Lingua singalese e St. George (Vermont): differenze tra le pagine

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{{F|centri abitati del Vermont|luglio 2017}}
{{avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
{{Lingua
|Nome = St. George
|colore=#ABCDEF
|Nome ufficiale = {{en}} Town of St. George, Vermont
|nome=Singalese
|Panorama =
|nomenativo=සිංහල
|Didascalia =
|stati=[[Sri Lanka]]
|Bandiera =
|regione=
|Stemma =
|persone=15,5 milioni (2007)
|Stato = USA
|classifica=60
|Grado amministrativo = 3
|scrittura=[[Alfabeto singalese]] (sviluppatosi dal [[Brahmi]])
|Tipo = ''[[Comuni degli Stati Uniti d'America|town]]''
|tipologia=SOV
|Divisione amm grado 1 = Vermont
<!--Filogenesi (inserisci solo quelli necessari)-->
|Divisione amm grado 2 = Chittenden
|fam1=[[Lingue indoeuropee]]
|Voce divisione amm grado 2 =
|fam2=[[Lingue indoariane]]
|Amministratore locale =
|fam3=[[Lingue indoarie]]
|Partito =
|fam4='''Lingue singalesi-maldiviane'''
|Data elezione =
|nazione=[[Sri Lanka]]
|Data istituzione =
|agenzia=
|Abitanti = 674
 
|Note abitanti =
<!--Codici di classificazione-->
|Aggiornamento abitanti = 2010
|iso1=si
|Divisioni confinanti =
|iso2=sin
|Fuso orario = -5
|iso3=
|Targa =
|iso5=sin
|Nome abitanti =
|mappa=
|Patrono =
|didascalia=
|Festivo =
|estratto=
|Mappa = Chittenden County Vermont incorporated and unincorporated areas St. George highlighted.svg
|traslitterazione=
|Didascalia mappa =
|fam...=
|Sito =
<!--Statuto ufficiale-->
|sil=sin
 
}}
La '''lingua singalese''' o '''cingalese''' (සිංහල, [[ISO 15919]] siṁhala, {{IPA|[siŋhələ]}}) è la lingua parlata dai [[singalesi]], il gruppo etnico predominante in [[Sri Lanka]] (ex ''Ceylon''), e una delle lingue ufficiali di tale stato; è una lingua appartenente al ceppo indoariano del gruppo [[Lingue indoeuropee|indoeuropeo]], strettamente imparentata al [[lingua dhivehi|dhivehi]], la lingua ufficiale nelle [[Maldive]]. Si stima che sia la lingua madre per circa 13 milioni di persone.
 
'''St. George''' è una città degli [[Stati Uniti d'America]], nella [[contea di Chittenden]], nello Stato del [[Vermont]]. La popolazione era di 674 abitanti nel censimento del [[2010]].
== Distribuzione geografica ==
Secondo l'edizione [[2009]] di ''[[Ethnologue]]'', il singalese era parlato nel [[2007]] da 15,5 milioni di persone in Sri Lanka. Tramite l'emigrazione la lingua risulta attestata in vari paesi stranieri, tra cui [[Canada]], [[Emirati Arabi Uniti]], [[Libia]], [[Maldive]], [[Singapore]], [[Thailandia]] e [[Stati Uniti d'America]].
 
=== LinguaAltri ufficialeprogetti ===
{{interprogetto}}
Il singalese è [[lingua ufficiale]] dello [[Sri Lanka]].<ref>{{Cita web|url=http://www.languagescom.gov.lk/about_us.htm|titolo=Official Language Commission|accesso=27 novembre 2012}}</ref>
 
== InfluenzaCollegamenti di altre lingueesterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
Il vocabolario del singalese deriva fondamentalmente dal [[pali]], ma è stato fortemente influenzato dal [[lingua tamil|tamil]] (parlato ancora oggi nel nord e nella costa orientale dello Sri Lanka) e dal [[sanscrito]] (che è stato utilizzato per coniare i termini scientifici e medici, così come il greco e il latino per le lingue indeuropee romanze e germaniche). Comunque, a seguito di contatti con altri popoli, la lingua è stata influenzata dal [[lingua portoghese|portoghese]], dall'[[lingua olandese|olandese]], dall'[[lingua inglese|inglese]] e, in minor parte, dal [[Lingua malese|malese]].
 
{{Contea di Chittenden}}
== Diglossia ==
{{Portale|Stati Uniti d'America}}
Così come per altre lingue dell'Asia, anche in singalese è presente una accentuata [[diglossia]]. La [[lingua letteraria]] e quella [[lingua parlata|parlata]] si differenziano sotto diversi aspetti, sia per il vocabolario di termini usati che per la grammatica (ad esempio, la coniugazione verbale) e la sintassi.
 
Diverse parole inglesi sono entrate nell'uso comune nella lingua parlata, accanto (o, talvolta, in sostituzione) dei termini singalesi. Ad esempio, non è insolito sentire {{IPA|[mage ʋaif]}} ("mia moglie", inglese ''wife'') al posto di {{IPA|[mage biriⁿdə]}}, o {{IPA|[miːtimə]}} ("riunione", ingl. ''meeting'').
 
