Zona d'operazioni delle Prealpi e Eduardo Guerrero (canottiere): differenze tra le pagine

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{{S|canottieri}}
{{Provincia storica
{{Sportivo
|nomeCorrente =Zona d'operazioni delle Prealpi
|Nome= Eduardo Guerrero
|nomeCompleto =<!--Zona d'operazioni delle Prealpi-->
|Immagine= Guerrero-Capozzo.jpg
|nomeUfficiale =Operationszone Alpenvorland
|Didascalia = Guerrero (a sinistra) con [[Tranquilo Capozzo]] nel 1952.
|portale =
|Sesso= M
|linkStemma =Reichsadler.svg
|CodiceNazione = {{ARG}}
|linkBandiera =Flag of German Reich (1935–1945).svg
|Altezza=
|linkLocalizzazione = Zona_d'operazioni_delle_Prealpi.svg
|linkMappa Peso=
|Disciplina= Canottaggio
|paginaStemma =
|Ruolo=
|paginaBandiera =
|mottoSquadra =
|TermineCarriera =
|capitale principale = [[Bolzano]]
|Squadre=
|capitaleAbitanti =
|Vittorie =
|capitaleAbitantiAnno =
|Palmares =
|altre capitali =
{{Palmarès
|dipendente da = [[Reichsgau Tirol-Vorarlberg]] ([[Terzo Reich]])
|suddiviso incat = ARG
|competizione 1 = [[Giochi olimpici]]
|formaAmministrativa = [[Gau (suddivisione territoriale)|Gau]]
|oro 1 = 1
|titoloGovernatori = [[Gauleiter]]
|argento 1 = 0
|elencoGovernatori = [[Franz Hofer (Gauleiter)|Franz Hofer]]
|bronzo 1 = 0
|organiDeliberativi =
|competizione 2 =
|inizio = 10 settembre [[1943]]
|oro 2 =
|primo governatore =
|argento 2 =
|provincia precedente = [[Provincia di Bolzano]]<br />[[Provincia di Trento]]<br />[[Provincia di Belluno]]
|bronzo 2 =
|evento iniziale = [[Armistizio di Cassibile]]
}}
|fine = 1º maggio [[1945]]
}}
|ultimoGovernatore =
{{Bio
|provincia successiva = [[AMGOT]]<br />[[Provincia di Trento]]<br />[[Provincia di Belluno]]
|Nome = Eduardo
|evento finale = [[Resistenza italiana|Occupazione alleata]]
|Cognome = Guerrero
|Sesso = M
|LuogoNascita = Salto
|LuogoNascitaLink = Salto (Argentina)
|GiornoMeseNascita = 4 marzo
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte = Buenos Aires
|GiornoMeseMorte = 17 agosto
|AnnoMorte = 2015
|Attività = canottiere
|Nazionalità = argentino
}}
La '''Zona d'operazioni delle Prealpi''' o '''OZAV''' (acronimo di ''Operationszone Alpenvorland'') fu una suddivisione territoriale comprendente le [[province italiane]] di [[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]], [[Provincia autonoma di Trento|Trento]] e [[Provincia di Belluno|Belluno]], sottoposta alla diretta amministrazione militare tedesca e quindi di fatto sottratta al controllo della [[Repubblica Sociale Italiana]], alla quale ufficialmente apparteneva. Fu istituita durante la seconda parte della [[seconda guerra mondiale]], nel settembre del [[1943]], assieme alla [[Zona d'operazioni del Litorale adriatico]].
 
== Il concetto di Gau ==
Per comprendere la natura dell'OZAV, è necessario approfondire la diversa analisi [[ideologia|ideologica]] del concetto di [[Stato]] fra il [[fascismo]] e il [[nazismo]]. Nella visione del partito di [[Mussolini]], lo Stato era visto come la concretizzazione della [[nazione]].<ref>La visione fascista appare chiaramente influenzata dal passaggio storico del [[Risorgimento]], durante il quale la creazione dello ''Stato italiano'' fu il mezzo indispensabile per la formazione della ''nazione italiana''.</ref> Da ciò derivava l'assoluta centralità dello Stato in quanto tale e, come corollario, la riduzione dello stesso partito ad un mero mezzo, non un fine, della detenzione del potere politico: nell'[[Italia fascista]], se la copertura di rilevanti posizioni all'interno del [[partito fascista|partito]] era ovviamente un rilevante aiuto per l'ottenimento di funzioni pubbliche, l'autorità sui cittadini si esercitava legalmente per il tramite delle cariche statali, non per mezzo delle gerarchie del partito.<ref>Si noti come per lo stesso Mussolini la carica di segretario del partito fu solo un viatico per ottenere quella di capo del governo raggiunta la quale, la prima fu abbandonata a favore dei gerarachi.</ref>
 
