce ''Segreto di Pulcinella'']</ref>
* '''{{§|Se mia nonna aveva le ruote, era un carretto!}}'''
:Indica insofferenza verso chi si lamenta di come sarebbe potuta andare una certa situazione
* '''{{§|Seminare zizzania}}'''
:Provocare discordia e confusione tra le parti che stanno discutendo. La [[Lolium temulentum|zizzania]] è un'erbaccia che cresce insieme al grano e che deve essere poi separata da questo. Seminare zizzania (nel campo degli altri) è quindi un'azione deliberatamente attuata per creare problemi.
* '''{{§|Se non è zuppa, è pan bagnato}}'''
:se non è una cosa, è un'altra molto simile, se non la stessa con un nome diverso.
* '''{{§|Sennò ciccia}}'''
:Sennò niente.
* '''{{§|Senti chi parla}}'''
:Modo di dire con cui ci si risponde a una persona ritenuta poco adatta per avanzare un apprezzamento in genere critico, ad es.: ''Perché arrivi in ritardo? - Ma senti chi parla, ieri e l'altro ieri sei arrivato in ritardo tu!''. Equivalente a '''Da che pulpito viene la predica'''.
* '''{{§|Sentire che aria tira}}'''
:Lo si dice quando si cerca di percepire l'umore altrui dopo un certo avvenimento, spesso spiacevole.
* '''{{§|Sentire puzza di bruciato}}'''
:Avvertire qualcosa che non va.
* '''{{§|Sentirsi uno straccio}}'''
:Sentirsi particolarmente stanco
* '''{{§|Senza arte né parte}}'''
:Letteralmente "senza mestiere e senza partito". Si dice di persona non affiliata ad alcun gruppo della società.
* '''{{§|Senza capo né coda}}'''
:Sconclusionato, senza ordine né direzione
* '''{{§|Senza colpo ferire}}'''
:Senza subire né infliggere alcun danno
* '''{{§|Senza dire né uno né due}}'''
:Senza discussioni o esitazioni di sorta.
* '''{{§|[[Senza infamia e senza lode]]}}'''
:Né buono né cattivo, da [[Dante Alighieri]] {{Citazione|coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo|Inf. III 35-36}}. Spesso usato in senso sarcastico nel descrivere qualcosa di poco interessante.
* '''{{§|Senza se e senza ma}}'''
:Senza dubbi, senza rischi di smentita.
* '''{{§|Senza soluzione di continuità}}'''
:Espressione nata in ambito medico che significa "in modo continuato", "con continuità" (sia temporalmente e/o spazialmente). Letteralmente: "senza dissolvere (romprere) la continuità di qualcosa" (tipicamente un'azione).
* '''{{§|Sepolcri imbiancati}}'''
:L'espressione è di origine evangelica. In [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] XXIII:27, [[Gesù]] esclama:
::''Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché rassomigliate a tombe imbiancate, le quali di fuori appaiono belle, ma dentro sono colme di ossa di morti e di ogni immondizia''.
:In effetti gli [[ebraismo|ebrei]] dipingevano di bianco le tombe, perché nessuno le calpestasse (il contatto fisico con una tomba rendeva impuri e impediva di partecipare ai riti del Sabato).
:Il severo ammonimento di [[Gesù]] ha fatto sì che, come ''gli scribi e farisei'', anche i '''sepolcri imbiancati''' siano diventati nella lingua italiana gli ipocriti per [[antonomasia]].
* '''{{§|Seppellire (dissotterrare) l'ascia di guerra}}'''
:Gli indiani d'America dissotterravano l'ascia di guerra quando dichiaravano guerra e la seppellivano quando essa terminava. L'espressione è divenuta popolare in Italia in seguito al successo dei [[western#Film western|film western]] nel secondo dopoguerra.
* '''{{§|[[Discutere del sesso degli angeli|Sesso degli angeli]]}}'''
:Questione oziosa e irrisolvibile. usato in espressioni quali ''parlare del sesso degli angeli'' o ''discutere del sesso degli angeli'' per indicare una discussione inutile soprattutto di fronte a problematiche di maggiore interesse o gravità.
* '''{{§|Se tanto mi dà tanto}}'''
:"C'è già motivo di dubitare", solitamente con riferimento a un modo di comportarsi o di risolvere.
* '''{{§|Sette vite come i gatti}}'''
:La credenza che assegna "sette vite" ai [[felis silvestris catus|gatti]] è molto antica, e attestata in numerose lingue del mondo. Essa ha probabilmente avuto origine dalla capacità del felino ad atterrare sulle sue zampe anche dopo una lunga caduta. Perciò, in senso figurato, chi ha '''sette vite come i gatti''' riesce sempre a riprendersi, anche dopo una batosta che ad altri sarebbe fatale <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/V/vita.shtml ''Corriere.it''] </ref>.
* '''{{§|(essere al) Settimo cielo}}'''
:Essere estremamente contenti. In antichità, il settimo cielo era considerata l'orbita del paradiso.
* '''{{§|Severo monito}}'''
* '''{{§|Siamo sul pesante}}'''
:quando qualcuno, per risolvere una situazione, ricorre a metodi poco ortodossi
* '''{{§|Signor Nessuno}}'''
:Una persona di cui non si conosce il nome e/o non è rilevante.
* '''{{§|Signora mia}}'''
* '''{{§|Silenzio assordante}}'''
:Silenzio inquietante. Pronunciabile in seguito a un gran chiasso o a un grave avvenimento (es: ''dopo il bombardamento la città cadde in un silenzio assordante'').
* '''{{§|Sindrome da foglio bianco}}'''
:La frase si riferisce a una condizione di blocco creativo che può assalire uno scrittore alle prese con un componimento ancora da iniziare (il "foglio bianco", appunto).
* '''{{§|si fa per dire}}'''
:per scherzo, per esempio.
* '''{{§|Sindrome di Tafazzi}}'''
:Espressione venutasi a formare molto di recente (e utilizzata prettamente in ambito giornalistico e politico) che significa "avere un comportamento inconsapevolmente [[masochismo|masochistico]] e autolesivo dando anche l'impressione di provare una sorta di sottile diletto o di gratificazione dal danno che ci si procura". Prende il nome da [[Tafazzi]], il personaggio satirico del trio comico "[[Aldo, Giovanni & Giacomo|Aldo, Giovanni e Giacomo]]".
* '''{{§|Si sta rivoltando nella tomba}}'''
:Espressione usata per indicare che si sta infangando la memoria o l'ideologia di una persona deceduta.