Esempi di parole o verbi nelle rispettive forme letterarie e parlate (si noti che però nella lingua parlata, benché la parola indicata sia più frequente e d'uso comune, non è escluso l'uso del termine letterario in contesti formali):
{| class="wikitable"
|-
! Italiano !! Singal. Letterario !! Singal. Parlato
|-
| città || ''nagaraya'' {{IPA|[nagərəjə]}} || ''nagaraya'' {{IPA|[nagəreː]}}, ''ṭawuma'' {{IPA|[ʈaumə]}} ''(dall'inglese town)''
|-
| riunione || ''ræswīma'' {{IPA|[ræsʋiːmə]}} || ''mīṭima'' {{IPA|[miːʈimə]}} ''(dall'ingl. meeting)''
|-
| telefono || ''durakathanaya'' {{IPA|[durəkatənəjə]}} || ''fon eka'' {{IPA|[fonːekə]}} ''(dall'ingl. phone)''
|-
| gustoso || ''rasa'' {{IPA|[rasə]}} || ''raha'' {{IPA|[rahə]}}
|-
| essere || ''siṭinawā'' {{IPA|[siʈinəʋa]}} || ''hiṭinawā'' {{IPA|[hiʈinəʋa]}}
|-
| scendere || ''basinawā'' {{IPA|[basinəʋa]}} || ''bahinawā'' {{IPA|[bahinəʋa]}}
|-
| aiutare || ''upakāra karanawā'' {{IPA|[upəkaːrə kərənəʋa]}} || ''udau karanawā'' {{IPA|[udau kərənəʋa]}}
|-
| non potere || ''bæhæ'' {{IPA|[bæhæ]}} || ''bææ'' {{IPA|[bæː]}}
|-
| non || ''næhæ'' {{IPA|[næhæ]}} || ''nææ'' {{IPA|[næː]}}
|-
| con || ''samanga'' {{IPA|[samaⁿɣa]}} || ''ekka'' {{IPA|[ekkə]}}
|}
 
== Alfabeto singalese ==
L'[[alfabeto singalese]] si è evoluto da quello [[brahmi]], introdotto nell'isola nel [[VI secolo a.C.]]; attualmente prevede 56 caratteri, con quattro aggiuntivi aggiunti di recente per tradurre suoni stranieri come la ''f''. Nella lingua singalese, si distinguono dodici [[vocali]], sei brevi e sei lunghe.
 
I codici [[unicode]] vanno da U+0D80 a U+0DFF.
 
{|
|- align="center"
|&nbsp;||&nbsp;||0||1||2||3||4||5||6||7||8||9||A||B||C||D||E||F
|- align="center"
|D80||&nbsp;||඀||ඁ||ං||ඃ||඄||අ||ආ||ඇ||ඈ||ඉ||ඊ||උ||ඌ||ඍ||ඎ||ඏ
|- align="center"
|D90||&nbsp;||ඐ||එ||ඒ||ඓ||ඔ||ඕ||ඖ||඗||඘||඙||ක||ඛ||ග||ඝ||ඞ||ඟ
|- align="center"
|DA0||&nbsp;||ච||ඡ||ජ||ඣ||ඤ||ඥ||ඦ||ට||ඨ||ඩ||ඪ||ණ||ඬ||ත||ථ||ද
|- align="center"
|DB0||&nbsp;||ධ||න||඲||ඳ||ප||ඵ||බ||භ||ම||ඹ||ය||ර||඼||ල||඾||඿
|- align="center"
|DC0||&nbsp;||ව||ශ||ෂ||ස||හ||ළ||ෆ||෇||෈||෉||්||෋||෌||෍||෎||ා
|- align="center"
|DD0||&nbsp;||ැ||ෑ||ි||ී||ු||෕||ූ||෗||ෘ||ෙ||ේ||ෛ||ො||ෝ||ෞ||ෟ
|- align="center"
|DE0||&nbsp;||෠||෡||෢||෣||෤||෥||෦||෧||෨||෩||෪||෫||෬||෭||෮||෯
|- align="center"
|DF0||&nbsp;||෰||෱||ෲ||ෳ||෴||෵||෶||෷||෸||෹||෺||෻||෼||෽||෾||෿
|}
 
== Caratteristiche del singalese parlato ==
La lingua singalese parlata ha le seguenti caratteristiche:
* L'ordine nella frase è di tipo [[Soggetto Oggetto Verbo]] (SOV). Esempio: "io leggo il libro" si traduce {{IPA|[mamə pot liənəʋa]}}, letteralmente "io libro leggo".
* Non ci sono proposizioni subordinate relative, come in italiano; sostituite dal participio e gli aggettivi verbali. Ad esempio, "l'uomo che mangia il riso" si traduce {{IPA|[bat kanə miniha]}}, letteralmente "riso mangiante uomo".
* È una lingua di tipo [[Branching (linguistica)|left-branching]], cioè solitamente gli elementi sono messi prima della parola che determinano. Esempi: "la casa di Sunil" {{IPA|[sunilge gedərə]}}, letteralmente "di-Sunil casa"; "una ragazza bella" {{IPA|[lassənə taruniək]}}, letteralmente "bella una-ragazza".
* Una eccezione al punto precedente sono le frasi che implicano una quantità, che solitamente seguono la parola che definiscono. Ad esempio: "i tre libri" si traduce {{IPA|[pot tunə]}}, letteralmente "libri tre".
* Non ci sono [[preposizione|preposizioni]], ma solo [[postposizione|postposizioni]]. Esempi: "con Sunil" si traduce {{IPA|[sunil ekkə]}}, letteralmente "Sunil con"; "sotto il tavolo" si traduce {{IPA|[meseː jaʈə]}}, letteralmente "tavolo sotto".
* Il singalese ha un sistema [[deissi|deittico]] spaziale con quattro temi (cosa abbastanza rara, a differenza dell'italiano, in cui è a tre): i temi dimostrativi sono {{IPA|[meː]}} "qui, vicino a colui che parla", {{IPA|[oː]}} "là, vicino a colui che ascolta", {{IPA|[arə]}} "là, vicino a una terza persona, visibile" and {{IPA|[eː]}} "là, vicino a una terza persona, non visibile".
* La presenza di consonanti pre-nasalizzate, nelle quali una breve nasalizzazione è aggiunta prima della consonante (es.: {{IPA|[ⁿd]}}, {{IPA|[ᵐb]}}, ecc.); la sillaba però resta [[Mora (fonologia)|monomoraica]].
 
== Fonetica ==
L'inventario [[fonema|fonemico]] del singalese parlato consiste di 26 consonanti e 14 vocali, 7 brevi e 7 lunghe.
 
