Madonna col Bambino in trono tra i santi Francesco e Sebastiano e Ripollet: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati della Catalogna}}
{{Opera d'arte
{{Divisione amministrativa
|immagine = Carlo Crivelli - The Virgin and Child with Saints Francis and Sebastian.jpg
|Nome = Ripollet
|grandezza immagine = 350px
|Nome ufficiale =
|titolo = Madonna col Bambino in trono tra i santi Francesco e Sebastiano
|Panorama = Ripollet99.JPG
|didascalia =
|Didascalia =
|artista = [[Carlo Crivelli]]
|Stemma = Coat of Arms of Ripollet.svg
|data = 1491
|Bandiera = Bandera de Ripollet.svg
|opera = dipinto
|Stato = ESP
|tecnica = tempera e oro su tavola
|Grado amministrativo = 3
|altezza = 173
|Divisione amm grado 1 = Catalogna
|larghezza = 145
|Divisione amm grado 2 = Barcellona
|profondità =
|Amministratore locale =
|città = [[Londra]]
|Partito =
|ubicazione = [[National Gallery (Londra)|National Gallery]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Superficie =
|Note superficie =
|Abitanti = 37151
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2010
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Barberà del Vallès]], [[Cerdanyola del Vallès]], [[Montcada i Reixac]]
|Lingue =
|Prefisso =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Nome abitanti = ripolletenc/ca
|Patrono =
|Festivo =
|Raggruppamento = [[Vallès Occidental]]
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
La '''''Madonna col Bambino in trono tra i santi Francesco e Sebastiano''''' è un dipinto a [[tempera]] e oro [[su tavola]] (173x145 cm) di [[Carlo Crivelli]], datato al [[1491]] e conservato nella [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]]. È firmato <small>OPVS CAROLI CRIVELLI VENETI MILES 1491</small>.
'''Ripollet''' è un [[Comuni della Spagna|comune spagnolo]] di 37.151 abitanti situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] della [[Catalogna]].
 
== StoriaGeografia fisica ==
Il municipio di Ripollet è situato dentro della Depressione Prelitorale. Confina a nord con il municipio di [[Barberà del Vallès]], ad est e a sud con [[Montcada i Reixac]] e ad ovest con [[Cerdanyola del Vallès]].
L'opera venne commissionata al pittore dalla vedova Oradea Becchetti che, di famiglia facoltosa, fece dipingere la pala in memoria del marito Giovanni, ponendola su un altare nella [[chiesa di San Francesco (Fabriano)|chiesa di San Francesco]] a [[Fabriano]]. All'ingente spesa si riferisce l'iscrizione alla base del dipinto: "Almae consolationis Matri Mariae: priores posterosq(ue) miserata suos. Oradea Joamnis aere proprio/non modico dicavit", cioè "In onore di Maria, Madre della Consolazione, abbi pietà dei loro predecessori e discendenti. Oradea di Giovanni con spesa propria non modica fece dedicare". Il riferimento alla spesa ingente, anche per il ricorso al migliore artista reperibile in regione, da poco nominato cavaliere (''miles''), è comunque da riferirsi probabilmente all'intero altare che essa aveva fatto allestire, più che alla sola pala, in adempimento con le volontà testamentarie del marito. Forse lo stesso nome di Oradea ("prega Dio") è simbolico: essa si trova raffigurata, piccolissima, dietro san Francesco, in basso<ref name=Z>Zampetti. cit., p. 295-294.</ref>.
 
La pianura di Ripollet, d'origine quaternaria come tutta la depressione, ha un'elevazione media di circa 70 metri e la parte più elevata è una montagnola di 131 m al limite con [[Barberà del Vallès]].
Per l'artista si trattò della seconda commissione in cui poté confrontarsi con la forma unitaria di una pala in senso rinascimentale, anziché con un polittico a scomparti. La prima era stata la ''[[Pala di San Pietro di Muralto]]'', databile al 1488-1489. Nel [[1498]] la tavola fu di ispirazione per [[Barnardino di Mariotto]], che in quell'anno firmò una pala nella chiesa di Bastia (presso Fabriano) visibilmente ispirata alla ''Madonna in trono tra i santi Francesco e Sebastiano''<ref name=Z/>.
Attraversa il suo territorio da nord-ovest a sud-ovest il [[Ripoll (fiume)|fiume Ripoll]]. Il [[fiume Sec (Vallès Occidental)|fiume Sec]] delimita il limite meridionale con Cerdanyola e confluisce dentro il Ripoll dentro del municipio.
Il territorio, che comprende la città capitale del municipio di Ripollet, praticamente unita ai paesi di Cerdanyola del Vallès e Montcada i Reixac, si è sviluppato lungo le principali arterie stradali della comarca: la statale N-150 da [[Barcellona]] a [[Sabadell]] e [[Terrassa]] (1852), la provinciale BV-1411 da Ripollet al quartiere Masrampinyo di Montcada i Reixac (1880) e la provinciale B-141 da Ripollet a Santa Perpètua de Mogoda passando per le zone industriali (1975). A ovest del nucleo principale ed a sinistra del fiume Ripoll, passa l'autostrada C-58 da Barcellona a Sabadell e Terrassa.
 