* '''{{§|Si stava meglio quando si stava peggio}}'''
:Espressione ossimorica diffusasi a partire dal secondo dopoguerra con riferimento al [[storia dell'Italia fascista|regime fascista]] e caratteristica in particolare dell'ambiente [[qualunquismo|qualunquista]], che si raccoglieva intorno al giornale ''L'uomo qualunque''. Spesso si usa anche per rimpiangere situazione di cui in passato ci si lamentava.
* '''{{§|Smussare gli angoli}}'''
:Attenuare, rendere meno aspro qualcosa o qualcuno.
* '''{{§|Sogni d'oro}}'''
:Altro modo per dare la buonanotte.
* '''{{§|Soldi buttati dalla finestra}}'''
:[[Iperbole (figura retorica)|Iperbole]] per indicare una spesa altamente inutile.
* '''{{§|Solo per i tuoi occhi}}'''
:Film di 007, poi espressione indicata per riservare solo a qualcuno una certa cosa.
* '''{{§|Soluzione di continuità}}'''
:Interruzione. Letteralmente "scioglimento, dissoluzione della continuità". Soprattutto nell'espressione negativa ''Senza soluzione di continuità'' "Continuamente".
* '''{{§|Somigliarsi come due gocce d'acqua}}'''
:Essere identici.
* '''{{§|Sorci verdi}}'''
:Riferito a un'eventualità eccezionale. Per esempio: «Gli ha fatto vedere i sorci verdi». <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/sorcio/ ''Vocabolario Treccani'']</ref>
* '''{{§|Sorcio in bocca}}'''
:Essere sorpreso in flagrante nel compiere un'azione che si voleva tenere nascosta. Equivalente a ''con le dita nella marmellata''. <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/sorcio/ ''ibidem'']</ref>
* '''{{§|Sordo come una campana}}'''
:Una persona che ha un udito talmente debole da non sentire quasi nulla. Sordo come si immagina sia diventata una campana per i suoi stessi rintocchi oppure come una campana incrinata che emette suoni soffocati e deboli. <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/sordo.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Sotto a chi tocca!}}'''
:Avanti il prossimo
* '''{{§|Sotto l'egida}}'''
:Sotto la protezione. L'egida è lo scudo.
* '''{{§|Spaccare il capello in quattro}}'''
:Indica l'eccesso di pignoleria.
:L'espressione deriva dalla tipica acconciatura dei latini romani ,rivisitata nel 1500 in Francia e denominata "A la Sévigné" che attraverso due nastri adiacenti al cuoio capelluto creava appunto 4 sezioni. Questo modus pettinandis era prevalente nella classe aristocratica e veniva messo a punto da persone particolarmente precise e puntigliose visto la complessità del lavoro.
* '''Spada di [[Damocle]]'''
:Si riferisce a qualcosa che incombe minacciosa su qualcuno, senza che questi possa fare niente per evitarla.
* '''{{§|Spalle al muro}}'''
:Senza via d'uscita.
* '''{{§|Spalle (braccia) rubate all'agricoltura}}'''
:Si dice per stigmatizzare l'inutilità di qualcuno, in genere un benestante o un intellettuale, di cui si giudica che sarebbe più utile alla società se lavorasse come bracciante agricolo.
* '''{{§|Sparare nel mucchio}}'''
:Colpire senza fare nessuna distinzione tra i bersagli, che vengono visti come un'unica entità.
* '''{{§|Specchietto/specchio per le allodole}}'''
:Trucco per attirare l'attenzione su qualcosa o carpire la buona fede del prossimo a fini illeciti.
* '''{{§|Spettro che si aggira}}'''
:Il ''[[Manifesto del Partito Comunista]]'' del [[1848]] cominciava con questo celebre ''[[incipit]]'':
::''Uno spettro s'aggira per l'[[Europa]] - lo spettro del [[comunismo]].''
:La frase è usata ancora spesso (soprattutto in senso [[parodia|parodico]]) per alludere a una novità prevista e temuta da tutti, che non si sia ancora veramente manifestata.
* '''{{§|Spezzare il cuore}}'''
:Dare una forte delusione in campo amoroso.
* '''{{§|Spezzare le braccia}}'''
:Impedire di agire. Condanna riservata in passato a chi aveva commesso un reato contro il patrimonio <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/braccio.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Spezzare una lancia}}'''
:Il combattimento con le lance era una consuetudine della [[cavalleria]] medievale: il cavaliere aveva il dovere di difendere "alla lancia" i diritti dei poveri e degli oppressi. Oggi, per "spezzare una lancia" si intende il difendere, sostenere, o approvare l'opinione di qualcuno.
* '''{{§|(essere una) Spina nel fianco}}'''
:Essere estremamente fastidioso, come una spina conficcata nel fianco, che fa male a ogni singolo movimento del corpo.
* '''{{§|Spirito di patata}}'''
:Riferito al liquore che si distilla dalla patata considerato meno pregiato di quelli ricavati ad esempio dai cereali. Si usa anche relativamente a una battuta che vorrebbe essere spiritosa ma che non fa ridere <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/spirito.shtml ''Corriere.it]</ref>.
* '''{{§|Sporcarsi le mani}}'''
:Intromettersi in cose considerate non degne; Con accezione più positiva si intende anche di chi accetta di confrontare le proprie idee con la realtà pratica.
* '''{{§|Sputare il rospo}}'''
:Dire infine la cosa che ci si era trattenuti dal dire
* '''{{§|Stare con le mani in mano/mani in tasca}}'''
:Non fare nulla.
* '''{{§|Star fresco}}'''
:Aspettare un evento altamente improbabile.
* '''{{§|Stare al gioco}}'''
:Accettare una situazione.
* '''{{§|Stare all'ancora}}'''
:Stare a guardare senza intervenire.
* '''{{§|Stare alle mosse}}''
:Avere pazienza.
* '''Stare da [[Papa]]'''
:Esprime una situazione di profondo benessere (anche nella variante "stare da Dio").
* '''Stare in campana'''
:Stare attenti, pronti.
* '''Stare sul cazzo'''
:Provare particolare insofferenza per qualcosa o per qualcuno <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/cazzo.php?refresh_ce ''Repubblica.it''] </ref>
* '''Stare sul chi vive'''
:Stare all'erta.
* '''{{§|Stare sulle sue}}'''
:Non sbilanciarsi, tenere per sé le proprie opinioni. Più in generale, viene detto di una persona riservata, che rimane in disparte.
* '''{{§|Stendere un velo pietoso}}'''
:Evitare di dilungarsi su un argomento spiacevole. [[Metafora]] abbastanza frequente anche in contesti scherzosi o usata per esprimere impazienza.