=== Vocali ===
{| class="wikitable"
! || Anteriore || Centrale || Posteriore
|-
! Acuta
|ඉ {{IPA|[i]}}, ඊ {{IPA|[iː]}}|| ||උ {{IPA|[u]}}, ඌ {{IPA|[uː]}}
|-
! Medio-acuta
|එ {{IPA|[e]}}, ඒ {{IPA|[eː]}}||අ {{IPA|[ə]}}||ඔ {{IPA|[o]}}, ඕ {{IPA|[oː]}}
|-
! Medio-grave
|ඇ {{IPA|[æ]}}, ඈ {{IPA|[æː]}}|| ||
|-
! Grave
| ||අ {{IPA|[a]}}, ආ {{IPA|[aː]}}||
|}
 
Le vocali hanno tutte anche la rispettiva forma lunga. In singalese, come per le altre lingue indiane che hanno conservato questa caratteristica, è importante distinguere fra le vocali brevi e quelle lunghe, perché influisce sul significato della parola (confronta con l'ingl. ''live'' "vivere" e ''leave'' "partire"):
 
{| class="wikitable"
|-
! Singalese !! Italiano !! Singalese !! Italiano
|-
| {{IPA|[ekə]}} || "uno" || {{IPA|[eːkə]}} || "quello"
|-
| {{IPA|[urə]}} || "borse" || {{IPA|[uːra]}} || "maiale"
|-
| {{IPA|[barə]}} || "pesante" || {{IPA|[baːrə]}} || "voti"
|-
| {{IPA|[pirimi]}} || "maschio" || {{IPA|[piriːmə]}} || "riempimento"
|}
 
Si noti quanto segue:
* la vocale {{IPA|[ə]}} è simile allo [[schwa]]; le sillabe in {{IPA|[-a]}} non accentate e non iniziali sono sempre vocalizzate in {{IPA|[ə]}}. Esempio, "città" '''/nagaraya/''' {{IPA|[naɡərəjə]}}. Unica eccezione di sillaba iniziale pronunciata con la vocale {{IPA|[ə]}} è il verbo "fare" '''/karanavā/''' {{IPA|[kərənəʋa]}})
* la vocale {{IPA|[æ]}} e la corrispettiva forma lunga {{IPA|[æː]}} sono pronunciate come una ''e'' molto aperta.
 
=== Consonanti ===
Nota bene: le consonanti fra parentesi tonde non si distinguono più nella lingua parlata.
{| class="wikitable"
! || Labiale || Bilabiale || Dentale || Retroflessa || Palatale || Velare || Glottale
|-
! Occlusive sorde
|ප /p/|| ||ත /t/||ට /ʈ/||ච /c/||ක /k/||
|-
! Occlusive sonore
|බ /b/|| ||ද /d/||ඩ /ɖ/||ජ /ɟ/||ග /g/||
|-
! Prenasalizzate
|ඹ /ᵐb/|| ||ඳ /ⁿd/||ඬ /ⁿɖ/|| ||ඟ /ᵑg/||
|-
! Nasali
|ම /m/|| ||න /n/||(ණ /ɳ/)||ඤ /ɲ/||ං /ŋ/||
|-
! Fricative sorde
| ||ෆ /f/||ස /s/||(ෂ /ʂ/)||ශ /ʃ/|| ||හ /h/
|-
! Approssimanti
| ||ව /ʋ/|| || ||ය /j/|| ||
|-
! Liquide
| || ||ර /r/, ල /l/||(ළ /ɭ/)|| || ||
|}
 
Nota bene:
* le aspirate (o fricative) della lingua scritta sono state assorbite dalle rispettive occlusive. Ad esempio, la ඵ /pʰ/ della lingua scritta è pronunciata ප /p/; la consonante භ /bʰ/ è pronunciata come la බ /b/, e così via;
* la nasale retroflessa ණ /ɳ/ è pronunciata come la nasale dentale න /n/;
* la consonante ෂ /ʂ/ è confluita, nella pronuncia, nella ශ /ʃ/ (in alcune zone dello Sri Lanka questo fonema è pronunciato come la dentale ස /s/);
* la liquidra retroflessa ළ /ɭ/ viene pronunciata come la liquida ල /l/.
 
=== Caratteristiche fonetiche ===
La lingua singalese ha alcune caratteristiche fonetiche tipiche delle lingue indiane, sia indeuropee che dravidiche, e assenti in italiano:
* la presenza di consonanti [[retroflesse]] (/ʈ/, /ɖ/);
* la differenza fra le vocali brevi e lunghe;
* il suono /æ/, assente in altre lingue indiane e nel sanscrito;
* la presenza di 4 consonanti prenasalizzate.
 
Oltre a molte parole [[lingua tamil|tamil]] assorbite nel corso dei secoli, oggi il singalese (scritto e parlato) ha alcune caratteristiche che potrebbero derivare dall'influenza delle lingue [[lingua dravidica|dravidiche]]:
* la distinzione fra la ''e, o'' brevi e fra la ''ē, ō'' lunghe
* la perdita dell'aspirazione
 
== Grammatica ==
=== Nomi ===
Il singalese ha una struttura simile alle diverse lingue indiane. Mentre la differenza fra i generi è minima (limitata in pratica solo alle forme femminili di nomi maschili, es. "gallo" {{IPA|[kukula]}}, "gallina" {{IPA|[kikiliː]}}), il singalese distingue fra i ''nomi animati'' (cioè, che si riferiscono a uomini o animali) e quelli ''inanimati'' (che si riferiscono a cose).
 