La concezione [[hitler]]iana era invece totalmente opposta. Secondo i [[nazisti]], lo [[Stato]] era un'organizzazione irrimediabilmente corrotta e dominata da quelli che erano visti come i nemici del partito, ossia [[ebrei]], [[massoni]] e [[socialisti]]: influenzato da elementi antinazionali, lo Stato era considerato una minaccia in sé, di cui la [[nazione]] doveva disfarsi per poter perseguire i suoi disegni di dominio mondiale. Espressione autentica della nazione era il [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]], non lo Stato, e pertanto la suprema autorità doveva andare in capo al primo, rispetto al quale le cariche statali e locali venivano ridotte a mere esecutrici degli ordini delle gerarchie del partito.<ref>Si noti come curiosamente la visione nazista, in pratica una forma di [[partitocrazia]] radicale, si avvicinasse più a quella [[sovietica]] che a quella tradizionale delle forze di estrema destra: nella [[Germania nazista]], come nell'[[URSS]], le cariche politiche divennero un puro fatto burocratico interno, il potere politico reale essendo in capo agli uomini di partito indipendentemente dal fatto di coprire contemporaneamente o meno cariche statali.</ref>
 
Il [[Gau (suddivisione territoriale)|gau]] era dunque la suddivisione territoriale interna del [[partito nazista]] funzionale a commissariare nei fatti ogni carica pubblica locale presente dell'ambito spaziale di propria competenza. Se spesso i confini dei gau riprendevano quelli amministrativi, talvolta ne potevano trascendere, essendo comunque espressione di un'organizzazione diversa da quella dello Stato. Indipendentemente dall'ente amministrativo di appartenenza, tutti i funzionari pubblici del Gau dovevano obbiedenza assoluta al capo locale del partito, il [[gauleiter]], in ossequio al principio del [[führerprinzip]]. L'istituzione dei [[Reichsgau]] composti da vari Gau rispose poi alla necessità di fornire al partito un'organizzazione anche a livello regionale, oltre a quello provinciale.
 
== Storia ==
In data 10 settembre [[1943]], il Führer, [[Adolf Hitler]], ordinò l'occupazione delle province da parte del Terzo Reich, andando a costituire la ''Operationszone Alpenvorland'', ovvero la ''Zona operativa delle Prealpi''. L'area era affidata a [[Franz Hofer (Gauleiter)|Franz Hofer]] in qualità di [[Gauleiter]] del [[Tirolo]], carica tradotta in [[Lingua italiana|italiano]] come Commissario Supremo, il quale aveva pieni poteri, compreso quello di vita e di morte: rispondeva solo e direttamente a Hitler. Hofer era già in carica ad [[Innsbruck]] dai tempi dell'[[Anschluss]] del [[1938]], e le province dell'OZAV divennero in pratica un'espansione dell'ambito territoriale di sua competenza, il [[Reichsgau Tirol-Vorarlberg]].<ref>Come più sopra esposto, nella concezione nazista i confini amministrativi potevano divenire irrilevanti rispetto alla suddivisione in [[Gau (suddivisione territoriale)|Gau]] del territorio. Non faceva differenza il fatto che la frontiera del [[Brennero]] fosse un limite statale e non semplicemente provinciale: l'autorità e il potere assoluto del partito nazista erano comunque considerati di ordine superiore.</ref>
 