* '''{{§|Stracciarsi le vesti}}'''
:Difendere qualcosa o qualcuno. Dare segno di indignazione, talvolta non autentica.
* '''Stragi del [[sabato]] sera'''
:Definizione di derivazione giornalistica per l'alto numero di incidenti tra i giovani che escono dalle [[discoteca]] o comunque dai locali, anche se in realtà gli incidenti avvengono nelle prime ore della [[domenica]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/23/un-sabato-di-sangue-sulle-strade-italiane.html|titolo=Un sabato di sangue sulle strade italiane Venti morti, 100 feriti|autore=Claudio Gerino|pubblicazione=la Repubblica|data=23 agosto 1987|p=14}}</ref>
* '''{{§|Strani compagni di letto}}'''
:Deriva da una citazione da ''[[La tempesta|La Tempesta]]'' di [[William Shakespeare|Shakespeare]] ([[1611]]): ''"La sventura costringe l'uomo a far la conoscenza di ben strani compagni di letto."'' Similmente all'originale, viene usata per indicare che i casi della vita possono portare a inedite, imprevedibili alleanze.
* '''{{§|Strappo alla regola}}'''
:Eccezione ad una regola di comportamento: ''fare uno strappo alla regola, concedersi uno strappo alla regola, troppi strappi alla regola, non si ammettono strappi.''
* '''{{§|Stretta la foglia, larga la via (dite la vostra che io ho detto la mia)}}'''
:Con questa frase si chiudeva una fiaba di Italo Calvino; è presente anche ne ''La Favola di Natale'' di [[Giovannino Guareschi]].
* '''{{§|Stringere i denti}}'''
:Resistere al dolore o allo sforzo.
* '''{{§|Stringere la cinghia}}'''
:Quando per il digiuno si dimagrisce e allora per non far calare i pantaloni bisogna stringere la cinghia. Fare dei sacrifici in attesa di un futuro migliore <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/cinghia.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Strizzare l'occhio}}'''
:Ammiccare, fare un segno d'intesa a qualcuno. Vedi anche "Fare l'occhiolino".
* '''{{§|Stupido è chi lo stupido fa}}'''
:Citazione dal film [[Forrest Gump]]
* '''{{§|Sudare sette camicie}}'''
:Fare una grande fatica. Già nel [[XVI secolo|Cinquecento]] l'espressione ''sudare [x] camicie'' veniva adoperata in questo senso (vedi ad esempio questo verso di [[Francesco Berni]] (''Rime'', 1, 5): "Sudaron tre camicie ed un farsetto").
:Il numero '''sette''' viene spesso usato in locuzioni di origine proverbiale; forse qui è una reminiscenza [[Bibbia|biblica]] dei sette giorni in cui Dio lavorò per creare il mondo (ma in effetti la [[Genesi]] ricorda che il settimo giorno Dio si riposò).
* '''{{§|Sul filo di lana}}'''
:Arrivare quasi contemporaneamente a un obiettivo e vincere di pochissimo. Si riferisce alle gare di corsa in cui, per stabilire con precisione il vincitore tra due concorrenti che arrivavano insieme, si tendeva sulla linea del traguardo un filo di lana, ormai sostituito dal fotofinish.
* '''{{§|Sulla faccia della terra}}'''
:espressione usata nella negazione per indicare l'assenza di un qualcosa.
* '''{{§|Sul tamburo}}'''
:"Prendere una decisione sul tamburo": dover prendere una decisione per forza e subito, a causa dell'incalzare degli eventi.
* '''{{§|Supplemento d'indagine}}'''
:Locuzione giuridica entrata anche nel linguaggio comune: si usa dire, correttamente ma in genere con tono scherzoso, che la situazione necessita o richiede un supplemento di indagine per dire che non è ancora il caso di prendere delle decisioni ed è opportuno raccogliere altre informazioni o dati di supporto.
* '''Supplizio di [[Tantalo (mitologia)|Tantalo]]'''
:Avere vicinissimo a se quello che si desidera, ma non poterlo prendere. Tantalo fu condannato a soffrire la fame e la sete, seppur circondato da cibo e bevande che non poteva toccare.
* '''{{§|Su (di) un piatto d'argento}}'''
:Possibilità di ottenere con uno sforzo minimo se non nullo una certa cosa. Deriva probabilmente da un evento narrato nella [[Bibbia]] dove [[Salomè (figlia di Erodiade)|Salomè]], in cambio solamente di una danza, convinse [[Erode Antipa|Erode]] a portarle su un piatto d'argento la testa di [[Giovanni Battista]].
* '''{{§|Suscitare un vespaio}}'''
:Scatenare fastidiose e dannose polemiche quando se ne poteva fare a meno esercitando la prudenza e il buon senso <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/V/vespaio.shtml ''Corriere.it''] </ref>.
 
== T ==
* '''{{§|Tabula rasa}}'''
:come ''piazza pulita'', cancellare o eliminare tutto, con ovvio riferimento alla tavoletta/lavagnetta usata per scrivere.
* '''{{§|Tagliare la corda}}'''
:Scappare precipitosamente. Deriva dal gergo marinaresco. La corda è quella dell'ancora, che viene tagliata in caso di partenza precipitosa, abbandonando l'ancora ma risparmiando il tempo di recupero.
* '''{{§|Tagliare la testa al toro}}'''
:Risolvere radicalmente una questione, anche a costo di scontentare o trattare ingiustamente qualcuno. Secondo il ''Vocabolario della lingua italiana'' di [[Nicola Zingarelli#Il Vocabolario|Zingarelli]] deriverebbe dalla pratica della [[tauromachia]].
* '''{{§|Tal dei tali|Tal dei tali}}'''
:Si dà questo nome a una persona cui si ricorre per fare un esempio.
* '''{{§||[[Tallone di Achille|Tallone d'Achille]]}}''': con questa espressione si indica il punto debole di qualcosa o qualcuno. Il riferimento è al [[mito]] di [[Achille]], che era invulnerabile in tutto il [[corpo umano|corpo]], fatta eccezione per il suo [[tallone (anatomia)|tallone]]. Fu ucciso da una freccia scagliata in quel punto da [[Paride]].
* '''{{§|Tant'è}}'''
:Come frase fatta, indica rassegnazione.
* '''{{§|Tanto fumo e poco arrosto}}'''
:Molta apparenza e poca sostanza, molte parole e pochi fatti.