==== Casi nominali ====
La lingua ha sei [[Caso (linguistica)|casi nominali]] (i casi genitivo-possessivo e genitivo-locativo in realtà sono due forme dello stesso caso nominale):
* 1) [[nominativo]], cioè la forma base (es. "amico" {{IPA|[yaːlua]}}; "città" {{IPA|[nagəreː]}});
* 2.a) [[genitivo|genitivo-possessivo]], solo per i nomi animati, che indica il possesso (es. "dell'amico", {{IPA|[yaːluage]}}),
* 2.b) [[genitivo|genitivo-locativo]], solo per i nomi inanimati, che indica il complemento di specificazione o lo stato in luogo ([[locativo]]) (es. "della/in città" {{IPA|[nagərəje]}});
* 3) [[dativo]], che indica il complemento di termine e di moto a luogo ("all'amico", {{IPA|[yaːluaʈə]}}; "alla città" {{IPA|[nagəreːʈə]}});
* 4) [[accusativo]], usato solo per i nomi animati, che indica il complemento oggetto ("amico (ogg.)", {{IPA|[yaːluaʋə]}});
* 5) [[strumentale]], che indica il complemento di agente o di mezzo ("dal/con l'amico" {{IPA|[yaːluagen]}}; "dalla città" {{IPA|[nagərəjen]}});
* 6) [[vocativo]], solo per i nomi animati.
 
I nomi animati hanno le seguenti caratteristiche:
* si riferiscono sempre a persone o animali;
* solitamente, se nomi comuni terminano in {{IPA|[-a]}} se maschili, e in {{IPA|[-i]}}/{{IPA|[-iː]}} se femminili;
* se nomi propri di persona, se maschili terminano solitamente per consonante o con il suffisso {{IPA|[-ə]}}, se femminili solitamente in {{IPA|[-iː]}};
* formano il genitivo-possessivo in {{IPA|[-ge]}}, e hanno il suffisso dell'accusativo.
 
I nomi inanimati, invece:
* si riferiscono sempre a oggetti o cose;
* se derivati dal sanscrito o dal pali, solitamente terminano in {{IPA|[-əjə]}} o {{IPA|[-eː]}}, oppure in {{IPA|[-aʋə]}};
* non hanno mai il suffisso dell'accusativo né il suffisso genitivo-possessivo {{IPA|[-ge]}}.
 
==== Declinazione ====
===== Declinazione singolare =====
{| class="wikitable"
! Caso !! Nomi animati !! Suffisso !! Esempio !! Nomi inanimati !! Suffisso !! Esempio
|-
||'''Nominativo'''||"(l')amico"||'''=='''||යාලුවා {{IPA|[yaːlua]}}||"(la) città"||'''=='''||නගරය {{IPA|[nagəreː]}} (letter. {{IPA|[nagərəjə]}})
|-
||'''Gen.-Poss.'''||"dell'amico"||-ෙග් {{IPA|[-ge]}}||යාලුවාෙග් {{IPA|[yaːluage]}}||'''==='''|| ||
|-
||'''Gen.-Loc.'''||'''==='''|| || ||"della/in città"||-ෙ.් {{IPA|[-eː]}}||නගරෙය් {{IPA|[nagərəjeː]}}
|-
||'''Dativo'''||"all'amico"||-ට {{IPA|[-ʈə]}}||යාලුවාට {{IPA|[yaːluaʈə]}}||"alla città"||-ට {{IPA|[-ʈə]}}||නගරයට {{IPA|[nagəreːʈə]}}
|-
||'''Accusativo'''||"l'amico (ogg.)"||-ව {{IPA|[-ʋə]}}||යාලුවාව {{IPA|[yaːluaʋə]}}||'''==='''|| ||
|-
||'''Strumentale'''||"dall'amico"||-ෙගන් {{IPA|[-gen]}}||යාලුවාෙගන් {{IPA|[yaːluagen]}}||"dalla/con la città"||-ෙ.න් {{IPA|[-en]}}||නගරෙයන් {{IPA|[nagərəjen]}}
|}
 
===== Declinazione plurale =====
{| class="wikitable"
! Caso !! Nomi animati !! Suffisso !! Esempio !! Nomi inanimati !! Suffisso !! Esempio
|-
||'''Nominativo'''||"(gli) amici"||'''=='''||යාලුෙවා් {{IPA|[yaːluoː]}}||"(le) città"||'''=='''||නගර {{IPA|[nagərə]}}
|-
||'''Gen.-Poss.'''||"degli amici"||-න්ෙග් {{IPA|[-nge]}}||යාලුවාන්ෙග් {{IPA|[yaːluange]}}||'''==='''|| ||
|-
||'''Gen.-Loc.'''||'''==='''|| || ||"delle/nelle città"||-වල {{IPA|[-ʋalə]}}||නගරවල {{IPA|[nagərəʋalə]}}
|-
||'''Dativo'''||"agli amici"||-න්ට {{IPA|[-nʈə]}}||යාලුවාන්ට {{IPA|[yaːluanʈə]}}||"alle città"||-වලට {{IPA|[-ʋaləʈə]}}||නගරවලට {{IPA|[nagərəʋaləʈə]}}
|-
||'''Accusativo'''||"gli amici (ogg.)"||-න්ව {{IPA|[-nʋə]}}||යාලුවාන්ව {{IPA|[yaːluanʋə]}}||'''==='''|| ||
|-
||'''Strumentale'''||"dagli amici"||-න්ෙගන් {{IPA|[-ngen]}}||යාලුවාන්ෙගන් {{IPA|[yaːluangen]}}||"dalle/con le città"||-වලින් {{IPA|[-ʋalin]}}||නගරවලින් {{IPA|[nagərəʋalin]}}
|}
 
Si noti l'alternanza, nel plurale, di un tema per il caso ''diretto'' (nominativo) e un tema per i casi ''indiretti'' (od ''obliqui''), ai quali si uniscono i suffissi dei casi nominali.
 
====[[Caso obliquo]]====
Nel caso dei nomi animati, il tema del caso indiretto (obliquo) si forma sempre con una -න්- {{IPA|[-n-]}} infissa, mentre per i nomi inanimati si ha -වල- {{IPA|[-ʋalə-]}}. Nel prospetto della declinazione plurale, gli infissi del caso indiritto sono indicati uniti ai suffissi dei casi nominali per motivi di semplificazione.
 
