Piumazzo e Wilaya: differenze tra le pagine

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'''Wilaya''' ({{arabo|ولاية|wilāya}}, pl. ''wilāyāt'', o le denominazioni derivate da esso, per esempio il [[lingua turca|turco]] '''vilayet''' o '''eyalet''', il [[lingua farsi|persiano]] '''<span style="font-size: 120%;">ولایت</span>''', '''velâyet''', lo [[lingua swahili|swahili]] ''wilaya'', l'[[lingua uzbeca|uzbeco]] '''viloyat''') si riferisce a un determinato livello di divisione amministrativa; a seconda dei casi può essere tradotto come "stato", "[[regione amministrativa|regione]]", "[[provincia]]" o "distretto". La parola araba deriva dalla radice <w-l-y>, che significa "amministrare", "governare", da cui deriva anche ''[[Wali (governatore)|wālī]]'', "governatore". La si trova (nelle sue varianti) in moltissimi paesi dell'[[Africa]] (soprattutto [[Nordafrica]] e [[Africa orientale]]) e dell'[[Asia]] (incluse alcune zone del [[Sudest asiatico]]), in generale laddove vi sia stata un'influenza della cultura [[islam]]ica. Fra l'altro, storicamente, erano chiamate in questo modo le [[province dell'Impero Ottomano]].
{{Divisione amministrativa
|Nome=Piumazzo
|Nome ufficiale=
|Panorama=Territorio da Scoprire - Beni Culturali 05 Chiesa di Piumazzo.jpg
|Didascalia=La chiesa di San Giacomo
|Stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 1=Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2=Modena
|Divisione amm grado 3=Castelfranco Emilia
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=5289
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=2014
|Codice catastale=
|Nome abitanti=Piumazzesi
|Patrono=[[Giacomo il Maggiore|san Giacomo apostolo]]
|Festivo= [[25 luglio]]
}}
'''Piumazzo''' (''Pimâz'' in [[Dialetti bolognesi rustici occidentali|dialetto bolognese occidentale]], o ''Piumâz'') è la più grande frazione di 5.289 abitanti del comune di [[Castelfranco Emilia]] in [[provincia di Modena]]. È situata pochi chilometri a sud della [[via Emilia]], nei pressi delle colline che sorgono tra [[Bologna]] e [[Modena]]. Sulla strada che conduce a Bologna, a circa 3&nbsp;km, si trova il Santuario della Madonna della Provvidenza.<ref>[http://www.piumazzo.it/frames.html Cenni storici sull'oratorio della B.V. della Provvidenza]</ref>
 
== StoriaUso in specifici Paesi ==
{| class="wikitable sortable"
Fu fondato nel [[1203]] dalle armate bolognesi a difesa del confine posto sul torrente Muzza. Nel corso dei secoli ha vissuto parecchie vicissitudini ed è stato anche libero comune. Nel [[1861]] venne aggregato a Castelfranco Emilia e nel [[1929]] venne spostato dalla [[provincia di Bologna]] a quella di [[provincia di Modena|Modena]], mentre la parrocchia di San Giacomo è parte della [[diocesi di Bologna]].
! Stato
! Suddivisione
|-
| {{bandiera|DZA}} [[Algeria]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/udz.html|Provinces of Algeria}}</ref>
| 48 [[Province dell'Algeria|province]]
|-
| {{bandiera|MAR}} [[Marocco]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/yma.html|Prefectures of Morocco}}</ref>
| 62 [[Province e prefetture del Marocco|province]] <small>(e 13 prefetture)</small>
|-
| {{bandiera|MRT}} [[Mauritania]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/umr.html|Regions of Mauritania}}</ref>
| 15 [[Regioni della Mauritania|regioni]]
|-
| {{bandiera|SDN}} [[Sudan]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/usd.html|States of Sudan}}</ref>
| 18 [[Stati del Sudan|stati]]
|-
| {{bandiera|SSD}} [[Sudan del Sud]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/uss.html|States of South Sudan}}</ref>
| 28 [[Stati del Sudan del Sud|stati]]
|-
| {{bandiera|TZA}} [[Tanzania]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/ytz.html|Districts of Tanzania}}</ref>
| 169 [[Distretti della Tanzania|distretti]]
|-
| {{bandiera|TUN}} [[Tunisia]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/utn.html|Governorates of Tunisia}}</ref>
| 24 [[Governatorati della Tunisia|governatorati]]
|-
| {{bandiera|AFG}} [[Afghanistan]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/uaf.html|Provinces of Afghanistan}}</ref>
| 34 [[Province dell'Afghanistan|province]]
|-
| {{bandiera|TJK}} [[Tagikistan]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/utj.html|Regions of Tajikistan}}</ref>
| 4 [[Regioni del Tagikistan|regioni]]
|-
| {{bandiera|TKM}} [[Turkmenistan]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/utm.html|Provinces of Turkmenistan}}</ref>
| 5 [[Province del Turkmenistan|province]]
|-
| {{bandiera|UZB}} [[Uzbekistan]]<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.statoids.com/uuz.html|Regions of Uzbekistan}}</ref>
| 12 [[Regioni dell'Uzbekistan|regioni]]
|}
 