* '''{{§|Tanto gentile e tanto onesta pare|[[Tanto gentile e tanto onesta pare]]}}'''
:È l'''[[incipit]]'' di un celebre sonetto di [[Dante Alighieri|Dante]], dedicato all'amata [[Beatrice]], e raccolto poi dal poeta nella sua ''[[Vita nuova|Vita nova]]''. La citazione è molto diffusa anche per l'apparente semplicità della frase: semplicisticamente possiamo renderla in italiano moderno con ''È chiaro, è evidente che sia tanto nobile d'animo quanto buona'' (anche se, come osservava il [[filologia|filologo]] [[Gianfranco Contini]], nessuna parola di questo verso aveva per [[Dante Alighieri|Dante]] lo stesso significato che ha oggi per noi).
* '''{{§|Tanto rumore per nulla}}''': vedi ''[[Glossario delle frasi fatte#M|Molto rumore per nulla]]''
* '''{{§|Tanto tuonò che piovve}}'''
:Un evento negativo ripetutamente annunziato che alla fine si verifica. <ref>[http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=tuonare Garzanti Linguistica]</ref>
* '''{{§|Tarpare le ali}}'''
:''Tarpare'' deriva dal francese ''étraper'' (che a sua volta deriva dal latino ''exstirpare''). Significa spuntare le penne delle ali agli uccelli, e viene usato ormai soltanto in senso figurato: '''tarpare le ali''' a qualcuno significa togliergli le sue particolari abilità, impedendogli di progredire.
* '''{{§|Tavola rotonda}}'''
:La [[Tavola Rotonda]] (''Table Ronde'') era l'ordine dei cavalieri fondato da [[Re Artù]], di cui si narra nei romanzi cavallereschi del [[materia di Britannia|ciclo bretone]]. Costoro si ritrovavano periodicamente a [[York]], intorno a una tavola di forma rotonda, affinché nessuno avesse una posizione privilegiata rispetto agli altri. La tavola aveva 50 posti (più uno sempre vuoto, destinato a chi avesse trovato per primo il ''[[Graal]]''). Oggi viene chiamata "tavola rotonda" una riunione o una conferenza alla quale prendono parte esperti chiamati a confrontare opinioni diverse, dove (in teoria) a nessuno dei partecipanti è riservata una posizione di privilegio.
* '''{{§|Te la canti e te la suoni}}'''
* '''{{§|Tela di Penelope|[[Tela di Penelope]]}}'''
:Viene detto di qualcosa che non si conclude mai. Il riferimento è all'[[Odissea]] e alla [[Tela di Penelope|famosa tela della moglie]] di [[Ulisse]], [[Penelope]]. Ulisse, dopo dieci anni di assenza dal trono di [[Itaca]], era dato ormai per morto; allora i [[Proci]] chiesero a Penelope di sposare uno di loro. Penelope assicurò che l'avrebbe fatto non appena avesse finito di tessere una tela, ma, mentre di giorno la tesseva, di notte la disfaceva in modo tale da ritardare all'infinito la sua ultimazione.
* '''{{§|Tempesta in un bicchiere d'acqua}}'''
:Agitarsi per una situazione ritenuta molto grave mentre in realtà si tratta di un problema irrilevante. Oppure '''Sollevare un polverone''' di polemiche per argomenti di poco conto talora per mascherare realtà sgradite. Il detto si rifa a un espressione di Cicerone <ref>Cicerone, ''De legibus'',3,16,36</ref> riguardante le proposte di legge di un subdolo personaggio <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/T/tempesta.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Tenere bordone}}'''
:Assecondare qualcuno in un'azione o in una situazione (spesso non positiva). Il [[bordone (musica)|bordone]] è la canna più grande di uno strumento a fiato (organo o cornamusa), o la corda più spessa di uno strumento a corde: in entrambi i casi il "bordone" viene adoperato come basso continuo per accompagnare una melodia che si sta suonando su note più alte.
* '''{{§|Tenere il piede in due staffe}}'''
:Si dice di chi non opera una scelta necessaria.
* '''{{§|Tenere il sacco}}'''
:Aiutare qualcuno a compiere un'azione disonesta come fa il complice che aiuta il ladro a riporre quanto rubato tenendo aperto un sacco <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/sacco.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
* '''{{§|Tenere sulla corda}}'''
:stuzzicare, assillare qualcuno.
* '''{{§|Teorema accusatorio}}'''
:Viene chiamato così, in senso dispregiativo, un impianto accusatorio presentato dall'accusa in sede processuale, che non si basi su fatti realmente accertati e su prove concrete, ma soltanto su supposizioni e deduzioni.
:L'espressione è di origine giornalistica e nasce probabilmente in seguito ai fatti del 7 aprile [[1979]], quando il sostituto procuratore [[Pietro Calogero]] fece arrestare circa 140 persone appartenenti a [[Potere Operaio]] e [[Autonomia Operaia]] (tra cui i professori universitari [[Luciano Ferrari Bravo]], [[Toni Negri]] ed [[Emilio Vesce]]), accusati di far parte delle [[Brigate Rosse]] e di aver partecipato a vario titolo al sequestro e all'omicidio di [[Aldo Moro]]. Le accuse si sarebbero rivelate infondate.
* '''{{§|Terzo incomodo}}'''
:Persona che può infastidire altre due, ad esempio una coppia.
* '''{{§|Testa di cazzo}}'''
:Indica una persona di poco conto, sciocca <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/cazzo/ ''Vocabolario Treccani'']</ref>
* '''{{§|Testardo come un mulo}}'''
:Detto di una persona che si rifiuta di cambiare idea o di obbedire. Il mulo è ritenuto un animale molto poco collaborativo, che si rifiuta di andare nella direzione voluta dal padrone.
* '''{{§|Tigre di carta|Tigre di carta}}'''
:[[Tigre di carta]] rappresenta qualcosa o qualcuno che non è in grado di realizzare concretamente le proprie minacce
* '''{{§|Tira e molla}}'''
:Alternanza di un atteggiamento favorevole e contrario nell'assumere una decisione, dovuto a incertezza o all'inespressa volontà di procrastinarla.
* '''{{§|Tirare a campare}}'''
:Fare il possibile, con una certa fatica, per sopravvivere.
* ''' Tirare il sasso e nascondere la mano'''
:Dire o procurare qualcosa che abbia degli effetti senza prendersene la responsabilità, provocare situazioni sgradevoli e fingere di esserne all'oscuro, agire di nascosto o a tradimento.
* '''{{§|Tirare dritto}}'''
:Proseguire per la strada che si sta percorrendo senza fermarsi, voltarsi o deviare. In senso figurativo descrive il comportamento di chi persegue il proprio obiettivo senza lasciarsi distrarre.