==== Plurale ====
La formazione del plurale dei nomi è piuttosto complessa, a grandi linee si può riassumere quanto segue:
 
Nomi animati:
* i nomi animati in {{IPA|/-a/}} hanno il plurale regolare in {{IPA|/-oː/}} ("amico" {{IPA|/yaːlua/}}, plur. {{IPA|/yaːluoː/}});
* quelli femminili in {{IPA|/-iː/}} hanno il plurale regolare in {{IPA|/-ijoː/}} ("gallina" {{IPA|/kikiliː/}}, plur. {{IPA|/kikilijoː/}});
* i nomi che si riferiscono a rapporti di parentela familiare, così come alcuni titoli, hanno una forma plurale speciale in {{IPA|/-la/}} ("mamma" {{IPA|/amma/}}, plur. {{IPA|/ammala/}})
 
Nomi inanimati:
* i nomi in {{IPA|/-əjə/}} o {{IPA|/-eː/}} hanno il plurale in {{IPA|/-ə/}} ("città" {{IPA|/nagəreː/}}, plur. {{IPA|/nagərə/}});
* i nomi in {{IPA|/-aʋə/}} perdono il suffisso al plurale ("sala" {{IPA|/ʃalaʋə/}}, plur. {{IPA|/ʃala/}});
* alcuni nomi con doppia consonante e {{IPA|/-ə/}} finale trasformano la doppia in consonante semplice seguita da {{IPA|/-u/}} ("campo, orto" {{IPA|/ʋattə/}}, plur. {{IPA|/ʋatu/}}) o da {{IPA|/-i/}} ("creatura" {{IPA|/mæʋillə/}}, plur. {{IPA|/mæʋili/}});
* altri nomi perdono la vocale finale, e hanno il plurale in consonante ("nome" {{IPA|/namə/}}, plur. {{IPA|/nam/}}).
 
===== Vocativo =====
Solo in relazione ai nomi animati, resta nel singalese parlato una traccia del [[vocativo]], usato quando ci si rivolge a qualcuno direttamente.
 
====== Nomi che indicano parentela ======
Quando si tratta di nomi che indicano [[parentela]], il vocativo singolare si forma con il suffisso {{IPA|/-e/}} opp. {{IPA|/-eː/}}, mentre la forma del plurale è usata come vocativo:
* "papà" {{IPA|/taːtta/}}, vocat. sing. {{IPA|/taːtte/}}, vocat. plur. {{IPA|/taːttala/}}
* "mamma" {{IPA|/amma/}}, vocat. sing. {{IPA|/amme/}}, vocat. plur. {{IPA|/ammala/}}
* "figlio" {{IPA|/puta/}}, vocat. sing. {{IPA|/puteː/}}, vocat. plur. {{IPA|/putala/}}
 
====== Altri nomi animati ======
I nomi maschili formano il vocativo singolare aggiungendo {{IPA|/-o/}} opp. {{IPA|/-oː/}}:
* "ragazzo" {{IPA|/kolla/}}, vocat. sing. {{IPA|/kollo/}}
* "tigre" {{IPA|/koʈia/}}, vocat. sing. {{IPA|/koʈio/}}
 
I nomi femminili, invece, hanno il suffisso {{IPA|/-e/}}:
* "ragazza" {{IPA|/kellə/}}, vocat. sing. {{IPA|/kelle/}}
* "donna" {{IPA|/striə/}}, vocat. sing. {{IPA|/strie/}}
 
Il vocat. plurale si forma aggiungendo una {{IPA|-eː}} al tema del caso indiretto (obliquo) del plurale, che termina sempre in {{IPA|/-n/}}:
* "ragazzi" {{IPA|/kollo/}} (tema caso indir. {{IPA|/kollən-/}}), vocat. plur. {{IPA|/kolləneː/}}
* "donne" {{IPA|/striə/}} (tema caso indir. {{IPA|/striən-/}}), vocat. plur. {{IPA|/striəneː/}}
 
==== Indeterminazione ====
In singalese, un nome nella forma base lo si può tradurre come se fosse determinato: {{IPA|/yaːlua/}} significa sia "amico" che "l'amico".
 
L'equivalente dell'[[Articolo (grammatica)|articolo indeterminativo]] è il suffisso {{IPA|/-k/}}, traducibile con l'italiano "uno/una".
 
Se unito a nomi animati, la {{IPA|/-a/}} finale si muta in {{IPA|/-e-/}}; esempio, "amico" {{IPA|/yaːlua/}}, "un amico" {{IPA|/yaːluek/}}. Il suffisso dei casi nominali è unito ''dopo'' l'articolo, e perciò si avrà:
* nominativo: "un amico" {{IPA|/yaːluek/}}
* genitivo: "di un amico" {{IPA|/yaːluekuge/}}
* dativo: "a un amico" {{IPA|/yaːluekuʈə/}}
* accusativo: "un amico (ogg.) {{IPA|/yaːluekʋə/}}
* strumentale: "da un amico" {{IPA|/yaːluekugen/}}
 
Con i nomi inanimati, il suffisso è unito al nome, e si declina nella maniera seguente (es. con "libro" {{IPA|/potə/}}):
* nominativo: "un libro" {{IPA|/potak/}}
* genitivo: "di/in un libro" {{IPA|/potakə/}}
* dativo: "a un libro" {{IPA|/potakəʈə/}}
* strumentale: "da/con un libro" {{IPA|/potakin/}}
 
I nomi in {{IPA|/-eː/}} hanno un'alternanza con il suffisso {{IPA|/-əjə/}}, che ha origine nella lingua letteraria (es. con "città" {{IPA|/nagəreː/}}, letterario {{IPA|/nagərəjə/}}):
* nominativo: "una città" {{IPA|/nagərəjək/}}
* genitivo: "di/in una città" {{IPA|/nagəreːkə/}}
* dativo: "a una città" {{IPA|/nagəreːkəʈə/}}
* strumentale: "da/con una città" {{IPA|/nagəreːkin/}}
 