==Altri progetti==
La cappella venne completata nel 1491, e la tavola di Oradea vi rimase fino al XVIII secolo, menzionata dal Benigni e dal Gilli-Guerrieri<ref name=Z/>.
{{interprogetto}}
 
== Galleria d'immagini ==
Dopo il terremoto del [[1741]] (che compromise nella chiesa gli affreschi di [[Orazio Gentileschi]]), la chiesa pericolante fu abbattuta nel [[1780]] per venire ricostruita dal [[1781]] al [[1788]] e di nuovo demolita nell'Ottocento<ref name=Z/>.
<div align="center">
 
<gallery perrow="4">
La tavola dovette scomparire poco dopo il terremoto, oppure durante il lavori della prima ricostruzione. La si ritrova sul mercato antiquario di Roma nel [[1841]], dove l'acquistò il [[marchese di Westminster]] [[Richard Grosvenor, II marchese di Westminster|Richard Grosvenor]] e la portò a Londra. Dopo la sua morte, nel [[1869]], la sua vedova la donò al museo londinese nel [[1870]]<ref name=Z/>.
File:15-10-28-Ripollet-RalfR-WMA 3014.jpg
 
File:15-10-28-Ripollet-RalfR-WMA 3007.jpg
A volte la pala è stata scambiata con la ''Madonna tra due santi'' citata dal [[Amico Ricci|Ricci]] nella [[chiesa di San Domenico (Fermo)|chiesa di San Domenico]] a [[Fermo]], facendo confusione con la ''[[Pala di San Francesco a Fabriano]]'', pure proveniente in origine dalla stessa chiesa di Fabriano e oggi, negli scomparti principali, alla [[Pinacoteca di Brera]]<ref name=Z/>.
File:15-10-28-Ripollet-RalfR-WMA 3000.jpg
 
File:15-10-28-Ripollet-RalfR-WMA 3031.jpg
== Descrizione e stile ==
File:15-10-28-Ripollet-RalfR-WMA 3018.jpg
Il trono della Vergine, in ricchi marmi, è incorniciato da sue tende che fanno da sfondo ai santi laterali ed ha un alrtro drappo che pense lungo lo schienale, con l'effetto di lasciare appena visibile, in alto, un brano di cielo azzurro e alcuni delicati fiorellini di campo. Grossi frutti pendono dalla mensola alla base della cimasa del trono. Altri fiori si trovano sparsi sul gradino ai piedi di Maria, in un vaso e in un bicchiere sul bracciolo: si tratta di fiori simbolici, vuoi per il colore rosso, che ricordava il sangue versato da Cristo, vuoi per il bianco, simbolo di purezza e virginalità di Maria, sia per altyri significati peculiari di origine medievale, legati alla sapienza degli [[erbari]].
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La Madonna stringe a sé il figlio con un gesto drammatizzato dalla posa e l'espressività delle mani, mentre lo sguardo è dolce e rivolto allo spettatore. Il suo capo si inclina verso quello del figlio che allunga le braccine per afferrarle il velo. Una certa rigidità del Bambino deriva probabilmente dall'esempio di [[Mantegna]], l'artista a cui più Crivelli guardò nell'eleborare le sue pale di stampo rinascimentale. All'insegna di tale gusto il Crivelli sembra qui anche alleggerire il consueto tripudio decorativo, ad esempio facendo indossare a Maria un vestito scuro, piuttosto che un elaborato damasco, sebbene continui a curare con cura i dettagli più minuti, forse le parti più godibili dell'intera pala: dalla lumaca in primo piano ai fiorellini, dalla trasparenza del vetro alla delicatezza del panneggio e delle frange<ref name=Z/>. La lumaca si credeva che si riproducesse [[Riproduzione asessuata|asessuatamente]], per cui simboleggiava l'[[Immacolata concezione]]<ref>Scheda del museo.</ref>. Proprio in tali elementi l'artista colse intensissimi brani di verità, a fronte di figure un po' impacciate e di una costruzione composiztiva un po' schematica<ref name=Z/>.
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</div>
I due santi laterali infatti, [[san Francesco d'Assisi]] a sinistra (col saio francescano e le stimmate) e [[san Sebastiano]] a destra (seminudo, legato a una colonna e trafitto da frecce), hanno pose simmetriche, con una gamba proiettata in avanti e il busto inclinato, quasi a suggerire un'ideale [[mandorla (arte)|mandorla]] attorno a Maria.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Pietro Zampetti, ''Carlo Crivelli'', Nardini Editore, Firenze 1986. {{noISBN}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/carlo-crivelli-the-virgin-and-child-with-saints-francis-and-sebastian Scheda nel sito ufficiale del museo]
 
{{Comuni della provincia di Barcellona}}
{{portale|Pittura}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Spagna}}
 
[[Categoria:DipintiRipollet| di Carlo Crivelli*]]
[[Categoria:Dipinti sulla Madonna col Bambino in trono]]
[[Categoria:Dipinti su san Francesco d'Assisi]]
[[Categoria:Dipinti su san Sebastiano]]
[[Categoria:Dipinti nella National Gallery di Londra]]