* '''{{§|Tirare gli schiaffi}}'''
:Rendersi antipatico.
* '''{{§|Tirare il bidone/tirare il pacco}}'''
:Non presentarsi a un appuntamento, non onorare un impegno preso.
* '''{{§|Tirare il carretto}}'''
:Lavorare e darsi da fare anche per gli altri.
* '''{{§|Tirare i remi in barca}}'''
:Descrive l'atteggiamento di chi smette di partecipare attivamente a un'impresa, "tirando i remi" come i vogatori che cessano di remare e si fanno portare dalla corrente. A volte viene usato come [[eufemismo]] per indicare il ritiro o il pensionamento di qualcuno.
* '''{{§|Tirare l'acqua al proprio mulino}}'''
:Argomentare indirettamente in favore dei propri interessi
* '''{{§|Tirare la cinghia}}'''
:Avere problemi economici. Anche '''Stringere la cinghia'''.
* '''{{§|Tirare le cuoia}}'''
:Morire. Letteralmente tirare la pelle: qui si riferisce agli spasmi muscolari di alcuni moribondi <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/C/cuoio.shtml ''Corriere.it'']</ref>
* '''{{§|Tirare le orecchie}}'''
:Rimproverare; inteso generalmente con bonomia ma senza sorvolare.
* '''{{§|Tirare per la giacchetta}}'''
:Sollecitare qualcuno affinché si venga ascoltati e si faccia qualcosa; anche invitare a prendere una decisione. In ambito laziale la locuzione aveva il significato primitivo di "avere creditori alle calcagna".
* '''{{§|(Una cosa) tirarla dietro a qualcuno}}'''
:Svendere (una cosa). "Son prodotti che ormai te li tirano dietro".
* '''{{§|Tirarsi la zappa sui piedi}}'''
:Procurarsi un danno da soli. L'espressione equivale a ''fare [[autogol]]''.
* '''{{§|Tirar tardi}}'''
* '''{{§|[[Tizio, Caio e Sempronio]]}}'''
:Nomi usati per indicare esempio di persone
* '''{{§|Toccar ferro}}'''
:Allontanare una possibile sciagura con il rituale scaramantico di toccare ferro.
* '''{{§|Togliersi il dente}}'''
:Affrontare un problema molto fastidioso, risolto il quale, si ha un grande sollievo.
* '''{{§|Togliersi un sassolino dalla scarpa}}'''
:Indica il potersi vendicare di un torto subito, liberandosi di un senso di fastidio.
* '''{{§|Tornare a bomba}}'''
:In una discussione, tornare rapidamente nel punto da cui ci si era allontanati a causa di una digressione. La parola ''bomba'' in questo caso designa il punto da cui partono i giocatori nel gioco infantile del [[nascondino]] o rimpiattino.
* '''{{§|Tra l'incudine e il martello}}'''
:Trovarsi tra due opzioni ugualmente pericolose. L'espressione [[metafora|metaforica]] è chiaramente derivata dall'ambiente di lavoro del [[fabbro]].
* '''{{§|Tra Scilla e Cariddi}}'''
:Trovarsi tra due opzioni ugualmente pericolose. Con l'espressione si indica il rischio di sfuggire a un pericolo per correrne un altro. [[Scilla (mostro)|Scilla]] e [[Cariddi]] erano i [[Mostro|mostri]] leggendari che si dicevano vivessero sulle due rive opposte dello [[canale di Sicilia|stretto di Sicilia]]. Lo stretto, per le forti correnti che lo interessano, era particolarmente temuto, soprattutto in passato, dai marinai.
* '''{{§|Trattare a pesci in faccia}}'''
:Trattare male,
* '''Trattare qualcuno come un [[pellaio]]''' / '''Non sono mica un [[pellaio]]'''
:E usi simili. Metafora d'ambito toscano per indicare una persona rozza, sgradevole, e che come tale sarà trattata in malo modo.
* '''{{§|Trattare come uno straccio}}''' / '''{{§|Trattare come una pezza da piedi}}'''
:Trattare male e dare poca considerazione a una persona. La seconda espressione accenna alle "pezze da piedi'' costituite da fasce di tessuto che avvolte attorno ai piedi e ai polpacci sostituivano le calze.
* '''{{§|Trattare con i guanti}}'''
:Trattare con riguardo; deriva dal fatto che le stoviglie preziose nelle case dei nobili venivano maneggiate con i guanti per non sporcare il cristallo al contatto delle mani.
* '''{{§|Traversata del deserto }}'''
:Lo si dice di un'impresa o di un'attività lunga ed estenuante.
* '''{{§|Tre pigne e una tenaglia}}'''
:Equivale a "essere tirchi". Spiega G.G.Belli: «''Si suol dire agli avari, imperocché la pigna cede a stento il suo frutto, e la tenaglia ritiene fortemente ciò che ha già preso''.» <ref>Giuseppe Gioachino Belli, ''Tutti i sonetti romaneschi'', E-text, 2011 p.21</ref>
* '''{{§|Trito e ritrito}}'''
:Detto di argomento per nulla originale.
* '''{{§|(Mettere) troppa carne sul fuoco}}'''
:Prendere in considerazione troppe cose insieme, con il rischio di non concludere niente: troppa carne al fuoco cuocerà malamente.
* '''{{§|Troppa grazia, sant'Antonio!}}'''
:Deriva dalla storia (ovviamente leggendaria) di un commerciante che, arricchitosi dopo una vita di stenti, realizzò il sogno di poter comprare un cavallo ma che, quando si trattò di montare in groppa, non riuscì a prendere lo slancio necessario a causa delle sue gambe troppo corte: si rivolse a sant'Antonio invocando aiuto, spiccò di nuovo il balzo ma mise nell'operazione tanta forza che scavalcò addirittura la groppa dell'animale e andò a finire dall'altra parte, a gambe all'aria.
:L'uomo si rivolse allora al santo, lamentandosi perché la grazia che gli aveva concessa era stata troppa.
:Sottolinea l'aver ottenuto più di quanto si desidera, con risultati spesso non del tutto positivi o, addirittura, nettamente opposti a quelli desiderati, ma si dice anche in occasione di un dono o beneficio eccessivamente munifico e, quindi, imbarazzante per chi lo riceve.
* '''{{§|Trovare pane per i propri denti}}'''
:Trovare un ostacolo o un avversario degno delle proprie forze e capacità.
* '''{{§|Turarsi il naso}}'''
:Per necessità costringere se stessi a non badare agli aspetti negativi e a fare qualcosa per evitare un male peggiore <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/N/naso.shtml ''Corriere.it]</ref>.