=== Aggettivi ===
In singalese parlato, gli [[aggettivi]] sono indeclinabili e precedono sempre il nome che qualificano. Esempi:
* ලස්සන මිනිහා {{IPA|[lasːənə miniha]}} ("uomo bello" o "bell'uomo")
* ලස්සන මිනිස්සු {{IPA|[lasːənə minisːu]}} ("uomini belli")
* ලස්සන දුව {{IPA|[lasːənə duʋə]}} ("figlia bella" o "bella figlia")
* ලස්සන දුවලා {{IPA|[lasːənə duʋəla]}} ("figlie belle")
 
Il [[superlativo]] assoluto si può formare con la costruzione ඉතා {{IPA|[ita]}} + aggettivo, oppure con il suffisso enfatico -ම {{IPA|[-mə]}}:
* ලස්සන මිනිහා {{IPA|[lasːənə miniha]}} ("uomo bello")
* ඉතා ලස්සන මිනිහා {{IPA|[ita lasːənə miniha]}} ("l'uomo più bello", "uomo bellissimo")
* ලස්සනම මිනිහා {{IPA|[lasːənəmə miniha]}} ("l'uomo più bello", "uomo bellissimo")
 
=== Frase nominale ===
Mentre nella lingua italiana (e in altre lingue indeuropee) la frase nominale si forma utilizzando il verbo ''essere'' con funzione di copula (vedi [[predicato|predicato nominale]]), in singalese parlato non viene usato il verbo ''essere'' in tale maniera. Invece, la frase nominale è formata secondo la costruzione del seguente prospetto (''costruzione enfatica''):
 
{| class="wikitable"
||soggetto||+||predicato nominale||+||suffisso '''{{IPA|/-i/}}'''
|}
 
Esempi:
* "l'uomo è bello" {{IPA|/miniha lassənai/}}
* "le ragazze sono belle" {{IPA|/tarunioː lassənai/}}
* "la città è grande" {{IPA|/nagəreː lokui/}}
* "gli orti sono grandi" {{IPA|/ʋatu lokui/}}
 
Questa costruzione si chiama ''enfatica'' perché l'enfasi nella frase è posta sul predicato che assume il suffisso {{IPA|/-i/}}. Si noti la differente sfumatura di significato:
* "l'uomo è bello" {{IPA|/miniha lassənai/}} ''(l'enfasi è posta sul fatto che l'uomo '''è bello''')''
* "bello è l'uomo" {{IPA|/lassənə minihai/}} ''(l'enfasi è posta sul fatto che '''è l'uomo''' a essere bello)''
 
=== Pronome ===
Si distinguono i pronomi personali, i pronomi dimostrativi e i pronomi interrogativi.
 
=== Verbo ===
La coniugazione del verbo in singalese parlato è abbastanza semplice, perché (a differenza della lingua letteraria) esiste una sola forma per tutte le persone (senza distinguere fra generi e numeri singolare e plurale). Questo fenomeno è simile a quello del verbo inglese.
 
==== Frase verbale ====
In singalese, la frase è di tipo SOV (Soggetto-Oggetto-Verbo), e quindi la frase verbale si forma secondo l'ordine seguente:
 
{| class="wikitable"
||soggetto||+||oggetto / complemento||+||predicato verbale
|}
 
Esempi:
* "io leggo il libro" {{IPA|/mamə potà kiavanəʋa/}} ''(letteralmente "io libro leggo")''
* "voi leggete il libro" {{IPA|/obəla potà kiavanəʋa/}} ''(letteralmente "voi libro leggete")''
* "lui va a mare" {{IPA|/eja muhudəʈə janəʋa/}} ''(letteralmente "lui a-mare va")''
* "loro vanno in città" {{IPA|/eːgollo nagəreːʈə janəʋə/}} ''(letteralmente "loro alla-città vanno")''
 
==== Forme finite e indefinite ====
Si distingue tra forme ''finite'' (che hanno un [[Soggetto (linguistica)|soggetto]] e possono essere usati come [[predicato|predicati verbali]]) e forme ''indefinite'' (che non hanno soggetto, e sono usati come nomi o aggettivi verbali)<ref name="nota_formeverbali">Visto che rispetto al singalese letterario la forma parlata ha perso diversi modi e tempi "classici" delle lingue indeuropee (es. futuro, ottativo, ecc.), si è voluto semplificare parlando di ''forme'' piuttosto che suddividere il verbo in modi e tempi, perché spesso incompleti o ambigui.
</ref>:
 
===== Forme finite =====
* presente (usato per le azioni che avvengono al presente o al futuro);
* passato (equivalente al [[passato remoto]] in italiano);
* futuro modale (usato solo per la prima persona singolare);
* ottativo/esortativo (utilizzato per esprimere una esortazione o un desiderio);
* condizionale (esprime una possibilità);
* imperativo (usato per esprimere un comando)
 
Altre costruzioni finite sono:
* presente progressivo (usato per un'azione in corso di svolgimento nel presente);
* passato progressivo (usato per un'azione che era in corso di svolgimento nel passato);
* futuro progressivo (usato per un'azione che sarà in corso di svolgimento nel futuro);
* passato prossimo (usato per azioni passate che vengono riportate o citate, e formato con il participio passato);
 
===== Forme indefinite =====
* infinito;
* participio presente e passato (da cui si forma il passato prossimo);
* aggettivo verbale, presente e passato;
* gerundio presente e passato;
* nome verbale
 
==== Temi del presente e del passato ====
Il singalese distingue il tema del presente da quello del passato per mezzo dell'[[apofonia]] (o [[ablaut]]), tipica delle lingue indeuropee. Ad eccezione di alcuni verbi irregolari, la formazione del passato è abbastanza prevedibile sulla base di alcune regole.
 