In [[Kenya]] (Wilaya) i distretti sono stati aboliti e sostituiti dalle [[contee del Kenya|contee]] e dalle [[subcontee del Kenya|subcontee.]]
== Chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo ==
La Chiesa di san Giacomo apostolo sorse al centro di Piumazzo<ref>[http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=64815 Chiesa parrocchiale di San Giacomo di Piumazzo - Scheda e Storia sul portale della Cei]</ref>, nel [[X secolo]] i monaci [[Ordine di San Colombano|colombaniani]] dell'[[Abbazia di San Colombano]] di [[Bobbio]], sotto la protezione dell'[[Abbazia di Nonantola|abate di Nonantola]] e della contessa [[Matilde di Canossa]], costruirono una chiesa e un ospitale, intitolati a San Giacomo, per il ristoro dei pellegrini. Nello stesso luogo, nel [[1203]] il Comune di Bologna edificò il ''Castrum Plumacium'' e tra il [[1203]] e il [[1233]] fu eretta una chiesa romanica, ''Ecclesia Sancti Jacobi de Castro Plumatii'', che assunse il titolo e le funzioni dell'antico ospitale. Nel [[1578]] la chiesa passò al plebanato di [[Castelfranco Emilia]]. Dopo l'importante restauro avvenuto nel [[1844]], l'edificio subì una ulteriore ricostruzione: la chiesa quindi mutò addirittura la disposizione dell'impianto (la facciata della [[chiesa romanica]] guardava ad ovest).
La facciata è ora tripartita riprendendo la suddivisione dell'interno in tre [[navate]]. In essa si riconosce lo [[Neoromanico|stile neoromanico]] ottocentesco evidente nella modellazione della superficie muraria piena su cui si inseriscono il [[rosone]] frontale, la soggetta di coronamento sostenuta dagli [[Archetti pensili|archetti]] ripetuti lateralmente e la [[strombatura]] del [[protiro]]. Il campanile annesso, a base quadrata, venne realizzato nel secolo XVIII in stile [[neoclassico]], presentando dunque dei caratteri stilistici diversi dal resto della chiesa.
L'interno, a [[croce latina]] con profonda [[abside]] presbiteriale, viene animato dal sapiente gioco cromatico dato dalla contrapposizione del bianco dello sfondo, dei basamenti dei pilastri e delle colonne con la bicromia delle nervature, che sottolineano l'incrociarsi delle strutture su cui si impostano le volte e la cupola, e con il motivo bicromatico degli archetti [[a tutto sesto]] delle [[Volta (architettura)|volte]] e delle tonde finestre.
Sul [[transetto]] sinistro è collocata ''La vocazione di Giacomo e Giovanni'' di [[Gaetano Gandolfi]] ([[1734]]-[[1802]]) che fu realizzata per l'ornato dell'altare maggiore, terminato nel [[1758]], assieme a un suo ''pendant'', già attribuito al fratello [[Ubaldo Gandolfi|Ubaldo]], ma più probabilmente opera di Domenico Pedrini. Mentre l'opera del Gandolfi propone una struttura dove le figure occupano con maestosa padronanza tutta la scena, il dipinto del Pedrini appare una composizione più manierata: le quinte dei due armigeri di spalle mettono in risalto il gruppo del Santo e dell'aguzzino, impegnato in una posa più coreografica che crudele.
All'interno della canonica è conservata la pala d'altare raffigurante la ''Madonna del Rosario'' con san Domenico e santa Caterina. La composizione dell'opera è fortemente influenzata dallo stile classicista dell'[[Scuola bolognese di pittura|accademia bolognese]], anche se alcuni particolari rivelano contatti dell'autore con esponenti più maturi della pittura settecentesca come [[Marcantonio Franceschini]] e Gaetano Gandolfi. In epoca imprecisata, la tela ha subito la decurtazione della parte inferiore. Della veduta di Piumazzo che doveva apparire ai piedi dei due santi oggi si scorgono soltanto la punta del campanile e la sommità della torre, come si presentava prima che i restauri la privassero della copertura.
Dipendente dalla Chiesa parrocchiale:
* Santuario della Madonna della Provvidenza
* Oratorio di San Colombano del Castello di San Colombano<ref>[http://www.piumazzo.it/frames.html Cenni storici sull'oratorio di San Colombano e resti dell'antico castello]</ref><ref>[http://www.saintcolumban.eu/index.php/de/la-famiglia-colombaniana/chiese-cappelle-e-altro/elenco-chiese-e-cappelle/d-09-chiese-e-cappelle-italia/d-09-chiese-e-cappelle-italia-piumazzo-mo Piumazzo e la Chiesa di San Colombano sul portale colombaniano Saintcolumban.eu]</ref>
 