* '''{{§|(Di) Tutto, di più}}'''
:Slogan delle reti televisive RAI col significato di essere in grado di poter offrire agli spettatori una totale varietà di programmi televisivi e in maniera più approfondita rispetto alla concorrenza delle altre emittenti. <ref>Mario Morcellini, ''La Tv fa bene ai bambini'', Meltemi Editore srl, 2005, p.77</ref>
* '''{{§|Tutto sommato}}'''
:In conclusione facendo la conta dei ''pro'' e dei ''contro''.
* '''{{§|Tutto va bene, Madama la marchesa}}'''
:L'espressione deriva dal titolo della versione italiana (cantata da [[Nunzio Filogamo]], [[Riccardo Massucci]], [[Giacomo Osella]] e [[Enrico Molinari]]) della canzone francese ''Tout va très bien, Madame la Marquise'' ([[1936]]), interpretata da [[Ray Ventura]] e scritta da [[Paul Misraki]], Charles Pasquier e Henri Allum.
:Nella canzone, un servitore cerca di rassicurare una marchesa al [[telefono]], mentre le comunica che il suo palazzo è andato a fuoco in seguito al suicidio del marito. Da allora l'espressione è divenuta un esempio paradossale dell'abitudine (non sempre positiva) a minimizzare i problemi. Viene di solito usata in senso [[ironia|ironico]], nei frangenti in cui nulla in realtà sta andando bene.
 
== U ==
* '''{{§|Uccel di bosco}}'''
:Si dice di persona che non si fa trovare
* '''{{§|Uccello del malaugurio}}'''
:Persona che - volontariamente o involontariamente - provoca la sfortuna, predicandola. Una credenza popolare, sin dall'antichità, sosteneva che il canto di alcuni uccelli (l'[[upupa]], la [[Athene noctua|civetta]], il [[Asio otus|gufo]], l'[[luscinia megarhynchos|usignolo]]) portasse sfortuna.
* '''{{§|Uffa}}'''
:Modo di dire, con varianti '''auf''' e '''uf''', per esprimere noia, fastidio. Di origine onomatopeica che rimanda al suono del fiato quando si sbuffa. <ref>[http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=uffa ''Garzanti,it'']</ref>
* '''{{§|Ultima ruota del carro}}'''
:Anche i carri agricoli avevano una ruota di scorta, da adoperare solo in casi di emergenza. Il ''Dizionario italiano della lingua italiana'' di [[Niccolò Tommaseo]] ([[1865]]) riporta l'espressione idiomatica "''essere la quinta ruota del carro''". Il significato delle due espressioni è analogo: l'ultima ruota è quella che non viene considerata come parte del gruppo. In senso figurato, l'"ultima ruota" è il membro del gruppo che gode di minor considerazione.
* '''{{§|Ultimo grido}}'''
:Nuova moda. Dal francese ''dernier cri'';<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/grido/ ''Vocabolario Treccani'' alla voce "grido"]</ref> similmente, ''el ultimo grito'' in spagnolo oppure ''der letzte Schrei'' in tedesco.
* '''{{§|(Costare/pagare) una pipa di tabacco}}'''
:(Costare/pagare) pochissimo.
* '''{{§|Un bel giorno}}'''
:Un certo giorno. Locuzione probabilmente mutuata dal linguaggio delle fiabe. Spesso in uso anche con il significato, più allarmante, di '''A un bel momento''' (vedi): "Poi un bel giorno ti salta fuori quello con le sue pretese".
* '''{{§|Un cazzo}}'''
:Termine colloquiale basso, equivale a "nulla","per niente". Rafforzativo in sostituzione di '''Un cavolo'''.
:{{citazione|''Non mi dir più che m'abbia cura, perché son guarito e sano come un pesce in grazia dell'aver fatto a modo mio, cioè non aver usato '''un cazzo''' di medicamenti''.|[[Giacomo Leopardi]], ''da Lettere al fratello Carlo, p. 43''}}
* '''{{§|Un colpo al cerchio, uno alla botte}}'''
:Affrontare una questione contraddittoria concedendo alternativamente qualcosa a una parte e qualcosa all'altra. Tale comportamento viene definito [[cerchiobottismo]]. L'espressione è una metafora tratta dall'arte dei bottai, che fanno le botti allineando a incastro con colpi di mazza liste di legno ricurve entro cerchi metallici.
* '''{{§|Avere un diavolo per capello}}'''
:Essere irritatissimi, intrattabili, in collera.
* '''{{§|Un gioco da ragazzi}}'''
:Molto facile a farsi.
* '''{{§|Un piede in due scarpe}}'''
:Atteggiamento tipico di colui che per convenienza o altro evitando di schierarsi apertamente, esternando le proprie idee, cavalca due situazioni diverse, a volte anche in contrasto tra di loro.
* '''{{§|Un piede nella fossa}}'''
:Alla fine dei propri giorni. Vale anche in senso figurato, col significato di essere a un passo dal fallimento.
* '''{{§|Un terno al lotto}}'''
:Metafora per indicare una cosa molto incerta, molto improbabile, su cui non si può fare affidamento.
* '''{{§|Una ne fa cento ne pensa}}'''
:Riferito a persona particolarmente vivace intellettualmente e astuta capace di escogitare sempre nuovi trucchi e inganni. Si usa anche nel caso di un bambino discolo che mentre mette in atto una marachella ne ha già pensate altre cento da realizzare <ref>[http://dizionari.repubblica.it/Italiano/P/pensare.php?refresh_ce ''Repubblica.it'']</ref>.
* '''{{§|Una parola è poca e due sono troppe/Una parola è troppa e due sono poche}}'''
:Meglio non dire nulla
* '''{{§|Unire l'utile al dilettevole}}'''
:Fare un'azione che porta un beneficio materiale - l'utile - e fa divertire - il dilettevole.
* '''{{§|Uomo di paglia}}'''
:Una persona che si comporta come una marionetta
* '''{{§|Uovo di Colombo|Uovo di Colombo}}'''
:Una trovata che risolve un problema in modo semplicissimo, a cui nessuno però aveva ancora pensato.
* '''{{§|Uscire allo scoperto}}'''
:Dal movimento delle truppe che tentano una sortita. Lo stesso termine veniva adoperato come traduzione dell'inglese ''[[coming out]]'', che è poi passato nell'uso gergale soprattutto in campo sessuale. La versione italiana mantiene invece un significato generico: assumersi i rischi della manifestazione delle proprie intenzioni.