Il tema del presente si ricava levando alla forma base (registrata sul dizionario) il suffisso '''{{IPA|/-naʋa/}}'''. Ad esempio, "leggere" {{IPA|/liənəʋa/}}, tema del presente {{IPA|/liə-/}}; "guardare" {{IPA|/balənəʋa/}}, tema del presente {{IPA|/balə-/}}.
 
Esempi:
* "fare" pres. {{IPA|/kərənəʋa/}}, pass. {{IPA|/keruʋa/}} (irregolare)
* "andare" pres. {{IPA|/janəʋa/}}, pass. {{IPA|/ɡija/}} (irregolare)
* "guardare" pres. {{IPA|/balənəʋa/}}, pass. {{IPA|/bæluʋa/}}
* "abbaiare" pres. {{IPA|/burənəʋa/}}, pass. {{IPA|/biːruʋa/}}
* "aprire" pres. {{IPA|/arinəʋa/}}, pass. {{IPA|/ærija/}}
* "ottenere" pres. {{IPA|/læbenəʋa/}}, pass. {{IPA|/læbuna/}}
 
==== Presente ====
La forma [[presente indicativo|presente]], in singalese parlato, è usata per una azione che avviene nel presente o nel futuro. È la forma che viene registrata nel dizionario.
 
La caratteristica della forma presente è il suffisso '''{{IPA|/-naʋa/}}'''. Levando questo suffisso, si ha il ''tema del presente'' (ad esempio, "leggere" {{IPA|/liənəʋa/}}, tema del presente {{IPA|/liə-/}}).
 
Esempi:
* "io leggo il libro" {{IPA|/mamə potà '''kiavanəʋa'''/}}
* "Sunil legge il libro" {{IPA|/sunil potà '''kiavanəʋa'''/}}
* "i bambini vanno al mare" {{IPA|/laməj(i)ː muhudəʈə '''janəʋa'''/}}
* "noi pensiamo" {{IPA|/api '''hitənəʋa'''/}}
 
===== Presente della prima persona plurale =====
Per la prima persona plurale (''noi'') in singalese parlato si conserva una forma della lingua scritta, che si ha unendo al tema del presente il suffisso '''{{IPA|/-mu/}}'''. Questa forma personale viene usata solo se la persona con cui si parla è ''inclusa'' nell'azione espressa dal verbo. Ad esempio:
* "noi (escluso te) andiamo al mare" {{IPA|/api muhudəʈə '''janəʋa'''/}} ''(esclusivo)''
* "noi (incluso te) andiamo al mare" {{IPA|/api muhudəʈə '''jamu'''/}} ''(inclusivo)''
 
==== Passato ====
La forma passata equivale al passato remoto italiano. Si forma mediante [[apofonia]] o [[ablaut]] dal tema del presente.
 
La caratteristica del passato è di terminare sempre in '''{{IPA|/-ʋa/}}''', o '''{{IPA|/-ja/}}''' per alcuni verbi. Levando questo suffisso, si ha il ''tema del passato'' (ad esempio, "leggere" pass. {{IPA|/liuʋa/}}, tema del passato {{IPA|/liu-/}}).
 
Esempi:
* "io lessi/ho letto il libro" {{IPA|/mamə potà '''kieuʋa'''/}}
* "Sunil lesse il libro" {{IPA|/sunil potà '''kieuʋa'''/}}
* "i bambini andarono al mare" {{IPA|/laməjː muhudəʈə '''gija'''/}}
* "noi pensammo/abbiamo pensato" {{IPA|/api '''hituʋa'''/}}
 
==== Futuro modale ====
È una forma usata solo per la prima persona singolare, per esprimere un'azione futura che si intende fare, che implica una risposta del tipo "va bene, ok".
 
Si forma unendo al tema del presente il suffisso '''{{IPA|/-nnam/}}'''.
 
Esempi:
* "domani vieni? '''verrò''' ''(=sì, certo, domani vengo)''" {{IPA|/heʈə enəʋadə? '''ennam'''/}}
* "vai a scuola? '''vado''' ''(=ok, ci vado)''" {{IPA|/pasələʈə janəʋadə? '''jannam'''/}}
 
==== Ottativo/Esortativo ====
Si usa per esprimere una esortazione ("possa Dio benedirti!") o un desiderio o augurio ("voglia tu sposare una brava ragazza!").
 
Esempi:
* "possa Dio benedirti!" {{IPA|/deʋian obəʈə aːʂiːrʋaːdə '''kəreːʋa'''/}} ''(esortazione)''
* "possa tu trovare un lavoro!" {{IPA|/obə ʋæɖak '''haᵐbuʋeːʋa'''/}} ''(desiderio)''
* "voglia Sunil andare in Italia!" {{IPA|/sunil itaːliəʈə '''ɡijaːʋa'''/}} ''(desiderio o augurio)''
 
Benché sia usata nella lingua parlata, talvolta questa forma è sostituita dall'imperativo:
* "Dio ti benedica!" {{IPA|/deʋian obəʈə aːʂiːrʋaːdə '''kərənnə'''/}} ''(esortazione)''
 
Le forme educate di saluto e augurio si basano sull'ottativo/esortativo:
* "buon giorno! ''(=possa essere una buona giornata!)''" {{IPA|/ʃubə daʋəsak ʋeːʋa/}}
* "buona notte! ''(=possa essere una buona notte!)''" {{IPA|/ʃubə ratriak ʋeːʋa/}}
* "buon viaggio! ''(=possa essere un buon viaggio!)''" {{IPA|/ʃubə gamənak ʋeːʋa/}}
 
==== Condizionale ====
Questa forma è usata per esprimere una possibilità.
 
Si ha unendo al tema del presente il suffisso '''{{IPA|/-ʋi/}}'''.
 