[[File:Italian social republic map.png|thumb|left|Mappa della Repubblica Sociale Italiana. Le aree segnate in verde facevano ufficialmente parte della R.S.I. ma erano considerate zone di operazione militare sottoposte a diretto controllo tedesco<ref>en.wiki/Italian Social Republic</ref>]]Il 6 novembre [[1943]], il commissario Hofer istituì a Bolzano il ''"Sondergericht für die Operationszone Alpenvorland"'', ovvero un speciale tribunale, che aveva competenza nel caso in cui il reo o la parte lesa fosse un cittadino appartenente al Reich.<ref>[[Gerald Steinacher]], ''Das "Sondergericht für die Operationszone Alpenvorland" 1943-1945'', in ''Südtirol im Dritten Reich'', Innsbruck-Vienna-Bolzano, Studienverlag, 2003, pp. 259-274.</ref>
 
Il commissario Hofer nominò [[Capo della Provincia]] a [[Trento]] l'avvocato [[Adolfo de Bertolini]] e a [[Bolzano]] [[Peter Hofer]],<ref>Portava lo stesso cognome del Gauleiter [[Franz Hofer (Gauleiter)|Franz Hofer]] ma non ne era parente.</ref> poi deceduto e sostituito nel dicembre [[1943]] da [[Karl Tinzl]].<ref>Su di lui v. Annuska Trompedeller, ''Karl Tinzl (1888–1964). Eine politische Biografie'', Innsbruck-Vienna-Bolzano, Studienverlag, 2007. ISBN 978-3-7065-4322-4</ref>
 
Nella [[Provincia di Belluno]] l'occupazione, affidata a truppe composte in buona parte da arruolati altoatesini, compreso il secondo battaglione del ''[[SS-Polizei-Regiment "Bozen"]]'', e dai trentini del Cst, il [[Corpo di sicurezza trentino]]. Nel biennio dell'Alpenvorland il [[Cadore]] visse momenti molto duri, tanto che il 10% dei prigionieri al [[lager di Bolzano]] venivano da questa provincia, oltre alle ristrettezze economiche. Rimosso [[Italo Foschi]], il [[prefetto]] indicato dalla [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]], perché considerato troppo nazionalista, i tedeschi nominarono [[Capo della Provincia]] il suo vicario [[Carlo Silvetti]]. Alla fine della guerra [[Belluno]] conterà un migliaio di morti (di cui 86 impiccati, 127 fucilati e 11 uccisi dalle sevizie), circa trecento feriti, 1600 deportati e 7000 internati, secondi i dati dalla motivazione della Medaglia d'oro conferita alla città di [[Belluno]] per tutta la provincia il 16 marzo [[1947]].
 
=== Gli ebrei ===
Con la costituzione della Zona operativa delle Prealpi, iniziò la deportazione degli [[ebrei]], avallata dalla politica fascista che in virtù delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]] del 1938 aveva preparato le liste della popolazione ebraica.
In tutta l'Italia, fu proprio in Alto Adige che si verificarono i primi arresti di ebrei e quindi la loro deportazione, e per la maggior parte transitavano per il [[Campo di transito di Bolzano]].<ref>Cinzia Villani, ''Zwischen Rassengesetzen und Deportation - Juden in Südtirol, im Trentino und in der Provinz Belluno 1933-1945'', Innsbruck, Wagner, 2003. ISBN 3-7030-0382-0</ref> Le operazioni di controllo e smistamento verso i campi furono affidate al Gruppenführer Mirco Grandi (Croce di Ferro, 1942). Nel 1945, a seguito della caduta del regime nazista, il comune di Termeno, che già fu responsabile delle fuga di Mengele e Adolf Eichmann, rilasciò un documento falso al suddetto Grandi, che gli permise la fuga a Panama. Qui Grandi, dopo aver adottato il nome falso di Maximilian Lapoya, aprì una casa di piacere, che fu tra le più esclusive dell'alta borghesia panamense.
 