* '''{{§|Uscire dai gangheri}}'''
:Perdere la pazienza, arrabbiarsi. I ''gangheri'' erano i cardini della porta.
* '''{{§|Uscire dal seminato}}'''
:Deviare, allontanarsi dalla linea prevista, uscire dal solco, secondo una metafora agricola che in un'epoca più antica ha dato origine a ''delirare'' (latino ''lirare'' "arare").
* '''{{§|Utile idiota|[[Utile idiota]]}}'''
 
== V ==
* '''{{§|Vacche grasse e vacche magre}}'''.
:Citazione biblica del sogno di Giuseppe (Libro della Genesi), che allude a condizioni o a periodi fruttuosi.
* '''{{§|Varie ed eventuali}}'''
:Nel lessico [[burocrazia|burocratico]] dei verbali (delle riunioni, dei consigli, ecc.)., l'ultimo punto all'[[Ordine del giorno]] è molto spesso denominato "Varie ed eventuali"; in pratica, al termine di tutti gli altri argomenti, si riserva un punto per parlare di tutto quello che non è stato previsto. Il termine viene usato talvolta anche in senso [[parodia|parodico]].
* '''{{§|Vaso di coccio tra i vasi di ferro}}'''
:L'espressione è stata probabilmente coniata da [[Alessandro Manzoni]], che nel primo capitolo dei ''[[I promessi sposi|Promessi sposi]]'' scrive:
::''Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno s'era accorto, prima quasi di toccare gli anni della discrezione, d'essere in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro.''
:La [[metafora]] è chiara: viaggiando trasportato su un carro lungo le strade sterrate, circondato tra vasi di ferro il vaso di coccio rischia di rompersi al primo sussulto. Oggi l'espressione viene usata per descrivere la situazione delicata in cui viene a trovarsi una persona o un ente ridotto in minoranza, a contatto con avversari agguerriti.
* '''{{§|Vaso di Pandora|Vaso di Pandora}}'''
:Riferimento all'omonimo vaso che nella [[mitologia greca]] conteneva tutti i mali del mondo, sta a indicare qualcosa da maneggiare con estrema cautela, o che se utilizzato male potrebbe causare molti problemi.
* '''{{§|Vecchia guardia}}'''
:Il nome del corpo scelto che raccoglieva i veterani dell'Imperatore [[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]], è rimasto nell'uso popolare per designare il gruppo di seguaci più fedeli e vecchi di un movimento (vedi anche '''Zoccolo duro''').
:La ridondanza e la persistenza di questo modo di dire ha portato al nascere di nuove espressioni alternative, come '''il vecchio conio''' introdotta dal presentatore [[Paolo Bonolis]] durante una trasmissione televisiva molto popolare.
* '''{{§|Vecchio come il cucco / vecchio come il cucù / vecchio bacucco / vecchio come il primo topo (toscana)}}'''
:Cioè vecchissimo. Da cuculo (così come si dice "vecchio gufo", secondo ad es. [[Giacomo Devoto]] 1968; o nel senso di "remoto: si sente ma non si vede") o da Abacuc, profeta biblico (così come si dice "vecchio come Matusalemme") dal quale è derivato bacucco (rimbecillito, specialmente in "vecchio bacucco" (1909) "vecchio cucco", come ricorda ad es. il [[Vocabolario Treccani]]).
* '''{{§|Vecchio come il mondo}}'''
:Che c'è da sempre, che è da sempre così, noto da sempre.
* '''{{§|Vedere il sole a scacchi}}''': essere in prigione, dove il sole (filtrato dalle grate) proietta sulle pareti una scacchiera.
:Il detto, tipico del gergo della malavita, in realtà è molto antico: uno "scaccato cielo" si trova ad esempio in un [[sonetto]] [[xV secolo|quattrocentesco]] del [[Burchiello (poeta)|Burchiello]].
* '''{{§|Vedere le stelle}}''': provare un improvviso e intenso dolore fisico.
:L'espressione (derivata dalla comune esperienza), era già attestata nella poesia [[xV secolo|quattrocentesca]]: vedi questi versi di [[Francesco Berni]]:
::''Entra uno stecco al villanel nel piede,''
::''Che '''le stelle''' del dì gli fa '''vedere'''.''
* '''{{§|Vedo il meglio e l'approvo, ma seguo il peggio}}'''
:Dalla locuzione latina ''[[Video meliora proboque, deteriora sequor]]'' con il significato di "capisco ciò che è bene ma faccio il male" <ref>Ovidio, Libro VII, in Metamorfosi, vv. 20-21</ref>.
* '''{{§|Vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso (ucciso)}}''': fare assegnamento su qualcosa che è tutt'altro per scontata; dare per realizzata un'azione in realtà ancora da compiere.
:Il detto ha origine da un aneddoto popolare riportato da Paolo Minucci nelle sue ''note'' al ''Malmantile riacquistato'': tre cacciatori si fermano in un'osteria dove mangiano a credito, promettendo di ripagare in seguito con i soldi che avrebbero ottenuto uccidendo un orso molto pericoloso, sul quale era stata messa una sorta di taglia. Ma l'orso, quando lo incontrano nel bosco, si rivela tutt'altro che una facile preda: uno dei tre cacciatori si dà alla fuga, un altro si arrampica su un albero, il terzo viene aggredito e si finge morto. Al che l'orso si ferma e sembra sussurrargli qualcosa nell'orecchio: ''Mi ha detto,'' (dirà poi il cacciatore al suo compagno) ''che io non mi fidi più di simili compagni, come sei tu, e che io non venda la pelle dell'orso, se prima non l'ho preso''. Variante pessimista che mantiene lo stesso senso: fasciarsi la testa prima di essersi feriti.
* '''{{§|Venire al dunque}}''' / '''{{§|Venire al nocciolo}}'''
:Esprimere con chiarezza, finalmente, l'argomento principale del discorso.
* '''{{§|Venire dalla montagna del sapone}}'''
:Veniva indicata a Roma come "montagna del sapone" la malfamata borgata di [[Primavalle]] realizzata in epoca fascista per il trasferimento dal centro storico degli abitanti, per lo più analfabeti e poveri, che ingenuamente credevano di andare ad abitare in un ambiente più confortevole <ref>[http://www.lavocedinewyork.com/travel/italia/2016/11/15/primavalle-la-montagna-del-sapone/ ''Primavalle, la montagna del sapone'']</ref>. L'espressione viene usata per indicare un individuo rozzo e credulone <ref>[http://www.diciannovesima.it/art/41-primavalle.html ''Diciannovesima.it'']</ref>.