Esempi:
* "Sunil andrebbe al mare" {{IPA|/sunil muhudəʈə '''jaːʋi'''/}}
* "noi lo faremmo" {{IPA|/api '''kərəʋi'''/}}
 
==== Imperativo ====
Così come in italiano, si usa solo alla seconda persona (singolare e plurale) per esprimere un comando. Talvolta, l'imperativo sostituisce l'ottativo/esortativo.
 
Ha la stessa forma dell'infinito, e si forma con il tema del presente più il suffisso '''{{IPA|/-nnə/}}'''.
 
Esempi:
* "Va' a scuola!" {{IPA|/pasələʈə jannə/}}
* "Bevi il latte!" {{IPA|/kiri bonnə/}}
* "Venite qua!" {{IPA|/metənətà ennə/}}
 
Solo nella lingua parlata, esiste una variante colloquiale con suffisso '''{{IPA|/-ɳɖə/}}'''. Questa forma non è appropriata in un contesto formale:
* "Va' a scuola!" {{IPA|/pasələʈə jaɳnə/}}
* "Bevi il latte!" {{IPA|/kiri boɳnə/}}
* "Venite qua!" {{IPA|/metənata eɳnə/}}
 
==== Infinito ====
È usato solitamente in dipendenza di altri verbi (vedi [[proposizione subordinata]]), o in alcune costruzioni con altri verbi.
 
Ha la stessa forma dell'imperativo, e si forma con il tema del presente più il suffisso '''{{IPA|/-nnə/}}'''. Così come per l'imperativo, solo nella lingua parlata, esiste una variante colloquiale con suffisso '''{{IPA|/-ɳɖə/}}'''. Questa forma non è appropriata in un contesto formale.
 
Esempi:
* "io comincio '''a leggere''' il libro" {{IPA|/mamə potə '''kiəʋannə''' paʈan ɡannəʋa/}}
* "Sunil va '''a lavorare'''" {{IPA|/sunil '''ʋæɖə kərənnə''' janəʋa/}}
 
Si noti che il periodo è di tipo [[Branching (linguistica)|left-branching]], cioè solitamente gli elementi sono messi prima della parola che determinano.
 
=== Frasi modali ===
In singalese è possibile esprimere la [[Verbo#Modi e modalità|modalità]] di un'azione per mezzo di [[semi-verbi]]. In molte lingue, incluso l'italiano, si utilizzano verbi modali o ausiliari come "volere", "potere" o "dovere".
 
==== Potere / Non potere ====
Il concetto di "potere/non potere" si comunica con i semi-verbi "posso" පුලුවන් {{IPA|[puluan]}} e "non posso" බෑ {{IPA|[bæː]}} (forma letteraria: බැහැ {{IPA|[bæhæ]}}). La costruzione usata è la seguente:
 
{| class="wikitable"
||soggetto al dativo (+ {{IPA|[ʈə]}})||+||oggetto||+||verbo all'infinito||+||පුලුවන් {{IPA|[puluan]}} / බෑ {{IPA|[bæː]}}
|}
 
Esempi:
* "Sunil va al mare" සුනිල් මුහුදට යනවා {{IPA|[sunil muhudəʈə janəʋa]}}
* "Sunil '''può andare''' al mare" සුනිල්ට මුහුදට යන්න පුලුවන් {{IPA|[sunilʈə muhudəʈə jannə puluan]}} ''(letteralmente "a-Sunil al-mare andare può")''
* "Sunil '''non può andare''' al mare" සුනිල්ට මුහුදට යන්න බෑ {{IPA|[sunilʈə muhudəʈə jannə bæː]}} ''(letteralmente "a-Sunil al-mare andare non-può")''
 
Si noti che il soggetto va al dativo.
 
=== Interrogazione ===
Una frase diventa interrogativa con l'uso del suffisso '''{{IPA|/-də/}}''', che viene aggiunto solitamente all'ultima parola del periodo.
 
Se si tratta di una frase nominale, il suffisso enfatico {{IPA|/-ji/}} viene sostituito da quello interrogativo:
* "Malkanti è bella" {{IPA|/malkanti lassəna'''i'''/}}
* "È Malkanti bella?" {{IPA|/malkanti lassənə'''də'''/}}
 
Se si tratta di una frase verbale, è unito al verbo:
* tu vai al mare" {{IPA|/obə muhudəʈə janaʋa/}}
* vai al mare?" {{IPA|/obə muhudəʈə janəʋa'''də'''/}}
 
Se, invece, si tratta di una frase modale, è unito al semi-verbo che modifica il verbo della frase:
* Anil può leggere il libro" {{IPA|/anilʈə potə kiəʋannə puluan/}}
* Può Anil leggere il libro?" {{IPA|/anilʈə potə kiəʋannə puluan'''də'''/}}
 
Quando è presente un [[pronome interrogativo]], il suffisso {{IPA|/-də/}} non è usato, perché il pronome già esprime il concetto di interrogazione; in tal caso, però, il verbo è posto sempre alla forma enfatica:
* "Sunil va al mare" {{IPA|/sunil muhudəʈə '''janəʋa'''/}}
* "Quando va a mare Sunil? {{IPA|/sunil muhudəʈə '''janne''' kaʋədadə/}} ''(forma enfatica)''
* "Perché Sunil va al mare?" {{IPA|/sunil muhudəʈə '''janne''' æji/}} ''(forma enfatica)''
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Gair, James und Paolillo, John C.: ''Sinhala'', München, Newcastle 1997.
* Geiger, Wilhelm: ''A Grammar of the Sinhalese Language'', Colombo 1938.
* Karunatillake, W.S.: ''An Introduction to Spoken Sinhala'', Colombo 1998.
 
== Voci correlate ==
*[[Alfabeto singalese]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
 
[[Categoria:Comuni del Vermont]]
{{Lingue indoarie}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|India|Linguistica}}
{{DEFAULTSORT:Singalese}}
[[Categoria:Lingue indoarie]]
[[Categoria:Lingue dello Sri Lanka]]