== La capitolazione ==
Facilitate dalla contemporanea insurrezione [[partigiani|partigiana]], il 25 aprile [[1945]] le truppe alleate dilagarono in tutta la [[Pianura Padana]]. Contemporaneamente a nord, anche in [[Germania]] tutti i fronti difensivi tedeschi erano collassati. L'idea di un ridotto alpino in cui le residue forze naziste si sarebbero trincerate, e che avrebbe avuto nell'OZAV proprio il suo caposaldo, venne subito abbandonata con le morti di [[Mussolini]] ed [[Hitler]]. Il 2 maggio [[1945]] le truppe [[USA|angloamericane]] entravano a [[Trento]], rimuovendo le autorità nazifasciste e ponendo tutta l'area sotto la propria occupazione, l'[[AMGOT]]. Le province di [[Trento]] e [[Belluno]] furono restituite al [[governo italiano]] il [[Capodanno]] del [[1946]] come il resto del [[Nord Italia]]: gli americani tennero invece l'[[Alto Adige]] sotto l'autorità delle [[Nazioni Unite]] fino alla firma del trattato di pace del [[1947]], nell'attesa di decidere se affidare il territorio all'[[Italia]] o all'[[Austria]].<ref>In conseguenza di ciò, i sudtirolesi non votarono né per il referendum sulla repubblica, né per l'elezione della Costituente il 2 giugno 1946.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
Ha vinto la medaglia d'oro olimpica alle [[Olimpiadi 1952]] svoltesi a [[Helsinki]] nella specialità [[Canottaggio ai Giochi della XV Olimpiade - Due di coppia maschile|due di coppia maschile]] insieme a [[Tranquilo Capozzo]].
== Bibliografia ==
* {{de}} Michael Wedekind, ''Nationalsozialistische Besatzungs- und Annexionspolitik in Norditalien 1943 bis 1945 - die Operationszonen "Alpenvorland" und "Adriatisches Küstenland"'' (Militärgeschichtliche Studien, 38), Monaco, Oldenbourg, 2003. ISBN 3-486-56650-4
* {{de}} Margareth Lun, ''NS-Herrschaft in Südtirol - die Operationszone Alpenvorland 1943-1945'' (Innsbrucker Forschungen zur Zeitgeschichte, 22), Innsbruck-Vienna-Bolzano, Studienverlag, 2004. ISBN 3-7065-1830-9
* {{cita pubblicazione |cognome=Luciani |nome=Luciano |anno=2004 |titolo=Gli avvenimenti alla frontiera nord-orientale:l'Alpenvorland e l'AdriatischesKüstenland (1943-45) |url=http://www.gdf.gov.it/repository/ContentManagement/information/N162037992/Avvenimenti_frontiera_orientale.pdf?download=1 |rivista=Rivista della Guardia di Finanza |pp=591-646 |numero=n. 2}}
* Lorenzo Baratter, ''Le dolomiti del terzo Reich'', Mursia, 2005. ISBN 978-88-425-3463-1
* {{lingue|de|it}} Andrea di Michele (a cura di), ''Die Operationszone Alpenvorland im Zweiten Weltkrieg'' (Veröffentlichungen des Südtiroler Landesarchivs, 29), Bolzano, Athesia, 2009. ISBN 978-88-8266-573-9
* {{cita libro|Michele|Zanette|L'Alto Adige di Hitler. Collaborazione e resistenza durante l'occupazione nazista dell'Alto Adige 1943 - 1945|Anno Accademico 2010-2011|Università degli Studi di Trento|url=http://michelezanette.files.wordpress.com/2013/04/lalto-adige-di-hitler.pdf|formato=pdf|cid=Zanette 2011}}
 
==Altri progetti==
== Voci correlate ==
{{interprogetto}}
* [[Bozner Tagblatt]]
* [[Zona d'operazioni del litorale adriatico]]
* [[Opzioni in Alto Adige]]
* [[Reichsgau Tirol-Vorarlberg]]
* [[Corpo di sicurezza trentino]]
* [[Repubblica Sociale Italiana]]
* [[Südtiroler Ordnungsdienst]]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Amministrazioni dei territori occupati dalla Germania}}
*{{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Alto Adige|nazismo|Trento|Veneto}}
 
{{Campioni olimpici di 2 di coppia}}
[[Categoria:Storia dell'Alto Adige]]
{{portale|biografie|canottaggio}}
[[Categoria:Italia nella seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Storia del Trentino]]
[[Categoria:Provincia di Belluno]]
[[Categoria:Nazismo]]