* '''{{§|Vento in poppa}}'''
:L'espressione indica intervenute condizioni esterne favorevoli per raggiungere un obiettivo.
* '''{{§|Vibrante protesta}}'''
* '''{{§|Villano rifatto}}'''
:Pur asceso a condizioni economiche rilevanti conserva modi rozzi contadineschi <ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/villano/ ''Vocabolario Treccani'']</ref>
* '''{{§|Viso pallido}}'''
:Traduzione italiana per indicare gli uomini bianchi visti dagli Indiani d'America.
* '''{{§|Vita natural durante}}'''
:Per tutta la vita.
* '''{{§|Vitello grasso|Vitello grasso}}'''
:È il vitello migliore, che si uccide al ritorno del [[Glossario delle frasi fatte#F|figliol prodigo]] ([[Vangelo secondo Luca|Luca]], 15,23).
* '''{{§|Vittoria di Pirro|Vittoria di Pirro}}'''
:Si dice di una vittoria ottenuta a un prezzo eccessivo per il vincitore (simile all'analoga espressione '''{{§|Vittoria cadmea|Vittoria cadmea}}''').
* '''{{§|Vivere alla giornata}}'''
:Non curarsi troppo del proprio futuro.
* '''{{§|Volare una mosca}}'''
:Es.: ''non voglio sentire volare una mosca!'': non voglio sentire il minimo rumore.
* '''{{§|Volente o nolente}}''' / '''{{§|Per amore o per forza}}''' / '''Che piaccia o no(n piaccia)'''
:Comunque, indipendentemente dalla volontà dell'interessato.
* '''{{§|Voler raddrizzare le gambe ai cani}}'''
:L'espressione definisce l'atteggiamento di chi si adopera inutilmente per risolvere problemi che sono invece per definizione irrisolvibili: proprio come le gambe dei cani, che sono storte di natura.
:L'espressione è entrata nel lessico colloquiale grazie ad [[Alessandro Manzoni]], che nel primo capitolo dei [[I promessi sposi|Promessi Sposi]] descrive così l'atteggiamento di [[Don Abbondio]] nei confronti dei suoi confratelli sacerdoti che si cercavano i guai prendendo le parti ''d'un debole oppresso contro un soverchiatore potente'':
::''Questo chiamava un comprarsi gl'impicci a contanti, un '''voler raddrizzar le gambe ai cani'''.''
* '''{{§|Volere la botte piena e la moglie ubriaca}}'''
:Non si può volere qualcosa e il suo contrario. Se si vuole una moglie "allegra", bisogna rinunciare al vino necessario per farla ubriacare <ref>[http://www.noidonne.org/articolo.php?ID=03701 ''Noi donne.org'']</ref>.
* '''{{§|Volare basso}}'''
:Essere umili; ma anche: ''mantenere un basso profilo'', farsi notare poco, essere poco chiassosi, mettersi poco in mostra.
* '''{{§|Volo pindarico}}'''
:L'espressione si riferisce al [[poesia lirica|poeta lirico]] greco [[Pindaro]] ([[Tebe (Grecia)|Tebe]] ca. [[522 a.C.]] - [[Argo (Grecia)|Argo]] [[442 a.C.]]), famoso già presso i suoi contemporanei per i "voli pindarici" (l'espressione è dunque un'[[antonomasia]]) contenuti nelle sue poesie. Si trattava di scatti logici improvvisi da un argomento all'altro, che stupivano i lettori.
:Oggi con "volo pindarico" si può intendere: (1) una lunga digressione su argomenti sempre meno inerenti all'originale oggetto del discorso o dello scritto; (2) un brusco salto tra due argomenti che hanno poco o nulla in comune (vedi anche l'espressione "saltare di palo in frasca"). Questo secondo significato è il più vicino al senso originale dell'espressione.
* '''{{§|Vuotare il sacco}}'''
: Confessare i propri segreti <ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/S/sacco.shtml ''Corriere.it'']</ref>.
 
== Z ==
* '''{{§|Zero zero carbonella}}'''
:Equivale a dire "Niente di niente" come quando mancando la carbonella non si può accendere il fuoco <ref>[https://www.google.it/search?q=Zero+zero+carbonella&rlz=1C1CHMO_itIT558&source=lnms&tbm=bks&biw=1360&bih=677 Esempi]</ref>
* '''{{§|Zitto e mosca}}'''
:Stai zitto e non si deve sentire volare una mosca <ref>Salvatore Battaglia, ''[[Grande Dizionario della lingua italiana]]''</ref>
* '''{{§|Zoccolo duro}}'''
:Il nucleo più resistente di un gruppo di persone rese affini da pratiche o da opinioni comuni. Gli irriducibili. ''Lo zoccolo duro dei rivoltosi, dei tifosi, dei consumatori di hashish''.
:Lo "zoccolo" non richiama tanto il mondo degli animali, quanto le immagini create da [[istogramma|istogrammi]] o [[sistema di riferimento cartesiano|diagrammi cartesiani]], quando descrivono valori relativamente bassi ma costanti.
:L'espressione fu coniata negli [[anni 1980|anni ottanta]] per indicare la base elettorale del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], che sembrava in grado di resistere alle flessioni momentanee. In seguito si diffuse dal lessico politico ad altri ambiti, soprattutto grazie ai giornali.
* '''In [[zona Cesarini]]'''
:All'ultimo momento. Deriva da una lunga serie di reti siglate al 90' dal calciatore [[Renato Cesarini]]. Stesso uso del latinismo [[in extremis]], ma in un contesto più che altro sportivo o colloquiale.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Carlo Lapucci. ''Il dizionario dei modi di dire della lingua italiana''. 1ª ed. Milano, Garzanti Editore - A. Vallardi, 1993. ISBN 88-11-91707-7.
* B.M. Quartu. ''Dizionario dei modi di dire della lingua italiana''. Biblioteca Universale Rizzoli, 1993. ISBN 88-17-14525-4.
 
== Voci correlate ==
* [[Glossario delle frasi fatte in spagnolo]]
* [[Frasi fatte]]
* [[Parole d'autore]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita news|autore= |url= http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/|titolo=Dizionario dei Modi di Dire della Lingua Italiana|pubblicazione=|accesso=25 maggio 2014}}
* {{cita web|http://www.etimo.it/|Dizionario etimologico italiano}}
* {{cita web|http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO/|Tesoro della lingua italiana delle origini}}
* {{cita web|http://www.parolata.it/Utili/Dire/Errori.htm|Modi di dire errati o stravolti dall'uso}}
 
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