In altri casi ancora, il termine viene usato informalmente per riferirsi a un'area geografica, senza connotazioni amministrative; due esempi sono l'[[Indonesia]] e l'[[Iran]]. Un caso particolare è costituito dalle lingue [[lingua hindi|hindi]] e [[lingua urdu|urdu]], dove la parola ''vilayet'' indica una qualsiasi nazione straniera.
== Eventi ==
* ''Carnevale dei ragazzi'': la storica sfilata di carri allegorici e caratterizzata dai carri allegorici che, in molti casi, fanno riferimento a soggetti favolistici, a cartoni animati o al mondo del cinema e della televisione. Ogni carro costituisce un palcoscenico dove i ragazzi in costume si muovono e ballano con lo scopo di impressionare lo spettatore e soprattutto di dare una precisa caratteristica al carro e al tema rappresentato.
* ''Presepe meccanico'': nel periodo natalizio, in un oratorio nelle vicinanze della chiesa parrocchiale, viene allestito un [[presepe]], conosciuto in zona per l'alternarsi del giorno e della notte oltre che per i giochi d'acqua e gli effetti luminosi e in cui la Natività viene rappresentata nel tipico paesaggio delle colline modenesi e con le tradizioni agricole popolari.
 
==L'Eyalet nell'Impero ottomano==
== Società ==
Divisioni dell'[[Impero ottomano]] in Eyalet.
=== Piumazzo nella cultura di massa ===
* Piumazzo è citato da [[Francesco Guccini]] nell'introduzione della canzone ''Statale 17'' nella versione incisa in ''[[Album concerto]]''.
* Piumazzo è inoltre citato anche da [[Antonello Venditti]] nella canzone ''Robin'' che fa parte del suo album ''[[Buona Domenica (album)|Buona Domenica]]''.
 
===Mappa===
== Persone legate a Piumazzo ==
{{Etichetta immagine inizio|image=ImperioOtomano1683.png|width=1000|float=none}}
* [[Valerio Massimo Manfredi]], archeologo, scrittore e conduttore televisivo.
{{Etichetta immagine|x=-168.0|y=-363.0|scale=-1|text=[[Algeria ottomana|Algeri]]}}
* [[Elisa Cusma]], atleta.
{{Etichetta immagine|x=-592.0|y=-484.0|scale=-1|text=[[Eyalet d'Egitto|Egitto]]}}
 
{{Etichetta immagine|x=-733.0|y=-733.0|scale=-1|text=[[Eyalet d'Habesh|Habesh]]}}
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Etichetta immagine|x=-387.0|y=-471.0|scale=-1|text=[[Tripolitania ottomana|Tripolitania]]}}
[[File:Piumazzo - Viale della Stazione 1943.jpg|thumb|Piumazzo, il viale della Stazione]]
{{Etichetta immagine|x=-284.0|y=-361.0|scale=-1|text=[[Tunisia ottomana|Tunis]]}}
 
{{Etichetta immagine piccola|x=-660.0|y=-345.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Adana|Adana]]}}
Fra il [[1912]] e il [[1934]] Piumazzo ospitò una stazione della [[tranvia Castelfranco-Bazzano]].
{{Etichetta immagine piccola|x=-571.0|y=-322.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Aidin|Aidin]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-597.0|y=-308.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Anatolia|Anatolia]]}}
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{{Etichetta immagine piccola|x=-758.0|y=-333.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Diyâr-ı Bekr|Diyâr-ı Bekr]]}}
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{{Etichetta immagine piccola|x=-467.0|y=-297.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Yanina|Yanina]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-541.0|y=-123.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Podolia|Podolia]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-464.0|y=-265.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Rumelia|Rumelia]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-492.0|y=-274.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Salonicco|Salonicco]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-569.0|y=-203.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Silistra|Silistra]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-458.0|y=-190.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Temeşvar|Temeşvar]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-406.0|y=-149.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Uyvar|Uyvar]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-460.0|y=-169.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Varat|Varat]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-476.0|y=-201.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Vidin|Vidin]]}}
{{Etichetta immagine piccola|x=-450.0|y=-151.0|scale=-1|text=[[Eyalet di Zigetvar|Zigetvar]]}}
{{Etichetta immagine fine}}
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Giovanni Santunione|titolo=Piumazzo: un castello armato fra petroni e geminiani|anno=1980|url=http://www.piumazzo.it/Capitolo1.html}}
*{{cita libro|autore=Giovanni Santunione|curatore=Stefano Tampieri|titolo=Storia di Piumazzo. Un castello armato fra bolognesi e modenesi|editore=Il Fiorino|anno=2008|isbn=9788875492335}}
*{{cita libro|autore=O. Sperandini|titolo=Maestà e oratori nel territorio Comunale di Castelfranco Emilia|anno=1996}}
*{{cita libro|autore=Giovanni Santunione|titolo=L'antico castello di S. Colombano e la sua chiesa, in Le Case, le Pietre, le Storie. Itinerari nei comuni della provincia di Modena|anno=1993}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.piumazzo.it|Sito di Piumazzo}}
* {{cita web|http://www.piumazzo.com|Sito di Piumazzo}}
* http://www.parrocchiapiumazzo.com sito della parrocchia San Giacomo Piumazzo
{{portale|Emilia}}
 
[[Categoria:FrazioniEspressioni digeografiche Castelfrancodella Emilialingua araba]]